Denuncio al mondo ed ai posteri con i miei libri tutte le illegalità tacitate ed impunite compiute dai poteri forti (tutte le mafie). Lo faccio con professionalità, senza pregiudizi od ideologie. Per non essere tacciato di mitomania, pazzia, calunnia, diffamazione, partigianeria, o di scrivere Fake News, riporto, in contraddittorio, la Cronaca e la faccio diventare storia. Quella Storia che nessun editore vuol pubblicare. Quelli editori che ormai nessuno più legge.

Gli editori ed i distributori censori si avvalgono dell'accusa di plagio, per cessare il rapporto. Plagio mai sollevato da alcuno in sede penale o civile, ma tanto basta per loro per censurarmi.

I miei contenuti non sono propalazioni o convinzioni personali. Mi avvalgo solo di fonti autorevoli e credibili, le quali sono doverosamente citate.

Io sono un sociologo storico: racconto la contemporaneità ad i posteri, senza censura od omertà, per uso di critica o di discussione, per ricerca e studio personale o a scopo culturale o didattico. A norma dell'art. 70, comma 1 della Legge sul diritto d'autore: "Il riassunto, la citazione o la riproduzione di brani o di parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi se effettuati per uso di critica o di discussione, nei limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all'utilizzazione economica dell'opera; se effettuati a fini di insegnamento o di ricerca scientifica l'utilizzo deve inoltre avvenire per finalità illustrative e per fini non commerciali."

L’autore ha il diritto esclusivo di utilizzare economicamente l’opera in ogni forma e modo (art. 12 comma 2 Legge sul Diritto d’Autore). La legge stessa però fissa alcuni limiti al contenuto patrimoniale del diritto d’autore per esigenze di pubblica informazione, di libera discussione delle idee, di diffusione della cultura e di studio. Si tratta di limitazioni all’esercizio del diritto di autore, giustificate da un interesse generale che prevale sull’interesse personale dell’autore.

L'art. 10 della Convenzione di Unione di Berna (resa esecutiva con L. n. 399 del 1978) Atto di Parigi del 1971, ratificata o presa ad esempio dalla maggioranza degli ordinamenti internazionali, prevede il diritto di citazione con le seguenti regole: 1) Sono lecite le citazioni tratte da un'opera già resa lecitamente accessibile al pubblico, nonché le citazioni di articoli di giornali e riviste periodiche nella forma di rassegne di stampe, a condizione che dette citazioni siano fatte conformemente ai buoni usi e nella misura giustificata dallo scopo.

Ai sensi dell’art. 101 della legge 633/1941: La riproduzione di informazioni e notizie è lecita purché non sia effettuata con l’impiego di atti contrari agli usi onesti in materia giornalistica e purché se ne citi la fonte. Appare chiaro in quest'ipotesi che oltre alla violazione del diritto d'autore è apprezzabile un'ulteriore violazione e cioè quella della concorrenza (il cosiddetto parassitismo giornalistico). Quindi in questo caso non si fa concorrenza illecita al giornale e al testo ma anzi dà un valore aggiunto al brano originale inserito in un contesto più ampio di discussione e di critica.

Ed ancora: "La libertà ex art. 70 comma I, legge sul diritto di autore, di riassumere citare o anche riprodurre brani di opere, per scopi di critica, discussione o insegnamento è ammessa e si giustifica se l'opera di critica o didattica abbia finalità autonome e distinte da quelle dell'opera citata e perciò i frammenti riprodotti non creino neppure una potenziale concorrenza con i diritti di utilizzazione economica spettanti all'autore dell'opera parzialmente riprodotta" (Cassazione Civile 07/03/1997 nr. 2089).

Per questi motivi Dichiaro di essere l’esclusivo autore del libro in oggetto e di tutti i libri pubblicati sul mio portale e le opere citate ai sensi di legge contengono l’autore e la fonte. Ai sensi di legge non ho bisogno di autorizzazione alla pubblicazione essendo opere pubbliche.

Promuovo in video tutto il territorio nazionale ingiustamente maltrattato e censurato. Ascolto e Consiglio le vittime discriminate ed inascoltate. Ogni giorno da tutto il mondo sui miei siti istituzionali, sui miei blog d'informazione personali e sui miei canali video sono seguito ed apprezzato da centinaia di migliaia di navigatori web. Per quello che faccio, per quello che dico e per quello che scrivo i media mi censurano e le istituzioni mi perseguitano. Le letture e le visioni delle mie opere sono gratuite. Anche l'uso è gratuito, basta indicare la fonte. Nessuno mi sovvenziona per le spese che sostengo e mi impediscono di lavorare per potermi mantenere. Non vivo solo di aria: Sostienimi o mi faranno cessare e vinceranno loro. 

Dr Antonio Giangrande  

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ANNO 2022

L’ACCOGLIENZA

QUARTA PARTE

L’ATTACCO

SESTO MESE

 

DI ANTONIO GIANGRANDE

 

 

L’ITALIA ALLO SPECCHIO

IL DNA DEGLI ITALIANI

 

      

  

 

 

L’APOTEOSI

DI UN POPOLO DIFETTATO

 

Questo saggio è un aggiornamento temporale, pluritematico e pluriterritoriale, riferito al 2022, consequenziale a quello del 2021. Gli argomenti ed i territori trattati nei saggi periodici sono completati ed approfonditi in centinaia di saggi analitici specificatamente dedicati e già pubblicati negli stessi canali in forma Book o E-book, con raccolta di materiale riferito al periodo antecedente. Opere oggetto di studio e fonti propedeutiche a tesi di laurea ed inchieste giornalistiche.

Si troveranno delle recensioni deliranti e degradanti di queste opere. Il mio intento non è soggiogare l'assenso parlando del nulla, ma dimostrare che siamo un popolo difettato. In questo modo è ovvio che l'offeso si ribelli con la denigrazione del palesato.

 

IL GOVERNO

 

UNA BALLATA PER L’ITALIA (di Antonio Giangrande). L’ITALIA CHE SIAMO.

UNA BALLATA PER AVETRANA (di Antonio Giangrande). L’AVETRANA CHE SIAMO.

PRESENTAZIONE DELL’AUTORE.

LA SOLITA INVASIONE BARBARICA SABAUDA.

LA SOLITA ITALIOPOLI.

SOLITA LADRONIA.

SOLITO GOVERNOPOLI. MALGOVERNO ESEMPIO DI MORALITA’.

SOLITA APPALTOPOLI.

SOLITA CONCORSOPOLI ED ESAMOPOLI. I CONCORSI ED ESAMI DI STATO TRUCCATI.

ESAME DI AVVOCATO. LOBBY FORENSE, ABILITAZIONE TRUCCATA.

SOLITO SPRECOPOLI.

SOLITA SPECULOPOLI. L’ITALIA DELLE SPECULAZIONI.

 

L’AMMINISTRAZIONE

 

SOLITO DISSERVIZIOPOLI. LA DITTATURA DEI BUROCRATI.

SOLITA UGUAGLIANZIOPOLI.

IL COGLIONAVIRUS.

 

L’ACCOGLIENZA

 

SOLITA ITALIA RAZZISTA.

SOLITI PROFUGHI E FOIBE.

SOLITO PROFUGOPOLI. VITTIME E CARNEFICI.

 

GLI STATISTI

 

IL SOLITO AFFAIRE ALDO MORO.

IL SOLITO GIULIO ANDREOTTI. IL DIVO RE.

SOLITA TANGENTOPOLI. DA CRAXI A BERLUSCONI. LE MANI SPORCHE DI MANI PULITE.

SOLITO BERLUSCONI. L'ITALIANO PER ANTONOMASIA.

IL SOLITO COMUNISTA BENITO MUSSOLINI.

 

I PARTITI

 

SOLITI 5 STELLE… CADENTI.

SOLITA LEGOPOLI. LA LEGA DA LEGARE.

SOLITI COMUNISTI. CHI LI CONOSCE LI EVITA.

IL SOLITO AMICO TERRORISTA.

1968 TRAGICA ILLUSIONE IDEOLOGICA.

 

LA GIUSTIZIA

 

SOLITO STEFANO CUCCHI & COMPANY.

LA SOLITA SARAH SCAZZI. IL DELITTO DI AVETRANA.

LA SOLITA YARA GAMBIRASIO. IL DELITTO DI BREMBATE.

SOLITO DELITTO DI PERUGIA.

SOLITA ABUSOPOLI.

SOLITA MALAGIUSTIZIOPOLI.

SOLITA GIUSTIZIOPOLI.

SOLITA MANETTOPOLI.

SOLITA IMPUNITOPOLI. L’ITALIA DELL’IMPUNITA’.

I SOLITI MISTERI ITALIANI.

BOLOGNA: UNA STRAGE PARTIGIANA.

 

LA MAFIOSITA’

 

SOLITA MAFIOPOLI.

SOLITE MAFIE IN ITALIA.

SOLITA MAFIA DELL’ANTIMAFIA.

SOLITO RIINA. LA COLPA DEI PADRI RICADE SUI FIGLI.

SOLITO CAPORALATO. IPOCRISIA E SPECULAZIONE.

LA SOLITA USUROPOLI E FALLIMENTOPOLI.

SOLITA CASTOPOLI.

LA SOLITA MASSONERIOPOLI.

CONTRO TUTTE LE MAFIE.

 

LA CULTURA ED I MEDIA

 

LA SCIENZA E’ UN’OPINIONE.

SOLITO CONTROLLO E MANIPOLAZIONE MENTALE.

SOLITA SCUOLOPOLI ED IGNORANTOPOLI.

SOLITA CULTUROPOLI. DISCULTURA ED OSCURANTISMO.

SOLITO MEDIOPOLI. CENSURA, DISINFORMAZIONE, OMERTA'.

 

LO SPETTACOLO E LO SPORT

 

SOLITO SPETTACOLOPOLI.

SOLITO SANREMO.

SOLITO SPORTOPOLI. LO SPORT COL TRUCCO.

 

LA SOCIETA’

 

AUSPICI, RICORDI ED ANNIVERSARI.

I MORTI FAMOSI.

ELISABETTA E LA CORTE DEGLI SCANDALI.

MEGLIO UN GIORNO DA LEONI O CENTO DA AGNELLI?

 

L’AMBIENTE

 

LA SOLITA AGROFRODOPOLI.

SOLITO ANIMALOPOLI.

IL SOLITO TERREMOTO E…

IL SOLITO AMBIENTOPOLI.

 

IL TERRITORIO

 

SOLITO TRENTINO ALTO ADIGE.

SOLITO FRIULI VENEZIA GIULIA.

SOLITA VENEZIA ED IL VENETO.

SOLITA MILANO E LA LOMBARDIA.

SOLITO TORINO ED IL PIEMONTE E LA VAL D’AOSTA.

SOLITA GENOVA E LA LIGURIA.

SOLITA BOLOGNA, PARMA ED EMILIA ROMAGNA.

SOLITA FIRENZE E LA TOSCANA.

SOLITA SIENA.

SOLITA SARDEGNA.

SOLITE MARCHE.

SOLITA PERUGIA E L’UMBRIA.

SOLITA ROMA ED IL LAZIO.

SOLITO ABRUZZO.

SOLITO MOLISE.

SOLITA NAPOLI E LA CAMPANIA.

SOLITA BARI.

SOLITA FOGGIA.

SOLITA TARANTO.

SOLITA BRINDISI.

SOLITA LECCE.

SOLITA POTENZA E LA BASILICATA.

SOLITA REGGIO E LA CALABRIA.

SOLITA PALERMO, MESSINA E LA SICILIA.

 

LE RELIGIONI

 

SOLITO GESU’ CONTRO MAOMETTO.

 

FEMMINE E LGBTI

 

SOLITO CHI COMANDA IL MONDO: FEMMINE E LGBTI.

 

 

 

L’ACCOGLIENZA

INDICE PRIMA PARTE

 

SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)

GLI EUROPEI

I Muri.

Quei razzisti come gli italiani.

Quei razzisti come i tedeschi.

Quei razzisti come gli austriaci.

Quei razzisti come i danesi.

Quei razzisti come i norvegesi.

Quei razzisti come gli svedesi.

Quei razzisti come i finlandesi.

Quei razzisti come i belgi.

Quei razzisti come i francesi.

Quei razzisti come gli spagnoli.

Quei razzisti come gli olandesi.

Quei razzisti come gli inglesi.

Quei razzisti come i cechi.

Quei razzisti come gli ungheresi.

Quei razzisti come i rumeni.

Quei razzisti come i greci.

Quei razzisti come i serbi.

 

SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)

GLI AFRO-ASIATICI

 

Quei razzisti come i marocchini.

Quei razzisti come i libici.

Quei razzisti come i congolesi.

Quei razzisti come gli ugandesi.

Quei razzisti come i nigeriani.

Quei razzisti come i ruandesi.

Quei razzisti come gli egiziani.

Quei razzisti come gli israeliani.

Quei razzisti come i libanesi.

Quei razzisti come i sudafricani.

Quei razzisti come i turchi.

Quei razzisti come gli arabi sauditi. 

Quei razzisti come i qatarioti.

Quei razzisti come gli iraniani.

Quei razzisti come gli iracheni.

Quei razzisti come gli afghani.

Quei razzisti come gli indiani.

Quei razzisti come i singalesi.

Quei razzisti come i birmani.

Quei razzisti come i kazaki.

Quei razzisti come i russi.

Quei razzisti come i cinesi.

Quei razzisti come i nord coreani.

Quei razzisti come i sud coreani.

Quei razzisti come i filippini.

Quei razzisti come i giapponesi.

 

SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)

GLI AMERICANI

 

Quei razzisti come gli statunitensi.

Kennedy: Le Morti Democratiche.

Quei razzisti come i canadesi.

Quei razzisti come i messicani.

Quei razzisti come i peruviani.

Quei razzisti come gli haitiani.

Quei razzisti come i cubani.

Quei razzisti come i cileni.

Quei razzisti come i venezuelani.

Quei razzisti come i colombiani.

Quei razzisti come i brasiliani.

Quei razzisti come gli argentini.

Quei razzisti come gli australiani.

 

INDICE SECONDA PARTE

 

SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)

La Guerra Fredda.

La Variante Russo-Cinese-Statunitense.

 

INDICE TERZA PARTE

 

SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)

La Guerra Calda.

LA BATTAGLIA DEGLI IMPERI.

I LADRI DI NAZIONI.

CRIMINI CONTRO L’UMANITA’.

I SIMBOLI.

LE PROFEZIE.

 

INDICE QUARTA PARTE

 

SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)

La Guerra Calda.

L’ATTACCO. PRIMO MESE.

 

INDICE QUARTA PARTE

 

SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)

La Guerra Calda.

L’ATTACCO. SECONDO MESE.

 

INDICE QUARTA PARTE

 

SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)

La Guerra Calda.

L’ATTACCO. TERZO MESE.

 

INDICE QUARTA PARTE

 

SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)

La Guerra Calda.

L’ATTACCO. QUARTO MESE.

 

INDICE QUARTA PARTE

 

SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)

La Guerra Calda.

L’ATTACCO. QUINTO MESE.

 

INDICE QUARTA PARTE

 

SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)

La Guerra Calda.

L’ATTACCO. SESTO MESE.

 

INDICE QUARTA PARTE

 

SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)

La Guerra Calda.

L’ATTACCO. SETTIMO MESE.

 

INDICE QUARTA PARTE

 

SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)

La Guerra Calda.

L’ATTACCO. OTTAVO MESE.

 

INDICE QUARTA PARTE

 

SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)

La Guerra Calda.

L’ATTACCO. NONO MESE.

 

INDICE QUARTA PARTE

 

SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)

La Guerra Calda.

L’ATTACCO. DECIMO MESE.

 

INDICE QUINTA PARTE

 

SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)

La Guerra Calda.

LE MOTIVAZIONI.

NAZISTA…A CHI?

IL DONBASS DELI ALTRI.

L’OCCIDENTE MOLLICCIO E DEPRAVATO.

TUTTE LE COLPE DI…

LE TRATTATIVE.

ALTRO CHE FRATELLI. I SOLITI COGLIONI RAZZISTI.

LA RUSSIFICAZIONE.

 

INDICE SESTA PARTE

 

SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)

La Guerra Calda.

ESERCITI, MERCENARI E VOLONTARI.

IL FREDDO ED IL PANTANO.

 

INDICE SETTIMA PARTE

 

SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)

La Guerra Calda.

LE VITTIME.

I PATRIOTI.

LE DONNE.

LE FEMMINISTE.

GLI OMOSESSUALI ED I TRANS.

LE SPIE.

 

INDICE OTTAVA PARTE

 

SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)

La Guerra Calda.

LA GUERRA DELLE MATERIE PRIME.

LA GUERRA DELLE ARMI CHIMICHE E BIOLOGICHE.

LA GUERRA ENERGETICA.

LA GUERRA DEL LUSSO.

LA GUERRA FINANZIARIA.

LA GUERRA CIBERNETICA.

LE ARMI.

 

INDICE NONA PARTE

 

SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)

La Guerra Calda.

LA DETERRENZA NUCLEARE.

DICHIARAZIONI DI STATO.

LE REAZIONI.

MINACCE ALL’ITALIA.

 

INDICE DECIMA PARTE

 

SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)

La Guerra Calda.

IL COSTO.

L’ECONOMIA DI GUERRA. LA ZAPPA SUI PIEDI.

PSICOSI E SPECULAZIONI.

I CORRIDOI UMANITARI.

I PROFUGHI.

 

INDICE UNDICESIMA PARTE

 

SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)

La Guerra Calda.

I PACIFISTI.

I GUERRAFONDAI.

RESA O CARNEFICINA? 

LO SPORT.

LA MODA.

L’ARTE.

 

INDICE DODICESIMA PARTE

 

SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)

La Guerra Calda.

PATRIA MOLDAVIA.

PATRIA BIELORUSSIA.

PATRIA GEORGIA.

PATRIA UCRAINA.

VOLODYMYR ZELENSKY.

 

INDICE TREDICESIMA PARTE

 

La Guerra Calda.

L’ODIO.

I FIGLI DI PUTIN.

 

INDICE QUATTORDICESIMA PARTE

 

SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)

La Guerra Calda.

L’INFORMAZIONE.

TALK SHOW: LA DISTRAZIONE DI MASSA. 

 

INDICE QUINDICESIMA PARTE

 

SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)

La Guerra Calda.

LA PROPAGANDA.

LA CENSURA.

LE FAKE NEWS.

 

INDICE SEDICESIMA PARTE

 

SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)

La Guerra Calda.

CRISTIANI CONTRO CRISTIANI.

LA RUSSOFOBIA.

LA PATRIA RUSSIA.

IL NAZIONALISMO.

GLI OLIGARCHI.

LE GUERRE RUSSE.

 

INDICE DICIASSETTESIMA PARTE

 

SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)

La Guerra Calda.

CHI E’ PUTIN.

 

INDICE DICIOTTESIMA PARTE

 

SOLITI PROFUGHI E FOIBE. (Ho scritto un saggio dedicato)

Quelli che…le Foibe.

Lo sterminio comunista degli Ucraini.

L’Olocausto.

SOLITO PROFUGOPOLI. VITTIME E CARNEFICI. (Ho scritto un saggio dedicato)

Gli Affari dei Buonisti.

Quelli che…Porti Aperti.

Quelli che…Porti Chiusi.

Il Caso dei Marò.

Che succede in Africa?

Che succede in Libia?

Che succede in Tunisia?

Cosa succede in Siria?

L’ACCOGLIENZA

QUARTA PARTE

L’ATTACCO

SESTO MESE

 

 

SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)

·        La Guerra Calda.

L’ATTACCO. SESTO MESE.

Bombe di Mosca su Odessa. Kiev: Putin sputa in faccia a Onu e Turchia. Giusi Fasano, Marta Serafini e Redazione Online su Il Corriere della Sera il 23 Luglio 2022.

Le notizie di sabato 23 luglio, in diretta. La revoca del blocco russo dei porti ucraini, che ha aggravato una crisi alimentare globale, aveva fatto sperare in una distensione. La condanna di Guterres per i missili russi sul porto ucraino

• La guerra in Ucraina è al 150esimo giorno.

• In Turchia ieri è stato firmato a Istanbul l'accordo sul grano tra Russia e Ucraina — ma le bombe di oggi sul porto di Odessa rischiano di farlo fallire

• I russi stanno davvero rallentando le operazioni nel Donbass?

• Donetsk, bandito Google: diffonderebbe «bugie e disinformazione».

• Gli Stati Uniti verso altri 270 milioni di aiuti a Kiev (anche droni).

Ore 00:27 - Zelensky, spetta a Onu far rispettare accordo grano

È l’Onu che si deve prendere la responsabilità di far rispettare l’accordo sulle esportazioni di cereali dall’Ucraina, firmato oggi a Istanbul. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. «Tutti capiscono che la Russia potrebbe fare delle provocazioni, cercando di screditare gli sforzi dell’Ucraina e internazionali. Ma noi ci affidiamo all’Onu. Ora è loro responsabilità quella di garantire il rispetto dell’accordo», ha dichiarato nel suo video serale.

L’accordo di oggi, ha aggiunto Zelensky, «corrisponde interamente agli interessi dell’Ucraina». Secondo il leader di Kiev, le forze armate ucraine controllano «al 100% tutti gli accessi ai porti», e l’accordo permetterà di esportare circa 20 milioni di tonnellate del raccolto dell’anno scorso oltre a quello dell’anno in corso. «Parliamo dei redditi degli agricoltori, dell’insieme del settore agricolo e del bilancio dello Stato. Di posti di lavoro. Abbiamo ora 10 miliardi di dollari di cereali», ha sottolineato. «Esiste una possibilità di ridurre la gravità della crisi alimentare provocata dalla Russia e di impedire una catastrofe mondiale, una carestia che potrebbe condurre al caos politico in numerosi Paesi del mondo, in particolare in quelli che ci aiutano. È una nuova prova che l’Ucraina può resistere a questa guerra», ha concluso Zelensky.

Ore 00:28 - Kiev, danni all’ambiente per 5.5 miliardi di dollari

La guerra ha causato danni per 5,5 miliardi di dollari all’ambiente dell’Ucraina. Lo spiega il ministro per la protezione dell’ambiente e delle risorse naturali Ruslan Strelets. Lo riporta il «Kiev Independent». «Oggi, la Russia è il principale terrorista ambientale», ha affermato.

Ore 00:41 - Accordo grano non ferma bombe; raid nel Sud e nell’Est

L’accordo tra Ucraina e Russia non ferma i combattimenti. Le forze russe hanno portato avanti il loro incessante bombardamento nella regione del Donetsk, nell’Est del Paese, che è stata al centro della loro offensiva militare negli ultimi mesi. I nuovi bombardamenti russi a Sloviansk hanno causato tre feriti e danneggiato diversi edifici, ha annunciato su Telegram il governatore della regione, Pavlo Kyrylenko. Secondo le prime informazioni, si trattava di munizioni a grappolo. Da parte filorussa, le autorità dei due territori separatisti nel bacino minerario del Donbass hanno annunciato di aver bloccato Google, accusandolo di «promuovere il terrorismo e la violenza contro tutti i russi». Nel sud, secondo Kyiv, le forze russe stanno bombardando i villaggi lungo la linea del fronte nella regione di Kherson, dove l’esercito ucraino sta cercando di recuperare le aree occupate da Mosca dopo il lancio della sua invasione a fine febbraio. Kiev ha quindi affermato di aver colpito una posizione russa vicino alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, sotto il controllo di Mosca, con «un drone kamikaze». L’attacco «ha colpito un campo che ospitava un mezzo equipaggiato con lanciarazzi multipli Grad. Tre russi sono stati uccisi, dodici feriti, ha affermato il servizio di intelligence militare ucraino sulla sua pagina Facebook, pubblicando un video dell’attacco.

Ore 01:47 - Zelnesky, gli Imagine Dragons ambasciatori di United24

Gli Imagine Dragons saranno ambasciatori di United24, la piattaforma globale di finanziamento collettivo per aiutare l'Ucraina. Lo ha reso noto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Lo riporta il «Kiev Independent». La band promuoverà la raccolta fondi sostegno dell'assistenza medica in Ucraina.

Ore 01:48 - Usa, colpiti cento obiettivi russi di alto valore

«L'Ucraina ha già colpito più di 100 obiettivi militari russi di "alto valore"» inclusi posti di comando, depositi di munizioni, siti di difesa aerea, radar e nodi di comunicazione e postazioni di artiglieria a lungo raggio». Lo ha affermato un alto funzionario della Difesa statunitense citato dal «Washington Post». Con la Russia che continua a lanciare migliaia di colpi di artiglieria al giorno, il funzionario ha spiegato che Mosca «non può continuare così per sempre» e ora ha impegnato l'85 per cento del suo esercito nella guerra in Ucraina lasciando altre parti della Russia senza forze militari. «Hanno speso molte munizioni più intelligenti», ha detto l'alto funzionario della difesa, riferendosi alle armi a guida di precisione. «Le loro capacità stanno diventando più primitive», ha aggiunto.

Ore 05:41 - Kiev, oltre mille soldati russi circondati a Kherson

L’esercito ucraino sostiene che oltre mille soldati russi siano «circondati» nella regioni di Kherson, nel Sud del Paese. Secondo un consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Oleksiy Arestovych, i russi sono «circondati tatticamente» vicino alla città di Vyssokopillia. Il comando operativo «Sud» dell’esercito ucraino ha dichiarato inoltre che 93 soldati russi sono stati uccisi nelle ultime ore nella controffensiva condotta nella regione meridionale.

Ore 06:22 - Kiev, Ucraina manterrà rotte del grano alternative

L’Ucraina manterrà le sue rotte di esportazione del grano utilizzate prima della firma dell’accordo di Istanbul, siglato ieri. Lo ha affermato il ministro delle Politiche agrarie ucraino Nikolay Solsky, secondo quanto riporta la Tass. «Il prezzo per portare il grano ucraino nei porti della Polonia, degli Stati baltici, della Romania e di altri Paesi era alto e rimane alto . Ma quelle rotte saranno mantenute e sviluppate, perché ora dobbiamo avere sempre un’alternativa», ha detto alla televisione Rada. Il ministro delle Infrastrutture ucraino Alexander Kubrakov, che venerdì ha firmato il documento di Istanbul da parte dell’Ucraina, ha aggiunto che Kiev continuerà a cercare vie alternative di trasporto del grano nonostante l’accordo.

Ieri a Istanbul è stato firmato un pacchetto di intese volte a risolvere il problema delle forniture di cibo e fertilizzanti sui mercati globali. In base al memorandum Russia-ONU, le Nazioni Unite si impegnano a lavorare per revocare le restrizioni anti-russe che ostacolano le esportazioni di prodotti agricoli e fertilizzanti. Un altro documento prevede un meccanismo per esportare grano dai porti del Mar Nero controllati dall’Ucraina. Un accordo tra Russia, Turchia e Nazioni Unite prevede l’istituzione di un centro di coordinamento a quattro per ispezionare le navi che trasportano grano per prevenire il contrabbando di armi ed escludere eventuali provocazioni.

Ore 06:30 - Canada condivide esperienza con Kiev per gestire grano

Il Canada mette a disposizione delle autorità ucraine la sua esperienza nella gestione e nelle spedizioni di grano per accelerare l’attuazione dell’accordo raggiunto con la Russia. Lo ha dichiarato il premier canadese, Justin Trudeau. In particolare Ottawa ha promesso 50 milioni di dollari per spedire all’Ucraina attrezzature per lo stoccaggio del grano in modo che gli agricoltori possano immagazzinare il raccolto dell’anno e metterlo sul mercato con la riapertura dei porti.

Ore 08:03 - Il sindaco di Mykolaiv: «Udite potenti esplosioni»

Nella città di Mykolaiv dall’alba di questa mattina risuonano le sirene. «Intorno alle 4:30 si sono udite potenti esplosioni a Mykolaiv» ha scritto su Telegram il sindaco della città, Oleksandr Sienkevych. A suo dire tutte le esplosioni si sarebbero verificate nello stesso quartiere. «Stiamo raccogliendo informazioni - ha detto -. Secondo i dati preliminari, non ci sono vittime», ha aggiunto. Il 15 luglio scorso, in un attacco missilistico russo sulla città, erano state udite una decina di potenti esplosioni e quattro civili erano rimasti feriti.

Ore 08:19 - L’Unione Africana gioisce per l’accordo sul grano: «Uno sviluppo benvenuto»

L’accordo firmato ieri a Istanbul tra Russia e Ucraina per riavviare l’esportazione di grano è «uno sviluppo benvenuto» per l’Unione Africana e sventa il rischio di una carestia. Questo accordo, sottolinea l’organizzazione in un comunicato, è «una risposta» alla visita in Russia del mese di giugno del capo di stato senegalese Macky Sall, attuale presidente dell’Ua, e Moussa Faki, presidente della commissione dell’Ua, che avevano sottolineato a Vladimir Putin «l’urgenza del ritorno sui mercati mondiali dei cereali provenienti da Ucraina e Russia». «L’Ua ribadisce anche la richiesta per un accordo di cessate il fuoco immediato e l’apertura di nuovi negoziati politici sotto gli auspici delle Nazioni Unite nell’interesse della pace e della stabilità globale», sottolinea il comunicato.

Ore 08:29 - Tredici missili colpiscono la regione di Kirohovrad, morti e feriti

Tredici missili russi hanno colpito stamattina all’alba un aeroporto militare e alcune infrastrutture ferroviarie nella regione centrale di Kirohovrad. Lo ha riferito su Telegram il governatore Andriy Raikovych che ha parlato di morti e feriti. Le squadre di soccorso stanno lavorando sul posto e che un piccolo distretto dellacapitale regionale, Kropyvnytskyi, è rimasto senza elettricità dopo l’attacco.

Ore 09:32 - KIev: «Morti 39.240 soldati russi dal 24 febbraio»

Ammonterebbero a 39.240 le perdite fra le fila russe dal giorno dell’attacco di Mosca all’Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rivela lo Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, nel suo bollettino quotidiano. Si tratta di cifre che non è possibile verificare in modo indipendente. Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di circa 39.240 uomini, 1708 carri armati, 3929 mezzi corazzati, 864 sistemi d’artiglieria, 253 lanciarazzi multipli, 113 sistemi di difesa antiaerea. Le forze russe avrebbero perso anche 221 aerei, 188 elicotteri, 2820 autoveicoli, 15 unità navali e 714 droni.

Ore 10:03 - Washington: due combattenti americani morti nel Donbass

Due americani che si pensa combattessero per l’Ucraina sono morti nel Donbass, nell’est del Paese. Lo ha resto noto un portavoce del dipartimento di Stato Usa citato da Abc news. «Possiamo confermare la morte recente di due cittadini statunitensi nella regione del Donbass in Ucraina», ha affermato il portavoce. «Siamo in contatto con le famiglie e forniamo tutta l’assistenza consolare possibile». «Per rispetto delle famiglie - ha concluso - in questo momento difficile, non abbiamo altro».

Ore 11:01 - Esplosioni ad Odessa, colpito il porto

Il sito di informazione ucraino Unian ha riferito di esplosioni nella città di Odessa. Secondo il deputato Oleksiy Goncharenko un incendio sarebbe scoppiato nel porto della città, mentre testimoni parlano di missili e di colonne di fumo. Il parlamentare Oleksiy Goncharenko ha accusato Mosca di boicottare l’accordo sul grano appena firmato: «Alcuni minuti fa missili russi hanno colpito il porto di Odessa, nemmeno un giorno dopo la firma dell’accordo sul grano», ha scritto il deputato su Twitter, ricordando che il porto di Odessa è uno dei tre porti ucraini interessati dall’intesa firmata ieri a Istanbul. Goncharenko ha quindi chiesto di fornire armi all’Ucraina «per proteggere Odessa: difesa antiaerea, caccia, missili anti-nave», perchè «la Russia comprende solo la forza».

Ore 11:31 - A Odessa due missili Kalibr sul porto commerciale.

(Marta Serafini, in viata a Mykolaiv) Due missili da crociera Kalibr sono stati sganciati nella regione di Odessa questa mattina. Dalle immagini che circolano in rete sarebbe stato colpito anche il porto commerciale proprio all’indomani della firma dell’accordo sul grano. Altre immagini mostrano un missile da crociera sorvolare la città.

Ore 11:58 - Putin «sputa in faccia all’Onu e alla Turchia»

Con l’attacco missilistico su Odessa, «Vladimir Putin ha sputato in faccia all’Onu e alla Turchia». 

A dichiararlo è il ministero degli Esteri ucraino, che in un messaggio postato sui social precisa: «Nel caso in cui l’accordo sul grano dovesse fallire sarà della Russia la piena responsabilità». 

«Ci sono volute meno di 24 ore perché la Federazione russa lanciasse un attacco missilistico al porto di Odessa per mettere in discussione gli accordi e le promesse fatte all’Onu e alla Turchia nel documento firmato ieri a Istanbul» sulle esportazioni in sicurezza del grano ucraino, scrive il portavoce del ministero degli Esteri, Oleg Nikolenko su Facebook. 

«Il missile russo è lo sputo di Vladimir Putin in faccia al segretario generale dell’Onu Antonio Guterres e al presidente della Turchia Recep Erdogan, che hanno compiuto enormi sforzi per raggiungere un accordo, e ai quali l’Ucraina è grata». 

«Chiediamo alle Nazioni Unite e alla Turchia di garantire che la Russia rispetti i propri obblighi nel quadro del funzionamento sicuro del corridoio del grano». 

Putin si era già reso responsabile di un grave schiaffo nei confronti dell’Onu, bombardando la capitale ucraina mentre Guterres era in visita. 

Pochi giorni fa, invece, ha fatto il giro del mondo un video in cui si vedeva Putin aspettare decine di secondi prima che il presidente turco Erdogan si avvicinasse per stringergli la mano.

Ore 12:33 - La presidenza ucraina: «Mosca sta creando una crisi alimentare»

«Ieri è stata concordata l’esportazione di grano ucraino via mare e oggi i russi stanno colpendo il porto di Odessa. Questa è la dicotomia della diplomazia russa» scrive su Twitter il capo dell’Ufficio del presidente dell’Ucraina, Andriy Yermak sottolineando che Mosca «sta sistematicamente creando una crisi alimentare, facendo di tutto per far soffrire le persone». «Continua il terrore di una carestia. Il mondo deve agire. Le migliori garanzie di sicurezza alimentare sono due: sanzioni efficaci contro la Russia e più armi per l’Ucraina».

Ore 12:37 - La first lady della Lituania in visita a Kiev

La first lady lituana, Diana Nausediene, si è recata oggi in visita a Kiev. Lo ha reso noto il presidente lituano, Gitanas Nauseda. «Mia moglie Diana, è arrivata a Kiev. Il cuore del mondo oggi batte per l’Ucraina. Gli eroi ucraini ci hanno resi tutti un po’ ucraini. Dobbiamo stare con l’Ucraina perché qui continua la lotta decisiva per la libertà e l’indipendenza di tutti noi», ha scritto su Twitter.

Ore 13:01 - Guterres condanna «senza riserve» l’attacco su Odessa

Il Segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, «condanna senza riserve gli attacchi denunciati oggi nel porto ucraino di Odessa». È quanto ha reso noto il portavoce di Guterres, Farhan Haq, in una nota. «Ieri, tutte le parti si sono assunte chiari impegni sulla scena mondiale per garantire il movimento sicuro del grano ucraino e dei prodotti correlati verso i mercati globali - ha ricordato Haq - questi prodotti sono assolutamente necessari per affrontare la crisi alimentare globale e alleviare le sofferenze di milioni di persone bisognose in tutto il mondo. La loro piena attuazione da parte della Federazione Russa, dell’Ucraina e della Turchia è fondamentale».

Ore 13:05 - Usa: «Oltraggioso l’attacco ad Odessa»

«È oltraggioso» che «la Russia colpisca la città portuale di Odessa meno di 24 ore dopo aver firmato un accordo per permettere il trasporto di esportazioni agricole» e Mosca «deve essere chiamata a rispondere» di tale azione. Lo ha dichiarato l'ambasciatrice Usa in Ucraina, Bridget Brink, dopo che le autorità locali di Odessa hanno riferito di un attacco missilistico al porto cittadino. «Il Cremlino continua a usare il cibo come arma», ha aggiunto l'ambasciatrice.

Ore 13:57 - Borrell: «Raid Odessa mostra il disprezzo russo per il diritto»

«L’Unione europea condanna con forza l’attacco missilistico russo al porto di Odessa»: è quanto ha scritto su Twitter il capo della diplomazia europea, Josep Borrell, aggiungendo che «colpire un obiettivo fondamentale per l’esportazione di grano il giorno dopo la firma degli accordi di Istanbul è particolarmente riprovevole e dimostra ancora una volta il totale disprezzo della Russia per il diritto e gli impegni internazionali».

Ore 15:18 - Forze armate ucraine: «L’attacco ad Odessa non ha fatto danni importanti»

I missili lanciati da Mosca hanno colpito una stazione di pompaggio nel porto di Odessa, «senza causare danni importanti» ai depositi di grano. Lo ha detto un portavoce del Comando sud delle forze armate ucraine, Natalia Humeniuk, precisando che i magazzini di grano non sono stati colpiti e che non ci sono state vittime.

Ore 13:59 - Orban: «Le sanzioni alla Russia non funzionano»

L’Unione Europea ha bisogno di una nuova strategia per fronteggiare la guerra in Ucraina dal momento che le sanzioni non hanno funzionato. Lo ha detto oggi il premier ungherese, Viktor Orban, in un discorso tenuto in Romania. «Serve una nuova strategia che dovrebbe essere incentrata su colloqui e una buona proposta di pace, invece che su una vittoria nella guerra», ha detto Orban nel discorso riportato dalla Reuters. Secondo il premier ungherese sono quattro i pilastri su cui poggia oggi la risposta Ue al conflitto: il primo è che l’Ucraina può vincere la guerra contro la Russia con le armi della Nato; quindi che le sanzioni indeboliscono la Russia e destabilizzano la sua leadership; che le sanzioni danneggiano la Russia più dell’Europa; infine che il mondo si schiera a sostegno dell’Europa. Questa strategia ha fallito, secondo Orban, perché i governi in Europa stanno crollando «come domino» e i prezzi dell’energia sono aumentati: «Siamo su un’autovettura che ha tutte e quattro le gomme forate: è assolutamente chiaro che la guerra non può essere vinta in questo modo».

Ore 14:08 - Kiev: «Il raid ha colpito esattamente dove si trova il grano»

(Marta Serafini, inviata a Mykolaiv) «Il raid ha colpito esattamente dove si trova il grano», ha dichiarato Yuriy Ignat, portavoce delle forze di difesa aerea ucraine riferendosi all’attacco di questa mattina sul porto di Odessa.

Ore 16:25 - Zelensky: «Odessa prova che Mosca non rispetta intesa»

L’attacco russo al porto di Odessa è la prova che Mosca non attuerà l’accordo sul grano stipulato ieri a Istanbul. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un video diffuso su Telegram. «Questo dimostra solo una cosa: non importa quello che la Russia dice e promette, troverà il modo di non attuarlo», ha dichiarato il leader di Kiev.

Ore 16:39 - Ministro turco: «La Russia nega l’attacco a Odessa»

Il ministro della Difesa turco Hulusi Akar ha dichiarato che la Russia nega di essere coinvolta nel raid al posto Ucraino di Odessa: «I russi ci hanno detto che non hanno assolutamente nulla a che fare con questo attacco e che stanno esaminando la questione da vicino».

Ore 17:34 - Zelensky: «La guerra non fermerà la vita in Ucraina»

«La guerra non ha spezzato l’Ucraina e non la spezzerà, non ha fermato la vita nel nostro Paese e non la fermerà, non ci renderà di certo ostaggi degli orrori che gli invasori hanno portato nel nostro Stato bello, pacifico e forte». Lo ha detto Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante la cerimonia di apertura di un evento a Kiev (il secondo Summit internazionale delle First Ladies and Gentlemen). Lo riferisce Ukrinform. Celebrità, esperti mondiali e personalità di spicco sono invitati a partecipare all’evento, direttamente o online. A Kiev sono già arrivate le first lady della Lettonia e della Lituania. Altre celebrità hanno confermato la loro partecipazione al vertice, tra cui l’ambasciatore di buona volontà dell’Unicef David Beckham e gli attori Richard Gere, Ashton Kutcher e Mila Kunis

Ore 17:37 - Mosca: «In autunno un referendum per l’annessione di Zaporizhzhia»

In autunno si terrà un referendum sull’annessione alla Russia dell’area della regione di Zaporizhzhia non più sotto il controllo delle forze ucraine. Lo ha annunciato su Telegram il capo dell’amministrazione provvisoria installata dai russi, Yevhen Balytskyi, comunicando la creazione di una commissione elettorale apposita.

Ore 17:39 - Turchia, Erdogan: «Continuiamo per la pace»

«Siamo decisi a continuare gli sforzi diplomatici fino a quando non sarà garantita la pace tra Russia e Ucraina. Nel prossimo futuro, speriamo di ricevere notizie incoraggianti nei colloqui e nei contatti a tutti i livelli, compresi i leader». Così il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, in un discorso trasmesso sul canale tv Trt, ripreso dalla Tass, assicura che Ankara continuerà a impegnarsi per risolvere la guerra tra Russia e Ucraina.

Ore 17:45 - Kiev, raid russo a Odessa danneggia museo delle Belle Arti

Il museo delle Belle Arti di Odessa è stato danneggiato oggi dall’attacco missilistico russo sulla città. La ha riferito il ministro ucraino della cultura e della politica dell’informazione Oleksandr Tkachenko su Telegram, stando a Ukrinform. «Oggi la Russia ha mostrato ancora una volta cosa significa intrattenere negoziati con i terroristi. Il 22 luglio 2022, sotto l’egida delle Nazioni Unite a Istanbul, Ucraina, Turchia e Russia hanno firmato un accordo per riprendere le esportazioni sicure di grano prodotto dall’Ucraina attraverso il Mar Nero - ha osservato Tkachenko -. La mattina del 23 luglio 2022, la Russia ha lanciato un attacco missilistico al porto di Odessa, esattamente dove era immagazzinato il grano. Con questo raid la Russia ha messo in pericolo il centro storico della città incluso nella lista del patrimonio mondiale dell’Unesco. Le finestre dell’edificio del Museo delle Belle Arti di Odessa sono state danneggiate dall’onda d’urto».

Ore 18:15 - Gb, Truss su Odessa: «Impossibile fidarsi di Putin»

La ministra degli Esteri britannica Liz Truss ha definito «assolutamente spaventoso» l’attacco russo al porto ucraino di Odessa sul Mar Nero. Parlando a un evento della campagna elettorale nel Kent, come riporta il Guardian, la candidata alla leadership conservatrice ha detto: «È assolutamente spaventoso che solo un giorno dopo aver raggiunto questo accordo, Vladimir Putin abbia lanciato un attacco del tutto ingiustificato contro Odessa. Questo dimostra che non ci si può fidare di una sola parola di ciò che dice. Dobbiamo lavorare urgentemente con i nostri partner internazionali per trovare un modo migliore per far uscire il grano dall’Ucraina che non coinvolga la Russia e le sue promesse non mantenute».

Ore 18:57 - Kiev: «Feriti nell’attacco su Odessa, danneggiato il porto»

Ci sono feriti a seguito dell’attacco missilistico russo al porto di Odessa. Lo ha affermato il capo dell’amministrazione militare regionale di Odesa Maksym Marchenko in un discorso ai cittadini, come riporta Unian. «Purtroppo ci sono feriti. L’infrastruttura portuale è stata danneggiata. Dopo questo attacco, il mondo intero dovrebbe vedere cos’è la Russia. È un Paese terrorista con il quale è impossibile negoziare qualsiasi cosa. E tutti gli accordi con loro non valgono nemmeno la carta su cui sono scritti. L’attacco missilistico a Odessa non è solo un attacco, ma un messaggio alle Nazioni Unite e al mondo intero che la Russia non negozierà e non si fermerà», ha detto Marchenko.

Ore 19:17 - Farnesina, l’Italia condanna l’attacco al porto di Odessa

«L’Italia condanna fermamente l’attacco al porto di Odessa e chiede che venga data piena attuazione all’accordo sulle esportazioni di grano dall’Ucraina firmato ieri». Lo scrive la Farnesina in un tweet.

Ore 19:22 - Kiev, 3 morti e 19 feriti per attacco a Kirovohrad

Tre persone sono state uccise e altre 19 sono rimaste ferite dopo che stamattina 13 missili russi hanno colpito un'infrastruttura ferroviaria nel centro dell'Ucraina, nella regione di Kirohovrad. Come riportato da Ukrinform, lo ha annunciato su Facebook il capo dell'amministrazione militare regionale di Kirovohrad, Andriy Raikovych. Un soldato e due guardie di sicurezza sono stati uccisi in una sottostazione elettrica, ha precisato Raikovych parlando in televisione.

Ore 19:57 - Daily Mail: morto Dmitry Konoplev, il progettista di armi di Putin

Uno dei migliori progettisti di armi di Vladimir Putin, Dmitry Konoplev, è morto in circostanze misteriose mentre «era sottoposto a cure per combattere disturbi di ansia e depressione». Lo riporta il Daily Mail affermando che l'uomo, 46 anni, era a capo dello Shipunov Instrument Design Bureau, ideatore tra l'altro del sistema missilistico Pantsir utilizzato dalla Russia nella guerra contro l'Ucraina. In passato Konoplev è stato vicedirettore dell'Agenzia federale russa per la fornitura di armi militari, equipaggiamenti speciali e materiale bellico.

Il quotidiano russo Izvestia ha riferito che l'uomo ha subito un infarto mentre era sottoposto a terapia con Xenon (un gas con proprietà antidepressive) indossando una maschera di ossigeno in una clinica d'élite di Mosca. Nessun commento ufficiale sulla morte del progettista d'armi. L'ex guardia del corpo di Putin Alexey Dyumin, governatore della regione di Tula dove ha sede l'ufficio di progettazione delle armi, ha affermato che Konoplev «ha fatto molto per l'industria della difesa del Paese», dando «un grande contributo». In totale l'organizzazione è responsabile di oltre 150 armi e pezzi di equipaggiamento militare utilizzati dall'esercito russo. L'ufficio dove lavorava Konoplev è descritto come il principale sviluppatore di armi complesse di Putin.

Ore 22:21 - Kiev, ex vicesegretario Consiglio sicurezza era una spia

L'Ufficio investigativo ucraino ha annunciato che l'ex vicesegretario del Consiglio di sicurezza Volodymyr Sivkovych è sospettato di lavorare per i servizi di intelligence russi e di gestire una rete di agenti in Ucraina che spiavano la Russia. Lo riporta il Kiev Indipendent. L'ufficio ha anche affermato che Oleh Kulinich, l'ex vice capo del servizio di sicurezza ucraino in Crimea e recentemente detenuto, avrebbe fatto parte della stessa rete.

Ore 01:47 - Mosca: respinto attacco ucraino a Melitopol

I sistemi di difesa aerea russi hanno respinto un attacco delle forze armate ucraine a Melitopol, secondo quanto riferito da Vladimir Rogov, responsabile dell’autoproclamata amministrazione russa nella regione ucraina occupata di Zaporozhzhia. «Melitopol - molto forte! La difesa aerea ha risposto. [I militari ucraini] inviano missili e attaccano con droni la città addormentata. Le vite dei residenti di Melitopol sono state protette in modo efficace dalla difesa aerea russa. L’obiettivo aereo è stato distrutto», ha scritto Rogov sul suo Canale Telegram, secondo la Tass.

A Kiev tornano a suonare le sirene. E Zelensky epura una spia. Giusi Fasano, Marta Serafini e Redazione Esteri su Il Corriere della Sera il 24 Luglio 2022.

Le notizie di domenica 24 luglio. Kiev: l'ex vicesegretario del Consiglio di sicurezza Volodymyr Sivkovych è sospettato di lavorare per i servizi di intelligence russi

• La guerra in Ucraina è al 151esimo giorno.

• Ieri la Russia ha sferrato un attacco missilistico sulla città di Odessa: danneggiato il porto, diversi i feriti. Per il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si tratterebbe della prova che Mosca non rispetterà l’intesa sul grano firmata venerdì a Istanbul.

• Anche il resto della comunità internazionale ha condannato l’attacco alla città portuale ucraina. L’Alto rappresentante dell’Ue Josep Borrell l’ha definito la dimostrazione del «totale disprezzo della Russia per il diritto e gli impegni internazionali».

• È di tre morti e 19 feriti il bilancio dell'attacco avvenuto nell'infrastruttura ferroviaria della regione di Kirohovrad.

Ore 03:46 - Ucraina: Lavrov al Cairo, spiegherà operazione a Lega araba

Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov è giunto ieri sera al Cairo dove oggi incontrerà la leadership egiziana, con l’intento di spiegare alla Lega degli Stati arabi la posizione di Mosca sull’Ucraina. Lo ha annunciato Hossam Zaki, vicesegretario generale della Lega, secondo la Tass. La visita del ministro russo al Cairo - ha riferito Zaki - si compone di due parti, la prima è direttamente collegata ai negoziati nella Repubblica araba d’Egitto e alla discussione delle relazioni bilaterali, mentre la seconda riguarda la Lega araba. «Lavrov ha in programma di incontrare il Segretario generale (Ahmed Abu al-Gheith) e parlare con i rappresentanti permanenti arabi per spiegare la posizione del suo Paese sulla crisi ucraina», ha detto Zaki al canale televisivo egiziano ONtv.

Ore 08:11 - Le sirene antiaeree, a Kiev

(Giusi Fasano, inviata a Kiev) Dopo giorni, le sirene antiaeree sono tornate a suonare, a Kiev. Nella capitale ucraina, il segnale di un possibile attacco missilistico è partito subito dopo le 8.

Ore 08:14 - Le sanzioni alla Russia allentate: «La strategia del ricatto funziona»

(Federico Fubini) Dieci giorni fa, l’amministratore delegato della compagnia ucraina del gas Naftogaz, Yuriy Vitrenko, aveva commentato in modo tagliente la scelta della Germania di «sospendere» le sanzioni per consegnare una turbina alla russa Gazprom. 

A Berlino si temeva che Mosca tagliasse le forniture di gas all’Unione Europea e, pur di scongiurare la minaccia, si è preferito intaccare la credibilità delle sanzioni. Aveva detto Vitrenko: «Vladimir Putin ora sa che ricattare funziona. Quindi aspettiamoci altri ricatti». 

Vitrenko penserà di aver visto giusto, dopo le decisioni degli ultimi giorni. 

L’accordo sulla riapertura dei porti ucraini per l’export di venti milioni di tonnellate di grano corrisponde a un’intesa che solleva alcune sanzioni finanziarie e permette alla Russia di vendere nel mondo grano e fertilizzanti più facilmente. 

E la ripresa delle forniture di gas attraverso Nord Stream — dopo dieci giorni di blocco per «manutenzione» — coincide con un’apertura da parte dell’Unione Europea: venerdì è entrata in vigore una modifica al regime delle sanzioni favorevole a Mosca, perché rende più agevoli i pagamenti per le compagnie assicurative e altri operatori quando le russe Gazprom e Rosneft vendono gas e petrolio in Paesi terzi.

Ore 08:48 - Zelensky: «Stiamo avanzando nella regione di Kherson»

Le forze armate ucraine stanno avanzando «passo dopo passo» nella regione di Kherson, ha dichiarato il presidente Volodymyr Zelensky nel consueto video serale. Una controffensiva nell’area occupata di Kherson potrebbe segnare uno spostamento del principale teatro di combattimento, la regione orientale del Donbas. Secondo l’Istituto per lo studio della guerra (ISW) è probabile che le forze ucraine si stiano preparando a lanciare o abbiano lanciato una controffensiva nell’oblast di Kherson già dal 23 luglio, ma filtrano poche notizie sull’andamento della controffensiva. Secondo l’ISW, il consigliere ucraino per Kherson Serhiy Khlan ha affermato sabato che le forze ucraine hanno sequestrato diversi insediamenti in quell’area ma ha invitato i civili ucraini a rimanere in silenzio fino a quando le autorità ucraine non avranno rilasciato dichiarazioni ufficiali…

Ore 08:59 - «A giorni» le prime partenze delle navi cariche di grano

(Giusi Fasano, inviata a Kiev) Riguardo all’accordo Kiev-Mosca sull’esportazione del grano firmato tre giorni fa a Istanbul, il Centro per la Difesa Strategica ucraino fa sapere che le prime navi potrebbero partire dai porti ucraini entro pochi giorni. Se non ci saranno intoppi pratici e se le parti terranno fede agli impegni presi, tutti e tre i porti interessati dall’intesa saranno operativi entro due settimane. Nei prossimi giorni l’amministrazione dei porti marittimi dell’Ucraina informerà gli interessati (le squadre di ispezione formate dagli stessi ucraini e da Russia, Onu e Turchia) sulle modalità di entrata e uscita delle navi per coordinare i relativi piani. Come si è stabilito nei documenti firmati ad Istanbul, non ci sarà sminamento. Le navi passeranno da percorsi sicuri. Il porto di Chornomorsk sarà il primo ad aprire, quindi toccherà a Odessa e poi Pivdenny. I funzionari delle Nazioni Unite si aspettano che le spedizioni preliminari di grano possano iniziare già sabato prossimo e sperano di raggiungere in fretta i livelli prebellici delle esportazioni dai tre porti ucraini: dovrebbero partire 5 milioni di tonnellate di grano al mese. Nonostante la guerra, gli agricoltori ucraini hanno già contato 6,5 milioni di tonnellate di nuovo raccolto: lo ha detto il primo ministro ucraino Denys Shmyhal definendo «eroici» gli agricoltori. In generale, il raccolto di grano di quest’anno – ha detto - e le altre colture del settore dovrebbero raggiungere i 65-70 milioni di tonnellate, circa il 70% degli indicatori della stagione 2020/21. Sempre dal Centro di Difesa Strategica arrivano anche notizie che loro stessi definiscono «non verificate» relative alle perdite russe. Fonti Telegram («non verificate», appunto) dicono che nel rapporto mattutino del 23 luglio «il presidente della Russia è stato informato delle seguenti cifre delle truppe russe uccise in azione in Ucraina: 43.018 persone nelle unità delle forze armate russe, 11.437 persone nella PMC ((Private Military Company) e 2.117 persone nelle unità Rosgvardia».

Ore 09:07 - Le immagini sulla corsa per spegnere il fuoco nel porto di Odessa

Proseguono gli sforzi per riavviare le esportazioni di grano da Odessa e da altri porti del Mar Nero dopo l’attacco missilistico di ieri. Lo ha dichiarato su Facebook il ministro delle Infrastrutture Oleksandr Kubrakov :«Proseguiamo i preparativi tecnici per il lancio delle esportazioni di prodotti agricoli dai nostri porti» L’emittente pubblica Suspilne ha citato l’esercito ucraino riferire che i missili non hanno danneggiato in modo significativo il porto. Il Servizio statale di emergenza dell’Ucraina ha pubblicato alcune immagini del porto di Odessa con gli addetti impegnati a estinguere l’incendio dopo l’attacco missilistico.

Ore 10:01 - Il tour africano di Lavrov

Il presidente russo Vladimir V. Putin si autodefinisce il leader di un movimento globale insorto contro il dominio degli Stati Uniti e dei suoi alleati. Oggi il suo più alto diplomatico porterà quel messaggio direttamente in Africa. Sergey V. Lavrov, il ministro degli Esteri russo, ha chiarito che utilizzerà il viaggio per cercare di incolpare l'Occidente per la carenza di cibo nei Paesi africani e per dipingere la Russia come il fedele alleato del continente. «Sappiamo che i colleghi africani non approvano i tentativi non mascherati degli Stati Uniti e dei loro satelliti europei di prendere il sopravvento e di imporre un ordine mondiale unipolare alla comunità internazionale», ha scritto Lavrov in un articolo pubblicato sui giornali nei quattro paesi che visiterà: Egitto, Etiopia, Uganda e Repubblica del Congo.

Ore 10:36 - Il target dei missili sul porto di Odessa: infrastrutture militari

(Marta Serafini, inviata a Odessa) «Missili Kalibr hanno distrutto delle infrastrutture militari nel porto di Odessa, con un attacco ad alta precisione», ha scritto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, su Telegram riferendosi al raid di ieri mattina sulla città portuale ucraina, e in risposta a una dichiarazione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky secondo cui l'attacco ha distrutto la possibilità di un dialogo o di un'intesa con Mosca. Ieri la Russia aveva negato, tramite il governo turco, di aver compiuto un attacco sul porto, cruciale per l'intesa sull'export di grano ucraino siglata appena due giorni fa a Istanbul.

Il ministero della Difesa di Mosca, citato dalle agenzie di stampa russe, ha riferito oggi che nell'attacco russo di ieri contro il porto di Odessa sono stati distrutti una nave da guerra ucraina e missili anti-nave Harpoon forniti dagli Stati Uniti.

Ore 11:50 - Anche un canadese e uno svedese morti con i 2 americani

C'erano anche un cittadino canadese e un cittadino svedese con i due americani morti nei giorni scorsi in Ucraina, anche loro rimasti uccisi dopo che un tank russo ha fatto fuoco in battaglia sul fronte nella regione del Donetsk nell'Ucraina orientale. Lo ha confermato il loro comandante alla testata americana Politico che pubblica anche i nomi dei due cittadini Usa presunti foreign fighter andati a combattere per Kiev. Politico cita il comandante ucraino Ruslan Miroshnichenko secondo cui i due americani uccisi sono Luke «Skywalker» Lucyszyn e Bryan Young. Con loro - ha aggiunto il comandante - il 18 luglio sono stati uccisi il cittadino canadese Emile-Antoine Roy-Siroise e il cittadino svedese Edvard Selander Patrignani.

Ore 12:30 - Pacchetti turistici per le «città coraggiose» dell'Ucraina

«Sono sicura che molte persone vorranno visitare i luoghi che sono diventati simbolo della distruzione causata dalla occupazione russa: Irpin, Bucha, l'isola dei Serpenti, Chornobaivka». Mariana Oleksiv, capo dell'Agenzia statale per il turismo dell'Ucraina, parla del piano per limitare le perdite della stagione turistica estiva. «Stiamo pianificando in quali luoghi creare i memorial e i percorsi di cordoglio, dove raccogliere i mezzi militari distrutti... Per noi è importante creare già adesso questi percorsi per far capire cosa è accaduto e raccontare la nostra lotta a figli e nipoti».

Intanto Visit Ukraine, la più grande piattaforma turistica del Paese, ha già lanciato i suoi pacchetti on-line: «Lo abbiamo fatto perché da giugno siamo visitati da oltre 1milione e 300mila persone al mese di ogni parte del mondo. Nell'ultimo mese la nostra piattaforma è stata cliccata tra gli altri da oltre 70mila tedeschi, quasi 25mila italiani, oltre 30mila americani e 23 mila inglesi. Abbiamo capito che l'Ucraina incuriosisce e ha un forte potenziale di attrazione turistica» racconta Anton Taranenko, ceo della piattaforma. «Visitare l'Ucraina oggi non significa solo scoprire bellissime città, ma anche seguire le orme dei difensori, vedere come i centri abitati si stanno riprendendo dagli orrori, guardare negli occhi la gente la cui vita non sarà più quella di prima» aggiunge.

Tra i pacchetti proposti spicca quello per le «città coraggiose»: Kiev con il suo fascino, Bucha ed Irpin forti ed invincibili, Kamianets e Podilsky, il tour a Odessa e a Mezhyhirya nella residenza dell'ex presidente Viktor Yanokovych....«Abbiamo in elenco 10 città. Tour in territori come quello di Kherson, Chernihiv, Mariupol e Nikolaiv si comprano adesso, per l'anno prossimo».

Ore 14:09 - Altra tensione tra Russia e Israele

Relazioni sempre più tese tra Israele e Russia dopo la decisione di Mosca di chiudere un'agenzia che aiuta gli ebrei russi a emigrare in Israele. «La chiusura degli uffici di Mosca della Agenzia Ebraica sarebbe un evento grave, che avrebbe ripercussioni nei rapporti bilaterali» ha avvertito il premier israeliano Yair Lapid oggi in risposta a una richiesta in tal senso espressa la settimana scorsa dal ministero della giustizia russo. Lapid - secondo un comunicato dell'ufficio del primo ministro - ha ribadito che «i rapporti con la Russia sono per noi importanti» così come lo sono quelli «con la grande comunità ebraica locale». Un tribunale di Mosca ha affermato la scorsa settimana che il ministero della giustizia aveva chiesto lo «scioglimento» dell'Agenzia ebraica a causa di violazioni legali non specificate e ha fissato un'udienza per il 28 luglio. Alcuni esperti l'hanno interpretato come un avvertimento del Cremlino nei confronti di Lapid, che ha adottato una linea più dura sul conflitto in Ucraina rispetto all'ex premier israeliano Naftali Bennett.

Ore 14:17 - Lavrov al Cairo: «La Russia manterrà i suoi impegni sul grano»

La Russia manterrà i suoi impegni sull'export dei prodotti agricoli, a prescindere dalla revoca o meno delle restrizioni applicate a Mosca: lo ha assicurato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov dal Cairo, prima tappa del suo viaggio in Africa che includerà visite in Etiopia, Uganda e Repubblica Democratica del Congo. Saranno la Marina russa e quella turca a garantire la sicurezza delle navi col grano nel Mar Nero, ha sottolineato il capo della diplomazia di Mosca. Nella capitale egiziana Lavrov ha incontrato stamattina il presidente Abdel Fattah al-Sisi. Alcune immagini dell'incontro sono state pubblicate dalla portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, sul suo canale Telegram.

Ore 14:28 - Papa Francesco: «Ho un grande desiderio di andare a Kiev»

Nessuna conferma sul viaggio in agosto ma una rinnovata speranza. «Ho un grande desiderio di andare a Kiev» ha detto oggi papa Francesco ai giornalisti in volo con lui da Roma al Canada in risposta alla domanda sulla possibile visita nel Paese. Nessun Papa ha mai visitato Mosca e Francesco è stato schietto sulle azioni della Russia in Ucraina. Il mese scorso ha accusato Mosca di aver condotto una «guerra di aggressione crudele e insensata».

Ore 15:19 - Kiev: «Libereremo la regione di Kherson entro settembre»

La regione di Kherson, nell’Ucraina meridionale, sarà «definitivamente liberata» dalle forze russe entro settembre: ne è certo il consigliere del capo dell’amministrazione militare regionale di Kherson, Sergiy Khlan. Intervistato dai media ucraini, Khlan ha dichiarato: «Possiamo dire che la regione di Kherson sarà definitivamente liberata entro settembre e che tutti i piani degli occupanti falliranno».

Ore 15:57 - La Russia censura il nuovo sito del quotidiano indipendente Novaya Gazeta

La Russia ha bloccato il sito web di un nuovo progetto editoriale del quotidiano indipendente Novaya Gazeta, inaugurato il 15 luglio. «Il nostro sito è stato ucciso subito dopo la sua nascita. L’abbiamo tenuto per sette giorni e nove ore», ha affermato la testata in una nota. A quanto si apprende, la redazione è accusata di «screditare» le forze armate russe, un nuovo reato ampiamente utilizzato da marzo per soffocare le critiche all’intervento militare in Ucraina.

Novaya Gazeta — diretta dal premio Nobel Dimitrij Muratov — era stata costretta a sospendere la pubblicazione a marzo a causa della repressione delle voci critiche della guerra in Ucraina. Ad aprile il vicedirettore Kyrill Martynov aveva annunciato un nuovo progetto editoriale: una rivista cartacea che poteva essere letta online tramite un nuovo sito web, chiamato Novaya Rasskaz-Gazeta. Il primo numero, uscito appunto il 15 luglio, conteneva anche un’analisi dell’ideologia di Vladimir Putin e dell’autoritarismo.

Ore 17:00 - Kiev. «I russi preparano una falsa indagine sulla strage del teatro di Mariupol»

I russi stanno preparando una falsa indagine sul bombardamento del teatro di Mariupol per addossarne la responsabilità agli ucraini. Lo ha affermato la direzione dell’intelligence del ministero della Difesa di Kiev, riporta Unian. «Gli occupanti si stanno preparando a pubblicare la propria pseudo-indagine sulle circostanze dell’attentato al teatro di Mariupol. Lo scopo - si legge in una nota dell’intelligence - è cercare di rimuovere la responsabilità per l’uccisione di diverse centinaia di civili che si nascondevano all’interno del teatro al momento dell’attacco. La maggior parte di loro erano donne e bambini.

Attualmente, gli occupanti, con l’aiuto di diverse troupe cinematografiche di canali televisivi russi, stanno preparando video che dovrebbero dimostrare che l’esplosione è avvenuta all’interno dei locali» e che «il numero delle vittime non supera le 14 persone». Secondo l’intelligence ucraina, i russi hanno persino trovato pseudo testimoni che hanno visto «persone in uniforme militare che hanno portato scatole» all’interno dell’edificio il giorno prima. Il teatro, all’interno del quale si erano rifugiate un migliaio di persone, fu bombardato da aerei russi. Le vittime furono centinaia ma il numero esatto non è noto perché «gli occupanti non hanno permesso ai soccorritori di avvicinarsi alle macerie».

Ore 17:48 - Lavrov: «La posizione della lega araba sulla guerra è equilibrata»

Secondo quanto riporta la Tass, il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov in un incontro con gli inviati degli Stati membri al Cairo, ha affermato che la Russia apprezza la posizione equilibrata degli Stati membri della Lega araba sulla situazione in Ucraina. «Siamo aperti a proseguire nel dialogo con i nostri amici nella Lega araba e in altre parti del mondo. Non abbiamo nulla da nascondere», ha sottolineato Lavrov. Secondo l’alto diplomatico russo, Mosca è interessata a promuovere il partenariato e la cooperazione economica con la Lega Araba e sforzi congiunti su questioni regionali, come la situazione sulla Palestina.

Ore 18:06 - Kiev prepara le navi per il trasporto del grano

L’amministrazione portuale di Kiev ha iniziato a preparare i porti di Odessa, Chornomorsk e Pivdenny per la ripartenza delle navi dopo la firma a Istanbul con la Russia e l’Onu per l’esportazione via mare di grano e prodotti alimentari correlati. Lo rende noto il servizio stampa dell’amministrazione portuale, come riporta Ukrainska Pravda. «L’arrivo e la partenza delle navi verso i porti marittimi indicati saranno effettuati formando una carovana, che sarà accompagnata dalla nave di testa», si legge nel comunicato nel quale si chiede, per redigere i piani per la formazione di carovane marittime, di presentare domande per l’inclusione di navi tramite e-mail. Durante la firma dell’intesa sia il presidente della Turchia, Recep Erdogan, sia il ministro delle Infrastrutture ucraino, Oleksandr Kubrakov, hanno annunciato che la circolazione delle navi potrebbe riprendere nei prossimi giorni.

Ore 18:23 - Lavrov: «Ci sarà una terza parte per scortare le navi con il grano»

Sarà una terza parte, che sarà determinata in seguito, a garantire la sicurezza delle navi che trasportano il grano ucraino insieme alla Russia e alla Turchia. Lo ha precisato il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, riporta la Tass.

Ore 18:49 - Kiev, respinti attacchi russi nella regione del Donetsk a est

I «soldati ucraini hanno respinto gli assalti degli occupanti in più direzioni nella regione di Donetsk». Lo afferma lo Stato maggiore delle forze armate ucraine su Facebook, precisando che i «combattimenti continuano in due luoghi, in particolare vicino a Velika Komyshuvakha e a Dibrovny nella direzione di Slavyansk». Lo riporta l’agenzia Unian. Nelle scorse ore il capo dell’amministrazione militare locale Pavlo Kyrylenko, aveva annunciato che i soldati di Putin avevano distrutto due scuole e danneggiato diverse abitazioni. L’agenzia russa Tass riferisce invece di attacchi russi su depositi di armi e munizioni e contro un impianto di riparazione di locomotive diesel a Mykolaiv, nel sud del Paese.

Secondo il ministero della Difesa di Mosca «le forze russe hanno effettuato attacchi ai depositi di armi e munizioni della 28a brigata meccanizzata delle forze armate ucraine e della 123a brigata di difesa territoriale all’interno di un impianto di riparazione di locomotive diesel». L’esercito «ucraino ha perso più di 50 soldati, oltre 3.000 colpi di artiglieria di vari calibri e 10 veicoli corazzati a causa dell’attacco», ha affermato la stessa fonte, aggiungendo che le truppe russe hanno anche colpito nove posti di comando, compreso quello del gruppo di forze Kakhovka, sempre nella regione di Mykolaiv.

Ore 18:57 - La Russia prepara i referendum nei territori occupati, l’Ucraina è pronta alla controffensiva per liberarli

(Andrea Marinelli e Guido Olimpio) Mosca si sta preparando a consolidare il controllo dei territori occupati attraverso referendum da tenere probabilmente il 15 settembre. Le autorità filorusse hanno firmato decreti per istituire commissioni elettorali nelle regioni meridionali di Zaporizhzhia, dove si trova la più grande centrale nucleare d’Europa, in questo momento usata come scudo per armi e soldati dagli invasori, e di Kherson, l’unica città conquistata dall’Armata a ovest del fiume Dnipro, che ha una posizione strategica perché da qui passano le riserve idriche che riforniscono la Crimea.

Ore 19:12 - Kiev Independent: «Morto un combattente polacco»

Un combattente polacco è rimasto ucciso nell’Ucraina orientale. L’uomo, Tomasz Walentek, che ha militato nella Legione internazionale di difesa dell’Ucraina (Ildu), è stato ucciso all’inizio di questa settimana nel Donbass. Lo riporta il Kiev Independent citando media polacchi.

Ore 19:20 - Lavrov, aiuteremo gli ucraini a sbarazzarsi del regime di Zelensky

Mosca aiuterà il popolo ucraino a sbarazzarsi del regime antipopolare e antistorico di Kiev. Lo ha affermato il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, durante un incontro con l’ambasciatore dei Paesi membri della Lega Araba al Cairo. Lo riporta l’agenzia di stampa russa Tass. «Siamo solidali con il popolo ucraino, che merita una vita migliore. Ci dispiace che la storia ucraina venga rovinata sotto i nostri occhi e ci dispiace per coloro che hanno ceduto alla propaganda di stato del regime di Kiev e per coloro che sostengono questo regime, che vuole che l’Ucraina sia l’eterno nemico della Russia», ha precisato Lavrov . «I popoli russo e ucraino continueranno a vivere insieme. Aiuteremo il popolo ucraino a sbarazzarsi del regime assolutamente antipopolare e antistorico», ha promesso il capo della diplomazia di Mosca.

Ore 19:48 - Kiev: «Dall’inizio della guerra in Ucraina sono stati distrutti 183 siti religiosi»

«Dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina, 183 siti religiosi sono stati completamente o in parte distrutti». Lo riporta il Kyiv Independent citando il servizio statale ucraino per gli affari etnici e la libertà di coscienza. I siti includono chiese, moschee, sinagoghe, edifici scolastici e amministrativi delle comunità religiose ucraine. Cinque sono musulmani, altrettanti sono ebraici e i restanti 173 sono cristiani.

Ore 21:03 - Kiev: «Dall’inizio della guerra morti 18 membri del personale medico»

Il ministero della salute ucraino ha affermato che almeno 18 membri del personale medico sono stati uccisi e quasi 900 strutture mediche sono state danneggiate o distrutte dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Lo riporta il Guardian In un post su Facebook, il ministero ha affermato che oltre 50 operatori sanitari sono stati feriti dagli attacchi russi e 123 strutture mediche in Ucraina sono state completamente distrutte, mentre altre 746 hanno bisogno di riparazioni.

Ore 22:15 - Zelensky: «Il 28 luglio celebreremo Giornata della statualità ucraina»

Il 28 luglio «gli ucraini celebreranno per la prima volta la Giornata della statualità ucraina, la celebreremo durante una guerra così brutale», entrata «nel suo sesto mese, dopo otto anni di guerra nel Donbass. Ma celebreremo. Nonostante tutto. Perché gli ucraini non possono essere distrutti. La Giornata della statualità ucraina confermerà il legame degli ucraini che vivono ora con molte generazioni della nostra gente». Lo ha annunciato il presidente ucraino Voldymyr Zelensky nel suo discorso serale, come riporta Ukrainska Pravda.

«Preservare l’unità e lavorare insieme per la vittoria - sostiene il presidente ucraino - è il compito nazionale più importante, che tutti dobbiamo assolvere. Pertanto, saremo in grado di fare ciò che le generazioni precedenti non sono riuscite a fare. Questo vale per la nostra difesa in questa guerra per l’indipendenza, per il nostro movimento verso un’Europa unita, per la piena adesione all’Ue e per la nostra capacità di diventare uno degli stati più moderni del mondo. Ora ci sono quelli che dubitano di questo. Ci sono solo quelli che discutono su come raggiungere questo obiettivo».

Zelensky ha inoltre sottolineato che la decisione di attaccare l’Ucraina può essere presa solo da coloro che non conoscono la verità della storia. «Solo coloro che non conoscono assolutamente la verità della storia e non ne sentono assolutamente il significato potrebbero prendere la decisione di attaccarci dopo tutto ciò che il nostro popolo ha passato, dopo tutto ciò che abbiamo imparato nel corso dei secoli».

«Non rallentiamo e, come ogni giorno da cinque mesi, stiamo facendo di tutto per infliggere le maggiori perdite possibili al nemico e per raccogliere il maggior sostegno possibile per l’Ucraina», ha proseguito, «questa settimana ci saranno importanti visite di partner, ci saranno importanti negoziati e, soprattutto, ci sarà un ulteriore avanzamento delle posizioni ucraine. Al fronte, nella diplomazia, nell’economia. Sono grato a tutti coloro che difendono il nostro Paese! E auguro a tutti noi, a tutti gli ucraini, una nuova settimana fruttuosa».

Ore 23:57 - Kiev, 30 missili in un giorno su Sumy ma nessuna vittima

Non accenna a diminuire la pressione dell’esercito di Mosca. I russi hanno infatti continuato a bombardare la regione di Sumy: ieri sono stati sganciati «più di 30 missili», ha denunciato Dmytro Zhivytskyi, il capo della regione, come riporta Ukrinform. «Durante la giornata, i russi - aggiunge - hanno bombardato i nostri territori, più di 30 attacchi aerei sulle comunità di Khotynsk, Burynsk e Bilopolsk. Al momento non si registrano vittime».

Ore 00:23 - Missili russi su Zaporizhzhia, paura nella notte in riva al Dnepr

Nella notte nuovo attacco a Zaporizhzhia. Il capo dell’amministrazione militare di Nikopol, Yevhen Yevtushenko, ha riferito che le truppe russe hanno lanciato missili in direzione della città sul fiume Dnepr dal territorio occupato di Energodar. Lo riporta Ukrinform, secondo il quale i russi hanno utilizzato più lanciarazzi.

Ore 02:41 - Ministro russo Lavrov in Congo per incontro con presidente

Continua il viaggio del ministro degli Esteri russo in Africa. Sergei Lavrov è arrivato nella serata di ieri a Oyo, nel nord del Congo, dove ha iniziato la seconda tappa del suo tour africano iniziato al Cairo, in Egitto. Il suo aereo è atterrato ieri sera alle 22.30 all’aeroporto internazionale di Ollombo. Il Presidente congolese Denis Sassou Nguesso e Lavrov avranno un colloquio nella giornata di oggi. Da quando la Russia ha invaso l’Ucraina lo scorso febbraio, il Congo-Brazzaville è un Paese «neutrale» nel conflitto. Il ministro russo si recherà poi in Uganda e in Etiopia.

Ucraina-Russia, news sulla guerra di del 25 luglio. Giusi Fasano, Marta Serafini, Irene Soave e Redazione Online su Il Corriere della Sera il 25 Luglio 2022.

Le notizie di lunedì 25 luglio, in diretta. Gazprom da mercoledì riduce il flusso di gas al 20%. Il ministro degli Esteri russo: «Il nostro obiettivo è far cadere Zelensky»

• La guerra in Ucraina è al 152esimo giorno.

• La censura russa ha bloccato il nuovo sito del quotidiano indipendente Novaya Gazeta poco dopo l’inaugurazione del 15 luglio.

• Kiev accusa i russi di aver costruito un’indagine falsa sul bombardamento del teatro di Mariupol con lo scopo di dare la responsabilità agli ucraini.

• Il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov in visita al Cairo ha garantito che la Russia manterrà i suoi impegni sull’export di grano a prescindere dalle sanzioni contro Mosca. Oggi in Congo.

Ore 04.51 - Lavrov al Cairo: «La Russia manterrà i suoi impegni sul grano»

La Russia manterrà i suoi impegni sull'export dei prodotti agricoli, a prescindere dalla revoca o meno delle restrizioni applicate a Mosca: lo ha assicurato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov dal Cairo, prima tappa del suo viaggio in Africa che includerà visite in Etiopia, Uganda e Repubblica Democratica del Congo. Saranno la Marina russa e quella turca a garantire la sicurezza delle navi col grano nel Mar Nero, ha sottolineato il capo della diplomazia di Mosca. Nella capitale egiziana Lavrov ha incontrato stamattina il presidente Abdel Fattah al-Sisi. Alcune immagini dell'incontro sono state pubblicate dalla portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, sul suo canale Telegram.

Ore 05:05 - Kiev. «I russi preparano una falsa indagine sulla strage del teatro di Mariupol»

I russi stanno preparando una falsa indagine sul bombardamento del teatro di Mariupol per addossarne la responsabilità agli ucraini. Lo ha affermato la direzione dell’intelligence del ministero della Difesa di Kiev, riporta Unian. «Gli occupanti si stanno preparando a pubblicare la propria pseudo-indagine sulle circostanze dell’attentato al teatro di Mariupol. Lo scopo - si legge in una nota dell’intelligence - è cercare di rimuovere la responsabilità per l’uccisione di diverse centinaia di civili che si nascondevano all’interno del teatro al momento dell’attacco. La maggior parte di loro erano donne e bambini.

Attualmente, gli occupanti, con l’aiuto di diverse troupe cinematografiche di canali televisivi russi, stanno preparando video che dovrebbero dimostrare che l’esplosione è avvenuta all’interno dei locali» e che «il numero delle vittime non supera le 14 persone». Secondo l’intelligence ucraina, i russi hanno persino trovato pseudo testimoni che hanno visto «persone in uniforme militare che hanno portato scatole» all’interno dell’edificio il giorno prima. Il teatro, all’interno del quale si erano rifugiate un migliaio di persone, fu bombardato da aerei russi. Le vittime furono centinaia ma il numero esatto non è noto perché «gli occupanti non hanno permesso ai soccorritori di avvicinarsi alle macerie».

Ore 05:10 - Kiev, 30 missili in un giorno su Sumy ma nessuna vittima

Non accenna a diminuire la pressione dell’esercito di Mosca. I russi hanno infatti continuato a bombardare la regione di Sumy: ieri sono stati sganciati «più di 30 missili», ha denunciato Dmytro Zhivytskyi, il capo della regione, come riporta Ukrinform. «Durante la giornata, i russi - aggiunge - hanno bombardato i nostri territori, più di 30 attacchi aerei sulle comunità di Khotynsk, Burynsk e Bilopolsk. Al momento non si registrano vittime».

Ore 05:21 - La Russia censura il nuovo sito del quotidiano indipendente Novaya Gazeta

La Russia ha bloccato il sito web di un nuovo progetto editoriale del quotidiano indipendente Novaya Gazeta, inaugurato il 15 luglio. «Il nostro sito è stato ucciso subito dopo la sua nascita. L’abbiamo tenuto per sette giorni e nove ore», ha affermato la testata in una nota. A quanto si apprende, la redazione è accusata di «screditare» le forze armate russe, un nuovo reato ampiamente utilizzato da marzo per soffocare le critiche all’intervento militare in Ucraina.

Novaya Gazeta — diretta dal premio Nobel Dimitrij Muratov — era stata costretta a sospendere la pubblicazione a marzo a causa della repressione delle voci critiche della guerra in Ucraina. Ad aprile il vicedirettore Kyrill Martynov aveva annunciato un nuovo progetto editoriale: una rivista cartacea che poteva essere letta online tramite un nuovo sito web, chiamato Novaya Rasskaz-Gazeta. Il primo numero, uscito appunto il 15 luglio, conteneva anche un’analisi dell’ideologia di Vladimir Putin e dell’autoritarismo.

Ore 05:30 - Ministro russo Lavrov in Congo per incontro con presidente

Continua il viaggio del ministro degli Esteri russo in Africa. Sergei Lavrov è arrivato nella serata di ieri a Oyo, nel nord del Congo, dove ha iniziato la seconda tappa del suo tour africano iniziato al Cairo, in Egitto. Il suo aereo è atterrato ieri sera alle 22.30 all’aeroporto internazionale di Ollombo. Il Presidente congolese Denis Sassou Nguesso e Lavrov avranno un colloquio nella giornata di oggi. Da quando la Russia ha invaso l’Ucraina lo scorso febbraio, il Congo-Brazzaville è un Paese «neutrale» nel conflitto. Il ministro russo si recherà poi in Uganda e in Etiopia.

Ore 05:38 - Missili russi su Zaporizhzhia, paura nella notte in riva al Dnepr

Nella notte nuovo attacco a Zaporizhzhia. Il capo dell’amministrazione militare di Nikopol, Yevhen Yevtushenko, ha riferito che le truppe russe hanno lanciato missili in direzione della città sul fiume Dnepr dal territorio occupato di Energodar. Lo riporta Ukrinform, secondo il quale i russi hanno utilizzato più lanciarazzi.

Ore 06:13 - Esercito Ucraina: «Distrutto posto di comando e munizioni russe»

Secondo quanto reso noto da Kiev Independent l’esercito ucraino avrebbe messo in atto un’offensione durante la quale sono stati distrutti un posto di comando russo e diversi depositi di munizioni nell’Ucraina meridionale. Il comando operativo “Sud” ha riferito di aver ucciso 66 soldati russi e distrutto cinque carri armati, due obici, un sistema missilistico anticarro e 12 veicoli corazzati e militari.

Ore 08:00 - Zaporizhzhia sarà trasferita all’autorità atomica russa

La centrale nucleare di Zaporizhzhia, la piu’ grande d’Europa, sarà trasferita sotto l’autorità dell’azienda statale russa del settore Rosatom. Lo ha dichiarato il capo dell’amministrazione militare-civile filorussa di Enerhodar, nei cui pressi si trova l’impianto, Aleksandr Volga, all’agenzia Tass. «C’è una centrale nucleare sul nostro territorio, le nostre forze ne garantiscono la sicurezza fisica, i suoi dipendenti vivono nella nostra città e, ovviamente, ci sono aspettative per il suo trasferimento sotto gli auspici di Rosatom», ha affermato Volga. «Posso dire che nell’impresa lavorano persone meravigliose, vedo che sono veri professionisti. Ora abbiamo un compito comune con loro: garantire la sicurezza della centrale nucleare», ha sottolineato il funzionario.

Ore 08:50 - Sei mesi di guerra, il discorso di Zelensky di Giusi Fasano

 Il pathos. Le parole scandite bene. Le pause. Il presidente Volodymyr Zelensky nel messaggio video serale di ieri sera al suo popolo ha annunciato una nuova data da segnare sul calendario del Paese. «Domani», ha detto «inizia una settimana importante e simbolica. La settimana in cui celebreremo per la prima volta la Giornata della statualità ucraina, il 28 luglio. Festeggeremo in un momento di una guerra così brutale che è al suo sesto mese. Dopo otto anni di guerra nel Donbass. Ma festeggeremo. Nonostante tutto. Perché gli ucraini non possono essere distrutti». Zelensky ha parlato poi del «nostro popolo in battaglia» che ha «lo stesso coraggio, lo stesso atteggiamento nei confronti della vita e nei confronti dell’Ucraina e del nemico» dei «nostri guerrieri» di centinaia di anni fa. «Soltanto chi non conosce la verità della storia e non ne sente il significato può decidere di attaccarci», ha chiarito il presidente ucraino. «Dopo tutto quello che ha passato la nostra gente, dopo tutto quello che abbiamo imparato nel corso dei secoli… Gli ucraini non rinunceranno mai alla loro indipendenza. E non si romperanno dall’interno come è successo più di una volta. Non questa volta!» Come sempre Zelensky ha parlato anche di vittoria: «Anche gli occupanti ammettono che vinceremo. Lo sentiamo nelle loro conversazioni, in quello che dicono ai loro cari quando li contattano. Per cui non rallentiamo. Stiamo facendo di tutto per infliggere le maggiori perdite possibili al nemico e per raccogliere quanto più sostegno possibile per l’Ucraina».

Ore 09:25 - Zaporizhzhia, i russi emettono certificati di nascita

È iniziata l’emissione dei certificati di nascita russi nella regione di Zaporizhzhia, nell’Ucraina sud-orientale. Lo ha dichiarato questa mattina il membro del consiglio principale dell’amministrazione filorussa della regione di Zaporizhzhia, Vladimir Rogov, all’agenzia di stampa «Ria Novosti». «Inoltre, i giovani genitori potranno usufruire di tutte le misure di sostegno. Stiamo parlando di tutti i vantaggi di cui i piccoli russi possono godere», ha sottolineato Rogov. I certificati di nascita russi per i bambini possono già essere ottenuti nelle città di Melitopol, Berdyansk ed Energodar.

Ore 09:37 - Piano B per il grano (via terra)

Gli Stati Uniti stanno lavorando con l’Ucraina su un «Piano B» per far uscire il grano dal Paese dopo l’attacco russo al porto di Odessa, ha reso noto la responsabile dell’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (USAID) Samantha Power. I raid compiuti all’indomani della firma a Istanbul di un accordo per consentire le esportazioni di grano dai porti ucraini del Mar Nero hanno destato nuove preoccupazioni su una soluzione positiva alla crisi alimentare globale innescata dalla guerra. «Il piano B prevede strade, ferrovie e fiumi, l’invio di chiatte e l’adeguamento dei sistemi ferroviari in modo che siano meglio allineati con quelli dell’Europa. Così le esportazioni possono avere luogo più rapidamente», ha detto Power alla Cnn. «Stiamo pensando a un piano di emergenza perché non c’è modo di fidarsi di tutto ciò che dice Vladimir Putin».

Ore 10:24 - La Cina chiede a Washington di favorire negoziati Mosca-Kiev

«Gli Stati Uniti dovrebbero creare condizioni favorevoli per negoziati tra Mosca e Kiev». È quanto annunciato oggi dal ministero degli Esteri di Pechino, dopo le notizie sul possibile inserimento della Russia nella lista degli sponsor del terrorismo. Nessuna parola nei confronti del governo russo, che sei mesi fa ha dato il via all’invasione dell’Ucraina.

Ore 10:54 - Buon compleanno, Aleksei Gorinov

L’oscuro consigliere municipale di un distretto di Mosca compie oggi 61 anni. In carcere. È stato condannato a sette anni, racconta il quotidiano spagnolo El País, perché durante la celebrazione della Giornata mondiale dell’Infanzia si era permesso di ricordare l’uccisione dei bambini ucraini.

Ore 11:03 - Le vittime al centro culturale nella zona di Kharkiv

Vicino a Kharkiv, la seconda città dell’Ucraina nel nord-est del Paese, tre persone sono rimaste sepolte sotto le macerie di un centro culturale colpito dall’artiglieria russa a Chuhuyiv. Una quarta persona è rimasta ferita. L’ha comunicato l’ufficio del presidente Zelensky.

Ore 11:26 - Mosca: è presto per valutare l’efficacia dell’accordo sul grano

«La Russia ha lavorato molto per concludere l’accordo sul grano, ma è troppo presto per valutare l’efficacia dei meccanismi previsti dall’accordo» firmato venerdì scorso a Istanbul: lo ha detto oggi il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dalla Ria Novosti. L’accordo prevede l’esportazione di grano, generi alimentari e fertilizzanti attraverso il Mar Nero dai tre porti di Odessa, Chornomorsk e Yuzhne.

Ore 11:30 - «L’officina» dove i russi riparano i loro blindati

«Combattimenti inconcludenti continuano sia nell’area del Donbass che nel in quella di Kherson. I comandanti russi continuano ad affrontare un dilemma: se potenziare l’offensiva a est o rafforzare la difesa a ovest». Lo comunica via Twitter l’intelligence britannica, aggiungendo che «oltre ai suoi ben documentati problemi di personale, la Russia deve vedersela con molta probabilità con la riparazione di migliaia di veicoli da combattimento danneggiati». «Il 18 luglio 2022 — precisa il ministero della Difesa britannico — l’intelligence ha identificato una struttura di riparazione di veicoli militari russi vicino a Barvinok, in Russia, a 10 km dal confine ucraino, dove erano presenti almeno 300 veicoli danneggiati, inclusi carri armati, veicoli corazzati per il trasporto di personale e camion di supporto generale».

Ore 11:50 - Caccia allo zucchero in Polonia: che cosa c’entra la guerra?

Lo zucchero è diventato un bene molto ricercato in Polonia e in alcuni negozi e discount multinazionali, per frenare gli acquisti di chi fa scorte esagerate, sono stati imposti limiti di 5 o 10 chilogrammi per cliente. La caccia allo zucchero dei polacchi viene raccontata anche dai giornali locali, sui quali si spiega che la situazione non dipende affatto dalla riduzione delle consegne, ma da una forma di insicurezza, sempre più diffusa fra la gente, dovuta alla guerra in Ucraina, all’inflazione crescente — a giugno ha toccato il 15,5%, la più alta da 25 anni a questa parte — nonché alla prospettiva della crisi energetica. Il prezzo dello zucchero, nel giro di un anno, è raddoppiato: da 2,5 a 5 zloty (0,54 euro a 1,08 euro). «Abbiamo tanto zucchero, non mancherà a nessuno», ha dichiarato Henryk Kowalczyk il ministro dell’Agricoltura polacco. «Non lasciatevi ingannare da chi racconta che d’inverno mancheranno zucchero e carbone, è una fake news» ha incalzato rivolgendosi ai suoi sostenitori, a Gniezno, lo stesso Jaroslaw Kaczynski, il leader di partito al governo Diritto e giustizia. Ma gli appelli non sortiscono grande effetto: secondo gli esperti la domanda locale dello zucchero può crescere ancora.

P.S. Oltre 5 milioni di persone sono arrivate in Polonia dall’Ucraina dall’inizio dell’invasione russa, il 24 febbraio scorso: di queste, poco più di tre milioni sono tornate a casa, ha reso noto oggi la Guardia di frontiera polacca.

Ore 12:31 - Missione del governo tedesco a Kiev

Missione a Kiev per i ministri tedeschi dell’Interno e degli Affari sociali, per parlare di ricostruzione e indagini sui crimini di guerra. Oltre agli appuntamenti con esponenti del governo ucraino, Nancy Faeser e Hubertus Heil visiteranno il sobborgo di Irpin, teatro nel marzo scorso di atrocità per le quali sono accusate le forze russe.

Ore 12:35 - Media, Kiev ha ricevuto primi tre panzer Gepard da Berlino

L'Ucraina ha ricevuto i primi tre panzer del tipo Gepard inviati dalla Germania. Lo ha reso noto il governo di Kiev, secondo quanto riportano alcuni media tedeschi fra cui l'emittente televisiva Ntv.

Ore 12:38 - Mosca: «Sul gas, noi partner affidabile dell’Europa»

Il portavoce di Putin, Dmitry Peskov, ha affermato che la Russia «non è interessata» a una completa cessazione delle forniture di gas ai paesi europei. Lo riporta l’agenzia di stampa statale Tass. «La Russia è un fornitore di gas responsabile e, indipendentemente da ciò che si dice nella Commissione Europea, nelle capitali europee, negli Stati Uniti, la Russia era, è e continuerà ad essere il Paese che garantisce largamente la sicurezza energetica dell’Europa», ha affermato Peskov. Ma le riduzioni accertate e progressive dei flussi di gas russo verso l’Europa rappresentano la verità dei fatti.

Ore 12:56 - Lavrov: «Il nostro obiettivo è far cadere Zelensky»

Nel corso del suo viaggio in Africa, a sei mesi dall’inizio del conflitto, il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha detto chiaro e tondo che l’obiettivo di Mosca è «aiutare gli ucraini a liberarsi dell’inaccettabile regime» di Volodymyr Zelensky. All’inizio della guerra, le autorità russe avevano sostenuto che il fine dell’«operazione militare» in Ucraina non era un cambio di governo a Kiev, anche se nei primi giorni di combattimento una squadra della morte ad hoc aveva cercato di colpire Zelensky.

Ore 13:50 - Kiev: entro la settimana i primi carichi di grano

L’Ucraina si aspetta per «questa settimana» le prime esportazioni di grano, dopo l’accordo concluso venerdì scorso tra Turchia, Russia, Ucraina e Onu. Lo ha reso noto il governo di Kiev.

Ore 15:46 - Arrestato a Kiev un presunto collaboratore dei russi

I servizi di sicurezza ucraini hanno arrestato un presunto collaboratore russo a Kiev. L'uomo, 41anni, — scrive The Kiev Independent — avrebbe scattato fotografie dei luoghi in cui erano schierate le truppe ucraine da aprile. È accusato di aver passato le informazioni alla Russia attraverso un contatto posizionato nei territori occupati.

Ore 14:15 - Kiev, i russi cercano di ripristinare l'aeroporto di Melitopol

«Gli occupanti russi di Melitopol stanno cercando di ripristinare la pista dell'aeroporto presso l'ex base della 25esima brigata dell'aviazione da trasporto, ma è improbabile una riparazione e un funzionamento completo della pista nel prossimo futuro». Lo ha riferito la direzione principale dell'intelligence del ministero della Difesa ucraino, riporta Unian. Secondo la stessa fonte, «tali lavori richiedono però dai 21 ai 28 giorni affinché il calcestruzzo sia in grado di sopportare il carico di aeromobili e altre apparecchiature».

Ore 15:43 - Kiev, udita un'esplosione nella città occupata di Berdiansk

A Berdiansk, città portuale dell'Ucraina sud-orientale occupata dalle truppe russe, si è sentita un'esplosione vicino all'impianto di Pivdenhidromash. Lo riferisce il servizio stampa del consiglio comunale di Berdiansk in un post su Telegram come riporta Ukrinform. Le forze russe hanno sequestrato l'impianto all'inizio di marzo 2022 cacciando tutti i dipendenti e le guardie di sicurezza.

Ore 15:50 - Lavrov: l'accordo sul grano non ferma le operazioni militari

Non c'è nulla nell'accordo sull'esportazione del grano dai porti ucraini che impedisca alla Russia di continuare la sua «operazione speciale» e di colpire obiettivi militari. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, in conferenza stampa a Oyo durante la sua visita nella Repubblica del Congo.

«I nostri colleghi occidentali, in linea di principio, sono già diventati abili nel presentare qualsiasi notizia in modo distorto, esclusivamente nella forma in cui può essere usata contro la Federazione Russa, il che non mi sorprende più», ha detto Lavrov a proposito del recente attacco russo nel porto di Odessa.

«Se si parla dell'episodio che ha avuto luogo a Odessa, allora non c'è nulla negli obblighi che la Russia ha assunto, anche nell'ambito degli accordi firmati il 22 luglio a Istanbul, che ci vieterebbe di continuare un'operazione militare speciale, la distruzione di un'infrastruttura militare e altri obiettivi militari», ha sottolineato Lavrov.

 Ore 16:09 - Mosca: Kiev vuole far esplodere agenti tossici a Slovyansk

Kiev ha pianificato «una provocazione in un impianto di petrolio a Slovyansk tramite l'esplosione di contenitori con esano tossico». Lo ha affermato il capo del Centro nazionale per il controllo della difesa della Russia, il colonnello generale Mikhail Mizintsev. Lo riporta l'agenza russa Ria Novosti.

Il funzionario di Mosca ha anche aggiunto che lo scopo della provocazione pianificata da Kiev «è quello di accusare l'esercito russo di presunti attacchi indiscriminati su oggetti potenzialmente pericolosi, seguiti da un'ampia copertura mediatica».

Il ministero della Difesa di Mosca «ha chiesto alle Nazioni Unite», al Comitato internazionale della Croce Rossa e all'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche «di influenzare la leadership ucraina per prevenire una catastrofe».

Ore 16:41 - Kiev, primo export di grano il 27 luglio dal porto di Chornomorsk

L'esportazione di grano ucraino inizierà il 27 luglio dal porto di Chornomorsk nel sud-ovest del Paese. Seguiranno i porti di Odessa e Pivdennyi. Lo annuncia il ministro delle Infrastrutture Oleksandr Kubrakov, stando al Kiev Independent, dopo gli accordi firmato da Russia e Ucraina il 22 luglio.

 Ore 17:00 - Gazprom da mercoledì riduce al 20% il flusso di gas da Nord Stream

Gazprom starebbe riducendo ulteriormente le forniture verso la Germania attraverso il gasdotto Nord Stream 1 nel Mar Baltico. A partire da mercoledì il flusso scenderà al 20% della capacità totale, ovvero 33 milioni di metri cubi al giorno. Lo riportano diversi media, citando una comunicazione della stessa Gazprom. Il motivo sarebbe il fermo per la riparazione di un'altra turbina.

Ore 17:36 - Berlino: nessuna ragione tecnica per il taglio del flusso di gas

Secondo la Germania non c'è «nessuna ragione tecnica» per una riduzione del flusso di gas attraverso il Nord Stream annunciata oggi da Mosca.

Ore 17:39 - Kiev: «Vice capo della sicurezza licenziato per motivi di salute»

Il licenziamento di Ruslan Demchenko, il primo vice segretario del Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale dell'Ucraina, stamattina da parte del presidente Volodymyr Zelensky, è legato alla sua salute. Lo ha dichiarato il portavoce del presidente ucraino Serhii Nikiforov.

«La guerra ha mobilitato non solo il nostro esercito, ma anche tutti noi, tutti gli organi statali — ha spiegato parlando con l'agenzia Interfax-Ucraina —. Stiamo tutti lavorando al limite delle nostre capacità in questo momento, con grande carico fisico e morale. Sfortunatamente, lo stato di salute del signor Demchenko non gli permette di lavorare con un tale carico ora».

 Ore 18:22 - Zelensky rimuove il comandante delle forze speciali

Il presidente ucraino Volodymir Zelensky ha rimosso il comandante delle forze speciali dell'esercito ucraino, Grigory Galagan, in base ad un decreto presidenziale pubblicato oggi. Lo rende noto l'agenzia russa Tass. L'Ukrainska Pravda aggiunge che è stato nominato al suo posto Viktor Horenko.

Ore 19:19 - Zelensky: non siamo noi a bloccare export grano, ma la Russia

«Credo che inizieremo sicuramente ad esportare per dimostrare ancora una volta al mondo intero che non è l'Ucraina a bloccare le esportazioni, mentre per quanto riguarda la sicurezza ciò spetta ai nostri partner». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky alla conferenza stampa con il presidente del Guatemala Alejandro Giammatea a Kiev.

Zelensky ha poi sottolineato che la Russia non rispetta gli accordi, facendo riferimento all'attacco al porto di Odessa il giorno dopo la firma dell'accordo a Istanbul. «Da parte dell'Ucraina tutto è pronto per l'esportazione», ha aggiunto.

Ore 19:53 - Ue, con nuovo taglio flussi Gazprom serve solidarietà

L'annuncio del nuovo taglio dei flussi di gas attraverso il Nordstream1 da parte di Gazprom «è esattamente il tipo di scenario a cui si riferiva la presidente» Ursula von der Leyen «la scorsa settimana e che ha portato lei e il collegio» dei commissari Ue «a fare la proposta di solidarietà per risparmiare gas». Lo dice il portavoce capo della Commissione europea, Eric Mamer. «Questo sviluppo convalida la nostra analisi», evidenzia Mamer, auspicando che domani i ministri europei dell'Energia riuniti a Bruxelles adottino «una risposta adeguata» accordandosi sul piano d'emergenza presentato dall'esecutivo Ue.

Ore 20:34 - Zelensky: Russia conduce guerra gas contro Europa

L’annunciato taglio dei flussi di gas russo verso l’Europa attraverso Nord Stream «è una guerra aperta» condotta contro l’Ue. Lo sostiene su Telegram il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Il presidente ha aggiunto che l’Europa dovrebbe rispondere alla «guerra del gas» della Russia aumentando le sanzioni contro Mosca. «Tutto questo viene fatto dalla Russia deliberatamente per rendere il più difficile possibile per gli europei prepararsi per l’inverno, ha aggiunto Zelensky sottolineando: «Non importa cosa accadrà alle persone, come soffriranno - per la fame dovuta ai porti bloccati, dal freddo invernale e dalla povertà... o per l’occupazione. Queste sono solo diverse forme di terrore». «Ecco perché occorre rispondere. Non pensare a come dare qualche turbina, ma rafforzare le sanzioni», ha aggiunto il presidente ucraino.

L’Fsb scopre tentativo ucraino di far disertare i piloti da caccia russi. Paolo Mauri su Inside Over il 26 Luglio 2022.

L’Fsb, i servizi di sicurezza interni della Russia, ha scongiurato un’operazione dell’intelligence militare ucraina atta a cercare di far disertare i piloti delle forze aerospaziali russe per cercare di impossessarsi degli aerei da caccia. Secondo quanto riportato in comunicato ufficiale dell’agenzia russa, l’operazione sarebbe stata supervisionata dai servizi speciali della Nato.

“Il Servizio di sicurezza federale ha scoperto e interrotto l’operazione della Direzione principale dell’intelligence del Ministero della Difesa ucraino per dirottare aerei da combattimento delle forze aerospaziali russe, sotto la supervisione dei servizi speciali della Nato”, si legge nella comunicazione dell’Fsb, che prosegue affermando che “ufficiali dell’intelligence militare ucraina, agendo per conto della leadership politica del loro Paese, hanno cercato di reclutare piloti militari russi in cambio di una ricompensa monetaria e garanzie di ottenere la cittadinanza in uno dei Paesi dell’Ue, per convincerli a volare e atterrare coi loro velivoli negli aeroporti controllati dalle forze armate ucraine”.

La vicenda è stata approfondita dal quotidiano Vzglyad, che ha intervistato un ex pilota russo, Vladimir Popov, che ha affermato che “l’intelligence ucraina non ha tenuto conto della situazione nei ranghi dell’esercito quando hanno cercato di reclutare i piloti. I nostri ragazzi non tradirebbero il Paese. E questa operazione è un grande successo sia per l’Fsb che per il nostro controspionaggio militare”. Secondo Popov, che è anche vicedirettore della rivista Aviapanorama, eseguire un’operazione del genere è stata “un’idea stupida”.

Ulteriori dettagli sono emersi durante l’intervista in video: ai piloti sarebbero stati offerti due milioni di dollari, un passaporto falso (ne viene mostrato uno della Repubblica Slovacca) e si può anche notare una serie di mail e messaggi privati su Telegram datati luglio 2022. Sempre nel filmato si può notare il presunto obiettivo dell’operazione ucraina: impossessarsi di cacciabombardieri da attacco al suolo Sukhoi Su-24 e Su-34.

Popov non ha escluso che il controspionaggio russo stesse approfittando del tentativo ucraino per effettuare un’operazione “doppiogiochista”, ovvero sfruttando i piloti disertori per poter conoscere la posizione delle difese aeree del nemico. Da questo punto di vista osservando i materiali video diffusi dall’Fsb, sembra che l’intelligence ucraina abbia rivelato alla Russia l’ubicazione dei sistemi di difesa aerea e degli aeroporti ucraini. Tra questi ci sono quelli che coprono le aree nel sud-est dell’Ucraina, oltre alle ubicazioni di quelli a difesa degli aeroporti di Ozernoe (regione di Chernihiv) e Starokonstantinov (regione di Khmelnytsky), insieme alle quote di ingaggio dei sistemi di difesa dell’aeroporto di Priluki (regione di Chernihiv), e nelle vicinanze di Zhytomyr. Non è da escludere che questa comunicazione sia funzionale al tentativo di indebolire le difese ucraine in quelle aree.

Inoltre, l’esercito ucraino, preparandosi a ricevere un aereo da combattimento russo, avrebbe rivelato che il maggior concentramento di Manpads (Man Portable Air Defense System) si trova negli insediamenti urbani dell’Ucraina. I russi riferiscono anche di avere scoperto che uno dei maggiori contributori del sito di investigazione giornalistica Bellingcat (con sede in Olanda), Khristo Grozev, avrebbe partecipato all’operazione ucraina. Il media di stato “Rossiya24”, che ha ricostruito la vicenda, ha mostrato infatti un frammento della corrispondenza di Grozev con uno dei partecipanti all’operazione. Attraverso un suo coordinatore, Grozev avrebbe ingaggiato due corrieri che hanno incontrato alla stazione ferroviaria di Lipetsk un corriere di Mosca assunto da ufficiali dell’intelligence ucraina che stava portando un primo pagamento 4mila dollari per un pilota russo che avrebbe accettato di disertare. “Sappiamo del coinvolgimento di Grozev con l’MI6 (i servizi segreti britannici) non solo dalle sue dichiarazioni”, ha detto un agente dell’Fsb al canale televisivo russo che ha anche affermato che “in generale, di recente, l’intelligence ucraina ha smesso di nascondere i suoi legami con i servizi dei Paesi della Nato”. In precedenza, il direttore dell Svr (i servizi segreti esterni di Mosca) Sergey Naryshkin ha affermato che Bellingcat è necessario per fare pressione su qualsiasi Paese, nonché su persone fisiche e giuridiche.

Al netto dei toni propagandistici, l’operazione ucraina potrebbe essere plausibile: Kiev non ha mai nascosto la sua “sete” di cacciabombardieri in quanto le sue forze aeree, che comunque continuano a volare dopo cinque mesi di conflitto, sono in forte svantaggio numerico. Oltre a questo lo Stato maggiore russo ha rimodulato la sua tattica fornendo alle punte di avanzata terrestre maggiore copertura aerea attraverso sistemi missilistici mobili come i Buk, i Tor e gli S-300/400. Pertanto l’attività di interdizione aerea risulta più efficace e costringe gli ucraini a volare in settori non altamente difesi: da settimane, infatti, si assiste molto raramente ad attacchi di Ucav (Unmanned Combat Air Vehicle) Bayraktar TB2 dell’aeronautica di Kiev lungo le direttrici di avanzata russa.

Non è invece un mistero la commistione tra i servizi di intelligence ucraini e quelli occidentali: sono stati gli stessi statunitensi ad affermare apertamente che hanno fornito dati ricavati dai propri assetti da ricognizione (satellitare e aerea) a Kiev sin dal primo giorno di guerra, fattore che ha permesso all’esercito ucraino, ad esempio, di contrastare efficacemente e respingere il tentativo russo di impossessarsi dell’aeroporto di Gostomel, a una trentina di chilometri dalla capitale ucraina, avvenuto nelle prime 48 ore di conflitto.

Il coinvolgimento diretto di Bellingcat, sebbene potrebbe essere artefatto in quanto oggi è piuttosto semplice fabbricare mail e messaggi falsi, è altresì possibile: fornirebbe una “negazione plausibile” all’intelligence occidentale in quanto si tratterebbe di un’azione svolta da un privato non direttamente collegabile con gli ambienti dei servizi segreti.

Non deve stupire però questo tipo di azione: eventi simili sono sempre accaduti nel corso della storia più o meno recente, e sono stati messi in atto da entrambe le parti, non rappresentando un casus belli. Del resto, sebbene l’Occidente non sia “in guerra” con la Russia, a causa dell’invasione dell’Ucraina ci ritroviamo in una situazione generale che ricorda molto la Guerra Fredda, periodo in cui questo tipo di attività veniva regolarmente svolto.

Ucraina Russia, news sulla guerra del 26 luglio. Erdogan incontrerà Putin il 5 agosto. Cingolani: «Entro l’inverno indipendenti dal gas russo». Giusi Fasano, Marta Serafini, Paola Caruso, Paolo Foschi e Redazione Online su Il Corriere della Sera il 26 luglio 2022.

Gazprom da mercoledì riduce il flusso di gas al 20%. Kuleba: «Putin userà la dipendenza Ue dal gas per colpire». Bombe su Kharkiv e Mykolaiv

• La guerra in Ucraina è al 153esimo giorno.

• Il presidente ucraino Zelensky ha rimosso Grigory Galagan dalla carica di comandante delle forze speciali e ha nominato Viktor Horenko al suo posto.

• Kiev punta su una prima spedizione di grano per mercoledì.

• Gazprom taglia al 20% le forniture di Nord Stream: volano i prezzi.

• L’edizione 2023 dell’Eurovision si terrà nel Regno Unito e non più in Ucraina, come confermato dalla Bbc.

•A Bucha, quattro mesi dopo, ottocento cadaveri aspettano ancora un nome. Ore 00:01 - Kiev, primo export di grano il 27 luglio dal porto di Chornomorsk

L'esportazione di grano ucraino inizierà il 27 luglio dal porto di Chornomorsk nel sud-ovest del Paese. Seguiranno i porti di Odessa e Pivdennyi. Lo annuncia il ministro delle Infrastrutture Oleksandr Kubrakov, stando al Kiev Independent, dopo gli accordi firmato da Russia e Ucraina il 22 luglio.

Ore 02:11 - Gazprom da mercoledì riduce al 20% il flusso di gas da Nord Stream

Gazprom starebbe riducendo ulteriormente le forniture verso la Germania attraverso il gasdotto Nord Stream 1 nel Mar Baltico. A partire da mercoledì il flusso scenderà al 20% della capacità totale, ovvero 33 milioni di metri cubi al giorno. Lo riportano diversi media, citando una comunicazione della stessa Gazprom. Il motivo sarebbe il fermo per la riparazione di un'altra turbina.

Ore 02:20 - Zelensky: Russia conduce guerra gas contro Europa

L’annunciato taglio dei flussi di gas russo verso l’Europa attraverso Nord Stream «è una guerra aperta» condotta contro l’Ue. Lo sostiene su Telegram il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Il presidente ha aggiunto che l’Europa dovrebbe rispondere alla «guerra del gas» della Russia aumentando le sanzioni contro Mosca. «Tutto questo viene fatto dalla Russia deliberatamente per rendere il più difficile possibile per gli europei prepararsi per l’inverno, ha aggiunto Zelensky sottolineando: «Non importa cosa accadrà alle persone, come soffriranno - per la fame dovuta ai porti bloccati, dal freddo invernale e dalla povertà... o per l’occupazione. Queste sono solo diverse forme di terrore». «Ecco perché occorre rispondere. Non pensare a come dare qualche turbina, ma rafforzare le sanzioni», ha aggiunto il presidente ucraino.

 Ore 03:01 - Taiwan: Nyt, «Usa preoccupati da mosse Cina, pressing su Pelosi»

L’amministrazione Biden è sempre più preoccupata sulle possibili azioni della Cina nei confronti di Taiwan e teme una mossa di Pechino contro l’isola, quale il blocco dello stretto di Taiwan, nel prossimo anno e mezzo. Lo riporta il New York Times citando alcune fonti, secondo le quali i timori si sono accentuati negli ultimi giorni mentre l’amministrazione nel cercare di dissuadere la speaker della Camera, Nancy Pelosi, a rinunciare al suo viaggio a Taiwan, anche alla luce delle minacciate ritorsioni cinesi.

Ore 03:23 - Usa: attacco russo a Odessa mette a rischio accordo grano

L’attacco della Russia al porto di Odessa mette a rischio l’accordo sulle esportazioni di grano. Lo afferma la Casa Bianca, sottolineando che gli Stati Uniti insieme alla comunità internazionale continueranno a valutare le opzioni per aumentare le esportazioni via terra.

Ore 03:24 - Sunak-Truss contro Marina Gb in Mar Nero per grano

Sia Rishi Sunak che Lizz Truss hanno escluso il dispiegamento della Marina reale britannica nel Mar Nero per proteggere l’export di grano ucraino. Truss, ministro degli Esteri, ha detto di «non essere pronta per il coinvolgimento diretto del Regno Unito nel conflitto», aggiungendo che sarebbe «sbagliato» per Londra inviare truppe in un Paese non-Nato. L’ex cancelliere dello Scacchiere non ha escluso pubblicamente l’opzione ma ha preferito lodare la reazione di Londra all’invasione russa, mettendo l’accento su uno dei pacchetti di sanzioni economiche «più forti di sempre».

Ore 04:15 - Shevchenko visita scuola Save the Children per rifugiati

Il calcoiatore ucraino Andriy Shevchenko ha visitato a sorpresa una scuola estiva di Save the Children a Varsavia per incontrare i bambini fuggiti dagli orrori della guerra nel suo Paese e ha chiesto un maggiore sostegno per la salute psicologica dei piccoli rifugiati. Da quando la guerra si è intensificata cinque mesi fa in Europa sono stati registrati almeno 5,8 milioni di rifugiati provenienti dall’Ucraina e si stima che la metà siano bambini, molti dei quali non hanno avuto accesso all’istruzione per settimane

Ore 04:56 - Eurovision, l’Ucraina «cede» al Regno Unito: il contest si terrà a Londra

Il concorso musicale Eurovision sarà ospitato nel Regno Unito il prossimo anno dopo che l’emittente pubblica ucraina ha ritirato le sue obiezioni e ha accettato di lavorare con la BBC sull’evento. Lo riporta il Guardian. L’Ucraina ha vinto l’Eurovision di quest’anno con il brano Stefania della Kalush Orchestra, guadagnandosi il diritto di ospitare l’edizione 2023. Tuttavia, gli organizzatori hanno concluso che ciò non poteva essere fatto in sicurezza mentre il paese era in guerra con la Russia, facendo arrabbiare il governo ucraino, che ha affermato di aver presentato un piano di sicurezza praticabile. Il ministro della cultura ucraino, Oleksandr Tkachenko, ha dichiarato al Guardian il mese scorso che il suo paese era pronto per ospitare l’Eurovision. Ha affermato che la European Broadcasting Union (EBU), che organizza l’evento, dovrebbe «considerare come cambiare le regole dell’Eurovisione per il Paese che sta lottando per l’indipendenza e la democrazia».

Ore 05:40 - Donestsk, uccisi due volontari americani, un canadese e uno svedese

Sono stati ora identificati due americani che sono stati uccisi insieme a una coppia di cittadini canadesi e svedesi mentre si offrivano volontari per difendere l’Ucraina dall’invasione russa. Si tratta di Luke Lucyszyn e Bryan Young morti durante un’imboscata da parte di un carro armato russo il 18 luglio. I bombardamenti russi hanno lasciato Lucysyzyn ferita, e questo ha spinto Young e gli altri a cercare di aiutarlo, ha riferito Cbs News. Un ulteriore fuoco di carri armati ha ucciso i quattro volontari stranieri nella regione di Donetsk.

Ore 06:15 - Covid: dagli Usa 500 mila dosi di vaccino all’Ucraina

Gli Stati Uniti hanno donato quasi 500.000 dosi di vaccino Covid all’Ucraina in collaborazione con Covax Facility. Lo riferisce il sito ucraino Ukrinform. «Oggi, gli Stati Uniti hanno donato quasi 500.000 dosi di vaccino contro il Covid all’Ucraina, in collaborazione con Covax», scrive su Facebook l’ambasciata degli Stati Uniti in Ucraina. «Siamo orgogliosi di supportare il popolo ucraino nella sua lotta contro il Covid. Gli Stati Uniti rimangono #UnitedWithUkraine e questa spedizione ha dimostrato che non vacilleremo nel nostro impegno a sostenere il popolo ucraino nel mezzo della pandemia globale di Covid e mentre la Russia conduce la sua guerra non provocata, esacerbando questa e altre crisi sanitarie e di sicurezza».

Ore 06:10 - La guerra, il prezzo del gas e quello di pane e pasta

(di Elena Tebano) Nel punto della Prima Ora, la sintesi degli avvenimenti più significati della giornata di ieri. La guerra, il prezzo del gas e quello di pane e pasta Il gigante russo dell’energia Gazprom ha comunicato che fermerà un’altra turbina del gasdotto Nord Stream. L’azienda spiega che si tratta di lavori di manutenzione. A partire da oggi il flusso scenderà al 20% della capacità totale. La prima reazione è stata l’impennata del prezzo con un rialzo di quasi l’11%. Le diplomazie europee sono al lavoro su un piano per l’inverno («Ci prepariamo allo scenario peggiore»). I 27 ministri dell’Energia Ue riuniti oggi in un Consiglio straordinario cercano l’accordo per un meccanismo che renda obbligatorio un taglio dei consumi di gas del 15% in caso di emergenza. Quelli dell’energia però non sono gli unici prezzi ad aumentare per le conseguenze dell’invasione russa in Ucraina. C’è anche il grano. Domani la prima nave carica di cereale ucraino dovrebbe partire dal porto di Chornomorsk. Il governo italiano intanto sta studiando la possibilità di azzerare l’Iva su pane e pasta e ridurla dal 10 al 5% su carne e pesce. Ma i sindacati, in vista dell’incontro di mercoledì con Draghi, chiedono di parlare di salari e pensioni e non di Iva. Nel nuovo decreto Aiuti si valuta di inserire anche una nuova proroga, oltre il 21 agosto, del taglio di 30 centesimi delle accise sui carburanti.

Ore 06:55 - Ancora bombe: attacchi a Odessa e a Kharkiv

Le forze russe hanno colpito ancora una volta la città portuale di Odessa, nel sud dell’Ucraina, nelle prime ore di questa mattina, riferiscono funzionari locali. Esplosioni sono state udite anche a Kharkiv.

Ore 07:29 - Colpita anche Mykolaiv

Anche Mykolaiv, nel sud del Paese, è stata nuovamente colpita dai missili russi. A riferirlo su Telegram è il capo del consiglio cittadino, Olexander Senkevich: «Potenti esplosioni si sentono a Mykolaiv! A tutti è chiesto di rimanere nei rifugi!», ha scritto nel post.

Ore 07:32 - Le mosse militari di Mosca

Secondo lo Stato maggiore dell’esercito ucraino, le forze russe si starebbero preparando a sferrare una nuova offensiva su Siversk e Soledar, nella regione del Donetsk. Intanto è segnalato l’arrivo di nuovi rinforzi alle truppe di Mosca nella zona di Kherson, dove la resistenza ucraina sta mettendo a dura prova la difesa della città conquistata dai russi all’inizio di marzo.

Ore 08:25 - Di Maio: «Ferma condanna degli attacchi a Odessa»

Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, in una audizione alle commissioni riunite Esteri e Difesa di Camera e Senato, ha condannato fermamente l’attacco odierno a Odessa: «Sarà importante vigilare sull’applicazione dell’accordo» per «i corridoi marittimi sicuri per il trasporto di generi alimentari firmato a Istanbul venerdì», sostiene il ministro.. «È indispensabile che l’intera comunità internazionale assicuri il suo sostegno allo sforzo delle Nazioni Unite e all’impegno delle parti per l’attuazione degli aspetti operativi».

Ore 09:59 - Kuleba: «Putin userà le dipendenze dell’Ue per colpire»

Nel giorno del vertice a Bruxelles sul piano per l’energia, il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ribadisce la necessità di un impegno deciso dell’Unione europea: «La guerra del gas di Putin contro l’Europa è una diretta continuazione della sua guerra all’Ucraina. Ovunque possa fare danno, lo farà. Userà ogni dipendenza che l’Europa ha dalla Russia per rovinare la vita di ogni famiglia europea», ha scritto su Twitter. «L’unico modo è rispondere con forza e liberarsi di ogni dipendenza».

Ore 10:38 - Ministro Germania: «Ue mandi segnale a Putin, non ci dividerà»

«È molto importante che il prossimo passo dimostri che l’Ue resta unita e che dia un segnale forte a Putin e alla Russia anche nel giorno in cui i flussi di gas del Nordstream 1 si ridurranno di un ulteriore 20%: non ci dividerai». Lo ha detto il ministro dell’Economia tedesco, Robert Habeck, arrivando al Consiglio straordinario Energia. L’ultima versione del piano Ue d’emergenza sul gas, negoziato dalla presidenza ceca, presenta «molti compromessi, questo è il modo in cui opera l’Ue», il fatto che le deroghe introdotte portino a «troppa burocrazia è un pericolo, ma le esenzioni di per sé sono ragionevoli», ha evidenziato Habeck.

Ore 10:44 - Onu, almeno 5.237 civili morti nel conflitto

L’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani ha reso noto che almeno 5.237 civili sono morti e 7.035 sono rimasti feriti in Ucraina dall’inizio dell’invasione delle truppe russe. Lo riporta Novaya Gazeta Europa sottolineando che l’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani ritiene che le cifre effettive siano considerevolmente più elevate «per il fatto che la ricezione di informazioni da alcune località in cui sono in corso intense ostilità è stata ritardata e molti rapporti sono ancora in attesa di conferma».

Ore 10:50 - Ministro Polonia: no a tagli del gas imposti, solidarietà è libertà

«Noi stiamo preparando le nostre infrastrutture per essere totalmente indipendenti dalla Russia. Oggi noi non possiamo supportare nessuna decisione che sia imposta ad un Paese. Credo che quando si tratta di sicurezza energetica sia questione essenzialmente di responsabilità individuale dei governi nazionali. Quando parliamo di solidarietà parliamo anche di libertà». Lo ha detto la ministra dell’Energia della Polonia, Anna Moskwa prima del Consiglio Affari Energia. «Non si può chiedere alla nostra industria di ridurre il consumo perché l’industria di un altro Paese ha bisogno di più gas», ha aggiunto

Ore 10:54 - Le immagini dell’attacco a Odessa

(Marta Serafini, inviata a Odessa) La regione di Odessa, nell’Ucraina sud-occidentale, è stata nuovamente attaccata dalle forze armate russe, che hanno lanciato missili da aerei strategici. Lo ha dichiarato questa mattina il capo dell’amministrazione militare regionale di Odessa, Serhiy Bratchuk, sul proprio canale Telegram. «Attacco missilistico con l’uso di aerei dell’aviazione strategica. I dettagli saranno forniti più tardi», si legge nel messaggio nel quale non vengono forniti ulteriori dettagli.

Il presidente Zelensky stesso durante un briefing ha però mostrato le immagini di edifici civili ridotti in cenere a Zatoka verso il confine con la Romania, punto strategico per il transito di merci e armi. Questo attacco arriva a poche ore dalla partenza della prima nave che dovrebbe salpare a breve dal porto di Chornomorsk trasportando un carico di grano.

Il 23 luglio le truppe russe hanno attaccato il porto commerciale marittimo di Odessa con missili da crociera Kalibr, colpendo «obiettivi militari», secondo Mosca. Due missili sono stati abbattuti dalle forze di difesa antiaeree ucraine, altri due hanno colpito le infrastrutture del porto. Un raid che avveniva all’indomani della firma dell’accordo di Istanbul.

Ore 11:04 - Filorussi: «Donetsk "liberata" dagli ucraini entro fine agosto»

Il primo vice ministro dell'Informazione della autoproclamata repubblica di Donetsk, Daniil Bezsonov, prevede che la stessa Dpr sarà «liberata» dalle truppe ucraine entro la fine di agosto. Lo scrive la Tass. «Sono sicuro che il territorio della DPR sarà completamente liberato entro la fine di agosto», ha dichiarato al canale televisivo Soloviev Live.

Ore 11:38 - Star del basket Usa in tribunale a Mosca per nuova udienza

La star del basket americano WNBA, due volte medaglia olimpica, Brittney Griner è oggi in un tribunale fuori Mosca, mentre il team della sua difesa si prepara a presentare le prove nel suo processo. Lo scrive Cnn online. All'udienza di oggi, la quinta, non è previsto alcun verdetto, atteso invece dopo la fine del processo, prevedibilmente all'inizio di agosto. Griner, cestista dei Phoenix Mercury, 31 anni, è stata arrestata a febbraio in un aeroporto di Mosca con meno di un grammo di olio di cannabis nel suo bagaglio. Rischia fino a 10 anni di carcere.

Ore 12:01 - Da Bei via libera ad aiuti per 1,59 miliardi all'Ucraina

Il Consiglio di amministrazione della Bei, sostenuto dalla Commissione europea, approva un aiuto finanziario Ue di 1,59 miliardi di euro a favore dell'Ucraina per aiutare il Paese a riparare le infrastrutture danneggiate più essenziali e riprendere l'attuazione di progetti di fondamentale importanza per far fronte alle esigenze immediate dei cittadini ucraini.

Si tratta del secondo pacchetto di sostegno all'Ucraina nell'ambito della Risposta solidale di emergenza all'Ucraina della Bei, elaborata in stretta cooperazione con la Commissione europea; segue un pacchetto di sostegno di emergenza di 668 milioni di euro, erogato integralmente a un mese dall'inizio della guerra. Come il primo, questo finanziamento è offerto a condizioni favorevoli, comprendenti lunghe scadenze.

Ore 12:02 - Mosca: uccisi 40 «mercenari», in gran parte polacchi

Oltre quaranta «mercenari stranieri», la maggior parte dei quali provenienti dalla Polonia, sono stati uccisi vicino alla città di Kostjantynivka, nell'oblast di Donetsk. Lo ha riferito il ministero della Difesa russo.

Ore 12:07 - Ue, c'è l'accordo per ridurre i consumi di gas in emergenza

«I ministri hanno raggiunto un accordo politico sulla riduzione della domanda di gas in vista del prossimo inverno». Lo annuncia su Twitter la presidenza ceca del semestre Ue mentre è ancora in corso il Consiglio Affari Energia. «Questa non era una missione impossibile! I ministri hanno raggiunto un accordo politico sulla riduzione della domanda di gas in vista del prossimo inverno», si legge nel tweet.

Il piano prevede una riduzione del 15% nel prossimo inverno. L'obiettivo diventa vincolante se viene dichiarato lo stato di allerta Ue. Lo scopo è prepararsi per possibili interruzioni delle forniture di gas dalla Russia, che «continua ad usare le forniture di energia come un'arma». A quanto si apprende da fonti diplomatiche europee, la formalizzazione dovrebbe avvenire con procedura scritta nelle prossime ore.

Ore 13:00 - Von der Leyen: Ue pronta ad affrontare la riduzione di gas

Ursula von der Leyen su Twitter plaude al raggiungimento dell'accordo sulla riduzione del gas in emergenza e scrive: «Accolgo con favore l'approvazione da parte del Consiglio del regolamento per ridurre la domanda di gas. È un passo decisivo per affrontare la minaccia di un'interruzione completa del gas. Grazie alla decisione odierna, l'Europa è ora pronta ad affrontare la sua sicurezza energetica, come Unione».

Ore 13:06 - Cremlino: «Schroeder a Mosca, non escluso contatto»

Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha confermato che l'ex cancelliere tedesco Gerhard Schroeder «è a Mosca» e non ha «escluso un possibile contatto». La notizia arriva all'indomani dell'annuncio da parte di Gazprom di un nuovo taglio alle forniture di gas alla Germania attraverso Nord Stream. A fine maggio, dopo settimane di pressioni e di furenti polemiche per i suoi rapporti con Mosca e in particolare con Vladimir Putin, Schroeder ha lasciato il board del colosso energetico russo Rosneft.

Ore 13:30 - Piano Ue per la riduzione di gas in emergenza, soltanto l'Ungheria ha votato contro la riduzione dei consumi

Ore 13:38 - Rilasciati 8mila passaporti russi in regione Zaporizhzhia

Nella regione ucraina di Zaporizhzhia 8mila residenti hanno già ricevuto la cittadinanza russa. Lo riporta l'agenzia di stampa russa Ria Novosti, citando il capo dell'autoproclamata amministrazione regionale filorussa Yevgeny Balitsky. «A oggi sono stati rilasciati più di 8mila passaporti della Federazione Russa, sono stati accettati documenti di 15mila persone e per la registrazione preliminare sono già state superate le 20mila persone», ha riferito Balitsky.

Ore 13:40 - L'Ue proroga le sanzioni contro la Russia fino al 31 gennaio 2023

Il Consiglio Ue ha deciso oggi di prorogare l'applicazione delle sanzioni economiche contro la Russia fino al 31 gennaio 2023. La proroga di sei mesi, secondo quanto si legge in una nota del Consiglio, riguarda sia le misure decise dall'Unione a partire dal 2014, cioè dopo l'annessione di fatto della Crimea, sia quelle adottate dopo il 24 febbraio di quest'anno dopo l'invasione dell'Ucraina.

Ore 13:48 - Russia: ci ritiriamo dal progetto ISS dopo il 2024

La Russia si ritirerà dal progetto della Stazione Spaziale Internazionale dopo il 2024, quando inizierà la realizzazione di una stazione spaziale nazionale, ha dichiarato il capo di Roscosmos (l'Agenzia spaziale russa), Yury Borisov, durante un incontro con Putin. Lo scrive Interfax.

«Rispetteremo tutti gli impegni presi con i nostri partner — ha aggiunto Borisov — ma la decisione di lasciare questa stazione dopo il 2024 è stata presa. Penso che per quella data avremo già iniziato a lavorare alla costruzione della stazione spaziale russa», che «sarà una priorità fondamentale negli sforzi di esplorazione spaziale pilotata di Roscosmos».

Ore 13:53 - Domani apre centro di coordinamento del grano a Istanbul

Un centro per il coordinamento dei corridoi nel Mar Nero per l'esportazione di grano dai porti dell'Ucraina aprirà domani a Istanbul. Lo rende noto Trt facendo sapere che il centro si troverà presso l'edificio dell'Università della Difesa e alla cerimonia di inaugurazione sarà presente il ministro della Difesa turco Hulusi Akar.

La scorsa settimana, rappresentanti di Russia e Ucraina hanno separatamente firmato un accordo a Istanbul per sbloccare l'esportazione di grano dall'Ucraina. In base all'accordo, nel centro di coordinamento a Istanbul ci saranno rappresentanti di Russia, Ucraina, Turchia e Nazioni Unite.

Ore 14:01 - Cingolani: entro l'inverno quasi indipendenti dal gas russo

«Entro l'inizio dell'inverno saremo quasi indipendenti dalle forniture russe ed entro l'anno prossimo la situazione sarà piuttosto sicura, senza grandi dipendenze dalla Russia. Anzi, senza alcuna dipendenza dalla Russia». Lo ha detto il ministro per la Transizione Ecologica Roberto Cingolani intervenendo alla sessione pubblica del Consiglio Affari Energia.

Ore 14:16 - Lavrov: «Pronti a vendere petrolio a chiunque sia interessato»

La Russia è pronta a vendere petrolio a a «qualsiasi paese interessato, sia esso l'India, la Cina o qualsiasi paese africano». Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, dopo i negoziati con il presidente dell'Uganda, Yoweri Museveni.

Ore 14:48 - Governo Gb estende le sanzioni anti Mosca

Il governo britannico del premier uscente Boris Johnson ha allargato ancora la lista di esponenti politici e del business russi o filo-russi accusati di legami organici con il sistema di potere di Vladimir Putin, in risposta all’azione militare delle forze di Mosca in Ucraina. Lo ha annunciato la ministra degli Esteri, Liz Truss, candidata favorita alla successione a Johnson come leader Tory e futura inquilina di Downing Street - nel ballottaggio contro l’ex cancelliere dello Scacchiere, Rishi Sunak - citata oggi in un nota del Foreign Office. Del nuovo elenco fanno parte esponenti della leadership delle autoproclamate repubbliche di Donetsk e di Lugansk, nell’est ucraino, come Vitali Khotsenko e Vladislav Kuznetsov, accusati di «minare l’integrità territoriale» di Kiev; nonché il ministro della Giustizia russo, Konstantin Ciuicenko, e il suo vice Oleg Sviridenko, bersagli delle consuete misure del divieto di viaggio nel Regno Unito e congelamento di eventuali asset personali rintracciabili sull’isola. «Non staremo zitti» e «continueremo a imporre dure sanzioni a coloro che stanno cercando di legittimare l’invasione illegale di Putin fino a quando l’Ucraina non prevarrà», ha commentato Truss (qui l’approfondimento: come vengono allentate le sanzioni sotto la strategia del ricatto di Putin).

Ore 14:49 - Xi-Widodo: ok colloqui pace per «alleggerire situazione in Ucraina»

Il presidente cinese, Xi Jinping, e il suo omologo indonesiano, Joko Widodo, ritengono che la comunità internazionale debba «creare le condizioni per i colloqui di pace, svolgere un ruolo costruttivo nell’alleggerire la situazione in Ucraina, stabilizzare l’ordine economico globale e mantenere insieme la pace e la stabilità regionali». Lo riferisce l’emittente televisiva statale cinese China Central Television, citando il colloquio avuto oggi a Pechino tra i due capi di Stato.

Ore 15:05 - Guerini al Copasir, arriva il quarto decreto armi

Dovrebbe esserci anche il quarto decreto interministeriale sull'invio di armi all'Ucraina - a quanto si apprende - tra i temi dell'audizione al Copasir del ministro della Difesa Lorenzo Guerini, mercoledì prossimo alle 12. Come per gli altri tre decreti precedenti, il titolare della Difesa riferirà al Comitato l'elenco secretato dei materiali e mezzi da inviare alle forze armate di Kiev che si stanno opponendo all'invasione russa. Gli invii sono coordinati tra gli Stati «donatori» nel corso di riunioni periodiche del cosiddetto «gruppo Ramstein»: l'ultima c'è stata la scorsa settimana.

Ore 15:09 - Erdogan incontrerà Putin il 5 agosto a Sochi

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan incontrerà il presidente russo Vladimir Putin a Sochi il 5 agosto. Lo ha reso noto la presidenza turca.

Ore 15:33 - Baerbock: «Prepararsi a una guerra che durerà mesi»

Mosca vuole «la completa sottomissione dell'Ucraina e del suo popolo», «dobbiamo essere preparati al fatto che questa guerra, che la Russia sta conducendo con assoluta brutalità e sta conducendo in un modo che nessun altro farebbe, durerà mesi». Lo ha detto la ministra degli Esteri della Germania, Annalena Baerbock, durante una visita a Praga.

Ore 15:34 - Kiev, 3 civili morti per attacchi russi in ultime 24 ore

È di almeno 3 civili morti e 8 feriti in Ucraina il bilancio dei bombardamenti delle ultime 24 ore. Lo fa sapere l'ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, sottolineando che nella regione orientale di Donetsk, dove i combattimenti si sono concentrati nelle ultime settimane, i bombardamenti sono proseguiti lungo l'intera linea del fronte, con le più grandi città della regione, tra cui Bakhmut, Avdiivka e Toretsk, prese di mira dalle forze russe.

Ore 15:44 - Nasa, nessuna comunicazione dalla Russia sul ritiro dall'Iss

La Russia non ha fornito nessuna comunicazione ufficiale alla Nasa sul suo ritiro dal progetto della Stazione Spaziale Internazionale dopo il 2024. Lo riferiscono funzionari dell'Agenzia spaziale Usa ai media americani.

Inoltre, la Nasa non intende interrompere la collaborazione con la Russia. Lo ha detto la direttrice dell'Agenzia Usa che si occupa del progetto Iss, la Stazione Spaziale Internazionale. A chi le chiedeva se volesse mettere fine ai «rapporti spaziali» tra Usa e Russia dopo l'annuncio di Mosca del ritiro da Iss dopo il 2024, Robyn Gatens ha risposto: «No, assolutamente no».

Ore 16:17 - Macron: «È ipocrita chi rifiuta di pagare la guerra»

Il presidente francese, Emmanuel Macron, nel corso della sua missione in Africa, denuncia «l’ipocrisia» di coloro che in Africa rifiutano di parlare di «guerra» in merito al conflitto in Ucraina. Macron è in missione in Africa con tappe in Camerun, Benin e Guinea-Bissau.

Ore 16:32 - Nasa: «Non vogliamo interrompere la collaborazione con la Russia»

La Nasa non intende interrompere la collaborazione con la Russia. Lo ha detto la direttrice dell’Agenzia Usa che si occupa del progetto Iss, la Stazione Spaziale Internazionale. A chi le chiedeva se volesse mettere fine ai «rapporti spaziali» tra Usa e Russia dopo l’annuncio di Mosca del ritiro da Iss dopo il 2024, Robyn Gatens ha risposto: «No, assolutamente no».

«Sono stati buoni partner, come lo sono tutti i nostri partner, e vogliamo continuare la collaborazione per far funzionare la stazione spaziale fino alla fine del decennio», ha sottolineato la direttrice del progetto Iss per la Nasa parlando dei rapporti con i russi. Gatens ha spiegato di non aver ricevuto nessuna comunicazione ufficiale da parte di Mosca sulla volontà di lasciare il progetto nel 2024. «Non abbiamo ricevuto alcuna parola ufficiale dal partner in merito alla notizia di oggi», ha detto. Il progetto Iss fu lanciato nel 1998 come simbolo della fine della Guerra Fredda tra Stati Uniti e Russia. Anche la Nasa sta pensando di mettere fine al progetto per concentrarsi di più sui programmi spaziali commerciali, ma non prima del 2030.

Ore 16:54 - Cnn: « Mosca è interessata ai droni turchi Bayraktar TB2»

Mosca ha manifestato l’intenzione di acquistare i droni da combattimento di produzione turca Bayraktar TB2. Lo rende noto CnnTurk citando una conversazione che il presidente turco Recep Tayyip Erdogan avrebbe avuto con il collega russo Vladimir Putin la scorsa settimana durante una visita a Teheran. «Putin mi ha detto che vuole lavorare con Baykar» avrebbe affermato Erdogan, durante una riunione del suo partito Akp ieri, citando il nome della nota compagnia turca produttrice di droni di cui uno dei più importanti funzionari, Selcuk Bayraktar, è genero dello stesso presidente turco.

Secondo la ricostruzione della stampa, Putin avrebbe proposto anche di aprire in Russia uno stabilimento di Baykar per la produzione di droni. Negli ultimi anni, le armi turche sono state utilizzate in vari contesti di guerra tra cui Libia, Siria e nel conflitto tra Armenia e Azerbaigian in Nagorno-Karabakh. Già da prima dell’invasione russa Baykar vendeva le armi a Kiev mentre sono 50, secondo il ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov, i droni ricevuti dall’Ucraina da quando è iniziata la guerra. L’amministratore delegato di Baykar, Haluk Bayraktar, la scorsa settimana aveva affermato che la sua azienda non avrebbe mai venduto armi alla Russia, durante un’intervista con Cnn.

Ore 17:29 - Gas, fonti Ue: «Deroghe non automatiche, valutazione in corso»

«Le deroghe previste nel piano per la riduzione obbligatoria del 15% della domanda di gas non sono automatiche. Ciascun Paese deve provare che si siano verificate quelle particolari circostanze previste da una determinata deroga». Lo sottolinea un alto funzionario Ue illustrando il piano europeo sul gas approvato dal Consiglio Affari Energia dopo diversi emendamenti. Gli unici tre Stati che possono usufruire automaticamente di una deroga sono le isole, ovvero Irlanda, Malta e Cipro, spiegano le stesse fonti. Una deroga semi-automatica è anche quella che riguarderebbe i tre Stati baltici se la Russia de-sincronizzasse il suo sistema elettrico da quelle delle tre ex Repubbliche sovietiche. Lettonia, Estonia e Lituania a quel punto dovrebbero produrre più gas per mantenere in equilibrio il sistema elettrico. Per tutti gli altri Stati, sottolineano le fonti europee, «non c’è un meccanismo automatico. Ciascuno Stato deve discutere la sua situazione e ci sarà una valutazione» da parte dell’esecutivo Ue.

Ore 17:40 - Corte dei conti Ue boccia piano REPowerEu della Commissione

È una sostanziale bocciatura quella arrivata oggi dalla Corte dei conti Ue nei confronti del piano REPowerEU presentato a metà maggio dalla Commissione europea per accelerare la riduzione della dipendenza dai combustibili fossili provenienti dalla Russia e aumentare la resilienza del sistema energetico Ue. Secondo l’analisi condotta dalla Corte, dei 210 miliardi di finanziamenti aggiuntivi che la Commissione stima verrebbero attivati dal REPowerEU, quelli che saranno direttamente e realmente resi disponibili dal piano saranno solo 20 miliardi.

Ore 17:50 - Kiev riceve da Berlino tre lanciarazzi multipli Mars II

L’Ucraina ha ricevuto dalla Germania un altro lotto di armi pesanti. Si tratta di tre lanciarazzi multipli Mars II e altrettanti obici semoventi Panzerhaubitzen 2000. Lo riporta Unian. «Manteniamo la parola data», ha affermato il ministro della Difesa di Berlino, Christine Lambrecht.

Ore 17:57 - Il bilancio dei primi 5 mesi di conflitto

(Andrea Marinelli e Guido Olimpio) Per alcuni i russi sono stanchi e logori, ma altri esperti sostengono che capiremo meglio entro due-tre settimane quando avranno completato la preparazione di altri 15 mila soldati. I difensori, in inferiorità per numeri, stanno risalendo la china grazie alle grandi forniture occidentali. L’ex generale americano Hertling ha spiegato che la produzione di razzi Himars è di 9 mila esemplari all’anno che possono bastare per appena due mesi di operazioni belliche per i 16 lanciatori in dotazione attualmente all’Ucraina.

Ore 18:49 - Ministro Energia Kiev: «Possiamo esportare elettricità in Ue»

«È importante che l’Ue mantenga unità e solidarietà, veri bersagli dell’aggressione russa. Loro vogliono distruggere, dividere. Le sanzioni, nonostante quanto dicano i media di Putin, stanno funzionando. Tante società russe sono colpite, il Pil sta cadendo» ed è «di importanza vitale non lasciarsi contagiare dai ricatti russi». Lo ha detto il ministro dell’Energia ucraino, German Galushchenko, in conferenza stampa a Bruxelles dove è stato ospite del Consiglio Affari Energia. «L’elettricità ucraina è un sostituto diretto per il gas russo oggi. Già oggi esportiamo verso l’Ue 100 mw, e possiamo aumentare fino da subito a 150-170 e ciò potrebbe sostituire 5-6 anni di gas russo. Inoltre l’Ucraina ha le più grandi capacità di stoccaggio, possiamo offrire più di dodici unità di stoccaggio», ha aggiunto Galushchenko.

Ore 18:57 - Gb, Johnson consegna il «Churchill Award» a Zelensky

Un premio intitolato a Winston Churchill al presidente Volodymyr Zelensky, per celebrare il suo coraggio e quello del popolo ucraino dinanzi all’invasione russa. È l’ennesimo tributo consegnato oggi da Londra a distanza «all’amico Volodymyr» da Boris Johnson, premier britannico ormai uscente riconosciuto da Zelensky come il più vicino fra gli alleati occidentali in questi mesi. Estimatore da sempre del primo ministro della Vittoria, Johnson si è rivolto direttamente in video al premiato durante la cerimonia, paragonandolo apertamente a Churchill. «Tu sei rimasto a Kiev accanto al popolo ucraino» quando «i russi lanciarono il loro attacco a febbraio e i loro squadroni della morte ti davano la caccia», esattamente «come Winston Churchill restò a Londra nel 1940» sotto l’attacco della Germania nazista, ha detto.

BoJo ha quindi ricordato le ore drammatiche in cui Zelensky lo chiamò alle 4 del mattino del 24 febbraio per dargli la notizia dell’inizio della «insensata» invasione su vasta scala delle forze di Mosca. Un momento «di crisi suprema che ha testato la tua leadership in maniera non meno severa di quanto Churchill dovette affrontare», ha insistito. Non senza rivelare la risposta attribuita al presidente ucraino nei confronti del leader di un altro imprecisato Paese, che in quelle prime ore di guerra gli offriva una via di fuga: «Ho bisogno di munizioni, non di un passaggio». Un esempio di «eroismo» che nelle parole del premier Tory ha contribuito in modo decisivo a stimolare una reazione nella comunità internazionale contro «la barbarie» dell’attacco ordinato da Vladimir Putin. Quindi l’ulteriore paragone con sir Winston: «Come Churchill, hai compreso che il leone non eri tu, il leone era il popolo ucraino. Ma come nel suo caso è stata la tua voce a far risuonare il ruggito» necessario a mobilitare gli altri. «Un meraviglioso ruggito di libertà contro la tirannia - ha concluso -, di bene contro il male, di luce contro la tenebra... Grazie per tutto quello che hai fatto, Volodymir, slava Ukraini!».

Ore 19:24 - La Russia annuncia che lascerà la Stazione spaziale internazionale

(Massimo Sideri) È cambiato il capo di Rosmocos, l’agenzia spaziale russa, ma non sono cambiati i toni da falco né quelle che suonano come minacce: Yury Borisov, che ha preso il posto di Dimitrij Rogozin poche settimane fa, ha dichiarato che la Federazione abbandonerà la Stazione Spaziale Internazionale dopo il 2024, quando inizierà la realizzazione di una nuova struttura solo russa.

Ore 19:35 - Spiegel: Schroeder a Mosca per i colloqui sul gas

L’ex cancelliere tedesco, Gerhard Schroeder, è a Mosca per colloqui sulle forniture di gas attraverso il Nord Stream 1. Lo rende noto Der Spiegel, citando proprie fonti, ma senza chiarire chi dovrebbe incontrare. Stamani il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, citato dalla Tass, aveva confermato la presenza di Schroeder a Mosca. «Un incontro» con il presidente russo Vladimir Putin «non è al momento in programma, ma non escludiamo contatti» tra i due, ha detto. Da tempo l’ex cancelliere è criticato in Germania per la sua amicizia con Putin e i suoi ruoli nelle aziende energetiche russe.

Ore 01:27 - Arrivato il primo treno merci russo a Kaliningrad dopo il blocco lituano

Il primo treno con merci sanzionate è arrivato dalla Russia a Kaliningrad attraverso la Lituania, nel primo viaggio di questo tipo da quando l’Unione Europea ha affermato che la Lituania deve consentire alle merci russe di attraversare il suo territorio. Lo rende noto il governatore regionale Anton Alikhanov, citato dall’agenzia russa Tass. «Si tratta del primo treno arrivato dopo la decisione dell’Ue: un risultato piuttosto importante», ha commentato Alikhanov. Il treno consisteva in 60 vagoni merci carichi di cemento.

Ore 01:28 - Usa: non ci risultano segnali di annessione della Russia di territori ucraini

«Non vediamo al momento nessun segnale che la Russia voglia procedere con l’annessione di territori in Ucraina. Sappiamo che hanno intenzione di farlo e noi abbiamo detto chiaramente che non vogliamo che ciò accada». Lo ha detto il portavoce della Casa Bianca, John Kirby, in un briefing virtuale con la stampa. «Il ministro Lavrov ha confermato che questi sono i piani, ma per ora non è stato messo in modo nessun meccanismo di annessione», ha ribadito Kirby.

Ore 01:32 - Sono almeno tre i morti dell’attacco russo a Chuhuiv

È di almeno tre morti l’ultimo bilancio di un attacco missilistico russo lanciato due giorni fa su Chuhuiv, nell’oblast di Kharkiv. Lo rende noto il Kyiv Independent, citando il servizio di emergenza statale ucraino. Quattro le persone estratte vive dalle macerie.

Ore 01:34 - Zelensky: la Russia ha perso quasi 40 mila soldati dall’inizio della guerra

La Russia ha perso quasi 40.000 soldati dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina. Lo ha dichiarato Volodymyr Zelensky nel consueto videomessaggio serale al paese, citato da Ukrinform. «In questi quattro mesi lo Stato russo non ha comunicato ai suoi cittadini alcuna informazione, anche censurata, sulle perdite del contingente di occupazione. Silenzio assoluto. Nulla è stato pubblicato o detto in numerose interviste e discorsi a livello politico e militare», ha spiegato. «Sono quasi 40.000 le persone perse dall’esercito russo dal 24 febbraio. E ci sono decine di migliaia di persone ferite e mutilate», ha aggiunto Zelensky. Non è ovviamente possibile alcuna verifica sul dato fornito del presidente ucraino.

Ore 01:44 - Usa a Kiev:la consegna delle nuove armi sarà veloce

Il segretario alla Difesa Usa, Lloyd Austin, ha avuto un colloquio col collega ucraino, Oleksii Reznikov, per discutere dell’esito della recente riunione del Gruppo di contatto sull’Ucraina, compreso l’impegno di Washington per l’invio di ulteriori sistemi missilistici Himars (High Mobility Artillery Rocket Systems). Austin, riferisce il portavoce del Pentagono, Todd Breasseale, ha rassicurato Reznikov che gli Stati Uniti «si stanno muovendo il più velocemente possibile» per consegnare i nuovi sistemi d’arma all’Ucraina.

Ore 05:09 - Zelensky: sul gas la Russia fa terrorismo contro l’Europa

«L’annuncio di un altro provocato aumento dei prezzi del gas sulla borsa europea oltre i 2mila dollari per mille metri cubi è già un motivo sufficiente per ampliare le sanzioni contro la Russia. Perché è chiaro a tutti che si tratta di un deliberato terrorismo dei prezzi creato dalla Russia contro l’Europa». Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel consueto videomessaggio serale al paese, citato da Ukrinform. «Usando Gazprom, Mosca sta facendo di tutto per rendere questo inverno il più difficile per i paesi europei. Dobbiamo rispondere al terrore, rispondere con le sanzioni», ha aggiunto.

Kiev: «I nostri porti tornano a lavorare». Scatta l'offensiva ucraina su Kherson. Giusi Fasano, Marta Serafini, Paolo Foschi e Paola Caruso su Il Corriere della Sera il 27 Luglio 2022.

Le notizie di mercoledì 27 luglio. Zelensky: «Himars e altre armi stanno cambiando il corso della guerra». Secondo lo stato maggiore ucraino l'Armata non è riuscita ad avanzare in alcune direzioni del Donetsk

• La guerra in Ucraina è al 154mo giorno e mentre si combatte in varie zone del Paese, c’è attesa per la ripresa dell’export del grano, Kiev punta su una prima spedizione dei prodotti agricoli per oggi.

• Gazprom taglia al 20% le forniture di Nord Stream: volano i prezzi, preoccupazione in Europa, in particolare in Germania, la cui economia è fortemente legata alle forniture russe. Zelensky: «Sul gas Putin fa terrorismo contro l’Europa»

• Sul fronte diplomatico, da segnalare un piccolo passo avanti: il 5 agosto, secondo quanto dichiarato dalla Turchia, Erdogan incontrerà Putin.

•A Bucha, quattro mesi dopo, ottocento cadaveri aspettano ancora un nome (qui il reportage di Giusi Fasano).

Ore 05:41 - Arrivato il primo treno merci russo a Kaliningrad dopo il blocco lituano

Il primo treno con merci sanzionate è arrivato dalla Russia a Kaliningrad attraverso la Lituania, nel primo viaggio di questo tipo da quando l’Unione Europea ha affermato che la Lituania deve consentire alle merci russe di attraversare il suo territorio. Lo rende noto il governatore regionale Anton Alikhanov, citato dall’agenzia russa Tass. «Si tratta del primo treno arrivato dopo la decisione dell’Ue: un risultato piuttosto importante», ha commentato Alikhanov. Il treno consisteva in 60 vagoni merci carichi di cemento.

Ore 05:46 - Usa: non ci risultano segnali di annessione della Russia di territori ucraini

«Non vediamo al momento nessun segnale che la Russia voglia procedere con l’annessione di territori in Ucraina. Sappiamo che hanno intenzione di farlo e noi abbiamo detto chiaramente che non vogliamo che ciò accada». Lo ha detto il portavoce della Casa Bianca, John Kirby, in un briefing virtuale con la stampa. «Il ministro Lavrov ha confermato che questi sono i piani, ma per ora non è stato messo in modo nessun meccanismo di annessione», ha ribadito Kirby.

Ore 05:47 - Sono almeno tre i morti dell’attacco russo a Chuhuiv

È di almeno tre morti l’ultimo bilancio di un attacco missilistico russo lanciato due giorni fa su Chuhuiv, nell’oblast di Kharkiv. Lo rende noto il Kyiv Independent, citando il servizio di emergenza statale ucraino. Quattro le persone estratte vive dalle macerie.

Ore 05:52 - Zelensky: la Russia ha perso quasi 40 mila soldati dall’inizio della guerra

La Russia ha perso quasi 40.000 soldati dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina. Lo ha dichiarato Volodymyr Zelensky nel consueto videomessaggio serale al paese, citato da Ukrinform. «In questi quattro mesi lo Stato russo non ha comunicato ai suoi cittadini alcuna informazione, anche censurata, sulle perdite del contingente di occupazione. Silenzio assoluto. Nulla è stato pubblicato o detto in numerose interviste e discorsi a livello politico e militare», ha spiegato. «Sono quasi 40.000 le persone perse dall’esercito russo dal 24 febbraio. E ci sono decine di migliaia di persone ferite e mutilate», ha aggiunto Zelensky. Non è ovviamente possibile alcuna verifica sul dato fornito del presidente ucraino.

Ore 05:53 - Usa a Kiev: la consegna delle nuove armi sarà veloce

Il segretario alla Difesa Usa, Lloyd Austin, ha avuto un colloquio col collega ucraino, Oleksii Reznikov, per discutere dell’esito della recente riunione del Gruppo di contatto sull’Ucraina, compreso l’impegno di Washington per l’invio di ulteriori sistemi missilistici Himars (High Mobility Artillery Rocket Systems). Austin, riferisce il portavoce del Pentagono, Todd Breasseale, ha rassicurato Reznikov che gli Stati Uniti «si stanno muovendo il più velocemente possibile» per consegnare i nuovi sistemi d’arma all’Ucraina.

Ore 05:55 - Zelensky: sul gas la Russia fa terrorismo contro l’Europa

«L’annuncio di un altro provocato aumento dei prezzi del gas sulla borsa europea oltre i 2mila dollari per mille metri cubi è già un motivo sufficiente per ampliare le sanzioni contro la Russia. Perché è chiaro a tutti che si tratta di un deliberato terrorismo dei prezzi creato dalla Russia contro l’Europa». Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel consueto videomessaggio serale al paese, citato da Ukrinform. «Usando Gazprom, Mosca sta facendo di tutto per rendere questo inverno il più difficile per i paesi europei. Dobbiamo rispondere al terrore, rispondere con le sanzioni», ha aggiunto.

Ore 08:15 - Governatore Donetsk: «Un morto e un ferito nei bombardamenti»

È di un morto e un ferito il bilancio dei bombardamenti effettuati dalle truppe russe nella regione di Donetsk, nell'Ucraina orientale, nelle ultime 24 ore. Lo denuncia il capo dell'amministrazione militare regionale di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, sul proprio canale Telegram: «Il 26 luglio i russi hanno ucciso un civile della regione di Donetsk, a Siversk. Un'altra persona è rimasta ferita». Secondo il funzionario, al momento è impossibile stabilire il numero esatto delle vittime a Mariupol e Volnovas, città sotto l'occupazione delle truppe russe.

Ore 08:57 - A Kherson Kiev colpisce un ponte «chiave» per le forze russe

Un ponte «chiave» per le forze russe nella città meridionale occupata di Kherson, in Ucraina, è stato colpito da una raffica di razzi dalle forze di Kiev che sembrano voler intensificare le operazioni per isolare la città. Video e testimonianze hanno mostrato fino a 18 esplosioni sul ponte Antonivskiy, sul fiume Dnipro, una delle principali rotte di rifornimento russe a Kherson, con le difese aeree antimissilistiche russe che apparentemente non sono riuscite a intercettare gli attacchi. Le forze armate ucraine hanno pubblicato una clip di un minuto su Telegram che mostra il lancio di razzi dopo l’una di notte.

Ore 09:06 - Intelligence Gb: «Lavrov in Africa accuserà l’Occidente della crisi alimentare»

«Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov è attualmente in visita in Egitto, Etiopia, Uganda e Repubblica del Congo. È molto probabile che la Russia cercherà di sfruttare queste visite per incolpare l’Occidente della crisi alimentare internazionale e ottenere il sostegno degli stati africani che altrimenti sarebbero rimasti neutrali rispetto all’invasione russa dell’Ucraina». A scriverlo, nel suo ultimo aggiornamento sulla situazione nel paese in guerra, è l’intelligence britannica. «Dal 2014 - si legge ancora - la Russia ha compiuto sforzi significativi per assicurarsi un’influenza in tutta l’Africa, con il gruppo Wagner spesso schierato come strumento di influenza privilegiato nella regione».

Ore 09:35 - A Istanbul pronto il centro per il coordinamento dei corridoi del grano

È pronto il centro per la coordinazione dei corridoi nel Mar Nero per l’esportazione di grano dai porti dell’Ucraina. La cerimonia di inaugurazione si terrà presso l’edificio dell’Università della Difesa nazionale di Turchia. Alle 13 circa, ora italiana, è previsto un breve discorso del ministro turco della Difesa Hulusi Akar che la scorsa settimana ha firmato con il collega russo Serghei Shoigu e il ministro delle Infrastrutture ucraino Oleksandr Kubrakov accordi per permettere l’esportazione di cereali da tre porti dell’Ucraina. Il piano è sostenuto dall’Onu.

Ore 09:48 - Dopo 62 anni Tetra Pak lascia la Russia

Dopo 62 anni di operazioni nel Paese, Tetra Pak lascia la Russia e vende la produzione a un rivenditore locale. Secondo l’azienda multinazionale che produce sistemi integrati per il trattamento e il confezionamento di alimenti, sono state le sanzioni economiche imposte dall’Ue alla Russia, dopo l’invasione dell’Ucraina, a rendere impossibile il commercio con Mosca, si legge in un comunicato riportato dal quotidiano locale Sydsvenskan. «L’effetto cumulativo delle restrizioni delle esportazioni verso la Russia ha portato a una catena di forniture insostenibile, che ha portato l’azienda a non avere alternative che quella di lasciare il Paese», scrive Tetra Pak. L’azienda è stata fondata a Lund, città nel sud della Svezia, nel 1951 e ad oggi ha un mercato globale, tra le compagnie leader nel settore degli imballaggi alimentari. L’agenzia TT riporta che le sue operazioni in Russia lo scorso anno hanno registrato hanno un valore di 430 milioni di euro.

Ore 09:53 - Offensiva su Kherson. Kiev: «I russi lascino la città»

In seguito all’attacco ucraino su un ponte strategico della zona Kiev ha esortato i russi a lasciare la città. Un ponte è stato colpito da una raffica di razzi dalle forze di Kiev che sembrano voler intensificare le operazioni per isolare la città. Video e testimonianze hanno mostrato fino a 18 esplosioni sul ponte Antonivskiy, sul fiume Dnipro, una delle principali rotte di rifornimento russe a Kherson, con le difese aeree antimissilistiche russe che apparentemente non sono riuscite a intercettare gli attacchi.

Ore 10:25 - Fonti turche: «In settimana la prima esportazione di grano dall’Ucraina»

La prima nave carica di grano dovrebbe lasciare uno dei porti ucraini sul Mar Nero già questa settimana. Lo ha rivelato un funzionario turco alla Reuters chiedendo, però, l’anonimato. «Non ci vorrà più di qualche giorno — ha detto — , la prima esportazione avverrà questa settimana».

Ore 11:03 - Attacco russo su Bakhmut nel Donetsk, colpito un hotel

Bakhmut, città chiave della linea del fronte dell’offensiva russa nel Donetsk, nell’est dell’Ucraina, un attacco russo ha danneggiato un hotel, provocando vittime, e un’operazione di salvataggio è in corso. Lo ha detto il governatore regionale, Pavlo Kyrylenko, aggiungendo che le forze russe continuano a colpire con artiglieria il Donetsk prendendo di mira città e villaggi.

Ore 11:33 - Mosca: «Sì alle esportazioni agricole russe o salta l’accordo sul grano»

Il viceministro degli Esteri russo Andrei Rudenko ha dichiarato che l’accordo mediato dalla Turchia per sbloccare le esportazioni di grano ucraino sul Mar Nero potrebbe venir meno «se gli ostacoli alle esportazioni agricole della Russia non saranno prontamente rimossi». Lo riporta Interfax. Rudenko ha affermato che le spedizioni di grano dall’Ucraina inizieranno presto e spera che l’accordo resti valido.

Ore 11:38 - Unicef: «Consegnati ad Odessa aiuti per oltre 50mila bambini»

Con un totale di 27 camion cargo, l’Unicef ha consegnato a Odessa aiuti salvavita per circa 50.000 bambini nei distretti devastati dalla guerra dell’Ucraina meridionale, come riferisce Unicef Italia. «I rifornimenti preposizionati nella città di Odessa includono attrezzature per la purificazione dell’acqua, per i servizi igienici e forniture per prevenire le malattie dovute alla mancanza di acqua pulita e di impianti igienici, particolarmente pericolose per le popolazioni vulnerabili. Circa 110.000 persone saranno assistite con filtri e prodotti chimici per fornire acqua pulita e i kit per l’igiene aiuteranno a mantenere in salute 14.000 bambini», si legge nella nota di Unicef Italia.

Ore 12:22 - Tribunale Ue boccia il ricorso di RT France (Russia Today)

La Grande Camera del Tribunale Ue ha respinto la richiesta dell’emittente Rt France (Russia Today France) di annullare la decisione con cui il Consiglio dell’Unione le ha vietato la diffusione di contenuti nel quadro delle sanzioni adottate contro la Russia per l’invasione dell’Ucraina. Nella sua decisione, il tribunale dell’UE sostiene in particolare che il «divieto temporaneo» non «mette in discussione» la libertà di espressione «in quanto tale». Rt France è la versione francese del canale di notizie controllato dallo stato russo Rt. Mosca ha immediatamente promesso una ritorsione contro i media occidentali.

Ore 12:22 - Peskov: «A Kaliningrad ha prevalso il buon senso»

Il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov considera uno sviluppo positivo la risoluzione della questione del transito delle merci verso l’exclave russa di Kaliningrad, la più occidentale del Paese. «La situazione di crisi è stata risolta, è uno sviluppo positivo. A volte vediamo qualche seme di buon senso anche in mezzo all’isteria antirussa. Speriamo che questi semi continuino a dare frutti», ha dichiarato ai giornalisti come riportano le agenzie russe.

Ore 12:52 - Il Cremlino minaccia contromisure dopo il bando Rt France nella Ue

La Russia ha dichiarato che potrebbe adottare «misure simili di pressione» nei confronti dei media occidentali dopo che la Grande Camera del Tribunale Ue ha confermato il divieto di diffusione di contenuti della versione francese del canale Rt, l’emittente statale russa accusata di fare da megafono alla propaganda del Cremlino e bloccata in molti Paesi occidentali dopo l’inizio dell’invasione dell’Ucraina da parte delle truppe russe. «Naturalmente, stiamo adottando e continueremo ad adottare misure simili di pressione sui media occidentali che lavorano nel nostro paese», ha detto il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, secondo l’agenzia Interfax. «Inoltre - ha proseguito - non lasceremo che lavorino nel nostro Paese e non ci sarà una posizione morbida qui».

Ore 13:19 - Kiev: «I porti ucraini tornano a lavorare»

«I porti ucraini tornano a lavorare». Lo afferma la Marina ucraina nel giorno in cui a Istanbul apre il centro per il coordinamento delle operazioni per consentire il passaggio sicuro delle navi ucraine nel mar Nero dopo l’intesa sul grano tra Kiev, Mosca e l’Onu con la mediazione della Turchia.

Ore 13:26 - Da Odessa due fregate scorteranno la prima nave carica di grano

(Marta Serafini) Andrey Kostin è diventato il nuovo Procuratore Generale. Si è laureato alla Odessa State University Mechnikov. Ha lavorato per studi legali. Era un deputato del consiglio comunale di Odessa e appartiene al partito di maggioranza Servo del popolo. Si sono espressi a favore di Kostin, designato dal presidente Volodymyr Zelensky, 299 dei 450 deputati del Parlamento. Succede a Iryna Venediktova, rimossa dalla carica all’inizio di questo mese.

Ha aperto a Istanbul il centro di coordinamento sui corridoi sicuri nel Mar Nero per l’esportazione di grano dall’Ucraina. È in corso in questo momento una riunione a cui partecipano quattro rappresentanti della Russia, tre dell’Ucraina e tre delegati delle Nazioni Unite. Il centro si trova all’interno del campus dell’Università della Difesa nazionale di Turchia. Una cerimonia di inaugurazione con la partecipazione del ministro della Difesa turco Hulusi Akar è prevista nel primo pomeriggio. Da Odessa intanto l’amministrazione ucraina dei porti riferisce che sono in corso i preparativi per la preparazione di due fregate che scorteranno la prima nave in un corridoio sicuro.

Ore 13:34 - Filorussi: «Nuovo attacco delle forze armate ucraine al ponte Antonovsky»

(Marta Serafini) Le autorità filorusse della regione di Kherson, nell’Ucraina meridionale, hanno sospeso il traffico sul ponte Antonovsky dopo un nuovo attacco delle forze armate ucraine contro l’infrastruttura. Lo ha dichiarato il vice capo dell’amministrazione regionale filorussa di Kherson, Kirill Stremousov, all’agenzia di stampa «Ria Novosti». «Ci sono stati colpi sul ponte Antonovsky, abbiamo bloccato il traffico. Lo ripareremo», ha affermato Stremousov, secondo cui il bombardamento del ponte è stato effettuato tramite diversi sistemi di artiglieria, inclusa una decina di proiettili a razzo che per la maggior parte sarebbero stati intercettati dal sistema di difesa aerea. Le immagini satellitari diffuse dagli ucraini mostrano i danni al ponte.

Ore 13:52 - Dagli Stati Uniti via libera a cure militari per i soldati ucraini in ospedale americano in Germania

Gli Stati Uniti hanno dato il via libera alle cure dei soldati ucraini feriti all’ospedale militare americano di Landstuhl, in Germania. Lo riferisce la Cnn, citando funzionari della Difesa Usa. La direttiva mira ad accelerare l’assistenza medica nei casi in cui non esistano o non siano disponibili altre strutture mediche nelle vicinanze.

Ore 14:09 - Mosca: morti 200 soldati ucraini a Mykolaiv

Il governo russo ha annunciato la distruzione di diversi «punti di schieramento temporaneo» dell'esercito ucraino nella regione di Mykolaiv, nel sud dell'Ucraina, nel corso di attacchi che hanno provocato la morte di circa 200 soldati di Kiev. Il portavoce del ministero della Difesa russo Igor Konashenkov ha indicato che aerei militari hanno bombardato obiettivi di due brigate delle forze armate ucraine nella città di Mykolaiv, una in un cementificio e l'altra in una fabbrica di motori.

Ore 14:24 - La Lituania vieta l'ingresso al patriarca Kirill fino a 2027

La Lituania ha deciso di vietare l'ingresso nel Paese al patriarca di Mosca Kirill: lo riferiscono Novaya Gazeta Europa e l'agenzia di stampa statale russa Tass citando a loro volta la testata Delfi. «Il patriarca Kirill, il più stretto alleato di Vladimir Putin, è uno dei più attivi sostenitori della guerra contro l'Ucraina, ha ripetutamente parlato in pubblico in modo positivo dell'aggressione russa in corso», ha affermato il ministero dell'Interno lituano in una nota secondo. Il capo della Chiesa ortodossa russa sarebbe stato incluso nella lista delle persone indesiderabili della Lituania già il 23 giugno e il divieto dovrebbe restare in vigore fino al 23 giugno 2027.

Ore 15:58 - Cingolani: «Indipendenza dalla Russia entro il 2024»

«Sommando il risparmio con le nuove energie, nella seconda metà del 2024 saremo totalmente indipendenti dalla fornitura di gas russo». Lo ha detto il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, nel corso di una conferenza stampa. «Le nuove forniture di gas richiederanno tempo per andare progressivamente a regime. Tuttavia nel breve termine (2022 e 2023) la riduzione dell'offerta dalla Russia è compensata dalle nuove forniture algerine e non c'è necessità di misure di contenimento drastico della domanda da parte del settore industriale», ha proseguito il ministro, «superato l'inverno 2022-2023, che è il più critico, si potrà procedere agli stoccaggi meglio di quanto stiamo facendo in questo momento» grazie al piano di diversificazione di risparmio.

«In tutti gli scenari valutati è di fondamentale importanza che gli stoccaggi arrivino almeno al 90% entro fine anno. Così come è altrettanto fondamentale che il primo rigassificatore galleggiante entri in funzione entro gennaio 2023 e il secondo entro la fine del 2023», ha aggiunto, «l'accelerazione dello sviluppo delle fonti rinnovabili è un fattore importante perché consente di ridurre la domanda complessiva di gas nella misura di circa 2 miliardi di metri cubi ogni circa 10 TWh installati».

Ore 16:09 - Mosca: «Impossibile un tribunale su Ucraina sotto l'egida dell'Onu»

«La creazione di un tribunale internazionale contro i neonazisti ucraini sotto l'egida dell'Onu è impossibile». Lo ha detto il vicedirettore del dipartimento stampa del ministero russo degli Esteri, Ivan Nechayev, citato dalla Tass. «Parte della comunità internazionale si è già discreditata talmente nello sponsorizzare apertamente il nazionalismo ucraino e seguendo le istruzioni di Washington, che è diventato praticamente impossibile creare un tale tribunale sotto l'egida dell'Onu», ha affermato il diplomatico russo.

Ore 16:13 - Basket Usa, Griner: «Non volevo portare droga in Russia»

La star del basket femminile Usa Brittney Griner ha detto di non aver avuto intenzione di portare droga in Russia. La campionessa, arrestata a febbraio all'aeroporto di Mosca, ha testimoniato oggi in aula a Khimki nel processo a suo carico. «Non avevo pensato o pianificato di portare sostanze vietate in Russia», ha dichiarato Griner, che è arrivata in manette al tribunale. La giocatrice ha ricostruito la giornata del suo arresto, il 17 febbraio scorso, spiegando che quando è stata fermata all'aeroporto di Sheremetyevo le è stato chiesto di firmare diversi documenti senza nessuna spiegazione e senza un avvocato presente. Poi è stata portata in un'altra stanza dove le è stato sequestrato telefono e le sono stati fatti firmare altri documenti. La campionessa ha spiegato che tutte le carte erano in russo ed è stata costretta ad usare Google translate senza tuttavia riuscire a capire esattamente cosa stesse firmando. Griner, che è accusata di possesso di droga dopo che le è stato trovato nel bagaglio dell'olio di cannabis, rischia fino a dieci anni di carcere. Durante l'ultima udienza si è dichiarata colpevole.

Ore 16:22 - G7 punta a tetto al prezzo del petrolio entro 5 dicembre

I Paesi del G7 vogliono far entrare in vigore un tetto al prezzo del petrolio russo entro il 5 dicembre. Lo riporta il sito del Tagesschau, il telegiornale pubblico tedesco, citando un rappresentante del G7. Da quella data inizieranno le sanzioni contro il petrolio russo che entra nell'Unione Europea via mare e l'obiettivo sarebbe che il tetto al prezzo entri in vigore nello stesso momento.

Ore 16:30 - Zelensky: «Himars e altre armi stanno cambiando il corso della guerra»

«Giorno dopo giorno, i nostri difensori hanno colpito efficacemente le posizioni nemiche interrompendo i piani degli occupanti. Himars e altre armi di precisione stanno trasformando il corso della guerra in nostro favore. E sebbene la potenza di fuoco dell'esercito ucraino sia inferiore a quella del nemico, i nostri guerrieri colpiscono ancora con maggiore abilità e precisione». Lo ha scritto su Telegram il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.

 Ore 16:33 - Procuratore Generale Kiev: dobbiamo fermare il genocidio

Andrey Kostin, appena nominato procuratore generale dell'Ucraina, parlando alla Verchovna Rada, il parlamento ucraino, ha detto: «Dobbiamo fermare il terrore e il genocidio della nazione ucraina. Per farlo, serve la registrazione e la documentazione dei crimini dell'aggressore. Le prove vanno prese in modo da essere accolte dai tribunali».

Ore 16:40 - Macron: «La Russia tra le ultime potenze coloniali»

Il presidente francese Emmanuel Macron, durante la sua visita a Benin in Africa, parla della guerra in Ucraina e lancia un'accusa pesante contro Mosca. «La Russia è una delle ultime potenze coloniali imperiali», afferma Macron. Aggiungendo: «La Russia ha lanciato un'offensiva territoriale contro l'Ucraina, è una guerra territoriale che pensavamo fosse scomparsa dal territorio europeo, una guerra dell'inizio del ventesimo secolo, se non del 19essimo».

Ore 16:56 - Kuleba: Slovenia consegnerà attrezzature per sminamento

La Slovenia fornirà all'Ucraina le attrezzature necessarie per lo sminamento civile e aiuterà nella ricostruzione di Kharkiv. Lo ha affermato il ministro degli Affari esteri ucraino Dmytro Kuleba. «Ci troviamo di fronte a un'altra sfida importante: lo sminamento dei territori liberati — ha spiegato in una conferenza stampa a Kiev con il ministro degli Esteri sloveno Tanya Fayon —. Oggi abbiamo avuto una conversazione sostanziale su come la Slovenia invierà, attraverso il Meccanismo di protezione civile della Ue, le attrezzature necessarie per lo sminamento civile in Ucraina». Inoltre, come ha scritto Kuleba su Twitter, la Slovenia continuerà a fornire aiuti umanitari a Kiev.

Ore 17:20 - Ucciso al fronte capo intelligence 299/ma brigata ucraina

Oleksandr Kukurba, pilota di 28 anni nominato eroe dell'Ucraina, è stato ucciso in battaglia. Lo ha riferito il consiglio del villaggio di Nizhny Verbiz su Facebook. Il maggiore Kukurba era il capo dell'intelligence presso il quartier generale della 299/ma brigata di aviazione tattica delle forze armate ucraine.

Nelle battaglie vicino a Bakhmut nel Donetsk, al centro di aspri scontri, è morto anche il giornalista Oleksandr Savochenko, che si era offerto volontario per difendere l'Ucraina dall'inizio dell'invasione russa. Prima della guerra, Savochenko aveva lavorato come giornalista a Kiev, anche per l'agenzia di stampa Afp.

Ore 17:35 - Iran al lavoro con la Russia su sistema alternativo a Swift

Iran e Russia stanno lavorando per creare un sistema di pagamento simile allo Swift - che sta alla base dei trasferimenti di denaro all'estero - con l'obiettivo di contrastare le sanzioni occidentali. Lo ha affermato oggi il viceministro degli Esteri iraniano ed ex ambasciatore a Mosca Mehdi Safari, citato dall'agenzia di stampa Irna.

Teheran attiverà presto i pagamenti effettuati con le carte russe Mir in alternativa a Visa e Mastercard, ha aggiunto, sottolineando che tutti i Paesi che vogliono de-dollarizzare le proprie transazioni dovrebbero istituire un sistema speciale simile a Swift. Teheran e Mosca, entrambe colpite da severe sanzioni statunitensi, hanno iniziato a stringere nuove partnership economiche e diplomatiche, rafforzate dopo la visita di Putin in Iran.

Ore 17:40 - Polemiche per i Zelensky su Vogue

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e la moglie sul nuovo numero di Vogue Usa, immortalati dalla fotografa di fama mondiale Annie Leibovitz, hanno scatenato un mare di polemiche, condite da aspre critiche e commenti di disapprovazione su Twitter con l'hashtag #ZelenskyWarCriminal. Le foto fanno parte del servizio che il magazine ha dedicato a Olena Zelenska (con un'intervista «a cuore aperto» e l'immagine in copertina), la firt lady ucraina che di recente si è recata negli Stati Uniti per chiedere sostegno al suo Paese in guerra.

Persino il politologo americano Ian Bremmer contesta la scelta della coppia presidenziale ucraina e pensa che sia stata «una pessima idea» comparire sulla rivista di moda, come spiega in un post su Twitter. Di parere opposto è Oliviero Toscani che bolla le polemiche come «inutili», difendendo il lavoro della collega Leibovitz.

Ore 17:59 - La farsa dei carri armati tedeschi all'Ucraina

(Federico Rampini) È lontana, per fortuna, l’epoca in cui le panzerdivisionen della Wehrmacht terrorizzavano l’Europa. Adesso la Germania cade nell’eccesso opposto: è la caricatura di una nazione che s’illude di poter essere una «potenza erbivora», le sue divisioni blindate suscitano ilarità e scherno, diventano bersaglio della satira politica.

L’ultima farsa messa in scena in nome del conclamato pacifismo, è la consegna di tre – dicesi tre – carriarmati tedeschi Gepard all’Ucraina. Solo tre, ma «in compenso»… sono stati consegnati a Kiev con tre mesi di ritardo sul primo annuncio del cancelliere Olaf Scholz relativo a questa fornitura di aiuti militari.

Si capisce l’ironia del Wall Street Journal sul nome del tank: il ghepardo è una belva famosa per la sua velocità. Quei tre Gepard hanno viaggiato come lumache, invece.

Ore 18:13 - Il prezzo del gas risale a 205 euro in chiusura

Il prezzo del gas, che ieri si era infiammato fino a superare i 200 euro, oggi nelle quotazioni ad Amsterdam si era stabilizzato sotto quella soglia dopo le parole del portavoce del Cremlino Dmitri Peskov sul taglio del flusso deciso da Gazprom su Nord Stream. In chiusura il prezzo è tornato a salire fino a 205,20 euro.

Ore 18:41 - Kiev: Mosca usa guerra anche per etnocidio minoranze russe

Mosca usa la guerra «non solo come strumento di distruzione di massa degli ucraini, ma anche come etnocidio deliberato», delle minoranze russe. Lo scrive su Twitter Mikhaylo Podolyak, consigliere del presidente Volodymyr Zelensky. «Il cittadino medio di Mosca muore in prima linea 87,5 volte meno di un cittadino del Daghestan e 275 volte meno dei Buriati».

Ore 19:24 - A Kherson esplode un'auto con due collaboratori russi, un morto

Un'auto con a bordo due collaboratori russi è esplosa oggi nella città di Kherson, occupata dai russi, causando la morte di una delle due persone a bordo. Lo ha reso noto l'Ukrainska Pravda citando la direzione principale dell'intelligence del ministero della Difesa ucraino.

Ore 19:29 - Berlino «spegne» 200 monumenti per risparmiare energia

A partire da stanotte, l'illuminazione notturna di duecento monumenti di Berlino verrà spenta per risparmiare energia. Il motivo: la guerra in Ucraina e le minacce per l'approvvigionamento energetico poste dallo scontro con la Russia. La Cattedrale di Berlino, la Chiesa di Santa Maria, il Palazzo Vecchio, e tanti altri edifici storici, saranno al buio. La Colonna della Vittoria, il Rotes Rathaus e il Teatro dell'opera saranno aggiunti all'elenco nei prossimi giorni, così come le statue nel parco Tiergarten.

Ore 19:35 - «Russi in ritirata in alcune direzioni nel Donetsk»

Secondo lo stato maggiore ucraino, le forze russe non sono riuscite ad avanzare nelle direzioni di Bilohorivka-Verkhnokamianske e dell'insediamento di Berestove, nell'oblast di Donetsk. Le truppe russe hanno subito perdite e si sono ritirate, secondo il rapporto, riportato su Telegram dal Kiev Indipendent.

Ore 19:52 - La Germania consegna nuove armi a Kiev

La Germania ha consegnato all'Ucraina altre armi pesanti. «I tre lancia razzi multipli Mars II promessi e altri tre obici semoventi PzH 2000 sono stati consegnati. Manteniamo le nostre promesse. Sosterremo l'Ucraina con la consegna di ulteriori armi pesanti, munizioni e l'addestramento in Germania», ha detto la ministra della Difesa Christine Lambrecht.

Ore 20:04 - Se gli ucraini riconquistano Kherson potrebbero trattare con Mosca

(Andrea Marinelli e Guido Olimpio) Gli ucraini hanno soltanto poche settimane a disposizione per provare a riconquistare terreno, prima che l’arrivo dell’inverno permetta ai russi di difendere più facilmente le proprie posizioni: il freddo e le condizioni proibitive rallenteranno infatti le manovre, trasformando il conflitto in una guerra d’attrito che facilita il compito dell’Armata. Per questo l’esercito di Kiev ha bisogno di maggiore aiuto ora, non di assistenza futura, ha detto il presidente Volodymyr Zelensky ai membri della commissione servizi armati della Camera americana in visita nella capitale ucraina durante il weekend. «Le prossime 3-6 settimane saranno cruciali», ha spiegato il presidente della commissione Adam Smith, riportando quanto sentito a Kiev.

Ore 20:49 - Kiev, due morti in hotel distrutto dai russi a Donetsk

Due corpi sono stati trovati dai soccorritori a Bakhmut, nella regione di Donetsk, tra le macerie di un hotel distrutto dai bombardamenti russi durante le operazioni di ricerca e soccorso. Lo ha affermato Viktor Seromakh, portavoce del dipartimento principale del Servizio statale di emergenza nella regione di Donetsk, in un video pubblicato su Facebook e riportato dall’agenzia di stampa Ukrinform. La stessa fonte ha riferito che «cinque persone sono rimaste ferite» e «altre due potrebbero essere sotto le macerie».

Ore 21:13 - Blinken, parlerò con Lavrov nei prossimi giorni

«Nei prossimi giorni parlerò con il ministro russo Lavrov». Lo ha annunciato il segretario di Stato americano, Antony Blinken, in dichiarazioni alla stampa. Si tratta del primo contatto tra i due dall’inizio della guerra in Ucraina. Blinken ha precisato che la preannunciata telefonata con l’omologo russo non è l’inizio di un «negoziato» con la Russia sull’Ucraina.

Blinken ha poi aggiunto di voler fare a Lavrov anche una proposta per ottenere il rilascio della giocatrice statunitense di basket Brittney Griner, detenuta in Russia da febbraio. Il segretario di Stato fa probabilmente riferimento a uno scambio di prigionieri, come avvenuto per l’ex marine Trevor Reed.

Ore 23:47 - Kiev, russi controllano seconda centrale elettrica

Anche l’impianto a carbone di Vuhlehirsk, la seconda centrale elettrica del Paese, è sotto il controllo delle forze russe che stanno attuando un «enorme ridispiegamento» del loro contingente in tre regioni meridionali. Lo ha dichiarato in un’intervista pubblicata su YouTube il consigliere presidenziale ucraino, Oleksiy Arestovych, parlando di un «piccolo vantaggio tattico» per Mosca.

Ore 00:31 - Usa: 75.000 russi uccisi o feriti nella guerra

Pesante il bilancio di vittime russe. Secondo fonti dell’amministrazione Usa sono 75mila i russi uccisi o feriti nella guerra in Ucraina.È quanto riferito durante un briefing al Congresso secondo quanto riportato dalla Cnn. Oltre l’80% delle forze di terra di Mosca, inoltre, sono «impantanate» e sono stanche, laddove l’esercito di Kiev sta aspettando rinforzi e si prepara a lanciare una controffensiva nel sud prima dell’inverno.

Ore 01:15 - Papa: «Basta riarmo, la politica non sia prigioniera di lobby»

(Gian Guido Vecchi) «Non abbiamo bisogno di dividere il mondo in amici e nemici, di prendere le distanze e riarmarci fino ai denti: non saranno la corsa agli armamenti e le strategie di deterrenza a portare pace e sicurezza». Nella Citadelle du Québec, la fortezza ottocentesca della città vecchia, papa Francesco si rivolge alle autorità, dal premier Justin Trudeau e Mary May Simon, prima governatrice del Paese di origine inuit, ai rappresentanti delle popolazioni native.

«Non c’è bisogno di chiedersi come proseguire le guerre, ma come fermarle. Bisogna impedire che i popoli siano tenuti nuovamente in ostaggio dalla morsa di spaventose guerre fredde allargate».

Ucraina Russia, news sulla guerra del 28 luglio. Kiev alla popolazione del Donbass: preparatevi a evacuare. di Giusi Fasano, Marta Serafini, Paola Caruso, Paolo Foschi e Redazione Online su Il Corriere della Sera il 28 Luglio 2022.

Nuovo attacco sulla regione di Kiev, un edificio militare distrutto e due danneggiati. Turchia: «Nelle prossime ore e nei prossimi giorni partiranno le prime navi con il grano ucraino»

• La guerra in Ucraina è al 155mo giorno.

• Blinken: «Parlerò con Lavrov, ma non è l’inizio del negoziato». E annuncia un tentativo per il rilascio di Brittney Griner. Mosca chiede Viktor Bout.

• Si combatte in varie zone del Paese, c’è attesa per la ripresa dell’export del grano, Kiev punta su una prima spedizione.

• Gazprom taglia al 20% le forniture di Nord Stream: volano i prezzi, preoccupazione in Europa, in particolare in Germania.

• Zelensky: «Sul gas Putin fa terrorismo contro l’Europa».

Ore 05:30 - Da Odessa due fregate scorteranno la prima nave carica di grano

(Marta Serafini) Andrey Kostin è diventato il nuovo Procuratore Generale. Si è laureato alla Odessa State University Mechnikov. Ha lavorato per studi legali. Era un deputato del consiglio comunale di Odessa e appartiene al partito di maggioranza Servo del popolo. Si sono espressi a favore di Kostin, designato dal presidente Volodymyr Zelensky, 299 dei 450 deputati del Parlamento. Succede a Iryna Venediktova, rimossa dalla carica all’inizio di questo mese.

Ha aperto a Istanbul il centro di coordinamento sui corridoi sicuri nel Mar Nero per l’esportazione di grano dall’Ucraina. È in corso in questo momento una riunione a cui partecipano quattro rappresentanti della Russia, tre dell’Ucraina e tre delegati delle Nazioni Unite. Il centro si trova all’interno del campus dell’Università della Difesa nazionale di Turchia. Una cerimonia di inaugurazione con la partecipazione del ministro della Difesa turco Hulusi Akar è prevista nel primo pomeriggio. Da Odessa intanto l’amministrazione ucraina dei porti riferisce che sono in corso i preparativi per la preparazione di due fregate che scorteranno la prima nave in un corridoio sicuro.

Ore 05:41 - Zelensky: sul gas la Russia fa terrorismo contro l’Europa

«L’annuncio di un altro provocato aumento dei prezzi del gas sulla borsa europea oltre i 2mila dollari per mille metri cubi è già un motivo sufficiente per ampliare le sanzioni contro la Russia. Perché è chiaro a tutti che si tratta di un deliberato terrorismo dei prezzi creato dalla Russia contro l’Europa». Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel consueto videomessaggio serale al paese, citato da Ukrinform. «Usando Gazprom, Mosca sta facendo di tutto per rendere questo inverno il più difficile per i paesi europei. Dobbiamo rispondere al terrore, rispondere con le sanzioni», ha aggiunto.

Ore 05.43 - Polemiche per i Zelensky su Vogue

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e la moglie sul nuovo numero di Vogue Usa, immortalati dalla fotografa di fama mondiale Annie Leibovitz, hanno scatenato un mare di polemiche, condite da aspre critiche e commenti di disapprovazione su Twitter con l'hashtag #ZelenskyWarCriminal. Le foto fanno parte del servizio che il magazine ha dedicato a Olena Zelenska (con un'intervista «a cuore aperto» e l'immagine in copertina), la firt lady ucraina che di recente si è recata negli Stati Uniti per chiedere sostegno al suo Paese in guerra.

Persino il politologo americano Ian Bremmer contesta la scelta della coppia presidenziale ucraina e pensa che sia stata «una pessima idea» comparire sulla rivista di moda, come spiega in un post su Twitter. Di parere opposto è Oliviero Toscani che bolla le polemiche come «inutili», difendendo il lavoro della collega Leibovitz.

Ore 05.50 - Il prezzo del gas risale a 205 euro in chiusura

Il prezzo del gas, che ieri si era infiammato fino a superare i 200 euro, oggi nelle quotazioni ad Amsterdam si era stabilizzato sotto quella soglia dopo le parole del portavoce del Cremlino Dmitri Peskov sul taglio del flusso deciso da Gazprom su Nord Stream. In chiusura il prezzo è tornato a salire fino a 205,20 euro.

Ore 05.55 - Blinken, parlerò con Lavrov nei prossimi giorni

«Nei prossimi giorni parlerò con il ministro russo Lavrov». Lo ha annunciato il segretario di Stato americano, Antony Blinken, in dichiarazioni alla stampa. Si tratta del primo contatto tra i due dall’inizio della guerra in Ucraina. Blinken ha precisato che la preannunciata telefonata con l’omologo russo non è l’inizio di un «negoziato» con la Russia sull’Ucraina.

Blinken ha poi aggiunto di voler fare a Lavrov anche una proposta per ottenere il rilascio della giocatrice statunitense di basket Brittney Griner, detenuta in Russia da febbraio. Il segretario di Stato fa probabilmente riferimento a uno scambio di prigionieri, come avvenuto per l’ex marine Trevor Reed.

Ore 06:01 - Kiev, russi controllano seconda centrale elettrica

Anche l’impianto a carbone di Vuhlehirsk, la seconda centrale elettrica del Paese, è sotto il controllo delle forze russe che stanno attuando un «enorme ridispiegamento» del loro contingente in tre regioni meridionali. Lo ha dichiarato in un’intervista pubblicata su YouTube il consigliere presidenziale ucraino, Oleksiy Arestovych, parlando di un «piccolo vantaggio tattico» per Mosca.

Ore 06:11 - Papa: «Basta riarmo, la politica non sia prigioniera di lobby»

(Gian Guido Vecchi) «Non abbiamo bisogno di dividere il mondo in amici e nemici, di prendere le distanze e riarmarci fino ai denti: non saranno la corsa agli armamenti e le strategie di deterrenza a portare pace e sicurezza». Nella Citadelle du Québec, la fortezza ottocentesca della città vecchia, papa Francesco si rivolge alle autorità, dal premier Justin Trudeau e Mary May Simon, prima governatrice del Paese di origine inuit, ai rappresentanti delle popolazioni native.

«Non c’è bisogno di chiedersi come proseguire le guerre, ma come fermarle. Bisogna impedire che i popoli siano tenuti nuovamente in ostaggio dalla morsa di spaventose guerre fredde allargate».

Ore 06:27 - A Kiev attivate le difese aeree per un attacco russo

Le difese aeree ucraine sono state attivate a Kiev quando si sono sentite più esplosioni in tutta l’oblast. È quanto riferisce un testimone via Twitter, facendo riferimento ad attacchi delle forze russe e sottolineando che il sistema di difesa ha funzionato. Secondo Kiev Indipendent nove missili hanno colpito l'oblast di Chernihiv, nei pressi della capitale ucraina. Il governatore Viacheslav Chaus ha affermato che una serie di missili sono stati lanciati dal territorio della Bielorussia che hanno colpito la comunità di Honcharivska dalle 5 del mattino ora locale del 28 luglio.

Ore 07:35 - Nuovo attacco russo sulla regione di Kiev

Questa mattina le forze russe hanno lanciato un nuovo attacco missilistico su delle infrastrutture del distretto di Vyshgorod, nella regione di Kiev. Lo ha scritto su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale di Kiev, Oleksiy Kuleba: «Le informazioni sulle vittime sono oggetto di accertamento. Tutti i servizi di emergenza stanno già lavorando sul posto». Fonti locali fanno sapere che anche a Kiev sono suonate le sirene antiaeree.

Ore 07:46 - Intelligence britannica: Kherson è isolata

Secondo l’intelligence del Regno Unito, la città di Kherson, occupata dai russi nei primi giorni di marzo, sarebbe ormai isolata: ieri l’esercito ucraino ha centrato - grazie ai lanciamissili Himars forniti dagli Stati Uniti - il ponte Antonovsky, sul fiume Dnepr. Ingenti i danni, tanto che secondo i servizi di Londra il collegamento non sarebbe più utilizzabile. «Lo ricostruiremo noi», ha affermato Volodymyr Zelensky

Ore 08:10 - Venti missili su Chernihiv

Fonti militari ucraine riferiscono che questa mattina oltre 20 missili sono stati lanciati dal territorio della Bielorussia. Nove vettori hanno colpito la zona di Goncharivska, nella regione di Chernihiv. Non si ha al momento notizia di vittime. «Mattinata problematica, di nuovo il terrore missilistico. Non ci arrenderemo e non ci faremo intimidire. L’Ucraina è uno stato indipendente, libero, indivisibile. E sarà sempre così», ha scritto su Telegram Volodymyr Zelensky.

Ore 08:24 - Il Congresso Usa: 75.000 russi uccisi o feriti

Sono 75.000 i soldati russi uccisi o feriti nei primi 155 giorni di guerra secondo la Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti, che ha evidenziato anche la stanchezza che attraversa l’Armata. Inoltre, gli ucraini stanno cercando ulteriori rinforzi e aspettano nuove consegne di armi dall’Occidente per lanciare una controffensiva nel sud prima dell’inverno. «Penso che quello che abbiamo sentito con grande forza dal presidente ucraino Volodimir Zelensky è che gli ucraini vogliono davvero prendere a pugni la Russia un paio di volte prima che arrivi l’inverno, soprattutto colpendoli nel sud», ha detto alla Cnn Elissa Slotkin, membro del Comitato per i servizi armati della Camera Usa che recentemente ha fatto visita in Ucraina.

Ore 09:21 - Bombe anche su Mykolaiv

Questa mattina i missili russi hanno colpito anche la città di Mykolaiv, nel sud dell’Ucraina. «I terroristi russi stanno cinicamente bombardando le infrastrutture civili di Mykolaiv», ha denunciato il sindaco della città Oleksandr Syenkevych. Tra gli edifici colpiti anche un’università e due palazzi residenziali.

Ore 10:15 - Lavrov: «Obiettivo è cambio di regime a Kiev»

Mosca è determinata ad aiutare gli ucraini a «liberarsi dal peso dell’assolutamente inaccettabile regime» di Volodymyr Zelensky. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, a poche ore dal colloquio con il segretario di Stato degli Usa Antony Blinken. Mosca torna dunque ai progetti delle prime ore della guerra: rovesciare l’attuale amministrazione ucraina per sostituirla con una gradita.

Ore 10:35 - Zelensky: «Il nostro è uno Stato indipendente, libero e indivisibile»

Nel giorno della Festa della Statualità ucraina, il presidente Volodymyr Zelensky ha ricordato che «ogni giorno combattiamo affinché tutti sul pianeta capiscano finalmente che non siamo una colonia, non un’enclave, non un protettorato, non una provincia, un una terra della corona, non una parte di imperi stranieri, non una repubblica federale, non un’autonomia, non una provincia, ma uno Stato libero, indipendente, sovrano, indivisibile e indipendente». Parlando del conflitto con la Russia, il leader ucraino ha sottolineato che «l’esercito ucraino ha il sostegno di tutte le generazioni di combattenti per un’Ucraina indipendente. Per noi vivere in cattività non è vivere. Essere dipendenti non significa vivere. Perché un’Ucraina non indipendente e non libera non è l’Ucraina».

Ore 11:19 - Zakharova: «Nessun passo avanti su scambio prigionieri con Usa»

Maria Zakharova, la portavoce del ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, ha affermato che i negoziati per uno scambio di prigionieri con gli Stati Uniti stanno procedendo, ma finora non hanno raggiunto risultati concreti. Secondo le ipotesi, la Russia sarebbe pronta a consegnare la cestista Brittney Griner , detenuta da febbraio per possesso di una piccola quantità di olio di cannabis. Gli Usa invece sarebbero pronti a rilasciare il trafficante d’armi Viktor Bout: qui Guido Olimpio racconta la sua storia.

Ore 11:47 - Missili su Chernihiv, offensiva di Mosca dalla Bielorussia

Una raffica di 25 missili sarebbe stata lanciata dalle forze russe nelle regioni settentrionali dell’Ucraina dalla vicina Bielorussia, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Askanews, mentre l’offensiva meridionale ucraina sembra prendere piede nel Paese.

Secondo funzionari ucraini ed esponenti dell’opposizione bielorussa, l’ondata mattutina di attacchi missilistici lanciati dal territorio del principale alleato della Russia nell’area avrebbe centrato un condominio nella regione di Chernihiv. Ancora incerto se vi siano morti e feriti.

Ore 12:09 - Presidente lituano incontra Zelensky

Nella Giornata dello Stato ucraino il presidente lituano Gitanas Nauseda è arrivato a Kiev, dove incontrerà il presidente Volodymyr Zelensky. «Sono appena arrivato a Kiev. In questo giorno speciale consegnerò al presidente ucraino l’Ordine di Vytautas il Grande, il più alto riconoscimento statale della Lituania», ha twittato Nauseda.

Ore 12:24 - Bruxelles: «Maggiori corridoi per i trasporti all'Ucraina»

L'Unione europea vuole estendere i corridoi dei trasporti europei verso Kiev. La Commissione ha modificato ieri la sua proposta di dicembre 2021, in discussione al Parlamento europeo e al Consiglio, di rivedere il regolamento TEN-T, estendendola all'Ucraina e alla Moldavia ed escludendo Russia e Bielorussia in quanto «la cooperazione con questi paesi non è né appropriata né nell'interesse dell'Ue.

La commissaria per i Trasporti Adina Valean ha dichiarato: «Estendo quattro corridoi di trasporto europei al territorio dell'Ucraina e della Moldova, compresi i porti di Mariupol e Odessa, la nostra proposta contribuirà a migliorare la connettività dei trasporti tra questi due paesi e l'Ue, facilitando gli scambi economici e connessioni sia per le persone che per le imprese, una priorità anche per la ricostruzione delle infrastrutture ucraine, per quando terminerà la guerra.

Ore 12:37 - Media russi: Mosca revoca registrazione della Novaya Gazeta

Prosegue l'iniziativa «bavaglio» del Cremlino contro i media non allineati alla politica di Mosca.

Le autorità russe, in particolare il Romkomnadzor, che controlla le comunicazioni, ha annullato la registrazione come mass media alla testata investigativa russa Novaya Gazeta: lo sostiene l'agenzia di stampa Tass citando il tribunale Basmanny di Mosca.

Novaya Gazeta era stata già costretta a sospendere l'attività in Russia a causa delle pressioni delle autorità dopo l'invasione dell'Ucraina da parte delle truppe russe.

Ore 12:59 - Kiev: «Attacchi nel distretto di Vyshgorod: un edificio militare distrutto e due danneggiati»

«Cinque attacchi aerei hanno avuto luogo stamattina nel distretto di Vyshgorod, nella regione di Kiev, mentre altri due missili sono stati abbattuti dalle forze di difesa aerea». Lo ha detto il capo dell'amministrazione militare regionale di Kiev Oleksiy Kuleba.

Il vice capo del Dipartimento operativo dello stato maggiore Oleksiy Gromov ha poi chiarito che nell'attacco nella regione di Kiev era stata presa di mira un'unità militare. «Un edificio è stato distrutto, due sono stati danneggiati. Uno dei razzi è stato abbattuto. L'attacco missilistico è stato lanciato dal Mar Nero».

Ore 13:12 - Zelensky al patriarca Bartolomeo: «La guerra ha devastato quasi 200 chiese»

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avuto un colloquio telefonico con il patriarca ecumenico Bartolomeo nel giorno in cui si celebra l'anniversario del Battesimo della Rus' di Kiev, la patria storica di russi, ucraini e bielorussi.

«L'ho ringraziato per le sue preghiere e gli auspici di pace e vittoria», ha scritto Zelensky su Twitter, «gli ho riferito dei terribili crimini dell'aggressore e della distruzione di quasi 200 chiese».

Ore 13:28 - Kiev: «Partnership con l’Italia sarà più forte»

Il sodalizio tra Ucraina e Italia non potrà che rafforzarsi «Credo che la nostra partnership non potrà che rafforzarsi, perché questa solidarietà è per il bene della democrazia e della libertà in Europa. Questa è la posta in gioco, siamo un baluardo per la sicurezza del continente». Lo ha detto la vice premier ucraina con delega alla integrazione euro-atlantica Olga Stephanishyna guardando con fiducia ai prossimi possibili sviluppi politici in Italia.

«Quanto fatto dal governo Draghi rappresenta la base per una relazione potrà solo consolidarsi ulteriormente, sia per gli scambi commerciali, sia per l'accoglienza dei profughi ucraini e l'assistenza militare», ha aggiunto.

Ore 13:37 - Taglio forniture gas, il rincaro sopra i 200 euro preoccupa gli investitori

Gli occhi degli investitori restano puntati sulla «guerra» del gas. Con il nuovo taglio alle forniture russe, il prezzo del gas si mantiene sopra quota 200 euro, dopo la fiammata di ieri a 227. Timori confermati anche dalle quotazioni dei contratti in scadenza nel medio-lungo periodo, tutte abbondantemente sopra i 200. Secondo gli analisti il prezzo si manterrà alto per molto tempo.

In Germania i flussi del Nord Stream sono scesi a un quinto della loro capacità e le autorità invitano a ridurre i consumi, per evitare razionamenti. In Italia il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani non vede rischi di grandi razionamenti per il prossimo inverno e fa sapere che con gli attuali piani di stoccaggio ci sarà gas sufficiente fino a febbraio, nel caso in cui la Russia dovesse interrompere completamente le forniture.

Ore 14:49 - H&M vende le sue attività in Russia

Il colosso dell’abbigliamento svedese H&M ha deciso di vendere tutte le attività in Russia che saranno probabilmente acquistate da Mosca o da investitori stranieri di Paesi amici. Lo ha annunciato il ministero dell’Industria e del Commercio russo, scrive la Tass. L’azienda aveva già sospeso a marzo le operazioni di vendita. «Il ministero dell’Industria e del Commercio russo monitora il mercato dei consumatori, con particolare attenzione allo stato delle società straniere. H&M ha scelto di vendere le sue attività in Russia. L’acquirente potrebbe non essere russo e la possibilità di entrare nel mercato può essere preso in considerazione da investitori di Paesi amici», si legge nella nota del ministero.

Ore 14:52 - Mosca: abbiamo il controllo del Mar d’Azov

«L’attività di combattimento della flotta del Mar Nero ha permesso di ottenere il dominio sul nemico nel Mar d’Azov e di stabilire il controllo sulla parte nord-occidentale del Mar Nero». Lo ha reso noto il comandante della flotta russa del Mar Nero, l’ammiraglio Igor Osipov. Lo riporta la Tass.

Ore 14:59 - Hotel bombardato nel Donetsk, i morti salgono a tre

Tre persone sono rimaste uccise e altre cinque sono rimaste ferite dopo che un razzo russo ha colpito ieri un hotel a Bakhmut, nella regione del Donetsk. Lo ha annunciato il servizio stampa del Servizio di emergenza statale in un post di Telegram. Lo riporta Ukrinform. Le operazioni di soccorso continuano: secondo le informazioni fornite, un’altra persona potrebbe essere ancora sotto le macerie.

Ore 15:11 - Metsola a Rada ucraina: daremo tutto il sostegno necessario

«Quando ero alla Rada il primo aprile, ho detto che ricostruiremo insieme l’Ucraina. Oggi vado oltre. Questa è un’opportunità per trasformare l’Ucraina. Per ricostruire meglio un’Ucraina moderna, sostenibile, resiliente». Lo ha detto la presidente dell’Eurocamera Roberta Metsola, intervenendo in videocollegamento al Parlamento di Kiev in occasione della Giornata dello Stato ucraino.

«So quanto sia essenziale per il resto del mondo democratico continuare a fornire sostegno militare all’Ucraina e, come ho promesso, io e il Parlamento Ue continueremo a fare tutto il possibile perché ciò avvenga», ha aggiunto.

Ore 15:15 - Giornalista russa no-war multata per i post sui social

La giornalista televisiva russa Marina Ovsyannikova, diventata famosa in tutto il mondo per avere mostrato in diretta alla televisione di Stato un cartello contro la guerra in Ucraina lo scorso marzo, è stata condannata oggi da un tribunale di Mosca a pagare una multa di 50.000 rubli (circa 830 euro) perché ritenuta colpevole di avere screditato le forze armate in alcune dichiarazioni. Lo riferisce l’agenzia Ria Novosti.

Ovsyannikova rischia ancora una condanna fino a 15 anni di reclusione per alcuni post sui social media in cui ha criticato la guerra. Anche oggi la giornalista ha dato voce alla sua protesta davanti ai giudici. «Quello che succede qui è assurdo, la guerra è orrore, sangue e vergogna», ha affermato, accusando la Russia di essere un Paese aggressore: «L’inizio di questa guerra è il più grande crimine del nostro governo».

Ore 15:36 - Attacco russo in Ucraina centrale, almeno cinque morti

È di almeno cinque morti e 25 feriti il bilancio di un attacco russo a Kropyvnytskyi, nell’Ucraina centrale, ha annunciato il governatore della regione di Kirovgrad, Andrii Raikovitch. «Due capannoni sono stati colpiti. Finora, 25 persone sono state portate in strutture mediche per essere curate. Cinque persone sono morte», ha precisato il governatore.

Ore 15:58 - Mosca, il generale Goremykin nominato vice ministro Difesa

Il colonnello generale Viktor Goremykin è stato nominato vice ministro della Difesa russo da Vladimir Putin: lo riportano le agenzie Tass e Interfax. Classe 1959, Goremykin si è diplomato all’alta scuola di comando del corpo dei carristi nel 1980, all’accademia russa del controspionaggio nel 1994 e all’accademia presidenziale russa del servizio pubblico nel 2001. Nel 2009 è stato nominato direttore del dipartimento centrale del personale del ministero della Difesa russo.

Ore 16:03 - Sindaco Kharkiv: nessuna zona della città al sicuro dagli attacchi

Kharkiv costantemente sotto le bombe e gli attacchi dell’Armata. II sindaco della città Igor Terekhov ha detto che nessuna zona della città è al sicuro. Kharkiv è assediata sin dai primi giorni del conflitto, ma «i cittadini si stanno difendendo, armi in pugno», ha precisato il sindaco. Aggiugnendo: «Abbiamo nove distretti in città e tutti vengono bombardati con intensità e tempi diversi. Si è al sicuro nei rifugi e nella metropolitana. Ma non c’è nessun quartiere, nessun luogo della città, che si possa affermare sia totalmente sicuro».

Alla fine di marzo, quasi un terzo dei residenti di Kharkiv ha lasciato la città, rifugiandosi in paesi e città più a ovest. All’inizio di maggio c’è stata una breve tregua, quando le forze russe si sono ritirate verso il confine. Circa 2 mila persone al giorno sono tornate in treno, le piccole imprese hanno riaperto e i residenti assediati sono usciti dalle stazioni della metropolitana. Ma i bombardamenti sono ripresi rapidamente, mandando in frantumi ogni speranza di ritorno alla normalità prebellica.

La scorsa settimana una raffica di bombardamenti ha ucciso tre persone, tra cui un ragazzino di 13 anni, aggiungendosi a un bilancio che secondo Terekhov è di «molte centinaia», anche se non vuole fornire una cifra precisa. La guerra ha anche distrutto il 30% delle case e degli appartamenti della città, ha detto Terekhov, lasciando ben 150.000 persone senza casa.

Ore 16:26 - Turchia: presto partirà la prima nave con il grano ucraino

Il ministro della Difesa turco Hulusi Akar ha affermato che «nelle prossime ore e nei prossimi giorni» inizieranno a partire le prime navi con il grano dai porti dell’Ucraina. «Funzionari di Turchia, Russia, Ucraina e Onu lavorano giorno e notte per avviare il trasporto di grano con le navi in attesa nei porti ucraini» ha detto Akar, secondo quanto riporta un comunicato della Difesa di Ankara. «Il centro è operativo» ha aggiunto il ministro in riferimento all’istituto di Istanbul che coordina l’esportazione dei cereali.

Ore 17:10 - Zelensky: «Saremo ricordati come uno Stato di vincitori»

«Gli ucraini saranno ricordati non come coloro che hanno provato, ma come coloro che hanno preservato, rafforzato e trasmesso lo Stato ai propri figli in modo che potessero trasmetterlo a loro volta ai loro figli». Lo ha affermato il presidente Volodymyr Zelensky nel suo discorso alla Verkhovna Rada dell’Ucraina in occasione della Giornata della sovranità ucraina (la festa nazionale). ««Diventeremo non una nuova leggenda di resistenza eroica, ma uno Stato di vincitori» e «che insegnerà agli altri nel mondo come difendersi e come vincere», ha detto. Lo riporta Ukrinform.

Ore 17:18 - Mosca: «Kiev ha perso capacità di combattimento a Kherson»

Le Forze armate ucraine «hanno perso per intero la sua capacità di combattimento» nella regione di Kherson nelle ultime ore. È quanto sostiene il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, rivendicando che l’esercito è riuscito a far fuori completamente un battaglione di fanteria grazie all’uso di armi ad alta precisione.

Secondo il portavoce, citato da Interfax, nelle ultime 24 ore nella sola regione di Kherson sono stati uccisi 130 soldati ucraini, mentre già nei giorni scorsi erano stati distrutti decine di veicoli blindati, in particolare nelle località di Artemovsk e Bakmut, nella regione di Donetsk.

Ore 17:40 - Come sarà la controffensiva ucraina a Kherson

(Andrea Marinelli e Guido Olimpio) I piani devono superare la prova del campo. È quello che si augura lo Stato Maggiore ucraino per l’offensiva su Kherson, per ora alle prime mosse d’assaggio. La narrazione, la propaganda interna e internazionale, una serie di attacchi degli ucraini pongono la città meridionale al centro dell’attenzione. Londra, con l’ormai abituale enfasi, sostiene che la spinta ha «preso slancio». Alti funzionari di Kiev mostrano cautela sulla tabella di marcia, ma c’è chi parla di un’operazione di liberazione di Kherson ormai «iniziata».

Ore 17:44 - Kiev alla popolazione del Donbass: «Preparatevi a evacuare»

«Siate saggi e preparatevi a evacuare!». È l’appello lanciato dalla vicepremier ucraina Iryna Vereshchuk alla popolazione del Donbass. La gente rischia di essere tagliata fuori da «elettricità, acqua, cibo e forniture mediche, riscaldamento e comunicazioni» se rimane nell’area, ha avvertito la vicepremier in un post su Telegram, riporta il Guardian.

Ore 18:01 - Zelensky premia i militari ucraini al parlamento di Kiev

Zelensky ha assegnato oggi la Croce di guerra al merito al personale militare durante una cerimonia al parlamento di Kiev. «La Croce di guerra al merito è un premio per le azioni forti compiute da persone forti — ha detto —. Stiamo insieme a chi difende eroicamente il nostro Paese sul campo di battaglia. Gratitudine e rispetto per tutti i nostri soldati! Ogni giorno combattiamo affinché tutti sul pianeta capiscano che non siamo una colonia o un’enclave o un protettorato».

E ancora: «Vivere in cattività non è vivere», ha aggiunto, promettendo che gli ucraini «combatteranno fino alla fine, fino all’ultimo respiro, fino all’ultimo proiettile, fino all’ultimo soldato».

Ore 18:04 - Almeno 2 morti nel raid russo a Toretsk nel Donetsk

Almeno due persone sono state uccise oggi nella città di Toretsk nel Donetsk, nell’Ucraina orientale, a causa del crollo di un edificio di cinque piani a seguito di un attacco missilistico russo.

Ore 18:09 - Raid russo a Kharkiv, morto un poliziotto di 26 anni

Un poliziotto ucraino di 26 anni è morto a seguito di un bombardamento russo ad una centrale termica nell’oblast di Kharkiv, Lo riporta il Kiev Independent, precisando che a perdere la vita è stato il sergente di polizia Oleksiy Nasonov. Secondo il sindaco di Kharkiv, Ihor Terekhov, i russi hanno bombardato la città due volte la notte scorsa con missili S-300.

Ore 19:14 - Kiev, russi violano regole guerra, vestiti con uniformi ucraine

Le «forze d’invasione russe continuano a bombardare le postazioni delle forze ucraine e le infrastrutture civili, utilizzando tutti i tipi di armi disponibili». Lo ha denunciato su Facebook il servizio stampa dello Stato maggiore delle forze armate ucraine, riporta Ukrinform. «Inoltre, il nemico ricorre all’inganno, violando le regole della guerra. In particolare, durante un assalto a Pisky, gli occupanti russi hanno usato le uniformi delle forze armate ucraine con bande bianche su braccia e gambe», prosegue il rapporto. «La situazione non è cambiata in modo significativo nelle direzioni di Volyn, Polissia e Sivershchyna, fatta eccezione per l’uso di sistemi missilistici antiaerei da parte delle unità nemiche con attacchi dalla Bielorussia su obiettivi nella regione di Chernihiv», ha aggiunto lo stato maggiore.

Ore 00:53 - Kiev: nave con orzo rubato in Ucraina è sbarcata in Libano

L’ambasciatore dell’Ucraina in Libano Ostash ha protestato in un incontro con il presidente del Libano Michel Aoun denunciando che mercoledì 27 luglio una nave siriana carica di orzo esportato dai territori occupati dell’Ucraina è entrata nel porto di Tripoli. Lo riporta l’Ukrainska Pravda. L’ambasciatore ha richiesto «l’adozione di misure per chiarire le circostanze della sua permanenza nelle acque territoriali libanesi» sottolineando che «questo fatto può danneggiare le relazioni bilaterali».

Ore 00:55 - Dalla Lituania munizioni e mezzi corazzati all’Ucraina

Il presidente della Lituania, Gitanas Nauseda, ha annunciato che Vilnius consegnerà a Kiev un nuovo pacchetto di forniture militari. «Continuiamo a fornire assistenza militare e non sono venuto a mani vuote. Il nuovo pacchetto è composto da munizioni e 10 veicoli corazzati» ha detto Nauseda dopo un incontro a Kiev con il presidente ucraino Zelensky.

Ore 02:58 - Ecco come sarà la controffensiva ucraina per riconquistare il sud del Paese

I piani devono superare la prova del campo. È quello che si augura lo Stato Maggiore ucraino per l’offensiva su Kherson, per ora alle prime mosse d’assaggio. La narrazione, la propaganda interna e internazionale, una serie di attacchi degli ucraini pongono la città meridionale al centro dell’attenzione. Londra, con l’ormai abituale enfasi, sostiene che la spinta ha «preso slancio». Alti funzionari di Kiev mostrano cautela sulla tabella di marcia, ma c’è chi parla di un’operazione di liberazione di Kherson ormai «iniziata». Le dichiarazioni vanno pesate due volte, giudicate con grande prudenza visto che ognuno prova a trasmettere fiducia ai rispettivi schieramenti e non mancano neppure contraddizioni nei report.

Ore 03:05 - Crisi del gas, Hannover si “spegne”

Docce fredde in palestre, piscine comunali e bagni pubblici, luci spente sui monumenti di notte. Il taglio delle forniture di gas russo alla Germania e i timori in vista dell’inverno hanno indotto Hannover a «spegnere» la città, prima in Europa ad adottare provvedimenti così drastici.

Il consiglio comunale ha deciso che l’erogazione di acqua calda sarà sospesa in tutti gli edifici pubblici e non ci sarà illuminazione notturna sulle fontane e sugli edifici pubblici, compreso il municipio e alcuni musei.

Ore 03:07 - Olena Zelenska su Vogue, polemiche e accuse

L’accusa principale è quella di aver reso «glamour», «affascinante» la guerra. Sui social, frotte di indignati hanno commentato negativamente la cover di ottobre del giornale di moda più importante al mondo, Vogue America, dedicata alla first lady ucraina Olena Zelenska che, nel servizio dal titolo «Il ritratto del coraggio», posa anche con il marito e presidente Zelensky. Le foto sono firmate dalla ritrattista Annie Leibovitz volata a Kiev per l’occasione: «La guerra non è Instragram»; «C’è gente che soffre», si legge.

Ore 05:09 - Kharkiv, ancora bombe su edifici civili

Il sindaco di Kharkiv, Ihor Terekhov, ha segnalato che le forze russe hanno colpito una casa a due piani e un’università. Lo ha riferisce Kyiv Independent. Sul posto sono al lavoro i soccorritori e non si hanno ancora notizie di vittime

Ore 05:43 - Kherson, attacco russo: 7 morti e 6 feriti

È di sette morti e sei feriti il bilancio dei bombardamenti effettuati dalle forze russe nelle ultime ore nell’oblast meridionale ucraino di Kherson, secondo quanto riferisce la polizia locale. Negli attacchi sono state distrutte o danneggiate diverse case in quattro insediamenti. Secondo quanto riferito, le forze russe hanno rubato veicoli civili e una nave passeggeri che avrebbero utilizzato per attraversare il fiume Dnipro nell’area del ponte Antonivsky danneggiato

Missili sul carcere di Olenivka, «53 vittime». Scambio di accuse Kiev-Mosca. Giusi Fasano, Marta Serafini, Paolo Foschi e Redazione Online su Il Corriere della Sera il 29 Luglio 2022.

Le notizie di venerdì 29 luglio, in diretta. Le autorità ucraine invitano i civili a lasciare il Donbass

• La guerra in Ucraina è al 156mo giorno.

• L’esercito di Kiev si prepara a lanciare una grande controffensiva per riconquistare almeno una parte del sud del Paese occupata dai russi, mentre l’artiglieria di Mosca continua a martellare nel Donbass le postazioni ucraine.

• La crisi del gas intanto costringe l’Europa a correre ai ripari. La città tedesca di Hannover è la prima a varare un drastico piano di taglio dei consumi.

Ore 05:48 - Kiev: nave con orzo rubato in Ucraina è sbarcata in Libano

L’ambasciatore dell’Ucraina in Libano Ostash ha protestato in un incontro con il presidente del Libano Michel Aoun denunciando che mercoledì 27 luglio una nave siriana carica di orzo esportato dai territori occupati dell’Ucraina è entrata nel porto di Tripoli. Lo riporta l’Ukrainska Pravda. L’ambasciatore ha richiesto «l’adozione di misure per chiarire le circostanze della sua permanenza nelle acque territoriali libanesi» sottolineando che «questo fatto può danneggiare le relazioni bilaterali».

Ore 05:50 - Ecco come sarà la controffensiva ucraina per riconquistare il sud del Paese

I piani devono superare la prova del campo. È quello che si augura lo Stato Maggiore ucraino per l’offensiva su Kherson, per ora alle prime mosse d’assaggio. La narrazione, la propaganda interna e internazionale, una serie di attacchi degli ucraini pongono la città meridionale al centro dell’attenzione. Londra, con l’ormai abituale enfasi, sostiene che la spinta ha «preso slancio». Alti funzionari di Kiev mostrano cautela sulla tabella di marcia, ma c’è chi parla di un’operazione di liberazione di Kherson ormai «iniziata». Le dichiarazioni vanno pesate due volte, giudicate con grande prudenza visto che ognuno prova a trasmettere fiducia ai rispettivi schieramenti e non mancano neppure contraddizioni nei report.

Ore 05:57 - Dalla Lituania munizioni e mezzi corazzati all’Ucraina

Il presidente della Lituania, Gitanas Nauseda, ha annunciato che Vilnius consegnerà a Kiev un nuovo pacchetto di forniture militari. «Continuiamo a fornire assistenza militare e non sono venuto a mani vuote. Il nuovo pacchetto è composto da munizioni e 10 veicoli corazzati» ha detto Nauseda dopo un incontro a Kiev con il presidente ucraino Zelensky.

Ore 05:58 - Crisi del gas, Hannover si “spegne”

Docce fredde in palestre, piscine comunali e bagni pubblici, luci spente sui monumenti di notte. Il taglio delle forniture di gas russo alla Germania e i timori in vista dell’inverno hanno indotto Hannover a «spegnere» la città, prima in Europa ad adottare provvedimenti così drastici.

Il consiglio comunale ha deciso che l’erogazione di acqua calda sarà sospesa in tutti gli edifici pubblici e non ci sarà illuminazione notturna sulle fontane e sugli edifici pubblici, compreso il municipio e alcuni musei.

Ore 05:59 - Olena Zelenska su Vogue, polemiche e accuse

L’accusa principale è quella di aver reso «glamour», «affascinante» la guerra. Sui social, frotte di indignati hanno commentato negativamente la cover di ottobre del giornale di moda più importante al mondo, Vogue America, dedicata alla first lady ucraina Olena Zelenska che, nel servizio dal titolo «Il ritratto del coraggio», posa anche con il marito e presidente Zelensky. Le foto sono firmate dalla ritrattista Annie Leibovitz volata a Kiev per l’occasione: «La guerra non è Instragram»; «C’è gente che soffre», si legge.

Ore 06:00 - Kharkiv, ancora bombe su edifici civili

Le forze russe hanno bombardato stanotte il centro di Kharkiv, colpendo un edificio a due piani e un istituto scolastico. Lo rendono noto le autorità locali, citate dall’agenzia Ukrinform. «Il servizio di emergenza statale è a lavoro per sgomberare le macerie e cercare eventuali persone intrappolate. Attualmente non ci sono notizie di morti o feriti o uccisi», afferma il sindaco Ihor Terekhov

Ore 06:02 - Kherson, attacco russo: 7 morti e 6 feriti

È di sette morti e sei feriti il bilancio dei bombardamenti effettuati dalle forze russe nelle ultime ore nell’oblast meridionale ucraino di Kherson, secondo quanto riferisce la polizia locale. Negli attacchi sono state distrutte o danneggiate diverse case in quattro insediamenti. Secondo quanto riferito, le forze russe hanno rubato veicoli civili e una nave passeggeri che avrebbero utilizzato per attraversare il fiume Dnipro nell’area del ponte Antonivsky danneggiato

Ore 08:00 - La prima nave di grano lascia oggi il porto di Odessa

La prima nave con il grano ucraino lascerà il porto di Odessa nella giornata di oggi se non ci saranno cause di forza maggiore a bloccare l’operazione. Lo ha reso noto una fonte a Ria Novosti. La partenza è stata stabilita in base all’accordo firmato a Istanbul tra Russia e Ucraina con la mediazione di Turchia e Onu.

Ore 08:11 - Il Senato Usa: «La Russia è sponsor del terrorismo»

Il Senato americano ha approvato all’unanimità una risoluzione non vincolante che chiede al Segretario di Stato Antony J. Blinken di designare la Russia come stato sponsor del terrorismo per azioni in Cecenia, Georgia, Siria e Ucraina che hanno provocato «la morte di innumerevoli uomini, donne e bambini». É quanto riporta il sito del New York Times. Un provvedimento simile era stato introdotto alla Camera. Tuttavia, il potere di designare uno stato sponsor del terrorismo spetta al Dipartimento di Stato. In ogni caso l’approvazione della risoluzione da parte del Senato esercita ancora più pressioni del Congresso sull’amministrazione Biden affinché aggiunga la Russia a un elenco di stati sponsor del terrorismo che include Cuba, Corea del Nord, Iran e Siria. Il Congresso ha approvato aiuti per oltre 50 miliardi di dollari all’Ucraina

Ore 08:38 - Da Kharkiv, bombe sul distretto industriale dalla nostra inviata Giusi Fasano 

Attacco russo all’alba nella città di Kharkiv. Alle quattro del mattino i russi hanno attaccato una zona del centro colpendo un edificio residenziale e una scuola. I soccorritori sono al lavoro per rimuovere le macerie e cercare eventuali vittime. In questi giorni Kharkiv è diventata bersaglio degli attacchi missilistici delle truppe di Putin. Anche la parte nord-est della città, devastata già all’inizio del conflitto, è tornata sotto le bombe. Ihor Terekov, il sindaco, ha Confermato gli attacchi di stamane su Telegram (“con due missili S-300”, dice) e ha dichiarato che anche il distretto industriale è stato bombardato.

Ore 09:04 - Nel Donetsk otto vittime dei russi, dopo le bombe di ieri

Sale a 8 il bilancio delle vittime civili del bombardamento da parte delle truppe russe nella regione del Donetsk avvenuto ieri, che ha causato anche 19 feriti. Lo riferisce su Telegram, Pavlo Kyrylenko, capo dell’amministrazione militare della regione di Donetsk, come riporta Ukrinform. Le bombe russe hanno provocato 3 morti a Bakhmut, 2 a Toretsk, 1 a Orlivka, 1 a Hirnik e 1 a Soledar, ha riferito Kyrylenko.

Ore 09:25 - Mykolaiv, è in corso un allarme per raid aereo

E’ in corso un allarme per raid aereo nell’area di Mykolaiv. Sia il sindaco della città Oleksandr Syenkevych che il governatore regionale Vitaliy Kim hanno dato l’annuncio su Telegram. Syenkevych ha dato un aggiornamento sulla situazione su Telegram parlando del lancio di «proiettili a grappolo in uno dei distretti di Mykolaiv. Ci sono vittime. Le ambulanze sono già arrivate». Il sindaco ha esortato i residenti a rimanere nei rifugi.

Ore 10:16 - Bombe a grappolo su Mykolaiv: almeno cinque morti

I russi hanno sparato bombe a grappolo in uno dei distretti di Mykolaiv, uccidendo almeno 5 persone. Lo hanno comunicato il sindaco Oleksandr Senkevych e il governatore della regione di Mykolaiv Vitaliy Kim su Telegram. «Un missile ha colpito una fermata dei mezzi pubblici. 12 persone sono rimaste a terra. Al momento il bilancio è di 5 morti e 7 feriti», ha affermato Kim.

Ore 11:17 - Attacco alla prigione di Olenivka, nel Donbass: «53 morti»

Il ministero della Difesa russo ha dichiarato che l’esercito ucraino ha attaccato un centro di detenzione preventiva vicino a Olenivka nella regione del Donbass con sistemi missilistici Himars, forniti dagli Stati Uniti, e ha ucciso 53 prigionieri di guerra ucraini. Tra questi ci sarebbero stati anche alcuni membri del battaglione Azov, che aveva difeso l’impianto Azovstal di Mariupol. Circa 75 i feriti, tra cui vari dipendenti del centro. Il ministero della Difesa russo ha definito l’attacco ucraino una «flagrante provocazione» volta a intimidire i soldati ucraini che pensano di arrendersi.

Ore 11:31 - Il ministro della Difesa britannico: «La Russia è uno stato fascista»

La Russia è uno «Stato fascista» che ha deciso di invadere l’Ucraina. Lo ha detto a Sky News il ministro della Difesa britannico Ben Wallace, secondo cui comunque le forze armate di Mosca «ora stentano in molti punti del fronte» e non riescono a raggiungere gli obiettivi prestabiliti. Per questo il presidente russo Vladimir Putin sarebbe nuovamente costretto a un cambio di strategia. «Il piano A, B e C di Putin è fallito e potrebbe guardare al piano D», ha affermato Wallace.

Ore 11:51 - L'Ungheria comprerà ancora gas dalla Russia: «La Ue cambi strategia»

L'Ungheria prevede di firmare un accordo con la Russia su ulteriori forniture di gas per 700 milioni di metri cubi entro la fine dell'estate. Lo ha dichiarato il primo ministro ungherese Viktor Orban alla radio di Stato. «L'Ungheria avrà abbastanza gas. Dopo la firma dell'accordo saremo al sicuro», ha aggiunto Orban. «La strategia che abbiamo utilizzato come base del nostro comportamento si è indebolita, è fallita ed diventata inesistente. Se Bruxelles non cambia la sua strategia, dovremmo aspettarci un'economia militare in tutta Europa in ottobre... Sanzioni e l'invio di armi sono inefficaci. Di solito non si spengono gli incendi con i lanciafiamme». Il primo ministro magiaro ha osservato che la nuova strategia da lui auspicata dovrebbe concentrarsi sui negoziati di pace tra Russia e Stati Uniti come principali sponsor finanziari del conflitto.

Ore 12:11 - La Russia: «Missili Himars sul carcere di Olenivka», 53 morti 

(dalla nostra inviata, Marta Serafini) Iasi — L'account Telegram del quartier generale della difesa territoriale dell'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk ha aggiornato il bilancio dei prigioneri di guerra ucraini nel carcere di Olenivka uccisi da un attacco ucraino, secondo la Difesa russa: le vittime sono 53, in precedenza ne risultavano 40. l’attacco sarebbe avvenuto con gli «Himars di fabbricazione Usa». «A Olenivka sono morte 53 persone e altre 75 sono rimaste ferite. Il regime criminale di Kiev uccide di proposito i militanti ucraini che si sono arresi per coprire le tracce dei crimini di guerra commessi contro la popolazione civile del Donbass, costringendo così il resto a continuare le ostilità e non arrendersi alle truppe del popolo della Repubblica di Donetsk». L'agenzia di stampa RIA Novosti cita Daniil Bezsonov, un ministro dell'autoproclamata e non riconosciuta Repubblica popolare di Donetsk nell'Ucraina occupata che afferma: «La leadership politico-militare dell'Ucraina, a quanto pare, ha deciso di sbarazzarsi della zavorra inutile». Sempre secondo Ria, la prigione sarebbe la colonia penale n. 120 nel villaggio di Olenivka (Yelenovka) dove sono stati rinchiusi i prigionieri del battaglione Azov sono stati presi dopo l'assedio di Mariupol. Kiev ovviamente respinge le accuse. «Gli stessi russi hanno colpito Olenivka per distruggere le prove dei crimini», afferma il consigliere del sindaco di Mariupol, Petro Andryushchenko.

Ore 12:28 - Attacco al carcere di Olenivka, Kiev smentisce: «Missili russi»

«Le forze armate della Federazione russa hanno condotto un attacco di artiglieria mirato contro un istituto di correzione a Olenivka, nella regione di Donetsk, dove si trovano anche prigionieri ucraini. In questo modo gli occupanti russi hanno raggiunto i loro obiettivi criminali, accusare l'Ucraina di commettere "crimini di guerra" e nascondere le torture e le esecuzioni dei prigionieri». Così l'esercito ucraino ha smentito le accuse della Difesa russa secondo cui Kiev avrebbe bombardato il centro di detenzione preventiva di Olenivka uccidendo da 40 a 53 prigionieri di guerra ucraini detenuti nella struttura. Russia e Ucraina hanno entrambe aperto indagini per chiarire chi è il responsabile dell’attacco.

Ore 13:13 - Kiev: 18 navi con grano pronte a salpare

Diciassette navi che sono bloccate dai russi da 5 mesi nei porti ucraini sul Mar Nero sono già cariche di grano e un’altra viene caricata in queste ore. Lo ha reso noto il ministro delle Infrastrutture ucraino, Oleksandr Kubrakov, aggiungendo che spera che le prime navi possano salpare entro la fine di questa settimana. «Speriamo di ricevere oggi l’approvazione delle Nazioni Unite a conferma dei corridoi che abbiamo proposto», ha detto Kubrakov, in piedi a Odessa accanto a una nave che è rimasta bloccata dall’invasione ed è ora pronto a salpare. In base all’accordo sul grano, l’Onu e la Turchia hanno garantito il passaggio sicuro delle navi che trasportano il grano dall’Ucraina. Le forze russe hanno bloccato i porti dell’Ucraina a febbraio come parte del tentativo di Mosca di catturare il paese, causando una carenza mondiale di grano che ha spinto alcuni paesi verso la carestia .

Ore 13:48 - Ridotta pena al soldato russo condannato all’ergastolo

La corte di appello di Kiev ha ridotto a 15 anni la condanna del soldato russo inizialmente condannato all’ergastolo per crimini di guerra. Il processo, il primo di questo genere da dopo l’invasione della Russia in Ucraina, ha visto sul banco degli imputati il 21enne Vadim Shishimarin, che ha confessato di aver ucciso un civile. La condanna all’ergastolo lo scorso maggio era stata giudicata troppo dura da una parte dell’opinione pubblica, dato che il soldato aveva confessato il crimine ed espresso il proprio rimorso dopo aver eseguito gli ordini. L’avvocato difensore, Viktor Ovsyannikov, si era appellato al tribunale per ridurre la pena a 10 anni. Il legale ha affermato che, molto probabilmente, Shishimarin potrebbe tornare in Russia nell’ambito di uno scambio di prigionieri.

Ore 14:07 - Zelensky al porto di Chornomorsk: «Pronta a partire la prima nave con il grano»

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, accompagnato dagli ambasciatori dei Paesi del G7, si è recato in visita al porto di Chornomorsk, uno dei tre da cui dovrebbero partire le navi destinate all'esportazione del grano. «È importante per noi rimanere i garanti della sicurezza alimentare globale: mentre altri bloccano il Mar Nero e provocando la morte in altri Paesi, noi permettiamo alle persone di sopravvivere», ha concluso Zelensky. E poi su Telegram ha detto:«Siamo pronti a esportare il grano ucraino. Stiamo aspettando un segnale dai nostri partner sull'inizio del trasporto».

Ore 14:17 - Raid russo a Kramatorsk: almeno «un morto e cinque feriti»

Almeno un morto e 5 feriti in un attacco missilistico russo a Kramatorsk, città dell'Ucraina orientale situata nell'oblast di Donetsk. Lo ha riferito il capo dell'amministrazione militare regionale di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, riporta Ukrinform. «Al momento si sa di una persona morta e cinque feriti. Due case sono state completamente distrutte, altre 21 sono state danneggiate», ha spiegato Kyrylenko.

Ore 15:00 - Zelensky all'ospedale militare visita i «difensori della patria» feriti

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha visitato oggi un ospedale dove erano ricoverati i «difensori» ucraini feriti durante i combattimenti. «I nostri difensori continuano a mantenere uno spirito combattivo. Noi vi sosteniamo molto. Guarite presto!», ha detto Zelensky, riporta Ukrinform. Poi rivolgendosi al personale medico ha aggiunto: «Anche i nostri medici meritano un rispetto straordinario. Lavorano 24 ore su 24, prendendosi cura della vita di migliaia dei nostri connazionali».

Ore 15:50 - Kiev: 18 civili morti negli ultimi due giorni

Almeno 18 civili sono morti e molti altri sono rimasti feriti negli scontri degli ultimi due giorni in Ucraina. Il governatore militare provinciale Pavlo Kyrylenko ha dato notizia di 10 vittime e 25 feriti a Donetsk, a causa dei bombardamenti russi su molti centri abitati. Altri due civili morti si contano a Kharkiv, cinque a Mykolaiv e uno in aree controllate dai separatisti filorussi.

 Ore 16:30 - Filorussi: la Russia apre indagine su carcere bombardato

Sono saliti a 53 gli uccisi e 75 i feriti nel bombardamento sul centro di detenzione di soldati ucraini a Olenivka, nella repubblica filorussa di Donetsk, secondo quanto afferma il quartier generale della difesa territoriale dell’entità separatista citata dalla Tass. Secondo l’ufficio del procuratore ucraino, citato dal Guardian, i feriti sono invece 130. I russi e gli ucraini si accusano a vicenda di avere compiuto il bombardamento sul centro, dove sono detenuti soldati ucraini fatti prigionieri.

Il Comitato Investigativo della Russia intanto«ha aperto un caso penale per un reato ai sensi dell’articolo 356 del codice penale della Federazione Russia. «Gli investigatori - aggiungono i filorussi - stanno attualmente indagando sulla scena. Il Comitato investigativo russo prenderà provvedimenti per stabilire tutte le circostanze dell’incidente e i nazionalisti ucraini coinvolti in questo crimine».

Anche l’ufficio del procuratore generale ucraino ha avviato un’indagine sul raid nella prigione di Olenivka, in violazione delle leggi e dei costumi di guerra delineati nel codice penale dell’Ucraina, come riporta la Cnn. Secondo le informazioni preliminari raccolti dall’ufficio del pubblico ministero «lo stato occupante ha colpito il territorio della colonia penale n. 120 nel villaggio temporaneamente occupato di Olenivka nel distretto di Volnovakha nella regione di Donetsk». Inoltre «è stato stabilito che in questa colonia gli occupanti vi hanno creato un luogo di detenzione, dove sono detenuti illegalmente civili e prigionieri di guerra delle forze armate ucraine», si legge ancora nella dichiarazione. «Un’indagine preliminare è in corso».

Ore 16:41 - Habeck: «Mettere in funzione Nord Stream 2 non è un’opzione»

Il ministro dell’Economia tedesco Robert Habeck ha dichiarato che mettere in funzione il gasdotto Nord Stream 2 non è un’opzione perché farebbe solo il gioco del presidente russo Vladimir Putin . Il gasdotto Nord Stream 2 è stato progettato per raddoppiare il flusso di gas russo direttamente in Germania, ma il governo tedesco ha deciso due giorni prima dell’invasione russa dell’Ucraina che non sarebbe entrato in funzione, poiché le relazioni diplomatiche con Mosca si erano interrotte.

Ore 17:29 - Gb, ecco le conquiste della Russia

Il ministero della Difesa britannico ha pubblicato il suo aggiornamento quotidiano dell’intelligence sulle posizioni militari sul campo di battaglia in Ucraina .

Ore 17:32 - 007 Kiev, attacco prigione compiuto da gruppo Wagner

L'intelligence ucraina ritiene che l'uccisione di prigionieri ucraini nel centro di detenzione di Olenivka, nel Donetsk, sia stato organizzato da mercenari Wagner su istruzione personale di Yevgeny Prigozhin senza coordinamento con la leaderhip del ministero della Difesa ucraino. Lo riporta la testata Ukrainska Pravda. «Le esplosioni di Olenivka sono una provocazione deliberata e un innegabile atto di terrorismo da parte delle forze armate occupanti. Secondo le informazioni disponibili, sono stati eseguiti da mercenari `Wagner´ sotto il comando personale del proprietario nominale Yevhen Prigozhin. L'organizzazione e l'attuazione dell'attacco terroristico non sono stati coordinati con la direzione del Ministero della Difesa della Federazione Russa», afferma la direzione intelligence del ministero della Difesa ucraino, secondo quanto riporta Ukrainska Pravda.

Ore 17:50 - Ufficio Zelensky: bombe su centro detenzione atto terroristico

Secondo Andriy Yermak, capo dell'ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il bombardamento su un centro di detenzione nella zona di Olenivka, nella regione di Donetsk, che ha provocato 53 vittime tra i prigionieri ucraini detenuti dai filorussi è un «atto terroristico cinico e spregevole». «I russi hanno lanciato un attacco missilistico alla struttura della colonia penale di Olenivka, dove sarebbero detenuti prigionieri di guerra ucraini. Un crimine cinico e spregevole che passerà alla storia come `l'attacco terroristico di Olenivka´», ha scritto Yermak su Twitter.

 Ore 17:54 - Kiev: autentico video dei russi che evirano ucraino

Mykhail Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha confermato l'autenticità di un video - che circola da ore su diversi canali social - nel quale un gruppo di presunti soldati russi taglia i genitali di un prigioniero di guerra ucraino. Il filmato inizialmente condiviso sui canali Telegram filorussi è stato poi rilanciato da diversi politici ucraini per denunciare i crimini di guerra perpetrati nel Paese dall'esercito russo. «Il mondo deve rendersi conto: la Russia è un Paese di cannibali che amano la tortura e l'omicidio», ha twittato Podolyak. «Un soldato russo del battaglione ceceno Ahmat ha tagliato i genitali di un prigioniero di guerra ucraino», ha invece twittato la deputata ucraina Inna Sovsun, in un post poi censurato dal social media perché conteneva le cruente immagini dell'episodio di violenza. Secondo quanto riferito, il video mostra un gruppo di uomini in tute mimetiche russe che bloccano a terra un prigioniero di guerra ucraino per poi usare un taglierino per rimuovere i suoi genitali prima di mostrarli alla telecamera. Non è chiaro quando o dove sia stato girato il video, né se la vittima della tortura sia sopravvissuta alle ferite riportate.

Ore 18:22 - Casa Bianca, presto un nuovo annuncio di armi a Kiev

«Molto presto» ci sarà un «nuovo annuncio» di invio di armi all'Ucraina. Lo ha riferito il portavoce della Sicurezza nazionale, John Kirby, in un briefing con i giornalisti. Kirby non ha voluto specificare il tipo di armi, limitandosi a dire che l'invio sarà «in linea» con i precedenti, lasciando intendere che ci saranno anche i sistemi Himars.

Ore 18:40 - Usa: la Russia prenda sul serio la proposta sui prigionieri

«La nostra proposta sui prigionieri è seria, speriamo che i russi la prendano seriamente. È stata fatta diverse settimane fa». Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale, John Kirby. «Che Lavrov abbia detto che vuole parlare con Blinken è un buon segno», ha aggiunto.

Ore 18:42 - «Non c'è stallo in Donbass, molte battaglie»

«Non c'è stallo in Donbass in questo momento, ci sono ancora molte battaglie in corso— ha spiegato il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale, John Kirby — Rispetto ai primi mesi di guerra, le attività sono più piccole, da un punto di vista geografico e di forze in campo».

Ore 19:06 - Blinken parla con Lavrov: «Mosca accetti scambio di prigionieri»

Il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha annunciato di aver avuto una discussione «franca» con Serghei Lavrov sui cittadini americani detenuti in Russia, chiedendogli di accettare lo scambio di prigionieri.

Per quanto riguarda la guerra in Ucraina Blinken ha detto al ministro degli Esteri russo che il mondo non riconoscerà mai l'annessione di territori conquistati.

Ore 19:14 - Kiev, forze armate neutralizzano offensiva russa a Slovyansk

Le forze armate ucraine hanno represso le offensive e gli assalti russi nelle aree di Avdiivka, Kamyanka, Krasnohorivka e Pisky e hanno respinto i tentativi di assalto nelle aree di Soledar, Vershyna e Semyhirya. Lo afferma l'ultimo rapporto dello Stato maggiore delle forze armate ucraine pubblicato su Facebook.

Al momento, riporta Ukrinform - «non ci sono stati cambiamenti significativi nella situazione in direzione di Volyn e Polissya. Non è stata segnalata la presenza di forze armate della Federazione Russa e della Bielorussia». In direzione di Siversky, «il nemico ha continuato a colpire infrastrutture con artiglieria missilistica nelle aree di confine delle regioni di Chernihiv e Sumy e ha condotto ricognizioni aeree vicino al villaggio di Hremyach nella regione di Chernihiv». Inoltre «il nemico ha aperto il fuoco con tubi e artiglieria a razzo nelle aree di Kharkiv, Rubizhne, Udy, Dementiyivka, Slatyne, Bazaliyivka, Peremoha, Mayak, Zamulivka, Lisne, Sosnivka, Svitlychne, Ivanivka, Korobochkyne e molte altre località e ha lanciato un attacco aereo vicino a Staryi Saltiv».

In direzione di «Slovyansk, il nemico ha usato tubi, artiglieria missilistica e carri armati vicino a Dolyna, Bohorodychne, Kurulka, Hrushuvakha, Virnopillia, Sulyhivka e molte altre località».

Ore 19:23 - Missili sui civili: cosa c’è dietro la strategia del terrore di Putin

(Andrea Marinelli e Giudo Olimpio) I fronti «muovono» lenti, seguono i tempi della guerra d’attrito mentre i colpi più devastanti arrivano da lontano. Un duello con perdite anche tra i civili. Mosca, sin dal primo giorno dell’invasione, ha lanciato missili su città e posizioni dell’Ucraina. Oltre 3 mila «pezzi», ha ricordato il presidente Zelensky denunciando i crimini del Cremlino. Sulle località sono piombati i cruise Kalibr, quindi gli Iskander, i vecchi Tochka U, i KH 22, infine ordigni per impiego marittimo e anti-aereo. Lunga la lista degli obiettivi: le basi, gli hangar dove sono stoccati i rifornimenti Nato, le stazioni, le infrastrutture, i complessi commerciali, le strade, le piazze. Una tattica che ha coinvolto la popolazione, sospinta in prima linea nonostante fosse lontana dal fronte.

Ore 19:35 - Lavrov a Blinken: otterremo obiettivi dell'operazione in Ucraina

Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov nel corso della telefonata con il suo omologo Usa Anthony Blinken ha affermato che «gli obiettivi dell'operazione militare speciale russa in Ucraina saranno raggiunti». Lo riporta il ministero degli esteri russo, citato dalla Tass.

Ore 19:46 - Lavrov: le relazioni Russia-Usa vanno normalizzate

Il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov e il suo omologo Usa Antony Blinken si sono scambiati visioni sulle relazioni bilaterali, che «devono essere normalizzate». Lo fa sapere il ministero degli esteri russo, come riporta l'agenzia russa Tass. Lavrov ha offerto a Blinken di tornare alla «diplomazia tranquilla» senza speculazioni sullo scambio di prigionieri.

Battaglione Azov a Putin: «Sarai giustiziato con i tuoi sciacalli». Giusi Fasano, Marta Serafini e Redazione Online su Il Corriere della Sera il 30 Luglio 2022.

Le notizie di sabato 30 luglio. Il comandante del battaglione ucraino Azov, Mykyta Nadtochia risponde così a Mosca per l'attacco al carcere Olenivka. Le autorità ucraine invitano i civili a lasciare il Donbass. Zelensky: «Evacuare il Donetsk»

• La guerra in Ucraina è al 157mo giorno.

• Scambio di accuse tra Kiev e Mosca per la strage di Olenivka.

• L’esercito di Kiev si prepara a lanciare una grande controffensiva per riconquistare almeno una parte del sud del Paese occupata dai russi, mentre l’artiglieria di Mosca continua a martellare nel Donbass le postazioni ucraine.

• La crisi del gas intanto costringe l’Europa a correre ai ripari. La città tedesca di Hannover è la prima a varare un drastico piano di taglio dei consumi.

Ore 02:51 - Il governo approva l’elenco delle imprese da privatizzare

Il Governo ha approvato l’elenco delle 420 imprese statali, che saranno trasferite alla gestione del Fondo dei beni statali dell’Ucraina per ulteriori privatizzazioni e liquidazioni. Secondo la nota del Governo, 66 imprese statali otterranno nuovi proprietari nell’ambito della cosiddetta «piccola» privatizzazione. Attrarre investimenti consentirà di ripristinare o modernizzare la produzione, compresa la produzione orientata all’esportazione, e creare nuovi posti di lavoro. Ciò entrerà a far parte della ricostruzione economica del Paese. Inoltre 354 imprese statali saranno liquidate o riorganizzate.

Ore 03:43 - L’Unione Europea condanna fermamente l’attacco alla prigione di Olenivka

Il presidente Zelensky ha definito l’attacco di venerdì alla prigione di Olenivka che ha causato più di 50 morti «un deliberato crimine di guerra russo, un deliberato omicidio di massa», dopo che Mosca ha accusato le forze ucraine di esserne responsabili. In precedenza, l’esercito russo aveva riferito di 40 morti e 75 feriti, mentre le autorità separatiste filorusse della regione di Donetsk hanno stimato un bilancio di 53 vittime. - L’UE incolpa le forze armate russe, inizialmente è stata Mosca a incolpare Kiev. Lo Stato Maggiore ucraino ha ritenuto che l’obiettivo fosse quello di «accusare l’Ucraina di aver commesso crimini di guerra» e di «coprire le torture dei prigionieri e le esecuzioni» che erano state perpetrate. La televisione di Stato russa ha trasmesso immagini di baracche carbonizzate e strutture metalliche distrutte. Mostrava immagini sfocate di quelli che sembravano essere corpi umani. Da parte sua, l’Unione Europea ha condannato «con la massima fermezza le atrocità commesse dalle forze armate russe e dai loro ausiliari», in una dichiarazione del suo capo della diplomazia che si riferisce sia al bombardamento della prigione sia alle accuse di tortura di un prigioniero ucraino. «Questi atti inumani e barbarici costituiscono gravi violazioni delle Convenzioni di Ginevra e del loro protocollo aggiuntivo ed equivalgono a crimini di guerra» ha aggiunto Josep Borrell, che ricopre la carica di Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza dal dicembre del 2019.

Ore 05:26 - Il sindaco di Khariv: i russi hanno colpito una scuola

Il sindaco di Kharkiv, Ihor Terekhov, ha segnalato dei bombardamenti nel distretto Slobidsky di Kharkiv, la città ucraina seconda per popolazione dopo la capitale. Lo ha riferisce Kyiv Independent. Secondo quanto riferito, nell’attacco è stato colpito un edificio scolastico. Non si hanno notizie sulle vittime.

Ore 05:49 - «La Russia vuole dissolvere l’Ucraina dalla mappa del mondo»

L’ambasciatore degli Stati Uniti presso le Nazioni Unite ha dichiarato che non ci sono più dubbi sul fatto che la Russia intenda smantellare l’Ucraina «e dissolverla completamente dalla mappa del mondo». Linda Thomas-Greenfield, la rappresentante permanente degli Usa alle Nazioni Unite, ha dichiarato venerdì al palazzo di vetro che ci sono chiari segni che la Russia stia gettando le basi per tentare di annettere tutte le regioni orientali ucraine di Donetsk e Luhansk e le regioni meridionali di Kherson e Zaporizhzhia, «eleggendo funzionari delegati illegittimi nelle aree controllate con l’obiettivo di indire finti referendum o decretarne l’adesione alla Russia». Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha dichiarato che questo è l’obiettivo dello sforzo bellico della Russia.

Ore 09:17 - Intelligence britannica: «A Kherson russi hanno realizzato ponti di barche»

«È probabile che l’Ucraina abbia respinto con successo gli assalti russi vicino alla città di Donetsk nel Donbass». È quanto riferisce il ministero della Difesa britannico che cita l’Intelligence. «Nella zona di Kherson, le forze armate russe hanno molto probabilmente realizzato due ponti di barche e un sistema di traghetti per compensare il fatto che i ponti vicini sono stati danneggiati nelle recenti incursioni». «In tutti i territori recentemente occupati nell’Ucraina meridionale - si legge nell’aggiornamento - le autorità insediate dalla Russia sono probabilmente sotto la crescente pressione di Mosca per consolidare il controllo sulla regione e prepararsi ai referendum sull’adesione alla Russia nel corso dell’anno. Le autorità locali stanno probabilmente costringendo la popolazione a rivelare i propri dati personali al fine di comporre le liste elettorali».

Ore 09:34 - Blinken sente Kuleba, deciso rafforzamento militare contro russi

Il ministro degli Esteri dell’Ucraina, Dmytro Kuleba, ha avuto una conversazione con il segretario di Stato americano Anthony Blinken dopo il colloquio di quest’ultimo ieri con il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov. «Abbiamo deciso - scrive Kuleba su Twitter - di rafforzare ulteriormente militarmente ed economicamente l’Ucraina e ci siamo concentrati sui prossimi passi pratici che consentiranno a Kiev di costringere l’invasione russa a fallire».

Ore 10:13 - Mosca mette le mani avanti: «difficile» applicare l’accordo sul grano

Zelensky da Odessa ha chiesto ieri all’Onu l’ok per far partire le navi del grano, secondo l’accordo firmato da Kiev e Mosca in Turchia con la mediazione dell’Onu. Ma il rappresentante russo al Consiglio di sicurezza dell’Onu mette le mani avanti: l’intesa per lo sblocco dell’export di grano dai porti ucraini del Mar Nero è di difficile applicazione, ha detto, perché in quei porti continuano ad arrivare dall’Occidente «armi pesanti». «È difficile essere in grado di sostenere la piena attuazione di questi accordi se le armi pesanti continuano a essere consegnate in quei porti», ha osservato Dmitri Polianskiy, vice ambasciatore russo alle Nazioni Unite, in una riunione a Palazzo di Vetro dedicata alla guerra in Ucraina. Polianskiy non ha fornito dettagli sulle sue accuse, ma ha promesso che le forze russe faranno «tutto il possibile per distruggere questi materiali perché nulla in questo accordo impedisce di continuare a lavorare per smilitarizzare l’Ucraina».

Ore 11:10 - Papa Francesco: «Non potrò viaggiare come prima ma voglio andare in Ucraina»

Papa Francesco, sul volo dal Canada a Roma, ha parlato con i giornalisti delle sue condizioni di salute e dei suoi prossimi viaggi: «Non credo che potrò tenere lo stesso ritmo dei viaggi di prima — ha spiegato il Pontefice — e credo che alla mia età e con questa limitazione (alle gambe) devo ridurre un po’, per poter servire la Chiesa o al contrario pensare alla possibilità di farmi da parte: non è una catastrofe, si può cambiare Papa, non c’è problema». Quindi Francesco ha escluso la possibilità di operarsi: «C’è il problema dell’anestesia». Il Papa ha però ribadito la volontà di recarsi in Ucraina, Sud Sudan, Congo e Kazakistan.

Ore 11:35 - Bufera sul tweet dell'ambasciata russa a Londra: «I combattenti Azov meritano l’impiccagione»

«I militanti dell’Azov meritano l’esecuzione, non tramite fucilazione, ma per impiccagione perché non sono veri soldati. Meritano una morte umiliante». Così ha twittato l’ambasciata russa a Londra dopo la notizia della strage nel carcere di Olenivka, Ucraina orientale, dove erano tenuti i militari ucraini catturati, compresi quelli del reggimento Azov. Immediate le reazioni di sdegno dei navigatori che hanno chiesto al social di cancellare il profilo dell’ambasciata. Invece Twitter, sebbene riconosca che il messaggio abbia violato la policy del social, ha deciso di lasciarlo «accessibile» in quanto di interesse pubblico.

Ore 11:48 - Kiev: «Onu e Croce Rossa indaghino sulla strage al carcere dei prigionieri Azov»

I vertici della Difesa ucraina chiedono all'Onu e alla Croce Rossa internazionale di inviare una missione di ispezione nel carcere di Olenivka, dopo l'esplosione della scorsa notte in cui sono morti una cinquantina di prigionieri ucraini, compresi dei combattenti del reggimento Azov. E' quanto si legge in un comunicato congiunto di delle Forze armate, dei servizi di sicurezza e del commissario parlamentare per i diritti umani, Dmytro Lubinets. Il comunicato, citato da Ukrinform, scrive che un'esplosione ha scosso la scorsa notte l'ex colonia penale 210 di Olenivka, nel Donbass occupato dai russi. Secondo fonti russe sono morti oltre 50 soldati ucraini prigionieri, mentre il numero dei feriti è incerto.

La Croce Rossa ha affermato di aver richiesto l'accesso per determinare la salute e le condizioni delle persone in prigione al momento dell'attacco. «La nostra priorità in questo momento è garantire che i feriti ricevano cure salvavita e che i corpi di coloro che hanno perso la vita siano trattati in modo dignitoso», si legge in una nota. Farhan Haq, portavoce del segretario generale delle Nazioni Unite, ha dichiarato in una conferenza stampa di venerdì di non avere ancora informazioni di prima mano sull'attacco e che «anche la questione dell'accesso è un punto difficile».

Ore 14:26 - La moglie del comandante dell'Azov in manifestazione a Kiev: «La comunità internazionale riconosca la Russia come Stato terrorista»

I familiari dei combattenti del Reggimento Azov, che nei mesi scorsi si erano asserragliati all'interno dell'acciaieria Azovstal, hanno manifestato a Kiev all'indomani della strage di prigionieri nel carcere dell'Ucraina orientale in territorio controllato dai russi. Lo ha riferito l'agenzia ucraina Suspilne, precisando che alla manifestazione ha preso parte anche Kateryna Prokopenko, moglie del comandante del reggimento Azov. La donna ha esortato la comunità internazionale a riconoscere la Russia come «Stato terrorista». Ha inoltre puntualizzato che l'Onu e la Croce Rossa dovrebbero garantire l'incolumità dei militari ucraini.

Ore 19:41 - «Evacuazione di 200mila civili dal Donetsk prima dell'inverno»

Il vice primo ministro ucraino Irina Vereshchuk ha affermato che nella parte della regione di Donetsk controllata dalle forze di Kiev ci sarà una evacuazione obbligatoria prima dell'inverno, che coinvolgerà circa 220mila persone. Lo riportano i media ucraini. Il motivo è la mancanza di fornitura energetica. I bambini interessati sarebbero 52mila. Vereshchuk ha fatto appello a tutte le famiglie, sottolineando come i più piccoli «non possono essere soggetti al pericolo mortale di un inverno senza luce e riscaldamento». L'evacuazione — viene precisato — non sarà comunque forzata. In caso di rifiuto i residenti dovranno firmare un apposito modulo.

Ore 19:42 - Onu: pronti a indagare sul bombardamento del carcere

Le Nazioni Unite sono pronte ad indagare sul bombardamento del carcere di Olenovka, nella regione di Donetsk, controllata dai russi, in cui sono rimasti uccisi almeno 50 prigionieri ucraini. «Siamo pronti ad inviare un gruppo di esperti in grado di realizzare un'indagine con il consenso delle parti», ha dichiarato Farhan Hag, portavoce del segretario generale, secondo quanto riporta l'agenzia Tass. Russi e ucraini si accusano reciprocamente del bombardamento. Il portavoce dell'Onu ha insistito nel dire che la missione potrà essere inviata solo se si avrà «il permesso di entrambe le parti».

Ore 22:09 - Zelensky: «I civili siano evacuati dalla regione di Donetsk»

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha invitato ad evacuare tutta la popolazione civile della parte della regione di Donetsk sotto il controllo di Kiev, dove sono in corso i più intensi combattimenti con le forze russe. «Una decisione governativa è stata presa sull'evacuazione obbligatoria della regione», ha affermato il presidente. In precedenza la vice prima ministra Iryna Vereshchuck aveva detto che il governo avrebbe reso obbligatoria l'evacuazione prima dell'inizio della stagione invernale, aggiungendo che la misura avrebbe riguardato 200.000-220.000 ucraini, di cui 52.000 bambini.

Ore 22:22 - Azov a Putin: «Sarai giustiziato con i tuoi sciacalli»

«Sarai giustiziato con i tuoi sciacalli e le tue ambasciate»: è il messaggio rivolto al presidente russo Vladimir Putin dal comandante del battaglione ucraino Azov, Mykyta Nadtochia, citato dal giornale Ukrainska Pravda, dopo l'attacco di ieri al carcere di Olenivka, nella regione di Donetsk, che ha provocato oltre 50 morti e più di 100 feriti tra i prigionieri di guerra ucraini.

Putin è ritenuto da Nadtochia responsabile di questo «crimine di guerra» e, dopo aver chiamato in causa un «tribunale internazionale», ha così risposto al tweet dell'ambasciata russa in Gran Bretagna, secondo cui i membri di Azov «meritano l'impiccagione».

Ore 22:34 - Zelensky: «I responsabili dell'attacco a Olenivka saranno trovati»

«Saranno raccolte tutte le prove del crimine commesso dagli occupanti. Sono tutti colpevoli: chi ha approvato, chi ha organizzato, chi ha distrutto queste persone, chi sapeva. Saranno trovati tutti». Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, citato dall'agenzia di stampa Ukrinform, nel suo messaggio serale, con riferimento all'attacco di ieri contro il carcere a Olenivka.

Kiev: in Lugansk corpi in strada, catastrofe umanitaria. Giusi Fasano, Marta Serafini e Paola Caruso su Il Corriere della Sera il 31 luglio 2022 

Le notizie di domenica 31 luglio, in diretta. Ankara: «Domani forse partirà la prima nave di grano». Zelensky: «Il raccolto quest'anno sarà dimezzato»

• La guerra in Ucraina è al 158esimo giorno.

• Secondo Kiev, i russi si ritirano da due villaggi della regione di Zaporizhzhia.

• Il reportage: a Kharkiv bombardamenti ogni giorno.

• Zelensky: «Evacuare il Donetsk», dove i combattimenti sono intensi.

• La Russia lancia una nuova campagna di reclutamento.

• Onu: pronti a indagare sul bombardamento al carcere di Olenivka.

• Un consigliere Usa suggerisce di mandare «consiglieri» a Kiev da schierare al fianco elle forze ucraine. Biden non vuole: teme un nuovo Vietnam.

Ore 05:13 - Mosca mette le mani avanti: «difficile» applicare l’accordo sul grano

Zelensky da Odessa ha chiesto ieri all’Onu l’ok per far partire le navi del grano, secondo l’accordo firmato da Kiev e Mosca in Turchia con la mediazione dell’Onu. Ma il rappresentante russo al Consiglio di sicurezza dell’Onu mette le mani avanti: l’intesa per lo sblocco dell’export di grano dai porti ucraini del Mar Nero è di difficile applicazione, ha detto, perché in quei porti continuano ad arrivare dall’Occidente «armi pesanti». «È difficile essere in grado di sostenere la piena attuazione di questi accordi se le armi pesanti continuano a essere consegnate in quei porti», ha osservato Dmitri Polianskiy, vice ambasciatore russo alle Nazioni Unite, in una riunione a Palazzo di Vetro dedicata alla guerra in Ucraina. Polianskiy non ha fornito dettagli sulle sue accuse, ma ha promesso che le forze russe faranno «tutto il possibile per distruggere questi materiali perché nulla in questo accordo impedisce di continuare a lavorare per smilitarizzare l’Ucraina».

Ore 05:20 - Onu: pronti a indagare sul bombardamento del carcere

Le Nazioni Unite sono pronte ad indagare sul bombardamento del carcere di Olenovka, nella regione di Donetsk, controllata dai russi, in cui sono rimasti uccisi almeno 50 prigionieri ucraini. «Siamo pronti ad inviare un gruppo di esperti in grado di realizzare un'indagine con il consenso delle parti», ha dichiarato Farhan Hag, portavoce del segretario generale, secondo quanto riporta l'agenzia Tass. Russi e ucraini si accusano reciprocamente del bombardamento. Il portavoce dell'Onu ha insistito nel dire che la missione potrà essere inviata solo se si avrà «il permesso di entrambe le parti».

Ore 05:27 - Bufera sul tweet dell'ambasciata russa a Londra: «I combattenti Azov meritano l’impiccagione»

«I militanti dell’Azov meritano l’esecuzione, non tramite fucilazione, ma per impiccagione perché non sono veri soldati. Meritano una morte umiliante». Così ha twittato l’ambasciata russa a Londra dopo la notizia della strage nel carcere di Olenivka, Ucraina orientale, dove erano tenuti i militari ucraini catturati, compresi quelli del reggimento Azov. Immediate le reazioni di sdegno dei navigatori che hanno chiesto al social di cancellare il profilo dell’ambasciata. Invece Twitter, sebbene riconosca che il messaggio abbia violato la policy del social, ha deciso di lasciarlo «accessibile» in quanto di interesse pubblico.

Ore 05:30 - L’Ucraina come il Vietnam: a Washington pensano di inviare «consiglieri» per gestire gli aiuti

(Andrea Marinelli e Guido Olimpio) Maggio 1961, il presidente americano John Kennedy ordina l’invio di 400 Berretti Verdi in appoggio all’esercito sud vietnamita. Sono squadre delle Special Forces che dovranno aiutare le truppe locali e i ribelli anti-comunisti. È il primo passo di quello che diventerà un coinvolgimento massiccio. I «consiglieri», insieme agli uomini della Cia, faranno da avanguardia nella giungla, nelle zone montuose, nei villaggi difensivi. Appena un anno dopo il loro numero salirà a 11 mila, e l’America scivolerà in un inferno.

Luglio 2022. Michael Waltz, parlamentare repubblicano della Florida, primo Berretto Verde ad essere eletto alla Camera, veterano dell’Afghanistan, è stato a Kiev dove ha incontrato, insieme ad un gruppo di colleghi della commissione servizi armati, il presidente Zelensky. Un colloquio che lo ha portato a suggerire un’iniziativa alla Casa Bianca: lo schieramento di consiglieri al fianco delle forze ucraine. Il loro compito sarebbe quello di agevolare il flusso di armi, la gestione e la loro distribuzione, idea apprezzata — e rilanciata — dallo stesso leader di Kiev che vorrebbe tre cellule di coordinamento per pianificazione, logistica e comunicazione strategica. Gli uomini sarebbero la proiezione del centro di coordinamento attivo in una base della Germania, il perno del gigantesco piano d’assistenza.

Ore 05:38 - Zelensky: «I civili siano evacuati dalla regione di Donetsk»

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha invitato ad evacuare tutta la popolazione civile della parte della regione di Donetsk sotto il controllo di Kiev, dove sono in corso i più intensi combattimenti con le forze russe. «Una decisione governativa è stata presa sull'evacuazione obbligatoria della regione», ha affermato il presidente. In precedenza la vice prima ministra Iryna Vereshchuck aveva detto che il governo avrebbe reso obbligatoria l'evacuazione prima dell'inizio della stagione invernale, aggiungendo che la misura avrebbe riguardato 200.000-220.000 ucraini, di cui 52.000 bambini.

Ore 05:42 - Kharkiv, ingannata dal ritiro russo: «Bombardati ogni giorno»

(Dalla nostra inviata Giusi Fasano) Non è silenzio, è di più. Le notti di Kharkiv non hanno altra voce che quella delle sirene e delle bombe. Il buio è spesso, anche nel cuore della città. È come se la vita stessa si fermasse, dopo l’ora del coprifuoco. Ma se resisti alla paura di rimanere sul balcone qualche minuto, la ricompensa è un cielo stellato che incanta, appena gli occhi si abituano all’oscurità. Eccola, la città ingannata.

Ore 05:50 - Azov a Putin: «Sarai giustiziato con i tuoi sciacalli»

«Sarai giustiziato con i tuoi sciacalli e le tue ambasciate»: è il messaggio rivolto al presidente russo Vladimir Putin dal comandante del battaglione ucraino Azov, Mykyta Nadtochia, citato dal giornale Ukrainska Pravda, dopo l'attacco di ieri al carcere di Olenivka, nella regione di Donetsk, che ha provocato oltre 50 morti e più di 100 feriti tra i prigionieri di guerra ucraini.

Putin è ritenuto da Nadtochia responsabile di questo «crimine di guerra» e, dopo aver chiamato in causa un «tribunale internazionale», ha così risposto al tweet dell'ambasciata russa in Gran Bretagna, secondo cui i membri di Azov «meritano l'impiccagione».

Ore 05:58 - Ancora bombe nella notte su Kharkiv

Ancora bombe nella notte su Kharkiv. Lo riferisce Kiev Indipendent sul suo profilo Instagram. È stato il sindaco della città ucraina Ihor Terekhov a segnalare un l'ennesimo attacco russo nel distretto Nemyshlianskyi di Kharkiv intorno alle 4.40 di oggi. Secondo le prime informazioni i bombardamenti avrebbero danneggiato alcuni edifici, ma non si hanno notizie precise di morti o feriti.

Ore 07:40 - Attacco drone a comando flotta russa in Crimea

Un drone armato ha attaccato la sede dello Stato maggiore della Flotta russa del Mar Nero a Sebastopoli, in Crimea, ferendo almeno cinque persone: lo rende noto il governatore della penisola ucraina annessa da Mosca nel 2014, Mikhail Razvoziaiev. «Questa mattina i nazionalisti ucraini hanno deciso di rovinare la giornata della Flotta russa», che si celebra oggi in Russia, ha scritto il governatore su Telegram. I cinque feriti, ha fatto sapere, sono tutti impiegati della Marina.

Ore 09:11 - Governatore Odessa: «Attacco in Crimea è bugia del nemico»

L’attacco al quartier generale della Flotta russa del Mar Nero a Sebastopoli, in Crimea, «è un’aperta provocazione della Russia», una «bugia del nemico». Lo ha denunciato il governatore dell’amministrazione regionale militare di Odessa, l’ucraino Serghei Bratchuk, avvertendo che «la liberazione della nostra Crimea dagli occupanti avverrà in modo diverso e molto più efficace». Lo riferiscono i media ucraini dopo che il governatore della Crimea, Mikhail Razvozhaev, aveva riferito di un attacco con drone che dall’interno del cortile del comando della flotta russa avrebbe sparato, ferendo cinque persone nel giorno in cui la Russia celebra proprio la sua Marina militare.

Ore 09:15 - Il sindaco di Mykolaiv: «Bombardamento più forte di sempre»

Le forze russe hanno bombardato la città meridionale di Mykolaiv tra l’1 e le 6 di oggi. Diverse esplosioni, con l’utilizzo anche di bombe a grappolo. Una scuola è stata danneggiata e una casa privata è stata distrutta. Sono in corso le operazioni di soccorso. Lo riporta The Kyiv Independent che cita il sindaco di Mykolaiv, Oleksandr Senkevych, che ha definito il bombardamento di questa notte «il più forte di sempre».

Ore 10:02 - La Lettonia: «La Ue dichiari Mosca sponsor del terrorismo»

Il ministro degli Esteri della Lettonia Edgars Rinkevics ha spronato l’Unione europea a dichiarare la Russia uno stato sponsor del terrorismo e in un tweet ha condannato «il brutale omicidio dei prigionieri di guerra ucraini da parte delle forze armate russe a Olenivka e le continue atrocità commesse dal militari russi contro l’Ucraina». «L’Ue deve considerare la Russia uno stato sponsor del terrorismo, ripeto la mia proposta di imporre un bando ai visti turistici per i russi».

Ore 10:06 - Zelensky: «Quest’anno il raccolto del grano rischia di essere dimezzato»

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha affermato su Telegram che il raccolto di cereali del Paese potrebbe essere la metà della quantità normale quest’anno. «Il raccolto ucraino quest’anno rischia di essere due volte inferiore. Mentre la Russia ricatta il mondo con la fame, noi stiamo cercando di prevenire una crisi alimentare globale».

Ore 10:17 - Libano sequestra nave siriana con grano ucraino rubato

Il Libano ha sequestrato, per la durata di almeno 72 ore, una nave cargo siriana provenienti dal mar Nero che trasporta cereali che l’Ucraina dichiara che le sono stati «rubati». Lo scrive il sito ucraino Kyiv Independent. Il cargo siriano Laodicea (il nome romano del porto siriano di Latakia) è attraccato al porto libanese di Tripoli alcuni giorni fa. Il suo carico comprendeva orzo e grano «rubati dalla Russia da magazzini ucraini», secondo l’ambasciata ucraina a Beirut. La Siria è un alleato strategico di Mosca.

Ore 10:33 - L’Ucraina ringrazia l’Italia per gli aiuti militari

«Quando siamo uniti non possiamo essere sconfitti. Vorrei ringraziare il Governo e personalmente il mio amico Lorenzo Guerini per il nuovo pacchetto di aiuti militari. Il popolo ucraino ricorderà sempre l’incrollabile supporto dell’Italia. Grazie mille!». Così in un tweet il ministro della Difesa ucraino, Oleksii Reznikov. Il 27 luglio il ministro della difesa italiano aveva annunciato al Copasir i contenuti del quarto decreto interministeriale sull’invio di armi all’Ucraina.

Ore 11:17 - Ankara: «La prima nave con il grano potrebbe partire domani»

L’esportazione di grano dai porti ucraini potrebbe cominciare domani, 1 agosto. Lo sostiene Ibrahim Kalin, portavoce del presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, citato dalla Tass. La Turchia ha svolto un ruolo di mediazione tra Onu, Russia e Ucraina per sbloccare l’export di grano ucraino fino alla firma dell’intesa, poco più di una settimana fa a Istanbul.

Ore 11:59 - Croce Rossa: «La Russia impedisce l’accesso ad Olenivka»

La Russia non ha concesso a rappresentanti della Croce Rossa l’accesso alla prigione di Olenivka, in Donetsk, dove sono rimasti uccisi oltre 50 prigionieri ucraini in un’esplosione. «La nostra richiesta di poter incontrare i prigionieri di guerra a Olenivka non è stata accolta, concedere l’accesso alla Croce Rossa è un obbligo previsto dalla convenzione di Ginevra», denuncia la Croce Rossa su Twitter, precisando che continuerà a chiedere ai russi di poter visitare il penitenziario teatro dell’esplosione avvenuta nella notte del 29 luglio.

Ore 12:15 - Papa Francesco: «L’unica cosa ragionevole è negoziare»

«Se si guardasse la realtà oggettivamente, considerando i danni che ogni giorno di guerra porta a quella popolazione ma anche al mondo intero l'unica cosa ragionevole da fare sarebbe fermarsi e negoziare. Che la saggezza ispiri passi concreti di pace». Sono le parole pronunciate da Papa Francesco dalla finestra dello studio nel Palazzo Apostolico Vaticano dopo la recita dell'Angelus con i pellegrini e i fedeli convenuti in Piazza San Pietro. «Anche durante il viaggio (in Canada, ndr) non ho mai smesso di pregare per il popolo ucraino aggredito e martoriato chiedendo a Dio di liberarlo dal flagello della guerra» ha aggiunto il Papa.

Ore 12:51 - Guerini a Reznikov: «Italia sempre al fianco di Kiev»

«Grazie a te Oleksii Reznikov per il tuo grande lavoro, la ferma determinazione e il coraggio risoluto. L'Italia è e sarà al fianco dell'Ucraina e del suo popolo per raggiungere la libertà e la pace». Lo scrive su Twitter il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, in risposta al tweet in cui poche ore prima il suo omologo ucraino Reznikov lo aveva ringraziato per il nuovo pacchetto di aiuti inviato dall'Italia a Kiev.

Ore 13:27 - Nell'attacco a Mykolaiv muore l'oligarca del grano Vadatursky

L'oligarca del grano ucraino, Oleksiy Vadatursky, proprietario della più grande compagnia di commercio di cereali del Paese, la Nibulon, è rimasto ucciso la notte scorsa nel pesante bombardamento russo sulla città di Mykolaiv insieme alla moglie. Vadatursky, 74 anni, è stato insignito dell'onorificenza di «Eroe dell'Ucraina», ha fatto molto per la provincia di Mikolaiv e per l'Ucraina, come ha ricordato il governatore in un messaggio di Telegram. «Il suo contributo allo sviluppo dell'industria agricola e dei cantieri navali, allo sviluppo della regione, è incalcolabile». Il suo patrimonio netto è stato stimato in 400 milioni di dollari nel 2021, riporta su telegram il Kiev Indipendent.

Ore 13:42 - Zelensky sul magnate ucciso: «Una grande perdita per gli ucraini»

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ricordato Oleksiy Vadatursky, magnate dell’agricoltura ucciso in uno dei bombardamenti russi su Mykolaiv e ha descritto la sua morte come «una grande perdita per tutti gli ucraini». L’imprenditore stava costruendo «un mercato moderno del grano con una rete di terminal di transito e ascensori», ha aggiunto.

Ore 14:09 - Putin: «La flotta russa si doterà di un nuovo missile ipersonico»

La flotta russa di doterà «nei prossimi mesi» di un nuovo missile ipersonico Zircon che «non conoscerà nessun ostacolo». Lo ha annunciato oggi Vladimir Putin durante una parata navale a San Pietroburgo affermando che la flotta russa «è in grado di infliggere una risposta fulminante a tutti quelli che decidono di attaccare la nostra sovranità e libertà».

Ore 14:31 - Kiev: «I russi si ritirano da due villaggi nella regione di Zaporizhzhia»

I russi stanno ritirando uomini e attrezzature dal territorio dei villaggi di Verkhniy Tokmak e Chernihivka, nella regione di Zaporizhzhia. Lo riferisce il dipartimento di intelligence del ministero della Difesa di Kiev. La notte del 29 luglio le forze armate ucraine avevano colpito le posizioni russe nell’area. «Circa 40 feriti sono stati portati all’ospedale della città di Pology. Quasi tutte le unità sono state ritirate da Chernihivka. Attualmente, ci sono diversi posti di blocco e non più di 100 soldati vicino all’insediamento», fa sapere il dipartimento, secondo il quale il resto del contingente russo è stato ricollocato nelle città di Tokmak e Berdyansk.

Ore 16:44 - Kiev: catastrofe umanitaria per morti non rimossi in Lugansk

Nella parte occupata della regione di Lugansk, nel Donbass, «la situazione umanitaria è catastrofica» perché i corpi dei morti non vengono rimossi dalle strade. Lo denuncia il capo dell’amministrazione militare regionale di Lugansk, Sergey Gaidai, citato dal giornale Ukrainska Pravda.

«La situazione umanitaria nella regione è semplicemente catastrofica. Non vengono rimossi i corpi dei morti vicino alle città, non importa se si tratta di militari o della popolazione civile», ha detto parlando di «un’infezione molto forte», testimoniata dal fatto che molti in ospedale indossano tute protettive. «Se i residenti locali iniziano a bere acqua dai pozzi, sviluppano rapidamente malattie, e questo è proprio perché i morti non sono stati rimossi e i resti della decomposizione dei corpi sono entrati nell’acqua», ha aggiunto.

Ore 16:47 - Podolyak: «Le immagini satellitari di Olenivka provano che è stato un attacco terroristico russo»

Immagini satellitari e analisi delle foto dell’esplosione provano che il carcere di Olenivka non è stato «colpito» da un bombardamento ma è stato oggetto di «attacco terroristico» da parte dei russi. Lo scrive su Twitter Mykhailo Podolyak, consigliere chiave del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, affermando che «le immagini satellitari mostrano che è stato danneggiato un solo edificio dove erano stati trasferiti i prigionieri subito prima dell’attacco». Infine afferma che «le analisi delle foto mostrano che vi è stata un’esplosione dall’interno» e non mostrano i danni e le distruzioni che sarebbero state provocate da un missile.

Ore 17:34 - «Colpite le roccaforti russe nel Kherson con aerei d'attacco»

Nella regione di Kherson occupata dai russi, gli aerei d'attacco ucraini hanno colpito due volte le roccaforti nemiche. Lo afferma il portavoce del comando, Vladyslav Nazarov, come riporta Unian. Le roccaforti russe si trovavano nelle aree di Biloghirka e Sukhoi Stavka. Gli attacchi fanno parte della controffensiva ucraina cominciata da una settimana per riconquistare Kherson, nelle mani di Mosca all'inizio della guerra.

Ore 17:48 - Croce rossa, ancora niente permesso per accedere a Olenivka

Il Comitato Internazionale della Croce Rossa non ha ancora ricevuto il permesso di visitare il carcere di Olenivka dove decine di prigionieri di guerra ucraini sono morti venerdì scorso in un devastante attacco che per le quali gli ucraini e i russi si accusano a vicenda. Lo fa sapere la stessa organizzazione, scrive il Guardian.

Ore 18:39 - Attacco missilistico contro Odessa

I russi hanno condotto un altro attacco missilistico contro la zona di Odessa. Lo rende noto sui social l'amministrazione regionale di Odessa, specificando che si stanno valutando danni ed eventuali vittime dell'attacco.

 Ore 18:41 - Oggi lanciati circa 40 missili su Mykolaiv

Sono 40 i missili lanciati stamane dalle forze russe sulla città di Mykolaiv, nel sud dell'Ucraina, in uno dei più grandi attacchi dall'inizio dell'invasione di Mosca ai danni dell'Ucraina. Lo ha detto in un post su Telegram Hanna Zamazieieva, a capo del consiglio regionale di Mykolaiv e citata dall'agenzia di stampa Ukrinform. «La mia città sta diventando una seconda Mariupol», ha scritto Zamazieieva.

Ore 20:19 - Vadatursky, l'oligarca del grano eliminato dai russi con un missile sulla camera da letto

(Federico Fubini) Oleksiy Vadaturksy è morto perché aveva detto di no. È stato eliminato dai russi in una classica esecuzione mafiosa e il messaggio del suo annientamento è rivolto a tanti altri in Ucraina: è un avvertimento a chiunque potrebbe ricevere le stesse richieste o le ha già avute.

A Vadaturksy gli emissari del Cremlino avevano proposto di trasformarsi in un collaboratore occulto della Russia, secondo alcuni protagonisti della vita politica di Kiev che hanno avuto frequenti contatti con lui e i suoi uomini. Il Cremlino aveva sperato di usare l’influenza di Vadaturksy quale maggiore imprenditore agricolo e padrone della logistica in Ucraina per accelerare la sottomissione di tutta la striscia del Sud da Kherson, a Mykolaiv, fino ad Odessa e per paralizzare le vie di trasporto del Paese. In cambio, a lui era promessa la tutela del suo patrimonio da poco meno di mezzo miliardo di dollari e la sua posizione al cuore dell’industria agricola e del trasporto navale nel Paese. [...] È sicuramente il suo rifiuto a essergli costato la vita. I missili hanno puntato la stanza da letto della sua villa con una tale violenza e precisione che di Oleksiy Vadaturksy ora non resta neanche un cadavere che possa essere raccolto in un feretro, per l’ultimo omaggio a un uomo d’acciaio anche nell’onore.

Ore 20:44 - «Duecento marinai russi si rifiutano di tornare a combattere»

Duecento marines russi dell'810esima brigata di fanteria navale si sono rifiutati di tornare a combattere nelle regioni meridionali dell'Ucraina. È quanto sostiene l'Intelligence ucraina del ministero della Difesa, riferisce il Kyiv Independent, secondo cui ciò ha causato «un problema significativo».

«Secondo i nostri dati, questo rifiuto ha ritardato il processo di ripristino e coordinamento del combattimento del gruppo tattico del battaglione di questa brigata», ha affermato il portavoce della direzione dell'Intelligence, Vadym Skibitsky.

Ore 21:35 - Russia: tv, Anatoly Chubais ricoverato in Europa, è grave

L’economista russo Anatoly Chubais, 67 anni, considerato uomo molto vicino al presidente Vladimir Putin fino al marzo scorso, quando lasciò il suo Paese circa un mese dopo l’inizio della guerra in Ucraina, è ricoverato in gravi condizioni «in una clinica europea». Lo scrive l’agenzia Tass citando come fonte la presentatrice tv Ksenia Sobchak, che ha detto di avere avuto la notizia dalla moglie di Chubais, Avdotya Smirnova. Chubais, padre delle privatizzazioni in Russia e già inviato presidenziale per il clima, sarebbe stato colpito dalla sindrome di Guillian-Barre, una malattia neurologica rara che danneggia i nervi periferici.

Mosca sanziona 39 cittadini britannici, c'è anche l'ex premier Cameron. Usa: all’Ucraina aiuti militari per 550 milioni di dollari. Lorenzo Cremonesi, Giusi Fasano e Marta Serafini su Il Corriere della Sera l'1 Agosto 2022.

Le notizie di lunedì 1 agosto.

• La guerra in Ucraina è al 159esimo giorno.

• Kiev: i russi si ritirano da due villaggi della regione di Zaporizhzhia.

• Oltre 40 missili su Mykolaiv. Ucciso l'oligarca ucraino del grano.

• Putin: «La flotta russa si doterà di un nuovo missile ipersonico».

• I «guai» delle armi occidentali inviate in Ucraina e i ritardi tedeschi.

• Il reportage: a Kharkiv bombardamenti ogni giorno.

• Zelensky: «Evacuare il Donetsk», dove i combattimenti sono intensi.

Ore 09:34 - La prima nave di grano ucraina ha lasciato Odessa di Lorenzo Cremonesi

Ore 11:06 - Cnn: «Oggi non partiranno altre navi con cereali»

Non sono in programma per oggi altre partenze dai porti dell’Ucraina di imbarcazioni che esportano cereali. Lo rende noto, come riporta Cnn, il centro di coordinamento sull’esportazione di cereali attraverso corridoi sicuri nel Mar Nero istituito a Istanbul la scorsa settimana dove sono presenti delegazioni di Turchia, Ucraina, Russia e Nazioni Unite. Tempi e date riguardo a nuove partenze saranno stabilite dopo l’arrivo a Istanbul, in programma domani, della prima nave partita in mattinata da Odessa che qui verrà ispezionata prima di dirigersi in Libano.

Ore 11:13 - Ambasciata Usa a Kiev: «Bene la partenza della prima nave da Odessa»

L’ambasciata americana in Ucraina ha accolto con favore la partenza dal porto di Odessa della prima nave carica di cereali ucraini. «Accogliamo con favore la partenza della prima nave dai porti ucraini del Mar Nero. Il mondo si aspetta che si attui l’accordo» di Istanbul «per nutrire le persone in tutto il mondo con milioni di tonnellate di cereali ucraini», ha precisato la sede diplomatica.

Ore 11:17 - Kiev: «Bombardato ospedale a Mykolaiv, nessun ferito»

Il sindaco di Mykolaiv Oleksandr Sienkevych ha affermato che le forze russe hanno bombardato diversi edifici nella città, incluso un ospedale, distruggendo parzialmente un pronto soccorso. «Fortunatamente, il personale e i pazienti non sono rimasti feriti», ha precisato Sienkevych. Lo riporta il Kiev Independent.

Ore 11:34 - Mosca: «Molto positiva la partenza della prima nave con cereali»

Il Cremlino ritiene un fatto «molto positivo» la partenza da Odessa di una prima nave con cereale ucraino e la considera «una buona occasione per testare l’efficacia» degli accordi di Istanbul: lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ripreso dall’agenzia Interfax. «In effetti la partenza della prima nave è molto positivo», ha detto Peskov ai giornalisti.

Ore 11:36 - Turchia: «L’esportazione di cereali prosegua senza intoppi»

La Turchia si augura che l’esportazione di cereali dall’Ucraina «vada avanti senza interruzioni e problemi». Lo ha affermato su Twitter il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu aggiungendo che Ankara «farà ciò che è necessario» affinché il trasporto di prodotti alimentari dai porti dell’Ucraina possa continuare senza intoppi. «Ci auguriamo che l’accordo» - sull’esportazione di cereali trovato il 22 luglio a Istanbul tra Turchia, Ucraina, Russia e Onu - «possa portare al cessate il fuoco e a una pace duratura» ha aggiunto Cavusoglu.

Ore 12:13 - Putin: «Sanzioni? Occidentali hanno gettato via principi del Wto»

«Le sanzioni contro la Russia non riflettono la realtà della politica e dell'economia globali». Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin citato dalla Tass. Secondo il leader russo i politici occidentali hanno «gettato via» i principi del Wto imponendo le sanzioni alla Russia.

Ore 12:18 - Mosca: «Abbiamo avuto ruolo attivo nella partenza della nave da Odessa»

I funzionari russi hanno partecipato attivamente ai preparativi per la partenza della prima nave con cereali da Odessa. Lo ha reso noto il ministero della Difesa russo citato dalla Tass. Il ministero ha poi precisato che il corridoio marittimo utilizzato dalla nave che trasporta mais attraverserà la parte nord-ovest del Mar Nero.

Ore 12:21 - Mosca: «Eliminati due sistemi missilistici Himars a Kherson»

Le forze russe hanno eliminato due sistemi missilistici Himars di fabbricazione statunitense e 53 combattenti ucraini a seguito di un attacco a Kharkov in Ucraina. Lo ha riferito il portavoce del ministero della Difesa, il tenente generale Igor Konashenkov, citato dalla Tass. «Un attacco di precisione contro l'impresa ucraina Energy Machines nella città di Kharkov ha spazzato via due lanciarazzi multipli americani Himars sul territorio dell'impianto. Inoltre, 53 nazionalisti ucraini e mercenari stranieri sono stati eliminati», ha affermato il portavoce.

Ore 12:29 - Cremlino: «Diritti dei serbi in Kosovo siano rispettati»

«Tutti i diritti dei serbi in Kosovo devono essere rispettati». Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ripreso dall'agenzia Interfax. «Crediamo che i Paesi, che hanno riconosciuto il Kosovo e ne sono diventati i garanti, debbano esercitare tutta la loro influenza per avvertire le autorità del Kosovo dall'adozione di misure sconsiderate che possano portare all'escalation», ha aggiunto.

Ore 12:32 - Mosca: «Difficoltà turbine Nord Stream create da Occidente»

«Le difficoltà nella situazione sule turbine per il Nord Stream sono state introdotte artificialmente, sono state causate dalle sanzioni occidentali e c'è poco che la parte russa possa fare al riguardo». Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, citato dalla Tass. «Non ho ulteriori commenti. Gazprom ha delineato la situazione reale, il vero stato delle cose. Ci sono malfunzionamenti che richiedono riparazioni urgenti e ci sono alcune difficoltà artificiali introdotte dalle cosiddette sanzioni, restrizioni illegali. C'è poco che la parte russa possa fare qui», ha precisato Peskov.

Ore 12:35 - Ue: «Lieti della partenza nave da Odessa»

«Siamo lieti per la partenza della prima nave» da Odessa. «È un primo passo ed è necessario implementare l'accordo nella sua interezza». Lo ha detto il portavoce della Commissione Ue, Eric Mamer, nel briefing con la stampa.

Ore 12:37 - Bce: «Con lo choc del petrolio a rischio 0,8% crescita potenziale Ue»

Lo choc petrolifero dovuto alla guerra in Ucraina, nell'ipotesi di un rialzo permanente del 40% delle quotazioni, «potrebbe causare un declino di circa lo 0,8% del Pil potenziale dell'Eurozona nel medio termine». Lo si legge nell'anticipazione di un'analisi contenuta nel Bollettino economico della Bce, in pubblicazione questo giovedì. Un altro studio evidenzia che l'accumulazione di risparmio fra le famiglie europee durante la pandemia ha un effetto «limitato» nel mitigare lo choc energetico, dal momento che solo il 20% delle famiglie ha risparmiato di più, e «l'aumento è concentrato fra i redditi più alti».

Ore 12:51 - Malore Chubais: attese analisi, nessun test da forze ps

È ancora ricoverato all'ospedale di Olbia Anatolij Chubais, l'ex fedelissimo di Putin che ha avuto un malore mentre si trovava in vacanza in un resort in Sardegna. L'uomo, confermano fonti qualificate, non è in pericolo di vita e si stanno attendendo gli esiti degli ulteriori esami disposti, che sono stati inviati ad un laboratorio esterno. Il malore, sempre secondo quanto si è appreso, potrebbe essere dovuto alla sua patologia pregressa, la sindrome di Guillain-Barre', una malattia rara che danneggia i nervi periferici, quelli che connettono il sistema nervoso centrale con il resto dell'organismo. Le stesse fonti sottolineano inoltre che né tecnici specializzati della Polizia né altre forze di polizia hanno eseguito dei test o dei prelievi all'interno della villa dove soggiorna Chubais. La moglie avrebbe invece raccontato che tecnici della polizia sarebbero «entrati con delle tute e avrebbero fatto una serie di operazioni».

Ore 12:55 - Russia: «Vice premier, -20% export metallurgia in II trimestre»

Il volume delle esportazioni di prodotti metallurgici dalla Russia è diminuito di circa il 20% nel secondo trimestre di quest'anno e l'utilizzo della capacità dell'industria di settore è in media al livello dell'80%: lo ha affermato il vice primo ministro russo e capo del ministero dell'Industria e del commercio, Denis Manturov, a un incontro sull'industria metallurgica con il presidente russo Vladimir Putin. Lo riporta l'agenzia Interfax. «I metallurgisti russi - ha detto Manturov secondo Interfax - stanno ora lavorando in condizioni di accesso limitato ai mercati occidentali. Le esportazioni nel secondo trimestre sono diminuite di circa il 20%. C'è anche un calo significativo del consumo interno. Di conseguenza, l'utilizzo della capacità nel settore è diminuito da una media del 93% all'80%».

Ore 12:57 - Kiev: «70 edifici danneggiati nel raid di Mykolaiv»

La polizia ucraina ha registrato più di 70 edifici danneggiati a Mykolaiv dai bombardamenti russi avvenuti ieri. Lo riporta Ukrinform. «Dopo il massiccio bombardamento di ieri, la polizia ha documentato 58 danni ad edifici privati e 13 tra appartamenti, garage privati, istituzioni educative, uffici privati, un hotel, servizi pubblici e imprese private ed edifici amministrativi. Ci sono civili morti e feriti», si legge nella dichiarazione.

Ore 13:05 - Kiev: «Ieri russi hanno colpito regione Donetsk ben 34 volte»

Le forze russe hanno bombardato ieri la regione di Donetsk per ben 34 volte. Lo ha reso noto la polizia secondo quanto riferito da Ukrinform. Ad essere presi di mira dalle forze russe 16 insediamenti, con Avdiivka colpita 11 volte. Sotto il fuoco nemico anche gli insediamenti di Soledar, Bakhmut, Siversk, Mykolaivka, Krasnohorivka, Marinka, Niu York, Pivnichne, Yahidne, Predtechyne, Kurdiumivka, Ptyche, Karlivka, Heorhiivka e Lastochkyne. Secondo le stesse fonti, la Russia ha utilizzato missili lanciati dall'aria, lanciarazzi multipli Uragan e Grad e artiglieria contro la popolazione civile.

Ore 13:08 - Kiev, catturati 11 soldati russi nella regione di Kherson

Le forze speciali della Marina ucraina hanno catturato 11 soldati russi durante una battaglia nella regione di Kherson. Lo riporta il servizio stampa della Marina di Kiev stando a Ukrinform. «Come risultato di una controffensiva di successo nella direzione di Kherson, i soldati ucraini hanno catturato 11 militari delle truppe russe. Tra loro ci sono un ufficiale, un sottufficiale e nove membri del cosiddetto "Dnr"», si legge. I prigionieri di guerra sono stati consegnati alle autorità competenti.

Ore 13:47 - Gb: «Bene partenza nave con grano, ma non basta»

Il via alla nave salpata oggi da Odessa con un carico di grano ucraino, dopo mesi di blocco marittimo, è un fatto «importante» ma solo «un primo passo». Lo afferma Liz Truss, ministra degli Esteri del governo britannico e candidata lanciatissima a succedere a inizio settembre al dimissionario Boris Johnson come premier Tory, in una nota diffusa dal Foreign Office: non senza aggiungere come «il solo modo che Putin ha per alleviare davvero la crisi sulla sicurezza alimentare globale che ha creato» sia in ultima analisi «quello di mettere fine alla sua brutale invasione dell'Ucraina». Truss nel comunicato rinnova gli elogi alla Turchia e all'Onu per il loro sforzo di mediazione; ma attribuisce la novità di oggi anche «alla pressione globale» esercitata sul Cremlino e, in particolare, al fatto che «il Regno Unito e i nostri alleati hanno spinto duramente in questa direzione». Premesso ciò, la ministra ammonisce che alla nave va ora garantita «una rotta sicura»; che le forze russe «devono cessare di lanciare missili su Odessa»; e che Mosca deve ancora dimostrare di non voler «continuare a usare come un'arma le forniture alimentari globali come ha fatto finora».

Ore 13:55 - Stoltenberg: «Bene invio grano, ora piena attuazione intesa»

«Accolgo con favore il primo carico di grano ucraino da Odessa nell'ambito dell'accordo di cooperazione mediato dalle Nazioni Unite. Ringrazio il nostro alleato Turchia per il suo ruolo centrale. Gli alleati della Nato sostengono con forza la piena attuazione dell'accordo per alleviare la crisi alimentare globale causata dalla guerra della Russia in Ucraina.» Lo scrive in un tweet il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg.

Ore 15:17 - Russia: «Restrizioni a prelievi dollari/euro estese di 6 mesi»

La Banca centrale russa ha prorogato per altri sei mesi, cioè fino al 9 marzo 2023, le attuali restrizioni sui prelievi di contanti in valuta estera: lo riporta la testata online Meduza citando il sito web della banca centrale russa. Le restrizioni, introdotte a marzo, poco dopo l'inizio dell'invasione dell'Ucraina da parte delle truppe russe, prevedono che da un conto o da un deposito in dollari o in euro si possano prelevare al massimo 10.000 dollari o il suo equivalente in euro. Il resto dei fondi possono essere ricevuti solo in rubli in base al tasso di cambio del momento.

Ore 15:19 - Kiev: «Consegnati dalla Germania sistemi difesa aerea Mars»

Il ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov ha annunciato su Twitter l'arrivo dalla Germania di un lotto del sistema di difesa missilistica antiaerea Mars II. Reznikov ha ringraziato la Germania e personalmente il suo omologo tedesco Christine Lambrecht: «I nostri artiglieri salutano i nostri partner tedeschi», ha scritto. Il 23 giugno il ministro aveva reso noto che i sistemi Himars americani erano stati consegnati all'Ucraina e il 5 luglio aveva detto che Kiev aveva ricevuto i primi sistemi di razzi a lancio multiplo M270 a lungo raggio.

Ore 16:07 - Kiev: «Riconquistati 46 insediamenti a Kherson»

Le forze ucraine hanno riconquistato più di 40 insediamenti nella regione chiave meridionale di Kherson, mentre Kiev sta cercando di respingere le truppe russe: lo ha detto il capo dell'amministrazione regionale, Dmytro Butriy, alla Tv nazionale. Butriy ha aggiunto che la maggior parte dei villaggi riconquistati si trova nella parte settentrionale della regione, mentre altri si trovano nella parte meridionale, vicino al Mar Nero e alla regione di Mykolaiv, pesantemente bombardata. Il governatore ha spiegato che alcuni dei villaggi riconquistati «sono stati distrutti al 90% e ancora oggi sono sotto il fuoco costante».

Butriy ha poi sottolineato che la situazione umanitaria nella regione è «critica» e ha ribadito l'invito delle autorità a coloro che sono rimasti nell'area «ad evacuare in regioni più sicure». L'esercito di Mosca ha occupato quasi tutto il territorio della regione confinante con la penisola annessa della Crimea, importante dal punto di vista economico e strategico, durante i primi giorni dell'invasione iniziata il 24 febbraio. Ma nelle ultime settimane l'esercito ucraino, sostenuto da forniture di artiglieria a lungo raggio inviate dall'Occidente, ha cercato di organizzare una controffensiva nell'area. L'esercito ucraino ha colpito i magazzini e le postazioni militari russe dietro la linea del fronte, e i ponti che fungono da vie di rifornimento cruciali per le truppe russe nella città di Kherson.

Ore 16:08 - Biden: «Cina e Russia dimostrino voler negoziare sul nucleare»

«Dopo la brutale e non provocata aggressione dell'Ucraina, che ha fatto a pezzi la pace in Europa e costituisce una minaccia al diritto internazionale, la Russia deve dimostrare di essere pronta a riassumere un impegno a dialogare con gli Stati Uniti per il controllo delle armi nucleari». Lo ha dichiarato Joe Biden in occasione della Decima conferenza del Trattato di non proliferazione delle armi nucleari. Il presidente americano ha sottolineato che anche la Cina ha la responsabilità di «avviare dei negoziati che riducano il rischio di errori di calcolo e dinamiche militari destabilizzanti».

Ore 16:11 - Mosca vieta l'ingresso a 39 politici, imprenditori e reporter britannici

Il ministero degli Esteri di Mosca ha annunciato di aver deciso di vietare l'ingresso in Russia a 39 cittadini britannici, tra cui politici, giornalisti e imprenditori: lo riporta la Tass, secondo cui tra i sanzionati compare anche l'ex premier britannico David Cameron, il leader del partito laburista, Keir Starmer, e il presentatore tv Pierre Morgan. Il ministero russo presenta la misura come una risposta alle azioni di Londra volte, secondo la Russia, a «isolare» Mosca.

Secondo quanto sostenuto dal ministero degli Esteri di Mosca, i sanzionati «contribuiscono al corso ostile di Londra volto alla demonizzazione del nostro Paese e al suo isolamento internazionale». «La scelta a favore del confronto è una decisione consapevole dell’establishment politico britannico, che si assume tutta la responsabilità delle conseguenze», si legge nella nota. Oltre a Starmer e Cameron, fanno parte della lista altri deputati laburisti, politici scozzesi e membri della Camera dei Lord. La procura generale di Mosca ha anche dichiarato organizzazione «indesiderato» la Fondazione Calvert 22, gruppo non-profit britannico fondato nel 2009 dall’economista di origini russe Nonna Materkova.

Ore 17:01 - La strategia della corrosione: così la resistenza colpisce il morale e la capacità di combattere dei russi

(Andrea Marinelli e Guido Olimpio) La Russia ha due sentieri: pressione su Bakhmut, nel Donbass, e rafforzamento delle difese nel settore meridionale per contrastare l’eventuale offensiva avversaria su Kherson. L’Ucraina si dispone a specchio: deve tenere ad oriente e provare a guadagnare sul fronte meridionale. Da settimane si affida all’unica strategia possibile, quella del logoramento degli invasori.

Ore 17:43 - Putin: «Non possono esserci vincitori in una guerra nucleare»

«Non ci possono essere vincitori in una guerra nucleare e non dovrebbe mai essere scatenata»: lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, citato dall'agenzia di stampa statale russa Tass. «Partiamo dal fatto che non ci possono essere vincitori in una guerra nucleare e non dovrebbe mai essere scatenata, e sosteniamo una sicurezza uguale e indivisibile per tutti i membri della comunità mondiale», ha dichiarato Putin secondo la Tass.

Ore 17:45 - Putin: «La Russia rispetta il Trattato non proliferazione nucleare»

Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che «in qualità di Stato parte» del Trattato di non proliferazione delle armi nucleari «e uno dei suoi depositari, la Russia segue coerentemente la lettera e lo spirito del trattato». Lo riporta Interfax riprendendo un messaggio di Putin rivolto ai partecipanti di una conferenza per controllare l'attuazione del Trattato di non proliferazione delle armi nucleari. «Anche i nostri obblighi derivanti dagli accordi bilaterali con gli Stati Uniti sulla riduzione e limitazione delle armi rilevanti sono stati pienamente rispettati», ha detto Putin, secondo Interfax.

Ore 17:47 - Moody's: rischio gas russo su rating Ue, anche per Italia

L'Italia e la Germania, con Austria, Repubblica ceca, Ungheria e Slovacchia: sono i Paesi Ue i cui rating sovrani sono più esposti a uno stop delle forniture di gas russo. Lo afferma Moody's dopo l'annuncio, lo scorso 25 luglio, di ridurre al 20% della capacità le forniture di gas attraverso il Nord Stream 1 che «aumenta il rischio di interruzione completa delle forniture». L'agenzia ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita «per diverse economie» Ue. E anche in assenza di uno stop completo di Mosca prevede per l'Eurozona un +2,2% per il 2022 e +0,9% per il 2023, contro il 2,5% e 2,3% formulati lo scorso maggio.

Ore 18:40 - Stop al servizio poste di Kiev nei territori occupati dai russi

Ukrposhta, l’operatore postale nazionale ucraino, ha smesso di servire i clienti nei territori temporaneamente occupati dell’Ucraina a causa di minacce alla vita dei dipendenti e possibili rapine. Lo riporta Ukrainska Pravda citando il direttore generale Ihor Smilyanskyi. «Fino a ieri, nonostante tutti gli ostacoli e grazie al lavoro eroico dei nostri dipendenti, in particolare a Zaporizhzhia, e prima ancora a Kherson, abbiamo pagato centinaia di migliaia di pensioni, accettato e trasferito pagamenti per servizi comunali e anche consegnato prodotti», ha spiegato.

Ore 19:58 - Blinken: da Mosca irresponsabile e pericoloso tintinnio sciabole nucleare

La Russia «è impegnata in un irresponsabile, pericoloso tintinnio di sciabole nucleare». Antony Blinken, il segretario di Stato statunitense, accusa così Mosca, nel discorso della decima conferenza di revisione del Trattato di non proliferazione nucleare, di usare le armi nucleari per intimidire e minacciare. «Non c’è spazio nel nostro mondo per la deterrenza nucleare basata sulla forza e l’intimidazione o il ricatto - ha aggiunto - dobbiamo essere uniti nel rifiutarla».

Ore 20:06 - Casa Bianca: dagli Usa altri 550 milioni in armi

L’amministrazione Biden autorizzerà oggi altri 550 milioni di dollari in aiuti miliatri all’Ucraina. Lo ha annunciato il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale John Kirby durante una conferenza stampa della Casa Bianca. Nel pacchetto ci saranno altri sistemi missilistici Himars e munizioni, ha precisato.

Ore 20:57 - Casa Bianca: vogliamo vedere altre navi partire, Russia rispetti accordo

Gli Stati Uniti salutano «l’importante passo» della partenza da Odessa della prima nave carica di grano e «sperano di vedere più navi partire nei prossimi giorni dirette ai mercati mondiali». Lo ha detto John Kirby, portavoce del National Security Council della Casa Bianca. «La Russia ovviamente sta usando il cibo come un’arma ed ha bloccato i porti dell’Ucraina dall’inizio di questa crisi - ha aggiunto - chiediamo alla Russia di rispettare gli impegni assunti con questo nuovo accordo, permettendo l’esportazione non bloccata di prodotti agricoli dai porti del Mar Nero per alleggerire l’insicurezza alimentare in tutto il mondo». «Noi monitoreremo al situazione con attenzione», ha concluso.

Ore 22:00 - Zelensky sul grano: ancora presto per celebrare

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato questa sera che è «troppo presto» per celebrare una piena ripresa delle esportazioni di grano ucraino, dopo la partenza della prima nave oggi dal porto di Odessa. «In questo momento è troppo presto per trarre una conclusione e fare ogni previsione, aspettiamo di vedere come funzionerà l’accordo e se la sicurezza sarà veramente garantita», ha detto Zelensky nel suo consueto discorso quotidiano serale.

Ore 00:58 - L’ex consigliere di Putin Chubais ricoverato in terapia intensiva in Europa

Anatoly Chubais, ex consigliere del presidente russo Vladmir Putin che ha lasciato il suo lavoro e la Russia poco dopo l’invasione dell’Ucraina, è stato ricoverato in terapia intensiva in un ospedale europeo per un disturbo neurologico. Lo riporta l’Associated Press aggiungendo che Ksenia Sobchak, personaggio televisivo russo e amico di famiglia di Chubais, ha scritto su Telegram di aver parlato con sua moglie, Avdotya, e che soffriva della sindrome di Guillain-Barre. La donna non ha detto in quale clinica si trovava. Guillain-Barre è una malattia rara in cui il sistema immunitario del corpo attacca i nervi. Secondo il quotidiano britannico Daily Mail Chubais potrebbe essere stato avvelenato. Sebbene Chubais non abbia dichiarato il motivo delle dimissioni a marzo, si presumeva che fosse dovuto all’invasione russa dell’Ucraina il 24 febbraio. Chubais era stato di recente l’inviato di Putin presso le organizzazioni internazionali per lo sviluppo sostenibile. È noto in Russia, avendo ricoperto incarichi di alto profilo dall’inizio degli anni ‘90, quando ha supervisionato gli sforzi di privatizzazione sotto Boris Eltsin.

Ore 03:20 - Il Parlamento ucraino approva il disegno di legge sui medicinali

per integrarsi all’Unione Europea

Il Parlamento dell’Ucraina ha approvato in seconda lettura il disegno legge «Sui medicinali» rivolta ad armonizzare la legislazione ucraina nel campo dei medicinali con gli atti normativi dell’Unione Europea, introdurre terminologia e regole unificate nella regolamentazione del mercato farmaceutico. In particolare, la legge definisce: condizioni di sviluppo, ricerca preclinica, sperimentazioni cliniche, registrazione statale di medicinali, condizioni di produzione (incluso nelle farmacie), importazione, commercio all’ingrosso e al dettaglio, commercio a distanza, controllo qualità e vigilanza dei medicinali - diritti e obblighi delle persone giuridiche e delle persone fisiche, i poteri delle autorità statali e dei funzionari del settore. Inoltre il documento prevede la creazione di un unico ente statale, che controllerà la circolazione dei farmaci in tutte le fasi. Questa è una norma di integrazione europea.

Ore 03:29 - Allarme dell’Aeia: «Tutti responsabili in caso di incidente a Zaporizhzhia»

«Mentre questa guerra infuria, l’inazione è irragionevole. Se si verifica un incidente nella centrale nucleare di Zaporizhzhia in Ucraina, non avremo un disastro naturale da incolpare. Avremo solo noi stessi a cui rispondere». Così Rafael Mariano Grossi, direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), in un post sul profilo Twitter dell’Aiea.

Ore 05:38 - Presa di mira nella notte la città di Mykolaiv, udite nuove esplosioni

La città ucraina di Mykolaiv, dove ieri sono rimasti uccisi in un bombardamento il tycoon ucraino Oleksiy Vadaturskyi e sua moglie Raisa Vadaturska, è stata di nuovo presa di mira nella notte dai bombardamenti russi. Il sindaco della città Oleksandr Sienkevych ha riferito che durante la notte del 1 agosto sono state udite esplosioni in varie parti della città. Lo riporta il Kyiv Independent precisando che non sono state fornite ulteriori informazioni.

Ore 05:54 - Il bombardamento di Mykolaiv una ritorsione di Mosca dopo Sebastopoli

L’Ucraina ha denunciato pesanti e «brutali» bombardamenti da parte di Mosca sulla città meridionale di Mykolaiv. Si tratterebbe di una ritorsione russa dopo l’attacco di un drone al quartier generale della flotta del Mar Nero a Sebastopoli. Nei bombardamenti russi è rimasto ucciso il magnate del grano ucraino, Oleksiy Vadatursky, 74 anni. «Oggi è avvenuto uno dei bombardamenti più brutali su Mykolaiv durante l’intero periodo della guerra», ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un discorso. «Voglio ringraziare tutti i residenti di Mykolaiv per la loro indomabilità. In questa fase della guerra, il terrore è l’arma principale della Russia». Le bombe e i razzi russi hanno ucciso almeno due civili. Mykolaiv è la città ucraina più vicina al fronte meridionale, dove le forze di Kiev stanno cercando di lanciare una controffensiva per riconquistare il territorio perso dopo l’invasione russa di febbraio.

Ore 07:00 - Odessa: la prima nave di grano ucraino ha lasciato il porto questa mattina

La prima nave di grano ucraino ha lasciato il porto di Odessa alle 6.16. La notizia era stata annunciata dal ministero della Difesa turco in una nota. «La partenza della nave mercantile Razoni, battente bandiera della Sierra Leone e carica di mais, lascerà il porto di Odessa diretta in Libano», ha affermato il ministero, aggiungendo che ora seguiranno altri convogli «lungo i corridoi marittimi perché le «procedure sono terminate».

ODESSA — Si ode la sirena della nave, un lungo suono che si propaga per le strade della città. Lo aveva già annunciato il ministero della Difesa turco e dovrebbe andare al porto di Tripoli in Libano. Ecco sta lasciando il porto di Odessa la prima nave del grano destinata a riaprire le strade dell’export ucraino verso i mercati mondiali sempre più affamati. Un gigantesco cargo che dovrebbe chiamarsi «Razoni» e battere bandiera della Sierra Leone. La notizia è confermata da Alexander Kubrakov, ministro delle infrastrutture ucraino. Altre 16 navi con a bordo oltre 200.000 tonnellate di grano sono cariche e pronte a salpare. Il primo viaggio è carico di incognite, deve attraversare zone del Mar Nero minate e i controlli in Turchia. L’accordo per l’export raggiunto faticosamente tra Mosca e Kiev è stato mediato con l’impegno personale del presidente turco Erdogan. Il primo segnale di distensione dopo quasi sei mesi di guerra e una mossa di speranza per il mondo affamato.

Ore 08:50 - «Trecento dispersi» a Kiev dall’inizio della guerra

Circa trecento persone risultano disperse nella sola zona della capitale dell’Ucraina come conseguenza della guerra lanciata dalla Russia. Lo denuncia il capo della polizia della regione di Kiev, Andrii Nebytov, sostenendo che alcuni ucraini sono detenuti in Bielorussia e spiegando che 216 vittime non sono ancora state identificate. «Circa 300 persone sono ora considerate disperse a causa delle ostilità nella regione di Kiev. I 216 corpi ritrovati non sono stati ancora identificati. E’ stata eseguita una procedura accurata di selezione del Dna. Spero che grazie alla collaborazione con i parenti saremo in grado di identificare queste persone», ha scritto su Telegram. «Durante la documentazione dei crimini di guerra nella regione di Kiev, abbiamo scoperto che molte persone sono attualmente detenute nel territorio della Bielorussia», ha aggiunto citando «testimoni oculari» secondo i quali «queste persone sono state rapite dagli occupanti di Hostomel, Bucha e Irpin».

(ANSA l'1 agosto 2022) - Morto a 85 anni Vadim Bakatin, l'ultimo direttore del Kgb dell'Unione sovietica. Lo rende noto l'agenzia russa Ria Novosti citando una fonte che non ha fornito ulteriori dettagli. Dopo il tentativo di colpo di Stato dell'agosto 1991 contro Mikhail Gorbachev, Bakatin fu nominato capo del Comitato per la Sicurezza (Kgb), e di lui viene ricordato soprattutto il fatto che, con la sanzione dell'allora presidente dell'Unione Sovietica, in segno di buona volontà, consegnò agli Stati Uniti lo schema originale delle intercettazioni per il nuovo edificio dell'ambasciata americana a Mosca.

Durante la sua gestione ci furono grandi cambiamenti strutturali e organizzativi che ridussero notevolmente il potenziale dei temuti servizi russi. Il Kgb fu privato delle forze di sicurezza interna (incorporate nel Ministero della Difesa), delle Guardie di Frontiera (che hanno costituito una struttura organizzativa indipendente) e dei servizi di emergenza, che furono direttamente sottoposti all'amministrazione presidenziale. 

Bakatin mantenne formalmente la carica fino all'ottobre 1991, quando fu emesso un decreto di scioglimento del Kgb, che cessò ufficialmente l'attività il 3 dicembre. L'attività di Bakatin fu accolta in patria con dure critiche, comprese le accuse di tradimento. Nel gennaio 1992, Boris Eltsin licenziò Bakatin, che in seguito non ricoprì più cariche pubbliche.

Federico Fubini per il “Corriere della Sera” l'1 agosto 2022.

Oleksiy Vadatursky è morto perché aveva detto di no. È stato eliminato dai russi in una classica esecuzione mafiosa e il messaggio del suo annientamento è rivolto a tanti altri in Ucraina: è un avvertimento a chiunque potrebbe ricevere le stesse richieste o le ha già avute. 

A Vadatursky gli emissari del Cremlino avevano proposto di trasformarsi in un collaboratore occulto della Russia, secondo alcuni protagonisti della vita politica di Kiev che hanno avuto frequenti contatti con lui e i suoi uomini. 

Il Cremlino aveva sperato di usare l'influenza di Vadatursky quale maggiore imprenditore agricolo e padrone della logistica in Ucraina per accelerare la sottomissione di tutta la striscia del Sud da Kherson, a Mykolaiv, fino ad Odessa e per paralizzare le vie di trasporto del Paese. In cambio, a lui era promessa la tutela del suo patrimonio da poco meno di mezzo miliardo di dollari e la sua posizione al cuore dell'industria agricola e del trasporto navale nel Paese.

Vadatursky non era un uomo di ampie vedute: fino al 1991 dirigente di un conglomerato sovietico, proprietario di porti sul Mar Nero e di una capacità di stoccaggio di grano per 2,5 milioni di tonnellate a Odessa, Kherson e Zaporizhzha, l'imprenditore era soprattutto il monopolista del trasporto via fiume in Ucraina. 

Era un uomo duro, forse anche ottuso. Aveva resistito ferocemente alla liberalizzazione del trasporto via nave nel suo Paese, prima piazzando il figlio Andryi in parlamento e in questi mesi manovrando il partito dell'ex premier Yulia Tymoshenko. A maggior ragione non intendeva rinunciare al suo monopolio sulle acque dolci, perché il blocco dei porti oggi rende prezioso l'accesso da Kiev al Mar Nero attraverso la foce dello Dnepr: il grande fiume diventa l'arteria vitale di una nazione sotto assedio.

Non era un uomo aperto Vadatursky, ma era un patriota. Dall'inizio della guerra finanziava l'esercito ucraino. La sua fortuna gli avrebbe permesso di rifugiarsi a Londra come altri oligarchi, invece aveva scelto di restare a Mykolaiv: non lontano da dove era nato in un kolchoz sovietico 74 anni fa e soprattutto pericolosamente vicino alla linea del fronte. Già quella scelta era una dichiarazione: non aveva intenzione di piegarsi. 

Per il Cremlino, avere Vadatursky quale complice sarebbe stato un trofeo più importante della conquista di una città del Donbass. Avrebbe significato poter strangolare le comunicazioni interne dell'Ucraina e controllare una capacità di esportazione di grano in Europa, Africa e Medio Oriente da ottanta navi e 4,5 milioni di tonnellate all'anno. 

Fare di Vadatursky un collaborazionista avrebbe concentrato in mani russe una quota crescente dell'offerta di cereali sui mercati globali, con il potere politico che essa conferisce. Ma l'imprenditore aveva respinto le pressioni. Era un oligarca, non un uomo dai metodi impeccabili, ma non intendeva lasciarsi corrompere a spese della libertà del suo Paese. È sicuramente il suo rifiuto a essergli costato la vita.

I missili hanno puntato la stanza da letto della sua villa con una tale violenza e precisione che di Oleksiy Vadatursky ora non resta neanche un cadavere che possa essere raccolto in un feretro, per l'ultimo omaggio a un uomo d'acciaio anche nell'onore.

Giuliano Foschini e Fabio Tonacci per repubblica.it l'1 agosto 2022.

Era in vacanza in un resort della Costa Smeralda quando sono comparsi, improvvisi, i primi sintomi: «Non sento più le mani e i piedi» ha detto alla moglie. «Non riesco a muovermi». 

La corsa in ospedale. I primi accertamenti e un tremendo sospetto che ha messo in allarme i nostri servizi di sicurezza: è una malattia neurologica, la sindrome di Guillain-Barré, come i sintomi lasciano supporre, o sono invece i segnali di un avvelenamento?

Sì, perché quel paziente che si è presentato al Pronto soccorso di un ospedale dell’isola in piena attività turistica, non è un uomo qualsiasi. Si tratta di Anatolij Chubais, uno dei grandi padroni della Russia, l’uomo delle privatizzazioni degli anni Novanta, per anni braccio destro di Putin e ora in fuga da Mosca, dopo essere entrato in rotta con il presidente sulla guerra in Ucraina.

Repubblica aveva raccontato a maggio come Chubais, dopo aver preso pubblicamente posizione contro l’attacco a Kiev, fosse scappato in Italia, passando da Turchia e Israele. Frequentava da tempo il nostro paese facendo la spola tra la Sardegna e la Toscana, dove controlla alcune proprietà. E dall’Italia dovrebbe essersi spostato poco, se non per niente, in questi mesi. Nelle ultime settimane era in vacanza in Sardegna. 

Le sue condizioni di salute erano sempre state buone fino, appunto, ai sintomi apparsi qualche giorno fa. «Improvvisamente – ha raccontato l’uomo ai medici, insieme con la moglie, Avdotia Smirnova – ho cominciato ad avere difficoltà a muovere gambe e braccia».

Le condizioni sono apparse subito gravi tanto da essere ricoverato con la paura che potessero collassare organi vitali. Visti i sintomi, è stata allertata la Polizia che ha inviato i suoi tecnici specializzati per effettuare analisi. 

«Sono entrati con le tute e hanno fatto una serie di operazioni», ha raccontato la donna ad alcuni media russi, cercando però di tenere nascosto di trovarsi in Italia. L’esito delle analisi arriverà nei prossimi giorni. Al momento, però, tutti i dati che sono sul tavolo fanno pensare alla Guillain-Barré anche perché cominciata la terapia le condizioni di Chubais sono già molto migliorate. Non è in pericolo di vita. 

Il sospetto arriva dai precedenti: Yushchenko, Litvinenko, Navalny, e più recentemente i sospetti su quanto accaduto a Roman Abramovich, insegnano che l’avvelenamento è uno dei principali strumenti utilizzati dagli apparati di Putin per disfarsi degli oppositori. Come Chubais oggi è considerato.

Chi è Anatolij Chubais, l’ex fedelissimo di Putin che ha avuto un malore in Sardegna. Marco Imarisio su Il Corriere della Sera l'1 Agosto 2022.

L’uomo, confermano fonti qualificate, non è in pericolo di vita e si stanno attendendo gli esiti degli ulteriori esami disposti, che sono stati inviati ad un laboratorio esterno 

Anatolij Chubais è senz’altro un uomo dalle molte vite, che sa molte cose. Ma l’etichetta di eroe, di dissidente o di oppositore che gli è stata assegnata dopo la sua fuga dalla Russia gli sta molto larga. Partiamo dall’inizio, da una carta di identità che già da sola riassume la complessità della questione russa.

Nasce nel 1955 in Bielorussia, tra il 1962 e 1967 vive in Ucraina, prima a Odessa e poi a Leopoli. Quando la famiglia si trasferisce nella futura San Pietroburgo, organizza un circolo di economisti liberali e sostenitori del libero che ben presto si allea con il moscovita Egor Gajdar, futuro capo del governo con Eltsin e capo delle riforme di quella che doveva diventare la Russia post-comunista. All’inizio degli anni Novanta diventa il principale collaboratore dell’allora sindaco di San Pietroburgo Anatolij Sobchak, meglio conosciuto come il padrino politico di Vladimir Putin. Da allora, fa parte della cosiddetta famiglia allargata dalla quale è nata la verticale del potere putiniano.

Non è un caso che l’allarme sulle sue condizioni sia stato lanciato dalla presentatrice Ksenya Sobchak, figlia dell’Anatolij che ancora oggi l’attuale presidente considera il suo benefattore. Affari di famiglia. Anche per questo, molti sostengono che la sua fuga di fine marzo è stata in realtà autorizzata dal Cremlino, l’ultimo favore a un uomo anziano e malato. Chubais è parte integrante della recente storia russa. Fu lui, mettendosi a capo del Comitato per il patrimonio statale, a preparare il programma delle privatizzazioni che svendette a poche persone le principali aziende pubbliche russe.

Per questo viene considerato il padre, o il padrino, di ogni oligarca. Durante l’era Eltsin è stato più volte vicepremier, nonché capo dell’amministrazione del Cremlino. Nel 1999 fu tra i primi a capire che sotto Putin la svolta liberale della Russia sarebbe rimasta un miraggio. Con l’astro nascente Boris Nemtsov fondò l’Unione delle forze di destra, che entrò nella Duma con 32 deputati. Ma tra i due non ci fa mai accordo, perché Chubais insisteva per una opposizione morbida, all’interno del sistema. Nel marzo del 2005 subì un attentato, salvandosi grazie alla sua auto blindata. Un episodio mai chiarito, che molti attribuiscono alle attività extra-istituzionali di Chubais, uomo che ha sempre manifestato una certa propensione all’arricchimento personale. Poco prima delle elezioni del 2008, forse le più contendibili degli ultimi vent’anni per via della scadenza del secondo mandato presidenziale di Putin, distrusse la carriera politica di Nemstov sciogliendo all’improvviso il loro partito e aderendo a Causa Giusta, una organizzazione controllata dal Cremlino.

Il nuovo presidente Dmitry Medvedev lo nominò subito capo della Rosnano, l’agenzia statale per lo sviluppo delle nanotecnologie russe. Nemstov, è bene ricordarlo, è stato ucciso il 27 febbraio del 2015 mentre camminava sul ponte che porta al Cremlino. Negli ultimi anni Chubais ha vissuto ai bordi del vero potere, accontentandosi di qualche prebenda. Quando è fuggito verso l’Italia, era assistente del presidente per i rapporti internazionali in materia dello sviluppo sostenibile. Non proprio la prima preoccupazione e il primo interesse di Putin.

Marco Imarisio e Alberto Pinna per il “Corriere della Sera” il 2 agosto 2022.

L'unica cosa certa è che Anatolij Chubais, ex consigliere di Vladimir Putin, partito dalla Russia un mese dopo l'invasione dell'Ucraina, ha avuto un malore serio, ed è stato persino in rianimazione. «Non è in pericolo di vita» rassicurano dalla clinica privata di Olbia dove è ricoverato. 

Ma il nome, e le disgrazie capitate a chi in Russia manifesta il proprio dissenso, autorizzano a ipotizzare misteri, sospetti e ombre. Lo scorso marzo, l'economista liberale che fu tra i principali collaboratori di Boris Eltsin, si è precipitosamente trasferito in Italia.

Vive fra Sardegna e Toscana, dove ha proprietà e interessi. La scorsa settimana era in vacanza in un resort della Costa Smeralda. Un pomeriggio, accusa sintomi strani. «Non mi sento più le gambe e le mani» si lamenta con la moglie. 

Corsa all'ospedale, diagnosi aperta. Potrebbe essere la sindrome di Guillain-Barré, un disturbo neurologico del quale soffre da tempo, che si è riacutizzato con il Covid contratto nel 2020, e che tra i suoi sintomi principali presenta proprio il blocco delle articolazioni. Oppure, una intossicazione. Nelle strutture pubbliche di Olbia non ci sono reparti di neurologia.

Chubais viene mandato alla Mater Olbia, clinica privata della Qatar Foundation. Da Mosca l'agenzia Tass rivela che secondo la moglie di Chubais, «uomini della polizia italiana in tuta bianca hanno ispezionato il resort». 

Un dettaglio che, dati i precedenti, accredita subito il possibile avvelenamento. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha manifestato «sincero dispiacere» per l'accaduto. Al Mater Olbia Hospital intanto è stata rinforzata la vigilanza esterna. 

Chubais è senz' altro un uomo che sa molte cose. Ma l'etichetta di eroe dissidente che gli è stata assegnata dopo la sua fuga dalla Russia gli sta molto larga. Nasce nel 1955 in Bielorussia. All'inizio degli anni Novanta fonda un circolo di economisti liberali e diventa il principale collaboratore dell'allora sindaco di San Pietroburgo Anatolij Sobchak, il futuro padrino politico di Vladimir Putin. Non è un caso che l'allarme sulle sue condizioni sia stato lanciato dalla presentatrice Ksenya Sobchak, figlia dell'uomo che ancora oggi l'attuale presidente considera il suo benefattore. 

Più che un oppositore, è sempre stato considerato un membro ad honorem della «banda» di San Pietroburgo che ha preso il potere al Cremlino. Anche per questo, molti sostengono che la sua fuga di fine marzo è stata in realtà autorizzata, l'ultimo favore a un uomo malato. 

Chubais è anche parte integrante della recente storia russa. Fu lui, mettendosi a capo del Comitato per il patrimonio statale, a preparare il programma delle privatizzazioni che svendette a poche persone le principali aziende pubbliche russe. Per questo viene considerato il padrino, di ogni oligarca. 

Durante l'era Eltsin è stato due volte vicepremier. Nel 1999, fonda con l'astro nascente Boris Nemtsov l'Unione delle forze di destra, partito di ispirazione liberale. Nel marzo del 2005 subì un attentato, salvandosi grazie alla sua auto blindata.

Poco prima delle elezioni del 2008, forse le più contendibili degli ultimi vent' anni per via della scadenza del secondo mandato presidenziale di Putin, distrusse la carriera politica di Nemstov sciogliendo il loro partito e aderendo a Causa Giusta, una formazione controllata dal Cremlino. Il nuovo presidente Dmitry Medvedev lo nominò capo della Rosnano, l'agenzia statale per lo sviluppo delle nanotecnologie russe. 

Negli ultimi anni Chubais ha vissuto ai bordi del vero potere, accontentandosi di qualche prebenda. Quando è fuggito verso l'Italia, era assistente del presidente per i rapporti internazionali in materia dello sviluppo sostenibile. Non proprio la prima preoccupazione di Putin.

Anna Zafesova per “La Stampa” il 2 agosto 2022.

Se un ex funzionario molto altolocato del Cremlino, che ha iscritto il suo nome nella storia non solo come padre delle privatizzazioni, ma come l'uomo che ha portato Vladimir Putin a Mosca, si sente male all'improvviso, la vicenda assume inevitabilmente tinte di giallo. Il diretto interessato, Anatoly Chubais, avrebbe smentito di essere stato avvelenato, o almeno di non credere a questa ipotesi, scrive il Financial Times citando una fonte vicina al politico. 

In un comunicato Chubais ha affermato di trovarsi in una clinica europea con un'insorgenza acuta della sindrome di Guillain-Barre (una malattia autoimmune che colpisce i nervi periferici), «in condizioni medio-gravi e stabili». Ma un'altra fonte anonima che dice alla Reuters che del caso si sta occupando una imprecisata «intelligence europea», e la voce - successivamente rimasta senza conferma ufficiale - che degli esperti di chimica bardati in tute speciali avrebbero esaminato l'abitazione del politico - ovviamente alimentato dei sospetti se non altro a livello mediatico.

Ad aggiungere tinte di giallo è infatti proprio il personaggio: Anatoly Chubais è uno degli uomini più odiati della Russia, l'ideologo del team di economisti liberali che all'inizio degli Anni 90 avevano riformato l'economia postsovietica con metodi da "terapia choc", e in particolare l'inventore e responsabile di quella privatizzazione che aveva lasciato milioni di russi comuni con dei "voucher" privi di qualunque valore, mentre il governo faceva nascere grandi agglomerati dei magnati che in seguito sarebbero stati ribattezzati "oligarchi".

Potentissimo all'epoca di Boris Eltsin, aveva perso da tempo influenza, ma era rimasto comunque intoccabile: faceva parte della cordata "pietroburghese", ed era stato proprio lui a trasferire a Mosca l'ex sindaco di Pietroburgo Putin, dopo che era rimasto disoccupato. Ed è a questo legame che alcuni osservatori moscoviti attribuiscono la discrezione con la quale Chubais aveva lasciato la Russia dopo l'invasione dell'Ucraina: nessun annuncio, nessuna dichiarazione pubblica, nessuna condanna o almeno dissociazione dalla guerra. 

Quasi una dimostrazione di lealtà: scappato dalla Russia insieme a centinaia di migliaia di persone di idee liberali, ha però tenuto un profilo basso, non aderendo all'opposizione (che in buona parte lo odia almeno quanto i nostalgici sovietici).

Non stupisce dunque che quando un personaggio del genere all'improvviso, durante una vacanza in Sardegna, sente di stare perdendo l'uso di gambe e braccia, e viene ricoverato in terapia intensiva a Olbia per poi venire trasferito in una clinica svizzera, le congetture si sprecano. 

Per curiosa coincidenza, proprio in questi giorni alcuni canali Telegram che sono legati (o vorrebbero sembrarlo) ai servizi russi, hanno pubblicato indiscrezioni su un attacco a Chubais e ai suoi uomini partito dai famigerati "siloviki", i falchi dell'ex Kgb capitanati da Nikolay Patrushev, considerato da molti l'uomo che instilla nel presidente le paranoie antioccidentali.

Anche Patrushev viene da Pietroburgo, e i conti in sospeso con i cosiddetti "liberali sistemici" potrebbero risalire addirittura agli Anni 90, quando era proprio Chubais, e non Putin, il pietroburghese più potente al Cremlino. Ora, mentre i medici dichiarano che le condizioni del politico stanno migliorando - la sindrome di Guillaine-Barre è solitamente curabile - i complottisti moscoviti continuano a fare ipotesi, da quella che Chubais si sarebbe nascosto in una clinica svizzera per evitare un vero tentativo di omicidio, a quella, contortissima, secondo la quale vorrebbe confermare al Cremlino di voler conservare il silenzio è la lealtà. Anche il fratello Igor - con il quale Anatoly non era in buoni rapporti, almeno politicamente - sostiene che è «un ragazzo robusto, guarirà», affidando questa dichiarazione al canale tv dell'esercito russo, Zvezda.

Auguri di pronta guarigione sono arrivati anche dal portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, che ha promesso «qualunque aiuto, se venisse richiesto». Sicuramente, l'emigrazione di fatto di Chubais ha segnato la fine di un'epoca trentennale in cui l'equilibrio al Cremlino si reggeva su una coabitazione tra falchi dei servizi e "colombe" più liberali. È sicuramente, la catena di strane morti di diversi top manager probabilmente molto informati di Gazprom e di banche russe spinge a seguire con attenzione il bollettino medico di uno degli uomini più informati su quello che è accaduto a Mosca e Pietroburgo negli ultimi tre decenni.

Ucraina Russia, news sulla guerra del 2 agosto. Iniziata l'evacuazione della regione di Donetsk. Lorenzo Cremonesi, Giusi Fasano, Paola Caruso, Paolo Foschi e Redazione Online su Il Corriere della Sera il 2 Agosto 2022.

La prima nave con il grano ucraino è in Turchia, alle 20 a Istanbul. Mosca ha inserito il battaglione Azov tra le «organizzazioni terroristiche»

• La guerra in Ucraina è al 160esimo giorno.

• Una prima nave con il grano dell’Ucraina attraccherà a Istanbul alle 21.

• Mosca ha inserito il battaglione Azov tra le «organizzazioni terroristiche».

• Concordata con Washington la telefonata Zelensky-Biden.

• Nuovi aiuti per armare Kiev: 500 milioni dall’Ue e 550 milioni dagli Usa.

• L’ufficio del procuratore generale sta indagando sulla morte dell’uomo d’affari ucraino Oleksiy Vadatursky.

Ore 00:02 - Casa Bianca: dagli Usa altri 550 milioni in armi

L’amministrazione Biden autorizzerà oggi altri 550 milioni di dollari in aiuti militari all’Ucraina. Lo ha annunciato il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale John Kirby durante una conferenza stampa della Casa Bianca. Nel pacchetto ci saranno altri sistemi missilistici Himars e munizioni, ha precisato.

Ore 00:05 - Casa Bianca: vogliamo vedere altre navi partire, Russia rispetti accordo

Gli Stati Uniti salutano «l’importante passo» della partenza da Odessa della prima nave carica di grano e «sperano di vedere più navi partire nei prossimi giorni dirette ai mercati mondiali». Lo ha detto John Kirby, portavoce del National Security Council della Casa Bianca. «La Russia ovviamente sta usando il cibo come un’arma ed ha bloccato i porti dell’Ucraina dall’inizio di questa crisi - ha aggiunto - chiediamo alla Russia di rispettare gli impegni assunti con questo nuovo accordo, permettendo l’esportazione non bloccata di prodotti agricoli dai porti del Mar Nero per alleggerire l’insicurezza alimentare in tutto il mondo». «Noi monitoreremo al situazione con attenzione», ha concluso.

Ore 01.00 - Allarme dell’Aeia: «Tutti responsabili in caso di incidente a Zaporizhzhia»

«Mentre questa guerra infuria, l’inazione è irragionevole. Se si verifica un incidente nella centrale nucleare di Zaporizhzhia in Ucraina, non avremo un disastro naturale da incolpare. Avremo solo noi stessi a cui rispondere». Così Rafael Mariano Grossi, direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), in un post sul profilo Twitter dell’Aiea.

Ore 05:01 - Partita la prima nave con il grano dal porto di Odessa

(Il racconto di Lorenzo Cremonesi) Il grano è tratto. La sirena della gigantesca nave cargo che finalmente lascia il porto ha echeggiato nitida alle 8.30 dell’afosa mattinata di ieri, appena inumidita da intensi scrosci di pioggia. Uno, due, tre ululati profondi, quindi il lungo scafo blu scuro della Razoni battente bandiera della Sierra Leone e condotta dai 24 uomini dell’equipaggio (molti siriani), bloccati dai giorni appena precedenti l’avvio dell’aggressione russa il 24 febbraio, prende il largo affiancato da due incrociatori che sembrano minuscoli sotto le gru dipinte di bianco dominanti il ponte. Appena fuori dalle boe li attende l’ignoto: dovranno percorrere i corridoi stabiliti dalle Nazioni Unite grazie alla mediazione del presidente turco Recep Tayyip Erdogan tra le zone di mare minate e oggi presso lo scalo di Istanbul verranno perquisiti da ufficiali di Mosca con i rappresentanti turchi e dell’Onu.

Ore 05:22 - Mosca, pronti a provare a Iaea bombe Kiev su Zaporizhzhia

L’amministrazione filorussa dei territori occupati della regione di Zaporizhzhia è pronta a fornire all’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA) prove a sostegno della tesi che vi siano stati bombardamenti ucraini contro la locale centrale nucleare: lo ha detto alla Tass Vladimir Rogov, un funzionario dell’amministrazione locale. «Siamo molto lieti che, nonostante le pressioni e l’isteria del regime di Zelensky, (il direttore generale dell’AIEA Rafael) Grossi abbia confermato la disponibilità dell’AIEA a inviare una delegazione alla centrale nucleare di Zaporozhye».

Ore 06:17 - Kiev, bombe russe su minibus evacuati, tre morti

Tre persone sono morte nel bombardamento russo di un minibus che trasportava persone in fuga da un villaggio occupato. Lo riferisce il comando operativo ucraino ‘Sud’, precisando che l’attacco si è verificato vicino a Dovhove, nell’oblast di Kherson. Secondo quanto riferito, il minibus trasportava sette persone in fuga dal villaggio temporaneamente occupato di Starosillia. I sopravvissuti sono stati ricoverati in ospedale a Kryvyi Rih.

Ore 06:17 - La Razoni, la nave salpata. Le incognite e le speranze. I temi del giorno

(di Gianluca Mercuri da Prima Ora). È partita ieri mattina alle otto e mezza, dal porto di Odessa, la «Razoni», battente bandiera della Sierra Leone e destinata all’affamato Libano, dove se tutto andrà bene scaricherà 26 mila tonnellate di cereali. Altre 16 navi sono pronte a salpare, e altre 78 sono in attesa.

«Il grano è tratto» La battuta è di Lorenzo Cremonesi, come l’analisi: «Impossibile sottovalutare le novità che arrivano da Odessa. Ucraina e Russia contribuiscono per quasi un terzo alla produzione mondiale di cereali, una quota fondamentale, specie se vista alla luce della crisi climatica e delle carestie imperanti tra Asia e Africa, cui Mosca aggiunge il suo ruolo cruciale per l’export di fertilizzanti».

L’incognita russa La Razoni oggi farà scalo a Istanbul: lì, secondo gli accordi mediati da Onu e Turchia, sarà perquisita dai russi. Per arrivarci, dovrà evitare le mine piazzate dagli ucraini nel porto di Odessa e quelle messe dai russi al largo. Lo stesso rischio che correranno tutte le altre navi. L’accordo, sottolinea Lorenzo, «resta ostaggio della guerra». Ma intanto Kiev lo considera «il primo concreto segnale di salvataggio della sua economia».

Il malore di Chubais È l’ex consigliere di Putin fuggito in Italia un mese dopo l’invasione dell’Ucraina. Si è sentito male in Sardegna ed è ricoverato in una clinica di Olbia: non rischia a vita. Dati i precedenti, si è subito pensato a un avvelenamento. Ma non è chiaro se Chubais, artefice delle privatizzazioni che negli anni ‘90 regalarono la ricchezza russa agli oligarchi, abbia davvero rotto con Putin. Forse se n’è andato col suo consenso. Di certo, attorno alla cerchia dei potenti di Mosca c’è sempre un alone di mistero sinistro (qui l’analisi di Marco Imarisio).

Ore 06:27 - Esercito respinge assalto russo a Vershina, si combatte alle porte di Bakhmut

Le forze armate ucraine hanno respinto un tentativo di assalto delle forze russe nelle aree di Yakolevka, Vershina, Kodema e Maiskoye, nella regione di Donetsk, mentre i combattimenti proseguono alle porte di Bakhmut e a Zaytsevoy, dove le forze russe sono lentamente avanzate negli ultimi giorni. Nell’area di Bakhmut, in particolare, si registrato bombardamenti aerei e di artiglieria a Yakolevka, Soledar, Kodema, Semigorye, Mayskoye e Zaitsevo. Questo è quanto riferito su Facebook dallo stato maggiore delle Forze armate ucraine, che conferma il rischio di attacchi aerei e missilistici dal territorio della Bielorussia. In direzione di Seversk, invece, l’esercito russo ha proseguito bombardamenti d’artiglieria e ricognizioni aeree delle linee difensive ucraine, senza però tentare ulteriori avanzate terrestri. I bombardamenti di artiglieria russi sono proseguiti anche nelle aree di Kharkiv e Kramatorsk.

Ore 06:35 - «Pronti 22 mila soldati per l’attacco a Mykolaiv»

Il consigliere presidenziale ucraino Oleksiy Arestovych ha detto che circa 22.000 soldati russi si stanno preparando ad avanzare verso le città di Kriviy Rih e Mykolaiv. E ancora nella regione di Kherson, le truppe ucraine hanno liberato circa 50 città, ad affermarlo è Yuri Sobolevsky, vice capo del deposto consiglio regionale di Kherson.

Ore 08:05 - Kiev: «Si indaga su 752 casi di tradimento»

I servizi di sicurezza ucraini indagano su 752 casi di tradimento e collaborazione con il nemico. Lo ha reso noto la stessa intelligence, secondo cui il maggior numero di casi documentati sono stati registrati nelle regioni di Luhansk, Donetsk, Zaporizhzhia e Kherson. «Il lavoro di individuare i traditori durante la guerra è una questione di sicurezza del nostro stato», si legge in una nota dell’ufficio del procuratore generale ucraino.

Ore 08:06 - I russi attaccano la regione di Donetsk: 3 civili morti

Tre civili sono morti e altri tre sono rimasti feriti ieri in seguito ad un attacco delle forze russe nella regione di Donetsk, nell’Ucraina orientale: lo ha reso noto su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale, Pavlo Kyrylenko. «Il primo agosto i russi hanno ucciso tre civili nella regione di Donetsk: due a Maryinka e uno a Soledar. Altre tre persone sono rimaste ferite», si legge nel messaggio.

Ore 09:25 - Le nuove armi da Washington

Il Pentagono ha annunciato l’invio di un nuovo pacchetto di aiuti militari da 550 milioni di dollari all’Ucraina: comprenderà munizioni dei sistemi lanciamissili a lunga gittata Himars — nelle ultime ore ne sono arrivati altri 4, ha fatto sapere il ministero della Difesa di Kiev — e 75.000 colpi da 155mm per i mortai utilizzati sui fronti. In tutto, gli Stati Uniti hanno inviato 8,8 miliardi di dollari in aiuti militari all’Ucraina

Ore 09:57 - Scholz: avanti con il nostro sostegno militare all’Ucraina

In un’intervista con il giornale canadese The Globe and Mail, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha garantito che la Germania «continuerà a fornire questo supporto all’Ucraina per tutto il tempo necessario». Scholz ha poi respinto le accuse di non aver rispettato i tempi di consegna stabiliti degli armamenti: quella di Berlino è una inversione di tendenza netta rispetto «alla politica ferrea di tutti i governi federali tedeschi: nessuna esportazione di armi nelle aree di crisi».

Ore 10:55 - L’Onu: almeno 5.327 civili morti dall’inizio della guerra

Sono almeno 5.327 i civili che sono morti e 7.257 quelli che sono rimasti feriti in Ucraina dall’inizio della guerra: a pubblicare i numeri è l’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, che ha sottolineato come la «maggior parte» dei decessi sono stati causati «dall’uso di armi esplosive». Ma, precisa l’Ufficio dell’Onu, è certo che i dati reali siano considerevolmente più elevati «per il fatto che la ricezione di informazioni da alcune località in cui sono in corso intense ostilità è stata ritardata e molti rapporti sono ancora in attesa di conferma».

Ore 11:24 - Il presidente polacco Duda: l’Ucraina ci difende

«Oggi l’Ucraina difende la Polonia, l’Europa, quindi anche la Germania. Se l’eroica resistenza ucraina non dovesse fermare i piani imperiali di Putin, la Polonia e gli Stati baltici sarebbero direttamente minacciati da un’ulteriore espansione della sfera d’influenza russa in Europa centrale». Ad affermarlo è il presidente polacco Andrzej Duda, in un’intervista rilasciata al quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung. Duda ha aggiunto che il gasdotto Nord Stream resta il suo «grande rimprovero alla Germania», ricordando di aver spesso fatto notare all’ex cancelliera Angela Merkel «che questi gasdotti sarebbero stati dannosi per l’Europa e micidiali per noi polacchi», perché sono «la chiave del dominio russo sul mercato europeo». Duda ha comunque ripetuto di essere un convinto sostenitore delle «buone relazioni tedesco-polacche».

Ore 11:33 - Oltre 10 milioni gli ucraini rifugiati fuori dal Paese

Secondo l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, gli ucraini che dopo il 24 febbraio hanno attraversato i confini del proprio Paese per fuggire dalla guerra sono oltre 10 milioni: in tutto, dall’inizio dell’invasione sono stati registrati 10.107.957 passaggi di frontiera.

Ore 11:45 - Kiev, liberati 1.054 insediamenti

Sono 1.054 gli insediamenti occupati dai russi che sono stati liberati dell'esercito ucraino. Il dato è stato fornito dal vice capo dell'Ufficio del presidente ucraino, Kyrylo Tymoshenko, secondo quanto riporta Ukrinform. «In tutte le aree liberate dall'occupazione russa sono in corso lavori di recupero immediato», ha detto Tymoshenko. In particolare, ha sottolineato, nella regione di Zhytomyr si continua a ricostruire le infrastrutture e le abitazioni danneggiate dagli attacchi russi. «Lo Stato si è impegnato a rimborsare le spese», ha proseguito.

Ore 12:38 - Attraccherà stanotte a Istanbul la prima nave di grano ucraino

cresce l’attesa a Istanbul per l’arrivo del primo carico di grano proveniente dal porto ucraino di Odessa. La nave Razoni, battente bandiera della Sierra Leone, si trova al momento al limite sud delle acque territoriali rumene del Mar Nero con un carico di 26,5 tonnellate di grano e si stima debba approcciare l’imbocco dello stretto del Bosforo già nelle prossime ore e attraccare stanotte a Istanbul. La nave procede lentamente per via del maltempo. Le delegazioni di Russia, Ucraina, Turchia e Nazioni Unite ne stanno monitorando il viaggio in tempo reale attraverso un percorso libero dalle mine.

«La nave attraccherà nelle acque del Bosforo dove sarà ispezionata dalle delegazioni. Auspichiamo che per questa come per le prossime navi si possa continuare ad applicare il medesimo protocollo senza alcun intoppo», ha dichiarato il ministro della Difesa turco Hulusi Akar.

Ore 12:41 - Stoltenberg sente Zelensky: più aiuti e più rapidamente

Telefonata questa mattina tra il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. «Buona conversazione con il Presidente Zelensky sulle priorità del sostegno militare. È fondamentale che la Nato e gli Alleati forniscano ancora più assistenza all’Ucraina in tempi ancora più rapidi. Si è discusso anche del primo carico di grano dall’invasione della Russia e della necessità di attuare pienamente l’accordo sponsorizzato dall’Onu e dal nostro alleato turco», ha scritto Stoltenberg su Twitter.

Ore 13:03 - Russia: il reggimento Azov ora è «una organizzazione terroristica»

La Russia ha ufficialmente inserito il reggimento ucraino Azov tra le «organizzazioni terroristiche». La Corte suprema di Mosca ha accettato una richiesta della procura generale russa che chiedeva questa designazione.

Ore 13:14 - Kiev: iniziata l'evacuazione della regione di Donetsk

Sul suo canale Telegram il vice primo ministro ucraino e ministro per la reintegrazione dei territori temporaneamente occupati, Iryna Vereshchuk ha annunciato l'evacuazione del Donetsk: «È iniziata l'evacuazione obbligatoria dalla regione di Donetsk — ha spiegato —. Il primo treno è arrivato questa mattina a Kropyvnytsky. Abbiamo evacuato donne, bambini e anziani, c'erano molte persone a mobilità ridotta. Tutti sono stati accolti, tutti sono stati aiutati». Secondo l'agenzia Ukrainian News Agency tra i 200 mila e i 220 mila civili dovranno essere evacuati nei prossimi giorni.

Ore 13:34 - Quindici navi con grano ucraino pronte a partire

Quindici navi cariche di grano sono tecnicamente pronte a partire dai porti ucraini e altre due sono in fase di completamento. Lo ha dichiarato in tv il viceministro della Politica agraria in Ucraina Taras Vysotskyi, citato da Ukrinform. «Oggi è stato confermato che circa 15 navi sono tecnicamente pronte e altre due sono in fase di completamento. A quel punto, il traffico sarà bidirezionale, compreso l'avvicinamento delle navi per il carico», ha osservato il ministero. Queste navi sono destinate principalmente al trasporto di colture di cereali (mais, grano, orzo), e successivamente di semi oleosi e prodotti trasformati.

Ogni nave può trasportare da 10 mila a 60 mila tonnellate. Secondo Vysotskyi, le navi da carico dovrebbero navigare solo durante le ore diurne. Per ragioni di sicurezza, sono accompagnate da una nave per proteggerle dalle mine.

Ore 13:39 - «L'Occidente dovrebbe chiudere relazioni diplomatiche con la Russia»

Su Twitter il consigliere del presidente ucraino Zelensky, Mykhailo Podolyak, ha scritto: «Quasi nessuno vuole relazioni diplomatiche con Al-Qaeda, Isis o Hezbollah. Allora perché l'Occidente ha relazioni diplomatiche con un paese la cui scala di crimini sanguinosi è centinaia di volte maggiore di tutti i criminali conosciuti? È ora di chiamare ufficialmente nero ciò che è nero. La Russia è uno stato terrorista».

Ore 14:08 - Kiev: i russi annunciano concerto rock all'Azovstal di Mariupol

«Gli occupanti russi hanno in programma di tenere un concerto rock nell'acciaieria Azovstal dove sono morti centinaia di combattenti ucraini per difendere la città di Mariupol». Lo scrive in un messaggio sul canale Telegram il Comune in esilio della città occupata, riportato da Unian.

«I russi continuano a stabilire record del loro cinismo. Ora stanno annunciando un concerto rock nella fabbrica dove sono morti i nostri eroi. Ancora una volta, stanno cercando di distrarre i residenti da problemi reali con eventi e diversivi», ha sottolineato il consiglio comunale, «non forniscono acqua e riscaldamento normali, ma tengono concerti in una città dove centinaia di cadaveri sono ancora sotto le macerie».

Ore 14:47 - Azov a Mosca: noi terroristi? La Russia cerca di giustificare i crimini

«La Russia sta cercando nuove giustificazioni ai suoi crimini di guerra». Così il battaglione ucraino Azov ha commentato, con una nota, la decisione della Corte Suprema russa di dichiararlo «organizzazione terroristica» bandendone le attività sul territorio della Federazione. Aggiungendo: «Chiediamo al dipartimento di Stato americano e agli organismi autorizzati di altri Stati che si considerano civili di riconoscere la Federazione russa come Stato terrorista — si legge nella nota —. La Russia ha dimostrato di esserlo con le sue azioni quotidiane da molti anni. Il silenzio è complicità! Il mondo intero deve unirsi contro questo Stato terrorista».

Ore 14:58 - La morte del magnate Vadatursky forse non premeditata

Il governatore della regione di Mykolaiv, Vitaly Kim, ha affermato che l'uomo d'affari Oleksiy Vadatursky e sua moglie, tra le vittime dei bombardamenti di domenica da parte delle truppe russe a Mykolaiv, potrebbero essere stati uccisi accidentalmente, visto che vicino alla loro abitazione era presente una base militare. Lo riporta il Kiev Independent. Ma la Procura generale di Kiev sospetta che si sia trattato di un omicidio premeditato e continua a indagare.

Ore 16:13 - Russia: gli Usa direttamente coinvolti in guerra

La Russia ha accusato gli Stati Uniti di «coinvolgimento diretto» nella guerra in Ucraina. In una nota diffusa dal ministero della Difesa di Mosca si accusa l'intelligence americana di coordinare gli attacchi missilistici contro le truppe russe. In particolare si fa riferimento alle parole di Vadym Skibitsky, vice capo dell'intelligence militare ucraina, che ha ammesso che Washington organizza attacchi missilistici Himars. «Tutto ciò dimostra innegabilmente che Washington, contrariamente alle affermazioni della Casa Bianca e del Pentagono, è direttamente coinvolta nel conflitto in Ucraina», ha affermato il ministero della Difesa.

Ore 17:03 - Kiev crea la «valle dei droni» con Polonia e Usa

(Andrea Marinelli e Guido Olimpio) Militari, investitori e imprenditori ne hanno discusso al Drone Summit di Varsavia. Il conflitto ha mostrato l’efficacia dei droni, sia in combattimento che nella ricognizione.

Il conflitto è scivolato in una fase d’attrito, spezzata soltanto dai missili russi, dai raid ucraini, dalla narrazione occidentale che parla di un’imminente controffensiva su Kherson e sulle regioni meridionali del Paese. Sul taccuino militare di oggi restano droni, trafficanti d’armi, forniture occidentali. Washington, Kiev e Varsavia stanno creando in Polonia una «valle dei droni», un laboratorio regionale di tecnologia e innovazione per un settore in grande espansione, che vale già 11 miliardi di dollari e può arrivare a 17 entro il 2028. Ne hanno discusso al Drone Summit di Varsavia appena concluso funzionari di governo, militari, investitori e imprenditori del settore come Bernard Hudson, ex direttore del controterrorismo alla Cia e ora amministratore delegato di Looking Glass — azienda specializzata con sede in Virginia — che ha organizzato la conferenza in collaborazione con il ministero per la Trasformazione digitale di Kiev e la locale ambasciata ucraina. La ricerca non sarà limitata soltanto ai droni, ma anche a software e tecnologie necessarie per la ricognizione, per l’analisi e l’integrazione dei dati, per l’elaborazione delle informazioni.

Ore 17:13 - Kiev, abbattuti due missili russi su Vinnytsia

Due missili russi sono stati abbattuti su Vinnytsia. Lo ha riferito Serhiy Borzov, capo dell'amministrazione militare della regione di Vinnytsia su Facebook, come riporta Ukrinform.

Ore 17:20 - Nato, ok della Camere all'adesione di Finlandia e Svezia

Via libera dell'Aula della Camera alla ratifica dei Protocolli al Trattato del Nord Atlantico (Nato) sull'adesione della Repubblica di Finlandia e del Regno di Svezia. I voti a favore sono stati 398, i nove i contrari (i deputati di Alternativa), venti gli astenuti. Il disegno di legge di ratifica ora passa al Senato. Finlandia e Svezia avevano chiesto l'adesione alla Nato dopo l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia.

Ore 18:08 - Liberati dall'occupazione russa 53 insediamenti a Kherson

Le forze ucraine hanno liberato 53 insediamenti dall'occupazione russa nell'Oblast di Kherson. Lo ha annunciato Dmytro Butriy, capo ad interim dell'amministrazione militare dell'Oblast di Kherson, scrive il Kiev Independent. Ieri erano stati liberati 46 insediamenti.

Ore 18:25 - Gli Usa sanzionano Kabaeva, la «fidanzata» di Putin

Gli Stati Uniti hanno annunciato sanzioni nei confronti di Alina Kabaeva, la donna che da anni è ritenuta la «fidanzata» del presidente russo Vladimir Putin.

Ore 18:26 - Primo carico di grano ucraino in Turchia, alle 20 a Istanbul

La nave Razoni, partita dal porto ucraino di Odessa ieri mattina con un carico di 26,5 mila tonnellate di grano è entrata in acque turche ed è attesa questa sera a Istanbul alle ore 21 locali (le 20 in Italia). Sarà ispezionata domani mattina dai membri delle delegazioni di Russia, Ucraina, Turchia e Nazioni Unite. Lo ha annunciato il ministero della Difesa di Ankara. Dopo l'ispezione prevista domattina continuerà il viaggio verso il porto di Tripoli, in Libano.

Ore 18:32 - Primo treno evacuati dal Donetsk arrivato in regione Kirovohradsk

Il primo treno di persone evacuate dalla zona di controllo ucraina della regione di Donetsk è giunto a destinazione a Kropyvnytskyi, città della regione di Kirovohradsk nell'Ucraina centrale. Lo riporta Ukrinform. In totale sul treno hanno viaggiato 136 persone, di cui 44 con problemi di mobilità. «Comprendiamo che l'evacuazione sia stressante, quindi facciamo tutto il possibile per rendere il processo il più semplice possibile. In particolare, organizziamo l'evacuazione delle persone gravemente malate, di quelle con disabilità e di coloro che necessitano di cure speciali», ha detto il capo dell'amministrazione militare regionale di Donetsk, Pavlo Kyrylenko.

 Ore 18:39 - Esplosione nell'oblast di Leopoli al confine con la Polonia

Il governatore della regione di Leopoli in Ucraina ha reso noto che un'esplosione è stata sentita nel distretto di Chervonohrad, vicino al confine con la Polonia, dopo un attacco missilistico russo. La stessa fonte ha annunciato che una squadra di soccorsi è in viaggio verso il luogo dell'esplosione. Lo riporta il Kiev Independent.

Ore 19:32 - Usa, nuove sanzioni contro tre oligarchi russi e 24 aziende

Gli Usa hanno varato nuove sanzioni contro tre oligarchi russi, alcune aziende e altri quattro individui in risposta all'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca. Lo ha annunciato il segretario di stato Antony Blinken in una nota. Tra le società colpite dalle nuove sanzioni ci sono anche 24 aziende della difesa russe. Inoltre, gli Stati Uniti hanno anche imposto limitazioni sui visti a 893 funzionari di Mosca.

Ore 19:50 - Kiev afferma di aver abbattuto oggi 7 missili russi

Oltre ai due missili russi abbattuti dalle forze ucraine nel pomeriggio (vedi notizia delle 17:13), Kiev ha annunciato di averne eliminati altri cinque, per un totale di sette nella giornata di oggi. Si tratta di razzi lanciati da bombardieri Tu-95: sette degli otto missili lanciati sono stati abbattuti, mentre uno ha colpito un sito antiaereo nella regione occidentale di Leopoli (vedi la notizia delle 18:39). Il danno è in fase di valutazione. Lo riporta la Cnn.

Ore 20:51 - Nave con cereali da Odessa arrivata a Istanbul

La nave carica di cereali partita ieri mattina da Odessa è arrivata a Istanbul e si trova ancorata all’ingresso del Bosforo sul Mar Nero. Lo rende noto il ministero della Difesa di Ankara. Si tratta della prima imbarcazione che esporta grano ucraino dall’inizio del conflitto con la Russia. Dopo un’ispezione congiunta da parte di delegati di Turchia, Ucraina, Russia e Onu prevista per domattina, la nave ha in programma di continuare il suo viaggio verso Tripoli in Libano, la sua destinazione finale.

Ore 20:53 - Post Medvedev “hackerato” contro Georgia e Kazakhstan

Riportare la Russia ai fasti del passato, rendendola «invincibile» e riannettendo diversi Paesi dell’ex Urss, quali la Georgia e il Kazakhstan. È questo il contenuto di un post attribuito oggi a Dmitry Medvedev, che dopo 10 minuti è stato eliminato e descritto come un «falso» da uno stretto collaboratore dell’ex presidente, secondo il quale il suo account è stato hackerato. Ma non prima di avere raccolto oltre mezzo milione di visualizzazioni sul social network russo VKontakte. Nel post, in particolare, il Kazakhstan viene descritto come «uno Stato artificiale» e accusato di commettere un «genocidio» contro la sua popolazione di etnia russa. Nel messaggio si affermava inoltre che la Georgia «non esisteva» prima di diventare parte dell’impero russo nel 19/o secolo. «L’amministrazione di Vkontakte e le autorità competenti si occuperanno di coloro che hanno hackerato la pagina, hanno scritto e pubblicato il post poi cancellato», ha affermato Oleg Osipov, collaboratore di Medvedev, citato dall’agenzia Ria Novosti. Medvedev, che attualmente è vice capo del Consiglio di sicurezza nazionale, si è contraddistinto per le sue durissime dichiarazioni contro l’Occidente e gli ucraini dall’inizio della guerra, nel febbraio scorso. Era inoltre presidente nel 2008, quando scoppiò la guerra tra Russia, la Georgia e le autoproclamate repubbliche separatiste georgiane di Abkhazia e Ossezia del Sud, riconosciute da Mosca.

Ore 22:38 - Usa: «La nostra proposta su detenuti è seria, Russia la accetti»

«Abbiamo fatto una proposta seria alla Russia, vogliamo che la accetti». Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, a proposito del piano per il rilascio della campionessa di basket Brittney Griner e l’ex marine Paul Whelan, detenuti a Mosca. «Vogliamo riportarli a casa, per questo stiamo negoziando con il governo russo », ha sottolineato Kirby.

Ore 00:15 - Zelensky sente Stoltenberg, colloquio su prigionieri guerra

Il Presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha discusso con il Segretario Generale della Nato Jens Stoltenberg e con il Presidente dell’Osce e Ministro degli Affari Esteri della Polonia Zbigniew Rau la questione dei prigionieri di guerra ucraini, nonché l’attacco terroristico a Olenivka e la necessità di riconoscere la Russia come Stato terrorista. Zelensky lo ha detto nel suo discorso video, riporta Ukrinform. «Nei colloqui con Stoltenberg e Rau ho prestato particolare attenzione alla questione dei nostri prigionieri di guerra detenuti dalla Russia. E anche dell’attacco terroristico russo a Olenivka, che deve diventare un argomento fondamentale per tutti i Paesi civili del mondo per riconoscere ufficialmente la Russia come Stato terrorista», ha detto Zelensky. Il Presidente dell’Ucraina ha avuto una conversazione telefonica con Stoltenberg nella quale si è parlato di sostegno alla difesa e di cooperazione. Zelensky ha invece incontrato di persona il presidente dell’Osce e ministro degli Affari esteri della Polonia, Zbigniew Rau.

Ore 01:42 - Kiev: colpita base russa nella regione di Kherson

Le forze armate di Kiev affermano di aver colpito la base russa di Chornobayivka, nella regione occupata di Kherson. Inoltre altri attacchi aerei sarebbero avvenuti nei distretti di Berislavsky e Bashtansky nelle regioni di Kherson e Mykolaiv su strutture dove i russi accumulavano armi e attrezzature militari. Lo riporta Unian citando il portavoce del comando operativo `Sud´ Vladyslav Nazarov

Ore 01:47 - Kiev, alleanza per i droni con Stati Uniti e Polonia

Il conflitto è scivolato in una fase d’attrito, spezzata soltanto dai missili russi, dai raid ucraini, dalla narrazione occidentale che parla di un’imminente controffensiva su Kherson e sulle regioni meridionali del Paese. Sul taccuino militare di oggi restano droni, trafficanti d’armi, forniture occidentali. Washington, Kiev e Varsavia stanno creando in Polonia una «valle dei droni», un laboratorio regionale di tecnologia e innovazione per un settore in grande espansione, che vale già 11 miliardi di dollari e può arrivare a 17 entro il 2028. Ne hanno discusso al Drone Summit di Varsavia appena concluso funzionari di governo, militari, investitori e imprenditori del settore come Bernard Hudson, ex direttore del controterrorismo alla Cia e ora amministratore delegato di Looking Glass — azienda specializzata con sede in Virginia — che ha organizzato la conferenza in collaborazione con il ministero per la Trasformazione digitale di Kiev e la locale ambasciata ucraina.

Ore 01:48 - Ucraina, sotto processo 1000 collaboratori dei russi

Fra le più clamorose, nei giorni scorsi, ci sono state le rimozioni del capo del servizio di sicurezza (Sbu) Ivan Bakanov e del procuratore generale Iryna Venediktova: «Sospesi temporaneamente - ha spiegato il consigliere dell'Ufficio del presidente Andriy Smirnov - per indagini sulle loro eventuali responsabilità nei crimini contro la sicurezza nazionale e nel loro collegamento con i servizi speciali della Federazione Russa».

Ai nomi così importanti e alle ipotesi di alto tradimento pensa direttamente il presidente Volodymyr Zelensky. Ma poi c’è tutto il resto: collaboratori e sabotatori che aiutano il nemico in cambio di potere. Il capo della polizia nazionale ucraina, Ihor Klymenko, offre un caffè e apre la cartelletta che ha davanti.

Quanti sono i procedimenti penali per collaborazionismo?

«Fino a oggi abbiamo contato più di mille casi che riguardano proprio l’articolo del codice penale sulla collaborazione. Di queste 180 persone hanno già ricevuto un avviso di garanzia».

Ore 01:54 - Zelensky valuta il riconoscimento delle unioni civili omosessuali

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è detto pronto a valutare la legalizzazione delle «unioni civili» fra persone dello stesso sesso, ma non a modificare in tempo di guerra la definizione di matrimonio come unione tra un uomo e una donna come espressa nella Costituzione. Lo riporta il New York Times. Zelensky ha risposto così alla petizione popolare sui matrimoni omosessuali che sta ricevendo ampio consenso nel Paese. L’Ucraina attualmente non riconosce il diritto al matrimonio per le coppie dello stesso sesso, né dispone di uno statuto che consenta loro di contrarre unioni civili. Le richieste di concedere a queste coppie uguali diritti sono aumentate anche in seguito alla morte di soldati LGBTQ in battaglia per difendere il Paese dall’invasione russa. Il ministero della Difesa ucraino, infatti, ha l’obbligo di informare i genitori e il coniuge o altri parenti stretti di un soldato che viene ucciso. Ma queste regole non si applicano alle coppie dello stesso sesso. In Ucraina, gli omosessuali non hanno il diritto di visitare il partner ricoverato in ospedale, di condividere la proprietà, di prendersi cura dei figli di un partner deceduto, di reclamare il corpo di un partner ucciso in guerra o di riscuotere dallo stato le indennità di morte. La petizione che esorta il Zelensky a sostenere i diritti matrimoniali delle coppie dello stesso sesso è stata avviata da Anastasia Sovenko, 24 anni, un’insegnante di inglese di Zaporizhzhia che si identifica come bisessuale.

Ore 01.55 - Scholz ispezionerà la turbina al centro delle polemiche con Gazprom

Il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, oggi si recherà a Muelheim an der Ruhr, nel Nord Reno-Vestfalia, per ispezionare, insieme all’ad di Siemens, Christian Bruch, la turbina del gasdotto Nord Stream il cui mancato ricollocamento sta venendo usato da Mosca per giustificare la riduzione dei flussi attraverso l’infrastruttura. Lo riferisce una nota dell’azienda. Dopo la manutenzione effettuata in Canada, la turbina è stata restituita a Berlino, che dovrebbe a sua volta rispedirla in Russia perché venga reinserita nel gasdotto. Gazprom, il colosso energetico statale russo, sostiene però che la riconsegna del componente alla Germania non sia stata in linea con quanto previsto dal contratto. L’Unione Europea ritiene che tale versione dei fatti sia solo una scusa e che la Russia stia utilizzando il gas come strumento di pressione sui Paesi europei che forniscono armi all’Ucraina.

Svezia e Finlandia nella Nato, arriva l’ok del Senato. Lorenzo Cremonesi, Giusi Fasano, Paolo Foschi e Redazione Online su Il Corriere della Sera il 3 Agosto 2022.

Le notizie di mercoledì 3 agosto. Ue: altre navi con cereali pronte a lasciare Odessa. Scambio di accuse sulle responsabilità dei morti del carcere di Olenivka

• La guerra in Ucraina è al 161esimo giorno.

• Continua la controffensiva di Kiev nella zona di Kherson, mentre artiglieria e aviazione russa continuano a bombardare obiettivi ucraini.

• Gli ucraini hanno interrotto la ferrovia che collega la zona di Kherson alla Crimea. Zelensky: «Il Donbass è un inferno».

• Razoni, la prima nave che trasporta il grano ucraino partita da Istanbul dopo l'ispezione è diretta a Tripoli in Libano e potrebbe arrivare il 6 agosto. Altre navi pronte a lasciare Odessa.

Ore 05:32 - Scholz ispezionerà la turbina al centro delle polemiche con Gazprom

Il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, oggi si recherà a Muelheim an der Ruhr, nel Nord Reno-Vestfalia, per ispezionare, insieme all’ad di Siemens, Christian Bruch, la turbina del gasdotto Nord Stream il cui mancato ricollocamento sta venendo usato da Mosca per giustificare la riduzione dei flussi attraverso l’infrastruttura. Lo riferisce una nota dell’azienda. Dopo la manutenzione effettuata in Canada, la turbina è stata restituita a Berlino, che dovrebbe a sua volta rispedirla in Russia perché venga reinserita nel gasdotto. Gazprom, il colosso energetico statale russo, sostiene però che la riconsegna del componente alla Germania non sia stata in linea con quanto previsto dal contratto. L’Unione Europea ritiene che tale versione dei fatti sia solo una scusa e che la Russia stia utilizzando il gas come strumento di pressione sui Paesi europei che forniscono armi all’Ucraina.

Ore 05:33 - Kiev: colpita base russa nella regione di Kherson

Le forze armate di Kiev affermano di aver colpito la base russa di Chornobayivka, nella regione occupata di Kherson. Inoltre altri attacchi aerei sarebbero avvenuti nei distretti di Berislavsky e Bashtansky nelle regioni di Kherson e Mykolaiv su strutture dove i russi accumulavano armi e attrezzature militari. Lo riporta Unian citando il portavoce del comando operativo `Sud´ Vladyslav Nazarov.

Ore 05:41 - Zelensky valuta il riconoscimento delle unioni civili omosessuali

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è detto pronto a valutare la legalizzazione delle «unioni civili» fra persone dello stesso sesso, ma non a modificare in tempo di guerra la definizione di matrimonio come unione tra un un uomo e una donna come espressa nella Costituzione. Lo riporta il New York Times. Zelensky ha risposto così alla petizione popolare sui matrimoni omosessuali che sta ricevendo ampio consenso nel Paese. L’Ucraina attualmente non riconosce il diritto al matrimonio per le coppie dello stesso sesso, né dispone di uno statuto che consenta loro di contrarre unioni civili. Le richieste di concedere a queste coppie uguali diritti sono aumentate anche in seguito alla morte di soldati LGBTQ in battaglia per difendere il Paese dall’invasione russa. Il ministero della Difesa ucraino, infatti, ha l’obbligo di informare i genitori e il coniuge o altri parenti stretti di un soldato che viene ucciso. Ma queste regole non si applicano alle coppie dello stesso sesso. In Ucraina, gli omosessuali non hanno il diritto di visitare il partner ricoverato in ospedale, di condividere la proprietà, di prendersi cura dei figli di un partner deceduto, di reclamare il corpo di un partner ucciso in guerra o di riscuotere dallo stato le indennità di morte. La petizione che esorta il Zelensky a sostenere i diritti matrimoniali delle coppie dello stesso sesso è stata avviata da Anastasia Sovenko, 24 anni, un’insegnante di inglese di Zaporizhzhia che si identifica come bisessuale

Ore 05:44 - Ucraina, sotto processo 1000 collaboratori dei russi

Fra le più clamorose, nei giorni scorsi, ci sono state le rimozioni del capo del servizio di sicurezza (Sbu) Ivan Bakanov e del procuratore generale Iryna Venediktova: «Sospesi temporaneamente - ha spiegato il consigliere dell'Ufficio del presidente Andriy Smirnov - per indagini sulle loro eventuali responsabilità nei crimini contro la sicurezza nazionale e nel loro collegamento con i servizi speciali della Federazione Russa».

Ai nomi così importanti e alle ipotesi di alto tradimento pensa direttamente il presidente Volodymyr Zelensky. Ma poi c’è tutto il resto: collaboratori e sabotatori che aiutano il nemico in cambio di potere. Il capo della polizia nazionale ucraina, Ihor Klymenko, offre un caffè e apre la cartelletta che ha davanti.

Quanti sono i procedimenti penali per collaborazionismo?

«Fino a oggi abbiamo contato più di mille casi che riguardano proprio l’articolo del codice penale sulla collaborazione. Di queste 180 persone hanno già ricevuto un avviso di garanzia».

Ore 05:46 - Kiev, alleanza per i droni con Stati Uniti e Polonia

Il conflitto è scivolato in una fase d’attrito, spezzata soltanto dai missili russi, dai raid ucraini, dalla narrazione occidentale che parla di un’imminente controffensiva su Kherson e sulle regioni meridionali del Paese. Sul taccuino militare di oggi restano droni, trafficanti d’armi, forniture occidentali. Washington, Kiev e Varsavia stanno creando in Polonia una «valle dei droni», un laboratorio regionale di tecnologia e innovazione per un settore in grande espansione, che vale già 11 miliardi di dollari e può arrivare a 17 entro il 2028. Ne hanno discusso al Drone Summit di Varsavia appena concluso funzionari di governo, militari, investitori e imprenditori del settore come Bernard Hudson, ex direttore del controterrorismo alla Cia e ora amministratore delegato di Looking Glass — azienda specializzata con sede in Virginia — che ha organizzato la conferenza in collaborazione con il ministero per la Trasformazione digitale di Kiev e la locale ambasciata ucraina.

Ore 06:49 - Mykolaiv bombardata dai russi nella notte

Le sirene antiaeree sono tornare a suonare nella notte a Mykolaiv: la città ucraina è stata nuovamente colpita da missili lanciati dalle forze armate russe, e nella città sono state avvertite diverse esplosioni. Lo riferisce «Rbc-Ukraine», secondo cui almeno cinque esplosioni hanno causato un incendio in un quartiere della città e la distruzione di un supermercato in un altro. Il sindaco di Nikolaev, Alexander Senkevich, ha dichiarato che i soccorritori sono al lavoro per limitare i danni.

Ore 08:56 - Servizi britannici: «Probabile aumento civili in fuga da Kherson»

«È probabile che vedremo un aumento dei civili che tentano di fuggire da Kherson e dall’area circostante mentre le ostilità continuano e la carenza di cibo peggiora. Ciò creerà pressione sui nodi e sulle rotte di trasporto, con conseguente attuazione di misure per controllare i movimenti». Lo riferiscono gli 007 britannici nel consueto aggiornamento della situazione sul campo in Ucraina.

Ore 08:57 - Oggi ispezione della nave che trasporta cereali da Odessa a Istanbul

La «Razoni», prima nave a esportare cereali dall’Ucraina dopo l’invasione russa a fine febbraio, sarà ispezionata nei pressi dell’entrata del Bosforo sul Mar Nero a Istanbul dalle 9 ora italiana. Lo rende noto il ministero della Difesa turco. Prenderanno parte ai controlli delegati di Turchia, Ucraina, Russia e Onu, ovvero le parti che hanno siglato - il 22 luglio a Istanbul - un accordo per permettere l’esportazione di grano e prodotti alimentari simili dai porti ucraini. La «Razoni», battente bandiera della Sierra Leone, è partita lunedì mattina da Odessa con un carico di 26mila tonnellate di cereali ed è arrivata a Istanbul ieri sera. Dopo l’ispezione la nave riprenderà il suo viaggio verso Tripoli in Libano, la sua destinazione finale.

Ore 09:01 - Schroeder: «Cremlino vuole soluzione negoziata»

«La buona notizia è che il Cremlino vuole una soluzione negoziata» per il conflitto in Ucraina. Lo ha detto l’ex cancelliere tedesco Gerhard Schroeder in un’intervista a Ntv e Stern, precisando che «c’era già un approccio negoziale al conflitto tra Ucraina e Russia, ad esempio a Istanbul a marzo». Schroeder, che ha incontrato Vladimir Putin nel suo viaggio a Mosca la scorsa settimana, ha definito la guerra «un errore della Russia». «I turchi - ha aggiunto l’ex cancelliere - sono molto disponibili» a lavorare sui negoziati e sono «molto utili nei negoziati sulle consegne di grano». Nel cammino verso un negoziato un primo successo è l’accordo sul grano che «forse si può espandere in un cessate il fuoco».

Ore 09:22 - Onu: «10 milioni di ucraini via dal Paese da inizio guerra»

Oltre dieci milioni di ucraini hanno attraversato i valichi di frontiera dall’inizio dell’invasione russa, il 24 febbraio: è la stima dell’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati. Secondo l’Onu, dal 24 febbraio al primo agosto hanno lasciato l’Ucraina 10.290.039 persone.

Ore 09:23 - Kiev: 41.350 soldati russi uccisi dall’inizio della guerra

Circa 41.350 soldati russi sono stati uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione, secondo l’esercito di Kiev. Nel suo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l’esercito ucraino indica che si registrano anche 223 caccia, 191 elicotteri e 740 droni abbattuti. Lo riporta Ukrinform. Inoltre le forze di Kiev affermano di aver distrutto 1.774 carri armati russi, 939 sistemi di artiglieria, 4.022 veicoli blindati per il trasporto delle truppe, 15 navi e 180 missili da crociera.

Ore 09:55 - Scholz: «Mosca blocca invio turbina North Stream»

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha accusato oggi la Russia di essere responsabile del blocco della consegna di una turbina attualmente in Germania, senza la quale, secondo Mosca, il gasdotto Nord Stream non può funzionare normalmente. «Non c’è motivo per cui la consegna non debba avvenire», ha dichiarato il cancelliere tedesco. Nel mentre la Russia ha ridotto il volume delle sue forniture di gas sostenendo che la turbina era necessaria. Mosca deve solo «fornire le informazioni doganali necessarie per il trasporto in Russia», ha affermato Scholz.

Ore 11:16 - In corso ispezione del primo carico di grano a Istanbul

È iniziata da pochi minuti a Istanbul l’ispezione della prima nave giunta dall’Ucraina nell’ambito dell’accordo siglato da Russia, Ucraina, Turchia e Nazioni Unite relativo l’apertura di un corridoio nel Mar Nero che permetta il passaggio delle decine di milioni di tonnellate di cereali bloccate nei porti ucraini. La nave riprenderà il viaggio verso il porto libanese di Tripoli non appena avrà ottenuto il via libera da parte dei membri del Centro di Coordinamento Congiunto, formato da 20 persone, membri 5 per parte (russi, ucraini, turchi e personale Onu) .

Ore 11:27 - Kiev, svuotate le cassette di sicurezza dei cittadini a Mariupol

«Gli occupanti russi hanno ripulito le cassette di sicurezza dei cittadini di Mariupol». Lo riferisce il consigliere del sindaco in esilio Petro Andryushchenko, secondo il quale i beni lasciati in deposito dai residenti nella filiale della Fuib sono stati derubati. «C’erano cassette di sicurezza nei locali della Fuib a Mariupol. Non si sa cosa e quante persone di Mariupol conservavano lì le cose più preziose che avevano. Sono state chiuse prima dell’inizio della seconda fase della guerra. Ora sono completamente vuote», ha detto Andryushchenko, citato da Unian.

Ore 11:32 - Mosca: a Leopoli distrutto deposito armi da Polonia

Il ministero della Difesa russo ha annunciato la distruzione, nella regione di Leopoli in Ucraina occidentale, di un «deposito di armi ricevute dalle Forze armate ucraine dalla Polonia». Come ha riferito il portavoce, Igor Konashenkov, inoltre, l’esercito di Mosca ha distrutto anche quattro depositi di munizioni nella regione di Mykolaiv, uccidendo oltre 50 militari ucraini.

Ore 11:35 - Aiea, a Zaporizhzhia situazione fuori controllo

Rafael Grossi, direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), ha dichiarato in un’intervista all’Associated Press che la situazione relativa alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, sequestrata all’inizio di marzo dalle truppe russe, sta diventando ogni giorno più pericolosa. «Ogni principio di sicurezza nucleare è stato violato» nell’impianto, ha detto Grossi. L’integrità fisica dell’impianto non è stata rispettata, ha detto il direttore dell’Aiea, citando i bombardamenti nella zona e le continue comunicazioni provenienti da Ucraina e Russia che si accusano a vicenda degli attacchi a Zaporizhzhia.

Ore 11:50 - La nave con il grano pronta a lasciare Istanbul

La nave carica di cereali partita lunedì da Odessa lascerà presto Istanbul per dirigersi a Tripoli in Libano. Lo rende noto il ministero della Difesa turco facendo sapere che l’ispezione da parte di delegati di Ankara, Kiev, Mosca e Onu è stata completata.

Ore 12:32 - Mosca: «Pronti a soluzione negoziale ma alle nostre condizioni»

Il Cremlino ha confermato che la Russia è pronta per una soluzione negoziale del conflitto in Ucraina, «ma alle sue condizioni». Ai giornalisti che chiedevano conferma se, durante l'incontro a Mosca tra Vladimir Putin e l'ex cancelliere tedesco Gerhard Schroeder, il presidente russo si fosse detto disposto a risolvere il conflitto attraverso la diplomazia, il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov ha risposto: «Sì, la Russia è pronta a risolvere la questione ucraina attraverso la diplomazia, ma alle sue condizioni».

Ore 12:57 - Putin a Schroder: Nord Stream 2 «pronto a uso immediato»

Nel loro incontro la scorsa settimana a Mosca, il presidente russo, Vladimir Putin, ha riferito all'ex cancelliere tedesco, Gerhard Schroeder, che il gasdotto Nord Stream 2 «è pronto all'uso immediato». Lo ha reso noto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, aggiungendo che Schroeder si è detto «preoccupato» per la crisi energetica in Europa e ha chiesto spiegazioni a Putin.

Ore 13:16 - La preoccupazione della Commerzbank: «Stop gas russo porterebbe a crisi pari a quella del 2008»

La Commerzbank, la quarta banca più grande di Germania, ha messo in guardia sulle interruzioni nelle forniture di gas russo al Paese. «Innescherebbero una reazione a catena con conseguenze imprevedibili, una crisi finanziaria pari a quella del 2008», ha avvertito il gruppo bancario.

Secondo il Financial Times, la banca ritiene i razionamenti inevitabili per il prossimo futuro, con conseguenze serie per l’economia tedesca.

Ore 13:30 - Unicef, intesa con Zelenska per la protezione dei bambini

La first lady ucraina Olena Zelenska ha firmato un Memorandum di intesa con l'Unicef per la protezione e l'accesso all'istruzione dei bambini durante la guerra, che sta avendo un impatto drammatico sulle vite di 5,7 milioni di bambini in età scolare. Lo fa sapere l'agenzia Onu in una nota. Scopo del Memorandum, «estendere una collaborazione già proficua per proteggere ulteriormente i diritti dei bambini, migliorare l'istruzione e fornire sostegno alla salute mentale di coloro che sono colpiti dalla guerra».

Ore 13:43 - Kiev: «Stop alle relazioni con Minsk se invadono l'Ucraina»

Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba in un'intervista a Ukrinform è stato chiaro su quelle che deve essere il comportamento della Bielorussia nei confronti di Kiev: «L'ho già detto pubblicamente, e la mia posizione non è cambiata: se le forze armate bielorusse entrano nel territorio dell'Ucraina, invierò immediatamente una proposta per interrompere le relazioni diplomatiche con loro. Non ci facciamo illusioni sulla Bielorussia, ma c'è un'analisi sobria di ciò che sta accadendo e di come non fornire al presidente Alexander Lukashenko motivi aggiuntivi per prendere determinate decisioni».

Ore 13:54 - Kiev, 1 morto e 2 feriti dopo bombe sulla regione di Kharkiv

È' di un morto e due feriti il bilancio del bombardamento delle truppe russe su Chuguev (Karkhiv), come riferito da Serhii Bolvinov, capo del dipartimento investigativo della Polizia nella regione di Kharkiv, come riportato da Ukrinform. La persona che ha perso la vita è un cittadino russo, ha spiegato Bolvinov, così come uno dei feriti.

Ore 14:21 - Peskov: «Schroeder non sarà mediatore per guerra e gas»

«L'ex cancelliere tedesco Gherard Schroeder non ha espresso alcun desiderio di assumere il ruolo di mediatore per negoziare la pace tra Russia e Ucraina o sui negoziati sul gas». Lo ha riferito il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. Lo riporta l'Interfax, smentendo le indiscrezioni dei giorni scorsi sul ruolo dell'ex cancelliere.

Ore 14:45 - Kiev: se Mosca ritira le sue truppe possiamo dialogare

«Mosca sta alzando il livello di terrore con una mano e con l'altra invita ad arrendersi. Shredder (Schroeder, ndr) — un noto araldo dell'Impero e una voce alla corte dello Zar russo. Se Mosca vuole il dialogo, sta a loro. In primo luogo, un cessate il fuoco e il ritiro delle truppe, poi — costruttivo». Così Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelenskyy, su Twitter ha commentato le affermazioni del portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, secondo cui, durante i colloqui tra il presidente russo Vladimir Putin e l'ex cancelliere tedesco Gherard Schroeder, la Russia si sarebbe detta pronta a negoziare la pace con l'Ucraina alle sue condizioni.

Ore 14:45 - La Russia accusa gli Usa di coinvolgimento diretto in guerra

La Russia ha accusato per la prima volta gli Usa di coinvolgimento diretto in azioni militari in Ucraina. Lo riporta la Bbc citando il generale Igor Konashenkov, portavoce del ministero della Difesa di Mosca, e precisando che finora il Cremlino aveva imputato a Washington solo di combattere «una guerra per procura». Konashenkov invece ha rinfacciato oggi all'amministrazione Biden di aver approvato bersagli presi di mira dalle forze ucraine con missili Himars di fabbricazione Usa: evocando registrazioni intercettate che provano come gli Usa siano «direttamente responsabili» di attacchi compiuti nel Donbass, con uccisione «di civili».

Ore 14:54 - Partita da Istanbul e diretta in Libano la nave col grano ucraino

Ha lasciato il Bosforo e si sta dirigendo a Tripoli in Libano la prima nave, la Razoni, che esporta il grano ucraino dopo gli accordi del 22 luglio tra Russia, Ucraina, Turchia e Onu.

Ore 15:03 - Zelensky alla Cina: «Condanni la tirannia russa in Ucraina»

«Oggi vorrei che la Cina si unisse alla posizione internazionale unita riguardo alla tirannia della Russia contro l'Ucraina. Finora non è successo. La Cina si è fatta da parte». Lo ha affermato Zelensky in un incontro online con degli studenti australiani, riporta Ukrinform. «Oggi, la Cina è in uno stato di equilibrio mantenendo la neutralità — ha proseguito —. Questa neutralità è molto meglio dell'adesione della Cina alla Russia. Credo che la società cinese, il popolo di questo Paese, farà una scelta saggia. Tuttavia, è importante per noi che la Cina non aiuti la Russia».

Ore 15:17 - «In raid russo a Mykolaiv distrutti negozi e una farmacia»

Il sindaco di Mykolaiv ha annunciato che nel corso di un raid mattutino delle forze russe sono andati distrutti «un supermercato, una farmacia e diversi negozi». Ad essere colpito anche il «cortile davanti a una scuola di sport equestri. Fortunatamente non si segnalano vittime».

Ore 15:46 - Colpito dai russi distretto Dnipropetrovsk, un anziano ferito

Il governatore della regione di Dnipropetrovsk, Valentyn Reznichenko, ha reso noto che un anziano è rimasto ferito in un attacco russo avvenuto oggi. Lo riporta il Guardian. «Nel pomeriggio il nemico ha colpito due volte il distretto di Kryvorizky e anche la comunità di Zelenodolsk con proiettili a grappolo - ha precisato il governatore -. Un uomo di 73 anni è rimasto ferito ed è in ospedale. Diverse decine di case private sono state danneggiate».

Ore 16:01 - Pronti a negoziati su base dell'accordo di Istanbul del 29 marzo

«La Russia era ed è ancora pronta a risolvere il problema ucraino attraverso la diplomazia», ma alle sue condizioni. Lo ha ribadito il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. «È opportuno ricordare ancora una volta che tali termini sono stati concordati a Istanbul da entrambe le parti, russa e ucraina», ha aggiunto Peskov, citato dall'agenzia Tass, riferendosi agli incontri delle due parti avvenuti a marzo. Successivamente, ha insistito il portavoce, Kiev ha abbandonato quell'accordo, ma Mosca «rimane pronta» a negoziati su quelle basi, che prevedevano in sostanza una separazione delle trattative riguardanti la neutralità di Kiev da quelle sul futuro della Crimea e del Donbass.

Ore 16:16 - Nato, ok del Senato italiano all'adesione di Finlandia e Svezia

L'Aula del Senato ha approvato in via definitiva, con 202 voti favorevoli, 13 contrari e due astensioni, il ddl di ratifica dell'adesione alla Nato di Svezia e Finlandia. Qualche giorno fa c'è stato il via libera della Camera. La ratifica deve passare in tutti i Parlamenti dei Paesi che aderiscono al trattato per l'ingresso dei due Paesi nell'Alleanza.

Ore 16:46 - Mosca: Kiev colpì Olenivka per eliminare testimoni dei suoi massacri

«Kiev ha cercato di eliminare i testimoni e gli autori dei propri crimini contro la propria gente colpendo Olenivka». Lo ha affermato il ministero della difesa russo citato dalla Tass. Nei pressi di Olenivka, nella autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, si trova la colonia penale che è stata colpita da un raid con 53 morti e 130 feriti, molti dei quali del reggimento Azov, detenuti al suo interno. Un attacco su cui Kiev e Mosca si rimpallano la responsabilità. Mosca è convinta che l'Ucraina abbia attaccato il centro di detenzione con dei «lanciarazzi Himars dopo che i militanti dell'Azov, presi prigionieri, hanno iniziato a testimoniare».

Ore 16:52 - Mosca: «Finora 27 scambi di prigionieri fra russi e ucraini»

Mosca e Kiev hanno finora condotto 27 scambi di prigionieri di guerra. Lo ha riferito oggi il viceministro della Difesa russo Alexander Fomin. «Con l'assistenza del Comitato internazionale della Croce Rossa, siamo riusciti a stabilire un dialogo con Kiev sullo scambio dei prigionieri di guerra e dei corpi delle truppe uccise. Finora sono state effettuate ventisette operazioni di questo tipo», ha precisato in un briefing. Lo riporta l'agenzia russa Tass.

Ore 16:57 - Ok del Parlamento francese all'adesione di Svezia e Finlandia nella Nato

Il Parlamento francese ha approvato l'adesione di Svezia e Finlandia nella Nato. Secondo quanto riferito da una portavoce, 209 deputati dell'Assemblea nazionale hanno votato oggi a favore della ratifica dei protocolli di adesione e 46 hanno votato contro. Il Senato si era già espresso positivamente nelle settimane scorse.

Perché Svezia e Finlandia possano entrare a pieno titolo nell'Alleanza, i Parlamenti dei 30 Paesi membri devono ratificare i protocolli di adesione.

Ore 17:06 - Mosca: «Kiev non rispetta diritto internazionale dei prigionieri»

Secondo il viceministro della Difesa russo Alexander Fomin, l'Ucraina non rispetta il diritto internazionale in relazione ai prigionieri di guerra, come riporta la Tass, spiegando che nei confronti dei prigionieri di guerra russi in Ucraina ci sono e ci sono state torture, bullismo, percosse, mancata fornitura di cure mediche ed esecuzioni extragiudiziali, nonché estorsioni ai parenti dei detenuti. Secondo un'indagine russa sui soldati di ritorno dalla prigionia, l'81% dei militari è stato picchiato e maltrattato fisicamente, il 55% dei militari è stato coinvolto con la forza nelle riprese di video di propaganda, il 46% non ha ricevuto le cure mediche necessarie e il 79% dei militari non poteva contattare i parenti.

Ore 17:19 - Kiev, Wagner ha usato sostanza infiammabile sui prigionieri Azov

L'intelligence del ministero della Difesa ucraino accusa il gruppo di mercenari Wagner di aver usato una «sostanza altamente infiammabile» che ha alimentato l'incendio seguito al bombardamento del centro di detenzione di Olenivka dove hanno perso la vita almeno 53 prigionieri di guerra ucraini, compresi membri del battaglione Azov. «Secondo i dati disponibili, la detonazione del luogo in cui si trovavano i soldati ucraini è stata effettuata dai combattenti del centro di comando militare Wagner che hanno utilizzando una sostanza altamente infiammabile, che ha portato alla rapida propagazione dell'incendio nei locali», si legge nella nota dell'intelligence ucraina.

Ore 17:25 - Ue, altre navi con cereali pronte a lasciare Odessa

Dopo che la prima nave carica di cereali ha attraversato lo stretto del Bosforo, «ne sono pronte di nuove». Lo scrive in un tweet il commissario europeo per l'Allargamento, Oliver Varhelyi, plaudendo all'operazione portata oggi a compimento. Il commissario sottolinea poi il «coraggio diplomatico» e «la riuscita dell'organizzazione della prima ispezione da parte delle autorità turche sotto l'egida delle Nazioni Unite, insieme al personale di Ucraina e Russia».

Ore 17:28 - Zelensky: «Il Donbass è un inferno, gli Himars sinonimo di giustizia»

(Andrea Marinelli e Guido Olimpio) La guerra d’attrito è fatta di piccoli e grandi scontri, con i contendenti pronti a sfruttare punti deboli, ma anche impegnati a reperire risorse. A seguire le note sul taccuino militare.

Mosca ha ripreso ad avanzare nel Donbass, ha conquistato alcune posizioni nella zona di Adviivka. Parliamo sempre di cambiamenti minimi, tuttavia indicano che gli invasori insistono con i loro piani. Lo stesso presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha paragonato questa regione «a un inferno». Nel messaggio serale via Telegram, il leader di Kiev ha anche dato un’indicazione bellica: «Non possiamo ancora colmare completamente il vantaggio dell’esercito russo nell’artiglieria e nella disponibilità di uomini, questo è molto tangibile nelle battaglie». Quindi è tornato ad esaltare i lanciarazzi a lungo raggio forniti dalla Nato: «La parola Himars è diventata quasi un sinonimo di giustizia per il nostro Paese».

Ore 17:52 - Zelensky: «Attacco a Olenivka deliberato crimine di guerra russo»

Mosca continua ad accusare Kiev e Kiev continua ad accusare Mosca sulla distruzione del carcere di Olenivka dove hanno perso la vita 53 prigionieri di guerra. Dopo il Cremlino che oggi pomeriggio ha puntato il dito contro le forse ucraine, arriva anche il commento del presidente Zelensky: «È stato un deliberato crimine di guerra russo, un deliberato omicidio di massa di prigionieri di guerra ucraini», ha detto il presidente ucraino secondo quanto riporta il Kiev Indipendent.

A bombardare il penitenziario sarebbero stati i mercenari della Wagner, società militare privata russa accusata direttamente da Kiev. Fra i morti vi sarebbero membri del battaglione Azov , noti per aver combattuto contro le truppe russe trincerandosi nell'impianto Azovstal di Mariupol.

«È stata una provocazione da parte dei russi con decine di persone uccise», ha affermato un alto funzionario ucraino, consigliere del presidente Volodymyr Zelensky, secondo quanto riporta The Guardian. «È stato tutto organizzato dal regime di Putin», ha aggiunto la fonte anonima suggerendo che a dare l'ordine dell'attacco potrebbe essere stato il presidente Vladimir Putin in persona.

Ore 18:04 - Il negoziatore Podolyak: «Schroeder è un araldo al servizio di Putin»

«Gerhard Schroeder? Un noto araldo dell’Impero e una voce della Corte dello zar russo». Questa la risposta del consigliere presidenziale e capo negoziatore ucraino Mikhailo Podolyak alle parole dell’ex cancelliere tedesco.

Schroeder aveva detto di «non voler essere negoziatore - secondo il Cremlino - ma ha aggiunto che Mosca avrebbe voluto una soluzione per la pace solo alle proprie condizioni».

Ore 18:11 - Kiev: «Russi preparano attacco verso città natale di Zelensky»

«I soldati russi sono in procinto di attaccare nella direzione di Kryvyi Rih, città natale del presidente ucraino Volodymyr Zelensky , con l’obiettivo di fermare le truppe nemiche. Questa offensiva farebbe parte di un tentativo di mantenere la loro posizione nel sud dell’Ucraina, preparando anche un contrattacco per avanzare fino al confine amministrativo della regione di Kherson». Lo dice il portavoce del comando operativo «Sud» delle forze armate di Kiev, secondo Ukrinform.

Inoltre i soldati invasori starebbero creando «un gruppo di attacco» nella direzione di Kryvyi Rih, la città Natale di Volodymyr Zelensky, con l’obiettivo di «impedire lo sfondamento» delle truppe ucraine.

Ore 18:23 - Gazprom: «Consegna turbina in Russia impedita dalle sanzioni»

«La consegna della turbina per il gasdotto Nord Stream dalla Germania all’impianto di partenza in Russia non è possibile a causa delle attuali sanzioni anti-russe». Lo ha dichiarato Gazprom, dopo che Berlino ha accusato Mosca di bloccare appositamente l’invio della turbina della tedesca Siemens, rientrata in Germania e ora ferma a Colonia dopo un periodo di manutenzione in Canada.

Poco prima il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, aveva riferito che il colosso energetico è in attesa dei documenti che dimostrino che la turbina non rientra nelle sanzioni occidentali e che consentano così la sua restituzione alla Russia.

Ore 18:53 - Senato Usa verso approvazione ingresso Finlandia e Svezia nella Nato

Quasi scontata l'approvazione del Senato statunitense all'adesione di Finlandia e Svezia al Patto Atlantico, dopo l'ok di diversi Paesi membri, come Italia e Francia. Per l'organizzazione si tratterebbe del primo allargamento dagli anni Novanta (ultima la Polonia nel 1999). Tra i cento senatori Usa si dovrebbe raccogliere facilmente il voto favorevole di almeno 67 di loro, ovvero dei due terzi dell'assemblea.

Ore 19:17 - Mosca: «Nave Razoni raggiungerà il Libano il 6 agosto»

La nave Razoni, battente bandiera della Sierra Leone, dovrebbe raggiungere il porto di Tripoli in Libano il 6 agosto. Lo ha annunciato all'agenzia di stampa Tass una fonte dell'amministrazione portuale libanese.

«Normalmente ci vogliono tre o tre giorni e mezzo per consegnare merci da Istanbul a Tripoli. A meno che le condizioni meteorologiche non interferiscano questo carico arriverà il 6», ha affermato la fonte. Razoni è la prima nave che trasporta cereali ucraini partita dal porto di Odessa in base all'accordo del 22 luglio patrocinato da Ankara e dall'Onu.

Ore 00:26 - Nato, Senato Usa ratifica adesione di Svezia e Finlandia

Con un voto quasi unanime Anche il Senato americano, dopo Italia e Francia, ha ratificato l’adesione della Svezia e della Finlandia alla Nato. Il risultato è stato 95-1. L’adesione dei due nuovi membri è stata definita nel corso del dibattito un «colpo vincente» per la sicurezza nazionale Usa e un «avvertimento» al presidente russo Vladimir Putin.

Si tratta dell’allargamento più significativo dell’alleanza atlantica dagli anni 90. L’approvazione del Senato americano era scontata dopo che sia i repubblicani che i democratici avevano espresso il loro sostegno all’ingresso dei due Paesi. Svezia e Finlandia hanno deciso di presentare la domanda di adesione dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.

Ore 20:27 - Tass: incendio in magazzino russo, un morto

Un incendio è scoppiato oggi in un magazzino fuori Mosca della società di vendite online Ozon. L'agenzia di stampa statale russa Tass scrive che secondo il centro di medicina delle catastrofi «una persona è morta e altre 13 sono rimaste ferite».

Ore 01:07 - Attacco russo su Nikopol nella regione di Dnipropetrovsk

Ancora una notte di paura nell’Ucraina sud-orientale. Le forze armate russe hanno effettuato un attacco sulla città di Nikopol, nella regione di Dnipropetrovsk. Lo ha reso noto il capo dell’amministrazione militare locale Yevhen Yevtushenko, come riporta Ukrainska Pravda. «La città di Nikopol è stata bombardata», ha scritto su Facebook.

Ore 01:44 - Zelensky cerca contatto con Xi Jinping per far finire la guerra

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha lanciato un appello al leader cinese Xi Jinping: «È uno stato molto potente. È un’economia potente? Quindi (può) influenzare politicamente ed economicamente la Russia. E la Cina è (anche un) membro permanente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite», ha detto in una intervista al South China Morning Post. «L’Ucraina - si spiega - sta cercando un contatto “diretto” con il leader cinese per provare a fermare la guerra con la Russia».

Ore 02:06 - Biden: «Nato, il voto del Senato è storico. Usa vigili contro le minacce»

Grande soddisfazione è stata espressa dal presidente americano Joe Biden sul voto del Senato per l’ingresso di Finlandia e Svezia nella Nato. «Ill Senato ha approvato in modo schiacciante l’adesione alla Nato dei nostri stretti partner Finlandia e Svezia. Questo voto storico è un segnale importante del costante impegno bipartisan degli Stati Uniti per garantire che l’Alleanza sia pronta ad affrontare le sfide di oggi e di domani», ha detto il capo della Casa Bianca, sottolineando che con Finlandia e Svezia la Nato è più sicura e il partenariato transatlantico più forte. «Continueremo a lavorare per rimanere vigili contro qualsiasi minaccia alla nostra sicurezza condivisa e per scoraggiare e affrontare qualsiasi aggressione», ha sottolineato Biden.

 Olga Kachura, «la signora morte» uccisa da un missile: la prima donna comandante si divertiva ad assassinare gli ucraini. Lorenzo Cremonesi, Giusi Fasano, Paolo Foschi, Marco Bruna su Il Corriere della Sera il 4 Agosto 2022. 

Le notizie di giovedì 4 agosto, in diretta. Zelensky cerca contatto con Xi Jinping per far finire la guerra. Nella notte attacco russo su Nikopol nella regione di Dnipropetrovsk Ue: altre navi con cereali pronte a lasciare Odessa 

• La guerra in Ucraina è al 162esimo giorno.

• Il Senato italiano ha dato l'ok per l'adesione alla Nato di Finlandia e Svezia, nella notte anche l'approvazione di quello statunitense. Si tratterebbe del primo allargamento del Patto Atlantico a nuovi Stati dagli anni '90.

• Zelensky cerca contatto con il leader cinese Xi Jinping per far finire la guerra.

• Nella notte attacco russo su Nikopol nella regione di Dnipropetrovsk. E all’alba bombe su Kharkiv

• La nave Razoni - che trasporta il primo carico di grano ucraino - dovrebbe attraccare a Tripoli sabato 6 agosto.

• Gazprom ha dichiarato che la consegna della turbina per il gasdotto Nord Stream «non è possibile a causa delle attuali sanzioni anti-russe».

Ore 04.45 - Zelensky: «Attacco a Olenivka deliberato crimine di guerra russo»

Mosca continua ad accusare Kiev e Kiev continua ad accusare Mosca sulla distruzione del carcere di Olenivka dove hanno perso la vita 53 prigionieri di guerra. Dopo il Cremlino che oggi pomeriggio ha puntato il dito contro le forse ucraine, arriva anche il commento del presidente Zelensky: «È stato un deliberato crimine di guerra russo, un deliberato omicidio di massa di prigionieri di guerra ucraini», ha detto il presidente ucraino secondo quanto riporta il Kiev Indipendent.

A bombardare il penitenziario sarebbero stati i mercenari della Wagner, società militare privata russa accusata direttamente da Kiev. Fra i morti vi sarebbero membri del battaglione Azov , noti per aver combattuto contro le truppe russe trincerandosi nell'impianto Azovstal di Mariupol.

«È stata una provocazione da parte dei russi con decine di persone uccise», ha affermato un alto funzionario ucraino, consigliere del presidente Volodymyr Zelensky, secondo quanto riporta The Guardian. «È stato tutto organizzato dal regime di Putin», ha aggiunto la fonte anonima suggerendo che a dare l'ordine dell'attacco potrebbe essere stato il presidente Vladimir Putin in persona.

Ore 04.48 - Gazprom: «Consegna turbina in Russia impedita dalle sanzioni»

«La consegna della turbina per il gasdotto Nord Stream dalla Germania all’impianto di partenza in Russia non è possibile a causa delle attuali sanzioni anti-russe». Lo ha dichiarato Gazprom, dopo che Berlino ha accusato Mosca di bloccare appositamente l’invio della turbina della tedesca Siemens, rientrata in Germania e ora ferma a Colonia dopo un periodo di manutenzione in Canada.

Poco prima il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, aveva riferito che il colosso energetico è in attesa dei documenti che dimostrino che la turbina non rientra nelle sanzioni occidentali e che consentano così la sua restituzione alla Russia.

Ore 04.52 - Mosca: «Nave Razoni raggiungerà il Libano il 6 agosto»

La nave Razoni, battente bandiera della Sierra Leone, dovrebbe raggiungere il porto di Tripoli in Libano il 6 agosto. Lo ha annunciato all'agenzia di stampa Tass una fonte dell'amministrazione portuale libanese.

«Normalmente ci vogliono tre o tre giorni e mezzo per consegnare merci da Istanbul a Tripoli. A meno che le condizioni meteorologiche non interferiscano questo carico arriverà il 6», ha affermato la fonte. Razoni è la prima nave che trasporta cereali ucraini partita dal porto di Odessa in base all'accordo del 22 luglio patrocinato da Ankara e dall'Onu.

Ore 05:00 - Zelensky: «Il Donbass è un inferno, gli Himars un sinonimo di giustizia»

(Andrea Marinelli e Guido Olimpio) La guerra d’attrito è fatta di piccoli e grandi scontri, con i contendenti pronti a sfruttare punti deboli, ma anche impegnati a reperire risorse. A seguire le note sul taccuino militare.

Mosca ha ripreso ad avanzare nel Donbass, ha conquistato alcune posizioni nella zona di Adviivka. Parliamo sempre di cambiamenti minimi, tuttavia indicano che gli invasori insistono con i loro piani. Lo stesso presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha paragonato questa regione «a un inferno». Nel messaggio serale via Telegram, il leader di Kiev ha anche dato un’indicazione bellica: «Non possiamo ancora colmare completamente il vantaggio dell’esercito russo nell’artiglieria e nella disponibilità di uomini, questo è molto tangibile nelle battaglie». Quindi è tornato ad esaltare i lanciarazzi a lungo raggio forniti dalla Nato: «La parola Himars è diventata quasi un sinonimo di giustizia per il nostro Paese».

Ore 05:05 - Ospedali e ville nel mirino russo, così Mykolaiv vive in prima linea

(Lorenzo Cremonesi) MYKOLAIV - «Crimini di guerra. Non esiste altra definizione possibile: i russi compiono di continuo crimini di guerra», ripetono all’ospedale colpito dai missili russi. E lo urla in particolare alla nostra Europa distratta dalle vacanze estive Alexander Demianov, il 52enne neurochirurgo che da cinque anni dirige il centro specializzato nella chirurgia d’urgenza. A lui siamo arrivati ieri verso le due del pomeriggio, dopo una mattinata intera trascorsa a visitare Mykolaiv, che dal 24 febbraio si è trovata in prima linea a cercare di fermare l’avanzata russa sulla direttiva Mariupol-Kherson-Odessa e adesso è diventata la città che funge da centro logistico della controffensiva ucraina volta a riconquistare il terreno perduto verso Kherson e minacciare la Crimea occupata.

Ore 05:11 - Nato, ok del Senato italiano all'adesione di Finlandia e Svezia

L'Aula del Senato ha approvato in via definitiva, con 202 voti favorevoli, 13 contrari e due astensioni, il ddl di ratifica dell'adesione alla Nato di Svezia e Finlandia. Qualche giorno fa c'è stato il via libera della Camera. La ratifica deve passare in tutti i Parlamenti dei Paesi che aderiscono al trattato per l'ingresso dei due Paesi nell'Alleanza.

Ore 05:15 - Zelensky cerca contatto con Xi Jinping per far finire la guerra

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha lanciato un appello al leader cinese Xi Jinping: «È uno stato molto potente. È un’economia potente? Quindi (può) influenzare politicamente ed economicamente la Russia. E la Cina è (anche un) membro permanente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite», ha detto in una intervista al South China Morning Post. «L’Ucraina - si spiega - sta cercando un contatto “diretto” con il leader cinese per provare a fermare la guerra con la Russia».

Ore 05:25 - Attacco russo su Nikopol e bombardamenti su Kharkiv

Ancora una notte di paura nell’Ucraina sud-orientale. Le forze armate russe hanno effettuato un attacco sulla città di Nikopol, nella regione di Dnipropetrovsk. Lo ha reso noto il capo dell’amministrazione militare locale Yevhen Yevtushenko, come riporta Ukrainska Pravda. «La città di Nikopol è stata bombardata», ha scritto su Facebook.

E all’alba le forze armate russe hanno sferrato un nuovo bombardamento d’artiglieria contro obiettivi nella città ucraina di Kharkiv, colpendo tra gli altri un edificio amministrativo nel distretto di Nemyshlyansky. Lo ha riferito su Twitter il sindaco della città, Igor Terekhov, precisando che il bombardamento non ha causato vittime né incendi. Ieri le autorità ucraine hanno commentato la possibilità di una secondo offensiva delle forze russe in direzione di Kharkiv, affermando che l’esercito ucraino è pronto a far fronte a qualunque evenienza.

Ore 05:32 - Nato, Senato Usa ratifica adesione di Svezia e Finlandia

Con un voto quasi unanime Anche il Senato americano, dopo Italia e Francia, ha ratificato l’adesione della Svezia e della Finlandia alla Nato. Il risultato è stato 95-1. L’adesione dei due nuovi membri è stata definita nel corso del dibattito un «colpo vincente» per la sicurezza nazionale Usa e un «avvertimento» al presidente russo Vladimir Putin.

Si tratta dell«allargamento più significativo dell’alleanza atlantica dagli anni 90. L’approvazione del Senato americano era scontata dopo che sia i repubblicani che i democratici avevano espresso il loro sostegno all’ingresso dei due Paesi. Svezia e Finlandia hanno deciso di presentare la domanda di adesione dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.

Ore 05:42 - Biden: «Nato, il voto del Senato è storico. Usa vigili contro le minacce»

Grande soddisfazione è stata espressa dal presidente americano Joe Biden sul voto del Senato per l’ingresso di Finlandia e Svezia nella Nato. «ll Senato ha approvato in modo schiacciante l’adesione alla Nato dei nostri stretti partner Finlandia e Svezia. Questo voto storico è un segnale importante del costante impegno bipartisan degli Stati Uniti per garantire che l’Alleanza sia pronta ad affrontare le sfide di oggi e di domani», ha detto il capo della Casa Bianca, sottolineando che con Finlandia e Svezia la Nato è più sicura e il partenariato transatlantico più forte. «Continueremo a lavorare per rimanere vigili contro qualsiasi minaccia alla nostra sicurezza condivisa e per scoraggiare e affrontare qualsiasi aggressione», ha sottolineato Biden.

Ore 08:44 - Kiev, prossime navi con grano ucraino pronte a partire

«Le prossime navi con grano ucraino sono cariche e pronte a partire. Se la Russia manterrà gli impegni assunti nell’ambito dell’iniziativa sui cereali mediata dalle Nazioni Unite, il grano raggiungerà i clienti stranieri e contribuirà a contenere i prezzi dei prodotti alimentari e a scongiurare la fame. L’Ucraina rimane impegnata a combattere l’insicurezza alimentare globale»: lo ha scritto in un tweet il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba.

Ore 08:50 - Kiev, colpito quartiere residenziale di Zaporizhzhia

Le forze russe hanno colpito la notte scorsa uno dei distretti residenziali della città di Zaporizhzhia, nell’Ucraina meridionale. Lo ha reso noto su Telegram Anatoliy Kurtiev, presidente ad interim del consiglio comunale della città. Lo riporta l’agenzia di stampa Ukrinform. «Intorno alle 03.30, il nemico ha colpito la periferia di uno dei distretti della città durante un’allerta aerea. Sono stati registrati due colpi», si legge nel post. Un edificio e diverse case sono state distrutte. Finora non si segnalano feriti o vittime.

Ore 09:50 - Onu farà missione inchiesta su attacco a Olenivka

L’Onu porterà avanti una missione d’inchiesta in risposta alle richieste di Russia e Ucraina dopo l’uccisione di 53 prigionieri di guerra ucraini in un carcere a Olenivka, nella regione di Donetsk sotto il controllo dei russi. Lo riporta il Guardian, ricordando che Mosca e Kiev si accusano a vicenda dell’attacco: la Russia, infatti, sostiene l’utilizzo di missili forniti dagli Stati Uniti, mentre l’Ucraina denuncia il coinvolgimento nel raid dei mercenari del gruppo Wagner, compagnia militare privata legata al Cremlino.

Ore 10:05 - Aiea, centrale Zaporozhzhia è «fuori controllo»

La centrale nucleare ucraina di Zaporozhzhia occupata dalle forze russe, la più grande d’Europa, è «completamente fuori controllo»: lo afferma il direttore generale dell’Aiea, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, Rafael Grossi. Lo riportano i media internazionali. «C’è un catalogo di cose che non dovrebbero mai accadere in nessun impianto nucleare», ha sottolineato Grossi aggiungendo che «la situazione è molto fragile. Ogni principio di sicurezza nucleare è stato violato in un modo o nell’altro e non possiamo permettere che questo continui».

Ore 10:05 - Amnesty, tattiche forze Kiev hanno messo in pericolo i civili

«Nel tentativo di respingere l’invasione russa iniziata a febbraio, le forze ucraine hanno messo in pericolo la popolazione civile collocando basi e usando armamenti all’interno di centri abitati, anche in scuole e ospedali. Queste tattiche violano il diritto internazionale umanitario perché trasformano obiettivi civili in obiettivi militari. Gli attacchi russi che sono seguiti hanno ucciso civili e distrutto infrastrutture civili». È quanto ha dichiarato Amnesty International al termine di una ricerca durata diverse settimane, tra aprile e luglio, nelle regioni di Kharkiv, del Donbass e di Mykolaiv. L’organizzazione ha visitato luoghi colpiti dagli attacchi, ha intervistato sopravvissuti, testimoni e familiari di vittime, ha analizzato le armi usate e ha svolto ulteriori ricerche da remoto. I ricercatori di Amnesty International hanno riscontrato prove che le forze ucraine hanno lanciato attacchi da centri abitati, a volte dall’interno di edifici civili, in 19 città e villaggi. Per convalidare ulteriormente queste prove, il Crisis Evidence Lab dell’organizzazione per i diritti umani si è servito di immagini satellitari. La maggior parte dei centri abitati dove si trovavano i soldati ucraini era a chilometri di distanza dalle linee del fronte e, dunque, ci sarebbero state alternative che avrebbero potuto evitare di mettere in pericolo la popolazione civile. Amnesty International `non è a conoscenza di casi in cui l’esercito ucraino che si era installato in edifici civili all’interno dei centri abitati abbia chiesto ai residenti di evacuare i palazzi circostanti o abbia fornito assistenza nel farlo. In questo modo, è venuto meno al dovere di prendere tutte le possibili precauzioni per proteggere le popolazioni civili´.

Ore 12:04 - Bombe su una fermata del bus in Donetsk: 8 morti, feriti tre bambini

Le truppe russe hanno colpito una fermata del trasporto pubblico a Toretsk, nella regione di Donetsk, uccidendo almeno 8 persone e ferendone altre 4, tra cui tre bambini. Lo riferisce il capo dell’amministrazione militare della regione di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, come riporta Ukrainska Pravda. «8 morti, 4 feriti, queste le conseguenze del bombardamento di Toretsk, che i russi hanno compiuto oggi intorno alle 11. Tra i quattro feriti ci sono tre bambini. Secondo le informazioni preliminari, sono stati sparati colpi di artiglieria. Hanno colpito una fermata del trasporto pubblico, dove in quel momento c’era una folla di persone», ha riferito Kyrylenko.

Ore 12:34 - Filorussi: «Attacco su Donetsk uccide almeno 5 civili»

Almeno cinque civili sono rimasti uccisi e altri sei feriti nel bombardamento condotto dalle forze ucraine su Donetsk, la città dal 2014 controllata dai separatisti sostenuti dalla Russia. Lo hanno denunciato le autorità dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, specificando che l’attacco ha colpito il distretto di Voroshylovskyi.

Ore 13:03 - In uscita dai Dardanelli prima nave carica di grano

Dopo il via libera ottenuto in seguito all’ispezione avvenuta ieri a Istanbul, la prima nave giunta dall’Ucraina nell’ambito dell’accordo siglato da Russia, Ucraina, Turchia e Nazioni Unite sta per attraversare lo stretto dei Dardanelli per navigare alla volta del porto libanese di Tripoli. Si tratta del primo risultato ottenuto con l’apertura di un corridoio nel Mar Nero per il passaggio delle decine di milioni di tonnellate di cereali bloccate nei porti ucraini.

La nave Razoni, battente bandiera della Sierra Leone, è salpata lunedì mattina dal porto di Odessa e ha attraccato poco dopo le 21 locali del 2 agosto nel porto di Rumeli Feneri, nel Bosforo, con un carico di 26.5 mila tonnellate di grano. Ieri è scattata la prevista ispezione da parte dei membri del Centro di Coordinamento Congiunto stabilito a Istanbul, formato da rappresentanti di Russia. Ucraina, Turchia e Nazioni Unite, 5 per parte. Ispezione che ha avuto esito positivo. L’accordo per il passaggio del grano è stato siglato lo scorso 22 luglio, mentre il Centro di Coordinamento Congiunto che fornisce istruzioni e traccia il passaggio delle imbarcazioni è stato inaugurato lo scorso 27 luglio.

Ore 13:15 - Cremlino: Putin e Erdogan parleranno dell’export di grano

I presidenti di Russia e Turchia, Vladimir Putin, e Recep Tayyip Erdogan ai colloqui che si terranno domani a Sochi, «discuteranno del viaggio della prima nave con grano ucraino e dell’attuazione degli accordi di Istanbul». Lo ha detto ai giornalisti il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, secondo quanto riporta la Tass. «Ci sarà uno scambio di opinioni su come è andato il primo trasporto del grano da Odessa. In generale, questa è una buona opportunità per valutare l’efficacia del meccanismo che è stato creato grazie agli accordi di Istanbul», ha detto Peskov, che ha poi definito gli accordi di Istanbul sull’esportazione di grano ucraino un buon esempio di presa in considerazione degli interessi di tutte le parti quando si risolvono questioni complesse.

Ore 13:30 - Zelensky: «Disgustoso ex leader Ue lavorino per Mosca»

È «disgustoso» che ex leader europei lavorino per la Russia: lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un apparente riferimento alle dichiarazioni dell'ex cancelliere tedesco Gerhard Schroeder, secondo il quale Mosca vorrebbe una «soluzione negoziata» alla guerra. Zelensky ha commentato ieri le parole di Schroeder, dopo la pubblicazione di un'intervista ai media tedeschi in cui l'ex cancelliere chiedeva di negoziare con il presidente russo Vladimir Putin. «La buona notizia è che il Cremlino vuole una soluzione con negoziato», ha affermato Schroeder, dopo aver confermato di aver incontrato Putin a Mosca la settimana scorsa. «È semplicemente disgustoso che ex leader di potenti Stati con valori europei lavorino per la Russia, che sta combattendo contro questi valori», ha detto Zelensky nel suo video discorso quotidiano, senza nominare direttamente Schroeder. Sempre ieri, il consigliere presidenziale e capo negoziatore ucraino, Mikhailo Podolyak, ha commentato che Schroeder è «un noto araldo dell'Impero e una voce della Corte dello zar russo».

Ore 13:44 - Kiev, rapito sindaco che si è rifiutato di collaborare con russi

Le autorità ucraine hanno riferito del rapimento di un altro sindaco, che si sarebbe rifiutato di collaborare con i russi nella regione meridionale di Kherson, quasi interamente occupata dalle forze di Mosca. Si tratta del sindaco del villaggio di Hornostaivka, Serhiy Lyakhno. La notizia arriva mentre la Russia sta accumulando più truppe nell'area in previsione di una controffensiva da parte di Kiev e prima di un previsto referendum sull'adesione della regione alla Russia.

Ore 13:59 - Procura russa chiede 9,5 anni per star basket Usa Griner

In Russia la procura ha chiesto la pena di 9 anni e mezzo di detenzione per «possesso di droga» per la star del basket Usa, Brittney Griner. Considerata una delle migliori giocatrici di basket del mondo, è stata arrestata a febbraio al suo arrivo a Mosca. È accusata di possesso di droga dopo che le è stato trovato nel bagaglio dell'olio di cannabis.

Ore 14:31 - Blinken ringrazia il ministro degli Esteri turco Cavusoglu per gli sforzi sul grano

Il segretario di Stato Antony Blinken ha parlato oggi con il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu e lo ha ringraziato per gli sforzi diplomatici che hanno portato il primo carico di grano ucraino a lasciare il Mar Nero. Lo riferisce il dipartimento di Stato Usa in una nota. Il Segretario ha inoltre sollevato la questione del Nagorno-Karabakh, sottolineando che gli Stati Uniti «sono pronti a impegnarsi a livello bilaterale e in quanto copresidente del Gruppo di Minsk per facilitare il dialogo tra l’Azerbaigian e l’Armenia e contribuire a realizzare una soluzione politica del conflitto a lungo termine». Blinken e il ministro degli Esteri turco hanno discusso i modi per promuovere il coordinamento e l’unità della Nato contro la minaccia di un’ulteriore escalation e aggressione russa contro l’Ucraina.

Ore 14:46 - La procura russa chiede 9 anni e sei mesi per la star del basket Griner

«Chiedo alla corte di dichiarare Brittney Griner colpevole e di condannarla a nove anni e sei mesi in prigione, oltre al pagamento di una multa di un milione di rubli (16.280 euro)», ha dichiarato nella sua requisitoria il procuratore Nikolai Vlasenko. Secondo la pubblica accusa russa Griner avrebbe scientemente nascosto olio di cannabis nel suo bagaglio. Due volte campionessa olimpica con gli Usa, la 31enne cestista americana si era dichiarata colpevole, affermando però di aver inavvertitamente portato la sostanza in Russia e rifiutando l’accusa di traffico di stupefacenti. Atteso oggi il verdetto.

«Mi chiamano pedina politica, ma io spero che la politica resti fuori da quest’aula».Ha detto Brittney Girner supplicando i giudici di non «mettere fine alla sua vita» nell’appello finale prima della sentenza in Russia.

Ore 15:24 - Stoltenberg, non possiamo lasciare che Putin vinca la guerra

«È nel nostro stesso interesse che il presidente Putin non riesca nelle sue ambizioni in Ucraina. Un mondo in cui la lezione per Putin è che ottiene ciò che vuole usando la forza militare è anche un mondo più pericoloso per noi. Se la Russia vincerà questa guerra avrà la conferma che la violenza funziona. Quindi altri paesi vicini potrebbero essere i prossimi». Lo ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, durante un discorso ai giovani norvegesi a Utoya.

Stoltenberg ha poi ribadito l’impegno della Nato in supporto dell’Ucraina. «Abbiamo la responsabilità morale di sostenerli - si legge in un comunicato della Nato -. È un Paese indipendente, con oltre 40 milioni di persone, che sono ingiustificatamente oggetto di una brutale guerra di aggressione. Stiamo assistendo ad atti di guerra, attacchi ai civili e distruzioni che non si vedevano dalla Seconda guerra mondiale. Non possiamo essere indifferenti a questo».

Ore 15:57 - La Russia vuole falsificare le prove sull’attacco alla prigione di Olevnika

La Russia si starebbe preparando a falsificare le prove per attribuire all’Ucraina la responsabilità dell’attacco alla prigione di Olevnika, prima della visita della delegazione della Croce Rossa e delle Nazioni Unite sul luogo della strage: lo hanno reso noto fonti della Casa Bianca. Secondo le fonti l’obbiettivo di Mosca sarebbe di «far apparire che i missili Himars (forniti all’Ucraina dagli Stati Uniti) avrebbero causato la strage prima che arrivino i giornalisti».

Ore 17:02 - Kiev, forze ucraine liberano due villaggi in oblast Donetsk

Le forze ucraine hanno liberato due villaggi nella regione di Donetsk. Lo ha annunciato Oleksii Hromov, vice responsabile di un dipartimento delle forze armate ucraine. Lo riporta Ukrinform. «Nel corso della settimana, le nostre truppe hanno migliorato la loro posizione tattica e sono avanzate in profondità nelle linee di difesa nemiche al di fuori degli insediamenti di Mazanivka, Brashkiv, Suluhunivka e Dmytrivka e hanno liberato due insediamenti: Mazanivka e Dmytrivka», ha detto Hromov. Ukrinform ricorda che i russi stanno cercano di mantenere il controllo delle aree occupate nell'Ucraina meridionale, ma parallelamente si stanno preparando per avanzare fino al confine amministrativo della regione di Kherson.

Ore 17:03 - Gas: prezzo sale a 201 euro con rischi su riparazione turbine

Il prezzo del gas rialza la testa dopo le notizie diffuse da Gazprom sui rischi per la riparazione di tre turbine del Nord Stream. Il colosso dell'energia russo attribuisce alle sanzioni imposte a Mosca le difficoltà per eseguire i lavori. Ad Amsterdam le quotazioni invertono la rotta rispetto all'avvio di giornata e salgono oltre 200 euro al megawattora (201,63 euro), con un rialzo dell'1,3%. Prezzo in aumento anche a Londra dove si attesta a 380 penny al Mmbtu (+2,6%).

Ore 17:10 - Missile ucraino contro l'auto, Putin perde «signora morte»

Le forze armate ucraine hanno ucciso in un raid il tenente colonello Olga Kachura, che diventa così il primo ufficiale donna dell'esercito russo a morire nel conflitto. Lo riferisce il Telegraph, aggiungendo che un missile ha centrato la sua auto nella città di Horlivka, nella regione di Donetsk. Olga `Kursa´ Kachura, ex poliziotta passata con i filo-russi del Donbass durante la rivolta del 2014, era nota anche come `signora morte´, per essersi vantata di quanto le piacesse uccidere gli ucraini. Secondo Kiev avrebbe anche indossato la divisa ucraina per compiere crimini di guerra e screditare il nemico. Il colonello Kachura ha ricevuto il titolo postumo di Eroe della Russia.

Ore 17:17 - Brittney Griner condannata per contrabbando e possesso di droga

(Marco Bruna) «Mi chiamano pedina politica, ma io spero che la politica resti fuori da quest’aula». Si appella così ai giudici la campionessa di basket americana Brittney Griner, supplicandoli di non «mettere fine alla sua vita». Proprio oggi il procuratore russo Nikolai Vlasenko ha chiesto una condanna a nove anni e sei mesi di prigione, oltre al pagamento di una multa di un milione di rubli (16.280 euro), per possesso di stupefacenti. Lo scorso 17 febbraio scorso, Griner, 31 anni, era stata arrestata all’aeroporto Sheremetyevo di Mosca perché trovata in possesso di un vaporizzatore e di alcune cartucce con oli essenziali a base di hashish. I legali confermano che la cestista è stata condannata per contrabbando e possesso di droga.

Ore 17:19 - Kiev e Mosca, le prossime mosse: due scenari e molte incognite

(Andrea Marinelli e Guido Olimpio) Il taccuino militare di oggi è dedicato alle intenzioni, vere o presunte, dei due contendenti. In questi giorni c’è molto di annunciato, di promesso, dunque la distanza tra la realtà e i desideri è ancora ampia. La Russia sta preparando altre forze, è in corso di formazione il Terzo Corpo, dove confluiscono volontari e soldati avanti con gli anni attirati da una buona paga. L’Armata ha schierato nella zona meridionale di Kherson quasi 25 mila uomini e dedicato risorse ad una serie di linee di difesa.

Ore 17:25 - Vaticano: incontro tra Gallagher e rappresentante di Kirill

Il metropolita Antonio di Volokolamsk, presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca ha incontrato in Vaticano il Segretario per i Rapporti con gli Stati della Santa Sede, l'arcivescovo Paul Richard Gallagher. Lo riferisce l Dipartimento del Patriarcato di Mosca. «Durante la loro lunga conversazione, hanno discusso le questioni attuali riguardanti le relazioni tra la Chiesa ortodossa russa e la Chiesa cattolica romana», si legge. Tra i possibili temi è verosimile che si sia parlato del prossimo incontro tra Papa Francesco e il Patriarca Kirill che si terrà a settembre in Kazakistan.

Ore 17:27 - Mosca, non ci sarà conferenza stampa Putin-Erdogan dopo summit

Non ci sarà una conferenza stampa congiunta dei presidenti di Russia e Turchia, Vladimir Putin e Recep Tayyip Erdogan, dopo il loro incontro in programma domani a Sochi: lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ripreso dall'agenzia Interfax. «Non ci sarà alcuna conferenza stampa per motivi di tempo da parte della parte turca. Il loro incontro potrebbe durare più a lungo e devono ancora tornare indietro», ha detto Peskov secondo Interfax aggiungendo che dopo il vertice i rappresentanti del Cremlino e il vice premier russo Aleksandr Novak parleranno ai giornalisti.

Ore 18:03 - Biden: «Condanna Griner inaccettabile»

«La Russia detiene» Brittney Griner «ingiustamente. È inaccettabile e chiedo alla Russia di rilasciarla immediatamente», ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti Joe Biden commentando la condanna alla star del basket da parte di un tribunale russo.

Ore 19:05 - Blinken: «Mosca usa le persone come pedine politiche»

Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha espresso la preoccupazione per «l'ingiusta» condanna a nove anni di Brittney Griner e «per l'uso da parte del governo russo di detenzioni illecite per portare avanti la propria agenda, utilizzando le persone come pedine politiche». Lo ha detto in una nota il segretario di Stato assicurando che la priorità del dipartimento è «lavorare per riportare a casa Brittney e l'altro americano detenuto ingiustamente, Paul Whelan».

Ore 19:16 - Zelensky ai Paesi africani: «Non siate neutrali sulla guerra»

Il mondo intero, in particolare i Paesi del continente africano, «non possono assumere una posizione neutrale riguardo alla guerra della Russia contro l'Ucraina, poiché l'aggressione russa avrà conseguenze anche per loro». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante un incontro online con dei giornalisti africani, riporta Ukrinform. «Non credo che dovrebbe esserci neutralità in guerra. Questo è l'atteggiamento sbagliato. Non può esserci neutralità tra la vita e la morte. Quando sei neutrale in guerra, ti trasformi immediatamente in uno stato piccolo e nessuno ti considera e quindi non influenzi i processi nel mondo - ha aggiunto il leader ucraino -. Credo che la posizione di neutralità non sia moderna».

Ore 19:32 - Zelensky, i russi sui negoziati ci offrono la «loro pace»

Secondo quanto riporta l'agenzia Unian, il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, è convinto che i negoziati con la Russia «non siano un dialogo, ma un ultimatum» di Mosca. Nel corso di un incontro online con i rappresentanti dei media africani il leader ucraino ha ricordato che il suo Paese «non ha iniziato questa guerra, ma vi porrà fine» e la fine della guerra sarà «la vittoria». «Voglio che ci rendiamo conto che il percorso verso questo dialogo è molto lungo e molto sanguinoso, sfortunatamente», ha poi aggiunto. I russi «dicono di essere pronti per il dialogo. Ma questa è una bugia. Ci legano le mani, ci tagliano la lingua e poi dicono che sono pronti a parlare. Ma non offrono alcun dialogo - ha poi sottolineato -. Ci offrono di arrenderci, di accettare la loro pace, di dimenticare che abbiamo una terra, una bandiera, solo per cancellarci semplicemente».

Putin-Erdogan: finito il colloquio dopo oltre 4 ore. Lorenzo Cremonesi, Giusi Fasano e Redazione Online su Il Corriere della Sera il 5 agosto 2022.

Le notizie di venerdì 5 agosto, in diretta. Il Papa riceve il rappresentante di Kirill. Bombardamenti su Mykolaiv, da stasera coprifuoco fino all’8 agosto

• La guerra in Ucraina è al 163esimo giorno.

• Caso Griner, Mosca pronta a trattare lo scambio di prigionieri.

• Papa Francesco riceve in Vaticano il rappresentante di Kirill.

• Zelensky cerca contatto con il leader cinese Xi Jinping per far finire la guerra.

• La nave Razoni, che trasporta il primo carico di grano ucraino, dovrebbe attraccare a Tripoli il 6 agosto. Partite dall’Ucraina altre tre navi cariche.

Ore 02:50 - Il premier ungherese Orban. «Solo leader forti possono fare la pace»

La pace in Ucraina sarà impossibile senza colloqui tra Russia e Usa. Lo ha detto il primo ministro ungherese Viktor Orban ad una convention di repubblicani a Dallas, dove nel weekend è atteso anche Donald Trump. «La strategia dei leader globalisti intensifica e prolunga la guerra e diminuisce le possibilità per la pace», ha detto il leader nazionalista sottolineando che «solo leader forti sono in grado di fare la pace».

Ore 04:49 - Tre navi di mais autorizzate a lasciare i porti ucraini grazie al lavoro del JCC

Tre navi che trasportano più di 58.000 tonnellate di mais, sono state autorizzate a lasciare i porti dell’Ucraina «grazie all’intenso lavoro del Joint Coordination Center» ha dichiarato il ministro della Difesa turco Hulusi Akar secondo l’agenzia di stampa ufficiale Anadolu. Due delle navi partiranno da Chornomorsk, nel sud del Paese, e la terza da Odessa, come la Razoni. Il JCC sovrintende alle esportazioni di grano ucraino. Le tre nuove spedizioni sono dirette a Karasu in Turchia, Ringaskiddy in Irlanda e Teesport nel Regno Unito. L’accordo firmato il 22 luglio tra Russia e Ucraina, mediato dalla Turchia e sotto l’egida delle Nazioni Unite, ha consentito la ripresa delle spedizioni sui mercati mondiali di cereali ucraini, per alleviare la crisi alimentare mondiale causata dall’impennata dei prezzi alimentari in alcuni paesi più poveri.

Ore 06:29 - Il Giappone pronto a fornire altri droni da ricognizione all’Ucraina

Il Giappone si è detto pronto a fornire all’Ucraina altri droni da ricognizione dotati di videocamere e furgoni per il trasporto di personale e vettovaglie. Lo ha annunciato il ministero della Difesa giapponese, secondo cui gli aiuti verranno inviati all’Ucraina entro la metà di agosto, in risposta alla richiesta di Kiev. Il Giappone ha già inviato circa 30 droni commerciali dotati di videocamere lo scorso giugno e aiuti militari non letali, sotto forma di giubbotti antiproiettile, elmetti e maschere antigas. Il governo giapponese ha appositamente modificato le linee guida nazionali sul trasferimento di equipaggiamenti difensivi per sostenere l’Ucraina, cui però non ha trasferito alcun sistema d’arma.

Ore 08:10 - Forti esplosioni questa mattina a Mykolaiv

Forti esplosioni sono state udite nella città di Mykolaiv, nell’Ucraina meridionale, intorno alle 6:58 di questa mattina (le 5:58 in Italia): lo ha reso noto il sindaco, Oleksandr Sienkevych, secondo quanto riporta il Kiev Independent.

Ore 08:11 - Ankara conferma la partenza di tre nuove navi con il grano

Altre tre navi con il grano sono partite dai porti di Odessa e Chornomorsk, lo confermano fonti del ministero della Difesa turco. Sono dirette in Gran Bretagna, Irlanda e Turchia, dopo essere passate da Istanbul per l’ispezione del centro di coordinamento, come è successo per la Razoni. Le navi sono la Navistar, la Rojen e la Polarnet, i cui spostamenti sono costantemente monitorati.

La Navistar, battente bandiera panamense, che trasporta 33mila tonnellate di cereali, è diretta in Irlanda. La Rojen, battente bandiera maltese, che trasporta 13mila tonnellate di cereali, è diretta in Gran Bretagna. La nave turca Polarnet, che trasporta 12mila tonnellate di cereali, è diretta a Karasu in Turchia.

Un’altra nave vuota, la Fulmar S, battente bandiera delle isole Barbados, è stata ispezionata a Istanbul ed è diretta al porto di Chornomorsk in Ucraina dove sarà caricata di cereali da esportare.

Ore 08:26 - Caso Griner, Mosca pronta a discutere lo scambio di prigionieri

Mosca è pronta a discutere con Washington uno scambio di prigionieri che coinvolga la cestista Brittney Griner — condannata ieri a 9 anni di carcere per traffico di droga dal tribunale di Khimki, in Russia — attraverso un canale di comunicazione a livello presidenziale: lo ha detto oggi il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov. «Siamo pronti a discutere la questione, ma solo nell’ambito del canale (di comunicazione) concordato dai presidenti Putin e Biden», ha detto Lavrov durante una conferenza stampa in Cambogia, dove è in corso l’East Asia Summit.

 Ore 08:51 - Mosca userà un satellite iraniano per spiare l’Ucraina

Il satellite di telerilevamento terrestre iraniano che l’agenzia spaziale russa Roscosmos lancerà il 9 agosto, come annunciato mercoledì, verrà prima utilizzato da Mosca per spiare obiettivi ucraini: lo riporta il Washington Post (WP), che cita funzionari di sicurezza occidentali. La Roscosmos aveva annunciato il 3 agosto che prevede di lanciare in orbita dal cosmodromo di Baikonur il satellite Qaem Earth «per conto della Repubblica islamica dell’Iran».

Il nuovo satellite, soprannominato “Khayyam”, migliorerà notevolmente la capacità di Teheran di spiare gli obiettivi militari in Medio Oriente, scrive il WP. Allo stesso tempo, secondo il quotidiano statunitense, Mosca intende usarlo per assistere la sua invasione dell’Ucraina. Il satellite, di fabbricazione russa, ha una telecamera ad alta risoluzione che darà a Teheran capacità senza precedenti, compreso il monitoraggio quasi continuo di strutture sensibili in Israele e nel Golfo Persico, sottolinea il Washington Post.

Mosca tuttavia, sempre secondo il giornale, ha già detto a Teheran che intende utilizzarlo «per diversi mesi o più a lungo, per migliorare la sorveglianza degli obiettivi militari» in Ucraina.

 Ore 08:55 - Casa Bianca: “proposta seria” per liberare Griner

Il portavoce della Casa Bianca per la Sicurezza nazionale John Kirby ha detto che gli Stati Uniti hanno una «proposta seria» che Mosca dovrebbe accettare, per favorire la liberazione della giocatrice di basket Brittney Griner, condannata in Russia per possesso di stupefacenti. Lo riporta la Bbc. Kirby non ha dato altri dettagli. Indiscrezioni di stampa riportano che Washington potrebbe offrire a Mosca uno scambio di prigionieri. Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha detto che la Russia è disposta a discutere la materia.

Ore 09:18 - Kiev, morti 41.650 soldati russi dall’inizio della guerra

Dall’inizio della guerra in Ucraina sono morti 41.650 soldati russi. È il bilancio riportato dal ministero della Difesa di Kiev. L’esercito di Mosca avrebbe perso inoltre 1.792 carri armati, 4.032 veicoli corazzati da combattimento, 260 sistemi di lancio multiplo di razzi, 123 sistemi di difesa aerea, 223 jet, 191 elicotteri, 182 missili da crociera e 15 navi.

Ore 09:30 - Intelligence britannica: «Mosca ha minato la sicurezza della centrale nucleare di Zaporizhzhia»

«Dopo cinque mesi di occupazione, le intenzioni della Russia riguardo alla centrale nucleare di Zaporizhzhia rimangono poco chiare. Tuttavia, le azioni intraprese presso l’impianto hanno probabilmente minato la sicurezza e la protezione delle normali operazioni della centrale». È quanto afferma l’intelligence della Difesa britannica nell’ultimo aggiornamento sull’andamento della guerra in Ucraina.

«Le forze russe stanno probabilmente operando nelle regioni adiacenti alla centrale e hanno utilizzato unità di artiglieria dislocate in queste aree per prendere di mira il territorio ucraino sulla sponda occidentale del fiume Dnipro», spiega l'intelligence britannica, sottolineando che l'esercito di Mosca ha probabilmente utilizzato l'area più ampia della struttura, in particolare l'adiacente città di Enerhodar, per far riposare le truppe, utilizzando lo stato protetto della centrale nucleare per ridurre il rischio di attacchi notturni ucraini.

Ore 10:13 - La ministra dell'Australia lascia la sala di Asean mentre parla Lavrov

La ministra degli Esteri australiana, Penny Wong, ha lasciato la sala del vertice Asean in Cambogia, durante il discorso della sua controparte russa Sergey Lavrov. Lo ha confermato un portavoce della ministra, spiegando che la protesta non era pianificata a tavolino ma è stata una reazione spontanea del capo della diplomazia al tentativo di Lavrov di giustificare la guerra in Ucraina. «La ministra Wong non ha potuto sostenere il tentativo del signor Lavrov di giustificare l'omicidio di ucraini innocenti», ha detto il portavoce.

Ore 10:17 - Caso Griner, Blinken: perseguiremo l'offerta di Mosca per lo scambio

Gli Stati Uniti «perseguiranno» l'offerta fatta oggi dalla Russia per discutere uno scambio di prigionieri che coinvolga la cestista Griner: lo ha detto Il segretario di Stato americano Antony Blinken a margine dell'East Asia Summit in Cambogia. «Il ministro degli Esteri (russo) Lavrov ha detto questa mattina che sono pronti a impegnarsi» per uno scambio della star statunitense detenuta, ha affermato Blinken: «E noi lo perseguiremo».

Ore 11:13 - Ankara: partita nave diretta in Ucraina per caricare cereali

Mentre tre navi cariche di grano hanno lasciato i porti ucraini (dopo la Razoni), un'altra imbarcazione vuota, la Fulmar S, è partita da Istanbul dopo l'ispezione per caricare la quarta partita di cereali da esportare, come ha comunicato il ministro della Difesa turco Hulusi Akar. «Dopo che avrà ricevuto il carico in Ucraina, la Fulmar S ripartirà. Per ora le nostre attività continuano come previsto e senza interruzioni, come dichiarato negli accordi», ha affermato il ministro della Difesa turco Hulusi Akar, come riporta Trt.

Ore 11:23 - Kiev: 12 navi russe pronte a combattere, 9 con missili Kalibr

Dodici navi da guerra russe, tra cui nove equipaggiate con missili da crociera Kalibr, sono pronte al combattimento nel Mar Nero, nel Mar d'Azov e nel Mar Mediterraneo: lo hanno reso noto su Telegram le Forze navali ucraine, secondo quanto riporta Ukrinform. Nel Mar Nero le navi equipaggiate con i Kalibr sono quattro, per un totale di 24 missili. Nel Mediterraneo, le navi equipaggiate con i missili Kalibr sono cinque. Nel Mar d'Azov «il nemico continua a controllare le comunicazioni marittime, mantenendo fino a tre navi e imbarcazioni pronte al combattimento», si legge inoltre in un comunicato.

Ore 11:58 - Peskov: sul caso Griner sbagliato usare “diplomazia megafono”

Gli scambi di prigionieri non devono essere discussi con la «diplomazia del megafono»: lo ha detto oggi il portavoce della presidenza russa, Dmitry Peskov, riferendosi al caso della cestista Griner e sottolineando che Mosca non userebbe questi metodi e ritiene erronei i comportamenti di Washington. «Se iniziamo a discutere attraverso i media di alcune sfumature relative agli scambi, allora questi scambi non avranno mai luogo. Gli americani hanno già commesso questo errore, hanno deciso di risolvere questi problemi con il metodo della "diplomazia del megafono". Non è il modo giusto di affrontare questa questione. Non faremo alcun commento», ha dichiarato Peskov.

Ore 12:23 - Papa Francesco riceve in Vaticano il rappresentante di Kirill

Il Papa ha incontrato in Vaticano Antonij di Volokolamsk, presidente del dipartimento degli Affari Esterni del Patriarcato di Mosca. È il primo incontro di persona con un rappresentante di Kirill, dall’inizio del conflitto.

Un incontro online si era tenuto il 16 marzo, con Papa Francesco dal Vaticano e il Patriarca da Mosca. In quell’occasione accanto a Kirill c’era Hilarion, sostituito poi da Antonij. Il rappresentante del patriarcato russo ha incontrato anche il Segretario per i Rapporti con gli Stati, mons. Richard Gallagher. Il Papa e Kirill dovrebbero incontrarsi di persona a metà settembre in Kazakistan.

Ore 12:45 - Mosca espelle 14 diplomatici bulgari

La Russia ha deciso di espellere 14 dipendenti dell’ambasciata e dei consolati della Bulgaria: lo riferisce il ministero degli Esteri di Mosca, ripreso dall’agenzia Interfax. Mosca presenta la decisione come una risposta all’espulsione dalla Bulgaria di 70 diplomatici e funzionari dell’ambasciata russa.

Ore 12:47 - Gas, Ue: «La turbina non è sanzionata, da Mosca solo scuse»

Le sanzioni dell’Ue non bloccano in alcun caso il trasporto di strumenti legati all’export di gas russo, inclusa la turbina della Siemens che era stata data in riparazione in Canada. «Qualunque cosa venga detta in questo senso da Mosca è semplicemente falsa. È una scusa per non fornire gas all’Ue». Lo ha sottolineato il portavoce della Commissione Ue, Eric Mamer.

Ore 12:49 - Erdogan vola in Russia per incontrare Putin

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan è partito per Sochi in Russia dove è stato invitato per un incontro dall’omologo russo Vladimir Putin. Lo fa sapere la direzione delle comunicazioni presidenziali di Ankara. Si tratta del secondo incontro dopo l’inizio della guerra tra Russia e Ucraina dopo che i due presidenti si erano già visti a luglio a Teheran.

Secondo il portavoce del Cremlino Peskov, i due presidenti oggi parleranno anche della Siria durante il loro incontro. A luglio, Erdogan aveva detto che intendeva condurre un’altra operazione militare contro i gruppi curdi nel nord della Siria, vicino al confine con la Turchia.

Ore 12:58 - Lungo coprifuoco a Mykolaiv da questa sera

Scatterà questa sera alle 23:00 ora locale (le 22:00 in Italia) un coprifuoco nella città di Mykolaiv che durerà fino alla mattina di lunedì prossimo: lo ha reso noto oggi il capo dell’amministrazione militare regionale, Vitaly Kim, secondo quanto riporta Unian. «Oggi ho firmato un ordine in base al quale verrà introdotto il coprifuoco sul territorio di Mykolaiv dalle 23:00 del 5 agosto alle 5:00 dell’8 agosto 2022», ha detto Kim in un discorso video.

Ore 13:32 - Ue valuta alternative per sbloccare 8 miliardi di aiuti a Kiev

La Commissione Ue sta lavorando a «diverse opzioni» per sbloccare i restanti 8 miliardi del pacchetto di assistenza macro-finanziaria all’Ucraina concordato dai leader Ue. Lo ha indicato il portavoce dell’esecutivo Ue Eric Mamer. Finora Kiev ha ricevuto la prima tranche da un miliardo di euro. Gli altri 8 miliardi sono tenuti in stallo dall’opposizione della Germania al sistema di garanzie richiesto. «Abbiamo bisogno di trovare garanzie sufficienti al di fuori del bilancio Ue, con una copertura del 70%» e «questo richiede l’accordo con i Paesi. Ci stiamo lavorando, non è un pacchetto facile da concludere», ha spiegato il portavoce.

Ore 13:49 - «Evacuati quasi 800 civili dal Donetsk in 24 ore»

Quasi 800 civili sono stati evacuati da quattro città della regione di Donetsk nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto su Facebook il Servizio di emergenza statale della regione, secondo quanto riporta Ukrinform. Almeno 725 persone, inclusi 85 bambini, sono state evacuate da Pokrovsk. Altre 17 persone sono state evacuate dai distretti di Bakhmut e Kramatorsk e 33 - inclusi 11 bambini - dalla città di Toretsk.

La vice premier ucraina e ministra per la Reintegrazione dei Territori Temporaneamente Occupati, Iryna Vereshchuk, aveva annunciato nei giorni scorsi l’inizio dell’evacuazione obbligatoria dalla regione di Donetsk. Il primo gruppo di evacuati è arrivato in treno a Kropyvnytskyi, nella regione di Kirovohrad, il 2 agosto.

Ore 14:15 - Erdogan è arrivato a Sochi per l’incontro con Putin

Ore 14:44 - Putin ringrazia Erdogan per l’accordo sul grano

Durante l’incontro, iniziato da poco, Putin ha ringraziato Erdogan per il ruolo di mediatore, portando così a buon fine l’accordo sull’export del grano ucraino, con l’intesa firmata a Istanbul il 22 luglio. Inoltre, secondo il presidente russo l’Europa dovrebbe essere grata alla Turchia per essere in grado di acquistare gas dalla Russia attraverso il gasdotto Turkish Stream.

Da parte sua, Erdogan ha spiegato a Putin quanto sia importante per la Turchia completare in tempo la costruzione della centrale nucleare di Akkuyu. Il progetto della centrale di Akkuyu (nel sud della Turchia) è realizzato in collaborazione con Mosca ed è in fase di costruzione dalla fine del 2017. Ufficialmente, la prima unità della centrale dovrebbe essere completata entro il 2023.

Ore 15:39 - L’esercito Kiev avanza, liberato un insediamento a Kharkiv

Le forze armate ucraine hanno liberato il villaggio di Dibrivne nella regione orientale di Kharkiv spostando così la linea del fronte. Lo riferisce il Comando operativo Est citato da Ukrinform. «I soldati della 93ma Brigata separata meccanizzata Kholodnyi Yar stanno avanzando in direzione Izyum. La brigata ha respinto il nemico fuori dal villaggio di Dibrivne e ha spostato la linea del fronte», afferma l’ultimo rapporto del Comando ucraino.

Durante la ritirata, le truppe russe che sono state tagliate fuori dai rifornimenti, hanno abbandonato l e attrezzature e minato il villaggio con mine antiuomo e anticarro. Ieri le Forze armate ucraine hanno ripreso il controllo del villaggio di Dmytrivka, sempre nella regione di Kharkiv.

Ore 15:43 - Il mistero della turbina e il ricatto (riuscito) della Russia alla Germania sul gas

(Federico Fubini) Martedì scorso Olaf Scholz stava posando in un piccolo centro della Germania nord-occidentale, Mülheim an der Ruhr, per la più strana delle foto. Dietro il cancelliere tedesco, per niente sorridente, si trovava un’opera di alta ingegneria attorno alla quale si sta consumando un giallo internazionale in cui niente è come appare. Perché i governi occidentali si stanno piegando al ricatto russo più di quanto osino ammettere. E il Cremlino sta alzando la posta, per arrivare a un bersaglio politico che va oltre quanto fosse immaginabile anche solo poche settimane fa: l’apertura di Nord Stream 2, la nuova infrastruttura fra Russia e Germania che il 22 febbraio scorso fu oggetto della prima e più simbolica delle sanzioni di Berlino contro Mosca.

Ore 15:47 - Russia: in vigore legge che limita operazioni straniere in Borsa

Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato oggi una legge che limita le operazioni in Borsa di cittadini e società di Paesi considerati ostili, in particolare nella compravendita di azioni di compagnie in settori strategici, come gas ed energia.

Ore 15:50 - Ore di bombardamenti su Mykolaiv: morti e feriti

Dopo i bombardamenti di questa mattina, i raid si sono intensificati questo pomeriggio sulla città di Mykolaiv: ci sono morti (non si conosce ancora il numero esatto) e 10 feriti, tra cui un ragazzo. Lo rende noto il capo dell’amministrazione statale regionale di Vitaliy Kim, citato da Espreso tv. «L’area colpita è molto vasta. Case private e palazzi sono stati colpiti. Ci sono incendi, distruzioni significativi», ha aggiunto il sindaco di Mykolaiv Oleksandr Sienkovych .

Ore 16:23 - Gasdotto Nord Stream, Ue: «Gazprom cerca scuse»

«Le argomentazioni di Gazprom sull’impossibilità di effettuare regolari forniture tramite Nord Stream 1 a causa delle sanzioni europee sono una scusa per non fornire gas all’Unione europea». Queste le parole del portavoce della Commissione Europea Eric Mamer all’Agence France Press, che ha precisato come «niente impedisce la restituzione e l’installazione di una turbina Siemens in Russia. Tutto ciò che viene detto sulla questione è falso. Nord Stream 1 non è soggetto alle sanzioni della Ue».

Ore 16:40 - Amnesty accusa Kiev, messi in pericolo civili per costruire basi aeree

Amnesty International ha affermato di essere certa delle sue accuse secondo cui l’Ucraina stava mettendo in pericolo i civili stabilendo basi militari in aree residenziali per contrastare l’invasione russa, come sostiene un suo rapporto che ha suscitato una dura risposta da Kiev. «I risultati si basano su prove raccolte durante indagini approfondite che sono soggette agli stessi rigorosi standard e procedure di tutto il lavoro di Amnesty International». Lo ha detto la segretaria generale dell’organizzazione Agnes Callamard.

Ore 16:51 - Mef, perfezionato l’accordo con l’Ucraina per pagare i salari degli insegnanti

Con il primo decreto Aiuti, convertito in legge il 15 luglio scorso, è stato previsto uno stanziamento per il sostegno finanziario in favore dell’Ucraina. Oggi il ministro dell’Economia e delle finanze, Daniele Franco e il ministro ucraino delle Finanze, Serhiy Marchenko, hanno perfezionato l’accordo di finanziamento. Le risorse, pari a 200 milioni di euro, sono destinate al pagamento dei salari del personale delle scuole ucraine. Si tratta di un finanziamento parallelo al programma della Banca Mondiale denominato PEACE (Public Expenditure for Administrative Capacity Endurance in Ukraine), che ha come obiettivo garantire la continuità amministrativa e dei servizi essenziali dello Stato ucraino. Il prestito, che sarà gestito da Cassa Depositi e Prestiti, sarà soggetto agli stessi standard di monitoraggio, audit e controllo del programma PEACE e sarà sottoposto alla rendicontazione in Parlamento. Le condizioni del prestito, che non prevedono oneri per interessi, sono coerenti con la moratoria annunciata il 20 luglio scorso dagli altri ministeri delle Finanze dei Paesi del G7.

Ore 17:17 - Lanciarazzi Himars sotto il veto di Washington, Canada e Giappone sostengono la resistenza

(Andrea Marinelli e Guido Olimpio) La Russia sta per lanciare un satellite spia per conto dell’Iran. Solo che — rivela il Washington Post — sarà usato per un certo periodo dai russi per scopi militari. Probabile che la sua area d’attenzione sarà l’Ucraina. A portarlo in orbita un vettore Soyuz che userà la «rampa» del centro spaziale di Baykonur, Kazakistan. Un segno ulteriore della collaborazione tra i due alleati, dopo le notizie sul possibile arrivo di droni iraniani sul campo di battaglia. È interessante sottolineare a riguardo come dagli Stati Uniti siano più intense le indiscrezioni sull’asse Mosca-Teheran, un riflesso anche della partita sul nucleare. È un gioco di sponda che tiene insieme tutto. E non solo perché lo vogliono gli americani.

Ore 17:42 - Kiev: «Nessuna perdita radioattiva a Zaporizhzhia»

L'Ucraina afferma che bombardamenti russi hanno colpito una linea elettrica della centrale nucleare di Zaporizhzhia, nel sud-est dell'Ucraina, ma non sono state rilevate perdite radioattive. Energoatom, la compagnia nucleare ucraina, ha affermato che una linea elettrica ad alta tensione presso la centrale è stata colpita oggi da bombardamenti russi, ma che l'impianto funziona ancora. Lo riferisce il Guardian. L'impianto si trova nel territorio controllato dalla Russia.

Ore 17:58 - Meloni: «Se Kiev cade a vincere saranno Mosca e Pechino»

«Credo che la guerra in Ucraina sia la punta dell'iceberg di un processo per una nuova visione del mondo. Se l'Ucraina cade e l'Occidente perde, a vincere sarà la Russia di Vladimir Putin e la Cina di Xi Jinping, mentre l'Europa ne pagherà le conseguenze». Lo ha detto la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni intervistata da Fox News nel corso della trasmissione Mornings with Maria.

Ore 18:14 - Mosca: «Ospedale Donetsk bombardato da Kiev, 5 feriti»

Cinque persone, tra cui una bambina di tre anni, sono rimaste ferite nel bombardamento di un ospedale di Donetsk da parte delle forze armate ucraine. Lo ha riferito su Telegram il capo dell’amministrazione cittadina filorussa, Oleksiy Kulemzin.

Ore 19:10 - Mosca: «Accordo Putin-Erdogan per pagamento parziale gas in rubli»

Il presidente russo Vladimir Putin ed il presidente turco Recep Tayyip Erdogan hanno concordato il pagamento parziale delle forniture di gas in rubli. Lo ha reso noto il vice premier russo Alexander Novak, dopo l’incontro durato oltre quattro tra ore tra i due presidenti a Sochi.

Ore 18:27 - Kiev: «I russi hanno colpito centrale nucleare Zaporihzhia»

L’Ucraina ha affermato che i bombardamenti russi hanno colpito una linea elettrica della sua centrale nucleare di Zaporizhzhia, nel Sud-Est dell’Ucraina. Energoatom, la compagnia nucleare statale ucraina, ha affermato che una linea elettrica ad alta tensione presso la centrale è stata colpita oggi dai bombardamenti russi, ma che l’impianto funziona ancora e non sono state rilevate scariche radioattive. L’impianto si trova nel territorio controllato dalla Russia. La dichiarazione è arrivata poco dopo che l’amministrazione della città ucraina occupata di Enerhodar, installata dalla Russia, ha affermato che le linee elettriche dell’impianto erano state danneggiate da un attacco ucraino.

Ore 18:41 - Cremlino: «Concluso colloquio Putin-Erdogan dopo oltre 4 ore»

Si è concluso dopo oltre 4 ore il colloquio a Sochi tra il presidente russo Vladimir Putin ed il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Lo ha reso noto il portavoce del Cemlino Dmitry Peskov.

Ore 19:29 - Putin-Erdogan: «Importante ruolo costruttivo nostri due Paesi su accordo grano»

I presidenti di Russia e Turchia «hanno riconosciuto l’importante ruolo delle relazioni costruttive tra i due paesi nella conclusione dell’iniziativa sull’esportazione sicura di grano dai porti ucraini». E’ quanto si legge nella dichiarazione congiunta di Vladimir Putin e Recep Tayyip Erdogan diffusa al termine del loro incontro a Sochi durato oltre quattro ore. Un incontro durante il quale «è stata sottolineata la necessità di garantire la piena attuazione dell’accordo sul pacchetto di Istanbul in conformità con il suo spirito e la sua lettera, compresa l’esportazione senza ostacoli di grano, fertilizzanti e materie prime russi per la loro produzione».

Ore 20:12 - Putin-Erdogan: «Accordo grano anche per prodotti russi»

Vladimir Putin e Recep Tayyip Erdogan hanno sottolineato «la necessità di garantire la piena attuazione dell’accordo sul pacchetto di Istanbul, compresa l’esportazione senza ostacoli di grano, fertilizzanti e materie prime russe per la loro produzione». È quanto si legge nella dichiarazione congiunta dei due presidenti diffusa dopo il loro incontro a Sochi.

Ore 21:02 - Casa Bianca: «Fatta offerta sostanziale su scambio prigionieri»

«Abbiamo fatto un’offerta sostanziale» per lo scambio di prigionieri: «dobbiamo riportare Brittney Griner e Paul Whelan». Lo afferma la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre.

Ore 01:39 - Il sindaco di Kharkiv, esplosioni in città

Il sindaco di Kharkiv, Ihor Terekhov, ha riferito che sono state udite esplosioni nel distretto Slobidskyi di Kharkiv intorno all’una. I soccorritori sarebbero sul posto. Al momento non ci sono informazioni sulle vittime. Ne dà notizia Kyiv Independent.

Ore 01:57 - Kiev: la Russia non è pronta a trattative serie

«L’Ucraina non è pronta a trattative serie e le proposte che ha avanzato sono ridicole». Lo afferma il vice ambasciatore russo all’Onu, Dmitry Polyansky. «Sulle trattative di pace l’Ucraina anon sta mostrando alcun atteggiamento responsabile», aggiunge.

Ore 02:14 - Cittadino Usa accusato di crimini d’odio nel Donetsk

Un cittadino statunitense, Suedi Murekezi, è stato accusato di crimini ispirati dall’odio dalle autorità filorusse del Donetsk. Lo riporta la Tass, anche se il suo avvocato, Sergey Litvishko, ha respinto le accuse. «Il mio cliente Suedi Murekezi è accusato di aver preso parte alle proteste filo-ucraine e anti-russe a Kherson tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo. L’indagine è stata accusata di incitamento all’odio etnico contro di lui, ma si è dichiarato non colpevole», ha detto l’avvocato. Litvishko ha detto che Murekezi è stato arrestato a Donetsk a giugno. «Il mio cliente afferma di essere stato coinvolto nelle proteste per caso», ha sottolineato l’avvocato. Murekezi, cittadino americano, è nato in Ruanda e «si è trasferito negli Stati Uniti con la sua famiglia nel 1994 durante il genocidio contro i tutsi». Murekezi - aggiunge - «non ha mai preso parte all’operazione militare nella DPR, aveva solo un lavoro in discoteca a Kherson», ha concluso l’avvocato.

Ore 02:34 - Gb, attività russe minano sicurezza centrale Zaporizhzhia

Le attività russe nella centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia hanno probabilmente minato la sicurezza delle normali operazioni dell’impianto: lo scrive l’intelligence britannica nel suo aggiornamento quotidiano sulla situazione nel Paese. Le forze russe, prosegue il rapporto pubblicato dal ministero della Difesa su Twitter, stanno probabilmente operando nelle regioni adiacenti alla centrale ed hanno usato unita’ di artiglieria basate in queste aree per colpire territori ucraini sulla sponda occidentale del fiume Dnipro. Allo stesso tempo, Mosca ha usato probabilmente l’area più estesa della zona, in particolare la città adiacente di Enerhodar, per offrire riposo alle proprie forze, sfruttando lo status protetto della centrale per ridurre il rischio di attacchi notturni da parte delle forze ucraine.

Ore 02:49 - Mosca, attacco Kiev a Zaporizhia terrorismo nucleare

La Russia ha ribadito che, al contrario di quanto sostenuto da Kiev, sarebbero state le forze ucraine ad aver bombardato vicino a un reattore nella centrale nucleare Ucraina di Zaporizhia e ha accusato il presidente ucraino, Volodimir Zelensky, di praticare «terrorismo nucleare». «Le unità armate ucraine hanno effettuato tre bombardamenti nell’area della centrale nucleare di Zaporizhia e nella città di Energodar», ha affermato il ministero della Difesa russo. «Esortiamo la comunità internazionale a condannare le azioni criminali del regime di Zelensky, che perpetra atti di terrorismo nucleare», ha aggiunto il ministero russo.

Ore 03:07 - Zelensky, bombe russe a Zaporizhzhia, atto di terrore

«Gli occupanti hanno creato un’altra situazione estremamente rischiosa per l’intera Europa: hanno bombardato la centrale nucleare di Zaporizhzhia per due volte in un giorno. Questa è la più grande centrale nucleare del nostro continente e qualsiasi bombardamento è un crimine aperto e sfacciato, un atto di terrore». Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo video-messaggio serale su Telegram. A detta del leader ucraino, gli ultimi attacchi alla centrale offrono un ulteriore motivo «a favore dell’applicazione di severe sanzioni contro l’intera industria nucleare russa, da Rosatom a tutte le società e gli individui collegati». «Questo è un problema puramente di sicurezza», ha concluso, «chi crea minacce nucleari ad altre nazioni non è sicuramente in grado di utilizzare le tecnologie nucleari in sicurezza». In giornata le forze russe e Kiev si sono accusate a vicenda di aver condotto attacchi a un reattore della centrale nucleare.

Lady Morte uccisa nel raid in Donbass: chi era la spietata comandante russa. Il Tempo il 05 agosto 2022

È stata colpita da un missile mentre era a bordo della sua auto nella città di Horlivka, nel Donbass. La chiamavano "Lady Morte" per la sua indole spietata, perché si vantava di quanto si divertiva ad eliminare gli avversari. La notizia della sua uccisione, rimbalzata sui social nei giorni scorsi, è stata confermata dall'agenzia Ansa. 

"La tenente colonnello Olga Kachura, di 52 anni, è stata uccisa in un raid nel Donbass diventando così la prima ufficiale dell'esercito russo a morire in Ucraina. In passato la donna era investigatrice nel dipartimento di Polizia ucraino dove aveva raggiunto il grado di tenente colonnello. Nel 2014, durante la rivolta scoppiata nel Donbass, ha deciso di schierarsi con filo-russi 'tradendo' così i suoi compagni" si legge su Ansa.it 

"Kachura, che ha ricevuto il titolo postumo di 'Eroe della Russia' (il più alto riconoscimento del Cremlino 'per il coraggio e l'eroismo dimostrati nell'adempimento del dovere militare'), è il 97esimo ufficiale a morire nel conflitto in Ucraina. A luglio, invece, è stata uccisa la prima donna soldato russa" conclude  l'Ansa.

Erdogan invita Putin «a incontrare Zelensky in Turchia». Lorenzo Cremonesi, Giusi Fasano e Redazione Online su Il Corriere della Sera il 6 Agosto 2022.  

Le notizie di sabato 6 agosto, in diretta. È ancora una notte di bombe in Ucraina. Missili sono esplosi a Kharkiv e sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Condanna internazionale e la Russia accusa l’Ucraina: sono stati loro

• La guerra in Ucraina è al 164esimo giorno.

• Caso Griner, Mosca pronta a trattare lo scambio di prigionieri.

• È durato oltre 4 ore il colloquio tra Putin e Erdogan ieri a Sochi. Mosca: «Accordo per pagamento parziale gas in rubli».

• La nave Razoni, che trasporta il primo carico di grano ucraino, dovrebbe attraccare a Tripoli oggi.

• L’intelligence britannica: «Mosca ha minato la sicurezza della centrale nucleare di Zaporizhzhia», ma i russi ribattono: sono stati loro.

Ore 01:42 - Il sindaco di Kharkiv, esplosioni in città

Il sindaco di Kharkiv, Ihor Terekhov, ha riferito che sono state udite esplosioni nel distretto Slobidskyi di Kharkiv intorno all’una. I soccorritori sarebbero sul posto. Al momento non ci sono informazioni sulle vittime. Ne dà notizia Kyiv Independent.

Ore 01:59 - Kiev: la Russia non è pronta a trattative serie

«L’Ucraina non è pronta a trattative serie e le proposte che ha avanzato sono ridicole». Lo afferma il vice ambasciatore russo all’Onu, Dmitry Polyansky. «Sulle trattative di pace l’Ucraina non sta mostrando alcun atteggiamento responsabile», aggiunge.

Ore 02:16 - Cittadino Usa accusato di crimini d’odio nel Donetsk

Un cittadino statunitense, Suedi Murekezi, è stato accusato di crimini ispirati dall’odio dalle autorità filorusse del Donetsk. Lo riporta la Tass, anche se il suo avvocato, Sergey Litvishko, ha respinto le accuse. «Il mio cliente Suedi Murekezi è accusato di aver preso parte alle proteste filo-ucraine e anti-russe a Kherson tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo. L’indagine è stata accusata di incitamento all’odio etnico contro di lui, ma si è dichiarato non colpevole», ha detto l’avvocato. Litvishko ha detto che Murekezi è stato arrestato a Donetsk a giugno. «Il mio cliente afferma di essere stato coinvolto nelle proteste per caso», ha sottolineato l’avvocato. Murekezi, cittadino americano, è nato in Ruanda e «si è trasferito negli Stati Uniti con la sua famiglia nel 1994 durante il genocidio contro i tutsi». Murekezi - aggiunge - «non ha mai preso parte all’operazione militare nella DPR, aveva solo un lavoro in discoteca a Kherson», ha concluso l’avvocato.

Ore 02:35 - Gb, attività russe minano sicurezza centrale Zaporizhzhia

Le attività russe nella centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia hanno probabilmente minato la sicurezza delle normali operazioni dell’impianto: lo scrive l’intelligence britannica nel suo aggiornamento quotidiano sulla situazione nel Paese. Le forze russe, prosegue il rapporto pubblicato dal ministero della Difesa su Twitter, stanno probabilmente operando nelle regioni adiacenti alla centrale ed hanno usato unità di artiglieria basate in queste aree per colpire territori ucraini sulla sponda occidentale del fiume Dnipro. Allo stesso tempo, Mosca ha usato probabilmente l’area più estesa della zona, in particolare la città adiacente di Enerhodar, per offrire riposo alle proprie forze, sfruttando lo status protetto della centrale per ridurre il rischio di attacchi notturni da parte delle forze ucraine.

Ore 02:51 - Mosca, attacco Kiev a Zaporizhia terrorismo nucleare

La Russia ha ribadito che, al contrario di quanto sostenuto da Kiev, sarebbero state le forze ucraine ad aver bombardato vicino a un reattore nella centrale nucleare Ucraina di Zaporizhia e ha accusato il presidente ucraino, Volodimir Zelensky, di praticare «terrorismo nucleare». «Le unità armate ucraine hanno effettuato tre bombardamenti nell’area della centrale nucleare di Zaporizhia e nella città di Energodar», ha affermato il ministero della Difesa russo. «Esortiamo la comunità internazionale a condannare le azioni criminali del regime di Zelensky, che perpetra atti di terrorismo nucleare», ha aggiunto il ministero russo.

Ore 03:05 - Zelensky, bombe russe a Zaporizhzhia, atto di terrore

«Gli occupanti hanno creato un’altra situazione estremamente rischiosa per l’intera Europa: hanno bombardato la centrale nucleare di Zaporizhzhia per due volte in un giorno. Questa è la più grande centrale nucleare del nostro continente e qualsiasi bombardamento è un crimine aperto e sfacciato, un atto di terrore». Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo video-messaggio serale su Telegram. A detta del leader ucraino, gli ultimi attacchi alla centrale offrono un ulteriore motivo «a favore dell’applicazione di severe sanzioni contro l’intera industria nucleare russa, da Rosatom a tutte le società e gli individui collegati». «Questo è un problema puramente di sicurezza», ha concluso, «chi crea minacce nucleari ad altre nazioni non è sicuramente in grado di utilizzare le tecnologie nucleari in sicurezza». In giornata le forze russe e Kiev si sono accusate a vicenda di aver condotto attacchi a un reattore della centrale nucleare.

Ore 05:17 - Ucraina: responsabile Amnesty a Kiev si dimette

Oksana Pokalchuk, a capo di Amnesty International Ucraina, si è dimessa dopo il rapporto di ieri in cui l’Ong accusa le forze ucraine di aver messo in pericolo la popolazione civile collocando basi e usando armamenti nei centri abitati anche in scuole e ospedali, violando così il diritto internazionale umanitario. Pokalchuk, citata dal giornale The Kyiv Independent, ha affermato che «non c’è stata una reazione adeguata della leadership dell’organizzazione all’opposizione ai contenuti del rapporto da parte dell’ufficio ucraino di Amnesty». Secondo Pokalchuk, il rapporto avrebbe dovuto almeno indagare su entrambe le parti e tenere conto della posizione del ministero della Difesa ucraino. È vero, ha sottolineato Pokhalchuk, che i rappresentanti di Amnesty International alla fine hanno chiesto una risposta al ministero della Difesa di Kiev, ma lo hanno fatto concedendo un tempo insufficiente per l’esposizione del suo punto di vista. «Di conseguenza, senza volerlo, l’organizzazione ha creato materiale che suonava come supporto per le narrazioni russe. Cercando di proteggere i civili, questa ricerca è diventata invece uno strumento di propaganda russa», ha aggiunto Pokhalchuk

Ore 05:22 - Grano: Turchia, sabato prima nave da carico verso Ucraina, altre tredici partiranno

La nave da carico turca «Fulmar S» che venerdì mattina ha superato l’ispezione a Istanbul, raggiungerà sabato il porto ucraino a lei assegnato. Lo riporta l’amministrazione marittima di Ankara. Si tratta della prima nave che si dirige verso i porti di Kiev dopo lo sblocco dell’accordo sul grano. Il ministro delle Infrastrutture ucraino, Oleksandr Kubrakov, ha detto che 13 navi cargo sono in attesa di partire dai porti del Paese. Lo riporta The Kyiv Independent. Il ministro ha aggiunto che con l’aiuto dei garanti internazionali l’Ucraina prevede di esportare 3 milioni di tonnellate di prodotti agricoli al mese dai porti di Odessa, Chornomorsk e Pivdenniy.

Ore 05:32 - Ucraina: Kiev, le forze russe bombardano Nikopol

Le forze russe bombardano Nikopol. Secondo Yevhen Yevtushenko, capo dell’amministrazione militare distrettuale della città, le forze russe hanno bombardato Nikopol, Dnipropetrovsk, intorno all’una. Ne dà notizia The Kyiv Independent.

Ore 06:20 - Guerre senza pace, il punto da “La prima Ora”

(di Alessandro Trocino) Nuovo patto tra Putin ed Erdogan Il presidente russo ha ringraziato personalmente a Sochi il leader turco Erdogan, che si è rilanciato come mediatore in Ucraina. I due sembrano sempre più stretti in un’alleanza commerciale e politica. • Tensione per la centrale di Zaporizhzhia, occupata dai russi sin dai primi di marzo. L’agenzia atomica ucraina denuncia il taglio di una linea dell’alta tensione e un incendio.. Clicca qui per restare aggiornato e seguire “La prima Ora”

Ore 07:24 - Ucraina: bombe russe al sud, in fumo 3.000 tonnellate di grano

Le forze russe hanno attaccato un’azienda agricola nel distretto di Novomykolaivskyi della regione di Zaporizhzhia. L’offensiva ha distrutto un silo con 3 mila tonnellate di grano.

Ore 08:38 - Intelligence britannica, russi a sud per un possibile attacco

Secondo quanto scrive l’intelligence britannica nel suo aggiornamento quotidiano sulla situazione nel Paese, le forze russe si stanno raggruppando nel sud dell’Ucraina in attesa di una controffensiva di Kiev o per prepararsi ad un possibile assalto. Secondo il rapporto, la guerra sta per entrare in una nuova fase in cui i combattimenti più pesante interesseranno un fonte di circa 350 km, da Zaporizhzhia a Kherson, parallelo al fiume Dnipro.

Ore 11:13 - Altre tre navi di grano partite da Odessa

Nel giorno in cui la Turchia conferma la partenza di altre tre navi cariche di cereali dai porti ucraini, frutto dell’accordo che la stessa Ankara ha contribuito a mediare fra Kiev e Mosca insieme all’Onu, i fari si sono accesi su Sochi per un nuovo bilaterale fra Recep Tayyip Erdogan e Vladimir Putin. Un faccia a faccia durato oltre 4 ore sul cui tavolo non c’era solo l’applicazione dell’accordo sul grano, ma anche la prospettiva per una fine delle ostilità in Ucraina, la situazione in Siria e i crescenti legami economici fra Mosca e Ankara. In una nota congiunta, hanno sottolineato che «nonostante le attuali sfide regionali e globali, i leader hanno riaffermato la loro volontà comune di sviluppare ulteriormente le relazioni russo-turche basate sul rispetto, sul riconoscimento degli interessi reciproci e in conformità con i loro obblighi internazionali».

Putin ha ringraziato personalmente Erdogan per il ruolo avuto nel raggiungimento dell’accordo sul grano: «Con la vostra partecipazione diretta e con la mediazione del segretariato delle Nazioni Unite, la questione relativa all’export del grano ucraino dai porti del Mar Nero è stata risolta. Le consegne sono già iniziate, voglio ringraziarvi sia per questo che per il fatto che allo stesso tempo è stata presa una decisione sulle forniture di cibo e fertilizzanti russi ai mercati mondiali», ha detto il leader del Cremlino. Dichiarazioni giunte proprio dopo che altre tre navi cariche di cereali - dirette in Irlanda, Regno Unito e Turchia - hanno iniziato il viaggio nel Mar Nero partendo dai porti ucraini, seguendo le orme del primo carico di grano partito per il Libano questa settimana.

Ore 11:38 - Si dimette la capa ucraina di Amnesty per un rapporto critico verso Kiev

La direttrice dell’ufficio ucraino di Amnesty International si è dimessa, accusando l’organizzazione per i diritti umani di fare il gioco della propaganda del Cremlino dopo l’uscita di un controverso rapporto che criticava l’esercito di Kiev per mettere a rischio i civili stabilendo basi in scuole e ospedali e lanciando contrattacchi da aree densamente popolate. Il report, pubblicato giovedì, ha suscitato indignazione in Ucraina: «Se non vivi in un Paese invaso dagli occupanti che lo stanno facendo a pezzi, probabilmente non capisci cosa significhi condannare un esercito di difensori», ha scritto ieri sui social media Oksana Pokalchuk di Amnesty, annunciando le sue dimissioni. Pokalchuk ha affermato di aver cercato di avvertire l’alta dirigenza di Amnesty che il rapporto era unilaterale e non aveva tenuto adeguatamente conto della posizione ucraina, ma è stata ignorata. Amnesty sostiene di aver contattato, il 29 luglio, i funzionari della Difesa a Kiev per presentare i risultati dell’indagine, ma di non aver ricevuto risposta entro la data di pubblicazione del documento. Secondo Pokalchuk, il tempo di preavviso era troppo ridotto. La Ong, ha proseguito la ex dirigente ucraina, «ha così diffuso involontariamente una dichiarazione che suona come un sostegno alla narrativa russa. Sforzandosi di proteggere i civili, questa ricerca è diventata invece uno strumento di propaganda russa».

Ore 12:44 - Attacchi a Zaporizhzhia: «Impossibile evacuare in caso d’incidenti»

«L’Europa ha potuto vedere questo nuovo giorno solo perché, per miracolo, ieri la centrale nucleare di Zaporizhzhia non è esplosa». Lo ha scritto su Twitter il consigliere presidenziale ucraino, Mikahilo Podolyak, dopo l’attacco all’impianto che Kiev attribuisce alle forze russe. «La Federazione russa ha sequestrato» la centrale e «sta mettendo in atto pericolose provocazioni lì», ha denunciato Podolyak invitando l’Onu e l’Aiea a «chiedere il ritiro dei russi dalla centrale nucleare e consegnarla al controllo di una commissione speciale».

Il capo dell’Amministrazione militare regionale ucraina di Zaporizhzhia Oleksandr Starukh ha dichiarato che l’evacuazione sarà quasi impossibile in caso di incidente alla centrale nucleare: «Devo dire che è quasi impossibile attuare i nostri piani di evacuazione nelle condizioni attuali», tutti i rifugi nel territorio della centrale sono occupati dall’esercito russo. Lo riporta Ukrinform. «Una provocazione preparata ha avuto luogo nella città di Energodar. Due linee elettriche sono state danneggiate, l’unità elettrica numero 4 della centrale è stata scollegata dalla rete», ha affermato Starukh riferendosi agli attacchi di ieri.

Ore 13:30 - Erdogan: «Putin incontri Zelensky in Turchia»

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha detto di aver offerto al presidente russo Vladimir Putin di tenere un incontro con l’omologo ucraino Volodymyr Zelensky in Turchia. Lo riporta il media indipendente bielorusso Nexta. Ieri Erdogan ha incontrato Putin a Sochi, in Russia, per rafforzare la cooperazione economica ed energetica tra i due Paesi. Si è trattato del secondo incontro tra i due presidenti dopo l’inizio della guerra, in luglio si erano visti a Teheran.

Ore 19:12 - «Kiev accoglierà il Papa prima del viaggio in Kazakhstan»

«Sono molto vicino all'Ucraina e voglio esprimere questa vicinanza con la mia visita all'Ucraina». Sono le «importanti parole» di papa Francesco citate in un tweet dall'ambasciatore ucraino presso la Santa Sede, Andrii Yurash, dopo l'incontro di questa mattina con il Pontefice in Vaticano. «L'Ucraina per molti anni e soprattutto dall'inizio della guerra ha aspettato il Papa e sarà felice di salutarlo prima del suo viaggio in Kazakhstan», garantisce Yurash.

Ore 19:14 - Kiev, oltre 25mila soldati russi schierati nel sud

Sono oltre 25mila i soldati russi schierati nel sud dell'Ucraina dopo i rinforzi inviati da Mosca. Lo scrive il Times a proposito degli uomini e delle attrezzature che i russi hanno voluto portare fuori dalla regione orientale del Donbass. Fonti dell'intelligence ucraina hanno detto al Times che nove gruppi da battaglia russi, ognuno dei quali composti da 500- 800 uomini, sono stati trasferiti nel sud dell'Ucraina dal Donbass e dalla Crimea. Più di 10mila soldati russi si trovano sulla sponda occidentale del fiume Dnipro, hanno aggiunto le fonti.

Ore 19:17 - Energoatom: danni a Zaporizhzhia, chiuso un reattore

La società energetica nucleare ucraina Energoatom ha reso noto che parti della centrale nucleare di Zaporizhzhia sono state «gravemente danneggiate» dall'attività militare russa, costringendo i responsabili dell'impianto a «interrompere» l'attività di un reattore. Lo riporta la Bbc. Kiev ha accusato le truppe di Mosca di aver sparato razzi contro obiettivi civili dall'area della centrale. Mosca, che controlla la zona della centrale da marzo, ha accusato le forze di Kiev di essere responsabili dei danni causati con un attacco, ma l'Ue ha condannato l'attività svolta dai militari russi all'interno dell'area.

Ore 19:37 - Kiev: 46 droni da combattimento donati alla Russia dall'Iran

La Russia ha iniziato a utilizzare droni da combattimento iraniani nella guerra in Ucraina. È quanto afferma il consigliere presidenziale ucraino Oleksiy Arestovych in un intervento su YouTube, aggiungendo che Teheran ha trasferito 46 droni all'esercito russo.

Ore 22:44 - Nave con semi di girasole in partenza dall'Ucraina domani, destinazione Italia

La nave Mv Mustafa Necati partirà domani dall'Ucraina con un carico di 6mila tonnellate di olio di semi di girasole destinate all'Italia. Lo fa sapere la delegazione dell'Onu presso il centro di coordinamento di Istanbul sui corridoi per le esportazioni dall'Ucraina attraverso corridoi sicuri nel Mar Nero. Oltre all'imbarcazione diretta in Italia, a Monopoli, il centro di Istanbul ha autorizzato la partenza di altre 3 navi dai porti di Odessa e Chornomorsk. Si tratta della Mv Glory, diretta a Istanbul con 66mila tonnellate di grano, della Mv Star Helena, diretta a Nantong/Machong in Cina con 45mila tonnellate di farina, e della Mv Riva Wind, diretta a Iskenderun in Turchia con 44mila tonnellate di grano.

Ore 23:51 - A Chornomorsk arrivata la prima nave per caricare grano

Per la prima volta dall'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina, nel porto ucraino di Chornomorsk è arrivata una nave cargo per caricare cereali ed esportarli. Lo hanno riferito le autorità ucraine. «Oggi, per la prima volta dall'inizio dell'invasione russa, la nave Fulmar S, battente bandiera delle Barbados, è arrivata al porto di Chornomorsk per un caricamento», ha scritto su Facebook il ministro ucraino delle Infrastrutture, Oleksandr Kubrakov.

Ore 00:10 - Zelensky: «Vitale il ruolo delle armi occidentali»

Ancora un ringraziamento all’Occidente e un riferimento alle armi da parte di Volodymyr Zelensky. Il presidente ucraino ha elogiato l’esercito del Paese per aver organizzato con successo i contrattacchi contro le forze russe nel paese, sottolineando anche il ruolo vitale svolto dalle armi occidentali nel conflitto. Nella scorsa settimana, l’esercito ucraino ha ottenuto «potenti risultati nel distruggere la logistica dell’esercito russo», ha detto Zelensky nel suo discorso video di sabato sera. «Ogni attacco ai depositi di munizioni del nemico, ai loro posti di comando, agli accumuli di equipaggiamento russo salva la vita di tutti noi, la vita dei militari e dei civili ucraini», ha aggiunto Zelensky. Esprimendo gratitudine ai partner occidentali dell’Ucraina per le loro consegne di armi, Zelensky ha ringraziato in particolare gli Stati Uniti, in seguito al recente annuncio di Washington che avrebbe fornito a Kiev altri 550 milioni di dollari di armi. Tuttavia, il presidente ha anche invitato gli alleati dell’Ucraina a fornire al Paese ulteriori aiuti militari.

Ore 02:02 - Zelensky«: «Terrore russo a Zaporizhzhia»

Ancora paura per la situazione della centrale nucleare di Zaporizhzhia. Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha accusato la Russia di utilizzarla «per il terrore» dopo l’accertamento di gravi danni alla struttura. Kiev e Mosca si sono incolpate a vicenda per gli attacchi alla centrale di Zaporizhzhia, il più grande complesso nucleare d’Europa. Zelensky, nel suo discorso serale di sabato, ha accusato ancora una volta Mosca di terrorismo affermando che «i terroristi russi sono diventati i primi al mondo a usare la centrale per il terrore».

Nella notte 40 razzi vicino Zaporizhzhia. Lorenzo Cremonesi e Giusi Fasano su Il Corriere della Sera il 7 Agosto 2022.

Le notizie di domenica 7 agosto. L’ambasciatore ucraino dopo l’udienza dal Papa in un tweet cita Francesco: «Sono molto vicino all’Ucraina e voglio esprimere questa vicinanza con la mia visita all’Ucraina»

• La guerra in Ucraina è al 165esimo giorno.

• L'agenzia atomica ucraina: gravi danni alla centrale di Zaporizhzhia : chiuso un reattore. Secondo l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), c'è il rischio di disastro nucleare se non si fermano le azioni militari nella zona.

• Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accusato la Russia di utilizzare la centrale nucleare di Zaporizhzhia «per il terrore»

• Il Papa dovrebbe recarsi a Kiev prima del viaggio in Kazakhstan.

• Erdogan invita Putin a incontrare Zelensky in Turchia.

• Altre tre navi cariche di grano hanno lasciato il porto di Odessa.

Ore 05:01 - Erdogan: «Putin incontri Zelensky in Turchia»

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha detto di aver offerto al presidente russo Vladimir Putin di tenere un incontro con l’omologo ucraino Volodymyr Zelensky in Turchia. Lo riporta il media indipendente bielorusso Nexta. Ieri Erdogan ha incontrato Putin a Sochi, in Russia, per rafforzare la cooperazione economica ed energetica tra i due Paesi. Si è trattato del secondo incontro tra i due presidenti dopo l’inizio della guerra, in luglio si erano visti a Teheran.

Ore 05:08 - Energoatom: danni a Zaporizhzhia, chiuso un reattore

La società energetica nucleare ucraina Energoatom ha reso noto che parti della centrale nucleare di Zaporizhzhia sono state «gravemente danneggiate» dall'attività militare russa, costringendo i responsabili dell'impianto a «interrompere» l'attività di un reattore. Lo riporta la Bbc. Kiev ha accusato le truppe di Mosca di aver sparato razzi contro obiettivi civili dall'area della centrale. Mosca, che controlla la zona della centrale da marzo, ha accusato le forze di Kiev di essere responsabili dei danni causati con un attacco, ma l'Ue ha condannato l'attività svolta dai militari russi all'interno dell'area.

Ore 05:15 - Nave con semi di girasole in partenza dall'Ucraina domani, destinazione Italia

La nave Mv Mustafa Necati partirà oggi dall'Ucraina con un carico di 6mila tonnellate di olio di semi di girasole destinate all'Italia. Lo fa sapere la delegazione dell'Onu presso il centro di coordinamento di Istanbul sui corridoi per le esportazioni dall'Ucraina attraverso corridoi sicuri nel Mar Nero. Oltre all'imbarcazione diretta in Italia, a Monopoli, il centro di Istanbul ha autorizzato la partenza di altre 3 navi dai porti di Odessa e Chornomorsk. Si tratta della Mv Glory, diretta a Istanbul con 66mila tonnellate di grano, della Mv Star Helena, diretta a Nantong/Machong in Cina con 45mila tonnellate di farina, e della Mv Riva Wind, diretta a Iskenderun in Turchia con 44mila tonnellate di grano.

Ore 05:22 - Il fronte immobile di Kherson: «Dalla neve alle zanzare noi fermi qui da cinque mesi»

(Lorenzo Cremonesi, nostro inviato) PERVOMAISKE (Fronte di Kherson) — Poco si muove nelle trincee del settore meridionale. Nonostante gli annunci altosonanti del presidente Volodymyr Zelensky per una «controffensiva veloce» volta a riconquistare Kherson e malgrado i fallimentari tentativi russi di riprendere l’avanzata verso Odessa, questa rimane una sorta di drôle de guerre. Lo testimonia di fronte a noi il 27enne tenente Luka della 36esima brigata meccanizzata: «Era ancora inverno ai primi di marzo, con gli alberi spogli, il gelo nelle ossa e i campi grigi, quando le nostre unità vennero mandate qui per fermare i blindati di Vladimir Putin. Adesso è piena estate, fa un caldo fottuto, le nostre notti sono infestate di zanzare, gli alberi sono verdi e i campi di grano indorati, pronti per la trebbiatura, prendono fuoco come cerini quando esplodono le granate. Ma noi siamo ancora qui, quasi fermi, tra questi villaggi sempre più distrutti dalle bombe e le stesse colline poco ripide», ci racconta dopo una folle corsa col suo gippone su tratturi sconnessi per evitare di essere presi di mira dai cecchini.

Ore 05:29 - «Kiev accoglierà il Papa prima del viaggio in Kazakhstan»

«Sono molto vicino all'Ucraina e voglio esprimere questa vicinanza con la mia visita all'Ucraina». Sono le «importanti parole» di papa Francesco citate in un tweet dall'ambasciatore ucraino presso la Santa Sede, Andrii Yurash, dopo l'incontro di questa mattina con il Pontefice in Vaticano. «L'Ucraina per molti anni e soprattutto dall'inizio della guerra ha aspettato il Papa e sarà felice di salutarlo prima del suo viaggio in Kazakhstan», garantisce Yurash.

Ore 05:45 - Zelensky«: «Terrore russo a Zaporizhzhia»

Ancora paura per la situazione della centrale nucleare di Zaporizhzhia. Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha accusato la Russia di utilizzarla «per il terrore» dopo l’accertamento di gravi danni alla struttura. Kiev e Mosca si sono incolpate a vicenda per gli attacchi alla centrale di Zaporizhzhia, il più grande complesso nucleare d’Europa. Zelensky, nel suo discorso serale di sabato, ha accusato ancora una volta Mosca di terrorismo affermando che «i terroristi russi sono diventati i primi al mondo a usare la centrale per il terrore».

Ore 06.01 - A Chornomorsk arrivata la prima nave per caricare grano

Per la prima volta dall'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina, nel porto ucraino di Chornomorsk, nell’oblast’ di Odessa, è arrivata una nave cargo per caricare cereali ed esportarli. Lo hanno riferito le autorità ucraine. «Oggi, per la prima volta dall'inizio dell'invasione russa, la nave Fulmar S, battente bandiera delle Barbados, è arrivata al porto di Chornomorsk per un caricamento», ha scritto su Facebook il ministro ucraino delle Infrastrutture, Oleksandr Kubrakov.

 Ore 06:35 - Ucraina, anche il porto di Pivdennyi pronto a riprendere l’attività

A partire già dalla prossima settimana un altro porto ucraino, quello di Pivdennyi dopo quello di Odessa, è pronto a riprendere l’attività nell’ambito degli accordi sul grano. Lo ha detto il viceministro ucraino delle infrastrutture Musatafa Nayyem in un post su Facebook, di cui riferisce l’agenzia Ukrinform. «La prossima settimana prevediamo di aggiungere il porto di Pivdennyi alla “iniziativa del grano” - ha scritto -. Il corridoio operativo formato dai tre porti - Odessa, Chornomorsk e Pivdennyi - ci consentirà entro un mese di raggiungere i 3 milioni di tonnellate di esportazioni di prodotti agricoli ucraini», ha scritto Nayyem. Finora quattro navi cariche di grano hanno lasciato due porti ucraini: uno è partito dal porto di Odessa e tre da quello di Chornomorsk.

Ore 06:53 - Nella notte nuovi attacchi aerei dei russi su Kharkiv e Nikopol

Nuovi attacchi delle forze russe su Kharkiv e Nikopol, nella regione di Dnipropetrovsk. L’allarme aereo è scattato nella notte. Lo riferisce Ukrinform. I residenti di Kharkiv hanno detto di avere udito almeno tre potenti esplosioni, come riporta Channel 24. Secondo Yevhen Yevtushenko, responsabile dell’amministrazione nel distretto di Nikopol, gli invasori hanno anche condotto bombardamenti in direzione della città di Marhanets e dell’insediamento urbano di Chervonohryhorivka.

Ore 09:01 - Kiev, nella notte 40 razzi vicino alla centrale di Zaporizhzhia

«Questa notte circa 60 razzi di tipo “Grad” sono caduti sugli insediamenti costieri tra Nikopol e Zaporizhzhia, 40 dei quali sul villaggio di Marhanets», sulla sponda nord del fiume Dnipro, a soli 10 km dalla centrale nucleare di Zaporizhzhia sulla sponda sud. Lo ha reso noto su Telegram Yevhen Yevtushenko, il capo dell’amministrazione militare del distretto della vicina Nikopol. «Sono state danneggiate case, edifici, condutture e reti elettriche. Due persone sono rimaste ferite, una delle quali, un uomo di 64 anni, è in ospedale con ferite gravi», ha aggiunto Yevtushenko.

Ore 09:58 - Altre 4 navi cariche di grano e semi di girasole partite di Odessa, una è diretta in Italia

Altri quattro mercantili con prodotti agricoli hanno lasciato i porti ucraini in direzione Istanbul: lo ha affermato il ministero della Difesa turco. Dopo la nave Razoni, la prima imbarcazione carica di grano partita giorni fa da Odessa, ispezionata a Istanbul da una squadra internazionale e ripartita alla volta del Libano, ora altre quattro navi sono partite dall’Ucraina. Secondo l’agenzia stampa turca Anadolu, che cita un comunicato del ministero della Difesa, le navi «Mustafa Necati», «Star Helena» e «Glory» hanno lasciato il porto di Cornomorsk mentre la nave «Riva Mind» ha lasciato il porto di Odessa. Il mercantile Mustafa Necati, con a bordo 6mila tonnellate di olio di girasole, è diretto in Italia. La nave Star Helena, con a bordo 45mila tonnellate di semi di girasole, è diretta in Cina; la nave Gloria trasporta 66mila tonnellate di mais e la nave Riva Wind trasporta 44mila tonnellate di mais ed è diretta a Iskenderun, sempre in Turchia. Nel comunicato si rileva che le navi che saranno ancorate al nord di Istanbul saranno oggetto di ispezione da parte del Joint Coordination Center.

Ore 11:46 - Truppe russe nella centrale di Zaporizhzhia guidata da un ufficiale ucraino «eroe della Russia»

Il comandante delle forze russe che al momento stazionano a Energograd, sito della centrale nucleare di Zaporizhzhia, sarebbero guidate da Vadym Klymenko, un ufficiale dell’esercito russo di origini ucraine e nato a pochi chilometri dalla centrale, nel villaggio di Prosyana, distretto di Pokrovske. A riportarlo è il capo dell’amministrazione militare della regione di Odessa, Serhiy Bratchuk, sul suo canale Telegram. L’ufficiale si sarebbe arruolato nell’esercito russo già nel 1999 distinguendosi nella guerra in Cecenia ed ottenendo il titolo di «Eroe della Russia».

Ore 12:35 - Distrutto a Mykolaiv un arsenale di munizioni ricevute dai Paesi Nato

Un arsenale con 45 tonnellate di munizioni che l’esercito ucraino aveva ricevuto dai Paesi membri della Nato è stato distrutto dalle forze russe nella regione ucraina di Mykolaiv: lo ha reso noto il ministero della Difesa russo, riferisce Interfax.

Ore 12:46 - Un tecnico della centrale ferito durante i bombardamenti a Zaporizhzhia. L’Aiea sollecita una «missione»

La compagnia nucleare statale ucraina Energoatom ha reso noto che un lavoratore è stato ferito sabato sera durante i nuovi bombardamenti russi sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Su Telegram la società riferisce che il sito della struttura di stoccaggio a secco dell’impianto, dove sono immagazzinati all’aperto 174 contenitori con combustibile nucleare esaurito, è stato colpito da razzi russi. Il fronte nemico accusa invece le truppe ucraine, secondo quanto riferito dall’ufficio stampa dell’amministrazione di Enerhodar, la città situata nella parte occupata dai russi della regione di Zaporizhzhia.

La centrale di Zaporizhzhia è caduta sotto il controllo delle truppe russe nelle prime fasi dell’invasione del Paese. Al suo interno continuano però a operare tecnici ucraini. Il timore di un incidente è grande. Il direttore generale dell’Aiea, Rafael Mariano Grossi, ieri si era detto «estremamente preoccupato per il bombardamento» di venerdì della centrale, «che sottolinea il rischio molto reale di un disastro nucleare» e oggi ha chiesta che un team dell’Aiea «si rechi a Zaporizhzhia, proprio come abbiamo fatto a Chernobyl e nell’Ucraina meridionale all’inizio dell’anno. Possiamo mettere insieme una missione di sicurezza, protezione e salvaguardia e fornire l’assistenza indispensabile e la valutazione imparziale di cui c’è bisogno», ha twittato Grossi.

Ore 12:59 - Chubais dimesso dall’ospedale di Olbia: è diretto in Germania

Anatoly Chubais, l’ex fedelissimo di Putin ricoverato per un malore durante una vacanza in Sardegna, è stato dimesso dal Mater Olbia Hospital, dove era stato ricoverato. Chubais, l’economista padre delle privatizzazioni russe, proseguirà la sua riabilitazione in un ospedale della Germania. Secondo l’agenzia di stampa russa Tass, l’ex vicepremier di Eltsin «sta meglio» e, all’uscita dal Mater Olbia, è stato scortato all’aeroporto, da dove è partito per la Germania. «Gli esperti promettono entro poche settimane di ripristinare tutte le sue funzioni, comprese quelle motorie».

malattia del sistema nervoso conseguente a un’infezione. Chubais era stato ricoverato per sintomi compatibili con la sindrome di Guillain Barré, malattia del sistema nervoso conseguente a un’infezione. I sintomi sono un indebolimento dei muscoli e perdita di riflessi. Da più parti però si avanzava l’ipotesi di un avvelenamento. Chubais a marzo aveva lasciato la Russia. Sebbene non avesse mai spiegato il suo gesto, molti l’hanno interpretato come uno «strappo» con il Cremlino in seguito all’invasione ucraina.

Ore 14:21 - Zelensky chiede risposta internazionale al terrore nucleare

Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy ha chiesto una risposta internazionale più forte al «terrore nucleare» russo dopo aver riferito di nuovi bombardamenti alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Durante una telefonata con il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, Zelenskiy, come riferisce lui stesso su Twitter, ha chiesto l’imposizione di sanzioni all’industria nucleare russa e al combustibile nucleare.

Ore 16:16 - 3,5 milioni di ucraini senza casa per la guerra

Sono oltre 3,5 milioni i cittadini ucraini rimasti senza casa dall’inizio dell’invasione russa. Ad annunciarlo è la piattaforma di raccolta fondi United24, citata da Ukrinform. Attualmente, oltre il 50% del patrimonio abitativo è stato danneggiato o distrutto a Mariupol, Charkiv, Chernihiv, Bucha, Sievierodonetsk e Lysychansk.

Ore 04:45 - Guterres, stop ad attacchi «suicidi» a centrali nucleari

Il segretario generale dell’Onu ha chiesto, in una conferenza stampa a Tokyo, di sospendere ogni operazione militare «suicida» alle centrali nucleari e in particolare intorno a quella di Zaporizhia, in Ucraina, in modo che l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA) possa accedervi. «Qualsiasi attacco alle centrali nucleari è una cosa suicida», ha detto. «Spero che questi attacchi finiscano. Allo stesso tempo, spero che l’AIEA possa accedere alla centrale» di Zaporijjia, la più grande d’Europa, teatro da venerdì scorso di bombardamenti i cui belligeranti russi e ucraini si sono reciprocamente accusati.

Ore 16:49 - Oggi 50 bombardamenti e 16 morti tra Donetsk e Mykolaiv

Sedici civili sono rimasti uccisi nei circa cinquanta bombardamenti lanciati oggi dall’esercito russo sulle regioni di Donetsk e Mykolaiv. A riferirlo è il Ministro dell’Interno ucraino. Yenin ha affermato che la regione di Donetsk è stata bombardata più di 3.000 volte, quella di Luhansk 4.000 volte e quella di Mykolaiv 700 volte. Allo stesso tempo, ha specificato che la regione di Chernivtsi rimane l’unica non colpita dai missili russi finora.

In totale, dall’inizio della guerra, sono stati registrati circa 12 mila bombardamenti che hanno colpito circa 300 obiettivi militari e più di 20 mila strutture civili.

Ore 21:16 - Zelensky: se Mosca ricorre ai «referendum» è stop ai negoziati

«L'Ucraina non rinuncerà ai suoi territori. E se la Russia cercherà di annettere le regioni temporaneamente occupate del sud con l'aiuto dei cosiddetti "referendum", allora i negoziati con il nostro Paese saranno chiusi». Ad affermarlo è il presidente ucraina Volodymyr Zelensky nel suo consueto video serale. «Ci sono sempre più notizie che gli occupanti si stanno preparando per pseudo-referendum nelle aree del sud del nostro Stato che occupano. Voglio dire una cosa molto semplice: tutti coloro che aiuteranno gli occupanti in qualche modo a realizzarli saranno ritenuti responsabili», ha aggiunto Zelensky.

Ore 22:43 - Jessica Chastain in Ucraina, incontro con presidente Zelensky

«L’attrice americana Jessica Chastain è oggi in Ucraina. Per noi queste visite di personaggi famosi sono estremamente preziose. Grazie a questo, il mondo sentirà, conoscerà e capirà ancora di più la verità su ciò che sta accadendo nel nostro Paese», ha scritto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sui social ringraziando la star per il sostegno. Lo riporta «Ukrinform». L’attrice e produttrice statunitense è arrivata a Kiev e ha visitato l’ospedale pediatrico Okhmatdyt.

Minata dai russi l'area intorno alla centrale di Zaporizhzhia. Lorenzo Cremonesi e Giusi Fasano su Il Corriere della Sera l'8 Agosto 2022

Le notizie di lunedì 8 agosto, in diretta. L’allarme del segretario generale delle Nazioni Unite Guterres sull'impianto nucleare: «Fate accedere i nostri ispettori» 

• La guerra in Ucraina è al 166esimo giorno.

• Continuano i bombardamenti vicino alla centrale nucleare di Zaporizhizia. Mosca: «Ridotta la produzione di due reattori, fatto tutto il necessasario per una visita dell'Aiea»

•L'ex cancelliere Schröder «assolto» dal suo partito per i suoi affari con il Cremlino • Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha accusato la Russia di strumentalizzare la centrale nucleare per «provocare terrore».

• Arsenale con 45 tonnellate di munizioni che l'esercito ucraino aveva ricevuto è stato distrutto nella regione di Mykolaiv.

• Quattro navi con prodotti alimentari sono partite ieri dall'Ucraina. La nave Polarnet ha raggiunto il porto di Derince, in Turchia.

Ore 21:16 - Zelensky: se Mosca ricorre ai «referendum» è stop ai negoziati

«L'Ucraina non rinuncerà ai suoi territori. E se la Russia cercherà di annettere le regioni temporaneamente occupate del sud con l'aiuto dei cosiddetti "referendum", allora i negoziati con il nostro Paese saranno chiusi». Ad affermarlo è il presidente ucraina Volodymyr Zelensky nel suo consueto video serale. «Ci sono sempre più notizie che gli occupanti si stanno preparando per pseudo-referendum nelle aree del sud del nostro Stato che occupano. Voglio dire una cosa molto semplice: tutti coloro che aiuteranno gli occupanti in qualche modo a realizzarli saranno ritenuti responsabili», ha aggiunto Zelensky.

Ore 22:43 - Jessica Chastain in Ucraina, incontro con il presidente Zelensky

«L’attrice americana Jessica Chastain è oggi in Ucraina. Per noi queste visite di personaggi famosi sono estremamente preziose. Grazie a questo, il mondo sentirà, conoscerà e capirà ancora di più la verità su ciò che sta accadendo nel nostro Paese», ha scritto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sui social ringraziando la star per il sostegno. Lo riporta «Ukrinform». L’attrice e produttrice statunitense è arrivata a Kiev e ha visitato l’ospedale pediatrico Okhmatdyt.

Ore 04:45 - Guterres, stop ad attacchi «suicidi» a centrali nucleari

Il segretario generale dell’Onu ha chiesto, in una conferenza stampa a Tokyo, di sospendere ogni operazione militare «suicida» alle centrali nucleari e in particolare intorno a quella di Zaporizhia, in Ucraina, in modo che l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA) possa accedervi. «Qualsiasi attacco alle centrali nucleari è una cosa suicida», ha detto. «Spero che questi attacchi finiscano. Allo stesso tempo, spero che l’AIEA possa accedere alla centrale» di Zaporijjia, la più grande d’Europa, teatro da venerdì scorso di bombardamenti i cui belligeranti russi e ucraini si sono reciprocamente accusati.

Ore 08:45 - Filorussi di Kherson: «Nuovo attacco Kiev su ponte Antonovsky»

«Le forze ucraine hanno bombardato nella notte il ponte Antonovsky nella regione di Kherson». Lo ha detto il vice capo dell’amministrazione filorussa della regione di Kherson, Kirill Stremousov, a Ria Novosti. «Non ci sono danni critici, gli elementi portanti non sono stati danneggiati».

Ore 09:32 - Mistero sul primo cargo di grano atteso in Libano ma fermo al largo di Cipro

La prima nave carica di cereali a lasciare un porto ucraino in base all’accordo negoziato il mese scorso non è attraccata ieri a Tripoli come previsto. L’ambasciata ucraina in Libano non sa dare spiegazioni sul ritardo né indicare una nuova data di arrivo. Intanto altre due navi con un carico di grano e generi alimentari, la Sacura e la Arizona, sono partite oggi dai porti di Chornomorsk e Pivdenny. Lo rendono noto il ministero delle Infrastrutture di Kiev e l’ufficio stampa delle Nazioni Unite. Le due navi sono dirette rispettivamente in Italia e in Turchia. Ieri quattro navi sono approdate a Istanbul per essere ispezionate dal Joint Coordination Center, come prevede l’accordo raggiunto in Turchia lo scorso 22 luglio.

Ore 11:01 - Mosca: «La centrale nucleare di Zaporizhzhia funziona normalmente»

La centrale nucleare di Zaporizhzhia funziona normalmente: lo ha reso noto il capo dell’amministrazione installata dalla Russia dell’omonimia regione occupata, Yevgeniy Balitsky. Lo riporta Interfax.

«Abbiamo informazioni dai militari e dai rappresentanti dell’agenzia russa Rosatom, che sono qui per monitorare la situazione. Abbiamo informazioni da loro che tutto sta funzionando in modalità normale, due reattori funzionano a pieno regime», ha detto Balitsky ai microfoni di canale Russia-24 aggiungendo che l’impianto è sotto il controllo di «strutture russe».

Ore 11:07 - Onu: «Chiediamo accesso ispettori a Zaporizhzhia»

Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha chiesto l'immediata sospensione degli attacchi alla centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia e ha sottolineato l'urgenza di garantire l'accesso degli ispettori Aiea (la sua agenzia internazionale per l'energia atomica) all'impianto nucleare più grande d'Europa.

«Sosteniamo pienamente l'Agenzia internazionale per l'energia atomica nei suoi sforzi per creare le condizioni di stabilizzazione di quell'impianto», ha affermato Guterres in una conferenza stampa a Tokyo, aggiungendo che gli ispettori dell'Aiea devono avere accesso al sito per poter controllare lo stato dell'impianto, colpito negli ultimi giorni da attacchi militari nel contesto degli scontri a fuoco tra Russia e Ucraina per il controllo dell'area.

Ore 11:18 - Amnesty rettifica: «Il rapporto non giustifica la violenza russa»

Amnesty International chiarisce in merito alle polemiche sollevate in Ucraina per il suo rapporto sul comportamento delle forze armate ucraine nelle regioni filorusse (mettendo in pericolo la popolazione locale e le aree residenziali).

«Siamo rammaricati per la rabbia e l'indignazione suscitata a Kiev (anche il presidente Volodymyr Zelensky. Il rapporto non era assolutamente un modo per nascondere o addirittura giustificare la violenza e le violazioni commesse dalle forze russe. La priorità di Amnesty International in questo e in qualsiasi conflitto è garantire la protezione dei civili. In effetti, questo era il nostro unico obiettivo quando abbiamo pubblicato quest'ultima ricerca. Anche se sosteniamo pienamente i nostri risultati, ci rammarichiamo per il dolore causato».

La direttrice ucraina della Ong Oksana Pokalchuk si era dimessa in aperto dissenso con l'organizzazione non governativa.

Ore 11:29 - Russia e Baltico, si incontrano ministri della difesa scandinavi

A Malmo si incontrano i ministri della Difesa di Danimarca, Svezia e Norvegia per discutere l'aumento delle attività Russe nel mar del Baltico. Le azioni militari Russe sono percepite come più aggressive, anche nelle zone in prossimità dei Paesi Scandinavi nel Baltico.

«Per noi è necessario, ora che viviamo in un periodo di incertezza, collaborare per tutelare il Mar del Baltico, ora che le attività militari russe minacciano la nostra sicurezza», ha detto il ministro della Difesa danese Morten Bodskov.

Ore 11:41 - L'esercito ucraino colpisce ponte strategico a Kherson

Le forze ucraine hanno bombardato nella notte un ponte strategico sul fiume Dnipro nella città di Kherson in mano ai russi. Lo ha annunciato oggi l'esercito di Kiev. «Il sistema di tiro che abbiamo sviluppato negli ultimi giorni mostra dei risultati», hanno detto i vertici militari. «L'impatto dell'attacco è stato considerevole per il ponte Antonovskiy».

Il ponte, principale collegamento terrestre tra la città e la riva meridionale del Dnipro ed era stato parzialmente distrutto il 27 luglio, costringendo gli invasori russi a ripensare le linee di rifornimento e a ricorrere eventualmente all'uso di pontoni per attraversare le acque.

Anche le autorità filorusse hanno confermato l'attacco. «C'è stato un attacco, una cabina di costruzione e una betoniera hanno preso fuoco. Ci sono danni al ponte, il che significa che continueremo a ripristinarlo», ha dichiarato all'agenzia di stampa Ria Novosti il vice capo dell'amministrazione regionale a guida russa, Kirill Stremusov.

Ore 11:52 - Mosca: «Mancano le condizioni per un colloquio Putin-Zelensky»

«Non ci sono presupposti per un incontro tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e quello russo Vladimir Putin». Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. La dichiarazione smentiscono le indiscrezioni che erano filtrate dall'incontro tra Putin e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan.

Ore 12:15 - Zaporizhzhia, Mosca accusa le forze ucraine

«Gli attacchi nei pressi della centrale di Zaporizhzhia rappresentano una potenziale catastrofe per l'Europa. Il bombardamento da parte dell'esercito ucraino è un'attività pericolosa e potenzialmente disastrosa. Occorre prevenire ogni tipo di questi attacchi in un'area così sensibile. Anche i Paesi occidentali dovrebbero dare il proprio contributo per prevenire i rischi che corriamo». Lo ha affermato il portavoce di Mosca Dmitry Peskov.

Prosegue lo scambio di accuse con Kiev, dal momento che a marzo, quando i russi occuparono la centrale nucleare, le stesse accuse erano state rivolte da Kiev alle forze armate di Vladimir Putin. «La nostra operazione militare proseguirà fino al raggiungimento degli obiettivi prefissati», ha poi aggiunto Peskov.

Ore 12:29 - Kuleba: «Arrivo prima nave segno di speranza»

La prima nave con grano ucraino ha raggiunto il porto di Derince, in Turchia. La Polarnet ha trasportato oltre 12mila tonnellate di grano ed era partita dal porto di Odessa il 5 agosto. Si tratta della prima imbarcazione a raggiungere la sua destinazione finale tra quelle partite la scorsa settimana per esportare cereali dall'Ucraina nell'ambito dell'accordo tra Ankara, Mosca, Kiev e Onu.

«Un messaggio di speranza per ogni famiglia in Medio Oriente, Africa e Asia: l'Ucraina non vi abbandonerà. Fondamentale per preservare la sicurezza alimentare globale». Questo il commento su Twitter del ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba.

Ore 12:43 - Kiev: «Arrivati tre sistemi antiaerei dalla Germania»

La presidenza ucraina, attraverso il capoufficio Andriy Yermak, ha annunciato di aver ricevuto i primi tre sistemi missilistici antiaerei Gepard dalla Germania. Si tratta di macchine belliche in grado di colpire bersagli anche a una distanza di 4 km.

Ore 12:49 - Zaporizhzhia, Mosca: «Attività ridotta per motivi di sicurezza»

Il portavoce del ministero della Difesa russo Igor Konanshenkov ha precisato all'agenzia di stampa russa Tass che, diversamente da quanto era stato detto in un primo momento, l'attività alla centrale nucleare di Zaporizhzhia è stata ridotta per ragioni di sicurezza, per via dei recenti bombardamenti da parte delle truppe ucraine. «A seguito di uno di questi attacchi», ha aggiunto il portavoce, «Il personale tecnico ha dovuto ridurre la produzione di due reattori, dopo che era scattato l'allarme e il sistema di sicurezza che ha interrotto l'erogazione di elettricità alla centrale».

La decisione è stata presa per prevenire l'interruzione totale dell'attività della centrale. Le forze russe e ucraine nel frattempo continuano ad accusarsi a vicenda sui bombardamenti intorno all'area.

Ore 13:01 - Russi colpiscono zona urbana di Kharkiv, un morto

Le forze russe continuano a bombardare Kharkiv, nel nordest dell'Ucraina. Uno degli ultimi attacchi ha colpito una zona densamente popolata della città, dove si registra almeno un morto. Lo hanno riferito il sindaco Ihor Terekhov e il capo dell'amministrazione regionale Oleg Synegubov.

Nel Donbass l'esercito invasore ha invece annunciato di aver distrutto altri sistemi lanciarazzi Himars nella zona di Krematorsk. Non è stato specificato il numero dei lanciarazzi neutralizzati.

Ore 13:09 - Germania, attesa per la decisione Spd su possibile espulsione di Schroeder

Il Partito socialdemocratico tedesco (Spd) deciderà oggi se espellere dal partito l'ex cancelliere Gerhard Schroeder, al centro da mesi di una forte polemica a causa dei suoi legami con il presidente russo Vladimir Putin. Un comitato arbitrale nella città settentrionale di Hannover ha esaminato la questione per diverse settimane dopo che sono state ricevute 17 mozioni di espulsione da diverse sezioni del partito.

L'ex cancelliere, in carica dal 1998 al 2005, è stato criticato per anni per i suoi incarichi in diverse società statali russe ed è considerato un caro amico personale di Putin. A maggio l'ex cancelliere ha annunciato che avrebbe lasciato il consiglio di sorveglianza del colosso energetico russo Rosneft. Ha anche rifiutato la nomina ad un incarico nel consiglio di sorveglianza di Gazprom. Ma in una recente intervista all'emittente privata Rtl/Ntv, Schroeder ha rifiutato ancora una volta di prendere le distanze da Putin ed ha sostenuto l'attivazione del controverso gasdotto Nord Stream 2, bloccato da Berlino alla luce dell'invasione russa.

Ore 13:25 - Filorussi di Zaporizhzhia: «Presto referendum per riunire regione con la Russia»

Il capo filorusso della regione di Zaporizhzhia Yevgeny Balitsky ha firmato l'ordine di tenere un referendum sulla riunificazione della regione con la Russia. Lo riporta Ria Novosti. Il documento è stato siglato nell'ambito del forum che si sta svolgendo a Melitopol. I 700 delegati presenti hanno tutti alzato la mano all'unanimità per dare il loro assenso alla proposta.

Il presidente ucraino Zelensky ha ribadito che mettere in atto un'iniziativa di questo tipo metterebbe fine a ogni negoziato tra Mosca e Kiev.

Ore 13:58 - Kiev: «Smilitarizzare Zaporizhzhia»

L'Agenzia nucleare ucraina Energoatom chiede la creazione di una «zona smilitarizzata» nel sito della centrale di Zaporizhzhia. «Si devono portare gli occupanti fuori dal territorio della centrale e creare una zona smilitarizzata», ha detto Petro Kotin, numero uno dell'agenzia.

«Serve una missione di forze di pace che comprenda anche esperti dell'Aiea e di altre organizzazioni di sicurezza», ha proseguito, ritenendo che la presenza dell'esercito russo «crea il pericolo maggiore, un incidente che comporta radiazioni o anche un disastro nucleare». Secondo Kotin, la centrale ora e' occupata da «circa 500 soldati e 50 mezzi pesanti, carri armati e camion».

Ore 14:23 - Fallita la consegna in Libano del primo carico di grano ucraino

E’ al momento fallita la consegna in Libano delle oltre 26mila tonnellate di grano trasportate dalla nave Razoni battente bandiera della Sierra Leone. Secondo quanto riportato dall’ambasciatore ucraino a Beirut l’acquirente finale in Libano avrebbe rifiutato di accettare la merce a causa del ritardo nei termini di consegna, oltre 5 mesi. L’armatore sta quindi cercando un altro destinatario «che può essere in Libano o in un altro Paese».

Ore 14:29 - «Avvelenamento»: i sospetti sulla malattia del governatore di Kherson

Per Mosca si tratta di superlavoro, mentre per i media ucraini la causa della malattia del capo dell’amministrazione filorussa di Kherson, Vladimir Saldo, potrebbe essere avvelenamento. E non si esclude neppure il Novichok. Il vice capo dell’amministrazione della regione di Kherson, Kirill Stremousov in onda sul canale televisivo Rossia 24, ha confermato che Saldo è in cura presso l’Istituto di ricerca Sklifosovsky di Mosca. In precedenza, il servizio stampa dell’amministrazione filorussa regionale aveva riferito che, a causa del suo stato di salute, Saldo è stato trasportato dalla Crimea a Mosca per cure. Stremousov ha nuovamente affermato che il motivo il deterioramento della salute di Saldo è il superlavoro. La pubblicazione russa Mash lo dava poco giorni fa in coma, probabilmente avvelenato con una sostanza chimica sconosciuta.

Ore 14:40 - L’ex cancelliere Schröder «assolto» dal suo partito per i suoi affari col Cremlino

L’ex cancelliere tedesco Gerhard Schröder può restare nel suo storico partito, la Spd. Lo ha deciso oggi una commissione dei socialdemocratici. Schroeder non avrebbe quindi violato le regole del partito con il suo impegno per le aziende statali russe. La decisione rispondeva ad almeno 17 richieste di procedimento disciplinare provenienti da gruppi regionali Spd da tutta la Germania. La questione non è però ancora chiusa. In caso di ricorso, il giudizio potrà passare alla sezione superiore Spd di Hannover e poi alla commissione arbitrale federale del partito. Da tempo Schröder è sotto accusa per la sua vicinanza al Cremlino e i suoi ruoli nelle aziende di stato russe. L’ex cancelliere è rientrato da poco da Mosca, dove ha personalmente incontrato Vladimir Putin. Dopo aver incontrato lo zar, Schröder (che continua a lavorare per Gazprom) ha fatto sapere pubblicamente che i tagli alle forniture di gas russo alla Germania potrebbero essere risolte se Berlino acconsentisse ad aprire Nord Stream 2.

Ore 15:46 - Mosca: «250 soldati ucraini uccisi in 3 raid a Kharkiv, Kherson e Mykolaiv»

Circa 250 soldati ucraini sono stati uccisi in tre raid aerei russi condotti nella regione di Kharkiv, nel nord dell'Ucraina, e in quelle meridionali di Kherson e Mykolaiv, secondo quanto affermato dal ministero della Difesa di Mosca.

Il portavoce Igor Konashenkov, citato dalle agenzie russe, ha detto che 150 effettivi della 92esima brigata meccanizzata e del 122esimo Battaglione sono stati uccisi in un bombardamento con missili lanciati da aerei su basi nella regione di Kharkiv. Altri 70 soldati, secondo la stessa fonte, sono morti in attacchi nella regione di Kherson e 30 in quella di Mykolaiv.

Ore 16:49 - Mosca: «Putin non prenderà parte all'assemblea generale Onu

Il presidente russo Vladimir Putin non andrà alla 77° sessione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite a settembre e non prevede di parlare nemmeno in collegamento video. Lo ha detto alla Tass il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov: «Il viaggio e il discorso non sono in programma».

Ore 17:17 - Servizi segreti ucraini: «Sventato attentato contro ministro Reznikov e capo intelligence Budanov»

I servizi segreti ucraini (Sbu) hanno sventato un piano russo per uccidere il ministro della Difesa Oleksiy Reznikov e il capo della direzione principale dell'intelligence militare, Kyrill Budanov. Lo riporta l'Agi.

Gli agenti dello Sbu hanno arrestato gli uomini al soldo dei servizi segreti di Mosca, che avrebbero dovuto compiere la missione e a cui era stato promesso un compenso di 100-150 mila dollari a vittima.

Ore 17:29 - Kiev: «I russi hanno minato Zaporizhzhia. Pronti a far saltare in aria l'impianto»

Secondo l'agenzia nucleare ucraina Energoatom le forze russe sarebbero pronte a far saltare in aria la centrale nucleare di Zaporizhzhia. Lo ha dichiarato il servizio stampa della società con un post su Telegram citato da Ukrinform.

«Come sapete, abbiamo minato tutte le strutture importanti della centrale nucleare di Zaporizhzhia», avrebbero detto i vertici militari russi a comando nell'area. «Non lo abbiamo nascosto al nemico. Li abbiamo avvertiti. Sanno che la centrale sarà russa o di nessuno. Siamo pronti ad affrontare le conseguenze di questo passo».

Ore 17:38 - Zakharova: «Ucraina ci ricatta con la centrale nucleare. Siamo stati costretti a minare l'area»

« L'Ucraina tiene di fatto in ostaggio tutta l'Europa bombardando la centrale nucleare di Zaporizhzhia». Lo ha detto Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, citata dall'agenzia di stampa Tass.

«Per loro un modo per ricattare l'Europa attraverso i bombardamenti, siamo stati costretti a minare l'area delll'impianto, dal momento che i Paesi occidentali non hanno fatto nulla per fermarli», ha aggiunto.

La portavoce ha fatto anche sapere che la «Russia ha fatto tutto il necessario per permettere a una delegazione Onu dell'Agenzia specializzata Aiea di visitare la centrale nucleare (ora in mano all'esercito di Putin), nonostante i rischi derivanti dai bombardamenti ucraini».

Ore 18:01 - La «guerra dei ponti»: colpiti dagli ucraini, rimpiazzati dai russi

(Andrea Marinelli e Guido Olimpio) Kiev vuole tagliare i rifornimenti all’Armata, che usa pontoni mobili. Russi rallentati dal doppio impegno in Donbass e nell’area di Kherson.

Nella notte un nuovo episodio della guerra dei ponti mentre un ricercatore russo ha offerto un’analisi del conflitto. Gli ucraini hanno colpito i passaggi Antonivskyi e Kakhovskyi sul fiume Dniepr, nel settore di Kherson. Utilizzati sistemi a lungo raggio cannoni e probabilmente i lanciarazzi Himars che hanno causato dei danni alle preziose vie di collegamento. La strategia di Kiev è quella di ostacolare movimenti e logistica. Gli invasori rispondono secondo copione: invio di rinforzi, ricorso a pontoni mobili per favorire l’attraversamento del corso d’acqua. Ci sono interpretazioni diverse su quanto sta avvenendo. Mosca prova a guadagnare posizioni nel Donbass, ma guarda a sud. Un doppio impegno che forse ne rallenta le intenzioni. Al tempo stesso, da giorni, si ipotizza un’azione più decisa di entrambi i contendenti proprio a Kherson. Non manca neppure il sospetto di diversivi, una componente di ogni piano.

Ore 18:21 - Washington: «Zaporizhzhia va demilitarizzata»

«Il controllo degli impianti nucleari andrebbe restituito all'Ucraina, ma in una situazione delicata, come quella attuale, l'area di Zaporizhzhia andrebbe almeno demilitarizzata, per evitare rischi ben peggiori». Lo ha dichiarato la portavoce della Casa Bianca Karine Jean Pierre, durante un briefing con la stampa sull'Air Force One.

«Combattere intorno a una centrale nucleare è pericoloso», ha detto, sottolineando che, in base ai dati raccolti, «fortunatamente non abbiamo alcuna indicazione di un aumento anomalo dei livelli di radioattività».

Ore 18:44 - Media: la Russia brucia il gas che non manda in Europa

«La Russia sta bruciando il gas in eccesso che non esporta nei paesi europei». Lo riporta El Mundo citando la televisione finlandese Yle, secondo cui le immagini satellitari del sistema di monitoraggio degli incendi della NASA mostrano le fiamme nella stazione di compressione di Portovaya, di proprietà di Gazprom. Il servizio della NASA mostra incendi non dichiarati vicino alla stazione di Portovaya da metà giugno, cioè dal momento in cui - ricorda il media spagnolo - sono state limitate le consegne del Nord Stream 1.

Ore 18:54 - Usa annunciano altre armi per 1 miliardo di dollari

Il Pentagono ha annunciato un nuovo pacchetto di armi all’Ucraina da 1 miliardo di dollari. Il nuovo pacchetto contiene altri sistemi missilistici Himars, un armamento che ha fatto la differenza nelle recenti battaglie contro i russi, missili terra-aria, dispositivi anticarro Javelin e munizioni varie.

Ore 19:31 - Mosca sospende ispezioni Usa in ambito New Start

La Russia ha deciso di sospendere temporaneamente le ispezioni Usa ai suoi siti nell’ambito del trattato New Start per la limitazione delle armi nucleari. Lo ha annunciato il ministero degli Esteri citato dalla Tass. Nella nota si aggiunge che Mosca continua a rispettare tutti i limiti posti dal trattato, che scadrà nel 2026, ma si riserva di riprendere le ispezioni da «posizioni più realistiche». Il New Start è l’unico trattato sugli armamenti nucleari tra Usa e Russia ancora in vigore. Il ministero degli Esteri afferma che Mosca è stata obbligata a ricorrere a questa misura per il fatto che gli Stati Uniti pongono in atto ostacoli «che privano la Russia del suo diritto di effettuare ispezioni sul territorio americano».

Ore 19:32 - La Banca mondiale annuncia nuovo finanziamento da 4,5 miliardi dollari

La Banca mondiale annuncia un finanziamento aggiuntivo di 4,5 miliardi di dollari mobilitato per l’Ucraina nell’ambito del progetto Peace (Public expenditures for administrative capacity endurance in Ukraine), che mira ad aiutare il governo ucraino per soddisfare i bisogni urgenti sorti a seguito dalla guerra in corso. Il pacchetto di finanziamento comprende una sovvenzione di 4,5 miliardi di dollari fornita dagli Stati Uniti. Il finanziamento aggiuntivo - viene spiegato - contribuirà a sostenere la capacità amministrativa e di erogazione dei servizi delle amministrazioni sia a livello nazionale sia regionale.

Ore 19:48 - Usa, 70.000-80.000 i soldati russi morti o feriti

Gli Stati Uniti stimano che dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina, il 24 febbraio, ci siano «70.000-80.000 soldati russi morti o feriti». Lo ha detto il sottosegretario alla Difesa Usa Colin Kahl in un briefing con la stampa al Pentagono ribadendo che le forze di Vladimir Putin non hanno raggiunto nessuno degli obiettivi che si erano prefissati.

Ore 20:00 - Onu: assistenza umanitaria per 17,7 milioni di persone

Le intense ostilità dall’inizio dell’invasione russa del 24 febbraio hanno messo 17,7 milioni di ucraini (un quarto della popolazione) nella condizione di chiedere assistenza umanitaria, con un aumento di circa 2 milioni di persone rispetto agli ultimi dati di aprile. Lo riferisce il coordinatore umanitario per l’Ucraina Denise Brown, citando l’ufficio delle Nazioni Unite nel Paese. Lo riporta Ukrinform. Brown ha invitato la comunità internazionale a continuare a sostenere la popolazione. L’appello giunge mentre l’Onu e le organizzazioni umanitarie rispondono al peggioramento della situazione.

Ore 20:27 - Finlandia preme per restrizioni a visti turistici russi

La premier della Finlandia, Sanna Marin, ha auspicato restrizioni sul rilascio dei visti turistici per i russi dopo l’invasione di Mosca ai danni dell’Ucraina. «Non è giusto che mentre la Russia sta portando avanti una guerra di aggressione brutale in Europa, i russi possano vivere una vita normale, viaggiare per l’Europa», ha detto la premier, citata dal giornale The Kyiv Independent. Marin spera in una posizione comune sul tema e ha affermato che la questione sarà portata in sede di Consiglio europeo, con discussioni in merito anche all’interno del governo finlandese. Secondo la premier, si dovrebbe mettere in chiaro se la Finlandia possa decidere sulle proprie sanzioni nazionali in situazioni eccezionali come quella della guerra tra Russia e Ucraina, «ma personalmente, mi piacerebbe vedere soluzioni europee anche a questo problema».

Ore 20:38 - Zelensky a Usa: ogni dollaro in aiuti avvicina sconfitta russi

«Sono grato personalmente al popolo americano e al presidente Joe Biden per aver stanziato un altro pacchetto di aiuti senza precedenti, da un miliardo di dollari, per la sicurezza dell’Ucraina». Lo ha scritto su Twitter il presidente Volodymyr Zelensky. «Ogni dollaro di questi aiuti è un passo verso la sconfitta dell’aggressore», continua il tweet, «ricorderemo sempre il supporto degli Stati Uniti nel momento in cui più era necessario».

Ore 02:16 - Onu aumenta appello aiuti a 4,3 miliardi di dollari

L’Onu aumenta il suo appello per gli aiuti umanitari all’Ucraina, stimando il fabbisogno in 4,3 miliardi di dollari tra marzo e fine anno. «I bisogni finanziari sono passati da 2,25 miliardi (stimati ad aprile) a 4,3 miliardi», ha spiegato il portavoce del segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, Stephane Dujarric. L’appello di aprile per le donazioni copriva il periodo da marzo ad agosto, ma è stato prorogato sino alla fine dell’anno «per l’aggravarsi della situazione» e per il prossimo arrivo del freddo, ha aggiunto.

Ore 02:35 - Zelensky, Russia ha creato minaccia catastrofe nucleare

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo messaggio video serale ha accusato la Russia di aver «creato la minaccia di una catastrofe nucleare». Il riferimento è ai colpi di artiglieria che nei giorni scorsi sono stati esplosi nei pressi della centrale nucleare di Zaporizhzhia, in un’area sotto il controllo russo. Kiev e Mosca si attribuiscono a vicenda la responsabilità degli attacchi. «Il mondo non dovrebbe dimenticare Chernobyl e dovrebbe ricordare che la centrale nucleare di Zaporizhzhia è la più grande d’Europa», ha detto Zelensky, «il disastro di Chernobyl è stata l’esplosione di un reattore. La centrale nucleare di Zaporizhzhia ha sei reattori». «Sono necessarie nuove sanzioni contro lo Stato terrorista e l’intera industria nucleare russa per aver creato la minaccia di una catastrofe nucleare», ha aggiunto il presidente ucraino.

Centrale nucleare di Zaporizhzhia, la Russia chiede riunione consiglio sicurezza dell’Onu. Lorenzo Cremonesi, Giusi Fasano, Valentina Santarpia su Il Corriere della Sera il 9 Agosto 2022

Le notizie di oggi, 9 agosto. Il presidente ucraino lancia l’allarme nucleare e accusa la Russia: «Vuole una catastrofe». Poi incontra Bill Clinton.

• La guerra in Ucraina è al 167esimo giorno.

• Russia e Ucraina si accusano a vicenda dei bombardamenti presso la centrale di Zaporizhzhia: Mosca mina l’area e parla di possibili «conseguenze catastrofiche», mentre secondo Kiev i russi fanno «terrorismo nucleare». Qui il punto militare.

•Il Pentagono ha annunciato l’invio di nuovi aiuti militari all’Ucraina per un miliardo di dollari.

• La Banca mondiale annuncia un finanziamento aggiuntivo di 4,5 miliardi di dollari mobilitato per l’Ucraina nell’ambito del progetto Peace.

• Il presidente russo Vladimir Putin non andrà alla 77° sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite a settembre .

• Secondo stime del Pentagono Usa, la Russia ha avuto tra le 70.000 e le 80.000 vittime, tra morti e feriti dall’inizio del conflitto.

Ore 00.01 - Media: la Russia brucia il gas che non manda in Europa

«La Russia sta bruciando il gas in eccesso che non esporta nei paesi europei». Lo riporta El Mundo citando la televisione finlandese Yle, secondo cui le immagini satellitari del sistema di monitoraggio degli incendi della NASA mostrano le fiamme nella stazione di compressione di Portovaya, di proprietà di Gazprom. Il servizio della NASA mostra incendi non dichiarati vicino alla stazione di Portovaya da metà giugno, cioè dal momento in cui - ricorda il media spagnolo - sono state limitate le consegne del Nord Stream

Ore 00.15 - Kiev: «I russi hanno minato Zaporizhzhia. Pronti a far saltare in aria l’impianto»

Secondo l’agenzia nucleare ucraina Energoatom le forze russe sarebbero pronte a far saltare in aria la centrale nucleare di Zaporizhzhia. Lo ha dichiarato il servizio stampa della società con un post su Telegram citato da Ukrinform. «Come sapete, abbiamo minato tutte le strutture importanti della centrale nucleare di Zaporizhzhia», avrebbero detto i vertici militari russi a comando nell’area. «Non lo abbiamo nascosto al nemico. Li abbiamo avvertiti. Sanno che la centrale sarà russa o di nessuno. Siamo pronti ad affrontare le conseguenze di questo passo».

Ore 01.20 - Washington: «Zaporizhzhia va demilitarizzata»

«Il controllo degli impianti nucleari andrebbe restituito all’Ucraina, ma in una situazione delicata, come quella attuale, l’area di Zaporizhzhia andrebbe almeno demilitarizzata, per evitare rischi ben peggiori». Lo ha dichiarato la portavoce della Casa Bianca Karine Jean Pierre, durante un briefing con la stampa sull’Air Force One. «Combattere intorno a una centrale nucleare è pericoloso», ha detto, sottolineando che, in base ai dati raccolti, «fortunatamente non abbiamo alcuna indicazione di un aumento anomalo dei livelli di radioattività».

Ore 02:15 - Onu aumenta appello aiuti a 4,3 miliardi di dollari

L’Onu aumenta il suo appello per gli aiuti umanitari all’Ucraina, stimando il fabbisogno in 4,3 miliardi di dollari tra marzo e fine anno. «I bisogni finanziari sono passati da 2,25 miliardi (stimati ad aprile) a 4,3 miliardi», ha spiegato il portavoce del segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, Stephane Dujarric. L’appello di aprile per le donazioni copriva il periodo da marzo ad agosto, ma è stato prorogato sino alla fine dell’anno «per l’aggravarsi della situazione» e per il prossimo arrivo del freddo, ha aggiunto.

Ore 02:18 - Zelensky, Russia ha creato minaccia catastrofe nucleare

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo messaggio video serale ha accusato la Russia di aver «creato la minaccia di una catastrofe nucleare». Il riferimento è ai colpi di artiglieria che nei giorni scorsi sono stati esplosi nei pressi della centrale nucleare di Zaporizhzhia, in un’area sotto il controllo russo. Kiev e Mosca si attribuiscono a vicenda la responsabilità degli attacchi. «Il mondo non dovrebbe dimenticare Chernobyl e dovrebbe ricordare che la centrale nucleare di Zaporizhzhia è la più grande d’Europa», ha detto Zelensky, «il disastro di Chernobyl è stata l’esplosione di un reattore. La centrale nucleare di Zaporizhzhia ha sei reattori». «Sono necessarie nuove sanzioni contro lo Stato terrorista e l’intera industria nucleare russa per aver creato la minaccia di una catastrofe nucleare», ha aggiunto il presidente ucraino.

Ore 04:11 - Il presidente Zelensky sente Bill Clinton

Il presidente Volodymyr Zelensky ha avuto un colloquio in videoconferenza con Bill Clinton, invitando l’ex presidente americano a richiamare l’attenzione della comunità mondiale sui bombardamenti alla centrale nucleare di Zaporizhizhia e sul «terrore nucleare russo». Lo riferisce Unian, aggiungendo che Zelensky ha ringraziato gli Stati Uniti per il sostegno a vari livelli, oltre che per quello personale di Clinton e della moglie Hillary. «Gli Stati Uniti ci stanno aiutando a impedire alla Russia di congelare questo conflitto. Ed è esattamente ciò che la Russia vuole. Sappiamo molto bene cosa succede con i conflitti congelati. Si estendono per anni, decine di anni. Non possiamo permettere che ciò accada», ha detto Zelensky, sottolineando l’importanza di un ulteriore rafforzamento delle sanzioni.

Ore 05:17 - Usa-Canada: telefonata tra ministri della Difesa, focus su Ucraina e Nato

Il segretario alla Difesa statunitense, Lloyd Austin, ha avuto un colloquio telefonico con l’omologa canadese, Anita Anand, per discutere il futuro del coordinamento bilaterale in ambito Nato e i prossimi provvedimenti da prendere per aiutare l’Ucraina a difendersi contro l’invasione russa. Lo riferisce una nota. Le parti hanno anche concordato sulla necessità di mantenere un adeguato grado di cooperazione nell’ambito delle più importanti sfide a livello regionale e globale.

Ore 09:39 - Bombardamenti a Nikopol: «Sparati oltre 120 missili»

Valentyn Reznichenko, capo dell’amministrazione militare regionale di Dnipropetrovsk, citato da Unian , ha riferito degli ultimi bombardamenti avvenuti nella notte nella zona di Nikopol, nell’Ucraina orientale. «Oltre 120 missili sono caduti nella zona nei distretti Nikopolskyi e Synelnikivskyi. Diversi edifici residenziali sono stati danneggiati. Un uomo di 46 anni è stato ferito».

Ore 10:14 - Gas, in vigore il taglio dei consumi Ue

Il piano Ue sul taglio dei consumi di gas del 15% entra in vigore. L’obiettivo quello di far fronte alla crisi dei prezzi dell’energia nel contesto della guerra in Ucraina.

«Considerato il pericolo imminente per la sicurezza dell’approvvigionamento di gas causato dall’aggressione militare russa contro l’Ucraina, questo regolamento dovrebbe entrare in vigore con urgenza», si legge nel testo pubblicato ieri nella Gazzetta ufficiale dell’Ue.

Il regolamento afferma che i Paesi dell’Ue «faranno del loro meglio» per ridurre il consumo di gas di «almeno il 15%» tra il mese di agosto di quest’anno e marzo 2023, in base a quanto hanno consumato in media nei cinque anni precedenti. Sebbene l’Ue non abbia incluso il gas russo nelle sanzioni contro Mosca per la guerra in Ucraina, il Cremlino ha comunque tagliato drasticamente le forniture ai Paesi europei, rendendo necessaria un’azione per evitare danni derivanti dalla carenza di approvvigionamenti.

Ore 10:28 - Cardinale Parolin: «Disarmo giusto solo se è generale»

«Non si può chiedere unicamente al Paese aggredito di rinunciare alla lotta armata», lo ha affermato il cardinale e Segretario di Stato Vaticano Pietro Parolin , nel corso di un’intervista alla rivista di geopolitica Limes.

Poi un riferimento ai rapporti con la chiesa di Mosca e uno su Papa Francesco «Quello fra la Chiesa cattolica e il Patriarcato di Mosca è un dialogo difficile, che procede a piccoli passi e che conosce anche fasi altalenanti, ma «non si è interrotto. Il Papa filorusso? Una semplificazione che non considera l’immediata condanna del pontefice all’aggressione dell’esercito di Mosca. Aggressore e aggrediti non sono mai stati messi sullo stesso piano».

Ore 11:19 - Intelligence Gb: «Russia continua a concentrarsi sul sud»

La Russia «ha continuato nel fine settimana a concentrare gli sforzi sul rafforzamento delle difese nel sud dell’Ucraina» e «ha proseguito gli attacchi contro posizioni ucraine nella regione di Donetsk». È quanto si legge nell’ultimo aggiornamento di intelligence del ministero della Difesa di Londra, secondo cui «negli ultimi 30 giorni l’assalto russo verso la città di Bakhmut è stato il suo asse di maggior successo nel Donbass, ma la Russia è riuscita ad avanzare solo di circa 10 chilometri». E «in altri settori del Donbass, dove la Russia stava cercando di sfondare, le sue forze non hanno conquistato più di tre chilometri in questo periodo di 30 giorni». «Quasi certamente molto meno di quanto pianificato», conclude la valutazione.

Ore 11:38 - Turchia, partite altre due navi cariche di grano

Altre due navi con 70.000 tonnellate di grano hanno lasciato il porto di Chornomorsk, in Ucraina. Lo ha confermato il ministero turco della Difesa, come riporta l’agenzia Anadolu. Si tratta della Ocean Lion, battente bandiera della Liberia, con un carico di 64.720 tonnellate di mais diretto in Corea del Sud e della Rahmi Yagci, battente bandiera turca, che - diretta Istanbul - trasporta un carico di 5.300 tonnellate di farina di girasole.

Ore 11:54 - Cremlino: «Se impianto produzione droni a Kiev, verrà distrutto»

Se in Ucraina dovesse essere costruito e messo in funzione un impianto per la produzione dei droni turchi Bayraktar «cadrà immediatamente sotto la demilitarizzazione». Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.

Ore 12:36 - Cremlino: no requisiti per incontro Putin-Zelensky a G20

In merito a un eventuale incontro fra il presidente russo Vladimir Putin e quello ucraino Volodymyr Zelensky al G20 di Bali «non ci sono i prerequisiti». Lo ha ribadito il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov nel suo briefing giornaliero.

Ore 12:53 - Ue: «Danni a Zaporizhzhia ma radiazioni nella norma»

«Desidero esprimere la mia ferma condanna per l’ultimo bombardamento presso e intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia» che «ha causato danni significativi alle infrastrutture, anche vicino al luogo di stoccaggio di combustibile nucleare esaurito all’interno del perimetro della centrale nucleare». Lo ha dichiarato la commissaria europea all’Energia, Kadri Simson, in reazione ai recenti scontri a fuoco vicino alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa. «Sebbene le informazioni ottenute dai sistemi di monitoraggio della radioattività dell’Ue e da fonti internazionali non indichino alcun aumento della radioattività in Ucraina o nell’Ue né alcuna minaccia immediata di radiazioni, le attività militari intorno alle centrali nucleari sono inaccettabilmente pericolose», ha sottolineato Simson. «L’Ue invita la Russia a garantire che i lavori di riparazione possano essere attuati rapidamente e che sia garantita la sicurezza dei lavoratori coinvolti in essi e nel funzionamento della centrale nucleare di Zaporizhzhia», ha aggiunto la commissaria.

«Questo comportamento sconsiderato delle forze armate russe rappresenta un grande pericolo per il funzionamento sicuro dell’impianto aumentando notevolmente il rischio di un incidente nucleare e non deve ripetersi», si legge nella nota di Simson.

Ore 14:17 - Kiev: «Zelensky può andare al G20, ma solo se ci sarà anche Putin»

Il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky potrebbe partecipare al vertice autunnale del G20 in Indonesia se il leader russo Vladimir Putin sarà presente. Lo ha annunciato il consigliere del capo dell'ufficio del presidente, Mykhailo Podolyak, in un'intervista alla Bbc.

La dichiarazione nonostante Zelensky rimanga convinto di dover rimanere sul territorio ucraino e partecipare in video collegamento. I piani però potrebbero essere «riconsiderati» qualora Putin dovesse decidere di recarsi in Indonesia di persona.

Ore 14:34 - Zelensky: «Occidente dovrebbe vietare ingresso ai cittadini russi»

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha invitato l'Occidente a vietare l'ingresso di tutti i cittadini russi attraverso un'intervista al Washington Post. «I russi stanno portando avanti un'aggressione contro un altro popolo».

Ieri la premier finlandese Sanna Marin, ha detto che il rilascio di visti turistici ai russi dovrebbe essere soggetto a restrizione e ha auspicato una decisione a livello di Unione Europea.

Pronta la replica di Dmitry Peskov, portavoce del presidente russo Vladimir Putin: «Qualsiasi tentativo di isolare i russi o la Russia è un processo che non ha prospettive», ha aggiunto.

Ore 15:22 - Unhcr, oltre 10 milioni persone hanno attraversato il confine

Più di 10,5 milioni di persone hanno attraversato il confine dell’Ucraina dall’invasione della Russia. Lo ha annunciato l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, Unhcr, sul suo sito web.

Ore 14:57 - Esplosioni in base aerea militare russa in Crimea

Diverse esplosioni sono state segnalate in Crimea, in un aerodromo nel distretto di Saki. Lo hanno reso noto le autorità dellA penisola annessa dalla Russia, secondo quanto riporta la Tass. Non si segnalano vittime, ma cinque feriti, tra cui un bambino.

Un’esplosione ha scosso un aerodromo nel distretto di Saki in Crimea, ha detto alla Tass Viktoria Kazmirova, vice capo dell’amministrazione locale. In precedenza il consigliere Oleg Krychkvov aveva riferito di diverse esplosioni vicino al villaggio di Novofedorovka, dove si trova una base aerea. Viene segnalata una grande nuvola di fumo.

Margarita Simonyan, una delle giornaliste più vicine a Vladimir Putin e direttore del media russo RT scrive su Telegram riferendosi a testimoni oculari che le esplosioni a Novofedorovka non sono avvenute dopo attacchi missilistici, ma quello che è successo è stato«un sabotaggio». «Sul posto, credono non siano lanci (di razzi), ma sabotaggi».

«Le esplosioni di oggi a Novofedorivka ricordano ancora una volta di chi sia la Crimea. Perché questa è Ucraina», ha scritto la vicepremier, Irina Vereshchuk.

Ore 14:59 - Ikea, stop a vendite online in Russia

A partire dalle ore 20 di Mosca del 15 agosto Ikea terminerà la vendita online di prodotti in Russia. Lo rende noto l’azienda svedese. «I negozi rimarranno chiusi e funzioneranno solo per la consegna degli ordini precedentemente effettuati, nonché per il reso e il cambio della merce - viene spiegato - tutti gli ordini effettuati prima della fine delle vendite online verranno elaborati, emessi o consegnati nei mesi di agosto e settembre all’ora concordata al momento dell’ordine».

Ore 15:26 - Lettonia: Gazprom riprende forniture gas

Gazprom ha ripreso le forniture di gas alla Lettonia. Ne ha dato notizia l’operatore Conexus Baltic Grid. Il servizio era stato interrotto il 30 luglio, ufficialmente per violazioni delle condizioni contrattuali da parte del paese baltico. La Lettonia ha in programma di rinunciare alle forniture di Gazprom a partire dal primo gennaio 2023. A tal fine, il governo sta mettendo in opera strategie alternative in grado di garantire al paese l’autosufficienza energetica.

Ore 16:06 - Oltre 3 mila civili evacuati in 6 giorni, 600 bimbi

Più di 3 mila cittadini, tra i quali 600 bambini, sono stati evacuati dalla regione ucraina di Donetsk in sei giorni dall’imposizione della misura per la salvaguardia dei civili. Lo ha detto Kyrylo Tymoshenko, vice capo dell’ufficio presidenziale dell’Ucraina, in una conferenza riportata dall’agenzia di stampa Ukrinform. «Il 2 agosto di quest’anno, il Gabinetto dei ministri dell’Ucraina ha adottato la decisione sull’evacuazione obbligatoria della popolazione dalla regione. Negli ultimi sei giorni, più di 3 mila cittadini sono stati evacuati, tra i quali quasi 600 bambini e 1.400 donne», ha dichiarato Tymoshenko. Quest’ultimo ha anche sottolineato che la principale destinazione delle persone evacuate è la regione di Kirovohrad. Secondo Tymoshenko, più di 1.3 milioni di cittadini sono stati evacuati dalla regione di Donetsk dall’inizio della guerra. Il vice capo dell’ufficio presidenziale ucraino ha evidenziato inoltre che, stando ai dati dell’amministrazione militare locale, ora vivono nella regione circa 350 mila civili, tra cui 50 mila bambini.

Ore 17:24 - Esplosione base aerea in Crimea, un morto e 4 feriti

Nuovo aggiornamento in Crimea: una persona è morta in seguito alle esplosioni verificatesi nella base aerea russa a Novofedorovka. Lo ha comunicato il governatore locale, Serghei Aksyonov, come riportano le agenzie russe secondo le quali ci sono almeno quattro feriti. «Purtroppo, una persona è morta. Esprimo le mie più sincere condoglianze alla famiglia e agli amici. Verrà fornita tutta l’assistenza necessaria», ha scritto Aksionov sul suo canale Telegram secondo Interfax.

Secondo il ministero della Difesa russa, l’incidente è stato causato dall’esplosione di munizioni nell’aerodromo. Sui social si parla di oltre 10 esplosioni. Secondo i canali social ucraini sarebbero stati missili a lungo raggio a colpire. Di fatto si tratta del più forte attacco alla penisola della Crimea, annessa dal Cremlino nel 2014, che rappresenta un’escalation del conflitto. I funzionari a Mosca hanno da tempo avvertito l’Ucraina che qualsiasi attacco alla Crimea avrebbe innescato una massiccia rappresaglia, compresi gli attacchi ai «centri decisionali» a Kiev.La base di Saki è stata utilizzata dagli aerei da guerra russi per colpire le aree del sud dell’Ucraina. «Le esplosioni di oggi a Novofedorivka ricordano ancora una volta di chi sia la Crimea. Perché questa è Ucraina», ha detto la vicepremier Irina Vereshchuk.

Ore 18:40 - Kiev rivendica raid su base Crimea: «È solo l’inizio»

Un alto funzionario militare ucraino ha affermato che sono state le forze armate di Kiev a colpire la base russa in Crimea. Lo riferisce il New York Times. «Era una base aerea da cui partivano regolarmente aerei per attacchi contro le nostre forze nel teatro meridionale», ha detto il funzionario”. Su Twitter, il portavoce presidenziale Mykhailo Podolyak ha scritto: «Il futuro della Crimea sarà quello di essere una perla del Mar Nero, un parco nazionale con una natura unica e una località turistica mondiale. Non una base militare per terroristi. Questo è solo l’inizio».

Ore 19:04 - Politico russo in visita a Olenivka con delegazione

Il presidente del Partito liberal-democratico della Russia (Ldpr), Leonid Slutsky, e una delegazione di giornalisti ed esperti hanno visitato il carcere di Olenivka, nella regione ucraina del Donbass. La struttura è stata attaccata lo scorso 29 luglio, con oltre 50 prigionieri di guerra ucraini morti e più di 70 feriti. «Oggi abbiamo una squadra particolarmente rappresentativa di esperti internazionali imparziali da Paesi europei soprattutto, così come da rappresentanti del Nicaragua, della Corea del Nord e in pratica di ogni continente», ha detto Slutsky, citato dall’agenzia di stampa Interfax. Il leader di Ldpr ha precisato più tardi su Telegram che la delegazione comprende giornalisti e analisti provenienti da Francia, Italia, Germania e Serbia. Ucraina e Russia si accusano a vicenda dell’attacco contro la prigione di Olenivka e l’Onu ha di recente annunciato che porterà avanti una missione d’inchiesta in risposta alle richieste di Kiev e Mosca.

Ore 19:18 - NYT: Crimea colpita con un missile Grim 2

(Guido Olimpio) Fonti ucraine hanno rivelato al New York Times che la base russa in Crimea sarebbe stata colpita con una nuova arma sviluppata localmente. Secondo alcune fonti potrebbe trattarsi di un missile Grim 2, vettore trasportabile che era ancora allo stadio di prototipo. Gli esperti hanno anche ipotizzato il ricorso a sistemi anti-nave usati contro il bersaglio terrestre, ai droni kamikaze e persino ad un attacco dal mare. Non manca neppure la tesi del sabotaggio (sostenuta da Mosca). Kiev potrebbe anche cercare di “proteggere” la tattica e i mezzi utilizzati per non dare vantaggi all’avversario. Un colpo comunque pesante per gli invasori.

Ore 20:25 - L’Ucraina smentisce l’attacco in Crimea

Il ministero della Difesa ucraino ha smentito che le forze di Kiev abbiano attaccato la base aerea russa di Saki, in Crimea. «Il ministero della Difesa non conosce la causa delle esplosioni e degli incendi», riferisce il sito di Ukrainska Pravda. Il ministero avverte inoltre che l’episodio «può essere utilizzato da un paese terrorista (la Russia, ndr) in una guerra dell’informazione». In precedenza un alto funzionario militare ucraino, citato dal New York Times, aveva detto che erano stati gli ucraini ad attaccare la base.

Ore 21:01 - Nato: Biden firma ingresso di Svezia e Finlandia

Il presidente Usa, Joe Biden, ha firmato i documenti che ratificano l’adesione di Svezia e Finlandia alla Nato. Dopo aver firmato, Biden ha passato la penna all’ambasciatore di Svezia e un’altra penna al rappresentante della Finlandia. L’ingresso dei due Paesi nordici nell’alleanza deve essere ratificato da tutti i suoi membri.

Ore 23:54 - Zelensky: «La guerra deve concludersi con Crimea libera»

In un nuovo messaggio video diffuso questa sera il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelenskyy ha detto che «la guerra della Russia contro l’Ucraina è iniziata con il sequestro della Crimea e si concluderà con la sua liberazione». È quanto riferisce Ukrainska Pravda. «Oggi c’è molta attenzione sul tema della Crimea. E questo è corretto, perché la Crimea è ucraina, e non ci arrenderemo mai. Non dimentichiamo che la guerra russa contro l’Ucraina è iniziata con l’occupazione della Crimea. La Russia ha trasformato la nostra penisola, che è sempre stata e sarà uno dei posti migliori d’Europa, in uno dei luoghi più pericolosi d’Europa. La Russia ha portato repressioni su larga scala, problemi ambientali, stallo economico e guerra in Crimea». Secondo il presidente dell’Ucraina, la presenza degli occupanti nella penisola rappresenta una minaccia per l’Europa e la stabilità mondiale. «La regione del Mar Nero non può essere sicura mentre la Crimea è occupata. Non ci sarà pace stabile e a lungo termine in molti paesi della costa mediterranea, finché la Russia avrà l’opportunità di usare la nostra penisola come base militare», afferma Zelensky.

Ore 00:29 - Mosca chiede riunione Consiglio Onu su centrale Zaporizhzhia

L’attenzione è sempre concentrata sulla centrale nucleare di Zaporizhia. La Russia ha chiesto una riunione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu «sui recenti attacchi ucraini contro la centrale e le catastrofiche conseguenze che potrebbero comportare». Lo ha detto all’agenzia Tass una fonte della missione russa presso le Nazioni Unite. La riunione, secondo la richiesta di Mosca, dovrebbe svolgersi l’11 agosto.

Ore 02:48 - Kiev: Russia vuole connettere Zaporizhzhia a Crimea

Il presidente dell’operatore ucraino Energoatom, Petro Kotin, afferma che «le forze russe che occupano la centrale nucleare di Zaporizhzhia, nel sud-est dell’Ucraina, intendono connettere l’impianto alla rete elettrica della Crimea, annessa da Mosca nel 2014». E specifica che il processo nasconderebbe molte insidie e potrebbe provocare gravi danni alla centrale. «Per fare questo, bisogna prima danneggiare le linee elettriche della centrale collegate al sistema energetico ucraino. Dal 7 al 9 agosto, i russi hanno già danneggiato tre linee elettriche. Al momento, l’impianto funziona con una sola linea di produzione, un modo di lavorare estremamente pericoloso», ha aggiunto. «Quando l’ultima linea di produzione sarà scollegata, l’impianto sarà alimentato da generatori a gasolio. Tutto dipenderà dalla loro affidabilità e dalle scorte di carburante», ha avvertito Kotin.

Combattente italiano in Ucraina indagato: è un 19enne simpatizzante di Casapound. Lorenzo Cremonesi, Giusi Fasano e Paolo Foschi su Il Corriere della Sera il 10 Agosto 2022.

È un genovese di 19 anni, Kevin Chiappalone, simpatizzante del movimento di estrema destra CasaPound 

L'attacco alla base russa di Saiki, in Crimea, ha provocato una spessa coltre di fumo

Questa diretta è stata chiusa. A questo link trovate tutte le news sulla guerra in diretta

• La guerra in Ucraina è al 168esimo giorno.

• Mosca chiede riunione Consiglio Onu sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia

• Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha firmato i documenti che ratificano l'adesione di Svezia e Finlandia alla Nato.

• Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy ha detto che «la guerra della Russia contro l’Ucraina è iniziata con il sequestro della Crimea e si concluderà con la sua liberazione».

• Il ministero della Difesa ucraino ha smentito che le forze di Kiev abbiano attaccato la base aerea russa di Saki, in Crimea.

• Anche Ikea lascia la Russia: il colosso dell'arredamento svedese ha annunciato l'interruzione della vendita, anche online.

Ore 04.55 - Esplosione base aerea in Crimea, un morto e 4 feriti

Nuovo aggiornamento in Crimea: una persona è morta in seguito alle esplosioni verificatesi nella base aerea russa a Novofedorovka. Lo ha comunicato il governatore locale, Serghei Aksyonov, come riportano le agenzie russe secondo le quali ci sono almeno quattro feriti. «Purtroppo, una persona è morta. Esprimo le mie più sincere condoglianze alla famiglia e agli amici. Verrà fornita tutta l’assistenza necessaria», ha scritto Aksionov sul suo canale Telegram secondo Interfax.

Secondo il ministero della Difesa russa, l’incidente è stato causato dall’esplosione di munizioni nell’aerodromo. Sui social si parla di oltre 10 esplosioni. Secondo i canali social ucraini sarebbero stati missili a lungo raggio a colpire. Di fatto si tratta del più forte attacco alla penisola della Crimea, annessa dal Cremlino nel 2014, che rappresenta un’escalation del conflitto. I funzionari a Mosca hanno da tempo avvertito l’Ucraina che qualsiasi attacco alla Crimea avrebbe innescato una massiccia rappresaglia, compresi gli attacchi ai «centri decisionali» a Kiev.La base di Saki è stata utilizzata dagli aerei da guerra russi per colpire le aree del sud dell’Ucraina. «Le esplosioni di oggi a Novofedorivka ricordano ancora una volta di chi sia la Crimea. Perché questa è Ucraina», ha detto la vicepremier Irina Vereshchuk.

Ore 05:01 - NYT: Crimea colpita con un missile Grim 2

(Guido Olimpio) Fonti ucraine hanno rivelato al New York Times che la base russa in Crimea sarebbe stata colpita con una nuova arma sviluppata localmente. Secondo alcune fonti potrebbe trattarsi di un missile Grim 2, vettore trasportabile che era ancora allo stadio di prototipo. Gli esperti hanno anche ipotizzato il ricorso a sistemi anti-nave usati contro il bersaglio terrestre, ai droni kamikaze e persino ad un attacco dal mare. Non manca neppure la tesi del sabotaggio (sostenuta da Mosca). Kiev potrebbe anche cercare di “proteggere” la tattica e i mezzi utilizzati per non dare vantaggi all’avversario. Un colpo comunque pesante per gli invasori.

Ore 05:05 - Ikea, stop a vendite online in Russia

A partire dalle ore 20 di Mosca del 15 agosto Ikea terminerà la vendita online di prodotti in Russia. Lo rende noto l’azienda svedese. «I negozi rimarranno chiusi e funzioneranno solo per la consegna degli ordini precedentemente effettuati, nonché per il reso e il cambio della merce - viene spiegato - tutti gli ordini effettuati prima della fine delle vendite online verranno elaborati, emessi o consegnati nei mesi di agosto e settembre all’ora concordata al momento dell’ordine».

Ore 05:10 - L’Ucraina smentisce l’attacco in Crimea

Il ministero della Difesa ucraino ha smentito che le forze di Kiev abbiano attaccato la base aerea russa di Saki, in Crimea. «Il ministero della Difesa non conosce la causa delle esplosioni e degli incendi», riferisce il sito di Ukrainska Pravda. Il ministero avverte inoltre che l’episodio «può essere utilizzato da un paese terrorista (la Russia, ndr) in una guerra dell’informazione». In precedenza un alto funzionario militare ucraino, citato dal New York Times, aveva detto che erano stati gli ucraini ad attaccare la base.

Ore 05:16 - Nato: Biden firma ingresso di Svezia e Finlandia

Il presidente Usa, Joe Biden, ha firmato i documenti che ratificano l’adesione di Svezia e Finlandia alla Nato. Dopo aver firmato, Biden ha passato la penna all’ambasciatore di Svezia e un’altra penna al rappresentante della Finlandia. L’ingresso dei due Paesi nordici nell’alleanza deve essere ratificato da tutti i suoi membri.

Ore 05:23 - Dopo la sfilata dei leader, Irpin dimenticata a luci spente: «Come faremo in inverno?»

(Giusi Fasano, nostra inviata) IRPIN - Abbiamo imparato il suo nome nei giorni tragici di marzo. La folla dei civili in fuga sotto il ponte crollato: Irpin. La donna uccisa con i figli e il cane, i cadaveri rimasti per strada accanto al trolley: Irpin. La casa della cultura sventrata: Irpin. Il centro commerciale raso al suolo: Irpin. E poi mozziconi di palazzi, chilometri di strade senza nemmeno un vetro – non uno – ancora intatto. Era Irpin, sempre Irpin.

In questi cinque mesi e mezzo di guerra è sempre stata lei la città più visitata dai leader e dalle star di tutto il mondo, quella delle conferenze stampe in strada, davanti agli scheletri di edifici che non esistono più. E quella delle promesse: vi aiuteremo, faremo, vi sosterremo…

Ore 05:25 - Kiev: Russia vuole connettere Zaporizhzhia a Crimea

Il presidente dell’operatore ucraino Energoatom, Petro Kotin, afferma che «le forze russe che occupano la centrale nucleare di Zaporizhzhia, nel sud-est dell’Ucraina, intendono connettere l’impianto alla rete elettrica della Crimea, annessa da Mosca nel 2014». E specifica che il processo nasconderebbe molte insidie e potrebbe provocare gravi danni alla centrale. «Per fare questo, bisogna prima danneggiare le linee elettriche della centrale collegate al sistema energetico ucraino.

Dal 7 al 9 agosto, i russi hanno già danneggiato tre linee elettriche. Al momento, l’impianto funziona con una sola linea di produzione, un modo di lavorare estremamente pericoloso», ha aggiunto. «Quando l’ultima linea di produzione sarà scollegata, l’impianto sarà alimentato da generatori a gasolio. Tutto dipenderà dalla loro affidabilità e dalle scorte di carburante», ha avvertito Kotin.

Ore 05:33 - Zelensky: «La guerra deve concludersi con Crimea libera»

In un nuovo messaggio video diffuso questa sera il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelenskyy ha detto che «la guerra della Russia contro l’Ucraina è iniziata con il sequestro della Crimea e si concluderà con la sua liberazione». È quanto riferisce Ukrainska Pravda. «Oggi c’è molta attenzione sul tema della Crimea. E questo è corretto, perché la Crimea è ucraina, e non ci arrenderemo mai. Non dimentichiamo che la guerra russa contro l’Ucraina è iniziata con l’occupazione della Crimea. La Russia ha trasformato la nostra penisola, che è sempre stata e sarà uno dei posti migliori d’Europa, in uno dei luoghi più pericolosi d’Europa. La Russia ha portato repressioni su larga scala, problemi ambientali, stallo economico e guerra in Crimea».

Secondo il presidente dell’Ucraina, la presenza degli occupanti nella penisola rappresenta una minaccia per l’Europa e la stabilità mondiale. «La regione del Mar Nero non può essere sicura mentre la Crimea è occupata. Non ci sarà pace stabile e a lungo termine in molti paesi della costa mediterranea, finché la Russia avrà l’opportunità di usare la nostra penisola come base militare», afferma Zelensky.

Ore 05:45 - Mosca chiede riunione Consiglio Onu su centrale Zaporizhzhia

L’attenzione è sempre concentrata sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia,. La Russia ha chiesto una riunione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu «sui recenti attacchi ucraini contro la centrale e le catastrofiche conseguenze che potrebbero comportare». Lo ha detto all’agenzia Tass una fonte della missione russa presso le Nazioni Unite. La riunione, secondo la richiesta di Mosca, dovrebbe svolgersi l’11 agosto.

Ore 08:35 - Podolyak: «Non abbiamo nulla a che vedere con i bombardamenti in Crimea»

Il governo ucraino si dichiara estraneo alle esplosioni avvenute ieri in una base militare russa in Crimea. Rispondendo a una domanda diretta alla tv online Dozhd, Mykhailo Podolyak, influente consigliere del presidente Volodymyr Zelensky ha negato ogni addebito. «Non abbiamo nessuna responsabilità su quanto accaduto in Crimea».

Il conto dei feriti nelle esplosioni nel frattempo sale a 13.

Ore 08:14 - Bombardamenti russi nella notte: 12 morti a Nikopol e Zaporizhzhia

Notte di sangue nel Dnipropetrovsk. Il governatore locale Valentin Reznichenko ha scritto su Telegram che i bombardamenti avvenuti nella notte nel distretto di Nikopol hanno provocato 11 morti e 13 feriti, «avendo colpito delle aree residenziali di Marhanets.

Una donna sarebbe invece morta nella regione dove si trova la centrale nucleare di Zaporizhzhia. In particolare a Kushugum, raccontano gli amministratori locali, dove sarebbe morta una donna a causa di un attacco russo. Lo riporta Unian.

Ore 10:11 - L’allarme di Kiev: «Mosca vuole collegare centrale Zaporizhzhia a Crimea»

«Vogliono togliere il collegamento a rete ucraina. Le forze russe che occupano la centrale nucleare di Zaporizhzhia nel sud-est dell’Ucraina si stanno preparando a collegare la centrale alla Crimea, annessa da Mosca nel 2014. La stanno danneggiando riorientando la sua produzione di elettricità: il loro piano è di danneggiare tutte le linee della centrale nucleare e di togliere il collegamento al sistema elettrico ucraino». Lo ha affermato l’operatore ucraino Energoatom, citato dal Guardian.

Ore 10:24 - Università di Kiev: «In Russia nel 2023 sarà recessione»

Le sanzioni occidentali mordono l’economia russa che, dopo aver mostrato resilienza nei mesi successivi all’invasione ucraina, nella parte restante del 2022 e per tutto il 2023 sarà in grande difficoltà. Lo rivela uno studio della Kyiv School of Economics, secondo cui il prossimo anno la Russia subirà un calo dei ricavi da petrolio e gas «di oltre il 40%». Ovvero «da circa 330 miliardi di dollari nel 2022 a 190 miliardi di dollari nel 2023», per toccare i «150 miliardi di dollari all’anno entro la fine del 2023». Un livello che lo studio definisce «critico» per l’erario russo. Lo studio prevede inoltre un boom di disoccupati.

Ore 11:25 - Kiev: «Eliminati 42.800 soldati russi dal 24 febbraio»

Le Forze Armate dell’Ucraina hanno eliminato circa 42.800 soldati russi in Ucraina dal 24 febbraio al 10 agosto, di cui 160 il 9 agosto. Lo ha dichiarato lo Stato Maggiore delle Forze Armate di Kiev in un comunicato, riporta Ukrinform. Nelle ultime 24 ore le maggiori perdite delle truppe di Mosca sono avvenute in direzione di Donetsk.

Ore 11:49 - I residenti di Kushuhum: «Vivi per miracolo»

«Siamo vivi per miracolo, dormivo abbracciata a mio figlio e all’improvviso ho avuto la sensazione che esplodesse tutta la casa, l’intero pavimento si è alzato di almeno un metro sotto di noi quando il razzo è caduto in giardino, saranno state le 23.00 di ieri sera». Così Irina Bilovodenko racconta dell’esplosione che ieri sera ha distrutto la sua casa a Kushuhum nella periferia di Zaporizhzhya. Le autorità locali hanno inoltre identificato l’unica vittima: Tatyana Kantzur, di 53 anni. «La donna è stata sorpresa nel sonno e quando sono arrivati i soccorsi era già prima di vita», racconta all’Ansa dal luogo dell’esplosione Il capo dell’amministrazione statale regionale di Zaporizhzhya, Oleg Buryak,.

Ore 12:43 - G7, il controllo di Mosca sulla centrale è un «pericolo»

Il G7 afferma in una nota che il controllo della Russia sulla centrale nucleare di Zaporhizhzhia in Ucraina «mette in pericolo la regione». I dipendenti ucraini dell’impianto, si legge ancora, «devono essere nelle condizioni di svolgere il proprio lavoro senza minacce né pressioni».

Ore 13:18 - Russia: «Perquisita casa della reporter contraria alla guerra»

La polizia russa ha perquisito oggi, senza aspettare l’arrivo di un avvocato, l’abitazione della giornalista Marina Ovsyannikova , nota per la sua contrarietà all’invasione dell’Ucraina da parte delle truppe russe: lo fa sapere la testata indipendente Meduza riportando quanto riferito dal legale della reporter, Dmitry Zakhvatov, all’ong Ovd-Info. Secondo l’avvocato, la perquisizione è legata a un procedimento penale contro la reporter sulla base di una nuova legge «bavaglio» entrata in vigore dopo l’inizio dell’invasione dell’Ucraina da parte delle truppe russe che prevede fino a 15 anni di reclusione per la diffusione di informazioni sulle forze armate che dovessero essere ritenute «false» dalle autorità russe. In base a questa legge, in pratica, chi condanna l’invasione dell’Ucraina rischia pesanti pene detentive in Russia, dove il governo sta rafforzando la censura reprimendo ogni forma di dissenso. La giornalista passerà la notte nel centro di detenzione temporanea Petrovka 38.

L’avvocato ritiene che le accuse, di matrice ovviamente politica, siano legate a una protesta solitaria di inizio luglio non lontano dal Cremlino durante la quale la giornalista aveva stretto in mano un cartello in cui denunciava la morte di bambini a causa della guerra in Ucraina. Per quella protesta, la giornalista era stata fermata dalla polizia e poi rilasciata, ma con l’accusa di matrice politica di aver «screditato l’esercito» ed era stata condannata a una multa di 50.000 rubli. Ovsyannikova, 43 anni, è diventata nota in tutto il mondo per essersi presentata a sorpresa in diretta davanti alle telecamere della tv di Stato russa durante il tg mostrando un cartello contro la guerra in Ucraina ordinata da Vladimir Putin.

Ore 14:07 - Primo italiano indagato per arruolamento in Ucraina

C’è il primo italiano indagato per essere andato a combattere in Ucraina con la resistenza. È un genovese di 19 anni, Kevin Chiappalone, simpatizzante del movimento di estrema destra CasaPound. Il sostituto procuratore Marco Zocco della Direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo genovese lo accusa di essere un mercenario arruolato nella Brigata internazionale ucraina e rischia una condanna da due a sette anni. L’indagine della Digos era partita dopo le dichiarazioni del giovane al settimanale Panorama in cui annunciava di volere partire per difendere l’Ucraina dopo avere sentito Putin che parlava di «denazificare il Paese».

Secondo quanto appreso, il ragazzo, senza alcuna esperienza in ambito militare o nell’uso delle armi, è partito a maggio, entrando nel Paese probabilmente attraverso il confine polacco. Dopo una fase di addestramento, come mostrano anche alcune foto sui social, ora si troverebbe in Donbass. Al momento il giovane è l’unico indagato ma gli investigatori stanno cercando di capire se vi siano altri mercenari e se vi sia una rete di reclutatori. La Digos ha interrogato diverse persone di CasaPound. Da quanto emerso avrebbe fatto tutto da solo tramite internet. Sarebbe arrivato in Polonia con l’aereo e da lì in pullman ha raggiunto il fronte. A Genova era stata avviata una inchiesta su un giro di mercenari filorussi, partiti dopo il conflitto del 2014.

Ore 14:18 - Filorussi: tribunali di guerra a Mariupol entro fine estate

Entro la fine dell’estate, verrà istituito a Mariupol un primo tribunale di guerra russo per giudicare «nazionalisti ucraini» come i membri del battaglione di Azov. Lo ha detto all’agenzia stampa russa Tass il capo dell’autoproclamata repubblica di Donetsk, il filorusso Denis Pushilin. «Siamo nella fase attiva di preparazione del tribunale di guerra. Il primo si insedierà molto probabilmente a Mariupol. Sarà organizzato entro la fine dell’estate», ha detto Pushilin, aggiungendo di voler un tribunale «il più trasparente possibile» con la presenza dei media internazionali.

Ore 15:05 - Mosca: «Capo Aiea riferisca a Consiglio Onu su Zaporizhzhia»

La Russia ha chiesto al direttore generale dell’Aiea, Rafael Grossi, di informare il Consiglio di Sicurezza dell’Onu sull’accusa di Mosca di «recenti attacchi delle forze armate ucraine alla centrale nucleare di Zaporizhia e delle loro potenziali conseguenze catastrofiche». Lo riferiscono fonti diplomatiche del Palazzo di Vetro. La Russia ha chiesto la riunione del Consiglio sull’Ucraina per domani.

Ore 15:26 - Kiev, 9 aerei da guerra russi distrutti in esplosioni in Crimea

L’aeronautica militare ucraina ha affermato che nove aerei da guerra russi sono stati distrutti dalle forti esplosioni che hanno colpito una base aerea in Crimea. La Russia ha negato che gli aerei siano stati danneggiati dalle esplosioni e che ci sia stato un attacco. I funzionari ucraini non hanno rivendicato pubblicamente la responsabilità delle esplosioni, ma hanno deriso la versione russa secondo cui un fumatore sbadato potrebbe aver causato l’incendio e l’esplosione delle munizioni nella base aerea di Saki.

Gli analisti sostengono che questa spiegazione non abbia senso e che gli ucraini potrebbero aver usato missili antinave per colpire la base. Pur evitando di entrare nel merito, diversi funzionari di Kiev hanno sottolineato l’importanza della penisola, annessa da Mosca otto anni fa.

Ore 15:06 - Russia: «Fermata reporter contraria alla guerra» (vedi 13:18)

La giornalista “no-war” russa Marina Ovsyannikova è stata fermata dalla polizia con l’accusa di «aver screditato» l’esercito: lo ha detto all’Afp il suo avvocato, Dmitri Zakhvatov. «Siamo attualmente con gli investigatori. Un’indagine è stata aperta» contro Ovsyannikova per «diffusione di informazioni false» sull’esercito russo, ha detto il legale, aggiungendo che la reporter «è stata fermata». Ovsyannikova è nota per essersi presentata a sorpresa in diretta davanti alle telecamere della tv di Stato russa durante il tg mostrando un cartello contro la guerra in Ucraina ordinata da Vladimir Putin.

Ore 16:17 - G7, Russia mette a repentaglio regione Zaporizhzhia

Il «controllo continuo da parte della Russia della centrale nucleare» di Zaporizhzhia «mette a repentaglio la regione»: lo dice il G7 in una nota. I dipendenti ucraini dell’impianto, si legge ancora, «devono essere nelle condizioni di svolgere il proprio lavoro senza minacce né pressioni». «Pretendiamo che la Russia restituisca immediatamente il controllo della centrale di Zaporizhzhia al suo proprietario legittimo e sovrano, l’Ucraina», si legge ancora nella nota del G7.

Ore 16:55 - J.Post, l’Agenzia Ebraica lascia la Russia

L’Agenzia Ebraica cesserà la sua presenza fisica in Russia, ma continuerà ad offrire servizi online per chi vuole emigrare in Israele. Lo rivela il Jerusalem Post, citando una fonte vicina all’organizzazione. La decisione, si legge, è stata presa durante una riunione che si è tenuta oggi nel quartier generale dell’Agenzia a Gerusalemme. Le autorità di Mosca avevano chiesto ufficialmente la chiusura dell’Agenzia lo scorso 22 luglio, bollandola come «agente straniero», nel quadro della crescente tensione fra Russia e Israele per la guerra in Ucraina. Il primo ministro Yair Lapid aveva avvertito che la chiusura avrebbe avuto gravi ripercussioni nei rapporti bilaterali. Ieri vi è stata una telefonata fra il presidente russo Vladimir Putin e il collega israeliano Isaac Herzog, che non ha risolto la questione.

Ore 17:27 - Russia, Novaya Gazeta multata per fake news

Un tribunale di Mosca ha multato per «fake news» il giornale indipendente Novaya Gazeta, condannandolo a pagare 350.000 rubli (5.500 dollari). La testata diretta dal premio Nobel per la Pace, Dmitri Muratov, è stata sanzionata ai sensi della nuova legge, varata dopo l’avvio della guerra in Ucraina, e che punisce «la diffusione di false informazioni di rilevanza sociale, presentate come notizie attendibili che generano una minaccia per la vita o la salute dei cittadini, o generano minacce per l’ordine pubblico».

Il pezzo incriminato, come riporta l’agenzia Tass, è un reportage firmato dalla celebre giornalista Elena Kostyuchenko da Kherson, pubblicato a fine marzo e che raccontava l’occupazione russa della città ucraina. A fine marzo, Novaya Gazeta era stata costretta a sospenderne la pubblicazione in versione cartacea e digitale «fino al termine dell’operazione speciale sul territorio dell’Ucraina» iniziata il 24 febbraio. Novaya Gazeta aveva smesso di coprire la campagna militare russa dopo l’approvazione della legge che punisce con gravi multe e fino a 15 anni di carcere la diffusione di «fake news» sull’esercito russo.

Ore 18:30 - Soldato ucraino abbatte jet russo Su-25

La Guardia nazionale ucraina ha pubblicato un video che mostra un suo militare che abbatte un aereo russo Su-25 con un sistema di difesa aerea portatile Igla. Lo riporta The Kyiv Independent.

Ore 18:31 - Svizzera pronta a rappresentare interessi Kiev a Mosca

La Svizzera è pronta a rappresentare gli interessi dell’Ucraina in Russia. Lo ha riferito il portavoce del ministero degli Esteri svizzero, Pierre-Alain Elchinger, come riporta la Tass. Kiev ha rotto i rapporti diplomatici con Mosca in risposta all’invasione del Paese a fine febbraio. Il portavoce ha spiegato che è stata l’Ucraina a chiedere di essere rappresentata dalla Svizzera che ora per assumere il mandato deve però ricevere il consenso della Russia.

Ore 18:36 - Cnn: Russia recluta soldati nelle carceri

Per far fronte alla carenza di militari da mandare sul campo in Ucraina, Mosca sta reclutando detenuti nelle carceri russe. Lo scrive Cnn online, precisando di aver condotto sull’argomento un’indagine durata un mese e di aver parlato con i detenuti coinvolti nel nuovo programma e con loro parenti e amici. Ai detenuti stipati in celle anguste vengono fatte promesse di libertà e ricchezza.

Gli attivisti ritengono che centinaia di persone siano state avvicinate in decine di carceri in tutta la Russia, scrive ancora Cnn aggiungendo che si tratta detenuti per quasi ogni tipo di reato, dall’omicidio al traffico di droga. Alcuni «volontari» sono stati prelevati dalla prigione in cui è detenuto un americano di alto profilo incarcerato in Russia, Paul Whelan, un ex Marine condannato a 16 anni per spionaggio. Suo fratello David ha detto in una dichiarazione a luglio di aver sentito che dieci volontari avevano lasciato l’IK17 in Mordovia per la prima linea in Ucraina.

Ore 21:08 - Praga favorevole al bando dei visti Schengen per i russi

Dopo Finlandia, Estonia e Lettonia anche il ministro degli Esteri ceco, Jan Lipavsky, si è dichiarato favorevole all’idea di vietare il rilascio dei visti Schengen ai cittadini russi. La proposta è arrivata dal presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky. A riferirlo è stata l’agenzia ceca Ctk.

Ore 01:51 - Kiev: 7 civili uccisi durante raid russo a Bakhmut

Almeno sette civili sono rimasti uccisi in un bombardamento russo della cittadina orientale ucraina di Bakhmut. Lo riferisce l’ufficio del procuratore generale di Kiev specificando che sono stati colpiti palazzi di diversi piani, case singole e negozi del centro della città. Da giorni Bakhmut e la vicina Soledar sono obiettivo degli attacchi delle forze russe che stanno cercando di avanzare nel Donbass.

Ore 01:55 - Zelensky: più perdite subirà la Russia, prima finirà la guerra

Più perdite subiranno gli occupanti russi, prima gli ucraini saranno in grado di liberare la propria terra e garantire la sicurezza dell’Ucraina: lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo consueto discorso in video serale. «Le forze armate ucraine, la nostra intelligence e le nostre forze dell’ordine non lasceranno senza risposta l’odierno bombardamento russo della regione di Dnipropetrovsk. Tredici persone sono morte a causa dell’attacco degli occupanti a Marhanets. Più di dieci sono feriti, cinque sono in gravi condizioni», ha detto. Zelensly ha sottolineato che le truppe russe hanno colpito con i sistemi lanciarazzi Grad, espressione quotidiana del terrore russo, proprio come negli attacchi a Mykolaiv e Kharkiv, e dimostra ancora una volta che «è necessario aumentare gli aiuti militari all’Ucraina». «Questa è una domanda che preoccupa assolutamente tutti: quando finirà la guerra? Qualcuno dice mesi, qualcuno un anno, qualcuno anche di più. Ma la questione in realtà dipende direttamente dalle perdite che la Russia subirà. Più perdite subiscono gli occupanti, prima saremo in grado di liberare la nostra terra e garantire la sicurezza dell’Ucraina. Questo è ciò a cui dovrebbero pensare tutti coloro che difendono il nostro stato e aiutano l’Ucraina: come infliggere le maggiori perdite possibili agli occupanti in modo che il tempo della guerra si accorci», ha detto Zelensky.

Ore 01:59 - Kiev: per la ricostruzione dell’Ucraina almeno 188 miliardi di dollari

L’Ucraina avrà bisogno di almeno 188 miliardi di dollari per la ricostruzione. È la valutazione fatta dal KSE Institute (l’unità analitica della Kyiv School of Economics), secondo cui l’invasione della Russia ha già portato a una perdita diretta di 110 miliardi di dollari legata alla distruzione di edifici residenziali e non residenziali e di siti infrastrutturali, di cui 2,1 miliardi di dollari solo della scorsa settimana. Tra i siti presi in considerazione figurano oltre 300 ponti e relativi attraversamenti danneggiati o totalmente distrutti dalle forze armate di Mosca. Dall’inizio della guerra della Russia contro l’Ucraina, almeno 15mila appartamenti, 116mila case private, 388 imprese, 18 aeroporti civili, 764 asili nido, 43mila macchine agricole, quasi 2000 negozi, 27 centri commerciali, 511 edifici amministrativi, 28 depositi di petrolio, 106.140 auto private, 634 strutture culturali, 764 asili nido, 934 strutture sanitarie, 119 strutture dei servizi sociali sono state danneggiate, distrutte o sequestrate.

Ore 02:07 - La Crimea e la gestione «all’israeliana» del conflitto da parte di Kiev

(Andrea Marinelli e Guido Olimpio) Sui fronti terrestri è sempre guerra d’attrito, l’attenzione è rivolta alleesplosioni devastanti che hanno scosso la base russa in Crimea . Storia seguita mercoledì da un nuovo bombardamento nella zona settentrionale di Chongar, località a 160 chilometri dalla prima linea. Le deflagrazioni ravvicinate, le colonne di fumo, le fiamme sotto gli occhi dei bagnanti presenti sulle spiagge della zona attorno all’aeroporto militare di Saki. Pesanti i danni: 250 abitanti evacuati, una sessantina di appartamenti e una ventina di siti commerciali danneggiati, forse 9 velivoli perduti. Mosca, non potendo negare l’evidenza, ha portato avanti la teoria di un incidente in un deposito. Uno scenario scontato, una narrazione per non darla vinta all’avversario. Ricordate? Fu la stessa cosa quando venne colato a picco il Moskva, in Mar Nero, affondamento attribuito ad un’avaria catastrofica. Gli ucraini, invece, hanno prima alluso ad un loro attacco missilistico e qualche ufficiale ha raccontato al New York Times che avevano impiegato un’ arma di produzione locale, il Grim 2, ordigno poco più di un prototipo, trasportato da un grosso veicolo e con raggio d’azione di 280 chilometri. Ma era solo il primo passo. Fonti interpellate da Washington Post hanno dirottato il merito sulle forze speciali con una precisazione: non hanno usato mezzi d’origine occidentale. Successivamente – cosa accaduta in passato - hanno smentito il loro coinvolgimento. In parallelo sono girate ipotesi di un’azione di sabotaggio dei partigiani, di droni-kamikaze, di missili anti-nave in ruolo terrestre, di un nuovo munizionamento in grado di raggiungere target in profondità.

Ore 02:22 - Zaporizhzhia e lo spettro del disastro nucleare

(Lorenzo Cremonesi, inviato a Odessa) Sullo scacchiere ucraino si ripropone incombente il rischio nucleare. Un rischio che Mosca e Kiev si rimpallano a vicenda, mischiando propaganda bellica e allarme reale in una miscela altamente instabile, che torna a scatenare la preoccupazione dei massimi organismi internazionali. Russi e ucraini si accusano gli uni con gli altri di usare gli impianti nucleari come scudi per coprire le rispettive operazioni militari. Lo stesso Rafael Grossi, direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), chiede da tre giorni a gran voce che un team di suoi esperti possa intervenire immediatamente sul campo per verificare la situazione. Al cuore del problema resta la centrale atomica di Energodar, nella regione centro-meridionale di Zaporizhzhia: un enorme complesso civile per la produzione d’energia che con i suoi sei reattori è il più potente d’Europa.

Ore 04:58 - Kiev: colpiti due deposizioni di munizioni dei russi, uccisi 41 soldati

L’esercito ucraino ha preso di mira due depositi di munizioni russi. Lo rende noto Kiev Indipendent aggiungendo che, secondo il comando operativo «Sud», le forze ucraine hanno ucciso 41 soldati russi e distrutto tre obici «Msta-B», un drone «Eleron-3», un centro di controllo e sette veicoli corazzati e militari. L’esercito ucraino ha anche effettuato sei attacchi aerei nel distretto di Beryslav nell’oblast di Kherson, colpendo posizioni di personale, armi ed equipaggiamento russi.

Odessa, partono le navi col grano ma nessuno le vuole. Bianca Leonardi su Nicolaporro.it il 10 Agosto 2022.

“Oggi c’è un faro sul Mar Nero. Un faro di speranza, possibilità e sollievo in un mondo che ne ha più che mai bisogno”, affermava Guterres lo scorso 22 luglio, poco dopo che la Russia e l’Ucraina avevano firmato l’accordo sull’export dei cereali. Oggi, a meno di un mese, c’è una barca in mezzo al mare, la prima barca partita da Odessa il primo agosto, direzione Libano e contenente 26 mila tonnellate di mais.

Un po’ come i passeggeri rimasti a terra dal Titanic salutavano con il fazzoletto, la sua partenza sembrava sicuramente l’inizio di una possibile pace tra Russia e Ucraina, dopo la lunga trattativa sull’accordo. Ma quella nave, oggi, è ancora in mare, mai arrivata a destinazione. Si trova ferma di fronte a un porto della Turchia meridionale per il semplice motivo che l’acquirente libanese ha deciso di non volere più il carico di merce. Un paradosso surreale che, per ora, non può che dimostrare l’insuccesso logistico e organizzativo del famigerato accordo sul grano, considerando la crisi economica che sta colpendo tutto il mondo, ma in particolare i paesi africani e vicino Oriente.

“La spedizione sta cercando un altro destinatario a cui consegnare il carico, probabilmente sempre in Libano”, ha liquidato così con un post l’ambasciatore di Kiev a Beirut. La nave Ranzoni, che batte la bandiera del Sierra Leone, è quindi in attesa da giorni con tonnellate di risorse che, con tutta probabilità, andranno disperse. “L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha esposto milioni di persone al rischio fame. L’accordo di Istanbul è un passo nella giusta direzione”, affermava il capo della diplomazia Borrel il giorno della chiusura dell’accordo. Una direzione confusa verrebbe da dire, stando ai fatti.

Ed è così che l’approssimazione fa da sfondo anche questa volta e la diplomazia si dimostra non sufficientemente in grado di gestire questioni estremamente delicate. Uno scivolone senza precedenti, in primis da parte delle Nazioni Unite che, non solo si sono trovate in questo teatrino non verificando la sicura disponibilità del destinatario, mettendo a rischio un intero carico prezioso. Ciò che è ancora più sconcertante è l’immobilismo di tutti i protagonisti che, senza dare troppo nell’occhio, hanno semplificato il tutto in un “cercasi chi vuole 23 mila tonnellate di mais”.

Se il buongiorno di vede dal mattino, con la prima nave, che avrebbe dovuto rappresentare il simbolo del successo della diplomazia, in balia delle onde, non possiamo far altro che aspettarci di tutto ormai. Riprendendo le parole dell’ex premier Draghi: “Il successo del piano dipenderà dalla rapida e piena attuazione degli accordi”. No, non è andata proprio così. Bianca Leonardi, 10 agosto 2022 

Claudio Del Frate per corriere.it il 10 Agosto 2022

La sua partenza dal porto di Odessa era stata salutata come un auspicio di pace tra Russia e Ucraina. Ma la nave Razoni non sembra accompagnata da una buona stella: da quattro giorni si trova infatti ferma all’ancora davanti a un porto della Turchia meridionale perché il destinatario del carico, oltre 26.000 tonnellate di mais, ha rifiutato di prenderselo. «L’ho atteso per cinque mesi, troppo tardi». Al momento, però, nessuno si è fatto avanti per riacquistare il cereale.

Il sito di tracciamento Marinetraffic mostra la Razoni - un cargo battente bandiera della Sierra Leone - immobile a poche miglia dal porto di Mersin, sul Mediterraneo, lungo la costa meridionale della Turchia. La sua destinazione era il Libano ma il perché di questo stallo lo ha spiegato l’ambasciata ucraina a Beirut: «Secondo le informazioni fornite dall’esportatore a bordo della nave, l’acquirente in Libano ha rifiutato di accettare il carico a causa dei ritardi nei termini di consegna». Le 26.000 tonnellate di mais - destinato a diventare mangime per animali - erano in effetti attese in Medio oriente dallo scorso febbraio.

Che cosa accadrà adesso? «Lo spedizioniere sta adesso cercando un altro destinatario a cui consegnare il carico, possibilmente sempre in Libano» informa sempre l’ambasciata di Kiev a Beirut sul suo profilo Facebook. Un paradosso, dal momento che il blocco del commercio di cereali stava mettendo in crisi la sopravvivenza di molte economie specie in Africa e vicino Oriente.

La Razoni aveva potuto prendere il largo da Odessa una settimana fa in seguito a un accordo -il primo dall’inizio del conflitto - tra Russia e Ucraina e grazie alla mediazione della Turchia . Il cargo si era fatto strada tra le mine di cui è disseminato il mar Nero e in molti -a partire da papa Francesco - avevano letto in questo evento il primo spiraglio di pace. Dopo la nave della Sierra Leone altre sei unità sono salpate da Odessa, dove sono ferme circa 20 milioni di tonnellate di cereali.

L’Ucraina garantisce il 10% della produzione mondiale di grano e proprio la fine del blocco e le aspettative che aveva portato con sè aveva provocato un deciso calo dei prezzi dei generi alimentari nel mondo. Anche la Fao ha certificato questa diminuzione, calcolandola globalmente dell’8,6% in un mese.

Ucraina-Russia, news sulla guerra dell'11 agosto. Lorenzo Cremonesi, Giusi Fasano, Paolo Foschi e Valentina Santarpia su Il Corriere della Sera l'11 Agosto 2022.

Le notizie di giovedì 11 agosto. Crimea: la ricostruzione evidenzia la distruzione di velivoli nella base militare russa. Medvedev visita il Donbass

• La guerra in Ucraina è al 169 esimo giorno.

• Mistero sulla base aerea russa di Saki, in Crimea, colpita da diverse devastanti esplosioni. Fonti ucraine avevano rivendicato l’attacco, poi il ministero della Difesa di Kiev ha smentito: una tattica per non scoprire le proprie carte?

• L’esercito russo continua a martellare con artiglieria e razzi città e paesini ucraini, le truppe di Kiev rispondono con azioni mirate.

• Si combatte intorno all’impianto di Zaporizhzhia, c’è il rischio di un incidente nucleare. Appello degli Usa per demilitarizzare la regione.

Ore 06:09 - Kiev: 7 civili uccisi durante raid russo a Bakhmut

Almeno sette civili sono rimasti uccisi in un bombardamento russo della cittadina orientale ucraina di Bakhmut. Lo riferisce l’ufficio del procuratore generale di Kiev specificando che sono stati colpiti palazzi di diversi piani, case singole e negozi del centro della città. Da giorni Bakhmut e la vicina Soledar sono obiettivo degli attacchi delle forze russe che stanno cercando di avanzare nel Donbass.

Ore 06:12 - Zelensky: più perdite subirà la Russia, prima finirà la guerra

Più perdite subiranno gli occupanti russi, prima gli ucraini saranno in grado di liberare la propria terra e garantire la sicurezza dell’Ucraina: lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo consueto discorso in video serale. «Le forze armate ucraine, la nostra intelligence e le nostre forze dell’ordine non lasceranno senza risposta l’odierno bombardamento russo della regione di Dnipropetrovsk. Tredici persone sono morte a causa dell’attacco degli occupanti a Marhanets. Più di dieci sono feriti, cinque sono in gravi condizioni», ha detto. Zelensly ha sottolineato che le truppe russe hanno colpito con i sistemi lanciarazzi Grad, espressione quotidiana del terrore russo, proprio come negli attacchi a Mykolaiv e Kharkiv, e dimostra ancora una volta che «è necessario aumentare gli aiuti militari all’Ucraina». «Questa è una domanda che preoccupa assolutamente tutti: quando finirà la guerra? Qualcuno dice mesi, qualcuno un anno, qualcuno anche di più. Ma la questione in realtà dipende direttamente dalle perdite che la Russia subirà. Più perdite subiscono gli occupanti, prima saremo in grado di liberare la nostra terra e garantire la sicurezza dell’Ucraina. Questo è ciò a cui dovrebbero pensare tutti coloro che difendono il nostro stato e aiutano l’Ucraina: come infliggere le maggiori perdite possibili agli occupanti in modo che il tempo della guerra si accorci», ha detto Zelensky.

Ore 06.14 - Kiev: per la ricostruzione dell’Ucraina almeno 188 miliardi di dollari

L’Ucraina avrà bisogno di almeno 188 miliardi di dollari per la ricostruzione. È la valutazione fatta dal KSE Institute (l’unità analitica della Kyiv School of Economics), secondo cui l’invasione della Russia ha già portato a una perdita diretta di 110 miliardi di dollari legata alla distruzione di edifici residenziali e non residenziali e di siti infrastrutturali, di cui 2,1 miliardi di dollari solo della scorsa settimana. Tra i siti presi in considerazione figurano oltre 300 ponti e relativi attraversamenti danneggiati o totalmente distrutti dalle forze armate di Mosca. Dall’inizio della guerra della Russia contro l’Ucraina, almeno 15mila appartamenti, 116mila case private, 388 imprese, 18 aeroporti civili, 764 asili nido, 43mila macchine agricole, quasi 2000 negozi, 27 centri commerciali, 511 edifici amministrativi, 28 depositi di petrolio, 106.140 auto private, 634 strutture culturali, 764 asili nido, 934 strutture sanitarie, 119 strutture dei servizi sociali sono state danneggiate, distrutte o sequestrate.

Ore 06.15 - La Crimea e la gestione «all’israeliana» del conflitto da parte di Kiev

(Andrea Marinelli e Guido Olimpio) Sui fronti terrestri è sempre guerra d’attrito, l’attenzione è rivolta alle esplosioni devastanti che hanno scosso la base russa in Crimea . Storia seguita mercoledì da un nuovo bombardamento nella zona settentrionale di Chongar, località a 160 chilometri dalla prima linea. Le deflagrazioni ravvicinate, le colonne di fumo, le fiamme sotto gli occhi dei bagnanti presenti sulle spiagge della zona attorno all’aeroporto militare di Saki. Pesanti i danni: 250 abitanti evacuati, una sessantina di appartamenti e una ventina di siti commerciali danneggiati, forse 9 velivoli perduti. Mosca, non potendo negare l’evidenza, ha portato avanti la teoria di un incidente in un deposito. Uno scenario scontato, una narrazione per non darla vinta all’avversario. Ricordate? Fu la stessa cosa quando venne colato a picco il Moskva, in Mar Nero, affondamento attribuito ad un’avaria catastrofica. Gli ucraini, invece, hanno prima alluso ad un loro attacco missilistico e qualche ufficiale ha raccontato al New York Times che avevano impiegato un’arma di produzione locale, il Grim 2, ordigno poco più di un prototipo, trasportato da un grosso veicolo e con raggio d’azione di 280 chilometri. Ma era solo il primo passo. Fonti interpellate da Washington Post hanno dirottato il merito sulle forze speciali con una precisazione: non hanno usato mezzi d’origine occidentale. Successivamente – cosa accaduta in passato - hanno smentito il loro coinvolgimento. In parallelo sono girate ipotesi di un’azione di sabotaggio dei partigiani, di droni-kamikaze, di missili anti-nave in ruolo terrestre, di un nuovo munizionamento in grado di raggiungere target in profondità.

Ore 06:17 - Zaporizhzhia e lo spettro del disastro nucleare

(Lorenzo Cremonesi, inviato a Odessa) Sullo scacchiere ucraino si ripropone incombente il rischio nucleare. Un rischio che Mosca e Kiev si rimpallano a vicenda, mischiando propaganda bellica e allarme reale in una miscela altamente instabile, che torna a scatenare la preoccupazione dei massimi organismi internazionali. Russi e ucraini si accusano gli uni con gli altri di usare gli impianti nucleari come scudi per coprire le rispettive operazioni militari. Lo stesso Rafael Grossi, direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), chiede da tre giorni a gran voce che un team di suoi esperti possa intervenire immediatamente sul campo per verificare la situazione. Al cuore del problema resta la centrale atomica di Energodar, nella regione centro-meridionale di Zaporizhzhia: un enorme complesso civile per la produzione d’energia che con i suoi sei reattori è il più potente d’Europa.

Ore 06.19 - Kiev: colpiti due deposizioni di munizioni dei russi, uccisi 41 soldati

L’esercito ucraino ha preso di mira due depositi di munizioni russi. Lo rende noto Kiev Indipendent aggiungendo che, secondo il comando operativo «Sud», le forze ucraine hanno ucciso 41 soldati russi e distrutto tre obici «Msta-B», un drone «Eleron-3», un centro di controllo e sette veicoli corazzati e militari. L’esercito ucraino ha anche effettuato sei attacchi aerei nel distretto di Beryslav nell’oblast di Kherson, colpendo posizioni di personale, armi ed equipaggiamento russi.

Ore 06:36 - Cnn: le foto satellitari mostrano 7 aerei russi distrutti nella base di Saki

Almeno sette aerei da guerra russi sono stati distrutti dalle esplosioni nella base di Saki, in Crimea. Lo sostiene la Cnn, sulla base delle foto satellitari che mostrano le carcasse di 7 jet bruciati lungo la pista di decollo. Il ministero della Difesa ucraino ha smentito la tesi dell’attacco missilistico di Kiev contro la base, mentre Mosca si è limitata a dire che le esplosioni sono state causate dalla deflagrazione di due depositi di munizioni.

Ore 08:10 - Ribelli filorussi: fuoriuscita di ammoniaca a Donetsk

I ribelli filorussi in Donbass annunciano che si è verificato un incidente presso un birrificio con una fuoriuscita di ammoniaca a Donetsk. Il Ministero delle situazioni di emergenza della sedicente repubblica di Donetsk sostiene che la fuoriuscita si è verificata a seguito di un attacco ucraino.

Ore 08:19 - Ancora bombe nella notte a Nikopol, morti due civili

Notte di bombardamenti russi nella regione dell’Ucraina orientale di Dnipropetrovsk: tre persone sono state uccise a Nikopol, nove i feriti. Il capo dell’amministrazione militare regionale, Valentyn Reznichenko, lo ha annunciato su Telegram . «Una notte con bombardamenti e vittime. L’esercito russo ha attaccato quattro distretti della regione. Nikopol è stata bombardata più volte, due persone sono state uccise, 7 ferite. Più di 40 edifici sono stati danneggiati, 5 gli appartamenti distrutti. I soccorritori stanno ancora lavorando. La linea elettrica è stata interrotta. Più di 6.000 persone sono senza elettricità». Ieri nel distretto sono state contate 13 vittime civili in seguito agli attacchi russi.

Ore 08:26 - Cnn: una montatura la versione russa sulla prigione di Olenivka

«La versione russa sull’attacco del 29 luglio alla prigione di Olenivka in cui sono morti oltre 50 prigionieri di guerra ucraini, per la maggior parte del battaglione Azov, è molto probabilmente un’invenzione»: è la conclusione di un’inchiesta della Cnn basata sull’analisi di video e fotografie, immagini satellitari, e sul lavoro di esperti forensi e di armi. Secondo gli specialisti la mancanza di accesso rende impossibili conclusioni definitive, ma la maggior parte dei segnali indica che nel centro di detenzione c’è stato un incendio intenso e, secondo diversi testimoni, non si è sentito il rumore di un razzo in arrivo.

Ore 09:31 - Una nave cargo da Odessa arriva domani sera a Ravenna

Una nave cargo da Odessa arriverà domani sera a Ravenna con un carico di mais. L’Agenzia delle accise e dogane e monopoli sarà presente, anche con un laboratorio chimico, quando partiranno le operazioni di verifica, il 14 agosto in mattinata.

L’Agenzia delle Accise Dogane e Monopoli fa sapere che «sta seguendo da mesi con particolare attenzione la situazione nel Donbass per garantire la legalità e la sicurezza delle merci che arrivano in Italia- come spiega il Direttore Generale dell’Agenzia Marcello Minenna- I reparti specializzati antifrode e chimici saranno al lavoro anche domani quando a Ravenna è attesa la prima nave cargo carica di mais». Da parte di Minenna «un ringraziamento speciale alle oltre diecimila donne e uomini dell’Agenzia che sono al lavoro anche in questi giorni di agosto con passione e spirito di servizio».

Ore 09:47 - Stasera Consiglio di sicurezza Onu su Zaporizhzhia

Attesa per la riunione d’emergenza di oggi del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per discutere la situazione della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzia, che Kiev e Mosca si accusano reciprocamente di aver bombardato. L’incontro, richiesto dalla Russia, dovrebbe tenersi questa sera alle 21 italiane. Ieri il gruppo dei Paesi più industrializzati del G7 ha accusato Mosca di «mettere in pericolo» la regione intorno a Zaporizhzhia e ha chiesto la restituzione dell’impianto all’Ucraina.

Ore 10:27 - Incidenti in Crimea e Bielorussia, Kiev: «Un avvertimento»

Diverse esplosioni si sono verificate nell’aerea della base aerea di Zyabrovka, vicino alla città di Gomel, nel sud della Bielorussia. Lo scrive Ukrainska pravda, citando il canale Telegram di Belaruski Hajun, che fornisce notizie militari indipendenti. La base, viene ricordato, è completamente controllata dalle forze russe. Secondo il ministro della Difesa di Minsk, l’esplosione è dovuta a un «incidente» mentre si stava sostituendo un motore a un mezzo di equipaggiamento. Anche le esplosioni di ieri in Crimea sono state attribuite dalle autorità russe a incidenti. Ma la versione di Kiev è diversa e lascerebbe pensare a sabotaggi ad hoc.

«L’epidemia di incidenti tecnici negli aeroporti militari di Crimea e Bielorussia dovrebbe essere considerata dai militari russi come un avvertimento: dimenticate l’Ucraina, toglietevi l’uniforme e andatevene. Né nella Crimea occupata né nella Bielorussia occupata potete sentirvi al sicuro. Il Karma ti trova ovunque». Così Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, su Twitter.

Ore 10:29 - L’Ucraina ha ottenuta moratoria di due anni sul debito estero

L’Ucraina ha ottenuto dai suoi creditori internazionali una moratoria di due anni sul suo debito estero, stimato in 20 miliardi di dollari. Lo ha annunciato il primo ministro Denys Chmygal. «Gli investitori nel debito estero dell’Ucraina hanno concordato di ritardare i pagamenti fino al 2024. Ciò consente all’Ucraina di mantenere la stabilità macrofinanziaria e rafforzare la redditività economica», ha scritto Chmygal mercoledì sera su Twitter. «Siamo grati agli investitori per aver accettato la nostra proposta. Grazie alla solidarietà con l’Ucraina mostrata dalla comunità di investitori privati e dal settore pubblico ufficiale, saremo in grado di soddisfare le esigenze del popolo ucraino», ha affermato il ministro delle Finanze, Serguii Marchenko, citato in un comunicato stampa. Un gruppo di creditori occidentali tra cui Francia, Stati Uniti, Germania, Giappone e Regno Unito aveva concordato il 20 luglio un rinvio dei pagamenti degli interessi sul debito ucraino su richiesta di Kiev, esortando altri obbligazionisti a fare lo stesso. L’economia ucraina è crollata dall’inizio della guerra con la Russia iniziata il 24 febbraio e potrebbe vedere il suo Pil crollare del 45% quest’anno, secondo le ultime stime della Banca Mondiale di giugno.

Ore 10:37 - Kiev pubblica video ironico per turisti russi in Crimea

Il ministero della Difesa ucraino ha pubblicato un video con un messaggio in seguito all’attacco alla base aerea in Crimea: «A meno che non vogliano una pausa estiva spiacevolmente calda, consigliamo ai nostri stimati ospiti russi di non visitare la Crimea ucraina. Perché nessuna quantità di crema solare li proteggerà dagli effetti pericolosi del fumo in aree non autorizzate». Il ministero della Difesa ucraino due giorni fa ha smentito che le forze di Kiev abbiano attaccato la base aerea russa di Saki, in Crimea. Il video, con colonna sonora di Cruel Summer di Bananarama, elenca una serie di luoghi per le vacanze estive che i turisti russi in Crimea avrebbero potuto scegliere e avverte che sarebbe un grosso errore decidere di andare in vacanza in Ucraina. Quindi taglia insieme i filmati dei social media delle esplosioni del 9 agosto insieme a clip di turisti che fuggono dalle spiagge e piangono all’indomani dell’accaduto. Il riferimento al «fumo in aree non autorizzate» si riferisce alla spiegazione delle autorità russe secondo cui le esplosioni nella base aerea in Crimea, che sembrano aver distrutto alcuni aerei russi da guerra russi, sarebbero state causate da un incendio accidentale alla base.

Ore 10:56 - Parlamento Lettonia: «Russia stato sponsor del terrorismo»

Il parlamento della Lettonia ha adottato una risoluzione con cui dichiara la Russia «Stato sponsor del terrorismo» e secondo la quale le sue azioni in Ucraina costituiscono «un genocidio mirato contro il popolo ucraino». Nel testo i parlamentari invitano altri Paesi a esprimere la stessa posizione.

Ore 11:46 - Mosca: appelli a non dare visti a cittadini russi sono sciovinismo, Scholz: «Mi trovo a disagio»

Gli appelli di diversi paesi a vietare il rilascio di visti Schengen ai russi «sono manifestazioni aperte di sciovinismo». Lo ha affermato il vicedirettore del dipartimento di informazione e stampa del ministero degli Esteri russo Ivan Nechaev. Lo riporta la Tass. «Abbiamo già commentato queste dichiarazioni provocatorie - ha aggiunto - Le consideriamo un desiderio sconsiderato di cancellare tutto ciò che è russo, ma questo è impossibile». Mosca ha anche lanciato un appello all’Unione europea perché abbia il «buon senso» di non negare i visti ai russi.

Sulla questione è intervenuto anche il cancelliere tedesco Olaf Scholz, che si è detto «a disagio» con l’opzione di negare i visti ai cittadini russi. «Questa è la guerra di Putin e quindi mi trovo a disagio con l’opzione» di negare i visti turistici a tutti i cittadini russi». Scholz ha sottolineato che ci sono numerose sanzioni e provvedimenti per l’invasione dell’Ucraina e perderebbero effetto se colpissero tutti, anche «chi non ha colpe». 

Ore 11:50 - Filorussi Zaporizhzhia: respinto tentativo attacco Kiev a centrale

La centrale nucleare di Zaporizhzhia «è in funzione e non ci sono pericoli di radiazioni». Lo ha detto Vladimir Rogov, membro del consiglio principale dell’amministrazione regionale filorussa locale. «Ieri il sistema di difesa aerea ha respinto un attacco di missili e droni delle truppe ucraine alla città di Energodar e alla centrale nucleare», ha rivelato.

Ore 11:59 - Finlandia: sito del governo attaccato da hacker russi

Il sito del governo finlandese è stato hackerato. Secondo fonti dell’emittente di servizio pubblico Finlandese Yle, sarebbe il gruppo hacker russo NoName057(16) ad essere responsabile dell’attacco. Su Telegram, il gruppo responsabile ha postato: «Abbiamo deciso di fare una visita “amichevole” alla Finlandia, in cui le agenzie governative sono determinate a unirsi alla NATO». Secondo Mikko Hypponen, esperto di sicurezza dell’azienda-it Withsecure, il gruppo è conosciuto: «È uno dei più visibili durante la guerra in Ucraina. Sono un gruppo hacker patriottico». Il sito internet del governo finlandese è tornato in funzione nel corso della giornata.

Ore 12:05 - Mosca, Kiev usa mine antiuomo illegali nel Donbass

Mosca accusa Kiev di uso «illegale e disumano» di mine antiuomo. Lo ha detto Ivan Nechaev, vicedirettore del dipartimento di informazione e stampa del ministero degli Esteri russo. Lo riporta Ria Novosti. «Cercheremo di assicurare alla giustizia coloro che sono coinvolti in questa pratica criminale contro i civili», ha aggiunto. Nechaev ha ricordato che Mosca solleva regolarmente la questione dell’uso da parte dell’Ucraina di mine antiuomo nel Donbass «anche all’Onu».

Ore 12:39 - Russia e Usa discutono possibile scambio detenuti

Le «autorità competenti» di Russia e Stati Uniti stanno conducendo trattative per un possibile scambio di detenuti: lo ha affermato il vice direttore del dipartimento Informazione e stampa del ministero degli Esteri russo, Ivan Nechaev, ripreso dall’agenzia Interfax, aggiungendo che «nel corso del processo negoziale, devono essere presi in considerazione gli interessi di entrambe le parti». Il ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov nei giorni scorsi ha dichiarato che Mosca è pronta a discutere con Washington, attraverso un canale di comunicazione a livello presidenziale, un possibile scambio di detenuti che coinvolga la cestista americana Brittney Griner, alla quale in Russia è stata inflitta in primo grado una condanna a nove anni considerata palesemente ingiusta, sproporzionata e di matrice politica

Ore 12:57 - Mosca, noi terroristi? Lettonia xenofoba e neonazista

Non si è fatta attendere la replica di Mosca alla decisione del parlamento della Lettonia di dichiarare la Russia come paese sponsor del terrorismo: «è stata guidata dalla xenofobia. Gli ideologi di questa decisione sono neonazisti», ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova sul suo canale Telegram. Lo riportano le agenzie di stampa russe.

Ore 13:12 - Estonia chiude confini a russi con visti Schengen

L’Estonia chiuderà il confine per i cittadini russi con visti Schengen. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri estone Urmas Reinsalu. La misura entrerà in vigore fra una settimana con alcune significative eccezioni. Saranno esentate «le persone che sono dipendenti di missioni diplomatiche in Estonia e i loro familiari. Persone impegnate nel trasporto internazionale di merci e passeggeri. Persone aventi diritto alla libera circolazione ai sensi del diritto dell’Ue. Persone il cui ingresso in Estonia è necessario per motivi umanitari, così come i parenti stretti di persone che hanno la cittadinanza estone o un permesso di soggiorno permanente in Estonia», ha spiegato il ministro.

Ore 13:19 - Mosca: Svizzera non può rappresentare diplomaticamente Kiev, non è neutrale

La Svizzera «ha perso il suo status neutrale e non può rappresentare gli interessi di Kiev in Russia». Lo ha dichiarato Ivan Nechaev, vicedirettore del dipartimento di informazione e stampa del ministero degli Esteri russo. Lo riporta Ria Novosti. Berna e Kiev avevano concordato che la Svizzera rappresentasse gli interessi dell’Ucraina in Russia, e attendevano un parere in merito da Mosca. «Abbiamo risposto molto chiaramente che la Svizzera, purtroppo, ha perso lo status di Stato neutrale e non può agire né come intermediario né come rappresentante di interessi. Come sapete, Berna ha aderito alle sanzioni illegali contro la Russia, sostiene il regime nazista a Kiev partecipa a un’aggressiva campagna russofobica lanciata dall’Occidente e dall’Ucraina», ha affermato Nechaev.

Ore 13:36 - Russia, incendio in sito militare vicino a Mosca

Un incendio è scoppiato nelle scorse ore in un sito militare a D olgoprudnyj, a nord di Mosca. Lo riporta l’agenzia Tass. Secondo notizie diffuse dal ministero per le Emergenze, le fiamme interessano un’area di 1.200 metri quadrati. La Tass scrive di aver avuto conferma da una fonte dei servizi di emergenza che l’indirizzo indicato in una chiamata ricevuta dai vigili del fuoco per segnalare l’incendio corrisponde a un’unità militare.

Ore 13:37 - Zelensky: rischio disastro nucleare a Zaporizhzhya

La Russia è uno stato terrorista che ha preso in ostaggio la centrale nucleare di Zaporizhzhya come arma di ricatto. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, intervenendo in video alla conferenza dei donatori di Copenaghen. A Zaporizhzhya, ha avvertito, si rischia un disastro nucleare come quello di Cernobyl nel 1986, «dobbiamo proteggere l’Europa da questa minaccia».

Ore 13:55 - Guterres a Mosca e Kiev: stop attività militari Zaporizhia

«Invito le forze militari di Russia e Ucraina a cessare immediatamente tutte le attività militari nelle immediate vicinanze dell’impianto di Zaporizhzhia. Esorto le parti a ritirare dall’impianto tutto il personale e le attrezzature militari e ad astenersi da qualsiasi ulteriore dispiegamento di forze o attrezzature sul sito». È l’appello del segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres. «La struttura non deve essere utilizzata come parte di alcuna operazione militare - ha aggiunto - Occorre invece un accordo urgente a livello tecnico su un perimetro sicuro di smilitarizzazione per garantire la sicurezza dell’area».

Guterres ha poi insistito che «dobbiamo essere chiari sul fatto che qualsiasi potenziale danno a Zaporizhzhia o a qualsiasi altro impianto nucleare in Ucraina, o altrove, potrebbe portare a conseguenze catastrofiche non solo per le immediate vicinanze, ma per la regione e oltre. Questo è del tutto inaccettabile». Nonostante il suo appello al buon senso, il segretario generale si è detto «molto preoccupato» perché invece della riduzione dell’escalation, «negli ultimi giorni sono stati segnalati altri incidenti profondamente preoccupanti che potrebbero, se continuassero, portare al disastro».

Ore 14:19 - McDonald's riaprirà i punti vendita in Ucraina

McDonald's ha dichiarato che inizierà a riaprire gradualmente alcuni ristoranti nella capitale, Kiev e nell'Ucraina occidentale. «Abbiamo parlato a lungo con i nostri dipendenti che hanno espresso un forte desiderio di tornare alla normalità», ha detto Paul Pomroy, vicepresidente senior aziendale dei mercati internazionali, in un messaggio ai dipendenti. «Negli ultimi mesi si è rafforzata la convinzione che ciò avrebbe sostenuto un piccolo ma importante senso di normalità». McDonald's ha 109 ristoranti in Ucraina ma non ha detto quanti avrebbero riaperto e quando ciò accadrà.

Ore 14:55 - Ue, fornite a Kiev 66.224 tonnellate di aiuti. Zelensky chiede ancora

Dall’invasione russa del 24 febbraio, l’Unione Europea ha inviato 66.224 tonnellate di aiuti in Ucraina, fra cui 180 ambulanze, 125 mezzi dei vigili del fuoco, 300 generatori, 35 macchinari pesanti, quattro ponti galleggianti e forniture mediche. «Siamo tutti inorriditi dalle atrocità russe in Ucraina. Con la fornitura di aiuti di emergenza, possiamo almeno ridurre l’enome pressione sul sistema ucraino d’assistenza», ha detto Janez Lenarcic, commissario Ue per la gestione delle crisi, fornendo il dato sugli aiuti europei. Per la distribuzione degli aiuti, ha spiegato, sono stati organizzati centri logistici in Polonia, Romania e Slovacchia.

Ma per il premier ucraino Zelensky non basta: «Le sanzioni contro la Russia dovrebbero essere rafforzate. In risposta al ricatto nucleare, abbiamo bisogno di sanzioni severe contro Rosatom e l’intera industria nucleare russa, non un accordo con loro». Attualmente «la Russia riceve ancora decine di miliardi di dollari grazie agli scambi con altri Paesi, in particolare l’Europa. E in Ucraina il disavanzo mensile del solo bilancio dello Stato è di circa 5 miliardi di dollari». Infine, ha detto, «soprattutto, abbiamo bisogno di ancora più sostegno con armi e munizioni. L’Ucraina ha bisogno di armi di tale potenza, così a lungo raggio, che la Russia venga costretta a pensare finalmente a trovare una soluzione pacifica»

Ore 15:10 - Kiev: inviate prove di violazioni russe in centrale Zaporizhzhia

L’Ucraina ha fornito all’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA) e alle Nazioni Unite prove delle violazioni dei principi di sicurezza nucleare da parte dei russi nella centrale nucleare di Zaporizhzhia e ha chiesto l’invio urgente di una missione internazionale composta da specialisti dell’AIEA ed esperti militari delle Nazioni Unite. Lo ha affermato il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba durante un briefing con la stampa, riferisce Ukrinform.

«Ieri ho inviato lettere al segretario generale dell’AIEA Rafael Grossi e al segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres e ho riferito i fatti che riguardano la violazione da parte degli occupanti russi di tutti e sette i principi fondamentali della sicurezza nucleare durante l’occupazione della centrale nucleare di Zaporizhzhia», ha affermato il ministro. Stasera si terrà una riunione del Consiglio di sicurezza convocata dalla Russia per denunciare attacchi ucraini alla centrale, ma Kuleba ha assicurato che l’Ucraina non consentirà che Mosca promuova la propaganda e la disinformazione.

Ore 15:26 - Kiev: i turisti russi non dovrebbero andare in giro per l’Europa

Mentre Mosca insiste per evitare stop ai visti, e anche l’Unione europea manifesta perplessità all’ipotesi di bloccare i visti ai russi, da Kiev arriva una richiesta precisa: «Per le persone che sono perseguitate, ci sarà sempre la possibilità di asilo politico- ha affermato il ministro degli Esteri di Kiev, Dmytro Kuleba- Ma i turisti russi con le magliette dell’Urss, le lettere Z e tutti gli altri come loro non dovrebbero aggirarsi intorno a spiagge, monumenti, negozi, ristoranti stranieri, purché il loro Paese sta conducendo una sanguinosa guerra di aggressione in Europa». Qui l’approfondimento: perché sarebbe sbagliato negare il visto ai russi.

Ore 15:41 - Attacco a centrale Zaporizhzhia, scambio di accuse tra Kiev e Mosca

Un nuovo allarme sulla centrale di Zaporizhzhia: bombe russe l’avrebbero presa di mira. A darlo è Energoatom, l’azienda di Stato ucraina che si occupa della gestione delle quattro centrali nucleari attive nel territorio del paese. «Cinque arrivi sono stati registrati nell’area dell’ufficio del comandante della centrale, proprio accanto ad aree radioattive», si legge nel messaggio. Non ci sono vittime. Altri cinque missili invece sarebbero caduti nell’area dei vigili del fuoco che si trova vicino alla centrale. «A causa dei bombardamenti alla stazione, non è stato possibile effettuare il cambio turno», ha spiegato Energoatom.I livelli di radiazioni intorno alla centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia sono «nella norma», assicurano le autorità locali. Ma gli attacchi hanno danneggiato «diversi sensori per le radiazioni», dice Energoatom.

Quasi contemporaneamente, le autorità locali filo-russe hanno diffuso la loro versione, secondo cui responsabile dei nuovi attacchi sono i «terroristi ucraini». «I miliziani di Zelensky hanno colpito ancora una volta la centrale nucleare di Zaporizhzhia e il territorio vicino all’impianto nucleare con armi pesanti», ha scritto su Telegram Vladimir Rogov, membro dell’amministrazione regionale installata dai russi.

Gli attacchi alla centrale - su cui Russia e Ucraina si rimpallano puntualmente le accuse - si sono fatti più intensi dal 5 agosto. Stasera è prevista una riunione del Consiglio di Sicurezza Onu sulla situazione di Zaporizhzhia mentre il direttore generale dell’Aiea, Rafael Grossi, ha annunciato che presto guiderà una missione di esperti internazionali all’impianto per verificarne la sicurezza. Intanto sono in corso evacuazioni da Kherson, Zaporizhzhia e Kharkiv.

Ore 16:29 - Gb invia altri lanciarazzi e missili a lunga gittata

La Gran Bretagna è pronta a inviare all’Ucraina per aiutarla contro l’invasione russa altri sistemi missilistici a lancio multiplo (MLRS) e missili guidati di precisione, capaci di colpire obiettivi oltre gli 80 chilometri e già rivelatisi armamenti fondamentali nel conflitto in corso. Lo ha annunciato il ministro della Difesa, Ben Wallace, che si trova a Copenaghen alla Conferenza dei Paesi donatori alleati di Kiev. «Il nostro continuo sostegno manda un messaggio molto chiaro: la Gran Bretagna e la comunità internazionale rimangono contrarie a questa guerra illegale e sono fianco a fianco nel fornire aiuti militari all’Ucraina per aiutarla a difendersi dall’invasione di Putin», ha affermato Wallace.

Ore 16:46 - Russia: corte ordina i domiciliari per reporter `no war

Il tribunale Basmanny di Mosca ha ordinato gli arresti domiciliari fino al 9 ottobre nei confronti della giornalista russa Marina Ovsyannikova, nota per la sua contrarietà all’invasione dell’Ucraina da parte delle truppe russe. Lo riporta Novaya Gazeta Europa. Secondo il suo avvocato, la giornalista rischia fino a 10 anni di reclusione per una protesta contro la guerra a luglio. In Russia una nuova legge «bavaglio» entrata in vigore dopo l’inizio dell’invasione dell’Ucraina prevede fino a 15 anni di reclusione per la diffusione di informazioni sulle forze armate che dovessero essere ritenute «false» dalle autorità russe.

Ore 17:14 - Kiev, 43.000 soldati russi uccisi dall’inizio della guerra

Circa 43.000 soldati russi sono stati uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione, secondo l’esercito di Kiev. Nel suo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l’esercito ucraino indica che si registrano anche 232 caccia, 193 elicotteri e 772 droni abbattuti. Lo riporta Ukrinform. Inoltre le forze di Kiev affermano di aver distrutto 1.846 carri armati russi, 974 sistemi di artiglieria, 4.100 veicoli blindati per il trasporto delle truppe, 15 navi e 185 missili da crociera.

Ore 17:37 - Kiev: 13mila militari Minsk pronti combattere contro Ucraina

Fino a 13.000 militari bielorussi, sia in servizio sia veterani, hanno firmato un accordo per partecipare alla guerra contro l’Ucraina: lo sostiene il vice capo della direzione operativa dello stato maggiore delle forze armate ucraine, Alexei Gromov, secondo quanto riporta Unian. «Sei battaglioni delle forze armate della Bielorussia sono schierati lungo il confine di Stato dell’Ucraina e svolgono compiti nelle aree confinanti con l’Ucraina - ha detto Gromov -. In generale, seguendo i dati disponibili, la Russia continua a trascinare la Bielorussia nella guerra contro l’Ucraina. Secondo i dati preliminari, fino a 13mila persone tra le unità militari attive ed ex delle forze speciali bielorusse, così come l’Omon (la polizia antisommossa, ndr), hanno firmato un accordo per partecipare alla guerra contro l’Ucraina».

Ore 17:47 - Kiev a Scholz: guerra non è solo di Putin, ma dei russi

«Questa è la guerra della Russia, non solo di Putin. Non Putin, ma veri e propri soldati russi sono venuti dalla Russia per uccidere, torturare e distruggere. I russi sostengono a larga maggioranza la guerra, acclamano i missili che colpiscono le città ucraine e l’uccisione degli ucraini. Lasciamo che i turisti russi si godano la Russia allora». Lo ha scritto su Twitter il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba rispondendo alle parole del cancelliere tedesco Olah Scholz, contrario all’idea di uno stop ai visti turistici poiché questa sarebbe «la guerra di Putin».

Ore 17:56 - Copenaghen, da Paesi donatori almeno 1,5 miliardi di euro

Paesi che partecipano alla conferenza dei donatori alleati dell’Ucraina in corso a Copenaghen metteranno a disposizione di Kiev 1,5 miliardi di euro: lo ha detto oggi il ministro della Difesa danese, Morten Bodskov. Lo riporta la Tass. Bodskov ha aggiunto che alcuni Paesi hanno promesso che discuteranno la questione in un secondo tempo, sottolineando che l’ammontare delle donazioni potrebbe quindi aumentare. I fondi, ha precisato, saranno utilizzati per la produzione e l’acquisto di armi, l’addestramento dei militari ucraini e le operazioni di sminamento (qui il servizio sulla raccolta fondi dei lettori del Corriere e del Tg La7).

Ore 18:22 - Kiev, danneggiati i sensori di rilevamento delle radiazioni

I bombardamenti russi contro la centrale nucleare di Zaporizhzhia hanno danneggiato «diversi sensori di rilevamento delle radiazioni». Lo ha dichiarato l’agenzia nucleare ucraina su Telegram.

Energoatom ha aggiunto che i nuovi raid hanno colpito una zona vicino a uno dei sei reattori dell’impianto controllato dai russi, spiegando che c’era «un fumo esteso».

Ore 18:44 - Guerra in Ucraina, a che punto siamo: eserciti bloccati, sud conteso e forniture occidentali

(Andrea Marinelli e Guido Olimpio) L’esercito di Kiev e l’Armata di Mosca sono a corto di uomini e non riescono a guadagnare terreno. Zelensky contrattacca in Crimea, agevolato dalle armi occidentali.

Gli schieramenti, impegnati nel conflitto d’attrito, muovono poco. Gli ucraini picchiano ai fianchi e in profondità, i russi spingono lentamente nel Donbass. Le prossime settimane – ripetono gli strateghi – potranno dare indicazioni sul futuro...

Ore 18:51 - Washington: «Zaporizhzhia va demilitarizzata appena possibile»

«Gli Stati Uniti ribadiscono l’urgente necessità di demilitarizzare l’area della centrale nucleare di Zaporizhzhia». Lo ha affermato il Dipartimento di Stato americano, preoccupato per quanto sta accadendo nella regione dell’impianto atomico, il più grande d’Europa.

Ore 18:57 - Ministro infrastrutture Kiev: «Nave con 23mila tonnellate di grano domani in Etiopia»

«L’Ucraina è pronta per l’arrivo della Brave Commander previsto per domani. Siamo pronti a caricare più di 23mila tonnellate di grano ed esportarlo in Etiopia». Lo ha scritto su Twitter il ministro delle Infrastrutture di Kiev Oleksandr Kubrakov.

Ore 19:08 - Kiev: «Entro settembre altri 4,5 miliardi di aiuti Usa»

Il governo ucraino prevede l'arrivo di 3 miliardi di dollari di aiuti finanziari statunitensi ad agosto e di altri 1,5 miliardi di dollari a settembre: lo ha dichiarato oggi il ministro delle Finanze Serhiy Marchenko, secondo quanto riporta il Guardian.

Marchenko ha spiegato che i pagamenti fanno parte del pacchetto di aiuti da 7,5 miliardi di dollari concordato da Kiev e Washington all'inizio dell'estate e che saranno utilizzati per finanziare «spese cruciali» come quelle sanitarie e pensionistiche.

Ore 19:14 - L'allarme ucraino: «Attacchi aerei russi raddoppiati nell'ultima settimana»

«Le forze russe hanno raddoppiato il numero di attacchi aerei in Ucraina rispetto alla settimana scorsa». Lo ha affermato Alexei Gromov, il vice capo della direzione operativa dello stato maggiore delle forze armate ucraine.

«Il nemico ha raddoppiato il numero di attacchi aerei sulle posizioni delle forze di difesa. La Russia è sempre impegnata a raggiungere il confine amministrativo della regione di Donetsk, a mantenere le aree catturate di Kherson, come Kharkiv, Zaporizhzhia e Mykolaiv, creando condizioni favorevoli per l'offensiva». Questa l'analisi di Gromov.

Ore 19:40 - Kiev: «Prima dell'inverno 220mila residenti via da Donetsk»

«L'Ucraina intende evacuare circa due terzi dei residenti dalle aree che controlla nella regione orientale di Donetsk prima dell'inverno, in parte per proteggerli dal freddo a causa della mancanza di infrastrutture distrutte o danneggiate dalla guerra». Lo ha detto la vice premier Iryna Vereshchuk, secondo quanto riporta il Guardian.

Il governo prevede di evacuare circa 220.000 persone su circa 350.000, tra cui 52.000 bambini, ha detto la vicepremier durante una conferenza stampa. Alla fine del mese scorso l'Ucraina ha annunciato l'evacuazione dei residenti del Donetsk, che però possono anche rinunciare compilando un modulo in cui dichiarano la loro intenzione di rimanere.

Ore 19:53 - Filorussi: «Pronti a ricevere Guterres a Zaporizhzhia

«Le autorità filorusse che controllano parte della regione ucraina di Zaporizhzhia sono pronte a ricevere il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres e una missione dell'Aiea (l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica) che verifichi le condizioni della locale centrale nucleare, controllata da Mosca e coinvolta nelle ostilità con Kiev». Lo ha dichiarato a Rossiya-24 il governatore filorusso Yevgeny Balitsky.

«Siamo pronti a ospitare sia Guterres che l'Aiea per garantire la sicurezza dell'area e far vedere lo stato attuale dell'impianto», ha affermato Balitsky, aggiungendo che i filorussi dispongono di tutti i documenti capaci di dimostrare gli attacchi subiti dalla sponda nemica».

Ore 20:30 - Medvedev visita il Donbass

L'ex presidente russo Dmitry Medvedev ha visitato il Donbass per incontrare i leader delle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Luhansk. «Giovedì ho visitato la Repubblica popolare di Luhansk, dove ho incontrato i capi delle Repubbliche di Luhansk e Donetsk, Leonid Pasechnik e Denis Pushilin. Ho presieduto un incontro sulle misure prioritarie per garantire la sicurezza delle repubbliche del Donbass».

Lo ha scritto lui stesso su Telegram, a nome della Federazione russa.

Ore 21:45 - Mosca, cuore Zaporizhzhia intatto grazie a difesa russa

«La centrale termina e i serbatori d’acqua del sistema di raffreddamento del reattore della centrale di Zaporizhzia sono stati parzialmente danneggiati dai raid ucraini»: lo affermano fonti militari russe, secondo quanto riferisce la Tass. 

Ore 22:10 - Usa a Onu, problemi Zaporizhzhia per presenza illegale Russia

Il sottosegretario di Stato Usa per il controllo delle armi e la sicurezza internazionale Bonnie Jenkins, durante la riunione del Consiglio di Sicurezza Onu sull’Ucraina, ha sottolineato che la causa dei problemi alla centrale nucleare di Zaporizhzhia non è un mistero, ossia la «presenza illegale» della Russia nella struttura. Gli Stati Uniti hanno quindi chiesto a Mosca di restituire il pieno controllo della centrale all’Ucraina e di ritirarsi dal Paese, ribadendo poi che è necessaria una visita dell’Aiea al più presto.

Ore 22:15 - Russia, con raid Kiev a Zaporizhzhia mondo su orlo disastro

«Gli atti criminali dell’Ucraina contro la centrale nucleare di Zaporizhzhia spingono il mondo sull’orlo di un disastro nucleare paragonabile a Chernobyl». Lo ha detto l’ambasciatore russo all’Onu, Vasily Nebenzya, durante la riunione del Consiglio di Sicurezza. «Abbiamo ripetutamente avvertito i nostri colleghi occidentali che se non riescono a portare alla ragione il governo di Kiev, ricorrerà ad atti più atroci e insensati che si riverbereranno ben oltre i confini dell’Ucraina. Purtroppo, questo è esattamente ciò che sta accadendo ora», ha aggiunto.

Ore 22:37 - Zaporizhzhia: Grossi (Aiea), no rischi immediati sicurezza nucleare

I bombardamenti che hanno colpito la centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia «al momento non pongono rischi immediati per la sicurezza nucleare». Lo ha dichiarato il segretario generale dell’Aiea, Rafael Grossi, nel suo intervento in videoconferenza al Consiglio di Sicurezza dell’Onu dedicata a tale crisi, sulla base delle analisi effettuate dai suoi esperti. «Qualsiasi attività militare che metta a repentaglio la sicurezza nucleare deve fermarsi immediatamente o potrebbe portare a conseguenze molto serie», ha aggiunto.

Ore 22:50 - Cina, rischio catastrofe più devastante di Fukushima

Il rappresentante permanente della Cina presso le Nazioni Unite, Zhang Jun, ha espresso «profonda preoccupazione» per le attività belliche che hanno coinvolto la centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, affermando che c’è il rischio di un incidente nucleare peggiore di quello che avvenne alla centrale di Fukushima. Durante la riunione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, Zhang ha chiesto che venga consentito «il prima possibile» all’Aiea di ispezionare la centrale «rimuovendo gli ostacoli esistenti» alla missione. Il diplomatico cinese ha avvertito che un incidente che coinvolga la maggiore centrale d’Europa sarebbe una «catastrofe» che «avrebbe conseguenze più devastanti di Fukushima» e ha promesso che Pechino «giocherà sempre un ruolo costruttivo».

Ore 00:19 - Zelensky, Russia ha toccato il fondo a Zaporizhzhia

«La Russia ha ancora una volta superato il limite e toccato il fondo nella storia mondiale del terrorismo». Lo afferma il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo ultimo messaggio alla nazione. «Quello che sta accadendo intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia è uno dei più grandi crimini della Russia» ha aggiunto sottolineando come «nessuno aveva mai usato una centrale nucleare per minacciare, in modo così sfacciato, il mondo intero e porre determinate condizioni». Zelensky ha poi spiegato come le forze di Kiev abbiano registrato l’arrivo di diverse granate russe nelle immediate vicinanze della centrale. Il presidente ucraino ha concluso il suo messaggio ribadendo che la sicurezza nucleare dell’Europa può essere ripristinata solo se la Russia si ritira da Zaporizhzhia.«Si tratta di un interesse globale, non solo di una necessità dell’Ucraina».

I satelliti confermano l'attacco in Crimea. Ironia di Kiev: la crema solare non basta. Nelle immagini i crateri nella base russa e almeno otto aerei distrutti. E la "Cnn" rivela: non è stata l'Ucraina a colpire il carcere di Olenivka. Luigi Guelpa il 12 Agosto 2022 su Il Giornale.

Kiev nega, Mosca minimizza, ma l'attacco alla base aerea di Saky, in Crimea, è avvenuto davvero, e almeno otto aerei da guerra russi sono stati danneggiati o distrutti. Il blitz risale a tre giorni fa e a mostrare che qualcosa di grave è avvenuto sono le immagini satellitari di un operatore privato, Planet Labs. Le foto, che stanno circolando un po' su tutti i media internazionali, evidenziano momenti precedenti e successivi all'operazione militare. Si vedono otto aerei parcheggiati all'esterno della base distrutti e vaste aree di terra bruciata. Eliot Higgins, fondatore del sito web investigativo Bellingcat, ha spiegato su Twitter che «non riesco a pensare a un momento in cui la Russia ha perso così tante risorse aeree in un solo giorno in epoca moderna». Higgins parla di esplosioni che hanno provocato crateri della misura di circa 25 metri di grandezza. Come accennato, al momento Kiev ha negato di aver effettuato operazioni militari in Crimea, forse per non dover ammettere l'utilizzo di armi occidentali. Ipotesi che viene smentita dal segretario alla Difesa britannico Ben Wallace, che alla Bbc sostiene che a Saky non sono state impiegate armi della Nato o comunque di provenienza Usa.

Le esplosioni all'aeroporto militare potrebbero essere state provocate da un attacco missilistico, ma non da un raid aereo, essendo l'area pattugliata dai caccia Su-30M. È vero che le forze armate ucraine da quando hanno ottenuto i sistemi missilistici a lungo raggio Himars, di fabbricazione statunitense, sono riuscite a infliggere duri colpi a Mosca, danneggiando hub di armi e munizioni, ma è altrettanto acclarato che gli Himars hanno una gittata di 80 km e gli ucraini non avrebbero potuto avvicinarsi così tanto alla base in Crimea. Resta a questo punto l'ipotesi di un assalto avvenuto con mini droni in grado di sfuggire ai radar di difesa aerea, armati con missili in grado di provocare danni ingenti. Mosca parla di esplosione accidentale, «è stato un piccolo incidente che non ha scalfito le nostre forze sul campo», ma gli ucraini la mettono sul piano dell'ironia, pubblicando un video, sulle note di Cruel delle Bananarama, nel quale viene consigliato ai russi di non visitare la Crimea. «Avete visto quanto fumo viene sprigionato dalle esplosioni accidentali?», si domandano nel video in cui sono state montate immagini di turisti che fuggono dalla spiaggia.

Un'altra operazione «fantasma» di Kiev potrebbe essere accaduta due notti fa nella base aerea di Zyabrovka, in Bielorussia, non distante dalla località di Gomel, avamposto russo a nord dell'Ucraina. Secondo il ministero della Difesa di Minsk si è trattato di un incidente occorso durante un test di una delle unità di equipaggiamento. Versione che però fa a pugni con quanto affermato dal canale indipendente Belaruski Hajun, che riferisce di almeno otto lampi di esplosione nell'area della base nel cuore della notte. Anche in questo caso prende piede l'ipotesi dell'utilizzo di droni armati di missili, almeno da quanto scritto ieri dalla testata polacca Super Express.

Ieri il Cremlino ha dovuto incassare un ulteriore colpo. Secondo un'inchiesta portata avanti dalla Cnn, la denuncia della Russia nei confronti di Kiev, che avrebbe bombardato il carcere di Olenivka lo scorso 29 luglio, è una montatura. La Cnn basa le sue conclusioni sull'analisi di video e fotografie, immagini satellitari, e sul lavoro di esperti forensi e di armi. Il ministero della Difesa russo aveva affermato che la prigione era stata bombardata con missili Himars, simili a quelli forniti alle forze ucraine dagli Usa. Secondo gli specialisti, la maggior parte dei segnali indica che nel centro di detenzione si è sviluppato un incendio e nessuno ha udito il rumore di razzi in arrivo. Nella prigione, lo ricordiamo, si trovavano i miliziani del battaglione Azov che si erano arresi a Mariupol. I due governi avevano trovato un'intesa per uno scambio di prigionieri, ma i russi forse non potevano mostrare a Kiev segni di tortura, o addirittura arbitrarie esecuzioni di alcuni detenuti che sarebbero mancati all'appello.

Gli Usa: «A Zaporizhzhia rischio disastro nucleare». Mosca: «Pronti a contribuire a visita Aiea». Lorenzo Cremonesi, Giusi Fasano e Redazione Online su Il Corriere della Sera il 12 Agosto 2022.

Le notizie di venerdì 12 agosto, in diretta. Ancora uno scambio di accuse, tra Kiev e Mosca, sulla responsabilità degli attacchi nei pressi della zona della centrale nucleare di Zaporizhzhia 

• La guerra in Ucraina è arrivata al 170esimo giorno.

• La situazione sul campo: eserciti bloccati, sud conteso e forniture occidentali a supporto di Kiev, che contrattacca in Crimea. I velivoli russi distrutti nelle foto satellitari.

• Nuovo scambio di accuse tra Kiev e Mosca sugli attacchi nella zona della centrale nucleare di Zaporizhzhia: lo speaker della Duma, Vyacheslav Volodin, ha detto su Telegram che in caso di incidente nucleare i responsabili saranno Biden e Zelensky

• Washington: demilitarizzare quanto prima l'area di Zaporizhzhia

• L'ex presidente russo Medvedev ha visitato le regioni filorusse di Donetsk e Luhansk

Ore 22:15 - Russia, con raid Kiev a Zaporizhzhia mondo su orlo disastro

«Gli atti criminali dell’Ucraina contro la centrale nucleare di Zaporizhzhia spingono il mondo sull’orlo di un disastro nucleare paragonabile a Chernobyl». Lo ha detto l’ambasciatore russo all’Onu, Vasily Nebenzya, durante la riunione del Consiglio di Sicurezza. «Abbiamo ripetutamente avvertito i nostri colleghi occidentali che se non riescono a portare alla ragione il governo di Kiev, ricorrerà ad atti più atroci e insensati che si riverbereranno ben oltre i confini dell’Ucraina. Purtroppo, questo è esattamente ciò che sta accadendo ora», ha aggiunto.

Ore 22:37 - Zaporizhzhia: Grossi (Aiea), no rischi immediati sicurezza nucleare

I bombardamenti che hanno colpito la centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia «al momento non pongono rischi immediati per la sicurezza nucleare». Lo ha dichiarato il segretario generale dell’Aiea, Rafael Grossi, nel suo intervento in videoconferenza al Consiglio di Sicurezza dell’Onu dedicata a tale crisi, sulla base delle analisi effettuate dai suoi esperti. «Qualsiasi attività militare che metta a repentaglio la sicurezza nucleare deve fermarsi immediatamente o potrebbe portare a conseguenze molto serie», ha aggiunto.

Ore 23:28 - Cina, rischio catastrofe più devastante di Fukushima

Il rappresentante permanente della Cina presso le Nazioni Unite, Zhang Jun, ha espresso «profonda preoccupazione» per le attività belliche che hanno coinvolto la centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, affermando che c’è il rischio di un incidente nucleare peggiore di quello che avvenne alla centrale di Fukushima. Durante la riunione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, Zhang ha chiesto che venga consentito «il prima possibile» all’Aiea di ispezionare la centrale «rimuovendo gli ostacoli esistenti» alla missione. Il diplomatico cinese ha avvertito che un incidente che coinvolga la maggiore centrale d’Europa sarebbe una «catastrofe» che «avrebbe conseguenze più devastanti di Fukushima» e ha promesso che Pechino «giocherà sempre un ruolo costruttivo».

Ore 00:19 - Zelensky, Russia ha toccato il fondo a Zaporizhzhia

«La Russia ha ancora una volta superato il limite e toccato il fondo nella storia mondiale del terrorismo». Lo afferma il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo ultimo messaggio alla nazione. «Quello che sta accadendo intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia è uno dei più grandi crimini della Russia» ha aggiunto sottolineando come «nessuno aveva mai usato una centrale nucleare per minacciare, in modo così sfacciato, il mondo intero e porre determinate condizioni». Zelensky ha poi spiegato come le forze di Kiev abbiano registrato l’arrivo di diverse granate russe nelle immediate vicinanze della centrale. Il presidente ucraino ha concluso il suo messaggio ribadendo che la sicurezza nucleare dell’Europa può essere ripristinata solo se la Russia si ritira da Zaporizhzhia.«Si tratta di un interesse globale, non solo di una necessità dell’Ucraina».

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha invitato la comunità internazionale a «reagire immediatamente» per cacciare gli «occupanti» russi dalla centrale nucleare di Zaporizhzhia

Ore 07:45 - Il fighter italiano Kevin Chiappalone: «Non sono qui per soldi, ma per un ideale»

«Un controllo della polizia mi ha spinto ad anticipare i tempi. E adesso sono qui a combattere, non per soldi, ma per un ideale, per difendere la libertà di un Paese aggredito con in tasca i 400 euro che avevo nel giorno della partenza». Sono le parole con cui Kevin Chiappalone,il 19enne genovese e militante di CasaPound indagato dalla Procura con l’accusa di essere un mercenario filo-ucraino, parla della sua esperienza sul campo, in un’intervista a La Stampa. «Nei commenti sui social alle notizie che mi riguardano, c’è gente che scrive ”questo deve essere processato perché va a uccidere persone per soldi”, cose inimmaginabili. Io non lo non lo faccio per denaro, sia chiaro. Raccontano pure che mi sono deciso a partire dopo aver sentito Putin dire che voleva fermare la denazificazione dell’Ucraina, ma è un’enfatizzazione, io sono qui per aiutare gli ucraini a proteggere la loro libertà. Sorrido se penso d’essere inquisito per ”mercenariato” e di rischiare fino a sette anni mentre lo Stato italiano invia finanziamenti e armi a manetta alla popolazione a fianco della quale sono venuto a combattere».

Ore 08:20 - Kiev, dalla Russia 464 crimini contro il patrimonio culturale

Le forze armate russe dall’inizio del conflitto hanno commesso 464 crimini contro il patrimonio culturale ucraino in 15 regioni. Il maggior numero di danni si registra nei territori di Kharkiv, Donetsk e Kiev, secondo quanto scrive il Kyiv Independent, citando il ministero della Cultura ucraino.

Ore 08:39 - Mosca: se ci sarà una catastrofe nucleare i responsabili saranno Biden e Zelensky

La responsabilità per le potenziali tragiche conseguenze degli attacchi alla centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia sarà del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, e del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. 

A dirlo, su Telegram, lo speaker della Duma, Vyacheslav Volodin. «Le azioni di Washington e del regime di Kiev rischiano una catastrofe nucleare», scrive lo speaker della camera bassa del Parlamento russo.

Ore 09:17 - Mosca: pronti a contribuire a visita Aiea a Zaporizhzhia

La Russia è pronta a contribuire all’organizzazione di una visita degli esperti dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. 

Lo ha reso noto ieri su Telegram il rappresentante permanente della Russia presso le organizzazioni internazionali a Vienna, Mikhail Ulyanov.

Ore 09:58 - Kiev ringrazia Gb per invio nuovi lanciarazzi multipli

«Il Regno Unito promette e consegna. Altri lanciarazzi multipli M270 MLRS sono arrivati in Ucraina. Grazie per il supporto straordinario. Il nostro esercito li utilizzerà abilmente sul campo di battaglia e presto arriveranno altri `regali». Lo scrive su twitter il ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov.

Ore 09:59 - Ankara, altre 2 navi con grano partono dal Mar Nero

Altre due navi con carichi cerealicoli sono partite questa mattina dai porti ucraini del Mar Nero, secondo quanto ha affermato il ministero della Difesa turco. Sale così a 14 il numero totale di navi in partenza dall’Ucraina, nel quadro dell’accordo sui corridoi sicuri per l’export di grano, mediato dalle Nazioni Unite e da Ankra. 

La Sormovsky 121, battente bandiera del Belize, ha lasciato il porto ucraino di Chornomorsk, trasportando 3.050 tonnellate di grano verso la provincia turca di Tekirdag. Inoltre, la Star Laura battente bandiera dell’isola Marshall è partita da Pivdennyi e diretta in Iran, trasportando 60 mila tonnellate di mais.

Ore 09:59 - Mosca, no a controllo Kiev su Zaporizhzhia incapaci garantire sicurezza

Il vicepresidente del Consiglio della Federazione Konstantin Kosachev ritiene che l’Ucraina non dovrebbe riprendere il controllo della centrale nucleare di Zaporizhzhia , poiché non è in grado di garantirne la sicurezza. 

«L’unico modo per garantire la sicurezza in una centrale nucleare è il controllo al 100% sulle sue attività. Le autorità ucraine, per definizione, non sono in grado di fornire tale controllo», ha spiegato a Interfax.

Ore 11:38 - Kiev, arrivati lanciarazzi multipli aggiuntivi da Londra

I promessi lanciarazzi multipli aggiuntivi M270 Mlrs sono arrivati in Ucraina dal Regno Unito: lo ha reso noto sui Twitter il ministro della Difesa ucraino, Oleksii Reznikov. «Il Regno Unito ha promesso, il Regno Unito ha consegnato! Altri M270 Mlrs sono arrivati in Ucraina. Grazie a Ben Wallace (il ministro della Difesa britannico, ndr) a tutti i britannici! Il vostro sostegno è incredibile e così importante per l’Ucraina. Il nostro esercito userà abilmente questo “rifornimento” sul campo di battaglia», ha scritto Reznikov sottolineando che «altri “regali” arriveranno presto».

Ore 11:42 - Filorussi: «Zaporizhzhia, missile a 10 metri da deposito scorie nucleari»

Uno dei missili che, secondo le autorità filorusse di Zaporizhzhia, sarebbe stato lanciato dalle forze armate di Kiev verso la centrale «è caduto a 10 metri dal deposito che ospita le scorie nucleari». Lo ha detto Vladimir Rogov, membro del consiglio principale dell'amministrazione militare-civile filorussa della regione a Rossiya-24. Lo riporta la Tass.

Ore 11:44 - Oppositore Kara-Murza, rimane «agente straniero»

Il tribunale distrettuale Zamoskvoretsky di Mosca ha respinto il ricorso dell'attivista dell'opposizione Vladimir Kara-Murza contro la sua designazione di agente straniero. Lo riporta Interfax. «Il ricorso è stato respinto», ha reso noto il servizio stampa del tribunale. Il ministero della Giustizia russo aveva aggiunto Kara-Murza al registro degli agenti stranieri il 22 aprile e il giorno stesso l'attivista era stato arrestato con l'accusa di diffusione di informazioni false sulle azioni delle Forze armate russe.

Ore 11:45 - Schroeder fa causa al parlamento tedesco

L'ex cancelliere tedesco Gerhard Schroeder fa causa al parlamento tedesco: vuole riavere il suo ufficio e vari privilegi. In primavera la Commissione per il bilancio del Bundestag aveva tolto a Schroeder il suo diritto a un ufficio, a un team di assistenti e altri privilegi che sono solitamente riservati agli ex capi del governo. Ora Schroeder ha intrapreso le vie legali, come ha confermato il suo avvocato a Dpa. La decisione della Commissione parlamentare è dovuta al fatto che Schroeder non rispetterebbe più correttamente i ruoli e le mansioni ufficiali di un ex cancelliere e i relativi obblighi richiesti.

L'anno scorso erano stati spesi più di 400.000 euro per il personale dell'ufficio di Schroder, mentre la sua pensione personale di 8.300 euro non è stata comunque sospesa. Da tempo l'ex leader socialdemocratico è fortemente criticato per le sue posizioni dirigenziali all'interno delle aziende di stato russe, così come per la sua stretta amicizia con il presidente russo Vladimir Putin. Pochi giorni fa, una prima decisione di una commissione locale della Spd ha intanto respinto le richieste di espellere Schroeder dal partito socialdemocratico.

Ore 12:19 - Zelensky agli ufficiali: «Basta parlare di campagna militare»

Volodymyr Zelensky avverte gli ufficiali ucraini di smettere di parlare della campagna militare contro la Russia, affermando che la guerra non è «assolutamente il momento della vanità e delle dichiarazioni ad alta voce». Lo riportano i media internazionali. In un video messaggio pubblicato giovedì, Zelensky si è rivolto con toni severi ai comandanti militari e ai funzionari statali: «Meno dettagli concreti fornirete sui nostri piani di difesa, meglio sarà per l'attuazione di questi piani di difesa», ha detto. E poi: «Dovreste sentire la vostra responsabilità per ogni parola che dite su ciò che il nostro Stato prepara per la difesa o per le controffensive». «La regola generale è semplice - ha sottolineato -: La guerra non è assolutamente il momento della vanita' e delle dichiarazioni altisonanti». L'intervento del presidente ucraino segue le dichiarazioni di un alto comandante sui piani per liberare la città meridionale di Kherson dalle forze russe entro la fine dell'anno. In un'intervista, il Maggiore Generale Dmytro Marchenko aveva parlato infatti delle operazioni per rendere inutilizzabili i ponti sul fiume Dnipro usati dalle forze russe per rifornire le loro unità a Kherson. Zelensky non ha menzionato Marchenko nel suo discorso video, ma funzionari della Difesa ucraina hanno detto che sono in corso indagini su «un ufficiale militare di alto livello».

Ore 12:23 - Kiev, centrale Zaporizhzhia non controllata in modo adeguato

Le operazioni alla centrale nucleare di Zaporizhzhia non vengono controllate in modo «adeguato»: lo sostiene il ministro dell'Interno ucraino, Denys Monastyrskyi, secondo quanto riporta la Cnn. Ribadendo che Kiev ha già fatto appello all'Aiea per garantire un controllo adeguato sull'impianto, Monastyrskyi ha detto che il suo ministero «si sta preparando per qualsiasi scenario». «Non c'è un controllo adeguato sulle operazioni alla centrale nucleare di Zaporizhzhia», ha scritto Monastyrskyi su Facebook. «Ora, in realtà, non è solo nelle mani del nemico, ma anche nelle mani di specialisti non addestrati che possono davvero causare una tragedia». «Gli specialisti ucraini rimasti sul posto non possono in parte accedere alle aree in cui dovrebbero trovarsi - ha aggiunto -. Come è noto, nell'area dell'impianto si trovano ora attrezzature militari della Federazione Russa. Tutto questo viene valutato come il più alto livello di minaccia».

 Ore 12:32 - Metsola: «L'invasione riafferma l'esistenza dell'Europa»

«Il 24 febbraio la brutale invasione dell'Ucraina da parte della Russia ha spinto l'Europa a riaffermare più chiaramente la sua ragione di essere e a ricordare le ragioni per cui dalle ceneri della Seconda guerra mondiale i nostri Paesi si riunirono per difendere la pace in Europa». Così Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo nel videomessaggio inviato per la commemorazione della strage nazista di Sant'Anna di Stazzema (Lucca) del 12 agosto 1944. «Mentre pronuncio queste parole - ha aggiunto Metsola - a meno di 2.000 chilometri da qui, l'invasione dell'Ucraina prosegue, gli attacchi continuano a causare la morte di vittime innocenti. L'Ue è al fianco dell'Ucraina, il popolo europeo e italiano sono al fianco dell'Ucraina, lo avete dimostrato aprendo i vostri cuori e le vostre case a milioni di cittadini ucraini. La nostra risposta immediata e futura all'invasione è la misura dei nostri valori. Conosciamo il sacrificio che l'Ucraina sta compiendo in nome della nostra libertà collettiva, questa è l'Italia di Sant'Anna di Stazzema e questi sono i valori che l'Europa non deve mai perdere». «Il modo migliore per onorare i nostri martiri - ha concluso - è lavorare insieme per una società libera e sappiamo che senza libertà c'è solo l'illusione della pace».

Ore 12:34 - Mededev: «Kiev vuole organizzare nuova Chernobyl a Zaporizhzhya»

«Gli stupidi di Kiev ei loro protettori occidentali, a quanto pare, sono pronti a organizzare una nuova Chernobyl». Lo ha detto il vice presidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa, Dmitry Medvedev, commentando il bombardamento della centrale nucleare di Zaporizhzhya. «Razzi e proiettili stanno cadendo sempre più vicino al reattore della centrale nucleare e agli impianti di stoccaggio degli isotopi radioattivi. Dicono che sia stata la Russia. Questo è ovvio, sciocchezze al 100%. Anche l'Onu non ci crede», ha scritto Medvedev sul suo canale Telegram.

Ore 12:47 - Spazio: Esa valuta SpaceX per sostituire russi Soyuz

L'Agenzia spaziale europea (Esa) ha avviato discussioni tecniche preliminari con la società SpaceX di Elon Musk, che potrebbero portare all'uso temporaneo dei suoi lanciatori Falcon 9 al posto dei russi Soyuz, visto che per via del conflitto ucraino e delle sanzioni occidentali l'Esa ha interrotto i rapporti con Mosca. «Direi che ci sono due opzioni e mezzo di cui stiamo discutendo. Una è SpaceX ed è chiaro. Un'altra è forse il Giappone», ha detto a Reuters il direttore generale dell'Esa Josef Aschbacher. «Il Giappone sta aspettando il volo inaugurale del suo razzo di prossima generazione. Un'altra opzione potrebbe essere l'India», ha aggiunto in un'intervista il manager. Aschbacher ha spiegato che con la società di Musk si tratta di colloqui preliminari volti a verificare prima di tutto la «compatibilità tecnica» dei mezzi.

Ore 13:25 - Autorità filorusse Zaporizhzhia, irresponsabile la posizione del segretario generale Onu

Le autorità filorusse della regione di Zaporizhzhia hanno definito «irresponsabile» la posizione del segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, che ha proposto un perimetro di sicurezza attorno alla centrale nucleare. 

Volodymyr Rogov, membro dell’amministrazione della regione di Zaporizhzhia, ha dichiarato che in questo modo Guterres «cerca di adempiere ai compiti assegnati dal nemico». «Si comporta come una persona assolutamente irresponsabile, come se non fosse il segretario generale delle Nazioni Unite, ma l’avvocato del diavolo. Sta cercando di adempiere ai compiti assegnati dal nostro nemico, i terroristi nucleari in senso letterale», ha detto Rogov in un intervento per il canale televisivo «Rossija 24». Secondo Rogov, Guterres «è ben consapevole che in caso di ritiro del personale militare russo» l’impianto resterà indifeso e potrebbe accadere «qualcosa di irreparabile». «Non solo rimarrà indifeso, ma sarà danneggiato immediatamente. Li’ accadranno cose terribili. Senza la difesa aerea russa, senza quei ragazzi proteggono la sicurezza della centrale nucleare, li’ accadrà qualcosa di semplicemente irreparabile», ha detto Rogov.

Ore 18:55 - Dopo Germania e Francia anche l’Italia dice «no» alla sospensione dei visti turistici ai cittadini russi

Dopo Germania e Stati Uniti anche l’Italia prende le distanze dalla proposta di sospendere il rilascio dei visti turistici confronti di cittadini russi, come ulteriore misura punitiva per la guerra all’Ucraina. Come si legge in una dichiarazione scritta rilasciata all’Agi, «la Farnesina rileva che detta misura non è attualmente in discussione da parte italiana».

Ore 19:32 - Washington, Mosca ha avviato pianificazione concreta di diversi referendum

Mosca ha avviato una pianificazione concreta di diversi referendum in più città delle zone occupate dell’Ucraina orientale nel tentativo di avvicinarle alla Russia. A riferirne è stato un alto funzionario del Consiglio di sicurezza nazionale di Washington, parlando — riporta la Dpa — di piani per tenere le consultazioni a Kherson, Zaporizhzhya, nelle regioni separatiste di Luhansk e Donetsk e in alcune parti di Kharkiv. «La leadership russa ha incaricato i funzionari locali di iniziare a tenere questi referendum», ha affermato. «Mentre la Russia si prepara per i referendum, abbiamo informazioni secondo cui i funzionari stanno valutando i candidati a ricoprire il ruolo di amministratori di questi territori. Queste mosse potrebbero aver luogo già nelle prossime settimane». Washington — ha infine sottolineato — presume che la Russia manipolerà i risultati di questi referendum per affermare che il popolo ucraino vuole unirsi a essa».

Ore 20:09 - «L’Ucraina sarà felice di accogliere il Papa»

«Dall’inizio della guerra è stata la terza conversazione telefonica tra Papa Francesco e il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky. Ringraziando per la preghiera e il sostegno umanitario, l’Ucraina conferma ancora: lo Stato e la società ucraini saranno felici di salutare il Santo Padre. Il tocco papale alla terra sofferente può aiutare a fermare la guerra e creare la pace». Lo afferma su Twitter l’ambasciatore ucraino presso la Santa Sede, Andrii Yurash.

Ore 20:28 - Cresce l’allarme a Zaporizhzhia, Zelensky sente Papa Francesco

È ancora allarme a Zaporizhzhia dopo i nuovi bombardamenti che hanno colpito l’area intorno alla più grande centrale nucleare d’Europa. L’azienda statale ucraina Energoatom ha avvertito che la centrale «opera con il rischio di violare gli standard di sicurezza per le radiazioni e gli incendi». I bombardamenti da parte delle forze russe «hanno causato un serio rischio per il funzionamento sicuro dell’impianto», ha avvertito la società. Mentre il ministro dell’Interno ucraino Denys Monastyrsky ha fatto sapere che le autorità stanno già preparando dei piani di evacuazione per i residenti della zona, prendendo in considerazione anche l’eventualità di rilascio di radiazioni.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avuto in giornata un colloquio telefonico con Papa Francesco. «Ho sentito il Pontefice. Gli ho parlato dell’aggressione della Federazione russa contro l’Ucraina, dei suoi orribili crimini», ha scritto Zelensky su Twitter, sottolineando che i leader spirituali mondiali «dovrebbero trasmettere al mondo la verità sugli atti di orrore commessi dall’aggressore in Ucraina». Quello di venerdì è stato il terzo colloquio tra il Papa e Zelensky dall’inizio della guerra, ha ricordato l’ambasciatore ucraino presso la Santa Sede Andrii Yurash, ribadendo che Kiev sarebbe felice di accogliere il Santo Padre. Nei giorni scorsi lo stesso ambasciatore aveva lasciato intendere di un possibile viaggio del Pontefice a Kiev prima di quello in programma in Kazakistan.

Ore 20:53 - Bombardamento a Kramatorsk, 2 morti e 13 feriti

Forze russe hanno bombardato in serata un quartiere residenziale della città ucraina di Kramatorsk, uccidendo due persone e ferendone 13. Almeno 20 case sono state danneggiate nel bombardamento, che ha provocato un incendio. Lo riferiscono il sindaco, Oleksandr Honcharenko, e il capo dell'amministrazione militare dell'oblast di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, citati da Ukrainska Pravda.

Ore 23:02 - Attacco russo a città di Zaporizhzhia, una vittima

Una donna è stata uccisa e altre due persone sono rimaste ferite in un attacco missilistico russo sulla città di Zaporizhzhia, secondo quanto riportato da Ukrinform. La città colpita è il capoluogo dell'oblast ucraino nel quale si trova la centrale nucleare più grande d'Europa, controllata dalle forze armate russe dalle prime settimane della guerra. «Una donna ha riportato ferite mortali ed è deceduta mentre veniva portata in ospedale.

Altre due persone con ferite da schegge sono state ricoverate in ospedale dove stanno ricevendo assistenza medica», ha scritto su Telegram Anatoliy Kurtiev, sindaco di Zaporizhzhia. In precedenza, il governatore ucraino della regione, Oleksandr Starukh, ha riferito che l'esercito russo aveva attaccato la città di Zaporizhzhia intorno alle 19:15 con cinque razzi. Non è ancora chiaro se la donna vittima degli ordigni russi sia morta in questo attacco o in un successivo bombardamento alla città.

Ucraina: le bombe sulla centrale nucleare. Piccole Note il 12 Agosto 2022 su Il Giornale.

La centrale nucleare di Zaporizhzhia,la centrale atomica più grande d’Europa, è stata bombardata più volte negli ultimi giorni. Finora i danni sono stati contenuti, ma se continueranno gli attacchi c’è il rischio che diventino ingestibili, da cui una catastrofe nucleare al cui confronto quella di Fukushima sarebbe una barzelletta.

Un disastro che non si limiterebbe al territorio circostante, ma interesserebbe tutta l’Europa per anni, dal momento che nubi radioattive hanno il vizio di non badare ai confini nazionali.

I missili sulla centrale atomica

A fronte di tale immane rischio si registra un silenzio criminale da parte della Politica d’Occidente, sia americana che europea, con il G7, che piuttosto che affrontare il problema dei bombardamenti, li ha usati per chiedere alla Russia di ritirare le proprie forze dalla regione. In pratica ha chiesto ai russi di arrendersi… richiesta che sa perfettamente che non sarà accolta e quindi significativa della leggerezza, per non dire altro, con cui si affronta la vicenda.

Di tale silenzio sono conniventi i media più importanti, i quali si limitano a dare informazioni sui bombardamenti con una banalità altrettanto criminale, come una nota piè di pagina della guerra ucraina, commentando che russi e ucraini si accusano a vicenda, come fa di solito nei commenti a questa guerra (quando non si può ascrivere una responsabilità ai russi, si dice che i due Paesi si accusano a vicenda… trucco vecchio della propaganda). Nulla più come se le bombe cadessero su un negozio di scarpe…

Ciò mentre le Nazioni Unite e l’Agenzia internazionale per l’energia atomica parlano di situazione “allarmante“, pur rassicurando che per ora è ancora tutto sotto controllo. Anche tali agenzie non riportano un chiaro responsabile, perché devono rimanere super partes e altro.

Detto questo, è davvero impossibile credere che i russi si bombardino da soli, dal momento che la centrale e la regione circostante sono sotto il loro controllo (affermare che siano bombe russe non è solo mera propaganda, è anche un’offesa all’intelligenza dell’opinione pubblica).

Peraltro, a fronte dell’indifferenza criminale dell’Occidente riguardo il rischio, sono stati i russi a chiedere una riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza dell’Onu per discutere sulla questione, cosa che indica chi sta subendo e chi è connivente con quanti bombardano.

L’attacco in Crimea

Quanto sta avvenendo alla centrale atomica va di pari passo con un altro sviluppo della guerra ucraina, cioè l’attacco a un aeroporto russo in Crimea, che ha distrutto alcuni jet. Un’operazione salutata con esultanza dai media d’Occidente, come segnale di una riscossa ucraina.

Ciò nonostante l’avvertimento di Mosca, che aveva dichiarato di considerare gli attacchi in Crimea come una linea rossa, che avrebbe innescato una risposta contro i centri decisionali ucraini (Mosca ha dichiarato che in Crimea sarebbe semplicemente esploso un deposito di munizioni; un modo per minimizzare l’importanza dell’attacco, ma anche per evitare una risposta più massiva; sul punto segnaliamo anche l’articolo di Domenico Quirico sulla Stampa:

“Kiev rivuole la Crimea, ci porta alla guerra mondiale”).

Le bombe ad alto rischio sulla centrale atomica e l’attacco in Crimea sembrano segnalare l’inizio di un’escalation da parte dell’Ucraina, nel tentativo di ottenere una qualche vittoria in grado di cambiare il corso della guerra che la vede perdente. Deve ottenere tale vittoria, prima che la sconfitta sia talmente evidente da non poter essere più negata dai media compiacenti, cosa che aprirebbe spazi di manovra alla diplomazia.

La controffensiva ucraina

Lo spiega in altri termini David Ignatius sul Washington Post di oggi, il quale rilancia con enfasi la preparazione di un grande contrattacco ucraino nel Donbass meridionale. Guarda il caso, l’obiettivo di tale iniziativa sarebbe proprio la riconquista della regione di Zaporizhzhia, alla quale si aggiungerebbe la città di Kherson.

Questa guerra per procura contro la Russia va vinta, anche a costo di innescare un incidente nucleare, il che sarebbe come sganciare una bomba atomica al confine della Russia e nel cuore dell’Europa…

D’altronde gli Stati Uniti non hanno nulla da temere, dal momento che la nube radioattiva non li interesserà, come si nota scorrendo i media d’oltreoceano, sui quali la criticità della centrale di Zaporizhzhia è solo vagamente accennata (l’articolo di Ignatius, ad esempio, non parla affatto).

Ciò sta avvenendo mentre, come ricorda anche Ignatius, a fornire agli ucraini l’intelligence per individuare gli obiettivi russi sono le agenzie degli Stati Uniti, come ha rivelato al Daily Telegraph il vice capo dell’intelligence militare ucraino, il generale Vadim Skibitsky, con smentite non smentite successive del Pentagono.

Pur di sconfiggere la Russia, gli Stati Uniti stanno giocando con l’atomica, con tutti i rischi connessi, anche quello che i russi rispondano sullo stesso livello. Siamo alla follia.

“L’ora è grave“, ha detto il Capo dell’Aiea al Consiglio di Sicurezza dell’Onu, Rafael Mariano Grossi.

Ps. È simpatico notare che a fornire i missili che potrebbero scatenare un olocausto nucleare in piena Europa sia la Nato, nata per difendere i cittadini dei Paesi membri…

Zelensky all’Ue: imporre restrizioni sui visti ai russi. Blinken: «Mosca rispetti i diritti dei prigionieri». Lorenzo Cremonesi, Giusi Fasano e Redazione Online su Il Corriere della Sera il 13 Agosto 2022.

Le notizie di sabato 13 agosto. Ancora allarme a Zaporizhzhia dopo i nuovi bombardamenti. Mosca agli Usa: «Relazioni a rischio rottura se saremo dichiarati sponsor del terrorismo»

• La guerra in Ucraina è arrivata al 171esimo giorno.

• Kiev contrattacca in Crimea. I velivoli russi distrutti nelle foto satellitari.

• Nuovo scambio di accuse tra Kiev e Mosca sugli attacchi nella zona della centrale nucleare di Zaporizhzhia. Washington: demilitarizzare quanto prima l'area.

• Zelensky ha parlato al telefono con il Papa.

• L’ex cancelliere tedesco Gerhard Schröder fa causa al parlamento tedesco.

• L'ex presidente russo Medvedev ha visitato le regioni filorusse di Donetsk e Luhansk.

Ore 00:29 - Zelensky, Russia terrorista, bene idea stop visti Ue

«Dopo tutto quello che gli occupanti hanno fatto in Ucraina, può esserci un solo atteggiamento nei confronti della Russia, uno Stato terrorista» e «ringrazio la Repubblica Ceca, gli Stati baltici e i Paesi europei, che hanno portato la questione dei visti per i cittadini dello Stato terrorista al livello ufficiale di discussione nell’Unione europea». Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. «Ci deve essere una garanzia che gli assassini russi e i facilitatori del terrore di Stato non usino Schengen», ha aggiunto riferendosi alla zona di libera circolazione europea. «Non si può distruggere l’idea stessa di Europa, i nostri valori europei comuni, cioè non si può trasformare l’Europa in un supermercato dove non importa chi entra e dove la cosa principale è che una persona paghi semplicemente per la merce», ha concluso il leader ucraino.

Ore 02:35 - Mosca agli Usa: «Noi sponsor del terrorismo? Rischio rottura»

Mosca afferma che i rapporti diplomatici bilaterali con gli Stati Uniti sarebbero gravemente danneggiati e potrebbero anche essere interrotti se la Russia venisse bollata come sponsor del terrorismo. Lo ha dichiarato alla Tass un alto funzionario del ministero degli Esteri, Alexander Darchiyev, facendo riferimento a un’iniziativa legislativa all’esame del Senato.

Ore 03:25 - Blinken a Mosca: «Rispetti i diritti dei prigionieri»

Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha espresso preoccupazione per la situazione umanitaria nell’Est dell’Ucraina, sotto occupazione russa. «Mosca ha il dovere di rispettare i prigionieri di guerra».

Ore 16:37 - Podolyak: Russia attacca centrale Zaporizhzhia per mettere in crisi regioni sud del Paese

La Russia sta bombardando la centrale nucleare di Zaporizhzhia per mettere in crisi le forniture destinate alle regioni meridionali dell’Ucraina e incolpare le autorità ucraine dell’accaduto. Lo ha scritto su Twitter il consigliere capo del presidente ucraino, Mikhail Podolyak.

La propaganda russa sta cercando di incolpare l’esercito ucraino del bombardamento della centrale nucleare di Zaporizhzhia, secondo il consigliere. «La Federazione Russa sta colpendo parte della centrale nucleare, dove si accumula l’energia che alimenta il sud dell’Ucraina. L’obiettivo è di disconnetterci dalla centrale nucleare di Zaporizhzhia e incolpare l’esercito ucraino di tutto questo», ha spiegato Pdolyak.

Ore 18:04 - Potente esplosione scuote Mariupol

Una potente esplosione è stata registrata questo pomeriggio a Mariupol, città ucraina occupata dalle forze russe. «Potente esplosione a Mariupol! Alle 15.40, una forte esplosione ha scosso Mariupol occupata. L’intera città l’ha sentita. Lo riferiscono i residenti. Forniremo successivamente i dettagli», ha scritto su Telegram il Consiglio Comunale di Mariupol, citato da Ukrinform. 

Sottoposta ad un sanguinoso assedio prima dell’occupazione, Mariupol è oggi una città semi disabitata e in gran parte distrutta, dove mancano acqua, gas ed elettricità, sottolinea Ukrinform. Si stima che 22mila abitanti siano periti nell’assedio.

Ore 00:43 - Mosca: Aiea dovrebbe visitare la centrale Zaporizhzhia a fine agosto

Mosca ritiene che l’Agenzia internazionale per l’energia atomica «non dovrebbe rinviare la visita alla centrale nucleare di Zaporizhzhia» e inviare una sua missione all’impianto «a fine agosto o inizio settembre». Lo ha dichiarato il rappresentante permanente della Russia presso le Organizzazioni internazionali a Vienna, Mikhail Ulyanov, in un’intervista alla Tass. «Ma non tutto dipende da noi», ha aggiunto il diplomatico.

Ore 00:59 - Zelensky: «Buone notizie dal fronte nel sud dell’Ucraina

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha parlato di «buone notizie» dal sud del Paese, dove continuano i combattimenti contro le forze russe. «La lotta nel sud del paese dà buone notizie sulla distruzione delle forze e dei mezzi dell’esercito russo. Non perdiamo un solo giorno, riduciamo il potenziale degli invasori», ha detto il leader nel suo consueto discorso serale alla nazione. Zelensky ha parlato poi di «feroci combattimenti che continuano nel Donbass».

Ore 01:02 - Mosca: «Preso il controllo di Pisky». Kiev smentisce

Il ministero della Difesa russo ha affermato che le forze armate di Mosca hanno preso il controllo di Pisky, un centro alla periferia della città di Donetsk, capoluogo di provincia che i separatisti filo-Mosca controllano dal 2014. Le truppe russe e i ribelli sostenuti dal Cremlino stanno cercando di conquistare le aree controllate dall’Ucraina a nord e a ovest della città di Donetsk per espandere la repubblica autoproclamata controllata dai separatisti. Ma l’esercito ucraino ha riferito che i suoi soldati hanno impedito un’avanzata notturna verso le città più piccole di Avdiivka e Bakhmut. Kiev ha inoltre smentito la caduta di Pisky: «I combattimenti continuano».

Ore 01:07 - Nuovi bombardamenti russi sulla città di Kharkiv

Le forze russe hanno colpito il distretto di Kyiv della città ucraina di Kharkiv. Lo ha detto su Telegram il sindaco Ihor Terekhov, citato dall’agenzia di stampa Ukrinform. «Bombardamenti del distretto di Kyiv. Secondo primi dati, nessuno è stato ferito e non ci sono state vittime. Non ci sono notizie sulla distruzione di alcuna struttura», ha aggiunto, avvertendo i concittadini di non ignorare gli allarmi anti aerei. Come riportato da Ukrinform, nella notte tra il 12 e il 13 agosto le forze russe hanno attaccato Kharkiv due volte, nei distretti di Slobidskyi e Nemyshlianskyi

Grano: salpata dal Mar Nero nave Onu con carico destinato all'Etiopia. Lorenzo Cremonesi, Giusi Fasano, Paolo Foschi e Redazione Online su Il Corriere della Sera il 14 Agosto 2022.

Le notizie di domenica 14 agosto.

Questa diretta è stata chiusa. A questo link le notizie di oggi sulla guerra in Ucraina

• La guerra in Ucraina è arrivata al 172esimo giorno.

• Nel Donbass le truppe russe continuano a martellare le postazioni ucraine per cercare di avanzare, i combattimenti sono definiti "furiosi" dai testimoni. Nel sud invece l'esercito di Kiev sembra portare avanti ancora la controffensiva.

• Continui scambi di accuse tra Kiev e Mosca sugli attacchi nella zona della centrale nucleare di Zaporizhzhia. Washington: demilitarizzare quanto prima l'area.

• Un nastro giallo contro i russi: «Sono i partigiani ucraini».

• Una potente esplosione ha scosso Mariupol nel pomeriggio di ieri.

• Zelensky all’Ue: imporre restrizioni sui visti ai russi.

Ore 06:00 - Mosca: Aiea dovrebbe visitare la centrale Zaporizhzhia a fine agosto

Mosca ritiene che l’Agenzia internazionale per l’energia atomica «non dovrebbe rinviare la visita alla centrale nucleare di Zaporizhzhia» e inviare una sua missione all’impianto «a fine agosto o inizio settembre». Lo ha dichiarato il rappresentante permanente della Russia presso le Organizzazioni internazionali a Vienna, Mikhail Ulyanov, in un’intervista alla Tass. «Ma non tutto dipende da noi», ha aggiunto il diplomatico.

Ore 06.00 - Nuovi bombardamenti russi sulla città di Kharkiv

Le forze russe hanno colpito il distretto di Kyiv della città ucraina di Kharkiv. Lo ha detto su Telegram il sindaco Ihor Terekhov, citato dall’agenzia di stampa Ukrinform. «Bombardamenti del distretto di Kyiv. Secondo primi dati, nessuno è stato ferito e non ci sono state vittime. Non ci sono notizie sulla distruzione di alcuna struttura», ha aggiunto, avvertendo i concittadini di non ignorare gli allarmi anti aerei. Come riportato da Ukrinform, nella notte tra il 12 e il 13 agosto le forze russe hanno attaccato Kharkiv due volte, nei distretti di Slobidskyi e Nemyshlianskyi

Ore 06:12 - Mosca: «Preso il controllo di Pisky». Kiev smentisce

Il ministero della Difesa russo ha affermato che le forze armate di Mosca hanno preso il controllo di Pisky, un centro alla periferia della città di Donetsk, capoluogo di provincia che i separatisti filo-Mosca controllano dal 2014. Le truppe russe e i ribelli sostenuti dal Cremlino stanno cercando di conquistare le aree controllate dall’Ucraina a nord e a ovest della città di Donetsk per espandere la repubblica autoproclamata controllata dai separatisti. Ma l’esercito ucraino ha riferito che i suoi soldati hanno impedito un’avanzata notturna verso le città più piccole di Avdiivka e Bakhmut. Kiev ha inoltre smentito la caduta di Pisky: «I combattimenti continuano».

Ore 06:13 - Zelensky: «Buone notizie dal fronte nel sud del Paese»

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha parlato di «buone notizie» dal sud del Paese, dove continuano i combattimenti contro le forze russe. «La lotta nel sud del paese dà buone notizie sulla distruzione delle forze e dei mezzi dell’esercito russo. Non perdiamo un solo giorno, riduciamo il potenziale degli invasori», ha detto il leader nel suo consueto discorso serale alla nazione. Zelensky ha parlato poi di «feroci combattimenti che continuano nel Donbass»

Ore 15:40 - Kiev: «I russi in difficoltà oltre il Dniepr»

L’Ucraina ha fatto sapere che le truppe russe che avevano attraversato il fiume Dniepr durante la loro offensiva nella regione meridionale di Kherson stavano affrontando difficoltà crescenti dopo che ponti strategici erano stati danneggiati. Lo riferisce Reuters. Le forze di Mosca hanno conquistato la città di Kherson sul Dniepr all’inizio della loro invasione dell’Ucraina, l’unica capitale regionale che hanno conquistato dal 24 febbraio. La loro offensiva verso ovest nella regione ha fatto qualche progresso, ma i tre ponti che controllano nell’area - due per il traffico stradale e un altro che trasporta una ferrovia - sono stati bombardati ripetutamente nelle ultime settimane. L’attraversamento più importante è il ponte Antonivskiy nella periferia di Kherson, che è stato preso di mira dai missili dalla fine di luglio .

Ore 18:26 - Mosca: «Colpiti decine di obiettivi nella parte orientale del paese»

La Russia afferma di aver colpito decine di obiettivi nell'Ucraina orientale con missili e artiglieria. Gli attacchi si sono concentrati nella regione di Donetsk, ha affermato oggi il ministero della Difesa russo. Nella vicina regione di Kharkiv è stato conquistato il villaggio di Udy, secondo quanto riportano le autorità di Mosca. L'esercito russo ha anche affermato di aver distrutto un deposito di carburante vicino a Sloviansk. Lo stato maggiore ucraino a Kiev ha riferito di intensi attacchi nell'est e nel sud del Paese. Nella regione di Donetsk, ha aggiunto, un tentativo delle forze russe di sfondare a Sloviansk è stato respinto.

Ore 18:28 - I rischi di un disastro nucleare per la centrale di Zaporizhzhia crescono ogni giorno

I rischi di un disastro nucleare per la centrale di Zaporizhzhia occupata dalle truppe russe «crescono di giorno in giorno», secondo il sindaco di Energodar, la cittadina dove sorge l'impianto. «Quanto sta accadendo lì - ha detto all'Afp il sindaco, Dmytro Orlov, parlando dal capoluogo della regione Zaporizhzhia, che è tuttora in mano ucraina - è terrorismo nucleare bello e buono e può andare a finire in modo imprevedibile in qualunque momento».

Ore 18:29 - Grano: salpata dal Mar Nero nave Onu con carico destinato all'Etiopia

Una nave noleggiata dalle Nazioni Unite, carica di 23 mila tonnellate di grano ucraino destinate all'Etiopia, è salpata oggi da un porto del Mar Nero. Si tratta della prima spedizione di questo genere nell'ambito di un programma di assistenza ai Paesi colpiti dalla carestia. La nave Brave Commander, battente bandiera liberiana, è partita dal porto ucraino di Yuzhne, a est di Odessa, ha detto il governatore regionale Maksym Marchenko. Ha in programma di navigare verso Gibuti, dove il grano sarà scaricato e trasferito in Etiopia nell'ambito dell'iniziativa del Programma alimentare mondiale.

Ore 20:16 - Missili nei pressi di Zaporizhzhia, accuse reciproche tra Mosca e Kiev

L’operatore ucraino dell’energia nucleare, Energoatom, ha dichiarato che una persona è stata uccisa in un attacco missilistico russo sulla città di Enerhodar, dove sorge la centrale nucleare di Zaporizhzhia. Anche il governo locale controllato dalla Russia ha riferito dell’attacco e della vittima, ma ha attribuito la colpa alle forze ucraine.

Ore 01:01 - Zelensky a cittadini russi: «Se restate in silenzio siete complici»

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo consueto videomessaggio serale postato su Telegram si è rivolto al popolo russo: «Quando il male raggiunge un simile livello, il silenzio delle persone si avvicina alla complicità. Pertanto, se hai la cittadinanza russa e resti in silenzio, significa che sostieni» la guerra di Mosca. «E non importa dove ti trovi, che sia in Russia o all’estero, la tua voce dovrebbe suonare a sostegno dell’Ucraina». Il leader ucraino ha inoltre sottolineato come sempre più Paesi si stanno unendo alla discussione sul bando ai visti per i cittadini russi. Discussioni che secondo Zelensky dovrebbe portare a decisioni «appropriate».

Putin accusa gli Usa e cerca l'asse con la Cina. Nuove esplosioni in Crimea. Il Corriere della Sera il 15  agosto 2022.

Le notizie di martedì 16 agosto, in diretta. Il ministro della Difesa di Mosca, Shoigu: «Non servirà usare armi atomiche in Ucraina». La Russia ha posto condizioni alla visita alla centrale nucleare di Zaporizhzhia da parte delle autorità internazionali 

• La guerra in Ucraina è arrivata al 173esimo giorno.

• Nuove esplosioni hanno scosso questa mattina la Crimea, regione ucraina da anni occupata dalla Russia. Ad essere stati colpiti sarebbero un deposito di armi e una centrale elettrica.

• Il presidente russo Putin è tornato ad accusare l'Occidente — «vuole prolungare la guerra, usando l'Ucraina come carne da cannone» — e a lanciare segnali a Pechino. Il suo ministro della Difesa, Shoigu, ha detto che Mosca non ha «bisogno di usare armi nucleari» in Ucraina.

• Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky ha rimosso i capi dei dipartimenti dei servizi di sicurezza nelle regioni di Kiev, Ternopil e Leopoli.

• La centrale nucleare di Zaporizhzhia è ancora sotto controllo russo e continuano le esplosioni nei pressi del reattore. Mosca ha posto stringenti restrizioni per una visita da parte delle autorità internazionali.

Ore 03:16 - La Francia si offre di sminare l’Oblast di Chernihiv

La Francia si offre di contribuire a sminare l’Oblast di Chernihiv, in Ucraina. Ne dà notizia il Kyev Independent, secondo cui in un incontro con Kyrylo Tymoshenko, vice capo dell’ufficio presidenziale ucraino, l’ambasciata ha discusso della fornitura di attrezzature e specialisti, nonché della formazione del personale ucraino, per sminare l’Oblast di Chernihiv.

Ore 01:18 - Mosca: troppo pericoloso per Aiea passare per Kiev

Qualsiasi missione intrapresa dall’agenzia nucleare delle Nazioni Unite per ispezionare la centrale ucraina di Zaporizhzhia non può passare attraverso la capitale Kiev perché è troppo pericolosa, ha affermato un alto diplomatico di Mosca citato dalle agenzie di stampa russe. «Immaginate cosa significa passare attraverso Kiev, significa che arrivano alla centrale nucleare attraverso la prima linea», ha detto ai giornalisti Igor Vishnevetsky, vice capo del dipartimento per la proliferazione nucleare e il controllo degli armamenti del ministero degli Esteri russo, secondo quanto riportato da Reuters. Il diplomatico ha anche affermato che la missione Aiea in ogni caso non ha mandato per affrontare la «smilitarizzazione» dell’impianto come richiesto da Kiev.

Ore 22:59 - Mosca, in corso dialogo su visita Aiea a Zaporizhzhia

L’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (Aiea) sta discutendo con Russia e Ucraina i «dettagli tecnici» di un’ispezione della centrale nucleare di Zaporizhzhia, rimasta coinvolta nelle ostilità tra i due Paesi. Lo ha dichiarato, riporta l’agenzia Tass, il rappresentante permanente della Russia alle Nazioni Unite, Dmitry Polyanski.

Ore 22:23 - Iniziato a Donetsk processo a cinque europei

È iniziato oggi in un tribunale amministrato dai separatisti sostenuti dal Cremlino nella città di Donetsk il processo a cinque europei catturati nell’Ucraina orientale e accusati di essere mercenari. Secondo quanto riferito dai media russi, potrebbero essere condannati a morte secondo le leggi dell’autoproclamata e non riconosciuta Repubblica popolare di Donetsk. I cinque - lo svedese Mathias Gustafsson, il croato Vjekoslav Prebeg e i britannici John Harding, Andrew Hill e Dylan Healy - si sono tutti dichiarati non colpevoli riguardo alle accuse di essere mercenari. La prossima udienza è prevista per ottobre.

Ore 21:49 - Zelensky: incidente Zaporizhzhia colpirebbe duro molti

«Qualsiasi incidente radioattivo nella centrale nucleare di Zaporizhzhia potrebbe essere un duro colpo per molti Paesi. Tutto dipende solo dalla direzione e dalla forza del vento». Lo ha dichiarato, nel suo messaggio video notturno, il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.

«È necessario uscire da discussioni e richieste di nuove dure sanzioni contro la Russia, contro Rosatom e l’intera industria nucleare dello Stato terrorista», prosegue Zelensky, «tutte le forze russe devono ritirarsi immediatamente dal territorio della centrale e dalle aree limitrofe, senza alcuna condizione». «Per molti decenni, il mondo ha lottato per un controllo adeguato su tutte le attività relative ai materiali nucleari e alla sicurezza delle radiazioni», aggiunge il presidente ucraino, «e se ora al mondo mancano la forza e la determinazione per proteggere una centrale nucleare, significa che il mondo perderà. C’è ancora una possibilità per prevenire questa perdita».

Ore 06:57 - Esplosioni in Crimea

I residenti segnalano esplosioni nell’area della Crimea occupata, nella regione di Dzhankoy: sarebbe stato colpito un grande deposito di munizioni russo. Su Twitter diversi utenti riportano video e foto che mostrano colonne dense di fumo nero alzarsi in aria.

Ore 07:15 - La Russia pone delle condizioni per la visita alla centrale nucleare

Come riporta il Guardian, un portavoce delle Nazioni Unite ha fatto sapere che c’è la possibilità di una visita degli ispettori dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA) alla centrale di Zaporizhzhia, ma un diplomatico russo avrebbe posto delle condizioni.

Ore 08:02 - Zelensky e le nuove «purghe» nei servizi segreti

Non si fermano le «purghe» ai vertici dei servizi segreti da parte del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.

 Secondo quanto riportato dal Kyiv Independent, che cita decreti firmati dal presidente ucraino e pubblicati sul sito della presidenza, sono stati rimossi i capi dei servizi di sicurezza in quattro regioni - a Kiev, nella regione di Kiev, a Leopoli e a Ternopil.

Serhiy Zayats è stato licenziato dal posto di capo della direzione principale dei servizi nella regione di Kiev, Yuriy Boreichuk è stato destituito dalla carica di capo della direzione principale dell'Sbu nella regione di Ternopil, Artem Bondarenko è stato spostato dal posto di capo della direzione dell'intelligence nella regione di Leopoli a quello di capo della direzione principale dell'Sbu a Kiev e nella regione della capitale. 

Il «fronte interno» di Zelensky si era aperto alcune settimane fa, con il siluramento della commissaria per i diritti umani Denisova e quello del capo degli 007 di Kharkiv, Dudin.

Ore 08:19 - Cosa sappiamo delle esplosioni in Crimea

Emergono alcuni dettagli in più circa le esplosioni avvenute nel corso delle scorse ore in Crimea, la regione ucraina da anni occupata dalla Russia — e che Zelensky ha annunciato di voler riconquistare. 

Secondo quanto riportato da media locali, ad andare a fuoco è stato un deposito di munizioni russe nel villaggio di Maiskoye, vicino a Dzhankoi, nella regione settentrionale della penisola. 

Secondo l'agenzia russa Tass, che cita il capo della regione Sergei Aksyonov, i residenti di quell'area sono stati fatti evacuare. Lo stesso Aksyonov aveva comunicato di essere in partenza per la zona dell'esplosione, che avrebbe interessato anche una centrale elettrica. 

Non ci sono al momento informazioni precise circa la causa delle esplosioni. 

Giorni fa, a essere stata clamorosamente colpita era stata una base dell'esercito russo in Crimea.

Ore 08:34 - Il ministero della Difesa russa nega feriti gravi dopo le esplosioni in Crimea

Non ci sarebbero feriti gravi in seguito agli incendi causati dalle esplosioni nel deposito di munizioni russe nel villaggio di Maiskoye, vicino a Dzhankoi, almeno secondo quanto dichiara il ministro della Difesa russo. 

Un rapporto di Mosca, citato da Ria Novosti, riporta che non è stato identificato alcun ferito grave e che si sta lavorando per estinguere l’incendio e scoprirne le cause.

Ore 09:28 - Colpito quartier generale mercenari Wagner nel Donbass

Nella giornata di ieri l’artiglieria ucraina ha centrato il quartier generale del gruppo paramilitare russo di mercenari del battaglione Wagner a Popasna, nell’autoproclamata repubblica di Lugansk nel Donbass controllato dalle forze russe. 

Il numero delle vittime non è ancora chiaro. Su Telegram, il governatore ucraino della regione di Luhansk, Serhiy Hayday, ha scritto che le forze ucraine «hanno colpito un quartier generale nemico la cui posizione è stata stabilita grazie a un giornalista russo» e ha aggiunto che l’attacco «ha distrutto ieri il quartier generale di Wagner a Popasna». 

Popasna si trova appena a sud di Severodonetsk nella regione di Luhansk, che le forze russe ora controllano interamente, dopo mesi di aspri combattimenti e di enormi distruzioni

Ore 09:33 - Il ministro della Difesa russo Shoigu: «La Russia non ha bisogno di usare le armi nucleari in Ucraina»

Il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu ha detto durante un discorso alla conferenza internazionale sulla sicurezza di Mosca che la Russia non ha bisogno di usare armi nucleari in Ucraina. 

Shoigu ha anche aggiunto che le operazioni militari ucraine nel Paese sono state pianificate dagli Stati Uniti e dalla Gran Bretagna e che la Nato ha aumentato il coinvolgimento delle sue truppe nell’Europa centrale e dell’Est più volte.

Ore 09:40 - Le nuove accuse di Putin all'Occidente (e l'asse con la Cina)

Il presidente russo Vladimir Putin è tornato ad accusare l'Occidente — che considera, di fatto, in guerra contro Mosca — durante l'intervento di apertura della Conferenza internazionale sulla sicurezza ospitata nella capitale russa. 

Putin ha sostenuto che gli Stati Uniti vogliano «prolungare» il conflitto in Ucraina, e ha accusato l'Occidente di utilizzare l'Ucraina come «carne da cannone». 

I paesi occidentali — ha detto, secondo quanto riportato dall'agenzia Tass — «hanno bisogno di conflitti per mantenere la propria egemonia», e per questo hanno «destinato il popolo ucraino ad essere usato come carne da cannone», chiudendo un occhio sulla diffusione in Ucraina dell'«ideologia neonazista, fino ai massacri dei residenti del Donbass». 

«Gli obiettivi di questa operazione», ha ribadito Putin, continuando a evitare di utilizzare il termine «guerra», «sono definiti chiaramente: garantire la sicurezza della Russia e dei nostri cittadini e proteggere gli abitanti del Donbass dal genocidio». 

Il leader russo ha anche allargato il raggio del suo intervento al quadrante del Pacifico, e lanciato un messaggio alla Cina, sostenendo che l'Occidente punti a estendere all'estremo oriente un «sistema simile a quello dell'Alleanza atlantica», e che la visita di Nancy Pelosi — presidente della Camera degli Stati Uniti — a Taiwan non è altro che una «provocazione, studiata, contro Pechino»: una «strategia per destabilizzare il mondo».

Ore 10:17 - Slitta alle 16 l’arrivo in Puglia della nave cargo dall’Ucraina con olio girasole

Sta già navigando lungo le coste pugliesi la nave cargo Mustafa Necati, la terza che dall’Ucraina raggiunge l’Italia dopo lo sblocco diplomatico dell’intesa di Istanbul. L’ingresso nel porto di Monopoli (Bari) della imbarcazione, che trasporta seimila tonnellate di olio di semi di girasole, era inizialmente previsto per le 12 ma è slittato alle 16. La nave, battente bandiera liberiana, è partita il 7 agosto dal porto ucraino di Chornomorsk, e ha fatto tappa il 10 agosto a Istanbul per i controlli di sicurezza previsti. Dal porto turco è ripartita il 12 agosto alla volta dell’Italia. Il suo carico è destinato al gruppo Marseglia, che ha sede nel Barese, e che opera anche nella lavorazione e commercializzazione di oli per uso alimentare.

Ore 10:28 - Partite altre cinque navi con prodotti agricoli dall’Ucraina

Altre cinque navi con prodotti agricoli hanno lasciato l’Ucraina. Tre navi da carico hanno lasciato il porto di Chornomorsk e due da Yuzhny. Lo ha riferito su Twitter il ministero della Difesa turco. Secondo l’Istanbul Joint Coordination Center (Jcc), la nave Propus trasporta 9,1 mila tonnellate di grano verso il porto di Costanza in Romania, Osprey S con 11,5 mila tonnellate di mais viaggia in direzione di Iskenderun in Turchia, Ramus con 6,1 mila tonnellate è diretta al porto turco di Karasu. La nave da carico Brave Commander, con 23,3 mila tonnellate di grano, è diretta nel Gibuti, Bonita con 60 mila tonnellate di mais al porto di Incheon in Corea del Sud. Sempre secondo il ministero della Difesa turco, i rappresentanti del Jcc ispezioneranno oggi altre quattro navi da carico che devono essere inviate in Ucraina per caricare i cereali.

Ore 10:39 - Kiev, 1 civile ucciso dopo bombe nel Donetsk

Gli attacchi delle truppe russe sulla città di Kostiantynivka nel Donetsk hanno causato la morte di un civile. Lo ha detto il governatore della regione del Donetsk, Pavlo Kyrylenko, aggiungendo che altre due persone sono rimaste ferite. Lo riporta il Kiev Independent.

Ore 10:44 - Intelligence britannica: la flotta russa è in difficoltà nel Mar Nero

La flotta russa presente nel Mar Nero è «in difficoltà» e non riesce «ad esercitare un controllo efficace». Lo riferisce l’intelligence del ministero della Difesa del Regno Unito nel suo report sulla guerra in Ucraina. La flotta russa, spiegano gli 007 britannici, mantiene un «atteggiamento estremamente difensivo» e si limita ad operazioni di pattugliamento.

L’efficacia limitata della flotta russa mina la strategia di invasione da parte di Mosca «anche perché la minaccia nelle acque di Odessa è stata largamente neutralizzata», dalle forze ucraine, spiega ancora il report. «Questo significa che l’Ucraina può dirottare le proprie risorse per contrastare gli attacchi di terra da parte dei russi», aggiunge il ministero della Difesa britannico.

Ore 10:49 - Cosa c’è dietro le nuove esplosioni in Crimea (e i problemi ai cannoni arrivati dalla Germania)

(Guido Olimpio) Caserme, ponti, ferrovie: gli ucraini, non potendo avanzare, colpiscono da distante e in profondità le posizioni nemiche. Mosca, invece, manovra nel Donbass per conquistare località. Uno scenario bellico ormai costante.

I colpi a lungo raggio

Un deposito di munizioni russo è esploso a Mayskoye, nel nord della Crimea. Secondo la versione ufficiale la deflagrazione sarebbe stata innescata dall’incendio di un trasformatore e non vi sarebbero perdite gravi. L’episodio potrebbe nascondere un nuovo attacco con sistemi a lungo raggio da parte dell’Ucraina, tattica rivelatisi molto efficace nelle ultime settimane nella regione sud, ma anche in altri settori. È di pochi giorni fa lo strike contro la base aera di Saki, quindi quello che ha coinvolto la «compagnia di sicurezza» Wagner a Popasna: un’azione, quest’ultima, favorita indirettamente dalla pubblicazione di foto sul web da parte degli stessi miliziani. Hanno di fatto «consegnato» le coordinate: numerosi i morti.

 L'ente ucraino per l'energia atomica Energoatom denuncia un cyberattacco russo. Marta Serafini, Guido Olimpio, Marco Bruna, Paolo Foschi e Redazione online su Il Corriere della Sera il 16 Agosto 2022.

Le notizie di martedì 16 agosto, in diretta. Putin accusa l’Occidente: «Usa l’Ucraina come carne da cannone». Il ministro della Difesa di Mosca, Shoigu: «Non servirà usare armi atomiche» 

• La guerra in Ucraina è arrivata al 174esimo giorno.

• Nuove esplosioni hanno scosso questa mattina la Crimea, regione ucraina da anni occupata dalla Russia. Ad essere stati colpiti sarebbero un deposito di armi e una centrale elettrica.

• Il presidente russo Putin è tornato ad accusare l'Occidente — «vuole prolungare la guerra, usando l'Ucraina come carne da cannone» — e a lanciare segnali a Pechino. Il suo ministro della Difesa, Shoigu, ha detto che Mosca non ha «bisogno di usare armi nucleari» in Ucraina.

• Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky ha rimosso i capi dei dipartimenti dei servizi di sicurezza nelle regioni di Kiev, Ternopil e Leopoli.

• La centrale nucleare di Zaporizhzhia è ancora sotto controllo russo e continuano le esplosioni nei pressi del reattore. Mosca ha posto stringenti restrizioni per una visita da parte delle autorità internazionali.

Ore 06:57 - Esplosioni in Crimea

I residenti segnalano esplosioni nell’area della Crimea occupata, nella regione di Dzhankoy: sarebbe stato colpito un grande deposito di munizioni russo. Su Twitter diversi utenti riportano video e foto che mostrano colonne dense di fumo nero alzarsi in aria.

Ore 07:15 - La Russia pone delle condizioni per la visita alla centrale nucleare

Come riporta il Guardian, un portavoce delle Nazioni Unite ha fatto sapere che c’è la possibilità di una visita degli ispettori dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA) alla centrale di Zaporizhzhia, ma un diplomatico russo avrebbe posto delle condizioni.

Non si fermano le «purghe» ai vertici dei servizi segreti da parte del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. 

Secondo quanto riportato dal Kyiv Independent, che cita decreti firmati dal presidente ucraino e pubblicati sul sito della presidenza, sono stati rimossi i capi dei servizi di sicurezza in quattro regioni - a Kiev, nella regione di Kiev, a Leopoli e a Ternopil.

Serhiy Zayats è stato licenziato dal posto di capo della direzione principale dei servizi nella regione di Kiev, Yuriy Boreichuk è stato destituito dalla carica di capo della direzione principale dell'Sbu nella regione di Ternopil, Artem Bondarenko è stato spostato dal posto di capo della direzione dell'intelligence nella regione di Leopoli a quello di capo della direzione principale dell'Sbu a Kiev e nella regione della capitale. 

Il «fronte interno» di Zelensky si era aperto alcune settimane fa, con il siluramento della commissaria per i diritti umani Denisova e quello del capo degli 007 di Kharkiv, Dudin.

Ore 08:19 - Cosa sappiamo delle esplosioni in Crimea

Emergono alcuni dettagli in più circa le esplosioni avvenute nel corso delle scorse ore in Crimea, la regione ucraina da anni occupata dalla Russia — e che Zelensky ha annunciato di voler riconquistare. 

Secondo quanto riportato da media locali, ad andare a fuoco è stato un deposito di munizioni russe nel villaggio di Maiskoye, vicino a Dzhankoi, nella regione settentrionale della penisola. 

Secondo l'agenzia russa Tass, che cita il capo della regione Sergei Aksyonov, i residenti di quell'area sono stati fatti evacuare. Lo stesso Aksyonov aveva comunicato di essere in partenza per la zona dell'esplosione, che avrebbe interessato anche una centrale elettrica. 

Non ci sono al momento informazioni precise circa la causa delle esplosioni. 

Giorni fa, a essere stata clamorosamente colpita era stata una base dell'esercito russo in Crimea.

Ore 08:34 - Il ministero della Difesa russa nega feriti gravi dopo le esplosioni in Crimea

Non ci sarebbero feriti gravi in seguito agli incendi causati dalle esplosioni nel deposito di munizioni russe nel villaggio di Maiskoye, vicino a Dzhankoi, almeno secondo quanto dichiara il ministro della Difesa russo. 

Un rapporto di Mosca, citato da Ria Novosti, riporta che non è stato identificato alcun ferito grave e che si sta lavorando per estinguere l’incendio e scoprirne le cause.

Ore 09:28 - Colpito quartier generale mercenari Wagner nel Donbass

Nella giornata di ieri l’artiglieria ucraina ha centrato il quartier generale del gruppo paramilitare russo di mercenari del battaglione Wagner a Popasna, nell’autoproclamata repubblica di Lugansk nel Donbass controllato dalle forze russe. 

Il numero delle vittime non è ancora chiaro. Su Telegram, il governatore ucraino della regione di Luhansk, Serhiy Hayday, ha scritto che le forze ucraine «hanno colpito un quartier generale nemico la cui posizione è stata stabilita grazie a un giornalista russo» e ha aggiunto che l’attacco «ha distrutto ieri il quartier generale di Wagner a Popasna». 

Popasna si trova appena a sud di Severodonetsk nella regione di Luhansk, che le forze russe ora controllano interamente, dopo mesi di aspri combattimenti e di enormi distruzioni

Ore 09:33 - Il ministro della Difesa russo Shoigu: «La Russia non ha bisogno di usare le armi nucleari in Ucraina»

Il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu ha detto durante un discorso alla conferenza internazionale sulla sicurezza di Mosca che la Russia non ha bisogno di usare armi nucleari in Ucraina. 

Shoigu ha anche aggiunto che le operazioni militari ucraine nel Paese sono state pianificate dagli Stati Uniti e dalla Gran Bretagna e che la Nato ha aumentato il coinvolgimento delle sue truppe nell’Europa centrale e dell’Est più volte.

Ore 09:40 - Le nuove accuse di Putin all'Occidente (e l'asse con la Cina)

Il presidente russo Vladimir Putin è tornato ad accusare l'Occidente — che considera, di fatto, in guerra contro Mosca — durante l'intervento di apertura della Conferenza internazionale sulla sicurezza ospitata nella capitale russa. 

Putin ha sostenuto che gli Stati Uniti vogliano «prolungare» il conflitto in Ucraina, e ha accusato l'Occidente di utilizzare l'Ucraina come «carne da cannone». 

I paesi occidentali — ha detto, secondo quanto riportato dall'agenzia Tass — «hanno bisogno di conflitti per mantenere la propria egemonia», e per questo hanno «destinato il popolo ucraino ad essere usato come carne da cannone», chiudendo un occhio sulla diffusione in Ucraina dell'«ideologia neonazista, fino ai massacri dei residenti del Donbass». 

«Gli obiettivi di questa operazione», ha ribadito Putin, continuando a evitare di utilizzare il termine «guerra», «sono definiti chiaramente: garantire la sicurezza della Russia e dei nostri cittadini e proteggere gli abitanti del Donbass dal genocidio». 

Il leader russo ha anche allargato il raggio del suo intervento al quadrante del Pacifico, e lanciato un messaggio alla Cina, sostenendo che l'Occidente punti a estendere all'estremo oriente un «sistema simile a quello dell'Alleanza atlantica», e che la visita di Nancy Pelosi — presidente della Camera degli Stati Uniti — a Taiwan non è altro che una «provocazione, studiata, contro Pechino»: una «strategia per destabilizzare il mondo».

Ore 10:17 - Slitta alle 16 l’arrivo in Puglia della nave cargo dall’Ucraina con olio girasole

Sta già navigando lungo le coste pugliesi la nave cargo Mustafa Necati, la terza che dall’Ucraina raggiunge l’Italia dopo lo sblocco diplomatico dell’intesa di Istanbul. L’ingresso nel porto di Monopoli (Bari) della imbarcazione, che trasporta seimila tonnellate di olio di semi di girasole, era inizialmente previsto per le 12 ma è slittato alle 16. La nave, battente bandiera liberiana, è partita il 7 agosto dal porto ucraino di Chornomorsk, e ha fatto tappa il 10 agosto a Istanbul per i controlli di sicurezza previsti. Dal porto turco è ripartita il 12 agosto alla volta dell’Italia. Il suo carico è destinato al gruppo Marseglia, che ha sede nel Barese, e che opera anche nella lavorazione e commercializzazione di oli per uso alimentare.

Ore 10:28 - Partite altre cinque navi con prodotti agricoli dall’Ucraina

Altre cinque navi con prodotti agricoli hanno lasciato l’Ucraina. Tre navi da carico hanno lasciato il porto di Chornomorsk e due da Yuzhny. Lo ha riferito su Twitter il ministero della Difesa turco. Secondo l’Istanbul Joint Coordination Center (Jcc), la nave Propus trasporta 9,1 mila tonnellate di grano verso il porto di Costanza in Romania, Osprey S con 11,5 mila tonnellate di mais viaggia in direzione di Iskenderun in Turchia, Ramus con 6,1 mila tonnellate è diretta al porto turco di Karasu. La nave da carico Brave Commander, con 23,3 mila tonnellate di grano, è diretta nel Gibuti, Bonita con 60 mila tonnellate di mais al porto di Incheon in Corea del Sud. Sempre secondo il ministero della Difesa turco, i rappresentanti del Jcc ispezioneranno oggi altre quattro navi da carico che devono essere inviate in Ucraina per caricare i cereali.

Ore 10:39 - Kiev, 1 civile ucciso dopo bombe nel Donetsk

Gli attacchi delle truppe russe sulla città di Kostiantynivka nel Donetsk hanno causato la morte di un civile. Lo ha detto il governatore della regione del Donetsk, Pavlo Kyrylenko, aggiungendo che altre due persone sono rimaste ferite. Lo riporta il Kiev Independent.

Ore 10:44 - Intelligence britannica: la flotta russa è in difficoltà nel Mar Nero

La flotta russa presente nel Mar Nero è «in difficoltà» e non riesce «ad esercitare un controllo efficace». Lo riferisce l’intelligence del ministero della Difesa del Regno Unito nel suo report sulla guerra in Ucraina. La flotta russa, spiegano gli 007 britannici, mantiene un «atteggiamento estremamente difensivo» e si limita ad operazioni di pattugliamento.

L’efficacia limitata della flotta russa mina la strategia di invasione da parte di Mosca «anche perché la minaccia nelle acque di Odessa è stata largamente neutralizzata», dalle forze ucraine, spiega ancora il report. «Questo significa che l’Ucraina può dirottare le proprie risorse per contrastare gli attacchi di terra da parte dei russi», aggiunge il ministero della Difesa britannico.

Ore 10:49 - Cosa c’è dietro le nuove esplosioni in Crimea (e i problemi ai cannoni arrivati dalla Germania)

(Guido Olimpio) Caserme, ponti, ferrovie: gli ucraini, non potendo avanzare, colpiscono da distante e in profondità le posizioni nemiche. Mosca, invece, manovra nel Donbass per conquistare località. Uno scenario bellico ormai costante.

I colpi a lungo raggio

Un deposito di munizioni russo è esploso a Mayskoye, nel nord della Crimea. Secondo la versione ufficiale la deflagrazione sarebbe stata innescata dall’incendio di un trasformatore e non vi sarebbero perdite gravi. L’episodio potrebbe nascondere un nuovo attacco con sistemi a lungo raggio da parte dell’Ucraina, tattica rivelatisi molto efficace nelle ultime settimane nella regione sud, ma anche in altri settori. È di pochi giorni fa lo strike contro la base aera di Saki, quindi quello che ha coinvolto la «compagnia di sicurezza» Wagner a Popasna: un’azione, quest’ultima, favorita indirettamente dalla pubblicazione di foto sul web da parte degli stessi miliziani. Hanno di fatto «consegnato» le coordinate: numerosi i morti.

Ore 11:00 - Kiev: esplosioni in Crimea sono l’inizio della demilitarizzazione

Le esplosioni odierne in una base militare vicino alla città di Dzhankoi, nella Crimea occupata dai russi, «rappresentano l’inizio della demilitarizzazione della penisola»: lo scrive su Twitter il consigliere del capo dell’Ufficio del presidente ucraino, Mykhailo Podolyak, citato dall’agenzia Ukrinform. Da parte sua, il capo del Mejlis del popolo Tataro di Crimea, Refat Chubarov, ha affermato che un magazzino di munizioni russo nella base di Dzhankoi è stato colpito.

Ore 11:10 - Kiev: 43.900 soldati russi uccisi dall’inizio della guerra

Circa 43.900 soldati russi sono stati uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione, secondo l’esercito di Kiev. Nel suo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l’esercito ucraino indica che si registrano anche 233 caccia, 196 elicotteri e 790 droni abbattuti.

Le forze di Kiev affermano di avere distrutto 1.880 carri armati russi, 989 sistemi di artiglieria, 4.152 veicoli blindati per il trasporto delle truppe e 15 navi e 190 missili da crociera.

Ore 11:16 - Minsk: «Impediremo a occidente di portare guerra da noi»

«La Bielorussia non permetterà ai Paesi occidentali di scatenare un confitto sul proprio territorio utilizzando formazioni armate illegali create in Ucraina». Lo ha affermato il ministro della Difesa bielorusso, Viktor Khrenin, citato dall’agenzia Tass. «Siamo allarmati dalle azioni dei Paesi occidentali nella creazione e nell’addestramento di formazioni militari nazionaliste come il Reggimento Kalinovsky e simili. Per noi, il loro scopo è abbastanza ovvio: questo è lo spiegamento di una guerra civile già sul territorio del nostro stato. La Repubblica di Bielorussia non consentirà ai Paesi occidentali con l’aiuto di tali formazioni armate illegali di scatenare un conflitto armato interno sul nostro territorio».

Ore 11:20 - Kiev: «Nel caso di un’emergenza della entrale di Zaporizhzhia 400 mila evacuati»

In caso di un’emergenza alla centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia occupata dalle forze russe dovrebbero essere evacuate almeno 400 mila persone: lo ha detto all’emittente Apostrophe Tv il capo dell’Amministrazione militare dell’omonima regione, Oleksandr Starukh, secondo quanto riporta Ukrinform. Starukh ha spiegato che la situazione a Enerhodar, la città che ospita la centrale, è considerata «pericolosa» e che il piano di evacuazione della città e della zona a rischio di contaminazione da radiazioni «è attualmente in fase di adeguamento, tenendo conto dei recenti sviluppi militari».

Ore 12:01 - In mattinata colloquio tra Macron e Zelensky su Zaporizhzhia

Il presidente francese Emmanuel Macron parlerà telefonicamente, nella tarda mattinata di oggi, con il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky in merito alla situazione nella centrale nucleare di Zaporizhia, sotto il controllo russo nell’Ucraina meridionale e bersaglio ricorrente di attacchi.

Ore 12:21 - Kiev: «La Crimea appartiene a noi»

«Le Forze armate ucraine continuano l’operazione di smilitarizzazione per liberare completamente la nostra terra dagli invasori russi, la Crimea è Ucraina». Così su Twitter il capo dell’Ufficio del presidente dell’Ucraina Andriy Yermak.

Ore 13:16 - Russia, multa di 33 mila dollari a Twitch per notizie «inattendibili»

Un tribunale russo ha comminato una multa di 33mila dollari a Twitch, una delle piattaforme di streaming video più popolari al mondo, per aver pubblicato «notizie inattendibili» su presunti crimini di guerra commessi nella città ucraina di Bucha. Lo riporta l’agenzia di stampa Interfax. La decisione contro la società Usa arriva pochi mesi dopo che le autorità russe hanno comminato multe di 236mila e 139mila dollari rispettivamente a Facebook e Telegram per non aver rimosso contenuti vietati. A marzo, inoltre, il regolatore dei media Roskomnadzor ha ordinato il blocco a Facebook e Twitter in Russia.

Ore 13:19 - La base dei mercenari Wagner bombardata a Popasna (grazie a una «nuova» forma di intelligence)

(Marta Serafini, inviata a Cracovia) Una cosa è sicura. Nessuno oggi vorrebbe essere nei panni del blogger filo russo Sergei Sreda grazie al quale le intelligence nemiche di Mosca sono risalite alla posizione della base Wagner a Popasna bombardata ieri. La Wagner è una delle compagnie di mercenari più potenti del mondo e, sebbene Mosca neghi costantemente la sua presenza negli scenari di guerra, il legame con il Cremlino è fortissimo.

Ore 13:25 - Nuove esplosioni in Crimea, vicino Sinferopoli

Nuove esplosioni in Crimea: l’episodio è avvenuto in una base militare russa vicino Sinferopoli, a un centinaio di chilometri dal villaggio di Mayskoye, dove stamane è esploso un deposito di munizioni denunciato come un atto di sabotaggio dalle autorità russe. Lo riferisce il Kyiv Independent.

Ore 13:48 - La minaccia di Gazprom all’Europa

La Russia continua a minacciare l’Europa — «colpevole» di fornire supporto all’Ucraina di fronte all’invasione di Mosca — utilizzando la leva del gas. 

Gazprom ha comunicato martedì 16 agosto che il prezzo del gas potrebbe salire ancora di oltre il 60 per cento, «a causa» delle sanzioni occidentali. 

«I prezzi del gas hanno raggiunto 2.500 dollari per mille metri cubici. Secondo stime conservative, il prezzo supererà i 4 mila dollari», ha detto l’azienda. 

Gazprom ha già ridotto le sue esportazioni di gas del 36.2% tra l’1 gennaio e il 15 agosto, secondo quanto riportato dall’agenzia Reuters.

Ore 14:13 - Ambasciatore Ucraina in Vaticano, Papa venga a Bucha

Il programma di una visita di Papa Francesco in Ucraina è ancora «oggetto di negoziato ma di sicuro, da parte ucraina sarà proposto e ci aspettiamo che il Pontefice venga a Kiev» e che da lì poi «si sposti dove giacciono i corpi delle vittime innocenti massacrate dall’esercito russo nel marzo scorso per sostarvi in preghiera come avvenuto a Bucha, ad appena 15 km da Kiev dove sono state rinvenute circa 1400 vittime». A dirlo, in una intervista all’Ansa è l’ambasciatore di Kiev presso la Santa Sede, Andrii Yurash.

Ore 14:28 - Da settembre la Finlandia ridurrà drasticamente numero visti a turisti russi

La Finlandia limiterà il numero di visti rilasciati ai turisti russi dal 1 settembre al 10% del volume attuale, sull’onda del crescente malcontento nel Paese per la guerra in Ucraina. Lo ha annunciato il governo finlandese. «I visti turistici non si fermeranno completamente, ma il loro numero diminuirà in modo significativo», ha detto ai giornalisti il ministro degli Esteri, Pekka Haavisto.

Secondo il ministro, saranno ridotti gli orari di apertura delle domande di visto turistico, il che consentirà un calo del numero delle domande, poiché non è possibile un divieto assoluto dei visti in base alla nazionalità. Haavisto ha quindi spiegato che ora la priorità sarà data «ad altre tipologie di visto: visite ai parenti, contatti familiari, lavoro e studio».

Ore 14:49 - Zelensky parla con Macron: «Informato su terrorismo nucleare russo»

«Prosegue il dialogo con il presidente francese Emmanuel Macron. Informato sulla situazione al fronte, sul terrorismo nucleare russo all’impianto nucleare di Zaporizhzhya. Ringraziato per il tangibile aiuto alla difesa dell’Ucraina. Discussione sugli aiuti macrofinanziari a Kiev e le sfide per la sicurezza alimentare. Dobbiamo aumentare le sanzioni alla Russia». A scriverlo in un tweet il leader ucraino Volodymyr Zelensky.

Ore 15:58 - Kiev: raid russi nel nord partiti dalla Bielorussia

La Russia ha lanciato un attacco missilistico al distretto di Zhytomyr, nel nord dell'Ucraina: lo afferma il governatore della regione Vitaliy Bunyechko su Telegram. «Attenzione. Sono state confermate due esplosioni nel territorio del distretto di Zhytomyr a seguito di un attacco missilistico del nemico», ha scritto Bunychenko, aggiungendo che «secondo le informazioni preliminari, i razzi che hanno colpito oggi il distretto di Zhytomyr sono stati lanciati dal territorio della Bielorussia». L'alto funzionario ha aggiunto che «non ci sono state vittime».

Ore 16:21 - Arrivata a Ravenna dall'Ucraina nave con soia

È arrivata a Ravenna la nave cargo Sacura, che trasporta 11 mila tonnellate di semi di soia. La nave era partita l'8 agosto dal porto di Yuzhny. Si tratta della seconda imbarcazione con prodotti agricoli, proveniente dai porti ucraini, ad essere arrivata in Italia, in linea con quanto concordato a Istanbul dalle delegazioni di Mosca e Kiev con la mediazione di Onu e Ankara.

Ore 16:34 - Kiev riceve prestito di 200 mln da Italia, servirà a pagare insegnanti

Ieri l'Ucraina ha ricevuto un prestito di 200 milioni di euro dalla Repubblica italiana. È quanto riferisce il ministero delle Finanze ucraine in un comunicato. Secondo i termini del contratto di prestito, le condizioni finanziarie sono agevolate. Il prestito è previsto per un periodo di 15 anni, con un periodo di tolleranza di 7,5 anni, e applica un tasso di interesse dello zero per cento.

I fondi, sottolinea il ministero ucraino, saranno utilizzati per coprire i salari degli insegnanti negli istituti di istruzione secondaria generale. L'accordo di prestito è stato firmato il 5 agosto scorso tra l'Ucraina rappresentata dal Ministro delle Finanze dell'Ucraina e il Governo della Repubblica Italiana rappresentato dal Ministro dell'Economia e delle Finanze dell'Italia come creditore.

Ore 16:45 - Arriva in Puglia il carico di olio di semi dall'Ucraina: «Così abbiamo resistito 5 mesi»

(Michelangelo Borrillo, inviato a Monopoli) Mancavano gli ultimi documenti, lo scorso 22 febbraio. Ma la nave — la Mv Mustafa Necati, battente bandiera liberiana — era pronta a salpare con 6 mila tonnellate di olio di semi di girasole a bordo. Destinazione Monopoli, Puglia, dove quel carico è arrivato solo 175 giorni dopo: oggi, il 16 agosto. Per più di 5 mesi la Mustafa Necati è rimasta bloccata nel Mar Nero, insieme ad altre centinaia di imbarcazioni, impossibilitata a solcare il Mediterraneo perché nel frattempo, in Ucraina, dal 24 febbraio è in corso una guerra. E in un contesto del genere anche la ripresa di una rotta tradizionale può rappresentare un segnale di pace, come non ha mancato di sottolineare Papa Francesco nel suo Angelus dello scorso 7 agosto per salutare la partenza dai porti del Mar Nero di Odessa e Chornomorsk delle prime 4 navi di prodotti alimentari ucraini grazie all’accordo siglato a fine luglio da Russia, Ucraina, Turchia e Nazioni Unite a Istanbul.

Ore 17:14 - Macron: «Truppe russe lascino la centrale di Zaporizhzhia»

Emmanuel Macron ha lanciato un appello a Mosca perché ritiri le sue truppe dalla centrale di Zaporizhzhia. La situazione intorno all'impianto nucleare, dove da giorni si susseguono raid (tra scambi di accuse Mosca-Kiev), è stata al centro di un colloquio telefonico tra il presidente francese e il collega ucraino Volodymyr Zelensky.

Ore 16:57 - Fonti ucraine: unità d'élite ucraina dietro attacco in Crimea

Un alto funzionario ucraino, parlando con il New York Times in condizione di anonimato, ha affermato che le esplosioni nella base militare in Crimea sono state provocate da un'unità militare ucraina d'élite che operava dietro le linee nemiche. Il quotidiano americano ricorda che il ministero della Difesa russo ha parlato di un «atto di sabotaggio».

Ore 17:31 - Germania: dietrofront sul nucleare, terrà aperte le ultime 3 centrali

La Germania ha intenzione di posticipare la chiusura delle ultime tre centrali nucleari, prevista il 31 dicembre, visto il timore di una possibile mancanza di energia nel corso del prossimo inverno a causa della riduzione delle forniture di gas da parte della Russia. Lo hanno riferito funzionari governativi al Wall Street Journal. Anche se temporanea, la decisione segnerebbe una prima retromarcia da una politica iniziata nei primi anni 2000 per eliminare l'energia nucleare in Germania. La decisione deve ancora essere approvata formalmente dal governo del cancelliere Olaf Scholz e avrà probabilmente bisogno di un voto favorevole in Parlamento. I dettagli sono ancora in discussione, secondo le tre fonti del quotidiano statunitense.

Ore 19:02 - Giovedì incontro Zelensky-Erdogan-Guterres in Ucraina

Giovedì in Ucraina ci sarà un incontro trilaterale tra il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e quello ucraino Volodymir Zelensky. Lo comunica il portavoce delle Nazioni Unite.

Ore 20:46 - Kiev: agenzia energia nucleare sotto cyberattacco

L'ente ucraino per l'energia atomica, Energoatom, ha denunciato un cyberattacco russo «senza precedenti» al suo sito web. «Il 16 agosto 2022, il più potente attacco informatico dall'inizio dell'invasione russa ha avuto luogo contro il sito web ufficiale di Energoatom», ha reso noto l'ente su Telegram. Il sito «è stato attaccato dal territorio russo», ha aggiunto, specificando comunque c'è il servizio non ha subito interruzioni.

Ore 20:47 - Filorussi: raid di Kiev su sistema di raffreddamento a Zaporizhzhia

Le autorità filorusse che controllano Zaporizhzhia hanno accusato gli ucraini di aver attaccato la centrale nucleare con armi pesanti, con l'obiettivo di colpire l'impianto di raffreddamento. Lo riferisce la Tass, affermando che le forze di Kiev hanno sparato «decine di colpi con armi pesanti», che potrebbero provocare un «disastro peggiore di Chernobyl».

Ore 21:02 - Mosca attacca Kharkiv con nuovi lanciatori Tornado

Razzi d'artiglieria russi di nuova generazione sono piovuti su una zona residenziale di Kharkiv, nel nord-est dell'Ucraina: lo scrive il Kyiv Independent, citando l'ufficio del procuratore. Secondo le fonti, si tratterebbe di razzi sparati da un nuovo lanciatore multiplo 9A52-4 Tornado.

Ore 01:05 - Lloyd chiama Reznikov, punto su assistenza a sicurezza

Il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin ha parlato con il ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov delle «esigenze di assistenza alla sicurezza, immediata e a lungo termine, dell'Ucraina». Lo riferisce il Pentagono in una nota. Reznikov ha fornito un aggiornamento della situazione sul campo. I due ministri hanno anche parlato della prossima riunione del gruppo di contatto sull'Ucraina.

Ore 02:04 - Kharkiv, un morto e 8 feriti per i nuovi raid russi

È di un morto e otto feriti il bilancio dei bombardamenti russi avvenuti il 16 agosto su Kharkiv. Lo rende noto il governatore della regione, Oleh Syniehubov. Lo riporta il Kiev Independent. I razzi russi avrebbero danneggiato case e strade.

Ore 02:14 - Esplosioni nella notte a Mykolaiv

Le forze russe hanno attaccato la regione di Sumy 12 volte il 16 agosto: lo ha riferito il governatore regionale Dmytro Zhyvytskyi parlando di raid su Khotin, Bilopillia, Shalyhyne e Krasnopillia. Intanto il sindaco di Mykolaiv, Oleksandr Sienkevych, ha riferito di esplosioni sulla città nella notte. E il governatore della regione, Vitaly Kim, ha confermato che sono risuonate le sirene nell'intera regione.

Ore 02:24 - Usa comprano grano per 68 milioni di dollari: andrà ai paesi poveri

L'Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (USAID) ha annunciato l'acquisto di cereali ucraini per un valore complessivo di 68 milioni di dollari che andranno al programma delle Nazioni Unite per combattere la fame nei paesi poveri. L'amministratrice dell'USAID, Samantha Power, ha spiegato che si tratta principalmente di grano e che sarà inviato in paesi che soffrono di «grave fame e malnutrizione», ma «è necessario molto di più» per aiutare il mondo a riprendersi dalla «devastazione globale causata dalla brutale guerra» del presidente russo Vladimir Putin.

Ore 02:40 - Che cosa c'è dietro le esplosioni in Crimea?

(Guido Olimpio) Caserme, ponti, ferrovie: gli ucraini, non potendo avanzare, colpiscono da distante e in profondità le posizioni nemiche. Mosca, invece, manovra nel Donbass per conquistare località. Uno scenario bellico ormai costante. Un deposito di munizioni russo è esploso a Mayskoye, nel nord della Crimea. Due le versioni ufficiose: la prima ha dato la colpa ad un trasformatore che avrebbe innescato un incendio provocando poi la deflagrazione; successivamente hanno parlato di sabotatori, forse con l’aiuto di droni dotati di granate. La seconda ricostruzione è stata confermata al New York Times da un funzionario (anonimo) ucraino secondo il quale ad agire sarebbe stato un team di forze speciali. Qualche ora dopo nuovi episodi, a Simoferopol e in una pista dell’aviazione a Gvardeyskoye, con colonne di fumo a marcare i danni.

Segnali evidenti di un’escalation.

Ore 03:21 - La base di Wagner bombardata, il ruolo dell'intelligence

(Marta Serafini, inviata a Cracovia) Una cosa è sicura. Nessuno oggi vorrebbe essere nei panni del blogger filo russo Sergei Sreda grazie al quale le intelligence nemiche di Mosca sono risalite alla posizione della base Wagner a Popasna bombardata ieri. La Wagner è una delle compagnie di mercenari più potenti del mondo e, sebbene Mosca neghi costantemente la sua presenza negli scenari di guerra, il legame con il Cremlino è fortissimo. La potenza della compagnia poi è tale che di recente si è addirittura ipotizzato che sia stata la Wagner in modo autonomo e senza informare Mosca a colpire la prigione di Olenivka dove erano tenuti rinchiusi i detenuti dell’Azov. Al di là delle ipotesi, ciò che è certo è che a tradire la posizione della base di Popasna sia stata una fotografia che ritrae alcuni militari della Wagner scattata durante la visita di Sreda al fronte. Angolazione, fogliame, e sfondo hanno permesso agli esperti di ricostruire la geolocalizzazione del sito. Ma non solo. Anche un cartello o un’insegna che hanno aiutato a ricostruire nel dettaglio l’indirizzo. Ed è quello scatto che Sreda posta su Telegram — non è chiaro se sia autorizzato o meno a farlo — a finire nelle mani del nemico.

Ucraina Russia, le news sulla guerra del 17 agosto di Guido Olimpio, Lorenzo Cremonesi, Marta Serafini, Paolo Foschi e Redazione Online su Il Corriere della Sera il 17 Agosto 2022.

• La guerra in Ucraina è arrivata al 175esimo giorno.

•La Cina ringrazia Putin su Taiwan: «Sostegno fermo e convinto»

•Pil russo: il Ministero dello Sviluppo economico di Mosca prevede un crollo del -4,2% per il 2022.

• La Russia continua a bombardare le città ucraine, mentre l'esercito di Kiev intensifica le azioni nel sud.

• Resta alta la tensione intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Esplosioni nei pressi del reattore e scambi di accuse fra Mosca e Kiev.

•Giovedì incontro in Ucraina tra il segretario generale Onu Antonio Guterres, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e quello turco Recep Tayyip Erdogan.

• Gazprom: «Il prezzo del gas potrebbe salire del 60 per cento a causa delle sanzioni occidentali.

• Tribunale russo multa di 33mila dollari Twitch per «notizie inattendibili» sui crimini di guerra a Bucha.

Ore 05:04 - Bombe nella notte a Mykolaiv, suonano le sirene a Sumy

Le forze russe hanno attaccato la regione di Sumy 12 volte il 16 agosto: lo ha riferito il governatore regionale Dmytro Zhyvytskyi parlando di raid su Khotin, Bilopillia, Shalyhyne e Krasnopillia. Intanto il sindaco di Mykolaiv, Oleksandr Sienkevych, ha riferito di esplosioni sulla città nella notte. E il governatore della regione, Vitaly Kim, ha confermato che sono risuonate le sirene nell'intera regione, dove le forze russe avrebbero effettuato nuovi raid nella notte.

Ore 05:39 - La base di Wagner bombardata, il ruolo dell'intelligence

(Marta Serafini, inviata a Cracovia) Una cosa è sicura. Nessuno oggi vorrebbe essere nei panni del blogger filo russo Sergei Sreda grazie al quale le intelligence nemiche di Mosca sono risalite alla posizione della base Wagner a Popasna bombardata ieri. La Wagner è una delle compagnie di mercenari più potenti del mondo e, sebbene Mosca neghi costantemente la sua presenza negli scenari di guerra, il legame con il Cremlino è fortissimo. La potenza della compagnia poi è tale che di recente si è addirittura ipotizzato che sia stata la Wagner in modo autonomo e senza informare Mosca a colpire la prigione di Olenivka dove erano tenuti rinchiusi i detenuti dell’Azov. Al di là delle ipotesi, ciò che è certo è che a tradire la posizione della base di Popasna sia stata una fotografia che ritrae alcuni militari della Wagner scattata durante la visita di Sreda al fronte. Angolazione, fogliame, e sfondo hanno permesso agli esperti di ricostruire la geolocalizzazione del sito. Ma non solo. Anche un cartello o un’insegna che hanno aiutato a ricostruire nel dettaglio l’indirizzo. Ed è quello scatto che Sreda posta su Telegram — non è chiaro se sia autorizzato o meno a farlo — a finire nelle mani del nemico.

Ore 05:46 - Che cosa c’è dietro le esplosioni in Crimea?

(Guido Olimpio) Caserme, ponti, ferrovie: gli ucraini, non potendo avanzare, colpiscono da distante e in profondità le posizioni nemiche. Mosca, invece, manovra nel Donbass per conquistare località. Uno scenario bellico ormai costante. Un deposito di munizioni russo è esploso a Mayskoye, nel nord della Crimea. Due le versioni ufficiose: la prima ha dato la colpa ad un trasformatore che avrebbe innescato un incendio provocando poi la deflagrazione; successivamente hanno parlato di sabotatori, forse con l’aiuto di droni dotati di granate. La seconda ricostruzione è stata confermata al New York Times da un funzionario (anonimo) ucraino secondo il quale ad agire sarebbe stato un team di forze speciali. Qualche ora dopo nuovi episodi, a Simoferopol e in una pista dell’aviazione a Gvardeyskoye, con colonne di fumo a marcare i danni.

Ore 05:48 - Usa comprano grano per 68 milioni di dollari: andrà ai paesi poveri

L'Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (USAID) ha annunciato l'acquisto di cereali ucraini per un valore complessivo di 68 milioni di dollari che andranno al programma delle Nazioni Unite per combattere la fame nei paesi poveri. L'amministratrice dell'USAID, Samantha Power, ha spiegato che si tratta principalmente di grano e che sarà inviato in paesi che soffrono di «grave fame e malnutrizione», ma «è necessario molto di più» per aiutare il mondo a riprendersi dalla «devastazione globale causata dalla brutale guerra» del presidente russo Vladimir Putin.

Ore 05:48 - Kharkiv, un morto e 8 feriti per i nuovi raid russi

È di un morto e otto feriti il bilancio dei bombardamenti russi avvenuti il 16 agosto su Kharkiv. Lo rende noto il governatore della regione, Oleh Syniehubov. Lo riporta il Kiev Independent. I razzi russi avrebbero danneggiato case e strade

Ore 07:31 - Bombardamenti nella notte nella regione di Odessa

I russi hanno lanciato diversi attacchi missilistici sulla regione di Odessa nelle prime ore della mattina. I bombardamenti sono avvenuti tra le 2:50 e le 3:30 ora locale (3:50 e 4:30 in Italia), ha detto il capo dell’amministrazione militare regionale Serhii Bratchuk. Al momento non si hanno ulteriori informazioni su eventuali danni e vittime.

Ore 07:35 - Foto satellitari mostrano le esplosioni in un deposito di munizioni russo in Crimea

Un confronto tra le immagini satellitari scattate dalla società statunitense Planet Labs mostra le conseguenze delle esplosioni di martedì 16 agosto in un deposito di munizioni russo in Crimea. 

A pubblicare le immagini su Twitter il giornalista di Radio Liberty Kirill Ovsyany.

Ore 07:49 - «Semineremo il caos tra le forze russe»

La controffensiva che l'Ucraina sta conducendo in queste ore punta a «seminare il caos tra le forze russe», colpendo le loro linee logistiche e di rifornimento in profondità. 

A dirlo, parlando con i giornalisti del britannico Guardian, è Mykhailo Podolyak, braccio destro del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. 

Podolyak ha spiegato che nei prossimi «due o tre mesi» potrebbero verificarsi attacchi come quello - ancora in parte misterioso - nella base aerea militare di Saky, in Crimea, o come quelli contro depositi di armi e snodi ferroviari avvenuti il 16 agosto, sempre in Crimea. L'Ucraina non ha ufficialmente rivendicato quegli attacchi. 

«La nostra strategia», ha detto al Guardian Podolyak, «è di distruggere le linee logistiche, quelle di rifornimento, i depositi di munizioni e altre infrastrutture militari. Vogliamo seminare il caos nelle forze russe». 

Podolyak ha anche parlato esplicitamente del ponte che collega la Crimea - territorio ucraino occupato da anni dalla Russia - con la terraferma russa come di un obiettivo militare legittimo. 

«Le orecchie russe», ha continuato il consigliere di Zelensky, «si aprono solo quando c'è un gigantesco bastone militare che li colpisce alla testa».

Ore 08:41 - Crolla un edificio di tre piani nel Lugansk: cinque morti

Sono cinque i morti a causa del crollo di un edificio, nella città di Lisichansk, situata nell'autoproclamata Repubblica popolare di Lugansk nel Donbass. 

Lo ha reso noto l'ufficiale della milizia locale di Lpr, Andrey Marochko, citato dall'agenzia di stampa Tass. «Un edificio di tre piani è crollato, uccidendo cinque persone», ha scritto l'ufficiale su Telegram. Sotto le macerie, stando a quanto scrive Marochko, potrebbero esserci ancora quattro persone ed è in corso un'operazione di salvataggio. Ancora non chiare le cause dell'incidente.

Ore 08:48 - Altre 4 navi con cereali partite da Odessa e Chornomorsk

«Questa mattina, altre quattro navi che trasportano farina, olio di semi di girasole e mais sono partite dai porti ucraini di Odessa e Chornomorsk». Lo rende noto il ministero della Difesa turco in un comunicato secondo cui «le spedizioni di grano dai porti dell'Ucraina continuano come previsto». 

Da quando le esportazioni di cereali dall'Ucraina attraverso corridoi sicuri nel Mar Nero sono state sbloccate, in tutto sono state autorizzate a partire dai porti ucraini o a raggiungerli 36 navi (nel periodo quindi dal 1° al 15 agosto). 

Le navi partite dall'Ucraina sono in tutto 21 e il loro carico complessivo ammonta a 563,317 tonnellate di cereali e prodotti alimentari simili.

Ore 08:55 - Sindaco di Leopoli ai cittadini: «Preparatevi per un duro inverno»

Il sindaco di Leopoli Andriy Sadovyi ha avvisato i residenti a prepararsi per un duro inverno. 

«È probabile che ci aspetti un inverno difficile. È logico: non può esserci nulla di semplice in un Paese che lotta per la sua indipendenza. Ma dobbiamo essere preparati a tutto». 

Ha aggiunto che le autorità della città hanno lavorato a un piano d'azione per eventuali emergenze «che potrebbero sorgere a seguito di un attacco nemico».

Ore 09:38 - Traffico record dalla Crimea verso la Russia

Secondo SkyNews, molte persone stanno lasciando la Crimea dopo l’attacco missilistico attribuito alle forze ucraine alla base militare di Dzhanko. Traffico record è stato registrato sul Ponte di Crimea, che collega la penisola con la Russia. Intanto le autorità filo-russe hanno annunciato la sospensione del traffico ferroviario a causa di danni alla rete provocati dagli attacchi.

Ore 09:56 - Missili russi sull’università di Mykolaiv

Nella notte le forze russe hanno lanciato due missili contro l’Università Nazionale del Mar Nero di Mykolaiv, una settantina di chilometri a nordovest di Kherson. Lo ha scritto su Telegram il sindaco della città Oleksander Sienkevych: «Pochi giorni fa ho pubblicato un video e ho mostrato che lì non c’è una base militare e che vi lavorano impiegati universitari», ha precisato. Al momento del bombardamento solo la guardia di sicurezza era all’interno dell’università: non ci sono stati feriti, ma le schegge e l’onda d’urto hanno danneggiato le case di fronte all’istituto.

Ore 10:25 - Accordo sul grano: domani incontro Guterres-Zelesnky-Erdogan

I leader di Ucraina, Turchia e Nazioni Unite si incontreranno domani a Leopoli per rivedere l’accordo sull’esportazione di cereali.

«Il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan discuteranno anche della necessità di una soluzione politica al conflitto e della situazione nella centrale nucleare Zaporizhzhia controllata dalla Russia». Questo quanto ha riferito il portavoce delle Nazioni Unite Stephane Dujar.

Guterres andrà poi a Odessa. Intanto la prima nave a lasciare l’Ucraina con il grano è attraccata in Siria martedì, secondo una fonte di spedizione e dati satellitari. Anche un’altra nave che trasportava il primo carico di aiuti alimentari diretto in Africa ha lasciato i porti dell’Ucraina, sebbene gli spostamenti siano ancora molto lenti.

Ore 10:36 - Energoatom: «Attacco informatico senza precedenti al nostro sito web»

Energoatom, l’operatore nucleare ucraino, ha denunciato un attacco informatico «senza precedenti» sul suo sito web, ma ha rassicurato che le sue operazioni non sono state interrotte.

«Il 16 agosto il più potente attacco informatico dall’inizio dell’invasione russa si è verificato contro il nostro sito web - ha detto l’operatore - un’offensiva proveniente dal territorio russo».

Dal punto di vista della «cyberwar» i russi nell’ultimo periodo erano apparsi in svantaggio e che gli ucraini godevano del vantaggio dei satelliti di Elon Musk. Ora i pirati informatici di Mosca stanno provando a reagire.

Ore 10:48 - Teheran-Mosca: colloqui per accogliere Iran nel circuito di pagamenti russo

In corso colloqui tra Iran e Russia affinché Teheran possa iniziare ad utilizzare il circuito di pagamenti russo, il cosiddetto Mir, istituito da Mosca in reazione alle sanzioni economiche imposte nel 2014 in seguito all’intervento militare in Ucraina e all’annessione della Crimea.

Lo ha fatto sapere Qorban Eskandari, capo del dipartimento bancario del ministero delle Finanze iraniano affermando che il negoziato ha raggiunto «una fase avanzata» e la Repubblica islamica potrebbe entrare nel circuito Mir entro pochi mesi.

Secondo il funzionario, la collaborazione riguarderà le relazioni finanziare tra Mosca e Teheran e l’accesso ai servizi bancari di Stati che già fanno parte del circuito di pagamenti, come ad esempio Cuba o la Corea del Sud.

Ore 10:58 - Altri aiuti militari dalla Lettonia: 4 elicotteri e 6 obici

Riga ha inviato nuovi aiuti militari all’Ucraina. Si tratta di quattro elicotteri e sei obici con relative munizioni al loro funzionamento. Lo ha fatto sapere il ministro della Difesa di Kiev Oleksii Reznikov.

Gli elicotteri inviati (MI-17 e MI-2) sono modelli da molto tempo in forza all’esercito lettone e facilmente utilizzabili dai piloti ucraini. Nei mesi scorsi la Lettonia aveva fornito equipaggiamento personale, veicoli aerei, razioni di cibo liofilizzato, munizioni, armi anticarro e missili antiaereo, rivelandosi uno dei massimi donatori pro capite di armi all’Ucraina.

Ore 11:15 - Governo russo rivede le stime del Pil: -4,2% nel 2022

A maggio era atteso un crollo del 7,8%, ora il ministero dello Sviluppo economico russo rivede le stime con un calo del 4,2% nel 2022. Il dato fa parte di una bozza sulle previsioni macroeconomiche per il periodo 2022-25, nel quale la Russia, dopo le difficoltà attese nel 2022 e nel 2023, dovrebbe tornare a livelli pre-guerra entro il 2025.

Le previsioni del Ministero sono più ottimistiche rispetto alle aspettative degli economisti, stando a quanto riporta l’agenzia di stampa Interfax. Tra gli altri dati è sempre atteso un intervallo del crollo dell’1-4%, previsto dalla Banca centrale per il 2023, mentre gli analisti prevedono che il Pil scenderà dell’1,8% nel 2023. Nell'Unione europea, nel secondo trimestre del 2022, il Pil è invece cresciuto del 3,9%, con l'occupazione che registra il +2,4%.

Ore 11:34 - Podolyak: «L'invio di altre armi pesanti velocizzerebbe conclusione conflitto»

«Un maggiore trasferimento di armi pesanti all’esercito ucraino permetterebbe di accelerare la fine della guerra e il ritiro russo». Lo ha scritto su Twitter Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

«I russi, che da sei mesi distruggono le città dell’Ucraina, affermano che la Nato e gli Usa che stanno prolungando il conflitto. Invece ulteriori equipaggiamenti potrebbero velocizzare la sua conclusione a nostro favore», ha scritto.

Ore 11:42 - Turbina gasdotto ancora in Germania: «Ritorno in Russia non programmato»

La turbina del gasdotto Nord Stream 1 è pronta per essere trasferita in Russia, secondo l'azienda tedesca Siemens Energy, e non si prevede uno spostamento immediato, ha dichiarato un portavoce della società.

Per l'azienda la Russia continua a mettere in discussione i documenti per motivi incomprensibili. La turbina sarà trasportata su camion, per cui gli attuali problemi di trasporto fluviale dovuti al basso livello delle acque del Reno non costituiscono un ostacolo.

Nel frattempo, la società energetica russa Gazprom ha ridotto le forniture di gas attraverso il gasdotto da giugno, sostenendo che la turbina, che insieme ad altre genera la pressione per pompare il gas, è necessaria per la fornitura, ma è rimasta in Germania da metà luglio, dopo essere stata revisionata in Canada.

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha dichiarato che la Russia stava usando pretesti per tagliare le forniture di gas in violazione del contratto: «È ovvio che nulla, ma proprio nulla, si oppone al trasporto di questa turbina e alla sua installazione in Russia».

Ore 12:01 - Reznikov: «Armi occidentali utilizzabili in Crimea e Donbass, non nei territori russi»

Come concordato con gli Stati Uniti, non utilizzeremo le armi occidentali sul territorio della Federazione Russa, ma non ci sono tali restrizioni in Crimea, Donbass e altri territori non controllati da Kiev, teatro attualmente dei principali scontri a fuoco». Lo ha detto il ministro della Difesa ucraino Oleksiy Reznikov, in un'intervista a Voice of America.

Ore 12:15 - 007 Londra: «Preoccupati per la Crimea»

I servizi di intelligence del Regno Unito sono sempre più preoccupati degli avvenimenti bellici in Crimea, penisola annessa alla Russia nel 2014 e attualmente base militare di Mosca, con due aeroporti nelle città di Dzhankoi e Gvardeyskoye.

Gli 007 britannici hanno poi ricordato che «la causa degli incidenti e l'estensione dei danni non è ancora chiara, mentre di estrema importanza è il ruolo strategico della penisola».

Ore 12:26 - Pechino invierà in Russia truppe per esercitazioni militari

Truppe cinesi raggiungeranno la Russia per prendere parte a delle esercitazioni militari congiunte con le forze di Mosca e altri Paesi, come India, Bielorussia e Tagikistan. Lo riferisce il ministero della Difesa cinese.

Il ministero ha poi aggiunto che le «esercitazioni non devono essere direttamente ricollegate all'attualità del contesto internazionale, ma parte di un accordo di cooperazione bilaterale tra Mosca e Pechino, perché simili esercitazioni si erano svolte anche in passato. «Lo scopo - dicono dalla Cina - è quello di approfondire la relazione strategica tra i due Paesi e migliorare la risposta alle varie minacce di sicurezza pubblica che possono presentarsi».

Le esercitazioni si terranno in Russia dal 30 agosto al 5 settembre e vedranno la presenza anche di soldati della Mongolia.

Ore 12:57 - Kiev: «Mosca recluta mercenari in Asia centrale»

«La Russia sta cercando di reclutare mercenari nell'Asia Centrale». Lo riferisce l'intelligence militare ucraina, secondo quanto riporta Kiev Independent.

Secondo gli 007 di Kiev la Russia sta conducendo una campagna di reclutamento rivolta ai cittadini di Uzbekistan, Tagikistan e Kirghizistan. La direzione principale dell'intelligence del ministero della Difesa ucraino ha anche affermato che in Cecenia sta crescendo il malcontento perché i cittadini locali sono costretti a unirsi alle truppe russe in Ucraina sotto la minaccia di procedimenti penali e torture.

Ore 13:11 - «Non collabora coi russi», rapita sindaca nella regione di Kherson»

La sindaca di un villaggio ucraino nella regione di Kherson, ora occupata dai russi, è stata rapita ieri. Lo riporta il Kiev Independent. Secondo Yury Sobolevsky, vicepresidente del parlamento locale , la prima cittadina diVerkhny Rohachyk , Svitlana Korotun è stata rapita perché aveva rifiutato di collaborare con le forze di occupazione.

Ore 13:39 - Oms: «98 morti e 134 feriti per attacchi a strutture sanitarie ucraine»

L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha annunciato altri 25 attacchi all'assistenza sanitaria in Ucraina. Salgono quindi a 459 gli episodi confermati, secondo quanto riferisce via Twitter l'ufficio locale dell'Agenzia Onu per la salute.

Questi attacchi hanno avuto luogo tra il 24 febbraio, data dell'invasione russa, e il primo agosto. Si aggrava anche il bilancio delle vittime e delle persone coinvolte: gli attacchi all'assistenza sanitaria hanno finora causato 98 morti e 134 feriti. La sanità, ripete Oms Ucraina, «non dovrebbe mai essere un obiettivo».

Ore 14:22 - Kiev: «Mosca ha perso 30% delle sue truppe d'elite»

«Le truppe russe hanno perso almeno un terzo del loro potenziale di combattimento, compreso il 30% delle loro truppe d'élite». Lo ha detto il ministro della Difesa ucraino Oleksiy Reznikov a Voice of America.

Secondo Reznikov il numero di aerei ed elicotteri russi abbattuti dalle forze armate ucraine dimostra che Mosca ha perso «fino a mille piloti di vari livelli, il che significa che l'élite dell'aviazione, che può volare di notte ed eseguire determinate manovre, è andata persa».

Per Reznikov, le truppe d'elite russe includono paracadutisti, marines, forze speciali e ufficiali e sergenti. Il ministro ha sottolineato che la Russia ha impiegato circa 15 anni per la loro preparazione.

Ore 15:08 - Taiwan, Pechino ringrazia il sostegno di Putin

La Cina ringrazia il sostegno su Taiwan ricevuto dal presidente russo Vladimir Putin. Anche il leader del Cremlino aveva definito la visita della speaker della Camera Usa Nancy Pelosi una «provocazione ben pianificata», rinforzando così la cooperazione e il rapporto tra i due Paesi, nella salvaguardia dei reciproci interessi fondamentali.

Il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin ha ricordato che più di 170 Paesi hanno riaffermato il principio dell'«Unica Cina», sostenendo Pechino «nella sua salvaguardia di sovranità nazionale e integrità territoriale».

Ore 15:20 - Gas, Mosca prevede raddoppio dei prezzi nel 2022

Il ministero dell'Economia russa prevede che il prezzo medio del gas esportato raddoppierà quest'anno a 730 dollari per mille metri cubi prima di diminuire e stabilizzarsi gradualmente fino alla fine del 2025, con la diminuzione delle esportazioni di gas attraverso pipeline.

I flussi di gas dalla Russia, principale fornitore europeo, stanno procedendo a livelli ridotti dopo da quando Mosca ha iniziato le operazioni militari contro l'Ucraina. Inoltre, le forniture verso alcuni paesi europei sono state interrotte nel momento in cui questi si sono rifiutati di pagare in rubli e dopo la disputa per le riparazioni alla turbina per il gasdotto Nord Stream 1 che porta il metano dalla Russia alla Germania.

Tutti fattori che hanno provocato forti pressioni sui prezzi. Secondo il ministero, le esportazioni da parte di Gazprom scenderanno a 170 miliardi di metri cubi, rispetto ai 205 miliardi esportati nel 2021. Scarse forniture che si rifletteranno sui 730 dollari per metri cubi, invece dei 304 dello scorso anno.

Ore 15:37 - Kiev: «12 russi uccisi in un raid a Kherson»

Almeno 12 russi sono rimasti uccisi in un raid delle forze ucraine in una base militare nella città di Nova Kakhovka, occupata dai soldati di Mosca. Lo ha reso noto il servizio delle guardie di frontiera: «Abbiamo distrutto la base dei nemici invasori», così dal loro canale Telegram.

Ore 15:49 - Estonia rimuove centinaia di monumenti legati alla storia sovietica

Dopo l’Ucraina, anche l’Estonia avvia operazioni di «cancel culture» contro la Russia. Rimosso un carro armato di epoca sovietica nella città orientale di Narva, la rimozione più significativa di circa 200-400 monumenti che il governo si è impegnato a rimuovere entro la fine dell'anno.

«Nessuno vuole vedere il nostro vicino militante e ostile fomentare tensioni nella nostra casa», ha detto martedì il primo ministro Kaja Kallas.

Ore 16:01 - Guterres arrivato a Leopoli

Il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres è arrivato a Leopoli, dove domani parteciperà all'incontro trilaterale con Volodymyr Zelensky e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Lo riporta Ria Novosti.

L'Onu si aspetta che il segretario generale tenga un incontro bilaterale con Zelensky. Guterres dovrebbe poi visitare Odessa venerdì e raggiungere la Turchia sabato, dove visiterà il Centro di coordinamento congiunto di Istanbul, creato nell'ambito di un accordo alimentare.

Allo stesso tempo non è però in programma una visita a Mosca.

Ore 17:08 - Putin sostituisce comandante flotta del Mar Nero

Il presidente russo Vladimir Putin ha rimosso il comandante della Flotta russa del Mar Nero Igor Osipov, stando a quanto riporta Ria Novosti Crimea, sostituendolo con il vice ammiraglio Viktor Sokolov. Non ci sono state cerimonie né annunci pubblici, dato l'impegno nelle operazioni militari, che vede l'esercito russo in difficoltà in diverse regioni, come la Crimea.

La notizia arriva dopo le esplosioni registratesi questo mese in Crimea: una il 9 agosto nella base aerea russa a Novofedorivka e le altre ieri in un deposito di munizioni a Mayskoye, nel Nord.

Ore 18:30 - Attacco ucraino nella regione di Zaporizhzhia

Le forze armate ucraine starebbero conducendo un massiccio bombardamento sulla città di Enerhodar, nella regione di Zaporizhzhia, sotto il controllo dei russi. A riportarlo è l’agenzia Ria Novosti citando l’amministrazione cittadina filorussa che ha invitato i cittadini a mettersi al riparo.

Ore 21:30 - Zelensky, pronti a garantire missione Aiea a Zaporizhzhia

«I diplomatici ucraini, i nostri scienziati nucleari e l’Aiea sono in costante contatto. Ora stanno lavorando per inviare la missione dell’Aiea alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. L’Ucraina è pronta a garantire un controllo adeguato da parte dell’Aiea e la relativa missione può essere inviata alla stazione di Zaporizhzhia in modo legale, molto rapidamente ed efficientemente possibile». Lo ha scritto su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Washington: trovato morto in circostanze sospette Dan Rapoport, noto banchiere anti Putin. Giulia Taviani su Il Corriere della Sera il 17 Agosto 2022.

L’uomo è stato trovato privo di vita domenica sera. Aveva con sè più di 2 mila dollari in contanti. Dal 2012 aveva sempre preso le difese di Alexei Navalny criticando il Cremlino anche dopo l’invasione dell’Ucraina. 

È stato trovato morto a Washington Dan Rapoport, un noto banchiere lettone-russo che si era espresso ferocemente contro Vladimir Putin. L’uomo è stato trovato privo di vita domenica sera davanti a un condominio di lusso. La polizia sarebbe intervenuta in seguito alla segnalazione di una persona che si era lanciata nel vuoto. Le indagini sono ancora in corso e le cause della morte non sono state accertate. Aveva con sè 2.620 dollari in contanti.

Businessman americano nato a Riga, aveva lavorato per diverse istituzioni finanziarie russe prima di aprire a Mosca, nel 2007, la discoteca Soho Rooms. Nel 2012 si legò all’oppositore Alexei Navalny , a cui ha sempre dato il suo sostegno. Quello stesso anno si trasferì negli Stati Uniti, prima di volare a Kiev nel 2016.

Dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, Rapoport aveva criticato pubblicamente il Cremlino ed espresso il suo sostegno a Kiev. «Dan ci ha evacuati dall’Ucraina ed è tornato lì per aiutare il mio Paese. - Ha raccontato la moglie all’agenzia di stampa russa Rbc. - Avremmo dovuto incontrarci negli Stati Uniti». Dopodiché ha contestate le notizie di alcuni media secondo i quali Rapoport avrebbe lasciato un biglietto d’addio prima di morire: «Non c’era nessun biglietto, nessun suicidio» ha concluso la donna.

La surreale gara dei carri armati organizzata da Mosca. di Gianluca Di Feo su La Repubblica il 17 agosto 2022.

In Ucraina i carri armati russi sparano e uccidono. Ma nelle stesse ore in un poligono alle porte di Mosca tank di venti nazioni si sfidano nelle surreali olimpiadi dei mezzi corazzati. Per due settimane, i colossi d'acciaio gareggiano facendo fuoco contro bersagli con cannoni e mitragliatrici, correndo in percorsi di slalom, superando ostacoli e attraversando laghi. Tutto alla presenza di un pubblico pagante di tifosi, che inneggiano alle azioni dei loro reparti e sventolano bandiere.

In diretta su Youtube

C'è persino la diretta televisiva trasmessa su Youtube in inglese, con un commentatore professionale che sottolinea con replay ed elaborazioni grafiche le migliori azioni belliche: "Attenzione, si è inceppato il cannone e adesso dovranno affrontare diverse penalità".

Le immagini ricordano a tratti "Giochi senza frontiere", la popolare trasmissione televisiva presentata da Ettore Andenna andata in onda fino agli anni Ottanta che ha fatto conoscere l'Europa: solo che qui ci si sfida con strumenti di morte, simulando il prossimo conflitto o quello in corso nel Donbass. Il fil rouge è lo stesso che rade al suolo le città lungo il Dniper.

Questa incredibile competizione si svolge da dieci anni. Ma è la prima volta che viene disputata durante una vera guerra, nella capitale del Paese che ha invaso l'Ucraina provocando migliaia e migliaia di vittime. Nonostante questo, il numero di partecipanti è senza precedenti e mostra quanto siano forti i legami militari internazionali del Cremlino.

La rete di Mosca

Anzitutto per la prima volta scende in campo la Cina, che ha schierato un potente tank Type 96 e potrebbe insidiare il primato dei padroni di casa. Ci sono poi bielorussi, iraniani, siriani e venezuelani, accomunati dall'essere considerati "Stati canaglia". Ma l'elenco è lungo e contiene nazioni sorprendenti: come il Mali e il Sudan, governati da giunte golpiste e appena tornati nella sfera di influenza russa grazie all'opera dei mercenari della Wagner.

O il Vietnam, che contro i cinesi ha combattuto una vera guerra, la Mongolia, il Myanmar e il Laos. Dall'Africa arriva pure una squadra dello Zimbabwe. Scontata la presenza di ex repubbliche sovietiche come Armenia, Uzbekistan, Kyrgyzstan e di entità fedeli a Mosca come Ossezia del Sud e Abkhazia. Tranne cinesi e bielorussi, che si sono portati i loro mezzi, agli altri sono stati forniti carri T72 russi e d'altronde non risulta che eserciti come quello del Mali o dello Zimbabwe dispongano di forze corazzate.

Come funzionano le "olimpiadi" dei tank

I partecipanti sono stati divisi in due categorie, sulla base dei risultati conquistati lo scorso anno: in pratica la serie A e la serie B dei guerrieri cingolati, in modo da rendere simile il livello di preparazione. Queste gare chiamate "Tank Biathlon" sono solo parte di una complessa serie di "giochi militari", svolti in contemporanea in dodici paesi con rappresentanze di 34 eserciti: una delle sfide avviene in Venezuela, una in Iran e una in Venezuela.

Ci sono prove per ogni specialità guerriera: calcolo balistico per artiglieri, fuoco contraereo, sminamento, bonifica da attacchi chimici, raid di incursori, missioni elicotteristiche, ricognizioni sul terreno e, gran finale, la sfida spionistica tra team di intelligence. Finora il medagliere ha sempre visto trionfare i russi, ma con l'esordio dei cinesi le cose potrebbero cambiare.

E' solo un gioco? In realtà, Vladimir Putin ha già vinto. Perché la presenza di così tanti eserciti testimonia come l'isolamento del Cremlino interessi solo alle democrazie occidentali. Ed esistono tanti governi, dalla Bolivia alla Serbia, che ancora considerano Mosca un punto di riferimento. 

Erdogan: «Turchia dalla parte dell’Ucraina: sostegno alla sua integrità territoriale. Pronti a ospitare colloqui di pace». Redazione Online su Il Corriere della Sera il 18 Agosto 2022.

Le notizie di giovedì 18 agosto. 

• La guerra in Ucraina è arrivata al 176esimo giorno .

•Atteso per oggi l’incontro in Ucraina tra il segretario generale Onu Antonio Guterres, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e quello turco Recep Tayyip Erdogan.

• La Cina ha annunciato la partecipazione a esercitazioni militari congiunte in Russia. Il ministero degli Esteri cinese ha escluso che la decisione sia legata all’attuale situazione internazionale e regionale — un riferimento alle tensioni con gli Usa su Taiwan e al conflitto in Ucraina.

• La Russia continua a bombardare le città ucraine, mentre l'esercito di Kiev intensifica le azioni nel sud.

• Resta alta la tensione intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Esplosioni nei pressi del reattore e scambi di accuse fra Mosca e Kiev.

Ore 01:08 - Raid su Kharkiv: 7 morti e 13 feriti le vittime dell’attacco

Sale a 7 morti e 13 feriti il bilancio del raid russo sulla città di Kharkiv. Lo riporta Unian. Secondo Natalia Popova, consigliere del capo del Consiglio regionale di Kharkiv è stato colpito un dormitorio dove vivevano anche persone con problemi di udito che - ha sottolineato - «potrebbero non aver sentito l’allarme».

Ore 01:36 - Governatore di Simy: «Sulla regione 15 bombardamenti russi»

Le forze armate russe hanno effettuato 15 raid sulla regione Ucraina di Simy. Lo ha reso noto il governatore locale Dmytro Zhivytskyi. Lo riporta Ukrainska Pravda. Sono stati presi di mira i territori di Bilopolska, Velikopysarivska, Esmanska, Krasnopilska, Yunakivska, Myropilska, Shalyginska e Burynska. Durante il bombardamento del villaggio di Studenok le finestre dei locali della scuola, del centro culturale, nonché alcune case private sono state danneggiate.

Ore 03:24 - Sicurezza nucleare, Blinken loda impegno di Kiev

Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, in un colloquio telefonico con il suo omologo ucraino, Dmytro Kuleba, si è congratulato per l’impegno delle autorità e degli operatori ucraini sulla sicurezza nucleare di fronte alle ultime azioni russe. Nel colloquio sono state anche affrontate la questione del sostegno degli Stati Uniti alle forza di difesa ucraine e i piani per il secondo vertice della Piattaforma Crimea, il prossimo 24 agosto. Blinken ha condannato le azioni della Russia alla centrale nucleare di Zaporizhia e ha ribadito la posizione degli Stati Uniti secondo cui tutte le operazioni militari presso o vicino le centrali nucleari debbano essere interrotte, nonché il ritorno di tutte alle autorità ucraine. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ieri ha esortato l’esercito russo a ritirarsi «incondizionatamente e il prima possibile» dal territorio della centrale del sud-est del Paese, per tornare gradualmente alla sicurezza sia ucraina sia internazionale.

Ore 05:03 - Oggi l’incontro tra segretario Onu, Zelensky ed Erdogan

Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, incontrerà oggi il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e quello turco, Recep Tayyip Erdogan, a Lviv, nell’Ucraina occidentale, per discutere della situazione nel paese quasi sei mesi dopo l’invasione russa. 

I tre discuteranno del recente accordo sull’esportazione di cereali ucraini ma anche «della necessità di una soluzione politica al conflitto», ha affermato il portavoce dell’Onu Stephane Dujarric. «Non ho dubbi che si parlerà anche della questione della centrale nucleare di Zaporizhzhia», ha aggiunto.

Ore 06:19 - Estonia: «Da oggi stop ai visti per i turisti russi»

Da oggi 18 agosto entra in vigore il divieto d’ingresso dell’Estonia per i turisti russi a causa dell’invasione dell’Ucraina. Il governo di Tallinn ha annunciato che i visti non saranno più rilasciati ai russi e che ai cittadini russi con visti turistici, d’affari, sportivi o culturali non sarà più consentito l’ingresso. I cittadini russi con visto rilasciato da un paese Schengen, o che già soggiornano nell’area Schengen, possono comunque entrare in Estonia. Il divieto arriva a pochi giorni da che il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy ha lanciato un nuovo appello agli stati dell’UE per vietare i visti ai cittadini russi per impedire che il blocco diventi un «supermercato» aperto a chiunque abbia i mezzi per entrare. Allo stesso tempo, i visti saranno ancora concessi in casi individuali, dall’Estonia anche per diplomatici russi e le loro famiglie e russi che visiteranno un parente stretto che è cittadino estone o residente di lungo periodo nel paese. Secondo le autorità estoni, circa 2.500 cittadini russi attraversano ogni giorno il confine con l’Estonia, di cui circa la metà con visto turistico. Intanto, il governo finlandese ha annunciato che a settembre il numero di visti turistici concessi ai russi sarà ridotto del 10%.

Ore 08:01 - Putin «cambia il comandante della flotta del Mar Nero»

Le ripetute azioni dell’Ucraina in Crimea — che, secondo i consiglieri di Zelensky, puntano a «seminare il caos nelle linee russe» — avrebbero convinto il presidente russo Putin a sostituire il comandante della flotta del Mar Nero. 

La notizia è stata rilanciata ieri da Ria Novosti Crimea, secondo cui il leader del Cremlino ha nominato il vice ammiraglio Viktor Sokolov al posto dell’ammiraglio Igor Osipov, che era a capo della Flotta dal maggio 2019. 

«Non c’è stato alcun evento pubblico e, probabilmente, non ce ne sarà uno» a causa del «livello di minaccia terroristica» attualmente presente in Crimea, hanno fatto sapere fonti della Marina: non ci sono dunque conferme ufficiali da parte di Mosca.

Ore 08:32 - Le manovre della Cina, e il riflesso sull’Ucraina

(Alessandro Trocino) La Cina ha annunciato che invierà i propri soldati in Russia per prendere parte a esercitazioni militari congiunte — denominate «Vostok» (che in russo significa «Oriente») — che si terranno tra il 30 agosto e il 5 settembre. 

Le esercitazioni prevedono la partecipazione — oltre che delle truppe di Mosca e Pechino — di quelle di India, Bielorussia, Mongolia e Tagikistan. 

La decisione, secondo il ministero della Difesa cinese, «non è collegata all’attuale situazione internazionale e regionale». 

Ma naturalmente è difficile non collegarla e non pensare che si stiano stringendo i bulloni di un’intesa politica e militare tra Cina e Russia. 

C’è poi dell’altro. Perché Vladimir Putin ha definito «una provocazione contro Pechino» la visita di Nancy Pelosi a Taiwan, e ha accusato l’Occidente di voler replicare alleanze militari sulla falsariga della Nato anche nel quadrante del Pacifico. 

Il ministero degli Esteri di Pechino ha ringraziato Putin per il sostegno ricevuto sulla questione della «provincia ribelle»: i giudizi dello Zar sono «una manifestazione di cooperazione strategica ad alto livello tra Cina e Russia e del sostegno reciproco coerente e fermo su questioni che riguardano i reciproci interessi fondamentali». 

Ore 08:36 - Ancora bombe su Kharkiv

Nella notte, la Russia ha colpito la seconda città più grande dell’Ucraina, Kharkiv. Si tratta del secondo attacco missilistico nel corso di 24 ore: almeno otto le persone morte. 

Secondo il ministero della Difesa russo, a essere stata colpita è una «base per miliziani stranieri», e i morti sarebbero «almeno 90».

Ore 08:38 - La Russia e la «provocazione» in arrivo a Zaporizhzhia

Tecnicamente, è quella che potrebbe essere definita una excusatio non petita - e in anticipo sui tempi. 

La Russia — che già fece cadere bombe su Kiev nelle ore in cui nella capitale ucraina era in visita il Segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres — ha fatto sapere che le truppe ucraine starebbero preparando una «provocazione con grande risonanza» alla centrale nucleare di Zaporizhzhia proprio durante la visita in Ucraina di Guterres, per poi accusare Mosca di avere causato un disastro. 

A sostenerlo — portando decisamente le mani avanti su qualunque cosa possa accadere a una centrale messa a rischio dall'occupazione russa, e dove Mosca ha impedito finora una visita delle autorità di controllo internazionali — è stato oggi il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, in un briefing con la stampa. 

«Per domani, 19 agosto, il regime di Kiev prepara una sonora provocazione alla centrale nucleare di Zaporizhzhia durante la visita in Ucraina del segretario generale delle Nazioni Unite, a seguito della quale la Federazione russa sarà accusata di aver creato un disastro all'impianto», ha detto Konashenkov.

 «Le unità della 44esima brigata di artiglieria delle forze armate ucraine stanno pianificando di lanciare attacchi di artiglieria sul territorio della centrale nucleare di Zaporizhzhia da postazioni di tiro situate nella città di Nikopol. La colpa delle conseguenze dell'attacco sarà attribuita alle forze armate russe».

Ore 08:50 - Lo stallo della guerra

La guerra della Russia contro l'Ucraina ha raggiunto un «punto di stallo strategico»: a riconoscere quella che per gli osservatori, da giorni, è una realtà di fatto sul campo di battaglia è stato oggi Oleksiy Arestovych, alto consigliere del presidente Volodymyr Zelensky. 

«Le forze russe», dice il consigliere presidenziale in un video ripreso dal Guardian, «hanno ottenuto solo progressi minimi e in alcuni casi siamo avanzati rispetto al mese scorso. Quello che stiamo vedendo è uno "stallo strategico"».

Ore 09:40 - Il punto sulla centrale di Zaporizhzhia

Mentre la Russia — come spiegato qui sotto — già annuncia «provocazioni» da parte dell'Ucraina durante la visita del Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, l'Agenzia internazionale per l'Energia Atomica (Aiea) ha accettato l'invito ucraino a guidare una delegazione nella centrale nucleare di Zaporizhzhia. 

«Ho sottolineato l'urgenza della missione di affrontare le minacce alla sicurezza nucleare causate dalle ostilità della Russia», ha scritto su Twitter il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba. 

La centrale è da mesi uno dei principali punti di tensione nel conflitto: sotto il controllo militare russo, ma guidata — nelle operazioni quotidiane — da personale ucraino, è la centrale nucleare più grande d'Europa: e si teme che le bombe sull'area possano far scattare un disastro nucleare. 

Nella giornata di ieri, le autorità ucraine hanno avviato esercitazioni per prepararsi a questa eventualità. 

Mosca ha negato di avere armi pesanti nell'area, un'affermazione che l'Ucraina ha definito falsa. 

L'Onu punta a istituire, intorno alla centrale, una zona demilitarizzata: e questo punto sarà al centro del vertice con il presidente ucraino Zelensky e quello turco Erdogan.

Ore 10:21 - Le pressioni Usa sulla Crimea

Mentre l'Ucraina continua a premere con il suo «triplice cerchio» (i colpi d'artiglieria, a distanza; le incursioni di commando speciali; le azioni dei sabotatori), e la Russia è costretta, di conseguenza, a cambiare il comandante della flotta del Mar Nero, anche gli Stati Uniti alzano il pressing sulla Crimea. E lo fanno con una dichiarazione del segretario di Stato, Antony Blinken: che ha assicurato al ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, il continuo «sostegno degli Stati Uniti alle esigenze di difesa ucraina ed ai piani per un secondo summit del Crimea Platform del 23 agosto». 

Nei giorni scorsi l'Ucraina ha confermato lo svolgimento del secondo summit dell'iniziativa avviata dal presidente Zelensky per creare pressioni sulla Russia per la sua annessione della Crimea. 

Il primo summit si è svolto il 23 agosto dello scorso anno, con la partecipazione di rappresentanti di 47 Paesi. 

Nel colloquio telefonico, Blinken ha inoltre aggiornato Kuleba «sulle consegne dell'assistenza di sicurezza e condannato le recenti azioni russe all'interno ed intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia» lodando invece l'impegno degli ucraini per la sicurezza nucleare. 

«Gli Stati Uniti continueranno a chiedere la fine di tutte le operazioni militari all'interno ed intorno alla centrale - ha detto ancora il segretario di Stato - e la restituzione del controllo di queste istallazioni all'Ucraina».

Ore 10:50 - Mosca: «Con azioni Kiev a Zaporizhzhia rischio nuova Fukushima»

Le azioni delle forze armate ucraine presso la centrale nucleare di Zaporizhzhia potrebbero portare a una situazione simile all’incidente avvenuto alla centrale nucleare giapponese di Fukushima. Lo ha affermato Igor Kirillov, capo delle truppe di protezione dalle radiazioni, chimica e biologica delle forze armate russe, come riporta Tass. «Secondo i nostri specialisti, a causa delle azioni delle forze armate ucraine, una situazione simile potrebbe verificarsi nella centrale nucleare di Zaporizhzhia», ha affermato Kirillov, spiegando che se i generatori diesel di riserva e le pompe mobili si guastano, in caso di emergenza, il nocciolo si surriscalderà e, di conseguenza, ci sarà un danno ai reattori della più grande centrale nucleare d’Europa con rilascio di sostanze radioattive nell’atmosfera e la loro diffusione per centinaia di chilometri. Secondo Kirillov, una tale situazione di emergenza è in grado di provocare migrazioni di massa della popolazione e avrà conseguenze più catastrofiche dell’imminente crisi del gas in Europa.

Ore 11:07 - Kiev: 4 morti e 20 feriti in attacchi contro regione Kharkiv

Sale a quattro il bilancio dei morti dopo gli attacchi russi sferrati stamattina nella regione di Kharkiv contro la città capoluogo e un altro centro nell’oblast orientale dell’Ucraina, mentre ammonta a 20 il totale dei feriti. Lo ha reso noto il governatore Oleg Synegubov, capo dell’amministrazione militare regionale. Synegubov ha precisato che otto missili lanciati dalla Russia intorno alle 4.30 del mattino (ora locale) hanno colpito i distretti a ovest e a nord di Kharkiv. Nel distretto di Slobidskyi, «uno dei missili ha colpito un dormitorio di quattro piani. L’edificio è parzialmente distrutto. All’inizio, sono morte due persone e 18 sono rimaste ferite, tra le quali due bambini», ha aggiunto il governatore, dicendo che informazioni più dettagliate sono in fase di verifica. Synegubov ha detto che, con un attacco separato, un missile russo ha colpito Krasnograd, città ubicata circa 100 chilometri a sud-ovest di Kharkiv , distruggendo diversi edifici, uccidendo due civili e ferendone altri due, tra i quali un bambino di 12 anni.

Ore 11:09 - Media turchi: Erdogan proporrà cessate il fuoco all’ incontro di Leopoli

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan potrebbe proporre un cessate il fuoco temporaneo in Ucraina durante l’incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres a Leopoli. Lo riporta l’emittente turca Ntv citando fonti del governo di Ankara. Erdogan prevede inoltre di offrire di riprendere il processo negoziale di Istanbul e di fare della Turchia una piattaforma per un incontro tra i presidenti di Russia e Ucraina. Il leader turco, secondo Ntv, sosterrà anche l’estensione del meccanismo per l’attuazione dell’accordo sul grano ad altre tipologie di prodotti e proporrà di prendere il modello come base per risolvere la situazione in Ucraina.

Ore 11:30 - Kiev, esercitazioni a Zaporizhzhia: «Pronti a ogni scenario»

L’Ucraina deve «prepararsi a tutti gli scenari» nella centrale nucleare di Zaporizhzhia occupata dalla Russia: è l’avvertimento del ministro dell’Interno ucraino, Denys Monastyrsky, citato dal Guardian. Decine di operatori dei servizi di emergenza ucraini con maschere antigas e tute ignifughe hanno preso parte a un’esercitazione di risposta all’eventuale disastro, tra i timori di un altro incidente simile a quello di Chernobyl. Le esercitazioni hanno riguardato l’evacuazione dei feriti, l’esecuzione di rilevamento delle radiazioni e il lavaggio dei veicoli contaminati. «Nessuno avrebbe potuto prevedere che le truppe russe avrebbero aperto il fuoco sui reattori nucleari con i carri armati. È incredibile», ha aggiunto Monastyrsky. Finché l’impianto è controllato dalla Russia ci sono «grandi rischi», ha ammonito il ministro.

Ore 11:43 - Media russi: domani Putin incontra il presidente kazako Tokayev

Domani, 19 agosto, il presidente russo Vladimir Putin incontrerà il presidente kazako Kassym-Jomart Tokayev a Sochi per discutere questioni di «partenariato strategico e cooperazione». Lo riferisce il servizio stampa del Cremlino citato dalle agenzie russe.

Ore 11:56 - Russia: «Chiuderemo centrale di Zaporizhzhia se attacchi continuano»

Il ministero della Difesa russo afferma che chiuderà la centrale di Zaporizhzhia occupata dai russi nell’Ucraina meridionale se gli attacchi alla centrale non si fermeranno. La Russia afferma che l’Ucraina sta attaccando la centrale, che da marzo è controllata dalle forze russe. L’Ucraina respinge le affermazioni e accusa la Russia di utilizzare la centrale come base per gli attacchi. Il capo delle forze di difesa radioattive, chimiche e biologiche della Russia, Igor Kirillov, afferma che il sistema di supporto della centrale è stato distrutto a seguito dell’attacco. La centrale nucleare è la più grande d’Europa.

Ore 13:14 - In missione con Erdogan anche un produttore droni turchi

Nella delegazione che accompagna il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, nella missione in Ucraina viaggia anche Haluk Bayraktar, amministratore delegato dell’azienda che produce i droni TB2, una delle armi in dotazione all’esercito ucraino contro le truppe russe. I droni sono così celebri che gli ucraini hanno dedicato loro anche una canzone, un coro da stadio e innumerevoli video per le perdite che questi velivoli hanno inflitto all’esercito di Mosca. Bayraktar viaggia con cinque ministri e altri alti funzionari che accompagnano il leader di Ankara nella visita, nell’ambito della quale è previsto oggi un vertice con l’omologo ucraino, Volodymyr Zelensky, e il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, nella città di Leopoli.

Ore 13:24 - Erdogan arrivato a Leopoli, vedrà Zelensky e Guterres

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan è arrivato a Leopoli per un incontro con l’omologo ucraino Volodymyr Zelensky e il Segretario generale dell’Onu Antonio Guterres. Lo rende noto l’agenzia di stampa turca Anadolu. Prima di un colloquio con Zelensky dove verranno affrontate le relazioni bilaterali Ankara-Kiev, Erdogan deporrà una corona di fiori al cimitero storico di Lychakiv. Dopo il bilaterale tra i presidenti di Turchia e Ucraina, Guterres avrà un incontro trilaterale con Erdogan e Zelensky e successivamente è prevista una conferenza stampa congiunta. Si tratta del primo faccia a faccia tra Erdogan e Zelensky da quando la Russia ha invaso l’Ucraina.

Il presidente turco aveva incontrato Zelensky a Kiev il 3 febbraio, poche settimane prima dell’inizio della guerra, e durante la visita aveva affermato il sostegno da parte di Ankara alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina, Crimea inclusa.

Ore 14:05 - Colloquio in corso tra Erdogan e Zelensky

È iniziato a Leopoli il bilaterale tra i presidenti di Turchia Tayyip Recep Erdogan, e Ucraina, Volodymyr Zelensky. Lo riporta l'emittente turca A Haber.

Ore 14:29 - Mosca apre a negoziati diretti tra Putin e Zelensky

La Russia è pronta a lavorare a un incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e quello ucraino Volodymyr Zelensky, che potrebbero così negoziare direttamente un accordo di pace. Lo riferisce la Cnn turca citando fonti del governo di Ankara.

Secondo le stesse fonti, Mosca avrebbe cambiato posizione in merito a un incontro tra i due leader e ammorbidito le condizioni. «I leader possono discutere e definire una road map. Le delegazioni possono successivamente lavorare per metterla in pratica».

In precedenza la Russia aveva parlato di un possibile incontro tra Putin e Zelensky solo dopo che i due team di negoziatori avessero messo a punto una road map per la pace.

Ore 14:49 - Mosca: «Smilitarizzare la centrale di Zaporizhzhia è inaccettabile»

La Russia considera inaccettabili le proposte di creare una zona smilitarizzata nell’area della centrale nucleare di Zaporizhzhia, in Ucraina. Lo ha dichiarato il vice portavoce del ministero degli Esteri russo, Ivan Nechaev. «Le proposte di una zona smilitarizzata intorno alla centrale nucleare sono inaccettabili. La loro attuazione renderà l’impianto ancora più vulnerabile», ha detto Nechaev in un briefing con la stampa, in cui ha ribadito che, come già annunciato da Mosca, la visita degli esperti dell’Aiea all’impianto avverrà «in un futuro molto prossimo».

Ore 15:12 - Mosca schiera missili ipersonici a Kaliningrad

L’esercito russo ha annunciato di aver schierato aerei da guerra armati con missili ipersonici di ultima generazione nella regione di Kaliningrad. Il ministero della Difesa ha affermato che tre caccia MiG-31 con missili ipersonici Kinzhal sono arrivati alla base aerea di Chkalovsk, nell’enclave del Mar Baltico, come parte di «misure aggiuntive di deterrenza strategica». Gli aerei da guerra saranno messi in allerta 24 ore al giorno.

Ore 15:58 - Raid russo su condominio Kharkiv, bilancio sale a 12 morti

È salito a 12 morti il bilancio dell’attacco delle forze russe di ieri sera contro un edificio residenziale di tre piani nel quartiere di Saltivskyi a Kharkiv. Lo rendono noto i Servizi d’emergenza ucraini citati dal Kyiv Independent. Quattro persone sono invece state salvate dalle macerie, e le operazioni di soccorso continuano. Stamani in altri due attacchi nella regione nell’est dell’Ucraina sono morte altre 4 persone.

Ore 16:00 - Zelensky: «L’Onu garantisca la sicurezza di Zaporizhzhia»

«Le Nazioni Unite devono garantire la sicurezza di questo impianto strategico, la sua smilitarizzazione e la completa liberazione dalle truppe russe», ha detto Zelensky dopo aver incontrato Guterres a Leopoli. Il leader ucraino ha anche rinnovato le accuse ai russi di effettuare attacchi alla centrale: un «terrore deliberato» che «può avere conseguenze catastrofiche per il mondo intero», ha avvertito.

Ore 16:03 - Kiev, 12 i civili morti nel bombardamento russo su Kharkiv

È salito a 12 morti, tutti civili e in gran parte anziani, il bilancio delle vittime del bombardamento russo su un condominio a Kharkiv, la seconda città dell’Ucraina. Lo riferiscono i servizi d’mergenza ucraini, citati da Unkriform. Il bombardamento ha causato un vasto incendio. I feriti sono una ventina. Il presidente Volodymyr Zelensky ha parlato di un «attacco ignobile e cinico che non ha nessuna giustificazione e dimostra l’impotenza dell’aggressore». E ha aggiunto: «Non perdoneremo, ci vendicheremo».

Ore 16:08 - Iniziata a Leopoli trilaterale Zelensky-Erdogan-Guterres

È iniziato a Leopoli nell’ovest dell’Ucraina il vertice trilaterale tra il presidente ucraino Volodymyr ZelensKy, l’omologo turco Recep Tayyip Erdogan, e il Segretario generale dell’Onu Antonio Guterres. Lo rende noto Anadolu.

Ore 16:26 - Rutte a Stoltenberg: «Bisogna ancora armare l’Ucraina»

«Ho parlato con il Segretario Generale della Nato Jens Stoltenberg sulla situazione in Ucraina e in particolare sulla necessità di continuare a fornire equipaggiamenti militari nella lotta contro l’aggressione russa: l’Ucraina può continuare a contare sui Paesi Bassi». Lo ha scritto su Twitter il premier olandese Mark Rutte.

Ore 16:27 - La Russia schiera missili ipersonici a Kaliningrad

La Russia ha annunciato di aver schierato aerei dotati di missili ipersonici all’avanguardia a Kaliningrad, l’exclave tra Polonia e Lituania al centro delle tensioni con l’Ue, sullo sfondo della guerra in Ucraina. «Come parte dell’attuazione di misure di deterrenza strategica aggiuntive, tre MiG-31 con missili ipersonici Kinjal sono stati ridispiegati nell’aeroporto di Chkalovsk nella regione di Kaliningrad», ha affermato il ministero della Difesa russo in una nota. I tre velivoli formeranno un’unità di combattimento «operativa 24 ore al giorno», ha aggiunto.

Ore 16:57 - Zelensky: «Visita di Erdogan potente messaggio di sostegno»

La visita di Recep Tayyp Erdogan ha rappresentato un «potente messaggio di sostegno da parte di un paese così importante» all’Ucraina. Lo ha scritto Volodymyr Zelensky su Telegram dopo il trilaterale a Leopoli con il leader turco ed il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres. Zelensky ha spiegato che al centro dei colloqui ci sono stati i dossier grano, il conflitto con la Russia e la situazione alla centrale nucleare di Zaporizhzhia.

Ore 17:22 - Ankara-Kiev firmano accordo per la ricostruzione

Un accordo per la ricostruzione di infrastrutture distrutte durante la guerra tra Russia e Ucraina è stato firmato da Ankara e Kiev durante la visita del presidente turco Recep Tayyip Erdogan a Leopoli, dove ha incontrato l’omologo ucraino Volodymyr Zelensky. Lo rende noto Anadolu.

Ore 18:18 - Erdogan: «La Turchia è dalla parte dell'Ucraina»

La Turchia è «dalla parte dell'Ucraina». Lo ha detto Recep Tayyp Erdogan in conferenza stampa dopo l'incontro con Volodymyr Zelensky e il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres a Leopoli.

Ore 18:23 - Erdogan: «Pronti per ospitare colloqui in Turchia»

«Siamo pronti a mettere in campo il nostro ruolo di facilitatori e mediatori con l'obiettivo di riprendere il negoziato» per arrivare al cessate il fuoco tra Ucraina e Russia che era stato avviato a Istanbul. Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, come riporta Anadolu, durante una conferenza stampa congiunta con l'omologo ucraino Volodymyr Zelensky e il Segretario generale dell'Onu Antonio Guterres a Leopoli.

Ore 18:37 - Erdogan: «Informerò Putin sull'incontro con Zelensky-Guterres»

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha fatto sapere che informerà l'omologo russo Vladimir Putin riguardo alle discussioni avute oggi a Leopoli con il capo di Stato ucraino Volodymyr Zelensky e il Segretario generale dell'Onu Antonio Guterres. Lo rende noto Anadolu. «L'obiettivo dei nostri colloqui è stato come porre fine alla guerra, abbiamo parlato dei passi che possiamo intraprendere a questo proposito», ha affermato Erdogan a proposito degli incontri avuti con Zelensky e Guterres.

Ore 18:48 - Guterres: «Onu aumenterà l'export di grano prima dell'inverno»

Il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, ha affermato che le Nazioni Unite intensificheranno le esportazioni di grano dall'Ucraina prima dell'inverno. «Faremo del nostro meglio per intensificare le nostre operazioni per affrontare l'inverno che verrà», celebrando l'accordo mediato da Turchia e Onu con Mosca e Kiev per sbloccare l'export di grano dall'Ucraina.

Ore 18:51 - Erdogan: «Export cereali buono per il mondo intero»

«Il mondo intero ha iniziato a percepire i riflessi positivi dell'accordo di Istanbul che ha reso possibile l'esportazione sicura di grano ucraino attraverso il Mar Nero». Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, come riporta Anadolu, durante una conferenza stampa congiunta con l'omologo ucraino Volodymyr Zelensky e il Segretario generale dell'Onu Antonio Guterres a Leopoli. Erdogan ha fatto sapere che, da quando la prima nave è partita dall'Ucraina, l'1 agosto, sono state spedite circa 625mila tonnellate di cereali ucraini con 25 navi.

Ore 21:37 - Mosca respinge la proposta di Guterres di demilitarizzare Zaporizhzhia

Mosca ha risposto no alla proposta avanzata dal segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, di demilitarizzare la zona intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, occupata dalle forze russe.

Ore 01:58 - Filorussi Zaporizhzhia, no danni a centrale dopo raid Kiev

La centrale nucleare di Zaporizhzhia «non è stata danneggiata» a causa dei bombardamenti notturni di Energodar, «il livello delle radiazioni è normale». Lo ha detto a Ria Novosti Vladimir Rogov, membro del consiglio principale dell’amministrazione regionale locale filorussa.

Ore 02:01 - Usa, la Russia disprezza sicurezza nucleare

Gli Stati Uniti sono «a conoscenza di rapporti secondo cui i militari russi hanno maltrattato» il personale della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia. Lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato Usa, Ned Price, condannando «l’incauto disprezzo della Russia per la sicurezza e la nucleare». Il dipartimento di Stato ha ribadito la necessità che venga garantito al più presto l’accesso alla centrale ai funzionari dell’Aiea, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica.

Ore 03:15 - Kiev, da inizio guerra danneggiate 215 scuole

Nella regione di Kiev 215 istituzioni educative sono state danneggiate a causa dell’aggressione russa; inoltre cinque scuole e sei asili sono stati completamente distrutti. Lo ha detto — come riporta Ukrinform — Oleksiy Kuleba, capo dell’amministrazione militare regionale di Kiev, durante la Conferenza internazionale pedagogica scientifica «Education, Educators - Invincible in War». Secondo Kuleba sono attualmente in corso lavori di riparazione in oltre il 70% delle strutture danneggiate e il resto è in fase di ispezione tecnica. Dal primo settembre sono 225.665 gli studenti — ha precisato il funzionario — che riprenderanno le lezioni nella regione di Kiev.

Ore 04:15 - Ambasciata russa attacca, menzogne Usa su Zaporizhzhia

Riguardo alla situazione della centrale nucleare di Zaporizhzhia «gli Stati Uniti non disdegnano le menzogne nel tentativo sfrenato di denigrare la Russia». È quanto si legge — come riportato dalla Tass — in una nota dell’ambasciata russa a Washington. «Secondo il Dipartimento di Stato — prosegue il documento — la Russia trascura la questione della sicurezza nucleare, mentre l’esercito russo avrebbe usato violenza contro i dipendenti delle centrali nucleari. Non viene fornita alcuna prova e il principale colpevole di ciò che sta accadendo viene nuovamente escluso».

Ore 05:04 - Attacco notturno su Mykolaiv, forti esplosioni

Nella notte i russi hanno nuovamente attaccato la cittadina di Mykolaiv, nel sud dell’Ucraina. Lo ha detto il sindaco Oleksandr Sienkovych, come riferisce Ukrinform. L’allerta per attacco aereo è suonata poco dopo le 4 locali e subito dopo sono state udite forti esplosioni. Mykolaiv è stata oggetto di un attacco anche ieri, che ha provocato un morto e due feriti.

Ucraina Russia, le notizie del 19 agosto. Redazione Online su Il Corriere della Sera il 19 Agosto 2022.

Le notizie di venerdì 19 agosto. Il segretario generale delle Nazioni Unite ha lanciato l’allarme nel corso del summit a Lviv col presidente ucraino Zelensky 

• La guerra in Ucraina è arrivata al 177esimo giorno .

•Onu, Guterres preoccupato per Zaporizhzhia. Poi ha aggiunto: «Le Nazioni Unite intensificheranno le esportazioni di grano dall'Ucraina prima dell'inverno ».

•Nardella incontra Zelensky a Kiev: «Patto per la ricostruzione delle città»

• La Cina ha annunciato la partecipazione a esercitazioni militari congiunte in Russia.

• L’ex paracadutista russo Pavel Filatyev ha scritto 142 pagine di denuncia contro le barbarie subite dalle unità del Cremlino inviate allo sbando in Ucraina

• Resta alta la tensione intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia.

Ore 02:01 - Usa, la Russia disprezza sicurezza nucleare

Gli Stati Uniti sono «a conoscenza di rapporti secondo cui i militari russi hanno maltrattato» il personale della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia. Lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato Usa, Ned Price, condannando «l’incauto disprezzo della Russia per la sicurezza e la nucleare». Il dipartimento di Stato ha ribadito la necessità che venga garantito al più presto l’accesso alla centrale ai funzionari dell’Aiea, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica.

Ore 04:04 - Onu: danneggiare la centrale di Zaporizhzhia sarebbe un “suicidio»

Il segretario generale delle Nazioni Unite ha avvertito che qualsiasi danno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia in Ucraina sarebbe un «suicidio». «Dobbiamo dire le cose come stanno: qualsiasi potenziale danno a Zaporizhzhia sarebbe un suicidio», ha avvertito António Guterres, chiedendo ancora una volta di «smilitarizzare» lo stabilimento, occupato dall’esercito russo. Dicendosi «gravemente preoccupato» per la situazione nella più grande centrale nucleare d’Europa, Guterres ha chiesto che non venga utilizzata «nessuna operazione militare di sorta». Guterres continuerà oggi la sua visita a Odessa, porto ucraino cruciale per la ripresa delle esportazioni di grano bloccate dalla guerra.

Ore 04:15 - Ambasciata russa attacca, menzogne Usa su Zaporizhzhia

Riguardo alla situazione della centrale nucleare di Zaporizhzhia «gli Stati Uniti non disdegnano le menzogne nel tentativo sfrenato di denigrare la Russia». È quanto si legge — come riportato dalla Tass — in una nota dell’ambasciata russa a Washington. «Secondo il Dipartimento di Stato — prosegue il documento — la Russia trascura la questione della sicurezza nucleare, mentre l’esercito russo avrebbe usato violenza contro i dipendenti delle centrali nucleari. Non viene fornita alcuna prova e il principale colpevole di ciò che sta accadendo viene nuovamente escluso».

Ore 05:04 - Attacco notturno su Mykolaiv, forti esplosioni

Nella notte i russi hanno nuovamente attaccato la cittadina di Mykolaiv, nel sud dell’Ucraina. Lo ha detto il sindaco Oleksandr Sienkovych, come riferisce Ukrinform. L’allerta per attacco aereo è suonata poco dopo le 4 locali e subito dopo sono state udite forti esplosioni. Mykolaiv è stata oggetto di un attacco anche ieri, che ha provocato un morto e due feriti.

Ore 06:21 - Ambasciatore russo in Usa, strategia delle sanzioni è fallita

Gli Stati Uniti sono così attaccati alle sanzioni da «non vedere che la strategia scelta» contro la Russia «è fallita». Lo ha affermato l’ambasciatore russo a Washington, Anatoly Antonov, come riporta la Tass. «È evidente — ha aggiunto — che i tentativi di strangolare, di fare a brandelli la nostra economia sono falliti». Secondo l’ambasciatore, «tutto ciò che gli Stati Uniti hanno ottenuto è una destabilizzazione dell’economia mondiale», già alle prese con «le ricadute della pandemia».

Ore 08:18 - Cnn, in video mezzi militari russi in centrale Zaporizhzhia

Un nuovo video che sta circolando online mostra la presenza di mezzi militari russi parcheggiati all’interno della sala turbine connessa a uno dei reattori della centrale nucleare ucraina di Zaporizhizia , occupata dalle truppe di Mosca e al centro dell’attenzione internazionale per il timore di catastrofici incidenti: lo scrive la Cnn, aggiungendo di aver geolocalizzato e autenticato il filmato.

Ore 08:18 - Indonesia: Putin e Xi saranno di persona al summit G20 di Bali

Il presidente cinese Xi Jinping e quello russo Vladimir Putin parteciperanno al vertice del G 20 in Indonesia. Lo ha annunciato il presidente indonesiano, Joko Widodo, in un’intervista a Bloomberg. «Xi Jinping verrà. Anche Putin mi ha detto che ci sarà», ha detto il leader indonesiano. È la prima volta Widodo conferma la presenza dei due presidenti al vertice di novembre. Nei mesi scorsi Joe Biden ha chiesto che la Russia sia cacciata dal G20 in risposta alla sua invasione dell’Ucraina. E diversi funzionari nell’amministrazione americana ha fatto pressioni su Widodo per non invitare Putin al vertice.

Ore 09:12 - Mosca, Fsb arresta russo a Krasnodar, «spiava per Kiev»

Gli agenti dell’Fsb, il servizio di intelligence russo, hanno arrestato un connazionale a Krasnodar, in Ucraina, con l’accusa di spionaggio per conto dell’Sbu, il servizio d’intelligence di Kiev. Lo scrive la Tass. 

«Il Servizio di sicurezza federale a Krasnodar ha arrestato un agente del servizio di sicurezza ucraino con lo pseudonimo di Archie, che ha svolto l’iniziativa di raccolta e trasferimento di informazioni agli ufficiali dell’Sbu», ha dichiarato l’Fsb, citato dall’agenzia russa. «È stato accertato che il russo ha stabilito un contatto con i rappresentanti di Sbu. Su loro istruzioni - scrive la Tass -, per una ricompensa in denaro, ha ricevuto e trasferito illegalmente all’estero informazioni che potrebbero essere utilizzate contro la sicurezza della Federazione Russa», ha affermato l’Fsb.

Ore 10:07 - Patrushev: «Occidente pronto a conflitto con Russia»

I Paesi occidentali «non smettono di prepararsi a un conclamato conflitto armato con la Russia». Lo ha detto il segretario del Consiglio di sicurezza russo, Nikolaj Patrushe v.

Il dirigente ha poi ricordato che «il regime di Kiev è salito al potere dopo il colpo di stato orchestrato dall’occidente nel 2014».

 Ore 10:19 - Kiev insiste: «Mosca prepara attacco terroristico a Zaporizhzhia»

L’intelligence del ministero della Difesa ucraino conferma di avere informazioni sulla preparazione di un attacco alla centrale nucleare di Zaporizhzhia da parte delle forze armate russe. È quanto riferisce la stampa ucraina. «Dato il numero di armi che si trovano attualmente sul territorio della centrale nucleare, oltre ai ripetuti bombardamenti provocatori, c’è un’alta probabilità di un attacco terroristico su larga scala all’impianto nucleare», ha concluso il ministero della Difesa di Kiev.

Ore 10:25 - Ucraina, 362 bambini uccisi e 716 feriti da inizio guerra

Sono almeno 362 i bambini rimasti uccisi e 716 quelli che sono stati feriti in Ucraina dallo scorso 24 febbraio, quando ha avuto inizio l’aggressione militare russa. Lo denuncia l’ufficio del procuratore generale di Kiev, come riporta il Kyev Independent. Il numero reale dei bambini che hanno perso la vita o sono rimasti feriti a causa della guerra rischia di essere però molto più alto in quanto nei dati del procuratore generale ucraino non sono inserite le vittime delle zone sotto il controllo russo e delle linee del fronte. Il maggior numero di minorenni colpiti dalla guerra si registra nella regione di Donetsk, dove 376 bambini sono stati uccisi o feriti.

Ore 10:28 - Mosca: «Kiev sta colpendo Zaporizhzhia su suggerimento Usa»

Il segretario del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa Nikolai Patrushev ha affermato che le forze armate dell’Ucraina stanno colpendo la centrale nucleare di Zaporizhzhia «su suggerimento degli americani». Lo riprota la Tass. «Se si verifica un disastro causato dall’uomo, le sue conseguenze si faranno sentire in tutti gli angoli del mondo», ha detto Patrushev, parlando alla 17a riunione dei segretari dei consigli di sicurezza degli Stati membri della Shanghai Cooperation Organization.

Ore 10:46 - Dall’Estonia nuovo pacchetto di aiuti all’Ucraina

L’Estonia ha approvato un nuovo pacchetto di aiuti militari all’Ucraina, rende noto il ministero della difesa di Tallinn. Il pacchetto prevede l’invio di mortai, armi anticarro e un ospedale da campo. Dall’inizio conflitto, l’aiuto militare fornito dall’Estonia ha raggiunti i 250 milioni di euro, facendo del Paese baltico uno dei più attivi sostenitori dell’Ucraina.

Ore 10:51 - Kiev, tre distretti di Kharkiv colpiti dai russi

Alle ore 05:44 di questa mattina tre distretti di Kharkiv, Kyivsky, Osnovyansk e Nemyshliansk, sono stati colpiti dall’artiglieria russa. Una persona è rimasta ferita all’interno di un edificio residenziale mentre un’altra infrastruttura colpita ha provocato un incendio.

Ore 10:58 - Kiev: «Negoziare con Mosca è come giocare alla roulette russa»

Mykhailo Podolyak, il consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha affermato che negoziare con la Russia è un gioco pericoloso. «Negoziare con Mosca significa giocare alla “roulette russa” con un rullo pieno e un finale fatale per tutti», ha scritto su Twitter, ribadendo che la condizione principale posta da Kiev per la ripresa dei negoziati con Mosca è che le truppe russe si ritirino da tutti i territori ucraini occupati illegalmente.

Ore 11:01 - Patrushev: «Non escludiamo responsabilità Usa nello sviluppo del coronavirus»

«Ci opponiamo allo spostamento da parte di Washington della responsabilità dell’origine del coronavirus su altri paesi. Non si può escludere che in questo modo gli Stati Uniti stiano cercando di evitare le responsabilità, nascondere il proprio ruolo nello sviluppo dell’agente patogeno e distogliere l’attenzione dalle proprie attività per aumentare l’attività biologica militare». Lo ha detto il segretario del Consiglio di sicurezza russo Nikolai Patrushev. A riportare la notizia è l’agenzia di stampa russa Ria Novosti.

Ore 11:14 - Ucraina, Unicef: ricevute 44 mila richieste di aiuto per violenze e abusi

I team mobili multidisciplinare di Unicef finora hanno assistito oltre 170 mila persone colpite dalla guerra, comprese le famiglie con bambini. In totale, sono stati forniti più di 700 mila servizi nelle regioni di Lvivska, Zakarpatska, Rivnenska, Vinnytska, Dnipropetrovska, Chernivetska, Volynska, Zhytomyrska, Khmelnytska, Ternopilska e Ivano-Frankivska. Oltre un quinto (22%) dei servizi è stato fornito ai bambini e l’8% alle persone con disabilità. Uno dei compiti principali degli specialisti è quello di identificare le persone che soffrono per violenze o abusi. Dall’inizio della guerra, hanno ricevuto più di 44 mila richieste di aiuto per questo problema e fornito assistenza d’emergenza.

Ore 11:30 - Russia: Aiea a Zaporizhzhia a settembre salvo imprevisti

Per la Russia la delegazione dell’Aiea, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, può visitare la centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia «ai primi di settembre», se non sorgeranno «altri problemi». Lo ha detto il russo Mikhail Ulyanov, rappresentante permanente della Federazione Russa a Vienna nell’Aiea.

Ore 11:44 - Erdogan pronto a parlare con Putin per discutere su Zaporizhzhia

Il presidente turco Tayyip Erdogan ha detto che dopo aver discusso con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, parlerà anche con Vladimir Putin in merito alla questione della centrale nucleare di Zaporizhzhia. «Parleremo con la Russia e chiederemo a Putin di fare cio che è necessario per arrivare alla pace», ha detto Erdogan.

Ore 11:50 - Russi pronti a spegnere la centrale di Zaporizhzhia

La compagnia nucleare statale ucraina Energoatom ha dichiarato che le forze russe stanno pianificando di spegnere i blocchi di alimentazione della centrale nucleare di Zaporizhzhia e di scollegarli dalla rete elettrica ucraina. Lo riporta il sito di Ukrinform.

Ore 11:54 - Zaporizhzhia, Erdogan: «Non vogliamo una nuova Chernobyl»

«La Russia deve fare il necessario per la sicurezza di Zaporizhzhia. Non vogliamo una nuova Chernobyl». L’appello arriva dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan, di ritorno da un viaggio in Ucraina dove ha incontrato Volodymyr Zelensky e il Segretario Generale Onu Antonio Guterres, con i quali ha discusso anche della situazione relativa alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. «Non si tratta di un tema come gli altri, ma di qualcosa per cui è urgente l’intervento dell’Agenzia per il Nucleare (Aiea). In questo momento nella centrale si trovano tecnici ucraini. Zelensky ha chiesto che un nostro intervento affinché la Russia elimini le mine e gli esplosivi con cui è stata riempita l’area il più rapidamente possibile. Come ho detto ieri, nessuno vuole una nuova Chernobyl. Ne parlerò con Putin e chiederò che la Russia faccia quanto in suo potere e compia i passi necessari, compreso proteggere i tecnici e i militari ucraini che si trovano nella centrale», ha detto Erdogan tornato da Leopoli.

Ore 12:04 - Kuleba alla Germania: «La dipendenza dal gas russo uccide»

Il ministro degli Esteri ucraino, Dimitro Kuleba, ha paragonato l’appello di alcuni politici tedeschi (tra cui il vice presidente del Bundestag Wolfang Kubicki), favorevoli all’apertura del gasdotto Nord Stream 2, alla dipendenza dalla droga. «È come quando una persona dice “Questa è l’ultima volta!” senza rendersi conto delle conseguenze di ogni “ultima volta”. La dipendenza dal gas russo uccide!», ha detto Kuleba.

Ore 12:35 - Almeno 19 morti in attacco Kharkiv, anche un bimbo

Sono almeno 19 le persone uccise, tra cui un bambino, e 44 i feriti nei recenti attacchi russi del 17 e 18 agosto, a Kharkiv.

Il capo della polizia dell’Oblast di Kharkiv, Volodymyr Tymoshko, ha detto che i soccorritori stanno cercando persone sotto le macerie di un dormitorio distrutto negli attacchi. La polizia ritiene che ci siano altre due persone sotto le macerie. Lo riporta il sito del Kyiv Independent.

Ore 12:37 - Russia: impossibile smilitarizzare la centrale di Zaporizhzhia

«È impossibile creare una zona smilitarizzata presso la centrale nucleare di Zaporizhzhia, perché solo i sistemi di difesa aerea russi la proteggono dal disastro». 

Lo ha detto un membro del consiglio della nuova amministrazione militare-civile della regione, Vladimir Rogov, citato da Ria Novosti, respingendo così l’appello del segretario dell’Onu Antonio Guterres che chiedeva il ritiro delle attrezzature e del personale militare dal territorio di Zaporizhzhia. «Smilitarizzare la centrale la renderebbe ancora più vulnerabile», ha aggiunto Ivan Nechayev, vice direttore del dipartimento stampa del ministero degli Esteri di Mosca.

Ore 12:54 - Ucraina, Fsb sapeva da sondaggi che ucraini avrebbero resistito a invasione

I sondaggi commissionati dall’Fsb, che nei mesi precedenti l’inizio della guerra aveva aumentato notevolmente il numero di funzionari incaricati di seguire l’Ucraina, indicavano che la grande maggioranza degli ucraini erano pronti a resistere a una eventuale invasione russa. Lo scrive in un articolo il Washington Post.

Ore 12:58 - Ucraina, Sunak: «Tenere fuori Putin da summit G20 in Indonesia»

L’ex cancelliere dello Scacchiere britannico e candidato alla leadership dei Tory, Rishi Sunak, ha esortato a tenere fuori il presidente russo Vladimir Putin dal summit G20 che si terrà a novembre a Bali. «I nostri partner e alleati del G20 hanno una responsabilità collettiva di denunciare il comportamento aberrante di Putin. Sedere al tavolo con lui non è un bene alla luce della sua responsabilità nell’uccisione di bambini nel loro letto mentre dormono», ha sottolineato Sunak, convinto che sia necessario «mandare un forte messaggio» al leader del Cremlino: «Non ha un posto al tavolo fino a quando non mette fine alla guerra illegale in Ucraina».

Ore 13:26 - Mosca, 100 militari ucraini uccisi in raid vicino Kharkiv

Le forze russe «hanno colpito con un bombardamento di precisione la 14ma Brigata meccanizzata ucraina a Staryi Saltiv, nella regione di Kharkiv, infliggendo oltre 100 perdite al nemico»: lo ha riferito il portavoce del ministero della Difesa di Mosca, Igor Konashenkov. Nel briefing giornaliero, il responsabile ha poi dettagliato la «distruzione di un deposito di armi nella regione di Zaporizhzhia». Colpiti mezzi corazzati e camion.

Ore 13:30 - Kiev, 5 morti in bombardamenti regione Donetsk

È di 5 morti e 10 feriti il bilancio dei bombardamenti russi nelle ultime 24 ore su diverse località della regione di Donetsk. Lo ha annunciato il governatore Pavlo Kyrylenko.

Ore 13:39 - Ue preoccupata per il dispiegamento di missili russi a Kaliningrad

L’Unione Europea ha espresso preoccupazione per l’annuncio del dispiegamento di aerei da guerra russi armati di missili ipersonici a Kaliningrad, enclave russa tra Polonia e Lituania con accesso al mar Baltico. Il ministero della Difesa russo aveva annunciato nella tarda giornata di ieri, 18 agosto, il dispiegamento di tre MiG-31 con missili ipersonici Kinzhal all’aeroporto di Chkalovsk, che rimarranno, secondo il comunicato della Difesa citato dall’agenzia di stampa russa Tass, in «servizio 24 ore su 24», «nell’ambito dell’attuazione di ulteriori misure di deterrenza strategica».

Ore 13:50 - Ucraina, il segretario dell’Onu Guterres è arrivato a Odessa

Il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, da ieri in Ucraina, è arrivato nel porto di Odessa, ha riferito un deputato del parlamento ucraino Oleksiy Goncharenko. Ieri Guterres ha preso parte a un incontro trilaterale con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan a Leopoli. Odessa, porto. «Il segretario generale delle Nazioni Unite Guterres è arrivato», ha scritto Goncharenko nel suo canale Telegram poco dopo le 13:30 (ora italiana).

Ore 14:13 - Onu, Guterres a Russia: «No a scollegare Zaporizhzhia dalla rete ucraina»

Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha chiesto alla Russia di non scollegare la centrale nucleare di Zaporizhzhia dalla rete elettrica ucraina, come Mosca avrebbe intenzione di fare, secondo quanto sostenuto da Kiev. «Ovviamente l’elettricità di Zaporizhzhia è ucraina e questo principio deve essere rispettato completamente», ha affermato il capo del Palazzo di Vetro in visita a Odessa.

Ore 14:26 - Zelensky: «Il mondo è sull’orlo di un disastro globale»

«Il mondo è sull’orlo di un disastro nucleare a causa dell’occupazione della terza centrale nucleare più grande del mondo a Energodar, nella regione di Zaporizhzhia. Quanto tempo impiegherà la comunità globale a rispondere alle azioni irresponsabili e al ricatto nucleare della Russia?».

Lo ha scritto su Twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Ore 14:30 - Onu, Guterres: «La priorità è fermare le attività militari a Zaporizhzhia»

«È prioritario fermare le attività militari attorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, nel sud dell’Ucraina, la più grande d’Europa». Lo ha dichiarato il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres in un’intervista alla Bbc. Parlando di «situazione molto confusa» attorno al sito, con Kiev e Mosca che si accusano a vicenda, Guterres ha detto che si apre «una lunga strada per una discussione seria», dopo che i russi hanno respinto al richiesta di demilitarizzare la zona attorno all’impianto di Zaporizhzhia.

Ore 14:40 - Ucraina, sindaco russo si dimette per amministrare provincia di Kharkiv

Andrei Alekseyenko si è dimesso da sindaco di Krasnodar, sedicesima città per grandezza della Russia, per guidare una nuova amministrazione nominata da Mosca nella provincia di Kharkiv. Lo ha riferito l’agenzia di stampa russa Tass. La provincia, parzialmente occupata dalle truppe russe, circonda la seconda città più grande dell’Ucraina, Kharkiv, a nord delle regioni di Luhansk e Donetsk.

Ore 14:44 - Patrushev: «Se ci sarà un disastro Usa, Gb e i loro tirapiedi ne saranno responsabili»

«Se ci sarà un disastro, le conseguenze arriveranno in tutti gli angoli del mondo. Washington, Londra e i loro tirapiedi ne avranno la responsabilità».

Questo l’allarme lanciato dal Segretario del Consiglio di sicurezza nazionale russo, Nikolai Patrushev, durante una riunione dell’Organizzazione per la cooperazione di Shangai a Tashkent. Patrushev ha denunciato i bombardamenti ucraini verso la centrale nucleare di Zaporizhzhia che secondo la Russia sono stati effettuati con armi fornite dagli Stati Uniti.

Ore 15:16 - La Russia vuole adottare misure contro Tik Tok, Telegram, Zoom, Discord e Pinterest

Il Servizio federale per la supervisione delle comunicazioni e dei sistemi di informazione, Roskomnadzor, ha detto di voler adottare delle misure punitive contro una serie di società straniere tra cui TikTok, Telegram, Zoom, Discord e Pinterest. In una dichiarazione, Roskomnadzor ha affermato che le misure verranno prese in risposta alla mancata rimozione dei contenuti segnalati come illegali. Tuttavia, l’autorità russa non ha ancora specificato quali misure verranno adottate.

Ore 15:30 - Ucraina, missili su Kharkiv: sale a 21 il numero di vittime

È salito a 21 il numero delle vittime dei missili russi che hanno colpito un edificio residenziale e un dormitorio a Kharkiv . Lo ha reso noto Dmytro Chubenko, portavoce della Procura regionale di Kharkiv, citato da Ukrinform. «Nell’edificio del distretto di Saltivskyi sono già stati segnalati 16 morti. I soccorritori hanno recuperato il corpo di una donna di 50 anni. Individuato anche un altro corpo, probabilmente di un uomo. Nel distretto di Slobidskyi, le operazioni di ricerca e soccorso sono terminate. La cifra finale è di cinque morti», ha informato Chubenko.

Ore 15:48 - Ucraina, colloquio telefonico tra Macron e Putin

Il presidente francese Emmanuel Macron ha chiamato al telefono per un colloquio il presidente russo Vladimir Putin.

Ore 16:40 - Eliseo, sì di Putin alla missione Aiea a Zaporizhzhia

L’Eliseo ha confermato che il presidente russo, Vladimir Putin, ha dato il suo accordo - in una telefonata con il capo dell’Eliseo, Emmanuel Macron - al dispiegamento di una missione dell’Aiea presso la centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia. Lo si apprende dalla presidenza della Repubblica francese

Ore 15:53 - Colloquio Putin-Macron: «rischio catastrofe»

Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa russa Tass, Putin, durante il colloquio telefonico con Macron ha detto che gli attacchi ucraini su Zaporizhzhia rischiano di creare una catastrofe su larga scala.

Ore 16:04 - Colloquio Putin-Macron: «Aiea a Zaporizhzhia al più presto»

Durante il colloquio Putin e Macron hanno espresso entrambi parere favorevole per far si che l’Aiea, Agenzia internazionale per l’energia atomica, vada alla centrale nucleare di Zaporizhzhia al più presto. Si tratta della prima conversazione tra i due leader dal 28 maggio, quando ebbero un colloquio a cui partecipò anche il cancelliere tedesco Olaf Scholz.

Ore 16:16 - Putin: «Pericolo di una catastrofe su larga scala»

Il presidente russo Vladimir Putin, durante il colloquio telefonico con l’omologo francese Emmanuel Macron, ha affermato che «il bombardamento sistematico da parte dell’esercito ucraino del territorio della centrale nucleare di Zaporizhzhia crea il pericolo di una catastrofe su larga scala che potrebbe portare alla contaminazione di vasti territori». Lo riferisce il Cremlino in una nota.

Ore 16:46 - Possibile incontro tra Putin e Xi Jinping in Uzbekistan

Il presidente cinese, Xi Jinping e il suo omologo russo, Vladimir Putin, potrebbero incontrarsi di persona in Uzbekistan il mese prossimo. Lo rivela il Wall Street Journal, citando persone al corrente dei preparativi della missione di Xi, che potrebbe partecipare al vertice annuale dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai in programma il 15 e 16 settembre a Samarcanda.

Come evidenzia il Wall Street Journal, il viaggio in Uzbekistan verrebbe inserito nel programma del presidente cinese come risposta alla visita della speaker Camera, Nancy Pelosi, a Taiwan all’inizio di questo mese, vista da Pechino come un’ingerenza nei suoi affari interni. Le fonti citate dal giornale americano precisano che Xi potrebbe partecipare di persona al summit, anche se i suoi piani non sono stati ancora definiti

Ore 16:54 - Putin, gli errori dei servizi segreti russi e il piano (fallito) di un governo fantoccio a Kiev

Non sappiamo come finirà la guerra, però sappiamo come è iniziata di Andrea Marinelli e Guido Olimpio

Con un errore di valutazione da parte della Russia, a cominciare dalla sua intelligence. Il Washington Post ha dedicato un lungo articolo che conferma quanto trapelato negli scorsi mesi.

Il Cremlino ha affidato la missione all’FSB e il servizio si è messo al lavoro. Ha aumentato la «sezione Ucraina» portandola a 160 funzionari, ha investito molto denaro mobilitando fonti coltivate da anni. Gli agenti si sono infiltrati per preparare il terreno. Hanno versato soldi nelle tasche degli informatori e di simpatizzanti, ma alcuni di questi hanno intascato il premio senza muovere un dito, altri hanno fornito indicazioni fuorvianti.

Conclusione: venivano inoltrati a Mosca rapporti rosei, confortanti, erano convinti che l’operazione speciale sarebbe costata poco.

In alcuni casi gli emissari del servizio hanno invitato le loro sponde a preparare appartamenti, le case sicure, che dovevano ospitarli. E, stando a comunicazioni intercettate, sembra anche che avessero chiesto di «lasciare la chiavi» in modo da poterle usare rapidamente. Manco fossero alloggi di vacanze. Presunti segnali di arroganza enfatizzati dalla campagna propagandistica di Kiev.

Ore 17:48 - Colloquio Putin-Macron: previsti nuovi contatti nei prossimi giorni

L’Eliseo ha confermato che il presidente russo, Vladimir Putin, si è detto favorevole all’invio di una missione di ispezione dell’Aiea alla centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia. Nel suo colloquio telefonico col presidente francese, Emmanuel Macron, Putin ha concordato di avere nuovi contatti nei prossimi giorni, prima dell’arrivo della missione dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica.

Ore 18:01 - Ue risponde a Medvedev: «Regime di Putin cerca di minare l’unità dell’Ue»

«Queste osservazioni sono uno dei tanti tentativi del regime di Putin di minare la determinazione e l’unità dell’Ue nel condannare al massimo livello l’aggressione illegittima e non provocata della Russia all’Ucraina». Lo sostiene un portavoce della Commissione Europea commentando le parole dell’ex presidente Dmitri Medvedev, che ha invitato gli europei, attraverso il suo canale Telegram, a punire col voto i loro politici «idioti».

Ore 18:07 - Gazprom, Nord Stream 1 chiusa per tre giorni da fine agosto

Il gasdotto Nord Stream 1, la fornitura di gas che dalla Russia passa all’Europa attraverso il Mar Baltico rimarrà chiuso dal 31 agosto al 2 settembre per manutenzione. A dirlo è la compagnia russa Gazprom.

Ore 18:10 - Ucraina, Pentagono annuncia nuova tranche di aiuti per 775 milioni di dollari

Il Pentagono ha annunciato una nuova trance di aiuti militari all’Ucraina per 775 milioni di dollari, comprese munizioni per i lancia razzi Himars e Howitzers.

Ore 18:30 - Russia, lettera all’Onu: Mosca denuncia «provocazioni» a Zaporizhzhia

La Russia ha inviato una lettera al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite denunciando «provocazioni» dell’Ucraina alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Lo ha riferito l’agenzia di stampa Tass, citando fonti diplomatiche.

Ore 18:35 - Gas: nuovo massimo di 244,5 euro (+1,5%) ad Amsterdam

Il prezzo del gas chiude con un nuovo record sulla Piazza di Amsterdam. I future Ttf, benchmark del prezzo del metano in Europa, hanno terminato le contrattazioni in rialzo dell’1,47% a 244,55 euro, ritoccando i massimi di ieri. Nell’ultima settimana, in controtendenza rispetto al trend estivo, il prezzo del gas è salito di 38.37 euro al megawattora (+18,6%), in scia ai timori per uno stop alle forniture russe, inasprito dalla stagione secca che ha frenato produzioni idroelettriche e nucleari

Ore 19:12 - Gas: impennata fino a 262 euro (+9%) con stop Gazprom

Il prezzo del gas ha strappato ad Amsterdam fino a toccare un massimo di 262,78 euro al megawattora (+9,04%) mentre sugli sgoccioli della seduta è piombata la notizia che Gazprom chiuderà per tre giorni le forniture dal Nord Stream, i cui flussi sono già ridotti al 20% della capacità del gasdotto. Il prezzo di chiusura si è poi assestato a 244,55 euro, dopo aver battuto un ultimo prezzo di 257,4 euro (+6,8%). Un andamento che lascia presagire, alla riapertura dei mercati lunedì, nuovi rialzi per l’indice di riferimento del prezzo del gas europeo

Ore 19:43 - Nardella va in Ucraina da Zelensky: «Patto per la ricostruzione delle città»

(Mauro Bonciani) Il sindaco di Firenze a capo della delegazione di sindaci di città europee appartenenti a Eurocities, il più grande network europeo di città di medie e grandi dimensioni, ha incontrato il presidente ucraino.

A sorpresa, e facendolo sapere solo a cose fatte, il sindaco Dario Nardella, presidente di Eurocities, associazione di oltre 200 città europee, ha guidato una delegazione di sindaci a Kiev. Obiettivo, firmare un accordo per aiutare la ricostruzione delle città ucraine, danneggiate dalla guerra. Nardella, che è volato fino in Polonia e poi ha raggiunto in treno l’Ucraina, alla testa della delegazione, ha avuto un incontro di un’ora e mezzo con il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky, poi incontrato il sindaco di Kiev, Vitalij Klyčko, che è presidente dell’Associazione Città ucraine. Oltre a Kiev Nardella è stato anche a Bucha, Irpin e Borodyanka.

Ore 22:25 - Crimea, filorussi: «Respinti attacchi di droni ucraini a Yevpatoria e Sebastopoli»

I sistemi di difesa aerea russi in Crimea hanno intercettato e respinto un attacco, presumibilmente sferrato da droni ucraini, in due zone diverse: a Yevpatoria e Sebastopoli. Così riportano le autorità locali.

Ore 01:05 - Le sirene anti-aereo suonano a Kiev e in altre città ucraine

Sono tornate a suonare le sirene di allarme per attacco aereo a Kiev. L’allerta è scattata alle 1.48 locali. I residenti sono invitati a recarsi nei rifugi. Lo stesso è avvenuto in molte altre città ucraine, tra cui Odessa, Mykolaiv, Kherson, Sumy, Chernihiv, Leopoli, Zaporizhzhia e Dnipropetrovsk.

Ore 01:07 - Blinken: stanziati 775 milioni di dollari di aiuti militari all'Ucraina

«Oggi stanziati 775 milioni di dollari di armi ed equipaggiamenti militari statunitensi per la difesa dell'Ucraina. Gli Stati Uniti continuano a stare al fianco dell'Ucraina e dei suoi coraggiosi difensori»: è l'annuncio su twitter il segretario di Stato Usa Antony Blinken.

Ore 01:18 - Kharkiv, recuperati 15 corpi sotto le rovine di un edificio residenziale

A Kharkiv, i soccorritori del Servizio di emergenza statale hanno recuperato i corpi di 15 persone dalle macerie di un edificio residenziale distrutto dai bombardamenti russi. La notizia è riferita dai media locali.

Ore 01:56 - Melitopol. forti esplosioni nella notte

Nella notte una serie di potenti esplosioni sono avvenute a Melitopol, cittadina occupata dalle forze armate russe nella regione di Zaporizhzhia, nel sud dell'Ucraina. Lo riporta l'agenzia Unian, precisando che sui social è stato pubblicato online un video sulle deflagrazioni girato da testimoni oculari. Altre esplosioni sono segnalate nella notte a Kharkiv, nel nord dell'Ucraina: i canali locali di Telegram - aggiunge Unian - riferiscono il lancio di numerosi razzi dalla città russa di Belgorod. «I sistemi di difesa aerea russi nell'area di Melitopol hanno abbattuto due missili lanciati da militanti delle forze armate ucraine contro infrastrutture civili e aree residenziali della città». È quanto dichiarato su Telegram Vladimir Rogov, membro del consiglio principale dell'amministrazione civile della regione di Zaporizhzhia. Lo stesso funzionario ha poi sostenuto che «secondo le informazioni preliminari le forze armate ucraine avrebbero bombardato la città utilizzando lanciarazzi multipli Himars».

Ore 02:00 - Kiev: nelle ultime 24 ore 11 attacchi aerei contro postazioni russe

Nelle ultime 24 ore, l'aviazione ucraina ha effettuato 11 attacchi contro le postazioni delle truppe russe nella parte meridionale del Paese, in particolare nelle aree di Oleksandrivka, Blagodatny, Velikopillya, Novopetrivka, Kostromka, Biloghirka e Bruskinsky. Lo riporta Unian citando il comando militare `Sud´ delle forze di Kiev.

Ore 03:21 - «Nessuna pietà per gli ucraini»: bufera su un diplomatico russo

«Nessuna pietà per la popolazione ucraina». È quanto ha scritto su twitter Mykhail Ulyanov, rappresentante permanente della Federazione Russa presso le organizzazioni internazionali a Vienna, rispondendo ad un post del presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelenskyi, nel quale ringraziava per il nuovo pacchetto di aiuti militari da parte degli Stati Uniti. Ulyanov ha cancellato il suo post dopo pochi minuti ma in rete è stato oggetto di pesanti critiche. «Devo scusarmi. Ho dimenticato con chi ho a che fare. Ovviamente, intendevo gli Stati Uniti con le loro forniture di armi e il Presidente dell'Ucraina che proprio ieri ha dichiarato di rifiutare qualsiasi colloquio di pace. In effetti, nessuna pietà da parte loro per la popolazione ucraina. Questo è quello che ho detto» ha scritto in un post successivo il diplomatico.

Ore 04:48 - Esplosioni anche a Mykolaiv

Nella notte alcune esplosioni sono avvenute a Mykolaiv, nel sud dell’Ucraina. Lo ha riferito su Telegram il sindaco della cittadina, Oleksandr Sienkevych. «In città si sentono potenti esplosioni» ha scritto alle 3 ora locale. Gli allarmi per attacchi aerei hanno suonato a lungo in tutta la regione.

Ore 05:25 - Passò ai russi informazioni sui militari ucraini, condannato a 5 anni

Cinque anni di carcere per aver diffuso informazioni sul dispiegamento delle forze armate ucraine. La pena - secondo quanto riferisce Ukrinform - è stata inflitta a un uomo residente della regione di Odessa. Secondo l’ufficio del procuratore generale, nel maggio scorso ha inviato a un conoscente che vive in Russia dei dati sullo stato del ponte nel distretto di Belgorod-Dniester e informazioni sulla posizione delle forze armate di Kiev nella regione, che non erano state rese pubbliche. Inoltre a casa del condannato sono state trovate e sequestrate delle cartucce

Ore 05:28 - Viktor Sokolov nuovo comandante della flotta russa nel Mar Nero

Il vice ammiraglio Viktor Sokolov è stato nominato comandante ad interim della flotta russa del Mar Nero. Lo ha annunciato lui stesso - come riporta la Tass - durante un incontro con gli ufficiali. Nelle scorse settimane ci sono stati continui attacchi alle basi militari russe in tutta la Crimea occupata, con perdite significative di materiale e attrezzature.

«Nessuna pietà per gli ucraini»: bufera sull’ambasciatore russo a Vienna. Mosca accusa: «Kiev ha usato agenti chimici». Lorenzo Cremonesi, Marta Serafini, Paolo Foschi e Redazione Online su Il Corriere della Sera il 20 Agosto 2022.

Le notizie di sabato 20 agosto. Raid ucraino sulla base della Flotta del Mar Nero, in Crimea

• La guerra in Ucraina è arrivata al 178esimo giorno.

• Nella notte suonano le sirene per l'allarme anti-aereo a Kiev e in altre città ucraine, esplosioni a Kharkiv. In azione però anche le forze di Kiev: bombardata la città occupata di Melitopol, attacchi anche nel sud del paese contro postazioni russe.

•Washington annuncia nuovi aiuti per 775 milioni di dollari.

•Onu, Guterres preoccupato per Zaporizhzhia. Contatti in corso per una visita dell'Agenzia Aiea all'impianto nucleare.

• Gli errori dei servizi segreti russi, il Washington Post sugli errori di valutazione del Cremlino: sottovalutazione e indicazioni fuorvianti.

Ore 05:33 - Viktor Sokolov nuovo comandante della flotta russa nel Mar Nero

Il vice ammiraglio Viktor Sokolov è stato nominato comandante ad interim della flotta russa del Mar Nero. Lo ha annunciato lui stesso - come riporta la Tass - durante un incontro con gli ufficiali. Nelle scorse settimane ci sono stati continui attacchi alle basi militari russe in tutta la Crimea occupata, con perdite significative di materiale e attrezzature.

Ore 05:34 - Passò ai russi informazioni sui militari ucraini, condannato a 5 anni

Cinque anni di carcere per aver diffuso informazioni sul dispiegamento delle forze armate ucraine. La pena - secondo quanto riferisce Ukrinform - è stata inflitta a un uomo residente della regione di Odessa. Secondo l’ufficio del procuratore generale, nel maggio scorso ha inviato a un conoscente che vive in Russia dei dati sullo stato del ponte nel distretto di Belgorod-Dniester e informazioni sulla posizione delle forze armate di Kiev nella regione, che non erano state rese pubbliche. Inoltre a casa del condannato sono state trovate e sequestrate delle cartucce.

Ore 05:36 - Le sirene anti-aereo suonano a Kiev e in altre città ucraine

Sono tornate a suonare le sirene di allarme per attacco aereo a Kiev. L’allerta è scattata alle 1.48 locali. I residenti sono invitati a recarsi nei rifugi. Lo stesso è avvenuto in molte altre città ucraine, tra cui Odessa, Mykolaiv, Kherson, Sumy, Chernihiv, Leopoli, Zaporizhzhia e Dnipropetrovsk.

Ore 05:39 - Kharkiv, recuperati 15 corpi sotto le rovine di un edificio residenziale

A Kharkiv, i soccorritori del Servizio di emergenza statale hanno recuperato i corpi di 15 persone dalle macerie di un edificio residenziale distrutto dai bombardamenti russi. La notizia è riferita dai media locali.

Ore 05:37 - Blinken: stanziati 775 milioni di dollari di aiuti militari all'Ucraina

«Oggi stanziati 775 milioni di dollari di armi ed equipaggiamenti militari statunitensi per la difesa dell'Ucraina. Gli Stati Uniti continuano a stare al fianco dell'Ucraina e dei suoi coraggiosi difensori»: è l'annuncio su twitter il segretario di Stato Usa Antony Blinken.

Ore 05:40 - Melitopol. forti esplosioni nella notte

Nella notte una serie di potenti esplosioni sono avvenute a Melitopol, cittadina occupata dalle forze armate russe nella regione di Zaporizhzhia, nel sud dell'Ucraina. Lo riporta l'agenzia Unian, precisando che sui social è stato pubblicato online un video sulle deflagrazioni girato da testimoni oculari. Altre esplosioni sono segnalate nella notte a Kharkiv, nel nord dell'Ucraina: i canali locali di Telegram - aggiunge Unian - riferiscono il lancio di numerosi razzi dalla città russa di Belgorod. «I sistemi di difesa aerea russi nell'area di Melitopol hanno abbattuto due missili lanciati da militanti delle forze armate ucraine contro infrastrutture civili e aree residenziali della città». È quanto dichiarato su Telegram Vladimir Rogov, membro del consiglio principale dell'amministrazione civile della regione di Zaporizhzhia. Lo stesso funzionario ha poi sostenuto che «secondo le informazioni preliminari le forze armate ucraine avrebbero bombardato la città utilizzando lanciarazzi multipli Himars».

Ore 05:41 - Kiev: nelle ultime 24 ore 11 attacchi aerei contro postazioni russe

Nelle ultime 24 ore, l'aviazione ucraina ha effettuato 11 attacchi contro le postazioni delle truppe russe nella parte meridionale del Paese, in particolare nelle aree di Oleksandrivka, Blagodatny, Velikopillya, Novopetrivka, Kostromka, Biloghirka e Bruskinsky. Lo riporta Unian citando il comando militare `Sud´ delle forze di Kiev.

Ore 05:42 - «Nessuna pietà per gli ucraini»: bufera su un diplomatico russo

«Nessuna pietà per la popolazione ucraina». È quanto ha scritto su twitter Mykhail Ulyanov, rappresentante permanente della Federazione Russa presso le organizzazioni internazionali a Vienna, rispondendo ad un post del presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelenskyi, nel quale ringraziava per il nuovo pacchetto di aiuti militari da parte degli Stati Uniti. Ulyanov ha cancellato il suo post dopo pochi minuti ma in rete è stato oggetto di pesanti critiche. «Devo scusarmi. Ho dimenticato con chi ho a che fare. Ovviamente, intendevo gli Stati Uniti con le loro forniture di armi e il Presidente dell'Ucraina che proprio ieri ha dichiarato di rifiutare qualsiasi colloquio di pace. In effetti, nessuna pietà da parte loro per la popolazione ucraina. Questo è quello che ho detto» ha scritto in un post successivo il diplomatico.

Ore 05:43 - Esplosioni anche a Mykolaiv

Nella notte alcune esplosioni sono avvenute a Mykolaiv, nel sud dell’Ucraina. Lo ha riferito su Telegram il sindaco della cittadina, Oleksandr Sienkevych. «In città si sentono potenti esplosioni» ha scritto alle 3 ora locale. Gli allarmi per attacchi aerei hanno suonato a lungo in tutta la regione.

Ore 07:59 - 17 soldati russi uccisi da attacco aviazione di Kiev

L’aviazione ucraina ha colpito undici volte le posizioni russe nell’Ucraina meridionale uccidendo 17 soldati russi. Lo riferisce la testata ucraina The Kyiv Independent citando fonti militari del comando operativo “Sud”. Nell’operazione sono stati distrutti un sistema radar, quattro veicoli corazzati e altri veicoli militari.

Ore 08:27 - Due navi cariche di prodotti agricoli lasciano il porto di Chernomorsk

Altre due navi cariche di prodotti agricoli hanno lasciato il porto ucraino di Chernomorsk questa mattina. Lo ha reso noto il ministero della Difesa turco, secondo cui la nave Zumrut Ana, con 6.300 tonnellate di olio di girasole, è diretta a Venezia, mentre la Ocean, carica di 25mila tonnellate di grano, è diretta al porto di Marmara vicino a Istanbul.

Ore 08:51 - Intelligence Gb: «Russi fermi nel Donbass»

«L’ultima settimana ha visto solo cambiamenti minimi nel controllo territoriale lungo la linea del fronte. Nel Donbass, dopo piccoli avanzamenti dall’inizio di agosto, le forze russe si sono avvicinate alla periferia della città di Bakhmut, ma non hanno ancora fatto irruzione nell’abitato. È improbabile che la situazione cambi significativamente nella prossima settimana». È quanto scrive l’intelligence britannica nel consueto aggiornamento sulla situazione della guerra in Ucraina, affermando che «le forze russe, per ora, sono probabilmente pronte solo a intraprendere limitati assalti locali, raramente coinvolgendo più di una compagnia di truppe».

Ore 09:02 - Kiev: «363 bambini morti dall’inizio dell’invasione russa»

Dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina sono morti 363 bambini a causa degli attacchi dell’esercito russo. Lo ha affermato il procuratore generale di Kiev secondo quanto riportato da Ukrinform. Finora «più di 1.081 bambini sono stati colpiti a seguito dell’aggressione armata su vasta scala lanciata dalla Federazione Russa. Secondo le informazioni ufficiali della procura, 363 bambini sono stati uccisi e più di 718 hanno riportato ferite di vari livelli di gravità», si legge nella nota del procuratore.Il maggior numero di bambini uccisi o feriti è stato segnalato nelle regioni di Donetsk (377), Kharkiv (202) e Kiev (116).Inoltre, 224 bambini sono considerati dispersi. Tra gli edifici colpiti dai missili russi si contano 2.328 scuole, 289 delle quali sono state completamente distrutte.

Ore 09:26 - Mosca: «Uccisi 100 militanti tra cui 20 mercenari Usa»

Le forze russe, in un attacco con armi ad alta precisione, hanno ucciso più di 100 militanti, tra cui 20 mercenari americani, nella zona di Andreevka, nella regione di Kharkiv. Lo ha detto il portavoce del ministero della Difesa russo, il generale Igor Konashenkov, citato dalla Tass.

Ore 09:28 - Mattarella: «Guerra scellerata nel cuore dell’Europa»

«A poca distanza da noi, nel cuore dell’Europa, si combatte una guerra scellerata, provocata dall’aggressione della Federazione Russa all’Ucraina. L’Europa è risorta dal nazifascismo proprio abiurando alla volontà di potenza e alla guerra che ne è diretta conseguenza, ai totalitarismi, alle ideologie imperniate sulla supremazia sia etnico-nazionale sia ideologica. Questa guerra di invasione, con i lutti, le distruzioni, gli odi che continua a generare, scuote l’intera umanità nei suoi valori fondativi e l’Europa nella sua stessa identità». È il messaggio del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al presidente della Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli, Bernhard Josef Heinrich Scholz.

Ore 09:31 - L’Ucraina colpisce la base russa di Sebastopoli

(Guido Olimpio) Raid ucraino sulla base russa di Sebastopoli in pieno giorno. Il velivolo – forse una versione civile cinese modificata – ha centrato un edificio del comando della Flotta del Mar Nero. Singolare la versione data una fonte ufficiale citata da Interfax: il drone è precipitato sul tetto dopo essere stato abbattuto. L’azione, se confermata, dimostra ancora una volta l’abilità degli ucraini di colpire in profondità con armi diverse. L’attacco è coinciso con la conferma della nomina del nuovo comandante della Flotta, l’ammiraglio Viktor Sokolov prende il posto di Igor Osipov.

Ore 10:25 - La Pravda: «Meloni premier porterà l’Italia a una crisi profonda»

«La potenziale presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni, sceglie la strada del caos e porterà l’Italia in una crisi ancora più profonda dell’attuale». È quanto scrive la Pravda, in home page sul suo sito, in una analisi dedicata al ruolo della Meloni e Fratelli d’Italia in vista delle prossime elezioni del 25 settembre. «Meloni ha espresso sostegno all’Ucraina e alla fratellanza transatlantica e ha assicurato che il suo governo sarà un solido governo atlantista che sosterrà l’Ucraina nella sua lotta contro la Russia» scrive la Pravda. «La Meloni, storicamente euroscettica, ora non ha più il coraggio di esserlo, e si può capire il perché. Nella situazione attuale con l’UE, non sarebbe in grado né di coordinare il programma della coalizione né di qualificarsi per le elezioni. Pertanto, Giorgia Meloni nega coraggiosamente i sospetti sull’assistenza russa e mantiene il silenzio sulla sua opposizione all’immigrazione e su quella che ha chiamato la lobby LGBT» prosegue la Pravda.

Ore 10:48 - Guterres a Istanbul per supervisione ecport cereali

Il Segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, si recherà oggi a Istanbul per esaminare il centro istituito nella città turca per la coordinazione delle esportazioni di cereali dall’Ucraina, attraverso corridoi sicuri nel Mar Nero, nel quale sono presenti delegati di Ankara, Kiev, Mosca e Nazioni Unite. Lo rende noto l’agenzia turca Anadolu.

Ore 10:50 - Zelensky: «L’Aiea può riportare la sicurezza a Zaporizhzhia»

La missione dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) alla centrale nucleare di Zaporizhzhia può riportare “la piena sicurezza presso la centrale e a Enerhodar”. Lo ha rimarcato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, sottolineando che “diplomatici ucraini, i nostri partner, rappresentanti dell’Onu e dell’Aiea stanno definendo i dettagli precisi della missione”. Ieri, il presidente russo Vladimir Putin ha concordato con l’omologo francese Emmanuel Macron sulla necessità di inviare la missione Aiea. E secondo un funzionario francese sentito dal Financial Times, il leader russo avrebbe accettato che il team dell’Aiea arrivi alla centrale dal territorio ucraino, come chiesto da Kiev, e non dalla zona controllata dalle forze russe.

Ore 11:19 - S&P: «L’Ucraina fuori dal default con la ristrutturazione del debito»

S&P ha alzato il rating sul debito estero dell’Ucraina da «selective default» (SD) a «CCC+», per effetto del completamento del processo di ristrutturazione su 22,6 miliardi di dollari di Eurobond e 1,5 miliardi di dollari di Eurobond garantiti dallo Stato. L’outlook, si legge in una nota, è stabile. L’uscita dall’area di default arriva dopo che l’Ucraina ha ricevuto il consenso dalla maggioranza necessaria dei suoi creditori per rinviare di 24 mesi il pagamento degli interessi e il rimborso del capitale sul debito estero, rivedendo i termini delle emissioni per rendere legalmente efficaci le modifiche. L’outlook stabile, afferma S&P, bilancia la riduzione del fabbisogno necessario al governo ucraino per servire il debito e l’aspettativa di uno stabile supporto finanziario internazionale contro i rischi per l’economia, i saldi con l’estero, le finanze pubbliche e la stabilità finanziaria che derivano dalla guerra in corso.

Ore 12:18 - Kiev: «La Russia ha perso 44.900 soldati in Ucraina»

«La Russia ha perso circa 44.900 soldati in Ucraina; più di 200 nell’ultimo giorno»è quello che sostiene lo Stato maggiore delle forze armate ucraine su facebook secondo quanto riporta Ukrinform.Tra il 24 febbraio 2022 e il 20 agosto 2022 - viene spiegato - «le perdite totali in combattimento del nemico includevano anche 1.907 carri armati (+8 nell’ultimo giorno), 4.212 veicoli corazzati da combattimento (+17), 1.018 sistemi di artiglieria (+2), 266 razzi a lancio multiplo sistemi, 141 sistemi di guerra antiaerea, 234 velivoli, 197 elicotteri, 3.137 autoveicoli e serbatoi di carburante (+7), 15 navi-barche da guerra, 803 velivoli senza pilota (+8), 97 unità di equipaggiamento speciale (+3)».

Ore 12:42 - Papa: vede Riccardi, preoccupazione per conflitto in Ucraina

Questa mattina Papa Francesco ha ricevuto in udienza il fondatore della Comunità di Sant’Egidio Andrea Riccardi. A quanto si apprende, tra i temi del colloquio in primo piano la preoccupazione per la guerra in Ucraina, giunta ormai a sei mesi dal suo inizio, per le vittime che ha provocato e il futuro delle famiglie che sono state costrette ad abbandonare il loro paese. Anche per gli altri conflitti che continuano in diverse parti del mondo, si è sottolineata l’importanza del ruolo che possono svolgere le religioni a favore della pace e la necessità di moltiplicare l’impegno per l’accoglienza ai rifugiati con il sistema dei corridoi umanitari.

Ore 13:49 - Mosca: «Nazista vietare il rilascio dei visti ai russi»

L’idea di vietare a tutti i cittadini russi di entrare nei Paesi dell’Ue è una «manifestazione di politica nazista». Lo ha denunciato il ministro della Difesa russo, Serghei Shoigu, mentre continua il dibattito in Europa sull’idea avanzata da Kiev di smettere di rilasciare visti Schenghen ai cittadini della Federazione come misura punitiva per l’invasione dell’Ucraina. «Oggi stiamo assistendo a un’altra vivida manifestazione di politica nazista, con l’idea russofoba attivamente promossa dalle alte cariche europee di vietare a tutti i cittadini russi di entrare nei paesi Ue», ha detto Shoigu in una riunione plenaria del primo Congresso internazionale antifascista. Secondo il ministro, i principi fondamentali dell’ordine mondiale, le valutazioni giuridiche e politiche del Tribunale di Norimberga vengono sempre più ignorate e riviste dai singoli Paesi, in particolare quelli baltici. «Le marce dei legionari delle SS sono diventate tradizionali in Estonia e Lettonia, vengono eretti monumenti e obelischi ai criminali di guerra. Gli slogan e gli appelli nazisti risuonano apertamente per le strade delle città lituane», ha denunciato Shoigu.

Ore 14:19 - L’attacco alla base della Flotta russa del Mar Nero in pieno giorno

(Andrea Marinelli e Guido Olimpio) Sempre intenso il confronto in Crimea, diventata il terreno di sfida tra Russia e Ucraina. Intanto gli Usa varano un nuovo pacchetto di aiuti in favore dell’alleato. Il raid Un drone ucraino ha condotto un raid sulla base russa di Sebastopoli in pieno giorno. Il velivolo avrebbe centrato un edificio del comando della Flotta del Mar Nero provocando una colonna di fumo. Una fonte ufficiale citata da Interfax ha dato la seguente versione: il mezzo è precipitato sul tetto dopo essere stato abbattuto dalla contraerea, la minaccia è stata sventata. L’azione, riuscita o meno, dimostra ancora una volta l’abilità degli ucraini di colpire in profondità con armi diverse. Quanto al drone impiegato potrebbe trattarsi di un modello civile di produzione cinese modificato per scopi militari. 

Ore 14:24 - All’asta a Gilbiterra il super yatch di un oligarca russo sanzionato

Sarà messo all’asta martedì a Gibilterra lo yacht da 65 milioni di sterline dell’oligarca russo Dmitry Pumpyansky colpito da sanzioni. L’Axioma (già Piazza rossa) di 72,5 metri, è il primo yacht di un russo sanzionato a essere venduto. I proventi tuttavia non andranno all’Ucraina, ma alla JP Morgan che rivendica un credito di 20 milioni di dollari (17 milioni di sterline) con Pumpyansky, proprietario e presidente della Oao Tmk, fornitore di Gazprom di tubi di acciaio per i gasdotti. L’imbarcazione, con sei cabine di lusso per gli ospiti, una piscina, un cinema, una palestra e una spa, è stata sequestrata dopo l’attracco a Gibilterra lo scorso marzo. Pumpyansky, considerato molto vicino a Putin, ha un patrimonio di 1,84 miliardi di sterline.

Ore 14:57 - Mosca accusa Kiev di aver usato armi chimiche contro le sue truppe

Il ministero della Difesa russo ha accusato il governo ucraino di aver autorizzato l’utilizzo di armi chimiche contro le truppe di Mosca.

«Il 31 luglio scorso, militari russi in azione nell’area di Vasilyevka, vicino a Zaporizhzhia, sono stati ricoverati con segni di avvelenamento. Dopo attente analisi, nei loro corpi sono state trovate tracce di sostanze velenose, in particolare la tossina botulino di tipo B».

Secondo il governo russo, «alla luce di questi risultati», si sta riesaminando la causa del malore che ha colpito Vladimir Saldo, capo del governo provvisorio (filorusso) nella regione di Kherson. Saldo è stato ricoverato per quelle che finora erano considerate conseguenze del Covid, ma la Russia ipotizza siano causate da un veleno. Saldo si trova in terapia intensiva, a Mosca.

Kiev ha non solo sempre negato di aver utilizzato armi chimiche, ma ha anche accusato Mosca di aver usato armamenti vietati dalle convenzioni internazionali.

La presunta prova dell’avvelenamento arriverebbe dall’Istituto di Medicina Sperimentale dei servizi segreti russi a San Pietroburgo, il cui direttore — secondo quanto scritto da Christo Grozev, giornalista del sito investigativo Bellingcat — è direttamente implicato nell’avvelenamento di Sergei e Yulia Skripal, avvenuto a Salisbury, in Inghilterra.

Ore 15:42 - L’Onu: «Sbloccare l’export dalla Russia di alimenti non sanzionati»

Il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres — reduce da un incontro, nei giorni scorsi, in Ucraina, con il presidente Volodymyr Zelensky e con l’omologo turco Recep Tayyp Erdogan — ha lanciato un appello per sbloccare le esportazioni di «alimenti e fertilizzanti russi che non sono soggetti a sanzioni».

A renderlo noto è un comunicato della Nazioni Unite che cita un discorso di Guterres oggi a Istanbul presso il centro istituito per coordinare le esportazioni di cereali dai porti ucraini che sono iniziate il primo agosto.

«L’altra parte di questo pacchetto», ha detto, facendo riferimento all’export di cereali ucraini, «è l’accesso senza ostacoli ai mercati globali di cibo e fertilizzanti russi che non sono soggetti a sanzioni. È importante che tutti i governi e il settore privato cooperino per portare questi prodotti sul mercato. Ottenere più cibo e fertilizzanti dall’Ucraina e dalla Russia è fondamentale per calmare ulteriormente i mercati delle materie prime e abbassare i prezzi per i consumatori».

Ore 16:51 - Metsola: «Putin ha scatenato una guerra illegale contro uno stato sovrano»

La presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, in un videomessaggio al Meeting di Rimini, ha condannato di nuovo l’invasione della Russia in Ucraina: «Viviamo in tempi di incertezze e sfide incredibili. Dopo due anni di pandemia, Putin ha scatenato una guerra illegale contro l’Ucraina indipendente e sovrana. Le bombe russe hanno ucciso indiscriminatamente, l’esercito ha violentato le donne ucraine e milioni di ucraini sono stati costretti a fuggire dal loro Paese». «Questo è il momento», ha aggiunto Metsola, «in cui dobbiamo rimanere ancora piu’ uniti. L’unità e la cooperazione sono la nostra unica via da seguire perché la democrazia deve trionfare sull’autoritarismo».

Ore 17:10 - Il sindaco russo di Mariupol ha sventato un tentativo di omicidio

Come riferisce l’agenzia di stampa russa Tass, il sindaco di Mariupol insediato dai russi, Konstantin Ivashchenko, è uscito illeso da un tentato omicidio. Lo ha raccontato all’agenzia un membro dell’ufficio del primo cittadino. Il tentato omicidio sarebbe avvenuto nello zoo di Mariupol, in questo momento sigillato dalle forze dell’ordine. Anche gli agenti presenti sul posto hanno affermato che non ci sono state vittime.

Ore 20:29 - L’Austria convoca l’ambasciatore russo della sede Onu di Vienna

Il governo austriaco convocherà l’ambasciatore russo a Vienna, Mijail Ulianov, che su Twitter ha scritto «senza pietà per il popolo ucraino». Il diplomatico russo ha poi cancellato il tweet. Ulianov è anche rappresentante dalla Russia presso le organizzazioni internazionali con sede a Vienna. «Siamo indignati per le dichiarazioni disumane del rappresentante permanente della Russia e per i i suoi tentativi di contestualizzare quello che non si può contestualizzare», ha detto il portavoce del ministero degli Esteri austriaco.

Ore 21:56 - Nuove esplosioni a Kherson

Tre esplosioni sono state segnalate poco lontano dal villaggio di Chornobaivka, nella regione di Kherson. Lo ha scritto su Facebook Serhii Khlan, membro del consiglio regionale di Kherson. Le autorità del luogo stanno condividendo sui social foto e video che mostrano il fumo delle esplosioni. Lo scorso 5 agosto, le forze armate ucraine hanno colpito proprio a Chornobaivka due posti di comando della 76esima divisione d’assalto aereo e della 49esima armata russa

«Partigiani russi anti Putin dietro l’attentato alla figlia di Dugin». Lorenzo Cremonesi, Marta Serafini e Redazione Online su Il Corriere della Sera il 21 Agosto 2022.

Le notizie di domenica 21 agosto, in diretta. Le indagini sull’assassinio della figlia dell’ideologo considerato vicino al Cremlino e i timori del presidente ucraino Zelensky per la Festa dell’Indipendenza: «Temo cose terribili dalla Russia» 

• La guerra in Ucraina è arrivata al 179esimo giorno.

• Il segretario di Stato americano Antony Blinken annuncia nuovi aiuti per 775 milioni di dollari.

• Gli errori dei servizi segreti russi, il «Washington Post» sugli errori di valutazione del Cremlino: sottovalutazione e indicazioni fuorvianti.

• L’attacco ucraino contro la base della Flotta russa del Mar Nero in pieno giorno

• Il Segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, a Istanbul per esaminare il centro istituito nella città turca per la coordinazione delle esportazioni di cereali.

Ore 06:40 - Zelensky: per la festa d’Indipendenza temo cose terribili dalla Russia

«Dobbiamo essere consapevoli che questa (la prossima) settimana la Russia potrebbe tentare di fare qualcosa di particolarmente terribile, particolarmente violento»: lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo video- messaggio serale riportato dal giornale Ukrainska Pravda. Zelensky ha ricordato che la prossima settimana, il 24 agosto, l’Ucraina celebrerà il suo Giorno dell’Indipendenza e il Giorno della Bandiera Nazionale. Anche il vertice della Piattaforma di Crimea - l’iniziativa di Kiev per individuare strade per la liberazione della penisola, anche col supporto internazionale - dovrebbe svolgersi la prossima settimana.

Ore 08:18 - «Spionaggio» in una fabbrica d’armi in Albania: fermati tre russo-ucraini

Tre persone con passaporto russo e ucraino sono state arrestate per sospetto spionaggio dopo aver tentato di entrare in una base militare e in una fabbrica di armi nell’Albania centrale, ha detto ieri il ministero della Difesa albanese. Due soldati albanesi sono rimasti feriti nell’incidente alla base di Gramsh, ha detto il ministero, aggiungendo che le condizioni dei soldati erano stabili. Il primo ministro albanese Edi Rama ha affermato che i tre individui sono “sospettati di spionaggio”.

Ore 08:50 - Il punto: l’attentato nella notte a Daria Dugina

Daria Dugina, figlia di Alexander Dugin, filosofo e analista politico russo, è morta nell’esplosione della sua autovettura, avvenuta nel distretto di Odintsovsky, nella regione di Mosca. Lo hanno riferito gli inquirenti russi che hanno annunciato l’apertura di un’indagine “per omicidio”, precisando che l’esplosione è stata causata da un ordigno piazzato sulla vettura, una Toyota Land Cruiser. Secondo diversi media russi, sull’auto avrebbe dovuto esserci anche lo stesso Dugin, ideologo del Russkij Mir (Mondo russo), ritenuto ispiratore della politica del presidente russo Vladimir Putin. Il Russkij Mir è l’idea alla base della guerra in Ucraina, perchè presuppone la difesa dei russi ovunque si trovino.

Ore 10:49 - Della morte di Daria Dugina il capo filorusso del Donetsk accusa Kiev

Diversi dirigenti russi filo-Cremlino stanno accusando Kiev di aver commissionato l’omicidio di Darya Dugina, figlia dell’ideologo di Putin, Aleksandr Dugin, saltata in aria sull’auto del padre la scorsa notte a Mosca. Lo scrive il Guardian. Il leader dell’autoproclamata filorussa Repubblica di Donetsk, nel Donbass, Denis Pushilin, sul suo account su Telegram, ha apertamente accusato l’Ucraina: «Vigliacchi infami! I terroristi del regime ucraino, nel tentativo di eliminare Aleksandr Dugin hanno fatto saltare in aria sua figlia. Era una vera ragazza russa!», ha scritto.

Ore 11:35 - Evacuati da Zaporizhzhia 1.036 civili ucraini

Solo ieri 1.036 persone, tra cui 324 bambini, sono state evacuate dai territori della regione ucraina di Zaporizhzhia occupati dalle truppe russe. «Nell’ultimo giorno, 1.036 civili, tra cui 324 bambini, sono stati evacuati dal territorio temporaneamente occupato», ha scritto su Telegram il servizio stampa dell’Amministrazione militare regionale di Zaporizhzhia, riportato da Ukrinform. La situazione militare nella regione di Zaporizhzhia non ha subito cambiamenti significativi nell’ultimo giorno. Nell’ultima giornata le forze russe hanno attaccato le posizioni ucraine, utilizzando carri armati, razzi e pezzi d’artiglieria lungo l’intera linea di contatto.

Ore 11:37 - Maria Zakharova: l’attentato a Dugina potrebbe essere «terrorismo di stato»

«Se la pista ucraina» dietro l’omicidio della giornalista russa Daria Dugina «verrà confermata dagli inquirenti, allora si tratterà di terrorismo di Stato da parte di Kiev». Lo ha scritto sul suo canale Telegram la portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova, invitando comunque ad «attendere i risultati delle indagini».

Ore 12:23 - Kiev: «Siamo estranei alla morte di Darya Dugina»

L’Ucraina non ha nulla a che fare con l’omicidio della figlia di Dugin»: questa la netta dichiarazione di Mykhailo Podolyak, principale consigliere del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in riferimento all’attentato nel quale è rimasta uccisa Darya Dugina a Mosca. Lo riporta il Kiev Independent. «Non siamo uno stato criminale, a differenza della Russia, e sicuramente non uno stato terrorista», ha detto Podolyak alla Tv nazionale.

Ore 13:27 - Kiev: «La Russia sta trasferendo difesa aerea in Bielorussia»

La Russia sta trasferendo i propri sistemi di difesa aerea in Bielorussia. Lo riferisce lo stato maggiore delle forze armate ucraine in un post su Facebook, come riportano i media ucraini. Secondo lo stato maggiore ucraino esiste ancora una minaccia di attacchi aerei e missilistici dal territorio della Bielorussia. Notizie in questo senso sono spesso state diffuse e confermate dalla rete di dissidenti bielorussi, che monitora i movimenti dell’esercito di Mosca sul territorio della Bielorussia.

Ore 18:59 - Colloquio telefonico di Biden con Macron, Scholz e Johnson

Colloquio telefonico tra il presidente degli Stati, Joe Biden e il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il primo ministro Boris Johnson del Regno Unito. Lo rende noto la Casa Bianca. I leader, si legge nella nota, «hanno ribadito il loro continuo sostegno agli sforzi dell’Ucraina per difendersi dall’aggressione russa. Hanno anche discusso della situazione presso la centrale nucleare di Zaporizhzhya, compresa la necessità di evitare operazioni militari nei pressi della centrale e l’importanza di una visita dell’Aiea non appena possibile per accertare lo stato dei sistemi di sicurezza». Inoltre, rileva la Casa Bianca, «hanno discusso i negoziati in corso sul programma nucleare iraniano, la necessità di rafforzare il sostegno ai partner nella regione del Medio Oriente e gli sforzi congiunti per scoraggiare e limitare le attività regionali destabilizzanti dell’Iran».

Ore 19:43 - A Kiev divieto di ogni assembramento pubblico per tre giorni

Le autorità di Kiev hanno deciso di vietare ogni assembramento pubblico per tre giorni, a partire da domani e fino al 25 agosto. L’allarme è alto per le celebrazioni della festa dell’Indipendenza, dopo che il presidente Volodymyr Zelensky ha messo in guardia dal rischio che la Russia possa compiere azioni «terribili» in quei giorni.

Ore 21:31 - «Sono stati i partigiani russi anti Putin a uccidere Darya Dugina»

Ci sarebbe la mano di un gruppo di partigiani russi anti Putin dietro l’assassinio di Darya Dugina, figlia di Alexander Dugin, ideologo considerato vicino al presidente russo. 

A sostenerlo — abbandonando la narrazione russa che individua nell’Ucraina la responsabile dell’attentato — è Ilya Ponomarev, ex membro della Duma russa, espulso per attività anti-Cremlino. 

Parlando da Kiev, dove risiede, Ponomarev ha sostenuto che l’attentato è stato opera «dell’esercito repubblicano nazionale (NRA). Questo attacco apre una nuova pagina nella resistenza russa al Putinismo. Nuova, ma non l’ultima». 

Durante un programma tv, Ponomarev ha anche letto il presunto manifesto dell’NRA, in cui Putin viene definito «un usurpatore del potere e un criminale di guerra che ha emendato la Costituzione, scatenato una guerra fratricida tra i popoli slavi e mandato i soldati russi a una morte certa e insensata. E che sarà deposto». 

Nel documento la figlia di Dugin viene descritta come «obiettivo legittimo perché fedele compagna del padre, che sosteneva il genocidio in Ucraina». 

L’ex deputato, l’unico a votare contro l’annessione della Crimea nel 2014 e bandito da Mosca, è diventato cittadino ucraino nel 2019.

Ore 21:45 - Nuovi attacchi russi su Kharkiv

Il sindaco di Kharkiv, Ihor Terekhov, ha scritto poco fa su Telegram che l’esercito russo ha sferrato nuovi attacchi missilistici contro la città. 

«Attacco missilistico contro il quartiere di Kyivskyi», ha scritto. «Le prime notizie indicano che è stato colpito tre volte. Dicono anche che siano scoppiati incendi in un edificio non residenziale e in una casa privata».

Ore 21:55 - L’Ucraina «ha tentato di colpire ancora in Crimea»

L’Ucraina avrebbe tentato di colpire ancora in Crimea, ma la contraerea sarebbe riuscita a fermare gli «obiettivi in avvicinamento all’aeroporto internazionale di Sebastopoli». 

A dirlo è stato, nella serata di domenica, il governatore russo di Sebastopoli, Mikhail Razvozhaev. 

Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa russa Ria Novosti, il funzionario ha anche chiesto di non girare o pubblicare video del funzionamento dei sistemi di difesa aerea e di non segnalare il luogo delle riprese. 

In precedenza, i media locali avevano riportato diverse esplosioni avvertite a Yevpatoria e Saky, nelle due città costiere della Crimea.

007 russi: Darya Dugina uccisa da una donna ucraina fuggita in Estonia. Lorenzo Cremonesi, Marta Serafini, Paola Caruso e Paolo Foschi su Il Corriere della Sera il 22 Agosto 2022.

Le notizie di lunedì 22 agosto. Alexander Dugin: «Mia figlia morta per un atto terroristico di un regime nazista, ha sacrificato la vita sull’altare della vittoria in Ucraina». Putin: «Un crimine vile e crudele»

• La guerra in Ucraina è arrivata al 180esimo giorno.

• Darya Dugina, figlia di Alexander Dugin, filosofo e analista politico russo, è morta nell’esplosione della sua auto. Putin: «Crimine vile e crudele».

• Lo sfogo di Alexander Dugin: «Non basta la vendetta, serve la vittoria».

• Morte Dugina, gli 007 russi accusano una donna ucraina fuggita in Estonia.

• Gennady Gatilov, rappresentante della Russia all’Onu, esclude una soluzione diplomatica della guerra.

• Gli errori dei servizi segreti russi, il «Washington Post» sugli errori di valutazione del Cremlino: sottovalutazione e indicazioni fuorvianti.

Ore 00:57 - Zelensky: negoziati impossibili se la Russia processerà i prigionieri ucraini

Se i russi processeranno i prigionieri ucraini a Mariupol, qualsiasi negoziato con la Federazione Russa sarà impossibile. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo consueto intervento serale, citato da Ukrainska Pravda. Per Zelensky «ci sono notizie nei media secondo le quali a Mariupol si sta preparando lo scenario per un processo assolutamente disgustoso e assurdo contro i difensori ucraini - i nostri soldati che sono prigionieri degli occupanti. Non importa cosa pensino gli occupanti, qualunque cosa pianifichino, la reazione del nostro stato sarà assolutamente chiara. Se ci sarà questo spregevole tribunale, se la nostra gente verrà portata in questi contesti in violazione di tutti gli accordi e delle regole internazionali, questa sarà la linea oltre la quale qualsiasi negoziato sarà impossibile. Non ci saranno più colloqui. L’Ucraina non tollererà la presa in giro di persone di cui si può dire solo una cosa: sono eroi della loro Patria e hanno difeso la libertà del loro popolo dagli invasori». Secondo fonti dell’intelligence ucraina i russi intendono copiare il formato del Tribunale di Norimberga durante il processo ai prigionieri ucraini (tra cui quelli del battaglione Azov), considerati alla stregua dei nazisti, la cui prima fase si dovrebbe tenere a Mariupol. Il processo si potrebbe tenere in molte località, aggiungono le fonti, tra cui Kherson, altra città occupata.

Ore 04:40 - Missili russi colpiscono «obiettivi agricoli» a Odessa

Le forze armate russe hanno lanciato missili contro la città di Odessa, il principale centro marittimo per l’esportazione di cereali dell’Ucraina. Lo riferiscono le autorità locali, secondo cui i sistemi di difesa aerea hanno abbattuto due missili da crociera mentre altri tre avrebbero colpito «obiettivi agricoli», senza causare vittime. La città di Nikopol, situata sulla sponda del fiume Dnepr opposta alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, è stata invece bersagliata da proiettili d’artiglieria. Ieri il presidente ucraino Zelensky ha messo in guardia da attacchi o iniziative «particolarmente efferate» da parte della Russia in vista del 31mo anniversario dell’indipendenza dell’Ucraina dall’Unione Sovietica, il 24 agosto.

Ore 06:03 - Colpi di mortaio sulla comunità di Bilopilla, nessuna vittima

Il governatore regionale di Sumy, Dmytro Zhyvytskyi, ha affermato che la comunità di Khotin ieri 21 agosto è stata colpita da colpi di mortaio. Lo riporta Kyev Independent. La comunità di Bilopillia è stata bombardata con artiglieria e mortaio. L’UAV russo ha lanciato un ordigno esplosivo sulla comunità di Velykopysarivka. Non sono state segnalate vittime.

Ore 06:27 - Abbattuto un drone ucraino a Melitopol dalle difese aeree russe

Le difese aeree russe hanno abbattuto un veicolo aereo senza pilota ucraino nella città di Melitopol domenica notte. Lo ha affermato Vladimir Rogov, membro del consiglio principale dell’amministrazione militare-civile della regione di Zaporozhya, citato dall’agenzia Tass. «I militanti del presidente ucraino Zelensky hanno cercato ancora una volta di interrompere la vita pacifica nella città liberata dai nazisti», ha scritto su Telegram. «Le difese aeree russe hanno posto fine alle azioni di un drone da combattimento nel distretto di Novy Melitopol», ha aggiunto Rogov. Oltre il 70% della regione di Zaporozhye, riferisce la Tass, è stata liberata, ma il suo centro amministrativo, la città di Zaporozhye, rimane sotto il controllo di Kiev. Gli organi direttivi hanno sede temporaneamente a Melitopol.

Ore 06:27 - Il comando ucraino su Facebook: colpiti 20 soldati russi e sistemi missilistici

«Nelle ultime 24 ore l’esercito ucraino ha colpito 20 soldati russi, due sistemi missilistici terra-aria S-300, un radar e altre apparecchiature nemiche sull’asse meridionale». Lo ha riferito il Comando operativo ucraino del Sud in un post su Facebook, come riferisce Ukrinform. «La situazione nella nostra area operativa è costantemente tesa, ma sotto controllo. Continuano le ostilità su linee di difesa ben attrezzate, il nemico usa armi aeronautiche e missilistiche per lanciare attacchi a lungo raggio e esercitare pressioni psicologiche», afferma il rapporto.

Ore 06:55 - Sei mesi di guerra, l’Europa si prepara a un inverno senza gas russo

L’Europa si sta preparando a un inverno difficile senza gas dalla Russia: l’invasione dell’’Ucraina di sei mesi fa ha messo sottosopra il mondo dell’energia. I lettoni sono già rimasti senza gas russo dalla fine di luglio . «I prezzi dell’energia sono esorbitanti», dice Juons Ratiniks, un residente della piccola città di Rezekne, non lontano dal confine russo. Come per la Lettonia, il rubinetto del gas russo è già stato chiuso per Bulgaria, Danimarca, Finlandia, Paesi Bassi e Polonia. Per gli altri, i flussi verso l’Europa si stanno esaurendo: a luglio sono diminuiti di circa il 70% rispetto a un anno fa, secondo diversi esperti intervistati dall’AFP. Nelle capitali del continente, la prospettiva dei termosifoni freddi e delle chiusure delle fabbriche tormenta i governi, che sanno che Vladimir Putin sta usando strategicamente l’arma dell’energia. Il calo delle consegne ha provocato un’impennata dei prezzi del gas e, di conseguenza, dei prezzi dell’elettricità, dato che molte centrali termiche funzionano a gas. Anche i prezzi del petrolio sono aumentati, ma di recente sono tornati a scendere. La guerra ha innescato la «prima vera crisi energetica globale della storia», afferma Fatih Birol, direttore esecutivo dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE). E l’Europa è «l’epicentro delle turbolenze». Il gas è così importante - soprattutto in Paesi altamente dipendenti come la Germania per la sua industria pesante - che è esente dalle sanzioni europee, a differenza del carbone (embargo totale) e del petrolio (embargo progressivo). In caso di carenza di energia, le autorità taglieranno la corrente per prime alle aziende: in Francia e Germania, i governi stanno scegliendo quali sacrificare per prime. L’Italia ha lanciato in primavera una «operazione termostato» per abbassare il riscaldamento e ridurre l’aria condizionata nelle scuole e nelle amministrazioni. Spagna e Germania hanno seguito l’esempio. In Germania è stata lanciata una campagna per ridurre l’aria condizionata, utilizzare i trasporti pubblici. Molte città hanno abbassato la temperatura delle piscine o ridotto l’illuminazione stradale.

Ore 07:50 - Kiev, bombe russe su Nikopol, vicino alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, e missili su Kharkiv

Il fuoco di artiglieria delle forze russe ha colpito la notte scorsa la città ucraina di Nikopol, nel sud del Paese, nei pressi della centrale nucleare di Zaporizhzhia: si trova infatti a meno di 15 chilometri dalla struttura. 

A renderlo noto su Telegram il governatore regionale Valentyn Reznichenko, secondo quanto riporta il Guardian. Reznichenko ha precisato che almeno 25 proiettili hanno colpito la città, causando un incendio in un complesso industriale e provocando un blackout che ha lasciato oltre 3.000 persone senza corrente elettrica. Inoltre, una scuola e una ventina di case sono state danneggiate. 

L’esercito russo ha anche lanciato un nuovo attacco contro il distretto di Kyivskyi della città ucraina di Kharkiv, nel nord-est del Paese. L’attacco segue quelli di ieri sera, sempre contro il distretto di Kyivskyi e la fonte rimane sempre Telegram, per mezzo del canale del sindaco Ihor Terekhov. Inoltre stando a quanto riporta sempre il primo cittadino, questa mattina verso le 3:00 ora locale (le 2:00 in Italia) i russi hanno lanciato missili dalla «direzione di Belgorod», in Russia, colpendo una non meglio precisata «infrastruttura»: un edificio di due piani è stato distrutto.

Ore 07:54 - Due civili morti ieri in attacchi russi nel Donetsk

Due civili sono morti nella regione di Donetsk, nell’Ucraina orientale, durante gli attacchi delle forze russe di ieri: lo ha reso noto su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale, Pavlo Kyrylenko. Lo riporta Ukrinform. «Il 21 agosto i russi hanno ucciso due civili nella regione di Donetsk: a Heorhiivka e a Kostiantynivka», ha scritto Kyrylenko.

Ore 08:16 - L’intelligence britannica: «I filorussi del Luganks non combattono nel Donetsk»

Secondo l’intelligence di Londra, le milizie separatiste filorusse del Lugansk non intendono combattere per completare la conquista del Donetsk, l’altra autoproclamata «repubblica popolare» del Donbass. La conferma arriverebbe da un video diffuso sui social da fonti ucraine. I servizi britannici spiegano che «i combattenti hanno sostenuto di aver compiuto il loro dovere nell’assicurare alla Repubblica Popolare del Lugansk il controllo dell’intera Oblast di Luganske di non voler combattere nell’Oblast di Donetsk nonostante le minacce e l’intimidazione degli alti comandi».

Ore 08:46 - Kiev: 373 bambini uccisi dall’inizio dell’invasione

Almeno 373 bambini sono stati uccisi dalle forze russe in Ucraina dall’inizio dell’invasione il 24 febbraio scorso. Almeno 723 quelli feriti. Lo ha scritto su Telegram l’ufficio del Procuratore generale di Kiev.

Ore 10:00 - Due navi cariche di cereali lasciano il porto di Chernomorsk

Due navi cariche di cereali hanno lasciato il porto ucraino di Chernomorsk dopo il via libera del Centro di Coordinamento Congiunto di Istanbul. Lo riferisce l’agenzia Tass. Si tratta della portacontainer Grande Arsenale che è diretta in Egitto con 25 mila tonnellate di frumento e della Maranta diretta in Grecia con 5.500 tonnellate di mais.

Ore 10:11 - Kiev: la Russia prepara anche i bambini alla guerra

Secondo il governatore ucraino del Lugansk, Sergey Gaidai, la Russia prepara i bambini dei territori occupati alla guerra. Lo riporta Ukrinform. Nell’anniversario della costituzione del villaggio di Novoderkul «si è svolto un giuramento solenne e l’iniziazione di 30 scolari al movimento militare-patriottico della Giovane Guardia», ha affermato Gaidai: «Hanno capito le conseguenze future di ciò che è successo? È improbabile. I genitori, o meglio le madri, forse.... Ma hanno comunque permesso ai loro figli di partecipare all’evento e hanno osservato docilmente l’assurdità che alla fine porta alla morte».

Ore 10:18 - A Zaporizhzhia rischio violazione standard di sicurezza

La centrale nucleare di Zaporizhzhia continua a operare con il rischio di violare gli standard di sicurezza sulle radiazioni: lo ha reso noto l’ente nazionale ucraino per l’energia atomica, Energoatom, riporta Ukrinform. «Dalle 8:00 del 22 agosto 2022, la centrale nucleare di Zaporizhzhia opera con il rischio di violare le norme di sicurezza contro le radiazioni e gli incendi — si legge in un comunicato dell’ente —. Il bombardamento periodico della centrale nucleare di Zaporizhzhia da parte delle truppe russe con missili antiaerei ha causato un grave rischio per il funzionamento sicuro dell’impianto».

Secondo Ukrinform, che riprende un post su Facebook del capo del Centro per le riforme della Difesa di kiev, Oleksandr Danylyuk, le forze armate russe hanno piazzato grandi quantità di carburante nella centrale nucleare di Zaporizhzhia e questo fa pensare a preparativi per una possibile provocazione nei confronti di Kiev con un incendio.

Ore 11:32 - Mosca: ordigno su auto figlia di Dugin azionato a distanza

È stato azionato a distanza l’ordigno esploso sabato sera nell’auto sulla quale viaggiava Darya Dugina, figlia di Alexander Dugin, l’ideologo ritenuto vicino al presidente russo, Vladimir Putin. Lo hanno riferito fonti di sicurezza citate dall’agenzia di stampa Tass. «Presumibilmente, i movimenti dell’auto sono stati monitorati», hanno affermato le fonti. L’auto sulla quale viaggiava Dugina era una jeep di proprietà del padre. L’esplosione è avvenuta nell’area di Bolshiye Vyazemy, nella periferia di Mosca. La donna è morta sul colpo.

Ore 13:05 - Chi ha ucciso Darya, la figlia di Dugin?

(Guido Olimpio) Ogni conflitto ha il suo lato oscuro, i misteri, le triple verità e l’assassinio di Darya Dugina rientra in uno scenario dove vale tutto.

Intanto c’è la Storia. Omicidi e agguati sono diventati una costante nello scontro tra i due popoli fin dalla Guerra fredda. Con nazionalisti fatti fuori all’estero ricorrendo ai veleni e gli incursori paracadutati dietro le linee in missioni con poche possibilità di sopravvivere. C’è spazio per le attività clandestine ma anche per le faide interne e le provocazioni. Le prime possono fare da schermo al resto. Ilya Ponomariev, ex deputato della Duma, critico del Cremlino e riparato a Kiev, ha invece indicato la pista di un gruppo russo anti-Putin, l’Esercito repubblicano nazionale. E aggiunge: altre mosse seguiranno. Ipotesi che ha bisogno di riscontri, come le altre.

Ore 11:46 - Putin: «La Russia è una potenza mondiale forte e indipendente»

«La Russia è una potenza mondiale forte e indipendente. Sulla scena internazionale ci impegniamo a perseguire solo politiche che soddisfino gli interessi vitali della nostra patria»: lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin in un messaggio pubblicato sul sito internet del Cremlino in occasione della giornata nazionale della bandiera russa, che quest’anno viene celebrata nel pieno dell’invasione dell’Ucraina da parte delle truppe russe. «Sono fiducioso che la bandiera nazionale russa rimarrà sempre un simbolo sacro per tutte le generazioni dei nostri cittadini. Li ispirerà alla gloria militare, ai risultati professionali e a nuove vette nella scienza, nella cultura e nello sport. Li renderà orgogliosi della loro patria», ha precisato Putin.

Ore 11:48 - Kiev, vietate manifestazioni per il Giorno dell’Indipendenza

Le autorità di Kiev hanno vietato manifestazioni di massa nella capitale ucraina dal 22 al 25 agosto per «l’alto rischio di attacchi russi» in occasione del Giorno dell’Indipendenza, che si celebra il 24 agosto. Lo riferiscono i media ucraini. L’amministrazione militare di Kiev ha inoltre esortato i cittadini a non ignorare le sirene antiaeree.

Ore 12:18 - Studio Mes, lo stop del gas russo pesa fino al 2,5% sul Pil

Uno stop delle forniture di gas russo ad agosto porterebbe ad esaurire le riserve nei Paesi dell’euro già a fine anno innescando razionamenti e recessione. Senza interventi sui consumi il pil dell’eurozona perderebbe l’1,7%, con un impatto del 2,5% per i due Paesi più esposti, Italia e Germania. Riducendo i consumi del 15%, come da piani Ue, l’impatto nei Paesi euro sarebbe invece dell’1,1%. Lo stima un’analisi di tre economisti del Meccanismo europeo di stabilità (Mes), Angela Capolongo, Michael Kuhl e Vlad Skovorodov.

Ore 12:21 - «Nel Lugansk i filorussi stanno reclutando tutti gli uomini»

Nella regione di Lugansk i filorussi stanno reclutando tutti gli uomini, tanto che nella zona stanno rimanendo solo le donne. Lo ha riferto Sergey Gaidai, governatore del Lugansk su Facebook, come riporta Ukrinform. «Ho ripetutamente denunciato i metodi a cui ricorrono gli occupanti per mobilitare con la forza uomini in età da coscrizione — ha spiegato Gaidai —. Adesso non è rimasto quasi nessuno che può lavorare, come nella miniera di Dovzhansk, da dove sono stati mobilitati 430 lavoratori, e presto si arriverà al punto che le donne non potranno sposare nessuno».

Ore 13:28 - Media, Mosca accusa Kiev di avere ucciso Darya Dugina

La Russia accusa l’Ucraina di aver ucciso la giornalista e politologa Darya Dugina: lo riportano le agenzia di stampa russe.

Ore 13:38 - Fsb: una donna ucraina ora in Estonia ha ucciso Darya Dugina

In un comunicato l’Fsb — i servizi russi di intelligence — afferma di avere risolto il caso: «Il crimine — si legge nella nota — è stato preparato e commesso dai servizi segreti ucraini. L’esecutrice è la cittadina ucraina Natalia Vovk, nata nel 1979, arrivata in Russia il 23 luglio insieme alla figlia 12enne Sofia Shaban e uscita dal Paese dalla regione Pskov, da dove ha raggiunto l’Estonia». Secondo i servizi segreti russi, la donna ucraina e la figlia minorenne avevano affittato a Mosca un appartamento nel condominio in cui risiedeva Dugina e hanno usato una Toyota Land cruiser per seguire la giornalista. Inoltre, le due hanno partecipato al festival «Tradizione» a cui erano presenti sia Aleksandr Dugin che la figlia Darya.

Si ritiene che il padre della vittima, Alexander Dugin, intellettuale ultranazionalista accanito sostenitore della guerra in Ucraina, fosse il probabile bersaglio dell’attacco. Infatti, secondo i media russi, Darya Dugina all’ultimo momento ha preso l’auto di suo padre.

Ore 13:41 - Borrell: Ue valuta missione addestramento per militari Kiev

L’Unione Europea discuterà l’avvio di una grande operazione di addestramento per le forze armate dell’Ucraina nei Paesi vicini. Lo ha dichiarato il capo della politica estera Ue Josep Borrell. La proposta sarà discussa la prossima settimana in occasione della riunione informale dei ministri della Difesa dell’Ue a Praga, ha detto Borrell in una conferenza stampa a Santander, nel nord della Spagna. «Spero che venga approvata», ha aggiunto.

Ore 14:22 - Omicidio Dugina, media russi: la sospettata ucraina nella lista dei ricercati per l’estradizione

La cittadina ucraina ritenuta responsabile dell’omicidio di Darya Dugina dal Servizio federale per la sicurezza della Federazione russa (Fsb) è stata inserita «nella lista dei ricercati ai fini dell’estradizione dalla Federazione Russa». Lo hanno riferito le forze dell’ordine russe all’agenzia Tass. «La cittadina ucraina Natalya Pavlovna Vovk, scomparsa in Estonia dopo l’esecuzione dell’omicidio di Darya Dugina, sarà inserita nella lista dei ricercati ai fini dell’estradizione».

Ore 14:24 - La Russia esclude un accordo per porre fine alla guerra

Gennady Gatilov, rappresentante della Russia presso l’Onu a Ginevra, esclude una soluzione diplomatica per porre fine alla guerra in Ucraina e afferma che Mosca si aspetta un conflitto prolungato. In un’intervista al Financial Times, Gatilov esclude anche colloqui diretti tra Putin e Zelensky. Mosca e Kiev, è la sua versione, sono state «molto vicine» a un accordo durante i negoziati di aprile, ma gli Stati Uniti e la Nato hanno spinto l’Ucraina ad abbandonare i colloqui: «Ora non vedo alcuna possibilità di contatti diplomatici. E più il conflitto va avanti, più difficile sarà trovare una soluzione diplomatica», ha detto Gatilov.

Ore 14:30 - Kiev, quasi novemila soldati ucraini uccisi dall’inizio della guerra

Quasi 9.000 soldati ucraini sono stati uccisi dall’inizio dell’invasione russa, ha dichiarato Valeriy Zaluzhny, comandante in capo delle forze armate dell’Ucraina, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Interfax-Ucraina. Zaluzhny ha detto, nel corso di un forum, che i bambini ucraini hanno bisogno di particolare attenzione «perché i loro padri sono andati al fronte e forse sono quasi 9.000 gli eroi che sono stati uccisi». I funzionari ucraini hanno fornito solo raramente dettagli sulle perdite militari in quasi sei mesi di guerra. L’ultima stima risale ad aprile, quando il presidente ucraino Volodymyr Zelensky disse che fino a 3.000 soldati ucraini erano stati uccisi e 10.000 feriti.

Ore 15:08 - Mosca: «Forze di Kiev hanno attaccato l'area di Zaporizhzhia: un morto»

«Le forze armate ucraine hanno colpito l'area di Enerhodar, dove si trova la centrale nucleare di Zaporizhzhia. Un civile è stato ucciso e un altro è stato ferito dalle schegge». Lo ha annunciato Vladimir Rogov, membro del consiglio principale dell'amministrazione militare-civile della regione, come riporta la Tass.

«I militanti di Zelensky stanno attaccando Enerhodar con l'artiglieria pesante! Sono stati registrati attacchi nell'area con armi di artiglieria a lungo raggio americane, un civile è stato ucciso, un altro ha ricevuto una ferita da schegge al petto, medici specialisti stanno combattendo per la sua vita», così Rogov dal suo canale Telegram.

Come riportato da Kiev Independent, la replica della sponda ucraina: «Le truppe russe hanno bombardato contemporaneamente sei insediamenti nella regione di Zaporizhzhia. Danneggiate le infrastrutture civili a Hulyaipole, Orihiv, Preobrazhenka, Mala Tokmachka, Omelnyk e Tavriyske», ha affermato la polizia nazionale.

Ore 15:25 - Putin: «La morte di Dugina un crimine vile e crudele»

«Un crimine vile e crudele che ha spezzato la vita di una persona brillante e di talento. Ha dimostrato con i fatti cosa vuole dire essere patriota della Russia». Lo scrive il presidente Vladimir Putin, citato dal canale Telegram del Cremlino in un messaggio di condoglianze per la morte della figlia del suo ideologo Oleksandr Dugin, Darya.

Ore 15:34 - Dugin: mia figlia morta per atto terrorista di un regime nazista

La morte di Darya Dugina è stata causata da «un atto di terrorismo del regime nazista ucraino». Lo ha dichiarato Alexander Dugin, ideologo ritenuto vicino al presidente russo Vladimir Putin, commentando in una nota il «brutale omicidio» della figlia avvenuto sabato sera davanti ai suoi occhi. «Era una bellissima donna ortodossa, una patriota, una reporter di guerra, un’esperta per la tv centrale e una filosofa», ha affermato Dugin ricordando la figlia. Ora, ha aggiunto riferendosi al conflitto in Ucraina, «abbiamo bisogno solo della vittoria. Mia figlia ha sacrificato la sua vita sull’altare della vittoria in Ucraina».

Ore 16:01 - Kiev: «Morte Dugina? Nessun nostro coinvolgimento, è iniziata la lotta interna ai servizi segreti russi»

Kiev continua a negare il proprio coinvolgimento nell'attentato contro Darya Dugina, dopo le accuse dei servizi di Mosca, secondo cui la responsabile dell'attentato sarebbe una donna ucraina.

«La propaganda russa vive nel mondo della fiction. Una donna e la figlia di 12 anni sono state incaricate di aver fatto saltare in aria l'auto della propagandista Dugina? Incredibile» Lo scrive su Twitter il consigliere del presidente ucraino Mikhailo Podolyak, in un riferimento alla donna identificata come presunta esecutrice dell'attentato. Poi ha aggiunto: «Le vipere nei servizi speciali russi hanno iniziato la loro lotta di potere interna».

Ore 16:43 - La Russia chiede riunione Cds Onu su Zaporizhzhia

La Russia ha chiesto una riunione urgente del Consiglio di sicurezza dell’Onu su Zaporizhzhia domani. Lo riferisce l’agenzia russa Ria Novosti.

Ore 16:59 - Gli 007 russi diffondono un video della «killer» di Dugina

I servizi di sicurezza russi dell’Fsb hanno diffuso un video che mostra i movimenti di Natalia Vovk, la donna ucraina indicata come l’assassina di Darya Dugina. «Come si evince dal video — scrive la Tass — la donna, insieme alla figlia, è entrata in Russia il 23 luglio dopo un check doganale. Il video mostra anche filmati di lei che entra nel condominio di Dugina e mentre lascia la Russia per l’Estonia: con la figlia viene ripresa al confine alle 12.02 del 21 agosto. La loro auto, come mostrano le immagini riprese dalle telecamere a circuito chiuso, viene perquisita a fondo», ma la Vovk riesce ad attraversare la frontiera.

Ore 17:16 - Mosca attacca l’Ue: addestrerà terroristi e nazisti di Kiev

«Bisogna dire le cose come stanno: l’Unione europea allestirà dei campi per addestrare terroristi e i militanti neonazi del regime di Kiev»: così la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, dopo l’annuncio del capo della diplomazia europea Josep Borrell su un possibile programma di addestramento delle forze militari ucraine. «Anche cento anni fa gli europei non capirono subito cosa fosse il fascismo. Poi hanno capito ma era troppo tardi», ha aggiunto la responsabile citata dalla Tass.

Ore 17:19 - Estonia: nessuna richiesta di estradizione dalla Russia per Vovk

L’Estonia non ha ricevuto alcuna richiesta ufficiale di estradizione dalle autorità russe per Natalia Vovk, la donna che i servizi russi (Fsb) accusano di essere l’assassina di Darya Dugina. «Possiamo pubblicare i dati sugli attraversamenti delle frontiere solo nei casi previsti dalla legge. Non abbiamo ricevuto alcuna informazione ufficiale o richiesta dalle autorità russe su questa questione», ha affermato il ministro degli Esteri estone in una nota ad una richiesta dell’agenzia russa Interfax.

Ore 17:22 - Chi è la donna accusata della morte di Dugina: ecco cosa dicono i russi

(Giudo Olimpio) Mosca annuncia a tempo di record la soluzione dell’omicidio di Darya Dugina ed accusa – di nuovo – l’intelligence di Kiev. Una tesi — scontata — che può portare a conseguenze serie. Per gli inquirenti ad agire sarebbe stata Natalia Pavlovna Vovk, di nazionalità ucraina. L’FSB afferma che la donna, legata al Battaglione Azov, sarebbe arrivata nel paese in luglio insieme alla figlia dodicenne e avrebbe monitorato le abitudini della Dugina. La sua base d’appoggio era un appartamento in affitto. Compiuto l’attacco è fuggita in Estonia. Un lungo percorso parte di un’operazione complessa e ben pianificata. Almeno questo è ciò che ripetono dalla Russia.

Ore 17:26 - Dugin: «Non basta la vendetta, serve la Vittoria»

«I nostri cuori bramano non solo la vendetta, a noi serve la Vittoria. E allora vincete, per favore!». È la reazione di Alexander Dugin all’attentato in cui ha perso la vita sua figlia Darya. Le parole di Dugin sono state riferite sul suo canale Telegram da Konstantin Malofeyev, fondatore e finanziatore del canale televisivo Tsargrad, vicino al governo e allo stesso Dugin.

Ore 18:22 - Azov nega coinvolgimento in uccisione Dugina

Natalya Vovk, cittadina ucraina che l'intelligence russa sospetta di essere l'assassina della giornalista Daria Dugina, non è collegata al Battaglione Azov ucraino. Il Battaglione - considerato in Russia un gruppo terrorista e che in Ucraina è incorporato nell'esercito nazionale - ha smentito quanto diffuso dai media russi che citando un gruppo di hacker hanno scritto che la donna sarebbe membro degli Azov. «L'attentato è la preparazione all'apertura del "tribunale" contro l'Azov. Dopotutto, in questo modo la Russia scalda l'opinione pubblica dei suoi cittadini sulla "necessità" di un simile processo», si legge sul canale Telegram del Battaglione che si riferisce al processo che i russi vorrebbero aprire a Mariupol contro gli uomini dell'Azov fatti prigionieri.

Ore 18:25 - Erdogan: «Nostro obiettivo è incontro Putin-Zelensky»

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan non ha perso la speranza di poter far sedere allo stesso tavolo il presidente russo Vladimir Putin e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. «Tutti sono testimoni dei nostri sforzi in ambito diplomatico. Riuscire a mandare il grano ucraino in tutto mondo è stato cruciale. Ora lo stesso atteggiamento va replicato in altri ambiti. Nostro obiettivo è far incontrare Putin e Zelensky», ha dichiarato il presidente turco questo sera al termine del Consiglio dei ministri.

Ore 18:37 - Governatore Sebastopoli: «Abbattuto "un oggetto" sopra la città»

Il governatore di Sebastopoli, Mikhail Razvozhayev, ha riferito di «un oggetto abbattuto dal sistema di difesa aerea» nell'area della città della Crimea, occupata dai russi dal 2014. «Alle 18.15 nell'area di Sebastopoli la difesa aerea ha funzionato. L'oggetto è stato colpito. Ad alta quota, quindi il suono è stato udito in diverse parti della città», ha scritto su Telegram, invitando alla calma.

Ore 18:41 - Kiev: «9 mila soldati ucraini uccisi da inizio guerra»

Dall'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina sono circa 9 mila i soldati ucraini uccisi. Lo ha detto il capo dell'esercito ucraino, il generale Valerii Zaluzhnyi, parlando oggi a un evento di veterani. C'è bisogno di prendersi cura dei bambini perché «i loro padri sono andati al fronte e, forse, è uno dei 9 mila eroi morti», ha detto il generale.

Ore 18:54 - Guterres: «Su centrale Zaporizhzhia serve il dialogo»

Sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia, che russi e ucraini si accusano a vicenda di mettere in pericolo con i bombardamenti, serve il dialogo. Lo ha ribadito il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres. «Lo stesso impegno per il dialogo e i risultati deve essere applicato alla situazione critica della centrale nucleare di Zaporozhzhia - ha detto Guterres, parlando alla sessione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu - «Ribadisco che le Nazioni Unite hanno in Ucraina le capacità logistiche e di sicurezza per sostenere una missione dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica da Kiev a Zaporozhzhia». «E - ha aggiunto - continuiamo la ricerca incessante della pace in Ucraina e in tutto il mondo, in linea con la Carta delle Nazioni Unite e il diritto internazionale».

Ore 19:51 - Sale a 19 morti il bilancio dell'attacco russo su Kharkiv

È salito a 19 morti il bilancio dell'attacco missilistico che la sera del 17 agosto ha colpito un edificio di tre piani nel distretto di Saltiv, a Kharkiv. Lo riportano i media ucraini, precisando che si sono concluse oggi le operazioni dei soccorritori. Secondo le autorità locali, il palazzo colpito era un edificio residenziale.

Ore 21:25 - Kiev: «Non siamo coinvolti in morte Dugina, non avrebbe senso»

«L'Ucraina non è certamente coinvolta nell'omicidio della signora Dugina. Non ha senso per l'Ucraina per molti motivi. La famiglia Dugin non è parte degli organizzatori e dei gestori attivi della guerra. Sono solo elementi del sistema generale di propaganda isterica della Russia». Lo ha detto alla Bild Mykhailo Podolyak, principale consigliere del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. «Le azioni terroristiche mirate, che eliminano qualcuno sul territorio della Federazione Russa, non sono la via dell'Ucraina. L'Ucraina sta combattendo una guerra di liberazione», ha aggiunto Podolyak, che negli ultimi mesi ha fatto parte del team di negoziazione con la Russia durante il conflitto. «Della morte della signora Dugina approfitta quella parte dello spettro politico della Russia che sostiene una mobilitazione per l'escalation, la radicalizzazione delle ostilità e la possibilità di usare armi che sono vietate da varie convenzioni», ha aggiunto Podolyak.

Ore 21:28 - Putin conferisce Ordine del Coraggio a Dugina

Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto per conferire l'onorificenza postuma dell'Ordine del Coraggio a Daria Dugina, la figlia del filosofo ultranazionalista Aleksandr Dugin, uccisa sabato dall'esplosione della sua auto, per cui gli 007 russi hanno puntato il dito contro Kiev. «Per il coraggio e la dedizione mostrati nell'esercizio del dovere professionale, assegno (postumo) l'Ordine del Coraggio a Daria Aleksandrovna Dugina, corrispondente della testata Tsargrad Media», si legge nel decreto come riporta il servizio stampa del Cremlino.

Ore 21:57 - Mosca: «Kiev regime terrorista, Occidente deve capirlo»

«L'Occidente deve capire che il coinvolgimento del regime di Kiev in attività terroristiche non è un incidente o un caso isolato: è una mentalità nazionalistica, unita al terrorismo come strumento per l'attuazione di un'ideologia criminale». Lo ha scritto su Telegram la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, dopo che l'intelligence di Mosca ha indicato nei servizi segreti ucraini i responsabili dell'autobomba in cui è rimasta uccisa sabato sera la giornalista Daria Dugina. «È precisamente questo il regime a cui l'Occidente fornisce armi: tutti i cittadini dei Paesi i cui governi firmano assegni per Zelensky devono saperlo», ha concluso la portavoce.

Ore 22:26 - Usa: «Dugina? Condanniamo sempre uccisione civili»

«Gli Usa condannano inequivocabilmente il prendere di mira intenzionalmente i civili ovunque»: lo ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato americano, Ned Price, rispondendo a una domanda sull'uccisione con un'autobomba di Darya Dugina, la figlia dell'ultranazionalista Aleksandr Dugin. Price ha rifiutato di rispondere a chi gli chiedeva se gli Usa sanno chi c'è dietro l'attacco ma ha aggiunto di non avere alcun dubbio che i russi presenteranno «certe conclusioni».

Ore 23:41 - Ue valuta addestramento forze Kiev, ira di Mosca

L'Unione europea discuterà del lancio di un'importante operazione di addestramento per le forze ucraine nelle nazioni vicine, ha annunciato il capo della politica estera dell'Ue, Josep Borrell. La proposta sarà discussa nella riunione informale dei ministri della Difesa dell'Ue che prenderà il via lunedì a Praga, ha detto Borrell in una conferenza stampa a Santander, nel Nord della Spagna. «Spero che venga approvato», ha aggiunto. Le parole di Borrell hanno scatenato immediata la reazione di Mosca. «Bisogna dire le cose come stanno: l'Ue creerà dei campi di addestramento per terroristi e i militanti nazisti del regime di Kiev», ha tuonato su Telegram la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. «Anche 100 anni fa gli europei non capirono subito cosa fosse il fascismo. Poi hanno capito ma era troppo tardi», ha concluso la portavoce.

Ore 01:14 - Oggi Consiglio di sicurezza Onu sulla centrale di Zaporizhzhia

Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite si riunirà d’urgenza il 23 agosto per discutere la situazione nella centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, occupata dalle forze russe e recentemente bersaglio di numerosi attacchi militari. L’incontro è stato convocato su richiesta della Russia, che ha chiesto la partecipazione del Segretario Generale delle Nazioni Unite, Anto’nio Guterres, che la scorsa settimana ha affrontato la questione dell’impianto durante una visita in Ucraina durante quale ha incontrato, tra gli altri, il presidente del paese, Volodymyr Zelensky.

Ore 02:28 - Usa invia a Kiev armi per i combattimenti ravvicinati

Il Pentagono sta inviando nuove armi ed equipaggiamenti in Ucraina per i combattimenti a distanza ravvicinata. Lo rivela il Washington Post spiegando che funzionari ucraini hanno discusso apertamente di un’offensiva contro la città portuale strategica di Kherson, controllata dalla Russia, ma ci sono poche prove in prima linea che Kiev sia pronta a eseguire un’operazione che richiederebbe un gran numero di truppe, veicoli corazzati e potenti, e armi per superare l’esercito russo numericamente superiore. L’ultimo pacchetto sembra un primo passo per affrontare alcune delle carenze nelle armi di cui le forze ucraine avrebbero bisogno per lanciare un contrattacco. La nuova fornitura prevede blindati anti-mina, obici leggeri rapidi da spostare, fucili senza rinculo con una portata di poche centinaia di metri e lanciamissili limitati a meno di tre miglia.

Ore 03:18 - Usa: la Russia intensificherà gli attacchi nei prossimi giorni

«Il Dipartimento di Stato ha informazioni sul fatto che la Russia potrebbe rafforzare gli attacchi contro le infrastrutture civili e governative ucraine nei prossimi giorni». Lo afferma l’ambasciata americana a Kiev, sottolineando che gli attacchi russi in Ucraina continuano a rappresentare una minaccia per i civili e le infrastrutture civili.

Ucraina Russia, news sulla guerra del 23 agosto. Erdogan: «Mosca restituisca la Crimea all’Ucraina». Lorenzo Cremonesi, Marta Serafini, Paolo Foschi e Paola Caruso su Il Corriere della Sera il 23 Agosto 2022

• La guerra in Ucraina è arrivata al 181esimo giorno.

• Oggi l'ultimo saluto a Darya Dugina, il padre: «È morta per il popolo».

• Mosca accusa una donna ucraina, Natalya Vovk, dell'attentato a Dugina, mentre Kiev punta il dito sui servizi segreti russi.

• Zelensky annuncia di voler riconquistare la Crimea: al summit della Piattaforma di Crimea i leader europei dichiarano che la Crimea è parte dell'Ucraina.

• L'Onu è «molto preoccupata» per il possibile processo ai prigionieri ucraini nella città di Mariupol che i separatisti russi avrebbero in programma.

Ore 05:36 - Ue valuta addestramento forze Kiev, ira di Mosca

L'Unione europea discuterà del lancio di un'importante operazione di addestramento per le forze ucraine nelle nazioni vicine, ha annunciato il capo della politica estera dell'Ue, Josep Borrell. La proposta sarà discussa nella riunione informale dei ministri della Difesa dell'Ue che prenderà il via lunedì a Praga, ha detto Borrell in una conferenza stampa a Santander, nel Nord della Spagna. «Spero che venga approvato», ha aggiunto. Le parole di Borrell hanno scatenato immediata la reazione di Mosca. «Bisogna dire le cose come stanno: l'Ue creerà dei campi di addestramento per terroristi e i militanti nazisti del regime di Kiev», ha tuonato su Telegram la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. «Anche 100 anni fa gli europei non capirono subito cosa fosse il fascismo. Poi hanno capito ma era troppo tardi», ha concluso la portavoce.

Ore 05:37 - Oggi Consiglio di sicurezza Onu sulla centrale di Zaporizhzhia

Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite si riunirà d’urgenza il 23 agosto per discutere la situazione nella centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, occupata dalle forze russe e recentemente bersaglio di numerosi attacchi militari. L’incontro è stato convocato su richiesta della Russia, che ha chiesto la partecipazione del Segretario Generale delle Nazioni Unite, Anto’nio Guterres, che la scorsa settimana ha affrontato la questione dell’impianto durante una visita in Ucraina durante quale ha incontrato, tra gli altri, il presidente del paese, Volodymyr Zelensky.

Ore 05:48 - Usa: la Russia intensificherà gli attacchi nei prossimi giorni

«Il Dipartimento di Stato ha informazioni sul fatto che la Russia potrebbe rafforzare gli attacchi contro le infrastrutture civili e governative ucraine nei prossimi giorni». Lo afferma l’ambasciata americana a Kiev, sottolineando che gli attacchi russi in Ucraina continuano a rappresentare una minaccia per i civili e le infrastrutture civili.

Ore 05:48 - Usa invia a Kiev armi per i combattimenti ravvicinati

Il Pentagono sta inviando nuove armi ed equipaggiamenti in Ucraina per i combattimenti a distanza ravvicinata. Lo rivela il Washington Post spiegando che funzionari ucraini hanno discusso apertamente di un’offensiva contro la città portuale strategica di Kherson, controllata dalla Russia, ma ci sono poche prove in prima linea che Kiev sia pronta a eseguire un’operazione che richiederebbe un gran numero di truppe, veicoli corazzati e potenti, e armi per superare l’esercito russo numericamente superiore. L’ultimo pacchetto sembra un primo passo per affrontare alcune delle carenze nelle armi di cui le forze ucraine avrebbero bisogno per lanciare un contrattacco. La nuova fornitura prevede blindati anti-mina, obici leggeri rapidi da spostare, fucili senza rinculo con una portata di poche centinaia di metri e lanciamissili limitati a meno di tre miglia.

Ore 05:50 - Chi ha ucciso Darya, la figlia di Dugin, a Mosca?

(Guido Olimpio) Ogni conflitto ha il suo lato oscuro, i misteri, le triple verità e l’assassinio di Darya Dugina rientra in uno scenario dove vale tutto. Intanto c’è la Storia. Omicidi e agguati sono diventati una costante nello scontro tra i due popoli fin dalla Guerra fredda. Con nazionalisti fatti fuori all’estero ricorrendo ai veleni e gli incursori paracadutati dietro le linee in missioni con poche possibilità di sopravvivere. C’è spazio per le attività clandestine ma anche per le faide interne e le provocazioni. Le prime possono fare da schermo al resto. Ilya Ponomariev, ex deputato della Duma, critico del Cremlino e riparato a Kiev, ha invece indicato la pista di un gruppo russo anti-Putin, l’Esercito repubblicano nazionale. E aggiunge: altre mosse seguiranno. Ipotesi che ha bisogno di riscontri, come le altre.

Ore 05:54 - La donna accusata della morte di Dugina: cosa dicono i russi

(Guido Olimpio) Mosca annuncia a tempo di record la soluzione dell’omicidio di Darya Dugina ed accusa – di nuovo – l’intelligence di Kiev. Una tesi — scontata — che può portare a conseguenze serie. Per gli inquirenti ad agire sarebbe stata Natalia Pavlovna Vovk, di nazionalità ucraina. L’FSB afferma che la donna, legata al Battaglione Azov, sarebbe arrivata nel paese in luglio insieme alla figlia dodicenne e avrebbe monitorato le abitudini della Dugina. La sua base d’appoggio era un appartamento in affitto. Compiuto l’attacco è fuggita in Estonia. Un lungo percorso parte di un’operazione complessa e ben pianificata. Almeno questo è ciò che ripetono dalla Russia. Vedremo nelle prossime ore se il dossier si arricchirà di informazioni, da valutare e verificare. I servizi hanno diffuso al momento un video dove mostrano la principale sospetta quando entra in auto nel paese e alla sua partenza con relativi controlli, uno scambio di targhe della sua Mini (kazake al posto di quella ucraina), uno spezzone davanti ad un edificio.

Ore 06:21 - La crisi del gas e il ruolo di Cina e India

(Federico Rampini) L’annuncio dell’Eni su una scoperta di gas al largo di Cipro è positivo ma non risolve i problemi energetici dell’Italia a breve termine: per trasportare quel gas occorre costruire il gasdotto Eastmed che non sarà completato prima di quattro anni, secondo gli stessi vertici dell’Eni. Nel frattempo imperversa l’iperinflazione del gas e il pericolo che manchi in Europa in questo autunno-inverno è serio. Come ricorda Alberto Clò qui il governo tedesco «stima che i consumi debbano ridursi di almeno un 20%, ben al di sopra della riduzione del 15% (per molti Paesi ridotta al 7%) indicata dalla Commissione di Bruxelles». Uno dei fattori dietro l’ulteriore lievitazione dei prezzi è «l’affannosa ricerca da parte della Germania di gas alternativo a quello russo per coprire i consumi e accrescere gli stoccaggi». Sullo shock energetico in corso c’è molta confusione e disinformazione. Tra i luoghi comuni che impediscono di capire quel che ci sta accadendo, due sono particolarmente fuorvianti e anacronistici. Uno attribuisce la crisi alla guerra in Ucraina e alle sanzioni. Un altro demonizza le multinazionali occidentali del petrolio e del gas. Vediamo perché bisogna fare pulizia di questi preconcetti.

Ore 08:41 - Kiev: uccisi 17 soldati russi nel Sud del Paese

L’aviazione ucraina che opera sul fronte meridionale del Paese nella notte ha colpito una base russa uccidendo 17 soldati. Lo riporta Ukrinform. Le forze di occupazione , aggiunge il portale ucraino, hanno perso anche un sistema missilistico antiaereo, un’unità di artiglieria, cinque camion, veicoli corazzati e un deposito di munizioni a Kakhovka, nell’oblast di Kherson.

Ore 07:36 - Kuleba: «Solo Ungheria e Austria non ci hanno fornito armi»

Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, in una intervista a un quotidiano ucraino, ha sottolineato che tutti i Paesi dell’Unione europea, con la sola eccezione di Austria e Ungheria, hanno fornito armi a Kiev dopo l’invasione. «Con l’eccezione di Ungheria e Austria, in quanto Paese neutrale, la fornitura di armi all’Ucraina non è un tabù per nessun Paese europeo, nonostante un tempo lo fosse», ha affermato. Il ministro ha poi aggiunto che le discussioni politiche dei Paesi occidentali su quando e quali armi fornire costano all’Ucraina perdite quotidiane sul fronte.

Ore 08:19 - Save the Children: morti 942 bambini dall’inizio della guerra

Dall’invasione del 24 febbraio al 10 agosto, almeno 942 bambini sono stati uccisi o feriti in Ucraina, una media di cinque al giorno: 356 bambini hanno perso la vita, 586 sono stati feriti. Sono le stime di Save the Children. Almeno il 16% di loro aveva meno di 5 anni quando è scoppiata la guerra. Secondo l’Onu, il numero totale delle vittime è probabilmente molto più alto di quello attualmente accertato. La maggior parte delle vittime infantili sono legate all’uso di armi esplosive in aree urbane popolate.

Ore 08:54 - La Russia ha perso 45mila soldati dall’inizio della guerra

La Russia ha perso circa 45.550 soldati in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa del Paese. A dichiararlo è lo stato maggiore delle forze armate ucraine. Come riporta Ukrinform citando le cifre diffuse da Kiev, le perdite totali subite dai russi includono anche 1.921 carri armati, 4.238 veicoli corazzati da combattimento, 1.033 sistemi di artiglieria, 266 sistemi di lancio multiplo di razzi, 146 sistemi di antiaerea, 234 velivoli, 198 elicotteri, 3.150 autoveicoli e serbatoi di carburante, 15 navi da guerra, 817 velivoli senza pilota e 99 unità di equipaggiamento speciale.

Ore 09:39 - Il presidente polacco Duda in visita a Kiev

Il presidente polacco Andrzej Duda è arrivato oggi a Kiev per incontrare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. I due discuteranno di ulteriori aiuti che la Polonia intende inviare: Varsavia è una dei sostenitori più fermi dell’Ucraina e sei milioni di ucraini si sono rifugiati in Polonia dopo il 24 febbraio.

Ore 09:57 - Gli Usa ai cittadini americani in Ucraina: lasciate immediatamente il Paese

In un avviso di sicurezza sul sito dell’ambasciata americana a Kiev si legge: «L’ambasciata degli Stati Uniti esorta i cittadini statunitensi a lasciare adesso l’Ucraina utilizzando le opzioni di trasporto via terra disponibili privatamente, se è sicuro farlo». «La situazione della sicurezza in tutta l’Ucraina — prosegue il documento — è altamente instabile e le condizioni potrebbero deteriorarsi senza preavviso».

Ore 10:16 - Zelensky: la nostra bandiera sventolerà in tutti i territori occupati

In occasione della Giornata della bandiera nazionale ucraina, il presidente Volodymyr Zelensky si è rivolto ai cittadini garantendo che «la bandiera blu-gialla dell’Ucraina sventolerà di nuovo dove si trova la sua casa. Dove dovrebbe essere di diritto: in tutte le città e villaggi temporaneamente occupati». Zelensky — durante la cerimonia per il Giorno della bandiera nazionale dell'Ucraina — ha poi affermato che la bandiera ucraina sventolerà anche nelle città della Crimea: «Non importa come qualcuno cerchi di stravolgere la storia, questi colori sono storicamente associati alla Crimea».

Ore 10:30 - Kiev: i servizi segreti russi responsabili della morte di Dugina

Oleksii Danilov, segretario del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale dell'Ucraina, ha sostenuto che l'uccisione di Darya Dugina, figlia dell'ideologo del Cremlino Aleksandr Dugin, è stata una «esecuzione perpetrata dai servizi segreti russi e l'Ucraina non hanno nulla a che fare» con l'attentato che l'ha uccisa. Danilov, parlando ai microfoni della tv ucraina Channel 24, ha smentito le accuse dei servizi segreti russi, che hanno accusato l'Ucraina della morte di Dugina. «Questa persona non ci importava davvero», ha detto Danilov. Aggiungendo: «Non siamo affatto coinvolti nell'esplosione che ha ucciso questa donna, è opera dei servizi segreti russi», ha ribadito l'alto funzionario ucraino.

Ore 11:11 - L'addio a Darya Dugina, il padre: «È morta per il popolo»

In Russia è il giorno dell'ultimo saluto a Darya Dugina, figlia di Alexander Dugin morta nell'esplosione della sua auto sabato notte. La funzione commemorativa, riporta la Bbc, si tiene presso il Centro televisivo di Ostankino. «È morta per il popolo, per la Russia», ha detto Dugin. Per Dugin la morte della figlia è stata causata da «un atto di terrorismo del regime nazista ucraino».

Ore 11:19 - Salvini: «Non vorrei che le sanzioni alimentassero la guerra»

Al Meeting di Cl, Matteo Salvini parla del conflitto tra Russia e Ucraina e in riferimento alle sanzioni dice: «Sulle sanzioni alla Russia bisogna guardare i numeri: l'avanzo commercial della Russia è 70 miliardi di dollari, per la prima volta nella storia il sanzionato ci guadagna. Chiedo di valutare l'utilità dello strumento: se funziona andiamo avanti ma se funziona rischiamo di andare avanti dieci anni. Uno strumento che doveva dissuadere Putin nell'attacco finisce con il favorirne l'economia». E aggiunge: «Non vorrei che le sanzioni stiano alimentando la guerra. Spero che a Bruxelles stiano facendo una riflessione».

Ore 11:44 - Sindaco di Dnipro: bombe sulle case

Il sindaco di Dnipro, Borys Filatov, conferma esplosioni in corso nella città, nel sud ucraino, e denuncia che alcuni missili hanno centrato delle case. «State al coperto, ci sono missili caduti su alcune case», ha detto il sindaco.

Ore 11:53 - Letta: «Non dare segni di cedimento a Putin, ci ricatta»

Anche il segretario del Pd Enrico Letta, al Meeting di Cl, si esprime sulle sanzioni alla Russia, dopo Salvini, e dice: «La cosa peggiore che si possa fare è dare segnali di cedimento a Putin: su questo l'Italia deve essere molto netta, mantenere le sue alleanze, e non cambiare linea. Farlo vorrebbe dire darla vinta a Putin che sta ricattando l'Italia e la Ue. Al ricatto non si risponde con il cedimento».

Ore 12:09 - Zelensky firma la legge per i rifugi antiaerei nei nuovi edifici

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha firmato una nuova legge che prevede la realizzazione di rifugi antiaerei per ogni nuovo edificio che verrà costruito in Ucraina: lo riporta la Bbc, precisando che il Parlamento ucraino aveva approvato a luglio il provvedimento, che prevede anche la creazione urgente di una rete di rifugi sotterranei nel Paese.

Ore 12:26 - A Kiev torna il calcio: Shakhtar Donetsk vs Metalist 1925

Nello Stadio Olimpico di Kiev torna oggi il campionato di calcio, interrotto a febbraio dopo l'invasione russa. Lo Shakhtar Donetsk e il Metalist 1925 di Kharkiv, entrambe squadre dell'Est ucraino al centro delle operazioni militari sempre in corso, si affrontano alle 13 ora locale senza pubblico. Se suoneranno le sirene antiaeree durante la partita, i giocatori saranno portati d'urgenza nei rifugi.

Ore 12:54 - Kiev: i servizi segreti russi organizzeranno attacchi in città russe

Il Segretario del Consiglio per la sicurezza e la difesa dell'Ucraina, Oleksiy Danilov, ha scritto su Twitter che l'omicidio di Darya Dugina è stato il primo di una serie di attacchi terroristici nelle città russe che verranno orchestrati dal Servizio Federale di Sicurezza russo (Fsb), per influenzare l'opinione pubblica a sostenere la guerra in Ucraina. «Il sostegno per la guerra sta scemando in Russia — si legge nel tweet —. Il Cremlino ha bisogno della mobilitazione pubblica. L'Fsb organizzerà una serie di attacchi terroristici nelle città russe con tante vittime civili. Dugina è la prima. A differenza della Russia, l'Ucraina non è in guerra con i civili».

Ore 13:07 - Grossi (Aiea): guiderò l'ispezione alla centrale di Zaporizhzhia nei prossimi giorni

Il direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), Rafael Grossi, ha riferito alla Bbc che guiderà personalmente l'ispezione nella centrale nucleare di Zaporizhzhia «nei prossimi giorni, non settimane». Rafael Grossi non ha specificato se gli ispettori viaggeranno attraverso il territorio ucraino o quello controllato dalla Russia e ha detto che gli aspetti territoriali devono essere «messi da parte» a causa dell'urgenza della situazione.

Ore 13:32 - Zelensky: «La vittoria passa dalla riconquista della Crimea»

«È necessario che la Crimea sia liberata perché si arrivi davvero alla vittoria, perché il diritto internazionale sia ristabilito: tutto è iniziato in Crimea e deve finire in Crimea». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aprendo il secondo summit della Piattaforma di Crimea, alla quale prendono parte molti leader occidentali, tra cui il presidente polacco Andrei Duda e la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. «Cari cittadini della Crimea e in Crimea: so che la Crimea sta aspettando di rientrare in Ucraina e rientrerà».

Ore 13:41 - Duda: «La Russia deve restituire la Crimea, è dell'Ucraina»

«La Crimea è ucraina e tornerà a far parte dell'Ucraina, come Rotterdam è parte dell'Olanda o Nizza è parte della Francia. C'è chi pensava che la Crimea stesse diventando russa. Ma non si può tornare al "business as usual" quando si parla della Russia. Dopo i crimini di Bucha e la distruzione dell'Ucraina, la Russia non solo deve arretrare ai confini del 24 febbraio ma deve riconoscere il diritto dell'Ucraina di tornare ai confini internazionalmente riconosciuti». Lo ha detto il presidente polacco Andrzej Duda alla conferenza sulla Crimea.

Ore 13:55 - Onu: crimine di guerra il processo nelle gabbie a Mariupol

L'Onu si dice «molto preoccupata» per il possibile processo ai prigionieri ucraini nella città di Mariupol che i separatisti russi avrebbero in programma, e avvertono che Mosca potrebbe commettere un «crimine di guerra». «Ci sono immagini di gabbie in costruzione alla filarmonica di Mariupol dove verranno trattenuti i processati: è inaccettabile e umiliante», ha detto la portavoce dell'ufficio diritti umani dell'Onu, Ravina Shamdasani. «Privare un prigioniero del diritto a un processo equo equivale a un crimine di guerra da parte della Russia». I prigionieri ucraini hanno diritto alla protezione delle Convenzioni di Ginevra.

Ore 13:59 - Lavrov: nessuna pietà per i killer di Darya Dugina

Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha detto che la Russia non avrà «nessuna pietà» per i killer di Darya Dugina.

Ore 14:07 - Macron: nessuna debolezza nei confronti della Russia

Il presidente francese Emmanuel Macron ha assicurato che il sostegno Ue all'Ucraina «continuerà a lungo» e ha esortato a non avere «nessuna debolezza» e «nessuno spirito di compromesso» nei confronti della Russia.

Ore 14:10 - Draghi: «La lotta per la Crimea è parte della lotta per l'Ucraina»

Intervenendo alla conferenza per la Crimea in corso in Ucraina, il presidente del Consiglio Mario Draghi ha detto: «L'Italia sostiene senza tentennamenti questa iniziativa e l'Ucraina. L'Italia ha sempre condannato l'occupazione della Crimea e siamo preoccupati per il peggioramento dei diritti umani nella penisola e per le ingiustizie verso la comunità tatara: la lotta per la Crimea è parte della lotta per liberare l'Ucraina».

Ore 14:12 - L'Italia revoca 10 onorificenze ai russi, anche a due viceministri

L'Italia ha revocato «per indegnità» dieci onorificenze ad altrettanti russi. Fra le personalità sanzionate in tre decreti dell'8 agosto della presidenza della Repubblica su proposta del ministro degli Esteri e pubblicati nei giorni scorsi in Gazzetta ufficiale, ci sono due dei viceministri degli Esteri di Mosca: Grushko Alexander Viktorovich, neanche un anno fa nominato Grande Ufficiale dell'Ordine della Stella d'Italia, e Ivanov Evghenyj Sergheevich, a cui è invece revocata l'onorificenza di Cavaliere dell'Ordine della Stella d'Italia, così come a Gordeev Aleksey Vasilievich, vicepresidente della Duma.

Ore 14:15 - Von der Leyen: l'Ue non riconoscerà mai la Crimea come russa

«L'Ue non riconoscerà mai l'annessione illegale della Crimea da parte della Russia. Lavoriamo instancabilmente con l'Ucraina per denunciare le violazioni dei diritti umani, assicurare alla giustizia i responsabili e sostenere le vittime». Lo ha detto la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen alla conferenza per la Crimea. «La Crimea non solo è stata usata come una base militare ma anche come test per per altre brutali annessioni di parte del territorio ucraino. L'Ue sarà al fianco dell'Ucraina per il tempo che ci vorrà e il nostro desiderio di vedere l'Ucraina un membro dell'Ue non è mai stato così forte».

Ore 14:22 - Scholz: l'annessione imperialista della Crimea non sarà accettata

«La comunità internazionale non accetterà mai l'annessione imperialista illegale della Russia del vostro territorio». Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz intervenendo in collegamento al summit della Piattaforma di Crimea assieme al premier canadese Justin Trudeau. Scholz ha garantito il sostegno della Germania all'Ucraina con le sanzioni, e finanziariamente. «Continueremo a fornire armi - ha detto tra l'altro il cancelliere tedesco - Abbiamo messo in pista un nuovo pacchetto, tra cui un altro moderno sistema di difesa aerea, lanciarazzi e tonnellate di munizioni, dispositivi anti drone e veicoli di recupero armati».

Ore 14:27 - Stoltenberg: «Sostenere l'Ucraina, l'inverno sarà duro»

«L'inverno si avvicina e sarà duro, ci troviamo davanti a una guerra di attrito dove sarà chiave la forza di volontà e la logistica: dobbiamo sostenere l'Ucraina perché un'Ucraina forte e sovrana è garanzia di sicurezza per l'Alleanza Atlantica». Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg alla conferenza per la Crimea. «Putin ha pensato di poter abbattere l'Ucraina e le sue forze armate e dividere la comunità internazionale ma si è sbagliato. L'Ucraina ha sofferto sei mesi di dura guerra ma ha resistito all'aggressione, riconquistato territori e imposto seri costi alla Russia».

Ore 15:03 - Deputato russo a processo per aver twittato l'appello del Papa su Mariupol

«Sarò processato insieme al Papa per aver screditato le forze armate. Per la preghiera del Papa per la pace e la vita che ho postato sui miei canali social. Questo è del tutto assurdo, ma il processo questo venerdì ci sarà comunque». Lo ha scritto su Twitter il deputato del consiglio comunale di Mosca Konstantin Yankauskas, che sarà processato per aver twittato il testo dell'appello di Papa Francesco, fatto durante l'Angelus dello scorso 13 marzo, a fermare il massacro a Mariupol.

Ore 15:59 - Corea Sud denuncia: jet russi entrati nel nostro spazio aereo

Aerei militari russi sono entrati nella zona di identificazione della difesa aerea della Corea del Sud (Kadiz) «senza alcun preavviso», spingendo l'aeronautica di Seul a far decollare i suoi jet. Lo ha riferito il Comando di stato maggiore congiunto sudcoreano, senza fornire dettagli sul numero e sul tipo di aerei russi. La mossa è avvenuta nel mezzo delle tensioni che hanno visto Seul partecipare alle sanzioni internazionali contro Mosca per l'invasione dell'Ucraina e all'indomani dell'inizio delle maxi manovre militari di Usa e Corea del Sud, fortemente osteggiate da Pyongyang i cui rapporti con la Russia sono diventati stretti.

Ore 16:08 - Erdogan: «Mosca restituisca la Crimea all’Ucraina»

«La restituzione della Crimea all’Ucraina, di cui è una parte inseparabile, è essenzialmente un requisito del diritto internazionale». Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, come riporta Anadolu, sottolineando l’importanza per la sicurezza regionale e globale della «protezione dell’integrità territoriale, della sovranità e dell’unità politica dell’Ucraina».

Ore 16:20 - Di Maio: «Sostenere l’Ucraina o i prossimi saremo noi»

«Dobbiamo sostenere gli ucraini, altrimenti i prossimi saremo noi. È inutile raccontarci sciocchezze. Le intenzioni di Putin non sono chiare e questo è preoccupante. Ciò che ha deciso di fare sull’Ucraina lo ha fatto dopo mesi di tentativi di mediazione, di negazione del voler entrare in Ucraina, quindi il sostegno agli ucraini significa sostenere tutti quanti noi. Supportare gli ucraini e la resistenza ucraina significa supportare e difendere anche i confini europei», ha affermato Di Maio.

Ore 16:25 - Italia revoca 10 onorificenze a russi per indegnità

Con tre decreti del Presidente della Repubblica, l’Italia ha revocato dieci onorificenze a altrettanti cittadini russi per «indegnità». I decreti sono stati firmati lo scorso 8 agosto e pubblicati in Gazzetta ufficiale il 20 agosto. Tra le personalità russe coinvolte figurano politici, imprenditori e manager.

Ore 17:52 - Mosca: «Abbattuto un drone nei pressi di Sebastopoli»

Un drone è stato abbattuto dalla contraerea russa nei pressi di Sebastopoli. Lo riferisce su Telegram Mikhail Razvohayev, governatore della città portuale della Crimea dove ha sede la Flotta del Mar Nero russa.

Ore 17:59 - Blinken: «Posizione Usa è quella del 2014, Crimea è Ucraina»

«La Crimea è Ucraina. Questa è stata la nostra posizione nel 2014 e lo resta anche ora». Lo afferma il segretario di Stato americano, Antony Blinken, augurando buona giornata dell’indipendenza a tutti gli ucraini.

Ore 18:47 - Gli Stati Uniti verso un nuovo pacchetto di aiuti militari da tre miliardi a Kiev

Gli Stati Uniti si apprestano ad annunciare un ulteriore pacchetto di aiuti militari all’Ucraina da 3 miliardi di dollari. Lo riporta l’agenzia Bloomberg citando l’Associated Press.

Ore 19:26 - Berlino: «Altri 500 milioni di armi a Kiev»

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz, che si trova attualmente in Canada, ha annunciato durante una videoconferenza sull’Ucraina ulteriori forniture di armi a Kiev, per un valore totale superiore a 500 milioni di euro. Lo riporta Ntv, citando fonti vicine all’incontro. Tra le altre cose, Kiev riceverà altri tre sistemi di difesa aerea Iris-T, una dozzina di veicoli corazzati da recupero, 20 lanciamissili, munizioni di precisione e attrezzature anti-drone. Le consegne dovrebbero avvenire nel 2023, ma in parte anche prima.

Ore 00:36 - Zelensky: nessun occupante è al sicuro sulla nostra terra

«Nessun occupante si sente al sicuro sulla nostra terra. Tutti i collaborazionisti sanno di non avere futuro. E tutti noi non lo crediamo soltanto: vediamo che il nostro stato ha una prospettiva». Lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel consueto videomessaggio serale. « Sono grato a tutti coloro che difendono i veri valori. Sono grato a tutti coloro che aiutano l’Ucraina. Sono grato a tutti coloro che, dal 24 febbraio, hanno scelto la strada della lotta per ciò che rende la vita reale: per la libertà, per l’indipendenza», ha detto ancora Zelensky.

Ore 00:38 - Kiev: la riunione del Consiglio Sicurezza Onu è stata perdita di tempo

L’ambasciatore ucraino alle Nazioni Unite, Sergiy Kyslytsya, ha definito una perdita di tempo la riunione del Consiglio di sicurezza di oggi sulla situazione della centrale nucleare di Zaporizhzhia. «Vorrei che fossimo stati riuniti qui dalla Russia per ascoltare l’unica cosa che il mondo intero vuole sentire, una dichiarazione secondo cui la Russia smilitarizza la centrale di Zaporizhzhia, ritira le sue truppe e la consegna al governo dell’Ucraina. Invece, abbiamo perso più di un’ora per ascoltare una sfilza di brani fittizi», ha dichiarato. «Ancora una volta - ha aggiunto - la Russia ha l’audacia di convocare una riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per discutere le proprie provocazioni, il proprio terrore, presso la centrale di Zaporizhzhia».

Ore 01:18 - Colpo di mortaio russo uccide dipendente della centrale di Zaporizhzhia

Un dipendente della centrale nucleare di Zaporizhzhia e il suo autista sono stati uccisi da un colpo di mortaio russo fuori dall’impianto. Lo afferma il presidente dell’agenzia atomica ucraina Energoatom, Petro Kotin, in un’intervista al Washington Post, spiegando che Vladyslav Mitin è stato ucciso mentre era a bordo di un taxi e stava entrando nell’area della centrale.

Ore 01:55 - Kiev: bombe russe sulla regione di Zaporizhzhia

Le forze russe hanno bombardato in queste ore due distretti nella regione di Zaporizhzhia, a una sessantina di chilometri dall’omonimo impianto nucleare ucraino: lo ha reso noto su Telegram il presidente dell’amministrazione militare regionale, Oleksandr , secondo quanto riporta Unian. «I razzi degli invasori hanno colpito le infrastrutture nei distretti di Shevchenkovsky e Kommunarsky. Non si hanno informazioni su eventuali vittime», ha scritto Starukh.