Denuncio al mondo ed ai posteri con i miei libri tutte le illegalità tacitate ed impunite compiute dai poteri forti (tutte le mafie). Lo faccio con professionalità, senza pregiudizi od ideologie. Per non essere tacciato di mitomania, pazzia, calunnia, diffamazione, partigianeria, o di scrivere Fake News, riporto, in contraddittorio, la Cronaca e la faccio diventare storia. Quella Storia che nessun editore vuol pubblicare. Quelli editori che ormai nessuno più legge.
Gli editori ed i distributori censori si avvalgono dell'accusa di plagio, per cessare il rapporto. Plagio mai sollevato da alcuno in sede penale o civile, ma tanto basta per loro per censurarmi.
I miei contenuti non sono propalazioni o convinzioni personali. Mi avvalgo solo di fonti autorevoli e credibili, le quali sono doverosamente citate.
Io sono un sociologo storico: racconto la contemporaneità ad i posteri, senza censura od omertà, per uso di critica o di discussione, per ricerca e studio personale o a scopo culturale o didattico. A norma dell'art. 70, comma 1 della Legge sul diritto d'autore: "Il riassunto, la citazione o la riproduzione di brani o di parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi se effettuati per uso di critica o di discussione, nei limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all'utilizzazione economica dell'opera; se effettuati a fini di insegnamento o di ricerca scientifica l'utilizzo deve inoltre avvenire per finalità illustrative e per fini non commerciali."
L’autore ha il diritto esclusivo di utilizzare economicamente l’opera in ogni forma e modo (art. 12 comma 2 Legge sul Diritto d’Autore). La legge stessa però fissa alcuni limiti al contenuto patrimoniale del diritto d’autore per esigenze di pubblica informazione, di libera discussione delle idee, di diffusione della cultura e di studio. Si tratta di limitazioni all’esercizio del diritto di autore, giustificate da un interesse generale che prevale sull’interesse personale dell’autore.
L'art. 10 della Convenzione di Unione di Berna (resa esecutiva con L. n. 399 del 1978) Atto di Parigi del 1971, ratificata o presa ad esempio dalla maggioranza degli ordinamenti internazionali, prevede il diritto di citazione con le seguenti regole: 1) Sono lecite le citazioni tratte da un'opera già resa lecitamente accessibile al pubblico, nonché le citazioni di articoli di giornali e riviste periodiche nella forma di rassegne di stampe, a condizione che dette citazioni siano fatte conformemente ai buoni usi e nella misura giustificata dallo scopo.
Ai sensi dell’art. 101 della legge 633/1941: La riproduzione di informazioni e notizie è lecita purché non sia effettuata con l’impiego di atti contrari agli usi onesti in materia giornalistica e purché se ne citi la fonte. Appare chiaro in quest'ipotesi che oltre alla violazione del diritto d'autore è apprezzabile un'ulteriore violazione e cioè quella della concorrenza (il cosiddetto parassitismo giornalistico). Quindi in questo caso non si fa concorrenza illecita al giornale e al testo ma anzi dà un valore aggiunto al brano originale inserito in un contesto più ampio di discussione e di critica.
Ed ancora: "La libertà ex art. 70 comma I, legge sul diritto di autore, di riassumere citare o anche riprodurre brani di opere, per scopi di critica, discussione o insegnamento è ammessa e si giustifica se l'opera di critica o didattica abbia finalità autonome e distinte da quelle dell'opera citata e perciò i frammenti riprodotti non creino neppure una potenziale concorrenza con i diritti di utilizzazione economica spettanti all'autore dell'opera parzialmente riprodotta" (Cassazione Civile 07/03/1997 nr. 2089).
Per questi motivi Dichiaro di essere l’esclusivo autore del libro in oggetto e di tutti i libri pubblicati sul mio portale e le opere citate ai sensi di legge contengono l’autore e la fonte. Ai sensi di legge non ho bisogno di autorizzazione alla pubblicazione essendo opere pubbliche.
Promuovo in video tutto il territorio nazionale ingiustamente maltrattato e censurato. Ascolto e Consiglio le vittime discriminate ed inascoltate. Ogni giorno da tutto il mondo sui miei siti istituzionali, sui miei blog d'informazione personali e sui miei canali video sono seguito ed apprezzato da centinaia di migliaia di navigatori web. Per quello che faccio, per quello che dico e per quello che scrivo i media mi censurano e le istituzioni mi perseguitano. Le letture e le visioni delle mie opere sono gratuite. Anche l'uso è gratuito, basta indicare la fonte. Nessuno mi sovvenziona per le spese che sostengo e mi impediscono di lavorare per potermi mantenere. Non vivo solo di aria: Sostienimi o mi faranno cessare e vinceranno loro.
Dr Antonio Giangrande
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(pagine) GIANGRANDE LIBRI
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NEWS: RASSEGNA STAMPA - CONTROVOCE - NOTIZIE VERE DAL POPOLO - NOTIZIE SENZA CENSURA
ANNO 2022
L’ACCOGLIENZA
QUARTA PARTE
L’ATTACCO
PRIMO MESE
DI ANTONIO GIANGRANDE
L’ITALIA ALLO SPECCHIO
IL DNA DEGLI ITALIANI
L’APOTEOSI
DI UN POPOLO DIFETTATO
Questo saggio è un aggiornamento temporale, pluritematico e pluriterritoriale, riferito al 2022, consequenziale a quello del 2021. Gli argomenti ed i territori trattati nei saggi periodici sono completati ed approfonditi in centinaia di saggi analitici specificatamente dedicati e già pubblicati negli stessi canali in forma Book o E-book, con raccolta di materiale riferito al periodo antecedente. Opere oggetto di studio e fonti propedeutiche a tesi di laurea ed inchieste giornalistiche.
Si troveranno delle recensioni deliranti e degradanti di queste opere. Il mio intento non è soggiogare l'assenso parlando del nulla, ma dimostrare che siamo un popolo difettato. In questo modo è ovvio che l'offeso si ribelli con la denigrazione del palesato.
IL GOVERNO
UNA BALLATA PER L’ITALIA (di Antonio Giangrande). L’ITALIA CHE SIAMO.
UNA BALLATA PER AVETRANA (di Antonio Giangrande). L’AVETRANA CHE SIAMO.
PRESENTAZIONE DELL’AUTORE.
LA SOLITA INVASIONE BARBARICA SABAUDA.
LA SOLITA ITALIOPOLI.
SOLITA LADRONIA.
SOLITO GOVERNOPOLI. MALGOVERNO ESEMPIO DI MORALITA’.
SOLITA APPALTOPOLI.
SOLITA CONCORSOPOLI ED ESAMOPOLI. I CONCORSI ED ESAMI DI STATO TRUCCATI.
ESAME DI AVVOCATO. LOBBY FORENSE, ABILITAZIONE TRUCCATA.
SOLITO SPRECOPOLI.
SOLITA SPECULOPOLI. L’ITALIA DELLE SPECULAZIONI.
L’AMMINISTRAZIONE
SOLITO DISSERVIZIOPOLI. LA DITTATURA DEI BUROCRATI.
SOLITA UGUAGLIANZIOPOLI.
IL COGLIONAVIRUS.
L’ACCOGLIENZA
SOLITA ITALIA RAZZISTA.
SOLITI PROFUGHI E FOIBE.
SOLITO PROFUGOPOLI. VITTIME E CARNEFICI.
GLI STATISTI
IL SOLITO AFFAIRE ALDO MORO.
IL SOLITO GIULIO ANDREOTTI. IL DIVO RE.
SOLITA TANGENTOPOLI. DA CRAXI A BERLUSCONI. LE MANI SPORCHE DI MANI PULITE.
SOLITO BERLUSCONI. L'ITALIANO PER ANTONOMASIA.
IL SOLITO COMUNISTA BENITO MUSSOLINI.
I PARTITI
SOLITI 5 STELLE… CADENTI.
SOLITA LEGOPOLI. LA LEGA DA LEGARE.
SOLITI COMUNISTI. CHI LI CONOSCE LI EVITA.
IL SOLITO AMICO TERRORISTA.
1968 TRAGICA ILLUSIONE IDEOLOGICA.
LA GIUSTIZIA
SOLITO STEFANO CUCCHI & COMPANY.
LA SOLITA SARAH SCAZZI. IL DELITTO DI AVETRANA.
LA SOLITA YARA GAMBIRASIO. IL DELITTO DI BREMBATE.
SOLITO DELITTO DI PERUGIA.
SOLITA ABUSOPOLI.
SOLITA MALAGIUSTIZIOPOLI.
SOLITA GIUSTIZIOPOLI.
SOLITA MANETTOPOLI.
SOLITA IMPUNITOPOLI. L’ITALIA DELL’IMPUNITA’.
I SOLITI MISTERI ITALIANI.
BOLOGNA: UNA STRAGE PARTIGIANA.
LA MAFIOSITA’
SOLITA MAFIOPOLI.
SOLITE MAFIE IN ITALIA.
SOLITA MAFIA DELL’ANTIMAFIA.
SOLITO RIINA. LA COLPA DEI PADRI RICADE SUI FIGLI.
SOLITO CAPORALATO. IPOCRISIA E SPECULAZIONE.
LA SOLITA USUROPOLI E FALLIMENTOPOLI.
SOLITA CASTOPOLI.
LA SOLITA MASSONERIOPOLI.
CONTRO TUTTE LE MAFIE.
LA CULTURA ED I MEDIA
LA SCIENZA E’ UN’OPINIONE.
SOLITO CONTROLLO E MANIPOLAZIONE MENTALE.
SOLITA SCUOLOPOLI ED IGNORANTOPOLI.
SOLITA CULTUROPOLI. DISCULTURA ED OSCURANTISMO.
SOLITO MEDIOPOLI. CENSURA, DISINFORMAZIONE, OMERTA'.
LO SPETTACOLO E LO SPORT
SOLITO SPETTACOLOPOLI.
SOLITO SANREMO.
SOLITO SPORTOPOLI. LO SPORT COL TRUCCO.
LA SOCIETA’
AUSPICI, RICORDI ED ANNIVERSARI.
I MORTI FAMOSI.
ELISABETTA E LA CORTE DEGLI SCANDALI.
MEGLIO UN GIORNO DA LEONI O CENTO DA AGNELLI?
L’AMBIENTE
LA SOLITA AGROFRODOPOLI.
SOLITO ANIMALOPOLI.
IL SOLITO TERREMOTO E…
IL SOLITO AMBIENTOPOLI.
IL TERRITORIO
SOLITO TRENTINO ALTO ADIGE.
SOLITO FRIULI VENEZIA GIULIA.
SOLITA VENEZIA ED IL VENETO.
SOLITA MILANO E LA LOMBARDIA.
SOLITO TORINO ED IL PIEMONTE E LA VAL D’AOSTA.
SOLITA GENOVA E LA LIGURIA.
SOLITA BOLOGNA, PARMA ED EMILIA ROMAGNA.
SOLITA FIRENZE E LA TOSCANA.
SOLITA SIENA.
SOLITA SARDEGNA.
SOLITE MARCHE.
SOLITA PERUGIA E L’UMBRIA.
SOLITA ROMA ED IL LAZIO.
SOLITO ABRUZZO.
SOLITO MOLISE.
SOLITA NAPOLI E LA CAMPANIA.
SOLITA BARI.
SOLITA FOGGIA.
SOLITA TARANTO.
SOLITA BRINDISI.
SOLITA LECCE.
SOLITA POTENZA E LA BASILICATA.
SOLITA REGGIO E LA CALABRIA.
SOLITA PALERMO, MESSINA E LA SICILIA.
LE RELIGIONI
SOLITO GESU’ CONTRO MAOMETTO.
FEMMINE E LGBTI
SOLITO CHI COMANDA IL MONDO: FEMMINE E LGBTI.
L’ACCOGLIENZA
INDICE PRIMA PARTE
SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)
GLI EUROPEI
I Muri.
Quei razzisti come gli italiani.
Quei razzisti come i tedeschi.
Quei razzisti come gli austriaci.
Quei razzisti come i danesi.
Quei razzisti come i norvegesi.
Quei razzisti come gli svedesi.
Quei razzisti come i finlandesi.
Quei razzisti come i francesi.
Quei razzisti come gli spagnoli.
Quei razzisti come gli olandesi.
Quei razzisti come gli inglesi.
Quei razzisti come i cechi.
Quei razzisti come gli ungheresi.
Quei razzisti come i rumeni.
Quei razzisti come i greci.
Quei razzisti come i serbi.
SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)
GLI AFRO-ASIATICI
Quei razzisti come i marocchini.
Quei razzisti come i libici.
Quei razzisti come i congolesi.
Quei razzisti come gli ugandesi.
Quei razzisti come i nigeriani.
Quei razzisti come i ruandesi.
Quei razzisti come gli egiziani.
Quei razzisti come gli israeliani.
Quei razzisti come i libanesi.
Quei razzisti come i sudafricani.
Quei razzisti come i turchi.
Quei razzisti come gli arabi sauditi.
Quei razzisti come i qatarioti.
Quei razzisti come gli iraniani.
Quei razzisti come gli iracheni.
Quei razzisti come gli afghani.
Quei razzisti come gli indiani.
Quei razzisti come i singalesi.
Quei razzisti come i birmani.
Quei razzisti come i kazaki.
Quei razzisti come i russi.
Quei razzisti come i cinesi.
Quei razzisti come i nord coreani.
Quei razzisti come i sud coreani.
Quei razzisti come i filippini.
Quei razzisti come i giapponesi.
SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)
GLI AMERICANI
Quei razzisti come gli statunitensi.
Kennedy: Le Morti Democratiche.
Quei razzisti come i canadesi.
Quei razzisti come i messicani.
Quei razzisti come i peruviani.
Quei razzisti come gli haitiani.
Quei razzisti come i cubani.
Quei razzisti come i cileni.
Quei razzisti come i venezuelani.
Quei razzisti come i colombiani.
Quei razzisti come i brasiliani.
Quei razzisti come gli argentini.
Quei razzisti come gli australiani.
SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)
La Guerra Fredda.
La Variante Russo-Cinese-Statunitense.
SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)
La Guerra Calda.
LA BATTAGLIA DEGLI IMPERI.
I LADRI DI NAZIONI.
CRIMINI CONTRO L’UMANITA’.
I SIMBOLI.
LE PROFEZIE.
SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)
La Guerra Calda.
L’ATTACCO. PRIMO MESE.
INDICE QUARTA PARTE
SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)
La Guerra Calda.
L’ATTACCO. SECONDO MESE.
INDICE QUARTA PARTE
SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)
La Guerra Calda.
L’ATTACCO. TERZO MESE.
INDICE QUARTA PARTE
SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)
La Guerra Calda.
L’ATTACCO. QUARTO MESE.
INDICE QUARTA PARTE
SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)
La Guerra Calda.
L’ATTACCO. QUINTO MESE.
INDICE QUARTA PARTE
SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)
La Guerra Calda.
L’ATTACCO. SESTO MESE.
INDICE QUARTA PARTE
SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)
La Guerra Calda.
L’ATTACCO. SETTIMO MESE.
INDICE QUARTA PARTE
SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)
La Guerra Calda.
L’ATTACCO. OTTAVO MESE.
INDICE QUARTA PARTE
SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)
La Guerra Calda.
L’ATTACCO. NONO MESE.
INDICE QUARTA PARTE
SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)
La Guerra Calda.
L’ATTACCO. DECIMO MESE.
SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)
La Guerra Calda.
LE MOTIVAZIONI.
NAZISTA…A CHI?
IL DONBASS DELI ALTRI.
L’OCCIDENTE MOLLICCIO E DEPRAVATO.
TUTTE LE COLPE DI…
LE TRATTATIVE.
ALTRO CHE FRATELLI. I SOLITI COGLIONI RAZZISTI.
LA RUSSIFICAZIONE.
SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)
La Guerra Calda.
ESERCITI, MERCENARI E VOLONTARI.
IL FREDDO ED IL PANTANO.
INDICE SETTIMA PARTE
SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)
La Guerra Calda.
LE VITTIME.
I PATRIOTI.
LE DONNE.
LE FEMMINISTE.
GLI OMOSESSUALI ED I TRANS.
LE SPIE.
INDICE OTTAVA PARTE
SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)
La Guerra Calda.
LA GUERRA DELLE MATERIE PRIME.
LA GUERRA DELLE ARMI CHIMICHE E BIOLOGICHE.
LA GUERRA ENERGETICA.
LA GUERRA DEL LUSSO.
LA GUERRA FINANZIARIA.
LA GUERRA CIBERNETICA.
LE ARMI.
INDICE NONA PARTE
SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)
La Guerra Calda.
LA DETERRENZA NUCLEARE.
DICHIARAZIONI DI STATO.
LE REAZIONI.
MINACCE ALL’ITALIA.
INDICE DECIMA PARTE
SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)
La Guerra Calda.
IL COSTO.
L’ECONOMIA DI GUERRA. LA ZAPPA SUI PIEDI.
PSICOSI E SPECULAZIONI.
I CORRIDOI UMANITARI.
I PROFUGHI.
INDICE UNDICESIMA PARTE
SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)
La Guerra Calda.
I PACIFISTI.
I GUERRAFONDAI.
RESA O CARNEFICINA?
LO SPORT.
LA MODA.
L’ARTE.
INDICE DODICESIMA PARTE
SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)
La Guerra Calda.
PATRIA BIELORUSSIA.
PATRIA GEORGIA.
PATRIA UCRAINA.
VOLODYMYR ZELENSKY.
INDICE TREDICESIMA PARTE
La Guerra Calda.
L’ODIO.
I FIGLI DI PUTIN.
INDICE QUATTORDICESIMA PARTE
SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)
La Guerra Calda.
L’INFORMAZIONE.
TALK SHOW: LA DISTRAZIONE DI MASSA.
INDICE QUINDICESIMA PARTE
SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)
La Guerra Calda.
LA PROPAGANDA.
LA CENSURA.
LE FAKE NEWS.
SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)
La Guerra Calda.
CRISTIANI CONTRO CRISTIANI.
LA RUSSOFOBIA.
LA PATRIA RUSSIA.
IL NAZIONALISMO.
GLI OLIGARCHI.
LE GUERRE RUSSE.
INDICE DICIASSETTESIMA PARTE
SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)
La Guerra Calda.
CHI E’ PUTIN.
INDICE DICIOTTESIMA PARTE
SOLITI PROFUGHI E FOIBE. (Ho scritto un saggio dedicato)
Quelli che…le Foibe.
Lo sterminio comunista degli Ucraini.
L’Olocausto.
SOLITO PROFUGOPOLI. VITTIME E CARNEFICI. (Ho scritto un saggio dedicato)
Gli Affari dei Buonisti.
Quelli che…Porti Aperti.
Quelli che…Porti Chiusi.
Il Caso dei Marò.
Che succede in Africa?
Che succede in Libia?
Che succede in Tunisia?
Cosa succede in Siria?
L’ACCOGLIENZA
QUARTA PARTE
L’ATTACCO
PRIMO MESE
SOLITA ITALIA RAZZISTA. (Ho scritto un saggio dedicato)
L’ATTACCO. PRIMO MESE.
Da repubblica.it l'8 settembre 2022.
"Ci sono truppe dappertutto, non è come il 2014, ma molto peggio. E' guerra totale. E' molto importante, Emmanuel, che parli con Putin e crei una coalizione contro la guerra".
E' la mattina del 25 febbraio 2022 e le forze armate russe hanno iniziato l'invasione dell'Ucraina. Quella che vedete e sentite è la drammatica telefonata che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky effettua all'omologo francese Emmanuel Macron per informarlo sui fatti e per pianificare le prime strategie da adottare. "Ok, Volodymir, lasciami vedere con la mia squadra cosa possiamo fare. Non appena avrò un riscontro ti chiamerò", risponde Macron.
La conversazione telefonica tra i due leader è stata filmata dalle telecamere di France tv ed è entrata a far parte di un documentario sul presidente francese realizzato dal giornalista Guy Lagache.
Non è un rigurgito di “guerra fredda”: brucia e lascia dietro sé macerie e morti. PIERO MEI Il Quotidiano del Sud il 25 febbraio 2022.
Un missile russo piomba sull’aeroporto di Ivano-Frannvkisk: è l’alba al confine tra l’Ucraina e la Romania. La Russia è lontana. I lavoratori che stanno raccogliendo le merci, specie alimentari, da consegnare, vedono e sentono l’esplosione. Donetsk e Luhans non sono da queste parti. Nessuno se lo aspettava fin laggiù, neppure l’intelligence degli Stati Uniti che annunciava un’ora dopo l’altra il suo “attenti al lupo”. Il lupo siberiano.
L’ALBA DI GUERRA
Colonne di macchine cariche di povere masserizie e povericristi lasciano Kiev, la città degli spettri; a Maidan, la piazza dell’indipendenza e di lontane rivolte, è il deserto; le strade che escono dalla capitale ucraina sono un inferno. I russi annunciano la conquista di un aeroporto, gli ucraini smentiscono: sparano mortai e tastiere. La disinformazione può più di una bomba. È una guerra di altro tipo. Ma è una guerra. Gli uomini di tutte le generazioni, baby boomer o ultime lettere dell’alfabeto, X, Y, Z, non l’avevano mai provata.
Pensavano, pensavamo, di stare uscendo da un’altra strana guerra, quella al virus che ha le sue quinte colonne nelle truppe dell’AntiVax, ed ecco che stiamo per cadere dentro una guerra fatta di bombardamenti e di hackeraggi.
Si combatte perfino a Chernobyl, da dove partì una nuvola di morte nucleare e le scorie ci sono ancora e chissà cosa può succedere. Gli apprendisti stregoni non se ne erano preoccupati, allora. E nemmeno se ne preoccupano oggi.
Qualcuno la chiama “rigurgito di guerra fredda”, ma in realtà è caldissima; non scalda però: brucia. Anche se tutti, all’ovest e all’est, corriamo il rischio di ritrovarci al freddo, al gelo e al buio.
Il ventunesimo secolo era pronosticato come quello delle guerre-spezzatino per l’acqua sempre più asciugata dalle mutazioni climatiche indotte: rischia di diventare il secolo della guerra per l’energia. È curioso come, dalla caduta del Muro di Berlino, lo spartiacque di due epoche, tutto sia mutato nel sentiment dei popoli e dei leader, di cartapesta o no.
I cingoli russi, che arrivarono a Budapest e a Praga (e «il modo ancor ci offende») erano supportati dal mondo della sinistra; Mosca era come il cliente: aveva sempre ragione; gli americani avevano la kappa, amerikani. La destra pensava il contrario: Washington era la sua Mecca.
Ora che Putin piace a destra e la Casa Bianca a sinistra, è tutto il contrario. Come si cambia, per non morire; o almeno per avere una cuccia calda. La gente qualunque, che poi è quella su cui ricade ogni prezzo, quelli che crescono esponenziali e svuotano il portafogli, e quelli ideali che colpiscono al cuore con i morti (già ce ne sono) e le macerie (già ce ne sono), la gente del quotidiano sta scendendo in piazza. Anche in Russia, dove non suonano le campane, ma i social che sono i campanili delle piazze d’oggi.
PARTE LA CONTA DEI MORTI
I governi promettono e minacciano, i soldati sparano, i Parlamenti si riuniscono, la gente muore. Il Papa prega e ammonisce. A Berlino faranno una catena umana che andrà dall’ambasciata di Mosca a quella di Kiev. A Pechino c’è chi osserva, probabilmente soddisfatto.
Quando lo zar è andato all’incontro con i cinesi nell’occasione dei Giochi Olimpici appena finiti, si è coperto le spalle e ha firmato un contratto trentennale per la fornitura di quel gas i cui rubinetti potrebbe chiudere all’Europa, brrrr che brividi! Putin dice che vuole “denazificare” l’Ucraina e allude a una certa accondiscendenza del Paese quando arrivò Hitler, ora che è lui a fare l’Hitler; Zelensky, ex comico e attuale presidente ucraino, non ride e non fa ridere più, se mai l’ha fatto. Si prepara un esodo massiccio, una nuova rotta di poveri migranti in cerca di una vita migliore.
Che ne farà l’Europa che di quelli che venivano dal Sud si è disinteressata? Sarà sempre valida la regola del “paese di prima accoglienza” che deve provvedere, che poi è quel che hanno dovuto fare l’Italia, la Spagna e la Grecia (e l’hanno fatto e lo stanno facendo)? Volano gli elicotteri che sembra “Apocalypse Now”, lo smartphone racconta il particolare, Biden parla come tutti i presidenti democratici che passano per pacifisti ma poi fanno le guerre, Putin non s’accontenta degli scampoli confinanti del Donbass ma vuole l’all-in, l’Ucraina intera (ma potrà restarci o farà la fine che hanno fatto tutti in Afghanistan?
Solo che Kabul è lontana, e Kiev è dietro l’angolo), la gente d’Ucraina o scappa o rischia di morire, le sanzioni devono essere selettive per non essere un boomerang, il campionato di calcio è sospeso e si sa quanto il calcio significhi. DellUcraina molti sanno qualcosa per via della Dinamo Kiev che fu del Colonnello Lobanovski e per lo Shaktar Donetsk di De Zerbi, avveniristico allenatore italiano. Ma rischiano di diventare familiari i nomi di Karkiv e Odessa, di Leopoli e Dniepropetrosk, di Krivjyi e Mariupol. I comandi militari già parlano di numeri di morti. Eppure non sono numeri: erano uomini, donne e bambini.
“Chi scatena una guerra è glorioso solo per un minuto, ma poi nei libri di storia rimane un boia”, la lettera di Luciana Littizzetto su Putin.
Una lettera non indirizzata al Presidente russo, ma al Creatore. Alla fine la citazione delle parole tanto care a Gino Strada. NeXt quotidiano il 28 Febbraio 2022
Non si rivolge direttamente all’inavvicinabile Vladimir Putin, ma al “Creatore”. A colui che ha creato il Presidente russo e che – dopo due anni di sofferenza per la pandemia – sta permettendo al Cremlino di generare e dare vita a nuove tensioni. Tensioni che stanno portando morte e terrore. Tensioni che possono sintetizzarsi in una sola parola: guerra. Così Luciana Littizzetto, dallo studio di “Che Tempo che Fa” (su RaiTre), domenica sera ha letto la sua classica letterina. Poca ironia questa volta, in linea con la situazione difficile. Anzi, complicatissima.
Littizzetto e la lettera a Dio su Putin e la guerra all’Ucraina
Poco meno di cinque minuti in cui si parla di Putin solamente a tratti, ma con parole che sono la sintesi dell’apprensione globale per quel che il Presidente russo è riuscito a generare negli ultimi giorni, con quell’assalto militare (una vera e propria invasione) partita dai confini Ucraini per arrivare al cuore del Paese, in quella Kyiv dove sono piovuti missili sui civili nel tentativo di far cadere un governo democraticamente eletto. Una situazione sintetizzata in queste parole firmate Luciana Littizzetto.
Tu che sei infinitamente buono, lo sei sempre stato e sempre lo sarai, abbassa la testa e guardaci. Ci vedi? Siamo i tuoi figli, tristi e sfiduciati da più di due anni. Lo so che per te due anni sono una soffiata di naso, ma per noi cha abbiamo il metabolismo corto sono tanti.
Se allontani lo sguardo, a 2.400 chilometri da qui, ci sono altri tuoi figli che sono in mezzo alle bombe e piangono. E tremano. Da lassù, oltre le nuvole, non ti andrebbe di vederci di nuovo felici? Siamo stanchi, caro capo.
Vorrei dirti che con tutta l’umiltà e il timor di Dio, prima non era così. Dopo il diluvio hai detto basta, hai fatto spuntare l’arcobaleno. Non è che appena finito di piovere hai mandato le termiti del legno sull’Arca. E anche dopo la pioggia di cavallette non è che hai fatto partire subito la tempesta di noci di cocco. Ci hai lasciato tirare il fiato. E invece, questa volta, mazzate una dopo l’altra. A raffica. Compreso quel simpatico virus che hai creato e fatto scorrazzare per due anni nei nostri nasi e nei nostri polmoni.
Per questo ti chiediamo con tutto il cuore: fai rinsavire Putin. Non ti dico del tutto, non ti dico di farlo diventare suor Cristina. Ma, almeno, che non passi il tempo a mettere in fila i carri armati come gnocchi fatti in casa. Così come mia madre mi obbligava a mettere a posto la stanza urlando ‘tu hai fatto il casino e tu metti a posto”, così umilmente e rispettosamente ci sentiamo di chiederci: “tu hai fatto Putin e adesso mettilo a posto’. Mettigli una mano sulla fronte che ne ha tanta di fronte, Putin è tutta fronte, e digli ‘basta, basta così’. Prendilo per le orecchie e scuotilo forte come si fa con lo shaker per preparare il Moscow mule, fino a che il neurone non imbrocchi la strada giusta. Faglielo capire a Putin che chi scatena una guerra è glorioso solo per un minuto, ma poi nei libri di storia rimane un boia per sempre. L’Italia ha mandato Di Maio a far da paciere, ma non ci è riuscito. Fa quel che può anche lui. Contando che fino a un mese fa pensava che il Donbass fosse il nome di un dj russo o di un prete di scarsa statura.
Ferma Putin, immensità nostra, oppure parla con il suo angelo custode. Lo riconosci subito perché ha in Ray-ban neri, l’auricolare all’orecchio un Kalashnikov sotto le ali. Parlaci, convincilo a fargli finire questa guerra. Vogliamo tutti continuare a vivere, sia i russi che gli ucraini. Vogliamo tornare a cantare, a ballare, a mangiare gelati, a ridere, a lavorare, a pagare il mutuo, a sognare, a innamorarci. A fare dei figli, vederli crescere e non solo i nostri. Anche morire, sì. Ma quando è ora. Ognuno nel momento che tu hai scelto, non portati via a mazzi dalle bombe e dalle granate. Ci piacerebbe tornare a goderci i tramonti e le albe. Vogliamo un mondo di pace dall’Europa agli Urali, dal Polo Nord alla Patagonia, in tutte le regioni, e anche dove è impossibile, come l’Afghanistan e la direzione dei 5 Stelle”.
E nella lettera di Luciana Littizzetto c’è stato spazio anche per ricordare un grande uomo, i cui insegnamenti in vita dovrebbero aprire le menti ogni giorno. Soprattutto in questi giorni.
“C’è un signore che da poco è arrivato su da te e che mai come adesso ci manca tantissimo. Lo riconosci perché si chiama Gino, ha l’accento milanese, i capelli spettinati e probabilmente ti ha parlato dell’Inter e di una certa Emergency. Lui diceva che in ogni guerra, il 90% delle vittime sono civili, persone che non hanno mai imbracciato un fucile, che non sanno neanche perché gli arriva in testa una bomba. E poi ripeteva: ‘Se la guerra non viene buttata fuori dalla storia degli uomini, sarà la guerra a buttare fuori gli uomini dalla storia’. Ecco, noi la pensiamo come lui. Ti prego, anche stavolta, liberaci dal male”.
Inevitabile, in chiusura, la citazione di Gino Strada fatta da Luciana Littizzetto. L’uomo che, per antonomasia, rinnegava la guerra e lavorava quotidianamente per portare soccorso a tutte quelle vittime innocenti delle bombe e dei missili lanciate da eserciti in conflitto.
Un po’ di vergogna per le parole a vanvera. Aldo Grasso su Il Corriere della Sera il 26 febbraio 2022.
Prima di avere un significato, le parole hanno un peso. Dopo che i carrarmati della Russia hanno invaso l’Ucraina, dopo che la crudeltà di Vladimir Putin si è accanita contro un governo democraticamente eletto, dopo le drammatiche immagini che arrivano da Kiev, alcune parole assumono un altro peso. L’espressione «dittatura sanitaria», usata qui da noi con estrema faciloneria, quando si scontra con la vera dittatura (in Russia, chi manifesta contro la guerra in Ucraina rischia la prigione e una condanna) stride di goffaggine. Nell’aria si agitano parole di spavento che ci aggrediscono, che ci disgregano: «persecuzione», «complotto», «sequestro di persone». Poi basta vedere i video in cui il presidente Zelensky si commuove cercando di metter in salvo la sua piccola figlia perché quelle stesse parole diventino figlie di un incivile buio. Le ideologie hanno screditato tante parole necessarie che oggi è diventato difficile parlare senza sembrare complici di qualcosa di basso e vile. Invece di adeguare noi stessi al peso di una parola, preferiamo adeguare la parola a quel poco che noi siamo. Così, di fronte alla tragedia, ai morti, ai palazzi sventrati, alla deriva totalitaria del putinismo, un senso di vergogna dovrebbe almeno aiutarci a rimettere certe parole al loro posto.
Da ilgiornaleditalia.it il 25 febbraio 2022.
Gigi Proietti ospite a Ballarò nel 2015 emozionò recitando "Ninna Nanna della Guerra", con la poesia di Trilussa, del 1914. La riproponiamo oggi, il 24 febbraio 2022, allo scoppio della guerra nel cuore dell'Europa, tra Russia e Ucraina, assistendo addolorati al dolore dei coinvolti.
La ninna nanna della guerra testo
Ninna nanna, nanna ninna,
er pupetto vò la zinna:
dormi, dormi, cocco bello,
sennò chiamo Farfarello
Farfarello e Gujermone
che se mette a pecorone,
Gujermone e Ceccopeppe
che se regge co le zeppe,
co le zeppe d'un impero
mezzo giallo e mezzo nero.
Ninna nanna, pija sonno
ché se dormi nun vedrai
tante infamie e tanti guai
che succedeno ner monno
fra le spade e li fucili
de li popoli civili
Ninna nanna, tu nun senti
li sospiri e li lamenti
de la gente che se scanna
per un matto che commanna;
che se scanna e che s'ammazza
a vantaggio de la razza
o a vantaggio d'una fede
per un Dio che nun se vede,
POMPIERE AL LAVORO A KIEV
ma che serve da riparo
ar Sovrano macellaro.
Chè quer covo d'assassini
che c'insanguina la terra
sa benone che la guerra
è un gran giro de quatrini
che prepara le risorse
pe li ladri de le Borse.
Fa la ninna, cocco bello,
finchè dura sto macello:
fa la ninna, chè domani
rivedremo li sovrani
che se scambieno la stima
boni amichi come prima.
So cuggini e fra parenti
nun se fanno comprimenti:
torneranno più cordiali
li rapporti personali.
E riuniti fra de loro
senza l'ombra d'un rimorso,
ce faranno un ber discorso
su la Pace e sul Lavoro
pe quer popolo cojone
risparmiato dar cannone
Guerra in Ucraina: un anno di tensioni tra Mosca, Kiev e Occidente. Quali sono state le tappe salienti? Ilaria Minucci il 26/02/2022 su Notizie.it.
Quali sono state le tappe salienti che hanno caratterizzato un anno di tensioni tra Mosca, Kiev e l’Occidente, portando alla guerra in Ucraina?
L’Ucraina continua a essere in balia degli attacchi e dei missili russi. Come si è arrivati all’invasione del Paese e quali sono state le tappe salienti che hanno segnato l’escalation delle tensioni che hanno caratterizzato i rapporti tra Kiev, Mosca e l’Occidente nell’ultimo anno?
La guerra in Ucraina è diventata una realtà e il mondo intero sta seguendo con il fiato sospeso quanto sta accadendo nella Nazione guidata dal presidente Volodymyr Zelensky. Il conflitto è scoppiato dopo un anno di crescenti tensioni che hanno dominato i rapporti tra Mosca, Kiev e Occidente.
Circa un anno prima del conflitto, tra marzo e aprile 2021, l’esercito della Russia aveva cominciato a trasferire truppe e materiali in Crimea destando preoccupazioni negli ambienti di Governo ucraini.
Per questo motivo, il Paese decise di convocare una riunione dell’Organizzazione europea per la sicurezza e lo sviluppo (Osce). La delegazione russa, tuttavia, non prese mai parte alle riunioni mentre Mosca continuava a schierare militari in posizioni strategiche.
A settembre 2021, il New York Times aveva stimato che al confine con l’Ucraina fossero presenti almeno 80.000 soldati russi. In questo modo, ha cominciato a prendere forma l’idea che il rischio che la Russia invadesse l’Ucraina fosse concreto.
A novembre 2021, il presidente Zelensky ha denunciato la presenza di 100.000 soldati russi al confine: l’invio delle truppe era stata giustificata da Mosca con la presenza di navi da guerra americane nel Mar Nero. Vladimir Putin, infatti, ha ripetutamente ribadito che l’ingerenza della NATO stava diventando sempre più forte in Ucraina creando un problema di “linea rossa” per il Cremlino.
In questo contesto, già il 1° dicembre 2021, il segretario di Stato americano Antony Blinken aveva riferito di avere prove che Mosca stesse organizzando l’invasione dell’Ucraina. Le accuse ricevute erano state subito reindirizzate da Putin contro l’Ucraina, responsabile di violare gli accordi di Minsk, facendo convergere quasi metà del suo esercito nel Donbass per combattere i separatisti filorussi. Il Cremlino, quindi, si ostinava a smentire ogni ipotesi di aggressione contro Kiev e aveva anche intimato alla NATO di non fornire armi alla Nazione.
Sempre nel mese di dicembre 2021, Joe Biden e Vladimir Putin hanno avuto un colloquio in videoconferenza durante il quale hanno affrontato il problema dell’Ucraina. In quella circostanza, Putin aveva chiesto agli USA garanzie rispetto alla NATO e chiedendo che venisse fermata l’espansione dell’organizzazione verso Est.
In un secondo colloquio tra i due leader, Biden aveva nuovamente invitato la Russia a ridurre la presenza militare in prossimità dei confini ucraini, minacciando il Paese di sanzioni.
In seguito al colloquio, il Ministero degli Esteri russo aveva diramato una nota ufficiale: “Se non seguirà una risposta costruttiva entro un tempo ragionevole e l’Occidente proseguirà il suo corso aggressivo, la Russia sarà costretta a prendere tutte le misure necessarie per garantire un equilibrio strategico ed eliminare le minacce inaccettabili alla nostra sicurezza”.
I primi colloqui sulla crisi e l’invasione dell’Ucraina
Il 10 gennaio 2022, si sono tenuti a Ginevra i primi colloqui bilaterali incentrati sulla crisi in Ucraina nella speranza di riuscire a risolvere la questione attraverso la diplomazia.
Due giorni dopo, in occasione del vertice tra NATO e Russia, gli Stati Uniti hanno risposto per la prima volta alle richieste di Mosca rivendicando il principio dell’autodeterminazione di ogni Stato di poter scegliere le proprie partnership.
Il 21 gennaio 2022, il segretario di Stato americano Antony Blinken e il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov si sono nuovamente incontrati a Ginevra. In questa occasione, gli Stati Uniti hanno rivelato come l’Occidente avrebbe reagito all’invasione terrestre dell’Ucraina.
Nel mese di gennaio, inoltre, si è cominciato a lavorare alle sanzioni da adottare contro la Russia, generando le prime spaccature in Europa. Paesi come Italia e Germania, infatti, temevano di scatenare una drammatica crisi energetica.
Il 31 gennaio 2022, l’Occidente ha criticato le politiche aggressive della Russia durante un vertice del Consiglio di sicurezza dell’ONU. Il Cremlino ha risposto accusando l’Unione Europea e gli Stati Uniti di “isterismo”, ribadendo come fossero loro i principali fautori delle tensioni in atto.
Da un simile contesto, infine, sono scaturiti gli attacchi reciproci tra Russia e Occidente che si sono susseguiti a ritmo serrato sin dai primi giorni di febbraio 2022.
Con il naufragare di ogni tentativo di conciliazione e il fallimento dei negoziati diplomatici, la Russia ha dunque deciso di procedere all’invasione dell’Ucraina, dopo aver riconosciuto l’indipendenza delle repubbliche separatiste filorusse nel Donbass.
Da Ansa il 24 febbraio 2022.
Il messaggio del presidente russo Vladimir Putin sull'avvio di un'operazione militare era probabilmente registrato. Lo riporta il Guardian. Secondo alcuni osservatori Putin lo avrebbe registrato lunedì scorso. I metadati mostrano infatti che il file del video è stato caricato sul sito del Cremlino il 21 febbraio.
(ANSA il 23 febbraio 2022) - I siti web appartenenti a molti enti governativi ucraini sono stati presi di mira in un massiccio attacco informatico. Lo scrive Bbc News online, aggiungendo che i siti web del parlamento ucraino (la Rada), del ministero degli Esteri e dei servizi di sicurezza sono tra i numerosi servizi che sono stati colpiti dall'attacco.
Ucraina, uomo in bicicletta colpito da un missile russo: "Il video è stato verificato". Libero Quotidiano il 24 febbraio 2022
Sui social è un diluvio di foto e video dall'Ucraina, ed è già battaglia di propaganda. La Russia ha invaso il Paese all'alba, da Nord e da Sud, con un dispiegamento di forze impressionante. Ma dal Cremlino intimano: nessuno parli di "occupazione". Il portavoce Dmitry Peskov ha detto che è "inaccettabile" usare il termine, che il Cremlino non sta pianificando un'occupazione dell'Ucraina e invece che il presidente Vladimir Putin vuole che il Paese sia neutrale e non dispieghi armi offensive. L'Ucraina - ha aggiunto - ha bisogno "idealmente" di essere liberata dai "nazisti" e l'operazione militare deve ottenere la "smilitarizzazione e denazificazione" del Paese.
L'indignazione su Twitter è forte, anche in Italia. David Carretta, corrispondente dalle istituzioni europee per RadioRadicale e collaboratore del Foglio, ha condiviso un video impressionante e "verificato": un missile russo esplode in strada travolgendo un ignaro uomo in bicicletta. Chiamiamoli "effetti collaterali", visto che Mosca giura di non aver intenzione di colpire i civili, ma solo obiettivi strategici come le infrastrutture.
C'è chi parla di video contraffatti ad arte per impressionare l'opinione pubblica, ma non è questo il caso. Sarebbero invece falsi alcuni video circolati sul web negli ultimi giorni, che proverebbero attacchi dell'Esercito ucraino contro le province separatiste di Donetsk e Luhansk a seguito del loro riconoscimento formale da parte della Russia. Secondo una analisi del quotidiano Nikkei e dell'agenzia d'informazione Bellingcast, che passa anzitutto in rassegna il video della presunta distruzione di un trasporto truppe corazzato dell'Esercito ucraino che avrebbe sconfinato nel territorio delle due autoproclamate repubbliche, il mezzo ripreso nel video sembra essere un BTR-70M, un veicolo non in dotazione alle forze di Kiev. Tale particolare suggerisce che il video sia un falso. Destano dubbi anche video diffusi negli ultimi giorni da gruppi separatisti pro-russi, e che esibiscono presunte incursioni e bombardamenti d'artiglieria dell'Esercito ucraino: secondo Nikkei, l'analisi dei metadati suggerisce che le riprese siano antecedenti di diversi giorni rispetto ai fatti contestati.
Marta Serafini per corriere.it il 23 febbraio 2022.
Ore 7.00 - Le nuove parole di Putin: «Diritti non negoziabili»
Il presidente russo Vladimir Putin —in un discorso trasmesso in tv in occasione della Giornata del difensore della patria — ha definito «non negoziabili» gli interessi e la sicurezza del suo Paese, ma ha poi apparentemente aperto al dialogo con gli occidentali: la Russia, ha detto, è pronta a trovare «soluzioni diplomatiche» con Kiev e l’Occidente sulla crisi ucraina. «Il nostro Paese è sempre aperto al dialogo diretto e onesto per trovare soluzioni diplomatiche ai problemi più complessi. Tuttavia, gli interessi e la sicurezza dei nostri cittadini non sono negoziabili».
Ore 7.38 - Biden, il summit negato con Putin e le armi ai Paesi Baltici
La posizione degli Stati Uniti — dopo aver varato le prime sanzioni contro la Russia — si è fatta più dura nei confronti di Mosca nelle scorse ore anche su due altri fronti. Il primo: il no di Biden a un vertice con Putin — per ora — esplicitato dalla portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki («Non chiuderemo mai del tutto la porta della diplomazia, ma la diplomazia non può avere successo a meno che la Russia non cambi strada».
Il secondo: l’invio di truppe e mezzi nei Paesi Baltici: gli Usa invieranno circa 800 soldati di un battaglione di fanteria, provenienti da altre località in Europa; 40 aerei d’attacco per rinforzare le difese dei paesi sul fianco orientale della Nato; un contingente di caccia d’assalto F-35 e di elicotteri d’attacco AH-64 Apache. Biden ha descritto la mossa come puramente «difensiva», e ha affermato: «Non abbiamo intenzione di combattere la Russia».
Ore 9:34 Ucraina: al via arruolamento riservisti tra 18 e 60 anni
L’Ucraina ha cominciato ad arruolare riservisti dell’esercito. Lo ha reso noto in un messaggio dello Stato maggiore delle forze armate ucraine, dopo che il presidente Volodymyr Zelensky ha firmato il decreto, rende noto l’agenzia Tass.
Ore 9:59 Il Papa grande dolore nel cuore, scenari allarmanti. Il 2 marzo una giornata di digiuno per la pace.
«Un grande dolore nel cuore per il peggioramento della situazione nell’Ucraina. Nonostante gli sforzi diplomatici delle ultime settimane si stanno aprendo scenari sempre più allarmanti». Così Papa Francesco al termine dell’Udienza Generale. «Come me, tanta gente in tutto il mondo sta provando angoscia e preoccupazione. Ancora una volta - ha sottolineato il Pontefice - la pace di tutti è minacciata da interessi di parte. Vorrei appellarmi a quanti hanno responsabilità politiche perché facciano serio esame di coscienza davanti a Dio che è Dio della pace e non della guerra», il «Padre di tutti» che «ci vuole fratelli, non nemici».
Ore 11:14 Il ministero Esteri ucraino, cittadini lascino Russia
Il ministero degli Esteri ucraino ha esortato i suoi concittadini a lasciare la Russia, dopo l'intensificarsi delle tensioni tra i due Paesi. Ha inoltre sconsigliato i viaggi in Russia dichiarando che l'«aggressione» di Mosca potrebbe portare a una significativa riduzione dei servizi consolari.
Ore 11:20 Da Parlamento ucraino via libera ad armi a civili
La Rada, il Parlamento ucraino, ha approvato la legge che dà il via libera al possesso di armi per i cittadini dell'Ucraina. Lo riferisce l'agenzia stampa Tass: in dettaglio, scrive l'agenzia, la norma permetterebbe di acquistare armi ed esercitare il diritto alla protezione, previsto nell'articolo 27 della Costituzione ucraina.
Ore 11:26 Consiglio sicurezza Kiev chiede stato emergenza
Il Consiglio di sicurezza ucraino ha chiesto lo stato di emergenza nel Paese e non solo nelle zone di Donetsk e Lugansk. La misura durerà 30 giorni ed è prorogabile di altri 30 giorni.
Ore 11:46 Il ministro dell'Economia tedesco: «possiamo fare a meno del gas russo»
La Germania potrà fare a meno del gas russo se necessario. A dichiararlo è stato il ministro tedesco dell'Economia, Robert Habeck, garantendo che i consumatori verranno assistiti nel caso di un aumento a breve termine dei prezzi a causa della crisi ucraina. «Per quanto riguarda l'aumento dei prezzi a breve termine e l'onere per i consumatori e le imprese, forniremo assistenza in altro modo», ha dichiarato oggi l'esponente ecologista intervenendo alla radio Deutschlandfunk.
Ore 12:10 Di Maio, stimati 170-190 mila soldati russi confine
«Condanniamo la decisione di Mosca di inviare nei territori delle due repubbliche separatiste un contingente di truppe con sedicenti funzioni di «peace-keeping». È un gesto che rischia di esacerbare una situazione già molto tesa». Lo ha detto in un'audizione sulla crisi in Ucraina al Senato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. «Si stima - ha aggiunto - una presenza russa lungo i confini con l'Ucraina tra 170 e 190 mila unità».
Ore 12:59 Di Maio, «italiani lascino il Paese, ambasciata Kiev pienamente operativa»
Dinanzi agli scenari di crisi in Ucraina, con il rischio di un’operazione militare su larga scalai, «abbiamo chiesto ai connazionali di lasciare immediatamente l’Ucraina con i mezzi commerciali disponibili.
Ad ogni modo abbiamo deciso, in coordinamento con i nostri partner europei, di lasciare la nostra Ambasciata a Kiev pienamente operativa». Lo ha ribadito il ministro degli Esteri Luigi Di Maio nella sua informativa al Senato
Ore 13:09 Ucraina: Johnson annuncia nuovi aiuti militari a Kiev
Il Regno Unito fornirà un nuovo pacchetto di aiuti militari all’Ucraina. Lo ha annunciato il premier, Boris Johnson, citato da Sky News, spiegando che la fornitura prevede armi letali e non letali
Ore 14:02 Iniziata l’evacuazione dei diplomatici russi da Kiev
Ore 14.15: Mosca: «La risposta alle sanzioni farà male»
La Russia ha promesso una risposta «forte» e «dolorosa» alle sanzioni annunciate da Washington dopo il riconoscimento da parte di Mosca delle regioni separatiste dell'Ucraina.
«Non ci dovrebbero essere dubbi: ci sarà una risposta forte alle sanzioni, non necessariamente simmetrica, ma ben calcolata e dolorosa per la parte americana», si legge in un comunicato del ministero degli Esteri russo. Secondo Mosca le sanzioni decise dagli Usa sono «controproducenti per gli interessi di Washington».
Ore 14.20 - L'Europa e il gas
A parlare della situazione in Ucraina anche la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. «La Russia ha strumentalizzato l'energia nei mesi e negli anni scorsi e noi siamo davvero determinati a non essere più dipendenti dal gas russo. Questa è un investimento strategico per la nostra indipendenza».
Ore 14.22 - Zelensky a Putin: «Vogliamo aderire all'Ue e alla Nato»
Il presidente ucraino Zelensky ha risposto in modo duro alla minaccia arrivata nelle scorse ore da Vladimir Putin, che chiedeva a Kiev di cancellare la richiesta di adesione alla Nato. Zelensky ha annunciato che l'Ucraina conferma le sue ambizioni di aderire all'Ue e alla Nato. «Il futuro della sicurezza europea», ha detto ancora, si decide in Ucraina. Zelensky ha anche ringraziato l'Occidente per le sanzioni varate contro Mosca.
Ore 14:36 Ucraina: allarme banche, Bce chiede verifiche esposizioni
La Bce va in pressing sulle banche esposte verso la Russia, chiedendo di valutare liquidità, prestiti, attività di trading, posizioni in valuta e continuità operativa, di fronte ai rischi creati dallo scontro fra Mosca e i Paesi occidentali per la crisi in Ucraina.
Lo scrive la Bloomberg citando fonti a conoscenza del dossier, secondo cui la Vigilanza bancaria, in alcuni casi, sarebbe in contatto quotidiano con alcuni istituti di credito per valutare l’impatto di scenari che vanno da un inasprimento delle sanzioni a una vera e propria invasione dell’Ucraina.
Putin, dichiarazione di guerra in tv: «Reagiremo contro chi interferisce». Fabio Postiglione su Il Corriere della Sera il 24 Febbraio 2022.
Il presidente russo in collegamento alla stessa ora in cui al Consiglio di Stato aveva finito di parlare l’ambasciatrice americana.
La scelta non è stata per nulla casuale. Il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato l’operazione militare in Ucraina (qui le notizie in diretta) mentre il Consiglio di sicurezza dell’Onu era in corso e aveva da poco finito di parlare l’ambasciatrice americana.
Alle 4, ora italiana, in collegamento con la tv di Stato per annunciare un piano speciale per «smilitarizzare» e la «denazificazione» dell’Ucraina, ovvero una dichiarazione di guerra.
«Ho preso la decisione di un’operazione militare», ha annunciato il presidente russo.
«L’operazione militare russa mira a proteggere le persone e le circostanze richiedono un’azione decisiva dalla Russia», ha aggiunto.
Subito dopo sono state sentite le prime esplosioni a Kiev e nelle altre città. L’esercito iniziava a invadere l’Ucraina con truppe anfibie a Odessa.
Ha lanciato poi un messaggio a chiunque avesse intenzione «di interferire nelle operazioni». «Reagiremo», ha detto.
Non ha mai pronunciato la parola guerra, né invasione, e ha ribadito in tv che «non si tratta di una occupazione». «L’operazione militare russa mira a proteggere le persone e le circostanze richiedono un’azione decisiva dalla Russia», ha spiegato.
Il presidente russo ha detto nel suo discorso di voler «smilitarizzare e de-nazificare» l’Ucraina, invitando i soldati ucraini a deporre le armi e a tornare a casa, affermando che la responsabilità dello spargimento di sangue sarà nelle mani del «regime ucraino». «I vostri padri e i vostri nonni non hanno combattuto per poter aiutare poi i neo-nazisti», ha aggiunto.
E poi un attacco frontale alla Nato perché «un’ulteriore espansione e il suo uso del territorio dell’Ucraina sono inaccettabili» e perché «il suo comportamento è immorale». «Oggi, ritengo ancora una volta necessario tornare sui tragici eventi accaduti nel Donbass e sulle questioni chiave per garantire la sicurezza della stessa Russia. Parliamo di minacce che anno dopo anno, passo dopo passo, vengono create in modo rude e senza tante cerimonie da politici irresponsabili in Occidente nei confronti del nostro Paese».
Ovvero l’espansione del blocco Nato ad Est, «avvicinando le sue infrastrutture militari ai confini russi. È noto che per 30 anni abbiamo cercato con insistenza e pazienza di raggiungere un accordo con i principali paesi della Nato sui principi di una sicurezza uguale e indivisibile in Europa».
In risposta «alle nostre proposte, abbiamo costantemente affrontato o cinici inganni e bugie, o tentativi di pressioni e ricatti», mentre l’Alleanza del Nord Atlantico, nel frattempo, nonostante tutte le nostre proteste e preoccupazioni, è in costante espansione. «La macchina militare si muove e, ripeto, si avvicina ai nostri confini».
Un attacco alla Russia porterebbe a gravi conseguenze per qualsiasi potenziale aggressore, ha avvertito Putin. «Nessuno dovrebbe avere dubbi sul fatto che un attacco diretto al nostro Paese porterà alla sconfitta e a terribili conseguenze per qualsiasi potenziale aggressore», ha detto in un discorso ai russi. Putin ha osservato che «coloro che rivendicano il dominio del mondo, pubblicamente, impunemente e, sottolineo, senza alcun motivo, dichiarano noi, la Russia, il loro nemico». «Hanno davvero grandi capacità finanziarie, scientifiche, tecnologiche e militari. Lo sappiamo e valutiamo oggettivamente le minacce che ci vengono costantemente rivolte in ambito economico, così come la nostra capacità di resistere a questo ricatto sfacciato e permanente», ha continuato. «Per quanto riguarda la sfera militare, la Russia moderna, anche dopo il crollo dell’Urss e la perdita di una parte significativa del suo potenziale, è oggi una delle più potenti potenze nucleari del mondo ed è in vantaggio in numerosi degli ultimi tipi di armi», ha assicurato Putin.
Un discorso aggressivo che ha ricordato quello fatto alla nazione solo due giorni fa, in cui Putin tra l’altro ha invitato i soldati ucraini a deporre le armi mentre dava l’ordine al proprio esercito di attaccare.
Ucraina Russia, le ultime notizie: la guerra è iniziata, invasione in diverse città. di Francesco Battistini, Andrea Nicastro, Giuseppe Sarcina, Gianluca Mercuri e Redazione Online su Il Corriere della Sera il 24 Febbraio 2022.
È guerra tra Russia e Ucraina: nella notte il presidente Putin ha ordinato l’attacco. Truppe russe stanno entrando anche dalla Bielorussia e dalla Crimea; esplosioni a Kiev e in altre città anche nell'Ovest del Paese. Mosca: «Distrutte le difese aeree di Kiev», che però replica: «Abbattuti 5 aerei e un elicottero russi».
L'invasione dell'Ucraina da parte della Russia è iniziata.
Alle 4 del mattino italiane, Vladimir Putin ha lanciato quella che ha definito «un’operazione militare speciale» in Ucraina, che col passare dei minuti si è rivelata un attacco totale. È stato lo stesso presidente russo ad annunciarla in un discorso in tv, dopo lunghe ore in cui gli ultimi tentativi diplomatici per evitare il conflitto erano falliti, e mentre era in corso il Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Putin ha detto che il suo obiettivo è «demilitarizzare ma non occupare» l’Ucraina , aggiungendo che intende «denazificare» il Paese vicino. Ha anche lanciato un monito al mondo: «Chiunque provi a interferire o a minacciarci, deve sapere che la risposta della Russia sarà immediata e porterà a conseguenze mai sperimentate nella storia». Il leader del Cremlino non ha specificato la portata territoriale dell’operazione, ma le bombe hanno iniziato a colpire in tutto il territorio ucraino, e truppe hanno iniziato a entrare in Ucraina anche dal confine Nord (Bielorussia) e Sud (Crimea), con attacchi nei porti strategici di Mariupol e Odessa.
Il presidente americano Joe Biden ha definito l’attacco «non provocato e ingiustificato», aggiungendo che Putin «ha scelto una guerra premeditata che porterà una perdita catastrofica di vite umane e di sofferenza», e che dovrà «renderne conto» al mondo. Anche i leader europei, e il presidente del Consiglio Italiano Mario Draghi, hanno condannato l'attacco e annunciato nuove pesanti sanzioni contro Mosca.
Ore 3 - Il discorso di Zelensky prima dell’attacco
Ieri sera, prima dell’attacco, il presidente ucraino aveva rivelato di avere proposto un colloquio telefonico a Putin — «ma non mi ha risposto» — e si era rivolto ai russi nella loro lingua, in un drammatico messaggio video diffuso sul suo canale Telegram: «Mi appello a voi non da presidente, ma da cittadino dell’Ucraina. Oggi ci divide un confine di oltre duemila chilometri, lungo il quale sono dispiegati quasi 200 mila vostri soldati e migliaia di veicoli militari. Le vostre autorità hanno deciso di farli avanzare entrando nel territorio di un altro Paese. È un passo che può essere l’inizio di una grande guerra nel continente europeo e può avvenire con qualsiasi pretesto. Vi diranno che è la liberazione del popolo ucraino, ma il popolo ucraino è libero, ricorda il suo passato e costruisce il suo futuro. Vi dicono che siamo nazisti, ma come può esserlo una nazionale che per sconfiggere il nazismo ha dato oltre 8 milioni di vite umane? Siamo diversi ma questo non è motivo per essere nemici. Vi è stato detto che l’Ucraina può rappresentare una minaccia per la Russia. Non è successo in passato, non esiste ora e non accadrà in futuro. Il nostro obiettivo è la pace in Ucraina e la sicurezza dei nostri cittadini. Per raggiungerle siamo pronti a parlarne con tutti, compresi voi. In diversi formati e su qualsiasi piattaforma. Gli ucraini non vogliono la guerra, ma se saremo attaccati ci difenderemo».
Ore 3.30 - Chiusi gli spazi aerei di Russia e Ucraina
Prima la Russia e poi l’Ucraina hanno deciso di chiudere gli spazi aerei. Nessun aereo potrà viaggiare da e per Kiev e tutti le altre città dell’Ucraina. Mentre lo spazio aereo in Russia è ristretto solo nell’area confinante con il Donbass.
Ore 4.04 - Putin parla alla Russia: ho deciso un’operazione militare
Al via l’«operazione militare» in Ucraina, ufficialmente per difendere i separatisti del Donbass. A notte inoltrata il presidente russo Vladimir Putin a sorpresa interviene nella tv pubblica e varca il Rubicone, proprio mentre si riunisce il Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Un discorso aggressivo, in cui Putin tra l’altro ha invitato i soldati ucraini a deporre le armi e soprattutto minacciato di ritorsioni eventuali intromissioni esterne. «Ho preso la decisione di un’operazione militare», ha detto poco prima delle 6 del mattino a Mosca. Spiegando che «un ulteriore allargamento della Nato ad est è inaccettabile» e che quelli dell’Alleanza atlantica sono «comportamenti immorali». Chiarendo poi che «non è nei piani della Russia l’occupazione dell’Ucraina».
Ore 4.21 - Sentite esplosioni a Kiev e in altre città
Sono stati sentite esplosioni a Kiev e in altre città dell’Ucraina. Le esplosioni a Kiev cominciano a essere numerose. Il giornalista della Cnn, Matthew Chance, ha interrotto il collegamento per indossare il giubbotto antiproiettile con scritto «press» e l’elmetto. L’operazione avviene in collegamento diretto.
Ore 4:40 - Biden: «Putin ha scelto una guerra premeditata, dovrà renderne conto»
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha replicato alle parole di Putin parlando di «un attacco non provocato e ingiustificato» che causerà «sofferenze e perdite umane catastrofiche». Il mondo, ha detto, «chiederà il conto alla Russia».
Ore 5 - Le prime bombe
(Francesco Battistini, da Kiev) La prima esplosione alle 5. Tira giù dal letto, assieme alle telefonate di colleghi nelle stanze vicini che l’hanno sentita perforare il poco sonno di questa notte. La seconda, ancora lontana, arriva mezz’ora dopo. Da dove ci troviamo, qualche centinaio di metri dalla Maidan, la piazza cuore della città, vediamo Kiev svegliarsi.
Il primo allarme arriva, dall’albergo, alle 5.30 ore locali, con un interfono che, in ucraino, ci indicava di uscire dalle stanze e di raggiungere uno scantinato. Già ieri l’albergo nella zona centrale di Kiev in Yaroslaviv ci aveva dato una cartina con le indicazioni da seguire in caso di un’operazione militare. Si vede del fumo in lontananza e orami già da un’ora si sentono esplosioni, non lontano dall’ambasciata italiana, che è rimasta aperta in questi giorni.
Ore 5.43 — La Nato: «Proteggeremo gli alleati»
La Nato «condanna con forza» l’attacco ingiustificato della Russia contro l’Ucraina e chiede a Mosca «di fermare immediatamente la sua azione militare». Il segretario generale, Jens Stoltenberg, ha ribadito il sostegno dell’Alleanza atlantica al popolo ucraino e ha riaffermato che farà «tutto il necessario per proteggere e difendere i suoi alleati». «Condanno fermamente l’attacco sconsiderato della Russia all’Ucraina, che mette a rischio innumerevoli vite civili. Questa è una grave violazione del diritto internazionale e una seria minaccia alla sicurezza euro-atlantica. Gli alleati della Nato si incontreranno per affrontare la rinnovata aggressione della Russia».
Ore 5.53 - La reazione dell’Occidente
(Giuseppe Sarcina, da Washington) Biden ha reagito poco dopo le esplosioni, a riprova che l’Amministrazione Usa pensa che Putin abbia lanciato la temuta offensiva «su larga scala». In una nota diffusa dalla Casa Bianca, il presidente ha fatto sapere che stamattina 24 febbraio si consulterà «con i partner del G7» e subito dopo si rivolgerà «agli americani» per spiegare quali saranno «le nuove conseguenze» imposte alla Russia «dagli Stati Uniti e dai suoi alleati». Stando alla scaletta concordata nei giorni scorsi, Usa, Ue, Regno Unito, Giappone e Canada dovrebbero imporre sanzioni più dure: «Imporremo sanzioni dure alla Russia e continueremo a fornire sostegno e assistenza all’Ucraina e alla sua popolazione», ha detto Biden a Zelensky, in una telefonata. È probabile che siano colpite le esportazioni in Russia di materiale tecnologico e le banche più importanti. Inoltre Biden si «coordinerà» con gli alleati della Nato «per assicurare una forte e compatta risposta per impedire ogni aggressione» contro l’Alleanza atlantica. Il Dipartimento di Stato prevede per l’Ucraina «uno scenario siriano, con migliaia di morti» e una «spaventosa ondata di profughi».
Ore 6.00 - Zelensky: «Siamo pronti a tutto, vinceremo»
Secondo quanto riportato dalla Cnn, che cita fonti del ministero dell’Interno ucraino, ci sarebbero già «centinaia di persone» ferite o uccise dall’attacco, che secondo la Russia si sta rivolgendo «contro le strutture militari ucraine». Il presidente Zelensky, dopo un colloquio con Biden, ha imposto la legge marziale nel Paese e ha detto: «Siamo forti, pronti a tutto. Vinceremo».
Ore 6.25 — Johnson: «Putin ha scelto lo spargimento di sangue»
Il premier britannico Boris Johnson ha condannato la decisione del leader russo. «Putin ha scelto lo spargimento di sangue», ha detto. Sentendo al telefono il presidente ucraino Zelensky — che lo ha aggiornato «sull’attacco in corso» da parte della Russia — Johnson ha parlato di «un’ora oscura» per l’Ucraina evocando di fatto una celebre frase di Winston Churchill. «Il primo ministro - prosegue il portavoce - ha detto che l’Occidente non resterà in disparte mentre il presidente Putin conduce questa campagna contro il popolo ucraino» e di «sperare che l’Ucraina possa resistere». «L’Ucraina e il suo popolo sono nei pensieri di tutti nel Regno Unito in quest’ora oscura», ha concluso.
Ore 6.35 - L’attacco anche da Bielorussia e Crimea
Le guardie di frontiera ucraine affermano che forze russe stanno entrando in Ucraina dalla Bielorussia. In Bielorussia l’esercito russo stava svolgendo delle «esercitazioni» che erano state prolungate nei giorni scorsi oltre il termine previsto: il Pentagono — in una nota — ha detto di «seguire la situazione» per determinare «se le truppe entrate dalla Bielorussia erano solo russe o anche bielorusse. Il governo ucraino denuncia che truppe russe stanno attaccando anche dalla Crimea.
Ore 6.45 — Le nuove sanzioni dall’Ue
Altri leader europei hanno condannato la decisione russa. Una nota del presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, e della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha specificato che il Consiglio straordinario di oggi «imporrà enormi e gravi conseguenze alla Russia per le sue azioni». «L’Ue continuerà a fornire una forte assistenza politica, finanziaria e umanitaria all’Ucraina e alla sua popolazione», aggiungono.
Ore 6.50 — Le sirene antiaeree a Leopoli
Le sirene che mettono in allerta la popolazione dal rischio di bombardamento stanno suonando anche a Leopoli, una città nell’Ovest dell’Ucraina. In questo momento, stando alle informazioni del governo, l’Ucraina è sotto attacco da tutti i lati: da Nord (Bielorussia), da Est (la Russia, passando dalle repubbliche filorusse del Donbass), da Sud (la Crimea). I bombardamenti a Ovest bloccherebbero una delle vie di fuga possibili per i profughi (che si dirigeranno, presumibilmente, verso Polonia e Moldavia).
Ore 7.00 - L’Ucraina: abbattuti 5 aerei russi. Mosca: «Annientate le loro difese»
Le forze armate dell’Ucraina hanno annunciato che la contraerea ha abbattuto cinque aerei russi nell’est del Paese e un elicottero. Secondo il ministro della Difesa russo, citato dalla Tass, «le difese aree dell’Ucraina sono state soppresse»: «L’infrastruttura militare delle basi aeree delle forze armate ucraine è stata distrutta, così come le installazioni di difesa».
Ore 7.15 — Draghi: «L’Italia condanna l’attacco della Russia»
Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha condannato l’attacco «ingiustificato e ingiustificabile» della Russia contro l’Ucraina. «Il Governo italiano condanna l’attacco della Russia all’Ucraina. È ingiustificato e ingiustificabile. L’Italia è vicina al popolo e alle istituzioni ucraine in questo momento drammatico. Siamo al lavoro con gli alleati europei e della Nato per rispondere immediatamente, con unità e determinazione».
Ore 7.30 - Quali sono le forze in campo?
(Giuseppe Sarcina, da Washington) Quali sono le forze armate russe in campo? E con quali forze potrebbe replicare la Nato? Gli Stati Uniti hanno finora categoricamente e ripetutamente escluso un impegno diretto per difendere l'Ucraina. Il motivo è semplice, e lo ha spiegato il presidente Joe Biden: «Se russi e americani cominciano a spararsi, significa che è scoppiata la Terza Guerra Mondiale» (tra potenze nucleari, va aggiunto). Il sito del Pentagono sottolinea come ad ora ci siano 90 mila militari schierai in Europa, con elicotteri, caccia e missili. Putin avrebbe però schierato 190 mila soldati lungo i confini dell'Ucraina, di fatto circondandola. Nel 2014, proprio in risposta all'annessione russa del Donbass, i Paesi Nato decisero di costituire la «Response Force», un nucleo in grado di mobilitare immediatamente fino a 40 mila militari, nel giro di pochi giorni: la struttura comprende 9 «Rapid Deployable Corps» con un potenziale di 60 mila unità ciascuno. Sulla carta quindi l'Alleanza sarebbe in grado di contrastare l'avanzata di Putin: il punto però è che le missioni Nato si decidono «per consenso», ed è facile immaginare che il fronte tra i 30 Paesi membri si spezzerebbe nel caso si dovesse progettare una spedizione militare in soccorso dell'Ucraina. L'Occidente, insomma, stavolta punta tutto sulle sanzioni e sulla politica.
Ore 7.40 - Zelensky: «Costruire una coalizione anti-Putin»
Il presidente dell'Ucraina, Zelensky, ha chiesto di «fermare Putin e la guerra contro l'Ucraina e il mondo», e di «costruire una coalizione anti-Putin. Sanzioni immediate e sostegni all'Ucraina».
Ore 7.50 — Il presidente bielorusso convoca il capo delle forze armate
Il presidente bielorusso Lukashenko, storico alleato di Mosca, ha convocato il capo delle forze armate del suo Paese. La mossa rischia di coinvolgere almeno un altro Paese nel conflitto: se la Bielorussia — da cui truppe russe stanno già entrando in Ucraina — inviasse sue truppe sul terreno, l'Ucraina si troverebbe sotto attacco da due Paesi, Russia e Bielorussia.
Ore 8.15 — Il crollo della Borsa a Mosca, il prezzo del gas alle stelle
La Borsa di Mosca, all'apertura delle contrattazioni, è crollata, perdendo — al momento — quasi il 14 per cento. La Banca centrale russa ha comunicato di essere in azione per «stabilizzare la situazione». Il prezzo del gas, intanto, è già schizzato di oltre il 40 per cento, raggiungendo sul mercato di Amsterdam - benchmark del metano per l'Europa continentale - quota 125 euro a megawattora: i future sono saliti fino a un massimo del 41%, in quello che si preannuncia il quarto giorno consecutivo di rialzi. Anche il prezzo dell'alluminio è arrivato ai massimi storici, raggiungendo una quotazione di 3.382,50 dollari per tonnellata e superando il precedente picco di 3.380,15 dollari toccato durante la crisi finanziaria globale nel luglio 2008.
Ore 8.30 - La situazione delle Ambasciate
La situazione delle Ambasciate nella Capitale ucraina, Kiev, vede quella tedesca e finlandese aver lasciato la città nella serata di ieri. Quella di Francia ha al momento istruzione di restare nella Capitale. Il Capo missione italiano, in costante contatto con il ministero degli Esteri dalla sede diplomatica, è al momento determinato a rimanere a Kiev.
Esplosioni a Kiev. Putin annuncia in tv l’operazione militare in Ucraina. Linkiesta il 24 Febbraio 2022.
L’obiettivo, spiega il leader del Cremlino, è «smilitarizzare e denazificare» il Paese. Poi l’avvertimento: «Per tutti coloro che dall’esterno cercheranno di interferire, la risposta della Russia porterà a conseguenze che non avete mai sperimentato». Intorno alle 5 del mattino, arrivano notizie di deflagrazioni da Kharkiv a Odessa passando per Kiev. Draghi: «Siamo al lavoro con gli alleati europei e della Nato per rispondere immediatamente, con unità e determinazione»
A Mosca sono da poco passate le 5.45 del mattino quando il presidente russo Vladimir Putin compare in tv e annuncia: «Ho deciso di autorizzare un’operazione militare speciale» nel Donbass, nell’Est dell’Ucraina. È la sua dichiarazione di guerra. E «in caso di interferenze esterne», avverte, la risposta della Russia avrà «conseguenze mai viste». Non appena finisce di parlare, arrivano notizie di esplosioni da Kharkiv a Est a Odessa a Ovest, passando per la capitale Kiev.
In un tweet, il presidente del Consiglio europeo Charles Michel rende noto che «oggi sia il Consiglio europeo che i leader del G7 si incontreranno per concordare ulteriori passi contro gli atti illegali della Russia e a sostegno dell’Ucraina».
L’annuncio di Putin
«Ai sensi dell’articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite, con l’approvazione del Consiglio della Federazione, ho deciso di condurre un’operazione militare speciale», annuncia Putin in un discorso mandato in onda su Rossija-24. L’obiettivo, prosegue, è «difendere le persone vittime degli abusi e del genocidio commesso dal regime di Kiev. Ci impegneremo per la smilitarizzazione e la denazificazione dell’Ucraina. E anche per assicurare alla giustizia coloro che hanno commesso numerosi crimini sanguinosi contro i civili, compresi i cittadini della Federazione Russa», afferma Putin. «Le nostre azioni sono un’autodifesa contro le minacce». «Nessuno dovrebbe avere dubbi sul fatto che un attacco diretto alla Russia porterà alla sconfitta e alle terribili conseguenze per un potenziale aggressore», aggiunge.
Il presidente russo sottolinea che «i piani della Russia non includono l’occupazione delle terre ucraine». Poi si rivolge ai militari dell’Ucraina: «Padri, nonni e bisnonni non hanno combattuto contro il nazismo per servire la giunta antipopolare oggi. Deponete le armi e potrete tornare a casa in sicurezza. Ogni responsabilità dello spargimento di sangue ricadrà sul regime di Kiev».
«Siamo pronti a tutto», poi minaccia. «Per tutti coloro che dall’esterno cercheranno di interferire: la risposta della Russia porterà a conseguenze che non avete mai sperimentato. La politica dell’impero della menzogna si basa sulla forza bruta e sappiamo che la vera forza è nella giustizia e nella verità, che è dalla nostra parte. La sicurezza della patria sarà garantita in modo affidabile. Gli eventi di oggi non sono legati ad attaccare gli interessi dell’Ucraina e il popolo ucraino. Riguardano la difesa degli interessi della Russia stessa contro coloro che hanno preso l’Ucraina in ostaggio e che cercando di usarla contro il nostro Paese e il nostro popolo».
Putin parla mentre a New York è in corso una riunione d’emergenza del Consiglio di Sicurezza per cercare una soluzione diplomatica, dopo che il presidente ucraino Volodimir Zelensky ha tentato l’ultima carta con un accorato appello in russo, sua lingua natale, ai cittadini russi: «Aiutateci a fermare la guerra».
L’attacco
Ma non appena Putin finisce di parlare, dall’Ucraina arrivano notizie di esplosioni: da Kharkiv a Est a Odessa a Ovest, passando per la capitale Kiev e il suo aeroporto. Le sirene stanno suonando nella capitale ucraina. Il presidente Volodymyr Zelensky ha confermato bombardamenti sulle infrastrutture del Paese. Sono almeno otto le città ucraine che avrebbero subito bombardamenti.
Il ministro degli Esteri russo ha negato l’attacco alle città ucraine, dicendo che la Russia sta prendendo di mira le infrastrutture militari con «armi ad alta precisione».
La presidenza ucraina ha diffuso una foto che mostra un’esplosione nella capitale Kiev, riporta la Cnn. Secondo cui altre forze russe stanno entrando in Ucraina dalla Bielorussia.
La Russia sta usando «armi di alta precisione per distruggere infrastrutture militari ucraine», secondo l’agenzia Interfax. Altre forze russe stanno entrando in Ucraina dalla Bielorussia. «Le difese aree dell’Ucraina sono state soppresse», sostiene il ministero della Difesa russo, citato dalla Tass.
Truppe russe sono sbarcate a Odessa mentre altre stanno attraversando il confine verso Kharkiv, ha riferito il ministero dell’Interno ucraino su Telegram, aggiungendo che gli attacchi missilistici stanno prendendo di mira caccia ucraini in un aeroporto fuori Kiev. Secondo Mosca, la Russia sta prendendo di mira le basi aeree, altri asset militari ucraini, non le aree popolate.
La Cnn parla di vittime, citando alcune fonti del ministero degli Interni ucraino. Non è chiaro però se si tratti di feriti o morti.
Le reazioni
«L’Ucraina si difenderà e vincerà. Il mondo può e deve fermare Putin: il momento di agire è ora»: così il ministro degli Esteri ucraino Kuleba dopo l’annuncio dell’operazione militare della Russia. «Putin ha lanciato un’invasione su larga scala dell’Ucraina: le nostre pacifiche città sono sotto attacco, questa è una guerra di aggressione», aggiunge Kuleba. Il presidente Volodymyr Zelensky ha imposto la legge marziale nel Paese.
La Nato «condanna con forza» l’attacco ingiustificato della Russia contro l’Ucraina e chiede a Mosca «di fermare immediatamente la sua azione militare». Inoltre, ribadisce il suo sostegno al popolo ucraino e riafferma che farà «tutto il necessario per proteggere e difendere i suoi alleati». È quanto si legge in una dichiarazione diffusa dal segretario generare dell’Alleanza Jens Stoltenberg.
«Gli Usa e gli alleati risponderanno in modo unito e deciso», ha detto il presidente degli Stati Uniti Joe Biden. Poi un messaggio agli ucraini: «Le preghiere del mondo sono con loro. Soltanto la Russia è responsabile per la catastrofica perdita di vite umane e di sofferenze». Il presidente definisce l’attacco «non provocato e ingiustificato» e promette che la Russia «ne renderà conto» al mondo.
Questa mattina è arrivata anche la condanna del presidente del Consiglio Mario Draghi: «il Governo italiano condanna l’attacco della Russia all’Ucraina. È ingiustificato e ingiustificabile. L’Italia è vicina al popolo e alle istituzioni ucraine in questo momento drammatico. Siamo al lavoro con gli alleati europei e della Nato per rispondere immediatamente, con unità e determinazione». Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio su Twitter ha scritto: «L’operazione militare russa è una gravissima e ingiustificata aggressione, non provocata, ai danni dell’Ucraina, che l’Italia condanna con fermezza. Una violazione del diritto internazionale. L’Italia è al fianco del popolo ucraino, insieme ai partner Ue e atlantici».
Guerra Ucraina-Russia, le ultime notizie: esplosioni a Kiev, è battaglia. Francesco Battistini, Andrea Nicastro, Paolo Foschi, Irene Soave, Redazione Online su Il Corriere della Sera il 25 Febbraio 2022.
La guerra tra Russia e Ucraina continua: le truppe di Putin stanno lanciando l’attacco sulla capitale. Il presidente Zelensky: «I sabotatori sono qui, ma non me ne andrò». I morti sono già centinaia,
•L’invasione dell’Ucraina da parte delle truppe della Russia, iniziata nella notte di giovedì, continua e si intensifica. Nelle ultime ore l’obiettivo dei militari di Putin è stato quello di colpire la capitale ucraina, Kiev, dove sono entrate in azione le sirene antimissile.
• Il presidente ucraino Zelensky, in un drammatico messaggio televisivo, ha spiegato che «i sabotatori di Mosca sono già nella capitale», ma non intende andarsene. Gli Stati Uniti stanno cercando di capire come metterlo in salvo.
•I russi — che parlano di «successo» dopo il primo giorno di operazioni — controllano un aeroporto della capitale, l’Hostomel, dove avviene l’elisbarco di truppe aviotrasportate; le colonne militari russe sono già giunte nei sobborghi della capitale. Si combatte a Mariupol, e nel Donbass, mentre a Odessa i russi gi controllano l’aeroporto. La difesa aerea dell’Ucraina appare compromessa, così come le forze aeree del Paese.
• Il bilancio provvisorio, comunicato da fonti ucraine, parla di almeno 137 morti tra le file ucraine e 800 morti tra i russi. Mosca non ha fornito alcun dato sulle vittime. Sui numeri non ci sono comunque conferme da fonti indipendenti.
•I Paesi occidentali — dall’Unione europea alla Gran Bretagna, agli Stati Uniti — hanno varato pacchetti di sanzioni «molto dure» contro la Russia. (Qui le conseguenze economiche, militari e umanitarie per l’Italia)
• Le motivazioni della crisi sono spiegate in questo approfondimento .
Ore 0.15 - Zelensky: 137 ucraini morti nel primo giorno di guerra
«137, i nostri cittadini» hanno perso la vita, «sono eroi» ha detto il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky in un video pubblicato sul sito web della presidenza , aggiungendo che altri 316 ucraini sono rimasti feriti nei combattimenti.
Ore 0.17 - Zelensky: forze nemiche di sabotaggio entrate a Kiev
«Forze nemiche di sabotaggio sono entrate a Kiev, io sono l’obiettivo numero 1, ma resto qui». Lo ha annunciato, secondo quanto riporta il Kyiv Independent, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Ore 0.50 - Zelensky: Ucraina lasciata solo contro l’Armata rossa
«Siamo stati lasciati soli a combattere contro l’Armata rossa. Chi è pronto a combattere con noi? Io non vedo nessuno», ha detto il presidente ucraino Zelensky nel video diffuso nella notte dalla presidenza dell’Ucraina. «Chi è pronto a dare all’Ucraina la garanzia di un’adesione alla Nato? Tutti hanno paura. Si devono adottare immediatamente forti sanzioni economiche e finanziarie contro l’aggressore per privarlo dei mezzi per continuare l’attacco».
Ore 1.58 - Stati Uniti pronti ad accogliere profughi ucraini
Gli Usa sono pronti ad accettare profughi ucraini che fuggono dall’Ucraina: lo ha detto Jen Psaki. La portavoce della Casa Bianca ha aggiunto che le truppe americane aiuteranno i Paesi europei a trasportare i rifugiati.
Ore 2.09 - Mar Nero, l’Ucraina perde l’isola dei serpenti
L’Ucraina ha perso il controllo della piccola Isola dei Serpenti, nel Mar Nero, a circa 45 km dalla costa della Romania. Lo annuncia il servizio della guardia costiera ucraina, citato dalla Tass. «Stando alle informazioni che abbiamo, l’Isola dei Serpenti è stata presa», dice la guardia costiera, aggiungendo di aver perso i contatti con il personale ucraino sull’isolotto, praticamente disabitato, che fa parte dell’oblast di Odessa. Secondo il Kyiv Independent, 13 guardacoste sarebbero stati uccisi dai russi .
Ore 2.32 - Blinken, Russia cercherà di rovesciare il governo
Il segretario di Stato americano, Antony Blinken si è detto «convinto» che Mosca cercherà di rovesciare il governo ucraino. «Non c’è bisogno di intelligence per dire che è esattamente ciò che vuole il presidente Putin. Ha chiarito che vorrebbe ricostituire l’Impero Sovietico, a parte questo vorrebbe una influenza sui Paesi vicini che un tempo facevano parte del blocco sovietico», ha detto Blinken, citato dalla Cnn.
Ore 2.48 -Ue, Von der Leyen: sanzioni contro il 70% delle banche russe
«Il pacchetto di sanzioni massicce e mirate approvato stasera mostra quanto sia unita l’Ue. In primo luogo, questo pacchetto include sanzioni finanziarie, mirate al 70% del mercato bancario russo e alle principali società statali, compresa la difesa». Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, al termine del Consiglio europeo straordinario sull’Ucraina. «Putin deve fallire e fallirà» ha poi aggiunto.
Ore 3.35 - Forti esplosioni nel centro di Kiev
La notizia diffusa dalla Cnn è confermata dai media russi.
Ore 3.57- Kiev colpita da missili da crociera o balistici
Lo ha comunicato un consigliere del ministero degli Interni ucraino, Anton Gerashchenko. «Gli attacchi a Kiev con missili da crociera o balistici sono ripresi», ha detto. Una team della Cnn sul campo ha riferito di aver sentito due forti esplosioni nel centro di Kiev e una terza in lontananza. ‘
Ore 4.20 - Esplosioni a Kiev, ministero Interno: abbattuto velivolo russo
Due forti esplosioni sono state avvertite nella capitale dell’Ucraina, Kiev, mentre cresce la preoccupazione in vista di un probabile ingresso nella città delle forze di terra russe. Lo riferiscono fonti locali, secondo cui le esplosioni sembrano analoghe a quelle che hanno segnato gli attacchi missilistici russi di ieri contro obiettivi militari nella capitale. Un consigliere del ministero dell’Interno ucraino, Anton Herashchenko, ha rivendicato tramite un messaggio sulla applicazione Telegram l’abbattimento di un velivolo russo sui cieli della capitale; il velivolo — forse un drone — si sarebbe schiantato su un palazzo di sei piani, innescando un incendio.
Ore 4.40- Cnn, forze russe a 32 chilometri da Kiev
Le forze meccanizzate russe che erano entrate in Ucraina attraverso la Bielorussia si troverebbero a circa 20 miglia (32 chilometri) da Kiev, secondo due fonti riportate dalla Cnn. Un secondo contingente, entrato in Ucraina dalla Russia, sarebbe un po’ più distante ma sempre in movimento verso Kiev con l’obiettivo di circondare la città e rovesciare il governo ucraino.
Ore 5.20 - Difesa Ucraina: forze russe hanno perso 800 uomini
Le forze russe «hanno già perso circa 800 uomini», secondo il ministero della Difesa ucraino. «Le perdite includono anche sette aerei, sei elicotteri, 130 veicoli corazzati da combattimento e oltre 30 carri armati», ha aggiunto, citato dal Kyiv Independent.
Ore 6. 20 - Bombardato l’ aeroporto di Velyka Omelyana
A partire dalle 6.10 ora locale (5.10 in Italia) è in corso un bombardamento dell’aeroporto di Velyka Omelyana, a 4 chilometri da Rivne, cittadina del nordovest dell’Ucraina a circa 300 chilometri da Kiev e 160 dal confine con la Polonia. Lo ha riferito il capo dell’Aeronautica militare nello scalo. Alcuni residenti testimoniano di violente esplosioni. L’attacco è confermato anche dalle autorità locali. Secondo i militari, c’è stata un’esplosione che ha distrutto la pista di riserva. Nessuno è rimasto ferito, hanno aggiunto.
Ore 6. 20 - Ministro Ucraina: «Bombardamenti orribili» come nel 1941
«Terribili bombardamenti missilistici su Kiev. L’ultima volta che la nostra capitale aveva visto una cosa del genere era stato nel 1941, quando era stata aggredita dalla Germania nazista»: lo ha scritto stamane Dmytro Kuleba, ministro degli Esteri dell’Ucraina. In un messaggio diffuso su Twitter il dirigente ha aggiunto: «Allora l’Ucraina sconfisse quel male e lo sconfiggerà ancora oggi. Fermate Putin. Isolate la Russia. Rompete tutte le relazioni. Cacciate la Russia».
Ore 6. 22 - Altre esplosioni all’alba a Kiev
Altre tre esplosioni sono state udite nitidamente all’alba nelle zone periferiche di Kiev. Lo riporta la Cnn. La zona interessata sarebbe quella sud-ovest della capitale ucraina.
Un palazzo di Kiev colpito da un aereo intercettato nei cieli della capitale
Ore 6.38 - Allarme antiaereo anche a Leopoli
Anche nella città di Leopoli all’alba risuonano le sirene degli allarmi antiaereo, mentre la capitale Kiev è ancora sotto l’attacco di missili da parte delle forze russe.
Ore 6.46 - Missile contro posto di frontiera, morti e feriti
«Ci sono stati diversi morti e feriti nella notte». Lo hanno riferito le guardie di frontiera nel sudest del Paese, nella regione di Zaporizhzhya, sul mar d’Azov.
Ore 7.20 - Bombardamenti contro gli obiettivi civili: «Oggi il giorno più duro»
Il presidente ucraino Zelensky ha specificato che le forze armate russe in Ucraina stanno colpendo anche obiettivi civili, e ha detto che «i russi dovranno prima o poi comunicare con l'Ucraina per mettere fine al conflitto». Quella di oggi sarà «la giornata più dura» (nel video qui sotto, l'esplosione di un aereo nel cielo di Kiev: i resti hanno colpito un palazzo della capitale).
Ore 7.45 - L'attesa per una invasione con i carri armati a Kiev
L'Ucraina si attende un attacco con i carri armati da parte delle truppe russe su Kiev già nella giornata di oggi, venerdì, secondo quanto riferito da Anton Herashchenko, alto funzionario del ministero dell'Interno ucraino. Secondo la stessa fonte, «le forze ucraine sono pronte a contrastarli con missili anti carro forniti dai nostri alleati». Secondo il ministero dell'Interno ucraino, forze ucraine hanno fatto saltare in aria un ponte sul fiume Teteriv a Ivankiv, a circa 50 chilometri da Kiev, per bloccare una delle strade di ingresso per i carri armati russi nella capitale.
Ore 8.06 — Carri armati russi entrano a Kiev
Il ministero della Difesa ucraino: i russi hanno sequestrato due carri armati ucraini, hanno indossato le uniformi ucraine e li stanno muovendo verso il centro di Kiev. Dietro, una colonna di blindati russi.
Ore 8.38 - «I russi preparavano l'invasione totale da un anno»
«La nostra convinzione è che i russi vogliano invadere tutta l'Ucraina»: a dirlo a Sky News è il ministro della Difesa britannico Ben Wallace, secondo cui il presidente russo Vladimir «Putin la preparava da molti, molti mesi, certamente da un anno». Per Wallace a Putin gli sforzi della diplomazia «non interessavano», dal momento che il suo piano è sempre stato quello di «accaparrarsi la terra».
Ore 8.39 - Macron: «Pronti a mettere in sicurezza Zelensky» `
La «sicurezza» del presidente ucraino è in gioco, la Francia è pronta «ad aiutare se necessario». Lo afferma il ministro degli Esteri francese, Jean-Yves Le Drian.
Ore 8.39 - Si combatte l’avanzata a 45 km da Kiev
«Le truppe aviotrasportate delle forze armate ucraine combattono nelle zone di Dymer e Ivankiv» dopo «l’avanzata di un gran numero di mezzi blindati del nemico», si legge in un tweet del ministero della Difesa di Kiev. Le due località si trovano rispettivamente a 45 e 80 km dalla capitale.
Ore 8.42 - Le parole più usate da Putin
L’Ucraina nominata 35 volte, la Russia 24. C’è spazio anche per l’Urss e per Lenin nei discorsi con cui Vladimir Putin ha annunciato l’inizio dell’invasione dell’Ucraina, secondo l’analisi eseguita da Volocom su 3.695 parole con cui il presidente russo ha affrontato la situazione negli ultimi giorni.
Aggettivi più usati: sovietica: 10; comunista: 7; ucraine: 5; ucraini: 5; necessario: 4; russo: 4; ucraina: 4; vera: 4; amministrative: 3; civile: 3.
Nomi più usati: nazionalisti: 10; potere: 10; partito: 8; situazione: 8; autorità: 7; governo: 7; realtà: 7; repubbliche: 7; dollari: 6; guerra: 6.
Verbi più usati: cercando: 3; dare: 3; solleva: 3; succedendo: 3; affrontare: 2; aggiungere: 2; approfittato: 2; aumentate: 2; comprese: 2; creare: 2.
Parole più usate: Ucraina: 35; Russia: 24; Urss: 14; nazionalisti: 11; Lenin: 10; potere: 10; sovietica: 10; partito: 8; situazione: 8; autorità: 7.
Ore 8.57: la giunta birmana sta con Mosca
E ti pareva: la giunta militare del Myanmar sostiene la decisione della Russia di invadere l’Ucraina. Come ha detto il portavoce della giunta, generale Zaw Min Tun al New York Times, «la Russia ha fatto la sua parte per mantenere la sua sovranità, e penso che sia la cosa giusta da fare. La Russia è un grande Paese tra le potenze mondiali e sta dimostrando che gioca anche un ruolo principale nel mantenimento della pace mondiale».
Ore 8.43 - «Camion russi verso il centro di Kiev»
L’esercito russo avrebbe sequestrato due veicoli delle forze armate ucraine e i militari, indossate le uniformi ucraine, si starebbero spostando nel centro di Kiev. Sarebbero seguiti da una colonna di camion militari russi. Lo riferisce il viceministro della Difesa, stando a quanto riporta da Kiev l’Independent.
Ore 9.00 - Zelensky sente Johnson: «Rafforzare sanzioni»
«Oggi più che mai abbiamo bisogno del supporto dei partner». Così su Twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dopo aver sentito il primo ministro inglese Boris Johnson con il quale «abbiamo parlato degli attacchi insidiosi a Kiev da parte dell’aggressore». «Chiediamo un’efficace azione di contrasto alla Federazione Russa. Le sanzioni devono essere ulteriormente rafforzate».
Ore 9.28 - La Turchia: anche Mosca può bloccare il Mar Nero
Il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, ha dichiarato che la Turchia ha la facoltà di chiudere il passaggio degli Stretti dei Dardanelli e del Bosforo, che collegano Mediterraneo e Mar Nero, alle navi di Paesi in guerra, ma che la medesima facoltà spetta anche alla Russia. «Abbiamo ricevuto una richiesta formale da parte dell’Ucraina a chiudere il passaggio alle navi russe. L’accordo di Montreux parla chiaro (...) La Turchia, in caso sia neutrale, può applicare le proprie decisioni e chiudere gli stretti alle navi da guerra di Paesi coinvolti», ha dichiarato Cavusoglu in un’intervista al quotidiano Hurriyet. Ma tale diritto spetta anche alla Russia. «Se vietassimo il passaggio, dovremmo tenere in conto che anche la Russia ha lo stesso diritto. La Russia si è tutelata con le clausole 19, 20 e 21 e da Paese costiero ha il diritto di ottenere il permesso a far rientrare le navi da guerra presso le proprie basi», ha detto Cavusoglu.
Ore 9.32 - Pacchetto sanzioni, la prossima riunione Ue
Alle 15 si riuniranno a Bruxelles i ministri degli Esteri dell’Unione europea per adottare formalmente il nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russi, che lascia fuori quelli che erano ritenute misure pesanti: l’esclusione di Mosca dal sistema Swift per la transazioni nazionali e il settore energetico. Un risultato dettato, secondo le fonti di Bruxelles, dalle pressioni di Italia, Francia e Germania. Si lavora tuttavia già a un terzo pacchetto che potrebbe includere anche questi elementi.
Ore 9.34 - Mosca: pieno controllo di Chernobyl
«Ieri unità delle forze aviotrasportate russe hanno preso il pieno controllo del territorio nell’area della centrale nucleare di Chernobyl». Lo ha affermato il generale russo, Igor Konashenkov, in dichiarazioni riportate stamani da Sputnik in cui ha parlato di un «accordo con un battaglione distinto a difesa dell’impianto nucleare dell’Ucraina sulla sicurezza congiunta delle unità e del sarcofago della centrale nucleare di Chernobyl».
Ore 9.40 - Orban condanna le azioni dell’amico Putin
Il premier ungherese, Viktor Orban, in un video trasmesso al termine del vertice europeo convocato per discutere delle sanzioni contro Mosca: «Abbiamo tutti condannato le azioni belligeranti della Russia contro l’Ucraina» e «deciso di imporre sanzioni congiunte». Ma tali misure «non colpiranno l’energia», così che «le forniture di gas in Ungheria e in altri Stati vengano garantite».
Ucraina-Russia, ultime notizie sulla guerra. Zelensky: «Infranti piani russi, nessun burattino a Kiev». Francesco Battistini, Andrea Nicastro, Paolo Foschi, Redazione Online su Il Corriere della Sera il 26 febbraio 2022. La guerra fra la Russia e l’Ucraina è entrata nel terzo giorno: le truppe di Mosca hanno lanciato l’assedio a Kiev, dove il presidente Zelensky prova a resistere. Putin invita i militari di Kiev a rovesciare il governo e a prendere il controllo del Paese.
Russia e Ucraina sono al terzo giorno di guerra, e in queste ore si combatte a Kiev: il reportage dell’inviato Francesco Battistini.
Il presidente ucraino Zelensky ha rifiutato l’offerta di evacuazione degli Usa e ha invitato la popolazione a «non deporre le armi»: «La lotta è qui», ha detto agli Usa, «servono munizioni, non un passaggio per lasciare l’Ucraina».
I russi nel secondo giorno di guerra hanno intensificato gli attacchi lungo le direttrici strategiche e hanno cominciato a sbarcare truppe aviotrasportate. La resistenza ucraina però - secondo informazioni diffuse dal governo britannico — è riuscita a rallentare significativamente l'avanzata russa, e Mosca non avrebbe centrato gli obiettivi che si era prefissata. (Qui un approfondimento sul tema: cosa succede se la Russia vince in Ucraina?)
Il consiglio di sicurezza dell’Onu non ha approvato una risoluzione di condanna nei confronti dalla Russia per il diritto di veto esercitato da Mosca, ma la Cina si è comunque astenuta anziché schierarsi al fianco di Putin. Intanto l’ambasciatore russo a Mosca ha annunciato che l’operazione militare «presto raggiungerà gli obiettivi prefissati».
Sul tema delle sanzioni, Italia e Cipro hanno appoggiato l'esclusione della Russia dal sistema SWIFT: qui si spiega che cos'è e perché sarebbe un colpo pesante per l'economia ela finanza russe.
I Paesi occidentali — dall’Unione europea alla Gran Bretagna, agli Stati Uniti — hanno comunque varato pacchetti di sanzioni «molto dure» contro la Russia; l'Ue ha deciso di congelare i beni di Putin e Lavrov. (Qui le conseguenze economiche, militari e umanitarie per l’Italia)
Le motivazioni della crisi sono spiegate in questo approfondimento Qui una intervista all’ex campione del mondo di scacchi Garry Kasparov: «Per Putin questa guerra può essere la fine, ma dovete agire».
Ore 0.56 - Kiev rivendica abbattimento di aereo con truppe russe
Un cargo russo IL-76, utilizzato per il trasporto truppe, sarebbe stato abbattuto intorno alla mezzanotte ora locale da un caccia Su-27 dell’aeronautica militare ucraina. Lo comunica lo stato maggiore di Kiev che riconosce come nella città di Vasylkiv, a sud della capitale, siano in corso «duri combattimenti mentre gli invasori cercano di fare atterrare» aeromobili carichi di soldati. In precedenza le forze armate avevano comunicato
Ore 1.23 - Zelensky dopo voto Onu: il mondo è con noi
«Mentre la Russia continua ad attaccare Kiev, la bozza di risoluzione è stata sostenuta da un numero senza precedenti di Stati membri dell’Onu. Questo dimostra: il mondo è con noi, la verità è con noi, la vittoria sarà nostra!». Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Twitter.
che il sistema missilistico antiaereo ucraino S-300 aveva abbattuto un elicottero russo e un caccia Su-25.
Ore 1.26 - Washington Post: Usa pronti a aiutare Zelensky a lasciare il Paese
Gli Stati Uniti sono pronti ad aiutare il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky a lasciare Kiev per evitare di essere catturato o ucciso dalle forze russe. Finora però Zelensky ha rifiutato. Lo riporta il Washington Post citando fonti americane e ucraine.
Ore 1.28 - Kiev, bambina nasce nel rifugio ricavato nella metropolitana
Hanno fatto il giro del mondo in poche ore le immagini della metropolitana di Kiev diventata rifugio per i residenti della capitale ucraina dall’inizio dell’operazione militare russa. E nelle scorse ore proprio in quei cunicoli diventati riparo dalla guerra una donna avrebbe dato alla luce una bambina di nome Mia. La vicenda è stata raccontata da un gruppo aperto su Telegram, riferisce la Bbc.
Ore 1.42 - Russia all’Onu: nostri obiettivi militari presto saranno raggiunti
Gli obiettivi dell’operazione speciale della Russia in Ucraina saranno presto raggiunti. Lo ha detto l’ambasciatore russo all’Onu, Vassily Nebenzia, durante la riunione del Consiglio di Sicurezza.
Ore 2.14 - Nuove esplosioni a Kiev, scontri a sud della capitale
Nuove esplosioni sono avvertite vicino Kiev e scontri violenti si starebbero verificando nel sud della capitale Ucraina. Lo riporta Cnn.
Ore 2.54 - Esplosioni e spari in diverse zone di Kiev
Oltre 50 esplosioni e pesanti colpi di mitragliatrice sono stati segnalati nelle aree di Shulyavka e vicino allo Zoo di Kiev. Sono stati anche segnalati forti spari vicino alla stazione della metropolitana Beresteiska, non lontana da una struttura militare ucraina. Lo riporta il Kyiv Independent. Secondo fonti locali, sarebbero entrati in azione anche in città i parà russi, ma la notizia non è ancora confermata a livello ufficiale.
Ore 3.05 - Il Kazakistan dice no all’invio di truppe al fianco della Russia
Il Kazakistan, uno dei più stretti alleati della Russia, non ha risposto positivamente alla richiesta di Mosca che le sue truppe si uniscano all’offensiva in Ucraina. Lo riferisce l’emittente Nbc, che cita sue fonti. L’ex repubblica sovietica ha anche fatto sapere che non riconosce le repubbliche separatiste sostenute dalla Russia, utilizzate dal presidente Vladimir Putin come pretesto per l’aggressione in Ucraina.
Ore 3.09 - I russi attaccano centrale elettrica per lasciare Kiev al buio
Secondo il servizio comunicazioni del governo ucraino, sono in corso scontri in un sobborgo orientale della capitale, Kiev: «Il nemico sta cercando di attaccare una centrale elettrica CHP-6 vicino a Troieschyna», è forse il tentativo di lasciare la città senza luce elettrica. Esplosioni anche a Ovest e Sud della città. Sono state sentite esplosioni anche vicino a piazza Maidan.
Ore 3.45 - La Cina avvia il piano di evacuazione dei propri cittadini
La Cina ha attivato il piano di evacuazione dei connazionali presenti in Ucraina: in una nota, l’ambasciata cinese a Kiev ha assicurato che «tutti torneranno immediatamente a casa non appena le condizioni di volo potranno garantire la loro sicurezza». L’ambasciata aveva annunciato giovedì l’organizzazione di voli charter per evacuare i cittadini cinesi che desideravano lasciare il Paese, senza fornire dettagli in merito alla data dei voli.
Ore 3.17 - S&P abbassa il rating della Russia, effetto sanzioni
L’agenzia S&P taglia il rating della Russia a `BB+´ e lo pone sotto osservazione con implicazioni negative. «Riteniamo che le sanzioni annunciate potrebbe avere effetti significativi diretti e indiretti sull’attività economica, la fiducia e la stabilità finanziaria. C’è un’alta incertezza sull’evoluzione del conflitto geopolitico e di ulteriori sanzioni, ma anche sulle ripercussioni economiche e finanziarie delle restrizioni esistenti», afferma S&P.
Ore 3.38 - Le forze ucraine: respinto attacco russo a Kiev
Le forze armate ucraine hanno dichiarato di aver respinto un «attacco» notturno dei soldati russi contro una delle loro postazioni su Victory Avenue, una delle principali arterie di Kiev. «L’attacco è stato respinto», ha detto l’esercito ucraino, in un messaggio sul proprio account Facebook, senza fornire ulteriori dettagli sul luogo esatto di questo scontro.
Ore 4.35 - Cnn: Usa temono che Kiev a breve cadrà sotto il controllo dei russi
Gli Stati Uniti temono che la Russia possa prendere a breve il controllo di Kiev. Lo riporta la Cnn citando alcune fonti. Le truppe russe si starebbero avvicinando alla città.
Ore 4.47 - Usa valutano l’ipotesi di escludete la Russia da Swift
Gli Stati Uniti stanno seriamente considerando l’ipotesi di espellere la Russia da Swift, idea che ormai anche gli europei sembrerebbero prendere in considerazione. Lo riporta l’agenzia Bloomberg citando alcune fonti, secondo le quali Biden potrebbe cercare di spingere per una direttiva dell’Ue necessaria per vietare Swift alla Russia. La Casa Bianca sta discutendo dell’ipotesi con la Fed, che siede nell’organismo di supervisione di Swift.
Ore 4.51 - Cina: sì alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina
Rispetto e salvaguardia di sovranità e integrità territoriale «valgono anche per l’Ucraina»: è uno dei 5 punti della posizione cinese sulla crisi Russia-Ucraina esposta dal ministero degli Esteri Wang Yi nelle telefonate avute con l’Alto rappresentante Ue Josep Borrell, la ministra degli Esteri britannica Liz Truss ed Emmanuel Bonne, consigliere diplomatico di Macron. Gli altri punti sono: «le legittime richieste di sicurezza della Russia», la moderazione contro l’escalation, la soluzione diplomatica (sì a colloqui Ucraina-Russia) e un no alle risoluzioni `leggere´ Onu sull’uso di forza e sanzioni ai sensi del Capitolo VII.
Ore 5.01 - L’esercito ucraino: a Kiev stiamo fermando l’orda
«Stiamo fermando l’orda nel miglior modo possibile, la situazione a Kiev è sotto il controllo delle forze armate ucraine e dei nostri cittadini»: lo ha affermato il segretario del Consiglio di sicurezza ucraino Oleksiy Danilov, secondo quanto riporta il Kyiv independent.
Ore 5.57 - Fonti del governo confermano combattimenti in corso a Kiev
Funzionari governativi ucraini hanno confermato che a Kiev «sono in corso combattimenti di strada contro gli invasori russi, esortano i residenti a cercare riparo».
Ore 6.26 - Tv ucraina: Zelensky è a Kiev e guida la resistenza
Il presidente esterno Volodymyr Zelensky si trova nella capitale e sta guidando personalmente la resistenza di Kiev all’invasione russa. Lo ha fatto sapere l’emittente televisiva di Stato Dom. Intanto i media ucraini hanno diffuso la notizia di una ennesima vittoria sulle forze russe nella capitale. La 101/a brigata ucraina ha distrutto una colonna russa formata da due auto, due camion con carri armati e un altro carro armato, neutralizzati vicino alla stazione di Beresteiska.
Ore 6.54 - Biden approva aiuti militari a Kiev per 350 milioni di dollari
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha approvato l’erogazione di 350 milioni di dollari in aiuti militari all’Ucraina. Lo ha annunciato la Casa Bianca. Biden ha autorizzato il Dipartimento di Stato a dare fino a 250 milioni di dollari in aiuti generali all’Ucraina e fino a 350 milioni per «servizi di difesa», tra cui addestramento e istruzione militare. L’annuncio è arrivato al termine di una telefonata fra il presidente degli Stati Uniti e il suo omologo ucraino, Volodymir Zelenski.
Ore 7.01 - Sono 100 mila i profughi ucraini già scappati all’estero
Circa 100.000 ucraini hanno lasciato le loro case e diverse migliaia sono fuggite all’estero per sfuggire all’invasione russa. Lo affermano fonti Onu, su dati al 24 febbraio. Oltre 100.000 ucraini sono stati costretti a lasciare le loro case e sono sfollati all’interno del Paese, mentre diverse migliaia si sono diretti verso Polonia, Ungheria, Slovacchia, Moldavia e Romania. Nei giorni successivi all’invasione sono stati segnalati pesanti ingorghi sulle strade in direzione ovest con migliaia di persone che hanno continuato a lasciare le loro case.
Ore 7.10 - Zelensky rifiuta l’offerta Usa di evacuazione: «La lotta è qui»
Zelensky ha rifiutato l’offerta di evacuazione degli Usa, secondo quanto riferito da un alto funzionario governativo. «La lotta è qui», ha detto, spiegando che «servono munizioni anticarro, non un passaggio» per lasciare l’Ucraina.
Ore 7.15 - L’appello di Zelensky: «Non deponete le armi, difendiamo Kiev»
Il presidente ucraino Zelensky ha fatto un nuovo drammatico appello chiedendo di non deporre le armi e di continuare a difendere la capitale, Kiev. «Io sono qui, non credete alle fake news», ha detto in un video postato sui social. «Non deponiamo le armi, continuiamo a difendere il nostro Paese».
Ore 7.35 - La Russia spara missili da crociera contro l'Ucraina
La Russia ha reso noto di aver preso di mira «infrastrutture militari ucraine» con missili da crociera, un altro «salto» drammatico nella tipologia di armamenti impiegati in questa guerra. Ci sono notizie di esplosioni all'aeroporto Sikorsky di Kiev.
«Durante la notte, le forze armate della Federazione russa hanno lanciato un attacco con armi di precisione a lungo raggio utilizzando missili da crociera lanciati dall'aria e dal mare contro le infrastrutture militari dell'Ucraina», ha dichiarato in tv il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov.
Ore 7.39 - L'Ucraina: «Stanno arrivando armi dai nostri partner»
«Un nuovo giorno in prima linea diplomatica è iniziato con una conversazione con (il presidente francese, ndr) atEmmanuel Macron. Armi ed equipaggiamenti da parte dei nostri partner stanno arrivando in Ucraina. La coalizione contro la guerra sta funzionando!», ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Le modalità per far arrivare armi all'Ucraina stanno diventando sempre più complesse, visto che lo spazio aereo su Kiev è controllato dai russi e la situazione è molto pericolosa anche nel resto del Paese. La strada più semplice è il passaggio dalla Polonia, che ieri ha già inviato un camion di munizioni.
Ore 8.10 — I «missili russi hanno colpito un palazzo» a Kiev
Ore 8.02 - Mosca: «Melitopol è sotto il nostro controllo»
Il ministero della Difesa a Mosca ha comunicato che l’esercito russo ha conquistato la città di Melitopol, nell’Ucraina sud occidentale, vicino alla Crimea. Il governo russo afferma anche di aver distrutto «821 obiettivi militari» in Ucraina, tra cui.
Le autorità ucraine hanno affermato che un missile russo ha colpito un edificio residenziale nel centro di Kiev. Il sindaco Vitali Klitschko ha pubblicato il video dell’impatto.
Il palazzo è squarciato su un lato e diversi appartamenti hanno le finestre distrutte.
Una foto mostra due soccorritori che trasportano una donna lontano dalla scena, con altri lavoratori che corrono sullo sfondo.
Ore 9.00 - I feriti a Kiev, e l’appello a «fermare i criminali»
Secondo informazioni riportate dal sindaco di Kiev, almeno cinque persone tra cui 2 bambini sono rimaste ferite negli attacchi russi alla capitale nella notte. Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha detto che la città «è sopravvissuta» a un’altra notte di attacchi da parte della Russia, ma ha chiesto di «isolare Mosca dal mondo intero»: «Chiedo al mondo di isolare completamente la Russia, espellere gli ambasciatori, imporre un embargo petrolifero, rovinare la sua economia. Fermate i criminali di guerra russi».
Ore 9.30 - Riconquistata la centrale idroelettrica della Capitale
Le forze ucraine hanno affermato di aver riconquistato la centrale idroelettrica di Kiev dopo un duro scontro con le forze russe, che in precedenza l’avevano occupata: lo ha reso noto il ministro dell’Energia, Herman Halushchenko. Il ministro ha aggiunto che il personale della centrale ha lasciato i rifugi ed è tornato al lavoro.
Ore 9.45 - La Polonia rifiuta di giocare le Qualificazioni mondiali contro la Russia
La Federazione calcio polacca ha annunciato che non giocherà la gara valida per le qualificazioni ai mondiali di calcio contro la Russia.
Ore 10:07 - La situazione umanitaria
In Ucraina la situazione è sempre più grave con la capitale Kiev sotto assedio, si temono sempre più vittime civili e il rischio di una catastrofe umanitaria. Sono già centinaia di migliaia sfollati e rifugiati nei Paesi limitrofi. In questo quadro è sempre più difficile l’opera di soccorso della Caritas in Ucraina che moltiplica gli sforzi per far fronte ai bisogni immediati, ma anche per dare ascolto e sostegno psicologico alla popolazione sconvolta dalla follia della guerra. La Caritas ha messo a disposizione 100 mila euro per i bisogni immediati. (qui la guida come aiutare).
Ore 10.22 - La Gran Bretagna: «La resistenza di Kiev sta reggendo»
Un alto funzionario del governo britannico ha detto alla BBC che la resistenza ucraina sta rallentando in modo significativo l’invasione russa, e che Mosca non ha finora raggiunto gli obiettivi che si era inizialmente prefissata. I combattimenti a Kiev, ha detto, vedono impegnate le sole Forze speciali russe, e non le truppe dell’esercito, che sono ancora in marcia. James Heappey, del ministero della Difesa britannico, ha detto che «la resistenza ucraina all’avanzata russa è straordinaria. Tutti gli obiettivi di Mosca - di prendere Kharkiv, Kherson , Mariupol, Sumy e anche Melitopol, che l’esercito russo dice di avere conquistato — sono al momento falliti. Le colonne di mezzi armati che sono in marcia per raggiungere Kiev sono ancora lontane — e a tenercele è l’incredibile resistenza ucraina».
Ore 1o.27 - Zelensky sente Draghi, Italia sostiene la disconnessione della Russia dallo Swift «Questo è l’inizio di una nuova pagina nella storia dei nostri Stati, Ucraina e Italia. Il presidente del Consiglio Mario Draghi in una conversazione telefonica ha sostenuto l’uscita della Russia da Swift, la fornitura di assistenza alla difesa. L’Ucraina deve entrare a far parte dell’Ue». Lo scrive su twitter il presidente ucraino Zelensky. Palazzo Chigi ha poi precisato che il presidente Zelensky «ha confermato il chiarimento totale del malinteso di comunicazioni avvenuto ieri e ha ringraziato il Presidente Draghi per il suo sostegno e per la forte vicinanza e amicizia tra i due popoli». I due presidenti - si aggiunge - hanno concordato di restare in stretto contatto nell’immediato futuro.
Ore 10.32 - Kiev, 198 morti tra cui 3 bambini da inizio invasione
«Il bilancio delle vittime finora dell’invasione russa dell’Ucraina è di almeno 198, tra i quali tre bimbi». Lo ha reso noto il ministero della salute ucraino, secondo quanto riporta il Guardian.
Ore 10.40- Stella hockey russo Ovechkin lancia appello per la pace
La stella russa di hockey su ghiaccio, Alexander Ovechkin, che gioca nella Nhl con i Washington Capitals ha rotto il silenzio per affrontare il tema del conflitto in corso tra la Russia e l’Ucraina e ha lanciato un appello per la pace nel corso di una conferenza stampa. «Ho molti amici in Russia e Ucraina ed è difficile vedere la guerra. Spero che presto tutto questo finisca e ci possa essere pace nel mondo intero», ha detto l’atleta. Ovechkin, sostenitore di Putin, sembrava visibilmente sconvolto quando gli è stato chiesto cosa pensasse della crisi.
Ore 10.43 - L e forze ucraine hanno respinto un attacco di 60 paracadutisti russi vicino a Leopoli, riferisce Reuters. Il sindaco di Leopoli, Andriy Sadovyi, ha detto che i soldati russi si sarebbero ritirati dopo essersi scontrati con l’esercito a Brody, nell’Ucraina occidentale, a circa 65 miglia dalla città.
Ore 10.47 - Zelensky sente von der Leyen: «Sostegno dall’Ue»
«L’Ucraina sta combattendo l’invasore con le armi in mano, difendendo la sua libertà e il futuro europeo. Ho discusso con Von der Leyen di un’assistenza efficace al nostro paese da parte dell’Unione Europea in questa lotta eroica. Credo che anche l’UE scelga l’Ucraina». Così su Twitter il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky
Ore 10.53 - Cipro non bloccherà messa al bando Russia da Swift
Cipro non bloccherà la decisione di mettere al bando la Russia dal sistema internazionale dei pagamenti Swift (qui perché è importante): lo ha annunciato oggi in un tweet il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba. «Ce l’abbiamo fatta - ha scritto il ministro - Cipro ha confermato che non bloccherà la decisione di mettere al bando la Russia da Swift. La diplomazia ucraina continua a lavorare 24 ore su 24, 7 giorni su 7 per prendere decisioni importanti e proteggere l’Ucraina dagli invasori russi».
Ore 10.58 - Esodo di profughi, 15 km di coda a confine con Romania
Prosegue l’esodo di rifugiati ucraini verso la Romania, in particolare al valico di frontiera di Porubne-Siret, dove nella notte le tv locali parlavano di una coda lunga 15 km. Oggi il ministero degli Esteri di Bucarest ha invitato la popolazione a usare anche altri valichi. È prevista per oggi una nuova ondata di arrivi. Sono in particolare le famiglie ad abbandonare l’Ucraina: i media riportano molti di casi di uomini che accompagnano alla frontiera mogli e figli e tornano indietro per combattere contro i russi. Molti arrivano a piedi da località limitrofe. E sono accolti dalla popolazione con pasti caldi.
Ore 11.06 - Cnn, fumo su ponte tra aree controllate da russi e Ucraina
Un ponte che collega le aree controllate dai russi all’Ucraina è completamente avvolto dal fumo. Lo scrive la Cnn precisando che bombardamenti hanno colpito la città di Kherson, in Ucraina, a nord della penisola di Crimea, dalle 8 del mattino e che intorno alle 11 ora locale la struttura era avvolta dal fumo che ha investito dei veicoli blindati sul ponte che si muovevano verso il lato ucraino. La Cnn però non è in grado di confermare a chi appartengano i veicoli.
Ore 11.13 - Primo effetto sanzioni, bloccata nave russa nella Manica
Una nave commerciale che trasportava veicoli a San Pietroburgo, sospettata di appartenere a una compagnia russa presa di mira dalle sanzioni imposte dall'Ue contro Mosca, è stata dirottata a Boulogne-sur-Mer (Passo di Calais). Lo ha detto all'Afp la prefettura marittima. La barca di 127 metri, intercettata dalla dogana al largo di Honfleur durante la notte da venerdì a sabato, è «fortemente sospettata di essere legata agli interessi russi presi di mira dalle sanzioni», ha precisato Ve'ronique Magnin, responsabile regionale delle comunicazioni della prefettura marittima.
Ore 11.30- L'ex presidente russo Dmitry Medvedev ha affermato che la Russia potrebbe tagliare i rapporti diplomatici con l'Occidente. Nei post sui social media, ha affermato che è ora di «bloccare le ambasciate» e che Mosca continuerà la sua campagna in Ucraina . Ha affermato che la sospensione dell'adesione della Russia al Consiglio d' Europa potrebbe significare che la Russia ripristinerà la pena di morte.
Ore 11.43 - Ucraina: Zelensky, infranti piani Mosca, no burattini a Kiev
Gli occupanti volevano bloccare il centro del nostro stato e mettere i loro burattini qui come a Donetsk. Abbiamo infranto i loro piani». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlando alla nazione in un videomessaggio pubblicato sul suo canale Telegram
Ore 11.53 - Mosca attacca Zelensky, «è già fuggito da Kiev»
Mosca attacca il presidente ucraino e sostiene che Volodymyr Zelensky ha in realtà già lasciato Keiv ieri con il suo entourage e si trova adesso a Leopoli: non solo, ma tutti i video che Zelensky ha diffuso sui social nelle ultime ore dalla capitale, secondo Mosca, sarebbero stati pre-registrati. Lo afferma, riporta la Tass, il presidente della Camera bassa del Parlamento russo (Duma), Vyacheslav Volodin. «Zelensky è fuggito frettolosamente da Kiev. Già ieri non si trovava nella capitale ucraina. È fuggito con il suo entourage a Leopoli, dove è stato fornito alloggio a lui e ai suoi assistenti», ha scritto oggi Volodin sul suo canale Telegram, aggiungendo che tutti i video di Zelensky da Kiev pubblicati sui social media sono stati pre-registrati.
Ore 11.45 - Zelensky, Berlino e Budapest siano coraggiosi su Swift
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto a Berlino e a Budapest di avere il «coraggio» di escludere la Russia da Swift. «Abbiamo rovinato i piani della Russia», ha aggiunto, esortando i russi a fare pressione sul presidente Vladimir Putin a fermare la guerra.
Ore 11.50- Zelensky: «Ci siamo guadagnati il diritto di entrare in Ue»
Il presidente ucraino Vladimir Zelensky, è apparso in un video postato pochi minuti fa. A Kiev, ha spiegato, il governo e l'esercito hanno il controllo dei «punti chiave della città». Ha aggiunto che il popolo ucraino si è «guadagnato il diritto» all'adesione all'Unione europea e questo sarebbe un «momento chiave di sostegno». Zelensky, che si ritiene sia ancora a Kiev, ha aggiunto che spera che l'Ungheria e la Germania «abbiano il coraggio» di boicottare l'uso da parte della Russia del sistema di messaggistica interbancario Swift. Ha concluso la sua dichiarazione con una chiamata alle armi, aggiungendo: «Dobbiamo fermare questa guerra, possiamo vivere in pace».
Ore 12.13 - Estonia chiude spazio aereo ai russi
L’Estonia ha deciso di chiudere il suo spazio aereo agli aerei russi: lo ha annunciato oggi il ministro degli Affari economici e delle infrastrutture, Taavi Aas, riporta la Tass.
Ore 12.22- Mosca chiede spiegazioni a Parigi sulla nave fermata
L’ambasciata russa in Francia ha chiesto spiegazioni alle autorità francesi in merito al sequestro della nave russa nella Manica. Lo riporta l’agenzia di stampa russa Ria Novosti.
Ore 12.23 - Zelensky: «Abbiamo infranto i piani russi»
Mentre la Russia diffonde messaggi su una presunta fuga del presidente ucraino, Zelensky invia un videomessaggio in cui sottolinea che «gli occupanti (russi, ndr) volevano bloccare il centro del nostro Stato e mettere i loro burattini qui come a Donetsk. Abbiamo infranto i loro piani».
Ucraina - Russia, le news di oggi. Spari ed esplosioni a Kiev. Zelensky: "Abbiamo respinto l'attacco. I russi hanno perso 3.500 soldati, arrivano armi dai nostri partner". Flavio Bini, Anna Lombardi, Daniele Castellani Perelli, Piera Matteucci su La Repubblica il 26 febbraio 2022.
Notte di scontri nella zona dello zoo, il presidente ucraino non lascia la città: "Le città chiave sono controllate dal nostro esercito". Mosca: "Abbiamo preso Melitopol".
Ancora esplosioni a Kiev in quella che il presidente ucraino aveva definito la notte più dura. Dopo che il presidente russo Vladimir Putin ieri aveva invitato l'esercito ucraino a ribellarsi, in serata erano circolate voci di un possibile negoziato con Zelensky. Invece durante la notte si sino susseguiti gli scontri nella zona dello zoo. Intanto la Casa Bianca ha chiesto al Congresso 6,4 miliardi di dollari per assistere l'Ucraina.
00.00 Si allarga divieto traffico aereo russo, Gb bandisce jet privati
Il Regno Unito ha appena bandito i jet privati russi dal suo spazio aereo, dopo aver annunciato giovedì che anche la compagnia di bandiera russa Aeroflot sarebbe stata bandita.
Lo riporta la Bbc. La Russia ha risposto venerdì vietando le compagnie aeree britanniche. Anche altri paesi hanno vietato il traffico aereo russo. La Bulgaria ha fatto sapere che nessun aereo russo può entrare nel suo spazio aereo da sabato e la Polonia e la Repubblica Ceca hanno agito allo stesso modo. La compagnia aerea russa S7, tra le più grandi del Paese, ha cancellato tutti i voli per l'Europa fino al 13 marzo proprio a causa della chiusura dello spazio aereo.
00.01 Zelensky, il nostro obiettivo è fermare il bagno di sangue
"Il nostro obiettivo principale è mettere fine a questo bagno di sangue", dice il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso diffuso in video questa sera.
"Il nemico ha sostenuto notevoli perdite - continua - gli ucraini stanno resistendo eroicamente contro l'aggressione che non è giustificata".
00.02 Wall Street sconsiglia Russia fuori da Swift
Alcune delle maggiori banche di Wall Street consigliano a Washington di non espellere la Russia da Swift: farlo avrebbe un pesante impatto sull'economia globale. Secondo quanto riportato dall'agenzia Bloomberg, le maggiori banche hanno suggerito ai legislatori e all'amministrazione Biden di procedere con altri tipi di sanzioni per punire la Russia sull'invasione dell'Ucraina.
00.07 Usa pronti ad aiutare Zelensky a lasciare Kiev
Gli Stati Uniti sono pronti ad aiutare il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky a lasciare Kiev per evitare di essere catturato o ucciso dalle forze russe.Finora però Zelensky ha rifiutato. Lo riporta il Washington Post citando fonti americane e ucraine.
00.38 Presidente ucraino: "Con noi un numero senza precedenti di Stati"
"Mentre la Russia continua ad attaccare Kiev, la bozza di risoluzione è stata sostenuta da un numero senza precedenti di Stati membri dell'Onu. Questo dimostra: il mondo è con noi, la verità è con noi, la vittoria sarà nostra!". Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Twitter.
00.40 Casa Bianca chiede al Congresso 6,4 miliardi
La Casa Bianca ha detto al Congresso di aver bisogno di 6,4 miliardi di dollari di nuovi fondi per assistere l'Ucraina. Circa 2,9 miliardi delle risorse andranno in aiuti umanitari e di sicurezza, mentre 3,5 miliardi sono per il Pentagono. La Casa Bianca ha comunque precisato che la stima dei fondi richiesti potrebbe cambiare.
00.44 Sanzioni Usa a ministro difesa russo e generale Gerasimov
Nel mirino delle sanzioni americane finiscono anche il capo dello Stato Maggiore russo Valery Gerasimov e il ministro della difesa russo Serghiei Shoigu. Lo annuncia il Tesoro americano, la cui lista di sanzioni include anche il presidente Vladimir Putin e il ministro degli Esteri Sergei Lavrov.
00.47 Kiev, bimba nasce in stazione metro usata come rifugio
Nella metropolitana di Kiev, usata come rifugio, è venuta alla luce una neonata alla quale è stato dato il nome di Mia. Lo riferiscono media locali. Non si sa in quale stazione della metro sia nata. Attraverso i social, gli utenti hanno fatto gli auguri alla piccola e ai genitori. "Mentre le granate rimbombano nel cielo - hanno scritto - stanno nascendo piccoli ucraini".
00.50 Ue vieta export a Mosca di aerei e pezzi di ricambio
L'Ue ha introdotto un divieto di esportazione alla Russia per beni e tecnologia nell'industria aeronautica e spaziale, nonché un divieto di fornire servizi assicurativi e di riassicurazione e manutenzione relativi a tali beni e tecnologia. L'Ue vieterà inoltre la fornitura della relativa assistenza tecnica e finanziaria. È quanto deciso dal Consiglio Affari esteri Ue che ha approvato il secondo pacchetto di sanzioni contro la Russia. Questo divieto di vendita di tutti gli aeromobili, pezzi di ricambio e attrezzature alle compagnie aeree russe degraderà uno dei settori chiave dell'economia russa e della connettività del paese, poiché i tre quarti dell'attuale flotta aerea commerciale russa sono stati costruiti nell'Ue, negli Stati Uniti e in Canada.
00.57 Russia a Onu,obiettivi operazione saranno presto raggiunti
Gli obiettivi dell'operazione speciale della Russia in Ucraina saranno presto raggiunti. Lo ha detto l'ambasciatore russo all'Onu, Vassily Nebenzia, durante la riunione del Consiglio di Sicurezza
01.01 Ue, stop a visti agevolati per funzionari e persone d'affari
Diplomatici, altri funzionari russi e persone d'affari russi non potranno più beneficiare delle disposizioni sull'agevolazione del visto, che consentono un accesso privilegiato all'Ue. Questa decisione non riguarderà i normali cittadini russi. La decisione entra in vigore il giorno dell'adozione. È quanto deciso dal Consiglio Affari esteri Ue che ha approvato il secondo pacchetto di sanzioni contro la Russia.
01.09 Guterres: "I soldati devono tornare nelle caseme"
"L'Onu è nata dalla guerra per porre fine alla guerra. Oggi quell'obiettivo non è stato raggiunto ma non dobbiamo mai arrenderci, dobbiamo dare un'altra possibilità alla pace, i soldati devono tornare nelle caserme". Lo ha detto il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, dopo il veto russo alla risoluzione che condannava la sua aggressione dell'Ucraina.
01.11 Kiev, abbattuto cargo con parà a bordo
L'Ucraina sostiene di aver abbattuto un aereo russo Ilyushin Il-76 con paracadutisti a bordo nell'area di Vasilkov dove sono in corso pesanti combattimenti. Lo ha reso noto, secondo l'agenzia locale Unian, il comandante in capo delle forze armate ucraine che ha definito l'accaduto "una vendetta" per l'abbattimento di un aereo con paracadutisti ucraini all'aeroporto di Luhansk nel 2014
01.15 Ue limita accesso capitali russi a mercati finanziari europei
Il pacchetto di sanzioni adottato dal Consiglio Affari esteri Ue contro la Russia amplia ulteriormente le restrizioni finanziarie esistenti, tagliando così l'accesso russo ai più importanti mercati dei capitali. Vieta inoltre la quotazione e la fornitura di servizi in relazione ad azioni di entità statali russe nelle sedi di negoziazione dell'Ue. Introduce nuove misure che limitano in modo significativo gli afflussi finanziari dalla Russia verso l'Ue, vietando l'accettazione di depositi superiori a determinati valori da cittadini o residenti russi, la detenzione di conti di clienti russi da parte dei depositari centrali di titoli dell'Ue, nonché la vendita di titoli denominati in euro a clienti russi. Queste sanzioni riguarderanno il 70% del mercato bancario russo e le principali società statali, anche nel campo della difesa. Aumenteranno i costi finanziari della Russia, aumenteranno l'inflazione ed eroderanno gradualmente la base industriale russa. Inoltre, vengono prese misure per impedire che le fortune dell'élite russa vengano nascoste in rifugi sicuri in Europa.
01.21 Guterres nomina coordinatore delle crisi Onu per l'Ucraina
Il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres ha nominato Amin Awad del Sudan come vice segretario generale nel ruolo di Coordinatore delle crisi delle Nazioni Unite per l'Ucraina.
01.26 Guterres, 'Oggi Onu non ha raggiunto obiettivo'
"Le Nazioni Unite sono nate dalla guerra per porre fine alla guerra. Oggi quell'obiettivo non è stato raggiunto. Ma non dobbiamo mai arrenderci. Diamo un'altra possibilità alla pace". Lo scrive su Twitter il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres, commentando la risoluzione di condanna - bloccata dal veto russo - per l'aggressione di Mosca all'Ucraina nel Consiglio di Sicurezza.
01.32 Zelensky, veto Russia all'Onu è una macchia di sangue
"Il veto di della Russia è una macchia di sangue sulla targa nel Consiglio di sicurezza dell'Onu, sulla mappa dell'Europa e sul mondo". Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Twitter.
01.34 Il presidente del Guatemala ordina il rientro dell'ambasciatore in Russia
Il presidente del Guatema, Alejandro Giammattei, ha richiamato il suo ambasciatore Guisela Atalida Godinez Sazo, esprimendo il supporto all'Ucraina
01.39 Kiev, abbattuti un elicottero e un aereo d'attacco russi
"Il sistema missilistico antiaereo S-300 dell'Aeronautica militare delle forze armate dell'Ucraina ha abbattuto due obiettivi nemici: un elicottero e un aereo d'attacco Su-25 delle forze di occupazione russe". Lo rende noto il comando dell'Aeronautica militare delle forze armate ucraine su Facebook. In precedenza è stato riferito che l'Ucraina ha abbattuto un caccia russo Su-25 vicino a Kalinovka nella regione di Vinnytsia.
01.41 In Gazzetta decreto per militari in missioni Nato
La Gazzetta Ufficiale ha pubblicato il decreto legge che che autorizza, fino al 30 settembre 2022, la partecipazione di personale militare alle iniziative della NATO per l'impiego della forza ad elevata prontezza, denominata Very High Readiness Joint Task Force (VJTF). È autorizzata, per l'anno 2022, la prosecuzione della partecipazione di personale militare al potenziamento dei seguenti dispositivi della NATO: a) dispositivo per la sorveglianza dello spazio aereo dell'Alleanza; b) dispositivo per la sorveglianza navale nell'area sud dell'Alleanza; c) presenza in Lettonia (Enhanced Forward Presence); d) Air Policing per la sorveglianza dello spazio aereo dell'Alleanza. Complessivamente il decreto legge, che è già in vigore, stanzia 177 milioni di euro per il 2022.
01.49 Notte in rifugio improvvisato per 65 orfani di Leopoli
"Stanotte siamo scesi nel rifugio. È una cosa terribile, i bambini hanno il terrore di dormire di sopra nelle camere. Hanno paura perché volano gli aerei, non si sa cosa può accadere di notte. Per questo abbiamo deciso di preparare un rifugio sottoterra dove passeremo tutta la notte". Lo dice don Mykhaylo Chaban, salesiano e direttore della Casa famiglia Pokrova di Leopoli, che ospita circa 65 bambini orfani
02.12 Nuove esplosioni vicino Kiev, scontri più a sud
Nuove esplosioni sono avvertite vicino Kiev e scontri violenti si starebbero verificando nel sud della capitale Ucraina. Lo riporta Cnn
02.13 La Francia invierà 500 soldati in Romania
La Francia sta per schierare 500 militari come forza Nato in Romania, dopo che la Russia ha invaso la vicina Ucraina. Lo ha annunciato il capo di stato maggiore dell'esercito. "La Nato ha deciso di rafforzare la sua presenza per dare un segnale molto chiaro di solidarietà strategica posizionandole forze in Romania", ha detto Thierry Burkhard a Radio France Internationale e all'emittente France24. "Invieremo circa 500 uomini con veicoli blindati". La Francia manterrà anche una presenza militare in Estonia, che confina con la Russia, almeno fino a marzo.
02.15 Si combatte a Sud Kiev, parà russi cercano atterrare
Pesanti combattimenti sono segnalati a Vasylkiv vicino a Kiev. Lo riporta la stampa ucraina. Vasylkiv è una città di 37mila abitanti a circa 40 chilometri a sud della capitale e ha un aeroporto. Secondo Kiyv Independent, nello scalo sono atterrati paracadutisti russi che si stanno scontrando con le forze ucraine. Altri bombardamenti sono segnalati a Nord di Kiev, vicino alla centrale elettrica, a Troieshchyna. È la seconda volta nelle ultime 24 ore che le forze russe hanno cercato di distruggere la centrale. L'esercito ucraino sta respingendo gli attacchi
02.19 il vice premier ucraino Mykhailo Federov chiede ad Apple di fermare le forniture alla Russia e l'accesso ad App Store
L'Ucraina chiede all'amministratore delegato di Apple Tim Cook di fermare la fornitura di servizi e prodotti Apple alla Russia, incluso il blocco dell'accesso all'App Store. In una lettera il vice premier ucraino Mykhailo Federov chiede aiuto a Cook: "abbiamo bisogno del tuo sostegno dato che nel 2022 la tecnologia moderna è forse la migliore risposta ai carri armati e ai missili"
02.56 Kazakistan respinge richiesta truppe dalla Russia
Il Kazakistan, uno dei più stretti alleati della Russia, non ha risposto positivamente alla richiesta di Mosca che le sue truppe si uniscano all'offensiva in Ucraina. Lo riferisce l'emittente Nbc, che cita sue fonti. L'ex repubblica sovietica ha anche fatto sapere che non riconosce le repubbliche separatiste sostenute dalla Russia, utilizzate dal presidente Vladimir Putin come pretesto per l'aggressione in Ucraina. Il Consiglio di sicurezza nazionale statunitense ha apprezzato la decisione, salutando "con favore il rifiuto del Kazakistan di inviare le sue forze a unirsi alla guerra di Putin in Ucraina".
02.21 Onu nomina sudanese Amin Awad coordinatore crisi
Le Nazioni Unite hanno annunciato la nomina del sudanese Amin Awad come coordinatore della crisi ucraina. "Awad sarà incaricato di guidare l'impegno delle Nazioni Unite", ha detto il segretario generale Antònio Guterres. "Oggi in Ucraina, nonostante le crescenti sfide operative, l'Onu sta intensificando la fornitura di aiuti, anche alla parte orientale del paese, su entrambi i lati della linea di contatto", ha spiegato Guterres. "Gli aiuti umanitari si moltiplicano e si diffondono di ora in ora. I civili stanno morendo. Almeno 100.000 ucraini sono fuggiti dalle loro case, e molti hanno attraversato i paesi vicini", ha aggiunto. Awad ha ricoperto diverse posizioni senior con l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) e nelle operazioni sul campo in paesi come lo Sri Lanka e la Macedonia.
02.26 Colpi di artiglieria uditi a Kiev
02.34 Media Gb, in campo anche forze speciali cecene
In Ucraina sarebbero giunti nelle scorse ore dei 'cacciatori' delle forze speciali cecene con il compito di arrestare o uccidere le massime autorità: lo scrivono alcuni media britannici, tra cui il Mail online, citando un canale Telegram di Mosca collegato all'intelligence. Sui siti compaiono anche alcune fotografie che ritraggono una squadra cecena in una foresta ucraina mentre prende parte a rituali di preghiera prima di potenziali combattimenti. La decisione sarebbe stata presa dopo che Ramzan Kadyrov, leader della repubblica cecena e stretto alleato di Putin ha visitato le sue forze in Ucraina, notizia diffusa dalla tv di Stato cecena. Kadyrov ha incontrato ieri Viktor Zolotov, direttore del Servizio della Guardia Nazionale Federale e comandante in capo delle Forze della Guardia Nazionale Russa, un altro stretto alleato di Putin. Secondo quanto riferito, a ogni singolo componente della squadra, i cui componenti apparterrebbero al battaglione sud del servizio di guardia federale con sede in Cecenia, sarebbero stati consegnati dei 'mazzi di carte' con le fotografie dei principali obiettivi. Tra questi, vi sarebbero, tra gli altri, funzionari e agenti di sicurezza sospettati di 'crimini' dai russi. Giovedì il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky, aveva detto di avere appreso che membri delle forze speciali russe erano già a Kiev nell'intento di estromettere o eliminare lui e la sua famiglia.
02.36 Russia all'Onu, Kiev usa i civili come scudi umani
La responsabilità di quanto sta accadendo in Ucraina è di Kiev e degli Stati Uniti. È la denuncia dell'ambasciatore russo all'Onu Vasily Nebenzya, secondo il quale Kiev sta usando i civili come scudi umani. "Noi non stiamo combattendo il popolo ucraino e non ci sono prove credibili di morti civili durante la nostra operazione speciale", aggiunge Nebenzya.
02.38 Colori Ucraina illuminano ambasciata d'Italia a Washington
L'ambasciata d'Italia a Washington si illumina con i colori dell'Ucraina. Mentre le bandiere italiana ed europee sventolano, sul muro esterno dell'ambasciata sono proiettati i colori giallo e blu dell'Ucraina.
02.47 Russia a Onu, accordo per sicurezza congiunta Chernobyl
Le forze ucraine e russe hanno raggiunto un accordo per assicurare in modo congiunto la sicurezza dell'impianto nucleare di Chernobyl. Lo afferma l'ambasciatore russo all'Onu Vasily Nebenzya, sottolineando che Mosca non vuole che Kiev sviluppi una "bomba sporca".
02.54 Esplosioni e spari in alcune zone di Kiev
Oltre 50 esplosioni e pesanti colpi di mitragliatrice sono stati segnalati nelle aree di Shulyavka e vicino allo Zoo di Kiev. Sono stati anche segnalati forti spari vicino alla stazione della metropolitana Beresteiska, non lontana da una struttura militare ucraina. Lo riporta il Kyiv Independent.
03.01 S&P taglia rating Ucraina, possibili altri downgrade
L'agenzia S&P taglia il rating dell'Ucraina a B- e lo mette sotto osservazione con implicazioni negative, avvertendo di fatto che sono possibili ulteriori downgrade. "L'assalto militare russo pone rischi alla crescita economica ucraina, alla stabilità finanziaria e alle sue finanze pubbliche", afferma S&P in una nota sottolineando che "il creditwatch negativo indica che potremmo tagliare il rating se le incertezze legate al conflitto militare dovessero significativamente indebolire la liquidità, il sistema finanziario o la capacità amministrativa del governo dell'Ucraina".
03.06 Nuove pesanti esplosioni. Battaglia in corso per Kiev
A Kiev, continuano a sentirsi esplosioni e colpi di armi automatiche. Lo riportano i media locali.
Secondo il Servizio statale delle comunicazioni, si combatte ancora a Vasylkiv, dove stanno cercando di atterrare i parà russi e sono in corso scontri in un sobborgo orientale della capitale, Kiev. "Il nemico sta cercando di attaccare una centrale elettrica CHP-6 vicino a Troieschyna", è forse il tentativo di lasciare la città senza luce elettrica. Esplosioni anche a Ovest e Sud della città. Sono state sentite esplosioni anche vicino a piazza Maidan.
03.30 Le forze ucraine dichiarano di aver respinto un attacco nel centro di Kiev
Le forze armate ucraine hanno dichiarato di aver respinto un "attacco" notturno dei soldati russi contro una delle loro postazioni su Victory Avenue, una delle principali arterie di Kiev. "L'attacco è stato respinto", ha detto l'esercito ucraino, in un messaggio sul proprio account Facebook, senza fornire ulteriori dettagli sul luogo esatto di questo scontro.
03.43 Cnn, Russia sta attaccando Kiev da più direzioni
La Russia sta attaccando Kiev da più direzioni. Lo riporta la Cnn secondo la quale le esplosioni sono ai confini della città.
03.44 Cina attiva piano di evacuazione dei connazionali
La Cina ha attivato il piano di evacuazione dei connazionali presenti in Ucraina: in una nota, l'ambasciata cinese a Kiev ha assicurato che "tutti torneranno immediatamente a casa non appena le condizioni di volo potranno garantire la loro sicurezza". L'ambasciata aveva annunciato giovedì l'organizzazione di voli charter per evacuare i cittadini cinesi che desideravano lasciare il Paese, senza fornire dettagli in merito alla data dei voli.
03.57 Russi si avvicinano a Kiev anche dal cielo
Aerei russi stanno tentando di atterrare nell'area di Vasylkiv, nella regione di Kiev, dove sono stati segnalati pesanti combattimenti, nell'intento di raggiungere la capitale anche per via aerea. Lo riporta il Kyiv Independent. I media ucraini danno notizia delle ultime operazioni sul terreno: la difesa aerea ucraina ha abbattuto un aereo di supporto ravvicinato russo e un elicottero nel Donbas: un sistema S-300 ha abbattuto un jet russo Sukhoi Su-25 e un elicottero, secondo l'Agenzia ucraina per le comunicazioni.
Altri bombardamenti sono stati segnalati vicino alla centrale elettrica a nord di Kiev, che le forze russe hanno tentato di attaccare per la seconda volta nelle ultime 24 ore. L'esercito ucraino, secondo quanto riferito da fonti di Kiev, avrebbe avuto la meglio. Le forze ucraine hanno poi abbattuto un altro aereo russo da trasporto Il-76 dopo quello colpito nelle scorse ore abbattuto a Vasylkiv, vicino Kiev, secondo fonti ucraine con 150 militari a bordo. Il secondo Il-76 sarebbe stato centrato dalla contraerea ucraina vicino a Bila Tserkva, circa 80 chilometri a sud di Kiev, con oltre 100 paracadutisti pronti a lanciarsi sulla capitale.
04.07 Tass, Kiev attacca nel Donbass, uccisi due civili
L'esercito ucraino ha condotto nove attacchi contro sette località residenziali nella repubblica popolare di Luhansk. L'attacco all'insediamento di Donetsky ha provocato la morte di due residenti": lo afferma, secondo quanto riporta la Tass, la missione di Lugansk al Centro congiunto per il controllo e il coordinamento.
Il numero degli attacchi quotidiani dell'esercito ucraino sul territorio controllato dalla Repubblica popolare di Luhansk è più che triplicato nelle ultime 24 ore - aggiunge l'agenzia, precisando che gli attacchi hanno danneggiato cinque case.
04.36 Usa temono Russia possa prendere a breve controllo Kiev
Gli Stati Uniti temono che la Russia possa prendere a breve il controllo di Kiev. Lo riporta la Cnn citando alcune fonti. Le truppe russe si starebbero avvicinando alla città.
04.37 Respinti attacchi russi su porto e base navale
La difesa aerea delle forze armate ucraine ha respinto una serie di attacchi russi su Mykolaiv (Nikolaev in russo), importante porto sul Mar Nero. Lo ha fatto sapere il capo dell'amministrazione statale regionale Vitaly Kim su Telegram, secondo quanto riferito dalla Ukrainska Pravda. Secondo la stessa fonte, l'aeronautica militare di Kiev ha impedito alle truppe russe di arrivare a Ochakov, una base navale poco distante.
04.44 Ambasciata Usa a connazionali: "Situazione peggiora"
L'ambasciata Usa in Ucraina ha avverito i cittadini americani presenti nel Paese di individuare il rifugio più vicino. In un tweet l'ambasciata avverte che "le condizioni potrebbero peggiorare senza preavviso". "La situazione della sicurezza in tutta l'Ucraina - si legge - rimane altamente instabile e le condizioni potrebbero deteriorarsi senza preavviso. I cittadini statunitensi dovrebbero rimanere vigili e conoscere la posizione del rifugio o dello spazio protetto più vicino".
04.50 "Russi con divise ucraine sparano a soldati", battaglia per l'aeroporto
Secondo Ukrainska Pravda, che cita fonti dell'esercito, sabotatori russi travestiti da polizia nazionale si sono avvicinati a un posto di blocco vicino a Vasylkiv, a sud di Kiev, dove sono stati segnalati pesanti combattimenti, e hanno sparato ai soldati ucraini. Subito dopo, un gruppo di soldati russi è arrivato al posto di blocco con un camion. Altre fonti hanno riferito che i soldati ucraini colpiti al checkpoint sono stati uccisi.
"In questo momento - affermano fonti dell'esercito - è in corso una feroce battaglia per l'aeroporto".
04.52 Cina, rispetto sovranità e sì colloqui Mosca-Kiev
Rispetto e salvaguardia di sovranità e integrità territoriale "valgono anche per l'Ucraina": è uno dei 5 punti della posizione cinese sulla crisi Russia-Ucraina esposta dal ministero degli Esteri Wang Yi nelle telefonate avute con l'Alto rappresentante Ue Josep Borrell, la ministra degli Esteri britannica Liz Truss ed Emmanuel Bonne, consigliere diplomatico di Macron. Gli altri punti sono: "le legittime richieste di sicurezza della Russia", la moderazione contro l'escalation, la soluzione diplomatica (sì a colloqui Ucraina-Russia) e un no alle risoluzioni 'leggere' Onu sull'uso di forza e sanzioni ai sensi del Capitolo VII
04.59 Consiglio sicurezza Kiev,'stiamo fermando l'orda'
"Stiamo fermando l'orda nel miglior modo possibile, la situazione a Kiev è sotto il controllo delle forze armate ucraine e dei nostri cittadini": lo ha affermato il segretario del Consiglio di sicurezza ucraino Oleksiy Danilov, secondo quanto riporta il Kyiv independent
05.06 Deputato Duma russa chiede di fermare la guerra
"Penso che la guerra dovrebbe essere fermata immediatamente. Votando per il riconoscimento delle repubbliche di Donetsk e Lugansk ho votato per la pace, non per la guerra. Perché la Russia diventi uno scudo, che faccia in modo che il Donbass non venga bombardato, ma non che Kyiv venga bombardata": lo afferma in un tweet il deputato della Duma del Partito Comunista Mikhail Matveev.
05:30 Zelensky rifiuta l'offerta Usa per evacuare: "Voglio munizioni"
"La battaglia è qui. Mi servono munizioni, non un passaggio". Con queste parole il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rifiutato l'offerta americana di evacuare Kiev. Lo riporta l'Associated Press citando fonti dell'intelligence americana.
05.45 tv di Stato, Zelensky guida resistenza a Kiev
Il presidente esterno Volodymyr Zelensky si trova nella capitale e sta guidando personalmente la resistenza di Kiev all'invasione russa. Lo ha fatto ssapere l'emittente televisiva di Stato Dom. Intanto i media ucraini hanno diffuso la notizia di una ennesima vittoria sulle forze russe nella capitale. La 101/a brigata ucraina ha distrutto una colonna russa formata da due auto, due camion con carri armati e un altro carro armato, neutralizzati vicino alla stazione di Beresteiska.
06:16 Uditi spari nel quartiere del palazzo del governo
Dopo una breve pausa all'alba, sono ripresi gli scontri nella capitale ucraina. Spari sono stati uditi anche vicino agli alloggi del governo
06.40 Biden approva aiuti militari per 350 mln all'Ucraina
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha approvato l'erogazione di 350 milioni di dollari in aiuti militari all'Ucraina. Lo ha annunciato la Casa Bianca. Biden ha autorizzato il Dipartimento di Stato a dare fino a 250 milioni di dollari in aiuti generali all'Ucraina e fino a 350 milioni per "servizi di difesa", tra cui addestramento e istruzione militare. L'annuncio è arrivato al termine di una telefonata fra il presidente degli Stati Uniti e il suo omologo ucraino, Volodymir Zelenski.
06.50 Kiev, in città si combatte strada per strada contro russi
Sono in corso combattimenti strada per strada a Kiev, contro "l'invasore russo": lo riferiscono i funzionari di Kiev, esortando la popolazione a cercare riparo.
06:51 Soldati ucraini; morti oltre 3500 militari russi
Oltre 3500 soldati russi, coinvolti nell'invasione dell'Ucraina, sarebbero stati uccisi, altri 200 fatti prigionieri. A riferire il bilancio sono i militari ucraini, sulla loro pagina Facebook. La Russia, si legge ancora, ha perso 14 velivoli, 8 elicotteri, 102 tank.
07:02 Esplosioni e spari a Kiev nella zona di Vasylkiv
Esplosioni e spari sono stati uditi nelle ultime ore a Kiev: "pesanti scontri" sono avvenuti nella zona di Vasylkiv della capitale ucraina, secondo un post Facebook delle forze armate, che parla di "combattimenti attivi". Anche il governo ha confermato gli scontri e ha esortato i residenti a rimanere nei rifugi e a non avvicinarsi a finestre o balconi. Secondo 'The Kiev Independent', ci sarebbero state circa 50 esplosioni e spari di mitragliatrici nei pressi dello zoo e nella zona di Beresteiska.
7:08 Media, missili dal Mar Nero. Attacchi aerei
Missili sarebbero stati lanciati contro il territorio ucraino a partire dal Mar Nero. A riferirne è la Bbc, che riporta anche segnalazioni di attacchi aerei in diverse aree, in un'apparente escalation di violenza.
7:26 Zelensky, non credete a fake news, sono qui
"Non credete alle fake news, sono ancora qui": il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha postato un nuovo video su Twitter, respingendo le voci secondo cui era fuggito o aveva ordinato all'Ucraina di arrendersi. Nei 40 secondi di video, Zelenski parla mentre passeggia nel distretto governativo di Kiev, "giurando di continuare a combattere". "Girano molte informazioni false online secondo cui io invito il nostro esercito a deporre le armi, e che c'è l'evacuazione", ha detto, secondo quanto riporta traducendo in inglese dall'ucraino il quotidiano Kyiv independent. "Io sono qui. Non deporremo le armi. Difenderemo il nostro stato". Il presidente, aggiunge la stampa locale, guida in prima persona la difesa del Paese e della sua capitale.
7:30 Kiev: la 101a brigata ucraina avrebbe distrutto una colonna di forze russe
Secondo le forze armate ucraine, due auto, due camion con carri armati e un altro carro armato russo sono stati neutralizzati vicino alla stazione della metropolitana Beresteiska sulla riva destra di Kiev. Nella notte le forze armate ucraine avevano respinto con successo un attacco delle forze russe a Mykolaiv, una città vicino al Mar Nero nell'Ucraina meridionale, riporta l'ucraina Verkhovna Rada. Sono seguiti pesanti combattimenti dopo che le truppe russe hanno tentato di sbarcare a Mykolaiv, ma non sono state in grado di sfondare il sistema antiaereo dell'Ucraina, ha affermato il governatore di Mykolaiv Vitaliy Kim. 4 del mattino. Kiev: un attacco a un'unità militare a Kiev è stato respinto dall'esercito ucraino. Le forze d'invasione russe hanno attaccato durante la notte un'unità militare sulla riva sinistra di Kiev, ma le forze ucraine sono state in grado di combatterla con successo, secondo le forze di terra delle forze armate ucraine.
7:38 Governo ucraino: la Russia ha perso 3.500 soldati, quasi 200 tenuti in ostaggio
Il consigliere dell'ufficio del presidente Mykhailo Podoliak ha annunciato i numeri dopo pesanti combattimenti durante la notte. Il tweet di Zelensky: "Un nuovo giorno in prima linea diplomatica è iniziato con una conversazione con Emmanuel Macron. Armi ed equipaggiamenti da parte dei nostri partner stanno arrivando in Ucraina. La coalizione contro la guerra sta funzionando!". L'Ucraina combatte contro l'invasione russa e finora "non solo è sopravvissuta ma sta vincendo": è quanto ha affermato in un video diffuso questa mattina dall'emittente ucraina Dom il consigliere dell'ufficio del presidente Volodymyr Zelensky. Secondo il funzionario, la situazione alle 7 locali è che "nonostante la quantità di risorse impiegate, la Russia non ha guadagnato terreno e le forze armate dell'Ucraina e la polizia continuano a controllare la situazione e l'intero territorio dello Stato. Podolyiak ha detto ancora che i combattimenti continuano a Kherson, Nikolaev e Odessa. "Per ora i russi non sono riusciti a conquistarle", ha aggiunto. Anche a Kiev, ha sostenuto, la situazione è "sotto controllo". I combattimenti continuano anche a Mariupol dove, al momento "la città non passa dalla parte della Federazione russa". Infine, Podolyiak ha confermato che l'esercito russo sta utilizzando nell'attacco "artiglieria, lanciarazzi e aerei".
7:55 Mosca, abbiamo conquistato Melitopol
L'esercito russo ha conquistato la città di Melitopol. Lo ha annunciato il ministero della Difesa a Mosca.
8:07 Mosca, distrutti 7 caccia e 87 carri armati Kiev
Le Forze russe hanno annunciato oggi di avere abbattuto sette aerei da combattimento ucraini, oltre a otto elicotteri e sette droni e di avere distrutto 87 carri armati e 28 lanciamissili MLRS (Multiple Launch Rocket System). Lo ha reso noto il ministero della Difesa russo, secondo quanto riporta Interfax.
8:15 Biden, 600 mln di dollari in fondi immediati per difesa a Ucraina
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha ordinato che sia immediatamente fornita all'Ucraina assistenza militare per un valore di 600 milioni di dollari. Lo scrive Interfax precisando che Biden ha pubblicato un memorandum in cui "delega il Segretario di Stato a fornire assistenza militare immediata all'Ucraina". In particolare i 600 milioni di dollari saranno così ripartiti: "250 milioni di dollari in assistenza" e "altri 350 milioni di dollari" da assegnare al Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti "per articoli e servizi per la difesa" e "per l'istruzione e l'addestramento militare".
8.33 Zelensky: "Ho sentito Macron, armi ed equipaggiamenti in arrivo"
"Una nuova giornata è iniziata sul fronte diplomatico con un colloquio con Emmanuel Macron. Armi ed equipaggiamenti dai nostri partner stanno arrivando in Ucraina. La coalizione contro la guerra sta funzionando", ha scritto Zelensky in un tweet
8.34 Zelensky: "Ore cruciali per adesione a Ue"
"È un momento cruciale per chiudere una volta per tutte la lunga discussione e decidere sull'adesione dell'Ucraina all'Unione europea".A scriverlo è ancora il presidente Zelensky su Twitter, spiegando di aver parlato con il presidente del Consiglio europeo Charles Michel di "ulteriore assistenza efficace e dell'eroica lotta degli ucraini per il loro futuro libero".
8.41 Macron: "La guerra durerà, meglio prepararsi"
La guerra in Ucraina "durerà" ed è quindi meglio "che ci prepariamo": lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron al Salone dell'Agricoltura. "La guerra è tornata in Europa. E' stata scelta unilateralmente dal presidente Putin. Sicuramente ci saranno conseguenze sulle nostre esportazioni per le grandi filiere", per esempio vino cereali e foraggi, ha detto il capo dello stato all'inaugurazione del salone a Parigi.
8.48 Mosca: "Colpite 821 infrastrutture militari"
Le forze armate russe hanno colpito la notte scorsa "un totale di 821 obiettivi di infrastrutture militari ucraine, di cui 14 piste di atterraggio militari, 19 centri di controllo e nodi di comunicazione, 24 sistemi di difesa aerea missilistica S-300 e Osa, 48 stazioni radar", ha annunciato il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov. Lo riporta la Tass.
9.10 Macron convoca il Consiglio di Difesa
Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha convocato il Consiglio di Difesa nazionale per le ore 17 per fare il punto sul conflitto in Ucraina: lo ha riferito l'Eliseo.
9.11 Missile russo colpisce mercantile giapponese per errore: 1 ferito
Un missile russo ha colpito un mercantile giapponese vicino alla costa ucraina, ferendo uno dei 20 marinai a bordo, tutti filippini. Lo ha riferito l'agenzia nipponica Kyodo, spiegando che non è in gravi condizioni. La nave è la "Namura Queen", ha potuto proseguire la navigazione ed è diretta in Turchia per valutare i danni
9.28 L'appello del ministro degli Esteri ucraino Kuleba: "Fermate i criminali russi"
"Kiev è sopravvissuta" a un'altra notte di attacchi da parte della Russia, paese che deve essere "isolato" dal mondo intero: lo scrive su Twitter il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba: "Chiedo al mondo di isolare completamente la Russia, espellere gli ambasciatori, imporre un embargo petrolifero, rovinare la sua economia.Fermate i criminali di guerra russi!".
9.30 Iaea: "I reattori atomici non hanno subito danni"
L'ex centrale nucleare di Chernobyl nell'Ucraina settentrionale e i 15 reattori operativi del Pese sono al sicuro. Lo confermano gli esperti dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica che fa parte delle Nazioni Unite. "Non c'è un minaccia imminente. Non riteniamo che i russi prenderanno deliberatamente di mira uno di quei reattori".
9.30 La situazione sul campo
Continua la resistenza degli ucraini a Kiev e in altre città del paese, dove si combatte in strada. Nella capitale si sentono esplosioni ovunque, compreso nel suo cuore, piazza Maidan, quella dove nel 2014 si tennero le proteste che portarono al rovesciamento del governo filo-Mosca. I russi stanno attaccando principalmente tre città – Kiev a nord, Kharkiv a nord-est e Kherson a sud. Il presidente Volodymyr Zelensky ha pubblicato un video su Twitter dove invita i connanzionali a non credere a notizie false di una sua fuga: "Sono qui. Le nostre armi sono la nostra verità”. Video e foto mostravano un edificio residenziale colpito da un missile nel sud-ovest di Kiev, a circa 3 chilometri dal Sikorsky Memorial Airport.
9.43 Forze armate ucraine: "abbiamo ucciso 3500 militari russi"
Le forze armate ucraine affermano di aver inflitto "gravi perdite" all'esercito russo. La nota stampa dell'esercito precisa che circa 3.500 soldati russi sono stati uccisi e 200 catturati dall'inizio dell'invasione. Ancora, 14 aerei, 8 elicotteri, 102 carri armati e 530 altri veicoli militari sono stati distrutti. I dati non sono però stati verificati in modo indipendente.
9.44 Il confine fra Ucraina e Polonia attraversato in 24 ore da 35mila profughi
A dichiararlo è il vice ministro dell'Interno polacco, Pavel Szefernaker parlando con l'emittente Tvp nella tarda serata di ieri. La maggior parte sono donne e bambini.
9.51 Kiev ferma la metro ma lascia aperte le stazioni
La metropolitana di Kiev funziona ora solo come rifugio anti aereo, ha reso noto il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko. Tutti i treni sono fermi, ha precisato.
9.55 Zelensky ha parlato col presidente del Consiglio Europeo Michel
"L'Ucraina e il suo popolo fanno parte della nostra famiglia. Siamo al loro fianco e rafforziamo il nostro sostegno". Così su twitter il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel dopo il colloquio telefonico con il presidente ucraino Zelensky. "La violenza gratuita della Russia è inaccettabile e deve fermarsi. L'indiscriminato bombardamento dei civili è una violazione del diritto umanitario internazionale".
9.56 Zelensky scrive su Twitter di aver parlato con Von del Leyen
"L'Ucraina combatte armi in pugno l'invasore, difendendo la sua libertà e il futuro dell'Europa". Lo scrive su Twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che aggiunge di aver parlato con la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen "di assistenza concreta da parte dell'Ue al nostro Paese in questa battaglia eroica. Credo che anche l'Ue abbia scelto l'Ucraina".
10.00 Nuovo allarme antiaereo a Kiev
L'amministrazione statale di Kiev ha appena annunciato che un nuovo ed allarme aereo è stato dichiarato nella capitale ucraina. "Mettetevi subito al riparo nel rifugio più vicino"
10.05 Mosca smentisce di aver colpito un palazzo residenziale di Kiev
Il ministero della Difesa russo ha confermato di aver lanciato la notte scorsa attacchi missilistici contro obiettivi in Ucraina, ma di aver preso di mira solo infrastrutture militari, malgrado siano emersi video di un edificio residenziale a Kiev colpito da un missile. "Sottolineo ancora una volta che il fuoco è stato diretto solo su infrastrutture militari delle Forze armate ucraine. Escludo danni alle infrastrutture residenziali e sociali", ha detto il portavoce del ministero, Igor Konashenkov.
10.06 Le vittime: 198 morti in Ucraina, compresi 3 bambini
Il ministro della Sanità ucraino, Viktor Lyashko, ha annunciato che 198 persone sono morte - tra loro tre bambini - dall'inizio dell'invasione russa del paese, 1.115 persone sono rimaste ferite. Anche fra queste ci sono bambini: 33.
10.07 Mosca annuncia di aver colpiti 821 strutture militari ucraine
Secondo il portavoce del ministero della Difesa russo, Konashenkov, durante la notte sono state colpite 821 infrastrutture militari ucraine, fra cui 14 piste di atterraggio militari, 19 centri di controllo, 24 sistemi di difesa aerea missilistica S-300 e Osa, 48 stazioni radar. Sono stati abbattuti 7 aerei da combattimento, 8 elicotteri, 7 droni, 87 carri armati e 28 lanciamissili.
10.13 La Polonia rifiuta di giocare con la Russia per la qualificazione ai Mondiali del Qatar
Lo annuncia la federazione polacca. La partita è in programma il prossimo 24 marzo a Mosca. "Basta chiacchiere, è ora di agire", ha scritto il presidente della federazione polacco Cezary Kulesza su Twitter aggiungendo che "è l'unica decisione corretta" e che sta lavorando con le federazioni svedese e ceca per presentare una posizione comune alla FIFA.
10.31 La situazione sul campo, aggiornamento
I russi hanno iniziato a ridistribuire le unità di riserva al confine con l'Ucraina e continuano ad effettuare attacchi aerei su aeroporti e truppe delle Forze Armate ucraine a Est e orientale e nella parte settentrionale della regione di Kiev. Singoli attacchi aerei sono stati effettuato nei distretti di Sumy, Poltava, Mariupol. Dal Mar Nero, sono stati lanciati missili da crociera navali Calibre su tutta l'Ucraina. Le operazioni di aviazione tattica dal territorio della Bielorussia e della Crimea sono controllato da tre velivoli AVAX A-50U dell'Aeronautica Militare russa. Il sistema di comunicazione è supportato da due punti di controllo aereo, aerei ripetitori IL-22. Ci sono gruppi tattici della 35a armata del distretto militare orientale a Mozyr, pronti a colpire obiettivi in ??Ucraina. I russi cercano ancora di assicurarsi una rapida vittoria, sviluppando l'offensiva nella direzione delle maggiori città. A Slobozhansky le forze armate ucraine hanno fermato l'offensiva russa e continuano a combattere nella regione di Kharkiv. A Koblevo una nave con a bordo 20 sabotatori è stata distrutta.
10.38 La telefonata Zelensky-Draghi
"Questo è l'inizio di una nuova pagina nella storia dei nostri Stati, Ucraina e Italia. Il presidente del Consiglio Mario Draghi in una conversazione telefonica ha sostenuto l'uscita della Russia da Swift, la fornitura di assistenza alla difesa. L'Ucraina deve entrare a far parte dell'Ue". Lo scrive su twitter il presidente ucraino Zelensky.
10.45 Londra: "La resistenza ucraina frena l'avanzata russa"
"La resistenza ucraina sta rallentando in modo significativo l’invasione russa, Mosca non ha finora raggiunto gli obiettivi che si era inizialmente prefissata" Lo ha detto James Heappey, del ministero della Difesa britannico alla Bbc. «La resistenza ucraina all’avanzata russa è straordinaria. Tutti gli obiettivi di Mosca - prendere Kharkiv, Kherson, Mariupol, Sumy e anche la presa di Melitopol, che l’esercito russo dice di avere già conquistato — sono al momento falliti. Le colonne di mezzi armati in marcia verso Kiev sono ancora lontane proprio grazie all’incredibile resistenza ucraina».
10.51 Il sindaco di Kiev: "La città è ancora sotto controllo ucraino"
"La notte è stata difficile ma non ci sono militari russi in città", ha detto in un video postato su Telegram, precisando che "il nemico cerca di avanzare". Alle 5 di oggi c'erano però 35 feriti, compresi due bambini, ha aggiunto, invitando gli abitanti a cercare riparo. "State nei rifugi. Abbiamo organizzato posti di blocco, i movimenti in città sono limitati e difficili. Sarà pesante, ma dobbiamo perseverare"
10.53 Cipro non bloccherà la messa al bando della Russia dal sistema Swift
Lo annuncia in un tweet il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba. "Ce l'abbiamo fatta, Cipro ha confermato che non bloccherà la decisione di mettere al bando la Russia da Swift. La diplomazia ucraina continua a lavorare 24 ore su 24, 7 giorni su 7 per prendere decisioni importanti e proteggere l'ucraina dagli invasori russi". Resta da vedere che cosa deciderà l'Ungheria
10.58 Esodo di rifugiati verso la Romania
Al valico di frontiera di Porubne-Siret nella notte la coda ha toccato i 15 km, tanto che il ministero degli Esteri di Bucarest ha invitato la popolazione a usare anche altri valichi. Oggi ci sarà una nuova ondata di arrivi. Sono in particolare le famiglie ad abbandonare l'Ucraina: molti i casi di uomini che accompagnano alla frontiera mogli e figli e tornano indietro per combattere contro i russi. Molti arrivano a piedi da località limitrofe. Sono accolti con pasti caldi.
11.03 Medvedev: "Possibile nazionalizzazione di beni Ue ed Usa"
Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione russa Dmitry Medvedev non ha escluso la nazionalizzazione delle proprietà di persone registrate negli Stati Uniti e nell'Ue come ritorsione per le sanzioni adottate dall'Occidente contro Mosca. Lo riporta la Tass.
11.20 Il sindaco di Kiev: "Al momento non ci sono truppe russe in città"
"La notte è stata dura, ma non ci sono truppe russe nella capitale. Il nemico sta cercando di entrare in città in particolare dal lato di Gostomel, Zhitomir". Lo ha detto il sindaco di Kiev Vitali Klitschko, citato da Sky News.
11.39 Zelensky: "Respinto con successo l'attacco russo. Kiev e città chiave sono controllate dal nostro esercito"
Abbiamo resistito e respinto con successo gli attacchi nemici. I combattimenti continuano. In molte città e distretti del nostro stato. Ma sappiamo cosa stiamo proteggendo: il Paese, la terra, il futuro dei bambini". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un nuovo videomessaggio indirizzato alla nazione pubblicato sul suo canale Telegram. Kiev e le città chiave, ha detto "sono controllate dal nostro esercito"
Terzo giorno di sangue e terrore. Macron: "Prepariamoci perché durerà". Guerra Ucraina-Russia: assalto a Kiev, migliaia di vittime. Lotta “eroica” di esercito e cittadini: “Stiamo vincendo”, in arrivo armi. Redazione su Il Riformista il 26 Febbraio 2022.
L’alba è arrivata e Kiev e tutta l’Ucraina continua la lotta “eroica” contro l’invasore russo Una notte, la terza di fila di combattimenti, dove la capitale è finita sotto l’assedio dell’esercito di Vladimir Putin. Bombardamenti, spari e scontri in più zone a ridosso della città, con i soldati ucraini e gli stessi cittadini, chiamati alle armi nelle scorse ore, che stanno resistendo, respingendo molti attacchi nemici. Una notte di sangue e di morte, e di terrore, con migliaia di persone, soprattuto donne e bambini, rifugiate nei bunker. La terza di fila dopo trattative e mediazioni sterili, con Putin che ha invitato l’esercito nemico al golpe, rifiutando di ‘parlare’ con “una banda di drogati e neonazisti”. Intanto, nelle ultime 72 ore, le vittime di questa guerra sarebbero migliaia anche se al momento i dati diffusi da Ucraina e Russia sono approssimativi.
”Questa sarà la notte più difficile. Il nemico andrà dappertutto. Dobbiamo resistere. La notte sarà molto dura, ma arriverà l’alba”. Queste le parole Zelensky in un discorso alla nazione ieri sera. ”Questa notte sarà più dura del giorno. Molte città del nostro stato sono sotto attacco: Chernihiv, Sumy, Kharkiv, i nostri ragazzi e ragazze nel Donbass, le città del sud”. Ma, soprattutto, “attaccheranno Kiev” e “il nemico userà tutta la sua potenza su tutti i fronti per rompere la nostra difesa”. Ma – ha proseguito il presidente ucraino – ”non possiamo perdere la capitale. Il nostro destino si decide stanotte”.
La giornata di ieri Guerra in Ucraina, Putin chiede il golpe all’esercito di Kiev. Zelensky in strada, la Nato: “Pronti migliaia di soldati”
L'audio Le ultime parole dei 13 soldati ucraini prima del bombardamento: “Nave russa vai a farti f…”
Amore e paura Matrimonio durante l’invasione russa, gli sposini ucraini: “Volevamo stare insieme perché potremmo morire”
1:12 – “PERCHE’ UCCIDONO BIMBI, SONO NEONAZISTI?” – Nel corso del suo discorso alla nazione, il presidente ucraino Zelensky ha attaccato la Russia: “Il nemico dovrà inventarsi accuse sempre più assurde per spiegare l’aggressione… “, afferma. “Perché uccidono i bambini ucraini negli orfanotrofi e negli asili nido. Che tipo di guerra è quella contro i bambini dell’asilo? Anche i bambini sono neonazisti o soldati della Nato che minacciano la Russia?”.
2:22 – PARACADUTISTI RUSSI ALL’ASSALTO DELL’AEROPORTO – All’aeroporto di Vasylkiv, cittadina di 37mila abitanti a sud della capitale, sarebbero atterrati paracadutisti russi che si stanno scontrando con le forze ucraine. Altri bombardamenti sono segnalati a Nord di Kiev, vicino alla centrale elettrica, a Troieshchyna. L’esercito ucraino sta respingendo gli attacchi.
3:30 – ATTACCO ALLA CENTRALE ELETTRICA PER IL BLACK OUT – Secondo il Servizio statale delle comunicazioni ucraino, si combatte nei pressi dell’aeroporto di Vasylkiv, a 40 chilometri da Kiev, dove stanno cercando di atterrare i parà russi. In corso scontri anche in un sobborgo orientale della capitale. Uno degli obiettivi dei russi è la centrale elettrica CHP-6 vicino Troieschyna nel tentativo di lasciare la città senza luce elettrica. Esplosioni anche a Ovest e Sud della capitale. Sono state sentite esplosioni anche vicino a piazza Maidan.
4:02 – La Russia “ha attaccato una delle unità militari su Victory Avenue a Kiev. L’attacco è stato respinto”, ha riferito l’esercito ucraino sulla sua pagina Facebook.
4:32 – IL BILANCIO DEI MORTI DOPO I PRIMI DUE GIORNI – Secondo l’Onu sarebbero almeno 25 i civili uccisi e 102 quelli feriti nei bombardamenti e negli attacchi aerei. Mentre il Regno Unito ha parlato di 57 vittime civili. Il ministero della Difesa ucraino ha riferito che più di 1000 soldati russi sono stati uccisi durante il conflitto. Oltre 200 le vittime nell’esercito ucraino sempre secondo il governo di Kiev. Ma questi dati sono al ribasso.
4:37 – “USA: RUSSIA VERSO CONTROLLO KIEV” – Secondo quanto riporta la Cnn, gli Stati Uniti temono che la Russia possa prendere a breve il controllo di Kiev. Si combatte da ore nella capitale dove l’esercito ucraino ha respinto numerosi attacchi in più zone a ridosso della città.
8:00 – GUERRA: NOTTE DI COMBATTIMENTI IN STRADA – Notte di combattimenti a Kiev e in tutta l’Ucraina. L’ultimo aggiornamento ufficiale disponibile è quello dello Stato maggiore ucraino. I russi starebbero rafforzando la loro presenza nelle regioni di confine, nell’Ucraina orientale e nella regione di Kiev facendo convergere anche i riservisti. Bombardamenti si sono avuti a Sumy, Poltava e al porto di Mariupol. Dal Mar Nero i russi avrebbero lanciato missili verso queste città, mentre alcuni missili hanno colpito altre zone dell’entroterra. Come già nei giorni scorsi, la gestione delle azioni tattiche dell’aviazione russa avviene dal territorio della Bielorussia, e dalla Crimea. Infrastrutture civili sono state colpite a Odessa e nella regione di Kiev.
8:11 – CONSIGLIERE ZELENSKY: “STIAMO VINCENDO, MARIUPOL AI RUSSI” – L’Ucraina “non solo è sopravvissuta ma sta vincendo” dichiara in un video diffuso questa mattina dall’emittente ucraina Dom il consigliere dell’ufficio del presidente Volodymyr Zelensky, Mikhail Podolyiak. Secondo il funzionario, la situazione alle 7 locali è che “nonostante la quantità di risorse impiegate, la Russia non ha guadagnato terreno e le forze armate dell’Ucraina e la Polizia continuano a controllare la situazione e l’intero territorio dello Stato. Podolyiak ha detto ancora che i combattimenti continuano a Kherson, Nikolaev e Odessa. “Per ora i russi non sono riusciti a conquistarle”, ha aggiunto. Anche a Kiev, ha sostenuto, la situazione è “sotto controllo”. I combattimenti continuano anche a Mariupol dove, al momento “la città non passa dalla parte della Federazione russa”. Infine, Podolyiak ha confermato che l’esercito russo sta utilizzando nell’attacco “artiglieria, lanciarazzi e aerei”.
8:33 – ZELENSKY: “LOTTA EROICA, IN ARRIVO ARMI” – Il presidente dell’Ucraina Zelensky ha parlato con il presidente del Consiglio europeo Charles Michel “dell’ulteriore assistenza efficace e della lotta eroica degli ucraini per il loro futuro libero”. Come si legge sul profilo Twitter di Zelensky, “E’ un momento cruciale per chiudere una volta per tutte l’annosa discussione e decidere sull’adesione dell’Ucraina all’Unione europea”. “Una nuova giornata è iniziata sul fronte diplomatico con un colloquio con Emmanuel Macron. Armi ed equipaggiamenti dai nostri partner stanno arrivando in Ucraina. La coalizione contro la guerra sta funzionando”. Lo scrive in un tweet il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
“Non credete alle fake news, sono ancora qui“: Zelensky ha postato un nuovo video su Twitter, respingendo le voci secondo cui era fuggito o aveva ordinato all’Ucraina di arrendersi. Nei 40 secondi di video, Zelenski parla mentre passeggia nel distretto governativo di Kiev, “giurando di continuare a combattere
8:40 – MACRON: “PREPARIAMOCI ALLA GUERRA” – La guerra in Ucraina “durerà” ed è meglio “che ci prepariamo” ha annunciato il presidente francese Emmanuel Macron al Salone dell’Agricoltura. “La guerra è tornata in Europa. E’ stata scelta unilateralmente dal presidente Putin. Sicuramente ci saranno conseguenze sulle nostre esportazioni per le grandi filiere”, per esempio vino cereali e foraggi, ha detto il capo dello stato all’inaugurazione del salone a Parigi.
8:55 – MISSILE COLPISCE PALAZZO RESIDENZIALE, UCRAINA: UCCISI 3.500 SOLDATI RUSSI – Mosca ha fatto sapere di avere distrutto finora 821 obiettivi delle infrastrutture militari dell’Ucraina utilizzando armamenti ad alta precisione. Ma nelle prime ore di oggi, hanno confermato le autorità ucraine, è stato colpito con un missile anche un edificio residenziale della capitale, che ha subito danni considerevoli tra il diciottesimo e il ventunesimo piano. Lo riferisce la Cnn, mostrando immagini che ritraggono i residenti dell’edificio mentre vengono aiutati nell’evacuazione. Il palazzo è squarciato su un lato e diversi appartamenti hanno le finestre distrutte. Un’altra foto mostra due soccorritori che trasportano una donna lontano dalla scena, con altri lavoratori che corrono sullo sfondo. Il Guardian scrive che i vigili del fuoco hanno aiutato alcuni sopravvissuti feriti.
L’esercito ucraino ha annunciato in un post su Facebook che più di 3.500 soldati russi coinvolti nell’invasione del Paese sono stati uccisi e quasi 200 sono stati fatti prigionieri. Alle prime ore di oggi il ministero dell’Interno ucraino ha avvertito su Facebook che “sono in corso combattimenti attivi nelle strade” della capitale. In un post, il ministero ha chiesto a tutti i cittadini di rimanere al riparo: “Per le strade della nostra città sono in corso combattimenti attivi. Per favore, mantenete la calma e state il più attenti possibile! Se siete in un rifugio, non lasciatelo ora. Se siete a casa, non avvicinatevi alle finestre, non andate sui balconi. Nascondetevi all’interno, ad esempio in bagno, e copritevi con qualcosa che prevenga lesioni da frammenti di proiettili. Se sentite le sirene, andate immediatamente nel riparo più vicino!”.
9:32 – “Mio cognato costretto a combattere, lacrime sul fucile. Vivo attaccata al cellulare”, il racconto di Anastasia che attende notizie dall’inferno di Kiev.
10:00 – Neonato nasce nel bunker di Kiev durante i bombardamenti: “E’ l’immagine della speranza”
10:55- Prosegue l’esodo di rifugiati ucraini verso la Romania, in particolare al valico di frontiera di Porubne-Siret, dove nella notte le tv locali parlavano di una coda lunga 15 km. Oggi il ministero degli Esteri di Bucarest ha invitato la popolazione a usare anche altri valichi. E’ prevista per oggi una nuova ondata di arrivi. Sono in particolare le famiglie ad abbandonare l’Ucraina: i media riportano molti di casi di uomini che accompagnano alla frontiera mogli e figli e tornano indietro per combattere contro i russi. Dall’inizio dell’invasione sono 100mila gli ucraini che hanno raggiunto invece la Polonia.
11:09 – Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, “ha sostenuto l’esclusione della Russia dal sistema di pagamento Swift” e “la fornitura di assistenza alla difesa”. Lo conferma il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, su Twitter chiarendo di avere parlato con Draghi al telefono della questione. “L’Ucraina deve entrare a far parte dell’Unione europea”, aggiunge.
11.33 – CENSURA RUSSA: NON PARLARE DI VITTIME CIVILI -L’authority russa che sovraintende ai media ha chiesto a dieci organi di informazione indipendenti di rimuovere i resoconti di vittime civili e attacchi alle città da parte dell’esercito di Mosca in Ucraina. L’authority, riporta l’agenzia Bloomberg, ha messo nel mirino i report che contengono “informazioni inaccurate circa il bombardamento di città ucraine e la morte di civili come risultato delle azioni delle forze russe” e ha avvertito che l’accesso agli stessi verrà impedito nel caso in cui il materiale non venisse rimosso. Mosca ha vietato la diffusione di informazioni sulla guerra che non abbiano l’imprimatur del governo.
12:02 – Il bilancio delle vittime, al momento provvisorio, dell’invasione russa dell’Ucraina “è di almeno 198, tra i quali tre bimbi”. Lo ha reso noto il ministero della salute ucraino, secondo quanto riporta il Guardian.
La Russia ha attaccato l'Ucraina: è iniziata l'operazione militare contro Kiev. Mauro Indelicato il 24 Febbraio 2022 su Il Giornale.
Dopo la denuncia da parte separatista di un attacco ucraino, Putin in televisione ha dato il via libera a un'operazione militare contro Kiev. Esplosioni nella capitale ucraina e in altre città del Paese.
È delle 3:17 la prima agenzia che ha segnato la lunga nottata ucraina: a quell'ora è stata diramata la notizia secondo cui la repubblica di Donetsk, una delle due filorusse riconosciute da Mosca, sarebbe stata attaccata dalle forze di Kiev. Una scintilla che ha innescato tutto il resto.
Poche ore prima infatti sia Donetsk che Lugansk avevano chiesto formalmente aiuto militare alla Russia contro presunte operazioni dell'Ucraina. Una richiesta resa possibile, tra le altre cose, dal riconoscimento formale dell'indipendenza da parte del Cremlino dello scorso lunedì.
"Ci chiedono di intervenire", "Pretesto per il blitz": tensione alle stelle tra Russia e Usa
Tredici minuti dopo il primo lancio di agenzia, a New York è iniziata la sessione straordinaria del consiglio di sicurezza dell'Onu. Ma nel frattempo i motori delle forze russe assiepate lungo i confini ucraini erano già stati accesi.
Da Mosca Putin aveva già deciso per l'uso della forza contro Kiev. Alle 3:53 da Washington l'ultimo allarme: secondo la Casa Bianca un'azione russa era imminente. Pochi minuti dopo è arrivato l'annuncio da parte del Cremlino di un discorso alla nazione, nel cuore della notte, di Vladimir Putin. Un segnale inequivocabile di come la situazione fosse oramai compromessa.
Dalle 4:00 non c'è stato più spazio per i dubbi: in Tv il capo di Stato russo ha annunciato l'avvio di un'operazione militare contro l'Ucraina. Contemporaneamente prime esplosioni iniziavano ad essere avvertite in varie parti del Paese.
A Mariupol prima, la città portuale più vicina ai territori separatisti, poi a Kharkiv, la seconda città dell'Ucraina, nonché metropoli con una cospicua presenza russofona posta a 40 km dal confine settentrionale. In sequenza sono arrivate segnalazioni anche da altre località: Odessa, Dnipro e la stessa capitale Kiev.
Partiti i raid, gli scontri sono continuati anche sul piano linguistico. Il Cremlino, per bocca di Putin ma anche dell'ambasciatore russo all'Onu, ha parlato non di guerra ma di “operazione militare speciale”. Un intervento cioè chirurgico finalizzato a proteggere le repubbliche di Donetsk e Lugansk.
Da Kiev però la pensano diversamente: poco dopo le 5:00 il ministero dell'Interno ucraino ha denunciato l'inizio dell'invasione da parte delle forze russe. Il governo ha proclamato la legge marziale in tutto il Paese e non soltanto nelle regioni del Donbass.
Sui social è un susseguirsi di immagini e video da ogni parte dell'Ucraina. Molti cittadini, svegliati dai rumori delle esplosioni, hanno immortalato bombardamenti e deflagrazioni provenienti soprattutto dalle città più grandi del Paese.
All'avvicinarsi dell'alba la situazione è apparsa ancora più caotica. Da Mariupol e da Odessa sono state segnalate truppe di terra russe in avanzata, segno di un'azione militare più estesa e che va oltre le incursioni aeree. Non sono arrivate però in tal senso delle conferme.
Le prime reazioni di Biden
A circa un'ora dall'inizio degli eventi, da Washington sono state riportate le prime parole del presidente Usa Joe Biden a commento delle azioni militari russe. In una nota riportata dallo staff presidenziale, l'inquilino della Casa Bianca ha espresso solidarietà ucraina e ha condannato quella che ha definito un'aggressione da parte russa. “Il presidente Putin – si legge nella nota – ha scelto una guerra premeditata che causerà sofferenze e una perdita catastrofica di vite umane. La Russia è la sola responsabile della morte e della distruzione che saranno causate da questo attacco, e gli Stati Uniti e i loro alleati e partner risponderanno in maniera unita e decisa. Il mondo porrà la Russia di fronte alle sue responsabilità”.
Mauro Indelicato. Sono nato nel 1989 ad Agrigento, città in cui dirigo Il nuovo baracchino. Nel marzo 2017 conseguo la laurea in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali presso l’Università degli Studi di Palermo, città dove
(ANSA il 25 febbraio 2022) - "Forze nemiche di sabotaggio sono entrate a Kiev, ma io resto qui'. Lo ha annunciato, secondo quanto riporta il Kyiv Independent, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che dall'inizio dell'invasione russa 137 militari ucraini sono stati uccisi e 316 sono rimasti feriti. "Purtroppo, secondo le stime preliminari oggi abbiamo perso 137 nostri eroi, inclusi 10 ufficiali. 316 sono rimasti feriti", ha detto il presidente sul suo canale Telegram. Lo riferisce la Tass.
(ANSA-AFP il 25 febbraio 2022) L'Ucraina "è stata lasciata sola" a combattere la Russia. Lo afferma il presidente ucraino Vlodymyr Zelensky chiedendosi polemicamente: "Chi è pronto a combattere con noi? Non vedo nessuno. Chi è pronto a dare all'Ucraina una garanzia di adesione alla Nato? Tutti hanno paura", ha detto in un video pubblicato sul sito della presidenza ucraina.
Le forze russe prendono di mira anche le aree civili dell'Ucraina: lo rende noto Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, aggiungendo che la Russia dovrà "parlare" con l'Ucraina "prima o poi" per porre fine ai combattimenti.
"Prima o poi la Russia dovrà parlare con noi. Dovrà parlare di come possiamo porre fine ai combattimenti e fermare l'invasione. Prima inizia questa conversazione, minori saranno le perdite per la Russia stessa", ha affermato Zelensky in un discorso video.
(ANSA il 25 febbraio 2022) - La Casa Bianca ha espresso sdegno alle "notizie credibili" da fonti ucraine che lo staff della centrale nucleare di Chernobyl è stato preso in ostaggio da truppe russe, come ha scritto su Fb Alyona Shevtsova, consigliera del comando delle forze terrestri ucraine. "Condanniamo e chiediamo il loro immediato rilascio", ha detto la portavoce Jen Psaki, aggiungendo che il loro sequestro potrebbe ostacolare gli sforzi per gestire l'impianto.
Ucraina: Kiev, perso controllo isolotto mar Nero vicino Romania
(ANSA) - L'Ucraina ha perso il controllo della piccola Isola dei Serpenti, nel Mar Nero, a circa 45 km dalla costa della Romania. Lo annuncia il servizio della guardia costiera ucraina, citato dalla Tass.
"Stando alle informazioni che abbiamo, l'Isola dei Serpenti è stata presa", dice la guardia costiera, aggiungendo di aver perso i contatti con il personale ucraino sull'isolotto, praticamente disabitato, che fa parte dell'oblast di Odessa. Secondo il Kyiv Independent, 13 guardacoste sarebbero stati uccisi dai russi nel tentativo di difendere l'isola.
(ANSA il 25 febbraio 2022) - Almeno 14 volte, nella giornata di ieri, proiettili ucraini sono caduti sul sud della Russia, nella regione di Rostov, secondo quanto riferisce la Tass. L'agenzia russa non parla di vittime, ma precisa, citando il servizio stampa del Comitato investigativo russo, che sugli episodi sono stati avviati procedimenti penali e che, tra gli obiettivi colpiti, è stato distrutto un edificio utilizzato dal dipartimento delle guardie di frontiera dell'FSB nella regione di Rostov.
Il comitato ha affermato che a partire dal 2014 ha istruito procedimenti penali contro 180 alti funzionari militari e governativi ucraini coinvolti in crimini nel Donbass. "Dal 2014 - aggiunge in una nota -, un totale di 481 procedimenti penali sono stati avviati in relazione a fatti accaduti in Ucraina e nel Donbass. Tra i sospetti ci sono membri della leadership politica e militare ucraina, membri di gruppi nazionalisti radicali e forze dell'ordine. In totale sono state rinviate a giudizio 180 persone".
(ANSA il 25 febbraio 2022) - Un pesante attacco aereo con missili e armi pesanti ha colpito nella notte la capitale ucraina Kiev, ma "la difesa aerea della città ha respinto con successo l'assalto". Lo riferiscono i media locali precisando che i frammenti di un aereo russo, presumibilmente un drone, e una serie di missili sono stati intercettati e sono caduti su due edifici residenziali. Gli edifici, situati nella parte orientale della città sono andati a fuoco e tre persone sono rimaste ferite, una delle quali versa in condizioni critiche, ha detto il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko.Le forze russe "hanno già perso circa 800 uomini", secondo il ministero della Difesa ucraino. "Le perdite includono anche sette aerei, sei elicotteri, 130 veicoli corazzati da combattimento e oltre 30 carri armati", ha aggiunto, citato dal Kyiv Independent.
Mezzi meccanizzati russi entrati in Ucraina attraverso la Bielorussia sono a circa 32 km da Kiev: lo hanno riferito dirigenti della Casa Bianca in un briefing di alcune ore fa ai parlamentari americani, secondo quanto riporta la Cnn. Altri mezzi, secondo le stesse fonti, sono entrate in Ucraina dalla Russia ma sono un po' più lontani dalla capitale ucraina, anche se l'obiettivo comune è accerchiare Kiev e ribaltare il governo del Paese.
Le forze russe hanno iniziato alle 6.10 (le 5.10 ora italiana) a bombardare l'aeroporto di Velyka Omelyana, a 4 chilometri da Rivne, cittadina del nordovest dell'Ucraina a circa 300 chilometri da Kiev e 160 dal confine con la Polonia. Lo ha riferito il capo dell'Aeronautica militare nello scalo. Alcuni residenti testimoniano di violente esplosioni. L'attacco è confermato anche dalle autorità locali. Secondo i militari, c'è stata un'esplosione che ha distrutto la pista di riserva. Nessuno è rimasto ferito, hanno aggiunto.
Le sirene di avvertimento hanno risuonato nuovamente a Kiev intorno alle 7.30 (le 6.30 in Italia), mentre le autorità locali hanno esortato i residenti a nascondersi nei rifugi antiaerei. Lo riporta il Kyiv Independent.
Notizie dall’inferno di Kiev. “Mio cognato costretto a combattere, lacrime sul fucile”, il racconto della ‘napoletana’ Anastasia. Francesca Sabella su Il Rifomista il 26 Febbraio 2022.
Anastasia è una ragazza ucraina che vive nella nostra città, la sua famiglia vive a Kiev. Parla con un filo di voce, ha gli occhi lucidi di chi ha pianto tutta la notte, il suo sguardo ogni secondo si posa sullo schermo del cellulare. Aspetta notizie dall’inferno.
Anastasia, tu per fortuna sei a Napoli, città dove vivi da cinque anni. Tu e tuo figlio siete al sicuro, ma la tua famiglia è ancora lì. Quali sono le ultime notizie che ti sono arrivate?
«Lì la situazione è drammatica e peggiora di ora in ora. Kiev ha subito attacchi aerei violentissimi e c’erano esplosioni in tutta la città. I miei familiari sono nel panico e non riescono ad avere neanche loro informazioni precise su cosa sta accadendo».
Hanno tentato di lasciare il paese?
«Sì, l’unico modo per scappare è arrivare in Polonia e da lì cercare di partire per L’Italia. Lì ci sono mia nonna e mia sorella con due bimbi piccoli. Mia nonna è anziana, ha 88 anni e vive praticamente a letto, il dramma è che lei non potrà scappare, non riesce a camminare e a muoversi in fretta. Se gli altri componenti della famiglia riusciranno a lasciare l’Ucraina, lei rimarrà sola, sotto le bombe. Ieri mia sorella ha cercato di scappare, ma non ci è riuscita. Ci sono migliaia di macchine in fila, 200 chilometri di coda e poi la benzina è praticamente finita. Fino all’altro ieri ogni auto poteva rifornirsi con un massimo di venti litri di carburante, ma a distanza di poche ore la situazione è precipitata e tutti i distributori sono chiusi. I supermercati sono stati presi d’assalto perché la gente ha paura di rimanere senza cibo. Non solo, i bancomat non erogano più contanti, ognuno deve sopravvivere con quello che ha. È una situazione tragica».
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Ci raccontavi che anche tuo cognato ha tentato di lasciare il Paese, ma non ci è riuscito. Cos’è successo?
«Ora tutti gli uomini che hanno un’età compresa tra i 18 e i 60 anni non possono lasciare il Paese, devono combattere. Sono obbligati a imbracciare il fucile e a difendere la città di Kiev che ora è quella più colpita, e non credo reggerà ancora molto. Il presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj ha ordinato la chiamata alle armi: tutti i civili devono combattere. Mio cognato ha una moglie e una bimba di un anno, loro possono partire, se ci riescono. Ma lui no. Ha imbracciato il fucile piangendo. Sono giorni che non dormo neanche un minuto pensando a loro. Sono sempre attaccata al cellulare per avere notizie e da lì mi mandano foto e video strazianti (una foto la vedete nel riquadro in alto, ndr). Deve rimanere per forza lì e questo è straziante. E la cosa che mi preoccupa di più sono le parole di Putin».
A quali in particolare stai facendo riferimento?
«Nel suo discorso, mentre annunciava l’inizio dell’invasione russa in Ucraina, ha detto: “Non deve esserci alcun dubbio sul fatto che un attacco diretto contro la Russia terminerà con la sconfitta dell’aggressore e terribili conseguenze per chi lo farà. Chiunque minacci o interferisca con le azioni della Russia deve sapere che nostra risposta arriverà senza ritardo e porterà conseguenze che non avete mai viste nella storia. Siamo preparati per ogni sviluppo. Saranno prese tutte le decisioni necessarie, spero che questo messaggio sarà ascoltato».
Quindi temi che nessun Paese cercherà di fermare Putin?
«Sì. Ho paura che nessuno Stato si metterà contro Putin per cercare di fermare la guerra in Ucraina. E da quello che mi dicono lì la situazione peggiora davvero di ora in ora».
Cosa hai raccontato a tuo figlio?
«Mio figlio ha dieci anni, usa il cellulare e il computer, sa cosa sta succedendo nel suo paese d’origine ed è sconvolto e preoccupato come gli italiani. Lui è venuto qui quando aveva 4 anni, è praticamente cresciuto a Napoli, ma è in apprensione per i suoi familiari che sono lì. È veramente una situazione drammatica che mai avrei immaginato di dover vivere e raccontare».
Francesca Sabella. Nata a Napoli il 28 settembre 1992, affascinata dal potere delle parole ha deciso, non senza incidenti di percorso, che sarebbero diventate il suo lavoro. Giornalista pubblicista segue con interesse i cambiamenti della città e i suoi protagonisti.
Elena Fausta Gadeschi per leggo.it il 25 febbraio 2022.
Mentre infuria la guerra in Ucraina, Sean Penn vola sul posto per documentare l'invasione russa. Come un vero reporter di guerra, l'attore non si è fatto trovare impreparato all'attacco di Vladimir Putin e, sulla scorta delle informazioni diffuse dal Pentagono, la settimana scorsa era già sul posto per seguire da vicino gli sviluppi geopolitici dell'imminente conflitto, scoppiato questa mattina alle 4, ora italiana.
Sean Penn vola in Ucraina e incontra il presidente Volodymyr Zelenskyy
Sean Penn, che aveva già fatto tappa in Ucraina nel novembre 2021 per filmare l'escalation di tensioni tra Russia e Ucraina e realizzare il suo documentario Donbass, prodotto tramite Vice Studios, giovedì scorso è stato visto prendere parte a una conferenza stampa di alti funzionari ucraini a Kiev, prima di parlare direttamente con il primo ministro Iryna Vereshchuck e con alcuni membri dell'esercito ucraino.
La notizia del suo arrivo è stata confermata dal governo in un comunicato: «Il regista è arrivato a Kiev per riprendere tutti gli eventi che stanno accadendo attualmente in Ucraina e raccontare al mondo la verità sull'invasione della nostra nazione da parte della Russia. Sean Penn è tra chi sostiene l'Ucraina in Ucraina oggi. La nostra nazione gli è grata per aver dimostrato un tale coraggio e onestà».
Gratitudine è arrivata anche dal presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy, che poche ore fa ha condiviso sui social un momento del suo incontro con l'attore.
«Sean Penn dimostra il coraggio che manca a molti altri, specialmente ai politici occidentali. Più persone di questo tipo nel nostro paese ora, veri amici dell'Ucraina, che sostengono la lotta per la libertà, prima sarà possibile fermare l'attacco infido della Russia», ha detto l'ambasciata ucraina a Newsweek in una dichiarazione riportata dal New York Post.
L'impegno umanitario di Sean Penn
La star di Hollywood non è estranea a queste prove di coraggio. Già nel 2010, dopo il terremoto di Haiti, si recò sul posto per aiutare gli sfollati. Cinque anni prima, all'indomani dell'uragano Katrina del 2005, venne fotografato mentre salvava delle persone rimaste bloccate dalla tempesta.
Dopo queste due catastrofi naturali, fondò l'organizzazione no-profit CORE (Community Organized Relief Effort) per fornire un aiuto umanitario concreto alle popolazioni colpite.
Laura Zangarini per corriere.it l'1 marzo 2022.
Sean Penn, che nei giorni scorsi era entrato in Ucraina per filmare un documentario, ha lasciato il Paese a piedi per l’intensificarsi del conflitto. L’attore premio Oscar per «Milk» ha postato una foto che lo ritrae mentre, con uno zaino in spalla, trascina un trolley sul ciglio di un’autostrada intasata di auto di gente in fuga verso il confine polacco. «Io e i miei colleghi abbiamo camminato per chilometri verso il confine dopo aver abbandonato la nostra macchina lungo la strada — ha scritto Penn —.
Quasi tutte le auto hanno a bordo donne e bambini, senza segni di bagaglio, e quell’auto è il loro unico bene di valore». L’attore sta lavorando dallo scorso novembre su un documentario dedicato all’aggravarsi delle tensioni tra Russia e Ucraina. Era arrivato a Kiev poco prima che le forze di Mosca invadessero il Paese.
Da corriere.it il 12 aprile 2022.
«Ho pensato di combattere contro la Russia»: sono le parole di Sean Penn, riflessioni nate nell’intervista rilasciata alla nuova rivista Hollywood Authentic: «La mia intenzione è di tornare in Ucraina. Ma non sono un idiota, non sono sicuro di cosa posso offrire».
Il regista e attore premio Oscar ha spiegato che «l’unico motivo per cui sarei rimasto di più in Ucraina sarebbe stato con un fucile in mano. Probabilmente senza alcun equipaggiamento di difesa, perché da cittadino straniero sarei stato più propenso a lasciarlo a un civile che ne è sprovvisto, a qualcuno più abile di me, oppure a un giovane, che potrebbe combattere più a lungo».
Penn riflette: «Perché se sei stato lì non puoi non aver pensato di combattere. Ma poi ti domandi: in che secolo siamo? Ero alla stazione di servizio di Brentwood l’altro giorno e ora sto pensando di andare a combattere contro la Russia? Che ca..o sta succedendo?».
L’attore ha parlato anche del suo incontro con Zelensky: «Mi ha colpito il fatto che ora stavo guardando un ragazzo che sapeva di dover raggiungere il livello più alto di coraggio e leadership umana. Penso che abbia scoperto di essere nato per farlo».
Pochi giorni fa Penn aveva anche detto che basterebbe un miliardario soltanto per porre fine a questa guerra. Su Twitter aveva lanciato un appello ben preciso: chi ha denaro si faccia avanti. Non sarebbe naturalmente un’impresa priva di impegno, tra armare e addestrare, «ma vale la pena pensarci», aveva scritto.
E andava anche oltre, facendo qualche calcolo di budget per avviare l’operazione: due squadroni di F-15 o F-16 adeguati per i piloti ucraini con sole tre settimane di formazione «costerebbero ad un acquirente privato circa 300 milioni di dollari».
A questi, sempre secondo l’attore e regista, basta aggiungere 200 milioni per un dispositivo missilistico di difesa, per un investimento totale di 500 milioni di dollari.
Ucraina: bombe su scuola Donetsk, uccisi due insegnanti
(ANSA il 25 febbraio 2022) - Due insegnanti sono stati uccisi da un bombardamento su una scuola a Gorlovka, nell'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk. Lo rende noto il sindaco della città, Ivan Prikhodko. "Due insegnanti - le sue parole su Telegram - sono stati uccisi in un attacco alla scuola numero 50". Prikhodko ha aggiunto che c'è anche una persona ferita.
Ucraina: Donetsk, preso il controllo di tre città al sud
(ANSA il 25 febbraio 2022) - Il portavoce delle forze armate dell'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk (Dpr), Eduard Basurin, ha annunciato di aver preso il controllo di tre città nel sud dell'Ucraina. Lo riporta Interfax.
"Nell'area di Mariupol, le forze militari hanno preso il controllo di Mykolaivka, Novohnativka, Bohdanivka e delle aree e strade adiacenti", ha detto Basurin. Il capo della Dpr, Denis Pushilin, e quello dell'autoproclamata Repubblica popolare di Lugansk, Leonid Pasechnik, hanno anche chiesto aiuto al presidente russo, Vladimir Putin.
Marta Serafini per il "Corriere della Sera" il 25 febbraio 2022.
«Chi ha i soldi scappa». Giovedì pomeriggio, valico di frontiera di Luzhanka con l'Ungheria, nell'Ucraina occidentale, centinaia di auto in colonna. Sei ore di coda. Poi in almeno 1.600 ieri sono riusciti a passare. Un trolley, poche cose buttate in macchina. Fuggono gli ucraini. Sui social, ieri, sono circolate decine di foto che mostravano i serpentoni di auto diretti verso Ovest e i gruppi di civili a piedi diretti verso i confini meridionali e occidentali.
«Abbiamo già avuto notizie di vittime e di persone che hanno iniziato a fuggire dalle loro case per mettersi in sicurezza», dichiara Filippo Grandi, alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati in un accorato appello mentre l'Unhcr aumenta gli sforzi in campo e invita i governi dei Paesi vicini invitandoli «a mantenere le frontiere aperte a coloro che cercano sicurezza e protezione».
Lo spettro è quello della crisi siriana quando un milione di rifugiati in fuga dalle bombe di Assad (e di Putin) si presentò alle porte dell'Europa. I varchi di frontiera aperti per ora sono Vysné Nemecké in Slovacchia, Záhony in Ungheria, Siret in Romania e Palanca in Moldavia. In 100 mila hanno già lasciato il Paese, fa sapere sempre Unhcr. «In oltre 4 mila hanno già trovato rifugio in Moldavia», dice su Twitter la presidente moldava Maia Sandu che ha proclamato uno stato di emergenza di sessanta giorni. Nella Polonia orientale in un magazzino nella città di Lublino, ieri la Croce rossa ha iniziato a raccogliere tonnellate di cibo in scatola e pacchi di aiuti.
Ed è stato allestito un treno, con attrezzature mediche, per il trasporto dal confine verso gli ospedali polacchi. «Ci stiamo preparando a ricevere un milione di persone», ha fatto sapere ieri Maciej Wasik, viceministro degli Interni. La Polonia ospita già circa 2 milioni di ucraini, molti dei quali arrivati dopo il conflitto del 2014, approfittando di un regime di concessione dei permessi di lavoro allora relativamente facile.
La Germania ha già assicurato supporto ai Paesi dell'Europa centrale e orientale, in particolare alla Polonia, mentre i media tedeschi parlano di un flusso che varia dalle 200 mila fino ad un milione di persone in arrivo verso l'Europa. Cinque milioni, secondo l'ambasciatrice Usa all'Onu Linda Thomas-Greenfield. Intanto in Ucraina, sul campo, continuano a lavorare le Ong.
Tra queste, Medici Senza Frontiere presente nel Donetsk e nella regione di Lugansk dove supporta i più vulnerabili e i pazienti Hiv. Tra le italiane anche Soleterre, che assiste i bambini ucraini malati di cancro. E da Kiev, rinchiusa in un rifugio, la rappresentante Natalia Onipko, spiega: «Questi bambini non lottano per la vita solo perché malati di cancro, ma anche perché un pazzo dalla Russia vuole la loro vita, e si ricordano ancora del 2014». Memorie di guerra e di dolore. E chi può, come sempre quando tuonano le bombe, si è già messo in cammino.
DAGONEWS il 25 febbraio 2022.
Un giornalista della CNN che sta seguendo la guerra in Ucraina si è ritrovato in mezzo a uno scontro a fuoco in diretta televisiva tra le forze speciali russe e i difensori ucraini in un aeroporto poco fuori Kiev.
Soldati russi e ucraini si sono scontrati in una battaglia per il controllo dell'aeroporto di Hostomel (Gostomel), un aeroporto per voli cargo vicino a Kiev. Poco prima Matthew Chance della CNN aveva iniziato a parlare con i soldati russi, credendo fossero ucraini. Pochi attimi e la situazione è precipitata: Chance, scioccato nell'apprendere che stava parlando con le truppe russe, si è ritrovato nel mezzo di un contrattacco dei soldati ucraini.
Il filmato mostra Chance e un collega, entrambi con indosso giubbotti antiproiettile con la "stampa", accovacciati contro un muro per evitare di essere coinvolti nello scontro.
Blindati ucraini entrano a Kiev per difendere città
(ANSA il 25 febbraio 2022) - Mezzi militari dell'esercito ucraino stanno facendo il loro ingresso a Kiev con il compito di difendere la città in vista del probabile arrivo delle truppe russe. Lo ha reso noto, come riportano alcuni media internazionali, il ministero dell'interno ucraino mentre la capitale si prepara a resistere.
Ucraina: sindaco Kiev, 'capitale entrata in fase difensiva' Di fonte all'avanzata delle truppe russe e in vista di un loro possibile ingresso a Kiev, la città è ora entrata in una nuova fase, quella dell'assetto difensivo, pronta a resistere col coinvolgimento anche di tanti cittadini: lo afferma il sindaco della capitale ucraina Vitali Klitschko, secondo quanto riportano alcuni media internazionali.
Ucraina: consegnati oltre 18.000 fucili ai volontari di Kiev
18,000 fucili sono stati consegnati ai volontari che si stanno preparando a difendere le strade di Kiev. Lo fanno sapere media locali.
Ucraina: italiana a Kiev, si spara per le strade
"I russi sono in città. Il sindaco Klichko ha chiesto di rimanere in casa o nei rifugi, si spara per le strade". Lo dice all'ANSA Eleonora Trivigno, italiana da 20 anni in Ucraina, che come tutti i suoi vicini di casa ha cercato di passare la notte al riparo in un condominio di Kiev: "Siamo molto stanchi. Alle 4 stamattina l'aviazione ucraina ha abbattuto un aereo russo non lontano da casa. Siamo scesi nei rifugi dello stabile, semplici scantinati, ma meglio di niente".
"Poi abbiamo fatto un po' di scorte, ma cominciano a scarseggiare i prodotti", aggiunge, spiegando che nella zona di Gostomel, vicino all'aeroporto preso ieri dai russi, manca anche l'acqua e la corrente elettrica. Lì vive una sua amica: "Presto le si scaricherà il cellulare e non potrà più aggiornarci". Si vedono "carri armati russi nel quartiere Obolon, zona occidentale" di Kiev. "Sono poi stati fermati dalle truppe ucraine, ma la situazione in città è difficile", conclude.
Ucraina: esercito Kiev fa saltare rete ferrovie con Russia. (ANSA il 26 febbraio 2022) - Le truppe di Kiev hanno fatto saltare in aria diversi nodi ferroviari che collegavano l'Ucraina alla Russia per impedire i rifornimenti militari all'esercito di Mosca. Lo riportano media ucraini, citando una nota delle ferrovie statali.
Ucraina, Russia: ora offensiva a tutto campo. Coprifuoco a Kiev. Da ansa.it il 26 febbraio 2022.
La Russia ha ordinato al suo esercito di allargare l'offensiva in Ucraina "da tutte le direzioni".
Lo annuncia il portavoce del ministero della Difesa di Mosca.
La Russia ha inviato decine di migliaia di truppe in Ucraina nelle ultime 24 ore. Lo afferma un funzionario del Pentagono, sottolineando che Vladimir Putin ha chiamato anche i riservisti per l'invasione.
Il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, annuncia il coprifuoco in città dalle 17 alle 8. "Chi sarà trovato in strada sarà trattato da nemico". Ma mentre l'operazione russa in Ucraina continua, Zelensky lancia appelli a vertici Ue e capi di Stato affinché il suo Paese venga accolto nell'Unione e le banche russe vengano escluse dalla piattaforma 'Swift'.
Di questo parla con Draghi, che assicura assistenza e si dice d'accordo su Swift, poi chiede a Berlino e Budapest di avere il 'coraggio' di fare la battaglia L'Ungheria dà il via libera. Ma tra Kiev e Mosca è guerra anche sul bilancio dell'offensiva: secondo la Russia sono stati colpiti 821 obiettivi militari e nessuno civile. Mentre per Kiev è stato colpito un palazzo residenziale: ancora ignoto il numero di feriti.
Il presidente degli Usa, Joe Biden, in un'intervista a Bryan Tyler Cohen, parla esplicitamente di Terza guerra mondiale come alternativa all'imposizione di dure sanzioni alla Russia.
"Ci sono due opzioni: o la terza guerra mondiale o far pagare" un prezzo alto alla Russia, afferma Biden. "Queste sanzioni sono le più ampie della storia dal punto di vista economico e politico", aggiunge il presidente americano precisando che il suo obiettivo finora è stato quello di tenere la nato unita. Vladimir Putin sta "producendo l'effetto opposto di quello che voleva", mette in evidenza il presidente americano osservando come Putin pensava di poter dividere gli alleati. "La Russia pagherà un prezzo alto", aggiunge.
L'intelligence ucraina ha ricevuto informazioni su possibili attacchi chimici russi sotto falsa bandiera nelle zone in mano ai separatisti di Donetsk del Donbass, la cui responsabilità verrebbe poi attribuita a Kiev. Lo riferiscono media ucraini, secondo cui alla popolazione locale filo-russa e ai militari di Mosca sarebbero state distribuite maschere antigas per proteggersi da possibili esplosioni di serbatoi industriali con prodotti chimici.
La stazione centrale di Kiev è presa d'assalto da chi ha deciso di lasciare la capitale ucraina. Lo ha constatato l'inviato dell'ANSA sul posto. I treni sono infatti gratuiti, basta aspettare (il servizio è limitato) e salire a bordo. Naturalmente i convogli sono stracolmi. Anche perché c'è chi non ha neppure una direzione prestabilita: corre in stazione e sale sul primo treno in partenza da Kiev. Poi si vedrà.
Il Cremlino accusa l'Ucraina di aver fatto fallire una possibile tregua rifiutando i negoziati e ha annunciato che nel pomeriggio riprenderà l'avanzata delle forze russe in Ucraina, secondo il piano operativo, a causa dell'assenza di negoziati che Mosca imputa a Kiev. Lo riporta la Tass.
Il presidente ucraino Zelensky si è appellato al popolo affinché non deponga le armi e difenda Kiev assicurando che a breve "arriveranno le armi dai partner" anche europei. Ma mentre Zelensky incita alla resistenza via Twitter, dicendo di aver ricevuto rassicurazioni sugli aiuti anche dal presidente francese Macron, parte l'allarme di un nuovo raid aereo nella capitale e il bilancio si aggrava. Secondo il portavoce del ministero della Difesa russo, Konashenkov, durante la notte sono stati colpiti '821 infrastrutture militari ucraine, di cui 14 piste di atterraggio militari, 19 centri di controllo e nodi di comunicazione, 24 sistemi di difesa aerea missilistica S-300 e Osa, 48 stazioni radar". E sono stati abbattuti 7 aerei da combattimento, 8 elicotteri, 7 droni, 87 carri armati e 28 lanciamissili.".
"Gli occupanti (russi, ndr) volevano bloccare il centro del nostro Stato e mettere i loro burattini qui come a Donetsk. Abbiamo infranto i loro piani", ha detto poi Zelensky parlando alla nazione in un videomessaggio.
Zelensky parla, inoltre, di "momento cruciale" per decidere "una volta per tutte" sull'adesione dell'Ucraina all'Ue e Macron convoca il Consiglio di Difesa perché "questa guerra durerà molto a lungo e dobbiamo prepararci". Anche fuori dai confini ucraini, infatti, il conflitto non dà tregua. Biden ordina che sia immediatamente fornita all'Ucraina assistenza militare per 600 milioni di dollari.
La Russia sospende i lanci spaziali dal cosmodromo di Kourou, nella Guyana francese, per via delle sanzioni imposte dall'Ue a Mosca, richiamando lo staff tecnico. Meta Platforms, la casa madre di Facebook, vieta ai media statali russi di pubblicare inserzioni pubblicitarie e di trarre profitto dagli annunci, in qualsiasi parte del mondo.
Diversi allarmi antiaerei in mattinata a Kiev dopo una notte di forti combattimenti ed esplosioni, che si sono udite sempre più vicine al centro della città. Anche verso l'alba di sono sentiti dei colpi, forse di mortaio, provenire da est, nella zona dell'aeroporto di Zhulyany.
Da open.online il 26 febbraio 2022.
Alcuni video che circolano sui social network mostrano mezzi dell’esercito russo fermi in autostrada, in Ucraina, dopo essere rimasti senza benzina.
In un filmato in particolare si sente un cittadino ucraino scambiare alcune battute con i militari russi, che ammettono di essere senza carburante.
Nel video sottotitolato in inglese, il cittadino ucraino scherza con i militari, dicendo: «Se volete, posso trainarvi in Russia». Secondo quanto riferisce l’account Liveuamap, alcuni mezzi sono rimasti anche senza scorte di cibo.
(ANSA il 26 febbraio 2022) - Alcuni siti web governativi russi, compreso quello del Cremlino e del Ministero della Difesa, sono irraggiungibili dopo essere stati oggetti di un attacco hacker.
La notizia è riportata da numerosi media internazionali, compresa la Cnn che riporta anche la rivendicazione di Anonymous. "Abbiamo mandato offline i siti governativi - si legge - e girato le informazioni ai cittadini russi in modo che possano essere liberi dalla macchina della censura di Putin". Anonymous ha anche aggiunto di star lavorando per "garantire al meglio la connessione online del popolo ucraino".
Guerra Ucraina-Russia, le ultime notizie: Putin lancia l’assalto totale, distrutti gasdotti e depositi di petrolio. Francesco Battistini, Lorenzo Cremonesi, Andrea Nicastro, Paolo Foschi e Redazione Online su Il Corriere della Sera il 27 Febbraio 2022.
Le news sulla guerra, in diretta: Putin intensifica le operazioni militari, bombardamenti intensi su Kiev e su altre città, ma l’avanzata delle truppe ha incontrato più resistenze del previsto. L’Occidente vara sanzioni durissime contro la Russia
• Russia e Ucraina sono al quarto giorno di guerra. Pesantissimi bombardamenti nella notte su Kiev, colpiti un deposito di carburante, un gasdotto e l’aeroporto. Le truppe russe sono entrate a Kharkiv, dove si combatte in queste ore una feroce battaglia nelle strade. Qui un’analisi di Andrea Marinelli e Guido Olimpio sulle operazioni militari in corso.
• Le forze armate ucraine hanno reso noto che già 37 mila volontari ucraini si sono arruolati per combattere contro la Russia. La situazione dei profughi è già drammatica (qui il reportage da Leopoli di Lorenzo Cremonesi).
• Primo bilancio dell’Onu sulle vittime civili: i morti sono almeno 64, 240 i feriti. Il dato è però probabilmente largamente sotto stimato.
•La Russia è sempre più isolata nella comunità internazionale: Stati Uniti, Canada, Unione Europea e Gran Bretagna hanno inasprito le sanzioni, annunciando l’esclusione di Mosca dal sistema swift per la transazioni bancaria (Qui la spiegazione di che cosa sia e perché sia importante).
• Fonti Usa hanno annunciato che adesso inizierà la caccia a tutti i beni degli oligarchi russi , compresi yacht, immobili e attività economiche. «O la terza guerra mondiale, o le sanzioni»: queste le parole di Joe Biden
• L’Italia invia oggi aerei e uomini in Romania, per rafforzare il fianco Est della Nato; da tutta Europa sono in arrivo in Ucraina anche armi e altri aiuti (qui l’articolo di Guido Olimpio).
Ore 00.57 - Bombardato deposito petrolifero vicino Kiev
Il deposito petrolifero di Vasylkiv, a circa 40 km a sud da Kiev, è in fiamme. Secondo la sindaca della cittadina, Natalia Balasynovych, la città e l’aeroporto hanno subìto pesanti bombardamenti dai missili russi, riporta il Kyiv Independent. Secondo la Cnn, le due grandi esplosioni che hanno illuminato il cielo di Kiev poco fa si sarebbero verificate proprio intorno a Vasylkiv.
Ore 00.59 - L’Ucraina ringrazia Usa, Canada, Ue e Gb per le nuove sanzioni
Il premier ucraino Denys Shmyha ringrazia su Twitter «gli amici di Usa, Francia, Germania, Italia, Canada e Regno Unito per l’impegno a rimuovere diverse banche russe da Swift, la paralisi degli asset della Banca centrale russa, il divieto agli oligarchi russi di usare i loro asset finanziari sui mercati euroatlantici».
Ore 1.32 - Un attacco russo ha fatto saltare in aria un gasdotto a Kharkiv
Lo riporta il Kyiv Independent mostrando un video dell’esplosione e delle fiamme del Servizio per le comunicazioni speciali dell’Ucraina. La città nordorientale del Paese è da ore sotto pensanti bombardamenti.
Ore 1.42 - Trump: salveremo l’Ucraina dalla distruzione
«Il nostro movimento è forte e sta crescendo. Salveremo il nostro Paese dalla distruzione». Lo afferma Donald Trump, intervenendo alla conferenza dei conservatori. L’ex presidente Usa parla della «sinistra fascista», quella «sinistra radicale che ha perso la sua credibilità» e le cui «politiche non funzionano».
Ore 1.48 - Trump: Putin è intelligente, i nostri leader sono stupidi
Vladimir Putin ha deciso la sua «spietata invasione» dopo aver visto il ritiro dall’Afghanistan: «Putin è smart», intelligente, e i «nostri leader sono stupidi». Lo afferma Donald Trump intervenendo alla conferenza dei conservatori e definendo l’attacco della Russia all’Ucraina un assalto all’umanità. «Per me sarebbe stato facile mettere fine a quello che sta accadendo, a questa farsa», aggiunge Trump parlando della sua «affinità» con Putin.
Ore 1.53 - Trump: Putin sta suonando Biden come un tamburo
«Putin sta suonando Biden come un tamburo, non è una cosa carina da guardare». Lo ha detto l’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, sul palco del Cpac a proposito degli ultimi sviluppi in Ucraina.
Ore 2.01 - Kiev, cittadini invitati a chiudere le finestre
L’amministrazione di Kiev, secondo quanto riportato dai media locali, ha invitato i cittadini a restare chiusi in casa con le finestre serrate o a trascorrere la notte nei rifugi .
Ore 2.04 - Già arruolati 37 mila volontari per combattere contro i russi
Il numero dei volontari che si sono uniti alle Forze della difesa territoriale ucraina è salito a 37.000. Lo riferisce il comandante delle Forze armate ucraine, Valery Zaluzhny, su Facebook.
Ore 2.58 - Ucraina, almeno 64 civili uccisi dall’inizio della guerra
Primo bilancio delle vittime civili, ci sono anche 240 feriti da giovedì, giorno dell’inizio dell’invasione russa. Lo riferiscono le Nazioni Unite, aggiungendo che il bilancio reale delle vittime potrebbe essere molto più alto.
Ore 3.15 - Colpito un palazzo a Kharkiv, uccisa una donna
Un palazzo di nove piani a Kharkiv è stato colpito da un missile russo: una donna è morta e altre 20 persone sono state evacuate. Lo riferisce il servizio statale di emergenza ucraino, ripreso dai media ucraini. Altri 60 residenti nel palazzo si erano rifugiati nello scantinato e nessuno di loro è rimasto ferito.
Ore 3.25 - Altri carri armati e lanciarazzi russi entrano in Ucraina
Lo riporta Cnn mostrando le immagini dei mezzi pesanti russi che superano l’ultimo check point vicino a Belgorod, in Russia, prima di entrare in territorio ucraino nei pressi di Kharkiv.
Ore 3.36 - Kiev, colpito sito per lo smaltimento di rifiuti radioattivi
Le forze russe hanno colpito un sito di smaltimento di rifiuti radioattivi a Kiev. Lo riferisce il Kyiv Independent. Secondo un primo rapporto dell’Autorità nazionale per la regolamentazione nucleare dell’Ucraina, non ci sono minacce per le persone fuori dalla zona di protezione sanitaria. Il Servizio di emergenza statale ucraino ha poi precisato che il bombardamento sul sito di smaltimento di rifiuti radioattivi a Kiev non ha portato alla depressurizzazione dello stoccaggio di sostanze radioattive. Lo riferisce il Kyiv Independent, precisando che è stata colpita la recinzione del sito mentre l’edificio è rimasto intatto.
Ore 4.54 - L’esercito ucraino: distrutto un convoglio di truppe cecene
L’esercito ucraino ha distrutto un convoglio delle forze speciali cecene, chiamato «Kadyrovites» dal nome del leader ceceno Ramzan Kadyrov, a Hostomel, a circa 40 km da Kiev. Lo riferiscono i media locali, citando la conferma dell’ufficio di presidenza. Secondo fonti di Channel 24, l’esercito ucraino ha fatto saltare in aria uno scaglione di 56 carri armati russi dove si trovava anche il generale Magomed Tushayev, comandante del 141mo reggimento motorizzato della guardia cecena che è rimasto ucciso.
Ore 6.01 - Sirene d’allarme a Rivne e Lutsk, nel nord-ovest dell’Ucraina
Le sirene d’allarme hanno risuonato in due città nel nord-ovest dell’Ucraina, Rivne e Lutsk, poco prima delle 6 di mattina ora locale. Lo riferisce la Bbc. I cittadini sono stati invitati a raggiungere un rifugio.
Ore 6.25 - Allarme fumi tossici dopo il bombardamento del deposito petrolifero di Vasylkiv
A seguito del bombardamento russo sul deposito petrolifero di Vasylkiv, alle porte di Kiev, le autorità cittadine hanno avvertito che il sito in fiamme sprigiona fumi tossici e invitato i residenti, per lo più già al riparto nei rifugi, a chiudere le finestre. Lo riferiscono i media ucraini. L’incendio è visibile anche da Kiev, a circa 40 km di distanza. I servizi di emergenza non possono spegnere le fiamme a causa del fuoco nemico e si teme un disastro ambientale.
Ore 6.58 - Le truppe russe sono entrate a Kharkiv. Colpito un gasdotto
È stato distrutto il gasdotto di Kharkiv, seconda città dell’Ucraina, bombardato nella notte dalla Russia. La struttura, considerata strategica per la fornitura del gas in un’ampia zona del Paese, è stata colpita ripetutamente.
Le truppe russe sono entrate in città, dove si combatte strada per strada. Secondo l’agenzia Interfax, che cita il Ministero della Difesa di Mosca, le forze armate russe hanno catturato 471 soldati ucraini. Non ci sono conferme da fonti ucraine.
Ore 7.25 - Mosca: accerchiate Kherson e Berdiansk
Il ministero della Difesa russo sostiene che le sue truppe hanno accerchiato due grandi città del sud dell’Ucraina, Kherson e Berdiansk, che hanno rispettivamente 290 mila e 110 mila abitanti. A riferirlo è l’agenzia russa Tass. Non ci sono conferme dal governo ucraino.
Ore 7.53 - Nella mente di Putin «una realtà parallela»
Che cosa c’è nella mente del presidente russo? Che cosa lo ha spinto a lanciare un inaudito assalto a un Paese come l’Ucraina, nella più grande campagna militare in Europa dai tempi della seconda guerra mondiale? L’analisi di Paolo Valentino
Ucraina - Russia, le news di oggi. Missile su un palazzo a Kharkiv, muore una donna. Truppe russe entrano in città. Colpito un gasdotto. Von der Leyen: "Nuove sanzioni in accordo anche con Draghi". La Repubblica il 27 Febbraio 2022.
Forti esplosioni nella capitale ucraina. La presidente della Commissione europea: "Paralizzeremo asset Banca centrale russa". Mosca: accerchiate anche Kherson e Berdiansk, colpiti 975 obiettivi militari.
Il cielo sopra a Kiev anche la notte scorsa, per il quarto giorno consecutivo, è stato illuminato dai bagliori dalle esplosioni. Nella capitale ucraina, che non si arrende all'attacco delle forze russe, continuano i combattimenti. All'alba truppe russe sono entrate a Kharkiv. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in una dichiarazione alla stampa, ha annunciato che sarà impedito a Putin di usare "il suo forziere da guerra" e ha definito la Russia un paria economico.
00.00 Forte esplosione a Kiev, cielo si illumina
Una potente esplosione ha scosso Kiev, con il cielo notturno che si è illuminato: lo dice la Cnn, mostrando immagini che sembrano indicare la ripresa dei bombardamenti sulla capitale ucraina, come peraltro ci si attendeva.
La forte esplosione sarebbe avvenuta a una ventina di chilometri dal centro della città.
00.01 Von der Leyen: "Putin sta distruggendo futuro del suo stesso paese"
"Tutte queste misure danneggeranno in modo significativo la capacità di Putin di finanziare la sua guerra. Avranno un impatto erosivo sull'economia. Putin ha intrapreso un percorso con l'obiettivo di distruggere l'Ucraina, ma quello che sta facendo, in effetti, è anche distruggere il futuro del suo stesso Paese". Lo ha detto la presidente della Commissione europea
00.05 Von der Leyen: "Paralizzeremo asset Banca centrale russa"
"Impediremo a Putin di usare il suo forziere da guerra. Paralizzeremo le attività della banca centrale russa. Questo bloccherà le sue transazioni. E renderà impossibile per la Banca Centrale liquidare i suoi beni". Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in una dichiarazione alla stampa.
00.10 Usa, Russia ora paria economico e finanziario globale
La Russia "è ora un paria economico e finanziario globale". Lo afferma un alto funzionario americano, sottolineando come con la nuova ondata di sanzioni la Banca centrale russa "non può sostenere il rublo"
00.11 Von der Leyen: "Nuove sanzioni in accordo anche con Draghi"
"In coordinamento con il presidente Biden, il presidente Macron, il Bundeskanzler Scholz, il primo ministro Draghi, il primo ministro Trudeau e il primo ministro Johnson, abbiamo considerato un significativo inasprimento della nostra risposta internazionale". Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in una dichiarazione alla stampa.
00.25 Alleati, stop vendita passaporti d'oro a oligarchi russi
"Ci impegniamo ad agire contro le persone e le entità che facilitano la guerra in Ucraina e le attività dannose del governo russo. In particolare, ci impegniamo ad adottare misure per limitare la vendita della cittadinanza, i cosiddetti passaporti d'oro, che consentono ai ricchi russi collegati al governo russo di diventare cittadini dei nostri paesi e di accedere ai nostri sistemi finanziari". Così in una dichiarazione congiunta di commissione Europea, Francia, Germania, Italia, Regno Unito, Canada e Stati Uniti. "Stiamo con il popolo ucraino in quest'ora buia. Anche al di là delle misure che annunciamo oggi, siamo pronti ad adottare ulteriori misure per costringere la Russia a rispondere del suo attacco all'Ucraina"
00.28 Musk attiva servizio Starlink per connessione internet
I servizi internet dei satelliti Starlink di Elon Musk sono ora attivi in Ucraina. Lo afferma Musk rispondendo a un tweet del vice presidente ucraino Mykhailo Fedorov. Fedorov aveva chiesto a Musk di metterli a disposizione
00.29 Macron: "Lutto in Europa per ucraini e per 'greci' uccisi"
"Non è solo il popolo ucraino a essere in lutto per la guerra iniziata dalla Russia, sono tutti i popoli d'Europa. Stasera i nostri pensieri vanno anche alla Grecia dopo la perdita di 10 dei suoi connazionali che vivevano in Ucraina, vicino a Mariupol". Lo scrive su Twitter il presidente francese Emmanuel Macron dopo l'annuncio di Atene della morte di 10 greci etnici uccisi dalle bombe russe.
00.34 Kiev a hacker, attaccate banche e aziende russe
Il ministro ucraino per la trasformazione digitale, Mykhailo Fedorov, ha detto su Twitter che il Paese sta creando un "esercito informatico" per "continuare la lotta sul cyber fronte" contro la Russia che bombarda l'Ucraina. In un tweet, Fedorov ha incluso un link ad una chat di Telegram dove si incoraggiano hacker ad attaccare aziende russe dell'energia e della finanza. La lista include il gigante del gas Gazprom e banche come Sberbank e VTB.
00.45 Kiev, grazie amici Usa e Alleati per nuove sanzioni
"L'Ucraina è grata per l'ultima tornata di sanzioni finanziarie imposte alla Russia dagli Stati Uniti e dai suoi alleati", ha scritto il primo ministro ucraino Denys Shmygal in un post su Twitter. "Grazie ai nostri amici per l'impegno a estromettere le banche russe dal sistema SWIFT"
00.47 Media Kiev, "Russi hanno fatto esplodere gasdotto a Kharkiv"
Un attacco russo ha fatto saltare in aria un gasdotto a Kharkiv. Lo riporta il Kyiv Independent mostrando un video dell'esplosione e delle fiamme del Servizio per le comunicazioni speciali dell'Ucraina. La città nordorientale del Paese è da ore sotto pensanti bombardamenti
00.54 La Russia annuncia la chiusura dello spazio aereo alle compagnie baltiche e slovene
La Russia ha annunciato la chiusura del suo spazio aereo alle società registrate in Lettonia, Lituania, Estonia e Slovenia come rappresaglia per le misure simili adottate da questi paesi per sanzionare Mosca dopo l'invasione dell'Ucraina
01.07 Usa: "Solo Putin può decidere quanto è disposto a pagare per la guerra all'Ucraina"
"Solo Putin può decidere quali altri costi è disposto a sopportare" per l'invasione in Ucraina, ha detto un alto funzionario degli Stati Uniti, aggiungendo che una task force dell'Occidente ora "darà la caccia" agli yacht, ai jet, alle case di lusso e alle auto degli oligarchi russi
01.12 Intelligence Gb, 'Forze russe non avanzano come si aspettavano'
"Le forze russe non stanno avanzando in Ucraina come si aspettavano" a causa di problemi logistici e della forte resistenza ucraina. Lo sostiene l'intelligence britannica in un aggiornamento sul conflitto pubblicato dall'account Twitter del ministero della Difesa di Londra. Secondo l'intelligence, inoltre, le forze russe stanno subendo perdite e alcuni militari sono stati fatti prigionieri dagli ucraini
01.35 Trump loda Zelensky: "È un uomo coraggioso"
Il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky è un "uomo coraggioso". Lo afferma l'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump sul palco della conferenza dei conservatori, soffermandosi sulla telefonata con Zelensky al centro del suo primo impeachment
01.41 Zelensky ringrazia Macron per l'invio di equipaggiamento militare difensivo
Emmanuel Macron ha chiamato sabato intorno a mezzanotte il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky, che lo ha ringraziato "per aver risposto alle richieste dell'Ucraina di equipaggiamento militare difensivo", ha annunciato l'Eliseo. Sabato la Francia ha deciso di rafforzare il suo sostegno all'Ucraina, in particolare nell'equipaggiamento della difesa.
01.42 Onu, almeno 64 civili uccisi da inizio invasione
Almeno 64 civili sono stati uccisi e 240 sono rimasti feriti in Ucraina da giovedì, giorno dell'inizio dell'invasione russa. Lo riferiscono le Nazioni Unite, aggiungendo che il bilancio reale delle vittime potrebbe essere molto più alto.
01.47 Trump, 'Putin è intelligente, i nostri leader stupidi'
Vladimir Putin ha deciso la sua "spietata invasione" dopo aver visto il ritiro dall'Afghanistan: "Putin è smart", intelligente, e i "nostri leader sono stupidi".
Lo afferma Donald Trump intervenendo alla conferenza dei conservatori e definendo l'attacco della Russia all'Ucraina un assalto all'umanità. "Per me sarebbe stato facile mettere fine a quello che sta accadendo, a questa farsa", aggiunge Trump parlando della sua affinità con Putin.
01.52 Trump, 'Putin sta suonando Biden come un tamburo"
"Putin sta suonando Biden come un tamburo, non è una cosa carina da guardare". Lo ha detto l'ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, sul palco del Cpac a proposito degli ultimi sviluppi in Ucraina. "Sono l'unico presidente del 21esimo secolo sotto il cui sguardo la Russia non ha invaso un altro paese", ha aggiunto Trump
02.00 Capo forze armate ucraine: "Arruolati già 37.000 volontari"
Il numero dei volontari che si sono uniti alle Forze della difesa territoriale ucraina è salito a 37.000. Lo riferisce il comandante delle Forze armate ucraina, Valery Zaluzhny, su Facebook
02.35 Macron a Lukashenko: "Ritiri truppe russe da Bielorussia"
"Stasera ho chiesto al presidente Lukashenko di ritirare le truppe russe dal suo territorio. La fratellanza tra i popoli bielorusso e ucraino dovrebbe portare la Bielorussia a rifiutare di essere vassallo della Russia e complice de facto nella guerra contro l'Ucraina". Lo scrive su twitter il presidente francese Emmanuel Macron
02.48 Forse vive le 13 guardie Isola dei Serpenti che insultarono russi
Si ritiene che possano essere ancora vivi i 13 soldati ucraini che nel Mar Nero hanno difeso l'Isola dei Serpenti dall'attacco russo, e che a un ufficiale a bordo di una nave da guerra della marina di Mosca avevano risposto "fottiti" quando gli era stato chiesto di arrendersi. Lo riporta il Guardian, citando funzionari ucraini.
Quel giorno c'erano 13 guardie di frontiera di stanza sull'isola rocciosa di circa 16 ettari di proprietà dell'Ucraina che si trova a circa 300 km a ovest della Crimea. Si credeva che tutti fossero morti dopo essersi rifiutati di arrendersi.
Tuttavia, in una recente dichiarazione, il Servizio di guardia di frontiera dell'Ucraina (Dpsu) ha dichiarato: "Crediamo fermamente che tutti i difensori ucraini dell'isola possano essere vivi. Dopo aver ricevuto informazioni sulla loro possibile ubicazione, il Dpsu insieme alle forze armate ucraine stanno lavorando per identificare i nostri soldati".
02.59 Fondatore Rakuten a Zelensky: "Donerò 8,7 mln di dollari"
Il miliardario giapponese Hiroshi "Mickey" Mikitani ha annunciato che donerà 8,7 milioni di dollari al governo dell'Ucraina, definendo l'invasione della Russia "una sfida alla democrazia". Il fondatore del gigante dell'e-commerce Rakuten ha scritto una lettera indirizzata al presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky spiegando che la donazione andrà a favotre di "attività umanitarie per aiutare le persone in Ucraina che sono vittime della violenza".
Mikitani ha ricordato di aver visitato Kiev nel 2019 e ha incontrato Zelensky. "I miei pensieri sono con te e con il popolo ucraino", ha scritto Mikitani nella lettera. "Credo che il calpestare un'Ucraina pacifica e democratica con la forza ingiustificata sia una sfida alla democrazia". "Spero sinceramente che la Russia e l'Ucraina possano risolvere in modo pacifico e che il popolo ucraino possa avere di nuovo la pace il più presto possibile"
03.13 Colpito palazzo a Kharkiv, morta una donna
Un palazzo di nove piani a Kharkiv è stato colpito da un missile russo: una donna è morta e altre 20 persone sono state evacuate. Lo riferisce il servizio statale di emergenza ucraino, ripreso dai media ucraini. Altri 60 residenti nel palazzo si erano rifugiati nello scantinato e nessuno di loro è rimasto ferito.
03.20 Altri carri armati e lanciarazzi russi entrano in Ucraina
La Russia sta facendo entrare in Ucraina altri carri armati e lanciarazzi. Lo riporta Cnn mostrando le immagini dei mezzi pesanti russi che superano l'ultimo check point vicino a Belgorod, in Russia, prima di entrare in territorio ucraino nei pressi di Kharkiv
03.25 Colpito sito smaltimento rifiuti nucleari a Kiev
Le forze russe hanno colpito un sito di smaltimento di rifiuti radioattivi a Kiev. Lo riferisce il Kyiv Independent. Secondo un primo rapporto dell'Autorità nazionale per la regolamentazione nucleare dell'Ucraina, non ci sono minacce per le persone fuori dalla zona di protezione sanitaria
03.29 Ministero difesa Ucraina istituisce numero verde per i parenti dei militari
Il ministero della Difesa ucraina ha istituito un numero verde a disposizione delle famiglie dei soldati russi che cercano notizie dei loro cari. L'iniziativa "Torna vivo dall'Ucraina" ha già ricevuto centinaia di telefonate, spiega il ministero sulla sua pagina Facebook.
"Anche i prigionieri catturati hanno l'opportunità di chiamare casa", aggiunge il ministero postando il video di un presunto prigioniero ferito alla testa mentre parla al telefono.
"Per fermare gli assassini del Cremlino, il maggior numero possibile di russi dovrebbe sapere delle perdite dei loro soldati e ufficiali", conclude il post
04.09 Intatto edificio smaltimento rifiuti nucleari a Kiev
Il Servizio di emergenza statale ucraino ha precisato che il bombardamento sul sito di smaltimento di rifiuti radioattivi a Kiev non ha portato alla depressurizzazione dello stoccaggio di sostanze radioattive. Lo riferisce il Kyiv Independent, precisando che è stata colpita la recinzione del sito mentre l'edificio è rimasto intatto
04.49 Boicottare la vodka, la protesta conto la Russia
Le sanzioni e non solo per mettere k.o. la Russia di Vladimir Putin. In protesta contro l'invasione in Ucraina, molti negli Stati Uniti e nel mondo chiedono il boicottaggio del drink russo per eccellenza: la vodka. "Svuotate tutte le bottiglie di vodka russa e, insieme a munizioni e missili, speditele vuote in Ucraina affinché possano essere usate come bombe Molotov", twitta il senatore repubblicano Tom Cotton.
Secondo quanto riportato dal New York Times, in Canada il Liquor Control Board dell'Ontario, la provincia più popolata del Paese, ha annunciato la rimozione di tutti i "prodotti russi" dai suoi 600 punti vendita
04.46 Kiev, distrutto convoglio forze cecene 'Kadyrovites'
L'esercito ucraino ha distrutto un convoglio delle forze speciali cecene, chiamato 'Kadyrovites' dal nome del leader ceceno Ramzan Kadyrov, a Hostomel, a circa 40 km da Kiev. Lo riferiscono i media locali, citando la conferma dell'ufficio di presidenza.
Secondo fonti di Channel 24, l'esercito ucraino ha fatto saltare in aria uno scaglione di 56 carri armati russi dove si trovava anche il generale Magomed Tushayev, commandante del 141mo reggimento motorizzato della guardia cecena che è rimasto ucciso.
04.52 Carri armati russi si dirigono verso Kharkiv
Una lunga colonna di carri armati e blindati russi stanno entrando in Ucraina provenienti da Belgorod e diretti verso Kharkiv. Lo riporta la Cnn, mostrando le immagini del convoglio militare. Diversi utenti ucraini su twitter confermano di aver visto la lunga colonna di mezzi militari russi
05.18 Google vieta inserzioni ai media finanziati dalla Russia
05.39 Alle 15 riunione straordinaria dei ministri degli Esteri
05.43 Il CICR ha chiesto di rimpatriare i corpi dei soldati russi deceduti
Il Comitato internazionale della Croce Rossa afferma di essere a conoscenza delle richieste dell'ambasciatore ucraino all'ONU e di altri di rimpatriare i corpi dei soldati russi uccisi in azione in Ucraina, ma non ha numeri
05.59 Sirene d'allarme a Rivne e Lutsk nel nord-ovest
Le sirene d'allarme hanno risuonato in due città nel nord-ovest dell'Ucraina, Rivne e Lutsk, poco prima delle 6 di mattina ora locale. Lo riferisce la Bbc. I cittadini sono stati invitati a raggiungere un rifugio
06.10 Deposito petrolifero colpito, timori per fumi tossici
A seguito del bombardamento russo sul deposito petrolifero di Vasylkiv, alle porte di Kiev, le autorità cittadine hanno avvertito che il sito in fiamme sprigiona fumi tossici e invitato i residenti, per lo più già al riparto nei rifugi, a chiudere le finestre. Lo riferiscono i media ucraini. L'incendio è visibile anche da Kiev, a circa 40 km di distanza. I servizi di emergenza non possono spegnere le fiamme a causa del fuoco nemico e si teme un disastro ambientale.
06:53 Ministro interno: truppe russe entrate all'alba a Kharkiv
Le forze russe sono entrate a Kharkiv, la seconda principale città ucraina: lo ha reso noto il responsabile dell'amministrazione regionale, Oleg Sinegubov, secondo quanto riporta la Bbc. Veicoli militari leggeri "sono entrati nella città", ha detto Sinegubov.
07:13 Ucraina, forze russe entrate a Kharkiv
Le forze russe sono entrate a Kharkiv, la seconda principale città ucraina: lo ha reso noto il responsabile dell'amministrazione regionale, Oleg Sinegubov, secondo quanto riporta la Bbc. Veicoli militari leggeri "sono entrati nella città", ha detto Sinegubov. Citato da Kiev Independent, Sinegubov ha esortato i residenti locali a rimanere nei rifugi.
Tass.
07:24 Mosca, catturati 471 soldati ucraini in regione kharkiv
Le forze russe hanno catturato 471 soldati ucraini nella regione di kharkiv: lo ha reso noto il ministero della Difesa russo, secondo quanto riporta l'agenzia Interfax. I soldati si sarebbero "arresi volontariamente". Le forze russe hanno distrutto finora 975 obiettivi dell'infrastruttura militare ucraina, inclusi 23 posti di comando e 31 sistemi missilistici antiaerei S-300: lo riporta la Tass.
07:25 Mosca, accerchiate Kherson e Berdiansk
Il ministero della Difesa russo afferma che le sue truppe hanno accerchiato due grandi città del sud dell'Ucraina, Kherson e Berdiansk. "Nelle ultime 24 ore le forze armate russe hanno completamente bloccato le città di Kherson e Berdiansk", che hanno rispettivamente 290 mila e 110 mila abitanti, ha reso noto il dicastero, citato dall'agenzia
Guerra Ucraina-Russia: Kiev resiste ma truppe Putin avanzano. Migliaia di vittime tra cui donne e bimbi: si combatte nelle strade. Redazione su Il Riformista il 27 Febbraio 2022.
Quarta notte di guerra e morte e di combattimenti in strada. Migliaia le vittime, tra cui donne e bambini, del conflitto tra Ucraina e Russia anche se per ora i dati ufficiali forniti sono approssimativi. La Russia ha continuato a bombardare la capitale Kiev, colpendo anche un ospedale pediatrico destinato a bambini oncologici (un piccolo è morto altri due feriti), avanzando soprattutto nel sud-est del Paese dove ha “completamente” assediato le città di Kherson (sud) e Berdyansk (sudest). Le truppe russe sono entrante anche a Kharkiv, seconda città più grande del Paese, dove sono in corso scontri in strada, e sono a pochi chilometri dalla città di Dnipro, la terza dell’Ucraina, dove intanto i cittadini preparano molotov.
Ma l’esercito ucraino resiste, respinge gli attacchi nella capitale alimentando la “frustrazione” di Mosca e continua a tenere testa al rivale russo, ben più attrezzato, in attesa dell’arrivo di ulteriori armi da Germania e Francia. Sono almeno 37.000 i volontari arruolati nella ‘difesa territoriale’. “72 ore di resistenza! Il mondo non ci credeva. Il mondo dubitava. Ma non ci siamo limitati a resistere, continuiamo con sicurezza a combattere contro l’occupante russo! Abbiamo mostrato al mondo: non aver paura della Russia, sii forte e respingila! Il sostegno all’Ucraina deve essere più forte! La vostra sicurezza dipende da noi!” scrive su Twitter il ministro della Difesa ucraino Oleksiy Reznikov. Il presidente Usa Biden parla di terza guerra mondiale se Putin non accetta sanzioni.
5:22 – LE SANZIONI: SWIFT, A ORE L’ESCLUSIONE DELLA RUSSIA – Usa, Ue, Regno Unito e Canada hanno deciso nella serata di sabato 26 febbraio di alzare la posta ed escludere dal sistema di transazioni Swift alcune banche russe: una lista è in via di definizione in queste ore. L’Occidente ha previsto sanzioni anche contro la Banca centrale di Mosca e una stretta sui ‘passaporti d’oro’.
BIDEN PARLA DI TERZA GUERRA MONDIALE – La terza guerra mondiale come alternativa alle sanzioni. E’ quanto dichiara il presidente americano Joe Biden intervistato dal commentatore politico e podcaster Brian Tyler Cohen. “Hai davanti due opzioni: iniziare una terza guerra mondiale, entrare in guerra con la Russia, fisicamente. Oppure assicurarsi che un Paese che agisce in modo così contrario al diritto internazionale paghi un prezzo per averlo fatto”.
6:21 – BIMBI E DONNE TRA LE VITTIME – Le vittime civili non vengono risparmiate. Un bambino di 6 anni è morto in ospedale ieri sera dopo essere rimasto ferito nei combattimenti per strada. Altre 6 persone, inclusa una bimba di 7 anni, sono state uccise dall’artiglieria russa a Okhtyrka, nell’oblast settentrionale di Sumy. Secondo l’Onu sono almeno 64 i civili uccisi da giovedì, giorno dell’invasione, 240 i feriti, confermati ufficialmente dall’Onu che si aspetta tuttavia un bilancio ben più grave. Il governo di Kiev aveva già parlato il giorno di prima di circa 200 morti.
6:30 – ESPLODE GASDOTTO, MISSILE UCCIDE DONNA – A Kharkiv, nel corso di un pesante bombardamento russo, è stato distrutto un gasdotto, provocando una gigantesca esplosione e un incendio. Un missile ha colpito anche un palazzo di 9 piani, uccidendo una donna.
7:00 – CARRI ARMATI CECENI DISTRUTTI, “MORTO GENERALE TUSHAYEY – Un’intera colonna di 56 carri armati delle forze cecene – denominata ‘Kadyrovites’ dal nome del leader Ramzan Kadyrov – sarebbe invece stata fatta saltare in aria dagli ucraini a Hostomel, sempre vicino a Kiev. Secondo i media ucraini, l’esercito ha fatto saltare in aria uno scaglione di 56 carri armati russi dove si trovava anche il generale Magomed Tushayev, commandante del 141mo reggimento motorizzato della guardia cecena che è rimasto ucciso.
7:30 – KIEV RESISTE PER LA SECONDA NOTTE DI FILA – Per la seconda notte di fila si combatte nella capitale ucraina che resiste all’invasore russo. Dopo il coprifuoco scattato alle 17, sono iniziati pesanti bombardamenti con i russi che hanno colpito un deposito petrolifero a Vasylkiv, cittadina a 40 chilometri a sud di Kiev, che ha cominciato a bruciare e sprigionare fumi tossici. Ma ora si teme un disastro ambientale.
8:10 – RUSSIA: DISTRUTTI 975 OBIETTIVI – Le forze armate russe hanno distrutto 975 infrastrutture militari ucraine. È quanto riferisce il portavoce del ministero della Difesa russo Igor Konashenkov, citato da Interfax.”Le forze armate russe hanno ormai sconfitto 975 obiettivi delle infrastrutture militari ucraine. Includono 23 strutture di comando e controllo e centri di comunicazione delle forze armate ucraine, tre postazioni radar, 31 sistemi di difesa aerea S-300, Buk M-1 e Osa, 48 localizzatori radar”, ha detto Konashenkov.
8:30- PERDITE RUSSE SECONDO GOVERNO UCRAINO – Oltre 540 IFV – 16 aeroplani – 18 elicotteri – 102 carri armati – 504 APC – 1 sistema Buk-1 – Oltre 20 auto blindate – Oltre 3.000 uomini KIA, 200 fatti prigionieri. Queste invece le perdite comunicate ieri: 14 aeroplani, 8 elicotteri, 102 carri armati, 536 auto blindate, 15 pezzi di artiglieria, 1 sistema BUK-1. Sono 3500 i militari russi uccisi, quasi 200 quelli fatti prigionieri.
Notte di paura a Kiev (ma senza assalto). E i russi avanzano su Kharkiv. Mauro Indelicato il 27 Febbraio 2022 su Il Giornale.
Sirene di allarme aereo attivate già nella tarda serata di sabato, prime esplosioni intorno a mezzanotte ma poi la nottata di Kiev è trascorsa in modo relativamente tranquillo. Tensione a Kharkiv, dove i russi starebbero provando a entrare.
Nuova nottata di paura a Kiev, ma il temuto assalto finale da parte dei russi non c'è stato. Nel centro della capitale ucraina la situazione viene descritta come “tranquilla”. Chi può è anche uscito in strada per provare a comprare alcuni generi di prima necessità visto che, anche oggi, dalle 17:00 in poi scatterà il coprifuoco.
Attacco rinviato?
Dal Cremlino nel pomeriggio di sabato avevano fatto sapere che l'esercito russo era pronto ad avanzare su tutti i fronti. Le notizie provenienti dal sud dell'Ucraina, dove Mosca è riuscita a prendere importanti località attorno Mariupol, sembravano far presagire anche a un attacco su Kiev e Kharkiv, le due principali città del Paese assediate oramai da quasi 48 ore.
Biden: "Alternativa a sanzioni? Guerra mondiale". Parte l'assalto russo a Kiev
Alle 21:00 le prime sirene di allarme aeree risuonate nella capitale hanno dato agli abitanti l'impressione dell'inizio del conto alla rovescia. I rumori di spari nel quartiere di Manhattan City, zona occidentale di Kiev, hanno confermato una situazione di tensione.
Tuttavia la serata di sabato è trascorsa senza raid all'interno del centro urbano della capitale. Né si sono registrati scontri. Che la gente si aspettasse una nuova nottata di inferno è confermato anche da notizie la cui diffusione è sembrata più legata alla paura che a un oggettivo riscontro sul campo. Poco dopo la mezzanotte infatti si è parlato di paracadutisti russi lanciati su Kiev e di un assalto “senza precedenti” oramai alle porte. In realtà i bagliori bianchi osservati sul cielo della capitale erano provocati dai traccianti della contraerea ucraina e non da soldati di Mosca pronti a planare sulla città.
L'attacco russo dunque sembra al momento rinviato. Forse alla base della scelta potrebbe esserci una chiara strategia militare volta a non entrare in profondità nei grandi centri abitati. Oppure i vertici russi vogliono, prima di avventurarsi nella guerriglia urbana, aspettare l'esito di possibili trattative sottobanco tra le parti.
Bombardati depositi di carburante e gasdotti
Ad alimentare la paura questa notte ha contribuito anche una violenta esplosione nella cittadina di Vasylikv, situata a circa 40 km a sud di Kiev. È la stessa località dove è presente un importante aeroporto militare da cui venerdì notti i russi hanno iniziato l'avanzata dai quartieri meridionali della capitale ucraina.
Dopo l'esplosione è stata notata una grande nuvola di fumo proveniente da un deposito di carburante. L'impianto di stoccaggio è stato centrato dal raid e ha provocato un incendio visibile anche da alcuni quartieri di Kiev. Il sindaco di Vasylkiv ha invitato la gente a rimanere a casa con le finestre chiuse per evitare problemi alla salute.
Anche a Kharkiv una violenta esplosione ha coinvolto un'infrastruttura importante. Si tratta, in particolare, di un gasdotto che passa non lontano dal centro cittadino. La deflagrazione ha dato vita a un incendio non ancora domato.
Possibile avanzata su Kharkiv
Proprio da Kharkiv sono arrivate nelle prime ore del mattino notizie circa un'importante avanzata iniziata dai russi in città. I militari di Mosca, in particolare, da giovedì risultano assiepati poco a nord del centro cittadino. Ieri sera l'intera periferia di Kharkiv è stata presa pesantemente di mira, il bombardamento del gasdotto rientra tra gli episodi riguardanti i raid sulla città.
Le avanguardie delle truppe russe si starebbero dirigendo verso il centro. A confermarlo sono fonti della Difesa russa citate da Interfax, secondo cui 471 militari ucraini sono stati catturati a seguito di una resa volontaria. Ma anche fonti di Kiev hanno confermato gli sviluppi provenienti da Kharkiv. Anton Gerashchenko, consigliere del ministero dell'Interno di Kiev, su Telegram ha dichiarato che “un gruppo di forze speciali della Federazione Russa ha appena fatto irruzione in città attraverso Alekseevk”.
L'ex campione di scacchi e dissidente sovietico Kasparov: "Vi dico come bloccare Putin". Valentina Dardari il 26 Febbraio 2022 su Il Giornale. 2
L’ex campione ha spiegato le mosse per dare scacco matto al presidente russo, ma serve una presa di posizione forte del mondo libero.
Garry Kasparov, ex campione mondiale di scacchi scappato a New York perché da sempre contro il presidente russo Vladimir Putin, nel rilasciare un'intervista al Corriere ha spiegato che sia l’Europa che gli Stati uniti potrebbero pagare un prezzo molto alto per questa guerra, dovuto al fatto che per venti anni non hanno ascoltato chi li avvertiva che Putin sarebbe diventato un problema di tutti. Kasparov ha ricordato alcune delle azioni fatte dal presidente russo, come i bombardamenti a tappeto su Aleppo, l’annessione della Crimea, l’uccisione di Litvinenko, l’avvelenamento degli Skripal, che non hanno avuto conseguenze. Solo qualche sanzione perché, a suo dire, i politici hanno preferito continuare a fare affari con la Russia.
Perché Kasparov parla di corruzione
L’ex scacchista parla anche di corruzione, perché “al denaro russo si è permesso di influenzare ogni livello della vita americana, ma soprattutto europea: che fosse vita politica, sociale, lo sport, gli affari. Centinaia di miliardi sono stati sparsi nel mondo libero. Perché questo denaro non è andato in Cina, Venezuela o Iran. È finito a Vienna, Monaco di Baviera, Firenze, Milano, Parigi, Londra, New York. Non possiamo sottovalutare l’influenza di questi soldi”. Kasparov ha però sottolineato la coerenza di Putin, il suo non essersi mai nascosto e aver fatto sempre tutto alla luce del sole, mettendo sul tavolo il suo programma strategico quindici anni fa, seguendolo sempre. Nessuno in questo tempo ha però controbattuto, lasciandogli campo libero. Il dissidente sovietico ha quindi messo a confronto la preoccupazione dell’Occidente, il prezzo economico che dovremo andare a pagare, con il prezzo delle vite umane degli ucraini. Da una parte il danno economico, dall’altra il sacrificio di vite attualmente in corso.
Kasparov non sembra credere che l’élite russa si ribellerà a Putin proprio perché, nonostante sia in disaccordo con lui, ne è terrorizzata. E aspetta di vedere cosa farà l’Occidente. Questa per lo scacchista potrebbe essere la volta della fine dell’ex funzionario del KGB russo, ma tutto dipenderà da come si comporterà il mondo libero. E l’unico modo secondo Kasparov è minacciare in modo diretto il suo capitale, mandando in bancarotta il regime di Vladimir Putin.
Cosa chiede lo scacchista al mondo libero
La richiesta è che venga tagliata fuori la Russia dai mercati finanziari globali, in euro e dollari, assicurandosi che il sistema finanziario del Paese non sia più sostenibile e non possa generare risorse per la macchina da guerra del presidente, che ha un paracadute da oltre 600 miliardi di dollari. Se si pretenderà che vengano onorati adesso il debito sovrano o il debito di Gazprom e di Rosneft, l’industria russa andrà in bancarotta.
Ma questo, come ha sottolineato lo scacchista, richiede volontà politica, perché ovviamente si vedranno ripercussioni su tutto il mondo. Il prezzo del petrolio, già altissimo, potrebbe continuare a salire. Ma secondo Kasparov se non si mette fine adesso alla dittatura di Putin, il prezzo per fermarlo in seguito sarà ancora più alto, e verranno sacrificate anche vite umane. In ballo c’è anche la Cina che sta guardando cosa accade.
Putin non si fermerà all'Ucraina
"Se Putin riesce a distruggere l’esercito ucraino, conquistare Kiev, installare un governo-fantoccio, questo diventa un format per la Cina su Taiwan. E un attacco a Taiwan potrebbe obbligare gli americani a rispondere militarmente. Questo è l’ultimo momento in cui possiamo danneggiare la macchina militare di Putin e rovinare il suo stato mafioso-burocratico senza mettere soldati sul terreno”, ha spiegato l’attivista russo con cittadinanza croata, che è stato sovietico fino al 1991. Kasparov non pensa che, se il presidente russo dovesse vincere questa guerra, si fermerà all’Ucraina. Per dare scacco matto a Putin infine, tutti coloro del mondo libero dovrebbero dimettersi dalle aziende del sistema putiniano e chi no lo fa deve essere trattato come complice di crimini di guerra.
Il paradosso dello Zar. Augusto Minzolini il 27 Febbraio 2022 su Il Giornale.
Non è detto che i tornanti di una guerra imprevedibile non trasformino oggi Kiev in una nuova Stalingrado.
L'epica sovietica aveva un'icona: la battaglia di Stalingrado. Quell'episodio è il paradigma dell'eroismo riconosciuto sia dalla Russia comunista, sia da quella nazionalista, che ha rispolverato la bandiera con l'aquila bicipite nera dei Romanov. Ebbene, non è detto che i tornanti di una guerra imprevedibile non trasformino oggi Kiev in una nuova Stalingrado. Con gli ucraini nei panni dei russi di ieri e i russi di oggi nel ruolo dei nazisti. Gli ingredienti ci sono tutti: c'è la guerra patriottica di popolo invocata dal presidente Zelens'kyj; c'è la battaglia cruenta che potrebbe trasformarsi in uno scontro casa per casa; ci sono gli eroismi solitari, a cominciare dall'episodio del soldato che si fa saltare in aria per bloccare i carri armati; c'è la presunzione dei generali russi di stravincere in un giorno che ricorda quella dello stesso segno dei generali tedeschi; e c'è la disperazione degli ucraini che è stretta parente di quella dei soldati dell'armata rossa di allora. Le due città si trovano sullo stesso parallelo, Stalingrado, cioè Volgograd, a 1300 km ad est di Kiev e, per uno scherzo della Storia, coincidono pure le date: l'assedio cominciò nel 1942 e terminò nel febbraio del 1943. Esattamente 80 anni fa.
Il paragone aleggia in queste ore. Vladimir Putin che è l'anello di congiunzione tra le due Russie - l'uomo che con un piede in quella comunista di un tempo si è inventato quella nazionalista di oggi - ne è quantomai consapevole. Anche lui si è cibato di quell'epica, di quella retorica. E in una guerra tutta mediatica come quella a cui stiamo assistendo, il paragone potrebbe rivelarsi esiziale per far pendere la narrazione dalla parte di Zelens'kyj.
Kiev-Stalingrado rappresenta, infatti, il paradosso di Putin: lo Zar al Cremlino celebra l'eroismo degli assediati di Stalingrado, mentre a Kiev si ritrova appiccicata addosso l'immagine odiosa degli assedianti. È l'immagine che più teme. Quella che ha dato spunto ai ritratti irriverenti che lo raffigurano con i baffetti e il ciuffetto del fuhrer. Ed è il racconto a cui tenta di reagire e di sfuggire, mettendo al centro degli obiettivi dell'invasione dell'Ucraina, non per nulla, la «denazificazione» del Paese. Dimenticando, però, che l'uomo simbolo della resistenza di Kiev, Volodymyr Zelens'kyj, è ebreo.
Ma, soprattutto, è la contraddizione di una guerra, che come la rigiri appare sempre sbagliata. Figlia dell'arroganza e della presunzione di un uomo, o meglio di un regime, che non vuol guardare avanti ma per sopravvivere, per avere un futuro, si affida solo alla nostalgia dei sogni di potenza delle due Russie che incarna. Una guerra che riflette nello specchio della Storia le sue contraddizioni con i russi che assalgono la città che addirittura gli ha dato il nome, la Kiev dei «rus». Un assurdo per un nazionalista.
E più il dramma ucraino andrà avanti, più ci saranno vittime, più si moltiplicheranno le immagini di guerra eroiche e strazianti di un popolo che si sente abbandonato e più le contraddizioni diventeranno evidenti, inconciliabili, stringenti. Alla fine Putin si ritroverà in un pantano militare, mediatico, economico, diplomatico, addirittura, sportivo visto che nessuno vuole più gareggiare con i russi. Per cinismo lo Zar magari farà spallucce, ma rischia di essere ingoiato dalle sue contraddizioni. Fuori e dentro la Russia.
L’Occidente arma Kiev. Così vuole rallentare l’avanzata di Putin. Roberto Vivaldelli su Inside Over il 27 febbraio 2022.
Washington e i Paesi occidentali corrono in soccorso di Kiev. Mentre l’esercito ucraino tenta di resistere il più possibile all’aggressione russa, il Segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha dichiarato di aver autorizzato lo stanziamento di 350 milioni di dollari in assistenza militare. “Oggi, mentre l’Ucraina combatte con coraggio e orgoglio contro l’assalto brutale e non provocato della Russia, ho autorizzato, su delega del presidente, un terzo pacchetto per il sostegno immediato alla difesa dell’Ucraina”, ha osservato Blinken in una dichiarazione. “Questo pacchetto includerà ulteriore assistenza difensiva letale per aiutare l’Ucraina ad affrontare le minacce corazzate, aviotrasportate e di altro tipo che sta affrontando. È un altro chiaro segnale che gli Stati Uniti stanno con il popolo ucraino mentre difendono la loro nazione sovrana, coraggiosa e orgogliosa”, ha aggiunto. Non combattere in prima persona – anche perché avrebbe ripercussioni devastanti e inimmaginabili – ma supportare l’Ucraina con le armi, oltre che sanzionare pesantemente Mosca: è questa la contromossa dei Paesi occidentali contro la Federazione Russa.
Kiev, gli Stati Uniti stanziato 350 milioni di dollari in aiuti militari
Si tratta del terzo pacchetto di aiuti nel giro di pochi mesi per gli Usa. I precedenti si aggiravano rispettivamente sui 60 milioni e 250 milioni di dollari, portando il totale nell’ultimo anno a oltre un miliardo di dollari di aiuti militari, secondo un funzionario dell’amministrazione. Il pacchetto includerà anche armi leggere e munizioni di vario calibro, giubbotti antiproiettile e relative attrezzature. L’esercito ucraino ha ringraziato così Blinken: “Le Forze Armate dell’Ucraina sono grate al Popolo, al Presidente, al Senato, al Congresso, al Dipartimento di Stato, al Ministero della Difesa e alle Forze Armate degli Stati Uniti per l’assistenza militare annunciata dal Segretario di Stato americano Anthony J. Blinken”.
La prima transazione del governo Usa destinata all’esercito ucraino risale addirittura al dicembre 2017 ed era limitata alle armi leggere, fra cui fucili M107A1 e munizioni, per una vendita dal valore totale di 41,5 milioni di dollari. La transazione dell’aprile 2019, ai tempi dell’amministrazione Trump, divenne più significativa. Non solo fu più onerosa (47 milioni di dollari), ma includeva anche armi molto più letali, in particolare 210 missili anti-carro Javelin. Oltre a Washington, ora anche l’Unione europea annuncia di voler aiutare e supportare Kiev contro l’invasione russa. L’Alto Rappresentante dell’Ue Josep Borrell ha convocato nelle prossime ore un Consiglio Affari Esteri in videoconferenza “per adottare ulteriori misure a sostegno dell’Ucraina, contro l’aggressione russa. Proporrò – afferma – un pacchetto di aiuti alle forze armate ucraine, per sostenerle nella loro eroica battaglia”. Tutto questo mentre l’Unione europea, gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno deciso sganciare la “bomba atomica finanziaria”, escludendo la Russia dal principale sistema di pagamento internazionale SWIFT e di voler prendere pesanti misure per “paralizzare” l’attività della banca centrale russa. “Mentre le forze russe scatenano il loro assalto a Kiev e ad altre città ucraine, siamo determinati a continuare a imporre costi alla Russia che isoleranno ulteriormente la Russia dal sistema finanziario internazionale e dalle nostre economie” ha annunciato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.
Aiuti militari anche dalla Germania
Anche la Germania, dopo qualche tentennamento iniziale, ha deciso di sostenere il governo ucraino con aiuti militari. Il cancelliere Olaf Scholz, infatti, ha autorizzato nelle scorse ore la consegna di mille armi anticarro e 500 missili terra-aria a Kiev. “L’attacco russo all’Ucraina segna una svolta. Minaccia il nostro intero ordine del dopoguerra. In questa situazione, è nostro dovere sostenere Kiev contro l’armata russa che sta invadendo il paese sotto la guida di Putin. La Germania è vicina, al fianco dell’Ucraina” ha sottolineato Scholz in una nota. Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy ha accolto con favore la decisione della Germania. “La Germania ha appena annunciato la fornitura di lanciagranate anticarro e missili Stinger all’Ucraina. Continua così, Cancelliere Olaf Scholz!” ha twittato. Come la Germania, anche i Paesi Bassi hanno anche annunciato l’invio di armi anticarro in Ucraina, come confermato dal ministero della Difesa. Il governo olandese, infatti, fornirà 50 armi anticarro Panzerfaust-3 e 400 razzi all’esercito ucraino.
Kiev ha implorato per settimane la Germania di inviare armamenti utili a contrastare una possibile offensiva russa. Sabato l’ambasciatore di Kiev in Germania ha esortato Berlino a unirsi ai Paesi Bassi e fornire all’Ucraina i razzi di difesa aerea Stinger. “Dannazione, è finalmente giunto il momento di aiutarci”, ha dichiarato Andriy Melnyk all’agenzia Reuters in un’intervista. “Abbiamo bisogno di difesa aerea e abbiamo bisogno di una no-fly zone”. E l’Italia? Secondo alcuni esponenti, come presidente della Liguria e cofondatore di Coraggio Italia, Giovanni Toti, bisogna sostenere Kiev attivamente: “Francia e Germania forniscono equipaggiamenti militari all’Ucraina. L’Italia ha straordinarie aziende, facciamo subito la stessa cosa”. Dello stesso avviso Massimo Ungaro, deputato di Italia viva, eletto nella circoscrizione Estero-Europa: “Anche l’Italia deve aiutare gli Ucraini a difendersi dagli invasori e autorizzare la cessione di sistemi d’arma all’Ucraina. Non solo elmetti e medicine ma anche munizioni e sistemi di contra aerea, come ha deciso di fare oggi la Germania, per la prima volta dal dopoguerra”.
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Kharkiv, l’altro fronte: la guerra urbana nella città sotto assedio. Andrea Muratore, Mauro Indelicato su Inside Over il 26 febbraio 2022.
Kharkiv è sotto assedio. La “capitale” dell’Est ucraino è stata investita dall’onda dell’offensiva russa fin dalle prime ore del 24 febbraio scorso, giorno della penetrazione dell’esercito di Mosca oltre confine. La “Desert Storm” ucraina di Vladimir Putin ha investito anche la seconda città dell’Ucraina per popolazione dopo la capitale Kiev, vero e proprio pivot orientale del Paese. Nell’immediato inizio dell’offensiva è stata proprio la città di 1,5 milioni di abitanti che assieme alla secessionista Donetsk è il punto più importante dell’Ucraina abitata dalla minoraza russofona a essere investita dei più violenti attacchi provenienti da Est, prima che dalla Bielorussia partisse l’attacco via terra verso Kiev.
Boryspil, Ozernomu, Kulbakinomu, Chuguev, Kramatorsk, Chornobayivtsi: sono sotto attacco le basi aeree vicine alla città, retrovia strategica delle forze armate ucraine stanziate al confine col Donbass. Nella metropoli dell’Est le persone scendono nei rifugi antiaerei improvvisati delle metropolitane, il fiume Lozovenkaya è strategicamente indicato come un attraversamento cruciale per consentire l’attraversamento delle forze russe, le foto degli analisti di open source intelligence indicano fiamme al palazzo dei servizi di sicurezza nella città, attacchi missilistici nel centro, nei cieli sono segnalati combattimenti aerei.
La guerra infiamma e Kharkiv appare, sempre di più, la Grozny dell’Est dell’Ucraina mano a mano che i combattimenti dalle periferie si spostano dentro le sue strade. Seguire l’onda dell’avanzata è estremamente complesso, ma possiamo affermare che la guerra urbana temuta per Kiev a Kharkiv sia già realtà. Milizie formate da cittadini e volontari, riporta Foreign Policy, si armano con kalashnikov e molotov. E per la città in poco più di un secolo si tratta della sesta volta in cui le sue strade si tramutano in campo di battaglia.
La prima volta fu nel 1919, quando durante la guerra civile russa le forze bianche anticomuniste sbaragliarono le armate di Lenin e Trotskij contribuendo ad alimentare la resistenza dell’Ucraina all’avanzata bolscevica dopo la fine della Grande Guerra.
In seguito, Kharkiv è stato un teatro caldissimo di scontro durante la seconda guerra mondiale. Quella che per i tedeschi iniziò come Operazione Barbarossa e per l’Unione Sovietica fu la “Grande guerra patriottica” ebbe a Kharkiv un suo epicentro con ben tre battaglie combattute strada per strada. La Wehrmacht accerchiò e conquistò la città in quattro giorni di combattimenti nell’ottobre 1941; in seguito, la Germania evacuò la città durante la controffensiva sovietica dell’inverno successivo e la conquistò nuovamente nel maggio 1942 in una seconda battaglia in cui l’Armata Rossa perse 275mila uomini tra morti, feriti e prigionieri. Ancora più violenta la terza offensiva, un durissimo scontro tra mezzi corazzati nel febbraio e marzo 1943 che permise ai tedeschi di rifiatare dopo la disfatta di Stalingrado. La terza battaglia di Kharkiv fu l’ultima grande vittoria della Wehrmacht prima del tracollo nella parte finale del conflitto; i panzer germanici, al comando del feldmaresciallo Erich von Manstein, riuscirono nella prima fase della controffensiva a tagliare fuori e distruggere le punte avanzate sovietiche che marciavano verso il Dniepr e il mare d’Azov. Un fuoco di paglia, per l’armata nazista: tra il 3 e il 23 agosto successivi i sovietici irruppero attorno la città e dopo duri combattimenti (100mila morti, feriti e prigionieri sul fronte tedesco) occupò definitivamente la città, liberandola. Assieme al parallelo disastro di Kursk per la Germania nazista fu l’inizio della fine.
L’importanza strategica di pivot sull’asse Dnepr-Azov-Ucraina centrale spiega la valenza di Kharkiv anche nel conflitto attuale. A cui si aggiunge una profonda valenza storica della metropoli come crocevia del rapporto complesso tra russi e ucraini. Kharkiv, per gli ucraini, fu anche la “capitale della fame” ai tempi della tragedia dell’Holodomor, solco profondissimo tra la Russia e il Paese limitrofo. E tutto questo portato della storia rivive mentre nella città assediata si combatte e si muore.
L’attuale situazione a Kharkiv
C’è un problema di fondo nel comprendere l’andamento del conflitto nella seconda città ucraina. Sono infatti saltate le comunicazioni. Da venerdì è quasi impossibile mettersi in contatto con chi è rimasto ancora all’interno del suo centro urbano. I militari russi sono arrivati nella periferia di Kharkiv già giovedì pomeriggio. A poche ore cioè dall’inizio dell’attacco russo. Da allora è stato segnalato un vero e proprio stato d’assedio e soprattutto sui social sono apparse le immagini di forti bombardamenti attorno il centro cittadino.
Capire però com’è la situazione è quasi impossibile. La Difesa russa non ha annunciato la conquista, da parte ucraina non sono arrivati molti commenti ufficiali. Difficile avere informazioni “ufficiose”: “Sono preoccupato – ha dichiarato su InsideOver un operaio che lavora in Italia e che è originario proprio di Kharkiv – da venerdì mattina non ho notizie dei miei familiari. Fino a giovedì sera li ho sentiti, erano preoccupati ma stavano bene, adesso c’è silenzio. Forse è saltata anche internet”. Non sono le uniche testimonianze del genere. Chi ha amici o parenti a Kharkiv in queste ore sta con il cuore in gola per le sorti dei propri cari.
Appare probabile che i russi l’abbiano circondata, ma non siano ancora entrati in profondità verso il centro storico. Mosca è più interessata alle vie di comunicazioni che alla città. Qui infatti ci sono i nodi ferroviari e autostradali che scendono verso il Donbass da un lato e conducono a Kiev dall’altro. Non è un caso che da venerdì aspri combattimenti vengano segnalati a Sumy, cittadina a ovest di Kharkiv lungo la direttrice per la capitale. Nelle scorse ore i russi hanno annunciato la parziale conquista di Sumy, in mattinata sono apparsi su Twitter video di civili che disarmano soldati di Mosca catturati. Situazione confusa quindi anche da queste parti, tuttavia sembrerebbe che l’esercito russo stia consolidando le teste di ponte attorno la cittadina. Ma tornando a Kharkiv, è possibile avere un’idea della situazione a livello militare solo consultando, come sottolineato dal Washington Post, una mappa di Google Maps. Le strade di accesso alla metropoli da nord e da est appaiono tutte chiuse. Segno di come la direttrice d’attacco russa provenga dalle aree settentrionali e potrebbe essersi attestata a ridosso del centro.
Possibili combattimenti urbani
Se a Kharkiv la situazione risulta più confusa lo si deve essenzialmente anche a un contesto ancora più drammatico rispetto a Kiev. I bombardamenti sono stati qui da subito ben più marcati, il territorio attorno alla città è stato quello più bersagliato dai russi già dalle prime ore dell’attacco. Sono state distrutte le infrastrutture, le vie di accesso, Kharkiv ha quindi perso i contatti con il resto del Paese. Sui social, prima che la situazione degenerasse, sono apparse immagini di gente intenta a fabbricare ordigni rudimentali. C’è quindi lo spettro che, dietro l’attuale mancanza di informazioni, ci sia anche un combattimento strada per strada nei quartieri dove i russi si sono attestati. La guerriglia urbana è uno degli incubi maggiori per i soldati di Mosca mentre, al contrario, potrebbe significare l’arma più preziosa per gli ucraini. Il governo, a poche ore dall’attacco, ha dato il via libera alla legge sulla facoltà dei cittadini di avere delle armi. Forse a Kharkiv sta andando in scena una drammatica “prova generale” di guerra strada per strada. La prima peraltro in Europa dopo tanti decenni. C’è quindi molta apprensione da entrambe le parti.
Uno scenario da guerriglia permanente in caso di definitiva vittoria russa è tra quelli più presi in considerazione dagli analisti. Considerando l’importanza strategica di Kharkiv, la sua posizione e la sua storia, da qui potrebbe emergere un tragico preludio di quello che sarà il proseguo di questa guerra. La preoccupazione maggiore ovviamente è data dal timore di contare per le strade molte vittime, sia tra i soldati di ambo le parti che tra i civili. A Kharkiv, come a Kiev, si trattiene il fiato. Quello che accadrà da ora in poi avrà un enorme valore sia politico che militare.
Si attiva anche l’Italia: raddoppiati i caccia in Romania. Lorenzo Vita su Inside Over il 26 febbraio 2022.
L’Italia rafforza l’impegno militare in Europa orientale. Il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, in una nota pubblicata sul sito del dicastero ha confermato che “nell’ambito del rafforzamento della postura di deterrenza sul fianco est dell’Alleanza, da domani l’Italia potenzierà la propria presenza in Romania raddoppiando il numero dei velivoli Eurofighter già operanti nell’attività di airpolicing. Ulteriori 4 aeroplani verranno inviati nella base di Mihail Kogălniceanu di Costanza”. Saranno quindi otto gli aerei italiani impegnati a monitorare i cieli dell’Europa orientale, a ridosso dello spazio aereo ucraino. “L’Italia sta contribuendo con rapidità e convinzione alle decisioni prese in ambito Nato, e ieri il governo ha approvato una serie di significative misure che prevedono il rafforzamento della postura militare sul fianco est a seguito dell’inaccettabile e ingiustificata aggressione della Russia all’Ucraina”, ha concluso Guerini nella nota.
Per l’Italia si tratta della prima conferma di quanto già detto ieri dal presidente del Consiglio, Mario Draghi, durante l’informativa alle Camere. Il contingente italiano prevede 1.350 militari della task force “ad elevata prontezza”, oltre a decine di mezzi terrestri, due navi e cinque aerei. Le unità navali saranno impiegate nel secondo semestre del 2022. A questi uomini e mezzi schierati per far fronte all’emergenza in corso in Ucraina, con l’attacco ordinato da Mosca, fa da sfondo l’impegno che da tempo l’Italia svolge nell’ambito Nato, cioè operazioni di airpolicing dei caccia dell’Aeronautica e missioni di monitoraggio del Mar Mediterraneo con le unità della Marina Militare.
Nella base rumena vicino Costanza, uno degli hub principali dell’Alleanza Atlantica, gli uomini 36mo Stormo avevano già quattro Eurofighter 2000 con equipaggi provenienti dal quarto Stormo di Grosseto, dal 36esimo di Gioia del Colle, dal 37esimo di Trapani e dal 51esimo di Istrana. Mentre in ambito navale, in base alle operazioni programmate da parte della Nato, sono già attive la fregata Carlo Margottini e il cacciamine Viareggio. Per quanto riguarda il Baltico, altro fronte caldo della crisi tra Occidente e Russia, l’Italia ha già confermato di voler potenziare la missione in Lettonia in accordo con la Nato. E l’Italia è disponibile anche ad aumentare il numero delle “forze rapide” in caso di richiesta dell’Alleanza.
Sul fronte ucraino, invece, per ora il governo italiano ha dato il via alla consegna “a titolo gratuito” di materiali “non letali”. Come affermato dall’esecutivo, nel decreto emanato è prevista “la cessione alle autorità governative dell’Ucraina, a titolo gratuito, di mezzi e materiali di equipaggiamento militari non letali, rendendo disponibili equipaggiamenti per la protezione individuale per i militari ucraini e materiali per lo sminamento umanitario a favore della popolazione civile”. Una decisione che intende essere un ulteriore segnale dell’apporto tecnico di Roma a sostengo di Kiev dopo giorni in cui l’Italia era stata accusato di un atteggiamento “morbido” nei confronti della Russia.
L’impegno non riguarda solo l’Italia ma tutto il blocco occidentale. Dagli Stati Uniti ai partner europei arrivano notizie di rafforzamento del fronte orientale e di rifornimenti a Kiev. La Francia ha annunciato di essere in procinto di schierare 500 militari in Romania, sempre in ambito atlantico. La Germania ha inviato la corvetta Erfurt e la nave-spia Alster nel Baltico, dove si unirà anche la Luebeck. La Bundeswehr ha deciso di rafforzare anche la presenza in Lituania, mentre si osserva un dispiegamento di sistemi in altri Paesi dell’Europa centro-orientale. Diversi Paesi del fiano est, in particolare Polonia, Estonia e Lettonia, hanno deciso di spedire in Ucraina convogli di rifornimenti militari. Londra ha spedito carri armati e veicoli corazzati in Estonia e un’altra nave, la Hms Diamond, nel Mediterraneo orientale, mentre continuano i voli sia della Royal Air Force che statunitensi su tutto il fianco orientale.
"Madri, mogli e figlie di soldati, riportate a casa i vostri uomini": la mossa di Kiev. Soldati russi prigionieri dell’Ucraina, il bluff di Putin: “Mandati in missione senza risorse per raccogliere informazioni”. Redazione su Il Riformista il 26 Febbraio 2022.
Sono oltre 200 i soldati russi catturati dall’esercito ucraino nel corso delle ultime ore di guerra. Duecento prigionieri che adesso il ministero della Difesa di Kiev vuole utilizzare per sensibilizzare l’opinione pubblica russa e soprattutto le loro famiglie. Si chiamerà ‘Torna vivo dall’Ucraina‘ la linea telefonica dedicata: un collegamento diretto che consentirà a parenti e affetti dei militari russi di avere informazioni sui loro cari, per capire se sono stati catturati, feriti o uccisi.
Una mossa per rispondere anche alle fake news lanciate da Mosca sulla presunta fuga del presidente Zelensky che in più occasioni, e con diversi video postati sui social, ha ribadito la sua presenza nella capitale ucraina. Una mossa dettata anche dalla consapevolezza della impopolarità in Russia dell’invasione voluta da Putin. Oltre alle proteste delle scorse ore in diverse città, sedate dalla polizia con numerosi arresti, sono numerosi i malumori soprattutto tra i familiari dei soldati russi che – così come denunciato dalle Ong di Mosca – vengono assoldati senza un addestramento specifico e senza chiarimenti sugli obiettivi della missione.
Secondo quanto ricostruisce l’Adnkronos, soldati mandati – stando alla denuncia delle Ong – allo sbaraglio in una guerra le cui informazioni vengono filtrate dal Cremlino. Secondo il presidente Zelensky sono oltre 100mila gli invasori russi presenti da circa 72 ore nel territorio ucraino. Diversi i video pubblicati sui social di prigionieri spogliati dell’uniforme, spesso giovanissimi, che rispondono alle domande degli ucraini con evidente smarrimento. Alcuni spiegano di non essere partiti per una operazione militare ma solo per una raccolta di ‘informazioni’. In un filmato un giovane militare russo catturato telefona alla sua famiglia e spiega loro il suo destino con la comprensibile disperazione dei parenti.
Il ministro degli Esteri ucraini Dmytro Kuleba ha pubblicato su twitter le foto di quattro militari lanciando un appello: “Madri, mogli e figlie di soldati russi, riportate a casa i vostri uomini. Sono venuti in una terra straniera per uccidere persone innocenti, per distruggere le nostre case. I vostri potenti stanno mentendo. Il popolo ucraino va incontro a loro con le armi, non con i fiori. Chiedete alle autorità di fermare la guerra di conquista, salvate i vostri cari!”.
Nei giorni scorsi il Comitato delle madri dei soldati della Russia ha lamentato – attraverso il vicepresidente Andrey Kurochkin – come i militari di leva siano stati inviati al fronte con l’inganno o con la forza. A molti di loro è stato chiesto di firmare un documento che trasformava il loro status da quello di coscritto a quello di militare professionista: chi si rifiutava veniva picchiato o messo in isolamento.
“Abbiamo ricevuto una quantità di chiamate da madri spaventate in tutta la Russia. Piangono, perché non sanno se i loro figli sono vivi o sani”, ha spiegato Kurochkin al giornale online ‘Takie Dela’. E mentre il Comitato delle madri denuncia questo fenomeno all’ufficio del procuratore capo militare e al ministero della Difesa, e in Russia – compatibilmente con le repressioni – si manifesta un dissenso nelle piazze, restano le testimonianze sempre più frequenti di un esercito inviato sul campo con poca preparazione e ancor meno mezzi. Mentre avanzano nello sterminato territorio ucraino diversi reparti finiscono con il trovarsi senza cibo o ricovero. Molti soldati ‘occupanti’ si sono riforniti presso i negozi locali, ma le somme a loro disposizione spesso sono già esaurite, trasformando gli invasori in mendicanti.
Attacchi alle abitazioni e ai mezzi pubblici. Giocattoli, cellulari e oggetti carichi di esplosivo, le accuse alla Russia: “Siete malati”. Redazione su Il Riformista il 26 Febbraio 2022.
Non solo missili contro edifici residenziali, come è avvenuto in mattinata a Kiev ma anche in altre città dell’Ucraina, ma anche “giocattoli per bambini, telefoni cellulari e oggetti di valore pieni di esplosivo“. E’ quanto diffondono i media ucraini, citando fonti dell’amministrazione militare, accusando l’esercito della Russia di rendersi responsabile di un simile gesto.
Accuse che al momento non trovano riscontri in una guerra dove le informazioni diffuse da entrambi i Paesi in conflitto sono tutte da verificare, a partire dal numero delle vittime. Accusa che viene rilanciata anche dalla parlamentare ucraina Lesia Vasylenko: “La Russia mira a donne e bambini. L’obiettivo è provocare panico e arrendersi. A Sumy stanno spargendo giocattoli con esplosivi. Malati malati”. Sumy è una città nel nord-est del Paese, a 200 chilometri dal confine russo.
La stessa parlamentare ha denunciato che ha Kharkiv, la seconda città più popolosa in Ucraina, l’esercito russo ha sparato contro un autobus provocando 14 feriti e un morto.
Intanto durante i bombardamenti russi, è nata Mia. Venuta alla luce durante la guerra, durante l’eroica lotta dell’Ucraina contro il nemico invasore. E’ nata in uno dei tanti rifugi, tra stazioni della metropolitana e altri bunker utilizzati dalla popolazione in queste ultime tre notti di follia.
Attraverso i social, gli utenti hanno fatto gli auguri alla piccola e ai genitori. “Mentre le granate rimbombano nel cielo – hanno scritto – stanno nascendo piccoli ucraini”. La foto, diffusa sui gruppi Telegram e via Twitter, è diventata virale e carica di speranza in un momento terribile, dove continua a scorrere tanto sangue e dove il popolo e i soldati ucraini stanno provando in tutti i modi a fermare l’esercito russo.
Biagio Chiariello per fanpage.it il 26 febbraio 2022.
Mentre i missili russi sventravano palazzi a Kiev, nella serata di ieri nella capitale ucraina è avvenuto un piccolo miracolo. Quello della vita. In un rifugio antiaereo della capitale – e non nei tunnel della metro, come era circolato sui social in un primo momento – una donna di 23 anni ha dato alla luce una bambina.
A rivelarlo è stata Hannah Hopko, presidente della conferenza Democracy in Action: "Mia è nata in un rifugio in una sicuramente stressante, il bombardamento di Kiev. Sua madre è felice e sta bene, nonostante sia stato un parto difficile. Difendiamo la vita e l'umanità" ha scritto. La notizia è stata riportata anche dalla Bbc e ripostata, come segnale di speranza, da molte persone sui social.
La nascita di Mia durante l'assedio di Kiev
Secondo quanto poi ricostruito, la madre si trovava in quel rifugio per proteggersi dagli assalti delle truppe di Putin. Aveva un motivo in più per essere preoccupata: era incinta e la sua piccola stava per venire al mondo. Intorno alle 20.30 ha dato alla luce Mia. Una volta nata su un letto di fortuna, è stata chiamata un'ambulanza e sia la mamma che la neonata sono state portate in ospedale. Stanno entrambe bene, come ha assicurato l'agente Mykola Shlapak.
Il miracolo della vita nell'ora più buia dell'Ucraina
Le immagini di Mia stretta alla sua mamma sono state salutate come un faro di speranza nell'ora più buia dell'Ucraina. Ma la bimba venuta al mondo a Kiev non è l'unica nata durante l'invasione russa in Ucraina. Un medico ha raccontato sui social che anche un altro neonato ha visto la luce durante la notte.
A causa del bombardamento la sala in ospedale sarebbe stata distrutta, così ha aiutato la donna a partorire in un seminterrato. E ancora, il Ministro Viktor Liashko annuncia la nascita di altri due bambini sotto i bombardamenti di Kherson, nel sud del Paese.
Estratto dea ilsole24ore.com il 26 febbraio 2022.
La Turchia chiede alla Russia di fermarsi. Zelensky: Erdogan ha vietato navigazione delle navi da guerra russe nel Mar Nero
Il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu ha chiesto alla Russia di fermare le operazioni militari in Ucraina durante una telefonata con l’omologo russo Serghei Lavrov. Lo riporta l’agenzia Anadolu secondo cui Cavusoglu ha anche confermato all’omologo russo la disponibilità di Ankara ad ospitare un negoziato tra Mosca e Kiev.
“Ringrazio il mio amico, il presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan, e il popolo turco per il loro forte sostegno. Il divieto di navigazione delle navi da guerra russe nel Mar Nero e il significativo sostegno militare ed umanitario per l’Ucraina è estremamente importante. Il popolo ucraino non lo dimenticherà mai” scrive su Twitter il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky.
Cremlino: nel pomeriggio le truppe riprendono l’avanzata
Il Cremlino ha annunciato che nel pomeriggio riprenderà l’avanzata delle forze russe in Ucraina, secondo il piano operativo, a causa dell’assenza di negoziati che Mosca imputa a Kiev. Lo riporta la Tass.
“Più di 100 mila invasori sono sulla nostra terra” scrive su Twitter il presidente ucraino, Volodimir Zelensky, spiegando di aver avuto un colloquio telefonico con il suo omologo indiano Ram Nath Kovind.
L’esercito russo, continua, “spara su edifici residenziali. Abbiamo bisogno del supporto politico dell’India nel Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Fermiamo l’aggressore insieme”.
Francia sequestra nave russa nella Manica in applicazione sanzioni Ue
Le autorità francesi hanno intercettato e sequestrato nella Manica una nave russa diretta a San Pietroburgo in applicazione delle nuove sanzioni della Ue contro Mosca.
«La nave cargo chiamata “Baltic Leader”, che trasportava automobili, è stata intercettata nella notte dalla Marina francese e scortata nel porto di Boulogne-Sur-Mer», hanno reso noto le autorità francesi.
Questo è avvenuto «per richiesta del governo francese che sospetta che nave appartenga ad una società colpita dalle sanzioni contro Mosca», viene aggiunto specificando che la polizia di frontiera francese sta «indagando sulla nave» e che «l’equipaggio a bordo sta collaborando», secondo quanto si legge sul sito della Bbc.
Intanto, l’ambasciata russa in Francia ha chiesto chiarimenti alle autorità francesi, riporta l’agenzia russa Ria.
Usa stanziano altri 350 milioni in assistenza militare per l’Ucraina
Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha annunciato 350 milioni di dollari in nuova assistenza militare all’Ucraina.
Medvedev: «Rivedere una volta per tutte rapporti con chi hanno introdotto sanzioni»
«Non abbiamo un reale bisogno di relazioni diplomatiche. E’ arrivato il momento di chiudere le ambasciate», ha affermato l’ex Premier, ex Presidente e ora vice Presidente del Consiglio di sicurezza nazionale russo, Dmitry Medevedv. «Le sanzioni sono una buona ragione per rivedere le nostre relazioni una volta per tutte con i Paesi che le hanno introdotte, inclusi anche i negoziati sulla stabilità strategica», ha aggiunto. (…)
Russia chiude spazio aereo a Bulgaria, Polonia e Repubblica Ceca
La Russia ha chiuso il proprio spazio aereo alle compagnie di Bulgaria, Polonia e Repubblica Ceca. Lo rende noto l’agenzia dell’aviazione russa, citata dalla Tass.
Kiev:coprifuoco dalle 17, chi in strada trattato da nemico
Il sindaco di Kiev, Vitalii Klitschko, ha annunciato il coprifuoco in città dalle 17 alle 8 “per una più efficace difesa della capitale e per la sicurezza dei suoi abitanti”. In un messaggio su Telegram, il primo cittadino aggiunge che il provvedimento resterà in vigore fino alla mattina del 28 febbraio. “Tutti i civili che saranno trovati in strada - conclude - saranno considerati membri del gruppo di sabotaggio del nemico”.
Uk: più armi e aiuti all’Ucraina da 25 paesi
Il ministro delle forze armate britanniche, James Heappey, dice che il Regno Unito e altri 25 paesi hanno tutti accettato di fornire più aiuti umanitari e armi. Ha detto al programma Today della BBC Radio 4 che il Regno Unito ora lavorerà con queste nazioni per coordinare il modo in cui l’aiuto militare viene consegnato e “messo nelle mani dell’Ucraina” - ma non ha dato ulteriori dettagli.
Ha aggiunto che il Cremlino sta probabilmente “riflettendo” sulla rigida resistenza ucraina che sta incontrando e ha ammesso che c’è il rischio che faccia ricorso a bombardamenti più pesanti. (…)
Kiev: 3500 soldati russi uccisi
Oltre 3500 soldati russi coinvolti nell’invasione dell’Ucraina sarebbero stati uccisi, altri 200 fatti prigionieri. A riferire il bilancio sono i militari ucraini, sulla loro pagina Facebook. La Russia, si legge ancora, ha perso 14 velivoli, 8 elicotteri, 102 tank.
Biden: 600 milioni in fondi immediati per la difesa all’Ucraina
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha ordinato che sia immediatamente fornita all’Ucraina assistenza militare per un valore di 600 milioni di dollari. Lo scrive Interfax precisando che Biden ha pubblicato un memorandum in cui “delega il Segretario di Stato a fornire assistenza militare immediata all’Ucraina”.
In particolare i 600 milioni di dollari saranno così ripartiti: “250 milioni di dollari in assistenza” e “altri 350 milioni di dollari” da assegnare al Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti “per articoli e servizi per la difesa” e “per l’istruzione e l’addestramento militare”.
Cina: rispetto sovranità e sì colloqui Mosca-Kiev
Rispetto e salvaguardia di sovranità e integrità territoriale “valgono anche per l’Ucraina”: è uno dei 5 punti della posizione cinese sulla crisi Russia-Ucraina esposta dal ministero degli Esteri Wang Yi nelle telefonate avute con l’Alto rappresentante Ue Josep Borrell, la ministra degli Esteri britannica Liz Truss ed Emmanuel Bonne, consigliere diplomatico di Macron.
Gli altri punti sono: “le legittime richieste di sicurezza della Russia”, la moderazione contro l’escalation, la soluzione diplomatica (sì a colloqui Ucraina-Russia) e un no alle risoluzioni ’leggere’ Onu sull’uso di forza e sanzioni ai sensi del Capitolo VII.
La Cina si è astenuta nel votare la risoluzione del consiglio di sicurezza dell’Onu, che non è passata a causa della contrarietà russa.
S&P taglia il rating a Russia e Ucraina
L’agenzia S&P taglia il rating dell’Ucraina a B- e lo mette sotto osservazione con implicazioni negative, avvertendo di fatto che sono possibili ulteriori downgrade. “L’assalto militare russo pone rischi alla crescita economica ucraina, alla stabilità finanziaria e alle sue finanze pubbliche”, afferma S&P in una nota.
L’agenzia ha tagliato il rating anche alla Russia a BB+ e lo pone sotto osservazione con implicazioni negative. “Riteniamo che le sanzioni annunciate potrebbe avere effetti significativi diretti e indiretti sull’attività economica, la fiducia e la stabilità finanziaria. C’è un’alta incertezza sull’evoluzione del conflitto geopolitico e di ulteriori sanzioni, ma anche sulle ripercussioni economiche e finanziarie delle restrizioni esistenti”, afferma S&P.
Russia a Onu,obiettivi operazione saranno presto raggiunti
Gli obiettivi dell’operazione speciale della Russia in Ucraina saranno presto raggiunti. Lo ha detto l’ambasciatore russo all’Onu, Vassily Nebenzia, durante la riunione del Consiglio di Sicurezza.
Casa Bianca chiede al Congresso 6,4 miliardi
La Casa Bianca ha detto al Congresso di aver bisogno di 6,4 miliardi di dollari di nuovi fondi per assistere l’Ucraina. Circa 2,9 miliardi delle risorse andranno in aiuti umanitari e di sicurezza, mentre 3,5 miliardi sono per il Pentagono. La Casa Bianca ha comunque precisato che la stima dei fondi richiesti potrebbe cambiare. (...)
Wall Street sconsiglia Russia fuori da Swift
Alcune delle maggiori banche di Wall Street consigliano a Washington di non espellere la Russia da Swift: farlo avrebbe un pesante impatto sull’economia globale. Secondo quanto riportato dall’agenzia Bloomberg, le maggiori banche hanno suggerito ai legislatori e all’amministrazione Biden di procedere con altri tipi di sanzioni per punire la Russia sull’invasione dell’Ucraina.
Zelensky, infranti piani russi, nessun 'burattino' a Kiev
(ANSA-AFP il 26 febbraio 2022) - "Gli occupanti (russi, ndr) volevano bloccare il centro del nostro Stato e mettere i loro burattini qui come a Donetsk. Abbiamo infranto i loro piani". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlando alla nazione in un videomessaggio.
A Kiev presa d'assalto la stazione dei treni,fuga generale
(ANSA il 26 febbraio 2022) - La stazione centrale di Kiev è presa d'assalto da chi ha deciso di lasciare la capitale ucraina. Lo ha constatato l'inviato dell'ANSA sul posto. I treni sono infatti gratuiti, basta aspettare (il servizio è limitato) e salire a bordo. Naturalmente i convogli sono stracolmi. Anche perché c'è chi non ha neppure una direzione prestabilita: corre in stazione e sale sul primo treno in partenza da Kiev. Poi si vedrà.
Zelensky, 'vinceremo noi, gloria all'Ucraina'
L'Ucraina trionferà sulle forze russe: lo ha detto oggi il presidente del Paese, Volodymyr Zelensky, riporta il Guardian. "I nostri militari, la nostra guardia nazionale, la nostra polizia nazionale, la nostra difesa territoriale, il servizio speciale, i cittadini ucraini, per favore continuate. Vinceremo. Gloria all'Ucraina", ha detto Zelensky.
Ucraina:Zelensky a Draghi,chiarito malinteso,grazie sostegno
Il Presidente del Consiglio Mario Draghi "ha telefonato oggi al Presidente dell'Ucraina, Volodimir Zelensky, per esprimere a lui e al popolo ucraino la solidarietà e vicinanza dell'Italia di fronte all'attacco della Federazione Russa. Il Presidente Zelensky ha confermato il chiarimento totale del malinteso di comunicazioni avvenuto ieri e ha ringraziato il Presidente Draghi per il suo sostegno e per la forte vicinanza e amicizia tra i due popoli". Lo riferisce una nota di Palazzo Chigi.
Draghi a Zelensky, forniremo assistenza per difendervi
Il presidente del Consiglio Mario Draghi nel corso di una telefonata al presidente dell'Ucraina, Volodimir Zelensky, ha detto che l'Italia "fornirà all'Ucraina assistenza per difendersi". Lo riferisce Palazzo Chigi. "I due presidenti hanno concordato di restare in stretto contatto nell'immediato futuro", si spiega.
Ucraina: Mosca attacca Zelensky, 'è già fuggito da Kiev'
Mosca attacca il presidente ucraino e sostiene che Volodymyr Zelensky ha in realtà già lasciato Keiv ieri con il suo entourage e si trova adesso a Leopoli: non solo, ma tutti i video che Zelensky ha diffuso sui social nelle ultime ore dalla capitale, secondo Mosca, sarebbero stati pre-registrati.
Lo afferma, riporta la Tass, il presidente della Camera bassa del Parlamento russo (Duma), Vyacheslav Volodin. "Zelensky è fuggito frettolosamente da Kiev. Già ieri non si trovava nella capitale ucraina. E' fuggito con il suo entourage a Leopoli, dove è stato fornito alloggio a lui e ai suoi assistenti", ha scritto oggi Volodin sul suo canale Telegram, aggiungendo che tutti i video di Zelensky da Kiev pubblicati sui social media sono stati pre-registrati.
Ucraina, Mosca: 'Distrutti 821 obiettivi militari'. Colpito un palazzo a Kiev. Zelensky: 'Chiudere lunga discussione su adesione a Ue'. Da ansa.it il 26 febbraio 2022.
l sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, annuncia il coprifuoco in città dalle 17 alle 8. "Chi sarà trovato in strada sarà trattato da nemico".
Ma mentre l'operazione russa in Ucraina continua, Zelensky lancia appelli a vertici Ue e capi di Stato affinché il suo Paese venga accolto nell'Unione e le banche russe vengano escluse dalla piattaforma 'Swift'.
Di questo parla con Draghi, che assicura assistenza e si dice d'accordo su Swift, poi chiede a Berlino e Budapest di avere il 'coraggio' di fare la battaglia L'Ungheria dà il via libera. Ma tra Kiev e Mosca è guerra anche sul bilancio dell'offensiva: secondo la Russia sono stati colpiti 821 obiettivi militari e nessuno civile. Mentre per Kiev è stato colpito un palazzo residenziale: ancora ignoto il numero di feriti. Profughi in fuga, fila di 15 km per entrare in Romania.
La stazione centrale di Kiev è presa d'assalto da chi ha deciso di lasciare la capitale ucraina. Lo ha constatato l'inviato dell'ANSA sul posto. I treni sono infatti gratuiti, basta aspettare (il servizio è limitato) e salire a bordo. Naturalmente i convogli sono stracolmi. Anche perché c'è chi non ha neppure una direzione prestabilita: corre in stazione e sale sul primo treno in partenza da Kiev. Poi si vedrà.
Il presidente ucraino Zelensky si è appellato al popolo affinché non deponga le armi e difenda Kiev assicurando che a breve "arriveranno le armi dai partner" anche europei. Ma mentre Zelensky incita alla resistenza via Twitter, dicendo di aver ricevuto rassicurazioni sugli aiuti anche dal presidente francese Macron, parte l'allarme di un nuovo raid aereo nella capitale e il bilancio si aggrava.
Secondo il portavoce del ministero della Difesa russo, Konashenkov, durante la notte sono stati colpiti '821 infrastrutture militari ucraine, di cui 14 piste di atterraggio militari, 19 centri di controllo e nodi di comunicazione, 24 sistemi di difesa aerea missilistica S-300 e Osa, 48 stazioni radar". E sono stati abbattuti 7 aerei da combattimento, 8 elicotteri, 7 droni, 87 carri armati e 28 lanciamissili.".
"Gli occupanti (russi, ndr) volevano bloccare il centro del nostro Stato e mettere i loro burattini qui come a Donetsk. Abbiamo infranto i loro piani", ha detto poi Zelensky parlando alla nazione in un videomessaggio.
Zelensky parla, inoltre, di "momento cruciale" per decidere "una volta per tutte" sull'adesione dell'Ucraina all'Ue e Macron convoca il Consiglio di Difesa perché "questa guerra durerà molto a lungo e dobbiamo prepararci". Anche fuori dai confini ucraini, infatti, il conflitto non dà tregua. Biden ordina che sia immediatamente fornita all'Ucraina assistenza militare per 600 milioni di dollari.
La Russia sospende i lanci spaziali dal cosmodromo di Kourou, nella Guyana francese, per via delle sanzioni imposte dall'Ue a Mosca, richiamando lo staff tecnico. Meta Platforms, la casa madre di Facebook, vieta ai media statali russi di pubblicare inserzioni pubblicitarie e di trarre profitto dagli annunci, in qualsiasi parte del mondo.
Diversi allarmi antiaerei in mattinata a Kiev dopo una notte di forti combattimenti ed esplosioni, che si sono udite sempre più vicine al centro della città. Anche verso l'alba di sono sentiti dei colpi, forse di mortaio, provenire da est, nella zona dell'aeroporto di Zhulyany.
L'EDIFICIO COLPITO - Un edificio residenziale è stato colpito da un missile nella capitale ucraina, riferiscono i servizi di emergenza, tra il 18esimo e il 21esimo piano. Secondo il Guardian il numero delle vittime è sconosciuto, mentre ci sarebbero dei feriti.
Mosca smentisce l'attacco al palazzo: il ministero della Difesa russo ha confermato di aver lanciato la notte scorsa attacchi missilistici contro obiettivi in Ucraina, ma ha sottolineato di aver preso di mira esclusivamente infrastrutture militari, malgrado siano emersi video di un edificio residenziale a Kiev colpito da un missile o dal lancio di un razzo, riporta la Cnn.
"Sottolineo ancora una volta che il fuoco è stato diretto solo su obiettivi di infrastrutture militari delle Forze armate ucraine, esclusi i danni alle infrastrutture residenziali e sociali", ha detto il portavoce del ministero, Igor Konashenkov.
LA TERZA NOTTE DI GUERRA - La terza notte di guerra in Ucraina ha visto le forze di Kiev resistere agli attacchi russi giunti fin dentro le mura della capitale, con il presidente Zelensky personalmente alla guida della resistenza che ha respinto l'ipotesi di una fuga negli Stati Uniti chiedendo invece 'munizioni' per respingere il nemico. All'Onu, intanto, la Russia ha posto il veto sulla bozza di risoluzione che chiedeva il ritiro delle truppe: 11 i voti a favore e tre astensioni tra cui quella della Cina, che ha attivato il piano di evacuazione dei suoi connazionali ed esortato al dialogo tra Mosca e Kiev.
E mentre si fa strada l'ipotesi di una esclusione della Russia dal sistema Swift, S&P ha tagliato i rating di entrambi i contendenti. Oltre 100 mila gli ucraini in fuga dalla guerra, in migliaia espatriati verso Polonia, Ungheria, Slovacchia, Moldavia e Romania. Decine di esplosioni, raid aerei e colpi di mitragliatrici hanno seminato il panico anche la notte scorsa nella capitale ucraina e in altre località, mentre Interfax ha riferito di attacchi ucraini nel Donbass con vittime civili, denunciati anche dall'inviato russo all'Onu che ha accusato Kiev di usare i residenti come scudi umani.
Di fatto le forze di Mosca sono apparse sotto tiro nelle ultime ore, nonostante le posizioni guadagnate nei giorni precedenti e l'accerchiamento di importanti roccaforti, l'invio di una squadra speciale cecena e l'intervento di sabotatori in divisa ucraina. "Stiamo fermando l'orda", annuncia all'alba il segretario del Consiglio di sicurezza ucraino Oleksiy Danilov, assicurando che la situazione a Kiev è "sotto il controllo delle forze armate ucraine".
Il presidente Zelensky, che ieri sera aveva annunciato gli attacchi russi affermando che nella notte si sarebbe "deciso il destino dell'Ucraina", si è mostrato alla tv di Stato personalmente alla guida della resistenza. E ha respinto una offerta di aiuto da parte degli Stati Uniti per lasciare la città, dove è braccato dai sabotatori russi, affermando: "La battaglia è qui, non voglio un passaggio", e chiedendo "munizioni".
Medvedev, sanzioni non cambiano nulla, operazione prosegue. (ANSA il 26 febbraio 2022) - Le sanzioni contro la Russia non cambiano nulla: l'operazione a difesa del Donbass sarà eseguita pienamente: lo ha detto oggi l'ex presidente ed ex premier russo, Dmitry Medvedev, attuale vicepresidente del Consiglio di Sicurezza del Paese. Lo riporta la Tass.
S&P abbassa rating Russia,da sanzioni effetti significativi
L'agenzia S&P taglia il rating della Russia a 'BB+' e lo pone sotto osservazione con implicazioni negative. "Riteniamo che le sanzioni annunciate potrebbe avere effetti significativi diretti e indiretti sull'attività economica, la fiducia e la stabilità finanziaria. C'è un'alta incertezza sull'evoluzione del conflitto geopolitico e di ulteriori sanzioni, ma anche sulle ripercussioni economiche e finanziarie delle restrizioni esistenti", afferma S&P.
Ucraina, missile colpisce un grattacielo a Kiev. «Questo è ciò che la Russia sta facendo ai normali cittadini». Da ilmessaggero.it il 26 febbraio 2022.
Un missile russo che colpisce un grattacielo nel centro di Kiev. A repostare il video su twitter, caricato dal sindaco della capitale, è un'esponente politica ucraina. «Questo è ciò che la Russia sta facendo ai normali cittadini ucraini che non hanno fatto del male a nessuno. Ci sono state vittime. #StandWithUkriane», scrive nel post.
Squarciato su un fianco palazzo colpito a Kiev, feriti
(ANSA il 26 febbraio 2022) - Il ministero dell'Interno ucraino ha rilasciato le immagini del palazzo residenziale squarciato tra il diciottesimo e il ventunesimo piano dopo essere stato colpito da un missile a Kiev. Lo riferisce la Cnn, mostrando immagini che ritraggono i residenti dell'edificio mentre vengono aiutati nell'evacuazione. Il palazzo è squarciato su un lato e diversi appartamenti hanno le finestre distrutte. Un'altra foto mostra due soccorritori che trasportano una donna lontano dalla scena, con altri lavoratori che corrono sullo sfondo. Il Guardian scrive che i vigili del fuoco hanno aiutato alcuni sopravvissuti feriti.
Mosca smentisce attacco a palazzo Kiev
Mosca smentisce l'attacco ad un palazzo residenziale a Kiev. Il ministero della Difesa russo ha confermato di aver lanciato la notte scorsa attacchi missilistici contro obiettivi in ;;Ucraina, ma ha sottolineato di aver preso di mira esclusivamente infrastrutture militari, malgrado siano emersi video di un edificio residenziale a Kiev colpito da un missile o dal lancio di un razzo.
Lo riporta la Cnn. "Sottolineo ancora una volta che il fuoco è stato diretto solo su obiettivi di infrastrutture militari delle Forze armate ucraine, esclusi i danni alle infrastrutture residenziali e sociali", ha detto il portavoce del ministero, Igor Konashenkov.
Guerra Russia-Ucraina, ultime notizie: l’allerta nucleare di Putin e l’inizio dei negoziati, oggi. Francesco Battistini, Lorenzo Cremonesi, Andrea Nicastro, Paolo Foschi su Il Corriere della Sera il 28 Febbraio 2022.
Le news sulla guerra, in diretta: partono i colloqui fra le delegazioni di Mosca e Kiev, sullo sfondo c’è lo spettro della guerra nucleare evocata da Putin. Crollano le quotazioni del rublo, la Banca centrale russa alza i tassi a un livello senza precedenti
• Spiragli e minacce nucleari: sono i segnali contrastanti nella guerra tra Russia e Ucraina. Attesa per l’avvio dei colloqui fra Mosca e Kiev, a Chernobyl: qui l’articolo dell’inviato Francesco Battistini
• Il presidente russo Vladimir Putin ha ordinato ieri la messa in stato di allerta del sistema di deterrenza nucleare, minacciando «conseguenze come non se ne sono mai viste nella storia», in risposta all’inasprimento delle sanzioni contro la Russia: qui Paolo Valentino spiega perché lo ha fatto.
• L’offensiva militare russa sembra aver perso slancio, a causa della imprevista resistenza non solo delle truppe regolari ucraine, ma anche dei volontari che si sono arruolati per difendere le proprie città.
• L’Italia ha annunciato l’invio di armi all’Ucraina e di uomini in Romania per rafforzare il fianco Est della Nato.
• I mercati finanziari sono in forte tensione, mentre gli effetti delle sanzioni iniziano a colpire l’economia russa, con il rublo in caduta libera: qui l’analisi di Federico Fubini.
• Le motivazioni della crisi sono spiegate in questo approfondimento.
Ore 1.46 - Bce: probabile fallimento per la filiale europea della banca russa Sberbank
La Banca Centrale Europea ha rilevato il «fallimento o probabile fallimento» della filiale europea della banca russa Sberbank, tra le maggiori del Paese, a causa di prelievi «significativi» di depositi a causa del conflitto in Ucraina e delle sanzioni imposte dai paesi Occidentali. Sberbank Europe AG, che ha sede in Austria, e le sue controllate in Croazia e Slovenia hanno «visto notevoli deflussi di depositi a causa dell’impatto delle tensioni geopolitiche sulla loro reputazione», spiega in un comunicato il supervisore bancario della Bce, ritenendo che «nel prossimo futuro, la banca potrebbe non essere in grado di pagare i propri debiti o altri impegni alla scadenza».
Ore 1.53 - I future sui listini di Borsa europei sono in forte calo
Negative le indicazioni sulla riapertura delle piazze finanziarie europee, per effetto della drammatica evoluzione della crisi in Ucraina: l’Euro Stoxx 50 che perde il 3,3%.
Ore 2.15 - La banca centrale russa vara piano di misure per cercare di mitigare l’effetto delle sanzioni
La banca centrale russa corre ai ripari e si affretta a gestire le ricadute delle pesanti sanzioni decise dall’Occidente nel fine settimana e annuncia una serie di misure per sostenere i mercati interni. La banca centrale ha affermato che riprenderà ad acquistare oro sul mercato interno, lancerà un’asta di riacquisto senza limiti e facilità restrizioni sulle posizioni aperte in valuta estera delle banche. Ha anche aumentato la gamma di titoli che possono essere utilizzati come garanzia per ottenere prestiti e ha ordinato agli operatori di mercato di rifiutare le offerte dei clienti stranieri di vendere titoli russi.
Ore 2.37 - Kiev: l’oligarca Medvedchuk, amico di Putin, fugge dagli arresti domiciliari
L’oligarca ucraino di origini russe Viktor Medvedchuk, vicino a Putin e considerato tra i possibili candidati alla guida di un governo fantoccio se la Russia dovesse conquistare Kiev, è evaso dagli arresti domiciliari che stava scontando con l’accusa di alto tradimento per avere sostenuto le forze separatiste nel Donbass. Lo riporta il Kyiv independent. Medvedchuk, leader del partito «Piattaforma di opposizione» e imprenditore attivo in molti campi tra cui energia e media, è molto vicino al presidente russo e ne rappresenta ufficiosamente gli interessi in Ucraina. Il suo legale ha detto che «si trova in un posto sicuro a Kiev».
Ore 3.04 - Zelensky: cruciali le prossime 24 ore
«Le prossime 24 ore saranno cruciali per l’Ucraina»: lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in una conversazione telefonica con il premier britannico Boris Johnson. Lo ha fatto sapere lo stesso Zelensky su Twitter, aggiungendo di avere avuto anche una conversazione telefonica con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. «Abbiamo parlato con il Primo Ministro Boris Johnson e il Presidente polacco Andrzej Duda dell’attuale situazione della sicurezza. Concordato ulteriori passi congiunti per contrastare l’aggressore. Coalizione contro la guerra in azione!», ha scritto nel post.
Ore 3.25 - Esplosioni a Kiev e Kharkiv nella notte
Nuove esplosioni si sono udite a Kiev e a Kharkiv poco dopo le 3 del mattino, dopo alcune ore di calma apparente. Lo afferma sul suo canale Telegram il servizio statale per le comunicazioni, secondo quanto riferito dalla Ukrainska Pravda. Secondo le stesse fonti un missile russo ha colpito un edificio residenziale nel centro di Chernihiv. L’edificio è in fiamme ma ancora non si sa se e quante persone siano rimaste coinvolte.
Ore 3.36 - Schizza ancora il prezzo del grano
I futures del grano negli Stati Uniti sono balzati di quasi il 7%, il più grande rally in un giorno degli ultimi 10 anni, poiché l’invasione russa dell’Ucraina ha frenato le forniture da una delle più grandi regioni esportatrici del mondo. Il mais ha guadagnato oltre il 3% mentre la soia è cresciuta del 2,4%. Al Chicago Board of Trade (Cbot) il contratto di grano più scambiato è aumentato del 6,8% a 19,18-1/4 dollari a bushel, dopo aver raggiunto il picco dell’8% a 9,35 a inizio sessione. Il mais è aumentato del 3,2% a 6,77 per bushel e la soia del 2,4% a 16,23 dollari a bushel. Le esportazioni russe di tutte le materie prime, dal petrolio e ai metalli fino ai cereali saranno bruscamente interrotte per via delle nuove sanzioni occidentali, che infliggono un duro colpo all’economia russa e danneggiano l’Occidente con un aumento dei prezzi e dell’inflazione. Gli esportatori sono alla ricerca di fonti alternative di grano e mais, mentre l’invasione russa interrompe le forniture ucraine. I due paesi rappresentano circa il 29% del totale esportazioni di grano, 19% delle forniture mondiali di mais e 80% delle esportazioni mondiali di olio di girasole.
Ore 3.50 — Vertice tra Blinken e tutti i ministri degli Esteri del G7
Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha parlato con i ministri degli Esteri del G7, cui si è unito il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, «per discutere la risposta globale all’attacco premeditato, non provocato e ingiustificato della Russia all’Ucraina». Secondo quanto riferito dal portavoce del Dipartimento di Stato, Ned Price, il Segretario e i ministri degli Esteri del G7 hanno sottolineato a Kuleba la loro risposta unitaria all’invasione della Russia.
Ore 4.04 - Media ucraini: la Bielorussia sta per unirsi all’invasione russa
Vladimir Putin sta per trascinare il suo alleato bielorusso, Aleksandr Lukashenko, nella guerra di occupazione dell’Ucraina. La notizia è riportata dal Kyiv independent, che cita «fonti» non precisate secondo le quali «tra poche ore» il primo aereo da trasporto «Ilyushin Il-76 decollerà con a bordo paracadutisti bielorussi da schierare contro l’Ucraina». Voci sul coinvolgimento della Bielorussia nella guerra hanno iniziato a circolare ieri - scrive l’edizione online del Kyiv independent - a seguito di un rapporto giunto agli ambienti diplomatici da anonimi giornalisti dell’opposizione bielorussa. Il messaggio suggeriva che le truppe bielorusse possano essere schierate nelle aree di Kiev o Zhytomyr, a sostegno dei soldati russi. Sempre ieri, un ex alto ufficiale bielorusso, Valeriy Sakhashik, in un discorso video ha esortato i militari bielorussi a non obbedire a ordini che li coinvolgerebbero in una guerra contro una nazione amica. Diverse migliaia di cittadini bielorussi si sono mobilitati contro la guerra in tutto il paese il 27 febbraio.
Ore 4.49 - Vertice telefonico Biden-Alleati per risposta unitaria a Russia
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden sentirà telefonicamente gli alleati, oggi (lunedì), per coordinare una risposta nella crisi ucraina. Lo fa sapere la Casa Bianca.
Ore 4.53 - Il rublo crolla del 30% dopo le nuove sanzioni
Il rublo crolla con le nuove sanzioni sulla Russia, tra cui l’esclusione selettiva delle banche dal circuito dei pagamenti Swift, per l’invasione in Ucraina, cedendo quasi il 30% sul dollaro: sui mercati asiatici la valuta è indicata in calo del 28% at 117.8170 sul biglietto verde nel trading offshore.
Ore 6.52 - Russia, 5.814 persone arrestate per le manifestazioni contro la guerra
Lo ha reso noto il progetto mediatico a difesa dei diritti umani «Ovd-Info». Almeno 2.667 arresti sarebbero stati effettuati nella sola giornata di ieri, 27 febbraio.
Ore 6.15 - Google Maps blocca due funzioni in Ucraina per non mettere a rischio la popolazione civile
Google Maps ha bloccato due funzionalità in Ucraina che forniscono informazioni agli utenti in tempo reale, nel tentativo di proteggere gli ucraini. Lo riporta il Kyiv Independent citando dichiarazioni della società. Le funzionalità disabilitate includono la sovrapposizione del traffico in tempo reale di Google Maps e Live Busyness, una funzione che mostra eventuali concentrazioni di persone in una posizione in un momento dato.
Ore 6.25 - La Corea del Sud si unisce alle sanzioni contro la Russia
Lo ha reso noto l’agenzia di stampa Yonhap. Il ministero degli Esteri ha comunicato agli Usa il proposito sul blocco dell’export di materiale strategico verso Mosca e sulla esclusione delle banche dal sistema dei pagamenti Swift.
Ore 6.44 - Zelensky: parlato con Von der Layen dell’adesione dell’Ucraina alla Ue
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avuto una conversazione telefonica con la presidente della Commissione Europea Ursula Von der Layen in cui si è parlato «di decisioni concrete per il rafforzamento delle capacità di difesa dell’Ucraina, di assistenza macrofinanziaria e dell’adesione all’Ue». Lo rivela lo stesso Zelensky in un tweet.
Ore 5.30 - Rublo ai minimi storici, rinviata apertura Borsa di Mosca
La Borsa di Mosca aprirà il suo mercato di scambio delle valute alle ore 10 antimeridiane di oggi, con tre ore di ritardo rispetto all’orario ordinario dei mercati Forex, in risposta al caos provocato dalle dure sanzioni finanziarie varate dall’Occidente contro la Russia a seguito dell’offensiva militare in Ucraina. Stamattina il rublo russo ha ceduto il 30 per cento, scivolando a119 sul dollaro. In sofferenza anche l’euro, che ha ceduto lo 0,76 per cento dopo l’annuncio delle sanzioni occidentali alla Russia, così’ come i dollari australiano e neozelandese.
Ore 7.00 - Razzi nella notte su Chernihiv, colpito un asilo
Una pioggia di proiettili si è abbattuta per tutta la notte sulla città di Chernihiv, in Ucraina. L’assalto da parte dell’artiglieria russa è iniziato attorno alle 2 di notte, stando a quanto riporta il servizio di emergenza statale ucraino. Alcuni razzi avrebbero colpito un asilo, provocando un incendio, oltre che un negozio in un mercato centrale e un condominio residenziale di cinque piani. Non si registrano vittime, il bilancio è di una donna rimasta leggermente ferita.
Ore 7.05 - La strada strettissima dei negoziati
(Francesco Battistini, da Kiev) Oggi è il giorno in cui Ucraina e Russia si incontreranno — a due passi da Chernobyl — per far partire i negoziati: una strada strettissima, scrive Francesco Battistini: «La scelta del luogo sembra l’unica concessione ucraina, al momento. Perché nessuno vuole mollare nulla, dopo quattro giorni di guerra. E sul tavolo di questo negoziato disperato — apparecchiato da un arbitro per nulla imparziale, Lukashenko — non può che esserci una specie di cessate il fuoco. Qualcosa che aiuti l’Ucraina a evacuare gli evacuabili. Qualcosa che serva alla Russia per fingere di fermarsi, magnanima, sulle soglie delle città accerchiate. «Non rinunceremo mai a un millimetro della nostra terra», avverte il ministro degli Esteri di Kiev, Dmytro Kuleba. Putin risponde a modo suo: da una parte ordina al responsabile della Difesa e al capo delle forze armate, il ministro Sergei Shoigu e il generale Valery Gerasimov, di «trasferire le forze di deterrenza dell’esercito russo a una modalità speciale di servizio di combattimento» (dal cremlinese: portatemi qui le valigette nucleari), dall’altra si mostra «pronto a negoziare»: su che?» Qui l’articolo completo.
Ore 7.15 - Il crollo del rublo, la Borsa di Mosca aprirà con ore di ritardo
Il rublo è crollato a causa delle nuove sanzioni contro la Russia (il cui effetto è spiegato qui, nel dettaglio) , e cede già quasi il 30% sul dollaro.
La Borsa di Mosca inizierà le contrattazioni del mercato monetario con tre di ritardo, secondo quanto deciso dalla Banca Centrale Russa.
Le sanzioni aumentano la preoccupazione per gli effetti a catena.
Ore 7.30 - Si combatte a Mariupol
(Andrea Nicastro, da Mariupol) Scontri a Mariupol, tra truppe russe e difensori ucraini. Dalle sei del mattino la città è sotto un attacco ravvicinato. Il primo di questo genere in cinque giorni di guerra. Si sentono colpi di tank e di mitragliatrice pesante, ma anche spari di armi più leggere, forse kalashnikov. I russi dispongono anche di supporto aereo, in almeno due occasioni ho potuto distinguere il volo dei caccia. Non sono in grado di dire se i russi siano entrati o meno in città, né se ci siano vittime. Di sicuro c’è resistenza.
Ore 7.45 - Gli aiuti militari dell'Italia all'Ucraina
(Fiorenza Sarzanini) Missili Stinger antiaerei, missili Spike controcarro, mitragliatrici Browning, mitragliatrici Mg, munizioni: sono le armi che l’Italia invierà in Ucraina. Il decreto del governo è pronto, sarà approvato questo pomeriggio. E la novità riguarda proprio il rapporto diretto con Kiev. Gli armamenti saranno ceduti «alle autorità governative ucraine», come è specificato nel provvedimento. La Nato dovrà occuparsi soltanto della consegna logistica. Un segnale forte che arriva mentre i primi 1.350 militari sono pronti a partire per l’Ungheria e la Romania, così come il materiale bellico. Una scelta fatta con il via libera dell’Unione Europea, dopo i colloqui del premier Mario Draghi con il presidente Volodymyr Zelensky, che ha convinto l’Italia ad essere tra i primi Stati dell’Ue a chiudere lo spazio aereo alla Russia.
Ore 7.50 - Kiev: «Mosca ha rallentato l'offensiva». La Russia: «Supremazia aerea su tutta l'Ucraina, Kiev usa i civili come scudi umani»
La Russia ha «rallentato il ritmo dell'offensiva», secondo quanto afferma l'esercito ucraino in una nota ufficiale.
La capitale Kiev resta al momento sotto controllo ucraino; le attività sono riprese dopo il lungo coprifuoco notturno, con la circolazione della metropolitana e degli altri mezzi pubblici, per quanto meno frequenti del solito, l'apertura dei negozi. Al momento, resta confermato un coprifuoco a partire dalle 10 di sera e fino alle 7 del mattino.
La Russia, in un comunicato ufficiale, ha invece affermato di avere il controllo aereo di tutta l'Ucraina, e ha negato che ci siano blocchi per l'uscita della popolazione civile dalla capitale, Kiev: «Gli abitanti possono lasciare la città, ma le autorità ucraine usano i civili come scudi umani».
Ore 8 - La Banca centrale russa rialza i tassi al 20%, il rublo crolla
In un altro segno tangibile dell'impatto delle sanzioni occidentali sull'economia e sull'assetto finanziario di Mosca, la Banca centrale della Russia ha alzato il tasso di riferimento di 10,5 punti, raggiungendo il livello - senza precedenti - del 20%, motivando la decisione con il drastico «cambiamento delle condizioni esterne. L'aumento dei tassi si è reso necessario per rendere più attraenti i depositi».
Come ricordato poco più sotto, dati pesanti si registrano sulle quotazioni del rublo, mentre la Borsa di Mosca aprirà oggi in forte ritardo.
Intanto le nuove sanzioni alla Russia per la guerra in Ucraina ed i timori di una crisi energetica pesano sulle quotazioni del gas in Europa: ad Amsterdam il prezzo sale del 35,72%, a Londra si registra un aumento del 25,32%.
Ore 8.25 - La Russia: «Preso il controllo della centrale nucleare di Zaporizhzya»
Il ministro della Difesa russo ha affermato di aver conquistato il controllo della centrale nucleare di Zaporizhzhya. Lo riporta l'agenzia di stampa russa Ria Novosti. Non ci sono conferme ufficiali da parte delle autorità ucraine.
Ore 8.30 - I negoziati partiranno tra due ore, dice la Russia
La delegazione ucraina è attesa a Gomel, in Bielorussia, per l'avvio dei colloqui con Mosca tra un'ora e mezza o due ore. Lo annuncia il capo negoziatore russo citato dall'agenzia Tass.
Il ministero degli Esteri ucraino ha pubblicato la foto del tavolo negoziale - ancora vuoto.
Ucraina - Russia, le news di oggi. Esplosioni a Kiev e Kharkiv. In mattinata colloqui tra i due Paesi. La Repubblica il 28 Febbraio 2022.
Le delegazioni si incontreranno al confine ucraino-bielorusso. Zelensky: le prossime ore saranno cruciali. Nel pomeriggio Biden sentirà gli alleati. Il ministero della Difesa russo: "Controlliamo tutto lo spazio aereo ucraino".
Mentre sul terreno prosegue l'offensiva russa e Putin mette in stato d'allerta il sistema difensivo nucleare si apre uno spiraglio di speranza: le parti si incontreranno al confine tra Ucraina e Bielorussia. Non a caso il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che le prossime 24 ore saranno cruciali per il destino del suo Paese. Da Kiev arriva anche un nuovo bilancio delle vittime civili: 352 morti, tra i quali 14 bambini. Nel frattempo la comunità internazionale continua ad ampliare le sanzioni contro Mosca. Diversi Paesi, tra i quali l'Italia, hanno chiuso lo spazio aereo ai voli russi. Stati Uniti e Francia chiedono ai loro cittadini di lasciare la Russia.
00.35 In picchiata i future di Wall Street
00.40 Missione prolungata per oltre 4.000 militari Usa in Europa
Più di 4.000 soldati americani di stanza in Europa a tempo determinato vedranno la loro missione prolungata di alcune settimane. Lo riporta la Cnn, sottolineando che l'estensione rientra negli sforzi degli Stati Uniti per rassicurare gli alleati europei durante la crisi in Ucraina.
00.47 Anonymous: hackerato anche sito del ministero dell'Energia russo
Il collettivo di hacker Anonymous ha rivendicato di aver reso irraggiungibile anche il sito del ministero dell'Energia russo. "Tango down', ovvero 'Obiettivo centrato', si legge in un tweet del collettivo riferito a questo ministero chiave di Mosca. Anonymous ha rivendicato di aver hackerato dall'invasione dell'Ucraina circa 300 siti internet di compagnie, banche e media statali russi tra cui quelli dei colossi energetici Gazprom, Lukoil e Rosneft.
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00.53 Zelensky a Johnson: le prossime 24 ore saranno cruciali
Il presidente ucraino ha detto al telefono al premier britannico che le prossime 24 ore saranno cruciali per il suo Paese. Nel darne notizia, un portavoce di Downing Street precisa che Johnson ha riabadito a Zelensky l'impegno di Londra e dei suoi alleati per gli aiuti militari a Kiev.
01.30 La Borsa Tokyo apre in ribasso
La Borsa di Tokyo ha aperto in calo: l'indice Nikkei perde lo 0,69%.
01.39 Bce: "probabile fallimento" della filiale europea della banca russa Sberbank
La Banca Centrale Europea ha rilevato il "fallimento o probabile fallimento" della filiale europea della banca russa Sberbank, tra le maggiori del Paese, a causa di prelievi "significativi" di depositi per via del conflitto in Ucraina e delle sanzioni imposte dai paesi Occidentali.
02.30 Il rublo perde quasi il 30% rispetto al dollaro
Il rublo scivola ancora e crolla di quasi il 30% sul biglietto verde, al minimo storico. La valuta russa passa di mano a 118 rubli per dollaro (-28,77%).
02.40 L'oligarca ucraino Medvedchuk, vicino a Putin, è fuggito dai domiciliari
L'oligarca ucraino di origini russe Viktor Medvedchuk, vicino a Putin e considerato tra i possibili candidati alla guida di un governo fantoccio se la Russia dovesse conquistare Kiev, è fuggito dagli arresti domiciliari che stava scontando con l'accusa di alto tradimento per avere sostenuto le forze separatiste nel Donbass. Lo riporta il Kyiv independent.
03.07 Esplosioni a Kiev e Kharkiv
Le esplosioni sono state udite dopo alcune ore di calma apparente. La notizia è stata data dal Servizio statale ucraino per le comunicazioni speciali.
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03.17 I media ucraini: la Bielorussia pronta ad affiancare le truppe russe
La Bielorussia sarebbe sul punto di unirsi alle truppe russe: lo riporta il Kyiv independent citando non meglio precisate "fonti" e aggiungendo che l'entrata in guerra di Minsk potrebbe avvenire "nel giro di ore". In Bielorussia è da poco passato un referendum costituzionale che consentirebbe alla Russia di installare armi nucleari sul suo territorio, escludendo però ogni "aggressione militare dal territorio" della Bielorussia.
03.50 Blinken e i ministri del G7 al fianco dell'Ucraina
Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha parlato con i ministri degli Esteri del G7, cui si è unito il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, "per discutere la risposta globale all'attacco premeditato, non provocato e ingiustificato della Russia all'Ucraina".
04.11 Biden sentirà gli alleati nel pomeriggio
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden sentirà i leader alleati per discutere gli ultimi sviluppi del conflitto. La Casa Bianca ha fatto sapere che la call avrà luogo alle 11.15 ora di Washington (le 17.15 italiane).
04.23 Fonti ucraine: colpito edificio di abitazioni a Chernihiv
Il Servizio statale ucraino per le comunicazioni ha riferito che un palazzo di abitazioni è stato colpito da un missile russo nel centro di Chernihiv, nel Nord del Paese. L'edificio è in fiamme. Non si sa se siano rimaste coinvolte delle persone.
05.15 Il Canada chiude lo spazio aereo ai voli russi
Il Canada chiude il suo spazio aereo "a tutti gli operatori russi". Lo ha annunciato il ministro dei Trasporti canadese, Omar Alghabra.
Rifugiati ucraini alla stazione di Varsavia (ansa)
05.23 Mosca: l'Onu incapace di far arrivare Lavrov a Ginevra
La portavoce del ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, Maria Zakharova, ha protestato contro la chiusura degli spazi aerei dell'Occidente alla Russia a causa della quale il ministro non potrà partecipare alla 49/a sessione del Consiglio delle Nazioni Unite per i diritti umani, in programma a Ginevra tra oggi e domani.
05.50 Missili anche su Zhytomyr
Il comando delle forze di terra ucraine ha riferito che nella notte è stata colpita da missili anche la città di Zhytomyr, nella regione settentrionale.
06.03 Google Maps blocca funzioni per difendere i civili ucraini
Google Maps ha bloccato due funzionalità in Ucraina che forniscono informazioni agli utenti in tempo reale, nel tentativo di proteggere gli ucraini. Lo riporta il Kyiv Independent citando dichiarazioni della società. Le funzionalità disabilitate includono la sovrapposizione del traffico in tempo reale di Google Maps e Live Busyness, una funzione che mostra eventuali concentrazioni di persone in una posizione in un momento dato.
06.49 La Banca centrale russa blocca la vendita di titoli da parte di stranieri
La banca centrale russa ha dato indicazione ai broker di non soddisfare temporaneamente gli ordini di vendita di titoli da parte di stranieri a partire da oggi. Lo riporta l'agenzia Bloomberg.
07.15 Meta ha inibito account falsi legati a Mosca
I gruppi filo-russi avrebbero orchestrato campagne di disinformazione sui social media, utilizzando profili falsi o account hackerati per dipingere l'Ucraina come una debole pedina della doppiezza occidentale. E' quanto riferisce Meta, casa madre di Facebook e Instagram, il cui team di sicurezza informatica ha bloccato una serie di account falsi collegati alla Russia che facevano parte di uno schema di social media per indebolire l'Ucraina.
07.24 Il petrolio vola con le nuove sanzioni alla Russia, Wti a 96,67 dollari
Il petrolio vola con le nuove sanzioni alla Russia per la guerra in Ucraina. Il Wti, dopo aver toccato un +7,5%, cresce del 5,5% a 96,63 dollari al barile. Il Brent guadagna il 4,67% a 102,50 dollari.
07.56 La Borsa di Mosca: scambi sospesi, rublo -30%
Gli scambi sulla Borsa di Mosca sono stati sospesi e la decisione sull'apertura del mercato non verrà presa prima delle 11. Lo rende noto la banca centrale russa. Il rublo è crollato quasi del 30% contro il dollaro e l'euro sul mercato forex.
07.27 La Borsa di Tokyo chiude in lieve rialzo, Nikkei +0,19%
La Borsa di Tokyo ha recuperato le perdite iniziali e chiuso in lieve rialzo, mentre gli investitori guardano da vicino i colloqui tra Ucraina e Russia. L'indice di riferimento Nikkei 225 guadagna lo 0,19% per finire a 26.526,82, mentre l'indice Topix sale dello 0,57% a quota 1.886,93.
07.45 Balzo su mercati mondo del prezzo del grano, +9%
Nuovo balzo, sui mercati mondiali, dei prezzi delle materie prime alimentari a seguito delle sanzioni alla Russia per l'invasione in Ucraina. Entrambi i paesi sono infatti grandi produttori di grano le cui quotazioni sui mercati internazionali salgono dell'8,7%%. Avanzano anche il mais (+5%) e la soia (+3.9%).
07.54 L'esercito dell'Ucraina: Kiev resiste, ancora sotto controllo
La capitale Kiev resta al momento sotto controllo ucraino: lo ha annunciato in un comunicato l'esercito dell'Ucraina, secondo quanto riferisce il Kyiv independent. "Tutti gli sforzi russi di occupare la città sono falliti", secondo il comunicato. Intanto, le attività sono riprese dopo il lungo coprifuoco notturno, con la circolazione della metropolitana e degli altri mezzi pubblici, per quanto meno frequenti del solito e l'apertura dei negozi. Al momento, resta confermato un coprifuoco a partire dalle 10 di sera e fino alle 7 del mattino.
08.10 La Banca centrale della Russia alza il tasso al 20%
La Banca centrale della Russia alza il tasso di riferimento al 20%. Lo riporta l'agenzia Bloomberg. La Banca centrale russa ha motivato la decisione con il drastico "cambiamento delle condizioni esterne. L'aumento dei tassi si è reso necessario per rendere più attraenti i depositi". Il governatore della banca russa parlerà alle ore 16 di Mosca.
08.20 L'esercito russo: "La popolazione di Kiev può lasciare la città"
L'esercito russo ha fatto sapere che i residenti di Kiev possono lasciare in sicurezza la capitale percorrendo la strada per Vasylkiv. La città si trova a una quarantina di chilometri a Sud-ovest della capitale dell'Ucraina.
08.26 L'agenzia Tass: tra un'ora e mezza l'avvio dei colloqui a Gomel
La delegazione ucraina è attesa a Gomel, in Bielorussia, per l'avvio dei colloqui con Mosca tra un'ora e mezza o due ore. Lo annuncia il capo negoziatore russo citato dall'agenzia Tass.
08.43 Il ministero della Difesa russo: "Controlliamo tutto lo spazio aereo ucraino"
Il ministero della Difesa russo ha fatto sapere che Mosca è nel pieno controllo dello spazio aereo ucraino.
Missili anche dalla Bielorussia a poche ore dall'incontro. Guerra Ucraina-Russia: negoziati non fermano bombardamenti su Kiev. Zelensky: “24 ore decisive”, centinaia di civili uccisi. Redazione su Il Riformista il 28 Febbraio 2022.
“Non credo molto al risultato di questo incontro, ma ci provino, in modo che nessun cittadino ucraino possa dubitare che io, come presidente, non abbia cercato di fermare la guerra quando c’era anche una piccola possibilità”. Queste le parole del presidente ucraino Volodymyr Zelensky in vista dei negoziati tra Ucraina e Russia in programma nella mattinata di lunedì 28 febbraio a Gomel, nel territorio bielorusso al confine ucraino.
Nonostante l’accordo di incontrarsi, la guerra è andata avanti anche per il quinto giorno di fila. Mosca non ha frenato gli attacchi, così come la Bielorussia non ha fermato il lancio dei missili russi dal suo territorio. Ennesima notte di bombardamenti, sangue e morte con le sirene che hanno ripreso a suonare sia nella capitale Kiev, “completamente circondata” dalle forze russe ha annunciato il sindaco Vitali Klitschko, che a Kharkiv, seconda città più grande del Paese dove già ieri è stata respinta l’offensiva degli invasori. Missili (partiti dalla Bielorussia secondo il quotidiano The Kyiv Independent) nei pressi dell’aeroporto di Zhytomyr, a 150 km dalla capitale.
6:48 – REFERENDUM, VINCE SI IN BIELORUSSIA: TIMORE NUCLEARE – Nella notte arriva la notizia del sì al referendum su alcune modifiche alla Costituzione di Minsk che, oltre a rafforzare i poteri di Lukashenko, fedelissimo di Putin, potrebbero consentire a Mosca di dispiegare sul territorio armi nucleari pur escludendo “ogni aggressione militare” dalla Bielorussia.
“Il 65,16% degli elettori ha votato a favore degli emendamenti alla Costituzione della Repubblica di Bielorussia“, ha annunciato nella notte tra domenica e lunedì il presidente della Commissione elettorale centrale bielorussa, Igor Karpenko, citato dalle agenzie di stampa russe. Solo il 10,07% ha votato contro mentre l’affluenza è stata del 78,63%,
7:00 – “UCRAINA IN UE”, ZELENSKY: PROSSIME 24 ORE CRUCIALI – Le prossime 24 ore “saranno cruciali per l’Ucraina”. E’ quanto dichiara il presidente Zelensky nel corso di una notte dove i contatti con i leader europei (“per concordare ulteriori passi congiunti per contrastare l’aggressore” sono stati costanti: dal premier britannico Boris Johnson al presidente polacco Andrzej Duda, alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen che insiste: “Vogliamo l’Ucraina nell’Unione europea”.
7:30 – LA NOTTE DI GUERRA – Attacchi su Kiev e Kharkiv, tutti respinti secondo le fonti ucraine. Un missile russo – riferiscono i media ucraini – ha colpito un condominio, un asilo e un negozio nel centro di Chernihiv provocando un incendio. Una donna è rimasta ferita. Bombardamenti ha denunciato intanto la Russia nel Donbass, “i peggiori degli ultimi mesi”, “con vittime civili e infrastrutture danneggiate”. I russi avrebbero dato alle fiamme un museo di storia a Ivankiv, a nord di Kiev, in cui si celebravano gli eroi ucraini.
8:01 – BILANCIO VITTIME: TRA MILITARI E CIVILI SIAMO A OLTRE 5MILA – Secondo Kiev, la Russia, nei primi 4 giorni di guerra, ha perso circa 4.300 uomini, dozzine di aerei e centinaia di veicoli da combattimento. L’ultimo bilancio del ministero della Salute conta 352 civili ucraini uccisi, tra cui 14 bambini. I feriti sono 1.684, tra cui 116 bambini. All’appello mancano i soldati ucraini morti durante i combattimenti.
8:10 – BOMBE DISTRUGGONO MUSEO – Le bombe russe hanno distrutto anche un museo a Ivankov, nella regione di Kiev. Museo che ospitava le opere dell’artista ucraina di fama mondiale Maria Priymachenko. “Tutti gli sforzi russi di occupare la città sono falliti” fa sapere il ministero della Difesa ucraino in riferimento alla capitale.
8:22 – MERCATI: CROLLA RUBLO, VOLA GRANO – Volano sui mercati mondiali i pressi delle materie prime alimentari a seguito delle sanzioni alla Russia per l’invasione in Ucraina. Entrambi i paesi sono infatti grandi produttori di grano le cui quotazioni sui mercati internazionali salgono dell’8,7%%. Avanzano anche il mais (+5%) e la soia (+3.9%). Crolla il rublo, in forte calo all’avvio del mercato ufficiale di Mosca dopo che la Banca centrale ha ritardato di tre ore le contrattazioni. La valuta scambia in forte flessione. Attualmente per un dollaro sono necessari 90 rubli (-8%).
8:50 -KIEV: RIPRENDONO ATTIVITA’ – Dopo un weekend ad alta tensione, oggi a Kiev riapriranno i negozi di alimentari e verranno ripristinati i trasporti pubblici, anche se ai residenti è stato consigliato di non lasciare case e rifugi se non in caso di assoluta necessità. Lo riporta la Bbc. Il coprifuoco riprenderà questa sera alle 22, fino alle 7 di domani.
8.57 – KHARKIV RESTA SOTTO IL CONTROLLO UCRAINO: TRA VITTIME ANCHE BIMBI – Kharkiv, la seconda città dell’Ucraina, resta sotto il controllo delle forze armate ucraine. Lo ha scritto sul suo canale Telegram il governatore regionale di Kharkiv, Oleh Synegubov. “Le nostre forze sono riuscite a respingere l’offensiva per tutta la notte, distruggendo le colonne nemiche ancor prima che potessero lanciare colpi di artiglieria sulla città” ha detto Synegubov, sottolineando che sono stati colpiti anche diversi gruppi di sabotatori russi. Il governatore ha spiegato che molti civili si sono offerti di aiutare l’esercito ucraino, fornendo loro medicinali e generi alimentari. Secondo Synegubov resta valido il pericolo di nuovi gruppi di sabotatori che potrebbero cercare di accedere in città. Difficile, infine, stabilire un bilancio di vittime e feriti: secondo il governatore fra coloro che hanno perso la vita ci sarebbero anche dei bambini.
Guerra in Ucraina, in mattinata i negoziati. Kiev: “Morti 352 civili, 14 bambini”. Usa e Francia chiedono ai cittadini di lasciare la Russia. Redazione CdG 1947 su Il Corriere del Giorno il 28 Febbraio 2022.
Questa mattina al confine fra Ucraina e Bielorussia si svolgeranno dei colloqui tra le due delegazioni, anche se il presidente Zelensky si dichiara scettico sul possibile risultato. Nel frattempo la comunità internazionale si è mossa su più fronti isolando sempre di più la Russia: Stati Uniti, Canada, Unione Europea, Gran Bretagna e Giappone hanno inasprito le sanzioni, annunciando l’esclusione di Mosca dal sistema Swift per le transazioni bancarie.
Mentre a Kiev vige il coprifuoco sono tornati a suonare gli allarmi che annunciano possibili raid aerei, prevedendo una nuova notte di conflitto in Ucraina, le forze armate ucraine confermano di aver ripreso il controllo di Kharkiv e cacciato le truppe russe. Le autorità hanno deciso di distribuire armi liberamente a chiunque fosse pronto a difendere la città e si sono create lunghe file per prenderle.
Questa mattina al confine fra Ucraina e Bielorussia si svolgeranno dei colloqui tra le due delegazioni, anche se il presidente Zelensky si dichiara scettico sul possibile risultato. Nel frattempo la comunità internazionale si è mossa su più fronti isolando sempre di più la Russia: Stati Uniti, Canada, Unione Europea, Gran Bretagna e Giappone hanno inasprito le sanzioni, annunciando l’esclusione di Mosca dal sistema Swift per le transazioni bancarie. Chiusi gli spazi aerei, banditi i media russi.
La presidente Von der Leyen ha confermato che per la “prima volta l’Ue fornisce armi”, dichiarando che l’Ucraina deve entrare a far parte dell’Unione Europea. Dal G7, i cui ministri degli Esteri sono riuniti in videoconferenza, è arrivato un monito: “Non riconosceremo alcuna acquisizione militare della Russia in Ucraina”, con la volontà di un inasprimento delle sanzioni in caso di prolungamento dell’assedio. Il leader russo Vladimir Putin a sua volta ha definito le sanzioni “illegittime” e ha ordinato la messa in stato di allerta del sistema di deterrenza nucleare. Usa e Francia hanno chiesto ai propri concittadini di abbandonare immediatamente la Russia.
il presidente russo Vladimir Putin
La mossa di Putin di attivare il dispositivo nucleare viene ritenuta come “un’altra escalation e un passo non necessario” nelle stanze di Washington. L’ennesima provocazione “secondo il manuale russo”, ha detto Jen Psaki, portavoce di Biden. Ma l’America non ha intenzione di farsi trascinare in una spirale pericolosa né di cadere in quella che è ritenuta alla stregua di una trappola messa in atto da Putin.
Il Kosovo la commissione indipendente per i media ha annunciato oggi la sospensione temporanea dei programmi in lingua russa sui canali via cavo. Violeta Hiseni-Keljmendi, componente di tale commissione, ha motivato la decisione con la “lotta alla disinformazione”. “Tale decisione era necessaria alla luce degli scontri e degli attacchi in corso, e delle tante notizie sull’aggressione russa contro l’Ucraina”, ha detto Hiseni-Keljmendi citata dai media regionali.
La Federazione Internazionale di Judo ha annunciato oggi di aver sospeso il leader del Cremlino Vladimir Putin dall’incarico di presidente onorario e ambasciatore di questo sport a causa “del conflitto bellico in corso in Ucraina“. L’organizzazione, che riunisce 200 federazioni di judo, ha già cancellato venerdì un evento previsto a Kazan, in Russia, a maggio.
Thomas-Greenfield ambasciatore degli Stati Uniti alle Nazioni Unite chiede che l’assemblea delle Nazioni Unite voti una risoluzione che dichiari la Russia responsabile di azioni indifendibili e di violazioni della Carta delle Nazioni unite. Lo rende noto la Cnn. Redazione CdG 1947
L'appello: "Cittadini del mondo venite a combattere contro criminali russi". “Genocidio” in Ucraina, Zelensky accusa Putin (“è vendetta”) e sveglia i bielorussi: “Bimbi uccisi dal vostro territorio”. Redazione su Il Riformista il 27 Febbraio 2022.
“La Russia sta completando un genocidio“. E’ l’attacco del presidente Volodomyr Zelensky nel corso di una conferenza stampa a quattro giorni dall’invasione russa in Ucraina. “Ciò che gli occupanti fanno a Charkiv, Okhtyrcí, Kiev, Odessa e altre città e villaggi, hanno le caratteristiche di un genocidio e devono attirare l’attenzione di un tribunale internazionale. Hanno mentito sul fatto che non avrebbero toccato i civili, ma dalle prime ore dell’invasione le truppe russe hanno attaccato le infrastrutture civili. Hanno deliberatamente scelto tattiche per colpire le persone e tutto ciò che rende la vita normale: elettricità, ospedali, case”. Poi aggiunge: “La notte è stata brutale, sono state attaccate anche le ambulanze”.
Il riferimento è agli episodi avvenuti nelle ultime ore. A Kharkiv, nel corso di un pesante bombardamento russo, è stato distrutto un gasdotto, provocando una gigantesca esplosione e un incendio. Un missile, inoltre, ha colpito anche un palazzo di 9 piani, uccidendo una donna. A Kiev i russi hanno colpito un ospedale pediatrico che ospita bambini oncologici. Uno di loro è morto (insieme a due adulti) altri due piccoli sono rimasti feriti. Nel bombardamento di due giorni fa, un missile ha centrato in pieno un palazzo residenziale a Kiev: per fortuna non sono state provocate vittime.
Secondo Zelensky, Mosca si sta “vendicando” e le sue truppe hanno deciso di attaccare i civili. Lo stesso leader ucraino lancia poi un appello a “tutti i cittadini del mondo, gli amici dell’Ucraina, per la pace e la democrazia”. “Chiunque voglia unirsi alla difesa dell’Ucraina, dell’Europa e del mondo può venire e combattere fianco a fianco con gli ucraini contro i criminali di guerra russi” aggiunge.
LA DIRETTA Guerra Ucraina-Russia: negoziati al confine bielorusso. “E’ genocidio”, “Putin spinto verso guerra nucleare”
Le negoziazioni – La Russia sarebbe pronta a negoziare e offre come come ‘campo neutro’ Minsk, capitale della Bielorussia, paese loro alleato. Mentre il Cremlino fa sapere che una delegazione russa, tra cui rappresentanti dei ministeri degli Esteri e della Difesa, è già arrivata in Bielorussia per ”iniziare i colloqui” con gli ucraini, il presidente Volodymyr Zelensky chiarisce: “I negoziati tra ucraini e i russi avrebbero potuto svolgersi a Minsk se Mosca non ci avesse attaccato dalla Bielorussia. Nelle scorse ore si era ipotizzata una negoziazione in Turchia. “Qualunque città va bene per i negoziati, tra cui Varsavia, Istanbul e Baku, ma non Minsk. Vogliamo la pace, vogliamo incontrarci, vogliamo che la guerra finisca” ha aggiunto. Ma l’incontro non avverrà in Bielorussia.
Zelensky si rivolge poi ai cittadini bielorussi nella giornata in cui si vota sul referendum costituzionale sulla riforma introdotta da Aleksandr Lukashenko, il Presidente contestato nel suo Paese dalla sua rielezione nell’agosto del 2020. Un solo quesito, ‘accettate la riforma della Costituzione?’. Il presidente ucraino chiede ai vicini bielorussi di votare senza influenza: “Siamo i tuoi vicini”, dice. “Sii la Bielorussia, non la Russia”.
“Nella guerra che si sta combattendo, non siete dalla stessa parte nostra. Purtroppo”, ha detto il presidente ucraino. “Dal vostro territorio le truppe della Federazione Russa lanciano missili sull’Ucraina. I nostri bambini vengono uccisi dal vostro territorio, le nostre case vengono distrutte e stanno cercando di distruggere ogni cosa che è stata costruita nei decenni, non solo da noi, ma dai nostri padri e nonni. E tutto questo rappresenta anche un referendum de facto per voi bielorussi. Decidete chi siete. Decidete chi essere. Come guarderete negli occhi i vostri bambini, come vi guarderete negli occhi l’uno con l’altro e i vostri vicini. E i vostri vicini siamo noi. Siamo ucraini. Siate Bielorussia, non Russia! State facendo questa scelta adesso. Oggi” ha concluso.
5 cose impreviste nel conflitto ucraino. Francesca Salvatore su Inside Over il 27 febbraio 2022.
All’indomani dell’invasione dell’Ucraina c’erano molte cose che la politica internazionale e il mondo intero non si sarebbero aspettati. Ancora viziati da una concezione novecentesca dei conflitti, la previsione più accreditata era quella di una guerra rapida che in poche ore avrebbe visto ucraini e Kiev piegarsi, inermi. Per ora, non è andata così.
La resistenza ucraina
Due Paesi molto diversi, Russia e Ucraina, ma soprattutto con delle forze militari incomparabili a livello tecnico, tattico e mentale. Sarebbe stato facile cedere alla paura, scambiare la salvezza con la libertà in un mercanteggiare di morte. Migliaia di ucraini, invece, non si sono fatti sopraffare. In parte sono nei rifugi, un tempo adibiti ad altro, altri ancora hanno imbracciato le armi, molti dei quali confessando di non saperle usare perché da sempre aborrite. Sono padri, ragazzi imberbi, lavoratori, mariti che hanno visto partire mogli e figli restando a fare la guerriglia. E ci sono madri, giovani spose, studentesse, lavoratrici che hanno conosciuto per la prima volta le armi e sono in strada, a presidiare vie di comunicazione, a preparare molotov con le istruzioni reperite su Twitter. Ci sono persone che bloccano con i loro corpi l’avanzata dei russi, come a Chernihiv, dove una colonna di uomini e donne hanno intralciato in queste ore i carri armati. Anche singole azioni coraggiosi, seppur simboliche come alcuni uomini che, dopo aver disarmato dei soldati russi a stento ventenni e in lacrime, li rimbrottano con fare paterno; o ancora, la donna che dona semi di fiori ad un combattente russo “affinché cresca qualcosa quando morirà”. E poi uno stuolo di giovani e meno giovani di professionisti, giornalisti e studiosi che grazie al web stanno continuando a raccontare e a raccontarci quello mai avremmo potuto sapere, un tempo. Il fattore tempo è in parte a loro vantaggio, ma il logoramento inizierà a farsi sentire, presto o tardi.
Zelensky, un insospettabile
Gioventù cosmopolita, passato recente in onda, poi presidente, adesso eroe della resistenza. Continuiamo a chiamarlo ex comico, avendo difficoltà a trovare dei sinonimi. Nessuno, tantomeno in Occidente, avrebbe francamente scommesso sull’altro Vladimir della medaglia. Forse nemmeno lui stesso, passato dal set alla storia nell’arco di un baleno. Nemico numero uno sulla lista nera del Cremlino assieme alla sua famiglia, avrebbe potuto essere un Reza Pahlavi dei nostri tempi e invece ha rifiutato un salvacondotto e chiesto munizioni, bacchetta a suon di social i leader occidentali, chiede aiuto. Si nasconde, forse, e per fortuna: solo nascosto può assicurare l’integrità di un minimo di catena di comando e le comunicazioni con l’Occidente. Morto o in fuga decreterebbe la fine della resistenza ucraina anche solo distruggendone il morale, fattore a vantaggio di Kiev. Ha rifiutato di andare a negoziare a Minsk, ove sarebbe preda facile di russi e bielorussi, ma fornisce l’avallo per un incontro sulla linea di confine. Svestito il doppiopetto, lo vediamo, barba in colta e colorito cereo, in maglietta verde militare a impersonare il mito del comandante in capo.
La lentezza dell’avanzata russa verso e dentro Kiev
Questo elemento è forse il più sorprendente. Per ore ed ore alle porte di Kiev, un testa a testa più o meno ovunque fra due forze, una armata fino ai denti, l’altra decisamente inferiore, coadiuvata da una guerriglia improvvisata. L’esercito russo non sta trovando la strada spianata, tanto da sollevare uno sciame di sospetti e supposizioni. I piani della Russia per l’Ucraina devono far fronte a costi in rapido aumento a causa dei ritardi causati da una resistenza più dura del previsto da parte delle forze sul terreno, anche se le sue forze armate conservano vantaggi schiaccianti.
Come rivela Bloomberg, respingendo la narrativa secondo cui l’invasione è inciampata e prende di mira i centri abitati, un funzionario russo ha affermato che la campagna era stata progettata specificamente per evitare la guerra urbana nelle città. Il lasso di tempo per gli obiettivi militari dell’operazione era compreso tra una e due settimane, anziché pochi giorni, dopodiché l’esercito ucraino avrebbe dovuto essere schiacciato e il suo governo sostituito con uno amico di Mosca. Ipotesi che sembra così remota alla luce delle negoziazioni in corso e della tenacia imprevista di Zelensky.
La cattura delle città, con la pesante perdita di vite civili che probabilmente comporterebbe, non sarebbe all’ordine del giorno. Paura del danno di immagine? Putin sa bene che le immagini di stragi di civili farebbero il giro del mondo, Russia compresa, e allora anche la sua stessa figura sarebbe in pericolo. In queste ore l’esercito ucraino ha riferito di pesanti combattimenti nella seconda città più grande del paese, Kharkiv, mostrando le immagini di una colonna di veicoli russi distrutti per poi annunciare, via social, di aver respinto completamente l’offensiva russa sulla città. La Russia ha ancora l’iniziativa, ma non sta davvero raggiungendo gli obiettivi che voleva a questo punto perché gli ucraini stanno resistendo. L’errore di calcolo, forse, era quello di sovrastimare il sentimento filorusso in Ucraina: ma qui ad attenderli non c’erano né fuochi d’artificio, né bandiere né caroselli come in Donbass. Così come nessuno aveva fatto i conti con il morale ucraino, che per ora regge. Questo significa che se si dovranno prendere le città, bisognerà farlo nel peggiore dei modi e questo per Mosca è un problema.
Le manifestazioni di dissenso in Russia
Qualcosa è cambiato in Russia. Non basta spegnere internet, censurare i social, ripulire i servizi televisivi dalle immagini lorde di sangue. I russi non sono Putin, soprattutto le ultime generazioni. Scendono in piazza da giorni: l’imperialismo di Putin crea scontento, la guerra addolora. Il dissenso riempie le piazze a costo dell’arresto, “shock” e “vergogna” sono le due parole che più di tutte si sentono e leggono sui social tra i russi. Le piazze si riempiono come non avremmo mai immaginato: da Mosca a San Pietroburgo, la città di Putin, passando per l’algida Novosibirsk e altre decine di città. Il dissenso messo a tacere a suon di arresti, torture, avvelenamenti e intimidazioni, ritrova vigore e fiducia, cosciente di essere un mezzo di pressione per indebolire Putin e contribuire alla cessazione delle ostilità. Da qui l’ipotesi, poi non tanto peregrina, che il malumore inizi a serpeggiare anche tra i fedelissimi del Cremlino. La protesta corre anche sui social: molti utenti russi hanno cambiato la loro foto profilo con un quadrato nero in simbolo di lutto o hanno aggiunto la bandiera ucraina sotto la loro immagine. Crescono gli arresti, ma le piazze non si fermano.
Il boicottaggio della Russia nel mondo dello sport e della cultura
Gesti isolati hanno cominciato a succedersi in uno strano effetto domino. Dai più concreti a quelli più simbolici, a livello internazionale l’isolamento russo corre anche sul filo delle arti e dello sport. Aveva cominciato Sebastian Vettel, all’indomani dell’invasione, per poi arrivare lo spostamento della finale di Champions League da San Pietroburgo a Parigi: l’invasione ucraina colpisce anche le aziende russe, con gli sponsor esclusi dagli eventi sportivi. Oltre al provvedimento della Uefa, diverse nazionali calcistiche hanno detto che non giocheranno contro quella russa e i principali eventi sportivi, Formula 1 compresa, hanno annunciato che escluderanno le tappe russe. Lo Schalke 04, squadra di calcio della Bundesliga tedesca, ha già eliminato Gazprom dalla divisa. Polonia e Svezia boicottano gli spareggi per il Mondiale in Qatar.
Venendo al mondo dell’arte, la direttrice Elena Kovalskaya del Meyerhold Center, il teatro statale di Mosca, si è dimessa con queste parole: “È impossibile lavorare per un assassino e riscuotere uno stipendio da lui”. Alcuni volti noti, come il conduttore Ivan Urgant, hanno postato messaggi senza mai nominare il presidente Vladimir Putin, un gesto che in Russia può costare caro. Prese di posizione notevoli anche da parte dell’anchorman Maksim Galkin, della rockstar Zemfira Ramazanova e del cantante Valery Meladze, re delle classifiche. Perfino Anna Netrebko, la celebre cantante russa, amica personale di Putin, ha deciso di prendere posizione contro la guerra in Ucraina. Ha espresso il suo totale dissenso attraverso i social, postando un messaggio che ha raccolto in poche ore numerosissimi commenti di sostegno. Ultimo, ma non per importanza, il contest musicale dell’Eurovision che, ripreso vigore negli ultimi anni, ha deciso di tagliare fuori la Russia dalla competizione che si terrà a Torino a maggio prossimo. Gesti che isolati conterebbero poco ma che, sommati, hanno tutt’altro effetto.
Ucraina, come il conflitto vive attraverso storie e testimonianze. Valentina Mericio il 28/02/2022 su Notizie.it.
La bambina nata sotto la metro, ma anche l'ingegnere che ha scelto di combattere per la pace... la guerra in Ucraina vive attraverso volti e storie.
La guerra in Ucraina, in questi ultimi giorni, ha sconvolto la vita di ciascuno di noi, eppure spesso non ci rendiamo conto di come questo conflitto sia l’insieme di tante storie, di tanti cittadini che stanno stanno combattendo attivamente affinché la pace venga di nuovo instaurata.
A ricostruire questo collage “vivo” è la testata de “Il Corriere della Sera” che ha raccolto alcune delle storie più significative.
I volti e le storie della guerra Ucraina
Iniziamo con le storie di due giovani che, seppur in modo diverso, hanno lasciato il segno a partire dalla vicenda più tragica ossia quella di Vitaly Shakun Volodymyrovich che ha perso prematuramente la vita dopo essersi offerto volontario per minare il ponte di Henichesk.
Il soldato che, con il suo contributo ha fatto sì che l’armata russa potesse arrestarsi, non è tuttavia riuscito a scappare in tempo e ha trovato la morte venendo travolto dalle macerie.
C’è poi la storia dell’ingegnere informatico che ha studiato a lungo in Italia e che da qualche tempo si trova in Ucraina dove si è offerto volontario anche se ha ammesso di non sapere nulla di armi e di non aver fatto il servizio militare.
Ciononostante dalle sue parole emerge il grande amore per la patria e la volontà di lasciare a chi verrà dopo di lui un futuro migliore: “Amo la mia patria”, ha dichiarato con orgoglio.
Dalle donne che preparano bombe molotov alla nascita di una nuova vita
Il conflitto si sposta però dal campo di battaglia alle strade dove la donne preparano le bombe molotov utilizzando strumenti artigianali quali ad esempio bottiglie di birra.
Infine la piccola Mia che è nata proprio all’inizio del conflitto nella metro di Kiev. Una nascita la sua che ha portato tanta luce dopo che la capitale ucraina era piombata nella più totale oscurità.
(ANSA il 27 Febbraio 2022) Il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelenskiy ha chiesto oggi ai cittadini stranieri di tutto il mondo di unirsi alla guerra contro la Russia: è quanto emerge da una dichiarazione del governo pubblicata sul sito web della presidenza. Lo riporta il Guardian.
"Il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelenskiy si rivolge a tutti i cittadini del mondo, amici dell'Ucraina, pace e democrazia. Chiunque voglia unirsi alla difesa dell'Ucraina, dell'Europa e del mondo può venire e combattere fianco a fianco con gli ucraini contro i russi criminali di guerra", recita il comunicato.
"Hanno mentito sul fatto che non avrebbero toccato i civili, ma dalle prime ore dell'invasione le truppe russe hanno attaccato le infrastrutture civili. Hanno deliberatamente scelto tattiche per colpire le persone e tutto ciò che rende la vita normale: elettricità, ospedali, case.
"Gli attacchi della Russia alla popolazione civile e alle infrastrutture hanno le caratteristiche di un genocidio e meritano un tribunale internazionale". Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky nel suo nuovo discorso video.
Ucraina-Russia, ultime notizie sulla guerra: riprendono i negoziati, Mosca prepara l’assedio di Kiev. Francesco Battistini, Andrea Nicastro, Lorenzo Cremonesi, Paolo Foschi, Redazione Online su Il Corriere della Sera l'1 marzo 2022.
Le notizie sulla guerra, in diretta: oggi secondo giorno di negoziati, ma le immagini satellitari svelano che una colonna di mezzi militari russi lunga 60 chilometri è diretta a Kiev. Bombe e sirene nella notte
• La guerra tra Russia e Ucraina è giunta al sesto giorno. Lunedì sono partiti i colloqui fra Mosca e Kiev , a Gomel , adesso c'è attesa per il nuovo incontro fra le delegazioni.
• Intanto però si combatte ferocemente. L'armata russa ha intensificato i bombardamenti su Kharkiv e su altre città. Una colonna di mezzi militari russi lunga 60 chilometri è ormai alle porte della capitale ucraina. Nella notte a Kiev e in altre città registrati raid missilistici e esplosioni.
• Il bilancio dei combattimenti e dei raid si aggrava giorno dopo giorno, secondo l'Onu le vittime civili dei primi cinque giorni di guerra sono oltre 400, ma il numero è probabilmente sottostimato e quindi destinato a crescere. Fra le persone uccise anche numerosi bambini.
• Vladimir Putin, sempre più isolato, ha minacciato l'Unione Europea e i Paesi che forniranno armi a Kiev: «Saranno responsabili delle loro azioni».
• Le sanzioni nei confronti di Mosca stanno mettendo a dura prova l'economia russa, c'è già chi parla di default. La Banca centrale russa è alle prese con una situazione difficilissima e come prima misura ha raddoppiato i tassi di interesse portandoli al 20%, ma le banche locali sono vicine al crac.
• Il Corriere ha avviato una newsletter speciale e una serie di podcast sulla guerra in Ucraina. Qui sotto, le notizie in diretta.
Ore 0.43 - Sono almeno 406 le vittime civili segnalate in Ucraina
È il dato fornito dal sottosegretario generale delle Nazioni Unite per gli affari umanitari e il coordinatore dei soccorsi di emergenza Martin Griffiths, citando i numeri dell'Ufficio del Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani. Griffiths si è rivolto al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite in videoconferenza da Ginevra, aggiungendo che il numero reale di vittime civili «potrebbe essere considerevolmente più alto, poiché molte vittime segnalate devono ancora essere confermate». Solo negli ultimi due giorni i civili uccisi sono stati 102.
Ore 0.49 - Kharkiv: almeno nove civili uccisi dai missili. Fra le vittime tre bambini
È il drammatico bilancio dei raid russi delle ultime ore, secondo quanto dichiarato dal sindaco della città, Ihor Terekhov. «Non è solo una guerra, questo è un massacro di ucraini», ha detto sul suo account Telegram. «I missili hanno colpito edifici residenziali, uccidendo e ferendo civili pacifici. Kharkiv non vedeva danni del genere da molto tempo. E questo è orribile». Terekhov ha spiegato che quattro persone sono uscite dal rifugio per prendere dell'acqua e sono state uccise. Una famiglia di due adulti e tre bambini, ha aggiunto, è bruciata viva nella sua auto. Altre 37 persone sono rimaste ferite.
Ore 1.07 - Ucraina abolisce visto di ingresso per gli stranieri che vogliono combattere contro i russi
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha firmato un decreto che revoca temporaneamente l'obbligo del visto d'ingresso per qualsiasi straniero disposto a unirsi alla `Legione Internazionale di Difesa Territoriale dell'Ucraina´ e combattere al fianco degli ucraini contro l'invasione delle truppe russe. Lo riporta Sky News. Il decreto è entrato in vigore oggi e si applicherà fino a quando sarà in vigore la legge marziale nel Paese.
Ore 1.18 - Ministro ucraino Kuleba: Usa ci hanno assicurato più sanzioni e armi
Gli Stati uniti hanno assicurato all'Ucraina che imporranno ulteriori sanzioni alla Russia e invieranno a Kiev più armi: lo ha reso noto in un tweet il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, dopo un colloquio telefonico con il segretario di Stato americano, Antony Blinken. «L'Ucraina desidera la pace, ma finché siamo sotto l'assalto della Russia abbiamo bisogno di più sanzioni e armi. Il segretario Blinken mi ha assicurato entrambi».
Ore 1.43 - Il Canada non importerà più petrolio dalla Russia
Il Canada diventerà il primo paese del G7 a vietare tutte le importazioni di greggio dalla Russia. Lo ha reso noto il primo ministro Justin Trudeau. Oltre al divieto di importazione, Trudeau ha anche annunciato la fornitura di armi e munizioni anticarro ai combattenti ucraini. Il Canada importa circa 550 milioni di dollari di petrolio greggio all'anno dalla Russia, secondo la Canadian Association of Petroleum Producers.
Ore 1.47 - Sirene antiaeree a Kiev, abitanti invitati a scendere nei rifugi
Lo riferisce Kyiv Independent su Twitter.
Ore 1.54 - Russia, fino a 15 anni di carcere a chi diffonde notizie false sulla guerra
La diffusione di notizie false relative all'intervento militare russo in Ucraina sarà soggetta a una pena massima di 15 anni di reclusione: lo ha detto ai microfoni dell'emittente tv Channel One il presidente della Commissione della Duma per la Sicurezza e la lotta alla corruzione, Vasily Piskarev, definendo la misura «equa».
Ore 2.01 - Convoglio di mezzi militari russi lungo 60 km alle porte di Kiev
Il convoglio di mezzi militari russi alle porte di Kiev è lungo oltre 40 miglia, più di 60 km, secondo le nuove immagini satellitari di Maxar Technologies. Lo riferisce la Cnn. La colonna militare è formata da blindati, tank, pezzi di artiglieria e altri veicoli logistici. Il convoglio si estende dalla base aerea di Antonov a nord di Pribyrsk.
Ore 2.35 - Parlamentare ucraina denuncia: attacchi aerei più pesanti dopo i negoziati
I colloqui di lunedì con la Russia al confine tra Bielorussia e Ucraina hanno portato ad «attacchi aerei più pesanti» conto Kiev: lo ha detto alla Cnn la parlamentare ucraina Kira Rudik, aggiungendo: «Prevediamo che ci sarà l'assedio» della capitale.
Ore 3.11 - Russia e Bielorussia sospese dalle attività internazionali di rugby
Il World Rugby ha sospeso la membership della Russia «fino a nuovo ordine»: lo ha annunciato oggi lo stesso ente mondiale di questo sport. Allo stesso tempo, la Russia e la Bielorussia sono state sospese, sempre «fino a nuovo ordine», da tutte le attività di rugby a livello internazionale. Questo significa che le poche speranze di Mosca di qualificarsi per la Coppa del Mondo del prossimo anno in Francia sono del tutto evaporate.
Ore 3.22 - Membri forze speciali britanniche in pensione si offrono volontari contro la Russia
Una squadra di forze speciali britanniche in pensione si è offerta volontaria per andare in Ucraina per «sostenere la difesa del Paese». Lo riporta il quotidiano Mirror, citato da Ria Novosti, agenzia di stampa russa. Tra i volontari, ci sarebbero «cecchini altamente qualificati ed esperti nell'uso di missili antiaerei e anticarro». Secondo il Mirror, «ex paracadutisti» e «altri specialisti militari del Regno Unito» potrebbero unirsi ulteriormente ai gruppi delle forze speciali ucraine. Ma per il quotidiano Telegraph, oggi le forze armate britanniche faranno sapere ufficialmente che i soldati che non sono autorizzati a partire per l'Ucraina «indipendentemente dal fatto che siano in licenza o meno». Questo perché si teme un'escalation del conflitto.
Ore 3.53 - Israele disponibile a tentare la mediazione fra Mosca e Kiev
In una telefonata il primo ministro israeliano Naftali Bennett ha offerto al presidente russo Vladimir Putin la disponibilità del proprio governo di tentare la mediazione fra Ucraina e Russia. Israele vanta buone relazioni diplomatiche con Mosca e con Kiev.
Ore 4.40 - Il sindaco di Kiev: attacco non stop contro la nostra città
Kiev è sotto un attacco «non-stop» da parte delle truppe russe: lo ha detto alla Cnn il sindaco della capitale ucraina, Vitali Klitschko, sottolineando che la città potrebbe resistere «a lungo» alle forze di Mosca. «Abbiamo sentito le esplosioni ogni ora la notte scorsa, per tutta la notte e negli ultimi quattro giorni - ha detto l’ex pugile campione dei pesi massimi e primo cittadino di Kiev dal 2014 -. Gli abitanti sono molto nervosi, trascorrono molto tempo nei bunker», ha aggiunto. «Siamo pronti a combattere e pronti a morire per il nostro Paese, per le nostre famiglie perché è la nostra casa - ha proseguito -. È il nostro futuro e qualcuno vuole entrare nelle nostre case e rubarci il futuro». Rivolgendosi poi al presidente russo Vladimir Putin, il sindaco ha detto che l’Ucraina non vuole il ritorno della Russia: «Vediamo il nostro futuro come un Paese europeo, moderno e democratico. Questo è tutto. Nessuna discussione. È il nostro obiettivo. Stiamo combattendo per questo. Stiamo combattendo per il nostro Paese. Stiamo combattendo per il nostro sogno».
Ore 4.51 - Sirene antiaeree a Rivne e a Vinnytsia
Lo riferisce Kyiv Independent. I residenti sono invitati a recarsi al rifugio più vicino.
Ore 4.55 - Fumo dalle case lungo il percorso del convoglio russo diretto a Kiev
Le nuove immagini satellitari di Maxar Technologies, che documentano il convoglio di mezzi militari russi alle porte di Kiev lungo più di 60 km, mostrano anche colonne di fumo che si alzano da case apparentemente in fiamme lungo il percorso: lo riporta la Cnn, che pubblica una di queste immagini. L’immagine riportata dall’emittente Usa mostra due colonne di fumo bianco provenienti da almeno due abitazioni apparentemente distrutte, a pochi metri di distanza dalla strada percorsa dal convoglio, a nordovest di Invankiv.
Ore 5.25 - L’Australia invierà missili e munizioni all’Ucraina
La fornitura, del valore di 50 milioni di dollari, è stata annunciata oggi dal premier Scott Morrison. Lo riporta la Cnn.
Ore 5.49 - Sirene antiaeree risuonano in molte città
Secondo quanto riporta il Kiev Independent, le sirene suonano in queste ore nella città di Rivne, a ovest di Kiev, Ternopil (ovest), Vinnytsia (centro) e Volyn (nordovest).
Ore 6.15 - Una base militare ucraina è in fiamme vicino a Kiev
La struttura colpita con un attacco aereo sferrato la notte scorsa dalle forze russe: lo riporta il Guardian, che pubblica un video con immagini dell’incendio lungo una strada di Brovary - dove ha sede la base, a 25 km a nordest di Kiev - riprese dall’interno di un’auto. Nel video le persone a bordo dell’auto che riprendono la scena si chiedono se qualcuno sia sopravvissuto all’attacco e commentano che il posto di blocco della base è stato centrato in pieno.
Ore 6.34 - L’aviazione ucraina: «Riceveremo 70 caccia dall’Ue»
L’aviazione ucraina ha annunciato che riceverà 70 caccia aerei. Nel dettaglio, la Bulgaria fornirà 16 MiG-29 e 14 Su-25, la Polonia fornirà 28 unità MiG-29 e la Slovacchia 12 MiG-29.
Ore 6.38 - Oltre 70 militari ucraini sono rimasti uccisi a Okhtyrka
I soldati sono stati uccisi durante un attacco russo alla base nella situata fra Kharkiv e Kiev. Lo riporta il Guardian che cita il capo della Regione su Telegram.
Ore 6.55 - La città di Kherson circondata dalle truppe russe
Le forze russe sono arrivate alle porte di Kherson, nel sud del Paese: lo ha detto il sindaco. La città è ora quasi completamente circondata dai reparti di Mosca.
Ore 7.00 - Zelensky e i nomi dei caduti, in diretta
(Lorenzo Cremonesi, inviato a Kiev) Di prima mattina alle televisioni nazionali ucraine il presidente Volodymyr Zelenskiy legge in diretta i nomi dei caduti. Ha una maglietta verde militare e chiama la gente a combattere e resistere. L’ex comico si è trasformato in un leader militare carismatico ampiamente ascoltato. Così il Paese sta coltivando la nuova cultura della guerra e della capacità dì affrontare una prova tanto difficile.
Ore 7.44 - Un attacco in pieno centro, a Kharkiv
Il corrispondente del Financial Times Max Seddon ha pubblicato quelle che sembrano le immagini di un attacco nella piazza centrale di Kharkiv, seconda città dell'Ucraina, pesantemente colpita dalle bombe russe nelle scorse ore.
Ucraina - Russia, le news di oggi. Bombe sulle città, atteso nuovo round negoziale. La Repubblica l'1 marzo 2022.
Le news in diretta dalla crisi tra Ucraina e Russia. Convoglio militare russo lungo oltre 60 km verso Kiev. Una base militare in fiamme vicino alla capitale. Truppe di Mosca alle porte di Kherson.
Poche ore dopo il primo incontro tra le delegazioni di Russia e Ucraina, Mosca ha intensificato l'offensiva militare. Le sirene antiaeree hanno squarciato la notte di molte città ucraine, Kiev compresa. Una colonna di mezzi russi lunga oltre 60 chilometri sta dirigendo verso la capitale, nel Sud Kherson è circondata dalle truppe di Putin. Pesante l'attacco di ieri su Kharkiv, dove sono state prese di mira zone residenziali e ci sono state vittime civili. Con il passare dei giorni si aggrava l'emergenza umanitaria: centinaia di migliaia di persone sono in fuga dall'Ucraina e premono alle frontiere dell'Ue. Intanto si inaspriscono le sanzioni internazionali contro Mosca, che stanno mettendo in difficoltà il sistema economico russo. Il canale negoziale rimane comunque aperto, le delegazioni dovrebbero incontrarsi di nuovo, stavolta al confine tra Bielorussia e Polonia.
00.10 Già oltre mezzo milione di rifugiati
Attualmente ci sono 520.000 rifugiati dall'Ucraina nei paesi vicini e la cifra è in aumento "in modo esponenziale, ora dopo ora". Lo ha dettoal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite Filippo Grandi, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR).
00.13 La Cina all'Onu: "Promuovere il dialogo"
"La Cina sostiene lo svolgimento di colloqui e negoziati diretti tra Russia e Ucraina. La comunità internazionale dovrebbe promuovere condizioni esterne favorevoli per il dialogo e la soluzione politica ed evitare di esacerbare le tensioni. Qualsiasi azione del Consiglio di sicurezza dovrebbe aiutare a svolgere un ruolo costruttivo, piuttosto che portare a un'ulteriore escalation". È la posizione espressa da Zhang Jun, rappresentante permanente della Cina presso le Nazioni Unite.
00.18 Zelensky ai russi: "Non perdete tempo"
Zelensky ha esortato la Russia a "non perdere tempo" in Ucraina, avvertendo che i bombardamenti non convinceranno Kiev ad accettare le condizioni di Mosca per una tregua. Il primo round di colloqui - ha detto Zelensky in un video diffuso sui social - sono avvenuti "sullo sfondo di bombardamenti e di colpi che miravano al nostro territorio. Penso che la Russia tenti in questo modo semplice di far pressione". E ha quindi aggiunto: "Non perdete tempo".
Ucraina, missile colpisce base militare a Brovary dopo la chiusura dei negoziati
00.20 Facebook limita media statali russi
Anche Facebook, dopo Twitter, ha annunciato un giro di vite sulla presenza nella sua piattaforma di media legati allo Stato russo, accusati di disinformazione nell'invasione russa dell'Ucraina. Meta (la società che controlla Fb, ma anche Instagram, Whatsapp e Messenger) ha spiegato che limiterà l'accesso a Russia Today (Rt) e Sputnik, ritenute dall'Occidente megafono della propaganda del Cremlino e piattaforme per giustificare la guerra contro Kiev. Poche ore prima Twitter aveva deciso di segnalare i cinquettii legati a media affiliati allo Stato Russo.
00.34 Ue: chiediamo ritiro immediato delle truppe russe
Stiamo "coordinando da vicino la risposta internazionale all'invasione dell'Ucraina con (il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, ndr) atPOTUS Biden, l'Unione europea, (il Segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, ndr) atNATO SG atjensstoltenberg e altri leader. Continuiamo a stare al fianco dell'Ucraina con un supporto immediato ed efficace. Chiediamo alla Russia di ritirare immediatamente le sue truppe": lo ha twittato questa sera la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen.
01.05 Sindaco di Kharkiv: "Nove vittime civili, tra cui tre bambini"
Almeno nove civili, tra le quali tre bambini, sono stati uccisi negli attacchi missilistici russi a Kharkiv. Lo ha dichiarato il sindaco della città, Ihor Terekhov. "Non è solo una guerra, questo è un massacro di ucraini", ha detto sul suo account Telegram aggiungendo che quattro persone sono uscite dal rifugio per prendere dell'acqua e sono state uccise e che una famiglia di due adulti e tre bambini è bruciata viva nella sua auto. Altre 37 persone sono rimaste ferite.
01.45 Allarme antiaereo a Kiev
"Sirene antiaeree a Kiev". Gli abitanti sono invitati a cercare riparo nel rifugio più vicino. Così Kyiv Independent poco fa su Twitter.
01.52 Russia, fino a 15 anni di carcere per "notizie false" sulla guerra
La diffusione di "notizie false" relative all'intervento militare russo in Ucraina sarà soggetta a una pena massima di 15 anni di reclusione: lo ha detto ai microfoni dell'emittente tv Channel One il presidente della Commissione della Duma per la Sicurezza e la lotta alla corruzione, Vasily Piskarev, che ha definito "equa" la misura. "Proteggeremo le nostre Forze armate", ha aggiunto
01.54 Convoglio militare russo lungo 60 km verso Kiev
Il convoglio di mezzi militari russi alle porte di Kiev è lungo più di 60 km, secondo le nuove immagini satellitari di Maxar Technologies. Lo riferisce la Cnn. La colonna militare è formata da blindati, tank, pezzi di artiglieria e altri veicoli logistici. Il convoglio si estende dalla base aerea di Antonov a nord di Pribyrsk.
Fango, il nuovo nemico dei russi
02.25 World Rugby: fuori Russia e Bielorussia
Russia e Bielorussia sono state escluse da ogni competizione internazionale di rugby "fino a nuovo ordine". Lo ha deciso l'organo di governo mondiale World Rugby, come sanzione "completa e immediata". Sospesa senza limiti di tempo anche l'appartenenza della Russia allo stesso World Rugby, il che pregiudica definitivamente ogni possibilità di qualificazione per la Coppa del Mondo che il prossimo anno si disputerà in Francia.
03.30 Disney blocca la consegna dei suoi film in Russia
La Walt Disney Company ha annunciato su Twitter che sospenderà la consegna dei suoi film nei cinema russi a causa della situazione in Ucraina.
04.07 Warner cancella la prima russa di "The Batman"
La Warner ha annullato la prima russa di "The Batman", prevista originariamente per venerdì.
04.30 Sirene antiaeree a Rivne e Vinnytsia
Sirene antiaeree a Rivne e poco fa anche a Vinnytsia. Lo riferisce Kyiv Independent. I residenti devono recarsi al rifugio più vicino.
04.34 Il Giappone congelerà i beni di Putin e della Banca centrale russa
Il Giappone congelerà i beni dei leader russi, tra cui Putin e il ministro degli Esteri Sergey Lavrov, e di diverse istituzioni, compresa la Banca centrale russa.
04.40 Sindaco di Kiev: "Capitale sotto attacco non-stop"
Kiev è sotto un attacco "non-stop" da parte delle truppe russe: lo ha detto alla Cnn il sindaco della capitale ucraina, Vitali Klitschko, sottolineando che la città potrebbe resistere "a lungo".
06.05 Media: base militare in fiamme vicino a Kiev
Una base militare ucraina è in fiamme vicino a Kiev dopo un attacco aereo sferrato la notte scorsa dalle forze russe: lo riporta il Guardian, che pubblica un video con immagini dell'incendio lungo una strada di Brovary - dove ha sede la base, a 25 km a nordest di Kiev - riprese dall'interno di un'auto. Nel video le persone a bordo dell'auto che riprendono la scena si chiedono se qualcuno sia sopravvissuto all'attacco e commentano che il posto di blocco della base è stato centrato in pieno.
06.50 Le forze russe alle porte di Kherson
Le truppe russe sono arrivate alle porte di Kherson, nel Sud dell'Ucraina. "Hanno installato checkpoint agli ingressi della città. È difficile dire come si svilupperà la situazione", ha fatto sapere il sindaco, Igor Kolikhaiev, tramite Facebook
07.07 Almeno 70 morti nel bombardamento su Okhtyrka (Kharkiv)
Dmytro Zhyvytskyi, governatore dell'amministrazione statale regionale di Sumy, nel quadrante nord-orientale dell'Ucraina, ha reso noto in un comunicato che più di 70 persone, sia militari che civili, sono stati uccisi nel bombardamento di un'unità militare a Okhtyrka, sul fronte di Kharkiv. I soccorritori sono attualmentente impegnati nell'opera di ricerca e recupero delle salme e di eventuali superstiti. "Ieri l'artiglieria nemica ha battuto l'unità militare. Continuiamo a rimuovere i corpi dalle macerie. Squadre di vigili del fuoco e volontari stanno lavorando. Molte persone sono morte. Attualmente, si stanno preparando posti nel cimitero per circa 70 soldati ucraini uccisi", ha scritto Zhyvytskyi su Telegram. Successivamente, il governatore ha chiarito su Fb Facebook che i morti sono sia militari che civili. Zhyvytskyi ha anche riferito dell'uccisione di molti invasori russi. "Ci sono molti corpi russi in città, li stiamo raccogliendo. I dipendenti della Croce Rossa li stanno portando a casa", ha commentato il governatore.
07.11 Petrolio: prezzi in rialzo, Brent sopra i 100 dollari
Prezzi del petrolio in rialzo sui mercati asiatici a causa del conflitto in Ucraina che alimenta i timori sull'offerta. I futures sul Brent con consegna maggio hanno superato la soglia di 100 dollari, a 100,99, segnando un aumento del 3,12%. La scorsa settimana il Brent ha raggiunto una quotazione di 105,79, il massimo dagli ultimi sette anni. I futures sul greggio West Texas Intermediate con consegna aprile aumentano dell'1,01% a 96,69 dollari, dopo aver raggiunto ieri un massimo di 99,10 dollari al barile. Le preoccupazioni sulle forniture di greggio sono salite dopo che i colloqui tra Russia e Ucraina non hanno portato soluzioni. Le principali compagnie petrolifere e del gas, tra cui BP e Shell, hanno annunciato piani per uscire dalle operazioni russe e dalle joint venture.
07-13 Rublo resta schiacciato sopra quota 100 con dollaro
Servono 104,5 rubli per acquistare un dollaro. La moneta russa fatica a riprendersi sui mercati valutari dopo che ieri, sull'onda delle sanzioni decise dalle potenze Occidentali, si è inabissata sopra quota 100. Il rublo prima dell'escalation militare si muoveva in area 75 sul dollaro.
07.22 Kazakhstan pronto a organizzare colloqui
Il presidente del Kazakhstan Kassym-Jomart Tokayev si appella a Russia e Ucraina perché proseguano a negoziare e si è detto pronto ad organizzare colloqui tra i due Paesi e di agire come mediatore se necessario. Lo riferisce Itartass.
07.23 Boris Johnson atteso in Polonia ed Estonia
Il primo ministro britannico, Boris Johnson, è atteso oggi in Polonia ed Estonia per incontri istituzionali sulla crisi ucraina e una visita alle truppe britanniche. Alla vigilia del viaggio, ha esortato gli alleati a "parlare con una sola voce". Il Regno Unito, insiame ai suoi partner, ha assicurato, continuerà ad esercitare la massima pressione su Mosca.
Le ore cruciali. Cosa succede nella quinta giornata di guerra in Ucraina. L'Inkiesta il 28 febbraio 2022.
Continua l’offensiva dell’esercito russo. Kiev ha chiesto un «cessate il fuoco immediato e il ritiro delle truppe russe», Mosca vuole che l’Ucraina sia «neutrale e smilitarizzata», mentre si lavora per farla entrare nell’Unione Europea.
8:20 “La popolazione di Kiev può lasciare la città”, ha dichiarato l’esercito russo
I cittadini della capitale, ha fatto sapere la Russia in un comunicato ufficiale, possono lasciare la città. Anche se, sostengono, «le autorità ucraine usano i civili come scudi umani».
8:30 I negoziati saranno avviati tra due ore, secondo la Tass
La delegazione ucraina è attesa a Gomel, in Bielorussia, per i colloqui con Mosca. Lo annuncia il capo negoziatore russo citato dall’agenzia Tass.
9:30 La Cina critica le sanzioni
Pechino si dice contraria alle sanzioni decise dai Paesi occidentali nei confronti della Russia. Secondo il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin la Cina «si è sempre opposta a sanzioni unilaterali al di sopra del diritto internazionale». A suo avviso è necessario che tutte le parti «diano prova di moderazione per evitare di esacerbare le tensioni Russia-Ucraina». La Cina ha annunciato che approverà l’importazione di grano da tutte le aree della Russia.
9:45 – Gli italiani che vivono in Russia devono lasciare il Paese, dice il ministero degli Esteri
Gli italiani che si trovano in Russia sono invitati a lasciare «tempestivamente» la federazione utilizzando «i mezzi commerciali ancora disponibili».
Come spiega la Farnesina, «l’Unione Europea ha disposto la chiusura dello spazio aereo ai voli provenienti dalla Federazione Russa, dal 27 febbraio 2022. Ciò comporta cancellazioni di voli e sospensione del traffico aereo tra la Federazione Russa e i Paesi dell’UE, inclusa l’Italia, sin dalla giornata del 27 febbraio. In considerazione di questa misura e di possibili ulteriori restrizioni nelle prossime ore, si raccomanda fortemente ai connazionali presenti nel Paese a titolo temporaneo (turisti, studenti, persone in viaggio d’affari e simili) di organizzarsi tempestivamente per rientrare in Italia con i mezzi commerciali tuttora disponibili e di informarsi sui requisiti sanitari per il transito in Paesi esteri su questo sito e sui siti della rete diplomatico-consolare».
10:00 – La delegazione ucraina ha raggiunto il luogo del negoziato
Secondo quanto riferisce la presidenza di Kiev, anche la delegazione ucraina è arrivata nell’area del confine ucraino-bielorusso per partecipare ai negoziati. Le richieste sono un immediato cessate il fuoco e il ritiro delle truppe russe.
10:10 – Zelensky chiede l’ammissione dell’Ucraina all’Unione Europea
Il presidente ucraino ha chiesto l’ammissione immediata dell’Ucraina all’Unione Europea attraverso la nuova procedura accelerata e semplificata.
11.30 – Sono iniziati i negoziati tra Kiev e Mosca
I colloqui avvengono nella regione di Gomel, in una località sulle rive del fiume Pripyat, al confine con la Bielorussia.
11.45 – Il Cremlino si rifiuta di commentare l’andamento dell’invasione
L’esercito russo riconosce la presenza di vittime, ma non fornisce i numeri certi. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov: «Non credo che questo sia il momento di riassumere i risultati dell’operazione, dobbiamo aspettare il completamento».
11.55 – Putin convoca una riunione di emergenza con l’esecutivo e la Banca centrale
Il presidente russo ha affermato che le sanzioni «hanno cambiato la realtà economica della Russia». Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, ha aggiunto che «il Paese ha il potenziale necessario per compensare i danni».
12.05 – La Borsa di Mosca oggi non aprirà
La decisione è arrivata in seguito al crollo, che si avvicina al 30%, della valuta russa.
12.20 – «Più di mezzo milione di persone è fuggito dall’Ucraina» comunica L’Agenzia ONU per i rifugiati
12.30 – Diverse opinioni sull’adesione dell’Ucraina all’UE
Michel, presidente del Consiglio Europeo, ha affermato che l’Ucraina sta chiedendo di accelerare il processo di adesione. Tra i Paesi dell’Unione Europea però ci sono «opinioni diverse».
12.35 – Bombardamento su Khrakiv: ci sono morti e feriti
«Kharkiv è stata bombardata da missili Grad. Decine di morti e centinaia di feriti». L’ha scritto su Twitter l’ex viceministro dell’Interno ucraino Gerashchenko.
12.50 – La Difesa di Mosca: le truppe russe hanno «assunto il controllo di Berdyansk e Enerhodar e dell’area vicina alla centrale nucleare di Zaporizhzhya»
13.00 – Cyberattacco ai Media russi
Anonymus ha attaccato le agenzie di stampa russe Tass, Fontanka e Rbk, i quotidiani Kommersant e Izvestia e il sito di notizie Znak.ru. Sulla homepage di questi media per alcuni istanti, è comparso un messaggio in cui si richiede di «porre fine a questa follia, a non inviare i propri figli e mariti a una morte certa». «Putin ci costringe a mentire».
13.05 – Dall’inizio dell’invasione si contano oltre 350 civili uccisi
13.00 – Il Vaticano si offre di aiutare i negoziati tra Ucraina e Russia
13.10 – È attesa per domani alle 15.30 l’informativa di Draghi
«Domani alle 15.30 il presidente del Consiglio Mario Draghi renderà comunicazioni nell’Aula della Camera sugli sviluppi del conflitto tra Russia e Ucraina. Seguirà il voto delle risoluzioni presentate dai gruppi parlamentari che impegneranno il governo» ha annunciato il presidente della Camera Roberto Fico.
13.15 – Mariupol è ancora sotto attacco
Nella città portuale si combatte dalle 6 del mattino. Non sono attualmente disponibili dati sulle possibili vittime.
13.20 – Borrell: «Nessuna legge della giungla in Unione Europea»
«L’adesione dell’Ucraina all’UE non sarà all’ordine del giorno di oggi», ha affermato il capo degli affari esteri dell’UE Josep Borrell. «L’adesione richiede molti anni. Dobbiamo fornire una risposta per le prossime ore, non per il prossimo anno». Ha poi aggiunto: «Ora dobbiamo combattere contro un’aggressione. E il mondo non può permettersi che il potente paese distrugga il vicino usando le sue capacità militari. Se lo permettiamo, è la legge della giungla».
13.30 – Il principale partito di opposizione greco Syriza è contrario all’invio, stabilito dal governo, di armi in Ucraina
13.35 – Cipro accetta di chiudere lo spazio aereo, ma solo se lo farà anche la Turchia
Il ministro degli Esteri ha affermato: «Il nostro consenso è concesso senza pregiudicare il diritto di rivedere l’attuazione di questa decisione, nel caso in cui la Turchia si rifiuti di procedere con la chiusura del proprio spazio aereo». Il ministro degli Esteri Kasoulides ha espresso il sostegno di Cipro alle misure dell’Unione Europea, incluso negare l’accesso russo al sistema bancario SWIFT, informa la cnn.
13.40 – Gli Stati Uniti vietano con effetto immediato le transazioni con la Banca centrale russa
13.45 – Abramovich ha accettato la richiesta dell’Ucraina: assiste ai negoziati
14.00 – Di Maio: «A rischio c’è la sicurezza dell’interno continente»
«In questo momento l’Italia è a fianco del popolo ucraino. L’UE sta agendo in maniera compatta anche perché a rischio c’è la sicurezza dell’intero continente. Per noi tutti il popolo ucraino rappresenta una resistenza europea. Continueremo con tutti i partner G7 a sostenere il governo ucraino militarmente ed economicamente. Siamo pronti a fare di più», ha affermato il ministro Luigi Di Maio. Ha poi parlato degli effetti di questa situazione sull’Italia, informando che il governo italiano «è impegnato ad aumentare le forniture energetiche, in particolare del gas, da differenti partner internazionali. Tra questi l’Algeria, da sempre fornitore affidabile, ha un ruolo fondamentale».
14.10 – Il presidente Zelensky ha annunciato la creazione di una nuova unità: la Legione Internazionale
14.20 – Brigata Usa inviata alla Lettonia
I soldati assegnati al 173rd Airborne Brigade si sono spostati da Aviano Air Base, in Italia, alla Lettonia, per sostenere gli alleati della Nato.
14.25 – La Russia ha chiuso lo spazio aereo anche alle compagnie italiane
La Tass informa che l’ente federale russo per l’aviazione civile ha chiuso lo spazio aereo a numerosi Paesi europei, tra questi ci sono le compagnie di Italia, Spagna, Francia e Germania.
14.30 – «Siamo pronti a imporre ulteriori sanzioni alla Bielorussia» afferma un funzionario statunitense
«Abbiamo detto che nella misura in cui la Bielorussia continuerà a favorire l’aggressione della Russia in Ucraina, anche loro dovranno affrontare delle conseguenze», ha affermato il funzionario. «Abbiamo già implementato alcune di queste misure. Quei costi continueranno a crescere».
14.45 – I 13 soldati ucraini sull’Isola dei Serpenti sono vivi
Si credeva che fossero morti sotto le bombe i 13 soldati che si trovavano sull’Isola dei Serpenti, la principale di un arcipelago del Mar Nero. Si erano rifiutati di arrendersi alla Russia. Sono ancora vivi, attualmente prigionieri di guerra.
14.50 – Sanzioni contro Russia e Bielorussia dal Giappone
«Alla luce dell’apparente coinvolgimento della Bielorussia in questa aggressione, vareremo sanzioni contro il presidente Lukashenko e altri individui ed organizzazioni, nonché misure per limitare le esportazioni» ha affermato il premier Fumio Kishida.
14.55 – La Cina non interrompe le cooperazioni commerciali con la Russia
Il portavoce del ministero degli Esteri ha affermato che «la Cina si oppone all’uso delle sanzioni per risolvere i problemi ed è ancor più contraria alle sanzioni unilaterali che non hanno basi nel diritto internazionale». Ha aggiunto inoltre che Russia e Cina continueranno a svolgere la normale cooperazione commerciale «nello spirito del rispetto reciproco, dell’uguaglianza e del reciproco vantaggio».
15.05 – Le sanzioni alla Russia comportano un grande peso per l’UE, ma «è il prezzo da pagare» ha affermato Dombrovskis
«Naturalmente le nostre sanzioni avranno implicazioni per l’economia dell’Unione Europea: ciò significherebbe maggiore inflazione, minore crescita e sconvolgimento dei mercati finanziari. Ma è un prezzo che vale la pena pagare per difendere la democrazia e la pace e il diritto delle nazioni europee a determinare il proprio destino» ha affermato il vicepresidente esecutivo della Commissione Valdis Dombrovskis. Ha aggiunto che il secondo fornitore di gas in Europa, la Norvegia, sta «facendo del proprio meglio e sono pronti a intensificare ulteriormente».
15.10 – Il negoziato si è concluso
Lo ha annunciato il consigliere del ministero dell’Interno di Kiev.
15.20 – La Svizzera approva integralmente le sanzioni dell’UE
L’ha annunciato il presidente Ignazio Cassis. Il Paese nei giorni scorsi era stato preso di mira per non aver seguito immediatamente l’esempio nell’imporre sanzioni. Il presidente ha spiegato che era dovuto al fatto che si tratta di «un passo unico» che la Svizzera non poteva «prendere alla leggera».
15:50 – L’Italia si prepara ad accogliere i feriti provenienti dall’Ucraina nei suoi ospedali.
Lo annuncia Giovanni Migliore, presidente della Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso), che oggi ha inviato una lettera all’ambasciatore d’Ucraina a Roma Yeroslav Melnyk per offrire sostegno concreto al Paese.
16:00 – «È tempo di salvare vite umane, l’annessione dell’Ucraina all’Unione europea può aspettare» dice Josep Borrell, alto rappresentante dell’Unione europea per la Politica estera.
Lo dichiara al termine della riunione in videoconferenza dei ministri della Difesa Ue, contrariamente a quanto affermato da Ursula Von Der Layen.
16:15 – A breve riprenderanno i colloqui in Bielorussia.
I negoziati tra le delegazioni ucraina e russa sono ancora in corso e che il terzo round inizierà a breve. Lo ha riferito il consigliere del presidente dell’Ucraina Mykhailo Podoliak, che guida la delegazione ucraina nella regione bielorussa di Gomel.
16:20 – Putin dice a Macron che cesserà gli attacchi contro la popolazione civile ucraina, solo se si dichiarerà neutrale.
Il presidente russo dichiara che interromperà l’offensiva contro le zone residenziali dell’Ucraina dopo una telefonata con il presidente francese Emmanuel Macron.
16:25 – Inizia la riunione speciale dell’Onu: «Destineremo venti milioni di dollari verso le aree di guerra e invieremo un nuovo coordinatore per la crisi umanitaria in Ucraina».
Dopo un minuto di silenzio il presidente dell’Assemblea ha parlato di violenze inammissibili nei confronti di donne e bambini. Dovrebbe poi votare una risoluzione contro l’aggressione di Mosca dell’Ucraina.
16:30 – Niente più Ordine Olimpico a Putin.
Il Comitato Esecutivo del Comitato Olimpico Internazionale ha comunicato di aver ritirato l’Ordine Olimpico al presidente russo e ha chiesto che atleti e funzionari russi e bielorussi non partecipino a competizioni internazionali.
16:40 – I bombardamenti a Kharkiv hanno procurato centinaia di vittime tra i civili.
Nelle ultime ore i missili si sono abbattuti pesantemente sulle aree residenziali distruggendo cinema, orfanotrofi, asili.
16:45 – Al termine del consiglio dei Ministri è definitivo il via libera all’invio di armi in Ucraina.
L’Italia sostiene la difesa del popolo ucraino fornendo mezzi e materiali di protezione e sta potenziando la sua presenza in Romania.
17:10 – Mentre Zelensky rinnova la richiesta di adesione all’Unione europea, Putin firma sanzioni contro Usa e loro alleati.
Il presidente Vladimir Putin ha firmato un decreto «per applicare misure economiche speciali contro gli Stati Uniti ed i Paesi che li hanno seguiti» nelle sanzioni imposte alla Russia per l’invasione dell’Ucraina. Lo rende noto il Cremlino, secondo quanto riporta il sito Sputnik.
Tra minacce nucleari e spiragli diplomatici, la situazione in Ucraina sembra appesa a un filo. A cinque giorni dall’inizio dell’invasione russa, da Kiev arriva il bilancio delle vittime civili: sarebbero 352, tra cui 14 civili.
Nella notte ci sono state esplosioni a Kiev, la capitale e a Kharkiv, mentre sarebbero state colpite abitazioni a Chernihiv e a Zhytomir, nel nord del Paese. Dalle sei del mattino si combatte anche a Mariupol, nel primo attacco ravvicinato dall’inizio della guerra.
L’esercito russo, che avrebbe preso il controllo dello spazio aereo di tutto il Paese, sarebbe pronto all’attacco di Kiev e ha invitato i residenti a lasciare la città.
17:15 La seduta è tolta. I negoziati tra l’Ucraina e la Russia sono appena terminati.
Ma l’Ucraina fa già sapere che ci sarà un secondo round.
17:35 – L’Italia pensa alla transizione energetica.
Da Palazzo Chigi nuove norme per riaprire le centrali a carbone, se necessario.
18:00 – Dalle prime notizie sui negoziati, sembra ci siano le basi per trattare.
Il presidente Putin vuole la neutralità e la similitarizzazione dell’Ucraina.
18:30 – Il presidente ucraino Zelensky ha firmato la richiesta di adesione all’Unione Europea.
«Ci appelliamo all’Unione Europea per l’adesione immediata dell’Ucraina», ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. «Siamo grati ai nostri partner per essere stati con noi, ma il nostro sogno è stare con tutti gli europei e, soprattutto, di essere uguali a loro». Da Bruxelles, però, fanno sapere che al momento l’adesione non è la priorità: «Non è all’ordine del giorno, dobbiamo lavorare su cose più pratiche», ha risposto l’Alto rappresentante per la Politica estera, Josep Borrell.
19:00 – L’Unione Africana condanna il trattamento «scioccantemente razzista» al confine ucraino.
L’Unione Africana ha rilasciato una dichiarazione sul trattamento riservato agli africani che tentano di lasciare l’Ucraina, a seguito di notizie secondo cui gli studenti africani che cercano di fuggire vengono respinti al confine, a favore degli ucraini. La dichiarazione esorta «tutti i paesi a rispettare il diritto internazionale e mostrare la stessa empatia e sostegno a tutte le persone in fuga dalla guerra, nonostante la loro identità razziale”, definendo la deterrenza dei cittadini africani “sorprendentemente razzista e in violazione del diritto internazionale».
19:00 La Russia critica l’invio di armi all’Ucraina e attacca la Germania
«Fa meraviglia che vengano date armi agli eredi ideologici del complice del nazismo Stepan Bandera», ha scritto su Twitter la portavoce del ministro degli Esteri Maria Zakharova. «Quanto è stata completa» insinua «la denazificazione della Germania?»
19:15 – Fifa e Uefa sospendono ufficialmente le squadre russe dai tornei.
Mosca viene di fatto sospesa da tutte le competizioni internazionali.
19:48 – Continuano gli attacchi su Kiev
La Bbc riferisce che le sirene nella capitale hanno ripreso a suonare e i residenti sono tornati nei rifugi sotterranei. I combattimenti sarebbero sempre vicini.
20:35 – Biennale di Venezia, gli artisti russi si ritirano
Il curatore e gli artisti selezionati per il Padiglione russo alla Biennale d’arte di Venezia non parteciperanno alla Biennale a causa dell’invasione russa dell’Ucraina. Il Padiglione russo rimarrà chiuso
21:03 – Vertice in videoconferenza Ue, pronti a nuove sanzioni a Mosca
L’Europa e gli alleati sono pronti ad adottare ulteriori sanzioni contro Mosca. Lo ha riferito l’Eliseo, dopo la videoconferenza tra i leader di Francia, Gran Bretagna, Canada, Germania, Italia, Giappone, Polonia e Romania, oltre che i rappresentanti della Ue e della Nato.
21:10 – Mosca: l’Unione Europea è responsabile delle armi consegnate a Kiev
«I cittadini e le entità dell’Ue coinvolti nella consegna di armi letali» all’Ucraina «saranno ritenuti responsabili per qualsiasi conseguenza di queste azioni». È la dichiarazione, riportata da Interfax, del degli Esteri della Russa.
La diretta del conflitto in Europa. Guerra Ucraina-Russia, colonna militare di 60 chilometri: verso l’assedio di Kiev, oltre 400 morti in 6 giorni. Antonio Lamorte su Il Riformista l'1 Marzo 2022.
Ormai a sesto giorno la guerra tra Russia e Ucraina. Cresce il bilancio delle vittime e degli sfollati. Per le Nazioni Unite sono 406 le vittime civili in Ucraina, tra cui anche numerosi bambini. Si intensifica l’attacco a Kharkiv, seconda città del Paese, mentre Kiev si prepara all’assedio: una colonna di mezzi militari russi lunga 60 chilometri è alle porte della capitale. Raid missilistici ed esplosioni nella notte.
Più di 500mila persone sono uscite dall’Ucraina verso i Paesi confinanti. Ieri il primo incontro per i colloqui tra Mosca e Kiev a Gomel. Attesa per un secondo incontro tra le delegazioni. Il Presidente russo Vladimir Putin ha minacciato l’Unione Europea e i Paesi che forniranno armi a Kiev: “Saranno responsabili delle loro azioni”. Le sanzioni stanno mettendo in grave difficoltà Mosca. Si parla già di default. La Banca Centrale ha raddoppiato i tassi di interesse al 20%.
Ore 4:00 – Il sottosegretario generale delle Nazioni Unite per gli affari umanitari e il coordinatore dei soccorsi di emergenza Martin Griffiths, citando i numeri dell’Ufficio del Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, ha dichiarato 406 vittime civili in sei giorni di guerra in Ucraina. Griffiths si è rivolto al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite in videoconferenza da Ginevra. Il numero reale di vittime civili “potrebbe essere considerevolmente più alto, poiché molte vittime segnalate devono ancora essere confermate”. Solo negli ultimi due giorni i civili uccisi sono stati 102.
Antonio Lamorte. Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.
Ore 4:40 – Il sindaco di Kiev Vitali Klitschko descrive la capitale come sotto un attacco “non-stop” da parte delle truppe russe. “Abbiamo sentito le esplosioni ogni ora la notte scorsa, per tutta la notte e negli ultimi quattro giorni. Gli abitanti sono molto nervosi, trascorrono molto tempo nei bunker. Siamo pronti a combattere e pronti a morire per il nostro Paese, per le nostre famiglie perché è la nostra casa. È il nostro futuro e qualcuno vuole entrare nelle nostre case e rubarci il futuro”, ha detto l’ex campione del mondo dei pesi massimi alla Cnn. L’obiettivo dell’Ucraina, ha aggiunto, è il futuro in Europa. Secondo la parlamentare Kira Rudik dopo i colloqui di Gomel gli attacchi russi si sono intensificiati.
Ore 6:00 – Sirene antiaeree risuonano in molte città in Ucraina. Da Kiev a Rivne, da Ternopil a Vinnytsia e Volyn. Lo scrive il Kiev Independent. Lungo il convoglio di 60 chilometri di mezzi militari russi diretti a Kiev colonne di fumo dalle case lungo il percorso. L’immagine satellitare riportata dalla Cnn. La colonna militare è formata da blindati, tank, pezzi di artiglieria e altri veicoli logistici.
Ore 6:55 – La città di Kherson, nel sud dell’Ucraina, è circondata dalle truppe russe. Lo ha confermato il sindaco. Oltre 70 militari sono stati uccisi in un attacco russo a Okhtyrka, tra Kharkiv e Kiev. Base militare vicino a Kiev in fiamme dopo l’attacco delle forze russe.
Ore 7:00 – Il Presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha letto in diretta alle televisioni nazionali i nomi dei caduti in guerra. Il Presidente è apparso in maglietta verde militare. Ha lanciato un appello a combattere al suo popolo.
Dagotraduzione dal Sun il 28 febbraio 2022.
Ieri una stazione ferroviaria ucraina è stata sommersa da famiglie disperate in fuga in Polonia, mentre coraggiosi combattenti si accumulavano sui treni diretti dall'altra parte per unirsi alla guerra contro la Russia.
I rifugiati provenienti da tutta la nazione lacerata dai conflitti si sono riversati a ovest nella città di Leopoli per sfuggire alla forza di invasione russa di Vladimir Putin.
L'enorme esodo ha travolto il capolinea del treno a 70 chilometri dal confine polacco, scatenando una fuga precipitosa attraverso i binari.
Ma oltre il confine, nella città polacca di Przemysl, in un luogo maestoso, centinaia di uomini ucraini che indossavano abiti da combattimento sono saliti a bordo di treni diretti verso la zona di guerra. Molti avevano portato in salvo i propri cari prima di saltare sul primo treno per tornare in prima linea.
Uno di loro, Sergei Motorov, 42 anni, ha detto: «Ho lasciato mia figlia con i miei genitori per proteggerla da ciò che sta accadendo, ma ora torno subito in Ucraina per unirmi alla resistenza. Non posso restare a guardare e lasciare che questo accada al mio paese».
Fino alla scorsa settimana, il combattente per la libertà volontario Alexei Anishyn, 29 anni, era un agente di polizia nella città ucraina di Kryvyi Rih. Mentre saliva su un treno per Leopoli, ha avvertito il presidente russo Putin: «Difenderò il mio Paese fino al mio ultimo respiro. Sono pronto a morire per salvarlo. Lo siamo tutti. Ho esperienza militare e combatterò fino alla morte. Putin deve morire».
Centinaia di uomini, molti dei quali indossavano tute dell'esercito e armatura, si sono allineati sul binario della stazione di Przemysl per rispondere alla chiamata alle armi del presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy. L'Ucraina ha vietato a tutti gli uomini di età compresa tra i 18 ei 60 anni di fuggire dalla zona di guerra, per renderli disponibili a combattere.
Lo studente di giurisprudenza ucraino Oleh, 21 anni, ha viaggiato da casa sua nella Repubblica Ceca. Ha detto: «Questa è stata una decisione facile per me. Voglio salvare la mia casa e la mia gente. Siamo concentrati su ciò che dobbiamo fare e rimarremo fino all'ultima goccia di sangue».
Aleksander Malovanyi, 46 anni, di Kiev, è stato ferito da un attacco missilistico russo che combatteva per l'Ucraina a Luhansk nel 2014, ma ora è pronto a riprendere le armi. Ha detto: «L'Ucraina è la mia casa, è dove vive la mia famiglia. Sono preoccupato per loro, non per me. Tornerò per difendere la mia patria nel momento del bisogno. Se non lo facciamo, Putin se la caverà e questo non deve mai accadere».
Centinaia di donne e bambini in fuga dall'Ucraina sono arrivati in Polonia in carrozze stracolme senza acqua né cibo dopo 17 estenuanti ore al confine. Hanno aspettato su un binario della stazione per essere imbarcati, mentre i loro uomini salivano sullo stesso treno diretto nella direzione opposta.
Il grido di guerra dei combattenti contrastava con scene tumultuose attraverso la frontiera a Leopoli quando bambini piccoli e parenti anziani si lanciavano sui binari tentando di salire a bordo dei treni. Sono scoppiate risse nella biglietteria quando i posti su tutti i servizi che si allontanavano dalla zona di guerra erano esauriti. Ma migliaia di rifugiati hanno continuato a riversarsi nella stazione chiedendo aiuto mentre il suono delle sirene dei raid aerei riempiva l'aria in tutta la città.
I papà sono stati visti mettere in salvo i loro figli sui treni e salutarli con un bacio, prima di tornare ad affrontare la travolgente potenza di fuoco degli invasori di Putin. Le lacrime scorrevano mentre i giovani piangenti premevano il viso contro i finestrini fumanti del treno e le carrozze uscivano.
Un padre, Ruslan Gladkiy, 35 anni, è stato visto mettere suo figlio Hordeiy di nove anni su un treno e trattenere le lacrime dicendogli «Prenditi cura di tua madre» prima che il treno si allontanasse. Ruslan è sposato con Galina, 37 anni. Hanno anche una figlia di quattro anni, Emilia. Ha detto: «E' stato un momento molto difficile. Non volevo dire addio alla mia famiglia. Resto e difenderò il mio paese e spero che non passerà molto tempo prima di rivederli. Mi mancheranno».
Altre scene strazianti del crescente caos dei rifugiati sono emerse nella vicina Ungheria, dove un bambino sconcertato è stato raffigurato piangere dopo essere arrivato a Zahony. Di ritorno a Leopoli, mamma Miliena Zaschitnikova, 21 anni, è arrivata ieri con il figlio Max, quattro anni, e sua madre Inna dopo che suo marito Andrei si è unito alla guerra contro la Russia.
Ma hanno scoperto che tutti i servizi ferroviari internazionali erano esauriti e sono stati lasciati tremare fuori dalla stazione tra migliaia di persone senza un posto dove andare ieri mentre le temperature sono crollate.
Miliena ha detto: «Siamo bloccati in questo caos. Ho comprato al mio bambino un trenino per il viaggio, ma è l'unico treno che prenderà oggi. Non abbiamo un posto dove stare stanotte e non abbiamo modo di sfuggire alla guerra. Stiamo cercando di sorridere e di rendere felice il mio bambino perché è troppo giovane per capire cosa stiamo passando. Stiamo tutti vivendo un incubo creato da Vladimir Putin».
Anche Tania Yokovchuck, 30 anni, è rimasta bloccata fuori dalla stazione, lottando per confortare il figlio di due anni, Karar, che piangeva. Ha detto: «Siamo arrivati qui sperando di scappare, ma si è trasformato in un vicolo cieco: è impossibile ottenere i biglietti del treno. E ora non so cosa fare o dove andare e cerco disperatamente un posto dove dormire. Nessuno qui sa come andrà a finire».
L'irachena Ruba Hussein, 19 anni, ha raccontato al The Sun di essere diventata inaspettatamente una rifugiata due volte in 12 mesi dopo essere fuggita dalla sua patria dilaniata dalla guerra a Kiev. Lo studente Ruba ha detto: «Un mese fa non avrei mai creduto di poter diventare di nuovo un rifugiato. Ma ora stiamo correndo di nuovo per salvarci la vita grazie a Vladimir Putin. Sono scappato da un posto terribile dove persone innocenti morivano».
«E ora la stessa cosa sta accadendo in un pacifico paese europeo dove avevamo stabilito la nostra casa. Sapevo che dovevamo uscire quando ho sentito le esplosioni quando i russi sono entrati a Kiev e ora siamo bloccati qui e dobbiamo dormire in una fabbrica fredda stanotte. Non c'è via d'uscita!.
Al valico di frontiera polacco a Medyka, alcuni rifugiati hanno raccontato di aver camminato per 30 chilometri prima di raggiungere il santuario della Polonia. Appesantito dalle borse e trascinandosi dietro le valigie, il flusso costante di donne e bambini ha travolto il posto di frontiera.
Le agenzie umanitarie hanno avvertito che fino a cinque milioni di persone sono destinate a fuggire mentre Putin intensifica il suo assalto insensato scatenando la più grande crisi di rifugiati dalla seconda guerra mondiale.
La mamma di quattro figli Ivano Frankivsk, i cui figli hanno tutti meno di 13 anni, ha detto: «Tutto quello a cui riuscivo a pensare erano i bambini. Quello che abbiamo lasciato non è importante. Non sappiamo cosa ci riserva il futuro».
Francesco Grignetti per "la Stampa" il 28 febbraio 2022.
Andrea Margelletti, analista di questioni militari e geopolitiche, presidente del Centro studi internazionali, è l'unico che su questa storia ci aveva visto giusto.
Da giorni annunciava che Putin avrebbe invaso l'Ucraina. Le sue analisi, ci tiene a dirlo, sono all'insegna di un sano realismo. Meglio: del più cupo pessimismo. E però ora che Putin agita la minaccia nucleare, Margelletti non ci crede: «Pura propaganda. E vi spiego perché».
Ci tranquillizzi: perché?
«Intanto una premessa. Da un punto di vista militare, quello che il presidente Putin annuncia con tanto clamore è un nonsenso. L'armamento nucleare, sia quello americano sia quello russo, è sempre in massima allerta.
Non c'è proprio niente da incrementare. Nei silos dove ci sono i missili intercontinentali a testata atomica, sia quelli Usa sia quelli russi, ci sono in permanenza ufficiali in grado di premere il bottone in tre minuti e i missili arrivano a destinazione in trenta. Lo stesso accade con i sottomarini, perennemente in moto, sempre pronti a colpire».
Ce l'eravamo un po' dimenticato: il principio della deterrenza nucleare.
«Appunto. L'arma atomica dell'uno garantisce quella dell'altro. È l'equilibrio del terrore. Quel discorso, però, piuttosto è inquietante in sé. Ci dice che Putin è pronto a scelte che la nostra coscienza occidentale non riesce nemmeno a immaginare. Scelte che ci ripugnano. E ci dice quanto sia furioso. Perché va detto forte e chiaro che gli ucraini stanno umiliando l'invasore russo. Doveva essere una guerra lampo.
I generali avevano promesso a Putin di vincere in due giorni. E invece gli ucraini stanno usando al meglio i missili antiaereo e i razzi anticarro dell'Occidente. Armi che fanno malissimo. Ci sono le immagini di intere colonne corazzate russe distrutte, sventrate.
I russi stanno dimostrando una incredibile povertà operativa: i loro aerei e carri armati non si coordinano. Le colonne corazzate vagano senza protezione dal cielo. Si capisce benissimo, invece, che gli ucraini erano convinti che si sarebbe arrivati all'invasione e si sono preparati a dovere».
E ora?
«La furia di un tiranno che era convinto di passare alla storia come un Giulio Cesare e che si ritrova ridotto al Charlie Chaplin del Grande Dittatore può portare a decisioni irrazionali, imponderabili. Ormai è convinto di essere stato tradito dai suoi generali. Ma noi sappiamo che con i dittatori è sempre così: non amano le cattive notizie, sono capaci di far passare per le armi un generale che gli dice la nuda verità, sull'impreparazione delle forze armate per esempio, e così gli hanno detto solo quel che lui voleva sentire.
A questo punto potrebbe aggredire i Baltici. Oppure potrebbe ordinare bombardamenti a tappeto sulle città ucraine per costringere il presidente Zelensky alla resa pur di salvare il suo popolo. Stiamo uscendo dalla sfera delle analisi razionali».
Vedremo i combattimenti casa per casa?
«È quello che i russi finora stanno evitando. Non per spirito umanitario, ma perché conservano una religiosa memoria di Stalingrado. E ricordano bene la lezione di Grozny, la capitale della Cecenia, quando i miliziani islamici gli inflissero dure perdite e furono costretti a radere al suolo la città. Solo che l'Ucraina doveva essere un'altra storia: una nazione sorella che tornava al loro fianco».
Ultima domanda: fanno bene gli europei ad armare gli ucraini?
«Mi spiace fare da Cassandra, ma penso che in Europa ci sarà una guerra. L'unico modo per evitarla è armarsi pesantemente, investire sulle nostre forze armate, fare una rivoluzione culturale e rimettere la guerra in agenda. Solo così, forse, Putin si fermerà. Finché penseremo di trovare un accordo con qualche business, vorrà dire che non avremo capito chi abbiamo davanti».
Bombe su scuole e asili. Kiev denuncia al mondo: "Uccisi almeno 16 bimbi". Francesca Angeli l'1 Marzo 2022 su Il Giornale.
L'Onu conferma: "Colpiti sei istituti scolastici". Le foto strazianti sui social. Ma Mosca nega.
Hanno bombardato le case, le scuole, gli ospedali. Anche degli orfanotrofi. È stato colpito un asilo nella città di Okhtyrka e Alisa Hlans, una bimba che avrebbe compiuto otto anni tra pochi giorni è morta. La conferma è arrivata da Amnesty International: la mattina del 25 febbraio un razzo contenente bombe a grappolo ha colpito l'asilo nella città di Okhtyrka, nell'Ucraina nordorientale. Tre le vittime e tra loro la piccola Alisa. L'asilo veniva usato come rifugio per ospitare civili, colpirlo con un'arma proibita da una convenzione delle Nazioni Unite (alla quale ovviamente la Russia non ha mai aderito) è un crimine di guerra.
Mosca continua a negare ci siano vittime civili ma le immagini devastanti di bambini feriti, coperti di sangue in 48 ore hanno fatto il giro del mondo. Anche ieri mentre erano in corso le trattative in Bielorussia veniva colpita con bombe a grappolo Kharkiv, la cittadina più popolosa dopo Kiev. Il consigliere del ministero dell'Interno Anton Herashchenko ha denunciato l'uccisione di «decine di civili» e il ferimento di centinaia di persone. I dati sull'esatto numero di vittime civili sono contrastanti ma fosse anche morto un solo bambino a seguito dell'atto di aggressione russo si tratterebbe di una perdita comunque inaccettabile. Le autorità di Kiev parlano di centinaia di morti, oltre 350. Tra queste i bambini sarebbero almeno 16. L'Onu si era fermato a 150 civili morti tra i quali 7 bambini. Ma anche l'Unicef denuncia come la situazione peggiori di minuto in minuto.
L'aggressione russa espone al rischio di morte milioni di bambini, 7 e mezzo, compromettendo il futuro di quelli che sopravviveranno in un paese che viene devastato da attacchi folli e ingiustificati che stanno colpendo obiettivi civili. Save the Children ricorda che dal 2014, 750 scuole sono state distrutte, danneggiate o costrette a chiudere a causa del conflitto nell'Ucraina Orientale. E i bimbi sono vittime anche perché costretti a partecipare attivamente alla guerra. Da Dnipro giungono immagini di bambini che aiutano i genitori a fabbricare bottiglie molotov per la resistenza ucraina.
Da quando è partito l'attacco di Mosca le Nazioni Unite denunciano che almeno sei istituti scolastici sono stati bombardati. Un missile ha colpito una scuola Gorlovka, nell'Ucraina orientale e due professori sono morti. Dal 21 febbraio sono chiuse tutte le scuole e a oltre 350mila bambini viene negato il diritto all'educazione.
Ma sono arrivate immagini drammatiche anche da Mariupol, cittadina portuale che ha una posizione strategica, ed è accerchiata dalle forze russe. Foto sconvolgenti che mostrano una bimba con il pigiamino macchiato di sangue mentre viene caricata in ambulanza e i medici cercano di salvarla. Invano.
Vladimir Bondarenko, vice sindaco di Kiev, ha dato notizia di un'altra bimba uccisa. Polina, che frequentava l'ultimo anno di scuola elementare a Kiev, stava cercando di fuggire dalla città con la famiglia ma la sua auto è stata colpita. La piccola è morta, suo fratello e la sorella sono in terapia intensiva in ospedale. E ancora la piccola Sofia e il fratellino Ivan di poche settimane anche loro colpiti dalle bombe russe mentre cercavano di fuggire vicino a Nova Kakhovk.
«La maggior parte di questi civili è stata uccisa da armi esplosive ad ampio raggio, tra cui il fuoco di artiglieria pesante, lanciarazzi e raid aerei», denuncia l'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Michelle Bachelet.
Estratto dell'articolo di Monica Perosino per "la Stampa" il 28 febbraio 2022.
Nel cortile di quello che sembra un palazzo abbandonato sette bambini stanno seduti a un tavolo allestito su terra e fango. Età variabile, presumibilmente tra gli 8 e i 13 anni […] preparano le molotov. Verranno portate nei punti strategici della città, quelli che potrebbero essere attraversati dai mezzi russi durante l'avanzata di terra. […] Dnipro è una fabbrica di bombe incendiarie. […] un'intera città si muove all'unisono per prepararsi a difendersi dall'avanzata dell'esercito russo […] e lo fanno con tutto quello che si riesce a trovare, con le «bombe dei poveri», soprattutto, ma anche con martelli, asce, spranghe di ferro.
Da ieri il sindaco della città Boris Filatov ha comunicato a tutti i cittadini che potranno acquistare qualsiasi tipo di armi senza licenza. In un attimo le armerie di tutta la città sono state prese d'assalto: le file si sono formate sin dal mattino. Su Starokozatska la coda è lunga tutto un isolato. […] Vladimir ha fretta, vuole raggiungere casa prima del coprifuoco, ma aggiunge: «Vedi, quello che non capiscono i russi è che è molto più pericoloso un ucraino con un coltello, che un soldatino con un carrarmato: noi difendiamo la nostra terra, la nostra famiglia e lo faremo fino alla fine».
Se battaglia sarà, sarà anche scontro all'arma bianca qui a Dnipro, combattuta strada per strada, casa per casa, metro per metro. Nessuno ha intenzione di cedere, anche chi dovrà combattere solo con un coltellino multiuso o un bastone. […] E come potrebbe essere altrimenti Dnipro, se non una città armata di quelle molotov simbolo della guerriglia e delle rivoluzioni civili, battezzate così dai finlandesi durante la Guerra d'Inverno «in onore» del ministro degli Esteri sovietico Vyacheslav Molotov e della sua propaganda, che voleva far passare le missioni di bombardamento sulla Finlandia per consegne di pacchi di cibo. I finlandesi le usarono per attaccare e distruggere i carri armati sovietici, qui l'idea è la stessa. […]
Estratto dell'articolo di Gianluca Di Feo per "la Repubblica" il 28 febbraio 2022.
Gli invasori avanzano, ma con perdite sempre più evidenti. Ovunque le colonne russe hanno conquistato nuove posizioni, senza però riuscire a impadronirsi del territorio. L'esercito ucraino le colpisce ai fianchi e difende le città: le foto mostrano decine e decine di blindati distrutti e di soldati catturati. Kiev dice di averne uccisi 4.500 e per la prima volta Mosca ammette che ci sono caduti. La quinta notte di battaglia mostra un quadro della situazione indefinito, con un grande quesito: l'armata di Putin è in crisi?
[…] Per operazioni del genere sono necessarie settimane, non giorni. E bisogna preventivare un numero di caduti elevato. Possibile che Mosca voglia questo? Alcuni analisti sostengono che i russi non hanno alternative: è il loro modo di combattere, l'unico che conoscono per gestire la manovra di 100 mila uomini e diecimila veicoli.
Nelle tattiche vincenti dell'Armata Rossa però c'era un elemento chiave: l'uso massiccio dell'artiglieria. Finora invece cannoni e razzi sono stati impiegati in modo selettivo, mentre l'aviazione è stata marginale. Se queste forze entrassero in campo, il livello di distruzione e di vittime civili diventerebbe enorme. Ma forse Putin ha in mente di occupare stabilmente l'intera Ucraina, imponendo con le armi un governo fantoccio, e per questo non alza il tiro sulla popolazione. Un piano azzardato.
Perché la resistenza è sempre più energica. In tre località la folla ha bloccato pacificamente i tank, che hanno preferito ritirarsi. L'esercito ucraino fa uscire i reparti migliori dai rifugi, dove li aveva nascosti per sfuggire ai raid iniziali, e moltiplica gli attacchi: ieri i suoi droni TB2 hanno colpito persino in Crimea. I missili controcarro Javelin e Nlaw fanno strage dei convogli logistici di Mosca, che devono portare munizioni e carburante a una prima linea sempre più lontana. Gli scontri più feroci ora avvengono nelle città. Dopo tre giorni di battaglia ieri mattina i russi sono entrati a Kharkiv, decisiva per dominare il Donbass: ci vive un milione e mezzo di persone. […]
Il sindaco di Kiev ha confermato che la metropoli è circondata: gli abitanti sono intrappolati. I russi hanno chiuso le vie di fuga e così ostacoleranno l'arrivo delle armi promesse dall'Europa. […] tanti volontari con kalashnikov e molotov si sono uniti ai soldati. Dall'inizio dell'invasione sono già morti 352 civili: se la battaglia divamperà tra i palazzi di Kiev, il bilancio diventerà ancora più drammatico ma molti russi cadranno. E allora Putin sarà obbligato a rivedere i suoi piani o affrontare un'ecatombe.
Guerra in Ucraina, da Polina a Sofia. Volti e storie di una tragedia. Alessandra Muglia e Marta Serafini, inviata a Leopoli su Il Corriere della Sera il 28 Febbraio 2022.
L’Ucraina in lutto per le vite spezzate dai razzi sulle case e le sparatorie degli invasori lungo le strade. Un dottore che non riesce a salvare la sua paziente: «Mostrate queste immagini a Putin, fategli vedere questa bambina e noi che piangiamo»
La ragazzina - Quel sorriso innocente cancellato dai proiettili
Sorrideva orgogliosa Polina, con le sue «pepite» turchesi in mano e il viso incorniciato su un lato da una lunga ciocca di capelli rosa all’ultima moda. Ora l’Ucraina piange questa bimba che frequentava l’ultimo anno della scuola elementare, la prima vittima con un volto e un nome del fuoco russo nel Paese. Sabato era insieme ai suoi genitori e ai due fratelli quando l’auto su cui viaggiava è stata bersagliata dai colpi di un «gruppo di sabotatori russi», secondo quanto reso noto dal vice sindaco di Kiev, Volodymyr Bondarenko. È stato lui a postare su Facebook la foto di quel momento spensierato della piccola. Gli altri due bimbi sono sopravvissuti: la sorellina è in terapia intensiva. Il fratello è stato portato all’ospedale pediatrico di Okhmatdyt, dove decine di bambini in cura vengono stipati nel bunker seminterrato, progettato dagli ingegneri sovietici negli anni 70 proprio per resistere a eventuali attacchi. Sabato scorso era circolata la notizia di un piccolo ricoverato morto sotto una bomba in questo ospedale, notizia poi smentita da un medico del centro sentito dalla ong italiana Soleterre: il bambino era stato ferito in strada nei combattimenti ed è poi morto in ospedale mentre tentavano di salvarlo (Alessandra Muglia).
La pensionata - Sasha che aveva deciso di restare per il suo cane
«Sasha ha scelto di restare in Ucraina per prendersi cura dei suoi animali, l’altra notte un razzo russo ha colpito la sua casa. Suo figlio ha trovato il suo corpo questa mattina». È uno dei volti delle vittime di questi primi cinque giorni di conflitto. Sasha che amava il suo cane e che non voleva abbandonarlo, racconta Cathy che la ricorda su Twitter. Come Sasha, in tanti in queste ore stanno varcando il confine tra Ucraina e Polonia in compagnia di gatti e altri animali. E sono già attivi sul campo gruppi di volontari che si stanno adoperando per salvare cani e gatti in difficoltà a causa del conflitto. C’è chi li sistema in auto, rinchiusi nelle gabbiette, e chi li tiene direttamente in braccio, mentre gli animali, terrorizzati, si guardano intorno (Marta Serafini, inviata a Leopoli).
Due bimbi, la mamma, i nonni - La famiglia sterminata mentre fuggiva in auto
Voleva mettere la sua famiglia al sicuro l’agente Oleg Fedko, da poco diventato papà per la seconda volta. Lui era in servizio e si era rivolto al padre (anche lui di nome Oleg) per mettere al sicuro la madre, la moglie Irina e i suoi due bambini, Sofia di 6 anni e Ivan di poche settimane. Via dalla città di Kherson e dalle colonne russe spuntate alle 5 del mattino di giovedì dall’altra parte del fiume Dnipro. Colonne provenienti dalla Crimea e dirette verso questa località del sud, sulla sponda occidentale del Mar Nero. Ma qualcosa è andato storto: le due auto con a bordo i familiari sono finite sotto il fuoco russo appena fuori Kherson, vicino a Nova Kakhovka. A dare la notizia è stato il capo della polizia locale che ha parlato della tragedia familiare di un collega. Testimone a distanza il fratello dell’agente, Denis: era al telefono con la madre quando l’ha sentita urlare. Poi più nulla, soltanto il rumore sordo degli spari. (A.Mu.)
La bambina - La piccola ferita a morte e la rabbia dei medici
«Portatela fuori dall'ambulanza, possiamo farcela!» gridava concitato un infermiere dell'ospedale di Mariupol, dove gli ucraini da giorni stanno cercando di respingere l'avanzata russa. Sulla barella è apparsa una bambina di 6 anni, ferita gravemente, quando una bomba domenica ha sventrato il suo condominio. Non si sa il suo nome, è stata ribattezzata la bambina dal pigiama con gli unicorni rosa: i capelli castani tirati indietro con un elastico e sangue ovunque. Mentre i medici cercavano in tutti i modi di rianimarla la madre aspettava fuori, in lacrime, con in mano le pantofole della figlia e la sua sciarpa con il pompon. Poi il responso: nulla da fare per la piccola. «Mostra queste immagini a Putin — è sbottato pieno di rabbia un medico davanti lalla telecamera di un giornalista dell'Associated Press — , mostragli gli occhi di questa bambina e noi che piangiamo». (A.Mu.)
L’ucraino-israeliano: Roman, ucciso per errore al posto di blocco
Ucciso per errore. Roman Brodsky, 37 anni, ha lasciato moglie e figli in Ucraina e genitori in Israele. Secondo una prima ricostruzione, ripresa anche dal Jerusalem Post, Brodsky è stato ucciso perché scambiato per un miliziano ceceno dai soldati ucraini. Fermato ad un posto di blocco a Kiev mentre si dirigeva con la sua auto verso la Moldavia, sarebbe stato colpito dal fuoco amico. «A nome di tutti i cittadini israeliani, voglio porgere le mie condoglianze a sua moglie, ai suoi figli e alla sua famiglia in Israele e in Ucraina», ha affermato il primo ministro israeliano Naftali Bennett. Il caso ha suscitato clamore in Israele, anche perché un ucraino israeliano è stato fatto prigioniero dopo che la Marina russa ha fermato una nave ucraina in navigazione nel Mar Nero, secondo quanto ha confermato il ministero degli Esteri. Si tratta di Yuri Shvidky, 51 anni. (M.Ser.)
La studentessa universitaria: Iman, che sognava un futuro a Kiev
Iman Boughali era venuta a Kiev dall’Algeria per studiare all’Università ed è la prima vittima algerina della guerra russa, uccisa da un raid aereo di Mosca. A darne notizia sempre in rete è un giornalista algerino, che commenta: «Condanniamo fermamente questo crimine e la parte russa deve evitare di colpire obiettivi civili, in particolare le delegazioni algerine in Ucraina». Tanti sono ancora gli studenti stranieri rimasti bloccati nel Paese. Soprattutto studenti indiani. Secondo il Ministero dell’Istruzione e della Scienza ucraino, ci sono circa 18.095 studenti indiani in Ucraina e nel 2020 il 24% dei suoi studenti stranieri a Kiev proveniva dall’India. I dati rivelano inoltre che l’Ucraina è al quarto posto in Europa per numero di specializzazioni di laurea e post-laurea nel campo della medicina. A favorire tutto ciò, l’alto livello d’istruzione e il basso costo delle tasse universitarie. (M.Ser.)
Lo sportivo - Il miliziano senza gambe che difendeva la capitale
Aveva perso le gambe combattendo nel Donbass, ma non si era arreso. Con le protesi arrivate dalla Florida, era diventato addirittura un campione di crossfit. Poi, in questi giorni, aveva lasciato il bilanciere per tornare a imbracciare il fucile: è stato ucciso alle porte di Kiev mentre si opponeva all’avanzata dell’esercito russo. «Volodymyr Kowalski è morto da eroe, difendendo la nostra città di Bucha, impedendo agli orchi di raggiungere Kiev» ha annunciato su Facebook l’amica Vira Tymoshenko. Volodymyr era un sergente dell’esercito ucraino. Era stato schierato nell’Est nel 2015. Un anno dopo, durante una ricognizione nel territorio occupato dalla Russia, il drammatico incidente: era saltato su una mina che si è portata via le sue gambe. (A.Mu.)
Fabrizio Dragosei per il "Corriere della Sera" il 28 febbraio 2022.
Ha fatto probabilmente bene il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a non accettare di andare in Bielorussia per trattare con Putin: il Paese guidato da Aleksandr Lukashenko che per tanti anni si è barcamenato tra Europa e Russia non ha più la minima indipendenza. È diventato praticamente una provincia nella quale il signore del Cremlino detta legge, come se fosse una semplice appendice della Russia. La rivolta di piazza seguita all'ultima rielezione plebiscitaria (e fasulla) del leader che è in sella da 28 anni stava per disarcionare il «babbo», come ama farsi chiamare dai suoi concittadini/sudditi. Lukashenko è stato salvato solo dall'aiuto «fraterno» del potente vicino.
E si sa che da queste parti del mondo gli aiuti non sono mai gratuiti.
Nella tana del lupo Così quando aveva già deciso di invadere l'Ucraina mesi fa (ora lo sappiamo) Putin telefonò al caro Aleksandr per comunicargli che i suoi militari avrebbero condotto ampie manovre sul territorio della Bielorussia proprio a ridosso del confine con l'Ucraina. Poi gli ha fatto sapere che il numero dei mezzi coinvolti sarebbe aumentato e che altri uomini erano in arrivo. Infine gli ha detto che molto probabilmente le truppe di Mosca sarebbero rimaste a lungo, se non per sempre, sul territorio bielorusso. Lui, il babbo, sa benissimo come si muove il caro Volodya; racconta di avergli detto non molto tempo fa con aria ammiccante: «Ora non sono più io l'ultimo dittatore d'Europa». Putin lo avrebbe guardato gelido: «Non pensi certo che sia io», gli avrebbe risposto.
Oltre a quella per l'hockey, Lukashenko sembra condividere con Putin anche la passione per le belle donne. Non ha mai divorziato dalla moglie Galina, ma ai media del Paese è proibito parlarne. Ha una compagna, di cui pure nessuno scrive nulla, che gli ha dato un figlio, Nikolaj che lui chiama Nikolenka. Di lei si sa che è endocrinologa; in realtà si tratta quasi certamente di Irina Abelskaya che era il medico personale del presidente.
Secondo alcune malelingue, anche la dottoressa sarebbe caduta in disgrazia negli ultimi tempi a causa di nuove fiamme, naturalmente assai più giovani del sessantasettenne capo dello Stato. Nikolenka è da sempre la luce degli occhi del presidente che lo vestiva fin da piccolo con una copia della divisa militare da lui indossata, tanto che veniva soprannominato «mini-Aleksandr». Nato come dirigente di azienda agricola ai tempi dell'Urss, Lukashenko è entrato in politica con l'indipendenza della Bielorussia, dopo lo scioglimento dell'Unione Sovietica nel 1991. Nel 1994 era già presidente e da quella poltrona non lo ha spostato più nessuno. È stato rieletto cinque volte sempre con percentuali bulgare; l'ultima volta, due anni fa, l'80%. In un'intervista ha detto confidenzialmente al giornalista: «Creda a me che sono un presidente esperto. Presidenti non si diventa, si nasce».
L'elogio di Hitler Le uscite estemporanee del babbo sono diventate famose in questi anni. Da quando lodò Hitler per ciò che aveva fatto per la Germania alla definizione che diede di sé stesso: «Sono ateo, ma un ateo ortodosso». Al suo popolo preconizzò: «Vivrete male, ma non a lungo». L'arrivo del Covid lo ha fatto scatenare. Prima ha negato che la pandemia esistesse in Bielorussia, poi si è lanciato in analisi scientifiche, sostenendo che nel Paese erano diminuiti i casi di cancro. «Dio voglia che il Covid sia un rimedio contro le malattie oncologiche». Infine ha prescritto la cura contro la pandemia: sauna, vodka e lavoro nei campi con il trattore.
Dipendenza da Mosca A capo di un Paese senza sbocco al mare e con poche materie prime, Lukashenko ha sempre dovuto contare sull'aiuto della Russia. La Bielorussia fondamentalmente vive trasformando le materie prime che arrivano da Est e rivendendole all'Europa o alla stessa Russia. Perché il meccanismo funzioni, visto che non si tratta di imprese ad alto contenuto tecnologico, il petrolio con il quale fa benzina e gasolio deve essere poco caro. Idem per il gas che fa funzionare le aziende di fertilizzanti. E allora bisogna compiacere l'amico Volodya.
Quando negli anni la Russia si faceva troppo pressante, il babbo si rivolgeva all'Europa e minacciava di cambiare fronte. Se Bruxelles insisteva troppo con le richieste di democrazia, Lukashenko si volgeva nuovamente verso Mosca. Ma adesso il gioco è finito. A lui, comunque, importa soprattutto rimanere in sella. E magari passare il potere a uno dei suoi figli, tanto per stare tranquillo. Si dice che stia «formando» il primogenito Viktor che ha 46 anni. Gli ha fatto fare le prime esperienze come assistente per la sicurezza nazionale. L'anno scorso lo ha nominato presidente del comitato olimpico.
Ucraina-Russia, ultime notizie sulla guerra. Parà russi a Kharkiv, palazzi in fiamme, «conquistata Kherson». Francesco Battistini, Lorenzo Cremonesi, Andrea Nicastro, Marta Serafini, Marco Imarisio, Paolo Foschi su Il Corriere della Sera il 2 marzo 2022.
Le news sulla guerra, in diretta: dopo ore di bombardamenti intensi nella notte i parà russi atterrano a Kharkiv, «presa Kherson, circondata Mariupol». L’offensiva russa accelera anche su Kiev. Ma Mosca è sempre più isolata. Biden annuncia la chiusura dello spazio aereo ai voli russi: Putin è un dittatore, pagherà.
• In Ucraina si combatte da 7 giorni, e la Russia ha accelerato l’offensiva. Dopo gli intensi bombardamenti su Kiev (colpita la torre della tv) e su altre città, i parà di Mosca nella notte sono atterrati a Kharkiv; Mariupol è circondata, Kherson sarebbe caduta. Si moltiplicano le notizie relative al possibile utilizzo da parte dei russi di bombe termobariche e a grappolo, ma Mosca smentisce.
• Il presidente Usa Joe Biden, nel discorso sullo Stato dell’Unione, ha parlato a lungo dell’Ucraina, ha definito Putin un «dittatore» e ha annunciato la chiusura dello spazio aereo Usa a tutti i voli delle compagnie aeree russe.
• Aumenta il numero delle vittime civili. L’ambasciatore italiano a Kiev ha intanto spostato la sede diplomatica a Leopoli, portando in salvo 20 minori.
• In un drammatico discorso al Parlamento europeo, Zelensky ha chiesto agli europei di «provare di essere con noi». Il presidente è in un bunker in località tenuta segreta.
• La Russia è sempre più isolata dalla comunità internazionale e a Mosca e nelle altre città gli effetti delle sanzioni già si fanno sentire. Il nostro premier Mario Draghi ha espresso «ferma condanna» per Putin e ha aggiunto che l’Italia «non si volta dall’altra parte».
• Il Corriere ha avviato una newsletter speciale e una serie di podcast sulla guerra in Ucraina. Qui sotto, le notizie in diretta.
Ore 1.13 - Forze armate ucraine: l’offensiva russa sta rallentando
«La Russia ha perso l’iniziativa tattica, l’offensiva è rallentata». Lo afferma Valerii Zaluzhny, comandante in capo delle forze armate ucraine, in un post su Facebook. Secondo Zaluzhny, le forze russe hanno perso l’iniziativa tattica e sono state costrette a mobilitare le riserve per continuare la loro offensiva.
Ore 1.45 - Anche un bambino fra i civili uccisi a Zhytomyr
Ci sarebbe anche un bambino tra le vittime dell’attacco russo nella città ucraina di Zhytomyr. Secondo quanto riferito dal consigliere del ministro dell’Interno Anton Gerashchenko, le forze russe hanno colpito con un missile un condominio vicino all’ospedale Pavlusenko. Le squadre di soccorso stanno cercando sopravvissuti tra le macerie e spegnendo gli incendi: secondo alcuni media, ci sarebbero quattro vittime mentre secondo altri, due morti e tre feriti. Secondo Gerashchenko, il missile era diretto alla base della 95a Brigata di Zhytomyr dove si suppone che si trovi Zelensky.
Ore 1.48 - Biden: quando i dittatori non pagano un prezzo per le aggressioni, è caos
Il presidente Joe Biden, nel discorso sullo Stato dell’Unione, in programma alle 3 ore italiane, attaccherà il presidente russo Vladimir Putin, accusandolo di aver scatenato una guerra «premeditata e non provocata». Lo riporta la Casa Bianca, che ha diffuso altre anticipazioni del discorso che verrà fatto al Congresso. «Quando i dittatori non pagano un prezzo per la loro aggressione - dirà Biden - provocano un caos maggiore». Il presidente loderà la risposta degli alleati Nato. Inoltre, con l’inflazione a livelli mai toccati in quarant’anni, il capo della Casa Bianca sosterrà che il modo migliore per contrastare l’aumento dei prezzi è stimolare la produzione interna di auto e di semiconduttori e ricostruire strade e ponti. «Gli economisti - dirà Biden - lo chiamano “incrementare la capacità produttiva della nostra economia”. Io lo chiamo costruire un’America migliore».
Ore 1.56 - Cremlino: improbabile che Putin segua il discorso di Biden
Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov alla Cnn. «Il presidente di solito non guarda la tv», ha aggiunto, riferendosi al discorso del presidente Usa sullo Stato dell’Unione, previsto alle 3 ora italiana.
Ore 2.20 - Il prezzo del petrolio supera i 107 dollari al barile
Il Brent, sui circuiti elettronici, ha superato i 107,34 dollari al barile, in rialzo del 2%. Anche i future sul WTI sono in forte crescita, superando i 106 dollari al barile. Si tratta di nuovi livelli massimi da 7 anni, mentre crescono le preoccupazioni per l’interruzione delle forniture dal principale esportatore, la Russia, dopo che i combattimenti in Ucraina si sono intensificati con la chiusura dell’esercito russo su Kyiv. Gli operatori stanno diventando sempre più riluttanti a comprare petrolio russo, e stanno affrontando difficoltà di pagamento e di consegna.
Ore 2.31 - Dopo Musk, il 19enne Sweeney dà la caccia ai jet di Putin e degli oligarchi russi
Il ragazzino che ha dato del filo da torcere a Elon Musk tracciando il jet privato del capo della Tesla, ha cominciato a fare lo stesso con gli aerei privati degli oligarchi e di aerei potenzialmente associati al presidente russo Vladimir Putin. Jack Sweeney, che ha 19 anni, ha lanciato la nuova iniziativa su Twitter atRUOligarchJets e atPutinjet?over nel fine settimana dopo l’attacco della Russia all’Ucraina. «Me lo avevano suggerito anche prima della guerra: dovresti seguire le tracce di Putin», ha detto Jack al «Wall Street Journal». E aggiunto che dopo l’attacco all’Ucraina, l’input dei suoi seguaci è stato quello di concentrarsi sugli oligarchi cercando nomi e numeri identificativi dei loro jet.
Ore 2.35 - Intelligence inglese, Mariupol circondata dalle truppe russe
La città meridionale di Mariupol in Ucraina sarebbe circondata dalle truppe russe. Lo rivelano alcuni report dell’intelligence britannica.
Ore 2.38 - Apertura in ribasso per le Borse asiatiche
A Hong Kong l’indice Hang Seng è scivolato dello 0,85% a 22.568,36 punti. L’indice Shanghai Composite ha perso lo 0,30% a 3.478,29 punti, mentre l’indice Shenzhen Composite della seconda borsa cinese è sceso dello 0,50% a 2.314,69 punti.
Ore 3.00 - Senatore Usa: stanotte Putin ha lanciato il maggiore attacco aereo
«Questa notte Putin ha lanciato quello che sembra essere il maggiore assalto aereo dell’invasione. Sembra essere la spinta finale» per prendere Kharkiv, «una città che prevede di conquistare rapidamente senza resistenza». Lo twitta il senatore repubblicano Marco Rubio, che è il vicepresidente della commissione di intelligence del Senato. «Putin ha inviato 200.000 militari» e vuole «trasformare l’Ucraina in uno stato vassallo come la Bielorussia».
Ore 3.05 - Biden: la libertà prevarrà sempre sulla tirannia
È uno dei passaggi del discorso del presidente Joe Biden sullo Stato dell’Unione iniziato alle 3 ora italiana. Come anticipato dalla Casa Bianca, un terzo dell’intervento sarà dedicato alla guerra in Ucraina.
Ore 3.15 - Biden annuncia la chiusura dello spazio aereo ai voli russi
Il presidente ha annunciato la misura nel corso del discorso sullo Stato dell’Unione.
Ore 3.35 - Hacker ucraini all’attacco delle infrastrutture russe
L’Ucraina si prepara a lanciare una raffica di attacchi informatici contro le infrastrutture russe per cercare di contrastare gli attacchi delle forze di Mosca: lo ha detto il coordinatore di un team di hacker organizzato su richiesta del ministero della Difesa. Lo riporta il Guardian. Yegor Aushev, un uomo d’affari ed esperto di sicurezza informatica, ha spiegato che gli attacchi colpiranno infrastrutture russe chiave, come la rete ferroviaria e la rete elettrica del Paese, con l’obiettivo di interrompere il flusso di armi e truppe russe in Ucraina. Verrà perso di mira, quindi, «tutto ciò che potrebbe fermare la guerra», ha detto Aushev: «L’obiettivo è rendere impossibile portare queste armi nel nostro Paese». Il gruppo ha già hackerato decine di siti Web governativi e bancari russi, a volte sostituendo i contenuti con immagini violente della guerra.
Ore 4.01- Il prezzo del petrolio sale ancora: brent a 111 dollari al barile
Vola il prezzo del petrolio sui circuiti elettronici: il WTI si avvicina alla soglia dei 110 dollari con un rialzo del 5,5% mentre il Brent si attesta a 111 dollari. Entrambi sono i prezzi più alti in più di sette anni.
Ore 4.30 - I paracadutisti russi atterrano a Kharkiv
Truppe aviotrasportate russe sono atterrate a Kharkiv. Lo rende noto l’esercito ucraino.
Ore 4.40 - Russia, Putin vieta di portare all’estero più di 10 mila dollari
Vladimir Putin ha firmato un decreto che vieta di portare più di 10.000 dollari di valuta estera in contanti e «strumenti monetari» al di fuori della Russia. La mossa arriva in risposta alle sanzioni paralizzanti che le nazioni occidentali hanno imposto alla Russia per la sua invasione dell’Ucraina. Altre misure ordinate da Putin questa settimana includono l’obbligo per gli esportatori russi di vendere l’80% delle loro entrate in valuta estera, il divieto per i residenti russi di fornire ai non residenti valuta estera nell’ambito di accordi di prestito e di depositare valuta estera in conti bancari esteri.
Ore 5.15 - L’esercito ucraino denuncia: i parà russi stanno attaccando un ospedale a Kharkiv
I parà russi stanno attaccando un ospedale di Kharkiv, in un centro militare. Lo ha comunicato l’esercito ucraino con un comunicato su Telegram. «Le truppe aviotrasportate sono atterrate a Kharkiv nella notte e hanno attaccato un ospedale. Al momento si registrano scontri tra gli invasori e gli ucraini».
Ore 5.26 - Video mostra soldati russi nel centro di Kherson
Dopo giorni di bombardamenti e intensi combattimenti, l’esercito russo avrebbe preso il centro di Kherson: lo mostrano gli screenshot pubblicati sui social media e un video riportato dalla CNN. Gli screenshot da una webcam e il video sono stati geolocalizzati, e la loro autenticità verificata dall’emittente televisiva. Il video mostra veicoli militari russi in una rotonda nel nord di Kherson mentre dagli screenshot della webcam se ne scorgono altri parcheggiati sulla piazza Svobody nel centro di Kherson, e circolerebbero apparentemente senza ostacoli. L’edificio dell’amministrazione regionale di Kherson si trova sulla piazza Svobody.
Ore 6.01 - Twitter applicherà le sanzioni imposte dall’Ue ai media russi
Lo ha detto un portavoce della società all’agenzia Reuters.
Ore 6.21 - L’agenzia Tass: secondo round colloqui Ucraina-Russia sarà in Bielorussia
Il secondo round di colloqui tra Ucraina e Mosca per cercare di arrivare a una tregua, previsto per oggi, dovrebbe tenersi in Bielorussia: è quanto risulta da informazioni ottenute dalla Tass. Dopo il primo incontro avvenuto lunedì sul confine tra Ucraina e Bielorussia, questo dovrebbe aver luogo nell’area occidentale di Bialowieza Forest del Paese, «ma non c’è ancora certezza sull’evento», sottolinea l’agenzia di stampa russa.
Ore 6.45 - Il sindaco di Kherson: i russi stanno occupando la città, vittime anche fra i civili
L’occupazione russa di Kherson sarebbe «in corso»: lo ha riferito il sindaco della città Igor Kolykhayev, il quale secondo quanto rivelato dalla BBC Russian, ha dichiarato alla radio locale che le forze russe hanno catturato la stazione ferroviaria e il porto. «I combattimenti stanno continuando ora, e l’occupazione della nostra città è in corso», ha detto aggiungendo che ci sono molte vittime, anche tra i civili e i soldati ucraini, e i funzionari del governo stanno ora cercando di assicurarsi che la gente possa andarsene o raggiungere i rifugi. Kherson, che ha una popolazione di quasi 300.000 persone, si trova tra Mykolaiv e New Kakhovka.
Ore 6.54 - La Borsa di Mosca chiusa anche oggi. Sberbank lascia l’Europa
La Banca di Russia ha deciso di non riprendere le sessioni di trading nei mercati azionari, per il terzo giorno consecutivo.
La principale banca russa, Sberbank, ha annunciato la decisione di lasciare il mercato europeo. «Nella situazione attuale, Sberbank ha deciso di ritirarsi dal mercato europeo. Le banche sussidiarie del gruppo stanno affrontando deflussi anormali di fondi e minacce alla sicurezza dei loro dipendenti e uffici», ha affermato il gruppo in una nota.
Ore 7.00 - Le città circondate, e quelle sotto attacco
Le città meridionali ucraine di Kherson e Mariupol sono adesso probabilmente circondate dalle forze russe: lo scrive il ministero della Difesa britannico sul suo account Twitter.
Nella notte un attacco violentissimo è stato lanciato su Kharkiv, dove i paracadutisti russi sono atterrati: nella notte sarebbe stato attaccato anche un ospedale militare.
Prosegue anche l’attacco contro Kiev, dove ieri è stata colpita la torre della tv.
Ore 7.45 - I morti, a Kharkiv, e l'università in fiamme
Secondo il governatore regionale, a Kharkiv sono morte nelle ultime 24 ore almeno 21 persone; 112 sono rimaste ferite.
Kharkiv, seconda città dell’Ucraina, vicinissima al confine con la Russia, è stata bombardata pesantemente: ad essere colpite sono state non solo la piazza principale e il palazzo del governatore, ma anche altre zone residenziali.
Nel video qui sotto, pubblicato nella mattinata di mercoledì 2 marzo, si vede un edificio in fiamme: si tratterebbe di una sede universitaria, posta vicino a un dipartimento di polizia.
Ore 8.15 - «Kherson è stata conquistata»
L'esercito russo avrebbe conquistato la città di Kherson, nel Sud dell'Ucraina. Se la notizia venisse confermata, si tratterebbe di una conquista di alto valore strategico per l'avanzata russa.
Ucraina - Russia, le news di oggi. Violenti attacchi sulle città. I parà di Putin a Kharkiv. I russi: "Abbiamo preso Kherson". Zelensky: "Uccisi quasi 6mila russi".
Kiev dà notizia di un attentato sventato contro il presidente Zelensky. Bombe sulla capitale, dove è stata colpita anche la torre della tv. Biden nel discorso sullo stato dell'Unione: "Putin ha sbagliato i suoi calcoli". E annuncia la chiusura dello spazio aereo Usa ai voli russi. La Repubblica il 2 marzo 2022.
Le forze russe intensificano l'offensiva sulle città ucraine e in mattinata annunciano di avere preso Kherson. Il numero delle vittime civili aumenta, così come quello degli ucraini che cercano scampo in Europa. Zelensky annuncia che le truppe di Kiev avrebbero ucciso fino ad ora 6mila russi. In questo scenario sembrano affievolirsi le speranze di una soluzione negoziale: le delegazioni dei due Paesi dovrebbero incontrarsi di nuovo oggi, stando alle indiscrezioni in territorio bielorusso. Ma gli sviluppi sul terreno non lasciano molto spazio all'ottimismo. E Biden, nel suo primo discorso sullo stato dell'Unione, parla di Putin come "un dittatore" che pagherà un prezzo alto.
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00.12 Ucraina e Polonia aprono altri valichi per i rifugiati
Nella notte Ucraina e Polonia hanno aperto due nuovi valichi pedonali per chi fugge dall'Ucraina riducendo così le lunghe code di profughi. Lo ha detto il viceministro dell'Interno di Kiev Mary Akopyan, al Kyiv Independent.
00.28 In bancarotta la filiale europea della russa Sberbank
La filiale europea della russa Sberbank sarà liquidata dopo essere finita sotto pressione a causa delle sanzioni occidentali imposte in risposta all'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca. Lo hanno riferito i funzionari della Bce.
00.48 Fmi e Banca Mondiale "con il popolo di Kiev"
Il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale hanno diffuso una dichiarazione congiunta che condanna l'azione russa in Ucraina e le "orribili" sofferenze della popolazione, e formula l'impegno per aiuti rapido all'Ucraina. In particolare, la Banca Mondiale sta lavorando per approvare 350 milioni di dollari di sostegno nella prossima settimana, come parte di un pacchetto di emergenza da 3 miliardi di dollari nei prossimi mesi.
00.50 Boeing sospende i servizi agli aerei russi
Boeing ha annunciato di aver sospeso i servizi di manutenzione alle compagnie aeree russe. "Abbiamo sospeso le principali operazioni a Mosca e chiuso temporaneamente il nostro ufficio a Kiev. Abbiamo anche sospeso parti, manutenzione e servizi di supporto tecnico per le compagnie aeree russe", ha spiegato l'azienda statunitense.
00.52 Allarme antiaereo a Mariupol
Allarme antiaereo a Mariupol. Lo segnala il Kiev Indepedent, aggiungendo che i residenti sono stati invitati a raggiungere il rifugio più vicino.
0059 Wsj: gli Usa vieteranno il loro spazio aereo ai voli russi
Gli Stati Uniti si apprestano a vietare il loro spazio aereo ai voli russi. Lo riporta il Wall Street Journal citando fonti secondo le quali un ordine del governo americano in questo senso è atteso nelle prossime 24 ore.
01.19 La Borsa di Tokyo apre in netto calo
La Borsa di Tokyo inizia gli scambi in ribasso, dopo la pesante contrazione degli indici azionari Usa sui quali pesano i rialzi dei prezzi del petrolio, ai massimi in 7 anni, e le incertezze sull'evoluzione del conflitto in Ucraina. In apertura l'indice di riferimento Nikkei cede l'1,18%, a quota 26.527,81, segnando una perdita di 316 punti.
01.24 "L'offensiva russa sta rallentando"
"La Russia ha perso l'iniziativa tattica, l'offensiva è rallentata". Lo afferma Valerii Zaluzhny, comandante in capo delle forze armate ucraine, in un post su Facebook. Secondo il generale, le forze russe sono state costrette a mobilitare le riserve per continuare la loro offensiva.
01.41 Anche un bambino vittima dell'attacco a Zhytomyr
Ci sarebbe anche un bambino tra le vittime dell'attacco russo a Zhytomyr, dove alcuni edifici residenziali hanno preso fuoco dopo che è stato presa di mira una vicina base militare. Secondo alcuni media, ci sarebbero quattro morti mentre secondo altri, due morti e tre feriti.
01.31 Exxon Mobil si ritirerà dalla Russia
Exxon Mobil si ritirerà gradualmente dalla Russia, con l'uscita dalle attività del Sakhalin-1, a cui partecipa in consorzio con aziende russe, indiane e giapponesi. L'annuncio segue le iniziative simili annunciate da Bp e Royal Dutch Shell in risposta all'invasione dell'Ucraina.
01.15 Missile su un condominio a Zhytomyr: due morti
Le forze armate russe hanno lanciato un missile contro un condominio nei pressi dell'ospedale di Zhytomyr Pavlusenko. Lo rivela il Kyiv Independent, aggiungendo che due persone sono state uccise e tre sono invece rimaste ferite. Secondo quanto riferito dal consigliere del ministro dell'Interno, Anton Gerashchenko, il missile era diretto alla base militare di Zhytomyr, a poco più di 100 chilometri ad ovest di Kiev.
I pompieri lavorano per salvare vite umane dopo un attacco missilistico a Zhytomyr
02.05 Al bando pattinatori russi e bielorussi
L'International Skating Union, l'organizzazione mondiale del pattinaggio, ha annunciato che vieterà a tutti i pattinatori russi e bielorussi di partecipare a eventi internazionali, un divieto che includerebbe i campionati del mondo previsti alla fine di questo mese in Francia.
03.10 Tra gli applausi Biden inizia il discorso sullo stato dell'Unione
Il presidente afferma subito che "la libertà prevarrà sempre sulla tirannia" e che Putin "ha fatto male i calcoli" trovandosi "di fronte un muro che non si aspettava, quello degli ucraini". Quindi rende omaggio all'ambasciatrice ucraina Oksana Markarova suscitando una standing ovation da parte del Congresso.
03.14 Biden: "Putin più isolato che mai"
Il capo del Cremlino è più isolato che mai, afferma Biden. "Noi siamo uniti" contro la sua guerra "premeditata e non provocata".
03.17 Biden annuncia la chiusura dello spazio aereo Usa ai voli russi
Come anticipato, gli Usa adottano la stessa decisione già presa da Unione europea e Canada
03.20 Biden avverte gli oligarchi russi
L'Occidente sequestrerà gli yacht, gli appartamenti lussuosi e i jet privati degli oligarchi russi: è il monito di Biden nel suo discorso sullo stato dell'Unione. "Stasera dico che gli oligarchi russi e i leader corrotti che hanno fatto miliardi di dollari con questo violento regime, non lo faranno più. Il dipartimento di Giustizia sta mettendo insieme una task force che darà la caccia ai crimini commessi dagli oligarchi russi". Parole accolte da un applauso.
San Pietroburgo: tornano in piazza i manifestanti contro la guerra
03.25 Biden definisce Putin "dittatore"
Biden: "Americani, voglio essere sincero con voi, come vi ho sempre promesso. Un dittatore russo" sta invadendo un paese straniero e pagherà un prezzo alto per questo. "Nelle battaglie contro le autocrazie, le democrazie sono unite", aggiunge.
03.50 Il petrolio supera i 110 dollari al barile
Sui circuiti elettronici il WTI supera la soglia dei 110 dollari con un rialzo del 5,5% mentre il Brent si attesta a 111 dollari. Entrambi sono i prezzi più alti in più di sette anni.
04.29 Truppe aerotrasportate russe a Kharkiv
Paracadutisti russi sono atterrati a Kharkiv e hanno attaccato uno dei centri medici militari della città. Lo riferisce l'agenzia di stampa Unian.
05.09 Karkiv, attaccato un ospedale
L'esercito ucraino ha dato notizia dell'arrivo dei paracadutisti russi a Kharkiv con un comunicato su Telegram. "Le truppe aviotrasportate sono atterrate a Kharkiv nella notte e hanno attaccato un ospedale. Al momento si registrano scontri tra gli invasori e gli ucraini".
06.10 Twitter applicherà le sanzioni ai media russi
Twitter applicherà le sanzioni imposte dall'Ue ai media russi RT e Sputnik quando l'ordine entrerà in vigore: lo ha detto un portavoce della società all'agenzia Reuters.
06.15 Secondo incontro tra le delegazioni si terrebbe in Bielorussia
Il secondo round di colloqui tra Ucraina e Russia per cercare di arrivare a una tregua, previsto per oggi, dovrebbe tenersi in Bielorussia: è quanto risulta da informazioni ottenute dalla Tass. Dopo il primo incontro avvenuto lunedì sul confine tra Ucraina e Bielorussia, questo dovrebbe aver luogo nell'area di Bialowieza, nella regione occidentale del Paese. "Tuttavia non c'è ancora certezza sull'evento", sottolinea l'agenzia di stampa russa. Ieri media russi avevano riferito che si sarebbe tenuto al confine tra Ucraina e Polonia.
06.43 "I russi stanno occupando Kherson"
L'occupazione russa di Kherson è "in corso": lo ha riferito il sindaco Igor Kolykhayev, il quale secondo quanto rivelato dalla BBC Russian, ha dichiarato alla radio locale che le forze russe hanno preso il controllo della stazione ferroviaria e del porto. "I combattimenti stanno continuando ora, e l'occupazione della nostra città è in corso", ha detto aggiungendo che ci sono molte vittime, anche tra i civili.
07.10 Sberbank lascia il mercato europeo
È quanto riporta l'agenzia d stampa russa Tass, citando una nota della Banca. "Nel contesto attuale, Sberbank ha deciso di ritirarsi dal mercato europeo. Le banche sussidiarie del gruppo si trovano ad affrontare un deflusso anomalo di fondi e una minaccia per la sicurezza dei dipendenti e delle filiali", ha affermato la banca. La nota evidenzia che "a causa dell'ordine della Banca centrale della Federazione Russa, Sberbank of Russia non sarà in grado di fornire liquidità alle filiali europee".
07.15 Onu: almeno 136 civili uccisi in Ucraina, 13 bambini
Secondo le Nazioni Unite sono almeno 136 i civili che sono stati uccisi finora dall'invasione russa in Ucraina iniziata giovedì scorso. Tra i morti dovrebbero esserci 13 bambini. Secondo un portavoce dell'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani, Liz Throssell, i morti reali dovrebbero essere molti di più.
07.26 Kharkiv: almeno 21 uccisi e 112 feriti nei bombardamenti
Il governatore di Kharkiv fa la conta delle vittime: nei bombardamenti sulla città sono morte almeno 21 persone, 112 i feriti.
07.28 Allarmi aerei a Kiev, Dnipr, Zhytomyr e Pryluky
Le sirene d'allarme per gli attacchi aerei sono suonate in tutta la regione di Kiev, la capitale ucraina, ma anche a Zhytomyr, a Pryluky nell'oblast di Chernihiv, e a Dnipro. Lo scrive su Twitter il Kyiv Independent.
07.57 A Kharkiv colpiti dipartimento Interni e università
Secondo i media locali a Kharkiv è stato colpito da un attacco missilistico l'edificio sede del dipartimento degli Interni regionale, che risulta quasi completamente distrutto. In fiamme, secondo video diffusi da Ukraina24 e Unian, anche l'edificio della facoltà di sociologia dell'Università nazionale Karazin, che si trova di fronte al dipartimento.
08.10 Ministro della difesa russo: "Abbiamo preso Kherson"
Il ministro della difesa russo ha annunciato che l'esercito di Mosca ha preso la città di Kherson, nel sud dell'Ucraina
08.31 Almeno 21 morti nei bombardamenti a Kharkiv
Almeno 21 persone sono morte e altre 112 sono rimaste ferite nei cannoneggiamenti russi su Kharkiv: lo rende noto il sindaco della città del nord-est dell'Ucraina, dove nella notte sono atterrati paracadutisti russi, citato dalla Bbc. Il governatore della regione di Kharkiv, Oleg Synegubov, ha affermato - sempre citato da Bbc - che "il nemico russo ha subito perdite significative"
08.36 Zelensky: "Quasi 6mila russi uccisi"
Le forze di Kiev avrebbero ucciso quasi 6 mila russi in questi 6 giorni di conflitto. Lo ha annunciato in un nuovo video messaggio, diffuso
anche sul suo canale Telegram, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Mosca - ha aggiunto - "non può vincere con bombe e missili".
Guerra Ucraina – Russia, Mosca annuncia la presa di Kherson. Paracadutisti russi a Kharkiv: “colpito anche un ospedale”. Redazione su Il Riformista il 2 Marzo 2022.
Al settimo giorno di combattimenti e in attesa di raggiungere un’intesa sulle trattative, la Russia ha intensificato l’offensiva in Ucraina. Dopo una giornata di bombardamenti su Kiev dove è stata colpita la torre della Tv e su altre città, i paracadutisti russi sono atterrati a Kharkiv. Secondo fonti di intelligence inglese, Mariupol e Kherson sarebbero circondate.
Nel discorso alla nazione il presidente americano Joe Biden ha definito Putin “un dittatore” ha annunciato la chiusura dello spazio aereo Usa a tutti i voli delle compagnie aeree russe. Il numero delle vittime civili aumenta, così come quello degli ucraini che cercano scampo in Europa. In questo scenario sembrano affievolirsi le speranze di una soluzione negoziale. Le delegazioni dei due Paesi dovrebbero incontrarsi di nuovo oggi, stando alle indiscrezioni in territorio bielorusso.
Secondo il ministero della Difesa ucraino è stato sventato un attentato contro il presidente Volodymyr Zelensky. Il presidente ucraino in un accorato discorso al Parlamento europeo ha chiesto agli europei di “provare di essere con noi”. Il presidente è in un bunker in località tenuta segreta.
1.50 – BIDEN PARLA ALLA NAZIONE – Il presidente Joe Biden, nel discorso sullo Stato dell’Unione, alle 3 ore italiane, ha attaccato il presidente russo Vladimir Putin, accusandolo di aver scatenato una guerra “premeditata e non provocata”. Il presidente afferma subito che “la libertà prevarrà sempre sulla tirannia” e che Putin “ha fatto male i calcoli” trovandosi “di fronte un muro che non si aspettava, quello degli ucraini”. Quindi rende omaggio all’ambasciatrice ucraina Oksana Markarova suscitando una standing ovation da parte del Congresso. Biden: “Americani, voglio essere sincero con voi, come vi ho sempre promesso. Un dittatore russo” sta invadendo un paese straniero e pagherà un prezzo alto per questo. “Nelle battaglie contro le autocrazie, le democrazie sono unite”, aggiunge.
03.17 – BIDEN ANNUNCIA CHIUSURA SPAZIO AEREO USA AI VOLI RUSSI – Durante il suo discorso Biden ha annunciato la chiusura dello spazio aereo ai voli russi
03.20 – BIDEN AVVERTE GLI OLIGARCHI RUSSI – L’Occidente sequestrerà gli yacht, gli appartamenti lussuosi e i jet privati degli oligarchi russi: è il monito di Biden nel suo discorso sullo stato dell’Unione. “Stasera dico che gli oligarchi russi e i leader corrotti che hanno fatto miliardi di dollari con questo violento regime, non lo faranno più. Il dipartimento di Giustizia sta mettendo insieme una task force che darà la caccia ai crimini commessi dagli oligarchi russi”. Parole accolte da un applauso.
04. 30 – PARACADUTISTI RUSSI A KHARKIV – Paracadutisti russi sono atterrati a Kharkiv e hanno attaccato uno dei centri medici militari della città. Lo riferisce l’agenzia di stampa Unian. In un comunicato su Telegram l’esercito ucraino scrive: “Le truppe aviotrasportate sono atterrate a Kharkiv nella notte e hanno attaccato un ospedale. Al momento si registrano scontri tra gli invasori e gli ucraini”.
Ucraina, carro armato fa fuoco nella direzione del cameramen
06.15 – SECONTO INCONTRO TRA DELEGAZIONI IN BIELORUSSIA – In giornata dovrebbero riprendere i colloqui tra Russia e Ucraina per raggiungere la tregua. Secondo la Tass il secondo round dovrebbe tenersi in Bielorussia come il primo. “Tuttavia non c’è ancora certezza sull’evento”, sottolinea l’agenzia di stampa russa. Ieri media russi avevano riferito che si sarebbe tenuto al confine tra Ucraina e Polonia.
05.45 – “I RUSSI OCCUPANO KHERSON” – L’occupazione russa di Kherson è “in corso”: lo ha riferito il sindaco Igor Kolykhayev, il quale secondo quanto rivelato dalla BBC Russian, ha dichiarato alla radio locale che le forze russe hanno preso il controllo della stazione ferroviaria e del porto. “I combattimenti stanno continuando ora, e l’occupazione della nostra città è in corso”, ha detto aggiungendo che ci sono molte vittime, anche tra i civili.
07.30 – SALE IL NUMERO DELLE VITTIME TRA I CIVILI IN UCRAINA – Secondo le Nazioni Unite sono almeno 136 i civili che sono stati uccisi finora dall’invasione russa in Ucraina iniziata giovedì scorso. Tra i morti dovrebbero esserci 13 bambini. Secondo un portavoce dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani, Liz Throssell, i morti reali dovrebbero essere molti di più. Il governatore di Kharkiv fa la conta delle vittime: nei bombardamenti sulla città sono morte almeno 21 persone, 112 i feriti.
08. 00 – A KHARKIV UNIVERSITA’ IN FIAMME – Kharkiv, seconda città dell’Ucraina, vicinissima al confine con la Russia, è stata colpita da pesantissimi bombardamenti: ad essere colpite sono state non solo la piazza principale e il palazzo del governatore, ma anche altre zone residenziali. In fiamme anche una sede universitaria. Secondo il governatore regionale, a Kharkiv sono morte nelle ultime 24 ore almeno 21 persone; 112 sono rimaste ferite. Nella notte un attacco violentissimo è stato lanciato su Kharkiv, dove i paracadutisti russi sono atterrati: nella notte sarebbe stato attaccato anche un ospedale militare. Prosegue anche l’attacco contro Kiev.
08.10 – ABBIAMO PRESO KHERSON – Il ministro della difesa russo ha annunciato che l’esercito di Mosca ha preso la città di Kherson, nel sud dell’Ucraina
08.40 – ZELENSKY: “UCCISI QUASI 6MILA RUSSI DA INIZIO GUERRA” – Quasi 6mila soldati russi sono stati dall’inizio del conflitto in Ucraina, giunto al settimo giorno. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un messaggio questa mattina, citato da Sky News. Il leader ucraino ha continuato a insistere sul fatto che la Russia non possa vincere questa guerra con “bombe, attacchi e razzi”, piovuti sulle città ucraine negli ultimi giorni. Mosca “mira a cancellare la nostra storia”, ha aggiunto Zelensky, dopo che il memoriale dell’Olocausto di Babyn Yar a Kiev è stato colpito ieri da un missile russo.
Paolo Valentino per corriere.it l'1 marzo 2022.
L’offensiva contro l’Ucraina sarebbe costata finora alla Russia oltre 10 mila morti. «Abbiamo avuto un numero di perdite tremendo: in una sola settimana abbiamo perso lo stesso numero di soldati della missione in Siria in otto anni», rivelano al Corriere fonti militari russe.
Se confermata, si tratterebbe di una cifra spaventosa, che la dice lunga sulle difficoltà incontrate dall’esercito del Cremlino, nonostante la soverchiante superiorità di mezzi e uomini.
Ma soprattutto sarebbe una cifra che amplifica i problemi di Vladimir Putin, alle prese con la scommessa della vita. Quella che lo potrebbe consacrare come restauratore della Santa Russia, il nuovo zar che ha unificato il Russkij Mir, come sogna. Ovvero potrebbe infliggere un colpo contundente al suo prestigio e alla sua autorità, al punto da farne vacillare il potere.
Le notizie dal terreno dicono che i comandi russi hanno cambiato tattica e che ora la linea di attacco si sta facendo più brutale, meno attenta ai costi civili dei bombardamenti. «Putin vuole una vittoria militare e la vuole presto, la conquista di Kiev è diventata la priorità», dicono le fonti, secondo cui il regime change, il cambio di regime con la cacciata di Zelensky, indicato come obiettivo all’inizio, non è più nei desiderata del Cremlino. Anzi. «Una vittoria militare permetterebbe di dettare le condizioni di un negoziato con l’attuale governo».
È solido Vladimir Putin, sul piedistallo finora intoccabile e intoccato dal quale, da oltre due decenni, «regna» sul Paese degli undici fusi orari? O anche per lui varrà la legge non scritta degli autocrati e dei dittatori, il cui destino spesso si intreccia con le avventure militari?
La prima risposta di molti analisti e imprenditori è che Putin sia ancora in pieno controllo di tutte le leve del potere e inoltre disponga di uno zoccolo duro nell’opinione pubblica, che ne appoggia le scelte anche grazie alla forza e penetrazione della sua propaganda.
«Ha un potere totale – dice un manager italiano da molti anni in Russia – e anche se la situazione sta spingendo alcuni fra gli oligarchi a esprimere insoddisfazione, queste voci non hanno al momento alcuna sponda politica o militare».
Certo, a renderlo forte è anche uno scetticismo di fondo che permea una parte della popolazione russa quanto alla possibilità di un cambiamento: «Il bombardamento di Kiev è uno shock per molti russi, che lì hanno parenti o amici. Ma la maggioranza non protesta, c’è un’apatia di fondo perché sono convinti che non serva a nulla, che tutto è stato già deciso da Putin e dai cinque o sei fedelissimi che lo spalleggiano».
Nessuno però nega gli scricchiolii, i sussulti, segnali che qualcosa si stia muovendo dentro un Paese che scende progressivamente verso una fase di incertezza, durezze economiche e isolamento dal mondo.
Sono i 6 mila arresti operati dalle forze di sicurezza in pochi giorni nelle manifestazioni spontanee. È il fremito di petizioni e lettere aperte, moderni samizadt contro la guerra che fioriscono da un capo all’altro del Paese, per tutte quella dell’oppositore Lev Schlossberg che ha raccolto 700 mila firme. Sono le prese di posizione pacifiste di alcuni oligarchi come Fridman e Deripaska, di 300 eletti locali che chiedono di trattare, di personaggi dello sport e dello spettacolo, di tre deputati comunisti della Duma, che hanno detto di aver votato il riconoscimento delle due Repubbliche del Donbass «in nome della pace e non della guerra». O le decine di migliaia di post sui social media, che invitano a cessare l’aggressione. E sono i fiori, migliaia di bouquet depositati davanti all’ambasciata dell’Ucraina a Mosca.
«Io credo che Putin possa anche cadere, ma non adesso, ci vuole del tempo», dice Valerij Solovei, politologo e storico che ha diretto il Dipartimento di Affari Istituzionali al celebre MGIMO, l’Istituto di Relazioni Internazionali dell’Università di Mosca, prima di esserne licenziato per le sue opinioni indipendenti. Secondo lo studioso, «la situazione è destinata ad aggravarsi, la guerra in Ucraina colpisce la nostra coscienza e il nostro livello di vita e avrà gravi conseguenze sociali ed economiche, che possono sfociare in crisi politica».
Solovei considera lo scontento delle élite, oligarchi e imprenditori, un fattore importante e decisivo: «Al momento non sono pronti a parlare a voce alta, ma se la deriva proseguisse potrebbero unirsi, hanno collegamenti con alcuni gruppi politici e insieme possono mettere una fortissima pressione su Putin. Ma questo non accadrà prima dell’autunno, il regime è forte e stringe le viti della repressione, ha già dimostrato che non è disposto a tollerare alcun dissenso».
È anche una questione di fedeltà degli apparati di sicurezza, sui quali al momento Putin mantiene un dominio pieno e incontrollato: «Egli sarebbe in pericolo se le élite percepissero che non abbia più l’appoggio dei servizi e allo stesso tempo si verificassero proteste di massa della popolazione scontenta», dice Abbas Gallyanov, un analista che ha fatto lo speechwriter per Putin e adesso lavora come consulente politico indipendente. E aggiunge: «Se lo vedessero abbastanza indebolito e se si convincessero che possono farlo senza rischi, allora le élite potrebbero tradire Putin. Ma non è per domani».
Come la Storia ci insegna, quando la Russia entra in uno smutnoe vremya, un periodo dei torbidi, sono i boiardi che finiscono per sbarazzarsi dello Zar.
Notti di guerra in Italia. Quando sotto le bombe c’eravamo noi. Adriano Ravera su La Stampa il 2 marzo 2022.
Termini che avevamo seppellito nella memoria riaffiorano prepotenti davanti alle immagini televisive che arrivano dall’Ucraina. Ricacciati nella convinzione che mai avrebbero trovato nuova attualità. Noi che la guerra l’abbiano solo studiata sui testi di scuola, ben diversa dall’esperienza di genitori e nonni che l’hanno vissuta sulla propria pelle. Anni di paure, devastazioni, fragilità. Una narrazione che in noi, giovani del dopoguerra, ha scalfito l’animo. Vibrava nei ricordi, bruciava. Un bisogno liberatorio di voltare pagina. Poi, con gli anni, si è sfocata nel vivere quotidiano. Sono rimasti i fatti, gli eventi, il giudizio critico. L’umanità non ha imparato. Nei Tg serali, da Kiev, mi colpisce il termine «oscuramento». L’inviata parla dalla hall dell’albergo a luci spente, per nascondersi alle offensive nemiche. Lo stesso tono di voce si abbassa. Ripenso ai miei genitori, sposi nel 1942. Rientrati la sera a Cuneo, accesero una lampadina in cucina, dimentichi dell’obbligo di oscurare. Calci alla porta, urla, imprecazioni. Li salvò la padrona di casa che impietosì la ronda facendo presente l’inesperienza di giovane coppia. Le sirene suonano laceranti a Kiev, annuncio di pericolo. Altrettanto facevano nel Cuneese. Era la «Celdit» a dare il primo allarme delle incursioni. Un segnale di lavoro, che scandiva la vita operaia mattino, mezzogiorno e sera, divenne in breve un segnale di morte. Bisognava precipitarsi ai rifugi antiaerei, le gallerie sottostanti il centro storico con accessi alle ripe, lati Gesso e Stura. Un borsone sempre pronto con una bottiglia d’acqua, un ricambio per i bimbi. Chi pregava, chi imprecava. Sono cronaca del mese scorso i sopralluoghi di autorità e addetti per riaprirli al pubblico, un percorso didattico, una testimonianza di orrori. A Kiev il coprifuoco dura tutta la notte. Un reporter, rischiando, apre un leggero spiraglio dalla finestra: strade deserte, silenzi, la vita trasferita negli scantinati o nelle metropolitana. Di diverso ci sono i cellulari. Anche mio padre, di carattere pronto, era talvolta incurante del pericolo. Per prendere qualche ramaglia per il fuoco, una notte si avventurò in cortile. Raffiche nel muro: si sparava a vista. Come in Ucraina.
Settimo giorno di guerra. L’ambasciatore americano all’Osce dice che alcuni soldati russi stanno sabotando i loro mezzi. Linkiesta il 2 Marzo 2022.
«I coscritti russi di 18, 19, 20 anni capiscono che non hanno alcuna ragione per invadere l’Ucrainaı, racconta Michael Carpenter. E lancia un messaggio all’Italia: «L’energia non potrà restare sempre fuori dal tavolo delle sanzioni».
«Alcuni reparti russi stanno sabotando i loro mezzi, per non partecipare a questa guerra barbarica». Lo racconta a Repubblica Michael Carpenter, ambasciatore americano all’Osce, avvertendo Italia che «l’energia non potrà restare sempre fuori dal tavolo delle sanzioni».
Ma gli sviluppi sul campo non lasciano ben sperare. «Abbiamo visto le forze russe prendere di mira infrastrutture civili», racconta. «È necessario documentare tutti i possibili crimini di guerra, in modo da far pagare i responsabili. Sono d’accordo con Zelensky». Intanto «la Russia ha già impiegato oltre metà delle forze che aveva ammassato al confine e ne sta mandando altre. Rabbrividisco al pensiero di cosa faranno», spiega. Ad oggi, «è difficile dire quanto Kiev potrà ancora resistere, speriamo a lungo. Ma se le forze russe entreranno nella capitale, troveranno un’accanita insurrezione della popolazione. Continueranno a combattere tanto a lungo quanto sarà necessario. È stato chiesto a un politico ucraino fino a quando saranno disposti a farlo, e lui ha risposto così: per sempre, fino alla fine. Resisteranno alla tirannia russa».
Putin, prosegue Carpenter, sta conducendo «una guerra di aggressione non provocata, brutale e barbarica, che prende di mira i civili, e non darò dignità alle sue richieste. Sono contento che gli ucraini abbiamo scelto di impegnarsi nel negoziato, ma è sconcertante che i russi non abbiano deciso una tregua. Dovrebbe precedere qualunque discussione».
E se Putin ha lanciato un appello ai militari ucraini affinché abbandonino Zelensky, dall’altro fronte «i leader occidentali hanno già chiesto ai militari russi di deporre le armi. La cosa interessante è che ci sono unità che stanno sabotando i propri veicoli, in modo da non essere in grado di partecipare alla lotta. Spero che ciò continui. I coscritti russi di 18, 19, 20 anni capiscono che non hanno alcuna ragione per invadere l’Ucraina. Dovrebbero tornare dalle famiglie e lavorare per rendere la Russia un luogo più prospero e pacifico, invece di invadere il vicino».
Ora, «questa guerra deve fallire. Fallirà, e noi garantiremo che fallisca. Non possiamo permettere alla leadership russa di vederla come un successo, perché vorrebbe dire invitare lei o altri Paesi a fare cose simili. Riguarda la sfida delle autocrazie contro la democrazia, ma anche di più. È uno stato aggressivo che ne invade uno pacifico senza ragione, per conquistarlo. È terrificante per tutti gli stati nel mondo».
Intanto, la porta della Nato deve restare aperta all’Ucraina: «Non possiamo permettere a questa brutale dittatura di cambiare i nostri principi basilari». E quanto all’ingresso nell’Ue, «noi abbiamo sempre appoggiato le aspirazioni europee di Kiev. L’Ucraina è un Paese europeo, il suo futuro è con l’Occidente. Non merita di essere messa forzatamente dietro una cortina di ferro dove la gente è schiavizzata da una dittatura».
E a Draghi, che aveva chiesto di tenere l’energia fuori dalle sanzioni, risponde: «Dobbiamo avere un’ampia base ed essere duri in termine dei costi che imponiamo, ma allo stesso tempo non prendere iniziative che danneggiano noi più della Russia. Però bisogna essere preparati ad alzare la pressione sul Cremlino». L’energia quindi non sarà esclusa per sempre: «Il fatto che Nord Stream 2 sia stato cancellato è molto positivo. Dobbiamo essere strategici su come procedere, per impedire alla Russia di monetizzare le sue risorse».
«Noi e gli alleati siamo sempre aperti alla soluzione diplomatica, ma la Russia ha dimostrato che non è mai stata seria. Tocca a Mosca incoraggiarla, fermando la guerra», conclude. «La maggioranza della gente non è favorevole alla guerra, ma è importante per la leadership russa capire che pagheranno cara l’aggressione».
La mappa dell’avanzata russa in Ucraina: colpite le città, vittime civili. L’aggiornamento militare. Andrea Marinelli e Guido Olimpio su Il Corriere della Sera l'1 marzo 2022.
Un convoglio di mezzi militari lungo 60 chilometri si dirige verso Kiev, pronto ad assediare la capitale. Putin è scontento dei risultati, e vuole accelerare la resa degli ucraini: le truppe russe starebbero subendo perdite ingenti.
Il convoglio russo lungo 60 chilometri è come la testa del drago. Pronto a soffiare su Kiev. La presenza era già stata notata nei giorni scorsi, ma che nelle ultime 24 ore si è gonfiata con altri mezzi. Lo Stato Maggiore ha annunciato che andranno avanti fino «al conseguimento di tutti gli obiettivi». Mosca, dopo i ritardi dei primi giorni, ha adeguato il dispositivo: è previsto l’impiego di truppe più robuste, di tank e blindati. Non più puntate affidate a unità leggere ma probabili spallate ove sia possibile affidate ai Btg, i battaglioni da combattimento.
Dello schieramento fanno parte anche le armi termobariche: razzi usati in Siria e che ora colpiscono una capitale europea. Oltre a distruggere, hanno un effetto psicologico: risucchiano l’ossigeno e poi deflagrano. Il colpo non può essere contenuto da un muro, la miscela che si crea dopo l’esplosione è in grado di infilarsi negli spazi: viene usata per colpire bersagli asserragliati in un edificio, ma anche nascosti all’interno di bunker o grotte. Devastanti.
Segnalato anche il possibile uso di ordigni a grappolo: possono essere utilizzati da aerei, elicotteri e artiglierie, e sono pensati per contrastare concentramenti di forze. Sono bombe pericolose anche per i civili, in quanto possono non deflagrare e restare per molto tempo in aree estese. In teoria c’è un accordo internazionale che le proibisce, tuttavia diversi paesi non lo hanno sottoscritto: tra questi ci sono Russia, Usa, Cina.
La seconda fase dell’offensiva russa è cominciata dunque, e gli effetti si stanno già vedendo nelle città. Pesante il tiro su Kharkiv, dove il video di un missile esploso in mattinata davanti a un ufficio governativo è stato mostrato da tutti i media mondiali: colpita piazza delle Libertà, in pieno centro, dove sarebbero morti almeno 10 civili. «Lanciare un razzo nella piazza centrale di Kharkiv è stata una vera e propria azione terroristica. Si tratta di un crimine di guerra», ha detto il presidente Volodymyr Zelensky, che oggi ha parlato al Parlamento europeo ricevendo una standing ovation. Da oggi tutte le piazze d’Ucraina si chiameranno «piazza dell libertà».
Difficile la situazione anche a Kiev, che si è svegliata sotto la neve e con le sirene che annunciavano un imminente attacco russo: i russi si avvicinano, gli analisti si chiedono quanto potranno resistere le forze ucraine e, soprattutto, quanto dureranno i rifornimenti, militari e alimentari. Il ministero della Difesa russo ha invitato «tutti i cittadini della regione di Kiev che abitano vicino a ripetitori di telecomunicazioni a lasciare le loro case». Nel pomeriggio i russi hanno attaccato la torre della televisione ucraina, a Kiev. È evidente un tentativo di contrastare la guerra mediatica da parte dei difensori, bravi nel documentare i mezzi abbandonati o distrutti, in quantità. Secondo i resistenti, il nemico comunicherebbe in chiaro, senza protezioni, e questo permetterebbe di avere dettagli sulle loro posizioni.
Un bombardamento su una caserma a Okhtyrka, nel nordest, fra Kiev e Kharkiv, avrebbe causato 70 morti tra i soldati ucraini. A Mariupol continua l’assedio dei soldati russi e dei separatisti, che da una settimana ormai cercano di conquistare il grande porto sul Mar d’Azov: la città è strategica per congiungere le repubbliche separatiste del Donbass e la Crimea, entrambe in mano ai russi. Continuano poi i combattimenti nelle strade di Kherson, che ancora resiste.
Gli analisti annotano:
• maggiore coinvolgimento dell’aviazione e degli elicotteri d’attacco. Crescita delle azioni notturne (anche della fanteria).
• assedio alla capitale, possono affamarla, toglierle l’acqua. Lo strangolamento, unito ai colpi di cannone, serve a innescare un esodo di civili.
• la condotta cauta della prima fase è determinata da tre fattori: sottovalutazione e disorganizzazione; volontà di evitare danni maggiori; timore di avere troppe perdite (ogni spinta riceve un effetto contrario, ovvero la resistenza).
L’intelligence Usa fornisce due chiavi di lettura. La prima mette in guardia sulla possibile caduta imminente di alcuni centri abitati. La seconda: la Cia ha una «buona visuale» di ciò che accade nei corridoi del Cremlino, lo zar è irascibile e scontento per la mancanza di risultati immediati. I russi inoltre avrebbero perdite ingenti, che cominciano a trapelare anche da Mosca ma non sono confermate ufficialmente: lo Stato Maggiore avrebbe dispiegato ormai il 75% delle truppe che aveva ammassato al confine ucraino.
Infine, due news dalla Bielorussia. Il regime filorusso di Alexander Lukashenko ha annunciato che non invierà le sue truppe in Ucraina, ma fonti militari di Kiev sostengono che alcuni reparti sarebbero entrati nella zona di Chernihiv. Qualcuno lo aveva ipotizzato aggiungendo che forse servivano per chiudere il fronte ovest, in modo da ostacolare il flusso di armi in favore degli ucraini. Quest’ultimi — avvisano da Washington — stanno esaurendo le scorte di munizioni, perché le usano e perché diversi depositi sono stati fatti saltare dai russi. L’altra riguarda i negoziati di Gomel: il secondo round dei colloqui fra le delegazioni russa e ucraina si terrà domani, mercoledì. Le possibilità che si arrivi a un accordo sono pochissime, i pesanti bombardamenti di Putin sarebbero un modo per arrivare alla resa ucraina.
Le operazioni militari russe in Ucraina. Lorenzo Vita, Paolo Mauri su Inside Over il 2 marzo 2022.
La guerra in Ucraina è un conflitto che parte dal passato, si innesta sul presente e si modella sull’idea di futuro. È un conflitto profondamente geopolitico, dove la strategia militare si unisce a richiami imperiali, scontri tra superpotenze e confronti tra due blocchi, ma anche a precise e necessarie questioni di natura geopolitica e di interessi concreti.
In molti hanno riflettuto sulla possibilità che il conflitto non potesse mai avvenire. L’idea, perorata da diversi osservatori, era quella del bluff: di un Vladimir Putin in grado di mostrare per l’ultima volta la sua abilità da giocatore di poker del tavolo delle grandi potenze. E le esercitazioni sarebbero dunque rientrate in una logica di negoziato durissimo in cui i movimenti delle forze al confine dell’Ucraina altro non sarebbero state che pedine di una trattativa. Le esercitazioni militari come continuazione della politica con altri mezzi, parafrasando una celebre fase sulla guerra.
Questa convinzione nasceva non solo dalla fiducia nei confronti del Cremlino, ma anche dalle richieste scritte nero su bianco da Mosca e inviate sia alla Nato che a Washington. Il governo russo aveva chiesto delle “garanzie di sicurezza”, questi i termini utilizzati, che prevedevano una serie di affermazioni di principio sul fatto che Mosca e Occidente avrebbero dovuto trattare su un rimodellamento dell’architettura della sicurezza europea. Non più la logica cristallizzata nell’Alleanza Atlantica da una parte e nella Federazione Russa dall’altra, con la libertà dei singoli Paesi di chiedere l’adesione alla prima, ma un nuovo sistema di sfere di influenze. Un’Europa in cui la Russia esigeva uno spazio di sicurezza a scapito delle ambizioni dei vicini e fondato su quella “indivisibilità della sicurezza” citata nei documenti Osce e richiamata più volte dai delegati russi in vari consessi internazionali.
Le richieste per Stati Uniti, Nato e Unione Europea si sono ben presto rivelate irricevibili. Accogliere con favore lo spostamento dei missili, la ritirata delle truppe da alcuni Paesi del fronte orientale e la rimodulazione dell’impegno Usa in Europa in favore di uno spazio di sicurezza russa si traducevano in una resa ideologica. E per Washington, uscita vincitrice dalla fine della Guerra Fredda, non avrebbe avuto senso ripristinare le lancette dell’orologio fino ad arrivare ai primi Anni Novanta. E cioè prima dell’allargamento della Nato con le richieste di adesione dei Paesi dell’Est Europa.
La cronaca a questo punto è nota a tutti. L’escalation da controllata è diventata incontrollata. La guerra non più minacciata ma reale. Il conflitto ha investito con violenza le maggiori città dell’Ucraina devastando la vita dei civili e soprattutto riportando l’Europa a una sensazione di precarietà e di pericolo come non si vedeva dai tempi della Guerra Fredda. Putin ha riportato i carri armati russi oltre confine, in un Paese europeo seppur non formalmente né Ue né Nato. E l’Occidente si è mosso prima in ordine sparso, poi via via sempre più in modo compatto, per rispondere a un attacco che si è trasformato immediatamente in qualcosa di più di una “semplice” guerra tra Mosca e Kiev. Un conflitto in cui le cancellerie occidentali hanno capito che poteva essere una sorta di resa dei conti con il Cremlino, e lo poteva diventare non solo armando Kiev, ma anche iniziando a soffocare la Russia sia a livello diplomatico che finanziario.
La mossa di Putin di scatenare le bombe sarebbe così diventata, nella mente di esperti e politici, la causa della rovina dello stesso leader russo. Un nuovo Afghanistan, un nuovo incubo strategico. E tutto partiva dalla reazione alle forze armate russe in territorio ucraino: a quella “operazione militare speciale” annunciata in televisione dal capo del Cremlino per “denazificare” Kiev. Molti esperti ritengono che il presidente russo sia stato tratto in inganno: non si aspettava la resistenza ucraina convinto davvero del fatto che la popolazione avrebbe accolto positivamente l’arrivo delle truppe di Mosca. E questo si evincerebbe anche dall’invio di forze armate meno esperte e meno imponenti nelle prime ore del conflitto. Altri, invece, sospettano che non credesse nella preparazione delle forze ucraine. Altri ancora invece che fosse un piano: prima saggiare lo stato dell’arte, poi arrivare con i convogli più grossi e i bombardamenti più pesanti.
Di certo, chi pensava a una “guerra lampo” senza grosse perdite non aveva fatto i conti con il fatto che il blitzkrieg, così come lo abbiamo tragicamente conosciuto in Europa, è un concetto sostanzialmente inapplicabile in un attacco come quello compiuto dai russi in Ucraini.
Le operazioni aeree
Come da manuale, le operazioni di terra sono state precedute da una serie di attacchi dall’aria volti alla soppressione delle difese ucraine. Nelle prime ore del conflitto, missili da crociera e bombardamenti anche di missili balistici hanno colpito, a macchia di leopardo, aeroporti, porti, basi militari, postazioni radar fisse e mobili, postazioni di sistemi da difesa aerea, con un’evidente maggiore attenzione al settore geografico ad est del fiume Dnepr, a cui si aggiunge l’area di Kiev e l’importante porto e base navale di Odessa.
Gli attacchi hanno risparmiato la maggioranza delle infrastrutture ucraine: centrali elettriche, acquedotti, snodi ferroviari e autostradali, ponti, non sono quasi mai stati colpiti in questa prima fase delle operazioni aeree. Anche gli aeroporti militari e civili non sono stati colpiti in modo sistematico, e quelli colpiti, spesso, hanno visto risparmiata la pista di decollo.
Questa scelta risponde a un piano ben preciso: nella mente degli strateghi del Cremlino non si è voluto fare “terra bruciata” dell’Ucraina, perché Mosca accarezzava la possibilità che l’esercito e la popolazione ucraina potessero rovesciare il governo Zelensky, onde evitare di impegnarsi in un conflitto molto più incisivo con la quasi sicura possibilità di andare incontro a scontri in ambiente urbano, che rappresentano un vero incubo per chi attacca. Torneremo su questo punto più avanti. Questa possibilità, non concretizzatasi, si è potuta dedurre anche dal discorso del presidente Vladimir Putin in occasione del riconoscimento delle repubbliche separatiste del Donbass: il leader del Cremlino ha infatti posto l’accento sulla fratellanza tra russi e ucraini, oltre che sulla “anomalia” rappresentata da un’Ucraina separata dalla “Madre Russia” come conseguenza del “più grande sbaglio di Lenin”. Successivamente, Putin ha fatto direttamente appello all’esercito ucraino di ribellarsi al “nazista” Zelensky, a riconferma di quanto detto sopra.
La Russia dal primo giorno di guerra sino al momento in cui scriviamo (siamo al giorno D+6), non ha mai ottenuto la superiorità aerea se non sporadicamente e localmente. Prima di addentrarci occorre spiegare meglio l’Aerial Warfare. Esistono, da manuale, cinque “livelli” su cui si sviluppa il controllo dei cieli in un conflitto: incapability, denial, parity, superiority, supremacy. A ciascun livello ne corrisponde uno uguale ma contrario: alla supremazia aerea (supremacy) detenuta da uno dei due contendenti corrisponde l’incapacità aerea (incapability) dell’altro.
In questa prima fase del conflitto, che è ancora in corso sebbene si possa già fare un primo distinguo che vedremo a breve, le Vks (Vozdusno-Kosmiceskie Sily), le forze aerospaziali russe, il più delle volte – quindi non sempre – non hanno mai potuto operare liberamente, ovvero al riparo dalla reazione antiaerea ucraina (da terra) nonostante le forze aree di Kiev non siano quasi mai intervenute direttamente (fonti ucraine riportano di una battaglia aerea tra due MiG-29 di Kiev supportati da una batteria di S-300 e due Su-35 russi) nel contrasto ai cacciabombardieri russi (venendo però impiegate in modo sporadico nel contrasto all’avanzata terrestre come vedremo). La stessa Aeronautica Militare Ucraina non è stata completamente distrutta, e, sebbene menomata, ha potuto reagire: questo grazie alla dispersione messa in atto prima e durante le primissime ore del conflitto che le ha permesso di trovare riparo in quegli aeroporti risparmiati dagli attacchi dall’aria russi delle prime ore della guerra.
Le 24 ore a cavallo tra lunedì e martedì, hanno visto un leggero cambiamento delle operazioni aeree russe a causa delle perdite – soprattutto di velivoli ad ala rotante – subite da Manpads, artiglieria, e altri sistemi antiaerei a corto raggio mobili in possesso agli ucraini (ad esempio gli Strela-10). La maggior parte degli attacchi aerei ha infatti cominciato ad essere effettuata di notte di concerto con le operazioni terrestri, sottolineando, ancora una volta, come la Russia non abbia ottenuto la supremazia aerea e soltanto una parziale e incostante superiorità aerea.
I velivoli impiegati per lanciare missili da crociera e bombe – della famiglia RBK – sono principalmente Su-34 e Su-30SM, cacciabombardieri la cui progettazione risale alla tarda Guerra Fredda e che risentono pertanto della dottrina sovietica, che affidava a questi velivoli l’attacco al suolo da effettuare con la copertura dei caccia pesanti Su-27/35. Non si può infatti dire che i Su-34 e 30 russi siano velivoli multiruolo in senso occidentale (ad esempio come i Typhoon, i Rafale, gli F-18 o gli F-16): sebbene possano montare missili per autodifesa anche di lungo raggio come gli R-27 e gli R-77 a guida attiva, i loro piloti non vengono addestrati per la difesa aerea o per le operazioni relative all’ottenimento della superiorità aerea sul campo di battaglia al pari dei loro colleghi occidentali. Dai vettori da crociera lanciati possiamo però ipotizzare che siano stati usati velivoli più grandi (forse Tu-22M e Tu-160) probabilmente dallo spazio aereo russo: il Csis riferisce, infatti, che sono stati utilizzati missili tipo Kh-101, tra gli altri.
In generale, l’addestramento dei piloti russi nonostante la riforma delle Forze Armate voluta da Anatoly Serdyukov (la “New Look” del 2008), è ancora inferiore per numero di ore volate rispetto agli standard occidentali: nel 2018 Mosca comunicava di aver raggiunto circa 100/120 ore volo/pilota, che appare poco rispetto alla media di 200 in occidente (la Nato pone un limite di 140 ore, indicativamente, per la prontezza al combattimento di un pilota). Le operazioni militari in Siria, sebbene abbiano dato modo ai piloti russi di fare esperienza in un ambiente di combattimento grazie alla rotazione dei reparti effettuata, non hanno riguardato il combattimento aria-aria o l’attività di soppressione delle difese in un ambiente contestato, trattandosi di un’operazione di counterinsurgency e non un conflitto simmetrico come quello in Ucraina.
Le operazioni terrestri
Dopo le prime ore in cui le forze aeree russe hanno colpito le difese aeree ucraine e i principali obiettivi militari, sono cominciate le vere e proprie operazioni terrestri. La Russia, nei mesi precedenti, ha ammassato i suoi gruppi tattici composti da reparti corazzati, di fanteria meccanizzata, di artiglieria campale trainata e semovente, del genio, logistici nonché alcuni battaglioni di sistemi da difesa aerea S-400 e di missili balistici a corto raggio Iskander-M, lungo tutto il confine con l’Ucraina: dalla Crimea all’oblast di Kursk. Mosca ha potuto contare anche su truppe e mezzi presenti in Bielorussia per l’esercitazione Allied Resolve 2022: si stima che siano stati mobilitati tra i 150 e i 190mila uomini su un esercito che può contare circa 280mila effettivi.
L’attacco si è mosso su tre direttrici principali: dalla Crimea verso Nova Kachovka e lungo le due fasce costiere del Mar Nero sino alla foce dello Dnepr e del Mare d’Azov verso Melitopol, nel settore centro orientale del Paese dall’oblast di Belgorod verso Kharkiv e da quello di Kursk verso Sumy, dalla zona di Gomel, in Bielorussia, verso Kiev.
Durante la giornata di giovedì 24 una grossa operazione eliportata è stata avviata per cercare di conquistare e mettere in sicurezza, con un colpo di mano, l’aeroporto di Gostomel, a circa 35 chilometri a nordovest della capitale ucraina. Elicotteri da attacco Mil Mi-24, Mi-8 insieme a qualche Kamov Ka-52 sono piombati sullo scalo aereo scaricando truppe, che avrebbero dovuto impossessarsi della pista di atterraggio e stabilire un ragionevole perimetro di sicurezza per poter far arrivare gli aerei da trasporti Il-72 carichi di equipaggiamento più pesante da inviare in breve tempo verso la capitale, in modo da sorprendere l’esercito ucraino e costringere il governo Zelensky a una rapida resa. Questa operazione, però, è fallita per la reazione ucraina, da subito vivace: tra i 5 e i 7 elicotteri russi sono stati immediatamente colpiti e abbattuti, menomando così la capacità di fuoco russa. Nei lunghi combattimenti che ne sono seguiti, che hanno visto presenti anche le forze speciali di Kiev, è intervenuta anche l’aviazione ucraina con (almeno) un Su-24 e un MiG-29 che hanno colpito le truppe russe: il decentramento messo in atto da Kiev e il fatto che le operazioni aeree russe non abbiano colpito tutti gli aeroporti, è stato decisivo per il buon esito della reazione ucraina.
Si calcola che la Russia abbia impiegato, almeno sino a lunedì 28, circa un terzo del suo potenziale bellico mobilitato per il conflitto. Occorre anche ricordare che l’esercito russo non è composto totalmente da professionisti, ma ha un’aliquota pari al 30% di coscritti, che sono stati impiegati direttamente nell’operazione. Mosca non ha impiegato tutti i suoi reparti di punta, meglio addestrati ed equipaggiati, in più sembra che abbia dato ordine di avanzare con cautela, forse per cercare, almeno nei primi giorni, il rovesciamento del governo ucraino da parte dell’esercito e del popolo. In questa fase le operazioni su Kiev, Sumy, Kharkiv e dalla Crimea verso il Dnepr e Melitopol, hanno avuto la precedenza.
L’attacco verso Mariupol, importante città portuale sul Mare d’Azov, è stato invece bloccato dagli ucraini, che ancora oggi resistono. Per quanto possibile le forze russe hanno cercato di evitare di entrare nei grossi centri abitati, preferendo inglobarli nella loro avanzata per evitare di impantanarsi in pesanti e sanguinosi combattimenti urbani: in città, infatti, chi difende ha la superiorità tattica perché in grado di azzerare il vantaggio numerico e tecnologico del nemico con tecniche di guerriglia che sfruttano il reticolo stradale, quello fognario e i palazzi. Anche il supporto aereo risulta difficoltoso per la difficoltà di individuare i bersagli.
L’avanzata russa ha proceduto a rilento rispetto a quanto preventivato per la crescente resistenza ucraina, organizzata su reparti mobili con tattiche più simili alla guerriglia, che hanno utilizzato Atgm (Anti Tank Ground Missile) di nuova generazione forniti dall’occidente come gli NLAW e i Javelin, e anche per le difficoltà date dalla scarsa preparazione logistica, dalla preparazione insufficiente di alcuni reparti (presumibilmente anche per via dei coscritti), e dalla corruzione dei comandanti: diversi mezzi sono stati visti abbandonati perché “in panne” per guasti o addirittura per mancanza di carburante. Del resto i problemi meccanici di alcuni veicoli di origine sovietica, come i Btr-80, sono ben noti.
Le colonne russe dirette verso Sumy, oltrepassata la città, hanno quindi deviato verso occidente tra sabato 26 e domenica 27, per cercare di unirsi a quelle che, passando per l’area di esclusione di Chernobyl, hanno cercato di raggiungere la capitale. Parallelamente, data la resistenza a Mariupol, le truppe dalla Crimea hanno puntato decisamente su Melitopol, in cui sono già entrate il 26 febbraio. Unendosi ai fanti di marina sbarcati sulla costa poco distante, hanno poi decisamente puntato verso Mariupol per circondarla.
Sempre dalla Crimea, i corazzati e la fanteria meccanizzata russa hanno iniziato a puntare verso la città di Kherson, che è stata conquistata nella mattina del 2 marzo. Tra domenica 27 e lunedì 28 la Russia ha leggermente rimodulato il suo dispositivo militare facendo affluire più truppe (ad esempio i ceceni che sono stati visti di rinforzo sul fronte di Kiev) e aprendo l’avanzata a nord della repubblica separatista di Luhansk. Stimiamo che, al 2 marzo, Mosca abbia impiegato all’incirca il tra il 40 e il 60 percento delle truppe disponibili, .
Nelle ore in cui stiamo scrivendo sembra che un’offensiva sia in corso dalla repubblica di Luhansk verso nordovest per cercare di collegarsi alle truppe che scendono dalla direttrice di Kharkiv, che è attualmente circondata e sotto pesanti bombardamenti che durano dalla notte tra domenica e lunedì. Bombardamenti sono stati effettuati anche nella regione di Zhytomyr, e sembra che le truppe russe siano penetrate in territorio ucraino più a ovest della regione di Kiev, probabilmente per cercare di bloccare i rifornimenti diretti verso la capitale.
Quanto vi avevamo anticipato prima del conflitto in merito al possibile obiettivo di un attacco russo, si sta sempre più concretizzando nel corso del conflitto: lo scopo di Mosca è attestarsi lungo la linea del fiume Dnepr, puntare su Kiev per rovesciare il governo, chiudere il Mare d’Azov in modo da avere continuità territoriale tra la Crimea e la Federazione, e assicurarsi una fascia di sicurezza costiera lungo tutto il Mar Nero sino alla Romania.
Il fronte marittimo
Il terzo fronte, quello del Mar Nero, è stato in una prima fase meno considerato nella cronaca bellica. Il motivo di base è che qui l’Ucraina non poteva e non ha opposto quella resistenza che invece si è dimostrata più forte sulla terraferma. La Flotta del Mar Nero, elemento cardine della Marina russa, è sempre stato in vantaggio (e di gran lunga) sulla residua Marina ucraina del post-2014. E quindi è sembrato abbastanza facile per Mosca raggiungere rapidamente la supremazia navale nel Mar Nero. Impossibile dunque aspettarsi battaglie navali quando la sproporzione di forze era già evidente prima dell’inizio della campagna d’aggressione contro Kiev.
La consapevolezza dei propri mezzi non ha però evitato che l’attenzione messa in campo dalla Russia per raggiungere l’obiettivo della supremazia navale. Settimane prima dell’inizio dell’operazioni militari in Ucraina, diverse navi della Flotta del Baltico e del Pacifico avevano preso la rotta del Mar Nero per esercitazioni che poi si sono rivelate il preludio alla guerra. Sei navi d’assalto anfibio erano già arrivate in quello specchio d’acqua da diversi giorni (Minsk, Korolev, Kaliningrad, Georgy Pobedonosets, Olenegorsky Gornyak e Pyotr Morgunov). Alle unità di superficie, si è unito anche un sottomarino classe Kilo.
Movimenti che in ogni caso fanno capire, come scrivevamo su questa testata, l’importanza relativa del blocco delle navi militari negli Stretti turchi da parte del governo di Ankara. Di fatto la Flotta del Mar Nero, insieme a unità di quella del Baltico e di quella del Pacifico, è in pieno controllo di quello specchio d’acqua. E le navi rimaste lontane dalle proprie basi possono comunque fare rientro, almeno per il momento, in base alle clausole della Convenzione di Montreux che regola il passaggio del Bosforo.
Sebbene qualcuno avesse più volte proposto lo scenario di uno sbarco anfibio, diversi analisti avevano già smentito l’ipotesi – almeno a livello iniziale – per due ragioni: difficoltà della costa e scarsità dei mezzi a disposizione. Le unità da sbarco sono troppo poche per compiere operazioni in grado di aprire davvero un altro fronte di guerra, dal mare alla terra. E questo si è manifestato anche col fatto che, per ora, notizie più o meno confermate di sbarchi sono arrivate solo dalle spiagge vicino Mariupol e una volta giunte le forze via terra dalla Crimea. Mentre a Odessa non è avvenuto ancora niente di tutto questo. Per la città sul Mar Nero occidentale pesa poi la distanza dalla linea dell’avanzata russa, che significa appunto il distacco con i rinforzi dello sbarco. Le truppe sbarcate rimarrebbero in balia delle forze ucraine, perché la prima base per imbarcare nuove truppe, in Crimea, sarebbero distante centinaia di miglia. Questioni fondamentali cui si aggiunge, spiegano esperti dello United States Naval Institute, la differenza di addestramento dei marines russi rispetto ad esempio a quelli americani: i primi sarebbero formati per compiti di controllo o per operazioni dietro le linee nemiche, non per attacchi su vasta scala e assalti.
Le prime giornate di guerra si sono quindi contraddistinte per un utilizzo della flotta soprattutto di supporto. I video hanno mostrato diversi lanci di missili provenire da sud rispetto alle località più vicine alla Crimea, e lo stesso è valso per bombardamenti a Odessa e verso Mariupol e dintorni che hanno avuto come primo obiettivo la distruzione delle basi e dei porti e che nel tempo si sono poi estese anche alle aree del centro abitato, specie nella città dell’est dell’Ucraina. Dopo alcuni giorni, la chiusura del Mar d’Azov si è concretizzata in modo più netto con le informazioni anche di uno sbarco che dovrebbe essere avvenuto non lontano da Mariupol. Non si registrano invece lanci da parte delle batterie antinave ucraine, che dovrebbero possedere gli “indigeni” Neptune. Nonostante la portata massima di circa 300 chilometri, che avrebbe quindi dovuto farli attivare specie nel Mar d’Azov, non sono ancora giunte informazioni confermate dell’uso di questi sistemi.
Un’altra operazione, avvenuta però a ovest, è stata la conquista della cosiddetta Isola dei Serpenti, Zmiinyi in ucraino. L’isola, a ridosso delle acque rumene, può sembrare irrilevante, tuttavia è uno snodo centrale per due ragioni: da lì si pul controllare il traffico mercantile verso Odessa, stando inoltre a ridosso della ZEE rumane, quindi già in acque Nato; inoltre, avere quell’isolotto significa sfruttarla come base sia per un’eventuale attacco a Odessa sia per eventuali lanciatori di missili. Scenari che comunque non vanno sottovalutati. Secondo l’esperto H. I. Sutton, al bombardamento dell’isola avrebbero partecipato l’incrociatore Moskva, ammiraglia della Flotta del Mar Nero, e il Vasiliy Bykov. La caduta dell’isola – su cui si è innestata immediatamente la lotta tra la notizia dei 13 eroi caduti rifiutandosi di cedere le armi e le decine che invece si sarebbero arresi secondo i russi – è stata in ogni caso per ora l’unica operazione in cui è stata coinvolta esclusivamente al flotta.
Dall’Hybrid Warfare al conflitto aperto
Il conflitto che sta avendo luogo in Ucraina è stato accuratamente preparato nel corso di mesi, ma sarebbe meglio dire anni se si guarda alla costante e meticolosa militarizzazione della penisola di Crimea. Giova ricordare che sebbene durante un conflitto armato ci possano essere operazioni rientranti nel concetto più grande di guerra ibrida (Hybrid Warfare), il conflitto in sé non può essere definito “guerra ibrida”.
L’Hybrid Warfare prevede l’uso delle risorse militari convenzionali solo come ultima ratio, e solo quando tutte le operazioni diverse da quelle paramilitari e non militari non hanno ottenuto il risultato sperato. La guerra ibrida, infatti, prevede tutta una serie di provvedimenti di carattere economico, propagandistico, sociale, cibernetico e in alcuni casi, ma non sempre, l’utilizzo di formazioni irregolari, paramilitari, o proxy per cercare di sovvertire l’ordine costituito di un altro Paese. L’Hybrid Warfare moderna si attua, possiamo dire, a 360 gradi ma le operazioni militari convenzionali, ovvero come quella a cui stiamo assistendo, sono già oltre la guerra ibrida, se pur possano vedere, come accennato, altri elementi che vi rientrano: un attacco ai sistemi informatici avversari durante il conflitto (o prima), ovvero di Cyber Warfare, è parte della Hybrid Warfare ma non è Hybrid Warfare.
La stessa considerazione vale per le operazioni di disinformazione, mascheramento, Psyop che vengono effettuate sia in tempo di pace che in guerra. Troppo facilmente si utilizza “guerra ibrida” per qualsiasi operazione messa in atto dai russi, ma come detto così non è, e gli stessi russi hanno solo personalizzato e attualizzato i concetti di Hybrid Warfare che erano già presenti da decenni.
LORENZO VITA
PAOLO MAURI
Guerra in Ucraina, Zelensky: «I soldati russi sono bambini confusi e usati». Il presidente Zelensky nella notte ha assicurato una resistenza feroce da parte dei suoi uomini contro l'invasore russo. «Non avranno pace, li cacceremo». Il Dubbio il 3 marzo 2022.
«Ovunque andranno, saranno distrutti. Qui non avranno calma, non avranno cibo, non avranno un solo momento di tranquillità. Gli occupanti riceveranno solo una cosa dagli ucraini: la resistenza. Una resistenza feroce. Una resistenza tale che ricorderanno per sempre che non rinunciamo a ciò che è nostro, che ricorderanno cos’è una guerra patriottica». Lo afferma il presidente ucraino Volodimir Zelensky in un nuovo messaggio tv.
«Il nostro esercito sta facendo di tutto per spezzare completamente il nemico. Quasi 9.000 russi sono stati uccisi in una settimana. A Nikolaevsk, gli occupanti sono costretti a usare decine di elicotteri per raccogliere i loro morti e feriti – 19 e 20 anni. Cosa hanno visto nella loro vita se non questa invasione? Ma la maggior parte di loro sono lasciati dappertutto. L’Ucraina non vuole essere coperta dai corpi morti dei soldati. Andate a casa. Con tutto il vostro esercito. Dite ai vostri ufficiali che volete vivere. Che non volete morire ma vivere. Dobbiamo fermare la guerra e ristabilire la pace il più presto possibile».
«Sono convinto – conclude Zelensky – che se sono arrivati da qualche parte, allora sarà temporaneamente. Li cacceremo via. Con disonore. Come quella gente comune che scaccia gli occupanti dai negozi di alimentari dove i soldati russi vanno a cercare cibo e qualcosa da mangiare. Questi non sono guerrieri di una superpotenza. Sono bambini confusi che sono stati usati. Portateli a casa».
Gabriele Carrer per formiche.net il 2 marzo 2022.
L’inaspettata resistenza ucraina, i problemi di rifornimento di carburante, le carenze di cibo e il morale molto basso: questi sono gli elementi che, secondo gli Stati Uniti, hanno reso la guerra russa all’Ucraina più difficile di quanto le autorità di Mosca avevano preventivato.
Alcune unità “si stanno arrendendo, a volte senza combattere”, e “molti” soldati non sono “mai stati in combattimento prima”, ha spiegato un alto funzionario del Pentagono in un punto con la stampa. “Alcuni di loro, crediamo, non erano nemmeno stati informati che sarebbero andati a combattere”.
Il funzionario non ha commentato né quanti siano diffuse queste battute d’arresto sul campo di battaglia né l’origine di queste valutazioni.
Può essere human intelligence (Humint): infatti, non si può escludere che gli Stati Uniti abbiano una fonte interna al Cremlino (nel 2017 la Cia decise di esfiltrare la sua principale fonte dentro il governo russo per paura che l’allora presidente Donald Trump ne rivelasse l’identità all’omologo russo Vladimir Putin – potrebbe non essere stata l’unica); oppure, che abbiano ricevuto informazioni “umane” da intelligence alleate. In ogni caso, quella Humint è l’ipotesi più probabile dietro la forza con cui, già in autunno, i servizi segreti di Stati Uniti e Regno Unito lanciavano avvertimenti piuttosto chiari sull’invasione russa.
Ma nel caso delle informazioni sulla situazione sul campo è probabile, come ha osservato il New York Times, che l’origine sia “un mosaico d’intelligence che comprende le dichiarazioni dei soldati russi catturati e le intercettazioni delle comunicazioni”. Ovverosia le attività di signal intelligence (Sigint), che potrebbero essere state effettuate non soltanto sulla Russia ma anche sui suoi alleati a conoscenza dei piani d’invasione e/o coinvolti (come la Bielorussia).
Ma grazie all’intelligence su fonti aperte (Osint), che sta giocando un ruolo fondamentale in questo conflitto, possiamo ragionevolmente supporre che queste informazioni sulla situazione sul campo nascano da alcune imprudenze delle forze russe impegnate in quella che Mosca definisce un’“operazione speciale” – rifiutando l’uso di parole come guerra e invasione.
Pesa la “mancanza di supporto logistico”, ha spiegato la società privata d’intelligence britannica ShadowBreak. Così, “per la prima volta in un conflitto moderno, le forze regolari russe comunicano senza modalità digitale”, cioè in analogico, “rendendole completamente udibili da tutti”. Fanno affidamento a dispositivi civili, come sembra confermare questa foto diffusa dalla Difesa ucraina.
ShadowBreak ha lavorato sulle comunicazioni con esperti e traduttori arrivando a dettagliare sia i piani russi di attacco su civili (di “prove di crimini di guerra” ha parlato Samuel Cardillo, fondatore di ShadowBreak, al Telegraph) sia i tentativi di disturbo per interrompere le comunicazioni e bloccare le capacità di coordinamento.
“Rapporti di perdite, feriti… si può sentire tutto. Anche le imprecazioni contro la propria squadra, come in questa registrazione”, scrivono gli analisti su Twitter mettendo a disposizione di tutti diversi audio. In alcuni, si sentono soldati russi al fronte che piangono o che si insultano a vicenda, a dimostrazione del morale basso.
“Non hanno la minima idea di dove stiano andando e di come comunicare correttamente tra loro”, ha spiegato Samuel Cardillo, fondatore di ShadowBreak, al Telegraph. La società ha ascoltato jet da combattimento, elicotteri, carri armati, artiglieria, missili balistici pesanti “che parlano in analogico perché non tutte le unità hanno metodi di comunicazione digitale. È una vulnerabilità enorme per la Russia in un’operazione del genere. È pazzesco”, ha aggiunto.
Ed ecco la risposta che cercavamo all’inizio di questo articolo: come fanno le intelligence occidentali a dare così tanti dettagli sulla situazione delle truppe russe sul campo? “L’intelligence è l’intelligence, se un civile ha accesso a essa, allora immagino che lo facciano gli aerei della Nato o gli agenti del Sbu (il servizio di sicurezza ucraino)”, ha spiegato Cardillo.
Anticipazioni da "Oggi" il 2 marzo 2022.
«La donna in genere ha un’idea meno muscolare dei problemi. Non che sia debole, ma forse è più portata a insistere fino all’ultimo sulla diplomazia». In occasione dell’8 marzo Lilli Gruber, giornalista e conduttrice di Otto e mezzo, intervistata da Gian Antonio Stella per il settimanale Oggi in edicola da giovedì 3 marzo, fa un bilancio del ruolo delle donne, anche in tempi di guerra.
«Questa guerra arriva in un momento difficilissimo. Ma che sia la pandemia, l’emergenza climatica o la guerra in Ucraina vinceremo solo se donne e uomini saranno in trincea insieme».
Nell’intervista, Gruber parla anche del peso diplomatico che Angela Merkel, cancelliera tedesca tra il 2005 e il 2021, avrebbe potuto avere nel dialogo con Putin: «(Merkel) aveva un grande peso e conosceva l’Est europeo. C’era cresciuta dentro. L’aveva visto cambiare e aveva contribuito a cambiarlo. Poteva parlare con Putin in russo. Faccia a faccia. Non è un dettaglio da poco».
Dagotraduzione dal Daily Mail il 2 marzo 2022.
Sono scene strazianti che speravamo di non rivedere mai più in Europa. Rannicchiati insieme su panchine numerate, con la paura e l’apprensione negli occhi, questi bambini della regione di Donetsk sono stati guidati dai militari mentre la guerra è esplosa in tutta l'Ucraina.
Nelle immagini che hanno riportato alla memoria il Blitz, gli alunni delle scuole elementari sono stati condotti in fila indiana in un rifugio antiaereo sotterraneo mentre si preparavano per un assalto delle forze di Vladimir Putin.
Troppo piccoli per arrampicarsi sulle sporgenze del rifugio, molti dei bambini della scuola numero uno nella città di Druzhkivka hanno dovuto essere issati dagli adulti. Lì si sono accovacciati, le braccia piegate intorno alle ginocchia, in attesa del loro destino. Sono scene che potrebbero diventare più comuni dopo l'invasione su vasta scala di ieri.
Le esercitazioni aeree nella scuola si svolgono normalmente due volte l'anno, secondo la BBC che ha catturato il filmato. Ma mercoledì c'è stato un esercizio extra di emergenza.
A Kharkiv, la seconda città più grande del paese, i bambini hanno imparato a conoscere i giubbotti antiproiettile e gli esplosivi. Hanno anche praticato esercitazioni di evacuazione e primo soccorso che, secondo lo specialista della difesa Oleksandr Shevchuk, avrebbero aiutato a prevenire che «i bambini venissero feriti o, Dio non voglia, uccisi».
Ha aggiunto: «Abbiamo lasciato che provassero le nostre uniformi, i giubbotti antiproiettile e i caschi. Abbiamo mostrato loro cosa possono essere gli oggetti esplosivi, in modo che possano diventare consapevoli delle situazioni che possono capitare loro».
Anche quattro stazioni della metropolitana di Kiev vengono trasformate in rifugi antiaerei mentre la capitale si prepara ancora una volta alla violenza.
Petronilla Carillo per "Il Messaggero" il 2 marzo 2022.
«Diceva che mi voleva bene come si vuole bene a un padre... Ho visto quanto mi voleva bene, mi ha ammazzato perché mi ha tolto la cosa più importante che avevo, mia figlia Anna».
Ettore Borsa è stato l'unico della sua famiglia a vedere il corpo senza vita di Anna all'interno del negozio di parrucchiere, il Salone Sica di Pontecagnano, presso il quale la ragazza lavorava e dove è stata ammazzata dalla mano dell'uomo che diceva di amarla, Alfredo Erra.
È stato lui, il padre, a scagliarsi contro tutti, quando l'hanno portata via cadavere, nel disperato tentativo di togliere dalle mani dei necrofori quella bara in acciaio. Ma Anna non tornerà più a casa.
L'ultima della famiglia a vederla ancora in vita è stata la mamma: era appena andata via dal negozio quando Alfredo Erra è arrivato armato di pistola. Il giovane, quarantenne, non riusciva a sopportare il peso della rottura di quella relazione durata circa tre anni. Erano otto mesi che non erano più coppia, tra alti e bassi, ricongiungimenti, allontanamenti, violenze, stalkeraggi.
Ucraina-Russia, le ultime notizie sulla guerra: oggi i negoziati, l’Aia indaga per crimini di guerra russi. Lorenzo Cremonesi, Francesco Battistini, Andrea Nicastro, Marta Serafini, Marco Imarisio, Paolo Foschi su Il Corriere della Sera il 3 Marzo 2022.
Le ultime notizie sulla guerra, in diretta: Russia e Ucraina oggi si incontrano per negoziati in Bielorussia; ieri tensione per sorvolo di aerei russi sulla Svezia.
• La guerra è all’ottavo giorno. Dopo i pesanti bombardamenti delle ultime 24 ore su Kiev e sulle principali città, oggi in Bielorussia le delegazioni di Kiev e Mosca riprendono i negoziati: i russi sarebbero disponibili a mettere il cessate il fuoco, anche se non è chiaro a quali condizioni.
• La Corte penale internazionale ha intanto annunciato l’apertura di un’inchiesta per presunti crimini di guerra, mentre l’assemblea generale dell’Onu, con soli cinque voti contrari e 35 astenuti, ha approvato una risoluzione contro la Russia.
•Dopo la caduta della città di Kherson, adesso la grande paura è arrivata anche a Kiev, che si prepara a resistere all’attacco delle truppe russe di terra. Situazione drammatica anche a Mariupol, ormai circondata all’esercito di Mosca e rimasta senza luce e acqua. Mosca invece sembra tornata indietro agli anni della cortina di ferro: ci sono code alle farmacie, lasciare il Paese è sempre più difficile e il clima si fa sempre più cupo.
• Il Corriere ha avviato una newsletter speciale e una serie di podcast sulla guerra in Ucraina. Qui le foto del giorno. Qui tutti i video dal fronte. Qui sotto, le notizie in diretta.
Ore 20.08 - Macron: «Putin ha scelto la guerra da solo, vertice straordinario dei leader a Bruxelles il 10 e 11 marzo»
« Il presidente russo Vladimir Putin «ha scelto la guerra da solo e in modo deliberato, rinnegando i suoi impegni. Questa guerra non è un conflitto fra Nato e Occidente da una parte e Russia dall’altra» ha detto il presidente francese Emmanuel Macron parlando alla nazione in diretta tv. «I prossimi giorni saranno ancora più duri per l’Ucraina», ha aggiunto il presidente che ha voluto rendere omaggio al popolo ucraino, al suo coraggio e al suo presidente Volodymyr Zelenski, «che è alla testa del suo popolo con il volto dell’onore, della libertà, del coraggio».
Il presidente ha anche annunciato che il 10 e 11 marzo ci sarà un vertice straordinario dei leader europei a Versailles.
Ore 20.10 - Quattro caccia russi violano spazio aereo Svezia
Quattro caccia russi hanno violato lo spazio aereo della Svezia. Lo riferiscono fonti militari svedesi
Ore 20.44 - Delegazione Kiev si dirige nella zona dei colloqui
La delegazione di Kiev incaricata di condurre i negoziati con la parte russa per la fine della crisi ucraina si sta dirigendo verso Belovezhskaya Pushcha per un secondo round di colloqui. Lo rende noto l’ufficio del presidente Zelensky.
Ore 21.02 - Blinken: «La guerra nucleare non si vince né si combatte»
«La guerra nucleare non può essere vinta da nessuno e non deve essere combattuta» ha detto il segretario di stato Usa Antony Blinken. Al momento, ha precisato, gli Usa «non vedono il motivo» per cambiare la postura nucleare, dopo che Vladimir Putin ha messo in allerta le forze nucleari.
Ore 21.07 - Kherson è caduta; l’esercito si è ritirato
Kherson, nell’Ucraina meridionale, è caduta in mano alle forze russe ed è la prima grande città a passare sotto il controllo di Mosca dall’inizio della guerra. Lo riferisce il New York Times citando il sindaco, Igor Kolykhaev. «La città è circondata, l’esercito ucraino qui non c’è». Le forze ucraine si sono ritirate dalla città verso Mykolaiv, a nord-ovest, ha spiegato Kolykhaev. Kherson, città di circa 300.000 abitanti vicino al Mar Nero, a nord-ovest della penisola di Crimea, è considerata strategica perché consentirebbe ai russi di controllare una parte più ampia della costa meridionale dell’Ucraina e di spingersi a ovest verso Odessa, importante citto’ portuale. Il sindaco ha riferito che un gruppo di circa 10 ufficiali russi armati, tra cui il comandante delle forze che attaccano la città, è entrato nell’edificio del Comune. Kolykhaev è stato informato che i russi stanno progettando di istituire una nuova amministrazione simile a quella delle due regioni separatiste orientali di Donetsk e Lugansk.
Kherson, la città presa dai russi
Ore 21.07 - Attacco missilistico vicino la stazione di Kiev
Attacco missilistico nell’area della stazione ferroviaria, a Kiev. I missili che avevano come bersaglio il ministero della difesa sono stati intercettati ma alcuni frammenti sono caduti vicino la stazione. Un operatore delle ferrovie conferma l’attacco, scrive il New York Times: la stazione era affollata per via dell’evacuazione.
Ore 23.19 - Stati Uniti, consegnate centinaia di missili antiaerei Stinger all’Ucraina
Sono stati consegnati negli ultimi giorni, di cui oltre 200 lunedì. Lo hanno riferito alla Cnn un funzionario statunitense e una fonte del Congresso. All’inizio di quest’anno gli Stati Uniti hanno dato il via libera ai paesi baltici tra cui Lituania, Lettonia ed Estonia per l’invio in Ucraina di armi di fabbricazione americana, compresi gli Stinger.
Ore 23.55 - Banca Mondiale blocca tutti i programmi in Russia e Bielorussia
«In seguito all’invasione russa dell’Ucraina e alle ostilità contro il popolo ucraino, la Banca mondiale ha fermato tutti i suoi programmi in Russia e Bielorussia con effetto immediato». Lo comunica in una nota la stessa banca, precisando di non aver più approvato alcun nuovo prestito o investimento in Russia dal 2014, anno dell’annessione della Crimea. E nessun prestito alla Bielorussia dopo le elezioni presidenziali contestate dell’agosto del 2020.
Ore 23.59 - Blinken: guerra preceduta da campagna di disinformazione dei russi
«L’invasione della Russia è stata premeditata e preceduta da una campagna di disinformazione che continua le sue bugie destinate a creare confusione e divisione ma il mondo è #UnitedWithUkraine», scrive su Twitter il Segretario di Stato Usa Antony Blinken. «Gli Stati Uniti si uniscono con orgoglio alla presidenza della Freedom Online Coalition nel denunciare la disinformazione e promuovere la democrazia».
Giovedì 3 marzo Ore 0.01 - Morto in Ucraina il primo membro della missione di monitoraggio dell’Osce
Maryna Fenina, ucraina di 45 anni, è rimasta uccisa in un bombardamento a Kharkiv. Lo comunica l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, secondo cui Fenina è morta mentre portava degli aiuti alla sua famiglia «in una città che è diventata una zona di guerra».
Ore 0.13 - Corte penale internazionale apre un’inchiesta su presunti crimini di guerra
Il pubblico ministero della Corte penale internazionale ha aperto un’indagine sulla situazione in Ucraina per indagare su presunti crimini di guerra commessi dalla Russia. Lo si apprende da un comunicato della Corte. Il pubblico ministero della Corte penale internazionale Karim Khan ha annunciato l’«immediata apertura» di un’indagine sulla situazione in Ucraina, dove sarebbero stati perpetrati crimini di guerra, dopo aver ricevuto il via libera da 39 Stati parte della Corte penale internazionale, tra cui l’Italia. «Ho appena informato la presidenza della Corte penale internazionale della mia decisione di aprire immediatamente un’indagine sulla situazione» in Ucraina, ha detto in un comunicato. «Il nostro lavoro di raccolta delle prove - ha aggiunto -è iniziato».
Ore 0.25 - Uomo d’affari russo dagli Usa mette taglia da un milione di dollari su Putin
Taglia da un milione di dollari sulla testa di Vladimir Putin. A offrirla è un imprenditore russo residente negli Stati Uniti, Alex Konanykhin, che in un post su Facebook ha scritto: «Prometto di ricompensare con un milione di dollari gli ufficiali che, nell’adempimento del loro dovere costituzionale, arresteranno Putin come criminale di guerra in base al diritto russo e internazionale».
Ore 0.35 - Allarme antiaereo a Kiev
Torna a suonare l’allarme antiaereo a Kiev, con i residenti invitati a recarsi presso il rifugio più vicino. Lo riferisce Kyiv Independent, aggiungendo che una forte esplosione è stata udita nella capitale.
Ore 1.07 - Kiev, esplosioni in centro e vicino alla stazione della metropolitana
Quattro esplosioni sono state udite a Kiev, poco dopo che è scattato l’allarme aereo. Le prime due nel centro, altre due vicino alla stazione della metropolitana Druzhby Narodiv. Lo riporta il Kyiv Independent.
Ore 1.15 - Biden: voto Onu mette a nudo l’isolamento di Putin
«Mi congratulo con gli Stati membri delle Nazioni Unite per aver tenuto questa sessione storica. Il voto di oggi mette a nudo l’isolamento di Putin». Lo ha detto il presidente Usa Joe Biden in un comunicato sulla risoluzione adottata dall’Assemblea straordinaria delle Nazioni Unite che a schiacciante maggioranza ha condannato l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. «Il mondo - sottolinea Biden - sta rifiutando le bugie della Russia. Mosca è responsabile delle devastanti violazioni dei diritti umani e della crisi umanitaria internazionale in Ucraina. Non c’è spazio per scuse o equivoci. La colpa è della Russia».
Ore 1.17 - Borse: Tokyo apre in rialzo sulla scia di Wall Street
L’indice di riferimento Nikkei 225 è in crescita dell’1,03 per cento o 271,20 punti a 26.664,23 nei primi scambi, mentre il più ampio indice Topix è aumentato dell’1,29 per cento o 24,02 punti a 1.883,96.
Ore 1.37 - Toyota sospende le attività nella fabbrica di San Pietroburgo
Toyota annuncia la sospensione delle operazioni nella sua unica fabbrica in Russia e ha smesso di spedire veicoli nel paese, citando «interruzioni della catena di approvvigionamento» legate all’invasione russa dell’Ucraina. La casa automobilistica aggiunge che il suo stabilimento di San Pietroburgo ha prodotto circa 80.000 veicoli l’anno scorso, principalmente per il mercato russo e che rappresenta solo una frazione dei 10,5 milioni di veicoli prodotti nel mondo dal gruppo giapponese. «Toyota Motor Russia interromperà la produzione nel suo stabilimento di San Pietroburgo dal 4 marzo e ha fermato le importazioni di veicoli, fino a nuovo avviso, a causa di interruzioni della catena di approvvigionamento», ha detto la società in un comunicato. L’impianto di San Pietroburgo impiega circa 2.600 persone.
Ore 1.49 - Manifestano contro la guerra, 350 persone arrestate a San Pietroburgo
Lo riferisce il sito di monitoraggio locale OVD-Info. Da giovedì scorso almeno 7.615 persone sono state arrestate in Russia per le proteste.
Ore 2.01 - In una settimana un milione di profughi dall’Ucraina
«In appena sette giorni abbiamo assistito all’esodo di un milione di profughi dall’Ucraina verso i paesi vicini». Lo scrive su Twitter Filippo Grandi, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati.
Ore 2.29 - Petrolio sempre più caro, il Brent sopra i 116 dollari al barile
Continua sui mercati la corsa del prezzo del petrolio. I future sul Wti sono arrivati a quotare 113,03 dollari al barile con un incremento del 2,2%. Il Brent cresce del 3,3% a 116,63 dollari al barile.
Ore 3.13 - Kharkiv, colpite almeno tre scuole durante gli attacchi
Almeno tre scuole nella seconda città più grande dell’Ucraina, Kharkiv, sono state colpite da attacchi militari russi il primo marzo, secondo i video e le foto pubblicate sui social media. Lo scrive il sito della CNN che ha geolocalizzato e confermato l’autenticità dei video e delle foto. Una delle scuole si trova nel quartiere settentrionale di Saltivka; le altre due a poco più di un chilometro di distanza nel quartiere industriale nel sud-est della città. Le lezioni sono state sospese dall’inizio dell’invasione russa. Altri video e foto mostrano danni a una cattedrale e a una fila di negozi in città.
Ore 3.40 - Israele all’Onu: invasione russa grave violazione del diritto internazionale
In un breve discorso davanti all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, la vice ambasciatrice israeliana all’Onu Noa Furman ha definito l’invasione russa dell’Ucraina «una grave violazione del diritto internazionale», invitando Mosca «a dare ascolto agli appelli della comunità internazionale per fermare l’attacco e rispettare l’integrità territoriale e la sovranità dell’Ucraina». «Dati i nostri profondi legami con entrambe le parti - ha aggiunto la rappresentante d’Israele - siamo disposti a contribuire agli sforzi diplomatici, se richiesto, come abbiamo cercato di fare nelle ultime due settimane».
Ore 4.30 - Il ministero dell’Istruzione russo annuncia una lezione sulla guerra
Il ministero dell’Istruzione russo (tradotto anche come ministero dell’Illuminismo) ha annunciato che trasmetterà oggi in streaming una «Lezione Aperta» per spiegare perché «la missione di liberazione in Ucraina è una necessità»: lo riporta su Twitter il Kyiv Independent. La «lezione» sarà trasmessa a mezzogiorno ora di Mosca (le 10.00 in Italia).
Ore 5.05 - Canada, sanzioni contro i manager di Gazprom e Rosneft
Il Canada impone nuove sanzioni alla Russia in risposta all’invasione dell’Ucraina: il governo di Ottawa, riporta la Cnn, ha annunciato misure contro 10 persone chiave di due compagnie energetiche russe, la Rosneft e la Gazprom. Le «misure mirano ad aumentare la pressione sulla leadership russa per porre fine alla sua violazione della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina», spiega il ministero degli Esteri in un comunicato. Le nuove sanzioni entreranno in vigore nei prossimi giorni, aggiunge la nota.
Ore 5.35 - Zelensky: i russi troveranno solo una resistenza feroce
«Ovunque andranno, saranno distrutti. Qui non avranno calma, non avranno cibo, non avranno un solo momento di tranquillità. Gli occupanti riceveranno solo una cosa dagli ucraini: la resistenza. Una resistenza feroce. Una resistenza tale che ricorderanno per sempre che non rinunciamo a ciò che è nostro, che ricorderanno cos’è una guerra patriottica», lo afferma il presidente ucraino Volodimir Zelensky in un nuovo messaggio tv. «Sì, per noi ucraini questa è una guerra patriottica. Sappiamo come iniziano le guerre patriottiche e sappiamo come finiscono per gli invasori. il nostro esercito sta facendo di tutto per spezzare completamente il nemico. Quasi 9.000 russi sono stati uccisi in una settimana. A Nikolaevsk, gli occupanti sono costretti a usare decine di elicotteri per raccogliere i loro morti e feriti - 19 e 20 anni. Cosa hanno visto nella loro vita se non questa invasione? Ma la maggior parte di loro sono lasciati dappertutto. L’Ucraina non vuole essere coperta dai corpi morti dei soldati. Andate a casa. Con tutto il vostro esercito. Dite ai vostri ufficiali che volete vivere. Che non volete morire ma vivere. Dobbiamo fermare la guerra e ristabilire la pace il più presto possibile. Li cacceremo via. Con disonore. Come quella gente comune che scaccia gli occupanti dai negozi di alimentari dove i soldati russi vanno a cercare cibo e qualcosa da mangiare. Questi non sono guerrieri di una superpotenza. Sono bambini confusi che sono stati usati. Portateli a casa».
Ore 5.48 - Anonymous: servizi segreti russi hanno allertato Ucraina su complotto per uccidere Zelensky
I servizi segreti russi (Fsb) hanno fatto trapelare informazioni che hanno allertato l’Ucraina di un complotto per assassinare il presidente Volodymyr Zelenskiy: lo scrive in un tweet il gruppo di hacker Anonymous. «Informazioni trapelate dall’Fsb russo hanno allertato l’Ucraina di un complotto per l’omicidio del presidente (Volodymyr, ndr) @ZelenskyyUa. Ora, possiamo aspettarci una lotta di potere interna al Cremlino per rovesciare il regime di Putin. Nel frattempo, continuiamo con gli attacchi», recita il tweet pubblicato dal Guardian.
Ore 6.26 - Usa: la Russia ha lanciato guerra totale alla verità, ha bloccato i giornali indipendenti
Gli Stati Uniti hanno accusato la Russia di aver lanciato una «guerra totale alla libertà dei media e alla verità» bloccando le testate giornalistiche indipendenti e impedendo ai russi di accedere alle notizie sull’invasione dell’Ucraina. Lo ha affermato in un comunicato il Dipartimento di Stato americano, secondo quanto riporta il Guardian. «Il governo russo sta anche limitando le piattaforme Twitter, Facebook e Instagram su cui decine di milioni di cittadini russi fanno affidamento per accedere a informazioni e opinioni indipendenti», recita la nota ricordando che i russi usavano i social media anche per connettersi tra loro e con il mondo esterno.
Ore 6.29 - Washington a Putin: porre fine al bagno di sangue
Il Dipartimento di Stato americano ha invitato il presidente russo Vladimir Putin e il governo di Mosca a «porre fine a questo bagno di sangue» immediatamente e a ritirare le truppe dall’Ucraina: lo scrive lo stesso Dipartimento in un comunicato, secondo quanto riporta il Guardian.
Ore 6.32 - Ambulanze militari russe portano i soldati feriti in Bielorussia
Una fila di sette ambulanze militari russe, grandi come un autobus, i cui finestrini sono oscurati da tende grigie, si è fermata all’ingresso posteriore dell’ospedale principale di Mazyr, in Bielorussia, a 48 chilometri dal confine con l’Ucraina, trasportando i feriti dal fronte. Residenti e medici hanno raccontato che c’è un flusso costante di soldati russi feriti nei feroci combattimenti intorno a Kiev.
Ore 6.56 - Bombardamenti a Sumy, colpita l’università militare
Le forze russe hanno bombardato nella mattinata un edificio della facoltà militare dell’università statale di Sumy, città nord-orientale dell’Ucraina. Lo riferisce il capo dell’amministrazione militare regionale di Sumy, Dmytro Zhyvytsky, ripreso su Twitter da Kyiv Independent.
Ore 7.00 - Ma dov'è il convoglio militare russo che sta andando a Kiev?
Da giorni si ha notizia di un convoglio militare dell'esercito russo, lungo oltre 60 chilometri, diretto verso Kiev.
Il convoglio non avrebbe compiuto alcun progresso significativo nell'arco delle ultime 48 ore, avanzando soltanto di una manciata di chilometri, secondo quanto afferma il portavoce del Pentagono, John Kirby.
Come mai? E cosa significa?
Il portavoce del Pentagono ipotizza che le forze russe si siano raggruppate per valutare i progressi compiuti sino ad ora.
Di certo, la presenza di un colonna di mezzi alle porte di Kiev avrà un peso nei negoziati che riprendono oggi, in Bielorussia.
E il fatto che giorni se ne conosca l'ubicazione, senza che la colonna sia messa sotto attacco, potrebbe indicare che Mosca ha la certezza di poter controllare i cieli.
Ore 7.15 - Un milione di profughi: il primo
(Marta Serafini, inviata a Leopoli, Ucraina) Il primo milione. «In soli sette giorni abbiamo assistito all’esodo di un milione di sfollati dall’Ucraina verso i paesi vicini», scrive su Twitter l’Alto commissario Onu per i rifugiati Filippo Grandi. «Per molti altri milioni di persone, all’interno dell’Ucraina, è tempo che le armi tacciano, in modo che possa essere fornita assistenza umanitaria salvavita». Il tema sarà anche al centro della visita del segretario di Stato Antony Blinken nei Paesi limitrofi all’Ucraina, in testa Polonia dove si concentra il maggiore flusso di ingresso.
Ore 7.50 - Il sequestro dello yacht più grande del mondo
Le autorità tedesche, secondo quanto riporta il Guardian, avrebbero sequestrato lo yacht di Alisher Usmanov, miliardario russo. Il sequestro sarebbe avvenuto ad Amburgo.
Usmanov è nella lista dei soggetti colpiti dalle sanzioni dell'Unione europea.
Lo yacht, secondo Forbes, si chiama Dilbar, è lungo 156 metri, ha un valore di 600 milioni di dollari, e potrebbe essere il più grande al mondo per tonnellaggio.
Ore 8.00 - Il mondo che tifa per Putin
I Paesi che si sono astenuti al voto sulla risoluzione Onu che ha condannato l'invasione dell'Ucraina sono stati 35: tra loro ci sono Cina, India, Eritrea, Pakistan. Ma chi sono gli alleati della Russia di Putin? Federico Rampini ha scritto, qui, un'analisi che spiega come Pechino stia incassando un «regalo» strategico.
Ore 8.19 - ... e sempre più armi all'Ucraina
(Giuseppe Sarcina, corrispondente da a Washington) La Germania ha dato il via libera all'invio in Ucraina di altri 2.700 missili antiaerei. Due giorni fa il presidente Usa Joe Biden aveva annunciato che avrebbe dato ordine di intensificare «gli aiuti per la sicurezza», e ieri sera la Cnn ha rivelato che «centinaia di missili Stinger anti aerei» sono già stati inviati. Il Pentagono sta accelerando i tempi, approfittando delle difficoltà logistiche che, insieme alla resistenza ucraina, stanno frenando i russi. C’è il problema di come far arrivare armi e munizioni a Kiev. A quanto pare l’idea è diversificare i canali di ingresso: non solo Polonia, ma anche Ungheria e Romania. È un’operazione rischiosa, perché i convogli potrebbero essere colpiti dall’aviazione russa, con conseguenze imprevedibili nel confronto finora a distanza tra Usa, Nato e Russia.
Ore 8.30 - Sempre più soldi dall'Europa alla Russia...
Mentre l'Europa si trova a combattere quella che il ministro delle Finanze francese ha definito «una guerra finanziaria» a Mosca, e a inviare armi e aiuti all'Ucraina per contrastare l'invasione russa, si trova anche paradossalmente a versare 800 milioni di euro al giorno alla Russia — per pagare petrolio e gas che le tensioni sui mercati hanno spinto a quotazioni record. «Lo choc energetico della guerra tra la Russia e l’Ucraina si sta riversando sull’Europa come uno tsunami partito non appena il primo stivale russo ha calpestato il suolo ucraino», scrive Federico Fubini, qui. «Ora il continente e l’Italia sono alle prese con una cascata di implicazioni: economiche, finanziarie, ma anche politiche ed etiche, perché i Paesi dell’Ue si trovano di fatto a co-finanziare l’aggressione di Vladimir Putin a Kiev pagando a Mosca le forniture di gas, petrolio e carbone a prezzi esorbitanti in moneta forte e al riparo dalle sanzioni che essi stessi hanno appena stabilito».
Ore 8.33 - Moody's e Fitch declassano la Russia
Le agenzie di rating Fitch e Moody's hanno declassato la Russia nella categoria dei Paesi che rischiano di non poter rimborsare il debito. In particolare, Moody's ha abbassato il proprio giudizio sul debito a lungo termine da Baa3 a B3, mantenendolo sotto osservazione; Fitch ha abbassato il rating da BBB a B, con outlook negativo. Questi rating pongono il debito della Russia al livello «speculativo». Sul rischio di un default russo — mentre la Borsa di Mosca continua a rimanere chiusa — c'è l'analisi di Federico Fubini, qui.
Ore 8.34 — Le Paralimpiadi escludono atleti russi e bielorussi
I giochi paralimpici di Pechino, in partenza da domani, avevano dapprima accettato gli atleti dei due Paesi come «neutrali»; ora il consiglio di amministrazione del Comitato paralimpico internazionale (Ipc) ha deciso di rifiutare le iscrizioni agli atleti russi e bielorussi per i Giochi paralimpici invernali di Pechino 2022. Lo si legge in una nota del comitato. «Ciò significa che gli atleti paralimpici di questi paesi non potranno più partecipare ai Giochi che si apriranno il 4 marzo 2022», chiarisce il comunicato.
Ucraina - Russia, le news di oggi: violenti attacchi alle città, Zelensky promette una "resistenza feroce". Vittime tra la popolazione civile. Le delegazioni dei due Paesi dovrebbero incontrarsi di nuovo oggi, sul tavolo un eventuale cessate il fuoco. L'Unhcr: già un milione di sfollati. La Repubblica il 3 marzo 2022.
Le forze russe intensificano l'offensiva sulle città ucraine. In serata il sindaco di Kherson ha annunciato che la città è caduta nelle mani dei militari di Mosca. Mariupol sta per subire la stessa sorte. Kharkiv è martellata dai bombardamenti. Kiev continua ad essere bersagliata dai razzi. Secondo le autorità ucraine i civili uccisi in una settimana di guerra sono oltre duemila. L'Unhcr ha reso noto che gli sfollati sono già un milione. Scarseggiano acqua e viveri. Ma le forze armate e la popolazione continuano a resistere. E Mosca ammette di aver perso 500 uomini. Le delegazioni dei due Paesi dovrebbero incontrarsi di nuovo questa mattina per discutere di un eventuale cessate il fuoco. Ma gli sviluppi sul terreno non lasciano molto spazio all'ottimismo. Una nuova dura presa di posizione contro la guerra di Vladimir Putin da parte della comunità internazionale è arrivata dall'Assemblea generale dell'Onu. E la Corte penale internazionale ha aperto un'indagine su presunti crimini di guerra commessi dai russi.
00.10 Inchiesta della Corte dell'Aia su presunti crimini di guerra
La Corte penale internazionale ha ufficialmente avviato un'indagine su presunti crimini di guerra commessi dalla Russia in Ucraina. Lo ha annunciato il procuratore della Cpi, Karim A.A. Khan Qc, dopo che 39 Paesi, tra cui l'Italia, un numero mai così ampio, hanno sottoscritto la procedura di attivazione della Corte. Il lavoro di raccolta delle prove in Ucraina è già iniziato, ha detto il procuratore.
00.20 Usa consegnano centinaia di missili a Kiev
Gli Usa hanno consegnato "centinaia di missili Stinger antiaerei" all'Ucraina nelle ultime ore. Lo riferisce la Cnn citando fonti informate. Secondo un funzionario e un membro del Congresso, duecento di questi missili sono stati consegnati due giorni fa.
00.30 Zalensky: "Abbiamo infranto i piani subdoli di Mosca"
"Siamo una nazione che ha infranto i piani del nemico in una settimana. Piani scritti per anni: subdoli, pieni di odio per il nostro Paese, il nostro popolo". Lo ha detto il presidente Zelensky in un video pubblicato su Telegram.
00.35 Nuovo allarme a Kiev, udita forte esplosione
Nuovo allerta a Kiev dove stanno risuonando le sirene dell'allarme bomba. È stata udita una forte esplosione. Lo scrive il Kyiv Independent, invitando tutti i residenti a raggiungere il rifugio più vicino.
00.50 Osce: uccisa a Kharkiv una nostra operatrice
Maryna Fenina, membro nazionale della Missione speciale di monitoraggio dell'Osce in Ucraina (SMM), è morta in un bombardamento a Kharkiv il 1 marzo. Lo annuncia una nota dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa: "Maryna è stata uccisa mentre stava facendo provviste per la sua famiglia in una città che è diventata una zona di guerra. A Kharkiv e in altre città e paesi dell'Ucraina, missili, granate e razzi stanno colpendo edifici residenziali e centri urbani, uccidendo e ferendo civili innocenti - donne, uomini e bambini".
01.08 Quattro esplosioni a Kiev
Quattro esplosioni sono state udite a Kiev, poco dopo che è scattato l'allarme aereo. Le prime due nel centro, altre due vicino alla stazione della metropolitana Druzhby Narodiv. Lo riporta il Kyiv Independent.
01.33 Toyota ferma la fabbrica di San Pietroburgo
Toyota annuncia la sospensione dell'attività nella sua unica fabbrica in Russia, quella di San Pietroburgo, e ha smesso di spedire veicoli nel paese, citando "interruzioni della catena di approvvigionamento" legate all'invasione russa dell'Ucraina.
02.10 Unhcr: già un milione di sfollati
Sono già un milione gli ucraini che hanno lasciato le loro case a causa dell'invasione russa. Secondo l'Unhcr, sono 840 mila quelli censiti all'estero, in particolare in Polonia e in Romania. Sono più difficili i calcoli su quanti si siano spostati lasciando le città sotto attacco ma rimanendo in Ucraina, ma la stima dei media locali è di circa 300mila persone.
03.15 Il petrolio continua ad aumentare
Il prezzo del petrolio continua a salire: il Brent è arrivato a 116,83 dollari al barile, ai massimi da agosto 2013, prima di ripiegare a 116,46, mentre il West Texas Intermediate (Wti) si è portato a 113,31, con un rialzo di oltre 2 dollari, aggiornando i massimi degli ultimi 11 anni.
04.13 Da Mosca una "lezione" sulla "missione" in Ucraina
Il ministero dell'Istruzione russo ha annunciato che trasmetterà oggi in streaming una "Lezione Aperta" per spiegare perché "la missione di liberazione in Ucraina è una necessità": lo riporta su Twitter il Kyiv Independent. La "lezione" sarà trasmessa a mezzogiorno ora di Mosca (le 10.00 in Italia).
05.15 Zelensky: "Resistenza feroce. Li cacceremo"
"Ovunque andranno, saranno distrutti. Qui non avranno calma, non avranno cibo, non avranno un solo momento di tranquillità. Gli occupanti riceveranno solo una cosa dagli ucraini: la resistenza. Una resistenza feroce. Una resistenza tale che ricorderanno per sempre che non rinunciamo a ciò che è nostro, che ricorderanno cos'è una guerra patriottica". Lo ha detto Zelensky in un nuovo messaggio tv. Dopo aver affermato che "quasi 9.000 russi sono stati uccisi in una settimana", il presidente ucraino ha rivolto un appello ai giovani militari di Mosca: "Dite ai vostri ufficiali che volete vivere. Che non volete morire ma vivere. Dobbiamo fermare la guerra e ristabilire la pace il più presto possibile". "Li cacceremo via. Con disonore... Questi non sono guerrieri di una superpotenza. Sono bambini confusi che sono stati usati. Portateli a casa", ha concluso.
Ucraina, l'appello della first lady Olena Zelenska: "Noi contro la guerra, non ci arrenderemo"
05.45 Anonymous: 007 di Mosca hanno allertato Kiev su attentato a Zelensky
I servizi segreti russi (Fsb) hanno fatto trapelare informazioni che hanno allertato l'Ucraina su un complotto per assassinare il presidente Zelenskiy: lo scrive in un tweet il gruppo di hacker Anonymous."Informazioni trapelate dall'Fsb russo hanno allertato l'Ucraina di un complotto per l'omicidio del presidente (Volodymyr, ndr) @ZelenskyyUa. Ora, possiamo aspettarci una lotta di potere interna al Cremlino per rovesciare il regime di Putin. Nel frattempo, continuiamo con gli attacchi", si legge nel tweet pubblicato dal Guardian.
06.08 Usa: la Russia ha lanciato una "guerra totale alla verità"
Gli Stati Uniti hanno accusato la Russia di aver lanciato una "guerra totale alla libertà dei media e alla verità" bloccando le testate giornalistiche indipendenti e impedendo ai russi di accedere alle notizie sull'invasione dell'Ucraina. Lo ha affermato in un comunicato il Dipartimento di Stato americano.
06.25 Usa: "Porre fine a questo bagno di sangue"
Nello stesso comunicato il Dipartimento di Stato chiede a Putin di "porre fine immediatamente a questo bagno di sangue" e ritirare le sue truppe dall'Ucraina
07.14 Possibili attacchi mirati a Mariupol
Secondo la Reuters un funzionario separatista di Donetsk sostiene che le forse filorusse potrebbero lanciare attacchi mirati su Mariupol, la città portuale di quasi mezzo milione di abitanti che si affaccia sul mar d'Azov già circondata dalle truppe russe. A meno che, aggiunge, le forze ucraine non si arrendano.
07.35 Il premier ungherese Orbán: l'intera Europa lavori per la pace
"Dobbiamo tornare al più presto al tavolo dei negoziati, motivo per cui ci siamo offerti di avviare colloqui di pace a Budapest. Ma il punto è iniziare.Ora l'intera Europa dovrebbe lavorare per la pace". Così il premier ungherese, Viktor Orbán, in una lunga intervista al quotidiano Mandiner. Poi ha proseguito: "Non porremo alcun veto, non impediremo all'Ue di imporre sanzioni alla Russia. L'unità dell'Ue è essenziale". Sulla difesa comune: "L'Europa ha bisogno di una forte industria militare e della difesa, non può fare affidamento solo sugli Stati Uniti".
7.41 Oltre 7.600 arresti in Russia dall'inizio delle proteste
Sono più di 7.600 le persone arrestate in Russia durante le proteste contro la guerra in Ucraina. Lo denuncia il sito per i diritti civili Ovd-Info, secondo cui ieri sono state fermate almeno 780 persone in 34 città russe, che portano a 7.623 il totale da quando sono iniziate le proteste. A San Pietroburgo sono state fermate almeno 353 persone. A Mosca almeno 304.
7.46 Mariupol ancora sotto il contro ucraino
Lo fanno sapere le forze armate ucraine. "I russi hanno tentato di conquistarla "senza successo". Lo scrive la Bbc. citando un comunicato. La città, considerata chiave dai russi, perché consentirebbe il collegamento tra le truppe russe che avanzano da sud e da est, ha però subito pesanti bombardamenti.
8.02 L'omaggio di Time a Zelensky
La bandiera ucraina riprodotta con pennellate di giallo e blu su uno sfondo nero e una citazione in ucraino del presidente Volodymyr Zelensky. E' l'ultima copertina del settimanale americano Time che dedica così il proprio tributo al paese invaso dalla Russia. Al centro della copertina, in caratteri cirillici, la frase pronunciata da Zelensky nel suo discorso di martedì primo marzo al Parlamento Ue: "La vita vincerà sulla morte, e la luce vincerà sul buio". Sotto l'immagine di copertina, in inglese: "Volodymyr Zelensky e gli eroi dell'Ucraina".
8.32 L'appello dei vescovi polacchi al patriarca di Mosca Kirill: "ferma questa guerra insensata"
"Ti prego, Fratello, di fare appello a Vladimir Putin, affinché termini l'insensata lotta col popolo ucraino, nella quale stanno morendo persone innocenti. La sofferenza non riguarda solo i militari, ma anche civili, soprattutto donne e bambini". Lo ha scritto l'arcivescovo Stanis?aw G?decki, presidente della Conferenza Episcopale Polacca in una lettera a Kirill, Patriarca di Mosca e di tutte le Russie."Ti prego il più umilmente possibile di fare un appello al ritiro dell'esercito russo da uno stato sovrano quale è l'Ucraina", L'arcivescovo ha anche chiesto a Kirill anche di fare un appello ai soldati russi "affinché non partecipino a questa ingiusta guerra, affinché si rifiutino di obbedire agli ordini, i cui esiti , come già vediamo sono numerosi crimini di guerra. Il rifiuto di obbedire agli ordini in questa situazione è un obbligo morale".
8.33 La Germania consegnerà altri 2700 missili antiaerei all'Ucraina
La Germania consegnera' altri 2.700 missili anti-aerei all'Ucraina. Lo ha riferito una fonte governativa, precisando che Berlino "ha approvato un sostegno supplementare all'Ucraina". Si tratta di missili di tipo Strela, di fabbricazione sovietica, che erano in uso nell'ex Germania dell'est.
8.37 A Kharkiv colpite scuole e la cattedrale
Almeno tre scuole e la Cattedrale dell'Assunzione sono state colpite dagli attacchi russi a Kharkiv, seconda città dell'Ucraina. Lo dice la Cnn: martedì almeno tre scuole sono stati colpite sulla base di foto e video pubblicati sui social e verificati dalla rete. Una si trova nel quartiere nord di Saltivka e le altre due a poco più di un chilometro di distanza nella zona industriale nella parte sudorientale della città. The Kyiv Independent ha riportato di almeno tre scuole colpite insieme alla Cattedrale dell'Assunzione.
8.47 Il Giappone conferma sanzioni alla Bielorussia
Entro questa settimana, per il ruolo attivo nell'invasione russa dell'Ucraina. "Le misure sanzionatorie saranno dirette sia a individui, incluso il presidente Alexander Lukashenko, sia a enti pubblici e privati". Lo ha dichiarato il primo ministro Fumio Kishida in audizione in commissione bilancio della Camera. "Anche se faremo di tutto per attenuare l'impatto sulle nostre aziende, il nostro sistema economico sarà certamente danneggiato da tali sanzioni, e per questo mi appello alla comprensione da parte di tutti", ha aggiunto il primo ministro giapponese nel suo intervento.
La diretta del conflitto. Pentagono: "Cremlino ha già schierato 82% potenza militare". Guerra Ucraina-Russia, quasi mille vittime civili: la marcia su Kiev a rilento, negoziati nella foresta. “Truppe nemiche demoralizzate”. Redazione su Il Riformista il 3 Marzo 2022.
A una settimana dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina, nella mattinata del 3 marzo è in programma il secondo round dei negoziati tra i Paesi guidati da Vladimir Putine e Volodymyr Zelensky nella foresta di Bialowieza, in territorio bielorusso ma al confine con la Polonia. Intanto proseguono bombardamenti (uno è in corso dalle 8 di mattina su Kiev) mentre il Pentagono (il dipartimento della Difesa Usa) fa sapere che il convoglio di mezzi militari dell’Esercito russo lungo oltre 60 chilometri e diretto verso la capitale ucraina non avrebbe compiuto alcun progresso significativo nell’arco delle ultime 48 ore. S troverebbe adesso a circa 25 km da Kiev.
Intanto si continua a morire, soprattutto tra i civili, dopo l’ennesima giornata di bombardamenti e attacchi missilistici, con le truppe russe che hanno provato ad avanzare anche via terra incontrando la strenua resistenza dell’esercito ucraino. Al momento sarebbero circa un milione le persone sfollate. Le vittime civili, secondo l’Onu, sono almeno 752 al primo marzo scorso (227 morti e 525 feriti): numero lievitato negli ultimi due giorni. Nell’esercito russo, così come confermato da Mosca, i soldati uccisi sono almeno 498. Ignoto il dato sulle perdite tra le truppe ucraine. Dati, purtroppo, decisamente al ribasso.
Il report ucraino dopo l’ottava notte di guerra:
In direzione Volyn, il nemico continua a tenere manifestazioni lungo il confine di stato.
In direzione Polissya, il nemico sta cercando di effettuare operazioni offensive nell’area degli insediamenti di Kozarovychi, Vyshhorod, Fastiv, Obukhiv. È stato notato un ulteriore dispiegamento di campi logistici sul campo nei distretti di Borodyanka, Katyuzhanka e Gavronshchyna.
In direzione Seversky, gli occupanti russi, senza successo nelle città ucraine di Chernihiv, Nizhyn e Sumy, Lebedyn e Okhtyrka, cercando di evitare scontri con le Forze armate ucraine, stanno cercando di raggiungere la periferia nord di Kiev.
Unità e suddivisioni nemiche erano concentrate nelle aree di Baryshevka, Nova Basan, Lyubech. Parte delle forze del BTGr del 200° Omsbr 14° AK della Flotta del Nord delle Forze Armate della Federazione Russa, che ha effettivamente perso la capacità di combattimento, si sta riorganizzando e sta cercando di attaccare in direzione di Brovary e Kiev.
In direzione Slobozhansky il nemico conduce un’operazione offensiva nelle aree di Zolochiv, Kharkiv, Balakliya, cerca di continuare l’offensiva in direzione di Lozova, ha bisogno catastroficamente di reintegrare equipaggiamento e personale perduti.
In direzione Donetsk, gli occupanti del 1° e 2° AK, con il supporto dell’artiglieria, continuano le loro operazioni offensive nelle aree degli insediamenti di Novy Aidar, Volnovakha e Mariupol. Il nemico non ha raggiunto l’obiettivo principale di catturare Mariupol e raggiungere il confine amministrativo delle regioni di Donetsk e Luhansk.
In direzione Tavriya, il nemico non abbandona i tentativi di condurre un’operazione offensiva. Dopo il raggruppamento e l’introduzione di una parte delle riserve operative, ho concentrato gli sforzi principali nella direzione di Nikolaev – Voznesensk.
Nella Zona Operativa del Mar Nero, i gruppi navali della Flotta del Mar Nero continuano a sparare sulle navi civili e a catturare i marinai.
Nella Zona Operativa del Mar Nero, i gruppi navali della Flotta del Mar Nero continuano a sparare sulle navi civili e a catturare i marinai.
Parte delle forze nemiche continua ad operare nelle aree degli insediamenti Energodar, Vasylivka, Tokmak, Novopetrivka. Dopo aver raggruppato e introdotto parte delle riserve operative della 205a brigata di fanteria motorizzata separata della 49a armata generale delle forze armate russe, continua l’offensiva per raggiungere la periferia di Zaporizhia e Mariupol.
Per garantire un ulteriore sbarco di truppe aviotrasportate tattiche della 10a brigata speciale delle forze armate della RF nell’area dell’insediamento di Balovne, l’invasore ha fatto sbarcare una piccola squadra di sbarco, che è stata distrutta.
Nel Mar Nero il movimento del distaccamento da sbarco della Flotta del Mar Nero della Federazione Russa composto da quattro grandi navi da sbarco accompagnate da tre battelli missilistici in direzione di Odessa.
Informazioni operative dello Stato maggiore delle forze armate dell’Ucraina a partire dalle 06:00 del 3 marzo in merito all’invasione russa:
6:30 – BOMBARDAMENTI SU GRANDI CITTA’: IL REPORT – Stando alle informazioni operative dello Stato maggiore delle forze armate dell’Ucraina, le truppe russe, non essendo riuscite a penetrare via terra in quasi tutte le aree in cui stavano avanzando, hanno optato per tattiche di bombardamento notturno delle aree residenziali delle grandi città.
7:40 – ESPLOSIONI A KIEV – Nella notte tra il 2 e il 3 marzo nella capitale si sono verificate diverse esplosioni (3-4 esplosioni), ma nessuna domanda da parte della popolazione è pervenuta al Servizio Statale di Emergenza.
7:55 – PENTAGONO: RUSSIA GIA’ HA SCHIERATO 82% POTENZA MILITARE – Secondo il Pentagono – riporta la Cnn – durante la giornata non ci sono stati cambiamenti significativi nella guerra in Ucraina con la Russia che avrebbe già schierato l’82% delle sue forze sul territorio dell’Ucraina.
Ucraina, soldato russo si commuove per la solidarietà dei volontari
8 – NEGOZIATI, UCRAINA: ECCO POSIZIONE RUSSIA – Secondo l’Ucraina, Putin in vista del secondo round di colloqui chiede il riconoscimento della Crimea come territorio russo, il riconoscimento della repubblica popolare di Donetsk e Luhansk, nel Donbass, la demilitarizzazione e la denazificazione dell’Ucraina 8:33 – ONU: 752 VITTIME CIVILI – Secondo l’Onu dall’inizio della guerra sarebbero almeno 752 le vittime civili. La Missione di monitoraggio dei diritti umani delle Nazioni Unite in Ucraina ha dichiarato alla mezzanotte del 1 marzo di aver registrato 752 vittime civili in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa. Lo riporta il quotidiano The Kyiv Independent. Dato approssimativo e cresciuto nelle ultime 48 ore. “L’organizzazione – secondo la BBC – ritiene comunque che il bilancio reale delle vittime sia “notevolmente più alto”, specialmente nel territorio controllato dal governo, a causa dei ritardi nelle segnalazioni. “Nei primi cinque giorni dell’invasione russa dell’Ucraina sono stati uccisi 227 civili e altri 525 civili sono rimasti feriti in tutto il Paese” specifica l’emittente britannica.
8:20 – MORTI ESERCITO RUSSO: IL REPORT AL RIBASSO – “Per la prima volta – commenta l’Ucraina- i criminali di guerra russi hanno riconosciuto morti e feriti di massa dei loro stessi soldati. Un funzionario del ministero della Difesa russo ha rilasciato le proprie informazioni sulle perdite delle forze di occupazione russe in Ucraina: 498 morti e 1.597 feriti”. Numeri che sarebbe estremamente al ribasso rispetto a quelli comunicati nei giorni scorsi dall’Ucraina.
8:22 – APPELLO UCRAINA AI SOCIAL: NON DIFFONDETE NOTIZIE IN TEMPO REALE – “Facciamo appello a blogger, esperti e utenti delle comunità di Internet: le vostre informazioni operative potrebbero interessare i nemici, aiutandoli a regolare ulteriormente i prossimi bombardamenti. Fate attenzione quando diffondente informazioni sugli attacchi in tempo reale”. E’ quanto chiede lo Stato maggiore delle forze armate ucraine. “Il nemico è demoralizzato, continua a subire perdite” aggiunge.
8:30 – “AVANZATA SU KIEV FERMATA DA GUASTI MECCANICI E CONGESTIONE” – Il ministero della Difesa britannico ritiene che l’avanzata russa su Kiev stia venendo ritardata da un concorso di cause tra le quali la “ferma resistenza ucraina, i guasti meccanici e la congestione” dell’enorme numero di veicoli coinvolti su una strada insufficientemente agibile. In questo modo, la colonna russa “rimane a più di 30 km dal centro della città”. Come recita l’ultimo rapporto dell’intelligence di Londra “la colonna ha fatto pochi progressi apprezzabili in oltre tre giorni”. Sul resto del territorio, “nonostante i pesanti bombardamenti russi, le città di Kharkiv, Chernihiv e Mariupol rimangono in mano ucraina. Alcune forze russe sono entrate nella città di Kherson ma la situazione militare rimane poco chiara“.
9 – BOMBARDAMENTI SU KHARKIV – Sarebbero almeno tre le scuole colpite, oltre alla Cattedrale dell’Assunzione, dagli attacchi russi a Kharkiv, seconda città dell’Ucraina che si trova a circa 200 km dal confine russo, nella zona nord-est del Paese.
9:12 – DIFESA UCRAINA: “RUSSI UCCIDONO CIVILI, SONO CODARDI E TERRORISTI – “Stanno bombardando ospedali, uccidendo donne e bambini. Non sono più un esercito, sono comuni codardi e terroristi. Ci sono ancora molte prove da affrontare. Ci saranno sangue, lacrime, dolore. Ma ora più che mai abbiamo tutte le ragioni avere fiducia” perché “le capacità delle nostre forze armate stanno crescendo, gli aiuti stanno arrivando”. E’ quanto scrive sui social il ministro della Difesa ucraino Oleksiy Reznikov secondo il quale “Chernihiv, Sumy, Konotop, Kharkiv, Mariupol, Kherson, Mykolayiv sono gli avamposti dell’Europa”. Per Reznikov, gli invasori, temendo la sconfitta, avrebbero cominciato a commettere crimini contro l’umanità.
“Prima che tutto questo accadesse, in pochi avrebbero immaginato che avremmo potuto resistere alla Russia per 168 ore. Per un’intera settimana. Ma è così: l’Ucraina ha respinto gli occupanti russi. Ma nessuno, lo ripeto, né la Russia né l’Occidente credeva che saremmo durati una settimana. Gli unici che lo credevano eravamo noi” ovvero la maggioranza degli ucraini
Ucraina-Russia, le ultime notizie sulla guerra: Putin affossa la tregua, fiamme nella centrale nucleare. di Lorenzo Cremonesi, Francesco Battistini, Andrea Nicastro, Marta Serafini, Marco Imarisio, Paolo Foschi su Il Corriere della Sera il 4 Marzo 2022.
Le ultime notizie in tempo reale sulla guerra: Putin annuncia che non intende fermarsi, la situazione delle città dell’Ucraina sotto assedio è sempre più drammatica
• Il nono giorno di guerra si è aperto con l’attacco russo alla centrale nucleare Zaporizhzhia la seconda più grande d’Europa, che fornisce il 25 per cento dell’elettricità all’Ucraina. Ci sono state ore di terrore per un incendio che è poi stato domato; i livelli di radiazioni sono rimasti nella norma e le strutture essenziali non sono state compromesse. «Se dovesse esplodere, sarebbe 10 volte peggio di Chernobyl» è però l’allarme del governo di Kiev.
• Le forze russe hanno intensificato gli attacchi su tutti i fronti e la situazione è sempre più drammatica in quasi tutte le città dell’Ucraina. A Kiev truppe regolari e volontari hanno piazzato barricate ovunque per cercare di contrastare l’avanzata delle truppe di Mosca, a Mariupol 400 mila civili sono intrappolati senza acqua, senza viveri né riscaldamento; Leopoli è colma di profughi che provano a rifugiarsi nella vicina Polonia .
• Il secondo round di negoziati a Brest ha portato a un’intesa limitata per permettere ai civili di lasciare le città sotto assedio, ma per il resto la trattativa è in fase di sostanziale stallo. Putin ha ribadito la linea dura: in una telefonata con Macron, ha ribadito che la Russia vuole il controllo dell’Ucraina e andrà avanti con l’offensiva.
Ore 0.39 - Barricate anticarro disposte al centro di Kiev
Dispositivi di sbarramento anticarro sono stati piazzati in vari punti del centro di Kiev, con l’obiettivo di bloccare l’avanzata dei veicoli militari russi. Ne dà notizia il sito `The Kyiv Independent´, postando anche alcune foto di sbarramenti stradali posizionati nell’area della centrale Piazza Indipendenza.
Ore 1.08 - Sindaco ucraino lancia l’allarme: fiamme nella centrale nucleare Zaporizhzhia
La centrale nucleare Zaporizhzhia, nei pressi della città di Enerhodar, in Ucraina, sarebbe in fiamme in seguito agli attacchi delle truppe russe. Lo riferisce il sindaco di Enerhodar, Dmitry Orlov, e la notizia è rilanciata anche da fonti non ufficiali su Twitter. La centrale Zaporizhzhia è la più grande in Europa. “Chiediamo alle truppe russe che fermino il fuoco delle armi pesanti”, ha detto Andriy Tuz, portavoce dello stabilimento di Enerhodar, in un video pubblicato su Telegram. “C’è una reale minaccia di pericolo nucleare nella più grande centrale nucleare d’Europa.’’
Ore 1.46 - Kiev: se esplode la centrale Zaporizhazhia, sarà 10 volte peggio di Chernobyl
Le forze russe stanno «colpendo Zaporizhazhia, la maggiore centrale nucleare in Europa. Ci sono già fiamme. Se dovesse esplodere, sarebbe 10 volte peggio di Chernobyl. La Russia deve immediatamente cessare il fuoco, consentire ai pompieri» di intervenire e «creare una zona di sicurezza». Lo twitta il ministro degli esteri ucraino Dmytro Kuleba. Un funzionario del governo ha detto all’Associated Press che sono stati rilevati livelli elevati di radiazioni vicino al sito della centrale nucleare di Zaporizhzhia, che fornisce circa il 25% della produzione di energia del paese.
Ore 2.06 - Il Pentagono: truppe russe stanno esaurendo carburante e cibo
Il Pentagono ha lodato il «coraggio degli ucraini» che stanno facendo resistenza all’esercito russo. «Stanno combattendo con grande coraggio per le strade - ha dichiarato alla Cnn il portavoce, John Kirby - e anche fuori dalle città, stanno combattendo anche con grande creatività». Nonostante il presidente russo Vladimir Putin abbia dichiarato che l’invasione «sta procedendo secondo i piani», Kirby ha dato una versione differente. «I russi - ha detto - sono frustrati, sono stati respinti, hanno trovato una dura resistenza. Stanno affrontando problemi logistici e di sostentamento. Stanno finendo il carburante e il cibo. Sono rimasti sorpresi da come gli ucraini stanno difendendo le loro città».
Ore 2.16 - Kiev, colpita un'unità della centrale nucleare Zaporizhzhia
L'unità 1 della centrale nucleare di Zaporizhzhia è stata colpita: lo ha affermato il portavoce della centrale, Andrei Tuz, citato da vari media, fra cui l'agenzia Bloomberg.
Ore 2.44 - Telefonata Biden-Zelensky dopo l'attacco russo alla centrale nucleare
Joe Biden sta parlando al presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Lo riporta Nbc citando alcune fonti. La telefonata fa seguito alle fiamme nella centrale nucleare vicino Zaporizhzhia, la maggiore dell'Europa.
Ore 2.51 - Zaporizhzhia, i livelli delle radiazioni sono al momento invariati
I livelli di fondo delle radiazioni alla centrale nucleare di Zaporizhzhia in Ucraina non sono cambiati, lo riporta l'agenzia di stampa Ria che cita un portavoce dell'impianto.
Ore 2.54 - Appello dell'Agenzia per l'energia nucleare: fermare i combattimenti intorno alla centrale
«Fermare l'uso della forza», è il nuovo appello del direttore generale dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Nucleare (Aiea) dell'Onu, Rafel Mariano Grossi, che ha parlato con il primo ministro ucraino Denys Shmygal e le autorità per il nucleare di Kiev.
IAEA Director General @RafaelMGrossi speaks with #Ukraine PM Denys Shmygal and with Ukrainian nuclear regulator and operator about serious situation at #Zaporizhzhia Nuclear Power Plant, appeals for halt of use of force and warns of severe danger if reactors hit.
— IAEA - International Atomic Energy Agency (@iaeaorg) March 4, 2022
Ore 3.09 - La centrale nucleare di Zaporizhzhia è stata messa in sicurezza
Lo riporta la tv ucraina «24», che cita il direttore dell'impianto. Secondo quanto emerso, l'incendio ha riguardata un'area esterna al perimetro della centrale e le bombe hanno colpito un edificio dello stabilimento e un laboratorio.
Ore 3.57 - Movimenti di truppe russe intorno alla centrale
Dopo l'attacco che ha causato l'incendio nella centrale di Zaporizhzhia, fonti locali segnalano sui social movimenti di truppe russe per consolidare le posizioni intorno allo stabilimento.
Ore 4.54 - Attacco alla centrale, Johnson chiede riunione del Consiglio di sicurezza dell’Onu
Il primo ministro britannico Boris Johnson ha accusato il presidente russo Vladimir Putin di mettere in pericolo l’intera Europa, dopo l’attacco alla centrale nucleare ucraina. «Il primo ministro ha affermato che le azioni sconsiderate del presidente Putin potrebbero ora minacciare direttamente la sicurezza di tutta l’Europa», dichiara Downing Street, aggiungendo che Johnson chiederà una riunione di emergenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite nelle prossime ore.
Ore 4.57 - New York Post, Zelensky è scampato a tre attentati
Volodymyr Zelensky è scampato ad almeno tre tentati omicidi la scorsa settimana, secondo quanto riporta il New York Post, che cita il britannico Times. Dietro a due tentativi di uccidere il presidente ucraino c’è stato il Wagner Group, contractor paramilitari sostenuti dal Cremlino. L’altro tentativo invece è stato effettuato dal commando di ceceni, che Kiev afferma di aver eliminato. Secondo quanto riferito dal Time, ci sono più di 400 componenti del Wagner Group a Kiev, dove si sono infiltrati con una `kill list´ di 24 nomi.
Ore 7.00 - Zelensky chiede l’intervento dell’Europa
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto «un’azione immediata da parte dell’Europa» dopo che i militari russi hanno attaccato la centrale nucleare di Zaporizhzhya, nel sud dell’Ucraina, causando un incendio. «Solo un’azione immediata da parte dell’Europa può fermare le truppe russe», ha scritto su Twitter.
Ore 7.30 - Sospesi gli scontri vicino alla centrale nucleare
Dmytro Orlov, sindaco di Energodar, la città dove si trova la centrale nucleare di Zaporizhzhia, ha detto che i combattimenti intorno allo stabilimento sono stati sospesi. Non ci sarebbero danni ai reattori.
La centrale — da cui dipende il 25% dell’elettricità dell’Ucraina — è ora nelle mani dei russi.
Nelle scorse ore, la centrale è stata colpita da un attacco russo; si è sviluppato ed è stato poi domato un incendio che non ha causato danni ai reattori e alle infrastrutture energetiche.
Non ci sono al momento notizie di vittime nell’attacco; la misurazione della radioattività nell’aria non evidenzia anomalie. Qui la spiegazione di che cosa sia l’impianto di Zaporizhzhia.
Ore 8.58 — Distrutta dai russi la centrale elettrica di Okhtyrka, la città è al freddo e senza luce
Ore 8.30 — Kiev chiede l’intervento della Nato: «Rischio catastrofe nucleare»
Il ministro dell’Energia ucraino Herman Halushchenko ha chiesto un intervento urgente della Nato dopo l’attacco russo alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, nel sud del Paese: «la più grande centrale nucleare d’Europa» (è la seconda, ndr). «Ecco perché chiediamo non solo una valutazione professionale di ciò che sta accadendo, ma un vero intervento con le misure più dure, anche da parte della Nato e dei paesi che hanno armi nucleari», ha scritto Halushchenko su Facebook. «Rischiamo un disastro nucleare».
Intanto in un videointervento pubblicato sui social il presidente ucraino Zelensky parla di «terrorismo nucleare»: per la prima volta nella storia dell’uomo, dice, «uno stato terrorista vi ha fatto ricorso. Nessuno stato, prima, tranne la Russia, aveva mai colpito una centrale nucleare».
Ore 9 — Nuova legge in Russia: il carcere contro le «fake news»
La Russia ha approvato una legge che modifica il Codice penale: chi diffonderà «fake news» sulle operazioni dell'esercito ne risponderà in sede penale, rischiando multe e persino la prigione (fino a 15 anni). La Duma ha approvato la legge all'unanimità. In base alla gravità del reato sono previste multe e anche la prigione.
Ucraina - Russia, le news di oggi. La centrale nucleare di Zaporizhzhia sotto il controllo russo. Ore di paura, poi l'annuncio: "È in sicurezza". Flavio Bini, Anna Lombardi su La Repubblica il 4 Marzo 2022.
L'offensiva delle forze di Mosca mette a ferro e fuoco le città. Preso di mira l'impianto per la produzione di energia atomica più grande d'Europa.
L'offensiva militare russa prosegue senza sosta, con bombardamenti e città sotto assedio. Al centro della battaglia anche la centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d'Europa: per qualche ora si teme un disastro molto più grave di quello di Chernobyl, poi le autorità di Kiev fanno sapere che l'impianto è in sicurezza. E anche l'Aiea rassicura: "Nessuna fuga di radiazioni". Con un messaggio su Twitter il presidente ucraino Zelensky torna a rivolgersi all'Europa: "È l'unica che può fermare la guerra"
00.30 Facebook e i siti di vari media inaccessibili in Russia
Facebook e diversi siti di mezzi di informazione indipendenti sono parzialmente inaccessibili in Russia. I giornalisti dell'AFP a Mosca non sono stati in grado di accedere a Facebook, così come ai siti dei media Meduza, Deutsche Welle, RFE-RL e al servizio in lingua russa della Bbc.
00.56 "La centrale di Zaporizhzhia è in fiamme"
La centrale nucleare di Zaporizhzhia è in fiamme dopo un attacco russo. Lo ha riferito sul web Dmytro Orlov, sindaco della città di Energodar. Nella giornata di ieri era stata diffusa la notizia che l'impianto, il più grande di questo genere in Europa, era stato conquistato dalle forze russe. Lo stesso Orlov aveva dato notizia di combattimenti nei pressi della centrale. "Come risultato del continuo bombardamento nemico di edifici e unità del complesso, l'impianto è in fiamme", ha scritto sul suo canale Telegram parlando di una minaccia alla sicurezza mondiale.
01.30 Ministro degli Esteri: "Se esplode Zaporizhzhia, dieci volte peggio di Chernobyl"
Le forze russe stanno "colpendo Zaporizhazhia, la maggiore centrale nucleare in Europa. Ci sono già fiamme. Se dovesse esplodere, sarebbe dieci volte peggio di Chernobyl. La Russia deve immediatamente cessare il fuoco, consentire ai pompieri" di intervenire e "creare una zona di sicurezza". Lo twitta il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba.
01.50 Il portavoce della centrale: "In fiamme un reattore al momento non operativo"
Il portavoce della centrale, Andriy Tuz, ha detto alla tv ucraina che uno dei sei reattori dell'impianto è in fiamme. Si tratta di un reattore al momento in manutenzione, quindi non operativo. Ma all'interno c'è combustibile nucleare.
02.04 Pentagono: "I russi stanno finendo carburante e cibo"
"I russi sono frustrati, sono stati respinti, hanno trovato una dura resistenza. Stanno affrontando problemi logistici e di sostentamento. Stanno finendo il carburante e il cibo. Sono rimasti sorpresi da come gli ucraini stanno difendendo le loro città". Lo ha dichiarato il portavoce del Pentagono John Kirby lodando "il coraggio degli ucraini".
02.10 Livelli alti di radiazioni intorno alla centrale
Un funzionario ucraino trinceratosi dietro l'anonimato ha detto all'Associated Press che intorno alla centrale di Zaporizhzhia sono stati rilevati alti livelli di radiazioni.
02.19 Zaporizhzhia, pompieri sotto tiro non arrivano alle fiamme
I vigili del fuoco non riescono a raggiungere le fiamme alla centrale nucleare di Zaporizhzhia perché sono sotto tiro da parte dei russi, secondo quanto afferma Andriy Tuz, il portavoce della centrale, in un video postato su Telegram.
02.25 Aiea: stop ai combattimenti intorno alla centrale nucleare
L'Agenzia Internazionale per l'Energia Nucleare chiede la cessazione delle ostilità intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia e avverte che si corre un "grave pericolo".
02.36 Colloquio telefonico Biden-Zelensky
Il presidente degli Stati Uniti ha parlato con quello ucraino dell'attacco alla centrale di Zaporizhzhia, mentre il segretario di Stato americano Blinken ha discusso con il collega Kuleba di ulteriori misure da adottare per sostenere l'Ucraina sul piano della sicurezza e su quelli economico e umanitario.
02.53 "Incendio scoppiato fuori dal perimetro della centrale"
Il Servizio statale per le emergenze ucraino ha comunicato che l'incendio alla centrale nucleare di Zaporizhzhia è scoppiato fuori dal perimetro dell'impianto.
02.57 "La centrale di Zaporizhzhia messa in sicurezza"
Le autorità ucraine hanno reso noto che la sicurezza della centrale nucleare di Zaporizhzhia è ora garantita, i vigili del fuoco hanno potuto raggiungere il luogo dell'incendio. "Il direttore della centrale ha detto che è stata messa in sicurezza. Secondo i responsabili dell'impianto le fiamme hanno interessato una struttura per la formazione e un laboratorio", ha scritto su facebook Oleksandre Staroukh, capo dell'amministrazione militare della regione.
03.03 Aiea: nessun cambiamento nei livelli di radiazioni
"Le autorità di controllo ucraine hanno informato l'Aiea che non è stato segnalato nessun cambiamento nei livelli di radiazioni nel sito della centrale di Zaporizhzhia".
Guerra Ucraina, Borodyanka rasa al suolo dalle bombe: le impressionanti immagini dal drone
03.10 Zelensky: "Mosca ricorre al terrore nucleare"
Il presidente ucraino accusa Mosca di "ricorrere al terrore nucleare" e di voler "ripetere" Chernobyl. "Nessun paese diverso dalla Russia ha mai sparato contro le centrali nucleari. Questa è la prima volta nella nostra storia. Nella storia dell'umanità. Lo stato terrorista ora ha fatto ricorso al terrore nucleare", ha detto Zelensky in un video messaggio.
03.45 Johnson chiede riunione urgente del Consiglio di sicurezza Onu
Il primo ministro britannico ha denunciato le "azioni irresponsabili" di Putin che "minacciano direttamente la sicurezza di tutta l'Europa". E dopo una telefonata con Zelensky ha chiesto una riunione urgente del Consiglio di sicurezza dell'Onu
04.19 Aiea: l'incendio a Zaporizhzha non ha interessato strutture essenziali
L'incendio alla centrale nucleare di Zaporizhzhia non ha interessato strutture o attrezzature "essenziali", il personale dell'impianto sta prendendo misure per la messa in sicurezza: lo scrive su Twitter l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) che è stata informata dalle autorità dell'Ucraina.
05.26 I pompieri hanno fermato l'incendio
I vigili del fuoco hanno arrestato la propagazione dell'incendio alla centrale nucleare di Zaporizhzha. Lo ha reso noto il Servizio statale ucraino per le emergenze
06.03 Spento l'incendio alla centrale nucleare
I soccorritori del Servizio di emergenza dell'Ucraina hanno spento l'incendio divampato in un edificio della centrale nucleare di Zaporizhzhia. "Alle 6:20 ora locale, l'incendio nella struttura di formazione della centrale nucleare di Zaporizhzhia, nella città di Energodar, è stato spento. Non ci sono vittime o feriti", ha comunicato il Servizio di emergenza statale in una dichiarazione su Facebook.
06.55 Airbnb sospende le sue attività in Russia
"Airbnb sospende tutte le operazioni in Russia e Bielorussia". Lo scrive su twitter il ceo della società Brian Chesky.
7:10 Zelensky: "Solo l'Europa può fermare la Russia"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto "un'azione immediata da parte dell'Europa" dopo che i militari russi hanno bombardato la centrale nucleare di Zaporizhzhya, nel sud dell'Ucraina, causando un incendio. "Solo un'azione immediata da parte dell'Europa può fermare le truppe russe", ha detto Zelensky su Twitter.
7.40 Aiea convoca conferenza stampa
L'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) ha segnalato che "al momento non si registrano cambiamenti nei livelli di radiazioni nell'impianto" nucleare di Zaporizhzhia. Prevista per le 10 e 30 una conferenza stampa dell'Aiea, che nel frattempo ha messo in allerta il suo Centro per le emergenze in modalità 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
08.00 Kiev, russi hanno preso controllo centrale nucleare Zaporizhzhia
Le forze militari russe hanno preso il controllo della centrale nucleare a sei reattori della città di Enerhodar, nell'oblast di Zaporizhzhia, la più grande d'Europa. Lo riferiscono le autorità ucraine citate dai media internazionali. "Il personale operativo sta monitorando le condizioni delle unità di potenza", hanno affermato sui social media, aggiungendo che gli sforzi compiuti sono stati in linea con i requisiti di sicurezza.
08.19 Russia, limitato accesso a siti di informazione tra cui Bbc
Roskomnadzor, il servizio di controllo delle comunicazioni russo, ha limitato l'accesso a diversi siti di informazione, tra cui Meduza, Radio Liberty e Bbc. Lo riporta Ria Novosti.
08.22 Nessuna fuga di radiazioni alla centrale
Le apparecchiature essenziali della centrale nucleare di Zaporizhzhia non sono state danneggiate dall'incendio provocato nella notte da un attacco russo, senza alcun cambiamento nei livelli di radiazioni, ha affermato l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA), citando le autorità di controllo dell'Ucraina. "L'autorità di regolamentazione ucraina ha affermato che un incendio nel sito non ha colpito le apparecchiature" essenziali "e il personale dell'impianto sta adottando misure di mitigazione del rischio", si legge nella nota. "Non sono stati segnalati cambiamenti nei livelli di radiazioni nell'impianto".
08.27 Google sospende la pubblicità in Russia
Il motore di ricerca Google e la collegata piattaforma video YouTube hanno sospeso la vendita di spazi pubblicitari sul territorio russo come conseguenza del conflitto in Ucraina. Lo scrive la Tass, citando una nota della compagnia Usa: "Alla luce di queste circostanze straordinarie, abbiamo fermato gli spazi pubblicitari su Google in Russia".
Google ha aggiunto di star seguendo la situazione e che gli utenti saranno tenuti informati sul suo evolversi.
08.52 Anche Airbnb blocca i servizi in Russia
Airbnb ha annunciato che sospenderà il servizio in Russia e Bielorussia. Lo riferisce la Bbc online sottolineando che la società americana è l'ultima, in ordine di tempo, ad annunciare tale decisione dopo l'invasione russa dell'Ucraina. Ciò è in linea con le sanzioni imposte dagli Stati Uniti e da altre nazioni occidentali su molte parti dell'economia russa, come le banche, che hanno reso quasi impossibile per le imprese globali operare in Russia.
09.01 I russi sospendono lancio Soyuz con satelliti OneWeb
Nella base spaziale russa di Baikonur è in corso la rimozione dalla rampa di lancio del razzo Soyuz-2.1b, a bordo del quale sono 36 satelliti della costellazione OneWeb per le connessioni internet. Lo rende noto l'agenzia spaziale russa Roscomos in un tweet. Il lancio era previsto per oggi, ma nei gorni scorsi le relazioni fra l'agenzia spaziale russa e l'azienda con base nel Regno Unito sono diventati progressivamente più tesi, con la richiesta della Roscomos di garanzie sugli scopi non militari e la conseguenta decisione della OneWeb di sospendere i lanci dei suoi satelliti da Baikonur
09.13 Russia, nuove misure contro "fake news su esercito". C'è anche il carcere
La Russia ha approvato una legge che modifica il Codice penale per contenere la diffusione di 'fake news' sulle operazioni dell'esercito russo. Lo scrivono Tass e Interfax, spiegando che questo è quello che prevede la legge appena approvata dalla Duma, all'unanimità, che introduce una responsabilità criminale per la diffusione di false informazioni sulle forze armate russe. In base alla gravità del reato sono previste multe e anche la prigione (si rischiano fino a 15 anni di carcere).
09.16 Attacco hacker a più grande agenzia spaziale russa
Un "massiccio attacco" hacker ai server della più grande azienda spaziale russa, Energia, è stato sferrato nella serata di ieri da siti esteri e ora la funzionalità del sito è stata ripristinata. Lo rende noto su Twitter l'agenzia spaziale russa Roscosmos. "Ieri sera - si legge nel tweet - gli specialisti di RSC Energia hanno registrato un massiccio attacco DDoS al sito Web della società da vari indirizzi IP dall'estero. Ora il sito funziona stabilmente, l'infrastruttura e tutte le sezioni del sito sono sotto il controllo di specialisti
09.24 Kiev: "I russi hanno subito perdite su tutti i fronti"
Nel nono giorno dell'offensiva russa in Ucraina, le forze armate di Mosca "hanno subito perdite su tutti i fronti". Lo riferisce lo Stato maggiore ucraino. "Gli invasori demotivati si stanno arrendendo e abbandonando l'equipaggiamento", si legge nella nota, "questi trofei ci stanno aiutando a battere gli invasori russi. La battaglia continua! La vittoria sarà nostra! Gloria all'Ucraina!".
09.32 Kiev: "Nessuna vittima nell'incendio della centrale"
L'incendio alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, ora sotto controllo russo, è stato domato alle 7:20 italiane e non ha causato alcuna vittima. Lo conferma una nota dello Stato maggiore dell'esercito ucraino.
Zelensky: “Mosca ricorre al terrore atomico. L’Europa intervenga”. Guerra Ucraina-Russia, attacco alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Ore di paura poi l’annuncio: “È in sicurezza”. Redazione su Il Riformista il 4 Marzo 2022.
Nelle ore in cui le delegazioni di Mosca e Kiev hanno raggiunto l’accordo di massima sui corridoi umanitari, prosegue senza sosta l’offensiva militare russa in ucraina con bombardamenti e città sotto assedio. Nella notte i russi hanno attaccato la centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa. per qualche ora si teme un disastro molto più grave di quello di Chernobyl, poi le autorità di Kiev fanno sapere che l’impianto è in sicurezza. Inizia così il nono giorno di combattimenti.
Intanto la situazione è sempre più drammatica con i russi che hanno intensificato gli attacchi su tutti i fronti. A Kiev truppe regolari e volontari hanno piazzato barricate ovunque per cercare di contrastare l’avanzata delle truppe di Mosca, a Mariupol 400 mila civili sono intrappolati senza acqua, senza viveri né riscaldamento; Leopoli è colma di profughi che provano a rifugiarsi nella vicina Polonia.
L’intesa raggiunta a Brest per ora è limitata: i civili potranno lasciare le città sotto assedio ma per il resto regna lo stallo. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky chiede di parlare con il capo del Cremlino. Ma Putin ha ribadito la sua linea dura: “Non ritornerò mai indietro rispetto alla mia dichiarazione che Russia e Ucraina sono un unico popolo”, ha detto. E secondo il presidente francese Emmanuel Macron, che ha parlato di nuovo con il leader russo, lo scopo è “prendere il controllo di tutta l’Ucraina”.
ORE 0.40 – BARICATE AL CENTRO DI KIEV – Dispositivi di sbarramento anticarro sono stati piazzati in vari punti del centro di Kiev, con l’obiettivo di bloccare l’avanzata dei veicoli militari russi. Ne dà notizia il sito `The Kyiv Independent´, postando anche alcune foto di sbarramenti stradali posizionati nell’area della centrale Piazza Indipendenza.
ORE 01.10 – IN FIAMME LA CENTRALE NUCLEARE DI ZAPORIZHZHIA – Nella notte scatta l’allarme. La centrale nucleare Zaporizhzhia, nei pressi della città di Enerhodar, in Ucraina, è in fiamme in seguito agli attacchi delle truppe russe. Lo riferisce il sindaco di Enerhodar, Dmitry Orlov, e la notizia è rilanciata anche da fonti non ufficiali su Twitter. La centrale Zaporizhzhia è la più grande in Europa. “Chiediamo alle truppe russe che fermino il fuoco delle armi pesanti”, ha detto Andriy Tuz, portavoce dello stabilimento di Enerhodar, in un video pubblicato su Telegram. “C’è una reale minaccia di pericolo nucleare nella più grande centrale nucleare d’Europa”.
ORE 02.00 – KIEV: SE ESPLODE LA CENTRALE DI ZAPORIZHAZHIA SARA’ 10 VOLTE PEGGIO DI CHERNOBYL – Le forze russe stanno “colpendo Zaporizhazhia, la maggiore centrale nucleare in Europa. Ci sono già fiamme. Se dovesse esplodere, sarebbe 10 volte peggio di Chernobyl. La Russia deve immediatamente cessare il fuoco, consentire ai pompieri” di intervenire e “creare una zona di sicurezza”. Lo twitta il ministro degli esteri ucraino Dmytro Kuleba. Un funzionario del governo ha detto all’Associated Press che sono stati rilevati livelli elevati di radiazioni vicino al sito della centrale nucleare di Zaporizhzhia, che fornisce circa il 25% della produzione di energia del paese.
ORE 02.20 – COLPITA UNA UNITA’ DELLA CENTRALE NUCLEARE DI ZAPORIZHAZHIA – L’unità 1 della centrale nucleare di Zaporizhzhia è stata colpita: lo ha affermato il portavoce della centrale, Andrei Tuz, citato da vari media, fra cui l’agenzia Bloomberg. Poi l’agenzia di stampa Ria che cita un portavoce dell’impianto ha annunciato che i livelli di fondo delle radiazioni alla centrale nucleare di Zaporizhzhia in Ucraina non sono cambiati.
ORE 03.10 – LA CENTRALE NUCLEARE DI ZAPORIZHAZHIA È STATA MESSA IN SICUREZZA – Lo riporta la tv ucraina “24”, che cita il direttore dell’impianto. Secondo quanto emerso, l’incendio ha riguardata un’area esterna al perimetro della centrale e le bombe hanno colpito un edificio dello stabilimento e un laboratorio.
ORE 07.00 – ZELENSKY CHIEDE L’INTERVENTO DELL’EUROPA – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto “un’azione immediata da parte dell’Europa” dopo che i militari russi hanno attaccato la centrale nucleare di Zaporizhzhya, nel sud dell’Ucraina, causando un incendio. “Solo un’azione immediata da parte dell’Europa può fermare le truppe russe”, ha scritto su Twitter.
ORE 07.30 – SOSPESI GLI SCONTRI INTORNO ALLA CENTRALE NUCLEARE – Dmytro Orlov, sindaco di Energodar, la città dove si trova la centrale nucleare di Zaporizhzhia, ha detto che i combattimenti intorno allo stabilimento sono stati sospesi. Non ci sarebbero danni ai reattori. Ma la centrale da cui dipende il 25% dell’elettricità dell’Ucraina è nelle mani dei russi. Non ci sono al momento notizie di vittime nell’attacco; la misurazione della radioattività nell’aria non evidenzia anomalie
ORE 08.00 – I RUSSI HANNO PRESO IL CONTROLLO DELLA CENTRALE NUCLEARE – Le forze militari russe hanno preso il controllo della centrale nucleare a sei reattori della città di Enerhodar, nell’oblast di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa. Lo riferiscono le autorità ucraine citate dai media internazionali. “Il personale operativo sta monitorando le condizioni delle unità di potenza”, hanno affermato sui social media, aggiungendo che gli sforzi compiuti sono stati in linea con i requisiti di sicurezza.
ORE 08.30 – KIEV CHIEDE L’INTERVENTO DELLA NATO: “RISCHIO CATASTROFE NUCLEARE” – Il ministro dell’Energia ucraino Herman Halushchenko ha chiesto un intervento urgente della Nato dopo l’attacco russo alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, nel sud del Paese: “la più grande centrale nucleare d’Europa”. “Ecco perché chiediamo non solo una valutazione professionale di ciò che sta accadendo, ma un vero intervento con le misure più dure, anche da parte della Nato e dei paesi che hanno armi nucleari”, ha scritto Halushchenko su Facebook. “Rischiamo un disastro nucleare”.
ORE 09.00 NESSUNA FUGA DI RADIAZIONI DALLA CENTRALE – Le apparecchiature essenziali della centrale nucleare di Zaporizhzhia non sono state danneggiate dall’incendio provocato nella notte da un attacco russo, senza alcun cambiamento nei livelli di radiazioni, ha affermato l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA), citando le autorità di controllo dell’Ucraina. “L’autorità di regolamentazione ucraina ha affermato che un incendio nel sito non ha colpito le apparecchiature” essenziali “e il personale dell’impianto sta adottando misure di mitigazione del rischio”, si legge nella nota. “Non sono stati segnalati cambiamenti nei livelli di radiazioni nell’impianto”.
ORE 09.20 – IN RUSSIA NUOVE MISURE CONTRO “FAKE NEWS SU ESERCITO”, PREVISTO IL CARCERE – La Russia ha approvato una legge che modifica il Codice penale per contenere la diffusione di ‘fake news’ sulle operazioni dell’esercito russo. Lo scrivono Tass e Interfax, spiegando che questo è quello che prevede la legge appena approvata dalla Duma, all’unanimità, che introduce una responsabilità criminale per la diffusione di false informazioni sulle forze armate russe. In base alla gravità del reato sono previste multe e anche la prigione (si rischiano fino a 15 anni di carcere).
Ucraina, la diretta della guerra: Zaporizhzhia sotto controllo russo, "perché mirano alle centrali". Putin, l'ultima legge del tiranno. Libero Quotidiano il 04 marzo 2022.
Nono giorno di guerra in Ucraina, quello del terrore nucleare, scatenato dagli attacchi russi in corrispondenza della centrale di Zaporizhzhia, la seconda più grande di Europa. Le forze di Vladimir Putin hanno intensificato gli attacchi su ogni fronte. Kiev quasi in stato di assedio, i volontari hanno creato barricate in ogni punto possibile. A Mariupol ci sono 400mila civili in trappola: città distrutta, senza più acqua e riscaldamento. I negoziati della vigilia, di fatto, infruttuosi, se non per i corridoi umanitari per consentire ai civili di lasciare le città in assedio.
Ore 0.35 - Kiev, barricate in città
In vari punti del centro della capitale ucraina sono stati installati dispositivi di sbarramento anticarro, con l’obiettivo di bloccare l’avanzata dei veicoli militari russi. Ne dà notizia il sito `The Kyiv Independent´, postando anche alcune foto di sbarramenti stradali posizionati nell’area della centrale Piazza Indipendenza. Il serpentone di mezzi militari russi si fa infatti sempre più vicino.
Ore 1:10: Fiamme alla centrale
La centrale nucleare Zaporizhzhia, nei pressi della città di Enerhodar, in Ucraina, sarebbe in fiamme in seguito agli attacchi delle truppe russe. Lo riferisce il sindaco di Enerhodar, Dmitry Orlov, e la notizia è rilanciata anche da fonti non ufficiali su Twitter. La centrale Zaporizhzhia è la più grande in Europa.
Ore 1.48: Kiev: "10 volte peggio di Chernobyl"
Le forze al soldo di Vlaidimir Putin stanno "colpendo Zaporizhazhia, la maggiore centrale nucleare in Europa. Ci sono già fiamme. Se dovesse esplodere, sarebbe 10 volte peggio di Chernobyl. La Russia deve immediatamente cessare il fuoco, consentire ai pompieri" di intervenire e "creare una zona di sicurezza". Così il ministro degli esteri ucraino Dmytro Kuleba in un cinguettio su Twitter. Un funzionario del governo ha detto all’Associated Press che sono stati rilevati livelli elevati di radiazioni vicino al sito della centrale nucleare di Zaporizhzhia, che fornisce circa il 25% della produzione di energia del paese.
Ore 2.30: Kiev, colpita unità della centrale nucleare Zaporizhzhia
L'unità 1 della centrale nucleare di Zaporizhzhia è stata colpita: lo ha dichiarato il portavoce della centrale, Andrei Tuz, citato da vari media, fra cui l'agenzia Bloomberg.
Ore 3.12: La centrale nucleare messa in sicurezza
La conferma arriva dalla tv ucraina "24", che come fonte cita il direttore dell'impianto. Secondo quanto emerso, l'incendio ha colpito un'area esterna al perimetro della centrale e le bombe hanno colpito un edificio dello stabilimento e un laboratorio.
Ore 3.57: Russi intorno intorno alla centrale
Dopo l'attacco che ha causato l'incendio nelle centrale di Zaporizhzhia, fonti ucraine segnalano e monitorano sui social movimenti di truppe russe per consolidare le posizioni intorno allo stabilimento.
Ore 4.30: L’Aiea: strutture essenziali della centrale non sono compromesse
Le strutture essenziali della centrale nucleare di Zaporizhzhia, colpita e in fiamme dopo alcuni colpi esplosi dall'esercito russo nel sud dell’Ucraina, "non sono state compromesse dall’incendio e che il personale dell’impianto sta prendendo misure per la sua messa in sicurezza": questa la rassicurazione dell’Aiea, l’Agenzia Onu per l’energia atomica in un comunicato su Twitter.
Ore 4.54: NYP, Zelensky e gli attentati
Volodymyr Zelensky sarebbe sopravvissuto ad almeno tre tentati omicidi la scorsa settimana, almeno stando a quanto rivela il New York Post, che cita il britannico Times. Dietro a due tentativi di uccidere il presidente ucraino il Wagner Group, ossia mercenari paramilitari al soldo del Cremlino. L’altro tentativo sarebbe stato effettuato dal commando di ceceni, che Kiev afferma di aver eliminato. Secondo quanto riferito dal Time, ci sono più di 400 componenti del Wagner Group a Kiev, dove si sono infiltrati con una `kill list´ di 24 nomi.
Ore 5.50: Centrale nucleare, situazione sotto controllo
Il dipartimento dell’Energia e alcuni esperti hanno ridimensionato l’allarme per l’incendio divampato presso la centrale nucleare di Zaporizhzhia, in Ucraina, attaccata dalle truppe russe. Secondo l’Aiea, l’incendio non ha coinvolto le strutture principali della centrale. La American Nuclear Society ha dichiarato, sulla base delle immagini e delle informazioni disponibili, che "la reale minaccia per le vite degli ucraini continua ad essere l’invasione e il bombardamento del Paese da parte della Russia.
Ore 6.18: Johnson chiede una riunione del Consiglio di sicurezza dell'Onu
Il premier britannico Boris Johnson ha chiesto una riunione urgente del Consiglio di sicurezza dell'Onu. Il primo ministro inglese scrive su Twitter di aver parlato per telefono con il presidennte ucraino Zelensky in relazione "alla preoccupante situazione della centrale nucleare di Zaporizhzhia", oggetto nella notte di ieri di un bombardamento russo. "La Russia - ha aggiunto Johnson - deve immediatamente cessare l'attacco alla centrale nucleare e permettere senza indugio l'accesso dei servizi di emergenza all'impianto".
Ore 7.30: Stop agli scontri vicino alla centrale nucleare
Dmytro Orlov, sindaco di Energodar, la città dove si trova la centrale nucleare di Zaporizhzhia, ha confermato che i combattimenti intorno allo stabilimento sono stati sospesi. Non ci sarebbero danni ai reattori.
Ore 7.59: Kiev, i russi hanno preso controllo centrale nucleare Zaporizhzhia
Le forze russe hanno preso il controllo della centrale nucleare Ucraina di Zaporizhzhia a Enerhodar, la più grande d'Europa. Lo ha reso noto l'amministrazione militare regionale in una dichiarazione, spiegando che il personale operativo ne sta assicurando il funzionamento sicuro.
Ore 8.20: "Russi hanno fermato i pompieri per due ore"
Si apprende che per circa due ore i russi hanno impedito l'accesso alla centrale nucleare in fiamme, quasi a voler provocare un incidente. Successivamente il portavoce della centrale ha fatto sapere che alla fine i pompieri hanno potuto raggiungere l'impianto e spento l'incendio.
Ore 8.30: Kiev, "Nato intervenga: rischio catastrofe nucleare"
Il ministro dell’Energia ucraino Herman Halushchenko invoca un intervento urgente della Nato dopo l’attacco russo alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, nel sud del Paese: "Ecco perché chiediamo non solo una valutazione professionale di ciò che sta accadendo, ma un vero intervento con le misure più dure, anche da parte della Nato e dei paesi che hanno armi nucleari", ha scritto Halushchenko su Facebook. "Rischiamo un disastro nucleare", ha concluso evocando il peggiore degli scenari
Ore 9:04: Dittatura-Putin, legge contro le "fake-news"
Vladimir Putin ha approvato una legge che modifica il Codice penale: chi diffonderà "fake news" sulle operazioni dell'esercito ne risponderà in sede penale, rischiando multe e fino a 15 anni di carcere. La Duma ha approvato la legge all'unanimità. In base alla gravità del reato sono previste multe e anche la prigione. A decidere su cosa sia vero oppure no, ovviamente il Cremlino. Ecco la dittatura russa.
09:18 Hacker, attacco all'agenzia spaziale russa
Un "massiccio attacco" hacker ai server della più grande azienda spaziale russa, Energia, è stato lanciato nella serata di giovedì da siti esteri. Ora la funzionalità del sito è stata ripristinata. Lo rende noto su Twitter l'agenzia spaziale russa Roscosmos. "Ieri sera - recita un tweet - gli specialisti di RSC Energia hanno registrato un massiccio attacco DDoS al sito Web della società da vari indirizzi IP dall'estero. Ora il sito funziona stabilmente, l'infrastruttura e tutte le sezioni del sito sono sotto il controllo di specialisti", condcludono dall'agenzia.
09.32: Kiev: "Nessuna vittima nell'incendio alla centrale"
L'incendio alla centrale nucleare di Zaporizhzhia è stato domato alle 7:20 italiane e non ha causato alcuna vittima. Lo ha confermato una nota dello Stato maggiore dell'esercito ucraino. La centrale nucleare, secondo impianto del paese, ora è sotto controllo russo. I russi mirano alle centrali nucleari per poterle usare come scudo per gli armamenti più sofisticati: sfruttando la deterrenza di una possibile esplosione, mettono al sicuro le loro armi.
Ucraina, ora inizia la vera offensiva: l’aggiornamento militare. Guido Olimpio su Il Corriere della Sera il 3 Marzo 2022.
Un’altra giornata di duri scontri, con molti fronti da seguire: gli ucraini hanno iniziato a bersagliare il convoglio diretto a Kiev ma crescono anche le loro perdite.
Una giornata di scontri duri, così come i bombardamenti russi. Mosca – sostengono gli americani – vuole «annientare lentamente» il nemico usando l’intero arsenale. Putin accusa gli ucraini di usare i civili come scudi umani, è la giustificazione preventiva di massacri. Nel frattempo i contendenti hanno raggiunto un accordo per la creazione di corridoi umanitari necessari all’evacuazione dei feriti. Segnale positivo in un mare di morte.
I fronti
Sempre molti i fronti da seguire. Il convoglio diretto su Kiev procede con la consueta lentezza. È circa a 25 chilometri dal centro della capitale, con gli ufficiali che cercano di rimettere ordine. Fango, cingoli fuori uso, ruote fuori uso per la cattiva manutenzione e il lungo periodo di parcheggio dei mezzi, benzina non sempre sufficiente. Sono i piccoli e grandi ostacoli del «serpentone». L’aspetto inedito è che gli ucraini avrebbero iniziato a bersagliarlo con aerei, droni, artiglieria e incursioni di forze speciali. In particolare contro autobotti, camion con rifornimenti. Gli Usa ieri avevano indicato che c’erano stati attacchi – senza elaborare – ed hanno aggiunto che l’aviazione russa non ha ancora il controllo totale dei cieli.
Cosa sta succedendo
Dunque: 1) Le azioni ci sono, difficile valutare la consistenza. 2) Andando oltre il «corteo» l’efficacia dei team ucraini è assodata. Gli americani stanno fornendo assistenza/intelligence/consigli. E arrivano altre armi. Il capo di Statio Maggiore statunitense Milley ha salutato pubblicamente la loro abilità nell’ingaggiare l’elefante. 3) C’è la guerra di propaganda. 4) Al tempo stesso è un dato di fatto che Putin è ancora lontano dagli obiettivi prefissati. Ma è una lunga marcia e come lo stesso leader ha detto a Macron il peggio deve ancora venire. C’è tempo per altre distruzioni. Il martello bellico è anche un modo per avere maggiore peso nei contatti diplomatici, mostra quello che può avvenire su una scala ancora più ampia.
L’esercito russo
Mosca ha ora sul campo circa il 90% del contingente mobilitato, con altri reparti schierati, tra cui i missili terra-terra (ne hanno già sparati 480 d’ogni tipo). Il piano sembra sempre quello dello strangolamento progressivo condotto attraverso l’accerchiamento e devastazioni. L’Inferno che molti si attendevano all’inizio della missione si concretizza adesso. Crescono le perdite: secondo Kiev sarebbe stato ucciso il generale russo Andrei Sukhovetsky, indicato come comandante della Settima divisione aerea, un reduce del conflitto in Siria. Nell’intrecciarsi di notizie non confermate c’è anche la minaccia di fucilare sul posto eventuali mercenari stranieri giunti a fiancheggiare le truppe di Kiev.
Le città
A sud prosegue la spinta degli invasori. La conquista di Kherson è un punto a favore, sono entrati piegando alla fine le difese ma non è escluso che vi siano sacche di combattenti. Mariupol è isolata. Grande apprensione a Odessa. Le autorità scrutano costantemente il mare, al largo incrocia una formazione di unità anfibie. Molti si attendono uno sbarco russo. Il fronte meridionale è quello dove Mosca può guadagnare terreno sfruttando anche le milizie amiche. Gli ucraini, spiegano gli osservatori, preferiscono manovre più agili e trasformano le cittadine in roccaforti, come ad esempio a Kharkiv e nella zona di Gostomel dove i ceceni hanno avuto molti morti. Mosca deve affrontare perdite e aumentare la potenza di fuoco coinvolgendo sempre di più civili inermi. Intanto provano ad attenuare l’immagine negativa: a Melitopol, insieme ai blindati, sono arrivati viveri per gli abitanti.
La simulazione degli Usa
Uno spunto interessante. I Marines statunitensi, nelle scorse settimane, hanno svolto un wargame che aveva come tema la possibile invasione dell’Ucraina. Ora lo hanno confrontato con quanto sta avvenendo realmente. Quasi tutto combacia. Le differenze: avevano previsto un’offensiva massiccia fin dalle prime ore, un impiego più ampio della componente aerea per neutralizzare quella avversaria, una proiezione dalla Bielorussia verso Nord Ovest; lo sbarco nel sud; un paio di contro-attacchi ampi da parte ucraini (rivelatisi un disastro). Nella simulazione – sostengono i Marines – i difensori si sono arroccati nelle cittadine e sono stati costretti a ritirare le truppe oltre il fiume Dniepr per evitare di restare in una sacca. Complicata anche la situazione dei reparti a Est. La battaglia – quella vera – è sempre feroce, lo zar ostenta sicurezza ma deve guardarsi a quanto avviene in patria. Le conseguenze delle ritorsioni economiche sono severe.
Cristiana Mangani per il Messaggero il 3 marzo 2022.
Otto giorni di guerra e un bilancio di migliaia di morti. Reagisce l'Ucraina alla furia russa, reagiscono i civili, incitati dai sindaci, ma non basta. Le città sono distrutte, crateri enormi vengono provocati sull'asfalto dalle bombe lanciate dal cielo. È il peggiore dei terremoti quello che sta vivendo la gente di Kiev, di Karkiv, di Mariupol, di Odessa. A cadere per prima nella notte è la città di Kherson, centro strategico nell'Ucraina meridionale, «conquistata dalle forze russe», ammette il sindaco Igor Kolykhaev.
Ovunque i soldati di Putin lasciano scie di morte e sangue, anche se tanti dei giovanissimi e inesperti che compongono le truppe dello zar, restano sul campo. Ieri Mosca, per la prima volta ha emesso il bilancio delle sue vittime parlando di 498 soldati uccisi e di 1.597 feriti. Non si sa quanto questi dati siano reali, ma le pressioni dei cittadini e delle famiglie che hanno figli in guerra hanno costretto il ministero della Difesa a fornire almeno qualche dato.
IL BILANCIO Dal fronte ucraino, il bollettino è più pesante. Le autorità locali hanno reso noto che oltre 2.000 civili sono stati uccisi dall'inizio dell'invasione. «Bambini, donne e forze di difesa perdono la vita ogni ora», è il comunicato diffuso dai servizi di emergenza ucraini e rilanciato dai media internazionali. «Durante i giorni di guerra, la Russia ha distrutto centinaia di snodi di trasporto, edifici residenziali, ospedali e asili», aggiunge la nota.
Mentre i soccorritori hanno spento più di 400 incendi scoppiati dopo i bombardamenti in tutto il paese e hanno disinnescato 416 esplosivi. Gli Usa hanno consegnato «centinaia di missili Stinger antiaerei» all'Ucraina nelle ultime ore, rivela la Cnn. A vedere le immagini che circolano sui social e arrivano dalle città ucraine, però, si capisce che la realtà è un'altra e che le cifre sono certamente più elevate. Un primo bilancio - sostengono alcuni funzionari del Pentagono sarebbe di circa 1.500 russi e 1.500 ucraini. Mentre il governo ucraino rilancia con 5.840 russi uccisi.
Di questa guerra senza senso, circolano anche tanti video di soldati di Mosca, alcuni appena maggiorenni, che sono stati fatti prigionieri e ora dicono di non aver saputo che andavano a uccidere i loro fratelli e che non hanno cibo né rifornimenti. Eppure, la battaglia è appena cominciata e ora il rischio è che Putin, isolato, alzi il tiro e cerchi di coinvolgere altri paesi.
«Ci vogliono cancellare, è un genocidio», avverte il presidente Zelensky al consesso del Palazzo di Vetro. E non usa mezzi termini l'ambasciatrice Usa all'Onu, Linda Thomas-Greenfield, nel corso del suo intervento prima del voto sulla risoluzione contro Mosca. «Abbiamo visto video di forze russe che spostano armi eccezionalmente letali in Ucraina - tuona -.
Ciò include munizioni a grappolo e bombe termobariche, che sono vietate dalla Convenzione di Ginevra. Putin continua con la sua escalation, mettendo in allerta le forze nucleari russe, minacciando di invadere Finlandia e Svezia. A ogni passo, la Russia ha tradito le Nazioni Unite. Le sue azioni vanno contro tutto ciò che questo organismo rappresenta».
LE ARMI ILLEGALI Solo nei giorni scorsi, d'altronde, un lanciarazzi multiplo termobarico russo è stato individuato dal team della Cnn a sud di Belgorod, in Russia, vicino al confine ucraino. A volte sono chiamate bombe a vuoto perché aspirano l'ossigeno dall'aria circostante per generare una potente esplosione e una grande onda di pressione che può avere enormi effetti distruttivi.
Non ci sono prove che questo tipo di armi siano state usate nel conflitto in Ucraina, ma non si può escludere che Putin possa decidere di utilizzarle se l'escalation dovesse continuare. A conferma della pressione che lo zar vuole esercitare sull'Europa, ieri la Svezia ha segnalato la violazione del proprio spazio aereo da parte di quattro caccia russi. La notizia è stata diffusa dalle Forze armate svedesi, che hanno riferito di 2 SU-27 e 2 SU-24.
«La Russia sta colpendo deliberatamente obiettivi civili», ha sottolineato il presidente americano Joe Biden, che ha anche approvato l'invio di ulteriori 3.000 soldati Usa per rafforzare il fianco orientale della Nato. Le truppe, compresi 1.000 uomini in Germania, andranno in Polonia e Romania, come annunciato nei giorni scorsi. Tutto questo mentre il vice ministro degli Esteri russo, Alexander Grushko non ha perso l'occasione per sottolineare che «per Mosca esiste il rischio di incidenti con la Nato». «Non ci sono garanzie che non ci saranno incidenti - afferma parlando con Rossiya 24 -, non ci sono garanzie sul fatto che questi incidenti possano subire una escalation in una direzione completamente non necessaria».
Allo stesso tempo, il viceministro aggiunge che Mosca presta attenzione a «qualsiasi manifestazione di ragionevolezza» da parte della Nato, se l'Alleanza «dice di non avere piani o intenzioni. Se si risolve questo tema delle garanzie - insiste Grushko - allora si potrà pensare a una nuova architettura di relazioni tanto con l'Alleanza quanto con altre organizzazioni che esistono attualmente in questa regione». E conclude: «Mosca ha avvertito per tutto questo tempo che se non si riesce a risolvere la situazione politicamente, sulla base del buon senso, non si possono escludere incidenti, il rischio di scontro esiste».
Che tradotto dal più schietto ministro degli Esteri Sergej Lavrov significa: «Se dovesse scoppiare una Terza guerra mondiale sarebbe nucleare e devastante». Nel frattempo, emergono altri particolari sui progetti di espansione dello zar. L'Esercito ucraino ha fatto sapere che i documenti sequestrati alle truppe russe mostrano che Putin intendeva occupare l'Ucraina dal 20 febbraio al 6 marzo». Ma secondo il New York Times che cita fonti dell'amministrazione Biden, la Cina avrebbe chiesto alla Russia di non invadere prima della fine delle Olimpiadi.
Pechino, dunque, sarebbe stata almeno in parte a conoscenza dei piani di guerra prima che l'invasione iniziasse. Il presidente russo contava, poi, su una guerra lampo che, invece, non è avvenuta. Gli ucraini stanno reagendo sul fronte militare, e anche su quello dell'informazione. Nei giorni scorsi, infatti, per spingere sul morale già fiaccato delle truppe russe, hanno aperto un sito 200rf.com per avere gli aggiornamenti riguardo alle vittime e ai feriti, ma ieri la Russia lo ha bloccato. E a segnalarlo è stato lo stesso sito che resta operativo un canale Telegram dal titolo Cerca il tuo, che è arricchito in continuazione di foto e video.
LA CENTRALE E la resistenza ucraina si sta facendo sentire in ogni parte del paese. Nelle vicinanze di Enerhodar, città del sudest, c'è la sede di sei reattori nucleari dell'era sovietica: sui social media e sulle testate online sono state diffuse immagini dei residenti intenti a costruire barricate con l'obiettivo di impedire ai carri armati di raggiungere la centrale di Zaporizhzhia. Nel pomeriggio di ieri, però, la corazzata russa ha attaccato con granate e spari. E anche le forze armate ucraine che erano lì ad aspettarli, hanno risposto al fuoco.
L'accatto sul paese è continuato per tutta la giornata: bombe su Kiev, sulle chiese, sugli ospedali, sulla linea ferroviaria. Bombe su tutta la parte costiera a ridosso del Mar Nero. È alla conquista di quella zona che Putin punta maggiormente, perché da lì è più facile collegare il Donbass con la Crimea. Ma non tutto sta funzionando sul campo. Avverte il Pentagono: «L'avanzata russa verso Kiev è in stallo». Due giorni fa un convoglio lungo più di 60 chilometri minacciava la capitale, ma la colonna è bloccata in parte a causa della resistenza ucraina, in parte per la mancanza di carburante e di cibo per i militari.
VAL. Err. Per il Messaggero il 3 marzo 2022.
Accerchiati. «Le forze armate continueranno ad avanzare in quest' area per porre fine ai bombardamenti delle aree residenziali», così aveva assicurato ieri in mattinata il portavoce della milizia separatista Eduard Basurin e invece a Mariupol, città circondata da giorni, non possono neppure uscire per contare i morti e soccorrere i feriti in strada: senza acqua, perché i russi hanno deviato l'acquedotto, senza riscaldamento, né medicine e cibo.
Le bombe hanno centrato diverse centraline di distribuzione della corrente. E il diluvio di fuoco non cessa, da almeno 15 ore. La presa della Mariupol è strategica: rappresenta il ponte di terra tra la Crimea e il Donbass. Da Est sono arrivati i miliziani di Donetsk e da Ovest le truppe sbarcate dal mar Nero e così 500mila abitanti sono rimasti in trappola. Ora quella città, che nel 2014 si era ribellata al nuovo corso filo occidentale e aveva dichiarato la secessione, ma che l'Ucraina aveva in fretta ripreso, è sotto assedio. E dalle altre zone non possono arrivare rinforzi.
IL SINDACO Il disperato grido di allarme del sindaco Vadym Boichenko è arrivato attraverso un'intervista al Guardian: «Le forze di occupazione della Federazione russa - denuncia - hanno fatto di tutto per bloccare l'uscita dei civili dalla città, mettendo in trappola mezzo milione di persone. Non possiamo nemmeno prendere i feriti dalle strade, dalle case e dagli appartamenti, perché i bombardamenti non si fermano. Non possiamo contare il numero delle vittime - aggiunge - ma crediamo che almeno centinaia di persone siano morte.
Non possiamo entrare per recuperare i corpi». Alla Associated press, il primo cittadino della città portuale sulla costa settentrionale del mar d'Azov, ha anche raccontato che tre adolescenti sono stati colpiti da un bombardamento: sono stati portati in ospedale, uno di loro, che aveva perso le gambe a causa del raid, è morto. I familiari dei ragazzi hanno raccontato che sono stati colpiti mentre giocavano a calcio vicino a una scuola. Domenica a Mariupol era rimasta uccisa una bambina di soli 6 anni. Boychenko parla di genocidio per descrivere gli attacchi russi, usando la stessa parola che il Putin ha utilizzato per motivare l'invasione.
VITTIME CIVILI Anche il vice sindaco, Sergiy Orlov, racconta l'orrore: «Un distretto lungo il fiume, normalmente abitato da 130mila persone, è stato quasi completamente distrutto. L'esercito russo qui sta mettendo in campo tutte le sue armi: artiglieria, sistemi di lancio di razzi, anche tattici e aerei. Stanno cercando di distruggere la città. Le milizie ucraine sono molto coraggiose e continueranno a difendere Mariupol, ma lo stile dell'esercito russo è come quello dei pirati: non combattono con il loro esercito, distruggono solo interi distretti» ha aggiunto Orlov. Le forze russe hanno preso di mira stazioni di pompaggio e trasformatori elettrici, ha detto Orlov, e c'è carenza di cibo, in alcune parti della città, il rischio è quello di un'imminente crisi umanitaria.
(ANSA il 3 marzo 2022) - Volodymyr Zelensky è scampato ad almeno tre tentati omicidi la scorsa settimana, secondo quanto riporta il New York Post, che cita il britannico Times. Dietro a due tentativi di uccidere il presidente ucraino c'è stato il Wagner Group, contractor paramilitari sostenuti dal Cremlino.
L'altro tentativo invece è stato effettuato dal commando di ceceni, che Kiev afferma di aver eliminato. Secondo quanto riferito dal Time, ci sono più di 400 componenti del Wagner Group a Kiev, dove si sono infiltrati con una 'kill list' di 24 nomi.
AgenPress il 3 marzo 2022. – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ribadito la sua richiesta alla NATO di stabilire una no-fly zone sull’Ucraina, sottolineando giovedì che questo sarebbe il “passo più importante” mentre l’Ucraina affronta “incessanti bombardamenti” da parte della Russia.
“Vogliamo una no-fly zone perché la nostra gente viene uccisa. Dalla Bielorussia, dalla Russia, questi missili, questi missili Iskander e bombardieri stanno arrivando. Ho chiesto al presidente Biden, a Scholz e Macron… e ho detto, se non puoi fornire una no-fly zone in questo momento, allora dicci quando?”
Parlando durante una conferenza stampa televisiva a Kiev, il presidente ucraino ha continuato chiedendo quante altre persone in Ucraina devono essere uccise prima che la NATO accetti di stabilire una no-fly zone.
“Quante persone dovrebbero essere fatte saltare in aria? Quante braccia, gambe e teste dovrebbero essere mozzate, in modo che tu capisca? Andrò a contarli e aspetteremo fino a quando non avremo un numero sufficiente”, ha detto Zelensky in un appassionato appello.
“Se non hai la forza per fornire una no-fly zone, allora dammi gli aerei. Non sarebbe giusto?” “Mi piacerebbe vedere Putin da vicino, non a trenta metri di distanza” Una battuta evidentemente ironica che fa riferimento elle ultime immagini dei diversi colloqui del presidente russo seduto a un capo di un tavolo lunghissimo, con il suo interlocutore seduto al capo opposto.
Un confronto con il presidente russo come “l’unico modo per fermare la guerra”. “Io come Churchill? Ma no, bevo molto ma molto meno di lui...”. E’ la battuta ironica con cui il presidente ucraino ha risposto ai cronisti che lo hanno paragonato al premier inglese che contribuì alla sconfitta di Hitler.
Estratto dell’articolo di Gianluca Perino per “il Messaggero” il 3 marzo 2022.
Vladimir Putin ricompare in tv. […] Ma dalle parole che pronuncia, è la lettura di alcuni analisti, questa volta siamo di fronte ad un uomo che potrebbe essere in difficoltà. Su due fronti: quello militare, dove l'avanzata delle truppe non è all'altezza delle aspettative (e probabilmente anche dei piani iniziali), e quello interno, dove ogni giorno che passa crescono scontento, proteste e dubbi.
[…]«I soldati e gli ufficiali russi che combattono sono degli eroi - dice - e lottano per la pace, il Donbass e la denazificazione dell'Ucraina». Poi offre delle garanzie, degli aiuti per le famiglie degli uomini e dei ragazzi che stanno trovando la morte sul campo di battaglia. Sarebbero oltre seimila i soldati russi uccisi (secondo Kiev) molti meno, naturalmente, per il Cremlino. Ma stiamo parlando comunque di numeri consistenti, dietro ai quali ci sono genitori disperati, fratelli, sorelle, amici.
Questo lo Zar lo sa bene. Così spiega che stanzierà 7,5 milioni di rubli (circa 64mila euro) per ogni famiglia di caduto, mentre ai feriti andranno tre milioni di rubli. E comunque, per lui «l'operazione militare speciale sta andando rigorosamente secondo il programma, secondo i piani. Stiamo cercando di evitare con grande attenzione di colpire i civili - spiega - I nostri militari forniscono corridoi sicuri per i civili, ma i neonazisti ucraini lo impediscono nascondendosi dietro i civili innocenti». […]
«Al ministero dell'Interno ucraino sono tutti neonazisti che insabbiano le prove sul fatto che usano civili come scudi umani». E spiega che la Russia ha alcuni «video» girati nel Donetsk che mostrano l'uso di queste «tattiche». «Sono i nazisti che combattono in questo modo, che usano questi metodi brutali. E in Ucraina sono spalleggiati anche da mercenari che arrivano dal Medio Oriente».
Sul fronte interno, al di là delle manifestazioni di protesta, e alla pesante lettera della Lukoil, ieri è arrivata anche la presa di posizione del re degli scacchi, Garry Kasparov, che su Twitter ha invitato i russi a ribellarsi: «Se Putin non viene fermato ora, non gli viene impedito di distruggere l'Ucraina e commettere un genocidio contro il suo popolo, ci sarà una prossima volta e sarà contro la Nato, con una minaccia nucleare senza precedenti.
Ogni elemento della società russa che può esercitare pressioni deve sapere che deve scegliere tra lui e tutto il resto». […]
Vladimir Putin, perché ha imposto la Foresta vergine per i negoziati: ombra comunista, lo zar vuole umiliare l'Occidente. Libero Quotidiano il 03 marzo 2022.
Non esiste al mondo un luogo più affascinante e simbolico - anche sinistramente - che Vladimir Putin potesse scegliere per proseguire i "negoziati"tra Mosca e Kiev, sempre che i negoziati non siano di nuovo rinviati a differenza dei bombardamenti che non conoscono sosta: un negoziato, in linguaggio diplomatico, dovrebbe precedere la stipulazione di un accordo o di un patto di non belligeranza, quindi proprio la fine dei bombardamenti, ma è ciò che per ora credono in pochissimi, soprattutto in Ucraina. Nell'attesa, che Putin abbia scelto proprio la foresta di Bialowieza per avviare un negoziato può avere tre significati possibili: uno probabile, uno improbabile e uno a dir poco luciferino. Quello probabile riguarda il fatto che proprio nella prescelta area naturale di Belavea, l'8 dicembre 1991, ebbe luogo l'accordo appunto di Belavea (altri lo chiamano di Minsk) che in pratica sancì la fine dell'Unione Sovietica come soggetto geopolitico e di diritto internazionale: cioè la fine di tutto, l'Urss non esisteva più e basta, il suo posto fu preso dalla Comunità degli Stati indipendenti (Csi) e l'accordo venne siglato in una gosdacia, che è una delle dacie lussuose degli esponenti governativi; presenti all'accordo erano i leader di Ucraina, Russia e Bielorussia.
SI RIPARTE - Quindi il messaggio, rivolto non soltanto all'Ucraina ma all'intero Occidente, o Patto Atlantico, o Nato che dir si voglia - ma anche ai numerosi ex stati dell'ex Unione Sovietica - potrebbe essere questo: qui abbiamo interrotto e qui ricominciamo, avvertiti tutti, è solo l'inizio, si torna insieme, fine delle libere uscite e trentennali indipendenze che interessarono l'Europa centrale e orientale, si torna all'equivalente del fu-Partito unico, si torna al trattato di creazione dell'Unione Sovietica del 1922 (un po' come Adolf Hitler che da capo del Terzo Reich volle firmare l'armistizio con la Francia - sconfitta - nel 1940 nello stesso vagone ferrroviario, riportato nei boschi vicino a Compiègne, in cui nel 1918 fu siglato quello tra gli alleati e lo sconfitto impero tedesco). Il fatto che un così annunciato e repentino salto indietro della Storia appaia o improbabile, purtroppo, non toglie che sia semplicemente più probabile delle altre due opzioni. Il secondo significato, legato al fatto che Putin abbia scelto proprio la foresta di Bialowieza per avviare un negoziato, infatti, potrebbe più banalmente essere giustificato dall'estrema neutralità e bellezza naturale offerta da una riserva unica al mondo: non tutti sanno, infatti, che quella foresta vergine rappresenta tutto ciò che resta dell'immensa fascia verde che migliaia di anni fa si estendeva in tutto il continente e dove ancora sopravvivono animali di cui non sospettereste nemmeno l'esistenza: i bisonti europei, tra questi.
FORESTA VERGINE - L'area naturale di Belavea in altre parole fa parte della grande Puszca, vecchia parola polacca che significa «foresta vergine» e che nei suoi duecentomila ettari contiene l'ultimo frammento continentale dell'antica foresta primaria di pianura: quella - si perdoni la divagazione - brumosa e sinistra che balenava davanti agli occhi di tanti bambini mentre qualcuno leggeva loro le fiabe dei fratelli Grimm. Qui ci sono frassini e tigli di quaranta metri, e aggrovigliamenti di umidi sottoboschi di felci, ontani e funghi grandi come piatti. Le querce sono immense e le pigne impressionanti. L'aria è fresca, pesante e silenziosa quando non lacerata dal gracchiare dei più vari uccelli o immancabilmente dall'ululare dei lupi. E qui, molto lentamente, sinuosamente, rischiamo di avvicinarsi al messaggio più luciferino che qualche mente malata - la nostra forse - potrebbe associare al pensare che l'intera Europa, un tempo, era come questa foresta: ma senza di noi. Perché entrarci significa rendersi conto di quanto l'uomo civilizzato sia assuefatto solo a una pallida copia di quel che la natura intendeva essere.
ABETI ROSSI - Vedere sambuchi con un tronco largo due metri o camminare in mezzo a giganteschi abeti rossi con barbe lunghe come Matusalemme - racconta chi ci è stato- non fa sentire sprecata un'espressione come «ancestrale», da intendersi come misteriosamente familiare. Raccontano, pure, che dopo la Seconda guerra mondiale uno Josif Stalin piuttosto ubriaco cedette alla Polonia i due quinti della foresta: e poco altro cambiò sotto il regime sovietico, se si esclude la costruzione di qualche residenza di caccia per l'élite, tanto che in una di queste dacie, che si chiamava precisamente Viskuli, nel 1991 venne firmata proprio l'intesa di cui stiamo parlando e che dissolse l'Unione Sovietica. È questo il terzo e malsano messaggio: questa meravigliosa foresta è quanto nel giro di qualche secolo tornerebbe a essere l'Europa senza di noi, dopo il commiato seguito a una guerra nucleare. Da entrambi i lati, la popolazione contadina sta già in gran parte abbandonando i terreni coltivati per avvicinarsi alle città. Hanno calcolato che in due decenni tornerebbe il terreno boschivo. E hanno calcolato che dopo cinque secoli la foresta tornerebbe come adesso, forse un po' meglio, nonostante le radiazioni. Dopo l'accordo appunto di Belavea dell'8 dicembre 1991, dopo Ucraina e Bielorussia, molti altri stati salutarono l'Unione Sovietica. Nel solo dicembre 1991 il Kazakistan, il Tagikistan, l'Armenia, il Turmenistan, poi nel 1992 l'Uzbekistan e il Khirghistan, nel 1993 l'Azerbaigian e la Georgia, nel 1994 la Moldavia. Ora il maestro è rientrato in classe. E sta facendo l'appello.
Ucraina-Russia, le ultime notizie sulla guerra: tregua temporanea, il sindaco di Mariupol: «Pronti ad evacuare i civili». Lorenzo Cremonesi, Francesco Battistini, Marco Imarisio, Andrea Nicastro, Paolo Foschi su Il Corriere della Sera il 5 Marzo 2022.
Le ultime notizie in tempo reale sulla guerra Ucraina-Russia: Kiev si prepara a resistere ai nuovi attacchi, Mariupol sotto assedio. Nel week end nuovo round di negoziati. Putin: accordo solo se accettano tutte le condizioni
• Le truppe russe avanzano verso la seconda centrale nucleare più grande dell’Ucraina. Dopo aver preso il controllo dell’impianto di Zaporizhzhia, l’esercito di Mosca va avanti dunque su più fronti: proseguono gli attacchi a Kiev, Mariupol e alle altre città dell’Ucraina. L’esercito ucraino e i volontari provano a resistere, scavano trincee, arruolano anche i civili proprietari di piccoli droni, mentre sono già arrivati i primi aiuti militari promessi dagli Stati Uniti e dall’Europa.
• Nel week end è previsto un nuovo round di negoziati . Il premier ucraino Zalenski in un video, dopo aver smentito le notizie su una sua fuga all’estero, ha condannato la Nato per la mancata istituzione della no-fly zone.
• Stati Uniti e Europa valutano l’ipotesi di nuove sanzioni. In Italia è scattata la caccia ai beni degli oligarchi che sostengono Putin: la prima operazione è il sequestro dello yacht di Alexei Mordashov.
• Il Corriere ha avviato una newsletter speciale , una serie di podcast sulla guerra in Ucraina e una sottoscrizione per aiutare le vittime della guerra. Qui sotto, le notizie in diretta.
Ore 0.20 - Zelensky: non sono fuggito, sono al mio posto
«Ogni due giorni dicono che sono scappato dall’Ucraina, da Kiev. Ma sono qua, lo vedete, al mio posto». Così Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un video postato su Instagram, ha smentito l’annuncio fatto in precedenza dal presidente della Duma russa, Vyacheslav Volodin, secondo il quale lo stesso Zelensky era fuggito in Polonia. «Nessuno è scappato da nessuna parte, stiamo lavorando», aggiunge il presidente ucraino, citato da Interfax, indicando che con lui c’è il capo di gabinetto della presidenza Andriy Yermak.
Ore 0.34 - Anche la rete Abc interrompe le trasmissioni dalla Russia
L’emittente televisiva statunitense ABC News interromperà da questa notte le trasmissioni dalla Russia a seguito della nuova legge sui media approvata oggi nel Paese e che prevede fino a 15 anni di carcere per la diffusione di notizie ritenute false. Questa decisione segue le analoghe adottate da Bbc, dalla canadese Cbc, da Bloomberg e dalla Cnn.
Ore 0.49 - Zelensky parlerà in videoconferenza al Senato Usa
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlerà in videoconferenza al Senato degli Stati Uniti sabato. Lo ha detto un parlamentare americano. Zelensky parlerà ai senatori via Zoom al mattino (ora di Washington) su richiesta dell’Ucraina. Alcuni senatori statunitensi stanno sollecitando il presidente Joe Biden a prendere una posizione più dura contro la Russia, ad esempio sospendendo le importazioni del suo petrolio. La Casa Bianca, però, lo ha escluso, temendo che potrebbe far salire ancora di più i prezzi del petrolio e danneggiare i consumatori statunitensi colpiti da un’inflazione record.
Ore 0.53 - Zelensky contro la Nato per la mancata applicazione della no-fly zone sull’Ucraina
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha condannato il rifiuto «deliberato» della Nato a creare una no-fly zone in Ucraina.
Ore 0.55 - Samsung sospende la spedizione di cellulari e chip in Russia
Il colosso coreano Samsung ha sospeso le spedizioni di telefoni cellulari e chip alla Russia «a causa dell’attuale situazione geopolitica». «Continuiamo a monitorare attivamente questa complessa situazione per determinare i nostri prossimi passi», ha detto la società in una nota. Samsung Electronics è il leader del mercato dei telefoni cellulari in Russia con una quota di mercato del 30% alla fine del 2021, davanti alla cinese Xiaomi (23%) e al 13% di Apple.
Ore 1.19 - Usa, sondaggio: la maggior parte degli americani favorevole alla no-fly zone sull’Ucraina
La maggioranza degli americani è favorevole a una no-fly zone sull’Ucraina e allo stop degli acquisti di petrolio russo. È quanto emerge da un sondaggio Reuters-Ipsos, secondo il quale il 74% degli intervistati si sono detti favorevoli a una no-fly zone a fronte di un 80% convinto che gli Stati Uniti dovrebbero fermare gli acquisti di petrolio russo. L’81% si esprime a favore dell’imposizione di nuove sanzioni nei confronti della Russia.
Ore 1.37 - Usa: le truppe russe avanzano verso la seconda centrale nucleare ucraina
Le forze russe si stanno avvicinando alla centrale nucleare più grande dell’Ucraina. Lo ha dichiarato l’ambasciatrice statunitense alle Nazioni Unite Linda Thomas-Greenfield, che non ha nominato l’impianto. «Sono a 20 miglia», le sue parole riportate dalla Cnn. Secondo Energoatom, l’organismo di supervisione delle centrali nucleari ucraine, il secondo impianto nucleare più grande del paese, in termini di capacità di generazione di energia è la centrale nucleare di Yuzhnoukrainsk nell’oblast di Mykolaiv, nell’Ucraina meridionale.
Ore 1.51 - Cnn: timori di bombardamenti massicci sulle città per costringerle alla resa
L’Occidente teme che la Russia si avvii a «bombardare le città» ucraine «fino alla loro sottomissione». Lo riporta Cnn citando alcune fonti dell’intelligence occidentale, secondo le quale questo potrebbe avere un impatto significativo in termini di morti civili. «Le armi pesanti non pesano solo di più, sono pesanti anche in termini di danno che possono infliggere», osservano le fonti con Cnn.
Ore 1.49 - Blinken: Usa non cercano il cambio di regime in Russia
Il segretario di Stato Usa Antony Blinken afferma che gli Stati Uniti non stanno cercando un cambio di regime a Mosca. Parlando alla Bbc, Blinken ha spiegato che «non dipende assolutamente da noi», invitando il popolo russo a ritenere la propria leadership responsabile della guerra in Ucraina.
Ore 2.11 - Kiev arruola i civili proprietari di piccoli droni
L’esercito di Kiev, con un appello su Facebook, ha chiamato a raccolta i civili proprietari e piloti di piccoli droni per utilizzare i mini-velivoli nelle attività di controllo e spionaggio delle truppe russe. Lo riferisce l’agenzia Ap. (Leggi qui il servizio)
Ore 2.22 - Bombardieri B52 americani hanno volato al confine orientale della Nato
Le attività nell’ambito di un’esercitazione con le aeronautiche tedesche e della Romania. Lo riporta Cnn citando la Us Air Force. I bombardieri americani hanno volato nello spazio aereo della Romania , non lontano dall’Ucraina, dopo essere partite dalla Raf Fairford, in Gran Bretagna.
Ore 3.06 - Usa valutano piano di aiuti a Zelensky in caso di esilio
L’amministrazione Biden inizia a valutare piani per uno degli scenari peggiori, ovvero la caduta di Kiev con l’esilio del governo di Volodymyr Zelesnky e l’insediamento di un regime amico a Mosca. Lo riporta Cbs citando alcune fonti, secondo le quali il dibattito è acceso su come poter assistere, in un caso come questo, Zelensky. Due componenti della commissione di Intelligence della Camera stanno cercando consensi per una misura bipartisan che richiederebbe all’amministrazione Biden la messa a punto di una strategia per sostenere i ribelli pro-indipendenza nel caso il presidente russo Vladimir Putin conquistasse Kiev e occupasse significative aree dell’Ucraina.
Ore 3.10 - S&P taglia il rating della Bielorussia, probabile default
L’agenzia S&P taglia il rating della Bielorussia a `CCC´ da `B´, con `creditwatch´ negativo. Secondo l’agenzia, «in assenza di uno sviluppo positivo imprevisto, è probabile che la Bielorussia faccia default nei prossimi 12 mesi», afferma S&P.
Ore 3.34 - Mariupol sotto assedio, il sindaco: situazione impietosa
La città di Mariupol è sottoposta all’assedio delle forze russe. Lo afferma il sindaco Mariupol Vadim Boitchenko, definendo l’assedio «impietoso» e chiede la creazione di corridoi umanitari. In un messaggio postato su Telegram afferma: «Ora è il momento di cercare soluzioni ai problemi umanitari».
Ore 3.37 - Kiev: dall’inizio della guerra distrutti 39 aerei e 40 elicotteri russi
Le forze ucraine hanno distrutto almeno 39 aerei e 40 elicotteri russi dall’inizio dell’invasione della Russia. Lo riferiscono le autorità ucraine citate dai media locali.
Ore 4.30 - Joe Biden risale nei sondaggi con la crisi Ucraina
Secondo le rilevazioni di NPR-Maripost, il 47% degli americani promuove il presidente, ben 8 punti in più rispetto al 39% della settimana del 25 febbraio. Il 52% degli intervistati approva la gestione della crisi Ucraina da parte del presidente.
Ore 4.35 - Cnn: Mosca vuole impiegare 1000 mercenari in Ucraina
La Russia intende dispiegare fino a 1.000 mercenari in Ucraina nei prossimi giorni e nelle prossime settimane. Lo riporta Cnn citando fonti dell’intelligence, secondo le quali gli Stati Uniti hanno già «alcune indicazioni» che gruppi di mercenari potrebbero essere coinvolti nell’invasione russa.
Ore 4.45 - Distribuito il 70% delle armi de pacchetto Usa da 350 milioni
Gli Stati Uniti hanno consegnato circa il 70% delle armi previste nel pacchetto da 350 milioni di dollari approvato da Joe Biden per aiutare l’Ucraina. Lo riporta il New York Times. Le armi sono arrivate in Polonia e in Romania e poi spedite, via terra, nell’Ucraina occidentale per essere distribuite su tutto il territorio. Il capo di stato maggiore congiunto delle forze armate Usa, Mark Milley, ha ispezionato l’operazione di trasferimento delle armi nel corso di una visita a sorpresa durante la quale ha incontrato le truppe e il personale di 22 paesi che lavora per scaricare le armi per trasferirle via terra alle forze ucraine.
Ore 4.49 - Pentagono: dall’inizio della guerra la Russia ha lanciato 500 missili
Gli Stati Uniti stimano che la Russia abbia lanciato 500 missili durante l’invasione in Ucraina. Lo riferisce un funzionario del Pentagono.
Ore 5.13 - Washington Post: armi dagli Usa consegnate già a dicembre
Gli Stati Uniti hanno iniziato ad armare l’Ucraina già agli inizi di dicembre, fornendo armi e attrezzature utili per il combattimento in aree urbane. Lo riporta il Washington Post citando alcuni documenti riservati contenenti l’elenco delle consegne effettuate. Nell’ultima settimana le consegne sono aumentate, e includono per la prima volta i missili Stinger.
Ore 6.15 - Il Washington Post toglie le firme dei giornalisti dalla Russia
Il quotidiano americano ha deciso di rimuovere dalle corrispondenze dei suoi giornalisti in Russia i nomi degli autori, il luogo e la data per assicurare la sicurezza del suo personale. Lo ha comunicato il quotidiano di Jeff Bezos, dopo l’entrata in vigore della legge che in Russia punisce le fake news con il carcere fino a 15 anni, misura che dà un nuovo colpo alla già limitata libertà di stampa. La nuova legge, secondo gli osservatori indipendenti, potrà essere utilizzata per punire chi scriverà contenuti non graditi a Putin e al suo gruppo di potere.
Ore 6.37 - Musk: Starlink non bloccherà fonti di notizie russe
«A Starlink è stato chiesto da alcuni governi (non dall’Ucraina) di bloccare fonti di notizie russe. Non lo faremo se non sotto tiro. Mi dispiace essere un assolutista della libertà di parola». Lo twitta Elon Musk dopo che molte società hanno scaricato fonti di informazione russe come RT.
Ore 7.20 - L’appello degli scrittori: «Informate i cittadini»
Un gruppo di scrittori ha fatto appello ai russofoni di tutto il mondo affinché trasmettano la verità sulla guerra in Ucraina contattando direttamente i cittadini russi utilizzando «tutti i possibili mezzi di comunicazione». Lo riferisce il Guardian. Tra i 17 firmatari dell’appello c’è il premio Nobel Svetlana Alexievich, autrice bielorussa che scrive in russo. Un’altra dozzina di illustri autori da tutto il mondo, tra cui il premio Nobel JM Coetzee, ha appoggiato l’appello che arriva all’indomani della scelta del governo russo di censurare l’accesso alle notizie e alle informazioni sull’invasione dell’Ucraina.
Ore 7.30- Johnson: rischiamo un’altra Chernobyl
Il premier britannico Boris Johnson, in un’intervista esclusiva a Repubblica, Die Welt e El País, ha rilanciato l’allarme sulla possibilità che esploda una centrale nucleare in Ucraina. Dopo l’attacco alla centrale nucleare di Zaporizhzhia il presidente ucraino Volodymyr Zelensky «era terrorizzato, e a ragione. Ricordiamo cosa accadde con Chernobyl. Oggi il rischio di un incidente nucleare è evidente, purtroppo. Sono preoccupato- ha ammesso Johnson- Come fermare qualcosa di così distruttivo? La risposta purtroppo non è semplice. Ma serve subito l’Onu e l’agenzia dell’atomo Aiea a protezione delle centrali nucleari ucraine. Perché, con un altro attacco come quello dell’altra notte, la sicurezza e la salute di tutta Europa saranno davvero a rischio».
Ore 7.35 - La Russia dichiara tregua temporanea
Il ministero degli Esteri russo ha annunciato il cessate il fuoco temporaneo dalle 10 di sabato 5 marzo (ora di Mosca, le 8 in Italia), per permettere l’apertura di corridoi umanitari e l’evacuazione dei civili da Mariupol and Volnovakha. Mariuipol è assediata da giorni: i cittadini sono rimasti senza luce, acqua, gas.
Ore 8.03 - Mosca, si stringe assedio su Mariupol
Si fa più stretto l’assedio delle forze armate russe sulla città portuale di Mariupol, strategica posizione sul mar di Azov. Lo comunica il ministero della difesa di Mosca.
Ore 8.15 - Difesa Gb: tasso di attacchi diminuito, città circondate
Il ministero della Difesa britannico ha fornito questa mattina un aggiornamento dell’intelligence. Secondo l’ultimo report, il tasso di attacchi aerei e militari russi è diminuito nelle ultime 24 ore. Nel frattempo, le città di Kharkiv, Chernihiv e Mariupol rimangono in mano ucraina. È probabile che queste città, insieme a Sumy, «siano tutte circondate dalle forze russe». Stando a quanto riferito dal ministero della Difesa britannico poi, «le forze russe stanno probabilmente avanzando nella città portuale meridionale di Mykolaiv. C’è una possibilità realistica che alcune forze tenteranno di aggirare la città per dare la priorità alla progressione verso Odessa» (qui l’ultimo aggiornamento militare).
Ore 8.20 - Mosca: ampia offensiva in Ucraina
L’esercito russo continua la sua offensiva su un ampio fronte in Ucraina: il ministero della Difesa ha annunciato di avere preso il controllo, nelle ultime ore, di Preobrazhenka, Komsomolske, Zahorne, Dorozhnyanka e altre località. Si continuano a colpire, riferisce Interfax, le infrastrutture militare e sono già stati distrutti 56 droni, 82 aerei, 708 carri armati delle forze armate ucraine. Inoltre, sempre secondo il ministero a Mosca, le forze della repubblica indipendentista di Lugansk, con il supporto dell’esercito russo, «hanno raggiunto la linea Bohuslavka - Telmakhovka - Kalynivka».
Ore 8.28 - La tregua e la popolazione stremata dalla fame
(Andrea Nicastro, inviato a Zaporizhzhia) Uno spiraglio di speranza per i civili intrappolati a Mariupol da 5 giorni senza corrente, riscaldamento, telefoni. L’agenzia di informazione ufficiale russa Tass ha scritto che il Ministero della Difesa moscovita ha accordato con le forze ucraine un corridoio umanitario per permettere l’evacuazione dei civili dalla città-porto. Kiev non ha ancora confermato e i dettagli dell’accordo non sono ancora chiari. Non si sa, ad esempio, se saranno ammessi nella città assediata e senza carburante degli autobus o dei treni per evacuare chi non ha un’auto propria. Non si sa neppure come verranno avvertite le persone nascoste nei rifugi antibomba. Senza linee telefoniche e comunque con i telefonini scarichi, ci vorrebbe un’informazione capillare con altoparlanti quartiere per quartiere. In una città vasta come Mariupol, da mezzo milione di abitanti, è un’impresa che non può avvenire in un solo giorno. Ieri è arrivata al Corriere un’unica voce da Mariupol. Veniva da uno degli operatori di agenzie internazionali rimasti in città che ha la fortuna di disporre di generatori e telefoni satellitari. La fonte riferiva di una popolazione stremata, non solo dal terrore dei bombardamenti «costanti e pesanti», ma anche dalla fame, ormai diffusa in più quartieri. «Le riserve stanno esaurendosi per tutti». Stesso accordo, sempre secondo Tass, anche in un’altra città sotto assedio, Volnovakha.
Ore 8.40 - PayPal chiude in Russia
La società di pagamenti PayPal Holdings Inc ha chiuso i suoi servizi sabato in Russia, citando «le circostanze attuali»: lo riferisce la Reuters. Il presidente e amministratore delegato Dan Schulman ha dichiarato che la società «sta con la comunità internazionale nel condannare la violenta aggressione militare russa in Ucraina». Un portavoce della società ha affermato che PayPal supporterà i prelievi per un periodo di tempo, assicurando di regolarizzare la chiusura dei conti. PayPal, che aveva consentito solo transazioni transfrontaliere da parte di utenti in Russia, mercoledì ha smesso di accettare nuovi utenti nel paese.
Ore 8.50 - Sindaco Mariupol: pronti all’evacuazione dei civili
Pavlo Kirilenko, capo dell’amministrazione militare della regione di Donetsk, ha confermato che il cessate il fuoco è iniziato alle 9 ora locale (8 ora italiana). Il sindaco di Mariupol ha confermato che nella sua città comincerà alle 9, le 10 in Italia, l’evacuazione dei civili. Le autorità municipali hanno inoltre indicato che l’evacuazione è prevista fino alle 14, le 15 in Italia. I dettagli per quanto riguarda invece il corridoio umanitario previsto a Volnovakha rimangono poco chiari.
Ore 9.05 - Il bilancio ucraino: 10 mila soldati russi morti, ma «orribili tattiche» per massimizzare danni ai civili
Sono oltre 10mila i soldati russi che sono morti dall’inizio dell’offensiva in Ucraina. Lo hanno riferito le forze armate ucraine in un nuovo aggiornamento sulle perdite «nemiche», precisando che sono stati distrutti, tra gli altri, 39 aerei, 40 elicotteri, 269 carri armati, 945 veicoli corazzati e 105 pezzi di artiglieria. Secondo Dmytro Ivanovyč Kuleba, ministro degli Esteri ucraino, la Russia ha messo in atto «orribili tattiche» per massimizzare i danni ai civili: «bombarda aree residenziali e infrastrutture critiche, minaccia impianti nucleari» (qui l’approfondimento: Cecchini e trappole, le sei regole dell’assedio). Intanto 66.224 uomini sono rientrati dall’estero per combattere l’invasione russa, fa sapere il ministro della Difesa Oleksii Reznikov: «Ucraini, siamo invincibili», ha scritto su Twitter.
Ucraina - Russia, le news di oggi. Mosca: tregua e corridoi umanitari per due città. Le forze di Putin avanzano a Sud. La Repubblica il 5 Marzo 2022. Il cessate il fuoco per garantire il passaggio agli abitanti di Mariupol e Volnovakha, città sotto "assedio spietato". Moltissimi mezzi di informazione internazionali lasciano la Russia, lascia anche la Cnn.
L'attacco alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, il bagno di sangue a Kharkiv con oltre 2.000 morti tra i quali 100 bambini, l'avanzata a sud verso Odessa, in un'area nevralgica delle operazioni sulla linea del Donbass e della Crimea. L'offensiva russa in Ucraina non conosce soste, anzi la campagna aerea si è intensificata. Le città bombardate e assediate sono allo stremo. Kiev è accerchiata, anche se il lunghissimo convoglio delle forze di Mosca si è fermato a 25 chilometri dalla capitale. Rimane aperto lo spiraglio negoziale: il terzo incontro tra le due delegazioni dovrebbe svolgersi in questo fine settimana. Nel precedente incontro era stata raggiunta un'intesa di massima sull'apertura di corridoi umanitari e stamani il ministero della Difesa russo ha annunciato una tregua parziale per consentire la fuga agli abitanti di Mariupol e Volnovakha.
00.05 Molti media smettono di trasmettere in Russia
In seguito alla nuova legge russa sull'informazione, che prevede fino a 15 anni di carcere per la diffusione di notizie ritenute false sulla guerra in Ucraina, tantissimi media internazionali hanno interrotto le trasmissioni nella Federazione. L'elenco comprende tra gli altri Cnn, Abc News, Cbs, Bbc, la canadese Cbc, Bloomberg.
00.19 Zelensky: "Non sono fuggito, sono a Kiev"
"Ogni due giorni dicono che sono scappato dall'Ucraina, da Kiev. Ma sono qua, lo vedete, al mio posto". Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un video postato su Instagram, ha smentito l'annuncio fatto in precedenza dal presidente della Duma russa, Vyacheslav Volodin, secondo il quale lo stesso Zelensky era fuggito in Polonia. "Nessuno è scappato da nessuna parte, stiamo lavorando", aggiunge il presidente ucraino, citato da Interfax, indicando che con lui c'è il capo di gabinetto della presidenza Andriy Yermak.
00.30 Zelensky in videoconferenza con il Senato Usa
Zelensky parlerà in videoconferenza al Senato degli Stati Uniti nella mattinata (ora di Washington) di oggi, sabato 5 marzo. L'evento è stato organizzato su richiesta dell'Ucraina.
00.42 Samsung sospende spedizioni di cellulari e chip in Russia
Il colosso coreano Samsung ha sospeso le spedizioni di telefoni cellulari e chip alla Russia "a causa dell'attuale situazione geopolitica". "Continuiamo a monitorare attivamente questa complessa situazione per determinare i nostri prossimi passi", ha detto la società in una nota. Samsung Electronics è il leader del mercato dei telefoni cellulari in Russia con una quota di mercato del 30% alla fine del 2021, davanti alla cinese Xiaomi (23%) e al 13% di Apple.
01.03 Lunedì Consiglio di sicurezza Onu
Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu si riunirà lunedì per discutere della crisi umanitaria in Ucraina. Lo riferiscono fonti diplomatiche, secondo le quali la riunione è stata chiesta da Stati Uniti e Albania.
01.33 "I russi si avvicinano alla seconda più grande centrale nucleare"
Le forze russe si stanno avvicinando alla centrale nucleare più grande dell'Ucraina dopo quella di Zaporizhzhia. Lo ha dichiarato l'ambasciatrice statunitense alle Nazioni Unite Linda Thomas-Greenfield, che non ha nominato l'impianto. "Sono a 20 miglia", le sue parole riportate dalla Cnn. Secondo Energoatom, l'organismo di supervisione delle centrali nucleari ucraine, il secondo impianto nucleare più grande del paese, in termini di capacità di generazione di energia, è quello di Yuzhnoukrainsk nell'oblast di Mykolaiv, nell'Ucraina meridionale.
01.48 Cnn: Occidente teme bombardamenti sulle città fino alla resa
I funzionari degli Stati Uniti e della Nato che monitorano la guerra in Ucraina hanno notato un cambiamento nella strategia di Mosca. La Russia ora sembra pronta a "bombardare le città fino a obbligarle alla resa", il che potrebbe comportare un grandissimo numero di vittime civili. Lo ha detto alla Cnn un alto funzionario dell'intelligence occidentale.
03.25 Il sindaco di Mariupol: "Siamo sotto un assedio spietato"
In un messaggio su Telegram il sindaco di Mariupol, Vadim Boitchenko, ha affermato che la città è sottoposta a un assedio "spietato" e a continui bombardamenti. E ha chiesto la creazione di corridoi umanitari. "Siamo cercando soluzioni ai problemi umanitari e tutti i modi possibili per far uscire Mariupol dal blocco", ha scritto. Il porto sul Mar d'Azov, 450mila abitanti, ha una grande importanza strategica.
05.00 Washington Post: dagli Usa armi all'Ucraina da inizio dicembre
Gli Stati Uniti hanno iniziato ad armare l'Ucraina già agli inizi di dicembre, fornendo armi e attrezzature utili per il combattimento in aree urbane. Lo riporta il Washington Post citando alcuni documenti riservati contenenti l'elenco delle consegne effettuate. Nell'ultima settimana le consegne sono aumentate, e includono per la prima volta i missili Stinger.
07.20 Russia permetterà corridoi umanitari
Il ministero della Difesa russo annuncia che permetterà corridoi umanitari a partire dalle 10 ora di Mosca (le 8 italiane). La decisione riguarda gli abitanti di Mariupol e Volnovakha
08.16 Mosca: distrutto deposito missili anticarro a Zhytomyr
Le forze armate russe hanno distrutto un deposito di missili anticarro Javelin e Nlow nel sito ucraino di Zhytomyr, a est di Kiev. Lo fa sapere il ministero della Difesa russo che ribadisce come si sia fatto più stretto l'assedio sulla città portuale di Mariupol.
08.22 Londra: "Quattro città circondate dalle forze russe"
Le città di Kharkiv, Chernihiv, Mariupol, Sumy, "sono tutte circondate dalle forze russe". Lo rende noto il ministero della Difesa di Londra, citando fonti di intelligence. Le forze di Mosca "stanno probabilmente avanzando verso la città portuale meridionale di Mykolaiv - fanno sapere - c'è la possibilità che queste forze cerchino di aggirare la città per dare priorità all'avanzata verso Odessa".
08.32 Media ucraini: spari contro auto di civili a Bucha, 2 morti
Le forze russe hanno aperto il fuoco contro un'auto a bordo dei quali viaggiavano civili nel distretto di Bucha, nei pressi di Kiev, uccidendo due persone, tra cui una ragazza di 17 anni. Lo scrive il Kiev Independent, secondo cui altre quattro persone sono rimaste ferite.
08.39 Intelligence Uk: "Da ieri attacchi meno intensi"
"Il tasso complessivo di attacchi aerei e di artiglieria russi osservato nelle ultime 24 ore è stato inferiore a quello dei giorni precedenti": la constatazione è dell'intelligence della Difesa britannica, ed è sintetizzata sul profilo Twitter dello stesso ministero.
Nel messaggio si ricorda anche che "l'Ucraina continua a tenere le città chiave di Kharkiv, Chernihiv e Mariupol" e che sono stati segnalati "combattimenti di strada a Sumy": "è altamente probabile che tutte e quattro le città siano circondate dalle forze russe".
08.44 Kiev conferma: cessate col fuoco e corridoi umanitari per Mariupol e Volnovakha
"A Mariupol e Volnovakha i corridoi umanitari sono pronti per l'apertura, sono state formate colonne di persone che devono essere evacuate. Le parti hanno temporaneamente cessate il fuoco nell'area dei corridoi". Lo conferma in tweet il consigliere della presidenza ucraina Mikhail Podolyak.
09.01 Sindaco Mariupol: "Pronti a evacuazione dei civili"
La città ucraina di Mariupol comincerà alle 9 GMT, le 10 in Italia, l'evacuazione dei civili. Lo rende noto il sindaco dopo l'annuncio da parte russa della tregua nella città portuale per consentire corridoi umanitari. Le autorità municipali hanno inoltre indicato che l'evacuazione è prevista fino alle 14 GMT, le 15 in Italia, riferisce Sky News.
09.05 Kiev: Oltre 10mila soldati russi morti
Sono oltre 10mila i soldati russi che sono morti dall'inizio dell'offensiva in Ucraina. Lo hanno riferito le forze armate ucraine in un nuovo aggiornamento sulle perdite "nemiche", precisando che sono stati distrutti, tra gli altri, 39 aerei, 40 elicotteri, 269 carri armati, 945 veicoli corazzati e 105 pezzi di artiglieria.
09.19 Dopo la Bbc, anche la Cnn sospende le sue attività in Russia
La Cnn interromperà le sue trasmissioni in Russia. Lo ha annunciato oggi il canale di notizie dopo l'introduzione di una nuova legge che prevede il carcere per chiunque diffonda intenzionalmente notizie "false". Lo scrive la Reuters sul suo sito. "La Cnn interromperà le trasmissioni in Russia mentre continuiamo a valutare la situazione e i nostri prossimi passi avanti", ha affermato un portavoce.
09.29 Kiev: rientrati dall'estero per combattere oltre 66 mila ucraini
Sono 66.224 gli ucraini rientrati nel Paese dall'estero per combattere contro l'invasione russa. Lo ha detto il ministro ucraino della Difesa, Oleksii Reznikov, in una dichiarazione postata online, riferisce il Guardian. "Ucraini, siamo invincibili", incalza Reznikov.
Ucraina, la diretta della guerra: "Intrappolati a Chernobyl da 10 giorni". Mondo in ansia, cosa sta succedendo dentro la centrale nucleare. Libero Quotidiano il 05 marzo 2022.
Decimo giorno di guerra in Ucraina. L'esercito russo stringe il cerchio sulla capitale Kiev ma l'offensiva più violenta è ancora a Sud. Resiste Odessa, mentre l'assedio a Mariupol è violentissimo. Il sindaco denuncia attacchi "spietati". Dopo la tragedia sfiorata alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, ora sotto controllo russo, gli occhi del mondo sono sulle altre centrali atomiche del Paese, snodi-chiave per controllare l'Ucraina sul piano dell'energia e causa di possibili incidenti devastanti. L'ambasciatrice americana all'Onu Linda Thomas-Greenfield ha fatto sapere che nel mirino dei russi ci sarebbe un'altra centrale nucleare. Sul piano delle trattative, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky insiste affinché la Nato crei una no-fly zone accusando l'Occidente che vi si oppone di essere responsabile delle morti, tra cui si contano ormai anche molti bambini. Il suo consigliere Mikhaylo Podoliak fa sapere che i negoziati con Mosca "non saranno facili ma ci saranno". Intanto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, dice a Sky News Arabia che "l'operazione" come Mosca definisce l'invasione, non punta a dividere l'Ucraina ma a trasformarla in un'area "smilitarizzata e libera dall'ideologia neonazista".
Ore 7.21: Boris Johnson, "Putin come Milosevic"
"C'è una profonda analogia tra il comportamento di Putin e quello di Slobodan Milosevic in Serbia negli anni 90. Entrambi al potere per molto tempo, sempre più autocratici, con una causa nazionalista per cementare la loro posizione. È questo l'incubo che ora abbiamo davanti. Ma sta alla Corte trovare le prove di munizioni illegali, cluster bomb, bombe termobariche" dice il premier britannico Boris Johnson in un'intervista a Repubblica, Die Welt ed El País aggiungendo di non aver "mai visto una differenza così netta tra bene e male in vita mia".
Ore 7.24: Sanzioni, sì anche da Singapore
Singapore ha annunciato che imporrà delle sanzioni contro la Russia per esprimere il dissenso delle autorità del Paese asiatico contro l'invasione dell'Ucraina. Come annunciato dal governo, Singapore - un centro finanziario internazionale - imporrà dei controlli sulle esportazioni e limiti finanziari mirati ad alcune banche russe, oltre a delle restrizioni alle transazioni in criptovaluta e vietera' alle istituzioni finanziarie di fornire servizi che potrebbero sostenere le attività della Banca centrale russa. Il ministro degli Esteri Vivian Balakrishnan, rivolgendosi al Parlamento nei giorni scorsi, ha fatto sapere che Singapore avrebbe inteso "agire di concerto con molti altri Paesi che la pensano allo stesso modo per imporre sanzioni e restrizioni adeguate contro la Russia".
Ore 7.40: Mosca, "Cessate il fuoco per i corridoi umanitari"
Mosca ha dato il suo via libera a un cessate il fuoco, a partire dalle 9 locali, per aprire corridoi umanitari per i cittadini di Mariupol e Volnovakha, città sotto assedio russo.
Ore 8.20: "Kharkiv, Chernihiv, Mariupol e Sumy circondate"
L'intensità degli attacchi aerei e via terra delle forze russe in Ucraina è diminuito nelle ultime 24 ore. E' quanto si legge nell'aggiornamento del mattino dell'intelligence britannica pubblicato dal ministero della Difesa di Londra. Nel rapporto si citano le città di Kharkiv, Chernihiv, Mariupol e Sumy, indicandole come "tutte" in procinto o già "circondate dalle forze russe". Il ministero della Difesa britannico aggiunge che "le forze russe stanno probabilmente avanzando verso la città portuale meridionale di Mykolaiv. C'è una possibilità realistica che alcune forze tenteranno di aggirare la città per concentrarsi sull'avanzata verso Odessa".
Ore 8.21: Borrell, "se vince Putin nessuno al sicuro"
"Nella settimana trascorsa dall'invasione russa, abbiamo assistito alla tanto attesa nascita di un'Europa geopolitica", cosa che è "uno sviluppo positivo, ma c'è ancora molto da fare" a partire dal fatto di "prepararci a sostenere l'Ucraina e il suo popolo nel lungo periodo, per il loro bene e per il nostro. Non ci sarebbe sicurezza per nessuno se consentissimo a Putin di vincere. Se non vi fossero più regole, saremmo tutti in pericolo. Per questo dobbiamo far sì che sopravviva un'Ucraina libera". Lo scrive Josep Borrell, Alto rappresentante Ue per gli Affari esteri, in una lettera a Repubblica precisando che "a questo scopo, dobbiamo mantenere uno spiraglio affinché la Russia ritorni alla ragione e si possa ristabilire la pace".
Ore 8.32: "Profughi, ora rischia a Moldavia"
"La crisi dell'Ucraina è una delle più importanti del dopoguerra, cresce a una velocità impressionante e parte dall'Europa per approdare in Europa": è l'allarme lanciato dall'Alto commissario dell'Onu per i rifugiati, Filippo Grandi, in un'intervista a La Repubblica. Per Grandi è "un momento unico e storico per il nostro continente" perché "neppure gli spostamenti causati dalla guerra in Jugoslavia avevano raggiunto queste dimensioni". "Sono appena arrivato a Palanca, la frontiera tra la Moldavia e l'Ucraina, e vedo un afflusso impressionante, una valanga umana che entra ed esce dalla dogana ogni minuto", ha riferito l'Alto commissario. Quelle che stanno arrivando "sono le famiglie che hanno risorse e conoscenze in Europa, i problemi veri arriveranno in seguito, se altre città saranno bombardate", ha sottolineato Grandi, "vedremo, allora, uscire persone che hanno meno soldi e legami e dovranno fermarsi nei Paesi di confine rischiando di far salire le tensioni". "La Moldavia è un Paese fragile, esposto, fuori dalla Ue e dalla Nato", ha osservato, "tre milioni di abitanti hanno visto oltre centomila ucraini varcare le loro frontiere. E' davvero difficile gestire la situazione per loro, dobbiamo aiutarli molto. E se i russi dovessero sfondare a Odessa, cinquanta chilometri da qui, il porto naturale dei moldavi, allora l'esodo verso la Moldavia diventerebbe drammatico".
Ore 9.19: "60mila ucraini rientrati per combattere"
"66.224: questo è il numero degli uomini a questo momento tornati dall'estero per difendere il loro Paese dall'orda. Sono altre 12 brigate da combattimento motivate. Ucraini, siamo invincibili". Così su twitter il ministro della Difesa di Kiev, Oleksii Reznikov.
Ore 9.32: "Personale di Chernobyl intrappolato dai russi"
Il personale della centrale nucleare di Chernobyl è rimasto intrappolato 10 giorni dopo la sua cattura da parte delle forze russe. "Non possiamo sostituire le persone, stanno già facendo il loro turno da 10 giorni. Sono divisi in due gruppi, che si sostituiscono a vicenda, ma sono stanchi mentalmente e fisicamente, emotivamente". La denuncia arriva da Yury Fomichev, sindaco di Slavutych, città nel nord dell'Ucraina costruita per il personale evacuato dalla centrale nucleare di Chernobyl dopo il disastro del 1986. Le parole riportate dal Kyiv Independent rilanciano l'allarme sicurezza nelle centrali nucleari ucraine che stanno finendo nelle mani dell'esercito russo, dopo l'incendio e la tragedia sfiorata nella notte tra giovedì e venerdì a Zaporizhzhia, la centrale più grande d'Europa.
Ore 9.33: I separatisti di Donetsk, "conquistate tre aree"
La milizia dell'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk (Dpr) ha conquistato gli insediamenti di Znamenovka, Solnechnoye e Privolnoye, ieri durante l'offensiva contro le forze armate ucraine . Lo ha annunciato il portavoce del Dipartimento della milizia popolare della Dpr, Eduard Basurin, citato da Tass. "Le unità della milizia popolare della Dpr continuano le misure per liberare gli insediamenti della repubblica dagli invasori ucraini. Nell'ultimo giorno, gli insediamenti di Znamenovka, Solnechnoye e Privolnoye sono stati conquistati", ha detto Basurin in una nota.
Nelle “catacombe” di Kiev, la città che vive sottoterra. Fausto Biloslavo su Inside Over il 05 marzo 2022.
Kiev. La musica struggente del violoncello di un giovane artista inonda la stazione della metropolitana trasformata in rifugio anti-aereo. Una piccola folla assiste incantata e applaude alla fine di ogni brano. Il ragazzino alle prime armi si cimenta con il violino assieme al maestro, che ricorda le stesse tristi note suonate sulle macerie della biblioteca di Sarajevo, 30 anni fa, all’inizio dell’assedio.
Le catacombe della capitale ucraina sono le stazioni della metro trasformate in bunker, dove 15mila cristiani scendono ogni notte prima del coprifuoco per paura delle bombe. Le lunghe scale mobili ti portano nelle viscere della terra e mai avresti immaginato di trovarti di fronte ad un bivacco improvvisato.
Materassini per terra con intere famiglie che si sistemano sotto i grandi schermi della pubblicità. Ragazzini che dormono sotto le coperte o sono attaccati ai video giochi che simulano la guerra vera in superficie. «Ero andato a casa per prendere qualcosa da mangiare quando è piombato il missile vicino alla torre della televisione. Stavo aprendo la porta e un’ondata di calore mi ha gettato a terra. Sono scappato di corsa nella metropolitana» racconta Alexander, un ragazzone. Al suo fianco la madre ancora tremante al pensiero che poteva perdere il figlio. Entrambi dormono in un vagone della metro. La stazione, con il soffitto a volte, si è trasformata dal 24 febbraio in un enorme dormitorio. Il papà con il materassino in spalla porta in braccio il figlio piccolo cercando un posto dove passare la notte di coprifuoco. Nel gruppetto di giovani accollati su una coperta, uno ha la tuta nera con il simbolo del genere televisivo Sons of anarchy. La famiglia disperata ha piantato addirittura una tenda da campeggio. I russi sono ancora a 25 chilometri da piazza Maidan, il centro di Kiev, ma solo 6 dai sobborghi di periferia. Quando si avvicineranno cosa succederà? Victoria, ultrasettantenne, dopo avere sentito dei combattimenti alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa, pensava che «fosse scoppiata la terza guerra mondiale». Suo padre ha combattuto a Stalingrado ed è entrato a Berlino nel 1945. Quando è nata la figlia, pochi anni dopo il conflitto, l’ha chiamata Victoria, anche se la guerra ai russi era costata 20 milioni di morti.
«Non avrei mai pensato di vivere qualcosa del genere, russi contro ucraini in questa maniera – spiega la figlia del soldato – Ho tanta paura che scoppi la terza guerra mondiale».
I cartelloni luminosi della pubblicità e gli orari dei treni contrastano con l’umanità impaurita che si rifugia nella stazione della metro per evitare le bombe. Valeria, che fa la sceneggiatrice, è nervosa: «Per favore scrivi che la Nato deve aiutarci. Guarda come siamo ridotti. Almeno vietate il sorvolo ai caccia russi. Oramai siamo piombati in un incubo senza fine». Molti dei rifugiati sotto terra hanno poche o distorte notizie dall’esterno. Non tutti escono durante il giorno per mantenere il contatto con la realtà.
In fondo le stazioni della metro sono rifugi spaziosi a differenza dei bunker di periferia ricavati nei sotterranei, quasi invivibili, dei palazzi. Umidità, soffitti bassi, sporcizia e freddo sono i difetti anche dei bunker sotto le scuole.
Galina Sheblekova, che ha imparato l’italiano lavorando ad Arcore e a Monza, è scappata dall’entroterra dopo l’arrivo dei russi. «I carri armati sono arrivati e tiravano cannonate sui palazzi più alti abitati da civili, gente come me – racconta – Poi sono piombati gli aerei sganciando le bombe». Impellicciata per il freddo con il capo coperto da uno scialle bianco non riesce a trattenere le l
Dagotraduzione da axios.com il 4 marzo 2022.
Secondo i numeri forniti dal servizio di emergenza ucraino, più di 2.000 civili sono stati uccisi dall’attacco dei russi (anche se è probabile che il totale reale sia molto più alto).
Le stime sulle vittime tra i soldati variano drasticamente: il presidente ucraino Zelensky afferma che più di 9.000 soldati russi sono stati uccisi, mentre il Ministero della Difesa di Mosca ha parlato mercoledì di 498 caduti.
Più di 1,2 milioni di rifugiati ha lasciato l'Ucraina, secondo le Nazioni Unite. Migliaia di persone si stanno anche precipitando a fuggire dalla Russia prima di questo fine settimana, mentre girano voci secondo cui Vladimir Putin potrebbe presto dichiarare la legge marziale, chiudere i confini e reprimere ancora più duramente il dissenso interno.
Russia dichiara tregua, apre corridoi umanitari
(ANSA il 5 marzo 2022) - Il ministero della Difesa russo ha annunciato la tregua per aprire corridoi umanitari. Lo scrive Interfax. "Oggi, 5 marzo, si annuncia una tregua a partire dalle 10 del mattino ora di Mosca e corridoi umanitari sono aperti per l'uscita di civili da Mariupol e Volnovakha", ha affermato il ministero russo della Difesa, scrive la Tass.
Ucraina: bombardieri B52 Usa volano vicino confine est Nato
Bombardieri B52 americani hanno volato al confine orientale della Nato, in un'esercitazione con le aeronautiche tedesche e della Romania. Lo riporta Cnn citando la Us Air Force. I bombardieri americani hanno volato nello spazio aereo della Romania , non lontano dall'Ucraina, dopo essere partite dalla Raf Fairford, in Gran Bretagna.
Ucraina: lunedì riunione del Consiglio Sicurezza dell'Onu
Il consiglio di sicurezza dell'Onu si riunirà lunedì sulla crisi umanitaria in Ucraina. Lo riferiscono fonti diplomatiche, secondo le quali la riunione è stata chiesta da Stati Uniti e Albania.
Ucraina-Russia, le notizie di domenica 6 marzo sulla guerra: Putin minaccia, Israele media. Visa e Mastercard: via da Mosca. di Lorenzo Cremonesi, Francesco Battistini, Andrea Nicastro, Marco Imarisio, Marta Serafini su Il Corriere della Sera il 6 Marzo 2022.
Le ultime news in tempo reale : falliti i corridoi umanitari, Putin: le sanzioni dell’Occidente sono come un atto di guerra. Il premier di Israele vola al Cremlino e tenta la mediazione. La Cina: no al conflitto.
• La guerra tra Russia e Ucraina è giunta all’undicesimo giorno: i combattimenti continuano, Mosca prepara l’attacco a Odessa, e la tregua annunciata ieri per l’apertura di corridoi umanitari è fallita.
• Le forze armate ucraine lanciano intanto un allarme sulla diga che serve la centrale idroelettrica di Kaniv, di cui i russi, dicono, vorrebbero assumere il controllo. Il sindaco di Mariupol parla di «situazione disperata» in città, dove mancano da giorni elettricità, acqua, riscaldamento ed è difficile reperire forniture mediche e altri beni essenziali.
• Nella giornata di ieri, il premier israeliano Bennett è volato da Vladimir Putin per tentare una mediazione. Gli Stati Uniti hanno cercato il coinvolgimento della Cina per porre fine al conflitto. Lunedì è previsto un nuovo round di negoziati tra Kiev e Mosca .
• Le sanzioni continuano a colpire l’economia russa: e mentre Putin le paragona a «un atto di guerra», a lasciare la Russia ora sono anche Visa e Mastercard.
Ore 20.41 - L’esercito ucraino: «Kireev era una nostra spia, è morto difendendo l’Ucraina». I russi: «Non ci sono informazioni chiare»
Chi era Denis Kireev? Era una spia? E, se sì, a chi andava la sua fedeltà? Si infittisce il mistero intorno alla presunta esecuzione dell’uomo politico ucraino che aveva preso parte, in veste di negoziatore, al primo round di negoziati con la Russia a Gomel, in Bielorussa. Poco dopo le 13, i media locali ucraini avevano rilanciato la notizia che fosse morto, ucciso dagli 007 di Kiev perché accusato di aver tradito. Ma in serata l’esercito ucraino ha fatto sapere, su Twitter, che Kireev è stato ucciso «difendendo l’Ucraina». Parole che fanno pensare a circostanze del tutto diverse rispetto a quelle inizialmente rilanciate dai media ucraini. «Durante l’esecuzione di compiti speciali, tre spie sono state uccise: Alexei Ivanovich, Chibineev Valery Viktorovich, Denis Borisovich Kireev. Sono morti difendendo l’Ucraina e il loro impegno ci ha avvicinato alla vittoria!»: questo il messaggio diffuso su Twitter dall’account ufficiale dell’esercito ucraino. Intanto, in Russia, il presidente della Commissione esteri della Duma, Leonid Slutsky, ha dichiarato che «non ci sono ancora chiare informazioni» sul fatto che Kireev «sia stato effettivamente ucciso». «Kireyev, che una volta era un noto banchiere, è attualmente, per quanto ne so, una persona di fiducia di David Arakhamia, capo della delegazione ucraina ai colloqui e leader del partito di maggioranza della Verkhovna Rada (il parlamento ucraino, ndr)», ha detto Slutsky.
Ore 23.44 - Visa e Mastercard sospendono operazioni in Russia
Visa e Mastercard sospenderanno le operazioni in Russia: lo riferiscono due comunicati delle due società. In particolare, Visa fa sapere che «nei prossimi giorni», «tutte le transazioni avviate con carte Visa emesse in Russia non funzioneranno più al di fuori del Paese» e «tutte le carte Visa emesse da istituti finanziari al di fuori della Russia non funzioneranno più all’interno della Federazione Russa». «Siamo obbligati ad agire in seguito all’invasione non provocata dell’Ucraina da parte della Russia e agli eventi inaccettabili a cui abbiamo assistito», ha affermato Al Kelly, presidente e amministratore delegato di Visa (qui l’approfondimento: la Russia torna al contante).
Ore 00.28 - Kiev: «100.000 civili arruolati nella difesa territoriale»
È arrivato a 100.000 il numero di volontari ucraini che si sono arruolati delle Forze di difesa territoriale dall’inizio dell’attacco russo al Paese. Lo rende noto la Guardia nazionale ucraina citata dal Kyiv Independent.
Domenica - Ore 00.03 - Il Nyt: «Dirigenti Usa da Maduro per separarlo da Putin»
Gli Usa corteggiano il presidente venezuelano Nicolas Maduro nel tentativo di staccare gli ultimi alleati latino-americani da Vladimir Putin: lo scrive il New York Times, secondo cui alti dirigenti Usa sono in viaggio per Caracas in queste ore per incontrare il leader. È la visita a più alto livello da parte americana da anni, dopo che Washington ha rotto i rapporti diplomatici con Maduro e chiuso la sua ambasciata nel 2019 a seguito delle accuse di frode elettorale.
Ore 01.09 - Usa, Biden ha avuto un colloquio telefonico con Zelensky
Joe Biden ha avuto in queste ultime ore un colloquio con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. La telefonata segue la visita del premier israeliano Naftali Bennett a Mosca per incontrare il presidente russo Vladimir Putin. «Nell’ambito di un costante dialogo, ho avuto un’altra conversazione» con il presidente americano Joe Biden, ha affermato il presidente ucraino, sottolineando che «l’agenda ha incluso i temi della sicurezza, dell’assistenza finanziaria per l’Ucraina e le sanzioni alla Russia».
Ore 2.14 - Usa e Polonia al lavoro per fornire aerei a Kiev
Secondo media statunitensi, gli Stati Uniti stanno lavorando a un accordo in base al quale la Polonia invierebbe aerei da combattimento dell’era sovietica in Ucraina in cambio di caccia americani F-16.
Ore 3.07 - Cina a Usa: «Contrari a mosse che gettano benzina sul fuoco»
Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha detto al segretario di Stato americano Antony Blinken che la Cina si oppone a ogni mossa che «getta benzina sul fuoco» in Ucraina. Wang ha chiesto negoziati per risolvere la crisi e trattative per creare un bilanciato meccanismo di sicurezza europeo. Lo riporta l’Associated Press sul suo sito (qui l’approfondimento: Pechino può mediare?).
Ore 4.00 - Esperti: russi in pausa, nuova offensiva in 24-48 ore
Le forze russe potrebbero essere entrate in una breve pausa operativa in vista della ripresa delle operazioni contro Kiev, Charkiv e forse Odessa nelle prossime 24-48 ore. Lo afferma il think tank americano Institute for the Study for War in un report online, nel quale si osserva come le forze russe non hanno lanciato alcuna offensiva maggiore contro Kiev, Charkiv o Mykolayiv nelle ultime 24 ore.
Ore 6.13 - Spari sui civili: evacuazioni difficili a Bucha e Gostomel, almeno 3 morti
Spari contro i civili bloccano le evacuazioni di Bucha e Gostomel, vicino Kiev. A denunciarlo sono i residenti dell’area secondo quanto riportato dai media locali. Le ricostruzioni parlano di almeno tre morti, fra i quali una volontaria che aveva appena consegnato cibo a un rifugio. La ragazza era assieme ad altre due persone in auto quando i russi hanno attaccato.
Ore 7.10 - Kiev, i russi vogliono il controllo della centrale idroelettrica
Le forze russe vogliono assumere il controllo della diga della centrale idroelettrica di Kaniv, situata circa 150 chilometri a sud di Kiev, sul fiume Dnipro. L’allarme arriva dallo stato maggiore delle forze armate ucraine: le unità russe – hanno riferito alle prime ore di oggi i militari – stanno tentando di tutto per penetrare nella periferia sud-occidentale della capitale Kiev.
Ore 7.14 - Interrotte le forniture di gas a Kiev e altre città
La guerra in Ucraina sta provocando diffuse interruzioni della distrubuzione del gas: a confermarlo è l’operatore del sistema di trasmissione del gas, citato dai media locali, che «ha dovuto chiudere 16 stazioni di distribuzione del gas - a Kharkiv, Mykolaiv, Zaporizhzhia, Kyiv, Donetsk e Luhansk». L’operatore ha aggiunto di non essere in grado al momento di ripristinare le forniture in alcune delle zone rimaste scoperte.
Ucraina, Borrell: "Bombardamenti continui, sembra che vogliano distruggere il Paese". La Repubblica il 6 Marzo 2022.
Ucraina - Russia, le news di oggi dalla guerra. Offensiva senza tregua. I filorussi annunciano la "riapertura dei corridoi umanitari"
Le parti si accusano a vicenda per il fallimento del cessate il fuoco a Mariupol e Volnovakha nella giornata di sabato. Il premier israeliano Bennett a Mosca per un lungo incontro con Putin. Per il sistema finanziario russo arriva un altro duro colpo: Visa e Mastercard sospendono le transazioni in Russia.
La tregua umanitaria salta e i corridoi per la popolazione di Mariupol e Volnovakha di fatto non si aprono. Ucraini e russi si rimpallano la responsabilità di questo fallimento, quindi i filorussi di Donetsk annunciano che "saranno riaperti". E le forze russe riprendono l'offensiva militare. L'unico spiraglio di speranza viene dalla missione a sorpresa del primo ministro israeliano Naftali Bennett, che a Mosca ha avuto un lungo colloquio con il presidente Vladimir Putin, coordinandosi con l'amministrazione Biden e informando i vertici ucraini. Resta aperto il canale dei negoziati tra le parti: il terzo incontro dovrebbe svolgersi lunedì. Si moltiplicano intanto le misure volte a colpire l'economia russa. L'ultima mossa è quella di Visa e Mastercard che hanno annunciato il blocco delle transazioni "russe".
00.04 Blinken in Moldavia
Il segretario di Stato americano Antony Blinken, dopo la sua tappa in Polonia, è arrivato in Moldavia in segno di sostegno di fronte all'aumento di rifugiati dall'Ucraina e sullo sfondo dei timori di questa piccola e povera ex repubblica sovietica di cadere sotto la minaccia di Mosca, che già controlla la regione separatista della Transnistria.
00.15 Visa e Mastercard sospendono le operazioni in Russia
Mastercard ha annunciato che le carte emesse da banche russe non saranno più utilizzabili sul suo circuito e quelle emesse in altri Paesi non funzioneranno sul territorio russo. Visa ha fatto sapere che è al lavoro con i suoi clienti e partner per bloccare tutte le transazioni in Russia nei prossimi giorni.
00.27 Kiev: 100mila i civili che si sono arruolati
E' arrivato a 100.000 il numero di volontari ucraini che si sono arruolati delle Forze di difesa territoriale dall'inizio dell'attacco russo. Lo rende noto la Guardia nazionale ucraina citata dal Kyiv Independent.
01.05 Colloquio Biden-Zelensky
Joe Biden ha avuto in queste ultime ore un colloquio con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. La Casa Bianca ha fatto sapere che durante la telefonata si è discusso del sostegno all'Ucraina e delle sanzioni alla Russia.
01.08 Zelensky esorta gli ucraini alla resistenza
"Continuate a resistere". Il presidente ucraino Zelensky esorta il popolo a continuare a combattere. "Andate all'offensiva", dice in un video postato su Facebook, lodando il coraggio della popolazione che non lascerà il Paese "al nemico".
Kherson, il coraggio del manifestante: sale sul tank russo e sventola la bandiera ucraina
01.17 Epic Games blocca la vendita di videogiochi in Russia
Epic Games ferma il commercio con la Russia di videogiochi in risposta all'invasione dell'Ucraina. E' quanto si legge su tweet. "Altri strumenti di comunicazione rimangono online: il mondo libero dovrebbe mantenere aperte tutte le linee di dialogo".
01.39 Bennett rientra in Israele
Il premier israeliano Bennett ha concluso la sua visita in Germania e sta rientrando in Israele. Con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, Bennett ha discusso di "vari temi, inclusa la situazione fra l'Ucraina e la Russia", riporta il Times of Israel citando lo staff del primo ministro che nel corso della serata due volte con Zelensky.
01.50 Colloquio Scholz-Bennett durato 90 minuti
"In serata Olaf Scholz ha incontrato il premier israeliano Naftali Bennett. Il colloquio è durato 90 minuti ed è stato concentrato sui risultati" dell'incontro fra Bennett e il presidente russo Vladimir Putin. "L'obiettivo comune resta quello di mettere fine alla guerra il prima possibile. Lavoreremo per questo", afferma il portavoce del governo tedesco Steffen Hebestreit.
02.35 Il sindaco di Mariupol: "I russi vogliono soffocare la città"
Una situazione disperata a Mariupol, dove mancano la corrente e l'acqua da giorni. Lo afferma il sindaco della città Vadym Boichenko in un'intervista a un canale YouTube. "Abbiamo problemi sociali creati dai russi. Siamo senza riscaldamento", dice Boichenko, spiegando come "i russi vogliono tagliare la città fuori dai corridoi umanitari, interrompere le consegne di beni essenziali, forniture mediche. Il loro obiettivo è soffocare la città".
02.59 Cina a Usa: no a mosse che "gettano benzina sul fuoco"
Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha detto al segretario di Stato americano Antony Blinken che la Cina si oppone a ogni mossa che "getti benzina sul fuoco" in Ucraina. Wang ha chiesto negoziati per risolvere la crisi e trattative per creare un bilanciato meccanismo di sicurezza europeo.
03.20 "Russi diretti verso centrale idroelettrica di Kaniv"
"Le truppe russe sono dirette verso la centrale idroelettrica di Kaniv, a circa 100 chilometri a sud di Kiev, lo ha riferito lo stato maggiore delle forze armate ucraine". E' quanto riporta su Twitter Kyivi independent.
03.31 "Usa studiano il dopo Zelensky nel caso sia ucciso o catturato"
Gli Stati Uniti e gli alleati stanno discutendo come assicurare una "linea di successione" in Ucraina nel caso in cui il presidente Zelensky sia catturato o ucciso dalle forze russe. Lo riporta il New York Times citando alcune fonti secondo le quali l'obiettivo è assicurarsi che ci sia una qualche forma di governo ucraino indipendente anche se la Russia dovesse insediare a Kiev un suo governo fantoccio.
04.50 Alti funzionari Usa in Venezuela
Alti funzionari statunitensi si sono recati in Venezuela per incontrare il governo di Nicolas Maduro, con Washington che cerca di isolare ancora di più la Russia. Lo riferisce il New York Times, secondo cui l'invasione di Mosca dell'ex repubblica sovietica ha spinto gli Stati Uniti a prestare maggiore attenzione agli alleati di Putin in America Latina. I portavoce di entrambe le amministrazioni non hanno risposto alle richieste di commento.
06.10 Gli abitanti denunciano spari sui civili a Bucha e Gostomel
Spari contro i civili bloccano le evacuazioni di Bucha e Gostomel, vicino a Kiev. A denunciarlo sono gli abitanti dell'area secondo quanto riportato dai media locali. Le ricostruzioni parlano di almeno tre morti, fra i quali una volontaria che aveva appena consegnato cibo agli occupanti di un rifugio. La ragazza era insieme ad altre due persone in auto quando i russi hanno attaccato.
07.15 Interruzioni nelle forniture di gas a Kiev e in altre città
La guerra in Ucraina sta provocando diffuse interruzioni della distrubuzione del gas: a confermarlo ai mezzi di informazione locali è l'operatore del sistema di trasmissione del gas, che ha "dovuto chiudere 16 stazioni di distribuzione del gas in sei oblast (province, ndr) - Kharkiv, Mykolaiv, Zaporizhzhia, Kyiv, Donetsk e Lugansk". L'operatore ha aggiunto di non essere in grado al momento di ripristinare le forniture in alcune delle zone rimaste scoperte.
07.20 "Violenti combattimenti a Mykolaiv e Chernihiv"
"Violenti combattimenti" sono in corso per il controllo delle città di Mykolaiv (480 mila abitanti) nel Sud dell'Ucraina, e Chernihiv (287 mila abitanti) nel Nord. Lo fa sapere lo stato maggiore di Kiev. Un'altra operazione militare dell'esercito ucraino è in corso nella regione di Donetsk, nella parte orientale. Ma gli sforzi più importanti sono concentrati sulla città portuale di Mariupol, dove la situazione è "molto difficile" secondo le autorità locali, dopo il fallimento della tregua umanitaria annunciata ieri.
07.50 Intelligence Gb: "Russi sorpresi dalla resistenza"
Sorprese dalla resistenza ucraina, le forze russe risponde attaccando aree abitate con bombardamenti aerei e terrestri, con "tattiche simili a quelle utilizzate in Cecenia nel 1999 e in Siria nel 2016". Lo scrive l'intelligence della Difesa britannica in un tweet. In particolare, sono prese di mira "aree abitate in diverse località fra cui Kharkiv, Chernihiv e Mariupol". Dal canto suo, la difesa ucraina continua a colpire le linee di rifornimento russe, "rallentando il tasso di avanzamento delle loro forze di terra".
07.59 Radio Free Europe sospende attività in Russia
L'emittente Radio Free Europe/Radio Liberty ha annunciato che sospenderà le attività in Russia. L'emittente ha spiegato la decisione citando le procedure fallimentari avviate dalle autorità fiscali russe contro la filiale locale di RFE/RL, l'aumento della pressione della polizia sui suoi giornalisti e la legge sui nuovi media in Russia.
08.07 I filorussi di Donetsk annunciano "la riapertura dei corridioi umanitari"
I corridoi umanitari dalle città assediate di Mariupol e di Volnovakha, che ieri non hanno funzionato, saranno riaperti questa mattina, secondo quanto dichiara il vicecomandante della milizia filorussa dell'autoproclamata di Donetsk (Dpr), Eduard Basurin, citato dall'agenzia russa Tass.
08.16 Blinken: "Dobbiamo continuare a mettere pressione su Putin"
"Dobbiamo continuare a mettere pressione su Putin e suo governo". Lo ha dichiarato il segretario di Stato Usa, Anthony Blinken, a Chisinau, in Moldavia.
Ucraina-Russia, la guerra in diretta: Bucha, "spari sui civili durante l'evacuazione". Kiev senza gas. Uk: "Metodo-Cecenia". Libero Quotidiano il 06 marzo 2022.
La tregua umanitaria ha fallito, a Mariuopol e Volnovakha popolazione in trappola: i russi bombardano durante i tentsativi di evacuazione, Mosca e Kiev si rimpallano le responsabilità. Nel frattempo scende in campo Israele, con la visita di Naftali Bennett a Vladimir Putin. Contatto Biden-Putin. Stop alle transazioni in Russia per Visa e Mastercard. La battaglia continua su più fronti: ecco la cronaca in diretta del conflitto in Ucraina.
Ore 00.12: Visa e Mastercard, stop alle operazioni.
Russia sempre più isolata. Visa e Mastercard sospenderanno le operazioni in Russia: lo confermano due comunicati diffusi delle due società. Nel dettaglio, Visa fa sapere che "nei prossimi giorni, tutte le transazioni avviate con carte Visa emesse in Russia non funzioneranno più al di fuori del Paese e tutte le carte Visa emesse da istituti finanziari al di fuori della Russia non funzioneranno più all’interno della Federazione Russa". E ancora: "Siamo obbligati ad agire in seguito all’invasione non provocata dell’Ucraina da parte della Russia e agli eventi inaccettabili a cui abbiamo assistito", ha affermato Al Kelly, presidente e amministratore delegato di Visa.
Ore 01.09 Biden, colloquio telefonico con Zelensky
Joe Biden, si apprende, ha avuto un colloquio con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. La telefonata è stata fatta subtio dopo la visita del premier israeliano Naftali Bennett a Mosca per incontrare il presidente russo Vladimir Putin. "Nell’ambito di un costante dialogo, ho avuto un’altra conversazione" con il presidente americano Joe Biden, ha confermato il presidente ucraino, il quale ha poi sottolineato che "l’agenda ha incluso i temi della sicurezza, dell’assistenza finanziaria per l’Ucraina e le sanzioni alla Russia".
Ore 4.12 - "Nuova offensiva russa in 24-48 ore"
Le forze russe potrebbero essere entrate in una breve pausa operativa in vista della ripresa delle operazioni contro Kiev, Charkiv e forse Odessa nelle prossime 24-48 ore. A sostenerlo è il think tank americano Institute for the Study for War in un report online, nel quale si osserva come le forze russe non hanno lanciato alcuna offensiva maggiore contro Kiev, Charkiv o Mykolayiv nell'arco dell'ultima giornata.
Ore 6.19 Spari sui civili a Bucha e Gostomel
Vergogna russa. Spari contro i civili bloccano le evacuazioni di Bucha e Gostomel, vicino Kiev. A rivelarlo sono i residenti dell’area secondo quanto rilanciato dai media locali. Le ricostruzioni parlano di almeno tre morti, fra i quali una volontaria che aveva appena consegnato cibo a un rifugio. La ragazza era assieme ad altre due persone in auto quando i russi hanno attaccato.
Ore 7.12 Kiev, i russi verso la centrale idroelettrica
Le forze al servizio di Vladimir Putin mirano assumere il controllo della diga della centrale idroelettrica di Kaniv, cher si trova circa 150 chilometri a sud di Kiev, lungo le rive del fiume Dnipro. L’allarme arriva dallo stato maggiore delle forze armate ucraine: le unità russe – hanno confermato alle prime ore di domenica i militari – stanno tentando di tutto per penetrare nella periferia sud-occidentale della capitale Kiev.
Ore 7.19 Stop forniture di gas a Kiev e altre città
La guerra in Ucraina sta provocando diffuse interruzioni della distribuzione del gas: a confermarlo è l’operatore del sistema di trasmissione del gas, che viene citato da alcuni media locali, che "ha dovuto chiudere 16 stazioni di distribuzione del gas - a Kharkiv, Mykolaiv, Zaporizhzhia, Kyiv, Donetsk e Luhansk". L’operatore ha aggiunto di non essere in grado al momento di ripristinare le forniture in alcune delle zone rimaste scoperte.
Ore 07.33 Mykolaiv e Chernihiv, violenti combattimenti
"Violenti combattimenti" in corso per il controllo delle città di Mykolaiv (480 mila abitanti) nel Sud dell'Ucraina, e Chernihiv (287 mila abitanti) nel Nord. Lo rende noto lo stato maggiore di Kiev. Un'altra operazione militare dell'esercito ucraino è in corso nella regione di Donetsk, nella parte orientale del Paese. Ma gli sforzi più importanti sono concentrati sulla città portuale di Mariupol, dove la situazione è "molto difficile" secondo le autorità locali, dopo il fallimento della tregua umanitaria annunciata ieri.
Ore 07.57 Uk: Russi sorpresi dalla resistenza
Sorprese dalla resistenza ucraina, le forze russe risponde attaccando aree abitate con bombardamenti aerei e terrestri, con "tattiche simili a quelle utilizzate in Cecenia nel 1999 e in Siria nel 2016". Rappresaglie militari contro i civili, insomma. A sostenerlo è l'intelligence della Difesa britannica in un tweet. In particolare, sono prese di mira "aree abitate in diverse località fra cui Kharkiv, Chernihiv e Mariupol". Dal canto suo, la difesa dell'Ucraina continua a colpire le linee di rifornimento russe, "rallentando il tasso di avanzamento delle loro forze di terra".
Tutti gli aggiornamenti in diretta sul conflitto. Guerra Ucraina-Russia, Israele media ma falliscono le evacuazioni: si spara si sui civili e a Mariupol è “catastrofe umanitaria”. Antonio Lamorte su Il Riformista il 6 Marzo 2022.
Nessuna luce in fondo al tunnel della guerra esplosa in Ucraina dopo l’invasione annunciata dal Presidente della Russia Vladimir Putin come un’operazione di “smilitarizzazione” e “denazificazione”. Al decimo giorno di guerra fallisce la tregua e falliscono le evacuazioni a Mariupol e Volnovakha, salta il nuovo round di negoziati che si terrà lunedì a Brest in Bielorussia, esplode il giallo di un negoziatore ucraino ucciso con l’accusa di essere una spia della Russia e poi esaltato dall’esercito di Kiev. E intanto si continua a morire e a scappare dal Paese senza tregua. Entro questo fine settimana potrebbero essere già un milione e mezzo le persone in fuga dall’Ucraina secondo le Nazioni Unite. Al momento sono un milione e 300mila. Almeno 351 i morti civili stando all’ONU.
Putin ha ribadito: nessun passo indietro sulle sue condizioni. Vuole la smilitarizzazione dell’Ucraina, il riconoscimento della Crimea, la neutralità di Kiev. Ha alzato i toni contro l’Europa e l’Occidente paragonando le sanzioni a dichiarazioni di guerra. Il Presidente Volodymyr Zelensky ha lanciato messaggi sui social per confermare di essere in Ucraina e non in fuga in Polonia come raccontato dalla propaganda di Mosca. E invocato l’istituzione di una No Fly Zone che la Nato ha respinto. In serata la missione diplomatica a tutto campo del premier israeliano Naftali Bennet volato prima a Kiev da Putin quindi in Germania per incontrare il cancelliere Olaf Scholz non prima di aver telefonato a Zelensky. Mariupol è sotto assedio. Leopoli e Kiev si preparano alla battaglia. In Italia sono arrivati oltre 11mila persone in fuga dalla guerra. Anche la Rai, come altre emittenti internazionali, ha sospeso i servizi di giornalisti e inviati dopo la stretta ai media di Mosca.
ORE 00:30 – Visa e Marstercard sospendono operazioni in Russia – Visa e Mastercard fanno sapere in due comunicati che sospenderanno le operazioni in Russia. Visa ha fatto sapere che “nei prossimi giorni”, “tutte le transazioni avviate con carte Visa emesse in Russia non funzioneranno più al di fuori del Paese” e “tutte le carte Visa emesse da istituti finanziari al di fuori della Russia non funzioneranno più all’interno della Federazione Russa”.
ORE 00:45 – USA da Maduro – Gli Stati Uniti secondo il New York Times hanno mandato in viaggio a Caracas alcuni funzionari per staccare gli ultimi alleati latino-americani che Putin ha, proprio in Venezuela. Washington aveva chiuso l’ambasciata a Caracas nel 2019 dopo le accuse di frode elettorale.
ORE 1:00 – 100.000 arruolati – La Guardia nazionale ha fatto sapere che è arrivato a 100mila il numero di volontari ucraini arruolati nelle Forze di difesa territoriale.
ORE 1:30 – Colloquio Biden Zelensky – Il Presidente USA Joe Biden e quello ucraino Zelensky hanno avuto una telefonata dopo la visita a Mosca del premier israeliano Naftali Bennet. “L’agenda ha incluso i temi della sicurezza, dell’assistenza finanziaria per l’Ucraina e le sanzioni alla Russia”.
ORE 2:00 – Aerei a Kiev da USA e Polonia – Gli Stati Uniti, secondo i media, stanno lavorando a un accordo in base al quale la Polonia invierebbe aerei da combattimento dell’era sovietica in Ucraina in cambio di caccia americani F-16.
ORE 2:30 – Zelensky: “Continuate a resistere” – “Continuate a resistere”, esorta il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Andate all’offensiva”, dice in un video postato su Facebook lodando il coraggio della popolazione che non lascerà il Paese “al nemico”.
ORE 3:00 – Cina: “Contrari a benzina sul fuoco” – Pechino si dice contraria a ogni mossa che possa gettare “benzina sul fuoco in Ucraina”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Wang Yi al Segretario di Stato Antony Blinken.
ORE 4:00 – Russi in pausa: offensiva in 24-48 ore – La prossima offensiva di Mosca – a stringere le operazioni su Kiev, Charkiv e forse Odessa – dovrebbe tenersi tra le prossime 24-48 ore. Lo scrivono esperti americani del think tank Institute for the Study of War. Le forze russe potrebbero essere entrate in una breve pausa operativa.
ORE 6:30 – Spari sui civili – Spari sui civili a Bucha e Gostomel, vicino Kiev, bloccano le evacuazioni. Lo denunciano i residenti dell’area.
ORE 7:30 – “I russi vogliono la centrale idroelettrica” – Le forze russe vogliono assumere il controllo della diga della centrale idroelettrica di Kaniv, situata circa 150 chilometri a sud di Kiev, sul fiume Dnipro. L’allarme arriva dallo stato maggiore delle forze armate ucraine.
ORE 8:00 – Interrotte forniture gas a Kiev e altre città – La guerra in Ucraina sta provocando diffuse interruzioni della distrubuzione del gas: a confermarlo è l’operatore del sistema di trasmissione del gas, citato dai media locali, che “ha dovuto chiudere 16 stazioni di distribuzione del gas – a Kharkiv, Mykolaiv, Zaporizhzhia, ORE 8:40 – “11mila vittime russi” – Per l’esercito di Kiev sono oltre 11mila i soldati russi uccisi nella guerra.
ORE 08:15 – “A Mariupol è catastrofe umanitaria” – La situazione nella regione di Sumy e nella città di Mariupol è “sull’orlo di una catastrofe umanitaria”. Lo ha detto al canale televisivo Ukraine-24 il consigliere del governo ucraino, Vadim Denisenko, specificando che attualmente non c’è elettricità o acqua nelle città di Akhtyrka e Trostyanets nella regione settentrionale di Sumy.
ORE 8:30 – “Russia usa tattiche già usate in Siria e Cecenia” – Contro la resistenza ucraina la Russia usa tattiche già sperimentate in Siria e in Cecenia. Le forze armate attaccano aree abitate con bombardamenti aerei e terrestri usando “sia munizioni aeree che terrestri”. Lo scrive in un tweet l’intelligence della Difesa britannica citando località come Kharkiv, Chernihiv e Mariupol”. La difesa ucraina colpisce le linee di rifornimento russe.
Kyiv, Donetsk e Luhansk”. L’operatore ha anche fatto sapere di non poter ripristinare le forniture in alcune delle zone rimaste scoperte a causa del conflitto in corso.
Antonio Lamorte. Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.
Luca Steinmann per “la Repubblica” il 5 marzo 2022.
Mentre sul Donbass cade una fitta neve le truppe filorusse avanzano nella steppa verso Ovest. Con l'obiettivo di integrare i territori conquistati all'interno dello spazio controllato da Mosca in maniera permanente. L'occupazione non è solo militare ma vuole essere anche culturale ed ideologica, così da porre le basi per una presenza russa perpetua. Ciò è evidente nella regione di Donetsk. Nell'ultima settimana le milizie filorusse sono avanzate di circa 15 chilometri in direzione sud ovest, puntando a ricongiungersi con le truppe di stanza intorno a Mariupol.
Pur incontrando la resistenza dell'esercito ucraino, i separatisti sono riusciti a portare sotto il proprio controllo alcuni villaggi sperduti nella steppa come Mykolaivka e Buhas, che distano una sessantina di chilometri dalla capitale, e Hranitne, 15 chilometri più a sud. Hranitne è stata conquistata il 18 febbraio e da allora è oggetto di un processo di palese de-ucrainizzazione, ovvero di russificazione. Il paese è completamente militarizzato, con soldati armati ovunque e carri armati e mezzi corazzati parcheggiati nelle strade.
La bandiera ucraina è stata sostituita da quella russa. I simboli del governo di Kiev sono stati coperti da colate di vernice. Qualcuno con una bomboletta ha pitturato sul il monumento della piazza centrale una grande scritta: CCCP. Acronimo di Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche. Poco più in là, in un ampio parcheggio, una densa folla di persone si accalca intorno a furgoni che distribuiscono beni di prima necessità: pacchi di cibo contenenti pane, frutta, dolciumi, casse d'acqua, saponi, dentifrici e prodotti igienici.
Sulle confezioni la bandiera russa è sempre ben in vista. Tutti i camion espongono i simboli dell'autoproclamata repubblica di Donetsk, tranne uno: questo mostra solo un orso sovrastato dai colori russi. È il simbolo di Russia Unita, il partito di Vladimir Putin, egemone nella Federazione Russa. Che sta ora mettendo radici anche qui. «Apparteniamo alla filiale del partito di Donetsk», racconta Elena, giovane ragazza bionda che fa da portavoce. «Siamo già attivi nel Donbass da diverso tempo e ora ci stiamo strutturando anche nei territori che vengono liberati. Oggi è la prima volta che veniamo in questo villaggio».
L'obiettivo del partito, spiega, è duplice: da una parte c'è la componente umanitaria, dall'altra la «missione ideologica. La popolazione di questi villaggi è di lingua e cultura russa, è nostro dovere occuparci di loro. Crediamo nel principio del Ruskiy Mir, secondo cui è compito di ogni russo occuparsi dei propri connazionali, anche quando vivono al di fuori dei confini del proprio Paese. Siamo portatori di un'idea». La folla che si accalca attorno ai furgoni è composta soprattutto da donne e anziani. In pochi hanno voglia di parlare di politica.
«Gli ucraini ci hanno sempre trattati bene», racconta Emma, foulard in testa, nata in Kazakistan ma che vive qui da 60 anni. «Ho imparato la loro lingua e non mi hanno mai fatto mancare nulla. Sotto di loro però i costi della vita erano molto alti, ora sono contenta che i russi li abbassino». Questa opinione è diffusa: nessuno ricorda negativamente la presenza ucraina ma ognuno si dice ottimista sul fatto che la nuova amministrazione stia già abbattendo i prezzi. In merito ai russi nessuno si sbilancia.
Non vengono espressi giudizi negativi ma in pochi mostrano entusiasmo. La maggior parte aspetta diligentemente in fila di fronte ai camion per ritirare il proprio pacco. Poco più a lato alcune bancarelle distribuiscono gratuitamente giornali russi. Una di esse, che espone una grossa bandiera della Repubblica di Donetsk, è molto frequentata dagli abitanti, che si mettono in fila per compilare dei moduli. «Siamo qui per offrire dei servizi», dice Alexey, il ragazzo che sta dietro il bancone.
«Qui la gente può fare presenti alla nuova amministrazione i propri problemi perché vengano risolti. Inoltre gli anziani possono richiedere una nuova pensione, dato che non percepiscono più quella ucraina ». Tutti i cittadini confermano che i sussidi erogati dai filorussi sono più alti di quelli di Kiev. A causa dei combattimenti degli ultimi giorni molte case sono rimaste senza elettricità e le persone non hanno più potuto guardare la televisione. In molti si aspettano che, riaccendendola, troveranno solo programmi russi.
È quanto conferma una fonte a Kherson, dove molti canali regionali sono stati oscurati mentre da ieri mattina 27 emittenti televisive radiofoniche russe hanno iniziato a trasmettere. L'aggressione russa non è solo un'operazione militare, come la chiama il Cremlino. È anche una lotta per conquistare il consenso delle popolazioni russofone dei territori conquistati. Che continuerà anche qualora le operazioni militari dovessero finire.
Così perfetto da sembrare falso: il fact checking sul video dell'elicottero russo abbattuto. La Repubblica il 5 Marzo 2022.
Il ministero della Difesa ucraino ha condiviso sui social le immagini di un elicottero da guerra russo abbattuto da un missile terra-aria ucraino. Il video è così perfetto da sembrare, a prima vista, fake. Un rischio che va tenuto in conto, nonostante l'attendibilità della fonte che ha diffuso le immagini: più volte, dall'inizio del conflitto tra Russia e Ucraina, sono circolati sui social video spacciati come reali e provenienti, invece, da videogame o simulatori che si avvalgono di computer grafica. Quello che documenta l'elicottero russo Mi-24 abbattuto sembra essere vero, almeno a giudicare dagli elementi raccolti da The Aviationist, sito fondato nel 2006 dall'italiano David Cenciotti, che più volte - anche in passato - si è trovato a decifrare video dalla veridicità incerta riguardanti il mondo dell'aviazione. Al risultato, spesso, ha contribuito la community di lettori e di appassionati, con confronti molto tecnici che hanno portato al debunking dei filmati più complicati.
Tra fango e carri armati inceneriti: i soldati russi avanzano come in un film. La Repubblica il 5 Marzo 2022.
Truppe russe delle repubbliche secessioniste combattono tra le case di un villaggio del Donbass. Sono immagini identiche a quelle degli scontri della seconda guerra mondiale, viste in film come “Salvate il soldato Ryan” o il “Nemico alle porte”. I soldati si gettano nel fango quando cadono le cannonate, poi si rialzano e camminano seguendo i mezzi corazzati. Ovunque ci sono veicoli distrutti: un cingolato sta bruciando, ci sono le carcasse di due carri armati inceneriti. Si sentono colpi singoli di fucile. L’unico elemento di modernità è il tablet impugnato da un soldato, che probabilmente viene usato come mappa del terreno o come terminale per le immagini dei droni: il resto è identico ai tempi dell’offensive sovietiche. Le immagini sono state girate nel villaggio di Volnovakha: l’ultimo baluardo ucraino che impedisce alle forze russe partite dal Donbass di congiungersi a quelle che da giorni assediano Mariupol, la città chiave sul mare di Azov.
Il jet russo abbattuto dagli ucraini e la cattura del pilota illeso. La Repubblica il 5 Marzo 2022.
Due video amatoriali che fanno parte della stessa storia di guerra: nel primo, si vede un caccia russo Sukhoi Su-34 che precipita dopo essere stato colpito. Nel secondo filmato il pilota dell'aereo. Il velivolo sarebbe stato abbattuto nei cieli di Chernihiv. I piloti del jet sarebbero riusciti a espellersi e uno di questi sarebbe stato catturato.
Agguato vicino a Kiev contro una troupe dell'emittente britannica Sky News: feriti due giornalisti
Una troupe di Sky News britannica ha filmato in diretta un agguato alle porte di Kiev, in cui la loro automobile viene bersagliata da decine di proiettili. L'inviato Stuart Ramsey, scrive Sky News, rimane ferito lievemente alla schiena, mentre il cameraman Richie Mockler riceve due colpi sul giubbotto antiproiettile. Il filmato mostra in soggettiva l'agguato, con la camera che punta a terra all'interno dell'auto, quando gli occupanti cercano di ripararsi dopo aver cercato di uscire fuori dal loro veicolo. Fortunatamente nessun altro giornalista è rimasto ferito nell'imboscata. La troupe di Sky News è stata già evacuata nel Regno Unito.
Ucraina-Russia, le news sulla guerra: Putin ammassa truppe per l’assalto a Kiev. Oggi terzo round di colloqui. Lorenzo Cremonesi, Marco Imarisio, Andrea Nicastro, Marta Serafini, Paolo Foschi su Il Corriere della Sera il 7 marzo 2022.
Le ultime news in tempo reale: continuano gli attacchi missilistici sulle città sotto assedio. Mosca annuncia per questa mattina l’apertura di corridoi umanitari. Pechino: «L’amicizia con la Russia è forte come la roccia»
• La guerra tra Russia e Ucraina è al dodicesimo giorno : il tentativo di garantire dei corridoi umanitari è fallito e in molte città i civili sono in trappola sotto le bombe. A Mariupol, sotto assedio senza acqua e senza elettricità, la situazione è sempre più drammatica, mentre a Kiev l’esercito russo ha sparato senza alcuna pietà sui civili in fuga , uccidendo anche una mamma con i due figli, come testimoniato dalle foto che hanno fatto il giro del web indignando il mondo. Le autorità della Capitale parlano di “situazione catastrofica”.
• Sul piano della diplomazia, vari i fronti di trattativa aperti, ma senza successo. Dopo il tentativo di Israele di mediare fra le parti in guerra, ieri il leader francese Macron ha avuto una lunghissima telefonata con Putin, ma il presidente russo non molla: vado avanti.
• L’emergenza umanitaria assume intanto giorno dopo giorno dimensioni sempre più sconvolgenti: dall’inizio della guerra un milione e mezzo di ucraini ha lasciato il paese cercando rifugio all’estero.
Lunedì 7 marzo, ore 0.13 - Attacco informatico di Anonymous alle tv russe
«Oggi, il team di hacker Anonymous ha violato i servizi di streaming russi Wink e Ivi (come Netflix) e i canali TV in diretta Russia 24, Channel One e Moscow 24 per trasmettere filmati della guerra dall’Ucraina», si legge in una nota di Anonymous, riportata da Ukrinform.
Ore 0.19 - Petrolio, il prezzo del Brent vola sopra i 139 dollari al barile
Prezzo del petrolio in fortissimo rialzo dopo lo stallo nei negoziati sul nucleare iraniano a Vienna e l’ipotesi di un embargo del greggio russo. Il contratto future sul Brent ha superato i 139 dollari al barile, mentre il contratto del petrolio americano Wti ha superato i 130 dollari al barile. Si tratta dell’aumento massimo dal luglio 2008.
Ore 0.46 - La Germania ribadisce il no all’embargo sul gas russo
I ministri delle finanze e degli esteri della Germania si dicono contrari al divieto di importazione di gas, petrolio e carbone dalla Russia come parte delle nuove sanzioni per l’invasione dell’Ucraina. «È importante essere in grado di tenere (le sanzioni) a lungo termine», ha affermato il capo diplomatico Annalena Baerbock al canale ARD. «Non serve a niente se fra tre settimane scopriamo che ci restano solo pochi giorni di elettricità in Germania e quindi dobbiamo tornare su queste sanzioni».
Ore 0.54 - La Russia ha lanciato 600 missili dall’inizio della guerra in Ucraina
Lo riferisce un alto dirigente del Pentagono. Secondo la stessa fonte, in Ucraina è ormai entrato il 95% delle truppe russe che alla vigilia dell’invasione erano state ammassate al confine.
Ore 1.19 - Dalla Gran Bretagna altri 100 milioni di dollari all’Ucraina
Lo ha reso noto l’ufficio del premier Boris Johnson, secondo quanto riporta il Guardian. I nuovi fondi, che si aggiungono ai precedenti impegni da parte di Londra per 290,95 milioni di dollari, saranno trasferiti attraverso la Banca Mondiale e serviranno a garantire le principali funzioni dello Stato e mitigare le pressioni finanziarie causate dall’invasione da parte della Russia. Il denaro, secondo le autorità britanniche potrebbe essere utilizzato tra l’altro per pagare i dipendenti pubblici e le pensioni.
Ore 1.29 - Kiev: «Russi hanno intensificato i bombardamenti notturni sulle città»
Le forze russe hanno intensificato i bombardamenti notturni delle città ucraine nel centro, nel nord e nel sud del Paese: lo ha affermato il consigliere della presidenza di Kiev, Oleksiy Arestovich. Lo riporta il Guardian.
Ore 1.37 - Kiev: «Nelle periferie della città situazione catastrofica»
La situazione nei sobborghi di Bucha, Hostomel e Irpin della capitale ucraina Kiev è «catastrofica»: lo ha detto all’emittente locale Belsat TV il consigliere della presidenza ucraina, Oleksiy Arestovich. Lo riporta il Guardian. Gli sforzi per evacuare i residenti di queste località finora sono falliti e il funzionario ha sottolineato che il governo stava facendo tutto il possibile per riprendere le evacuazioni.
Ore 1.59 - Scarseggia il cibo, l’Ucraina sospende l’export di alcuni prodotti alimentari
Lo ha annunciato il governo che in una nota in cui ha sottolineato che sono sospese le esportazioni di «carne, segale, avena, grano saraceno, zucchero, miglio e sale». Mentre le esportazioni di grano, mais, pollame, uova e olio saranno consentite solo con il permesso del ministero dell’Economia. I supermercati di tutto il Paese sono a corto di prodotti mentre le vie di approvvigionamento diventano più difficili.
Ore 2.21 - Usa e Nato hanno fornito a Kiev oltre 17 mila armi anti tank
Gli aiuti militari comprendono i missili Javelin e sono passati, in meno di una settimana, tramite la frontiera con Polonia e Romania, scaricati da giganteschi aerei cargo, tra cui un Antonov An-124 appartenente alle forze dell’Ucraina, che lo ha acquistato durante la Guerra Fredda, quando faceva parte dell’Urss. Lo scrive il New York Times, paragonando per certi versi il ponte aereo in corso a quello organizzato dagli occidentali nel 1948-1949 per trasportare cibo e altri generi di prima necessità nella Berlino Ovest circondata dai sovietici.
Ore 2.25 - Borsa di Tokyo subito in ribasso
La Borsa di Tokyo scende del 3% a causa della guerra in Ucraina e dell’impennata dei prezzi del petrolio. L’indice di riferimento Nikkei nelle prime contrattazioni è crollato del 3,03% a 25.197,50, mentre il più ampio indice Topix è sceso del 2,91% a 1.791,25.
Ore 2.41 - Mosca: ucraini vogliono attaccare centrale nucleare e dare la colpa a noi
Il ministero della Difesa russo ha reso noto oggi che le forze di sicurezza ucraine e il battaglione nazionalista Azov stanno pianificando un attentato contro un reattore nucleare del Centro Nazionale di Ricerca dell’Istituto di Fisica e Tecnologia di Kharkiv per «accusare le forze armate russe di aver lanciato presumibilmente un missile contro un sistema nucleare sperimentale». Lo riporta la Tass.
Ore 2.58 - Zelensky: troveremo ogni bastardo che spara alla nostra gente
«Non perdoneremo. Non dimenticheremo. Puniremo tutti coloro che hanno commesso atrocità in questa guerra sulla nostra terra. Troveremo ogni bastardo che ha sparato alle nostre città, alla nostra gente, che ha bombardato la nostra terra, che ha lanciato razzi. Non ci sarà posto tranquillo su questa terra per voi. Eccetto la tomba»: lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un discorso alla nazione in occasione della Domenica del Perdono. Lo riporta il Guardian.
Ore 3.00 - Le quotazioni dell’oro superano i 2000 dollari a oncia
Le quotazioni dell’oro hanno superato la soglia dei 2.000 dollari l’oncia sulla scia dei timori per l’escalation della guerra in Ucraina.
Ore 3.12 - Wall Street Journal: Mosca recluta mercenari siriani per conquistare Kiev
La Russia ha reclutato negli ultimi giorni combattenti dalla Siria nella speranza che la loro esperienza nella guerriglia urbana possa aiutare a conquistare Kiev e infliggere un colpo devastante al governo ucraino: lo scrive il Wall Street Journal, che cita quattro funzionari americani. La Russia opera in territorio siriano da quando è entrata formalmente nella guerra civile del Paese nel 2015.
Ore 3.26 - Partito da New York l’aereo russo con i diplomatici di Mosca espulsi dagli Usa
Un aereo del governo russo con a bordo i diplomatici espulsi dagli Stati Uniti ha lasciato l’aeroporto internazionale John F. Kennedy di New York in rotta verso Mosca, secondo i dati di Flight Radar24. Lo riporta la Cnn.
Ore 4.30 - Ministero Difesa Gb: avanzata russa nel week end è stata minima
Durante il fine settimana l’avanzata di terra delle forze russe in Ucraina è stata «probabilmente minima»: lo afferma il ministero della Difesa britannico nel suo ultimo rapporto di intelligence. Lo riporta il Guardian. «È altamente improbabile che la Russia abbia raggiunto con successo gli obiettivi pianificati fino ad oggi», prosegue il rapporto. Il ministero rileva tuttavia che un «alto livello di attacchi aerei e di artiglieria russi» ha continuato a colpire siti militari e civili nelle città ucraine nelle ultime 24 ore. «I recenti attacchi - sottolinea il rapporto - hanno preso di mira Kharkiv, Mykolaiv e Chernihiv, e sono stati particolarmente pesanti a Mariupol».
Ore 5.08 - Usa forniscono a Zelensky una linea diretta con Biden
Washington ha fornito al presidente ucraino Volodymyr Zelensky apparecchiature di comunicazione crittografate che gli permettono anche di avere una linea diretta con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden: lo riporta il New York Times spiegando che grazie a queste apparecchiature il leader ucraino è riuscito ad avere sabato notte il colloquio telefonico con Biden durato 35 minuti. Il quotidiano scrive inoltre che Stati Uniti e Germania inviano alle unità militari ucraine immagini satellitari e intercettazioni elettroniche di unità militari russe.
Ore 5.30 - L’esercito ucraino: «La Russia ammassa le truppe alla periferia di Kiev per preparare l’assalto»
La Russia ha iniziato ad «ammassare le proprie risorse per prendere d’assalto Kiev»: lo rende noto l’esercito ucraino, secondo quanto riporta il Guardian. Nella città di Irpin, alla periferia occidentale della capitale, le truppe russe stanno avanzando con carri armati e unità di fanteria motorizzata, oltre a tentare di raggiungere la periferia orientale di Kiev attraverso i distretti di Brovarsky e Boryspil, affermano i militari in un rapporto.
Ore 6.28 - Ministro della Difesa russo annuncia “cessate il fuoco” dalle 10
Dopo i tentativi falliti di tregua. il ministro della Difesa russo ha annunciato per le 10 di stamane (ora di Mosca) un cessate il fuoco per garantire corridoi umanitari temporanei per le città di Kiev, Mariupol, Kharkiv e Sumy, per permettere l’evacuazione dei civili. La decisione sarebbe stata assunto dopo la richiesta in tal senso avanzata ieri da Macron nel corso della lunga telefonata con Putin.
Ore 6.42 - Coppia di riservisti ucraini si sposa a un posto di blocco
Una coppia di riservisti ucraini si è sposata ieri ad un posto di blocco di Kiev: lo riporta il Guardian, che pubblica un video della cerimonia. Lesia Ivashchenko e Valerii Filimonov, entrambi membri dell’unità di difesa territoriale del Paese, si sono uniti dopo 20 anni di convivenza. Fino ad ora non avevano mai visto il matrimonio come una priorità, ma la guerra li ha spinti a cambiare idea. E così, tra un bacio e un sorso di champagne, Filimonov ha spiegato nel video che la decisione è stata presa «perché viviamo in tempi difficili e non sai mai cosa ti succederà domani. Ecco perché è meglio farlo prima che dopo». «Voglio dargli un regalo da parte di tutti - ha commentato il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko -. Ma il regalo per tutti gli ucraini è quello di finire la guerra. Ogni ucraino ha solo un obiettivo: fermare la guerra».
Ore 7.06 - Mosca: stamattina apriamo corridoi umanitari
La Russia sarebbe pronta ad aprire stamani corridoi umanitari in diverse città dell’Ucraina, per consentire l’evacuazione dei civili dalle aree. Lo riporta la Bbc che cita media ufficiali russi., ricordando che è il terzo annuncio di questi giorni (i primi due sono andati a vuoto). Il «cessate il fuoco» scatterebbe a partire dalle 10 ora di Mosca (le 8 in Italia), secondo il ministero della Difesa russo, con corridoi per le evacuazioni da Kiev, Kharkiv, Mariupol e Sumy. Non ci sono per ora conferme da parte ucraina.
Ore 7.15: bombardamenti nella regione di Odessa
Un’area nella regione di Odessa è stata oggetto di un attacco missilistico della Russia dal mare, secondo un video pubblicato dal quartier generale operativo dell’amministrazione militare regionale di Odessa. Colpito il villaggio di Tuzla, a circa 170 chilometri a sud-ovest di Odessa. Non sono state segnalate vittime, colpite infrastrutture essenziali.
Ore 7.20 - «La Russia recluta combattenti dalla Siria Washington»
Mosca recluterebbe siriani per l’Ucraina, teatro dell’invasione russa. Mosca è coinvolta in Siria dal 2015, al fianco del leader siriano Bashar al-Assad. Il Wall Street Journal, che cita quattro funzionari Usa, scrive che in questi giorni la Russia ha reclutato combattenti dalla Siria con esperienza nella guerriglia urbana per combattere in Ucraina.
Ore 7.30 - Aumenta il prezzo del petrolio
Su del 10%: il Brent, punto di riferimento per i mercati di tutto il mondo, questa mattina ha superato i 130 dollari al barile.
Ore 7.40 - Previsto per oggi terzo round di colloqui
Russi e ucraini dovrebbero tornare a incontrarsi oggi, nel dodicesimo giorno di guerra. Un milione e mezzo di persone hanno lasciato il Paese.
Ore 7.45 - Anonymous: «Ci siamo infiltrati nelle tv russe»
Il collettivo di hacker Anonymous ha rivendicato un attacco informatico ai danni delle emittenti televisive di Stato russe, sulle quali sarebbero riusciti a trasmettere immagini del conflitto in Ucraina (che autorità e media di Stato in Russia chiamano «operazione militare speciale»). In un messaggio su Twitter rilanciato dalla Bbc, Anonymous riferisce di aver colpito in particolare le emittenti «Rossija 24», «Primo canale» e «Mosca 24», in aggiunta ai servizi di streaming «Wink» e «Ivi».
Ore 8.20 - Pechino: «L’amicizia con la Russia forte come la roccia»
Al Parlamento Xi Jinping dice che la Cina «non può fare affidamento sui mercati internazionali» per la sicurezza dell’approvvigionamento alimentare. Senza citare la guerra in Ucraina, il presidente cinese avverte che «il mondo è in una fase di turbolenti cambiamenti» e che «garantire gli approvvigionamenti di importanti prodotti agricoli, in particolare di grano, deve essere il compito principale». A margine dei lavori dell’Assemblea nazionale del popolo, il ministro degli esteri Wang Yi ha detto che Pechino è pronta per avere un «ruolo costruttivo» nella crisi in Ucraina e a lavorare con la comunità internazionale per una «necessaria mediazione». Ma Wang Yi avverte: «L’amicizia fra Cina e Russia è forte come una roccia».
Ore 08.10 - «Riconquistata la città di Chuhuiv»
Le autorità ucraine annunciano di aver ripreso la città di Chuhuiv nella parte orientale dell’Ucraina. Secondo un comunicato delle forze armate di Kiev, l’esercito russo avrebbe «subito pesanti perdite nel personale e nelle attrezzature».
8.24 - Ucciso il sindaco di Gostomel: distribuiva cibo e medicine
Le forze russe hanno ucciso a colpi di arma da fuoco il sindaco di Gostomel, vicino Kiev, Yuriy Prilipko. L’uomo è morto mentre distribuiva cibo e medicine, lo riporta la testata Rbc-Ukraina, rilanciando l’annunciato arrivato via Facebook dal consiglio comunale di questo insediamento urbano da poco più di 15 mila abitanti ma sede di un aeroporto per il trasporto merci e fin dai primi giorni dell’invasione russa al centro dei combattimenti.
8.52 - Ucciso l’attore Pasha Lee
Nell’attacco russo a Irpin, alla periferia di Kiev, è morto il noto attore e conduttore tv ucraino Pasha Lee. Aveva 33 anni e si era arruolato nelle truppe ucraine il primo giorno dell’inizio dell’invasione russa.
Ucraina - Russia, le news di oggi dalla guerra: Kiev, intensi bombardamenti nella notte. Petrolio e oro, impennata dei prezzi. Gli Usa aprono una linea diretta tra Biden e Zelensky. La Repubblica il 7 marzo 2022.
In mattinata cessate il fuoco e apertura dei corridoi umanitari nelle città. Consegnate a Kiev 17 mila armi anti tank. Negoziatore ucraino: "Disponibili a discutere "modelli non-Nato" per il futuro". Putin a Macron: "Non colpiremo le centrali nucleari.
David Arakhamian, negoziatore ucraino, ha affermato che l'Ucraina è disponibile a discutere "modelli non-Nato" per il futuro, alla vigilia del terzo round di colloqui con Mosca. "Siamo pronti a discutere di alcuni modelli non Nato. Ad esempio, potrebbero esserci garanzie dirette da parte di diversi Paesi come Stati Uniti, Cina, Regno Unito, forse Germania e Francia. Siamo aperti a discutere di queste cose in una cerchia più ampia, non solo nelle discussioni bilaterali con la Russia, ma anche con altri partner". Putin ha comunicato al presidente francese Macron che la Russia "Non colpirà le centrali nucleari". Gli Anonymous hanno nuovamente hackerato canali televisivi russi, trasmettendo video della guerra in Ucraina e invitando i russi a opporsi al genocidio russo in Ucraina.
00.15 Usa e Ue verso bando totale del petrolio russo
Lo ha annunciato il segretario di Stato americano Blinken. A riportarlo è il Financial Times.
00. 45 Germania, no a embargo gas, petrolio e carbone russi
I ministri delle finanze e degli esteri della Germania si dicono contrari al divieto di importazione di gas, petrolio e carbone dalla Russia come parte delle nuove sanzioni per l'invasione dell'Ucraina. "E' importante essere in grado di tenere (le sanzioni) a lungo termine", ha affermato il capo diplomatico Annalena Baerbock al canale ARD. "Non serve a niente se fra tre settimane scopriamo che ci restano solo pochi giorni di elettricita' in Germania e quindi dobbiamo tornare su queste sanzioni".
00.57 Il Pentagono: "La Russia ha lanciato finora 600 missili"
La Russia ha lanciato 600 missili dall'inizio della sua invasione in Ucraina: lo riferisce un alto dirigente del Pentagono, secondo cui inoltre Mosca ha mobilitato circa il 95% delle sue forze dentro il Paese confinante.
01.19 Musk: "L'Europa dovrebbe riattivare le centrali nucleari"
"Speriamo, che ora sia chiaro che l'Europa dovrebbe riavviare le centrali nucleari inattive e aumentare la produzione di energia di quelle esistenti. Questo è *fondamentale* per la sicurezza nazionale e internazionale". Lo scrive il fondatore di Tesla, Elon Musk su Twitter.
01.22 Kiev, forze russe intensificano bombardamenti notturni. Situazione in periferia "catastrofica"
Le forze russe hanno intensificato i bombardamenti notturni delle città ucraine nel centro, nel nord e nel sud del Paese. La situazione nei sobborghi di Bucha, Hostomel e Irpin della capitale ucraina Kiev è "catastrofica", ha detto all'emittente locale Belsat TV il consigliere della presidenza ucraina, Oleksiy Arestovich. Lo riporta il Guardian.
01.34 Petrolio, prezzo del Brent sfiora i 140 dollari
Il prezzo di un barile di Brent ha sfiorato domenica i 140 dollari, vicino al record assoluto di 147,50 dollari raggiunto nel 2008. Poco dopo l'apertura degli scambi elettronici, l'indice e' schizzato a 139,13 dollari, per poi scendere a 130,45 dollari, con un aumento del 10,44%, sullo sfondo delle tensioni per il conflitto in Ucraina.
02.11 Consegnate a Kiev 17 mila armi anti tank
In meno di una settimana Usa e Nato hanno fornito a Kiev oltre 17 mila armi anti tank, compresi i missili Javelin, tramite la frontiera con Polonia e Romania, scaricandole da giganteschi aerei cargo, tra cui un Antonov An-124 appartenente alle forze dell'Ucraina, che lo ha acquistato durante la Guerra Fredda, quando faceva parte dell'Urss. Lo scrive il New York Times, paragonando per certi versi il ponte aereo in corso a quello organizzato dagli occidentali nel 1948-1949 per trasportare cibo e altri generi di prima necessità nella Berlino Ovest circondata dai sovietici.
02.20 Anonymous trasmette filmati guerra su reti tv Stato russe
Il gruppo di hacker Anonymous interrotto oggi i programmi della tv di Stato russa con filmati dell'invasione dell'Ucraina da parte delle forze di Mosca. "Il collettivo di hacker #Anonymous ha violato i servizi di streaming russi Wink e Ivi (simile a Netflix) e i canali TV in diretta Russia 24, Channel One, Mosca 24 per trasmettere filmati di guerra dall'Ucraina (oggi)", ha scritto il gruppo su Twitter rivendicando l'azione.
02.57 Zelensky: "Troveremo ogni bastardo che spara alla nostra gente"
"Non perdoneremo. Non dimenticheremo. Puniremo tutti coloro che hanno commesso atrocità in questa guerra sulla nostra terra. Troveremo ogni bastardo che ha sparato alle nostre città, alla nostra gente, che ha bombardato la nostra terra, che ha lanciato razzi. Non ci sarà posto tranquillo su questa terra per voi. Eccetto la tomba": lo ha detto ieri il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un discorso alla nazione in occasione della Domenica del Perdono. "Oggi è la Domenica del Perdono. Ma non perdoneremo centinaia e centinaia di vittime. Migliaia e migliaia di sofferenze. E Dio non perdonerà. Non oggi. Non domani. Mai. E invece del Perdono, ci sarà un Giorno del Giudizio", ha detto Zelensky. "Non perdoneremo le case distrutte. Non perdoneremo il missile che la nostra difesa aerea ha abbattuto oggi (ieri, ndr) su Okhmatdyt. E più di cinquecento altri missili simili che hanno colpito la nostra terra. In tutta l'Ucraina... colpita la nostra gente e i nostri bambini. Non perdoneremo l'uccisione di persone disarmate. La distruzione della nostra infrastruttura", ha proseguito il presidente ucraino.
03.05 L'oro supera quota 2.000 dollari l'oncia
Le quotazioni dell'oro hanno superato la soglia dei 2.000 dollari l'oncia sulla scia dei timori per l'escalation della guerra in Ucraina. L'oro, tradizionale bene rifugio, segna un prezzo spot che sui mercati asiatici a quota 2.003 dollari l'oncia (+1,85%), avvicinandosi ai massimi degli ultimi due anni.
03.37 Aumenta rischio carenza cibo, Kiev sospende export carne
L'Ucraina ha sospeso le esportazioni di alcuni prodotti a causa del crescente rischio di carenza di cibo: lo ha annunciato ieri il governo, secondo quanto riportano i media internazionali. Sono state sospese le esportazioni di "carne, segale, avena, grano saraceno, zucchero, miglio e sale". Allo stesso tempo, le esportazioni di grano, mais, pollame, uova e olio saranno consentite solo con il permesso del ministero dell'Economia.
04.45 Usa forniscono a Zelensky linea diretta con Biden. Washington e Berlino inviano intelligence militare a Kiev
Washington ha fornito al presidente ucraino Volodymyr Zelensky apparecchiature di comunicazione crittografate che gli permettono anche di avere una linea diretta con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden: lo riporta il New York Times spiegando che grazie a queste apparecchiature il leader ucraino è riuscito ad avere sabato notte il colloquio telefonico con Biden durato 35 minuti. Il quotidiano scrive inoltre che Stati Uniti e Germania inviano alle unità militari ucraine immagini satellitari e intercettazioni elettroniche di unità militari russe.
05.20 Wsj, Mosca recluta combattenti siriani
La Russia sta reclutando mercenari siriani con esperienza nella guerriglia urbana per combattere in Ucraina. E' quanto riferisce il Wall Street Journal che cita quattro funzionari statunitensi. Alcuni combattenti, sostiene il quotidiano, sono già in Russia, presenti su entrambi i lati del fronte in Ucraina. La Russia è coinvolta nel conflitto siriano a fianco del regime del presidente Bashar al-Assad dal 2015.
05.29 Kiev, Russia ammassa risorse per assalto alla capitale
La Russia ha iniziato ad "ammassare le proprie risorse per prendere d'assalto Kiev": lo rende noto l'esercito ucraino, secondo quanto riporta il Guardian. Nella città di Irpin, alla periferia occidentale della capitale, le truppe russe stanno avanzando con carri armati e unità di fanteria motorizzata, oltre a tentare di raggiungere la periferia orientale di Kiev attraverso i distretti di Brovarsky e Boryspil, affermano i militari in un rapporto.
05.43 Pelosi, da Congresso Usa 10 mld dollari in aiuti
La presidente della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti Nancy Pelosi ha affermato che la Camera sta "esplorando" la legislazione per vietare l'importazione di petrolio russo e che il Congresso intende emanare questa settimana 10 miliardi di dollari in aiuti per l'Ucraina in risposta all'invasione militare della Russia del suo vicino. Lo riferisce la Reuters. "Il nostro disegno di legge vieterebbe l'importazione di petrolio russo e di prodotti energetici negli Stati Uniti, abrogherebbe le normali relazioni commerciali con la Russia e la Bielorussia, e farebbe il primo passo per negare alla Russia l'accesso all'Organizzazione Mondiale del Commercio", ha scritto Pelosi in una lettera.
06.08 Intensificati bombardamenti sulle città
Le forze russe hanno intensificato i bombardamenti notturni delle città del centro, nord e sud dell'Ucraina: lo riporta Sky News citando funzionari ucraini.
06.20 L'esercito russo cesserà il fuoco e aprirà corridoi umanitari in diverse citta' ucraine alle 10 ora di Mosca
L'esercito russo "cesserà il fuoco" e aprirà corridoi umanitari nelle città ucraine alle 10 di oggi, secondo l'agenzia di stampa Interfax. Secondo quanto riferito, la decisione è stata presa su richiesta del presidente francese Emmanuel Macron, ha detto Interfax, citando il ministero della Difesa russo. I corridoi saranno aperti a Kiev, Mariupol, Kharkiv e Sumy.
06.52 Area vicino Odessa colpita da attacco missilistico
Un'area nella regione di Odessa è stata oggetto di un attacco missilistico della Russia dal mare, secondo un video pubblicato dal quartier generale operativo dell'amministrazione militare regionale di Odessa. Lo riporta Sky News, spiegango che il raid ha colpito il villaggio di Tuzla, a circa 170 chilometri a sud-ovest di Odessa. Non sono state segnalate vittime, anche se le autorità hanno affermato che l'attacco ha colpito infrastrutture critiche.
06.59 nella notte bombardata Mykolaiv (sud)
L'artiglieria russa ha bombardato la notte scorsa la città ucraina di Mykolaiv (sud), provocando incendi in numerosi edifici residenziali: lo riporta il Kyiv Independent. Secondo il Servizio di emergenza statale ucraino i bombardamenti si sono concentrati nella periferia della città.
Il consigliere del ministro degli interni, Vadym Denysenko, ha precisato che le forze russe hanno utilizzato lanciarazzi multipli Smerch per colpire Mykolaiv.
07:05 Russia,stamani apertura corridoi umanitari in diverse città
La Russia ha annunciato oggi che aprirà corridoi umanitari per consentire l'evacuazione dei civili da diverse città ucraine che stanno vivendo pesanti combattimenti, tra cui la capitale Kiev e la città portuale assediata Mariupol. "Le forze russe, per scopi umanitari, stanno dichiarando un 'regime di silenzio' dalle 8 (le 10 a Mosca) del 7 marzo e l'apertura di corridoi umanitari", ha detto il ministero della difesa russo in un comunicato. Le forze armate russe spiegano che la decisione arriva dopo una richiesta in questo senso del presidente francese Emmanuel Macron al leader russo Vladimir Putin. I corridoi umanitari sono previsti da Kiev, Mariupol, Kharkiv e Sumy.
07:14 La Borsa di Tokyo perde circa il 3%
La Borsa di Tokyo chiude in forte calo. L'indice di riferimento Nikkei 225 scende del 2,94% per terminare a 25.221,41, mentre il Topix cala del 2,76% a 1.794,03.
07:37 Sindaco di Mykolaiv: "Attenti a ordigni inesplosi"
Dopo i bombardamenti russi nella notte sulla città ucraina di Mykolaiv, il sindaco Oleksandr Senkevych, riporta la Bbc, in un messaggio diffuso su Facebook, ha scritto che sono finiti nel mirino dei russi edifici residenziali e condivide un video a testimonianza delle denunce. Il sindaco avverte anche sul pericolo di ordigni inesplosi. "Non avvicinatevi, non sollevateli - mette in guardia - non cercate di spostarli da soli".
08:00 Borse asiatiche in caduta per la guerra
Tutte le Borse asiatiche chiudono in profondo rosso la prima seduta della settimana. Sui mercati pesano gli effetti sull'economia della guerra in Ucraina e le sanzioni imposte alla Russia. Nuovo balzo delle materie prime, tra cui petrolio e gas. Tokyo in calo del 2,94%, con l'indice ai minimi in 16 mesi. A contrattazioni ancora in corso Hong Kong cede il 3,4%, Shanghai (-2,2%), Shenzhen (-2,9%), Seul (-2,3%) e Mumbai (-2,2%).
08:15 Autorità ucraine: "Ripresa la città di Chuhuiv"
Le autorità ucraine annunciano di aver ripreso la città di Chuhuiv nella parte orientale dell'Ucraina. Secondo un comunicato delle forze armate ucraine, l'esercito russo ha "subito pesanti perdite nel personale e nelle attrezzature". Lo riporta il Guardian online, precisando di non aver potuto verificare questa notizia.
08:27 Cina: pronti ad avere ruolo costruttivo e di mediazione
La Cina è pronta per avere un "ruolo costruttivo" nella crisi in Ucraina e a lavorare con la comunità internazionale per una "necessaria mediazione". Lo ha dichiarato il ministro degli esteri cinese, Wang Yi, nel corso della conferenza stampa annuale a margine dei lavori dell'Assemblea nazionale del popolo, il Parlamento cinese.
Ucraina, la guerra in diretta: Pechino, "l'amicizia con Mosca è solida come una roccia". Libero Quotidiano il 07 marzo 2022.
La città di Irpin, alla periferia nord-occidentale di Kiev e considerata tra i punti strategici per l'avanzata delle truppe russe verso Kiev, è senza elettricità, acqua e riscaldamento da più di tre giorni. Lo ha reso noto lo Stato maggiore delle Forze armate ucraine, aggiungendo che i russi "hanno proibito agli abitanti di lasciare le proprie case". Poche ore fa, l'esercito ucraino ha denunciato che le truppe russe si stanno riorganizzando e ammassando risorse "per assaltare Kiev". Riprendono in tanto le trattative tra Mosca e Berlino in un clima internazionale sempre più teso. Il presidente ucraino Zelensky ha chiesto all'Occidente di inviare jet, il presidente russo Vladimir Putin ha chiarito che i paesi da cui partiranno i caccia ucraini saranno considerati ufficialmente "in guerra".
Ore 7.26: bombardamenti russi su Mykolaiv
Un attacco russo avrebbe avuto luogo alle prime ore di oggi contro la città di Mykolaiv, vicino al Mar Nero, nell'Ucraina meridionale. Secondo quanto riferito dal Guardian, le forze russe hanno bombardato la città con il fuoco dell'artiglieria, appena un giorno dopo che le truppe ucraine le avevano respinte fuori dai confini della città. I lampi del bombardamento hanno illuminato il cielo notturno lungo un'ampia fascia della città anche se non è ancora immediatamente chiaro quale fosse l'obiettivo preciso dell'attacco. Dopo una feroce battaglia di tre giorni, le truppe ucraine che difendevano la città avevano spinto le forze russe fuori Mykolaiv e ripreso il controllo dell'aeroporto. La città è stata relativamente calma ieri, con pedoni e traffico che sono tornati nelle strade, fino a quel momento in gran parte deserte. Mykolaiv ha uno dei tre porti più grandi dell'Ucraina e ostacola le truppe russe mentre marciano a ovest lungo la costa del Mar Nero in direzione di Odessa.
Ore 7.44: Corridoi umanitari verso Russia e Bielorussia
Alcuni dei corridoi umanitari annunciati da Mosca in Ucraina prevedono l'evacuazione di civili verso la Russia e la Bielorussia. Secondo il comunicato del ministero della Difesa diffuso dalle agenzie russe, il corridoio da Kiev portera' a Gomel, in Bielorussia, con la possibilita' per i civili in fuga di essere trasferiti in aereo in Russia. Da Mariupol sono previsti due 'percorsi': verso Rostov sul Don, in Russia, e Zaporizhzhia, in Ucraina. Due tragitti sono stabiliti anche da Sumy; verso la russa Belgorod e l'Ucraina Poltava. A Belgorod si dirige anche l'unico corridoio possibile per evacuare i civili da Kharkiv. La Russia ha annunciato, inoltre, di aver informato dei piani di evacuazione della popolazione le strutture internazionali competenti di Onu, Osce, e Croce Rossa internazionale.
Ore 7.52: Mosca, "la pace dipende da Cremlino e Berlino"
La pace nel continente europeo dipende dalle relazioni tra la Russia e la Germania. Lo ha affermato il direttore del terzo dipartimento europeo del ministero degli Esteri russo, Oleg Tjapkin, in un'intervista all'agenzia di stampa "Ria Novosti". Il diplomatico spera inoltre che alla fine possa prevalere il buonsenso e che Berlino riesca a capire "l'inutilita' di bruciare i ponti" con Mosca. Tjapkin ha poi osservato che, malgrado l'acutezza degli attuali disaccordi, Russia e Germania resteranno vicine in Europa.
Ore 7.56: Anonymous, "colpite le stazioni tv russe"
Il collettivo di hacker Anonymous afferma di aver violato le trasmissioni della TV di stato russa per mostrare filmati della guerra in Ucraina. In un post su Twitter, Anonymous ha affermato di aver violato canali tra cui Russia 24, Channel One e Moscow 24, oltre ai servizi di streaming russi Wink e Ivi. La BBC non è stata in grado di verificare in modo indipendente queste affermazioni. In un post separato, il gruppo ha affermato di essere coinvolto "nella più grande operazione anonima mai vista", aggiungendo che è preoccupato che alcuni governi possano vederlo come una minaccia e condurre operazioni per screditarlo. "Ricordati di noi quando vari poteri rivolgeranno la loro attenzione verso di noi, perché accadrà", ha detto Anonymous. "Possiamo cambiare il mondo in meglio. Questa è sempre stata l'idea".
Ore 8.00: Xi Jinping, "mondo in fase di turbolenti cambiamenti"
Il presidente cinese, Xi Jinping, manifesta preoccupazione per l'attuale situazione internazionale, pur senza citare la guerra in Ucraina, a margine dei lavori della sessione plenaria della Conferenza consultiva politica del popolo cinese (Ccppc), l'organo consultivo del Parlamento. "La situazione internazionale continua a subire profondi e complessi cambiamenti", ha dichiarato in un incontro con esponenti del mondo agricolo, giunti a Pechino per i lavori annuali della Ccppc. "La globalizzazione economica incontra correnti avverse e il gioco tra le grandi potenze diventa sempre più agguerrito e il mondo è entrato in un nuovo periodo di turbolenti cambiamenti", ha detto Xi, citato dall'emittente televisiva statale cinese, China Central Television. Nonostante questo scenario, ha proseguito il presidente, lo sviluppo della Cina "presenta ancora molte condizioni strategiche favorevoli".
Ore 8.40: Polonia, oltre un milione di profughi
Sono oltre un milione - un milione e 67mila per la precisione - gli ucraini fuggiti in Polonia dall'inizio dell'intervento armato delle forze russe nel loro Paese, il 24 febbraio, con 142.300 arrivi nella sola giornata di ieri. Lo ha annunciato la Guardia di frontiera polacca. Quest'ultima ha già fatto sapere di prevedere per oggi un'altra ondata massiccia di arrivi. "Traffico in aumento sulla frontiera polacco-ucraina", si legge sul profilo Twitter ufficiale, "Oggi alle 7.00, 42mila persone sono arrivate in Polonia dall'ucraina".
Ore 9.13: Pechino, "amicizia con Mosca solida come una roccia"
L'amicizia tra Pechino e Mosca "solida come una roccia". Lo ha assicurato il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, nonostante la condanna internazionale dell'invasione russa dell'Ucraina. "L'amicizia tra i due popoli è solida come una roccia e le prospettive per una futura cooperazione sono immense", ha detto Wang aggiungendo che la Cina è pronta a partecipare "se necessario" alla mediazione internazionale per risolvere il conflitto in Ucraina.
Ore 9.15: "Mosca sta preparando la disconessione web"
La Russia starebbe iniziando i preparativi per disconnettersi dall'Internet globale. E' la notizia rilanciata dal profilo di Nexta tv su Twitter e anche da un profilo legato ad Anonymous, sempre su Twitter, che si chiama @LatestAnonPress. L'operazione avverrebbe entro l'11 marzo. L'account di Nexta tv pubblica due pagine di documenti in russo e spiega che tutti i server e i domini devono essere trasferiti nella zona russa, inoltre si stanno raccogliendo dati dettagliati sull'infrastruttura di rete dei siti.
Ore 9.15, "Putin finirà per radere al suolo l'Ucraina"
Il presidente russo, Vladimir Putin, finirà per "radere al suolo" l'Ucraina ma l'unico risultato sarà il consolidamento del Paese invaso come nazione indipendente. Lo ha detto l'ex presidente del governo socialista spagnolo, Felipe Gonzalez, in un'intervista all'emittente televisiva "La Sexta", spiegando che sebbene ci vorrà molto tempo per questo processo "non si può tornare indietro". Gonzalez ha spiegato che se fosse attualmente presidente del governo non invierebbe truppe in Ucraina perché "non è una decisione che né l'Ue né la Nato possono prendere", prevedendo che la guerra "durerà molto tempo" in quanto gli ucraini "non si rassegneranno a mettere gli stivali di Putin intorno collo". L'ex premier spagnolo ha accusato i leader politici che sostengono il presidente russo, tra i quali ha il presidente venezuelano, Nicolas Maduro, il brasiliano Jair Bolsonaro e il nicaraguense, Daniel Ortega, definendoli "figli di Putin".
Ore 9.15: "Aeroporto di Vinnytsia bombardato, 9 morti"
A Vinnytsia continua la ricerca di persone sotto le macerie dell'aeroporto bombardato ieri dai missili russi. Finora sono state ritrovate 15 persone, di cui 9 morte, secondo quanto riferisce su Facebook il servizio di emergenza ucraino nella regione di Vinnytsia. "Continuano le ricerche di persone sotto le macerie dell'aeroporto vicino al paese di Gavryshivka nel distretto di Vinnytsia. Alle 7 del mattino del 7 marzo, 15 persone sono state ritrovate dalle macerie degli edifici dell'aeroporto di Vinnytsia, di cui 9 morti (5 civili e 4 militari) mentre sono in corso le operazioni di ricerca", si legge nel comunicato. L'aeroporto di Vinnytsia è stato colpito dal fuoco di otto missili lanciati presumibilmente dalla regione del Mar Nero. A seguito del bombardamento è scoppiato un incendio nei magazzini e l'edificio amministrativo dell'aeroporto è stato distrutto.
Ore 9.18: "Russia prende di mira le comunicazioni di Kiev
La Russia sta prendendo di mira l'infrastruttura delle comunicazioni dell'Ucraina. Lo affermano i media britannici citando fonti dell'intelligence di Londra. L'obiettivo è quello di "ridurre l'accesso dei cittadini ucraini a notizie e informazioni affidabili".
Continuano gli attacchi missilistici sulle città sotto assedio, prevista tregua dalle 10. Guerra Ucraina – Russia: a Kiev situazione catastrofica, spari sui civili. Zelensky: “Non perdoneremo”. Redazione su Il Riformista il 7 Marzo 2022.
I corridoi umanitari che dovevano essere aperti nel fine settimana sono falliti in molte zone dell’Ucraina e in molte città i civili sono sotto le bombe. È questo lo scenario al 12esimo giorno di combattimenti tra Russia e Ucraina. A Mariupol la situazione è sempre più difficile e la città è ancora senza elettricità e senza acqua, a Kiev l’esercito Russo ha sparato sui civili in fuga uccidendo anche un’intera famiglia come testimoniato dalle foto che hanno fatto il giro del web indignado il mondo.
I tentativi di mediazione vanno avanti. Ieri il presidente francese Macron ha avuto una lunghissima telefonata con Putin ma il presidente russo sembra deciso ad andare avanti. È emergenza umanitaria in Ucraina: dall’inizio del conflitto un milione e mezzo di Ucraini ha lasciato il paese trovando rifugio in altri paesi.
David Arakhamian, negoziatore ucraino, ha affermato che l’Ucraina è disponibile a discutere “modelli non-Nato” per il futuro, alla vigilia del terzo round di colloqui con Mosca. “Siamo pronti a discutere di alcuni modelli non Nato. Ad esempio, potrebbero esserci garanzie dirette da parte di diversi Paesi come Stati Uniti, Cina, Regno Unito, forse Germania e Francia. Siamo aperti a discutere di queste cose in una cerchia più ampia, non solo nelle discussioni bilaterali con la Russia, ma anche con altri partner”. Putin ha comunicato al presidente francese Macron che la Russia “Non colpirà le centrali nucleari”.
ORE 01.30 – KIEV: “RUSSI INTENSIFICANO BOMBARDAMENTI NOTTURNI SULLE CITTA’” – Le forze russe hanno intensificato i bombardamenti notturni delle città ucraine nel centro, nel nord e nel sud del Paese: lo ha affermato il consigliere della presidenza di Kiev, Oleksiy Arestovich. Lo riporta il Guardian.
ORE 01.45 – KIEV: “NELLE PERIFERIE DELLA CITTA’ SITUAZIONE CATASTROFICA – La situazione nei sobborghi di Bucha, Hostomel e Irpin della capitale ucraina Kiev è “catastrofica”: lo ha detto all’emittente locale Belsat TV il consigliere della presidenza ucraina, Oleksiy Arestovich. Lo riporta il Guardian. Gli sforzi per evacuare i residenti di queste località finora sono falliti e il funzionario ha sottolineato che il governo stava facendo tutto il possibile per riprendere le evacuazioni.
ORE 02.30 – USA E NATO HANNO FORNITO A KIEV OLTRE 17MILA ARMI ANTI TANK – Gli aiuti militari comprendono i missili Javelin e sono passati, in meno di una settimana, tramite la frontiera con Polonia e Romania, scaricati da giganteschi aerei cargo, tra cui un Antonov An-124 appartenente alle forze dell’Ucraina, che lo ha acquistato durante la Guerra Fredda, quando faceva parte dell’Urss. Lo scrive il New York Times, paragonando per certi versi il ponte aereo in corso a quello organizzato dagli occidentali nel 1948-1949 per trasportare cibo e altri generi di prima necessità nella Berlino Ovest circondata dai sovietici.
ORE 03.00 – ZELENSKY: “NON PERDONEREMO, NON DIMENTICHEREMO” – “Non perdoneremo. Non dimenticheremo. Puniremo tutti coloro che hanno commesso atrocità in questa guerra sulla nostra terra. Troveremo ogni bastardo che ha sparato alle nostre città, alla nostra gente, che ha bombardato la nostra terra, che ha lanciato razzi. Non ci sarà posto tranquillo su questa terra per voi. Eccetto la tomba”: lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un discorso alla nazione in occasione della Domenica del Perdono. Lo riporta il Guardian.
ORE 05.00 – MINISTERO DIFESA GB: AVANZATA RUSSA NEL WEEK END È STATA MINIMA – Durante il fine settimana l’avanzata di terra delle forze russe in Ucraina è stata “probabilmente minima”: lo afferma il ministero della Difesa britannico nel suo ultimo rapporto di intelligence. Lo riporta il Guardian. “È altamente improbabile che la Russia abbia raggiunto con successo gli obiettivi pianificati fino ad oggi”, prosegue il rapporto. Il ministero rileva tuttavia che un “alto livello di attacchi aerei e di artiglieria russi” ha continuato a colpire siti militari e civili nelle città ucraine nelle ultime 24 ore. “I recenti attacchi – sottolinea il rapporto – hanno preso di mira Kharkiv, Mykolaiv e Chernihiv, e sono stati particolarmente pesanti a Mariupol”.
ORE 05.15 – LINEA DIRETTA BIDEN – ZELENSKY – Washington ha fornito al presidente ucraino Volodymyr Zelensky apparecchiature di comunicazione crittografate che gli permettono anche di avere una linea diretta con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden: lo riporta il New York Times spiegando che grazie a queste apparecchiature il leader ucraino è riuscito ad avere sabato notte il colloquio telefonico con Biden durato 35 minuti. Il quotidiano scrive inoltre che Stati Uniti e Germania inviano alle unità militari ucraine immagini satellitari e intercettazioni elettroniche di unità militari russe.
ORE 06.30 – RUSSIA ANNUNCIA ‘CESSATE IL FUOCO’ DALLE 10 – Dopo i tentativi falliti di tregua. il ministro della Difesa russo ha annunciato per le 10 di stamane (ora di Mosca) un cessate il fuoco per garantire corridoi umanitari temporanei per le città di Kiev, Mariupol, Kharkiv e Sumy, per permettere l’evacuazione dei civili. La decisione sarebbe stata assunto dopo la richiesta in tal senso avanzata ieri da Macron nel corso della lunga telefonata con Putin.
ORE O7.15 – MOSCA PRONTA AD APRIRE I CORRIDOI UMANITARI – La Russia sarebbe pronta ad aprire stamani corridoi umanitari in diverse città dell’Ucraina, per consentire l’evacuazione dei civili dalle aree. Lo riporta la Bbc che cita media ufficiali russi., ricordando che è il terzo annuncio di questi giorni (i primi due sono andati a vuoto). Il “cessate il fuoco” scatterebbe a partire dalle 10 ora di Mosca (le 8 in Italia), secondo il ministero della Difesa russo, con corridoi per le evacuazioni da Kiev, Kharkiv, Mariupol e Sumy. Non ci sono per ora conferme da parte ucraina.
ORE 07.30 – BOMBARDAMENTI A ODESSA – Un’area nella regione di Odessa è stata oggetto di un attacco missilistico della Russia dal mare, secondo un video pubblicato dal quartier generale operativo dell’amministrazione militare regionale di Odessa. Colpito il villaggio di Tuzla, a circa 170 chilometri a sud-ovest di Odessa. Non sono state segnalate vittime, colpite infrastrutture essenziali.
ORE 07.45 – OGGI PREVISTO TERZO ROUND DI COLLOQUI – russi e ucraini dovrebbero tornare a incontrarsi oggi, nel dodicesimo giorno di guerra. Un milione e mezzo di persone hanno lasciato il Paese.
ORE 08.15 – KIEV: “RICONQUISTATA LA CITTA’ DI CHUHUIV” – Le autorità ucraine annunciano di aver ripreso la città di Chuhuiv nella parte orientale dell’Ucraina. Secondo un comunicato delle forze armate di Kiev, l’esercito russo avrebbe “subito pesanti perdite nel personale e nelle attrezzature”.
(ANSA il 6 marzo 2022) Circa 20mila stranieri si stanno offrendo come volontari per combattere a fianco dell'esercito ucraino. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba affermando - riporta il Kyiv Idependent - che migliaia di stranieri provenienti da 52 paesi hanno presentato domanda per entrare a far parte dell'esercito di Kiev.
(ANSA il 6 marzo 2022) - "Vi chiediamo ogni giorno una no fly zone, se non ce la date, almeno forniteci aerei per proteggerci. Se non ci date neanche questi, rimane una sola soluzione: anche voi volete che ci uccidano lentamente. Questa sarà anche responsabilità della politica mondiale, dei leader occidentali. Oggi e per sempre". Questo è l'ultimo appello del presidente ucraino Volodymyr Zelensky ai leader occidentali attraverso un video
Le menzogne di Putin. Redazione CdG 1947 su Il Corriere del Giorno il 7 Marzo 2022.
Il racconto di quello che accade sul fronte più caldo attorno a Kiev può aiutare meglio a capire cosa stia realmente avvenendo sull’asse principale della gigantesca operazione di invasione militare russa iniziata 12 giorni fa e volta a conquistare l' Ucraina.
Ma come fa Vladimir Putin a dire che i suoi soldati non sparano sui civili? Quando gli occhi di nostri colleghi sul campo ieri hanno verificato per ore intere dal vivo la falsità della sua vergognosa inqualificabile propaganda. Le bombe e i missili Grad russi sono stati lanciati a pioggia sui villaggi alla periferia settentrionale della capitale ucraina, devastando le abitazioni, le strade, trasformando asfalto e mattoni in schegge letali che colpiscono la gente che fugge.
La foto del New York Times che pubblichiamo sopra riprende una mamma con i due figli uccisi da una deflagrazione, forse di mortaio, alle porte del villaggio di Irpin. Il padre lotta tra la vita e la morte in ospedale, ancora non sa che ha perso tutti i suoi cari. “Ci sono tanti altri cadaveri dietro di noi” raccontano i testimoni. E numerosi sono i feriti da proiettili, delle raffiche di mitra sparate dai soldati russi contro le persone. Quelli cercavano di fuggire dall’inferno tremando, e sono sopravissuti oggi piangono, si abbracciano gli uni con gli altri. Quando scendono dalle ambulanze e dai minivan dei volontari hanno gli occhi spalancati, bevono bicchieri d’acqua per riprendersi, dicono di essere sfuggiti per un soffio dai bombardamenti delle avanguardie di Putin, che da almeno sei giorni sono ingolfate di fronte alla gigantesca area urbana di questa metropoli con tre milioni d’abitanti.
Il racconto di quello che accade sul fronte più caldo attorno a Kiev può aiutare meglio a capire cosa stia realmente avvenendo sull’asse principale della gigantesca operazione di invasione militare russa iniziata 12 giorni fa e volta a conquistare l’ Ucraina.
Putin sperava di occupare rapidamente l’ Ucraina con operazioni lampo, ma ha fallito. Adesso confida sull’Armata di uomini e mezzi le cui teste di ponte sono scese dalla Bielorussia, ma che sono restano impantanate una trentina di chilometri a nord della città e adesso hanno dovuto cambiare tattica, puntando le artiglierie e i lancia-Grad per sparare sul centro città e nel frattempo compiono brevi blitz di teste di cuoio in due o tre autoblindo alla volta che si muovono agili per le strade minori per saggiare le resistenze delle forze armate e dei volontari che stanno difendendo l’ Ucraina.
La principale agenzia di sicurezza ucraina ha riferito che le forze russe hanno lanciato razzi sull’Istituto di fisica e tecnologia di Kharkiv, che ospita una struttura nucleare. Lo riferisce il Washington Post precisando di non poter confermare in modo indipendente la notizia, che è stata diffusa con un post su Telegram attraverso Ukraine Now, un canale governativo, secondo cui l’attacco “avrebbe potuto portare a una rilevante catastrofe ambientale“. La struttura, denominata come Neutron Source, ha “37 elementi di combustibile nucleare scaricati nella sua zona attiva“.
Gli ucraini sono stati invitati a non fare foto o fare girare video sul sistema di difesa ucraino. È quanto hanno chiesto le autorità ucraine secondo quanto riferisce l’Ukrainska Pravda spiegando che la pubblicazione di video rischia di compromettere la difesa delle città sotto attacco.
“L’Italia mi ha fatto sentire uno di voi, è la mia seconda patria”. Inizia così l’appello televisivo in lacrime dell’ex calciatore del Milan ed allenatore della Nazionale Ucraina Andriy Shevchenko, parlando della situazione in Ucraina a “Che tempo che fa” “Aprite il cuore al popolo e alla mia gente ai bambini e agli anziani che hanno tanto bisogno del vostro aiuto. Ce n’è già tanto, lo so, ma ne chiedo ancora“. “Ho molti parenti ancora lì – ha proseguito l’ex calciatore – li sento tutti i giorni ma sono molto preoccupato per la loro scelta di rimanere. Mi raccontano quel che succede, città bombardate, dove muoiono bambini e anziani che non possono andarsene. È un incubo da cui vorrei potermi svegliare“.
“Serve un impegno per la pace, bisogna fermare le armi, trovare una soluzione diplomatica alla guerra – ha proseguito l’ex ct della nazionale ucraina –. Lo sport sta facendo tantissimo, ha una forza enorme e può mandare un messaggio di pace a tanti Paesi. Ringrazio tutti quelli che si stanno impegnando, anche Milan e Inter, che mi hanno permesso di lanciare un appello a San Siro qualche giorno fa. L’Ucraina vuole fare parte dell’Europa, è stata la nostra decisione come popolo – ha concluso Shevchenko –Zelensky è un grande presidente che ci sta guidando per la nostra indipendenza e la nostra libertà“.
Il piano originario del presidente della Federazione russa Vladimir Putin, “avrebbe previsto l’entrata in guerra, al fianco della Russia e contro l’Ucraina, delle forze armate Bielorusse circa una settimana fa“. Lo riferiscono fonti dei servizi dell’intelligence italiana. “Secondo quanto appreso da fonti vicine all’opposizione bielorussa, si sarebbero verificate situazioni non previste che avrebbero modificato, per il momento, i piani originari, come ufficiali che si sarebbero dimessi, coscritti che si sarebbero sottratti agli obblighi militari ed alcuni generali che avrebbero manifestato il loro disaccordo alla partecipazione della Bielorussia alla guerra“.
Nella guerra Ucraina-Russia c’è attesa oggi per il terzo round dei negoziati. Le ultime notizie fanno riferimento ad attacchi ai civili e vittime anche tra i bambini e lo stop alle evacuazioni a Mariupol e in altre città sotto le bombe dei russi mentre si stringe l’assedio attorno a Kiev. La Russia, ha detto Vadym Denysenko, consigliere del ministro degli Interni dell’Ucraina, secondo quanto riferisce ‘The Kyiv Independent’ “ha ammassato truppe sufficienti vicine a Kiev. Cercheranno di impadronirsi della capitale nei prossimi giorni”.
Usa e Ue verso bando totale del petrolio russo. Lo ha annunciato il segretario di Stato americano Blinken. A riportarlo è il quotidiano finanziario inglese Financial Times.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ieri si è rivolto a più riprese ai leader occidentali. “La Russia ha annunciato che domani (oggi, ndr) bombarderà le imprese legate alla difesa. La maggior parte di esse sono nelle nostre città, circondate da civili. E’ un omicidio, semplicemente un omicidio. E non ho visto nessun leader mondiale reagire oggi, nessun politico occidentale” ha detto Zelensky “Pensate al senso di impunità che hanno gli occupanti, tale da far loro annunciare le loro atrocità con un preavviso! Tutto questo perché non c’è reazione. Non una parola. Spero che lo vedrete domani e reagirete. L’audacia dell’aggressore è un chiaro segnale per l’Occidente del fatto che le sanzioni imposte non sono sufficienti. Non potete nascondervi da questa realtà. Non potete nascondervi dai nuovi omicidi in Ucraina”.
Il presidente ucraino, che ha avuto un giro di colloqui telefonici, anche con il premier Mario Draghi, sempre ieri si era rivolto ai leader occidentali esortandoli a prendersi le loro responsabilità. ”E’ una vostra responsabilità umanitaria proteggerci, proteggere la popolazione e siete in grado di farlo”, ha detto in un video. ”Se non ci date abbastanza aerei in modo da poterci proteggere, c’è una sola conclusione: volete che ci uccidano lentamente. Da oggi in poi è anche una responsabilità dei leader occidentali e del mondo intero’‘, ha affermato Zelensky.
Mario Draghi ha ribadito come l’Italia sostenga l’appartenenza dell’Ucraina alla famiglia europea. Il premier ha parlato della profonda amicizia tra il popolo italiano e il popolo ucraino e la grande solidarietà dell’Italia nei confronti dell’Ucraina. Draghi – spiegano fonti di palazzo Chigi – ha condannato gli attacchi della Russia ai civili e alle infrastrutture nucleari, ha riaffermato la volontà italiana di fornire sostegno e assistenza all’Ucraina e alla sua popolazione. Il presidente Zelensky ha ringraziato il presidente del Consiglio Draghi per la sua vicinanza e per quella dell’Italia.
Il Presidente Draghi ha avuto oggi un nuovo colloquio telefonico con il Presidente ucraino @ZelenskyyUa, nel corso del quale è stata ribadita la profonda amicizia tra il popolo italiano e il popolo ucraino e la grande solidarietà dell’Italia nei confronti dell’#Ucraina.
Continuano le minacce russe all’intera Europa. “L‘uso della rete di basi aeree di questi Paesi come base per aerei militari ucraini e il loro conseguente utilizzo contro le forze armate russe può essere considerato come coinvolgimento di questi Stati in un conflitto armato“ ha affermato un portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, in dichiarazioni riportate dall’agenzia Interfax.
Era stato il segretario di Stato americano Antony Blinken a confermare la notizia, anticipata ieri da media americani, di un piano per far arrivare all’Ucraina vecchi Mig-29 dalla Polonia, che riceverebbe nuovi caccia dagli Usa. “Stiamo valutando attivamente la questione degli aerei che la Polonia potrebbe inviare all’Ucraina” ha detto Blinken. “Stiamo valutando anche come potremmo sostituire gli aerei che la Polonia dovesse inviare”, ha aggiunto il segretario di Stato durante la sua visita in Moldova, precisando di non poter “parlare di tempi precisi ma dire che stiamo valutando la cosa in modo molto attivo”.
È cresciuto a 4.468 il numero degli arresti effettuati in Russia nel corso delle manifestazioni contro la guerra in Ucraina svoltesi in decine di città del Paese, secondo il conteggio tenuto da Ovd-Info, che si occupa di monitorare le proteste nella Federazione. Solo a Mosca e San Pietroburgo i fermi sono stati rispettivamente 2.035 e 1.150. Redazione CdG 1947
Ucraina - Russia, news sulla guerra di oggi: Mosca minaccia di tagliare il gas all’Europa. Bombe su Sumy, «uccisi bambini». Lorenzo Cremonesi, Marco Imarisio, Andrea Nicastro, Marta Serafini, Fabio Postiglione su Il Corriere della Sera l'8 Marzo 2022.
Le ultime news in tempo reale. Mosca promette una nuova tregua. Zelensky: «Io resto qui, non me ne vado». Due navi Usa nel Baltico «seguite» dai russi
• La guerra tra Russia e Ucraina è arrivata al tredicesimo giorno: dal campo non arrivano spiragli, Kiev si prepara al peggio.
• I colloqui tra Kiev e Mosca, ripresi ieri, sembrano lontani da uno sviluppo concreto. Le condizioni di Mosca (neutralità dell’Ucraina, «con la rinuncia ad entrare in qualsiasi blocco»; riconoscimento della Crimea come «territorio russo»; secessione del Donbass; cessione alla Russia della città di Kharkiv) sono inaccettabili per Kiev; i negoziati continueranno.
• Il punto militare: Mosca avrebbe perso centinaia di mezzi, e — secondo Kiev — 11 mila soldati (i russi ne ammettono solo 500). Nella notte nuovi attacchi a Odessa, porto strategico sul Mar Nero.
• Le vittime: centinaia, tra i civili, mentre gli sfollati sono ormai oltre 1,5 milioni. Secondo funzionari militari ucraini, nel corso di un bombardamento a Sumy questa notte «sono stati uccisi bambini». A Mariupol non c’è acqua né elettricità
• La Russia ha diramato una lista di «Paesi ostili» alla Russia a causa delle sanzioni: c’è anche l’Italia, e qui si spiega cosa cambia ora.
Nelle scorse ore, come scritto da Gianluca Mercuri qui, «Italia e Germania hanno respinto la pressione americana per sanzioni che colpiscano anche l’import del gas. Allo stesso tempo, è improbabile che sia Putin a decidere un blocco delle forniture perché, spiegano Fubini e Sarzanini, «la Russia ne sarebbe la prima vittima: il gas naturale oggi è la sua prima fonte di entrate e una delle poche rimaste, con oltre 200 miliardi l’anno alle sue quotazioni attuali; e l’Europa è la prima cliente con oltre l’80% delle esportazioni russe di gas» (sulla dipendenza europea spiega tutto il Dataroom di Stefano Agnoli e Milena Gabanelli).
Il premier italiano Mario Draghi, proprio per questo, ieri ha presentato a Bruxelles la proposta italiana di un tetto ai prezzi del gas russo: un’ipotesi, scrive Marco Galluzzo, «che dovrebbe vedere tutti i Paesi della Ue concordare un prezzo unico e calmierato del gas importato da Mosca, con il duplice obiettivo di non sottostare alle speculazioni e allo stesso tempo di non finanziare il regime di Putin con valuta in euro, dinamica che in parte riduce l’effetto delle sanzioni finanziarie».
Con la presidente della Commissione Ue Von der Leyen, il presidente del Consiglio ha parlato anche di compensazioni: quelle che dovrebbero risarcire in parte i Paesi che più ci rimetteranno per le sanzioni imposte e Masca, e noi siamo tra quelli che ci rimetteranno di più.
Ore 22.30 - Cessate il fuoco per i corridoi umanitari
La Russia ha annunciato un cessate il fuoco per permettere corridoi umanitari in Ucraina dalle 9 di domani mattina (le 8 in Italia) per l’evacuazione dei civili da Kiev, Chernihiv, Sumy, Kharkiv e Mariupol. Lo ha dichiarato il ministero della Difesa di Mosca, citato dalla Tass. I corridoi umanitari erano già stati annunciati stamani, ma poi non sono stati messi in atto con accuse reciproche di sabotaggio.
Ore 23.10 - Zelensky: «Avanti con i negoziati fino a raggiungimento risultato»
I negoziati con la Russia proseguiranno fino al raggiungimento di un risultato nell’accordo. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, a quanto riporta la Tass. «Oggi si è svolto il terzo round di negoziati in Bielorussia, vorrei dire il terzo e l’ultimo, ma siamo realisti. Pertanto, parleremo, insisteremo sui negoziati finché non troveremo un modo per dire al nostro popolo: è così che arriveremo alla pace», ha detto in un videomessaggio pubblicato sul suo canale Telegram. Zelensky ha anche accusato Mosca di avere fatto fallire i corridoi umanitari già concordati nei giorni avendo preferito «carri armati russi, lanciarazzi Grad si e mine russe».
Ore 23.50 - Bbc: «Forti esplosioni udite nel porto di Odessa»
Forti esplosioni sono state udite questa sera nella città portuale di Odessa. Lo riferisce il corrispondente della Bbc. «Abbiamo appena sentito tre o quattro forti esplosioni provenire da ovest. Ci è stato detto che era il sistema di difesa ucraino che abbatteva i missili russi in arrivo lanciati da una delle numerose navi da guerra situate al largo della costa qui». Questa mattina la marina militare ucraina ad Odessa aveva annunciato di aver colpito una nave russa provocando danni significativi.
Ore 00.02 - Zelensky parlerà ai parlamentari britannici
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si rivolgerà ai parlamentari britannici oggi con un intervento in collegamento video. Lo ha annunciato il presidente della Camera dei Comuni, sir Lindsay Hoyle, che si è detto lieto di accogliere la richiesta «storica» del signor Zelensky. L’intervento si terrà alle 17 ora locale.
Ore 00.23 - Zelensky: sono a Kiev e non mi nascondo
«Sono a Kiev , in Bankova Street e non mi sto nascondendo». Così il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky in un video pubblicato su Telegram. «Non ho paura. La gente in ogni città si sta difendendo, anche senza armi. Io sono qui e non cederò. Fino a quando sarà necessario per vincere questa guerra». «Ricostruiremo tutto. Renderemo le nostre città distrutte dall’invasore migliori di qualsiasi città in Russia». Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un video su Telegram dal suo ufficio di Kiev, per la prima volta dall’inizio dell’invasione il 24 febbraio
Ore 00.38 - Pentagono, la Russia ha schierato quasi tutte le sue forze militari
La Russia ha inviato in Ucraina quasi tutte le truppe concentrate negli ultimi mesi alla frontiera. Lo ha riferito il Pentagono, che ha spedito in Europa 500 soldati in più per rafforzare la Nato. Secondo il portavoce del Ministero della Difesa americano, John Kirby, Mosca sta adesso cercando di reclutare anche combattenti stranieri, inclusi i siriani. Le forze russe «non hanno conseguito alcun reale progresso considerevole negli ultimi giorni» ha affermato Kirby, mentre il segretario alla Difesa Lloyd Austin ha annunciato l’invio di altri 500 militari americani in Europa «per rinforzare le capacità difensive e di dissuasione della Nato, specialmente sul versante orientale», in aggiunta ai 12 mila già presenti quest’anno in Europa. Il Pentagono calcola che il presidente russo Vladimir Putin abbia fatto entrare in Ucraina quasi il cento per cento delle sue forze combattenti concentrate sulla frontiera russo-ucraina, intensificando i bombardamenti su obiettivi e infrastrutture civili e zone residenziali, «con sempre maggior frequenza e su scala ogni volta maggiore».
Ore 1.27 - Incontro tra Macron, Scholz e il cinese Xi Jinping
Il presidente francese, Emmanuel Macro, e il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, avranno un incontro in giornata con il leader cinese, Xi Jinping, secondo quanto annunciato dall’Eliseo. La Cina, pur difendendo l’amicizia con Mosca, definita dal ministro degli Esteri Wang Yi «solida come una roccia», ha fatto capire di essere disposta a un ruolo di mediazione nel conflitto ucraino. O, come ha suggerito il rappresentante della politica Estera Ue, Josep Borrell, se non una mediazione - a causa della «maggiore vicinanza di Pechino alla Russia» -, per lo meno eserciti la sua influenza su Mosca.
Ore 1.38 - Kharkiv, morto il nipote del capo di Stato maggiore russo
Vitaly Gerasimov, nipote del capo di stato maggiore e primo vice comandante della 41a armata del distretto militare centrale della Russia, sarebbe stato ucciso durante i combattimenti vicino a Kharkiv. Lo rende noto la BBC che cita l’intelligence ucraina, precisando però di non poter verificare in modo indipendente la notizia. Secondo una dichiarazione del ministero della Difesa ucraino, anche un certo numero di alti ufficiali dell’esercito russo sarebbero stati uccisi e feriti. L’intelligence ucraina afferma che Gerasimov ha preso parte alla seconda guerra cecena e all’operazione militare russa in Siria. E ha ricevuto una medaglia «per il ritorno della Crimea».
Ore 1.45 - Colpito un impianto di medicina nucleare a Kharkiv
L’Ucraina ha riferito all’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) che un impianto di ricerca nucleare che produce radioisotopi per scopi medici e industriali è stato danneggiato dai bombardamenti della Russia nella città di Kharkiv. Lo ha detto il direttore generale dell’Aiea, Rafael Mariano Grossi, sottolineando che i bombardamenti non hanno causato alcun aumento dei livelli di radiazioni nel sito. «Dobbiamo agire adesso per evitare un incidente nucleare in Ucraina che potrebbe avere gravi conseguenze per la salute e l’ambiente. Non possiamo permetterci di aspettare», ha tuttavia sottolineato Grossi.
Ore 1.49 – Zelensky richiama i riservisti ucraini per difendere il Paese
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha firmato nella notte un decreto che richiama i soldati ucraini dislocati nelle forze di peacekeeping perche’ rientrino in Ucraina per difendere il Paese. Lo scrive Kyiv Independent su Twitter, aggiungendo che, in base al decreto, “tutti i soldati e i loro equipaggiamento devono tornare in Ucraina per contribuire allo sforzo bellico”.
Ore 2.03 – Navi Usa nel Baltico «seguite» dai russi
La marina militare russa sta seguendo i movimenti di due incrociatori lanciamissili americane che sono entrate nel mar Baltico, secondo quanto afferma il ministero della Difesa di Mosca, citato dall’agenzia Tass. Le due unità sono la Uss Donald Cook e la Uss Forrest Sherman, armate di missili guidati Tomahawk a medio raggio con capacità anche nucleare, e vengono seguite dalla Flotta russa del Baltico, ha comunicato alla stampa il ministero.
Ore 2.34 - Ucraina: respinti da Gb a Calais circa 300 profughi
La Gran Bretagna ha respinto circa 300 cittadini ucraini che cercavano di raggiungere il Paese dal porto francese di Calais. Lo riferisce la BBC. Sono 589 i profughi arrivati dall’inizio dell’invasione russa a Calais, secondo quanto riferito dalle autorità prefettizie locali: di questi, 286 sono stati respinti dalla Gran Bretagna. Alcuni cittadini ucraini a Calais hanno raccontato alla BBC di aspettare da una settimana l’ottenimento di un visto secondo lo schema di ricongiungimento familiare previsto dalla Gran Bretagna. Sono 17.700 gli ucraini che hanno fatto richiesta di visto a Londra ma sono solo 300 quelli che finora lo hanno ottenuto. Ieri il premier britannico Boris Johnson ha affermato che la Gran Bretagna è «un Paese molto generoso» ma che vuole mantenere il controllo sugli arrivi.
Ore 2.20 - La Banca Mondiale ha approvato un programma di aiuti supplementari
Immediati aiuti all’Ucraina per 489 milioni di dollari. Il programma è battezzato «Finanziamento della ripresa dopo l’emergenza economica in Ucraina» ovvero «Liberate l’Ucraina». Già il primo marzo scorso l’istituzione di Washington aveva annunciato che stava preparando un aiuto urgente per 3 miliardi di dollari in favore dell’Ucraina, di cui almeno 350 milioni dovevano essere subito sbloccati, un importo irrobustito con la decisione adesso presa dal consiglio d’amministrazione della Banca Mondiale. I fondi serviranno per garantire i servizi essenziali alla popolazione ucraina, per il pagamento dei salari ai lavoratori sanitari, delle pensioni nonché per i programmi sociali a favore delle fasce vulnerabili.
ore 4.27 -Bottiglia molotov contro la Casa della cultura russa a Parigi
Una bottiglia incendiaria è stata lanciata contro la Casa Russa della Scienza e della Cultura a Parigi, provocando l’intervento del governo russo che ha chiesto alla Francia di garantire la sicurezza delle proprie sedi istituzionali nel Paese. La portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zacharova, ha denunciato il lancio della molotov su Telegram, spiegando che l’attentato non ha provocato feriti solo perché la bottiglia ha colpito il cancello, non andando a bersaglio. «Chiediamo che le autorità francesi assicurino la dovuta sicurezza delle nostre sedi istituzionali».
ore 4.50 - Russia e Bielorussia, nuove sanzioni dal Giappone
Il governo giapponese ha annunciato nuove sanzioni contro Russia e Bielorussia, tra cui il blocco dei fondi di alti funzionari e oligarchi e il veto all’esportazione di apparecchiature e macchinari per l’industria petrolifera. Il portavoce del governo nipponico Hirokazu Matsuno ha spiegato in una conferenza stampa che anche Minsk è «chiaramente coinvolta» nell’invasione dell’Ucraina ed è pertanto oggetto delle sanzioni. Le misure addizionali includono venti alti esponenti e oligarchi russi così come altri dodici bielorussi, che si aggiungono ai nomi di quanti hanno già subito il congelamento dei fondi in Giappone. Tra loro, i presidenti russo e bielorusso. Il Giappone ha inoltre proibito la vendita alla Russia dei macchinari destinati alle raffinerie petrolifere e vietato la vendita alla Bielorussia di semiconduttori e altri beni che possano essere impiegati nell’industria militare.
Ore 5.03 Rsf, fotogiornalista svizzero ferito da russi vicino a Kiev
Il fotoreporter svizzero Guillaume Briquet è rimasto ferito in Ucraina, nella regione di Mykolaiv, non lontano da Kiev, da uomini delle forze russe, che gli avrebbero sparato contro mentre viaggiava in auto. Lo scrive Reporter senza frontiere (Rsf) su Twitter, aggiungendo che il giornalista, 58 anni, si trova ora in ospedale. Rsf dice che Briquet ha «evitato d’un soffio i proiettili» e che è stato bersagliato malgrado avesse chiaramente scritto «Press» sul fianco dell’automobile e su giubbotto ed elmetto. «Hanno chiaramente sparato per uccidere» ha dichiarato il giornalista a Rsf, che ne pubblica una foto con tracce di sangue sul volto. Secondo varie fonti, chi gli ha spara lo ha anche rapinato di 3.000 euro, del pc, dell’elmetto e di altro materiale.
Ore 5.19 - Funzionario ucraino: bambini uccisi in attacco a Sumy
Ci sarebbero bambini tra le vittime degli attacchi aerei sulla città ucraina di Sumy portati dai russi ieri sera. Lo afferma il capo dell’amministrazione militare regionale, Dmytro Zhyvytsky, in un video postato su Facebook. «Purtroppo ci sono bambini tra le vittime» ha detto, aggiungendo che nel bombardamento più di dieci persone sono rimaste uccise.
Ore 5.44 - A Mariupol «niente acqua e riscaldamento, è un incubo»
In Ucraina, nella città assediata di Mariupol i 200.000 residenti dal 2 marzo, cioè da quando i russi l’hanno circondata, non hanno accesso nè ad acqua corrente, nè alla corrente elettrica e sono al gelo senza riscaldamento: è quanto denuncia l’ong per i diritti umani Human Rights Watch. «I civili di Mariupol sono intrappolati in un incubo gelato e arido senza luce e vivono sotto la costante minaccia dei bombardamenti russi», dichiara in una nota Jonathan Pedneault, dirigente di Hrw. «Le forze russe e ucraine devono prendere i necessari provvedimenti per permettere ai civili di lasciare la città e di soddisfare i bisogni più elementari per coloro che restano». Il 6 marzo, denuncia Hrw, una cannonata russa ha colpito un ripetitore di telefonia mobile, rendendo il coordinamento dei soccorsi praticamente impossibile.
Ore 6.35 - Oggi l’evacuazione dei civili in cinque città
C’è paura, non tanta fiducia ma la Russia ha promesso, dalle 10 ora locale, di lasciar partire i civili senza la pioggia di bombe e sventagliate di mitra dei giorni scorsi. La Russia si dice «pronta» a un cessate il fuoco oggi stesso, «ore 10 di Mosca». Le città indicate per le evacuazioni sono Kiev, Chernihiv, Sumy, Kharkiv e Mariupol.
Ore 6.53 - Ambasciatrice Usa alla Nato: non siamo pronti alla no-fly zone
L’ambasciatrice degli Stati Uniti presso la Nato, Julianne Smith, ha dichiarato che l’alleanza non è pronta a procedere all’imposizione di una no-fly zone sui cieli dell’Ucraina, una iniziativa che la Russia potrebbe considerare una dichiarazione di guerra di fatto. «Al momento il nostro obiettivo è di porre fine alla guerra», ha dichiarato l’ambasciatrice all’emittente televisiva statunitense Cnn. «Non vogliamo che questo conflitto si allarghi oltre l’Ucraina, e dunque al momento il segnale collettivo della Nato è che l’alleanza non è pronta a procedere con una no-fly zone», ha spiegato la funzionaria. Smith ha però aggiunto che alcuni tra i Paesi membri dell’Alleanza stanno assumendo iniziative tese a «fornire assistenza letale all’Ucraina e asset necessari alle sue necessità di sicurezza». L’ambasciatrice ha confermato in particolare che i funzionari Usa stanno discutendo col governo della Polonia il potenziale invio di caccia Mig-29 di era sovietica alle forze ucraine. Il presidente ucraino Zelensky in un video aveva chiesto alla Nato proprio di imporre una no-fly zone per bloccare i bombardamenti russi.
Ore 7.20 - La minaccia russa: «Interruzione delle forniture del gas»
Il vice primo ministro della Russia Aleksandr Novak ha avvertito che Mosca potrebbe decidere di tagliare le forniture di gas naturale all’Europa attraverso il gasdotto Nord Stream 1: «In relazione alle accuse infondate ai danni della Russia per la crisi energetica in Europa e all’imposizione di un divieto al Nord Stream 2, abbiamo tutto il diritto di assumere decisioni corrispondenti e imporre un embargo al gas inviato attraverso il gasdotto Nord Stream 1», ha dichiarato il Novak, precisando che al momento la Russia «non ha assunto tale decisione».
Ore 7.26 - Ministro Infrastrutture: oltre 10 miliardi di dollari di danni ai trasporti
Superano il valore di dieci miliardi di dollari i danni causati dall’invasione russa nel settore trasporti in Ucraina. Lo afferma il ministro delle Infrastrutture di Kiev, Oleksandr Kubrakov, che dalle pagine di Ukrayinska Pravda cita ponti, tratti di rete ferroviaria ed aeroporti colpiti. I danni potrebbero richiedere due anni di lavori per essere riparati, prosegue il ministro, che spiega di contare sull’aiuto internazionale per la ricostruzione.
Novak ha affermato che la decisione di Stati Uniti e Unione europea di bloccare le importazioni di petrolio dalla Russia potrebbe spingere i prezzi a 300 dollari al barile: «Un rigetto del petrolio russi avrebbe conseguenze catastrofiche per il mercato globale».
Ore 7.37 - Esercito ucraino: l’avanzata russa rallenta
L’avanzata delle truppe russe in Ucraina ha rallentato «notevolmente» e i soldati sono «demoralizzati». Lo ha riferito il capo di Stato maggiore dell’esercito ucraino, sottolineando in particolare la resistenza incontrata dai russi a Chernihiv e nei sobborghi di Mykolaiv. «Gli invasori continuano l’offensiva ma il ritmo dell’avanzata delle truppe ha rallentato notevolmente. Sono demoralizzati e tendono sempre più al saccheggio e alla violazione del diritto internazionale umanitario», si legge nella nota.
07.49 - Guerini: «L’Italia contribuisce a rafforzare deterrenza»
L’«invasione in corso da parte russa ha ricevuto una risposta ferma e coesa da parte dell’intera comunità internazionale. L’Italia, nel condannare questo gravissimo attacco, continuerà a richiamare la necessità di promuovere ogni strumento diplomatico che contribuisca a fermare la crisi». Così il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, che ha incontrato ieri a Budapest il suo omologo ungherese, Tibor Benko. «Partecipiamo in maniera significativa alle tante iniziative dell’Alleanza per rafforzare la deterrenza, come ad esempio la presenza avanzata in Lettonia e l’air policing in Romania», ha affermato.
07.52 - Il Giappone vara nuove sanzioni contro Russia e Bielorussia
Il Giappone ha imposto ulteriori sanzioni contro Russia e Bielorussia in conseguenza dell’invasione dell’Ucraina congelando i beni di 32 funzionari e oligarchi russi e bielorussi. Ad annunciarlo è stato oggi il capo di gabinetto del governo di Tokio, Hirokazu Matsuno, che ha parlato di un’intensificazione dell’attacco da parte della Russia e di un «chiaro coinvolgimento» della Bielorussia.
07.54 - Attacco a Sumy: oltre 9 vittime, anche bambini
Le forze russe hanno lanciato ieri notte un attacco aereo contro la città ucraina di Sumy, circa 350 chilometri ad est di Kiev, provocando oltre almeno nove vittime, tra cui due bambini. Lo riferiscono i servizi si soccorso ucraini. «Degli aerei nemici hanno attaccato fortemente edifici residenziali», hanno spiegato su Telegram i servizi di soccorso, arrivati sul luogo verso le 23 locali. Sumy, vicino alla frontiera russa, è teatro di violenti combattimenti da diversi giorni. A Sumy c’è stata una «battaglia impari» con le forze russe che hanno bombardato la popolazione civile. Anche dei bambini «sono stati uccisi». Lo ha detto su facebook il capo dell’amministrazione militare regionale, Dmytro Zhyvytsky
07.59 - Gazprom, traffico gas via Kiev prosegue con stesso volume
Il transito del gas di Gazprom tramite l’Ucraina prosegue con lo stesso volume di 109.5 milioni di metri cubi al giorno. Lo rende noto l’agenzia di stampa russa Ria Novosti.
08.06 - Ucraina, prevista chiamata Macron-Scholz con Xi
Il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz avranno una telefonata oggi con il presidente cinese Xi Jinping. I due leader europei, insieme al premier britannico Boris Johnson, ieri si sono sentiti con il presidente americano Joe Biden.
08.27 - Londra: da Mosca giustificazione a posteriori per invasione
«Dalla fine di febbraio c’è stato un notevole aumento delle accuse russe secondo cui l’Ucraina sta sviluppando armi nucleari o biologiche. Queste storie sono di vecchia data, ma al momento sono probabilmente amplificate come parte di una giustificazione a posteriori per l’invasione russa dell’Ucraina». Lo riferisce il ministero della Difesa britannico, in un aggiornamento dell’intelligence.
Guerra Ucraina – Russia, Putin minaccia di ‘tagliare’ il gas all’Europa: bambini uccisi dalle bombe a Sumy. Redazione su Il Riformista il 8 Marzo 2022.
Al tredicesimo giorno di guerra tra Russia e Ucraina le speranza di una tregua dopo il terzo round di colloqui avvenuto lunedì appaiono improbabili e la popolazione ucraina si prepara ormai al peggio. Ieri il ministro della Difesa di Mosca ha annunciato una tregua dalle 10 (le 8 italiane) di martedì per consentire l’apertura di corridoi umanitari da Kiev, Kharkov, Sumy e Mariupol, un annuncio arrivato dopo il colloqui tra il presidente francese Emmanuel Macron e quello russo Vladimir Putin. Una tregua “solo per scena” secondo il capo del governo di Kiev Volodymyr Zelensky, che non crede al passo in avanti di Mosca. Quanto alle vittime, sarebbero ormai centinaia tra i civili mentre gli sfollati hanno superato gli 1,5 milioni di persone. Sempre lunedì il Cremlino ha diramato una lista di ‘Paesi ostili’ a causa delle sanzioni contro Mosca: nella black list c’è anche l’Italia.
ORE 00:40 – RUSSIA HA SCHIERATO QUASI TUTTE LE SUE FORZE – Secondo il Pentagono statunitense, la Russia avrebbe ormai inviato in Ucraina quasi tutte le truppe concentrate negli ultimi mesi alla frontiera, segno del massimo sforzo da parte del Cremlino per conquistare il Paese.
Nonostante ciò le truppe russe “non hanno conseguito alcun reale progresso considerevole negli ultimi giorni» ha affermato John Kirby, portavoce del Ministero della Difesa americano.
ORE 1:30 – INCONTRO TRA MACRON, SCHOLZ E XI JINPING – Nella giornata odierna si terrò un vertice tra il leader cinese, Xi Jinping, il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz.
Pur definendo l’alleanza con Mosca “solida come una roccia” tramite il ministro degli Esteri Wang Yi, il regime di Pechino da giorni ha chiarito di essere disposto ad un ruolo di mediatore tra le parti.
ORE 1:40 – MORTO NIPOTE CAPO DI STATO MAGGIORE RUSSO – Vitaly Gerasimov, nipote del capo di stato maggiore e primo vice comandante della 41esima armata del distretto militare centrale della Russia, sarebbe stato ucciso durante i combattimenti vicino a Kharkiv. Lo rende noto la britannica Bbc che cita l’intelligence ucraina.
ORE 5:10 – MARIUPOL SOTTO ASSEDIO SENZA ACQUA ED ELETTRICITA’ – La città di Mariupol, 200mila abitanti sotto assedio dal 2 marzo, non hanno ancora accesso ad acqua o elettricità, costretti al gelo senza riscaldamento.
A rinnovare la denuncia è la Ong Human Rights Watch: “I civili di Mariupol sono intrappolati in un incubo gelato e arido senza luce e vivono sotto la costante minaccia dei bombardamenti russi”, dichiara in una nota Jonathan Pedneault, dirigente di Hrw. “Le forze russe e ucraine devono prendere i necessari provvedimenti per permettere ai civili di lasciare la città e di soddisfare i bisogni più elementari per coloro che restano”:
ORE 5:20 – BAMBINI UCCISI DAI RUSSI A SUMY – Nonostante l’annuncio di una tregua, gli attacchi aerei delle forze russe avrebbero provocato ieri sera la morte di diversi bambini nella città di Sumy.
Ad annunciarlo è stato il capo dell’amministrazione militare regionale, Dmytro Zhyvytsky, in un video postato su Facebook. Un bombardamento in cui sono rimaste uccise oltre dieci persone.
ORE 6:00 – L’EVACUAZIONE – Kiev, Chernihiv, Sumy, Kharkiv e Mariupol. Sono le cinque città in cui i russi hanno promesso un cessate il fuoco per consentire l’evacuazione dei civili. Una tregua che dovrebbe scattare alle 10 ora locale, ma non c’è grande fiducia sul mantenimento della promessa, visti i precedenti degli ultimi giorni.
ORE 7:10 – NO USA ALLA NO-FLY ZONE – Nonostante i ripetuti appelli di Zelensky, ancora una volta dalla Nato è arrivato un rifiuto alla no-fly zone. A ribadirlo è stata l’ambasciatrice Usa alla Nato, Julianne Smith, che ha ribadito come una simile ipotesi sarebbe considerata dalla Russia una dichiarazione di guerra di fatto.
“Non vogliamo che questo conflitto si allarghi oltre l’Ucraina, e dunque al momento il segnale collettivo della Nato è che l’alleanza non è pronta a procedere con una no-fly zone”, ha spiegato l’ambasciatrice.
ORE 7:30 – RUSSIA PRONTA A TAGLIARE IL GAS – Si tratta della minaccia più complicata da gestire per l’Europa, un taglio delle forniture di gas, fondamentale per i paesi dell’Ue. A dirlo è stato il vice primo ministro della Russia Aleksandr Novak, che ha avvertito come un taglio potrebbe essere possibile tramite il gasdotto Nord Stream 1.
In relazione alle accuse infondate ai danni della Russia per la crisi energetica in Europa e all’imposizione di un divieto al Nord Stream 2, abbiamo tutto il diritto di assumere decisioni corrispondenti e imporre un embargo al gas inviato attraverso il gasdotto Nord Stream 1”, ha dichiarato il Novak, precisando che al momento la Russia “non ha assunto tale decisione”.
Ore 8:10 – LA STRETTA SU KIEV – L’attenzione delle forze armate russe, e quindi dei media, si sta spostando su Kiev. Attorno alla capitale si stanno infatti intensificando i combattimenti, in particolare nell’area di Irpin, a nord-ovest della città, dove da giorni bombardamenti e combattimenti sono intensissimi.
Fonti del governo ucraino hanno detto a vari giornali che la Russia starebbe accumulando truppe fuori città, ma è difficile capire quando e come le userà.
ORE 8:20 – 9 VITTIME A SUMY, ANCHE DUE BAMBINI – Una “battaglia impari” in cui sono morte almeno nove persone, tra cui due bambini bambini. E’ il racconto dell’attacco aereo subito dalla città ucraina di Sumy, 350 chilometri ad est di Kiev, da parte del capo dell’amministrazione militare regionale, Dmytro Zhyvytsky.
Il bilancio provvisorio arriva dopo l’attacco nella scorsa notte contro la città: “Degli aerei nemici hanno attaccato fortemente edifici residenziali», hanno spiegato su Telegram i servizi di soccorso, arrivati sul luogo verso le 23 locali per fornire assistenza.
ORE 8:40 – Il ricatto dello Zar Putin, che per fermare il conflitto in Ucraina vuole Kiev come uno “Stato vassallo”
ORE 8:50 – ZELENSKY: “RISCHIO GUERRA MONDIALE” – “Questa guerra non finirà così. Scatenerà la guerra mondiale”. Sono le parole durissime del presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel corso di un’intervista al programma World News Tonight della rete americana Abc.
Da repubblica.it il 7 marzo 2022.
La città di Irpin, pochi chilometri a nordovest di Kiev, è stata colpita da un intenso bombardamento russo. Colpi di mortaio sono esplosi anche sul checkpoint riservato al passaggio dei civili in fuga: nel video si vede una persona armata che viene investita dall'onda d'urto e dai detriti dell'esplosione.
Si tratta di un volontario ucraino che durante tutta la giornata si era adoperato per portare in salvo i civili e aveva collaborato coi fotografi del New York Times Lynsey Addario e Andriy Dubchak proteggendoli mentre svolgevano il loro lavoro di reporter. Lo scrivono sui social i due giornalisti e lo riporta il New York Times stesso.
In uno degli attacchi risulta essere stata colpita e uccisa un'intera famiglia. La si vede correre sullo sfondo, trascinando un trolley, poco prima dell'esplosione dei colpi di mortaio.
Ucraina, le notizie in diretta. Regno Unito, "armi nucleari e biologiche": così Putin giustifica la guerra. Gazprom, "livelli gas per ora invariati". Libero Quotidiano l'08 marzo 2022.
Tredicesimo giorno di guerra in Ucraina, con Kiev che si prepara al peggio: inizia l'assedio, i tank entrano nella capitale. I negoziati, per ora, non portano risultati tangibili. Il conflitto sta espandendosi anche a Odessa. Continua la strage dei civili, colpiti ancora i corridoi umanitari. Cresce la tensione internazionale, con minacce reciproche tra Europa e Russia e tra Usa e Russia. Il nodo del gas.
Ore 00.10 Esplosioni al porto di Odessa
Forti esplosioni sono state udite questa sera nella città portuale di Odessa. Lo riferisce il corrispondente sul campo della Bbc. "Abbiamo appena sentito tre o quattro forti esplosioni provenire da ovest. Ci è stato detto che era il sistema di difesa ucraino che abbatteva i missili russi in arrivo lanciati da una delle numerose navi da guerra situate al largo della costa qui".
Ore 1.53 Zelensky richiama i riservisti
Nuovo appello del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha firmato nella notte un decreto che richiama i soldati ucraini dislocati nelle forze di peacekeeping perche’ rientrino in Ucraina per difendere il Paese. Lo scrive Kyiv Independent su Twitter, aggiungendo che, "tutti i soldati e i loro equipaggiamento devono tornare in Ucraina per contribuire allo sforzo bellico". Così recita il decreto.
Ore 2.00 Baltico, navi Usa tallonate dai russi
Manovra di guerra "allargata". La marina militare russa sta seguendo i movimenti di due incrociatori lanciamissili americane che sono entrate nel mar Baltico, secondo quanto afferma il ministero della Difesa di Mosca, citato dall’agenzia Tass. Le due navi in questione sono la Uss Donald Cook e la Uss Forrest Sherman, armate di missili guidati Tomahawk a medio raggio con capacità anche nucleare, e vengono seguite dalla Flotta russa del Baltico, ha comunicato alla stampa il ministero.
Ore 4.20 Parigi, molotov contro casa della cultura russa
Una molotov è stata lanciata contro la Casa Russa della Scienza e della Cultura a Parigi, provocando l’intervento del governo russo che ha chiesto alla Francia di garantire la sicurezza delle proprie sedi istituzionali nel Paese. La portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zacharova, ha rivelato il lancio della molotov su Telegram, spiegando che l’attentato non ha provocato feriti solo perché la bottiglia ha colpito il cancello, non senza insomma che il bersaglio venisse colpito. "Chiediamo che le autorità francesi assicurino la dovuta sicurezza delle nostre sedi istituzionali".
Ore 5.23 Sumy, la strage dei bambini.
Orrore a Sumy. Ci sarebbero bambini tra le vittime degli attacchi aerei sulla città ucraina. Ad attaccare jet russi. Lo denuncia il capo dell’amministrazione militare regionale, Dmytro Zhyvytsky, in un video postato su Facebook. "Purtroppo ci sono bambini tra le vittime", ha detto. Nel bombardamento più di dieci persone sono rimaste uccise.
Ore 6.10 Russia minaccia di fermare forniture gas
La Russia chiude subito i rubinetti del gas? Il vice primo ministro della Russia Aleksandr Novak ha avvertito che Mosca potrebbe decidere di tagliare le forniture di gas naturale all’Europa attraverso il gasdotto Nord Stream 1: "In relazione alle accuse infondate ai danni della Russia per la crisi energetica in Europa e all’imposizione di un divieto al Nord Stream 2, abbiamo tutto il diritto di assumere decisioni corrispondenti e imporre un embargo al gas inviato attraverso il gasdotto Nord Stream 1", ha affermato minaccioso Novak, precisando che al momento la Russia "non ha assunto tale decisione".
Ore 6.50 Evacuazione civili, si ritenta
La Russia ha garantito che dalle 10 ora locale i civili potranno lasciare l'Ucraina senza essere bombardati né colpiti da raffiche di mitra. La Russia si dice «pronta» a un cessate il fuoco dalle "ore 10 di Mosca". Le città indicate per le evacuazioni sono Kiev, Chernihiv, Sumy, Kharkiv e Mariupol. Poca la fiducia degli ucraini sui corridoi umanitari, già usati due volte dai russi come trappola per fare strage di civili
07.30 Gazprom, traffico gas via Kiev invariato
Il transito del gas di Gazprom tramite l’Ucraina prosegue con lo stesso volume di 109.5 milioni di metri cubi al giorno. Lo rende noto l’agenzia di stampa russa Ria Novosti.
08.29 Londra: Mosca, giustificazione a posteriori per invasione
"Dalla fine di febbraio c’è stato un notevole aumento delle accuse russe secondo cui l’Ucraina sta sviluppando armi nucleari o biologiche. Queste storie sono di vecchia data, ma al momento sono probabilmente amplificate come parte di una giustificazione a posteriori per l’invasione russa dell’Ucraina": così il ministero della Difesa britannico, in un aggiornamento dell’intelligence.
Dati approssimativi e al ribasso. Quanti civili e soldati stanno morendo nella guerra in Ucraina: “Forni crematori o carne da cannone”. Giovanni Pisano su Il Riformista il 7 Marzo 2022.
Oltre 11mila soldati russi uccisi, almeno 406 le vittime civili (di cui 27 bambini) e un dato, quello relativo ai militari ucraini caduti nel conflitto iniziato il 24 febbraio scorso, non ancora diramato, nemmeno in modo approssimativo. E’ il momentaneo bilancio (aggiornato all’alba del 7 marzo 2022) del sangue che continua a scorrere in Ucraina dopo la decisione del presidente russo Vladimir Putin di invadere. Un bilancio al ribasso, anche perché la stessa Agenzia delle Nazioni Unite per i diritti umani (che parla anche di 801 persone ferite) fa sapere che il numero reale delle vittime civili potrebbe essere ben più alto.
Discorso analogo vale anche per i soldati di entrambi i Paesi. Dopo 12 giorni di guerra, a comunicare quotidianamente il dato dei ‘caduti russi‘ sono le forze armate di Kiev. Un dato dunque tutto da verificare così come quelli diffusi dal ministro della Difesa russo, decisamente al ribasso. Un esempio risale allo scorso 2 marzo quando la Russia ha comunicato la perdita di 498 militari e il ferimento di altri 1.597 mentre nello stesso giorno gli ucraini hanno invece parlato di circa 6.000 soldati russi uccisi dall’inizio dell’attacco, una cifra non dissimile da quella stimata dall’intelligence americana, pari a 5.800 caduti. Ignoto quello dei caduti ucraini che, tuttavia, avrebbe già superato le migliaia di unità.
Intanto secondo quanto denunciano le autorità Ucraine, nella regione di Lugansk, nel Donbass, sarebbero centinaia i cadaveri in strada, molti dei quali relativi a truppe russe e separatisti. I posti negli ospedali per assistere i feriti gravi (quelli che hanno riportato fratture multiple e arti seriamente compromessi) sono in esaurimento. Solo nella giornata di domenica 6 marzo sono stati circa 650 i feriti russi nell’ospedale cittadini di Brjanka. A causa della mancanza di posti liberi in ospedale, i soldati che hanno riportato ferite lievi, dopo aver ricevuto un primo soccorso, vengono rispediti a combattere dai “nazisti russi” e utilizzati come “carne da cannone”, ovvero utilizzati per missioni e operazioni di guerra in cui c’è un’altissima probabilità di essere uccisi.
La scorsa settimana il presidente ucraino Volodymyr Zelensky accusò l’esercito russo di aver portato con sé “un forno crematorio” per bruciare i corpi dei soldati e “non doverli mostrare alle loro madri”. “I soldati russi stanno morendo e nessuno conta i corpi”, ha detto in conferenza stampa Kiev, accusando Mosca di voler nascondere il numero dei morti fra i militari perché il popolo russo ignori il vero costo del conflitto.
I DATI APPROSSIMATIVI SULLE VITTIME CIVILI, LA SPIEGAZIONE DELL’ONU
Se per l’Onu ad oggi (7 marzo) i civili uccisi sono 406 le vittime civili (di cui 27 bambini) e 801 quelli feriti, nei giorni scorsi il presidente del consiglio regionale di Kharkiv (una delle città più colpite dalla guerra), Serhiy Chernov, aveva annunciato che guerra ha provocato 2mila morti nella città, tra cui oltre 100 bambini. Nelle scorse ore invece un bombardamento russo avrebbe provocato – secondo quanto riporta The Kyiv Independent – la morte di almeno 13 i civili in un attacco aereo contro un panificio nell’oblast di Kiev. Cinque persone sono state salvate. Potrebbero esserci più vittime: si ritiene che circa 30 persone fossero presenti in fabbrica al momento dell’attacco russo.
Il portavoce dell’Onu Stephane Dujarric ha chiarito: “La gente parla di ‘nebbia della guerra’ (fog of war, in merito alla discrepanza), posso solo riportarvi i dati che i nostri colleghi sul posto ritengono di aver verificato e ricontrollato usando tutte le giuste fonti. Posso solo dare dati Onu, altri possono avere numeri diversi”.
Giovanni Pisano. Napoletano doc (ma con origini australiane e sannnite), sono un aspirante giornalista: mi occupo principalmente di cronaca, sport e salute.
Guerra in Ucraina, situazione militare e mappa dell'avanzata russa: il bilancio (incerto) di vittime e mezzi distrutti. Andrea Marinelli e Guido Olimpio su Il Corriere della Sera il 7 Marzo 2022.
Come procede l’attacco della Russia all’Ucraina? Russi e ucraini sono impegnati anche nel duello della propaganda: è la nebbia di guerra, che rende difficile fare un bilancio effettivo della battaglia. Secondo l'Onu, i civili morti sono 406 dall'inizio del conflitto.
Un punto sul conflitto, con numeri che non hanno il valore di un bilancio effettivo perché le parti, oltre a spararsi sul serio, sono impegnati nel duello della propaganda: nulla di strano, è la nebbia di guerra, è l’inganno, è una forma di pressione psicologica per confondere il nemico ed esaltare gli amici.
Mezzi distrutti
I russi hanno avanzato su Kiev molto lentamente a causa dei loro guai logistici — in parte cronici — e per la feroce resistenza incontrata. Il sito Oryx, che prova a raccogliere dati sulla base di video e altro materiale, ha preparato una prima tabella: Mosca avrebbe perso 130 tank, 84 blindati, oltre 170 mezzi per il trasporto delle truppe, 18 lanciatori di razzi multipli — le famose katyusha —, 10 aerei, 11 elicotteri, centinaia di camion di supporto/logistica. Minori, in apparenza, le perdite di Kiev: 46 carri armati, 35 blindati, una cinquantina di mezzi per il trasporto truppe, 8 aerei, 64 veicoli per la logistica. Nota. C’è un maggior numero di filmati che riguardano i militari inviati da Putin, pochi quelli che riguardano gli avversari. Kiev, oltre a cercare di celare i suoi caduti, diffonde clip ridotte sulle azioni per non dare punti di riferimento sui reparti: ecco perché queste cifre vanno prese con grandissima cautela. Sempre i russi hanno lanciato 600 missili dall’inizio del conflitto, ordigni particolarmente devastanti.
Il dispositivo
L’Armata ha mobilitato 179 mila uomini, di questi ne ha impiegati il 95% ed altri stanno arrivando. Lo schieramento era composto originariamente da 2.600 tank e 3.100 cannoni, ma sono stati inviati ulteriori mezzi ed equipaggiamenti. Un video da Melitopol mostra un treno blindato, un mezzo quasi d’altri tempi: la linea ferrata è fondamentale per la logistica e i russi già in passato, in Crimea, hanno usato uno dei due convogli ferroviari speciali, Baikar e Amur. Proprio la dipendenza dai binari ha inciso sulla logistica. I mezzi sono arrivati fino in Bielorussia via treno e poi hanno dovuto proseguire via terra creando il famoso «drago» lungo oltre 60 chilometri, la colonna che scende verso Kiev. Oggi è a circa 25 chilometri. La mancanza di benzina, i problemi di manutenzione, il fango e gli ostacoli frapposti dalla resistenza hanno allungato i tempi. Anzi, c’è chi offre attenuanti: è nello loro stile procedere per fasi, senza fretta, specie se non usano subito la potenza di fuoco.
Gli aiuti
Il presidente Volodymyr Zelensky ha aperto le porte ai volontari stranieri disposti a battersi al fianco dei difensori: ne sono arrivati 17-20 mila (dati provvisori) da ogni parte del mondo. Molti sono veterani ed è chiaro che potrebbero portare esperienza. È un’estensione di quanto è già avvenuto nel Donbass: anche qui è stata ampia la presenza di miliziani venuti dall’estero e finiti nelle trincee contrapposte, molti gli estremisti di destra. Altro capitolo, gli armamenti: gli Usa, la Nato, oltre 25 Paesi (Italia inclusa) hanno spedito tonnellate di forniture belliche a Kiev. Una cifra su tutte: 17 mila missili anti-carro.
Le vittime
Il ministero della Difesa ucraino sostiene di aver ucciso 11 mila soldati russi, ma i numeri non sono confermati. Nei giorni scorsi Mosca ammetteva di aver perso circa 500 uomini, con oltre 1.600 i feriti. La Difesa russa sosteneva a sua volta di aver ucciso 2.870 soldati ucraini, di averne feriti 3.700 e di averne catturati 572. Anche qui, sono bollettini inverificabili: Kiev ha ammesso un centinaio di vittime. Paga un prezzo la popolazione. «La Russia ha danneggiato e distrutto 202 scuole, 34 ospedali, oltre 1.500 edifici residenziali», ha scritto su Twitter Mykhailo Podoliak, consigliere del presidente ucraino. «L'esercito russo non sa combattere contro altri eserciti, ma è bravo a uccidere i civili». Dall'inizio dell'attacco avrebbero perso la vita oltre 406 (fonte Onu), mentre 801 sono rimasti feriti. Nessuno nega possano essere molti più alti.
Ora la Russia scatena l'aviazione sulle città. Gianluca Di Feo su La Repubblica il 7 Marzo 2022.
Guerra in Ucraina, Mosca vuole piegare la resistenza con lo strumento più brutale: i bombardamenti a tappeto.
La spirale di ferocia che sta avvolgendo l’Ucraina ha un nuovo protagonista: l’aviazione russa. Mosca cerca di piegare la resistenza con lo strumento più brutale: i bombardamenti a tappeto. Domenica il canale tv delle forze armate Zveda ha mostrato gli aerei che decollavano verso il fronte, evidenziando le ali cariche di ordigni. Il presentatore ha sottolineato che possono compiere un attacco ogni cinquanta minuti. Gli effetti si vedono nelle periferie di Karkhiv, di Sumy e nei sobborghi di Kiev: interi palazzi devastati dall’esplosione di ogive da mezza tonnellata.
E’ un terribile dejavu: gli stessi piloti e gli stessi velivoli hanno già compiuto la stessa missione sulle città della Siria. Dal 2015 in meno di tre anni hanno compiuto 121 mila raid contro i quartieri di Aleppo e degli altri centri urbani in mano agli oppositori di Assad, obbligandoli alla resa. Sono morte migliaia di persone, tra cui moltissime donne e bambini. Ma la comunità internazionale non ha fatto nulla per impedire questo massacro. E adesso gli stormi di Mosca ripetono lo stesso copione omicida sull’Ucraina.
In questo momento, le squadriglie si accaniscono sulle zone più vicine al confine russo dove l’avanzata è stata bloccata dall’esercito ucraino. Tutta l’area tra Karkhiv e Sumy è diventata una trappola per le divisioni della Guardia, che subiscono perdite micidiali. I difensori hanno messo al riparo i loro mezzi migliori e tirano fuori gradualmente semoventi di artiglieria e lanciarazzi. Squadre d’assalto attraversano i boschi e tormentano i convogli di camion e cisterne, impedendo i rifornimenti per le avanguardie. La risposta di Mosca viene dal cielo.
Come in Siria, i Sukhoi 24 Fencer e i più moderni Sukhoi 30 volano a quattromila metri d’altezza: fuori della portata dei missili terra-aria Stinger impiegati dai fanti ucraini. Da quella distanza di sicurezza fanno piovere grappoli di bombe: alcune hanno testata incendiaria, altre le mostruose ogive termobariche che uccidono pure chi si trova nei rifugi. A Karkhiv ieri gli assediati sono riusciti a usare una batteria missilistica più potente degli Stinger e hanno abbattuto uno degli incursori. I comandi russi però stanno lanciando un campagna mirata contro le difese contraeree e l’aviazione ucraina, bersagliando con cruise a lungo raggio le basi nella regione occidentale prossima al confine polacco. Alcuni dei cacciabombardieri mostrati dalla tv Zveda avevano missili speciali, studiati per individuare e distruggere i radar.
Anche in questo, le tattiche di Mosca sono diverse da quelle della Nato. In Kosovo e in Iraq gli stormi occidentali si sono avvicinati solo dopo avere smantellato la rete di difesa aerea. E potevano contare su una grande quantità di armi di precisione, con sistemi di guida satellitare o laser. Invece i russi usano quasi esclusivamente bombe “a caduta libera”: il 98 per cento degli ordigni scagliati sulla Siria erano di questo tipo, imprecisi e devastanti.
La lotta a quote più basse invece viene affidata soprattutto agli elicotteri e ai velivoli corazzati Sukhoi 25, che attaccano sfiorando i tetti delle case e spesso cadono vittime dei missili Stinger. Lunedì si sono visti all’opera sulla cittadina di Kryvyj Rih, il nuovo obiettivo dell’avanzata russa: una direttrice volta a chiudere in una sacca le truppe ucraine a sinistra del fiume Dnepr. A sud invece la linea del fronte è ancora ferma a Mykolaiv, il bastione che protegge Odessa dall’invasione. La resistenza di Mariupol, dove sono intrappolati 200 mila abitanti, tiene impegnate le truppe per lanciare l’offensiva sul Mar Nero.
Domenica notte i satelliti hanno avvistato quasi sessanta elicotteri schierati sull’aeroporto di Cherson: un assembramento che ha fatto temere una grande operazione dal cielo per isolare Odessa. Gli ucraini hanno colpito questa base con i droni TB2 forniti dalla Turchia, poi il comando di Kiev ha annunciato che un’azione delle sue forze speciali aveva distrutto trenta elicotteri. Una notizia finora priva di riscontri.
Nelle acque davanti Odessa ci sono stati almeno due scontri. Una vedetta lanciamissili ucraina sarebbe stata affondata, mentre una raffica di razzi avrebbe incendiato un pattugliatore russo, appartenente ai guardiacoste del servizio segreto Fsb.
Incerte le informazioni sulla battaglia per la capitale. Si combatte in tutti i sobborghi, con l’impiego di qualsiasi arma da parte di entrambi gli schieramenti: razzi, cannoni, mortai. La pressione degli invasori sembra concentrata sulle periferie a est, i difensori lottano per mantenere aperte le strade e garantire rifornimenti vitali per i soldati e per la popolazione. Ma tutto fa temere il peggio.
L’altro volto della guerra in Ucraina: “Nei villaggi le forze di Mosca abbandonano molti mezzi”. Corrado Zunino su La Repubblica il 6 Marzo 2022.
Un racconto della resistenza. I servizi britannici danno credito ai report dei partigiani di Kiev. “Ora l’esercito invasore sembra stanco e demotivato”. Il tentato golpe a Leopoli e in altre quattro regioni occidentali.
L'esercito russo sembra stanco, demotivato. Il carro armato abbandonato nel fango alla periferia di Zhytomyr è una consegna al malumore: la battaglia in terra ucraina è davvero faticosa e incerta, porta con sé morti (anche russi) e feriti e soldati arresi, poi catturati. In quel villaggio di dieci case fuori dalla città dove i tank hanno cannoneggiato il Liceo 25, la battaglia ha fatto saltare l'unica strada asfaltata che lo attraversava, ma alla fine il carro amato con la Z è stato abbandonato e ora i residenti ci camminano sopra.
Marco Ventura per “il Messaggero” il 7 marzo 2022.
La guerra sulla carta è diversa da quella sul terreno e la guerra pianificata da Putin è diversa da quella che si sta svolgendo in queste ore. Non solo non è stata la guerra lampo che Putin si aspettava. Non solo i generali non sono riusciti a portare Zelensky a Mosca, in catene. Ci sarebbe anche un'altra cocente delusione per il leader russo. Fonti d'intelligence occidentali rivelano che la Bielorussia era pronta a unirsi all'Armata russa, ma una rivolta interna dei militari l'avrebbe impedito.
«Il piano originario di Putin avrebbe previsto l'entrata in guerra, al fianco della Russia e contro l'Ucraina, delle forze armate bielorusse circa una settimana fa», trapela. Invece, si sarebbero verificate «situazioni non previste che avrebbero modificato, per il momento, i piani originari, come ufficiali che si sarebbero dimessi, coscritti che si sarebbero sottratti agli obblighi militari e alcuni generali che avrebbero manifestato il loro disaccordo alla partecipazione della Bielorussia alla guerra».
Nei giorni scorsi sarebbe arrivato a rassegnare le dimissioni il capo di Stato maggiore delle Forze armate bielorusse, Viktor Vladimirovich Gulevich. E alcuni «alti ufficiali dell'esercito bielorusso ne avrebbero seguito l'esempio». Dimissioni, stando a voci non confermate, dovute alla «impossibilità di adempiere alle istruzioni della leadership».
Ossia agli ordini del generale Lukashenko, stretto alleato di Putin, che ha messo a disposizione il territorio bielorusso per il passaggio delle colonne di Mosca e a quanto pare anche le basi per i raid aerei. Lukashenko non ha però potuto dichiarare guerra all'Ucraina e ordinare alle truppe di superare i confini. Politicamente non cambia molto. Minsk ospita l'ex presidente filo-russo dell'Ucraina, Yanukovich, che Putin vorrebbe riportare a Kiev per sostituire Zelensky e instaurare un governo fantoccio.
La Bielorussa è anche uno dei quattro Paesi (compresa la Russia) che hanno votato contro la risoluzione dell'Onu che condanna la guerra. È sul terreno che cambia invece la situazione. Gli ucraini contano già oltre 11.000 morti tra i soldati russi. Inoltre, la guerra si prolunga al di là delle previsioni. Le truppe sono esauste, sempre più demotivate, vanno rimpiazzate da forza fresche, che non possono arrivare perché a dispetto dei numeri giganteschi di soldati e riservisti, i russi realmente in grado di andare al fronte non sono molti.
La defezione dei coscritti (oltre che degli ufficiali) bielorussi, se confermata renderebbe ancora più grave lo stallo dell'avanzata sul fronte nord. Qui i russi non sono riusciti neppure ad avere il controllo totale dei cieli, di basi aeree ed eliporti. E la colonna di mezzi militari lunga decine di chilometri lungo la direttrice che da nord-ovest porta a Kiev è decimata da agguati di unità mobili ucraine armate coi nuovi lanciarazzi anti-tank spalleggiabili e i fucili di precisione usati dai cecchini americani in Afghanistan.
La Russia non ha la forza amministrativa e finanziaria per addestrare i suoi 261.000 coscritti e 80-100.000 riservisti teoricamente sul piede di guerra. Di fatto, secondo uno studio dell'americana Rand del 2019, le unità di riserva che si possono considerare attive secondo gli standard Nato sarebbero non più di 5.000. E la legge prevede che al fronte non possano andare coscritti che non abbiano ricevuto almeno 4 mesi di addestramento. I russi speravano nell'apporto di forze fresche dalla Bielorussia. Che non sono arrivate.
E la defezione dei generali spiegherebbe perché. Le stesse fonti d'intelligence riferiscono che, durante l'attacco alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, «i dati raccolti mostrano un'interruzione della connettività di rete» nella città più vicina all'impianto, Enerhodar. «Gli utenti riportano la disruption dei servizi di telefonia mobile, mentre le truppe russe continuano a combattere per il controllo della centrale». Un tentativo di completare l'occupazione delle strutture senza far partire allarmi? Magari di arginare quel tam-tam di terrore nucleare che per ore ha tenuto il mondo col fiato sospeso?
Oggi è un altro giorno, torna Natalia Titova: "Cos'è successo a mio padre a Mosca", il dramma e le lacrime. Libero Quotidiano il 07 marzo 2022
Natalia Titova è tornata a Oggi è un altro giorno - la trasmissione di Rai1 condotta da Serena Bortone - e ha regalato un momento molto toccante a tutti i telespettatori. La ballerina russa ha infatti danzato per la pace: un passo a due con Samuel Peron sulle note di Imagine, al termine del quale la Titova è parsa piuttosto emozionata e provata.
D’altronde la guerra in Ucraina scatenata da Vladimir Putin per i russi che vivono in Occidente è un vero e proprio choc: la Titova è cresciuta a Mosca e lì vive ancora la sua famiglia, che tra l’altro è motivo di preoccupazione in questo momento. Dopo aver ballato, Natalia è stata avvicinata dalla Bortone ma non è riuscita a rispondere alle sue domande, essendo ancora sopraffatta dalle emozioni. La conduttrice allora l’ha rincuorata: “Tranquilla, dai. Sei in famiglia”.
Dopo un po’ la Titova si è ripresa e ha parlato della sua famiglia a Mosca: “Con mia mamma io non dico i miei problemi e lei non dice i suoi. Ho scoperto qualche giorno fa da mio zio che mio papà ha avuto un infarto. In questa situazione giustamente qualsiasi cosa succeda ci sono tanti pensieri per le famiglie, per i bambini”. Poi la ballerina ha dichiarato di immedesimarsi in tutti quei genitori ucraini che sono costretti a separarsi dai figli: “Vivo male, vivo come fossi lì con queste persone che veramente soffrono tanto”.
Gostomel, i russi uccidono un sindaco ucraino mentre distribuiva cibo e medicine ai civili. Non si ferma lo sterminio dell'esercito russo contro civili e istituzioni. Secondo le ultime notizie che arrivano dal fronte, gli invasori hanno assassinato un sindaco ucraino che aiutava i suoi concittadini. Il Dubbio il 7 marzo 2022.
Le forze russe hanno ucciso a colpi di arma da fuoco il sindaco di Gostomel, vicino Kiev, Yuriy Prilipko. L’uomo è morto mentre distribuiva cibo e medicine. Lo riporta la testata Rbc-Ukraina, rilanciando l’annunciato arrivato via Facebook dal consiglio comunale di questo insediamento urbano da poco più di 15mila abitanti ma sede di un aeroporto per il trasporto merci e fin dai primi giorni dell’invasione russa al centro dei combattimenti.
«Yuri Ilyich Prilipko, è morto distribuendo pane agli affamati e medicine ai malati, confortando gli bruciati e confortando i disperati. Per questo, insieme ai suoi due è stato ucciso dagli occupanti», si legge nel messaggio, «è morto per la comunità, è morto da eroe». In precedenza si era diffusa la notizia che il sindaco di Bucha, Anatoly Fedorik, è stato ferito durante il tentativo di apertura di corridoi umanitari.
Ucraina - Russia, news sulla guerra di oggi: Putin annuncia una nuova tregua. Fitch: «Mosca a rischio default imminente». Lorenzo Cremonesi, Andrea Nicastro, Marco Imarisio, Marta Serafini, Giuseppe Sarcina, Paolo Foschi, Redazione Online su Il Corriere della Sera il 9 Marzo 2022.
Le ultime news in tempo reale: Biden blocca petrolio e gas russi, Putin vara la lista dei Paesi con cui vieta le operazioni commerciali. Zelensky apre al compromesso su Donbass e Crimea: «Tratto, ma non mi arrendo»
• La guerra tra Russia e Ucraina è al quattordicesimo giorno. L’Armata russa— nonostante le difficoltà e i malumori interni — sta procedendo simultaneamente da tre direzioni.
• Ieri il presidente dell’Ucraina Zelensky, parlando alla Camera dei Comuni di Londra, ha detto che «combatterà fino alla fine»; in altre dichiarazioni si è detto pronto a un «compromesso» con i russi su Donbass e Crimea.
• Sul fronte delle sanzioni, gli Usa e la Gran Bretagna hanno annunciato il blocco dell’import di petrolio e gas dalla Russia.. Il presidente russo ha risposto firmando un decreto per la preparazione di una lista di paesi con i quali bloccare l'import-export.
• Sul fronte diplomatico, oltre agli sforzi di Vaticano e Israele, va seguita con attenzione la presa di posizione della Cina: Xi Jinping si è detto pronto ad «aggiungere il proprio ruolo attivo» per sostenere i colloqui di pace.
Ore 00 - Zelensky: pronti al dialogo ma non alla resa
In un’intervista con la tv americana Abc, il presidente ucraino Zelensky ha parlato di una possibile neutralità dell'Ucraina: «Il mio entusiasmo per la Nato si è raffreddato molto tempo fa, dopo aver capito che l’Alleanza Atlantica non è pronta ad accogliere l’Ucraina; questa alleanza ha paura di uno scontro con la Russia». Zelenksy, però, si dichiara disponibile «a trovare un compromesso su come questi territori continueranno a vivere». Il riferimento è alla Crimea, annessa dalla Federazione russa nel 2014, e alle sedicenti repubbliche indipendenti di Donetsk e Lugansk. Nello stesso tempo, il presidente ucraino resta immerso nella guerra e tiene alta la tensione: «Stiamo resistendo come avete fatto voi con i nazisti».
Ore 00 - Mosca annuncia la nuova tregua
La Russia dichiara una nuova tregua temporanea a partire dalle 10 ora locale per consentire corridoi umanitari. Lo riferisce il ministero russo della Difesa citato dalla Tass. Lo stesso ministero menziona corridoi umanitari da Kiev, Chernihiv, Sumy, Kharkiv e Mariupol.
Ore 0.01 - First lady ucraina, «Omicidio di massa di civili, anche bambini»
In Ucraina è in corso un «omicidio di massa di civili» e «la cosa più orribile e devastante di questa invasione russa sono i bambini vittime»: lo ha scritto la first Lady ucraina, Olena Zelenska, in una lettera ai media internazionali citando i nomi di alcuni di piccoli rimasti uccisi. «Ciò che è accaduto è impensabile, il nostro Paese era in pace, i nostri territori erano pieni di vita», aggiunge Zelenska nella missiva sottolineando che «l'aggressore pensava poter fare una guerra lampo, ma ha sottovalutato il nostro Paese, il nostro popolo e il suo patriottismo».
Ore 0.20 - Pentagono, offerta jet Polonia non è sostenibile
Il Pentagono sembra respingere l'offerta della Polonia di mettere a disposizione degli Stati Uniti i suoi jet da combattimento MiG-29 in una base in Germania, in risposta alla richiesta di jet da combattimento dell'Ucraina, definendo l'offerta non «sostenibile». Il portavoce del Pentagono John Kirby, in una dichiarazione, ha detto che la prospettiva di jet che partono da una base degli Stati Uniti e della Nato in Germania «per volare in uno spazio aereo che è contestato con la Russia sull'Ucraina solleva serie preoccupazioni per l'intera alleanza della Nato». «Continueremo a consultarci con la Polonia e gli altri nostri alleati della Nato su questo problema e le difficili sfide logistiche che presenta, ma non crediamo che la proposta della Polonia sia una proposta sostenibile», ha aggiunto Kirby.
Ore 0.21 - Fitch taglia rating Russia a «C»: rischio default imminente
Russia a rischio default: Fitch ha declassato il rating da B a C. Si tratterebbe di una «dichiarazione di insolvenza», che renderebbe irreversibile l’isolamento finanziario di Mosca. È una delle conseguenze per le sanzioni dell’Occidente seguite all’invasione dell’Ucraina. I mercati finanziari della Russia sono stati gettati nel caos sollevando notevoli preoccupazioni sulla loro capacità e volontà di onorare il debito. Il rating C nella valutazione dell’agenzia di rating è solo un gradino sopra il default. Una settimana fa Fitch aveva spiegato che «le sanzioni degli Stati Uniti e dell’Unione europea che vietano qualsiasi transazione con la Banca centrale russa avrebbero avuto un impatto molto maggiore sui fondamentali del credito russo rispetto a qualsiasi sanzione precedente», rendendo gran parte delle riserve internazionali russe inutilizzabili per l’intervento in valuta estera. Nei giorni scorsi anche Moody’s aveva tagliato il rating sul debito sovrano declassandolo a Ca, ovvero un prossimo default con un outlook negativo. E si avvicinano le scadenze di due titoli sovrani in dollari che Mosca vorrebbe pagare ai creditori stranieri ma in rubli, un espediente che potrebbe non riuscire a evitare la dichiarazione di default. «La sanzione degli enti governativi russi da parte degli Stati Uniti, le contromisure all’interno della Russia per limitare i pagamenti esteri, e le interruzioni delle catene di pagamento presentano alti ostacoli per la Russia per effettuare un pagamento di obbligazioni all’estero», aveva spiegato JPMorgan in una nota indirizzata ai clienti. Il ministero delle Finanze russo aveva assicurato che «onorerà completamente e nei tempi previsti gli obblighi in materia di servizio e ritiro dei titoli di Stato della Federazione Russa» ma il nodo del pagamento in valuta locale e non in dollari resta. La Russia ha oltre 700 milioni di dollari di pagamenti di titoli di Stato in scadenza entro la fine del mese.
Ore 0.55 - Zelensky: 52 bambini ucraini uccisi dall’inizio della guerra
«Quando sono andato a parlare davanti al Parlamento britannico, il numero era di 50 bambini ucraini uccisi in 13 giorni di guerra. In un’ora sono diventati 52». Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un videomessaggio, citato da Ukrainska Pravda. «In serata, hanno lanciato un attacco missilistico su Korbutovka nella regione di Zhytomyr, hanno distrutto un dormitorio. Con cosa potrebbe minacciare la Russia un normale dormitorio? Quali sono gli interessi geopolitici dello stato nucleare?», ha aggiunto.
Ore 1.15 - Zelensky: ci sarà un nuovo Piano Marshall per l’Ucraina
Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un videomessaggio, citato da Ukrainska Pravda. «Il mondo non crede nel futuro della Russia», ha aggiunto, «parlano di noi. Ci aiutano. Si stanno preparando a sostenere la nostra ricostruzione».
Ore 1.31 - La Borsa di Tokyo apre in rialzo
La Borsa di Tokyo apre la seduta col segno più, tentando un recupero dai minimi in 16 mesi, con gli investitori che monitorano gli sviluppi del conflitto in Ucraina e l’impatto delle attuali quotazioni del greggio sulle prospettive di crescita dell’economia globale. In apertura l’indice di riferimento Nikkei avanza dello 0,41%, a quota 25.003,80, con un guadagno di 101 punti. Sul mercato dei cambi lo yen cede terreno a 115,75 sul dollaro e a 126,10 sull’euro.
Ore 1.53 - Condé Nast sospende le pubblicazioni in Russia
Il colosso editoriale ha deciso di sospendere la pubblicazione delle sue testate in Russia a causa della guerra in Ucraina e i rischi imposti dalla censura. Fra le riviste bloccate ci sono Vogue, GQ, Architectural Digest e Glamour. «Continuiamo ad essere scioccati e orripilati dalla tragedia della crisi umanitaria - ha detto il Ceo del colosso del fashion Roger Lynch in un messaggio allo staff -, ma abbiamo giornalisti e team editoriali in tutto il mondo ed è importantissimo che continuiamo a produrre contenuti senza metterli in pericolo». Il memo cita le nuove leggi sulla censura del governo russo che «rendono impossibile continuare in questo modo». Condé Nast ha cominciato a pubblicare in Russia nel 1998.
Ore 2.05 - Biden: Putin in Ucraina non vincerà
«Questo deve essere chiaro: l’Ucraina non sarà mai una vittoria per Putin. Putin potrebbe essere in grado di prendere una città, ma non sarà mai in grado di tenere il Paese». Lo scrive il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, su Twitter.
Ore 2.26 - New York: «La fondatrice del Russian Center è un'agente straniera»
Elena Branson, fondatrice nel 2012 del Russian Center New York, con cittadinanza russa e statunitense, è stata accusata di essere un'agente straniera e di non aver rispettato la legislazione in merito registrandosi negli Stati Uniti. Il procuratore degli Stati Uniti Damian Williams ha detto che Branson, che ha lasciato il paese per la Russia dopo settembre 2020, avrebbe avuto una corrispondenza diretta con il presidente russo Vladimir Putin mentre conduceva una campagna di propaganda aggressiva. Williams ha affermato che il Russian Center New York è un «centro di propaganda russo».
Ore 2.30 - Kiev: «Le forze russe torturano il personale della centrale nucleare di Zaporizhzhia»
Lo scrive sulla sua pagina Facebook il ministro dell'Energia ucraino Herman Halushchenko. «Secondo le informazioni in nostro possesso, gli occupanti hanno costretto la dirigenza a registrare un messaggio per utilizzarlo a fini propagandistici».
Ore 2.40 - Anche le Borse cinesi aprono in rialzo
Dopo quella di Tokyo, anche le piazze finanziarie cinesi aprono la seduta in territorio positivo: l'indice Composite di Shanghai sale nelle prime battute dello 0,47%, a 3.308,92 punti, mentre quello di Shenzhen guadagna lo 0,40%, portandosi a quota 2.148,24.
Ore 2.55 - L'Ungheria non si unisce all'embargo del gas e del petrolio dalla Russia
L'estensione delle sanzioni al settore energetico russo rappresenterebbe un «onere sproporzionatamente grande» per l'Ungheria, ha affermato il primo ministro ungherese Viktor Orban.
Ore 3.05 - Kiev: la Russia ha distrutto 61 ospedali ucraini
Lo ha dichiarato il ministro ucraino della Salute, Viktor Lyashko, secondo quanto riferito dal profilo twitter del sito Internet Kyiv Independent.
Ore 3.18 - Intelligence Usa: Putin pensa che questa è una guerra che non può perdere
« Valutiamo che Putin si senta afflitto dal fatto che l'Occidente non gli concede l'appropriata deferenza e percepisca questa come una guerra che non può permettersi di perdere»: lo ha detto la direttrice della National Intelligence Avril Haines in un'audizione al Congresso. «Pensiamo sia improbabile che Putin sia frenato dagli ostacoli incontrati finora e possa invece intensificare, raddoppiare gli sforzi per ottenere il disarmo ucraino, la neutralità e impedire un'ulteriore integrazione con Usa e Nato se non ci riesce con un negoziato diplomatico», ha aggiunto.
Ore 3.21 - Annuncio russo: ora abbiamo il pieno controllo della centrale nucleare di Zaporizhzhya
La centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhya è ora sotto il pieno controllo delle forze militari russe. Lo riferisce la Guardia nazionale russa. Circa 240 militari ucraini a guardia della centrale avrebbero deposto le armi «per tornare a casa», aggiungono i militari di Mosca, che precisano che le attività della centrale proseguono regolarmente.
Ore 3.40 - Crisi petrolifera, Arabia Saudita e Emirati non rispondono a Biden
Smacco per la Casa Bianca, che ha tentato inutilmente di organizzare una telefonata tra Joe Biden e i leader di fatto di Arabia Saudita ed Emirati mentre lavorava alla costruzione di una coalizione internazionale per sostenere Kiev e frenare i prezzi del petrolio. Lo scrive il Wall Street Journal. Il principe saudita Mohammed bin Salman e lo sceicco degli Emirati Mohammed bin Zayed al Nahyan hanno rifiutato di parlare con Biden nelle ultime settimane, delusi dal debole supporto Usa nella guerra in Yemen e preoccupati dall' accordo sul nucleare iraniano. Secondo il giornale, che cita dirigenti Usa e del Medio Oriente, Bin Salman vorrebbe inoltre l'immunità legale negli Usa, dove ha varie cause pendenti, tra cui quella per l'omicidio del giornalista dissidente Jamal Khashoggi.
Ore 3.46 - Sirene antiaereo suonano a Kiev
Lo annuncia il municipio sul proprio profilo Telegram invitando i cittadini a raggiungere i rifugi.
Ore 4.53 - Sirene antiaereo anche nelle città di Zhytomyr e Vasylkiv
Lo riferisce il profilo twitter del sito Kyiv Independent.
Ore 5.21 - Il Giappone invia giubbotti antiproiettile e elmetti all'Ucraina
L'invio di equipaggiamenti militari non letali ha richiesto comunque una revisione ad hoc delle linee guida sul trasferimento di equipaggiamenti per la difesa da parte del governo giapponese. Il carico ha lasciato il Giappone dalla base aerea di Komaki a bordo di un velivolo Kc-76 diretto in Polonia. Il ministero della Difesa del Giappone ha riferito che il Paese invierà appena possibile inviato anche tende, vestiario invernale, razioni alimentari, prodotti per l'igiene e gruppi elettrogeni. Il Giappone non intende invece fornire alcun armamento, come confermato dal segretario capo di Gabinetto giapponese Hirokazu Matsuno.
Ore 5.41 - Attacco aereo a Vinnytsia
Udite forti esplosioni nella città dell'Ucraina centrale, dopo che le sirene antiaereo avevano lanciato l'allarme. Lo riferiscono fonti locali sui social.
Ore 5.28 - I combattenti volontari stranieri potranno ottenere la cittadinanza ucraina
I volontari stranieri potranno ottenere la cittadinanza ucraina se lo desiderano, ha affermato il 9 marzo il primo viceministro degli interni Yevhen Yenin. Lo riferisce il sito Kyiv Independent. Dal 6 marzo ventimila volontari stranieri si sono uniti alle forze ucraine per combattere la Russia.
Ore 5.39 - Le Borse cinesi passano in rosso dopo l'avvio positivo
La Borsa Hong Kong vira in negativo dopo aver tentato il rimbalzo in apertura: l'indice Hang Seng segna un -2,24%. Male anche Shangai che arretra dell'1,07%, mentre la Borsa di Taiwan avanza dell'1,4% e quella di Tokyo dello 0,22%, prima seduta positiva dopo tre segnate da pesanti ribassi.
Ore 6.03 - Borse europee, Future in rialzo
Future delle Borse europee in rialzo nonostante la chiusura in negativo di Wall Street e un avvio contrastato delle piazze asiatiche. Quelli sull'Euro Stoxx 50 avanzano dell'1,35%, su Londra dell'1,88% e sul Dax di Francoforte dell'1,63%.
Ore 6.43 - Società di leasing rischiano di perdere 500 aerei utilizzati dalle compagnie russe
Le società di leasing di aerei potrebbero perdere la disponibilità di oltre 500 velivoli presenti in territorio russo, per un controvalore commerciale di circa 10,3 miliardi di dollari. I vettori russi infatti, secondo quanto riporta Bloomberg, starebbero ostacolando la consegna di aerei presi in leasing nel corso degli anni, soprattutto jet Airbus e Boeing. Tecnicamente le società hanno tempo fino al 28 marzo per recuperare gli aerei dati alle società russe, in base a quanto stabilito dalle sanzioni dell'Unione Europea a Mosca. Ma le compagnie aeree del Paese, su tutte la statale Aeroflot, avrebbero già portato i loro aerei in giro per il mondo all'interno dei confini russi, orami fuori dalla portata dei legittimi proprietari. Dietro questa mossa ci sarebbe anche una spinta del governo di Mosca, che avrebbe chiesto alle compagnie aeree di riportare tutti i velivoli in patria entro martedì. «La paura numero uno è che questi aerei siano spariti per sempre», ha commentato Steve Giordano, amministratore delegato di Nomadic Aviation Group, tra le poche aziende specializzate nel recupero di aerei.
Ore 6.50 - Domani confermato l'incontro fra Sergey Lavrov e Dmitry Kuleba
I ministri degli Esteri russo e l'omologo ucraino si incontreranno in Turchia, ad Antalya, a margine del Forum Diplomatico, veneto internazionale già in programma da tempo. Lo riferisce l'agenzia di stampa russa Tass.
Ore 7.30 - La situazione militare, ora
Il ministero della Difesa britannico ha pubblicato quella che ritiene essere la situazione sul campo in Ucraina, stando alle informazioni dell’intelligence.
Ci sono — si legge su Twitter — combattimenti a nord ovest di Kiev, ma l’armata russa non è riuscita finora a compiere avanzamenti significativi verso la capitale. Le città di Kharkiv, Chernihiv, Smy e Mariupol restano circondate e sono sottoposte a bombardamenti pesanti. Le difese aeree ucraine hanno avuto «un notevole successo» nel contrastare le forze dell’aviazione russa, «probabilmente negandole il controllo dei cieli».
Ore 7.50 - Putin è «isolato, ma deciso a proseguire il conflitto»
Avril Haines, direttrice dell’Intelligence nazionale degli Stati Uniti, ha parlato della situazione in Ucraina — e delle intenzioni del presidente russo Vladimir Putin — nel corso di una audizione cui hanno preso parte tra gli altri anche il direttore della Central Intelligence Agency (Cia), William Burns, e quello del Federal Bureau of Investigation (Fbi), Christopher Wray.
Secondo Haines, Putin non è stato dissuaso dalle sanzioni internazionali a porre fine al conflitto in Ucraina, che percepisce come «una guerra che non può permettersi di perdere». Il leader del Cremlino aveva «probabilmente previsto» parte delle sanzioni, ma non «l’entità della mobilitazione degli Stati Uniti e dei loro alleati.
Ore 8.15 - Cosa cambia in Italia senza il gas di Mosca?
La domanda è diventata di grande attualità dopo che — nella notte di ieri — Mosca ha minacciato di tagliare la fornitura di gas all’Europa: in questo articolo Stefano Agnoli ed Enrico Marro forniscono le risposte pratiche sull’impatto che una mossa del genere avrebbe su case, consumi, forniture e fabbriche.
Ore 8.20 - Evacuati 5 mila civili da Sumy
Circa 5.000 civili sono stati evacuati ieri grazie al corridoio umanitario aperto dalla città ucraina di Sumy, nel nordest del Paese, alla città di Poltava (a circa 175 km a sud di Sumy): lo ha reso noto oggi il vice direttore dell’ufficio della presidenza ucraina, Kirill Timoshenko. Lo riporta la Cnn.
Ucraina - Russia, le news di oggi dalla guerra. Pentagono: "Jet dalla Polonia sono offerta non attuabile". Fitch: "Rischio di imminente default per la Russia". La Repubblica il 9 marzo 2022.
Mosca: altri corridoi umanitari mercoledì mattina. Kiev accusa, da Mariupol non si esce. Usa e Gb varano embargo su petrolio e gas russi.
L'agenzia Fitch ha declassato il rating della Federazione russa da 'b' a 'c' a causa dell'impatto sull'economia nazionale che stanno avendo le sanzioni. Per l'agenzia di rating il rischio di un default della Russia sul debito sovrano è "imminente". Intanto il presidente Zelensky si è rivolto al Parlamento britannico: "Non ci arrenderemo come voi non vi siete arresi ai nazisti". La Gran Bretagna ha introdotto il "reato" di sorvolo del proprio spazio aereo per i voli russi, spiegando che i velivoli possono "essere sequestrati" dalle autorità locali. L'obiettivo, ha aggiunto, è quello di "soffocare la capacità degli amici di Putin di continuare a vivere normalmente mentre migliaia di persone muoiono". Allarme dell'Aiea: "Perso il contatto con gli strumenti di controllo a Chernobyl". L'Italia valuta restrizioni all'export delle materie prime. La Bbc torna in Russia e riprende le trasmissioni in lingua inglese. Dopo McDonald's anche la Coca Cola sospende laesue attività in Russia.
00.01 Ucraina: Fitch, rischio di imminente default per la Russia
Fitch ha declassato il rating della Federazione Russa da `B' a `C' a causa degli effetti sanzionatori per l'invasione dell'Ucraina, sottolineando in una nota il rischio "di un imminente default" del debito.
00.30 Il Pentagono, "Serie preoccupazioni per i jet dalla Polonia"
Il Pentagono sembra respingere l'offerta della Polonia di mettere a disposizione degli Stati Uniti i suoi jet da combattimento MiG-29 in una base in Germania, in risposta alla richiesta di jet da combattimento dell'Ucraina, definendo l'offerta non "attuabile". Il portavoce del Pentagono John Kirby, in una dichiarazione, ha detto che la prospettiva di jet che partono da una base degli Stati Uniti e della Nato in Germania "per volare in uno spazio aereo che è' contestato con la Russia sull'Ucraina solleva serie preoccupazioni per l'intera alleanza della Nato". "Continueremo a consultarci con la Polonia e gli altri nostri alleati della Nato su questo problema e le difficili sfide logistiche che presenta, ma non crediamo che la proposta della Polonia sia una proposta sostenibile", ha aggiunto Kirby.
01.59 Biden su Twitter: Putin non vincerà, non può tenere Paese
"Questo deve essere chiaro: l'Ucraina non sarà mai una vittoria per Putin. Putin potrebbe essere in grado di prendere una città, ma non sarà mai in grado di tenere il Paese". Lo scrive il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, su Twitter
02.35 Petrolio: future Brent toccano i 130 dollari al barile
I future del Brent salgono dell'1,8% a 130,59 dollari al barile, mentre quelli del Wti guadagnano l'1,4% a 125,24 dollari.
02.40 Kiev, russi "torturano staff centrale nucleare Zaporizhzhia"
"Le forze di occupazione russe torturano il personale della centrale nucleare di Zaporizhzhia. Secondo le informazioni in nostro possesso, gli occupanti hanno costretto la dirigenza a registrare un messaggio per utilizzarlo a fini propagandistici". Lo annuncia sulla sua pagina Facebook il ministro dell'Energia ucraino Herman Halushchenko. "Lo staff della centrale nucleare di Zaporizhzhia è in ostaggio da quattro giorni - sottolinea il ministro -. Ci sono circa 500 militari russi e 50 unità di equipaggiamento pesante all'interno della centrale. Il personale è fisicamente e psicologicamente esausto. Facciamo appello ai nostri partner internazionali affinché prendano tutte le misure per far ritirare le forze di occupazione russe dagli obiettivi militari conquistati e chiudano lo spazio aereo sull'Ucraina".
03.15 Intelligence Usa, per Putin guerra che non può permettersi di perdere
"Valutiamo che Putin si senta afflitto dal fatto che l'Occidente non gli concede l'appropriata deferenza e percepisca questa come una guerra che non può permettersi di perdere": lo ha detto la direttrice della National Intelligence Avril Haines in un'audizione al Congresso. "Pensiamo sia improbabile che Putin sia frenato dagli ostacoli incontrati finora e possa invece intensificare, raddoppiare gli sforzi per ottenere il disarmo ucraino, la neutralità e impedire un'ulteriore integrazione con Usa e Nato se non ci riesce con un negoziato diplomatico", ha aggiunto.
03.22 Russia, pieno controllo su centrale Zaporizhzhya
La centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhya sarebbe ora sotto il pieno controllo delle forze militari russe. Lo riferisce la Guardia nazionale russa. Circa 240 militari ucraini a guardia della centrale avrebbero deposto le armi "per tornare a casa", aggiungono i militari di Mosca, che precisano che le attività della centrale proseguono regolarmente.
06.36 Lavrov incontrerà il ministro degli esteri ucraino in Turchia
Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov mercoledì si recherà in Turchia dove avrà colloqui con il suo omologo ucraino Dmytro Kuleba, ha comunicato l'agenzia TASS citando il ministero degli Esteri russo.
06.48 Sirene anti aeree a Kiev, civili nei rifugi
Sirene anti aeree sono risuonate stamattina a Kiev e dintorni, con l'allerta ai residenti civili di recarsi nei rifugi il prima possibile. "Allerta aerea sull'area di Kiev. Minaccia di attacco missilistico. Tutti subito nei rifugi", ha scritto su Telegram il capo dell'amministrazione regionale di Kiev Oleksiy Kuleba.
07.27 Difesa Gb: "Per ora fallita presa russa di Kiev"
È per ora fallita la conquista di Kiev da parte delle forze armate russe, che si trovano a Nord della capitale ucraina: lo scrive nel suo aggiornamento sulla situazione l'intelligence del ministero della Difesa britannico. "Le forze russe non sono riuscite ad avere una svolta significativa a nord di Kiev, e le forze ucraine sembrano finora essere riuscite ad abbattere gli aerei nemici", si legge nel bollettino. "I combattimenti a nord-ovest di Kiev rimangono in corso con le forze russe che non riescono a fare alcun passo avanti significativo - spiega il ministero - Le difese aeree ucraine sembrano aver goduto di un notevole successo contro i moderni aerei da combattimento della Russia, probabilmente impedendo loro di raggiungere qualsiasi grado di controllo dei cieli".
Smacco per la Casa Bianca, che ha tentato inutilmente di organizzare una telefonata tra Joe Biden e i leader di fatto di Arabia Saudita ed Emirati mentre lavorava alla costruzione di una coalizione internazionale per sostenere Kiev e frenare i prezzi del petrolio. Lo scrive il Wall Street Journal. Il principe saudita Mohammed bin Salman e lo sceicco degli Emirati Mohammed bin Zayed al Nahyan hanno rifiutato di parlare con Biden nelle ultime settimane, delusi dal debole supporto Usa nella guerra in Yemen e preoccupati dall' accordo sul nucleare iraniano. Secondo il giornale, che cita dirigenti Usa e del Medio Oriente, Bin Salman vorrebbe inoltre l'immunità legale negli Usa, dove ha varie cause pendenti, tra cui quella per l'omicidio del giornalista dissidente Jamal Khashoggi.
08.00 Fitch declassa rating sovrano russo a "C"
L'agenzia Fitch ha declassato il rating della Federazione russa da 'b' a 'c' a causa dell'impatto sull'economia nazionale che stanno avendo le sanzioni. Per l'agenzia di rating il rischio di un default della Russia sul debito sovrano è "imminente".
8.10 Bombardamenti vicino a Kiev, tra le vittime bambini
Due persone, tra cui un bambino di 7 anni, sono morti a causa dei bombardamenti avvenuti stanotte nella città di Chuhuiv, a est di Kharkiv, mentre due bambini sono rimasti vittime delle bombe su Malyn, nella regione di Zhytomyr, a ovest di Kiev. Lo precisano ufficiali ucraini precisando che sarebbero cinque le vittime dell'attacco aereo a Malyn.
8.24 Kiev, ieri evacuati 5.000 civili da Sumy
Circa 5.000 civili sono stati evacuati ieri grazie al corridoio umanitario aperto dalla città ucraina di Sumy, nel nordest del Paese, alla città di Poltava (a circa 175 km a sud di Sumy): lo ha reso noto oggi il vice direttore dell'ufficio della presidenza ucraina, Kirill Timoshenko. Lo riporta la Cnn.
8.29 Kiev, forze intorno capitale resistono a offensiva russa
Lo stato maggiore delle forze armate ucraine ha riferito che il paese sta rafforzando la difesa delle città chiave del nord, del sud e dell'est visto che l'avanzata della Russia si è arenata. Le forze intorno a Kiev, viene riferito, stanno resistendo all'offensiva russa e stanno "mantenendo la posizione". Nella città settentrionale di Chernihiv, le forze russe stanno collocando attrezzature militari tra edifici residenziali e fattorie e nel sud, si dice che i russi in abiti borghesi avanzino verso la città di Mykolaiv. Nel frattempo, l'amministrazione della città di confine nord-orientale di Sumy ha riferito che oggi sono previste ulteriori evacuazioni di civili.
8.31 Heineken, stop produzione e vendita birra in Russia
Heineken interrompe la produzione, la pubblicità e la vendita di birra in Russia. Lo scrive Bloomberg citando una dichiarazione dell'azienda olandese produttrice di birra che valuterà opzioni strategiche per il futuro delle sue operazioni russe.
8.34 Intelligence Gb: i russi "impantanati" di fronte a Kiev
Appare impietosa nei confronti della capacità belliche russe l'ultima analisi dell'intelligence britannica sugli sviluppi dell'assalto a Kiev delle forze del Cremlino. Secondo gli analisti di Londra, gli invasori non sono ancora riusciti a conseguire una "svolta significativa" a nord della capitale mentre le forze ucraine sembrano essere in grado di abbattere gli aerei nemici. Stando a un Twitter del ministero della Difesa britannico, "I combattimenti a nord-ovest di Kiev continuano con le forze russe che non riescono a compiere progressi significativi. Sembra che le difese aeree ucraine abbiano riscosso un notevole successo contro i moderni aerei da combattimento della Russia, probabilmente impedendo loro di ottenere un qualsiasi grado di controllo dell'aria".
8.40 Kiev: i russi hanno perso 12mila uomini, 317 tank e 49 aerei
Come tutte le mattine, lo stato maggiore ucraino fornisce il bilancio delle perdite russe. Si tratta di dati che, va detto, non sono però confermati dalla controparte. Secondo le forze armate di Kiev, fino a questa mattina i russi avrebbero perso oltre 12mila uomini, 317 carri armati, 1.070 veicoli corazzati da combattimento, 120 sistemi di artiglieria, 56 lanciagranate a propulsione a razzo (MLRS), 28 sistemi di difesa aerea, 49 aerei, 81 elicotteri, 482 veicoli, tre imbarcazioni, 60 autocisterne e sette droni.
Ucraina, la guerra in diretta: "Russi impantanati a Kiev". Fonti degli 007 britannici: il punto di svolta? Libero Quotidiano il 09 marzo 2022
"La guerra deve finire. Dobbiamo sederci al tavolo delle trattative". Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un videomessaggio citato da Ukrainska Pravda, apre il quattordicesimo giorno di guerra in Ucraina. L'invasione russa prosegue, si stringe il cerchio sulla capitale Kiev ma l'attacco finale ancora non arriva. Mosca ha annunciato un nuovo cessate il fuoco, ma l'esercito ucraino è scettico: "La Russia chiederà all'Ucraina di concordare le rotte e gli orari di apertura dei corridoi umanitari e di informare i rappresentanti delle ambasciate straniere, delle Nazioni Unite, dell'Osce e della Croce Rossa". Tuttavia "è difficile fidarsi dell'occupante", conclude la nota. Nella notte, intanto è arrivato il declassamento del rating russo da parte di Fitch, da "B" a "C": si parla di "rischio di default imminente".
Ore 00.12: Usa "sorpresi" dalla offerta di jet dalla Polonia
Frenata Usa sul progetto di jet polacchi a Kiev. La Casa Bianca esprime "sorpresa" per l'indiscrezione filtrata da Varsavia, disposta a inviare i loro Mig-29 alla base americana in Germania per poi farli partire verso Kiev. Un escamotage per "aggirare" legalmente il coinvolgimento della Nato e fornire aiuto militare a Zelensky. "A quanto ne so, non ci avevano consultato prima", ha dichiarato la sottosegretaria di Stato Usa, Victoria Nuland, in un'audizione al Senato. "Penso che sia stato un annuncio a sorpresa da parte dei polacchi", ha aggiunto. L'amministrazione americana continua a ritenere "non sostenibile" questa strada.
Ore 00.19: Fitch declassa la Russia, "rischio imminente di default"
Rischio imminente di default per la Russia. Fitch ha declassato il rating della Federazione Russa da "B" a "C" a causa degli effetti sanzionatori per l'invasione dell'Ucraina, sottolineando in una nota il rischio "di un imminente default" del debito.
Ore 2.38 Zaporizhzhia sotto il pieno controllo dei russi, "personale torturato"
La Russia annuncia il pieno controllo della centrale nucleare di Zaporizhzhia, mentre Kiev denuncia: "Le forze di occupazione russe torturano il personale operativo della centrale nucleare di Zaporizhzhia". A scriverlo su Facebook è il ministro dell'Energia dell'Ucraina Herman Halushchenko. "Secondo le nostre informazioni, gli occupanti hanno obbligato la direzione dello stabilimento a registrare un messaggio che intendono utilizzare a fini di propaganda", afferma. "Il personale operativo della centrale nucleare di Zaporizhzhya è stato tenuto in ostaggio per 4 giorni" e "i dipendenti dell'impianto sono fisicamente e psicologicamente esausti", prosegue. "Chiediamo ai nostri partner internazionali - è l'appello - di prendere tutte le misure per far ritirare le forze di occupazione russe dagli impianti nucleari e chiudere il cielo sopra l'Ucraina. Un guasto in una centrale nucleare a causa dell'uso di armi da parte delle truppe russe provocherà un disastro per l'intera Europa. La responsabilità di questo sarà interamente della Russia. Se si verifica un guasto, gli europei saranno costretti a trasferire il comfort delle loro case in rifugi antiradiazioni. Dobbiamo fermare insieme il terrorismo nucleare russo. Dobbiamo farlo ora, finché non sarà troppo tardi".
Ore 3.40: "Arabia ed Emirati rifiutano la telefonata di Biden"
La Casa Bianca avrebbe cercato senza successo di organizzare una telefonata tra Joe Biden e i leader di Arabia Saudita e Emirati. Lo rivela il Wall Street Journal secondo il quale il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman e lo sceicco Mohammed bin Zayed al Nahyan degli Emirati Arabi Uniti avrebbero entrambi rifiutato di parlare con il presidente degli Stati Uniti e quindi di assecondare il suo tentativo di creare sostegno internazionale per l'Ucraina in chiave anti russa e contenere l'impennata dei prezzi del petrolio. A riferirlo, scrive il quotidiano finanziario americano, sono funzionari sia dei paesi mediorientali che degli Stati Uniti.
Ore 6.04: McDonald's e Starbucks lasciano la Russia
Le catene McDonald's e Starbucks hanno deciso di chiudere i loro ristoranti e caffè in Russia mentre Coca-Cola ha sospeso la sua attività commerciale come risposta all'invasione russa dell'Ucraina. Anche PepsiCo sta ritirando dagli scaffali dei supermercati russi alcuni prodotti. "McDonald's ha deciso di chiudere temporaneamente tutti i nostri ristoranti in Russia e di sospendere tutte le operazioni sul mercato", ha riferito l'amministratore delegato, Chris Kempczinski. Secondo un recente report McDonald's in Russia ha 847 locali.
Ore 6.49: "Confermato colloquio Lavrov-Kuleba
L'agenzia russa Tass conferma il colloquio tra Lavrov e Kuleba, ministri degli Esteri di Russia e Ucraina, in programma giovedì in Turchia.
Ore 7.25: "Russi, pieno controllo della centrale di Zaporizhzhia
Tutto "funziona normalmente" e "la situazione presso la centrale di Zaporizhzhia è sotto il completo controllo" delle forze russe. E' quanto scrive l'agenzia russa Ria Novosti che cita un rappresentante della Guardia nazionale russa. Secondo i russi, circa 240 persone avrebbero deposto le armi.
Ore 8.02: "Kiev si preparava ad attaccare il Donbass a marzo"
Il ministero della Difesa russo sostiene di avere i documenti che provano l'intenzione dell'Ucraina di avviare un'operazione militare nel Donbass in marzo. "Nel corso dell'operazione militare speciale (la definizione ufficiale dell'invasione in Ucraina, ndr), i militari russi sono entrati in possesso di documenti classificati del comando della Guardia Nazionale Ucraina". "Questi documenti provano che il regime di Kiev stava segretamente preparando un'operazione offensiva nel Donbass nel marzo 2022", ha detto il portavoce del ministero della Difesa russo Igor Konashenkov. Secondo Mosca, l'attacco "segreto" è stato deciso dal comandante della Guardia Nazionale Ucraina, il generale Mykola Balan, il 22 gennaio scorso.
Ore 8.28: Bombardamenti a Malyn, 5 morti. Due erano bambini
Cinque persone, compresi due bambini "nati nel 2021", sono rimaste uccise in un "attacco aereo" che ieri sera ha colpito la città di Malyn, nella regione di Zytomyr, in Ucraina. Lo riporta Ukrinform, che cita notizie del ministero degli Interni di Kiev secondo cui sono state distrutte sette case.
Ore 8.11: "Sirene a Kharkiv e Vinnytsia"
Suonano le sirene di allarme per gli attacchi aerei a Kharkiv e Vinnytsia, dove è scattata l'allerta per i residenti che devono correre nei rifugi al quattordicesimo giorno di guerra dopo l'invasione russa dell'Ucraina. Lo riporta The Kyiv Independent.
Ore 8.32: "Russi impantanati di fronte a Kiev"
Appare impietosa nei confronti della capacità belliche russe l'ultima analisi dell'intelligence britannica sugli sviluppi dell'assalto a Kiev delle forze del Cremlino. Secondo gli analisti di Londra, gli invasori non sono ancora riusciti a conseguire una "svolta significativa" a nord della capitale mentre le forze ucraine sembrano essere in grado di abbattere gli aerei nemici. Stando a un Twitter del ministero della Difesa britannico, "I combattimenti a nord-ovest di Kiev continuano con le forze russe che non riescono a compiere progressi significativi. Sembra che le difese aeree ucraine abbiano riscosso un notevole successo contro i moderni aerei da combattimento della Russia, probabilmente impedendo loro di ottenere un qualsiasi grado di controllo dell'aria".
Guerra Ucraina-Russia, confermato l’incontro Kuleba-Lavrov: Zelensky apre su Donbass “ma non mi arrendo”. Antonio Lamorte su Il Riformista il 9 Marzo 2022.
Il 13esimo giorno (martedì 8 marzo) della guerra in Ucraina è passato con l’esodo dei profughi in uscita dal Paese che ha superato i due milioni di persone secondo l’Onu, la preparazione dell’assedio di Kiev, lo stop all’import del petrolio e del gas da parte di Stati Uniti e Regno Unito dalla Russia. L’avanzata di Mosca procede simultaneamente da nord, da est e da sud. Il Presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha parlato alla Camera dei Comuni di Londra. Ha detto che “combatterà fino alla fine” ma per la prima volta ha aperto a un compromesso su Crimea e Donbass.
Il Presidente russo Vladimir Putin ha risposto alle sanzioni firmando un decreto per la preparazione di Paesi con i quali bloccare l’import-export. La diplomazia intanto continua il suo lavoro. Vaticano e Israele provano a mediare. Il Presidente della Cina Xi Jinping ha detto di essere pronto ad “aggiungere il proprio ruolo attivo per sostenere i colloqui di pace”. Si intensificano intanto i bombardamenti in tutto il Paese. Nuova tragedia simbolo del conflitto: una bambina morta di sete a sei anni nella città-martire assediata di Mariupol, il centro sul Mar d’Azov che conquistato permetterebbe alla Russia di unire la penisola di Crimea e le Regioni occupate dai separatisti nel Donbass; la città dove sono ripetutamente falliti i corridoi umanitari.
ORE O:01 – MOSCA: NUOVA TREGUA – La Russia ha annunciato una nuova tregua temporanea a partire dalle 10:00 locali per consentire corridoi umanitari. Lo ha fatto sapere il ministero russo della Difesa citato dalla Tass.
Antonio Lamorte. Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.
ORE 0:30 – FIRST LADY: “CIVILI UCCISI IN MASSA” – La first lady ucraina Olena Zelenska in una lettera ai media internazionali ha scritto che in Ucraina è in corso un “omicidio di massa di civili” e “la cosa più orribile e devastante di questa invasione russa sono i bambini vittime”. “Ciò che è accaduto è impensabile, il nostro Paese era in pace, i nostri territori erano pieni di vita”.
ORE 1:00 – ZELENSKY: 52 BAMBINI UCCISI – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha fatto sapere che sono 52 i bambini uccisi in Ucraina dall’inizio della guerra. “Quando sono andato a parlare davanti al Parlamento britannico, il numero era di 50 bambini ucraini uccisi in 13 giorni di guerra. In un’ora sono diventati 52”, ha detto. “In serata, hanno lanciato un attacco missilistico su Korbutovka nella regione di Zhytomyr, hanno distrutto un dormitorio. Con cosa potrebbe minacciare la Russia un normale dormitorio? Quali sono gli interessi geopolitici dello stato nucleare?”.
ORE 2:00 – BIDEN: “PUTIN NON VINCERA'” – Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha scritto in un post su Twitter: “Questo deve essere chiaro: l’Ucraina non sarà mai una vittoria per Putin. Putin potrebbe essere in grado di prendere una città, ma non sarà mai in grado di tenere il Paese”.
ORE 2:45 – “PERSONALE ZAPORIZHZHYA TORTURATO” – Il ministro dell’energia ucraino ha dichiarato che i russi hanno torturato il personale della centrale nucleare di Zaporizhzhya e che “hanno costretto la dirigenza a registrare un messaggio per utilizzarlo a fini propagandistici”.
ORE 3:15 – DISTRUTTI 61 OSPEDALI – La Russia ha distrutto 61 ospedali in Ucraina secondo il ministro della Salute di Kiev Viktor Lyashko.
ORE 3:25 – “PUTIN NON PUO’ PERDERE QUESTA GUERRA” – La direttrice della National Intelligence Avril Haines in un’audizione al Congresso: “Valutiamo che Putin si senta afflitto dal fatto che l’Occidente non gli concede l’appropriata deferenza e percepisca questa come una guerra che non può permettersi di perdere” e “Pensiamo sia improbabile che Putin sia frenato dagli ostacoli incontrati finora e possa invece intensificare, raddoppiare gli sforzi per ottenere il disarmo ucraino, la neutralità e impedire un’ulteriore integrazione con Usa e Nato se non ci riesce con un negoziato diplomatico”.
ORE 3:30 – “PIENO CONTROLLO DELLA CENTRALE DI ZAPORIZHZHYA – I russi annunciano di aver preso il pieno controllo della centrale di Zaporizhzhya. La centrale era stata obiettivo di un attacco russo la settimana scorsa.
ORE 4:30 – SUONANO SIRENE ANTI-AEREO – Hanno suonato le sirene anti-aereo a Kiev, Zhytomyr e Vasylkiv.
ORE 6:00 – ATTACCO AEREO A VINNYTSIA – Forti esplosioni nel centro dell’Ucraina, in particolare nella città di Vinnytsia.
ORE 5:25 – GIAPPONE MANDA GIUBOTTI ANTIPROIETTILE ED ELMETTI – Il Giappone ha mandato equipaggiamenti militari non letali in Ucraina. Necessaria una revisione ad hoc delle linee guida sul trasfrimento di equipaggiamenti per la difesa da parte del governo giapponese.
ORE 5:30 – CITTADINANZA UCRAINA A VOLONTARI STRANIERI – Il primo viceministro degli interni ucraino Yevhen Yenin ha riferito che i volontari stranieri potranno ottenere la cittadinanza ucraina se lo desiderano. Lo riferisce il sito Kyiv Independent. Dal 6 marzo ventimila volontari stranieri si sono uniti alle forze ucraine per combattere la Russia.
ORE 7:00 – CONFERMATO INCONTRO KULEBA-LAVROV – È stato confermato l’incontro, previsto per domani in Turchia, ad Antalya, tra il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov e il ministro degli Esteri ucraino Dmitry Kuleba.
ORE 7:30 – I COMBATTIMENTI IN CORSO – Secondo il ministero della Difesa britannico la situazione sul campo vede al momento combattimenti a nord di Kiev, con i russi che non sono riusciti a sfondare; bombardamenti sulle città circondate di Kharkiv, Chernihiv, Sumy e Mariupol; efficace difesa dei cieli da parte della difesa ucraina.
AGI -l'8 marzo 2022. Nuovo video del presidente ucraino Volodomyr Zelensky, da fuori dal bunker e dal suo ufficio: "Io resto qui, non ho paura".
La Russia ha annunciato ieri un cessate il fuoco locale in diverse città ucraine dalle 10 di oggi (le 8 in Italia) per consentire l'evacuazione dei civili attraverso corridoi umanitari. Lo riferiscono le agenzie russe citando il ministero della Difesa.
Intanto a Odessa, nel Sud dell'Ucraina, sono state Udite "3-4 forti esplosioni provenienti da Ovest". Lo ha riferito il corrispondente della Bbc. "Ci è stato detto sono state causate dal sistema di difesa ucraino che ha abbattuto i missili russi lanciati da una delle numerose navi da guerra situate al largo della costa qui", ha aggiunto.
Un alto ufficiale dell'esercito russo è rimasto ucciso durante i combattimenti nei pressi della città di Kharkiv, secondo quanto riferito dell'intellingence ucraina. Si tratta di Vitaly Gerasimov, maggiore generale e primo vice comandante della Quarantunesima Armata del Distretto Militare centrale della Russia. Gerasimov era un veterano che aveva preso parte alla seconda guerra in Cecenia e alle operazioni militari in Siria nonché un decorato della Crimea.
La trattativa
Il nuovo round di colloqui tra Russia e Ucraina "non è stato all'altezza delle aspettative" di Mosca. Lo ha riferito il capo negoziatore russo, Vladimir Medinsky, precisando che i negoziati continueranno.
"Le nostre aspettative dai negoziati non sono state soddisfatte. Speriamo che la prossima volta saremo in grado di fare un passo in avanti più significativo", ha sottolineato Medinsky.
"Posso dire che siamo giunti con una grande mole di documenti scritti", ha aggiunto Medinsky, "avevamo accordi specifici, bozze, proposte e speravamo di firmare oggi alcuni dei punti che sembrano essere stati concordati nel principio, che avremmo almeno firmato un protocollo". "Ad ogni modo, la delegazione ucraina ha preso tutti questi documenti per poterli leggere a casa", ha aggiunto il negoziatore russo, "non potevano firmare niente sul posto e hanno detto che ritorneremo sulla questione, probabilmente la settimana prossima".
Sul campo
Le forze di Mosca continuano ad assediare il porto meridionale di Mariupol. La capitale Kiev rimane sotto il controllo ucraino così come Kharkiv a Est, nonostante i pesanti bombardamenti russi. Le forze russe hanno preso Kherson nel sud e hanno circondato i centri urbani della regione.
Sul campo, Kiev rimane sotto il controllo ucraino, nonostante i pesanti bombardamenti, sebbene gli osservatori occidentali abbiano indicato una lunga colonna russa di centinaia di veicoli fuori città, di stanza intorno all'aeroporto di Hostomel.
11:24 - Zelensky, possibile compromesso su Crimea e Donbass
"Possiamo discuterne e raggiungere un consenso su come questi territori continueranno a vivere": lo ha affermato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un'intervista alla AbcNews, rispondendo a una domanda sulle richieste avanzate dal presidente russo Vladimir Putin riguardo alla riconoscimento della Crimea in Russia e dell'indipendenza delle due repubbliche del Donbass.
"Per me è importante sapere come la gente che vuole essere parte dell'Ucraina vivrà in questi territori. La questione è più complicata del semplice riconoscerle", ha sottolineato, ribadendo che "questo è un ultimatum e noi non siamo pronti per gli ultimatum".
Dal “Corriere della Sera” l'8 marzo 2022.
Era uno dei volti più noti del mondo dello spettacolo ucraino e doppiatore di film della Disney nel suo Paese. Pasha Lee, nato in Crimea, era una delle tante star che avevano assicurato di essere pronte a combattere per difendere il loro Paese. Fino al 24 febbraio, giorno dell'invasione russa, compariva regolarmente davanti agli schermi dell'emittente tv Don Channel. L'attore ha perso la vita a soli 33 anni dopo essere stato raggiunto dai proiettili nemici a Irpin, alla periferia occidentale di Kiev.
Fitch declassa la Russia: "Il default è imminente". Mauro Indelicato il 9 Marzo 2022 su Il Giornale.
La notte appena trascorsa è stata importante soprattutto sul fronte politico, con Mosca declassata a livello di rating e Washington che ha respinto la richiesta della Polonia di mandare i propri jet nelle basi Nato per girarli poi all'Ucraina.
Nella notte appena trascorsa le novità più importanti riguardanti l'Ucraina sono arrivate soprattutto dal fronte politico. La Russia è stata ulteriormente declassata dall'agenzia di rating Fitch, mentre gli Usa hanno alla fine rigettato la proposta polacca di mettere a disposizione i jet di Varsavia per l'Ucraina. I combattimenti sembrerebbero in una fase di stallo. A parte nuovi bombardamenti su Kiev e su altre città, le ultime ore sono trascorse senza grandi scossoni sul campo.
Il declassamento della Russia
Nel cuore della notte la notizia più preoccupante per Mosca è arrivata dagli uffici dell'agenzia Fitch. Da qui è stato emanato un comunicato in cui è stato resa nota la decisione di tagliare il rating della Russia. Si tratta di un nuovo passo indietro per le finanze di Mosca dopo quello dei giorni scorsi decretato anche da altre agenzie di rating.
Adesso il rendimento russo è etichettato con la sigla “C”. Vuol dire cioè che i titoli di Stato di Mosca vengono considerati “spazzatura” e quindi poco affidabili. La decisione da parte di Ficht è stata motivata dagli effetti scatenati dalle sanzioni imposte alla Russia dopo l'attacco all'ucraina.
Contraerea finanziaria: che cosa rischia ora la Russia
“Il rating C – si legge in una nota – è figlio delle sanzioni e delle pesanti ripercussioni sull'economia”. Infine l'affondo forse più grave per Mosca. “Il giudizio di Fitch mostra che un default del debito sovrano è imminente”.
Gli Usa rigettano l'offerta della Polonia
Per il momento l'idea di Varsavia di mettere a disposizione i propri Mig29 nella base Usa di Ramstein, per poi girarli all'Ucraina, è stata rigettata. A specificarlo sono stati, sempre durante l'ultima notte, i vertici del Pentagono.
“L'offerta della Polonia non è sostenibile – ha dichiarato il portavoce John Kirby – la prospettiva di jet che partono da una base degli Stati Uniti e della Nato in Germania per volare in uno spazio aereo che è contestato con la Russia sull'Ucraina solleva serie preoccupazioni per l'intera alleanza della Nato". In poche parole, il timore è quello di sollevare un vero e proprio scontro diretto con Mosca. Circostanza per il momento del tutto esclusa dalle visioni di Washington.
L'offerta di Varsavia era giunta dopo l'ennesima richiesta da parte del presidente ucraino Zelensky di creare una no fly zone volta a impedire che i russi potessero continuare a bombardare il Paese.
“Continueremo a consultarci con la Polonia e gli altri nostri alleati della Nato su questo problema e le difficili sfide logistiche che presenta – si legge ancora nelle dichiarazioni del portavoce del Pentagono – ma non crediamo che la proposta della Polonia sia una proposta sostenibile”.
Centrale di Zaporizhzhia in mano ai russi
Da Mosca è intanto arrivata la conferma dell'effettivo controllo delle proprie truppe sulla centrale nucelare di Zaporizhzhia, la stessa che pochi giorni fa è stata al centro di una battaglia in grado di tenere il mondo con il fiato sospeso per diverse ore. Per la verità la struttura era data in mano ai russi già da diversi giorni. Tuttavia alcuni soldati ucraini erano rimasti nell'area per provare una controffensiva. "La centrale è nel pieno del nostro controllo - si legge in un comunicato del ministero della Difesa russo - almeno 200 soldati ucraini si sono arresi. Tutto funziona regolarmente e non ci sono problemi per la sicurezza".
Nuove tregue in mattinata
A Kiev le sirene di allarme aereo sono state attivate parecchie volte durante la notte. Anche alle prime luci dell'alba i cittadini sono stati avvisati di rimanere nei rifugi. Adesso però dovrebbe essere instaurata una nuova tregua umanitaria per l'evacuazione dei civili. Oltre Kiev, i corridoi umanitari dovrebbero riguardare Mariupol, Kharkiv e Sumy. In questa città ieri la tregua ha effettivamente funzionato, unico caso per adesso da quando è iniziata la guerra. Diversi civili sono stati evacuati, altri dovrebbero lasciare il centro urbano nelle prossime ore.
"Mai visto nulla di simile. Servono sacchi per i corpi". Enza Cusmai il 9 Marzo 2022 su Il Giornale.
Il direttore operativo della Croce Rossa: tanta disperazione neanche in Africa o in Kurdistan.
«Questa è gente completamente disorientata che sta scappando dalla guerra non per la fame, ma per salvarsi la vita. E spera prima o poi di tornare nel proprio Paese che lascia con grande sofferenza». Ignazio Schintu, direttore Area operazioni emergenze e soccorsi della Croce rossa italiana è reduce da una missione in Ucraina. Dopo 48 ore di guida ininterrotta ha raggiunto, con il suo team e quattro tir, Chernivtsi, al confine con la Polonia per consegnare nel polo logistico gestito dalla Cri ucraina, beni di prima necessità, kit di emergenza. Domani dall'Italia arriveranno altri due tir con vestiario invernale, cibo per bambini e per animali, con medicine ma anche con sacchi per le salme. «Ce le hanno chiesti, del resto siamo in guerra la gente si ammazza, la gente muore».
Direttore l'immagine che l'ha colpita di più in questo viaggio?
«Le barricate e le code silenziose di donne e bambini che si allungavano sotto la neve e - 7 gradi. Nei loro occhi traspariva la disperazione e la drammaticità del momento. In migliaia vogliono raggiungere la Polonia per aggrapparsi alla nuova libertà anche se temono che una volta usciti dal paese potrebbe essere difficile rientrare. Stanno lasciando i loro cari, la loro vita, perderanno tutto».
Ha mai visto scene del genere nella sua carriera?
«No. In trent'anni ne ho viste di cose brutte nelle missioni nel Kurdistan iracheno, in Africa, in Indonesia, ho contato tanti profughi fuggire dalla miseria, qui però ci sono milioni di persone che scappano non per problemi economici, ma per salvarsi la vita. E questa tragedia si sta consumando nel cuore dell'Europa. A questo non eravamo abituati neanche noi».
Sono già due milioni i rifugiati usciti dall'Ucraina, tra cui un milione di bambini. È un numero destinato a crescere?
«Se il conflitto non si fermerà è probabile che si raggiungano i 5 milioni come stimato. Non basta una tregua armata per convincere questa gente a rimanere nella propria terra, a sperare. Serve la fine della guerra. Altrimenti sarà inarrestabile la processione di donne, bambini e anziani».
Quanti ucraini potrebbero arrivare nel nostro paese?
«Circa 800mila dicono le stime più accreditate. E bisognerà organizzare un'accoglienza pianificata. Ci sono tanti privati che si presentano ai confini con le auto per accogliere i profughi ma è una goccia in mezzo al mare. E non possiamo improvvisarci tutti soccorritori. Serve logistica e seria programmazione».
Ma noi italiani come possiamo aiutare?
«Facendo donazioni alla Croce Rossa. Fino ad ora abbiamo raggiunto oltre due milioni di euro grazie al buon cuore degli italiani. Gli abiti smessi o tre pacchi di aspirine paradossalmente complicano la distribuzione. Le donazioni posso essere veicolate in modo mirato».
Per esempio?
«Noi carichiamo tir a seconda delle necessità che ci segnalano le unità sparse in tutta l'Ucraina. Ora stiamo stipando lampadine, taniche per la benzina, sacchi a pelo, cibo per bambini e animali. Portare materiale che non serve è uno spreco».
Le aziende italiane sono generose?
«Sono molto attive. Dall'Ucraina chiedono determinate prodotti, il nostro ufficio donazioni si mette in contatto con le aziende e ci arriva quello che serve».
Quali sono i tempi per risollevare l'Ucraina?
«Ci vorranno anni. E' come dopo un terremoto. Servirà la ricostruzione, come nei paesi della Jugoslavia. E' una fase che va programmata e le donazioni serviranno anche a ricostruire asili, scuole e a riconsegnare la normalità al suo popolo».
"Un milione di bimbi fuggiti in 13 giorni".
Sofia morta di sete sotto le macerie. Oggi nuova tregua. Luigi Guelpa il 9 Marzo 2022 su Il Giornale.
Li chiamano corridoi umanitari, ma in realtà sono percorsi che portano al massacro.
Li chiamano corridoi umanitari, ma in realtà sono percorsi che portano al massacro. I russi continuano a non rispettarli e ieri a Mariupol, circondata ma non conquistata, e Zaporizhzhia si è consumata l'ennesima carneficina con bombardamenti nel corso della giornata. Il ministro degli Esteri ucraino Kuleba parla di «crimini di guerra» e i rallentamenti dell'evacuazione per via delle bombe sono stati segnalati anche dal personale della Croce Rossa Internazionale, che ha tentato una mediazione, convincendo Mosca a riaprire i percorsi oggi alle 9.30. Proprio da Mariupol è arrivata la notizia di una bambina di 6 anni, Sofia, morta per disidratazione. La tragedia è stata ricordata dal presidente Zelensky nel discorso in video collegamento in diretta trasmesso ai deputati della Camera dei Comuni britannica. Da giorni nella regione del Donetsk i russi hanno interrotto le forniture di luce, acqua e gas. A Vorzel, Bucha, Gostomel, Zabuchcha e Mykhailivka-Rubezhivka le truppe russe non consentono alle persone di lasciare le case. A Priirpin ci sono cadaveri negli scantinati e nelle strade, ma la Croce Rossa non riesce ad avvicinarsi. Solo Sumy è riuscita a tenere aperto il corridoio.
La guerra sta generando una crisi di rifugiati mai vista. Le vittime sono soprattutto i minori. James Elder, portavoce di Unicef, alla Cnn parla di un milione di bambini scappati in due settimane. Sono dati che fanno rabbrividire». La commissaria per i diritti umani, Lyudmila Denisova, ha aggiunto che sono 41 i bambini morti dall'inizio dell'invasione, 76 quelli feriti. Intanto la famosa fase 2 del conflitto, annunciata dall'intelligence di Kiev, è stata ieri confermata da Oleksiy Arestovych, il consigliere per le azioni militari del presidente Zelensky. Lo scenario disegnato è inquietante. Arestovych è convinto che Mosca bombarderà a tappeto Kiev (i russi sono ancora a 60 km dalla capitale), Kharkiv, Chernihiv, Sumy, Mariupol, Mykolayiv, tagliando l'accesso ai confini amministrativi delle regioni di Lugansk e Donetsk. Putin si affiderà ai Sukhoi 24 Fencer e ai Sukhoi 30, caccia che volano a 4mila metri d'altezza e che possono eludere la portata dei missili terra-aria Stinger. Senza dimenticare che entrambi sono in grado di sganciare bombe termobariche e testate incendiarie. Parte dei velivoli russi partirà dalle basi bielorusse di Baranovichi, Lida e Machulishchy, ma al momento Minsk non ha confermato il coinvolgimento diretto. «Le unità bielorusse sono state trasferite a un livello più alto di prontezza al combattimento, ma le condizioni morali e psicologiche del personale sono estremamente basse», fa notare Arestovych.
Nel Mar d'Azov non ci sono ancora significative azioni attive dell'esercito russo. Tuttavia è fondata la possibilità di attacchi missilistici su strutture statali e militari da parte delle navi della flotta del Mar Nero e della flottiglia del Caspio. Ieri sera l'Ucraina ha conosciuto un primo assaggio, neutralizzando alcuni missili esplosi dalle navi. Un razzo però ha colpito la motovedetta Slavyansk, e al momento risultano 5 dispersi. In attesa della possibile pioggia di fuoco, l'Ucraina ha richiamato in patria le truppe attualmente impiegate nelle missioni internazionali, ma si trova a fare i conti con il 13° giorno di bombardamenti. Sono 18 i civili rimasti uccisi nell'attacco aereo che ha colpito Sumy, nel Nord-Est. Tra le vittime, anche due bambini. L'Agenzia internazionale per l'energia atomica ha denunciato il danneggiamento di un impianto di ricerca nucleare a Kharkiv. I danni non hanno per fortuna provocato la diffusione di materiale radiologico pericoloso. A Izyum, sempre nella regione di Kharkiv, dove sono in corso aspri combattimenti, le truppe russe hanno distrutto l'ospedale della città. Nel pomeriggio le sirene hanno iniziato a suonare a Vinnytsia, Kalinovka, Pyriatyn e Zhytomyr, poco dopo bombardate. Nella regione di Chernihiv, le mine anti-carro disseminate sulle strade, hanno provocato l'uccisione di 3 civili.
I servizi segreti russi starebbero ricorrendo a gruppi di infiltrati per intimidire e diffondere il terrore tra i civili, in modo da schiacciare la resistenza. I comandi militari di Kiev spiegano che nelle regioni di Kherson e Mykolayiv vengono utilizzate unità di lotta psicologica per influenzare la popolazione. Nelle località di Oleshok e Gola Pristan (vicino a Kherson), i residenti degli insediamenti in mano ai russi sono tuttavia scesi in strada organizzando proteste. La resistenza tenta l'impossibile e dai dati del Pentagono, Mosca avrebbe perso tra i 2mila e i 4mila uomini.
Dagotraduzione dal Daily Mail l'8 marzo 2022.
Un uomo sorpreso a saccheggiare a Kiev durante gli attacchi russi alla città è stato legato a un lampione con i pantaloni calati fino alle ginocchia a scopo punitivo. Le immagini, scattate oggi nella capitale, come gli ucraini combattono contro i criminali che vogliono approfittare del caos in corso.
Nelle foto si vede un uomo parlare con il presunto saccheggiatore, mentre sullo si intravedono le auto della polizia. Dall’inizio dell’invasione ci sono state segnalazioni di saccheggi in diverse aree del paese, e i criminali hanno preso di mira supermercati, distributori di benzina e banche.
Mentre le forze armate sono impegnate nel tentativo di respingere gli invasori russi, i civili si sono presi l’onere di eliminare il problema. Sui social media sono apparsi immagini e video di scene simili a questa. Molti di questi mostrano persone legate ai lampioni o ai pali del telefono, a volte vestite di un cartello che ne indica la colpa. Altri sono stati picchiati e costretti a spogliarsi nudi nella neve.
Ma non sono solo i civili a saccheggiare il paese dilaniato dalla guerra. Anche i soldati russi sono stati visti fare irruzione in supermercati e banche mentre avanzavano nel paese.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato la scorsa settimana che i combattimenti stanno mettendo a dura prova il morale dei soldati russi, che «entrano nei negozi di alimentari e cercano di trovare qualcosa da mangiare».
I video condivisi sui social media hanno mostrato le forze russe che saccheggiavano le città mentre passavano. Alcuni hanno affermato che i russi che sono stati catturati sono stati trovati con razioni scadute nel 2015.
Secondo quanto riferito, funzionari occidentali hanno affermato di ritenere che alcune delle giovani truppe russe non vogliano combattere e stiano sabotando i loro veicoli, perforando i serbatoi di gas.
Alessandro Imperiali per ilgiornale.it l'8 marzo 2022.
Edward Luttwak, politologo romeno naturalizzato statunitense, durante Quarta Repubblica su Rete 4 si è espresso riguardo il conflitto in Ucraina. Senza mezzi termini ha affermato: "Questa è una guerra iniziata contro il consiglio dell'intelligence russa". Ciò significa che Vladimir Putin avrebbe agito e preso decisioni senza essere appoggiato dai servizi segreti del Paese.
Un modus operandi a dir poco rischioso ma che non ha fermato il leader del Cremlino. Secondo un rapporto trapelato dal servizio di sicurezza russo e arrivato nelle mani di un attivista per i diritti umani, Vladimir Osechkin, e successivamente pubblicato dal Times, questa guerra è stata definita un "fallimento totale". I soldati uccisi dovrebbero superare le 10mila unità, nonostante ne siano stati dichiarati solamente 498. E soprattutto, i vertici militari avrebbero "perso i contatti con le principali divisioni".
Questo per aver agito "intuitivamente" e "in base all'emozione". Luttwak in merito alla crisi e alle difficoltà che sta vivendo l'esercito russo per portare a termine i suoi obiettivi bellici ha detto: "Non riescono a uscirne, per uscirne avrebbero bisogno di 700mila soldati". E aggiunge: "I russi adesso hanno un problema di accesso e in più quando entrano nelle città le tecnologie sono annullate dal terreno". Un altro fattore da non sottovalutare per Luttwak è che migliaia di persone sono rimaste senza corrente elettrica a causa dei bombardamenti. "Se perdi elettricità, tu perdi la città", ha spiegato Luttwak.
Tra gli ospiti della puntata era presente anche il presidente del Comitato militare Ue, il generale Claudio Graziano, il quale ha detto di non essere minimamente ottimista in merito alle prossime mosse di Putin. "Penso che quella che è stata lanciata del nucleare è una propaganda di minaccia e di terrore, siamo di fronte a una potenziale escalation", spiega il generale. Tutto questo perché, secondo lui, Putin ha come obiettivo il ricreare un'influenza russa nel mondo. Per questo ha concluso spiegando di essere preoccupato per quanto potrebbe accadere nei Balcani.
Federica Pascale per iltempo.it l'8 marzo 2022.
Vladimir Putin "pensava che Zelensky fuggisse e che gli ucraini non combattessero, non era pronto a questo scenario e alla resistenza sempre più forte dell’Ucraina.” Così Edward Luttwak, ospite della puntata di lunedì 7 marzo di Quarta Repubblica, il talk politico condotto da Nicola Porro in prima serata su Rete4.
Lo storico e politologo americano spiega le dinamiche in corso sul fronte russo-ucraino e illustra i possibili scenari alla luce delle recenti mosse di Putin. Secondo Luttwak, è impossibile si riproponga uno scenario di guerra simile a quello della Seconda guerra mondiale, questo perché l’esercito russo, così come molti altri, non è attrezzato a condurre una guerra di quel genere.
Piuttosto, le grandi potenze si sono concentrare sulle armi nucleari, che sono il reale rischio nel caso di un’escalation di violenze. “Le forze russe entrate in Ucraina, siccome non anticipavano una vera guerra, sono le forze dei distretti militari. Non sono le ultime unità, le migliori, con gli ultimissimi carri armati e così via. Quello che si vede in maggioranza è roba degli anni ‘80 o persino anni ‘70” sottolinea il politologo. E, in ogni caso, anche scegliessero di mettere in campo le “unità d’èlite”, non potrebbero fare molto poiché si tratta di un piccolo esercito.
“L'opzione di bombardare a tappeto sarebbe assurda in ogni caso, per il fatto che non hanno la capacità per farlo e, secondo, più bombardi una città più è difficile per un esercito entrarci e combattere. Le macerie aiutano i difensori, non gli offensori”.
E, infine, anche politicamente questa mossa sarebbe impossibile per il presidente russo. Secondo Luttwak, l’opinione russa, compresa la parte che appoggia Putin, non accetterebbe il bombardamento a tappeto di Kiev essendo questa “la città che contiene i monumenti dall'inizio della vita cristiana del popolo russo”.
La strategia russa è un’altra: “È un meccanismo di logoramento generale, che per il momento non va avanti per i russi perché gli ucraini continuano a ricevere sostegno, materiali, armi che possono usare e anche armi che possono andare ai miliziani senza addestramento militare”.
Fabrizio Dragosei per il “Corriere della Sera” l'8 marzo 2022.
Città bombardate in continuazione con depositi di carburante in fiamme e civili che fuggono. Anche i russi sanno che queste cose stanno accadendo. Ma non a Kiev o Mariupol o Harkiv. No, le città sotto il fuoco nemico sono quelle delle due repubbliche separatiste del Donbass, Luhansk (Lugansk in russo) e Donetsk.
E i proiettili sono tirati dall'esercito regolare ucraino e dai battaglioni di estremisti neonazisti. I soldati russi mandati oltrefrontiera poi sono impegnati in operazioni umanitarie mentre alcune unità «speciali» colpiscono con armi estremamente precise solo le installazioni militari in mano agli estremisti guidati dal «fascista drogato» Vladimir (in ucraino è Volodymyr) Zelensky che siede illegalmente sulla poltrona di presidente.
Dall'Italia mi sono trasferito virtualmente in un mondo parallelo e ho passato tutta la giornata sui siti dei media russi, tv, giornali che raccontano tutta un'altra storia. Un mondo alla rovescia, si potrebbe dire. Dove quelli che quasi tutto il pianeta considera vittime sono aggressori e gli invasori diventano buoni samaritani. Dove ciò che viene riferito da centinaia di giornalisti internazionali e mostrato da immagini filmate sono solo colossali bufale.
Fake, come hanno imparato a dire i russi di fronte a qualsiasi notizia che non vada bene al signore del Cremlino. Una realtà alternativa talmente radicata che una buona parte degli 11 milioni di russi che hanno parenti in Ucraina non credono ai loro cari quando questi raccontano delle distruzioni, dei profughi e delle vittime. Fin dalla prima mattina tv e siti iniziano a martellare con le notizie che vengono dall'«Operazione militare speciale».
Chiamarla guerra è vietato e una nuova legge punisce chi diffonde questo tipo di notizie con pene detentive che arrivano fino a 15 anni. Il primo canale nazionale tv, visto in tutto il Paese, si astiene rigorosamente dal dare notizia di quello che accade realmente a Kiev. Nessuna immagine dei bombardamenti, della gente che arriva alla frontiera con la Polonia, la Romania, la Moldova. Di un possibile distacco della Russia dalla rete internet mondiale se ne parla solo per la smentita del governo, riportata dalla Tass.
Ampio spazio invece a un comunicato del ministero della Difesa: «I nazionalisti hanno minato il reattore dell'impianto sperimentale nucleare nell'Istituto di fisica a Kharkiv e i guerriglieri del battaglione Azov intendono far esplodere il reattore e accusare le forze armate russe». Un altro telegiornale, Vesti, più tardi racconta di come un convoglio russo stia portando viveri e altri rifornimenti a Chernobyl dove la centrale è sotto attento controllo «dopo che il governo di Kiev ha dichiarato di voler sviluppare l'arma nucleare».
Alle 7,30 del mattino il primo canale apre con le notizie dal fronte che non si chiama fronte. A Luhansk «i vigili del fuoco stanno tentando di spegnere l'incendio a un deposito di benzina colpito da cannonate dell'esercito ucraino».
Poco dopo le 8 arriva la notizia che Putin ha annunciato la tregua per permettere l'uso dei corridoi umanitari. «Ma nei giorni scorsi l'uscita dei civili è stata impedita dai nazionalisti che li vogliono usare come scudi umani», spiega la tv Rossiya 24 . Più tardi il telegiornale Segodnya della rete Ntv ha le testimonianze di alcuni profughi. Pavel, scappato in auto con moglie e figli dice che quelli del battaglione Azov hanno sparato contro il veicolo. «Siamo vivi per miracolo».
A tutte le ore i tg martellano coi racconti degli eroismi di militari russi. «Il sergente Shatokhin, ferito gravemente perché col suo corpo ha protetto il comandante»; «il colonnello Shustov, colpito alla testa è riuscito comunque a mettere in salvo i suoi di fronte a forze ucraine molto superiori».
I profughi ci sono ma scappano dagli ucraini e si rifugiano in Russia. Sono già 160 mila, alcuni feriti dentro Mariupol dalle cannonate dell'esercito di Kiev. Alle 15 il tg del secondo canale tv dedica ampio spazio ai proiettili lanciati su Donetsk dagli ucraini, con 35 case danneggiate. Poi il funerale di un comandante indipendentista.
«È morto per farci uscire da questo inferno», dice di fronte alle telecamere una donna in lacrime. Alle 18 il primo canale apre con un'altra notizia-bomba: trenta laboratori sparsi in tutta l'Ucraina lavoravano ad armi biologiche su incarico degli americani. Il comandante delle truppe di protezione biologica russe ha poi aggiunto: «Documenti che abbiamo in mano confermano che il ministero della Sanità ha dato l'ordine di distruggere tutto, peste, brucellosi, antrace, eccetera».
Quando Valentina Kremyr ha tentato di raccontare alla sorella che vive a Perm in Russia quello che accade veramente a Kiev non è stata creduta. Al New York Times ha ripetuto la risposta di Lyubov: «Nessuno bombarda Kiev. Invece stai attenta ai nazisti contro i quali combatté nostro padre».
Ucraina - Russia, news di oggi sulla guerra: bombe su altri due ospedali. Incontro Lavrov-Kuleba in Turchia. di Lorenzo Cremonesi, Andrea Nicastro, Marco Imarisio, Marta Serafini, Redazione Online su Il Corriere della Sera il 10 Marzo 2022.
Le ultime news in tempo reale: il mondo condanna l’attacco all’ospedale pediatrico di Mariupol, ancora bombe su due ospedali nella notte. L’Unicef parla di un milione di bambini in fuga. Oggi si incontrano i ministri degli esteri ucraino e russo
Una donna esce dal reparto maternità dell’ospedale di Mariupol, bombardato dalle truppe russe (Ap/Evgeniy Maloletka)
• La guerra tra Russia e Ucraina è al quindicesimo giorno: l’orrore delle bombe sparate dall’esercito russo contro obiettivi civili — case, scuole, ospedali — non si ferma.
• Oggi a Parigi Consiglio europeo straordinario; ad Antalya, in Turchia, si incontrano per la prima volta il ministro degli esteri russo Lavrov e il suo omologo ucraino Kuleba: sul tavolo l’ipotesi di una neutralità di Kiev.
Ore 00 - Johnson: «Nuove sanzioni contro Mosca e più sostegno militare a Kiev»
«Ho parlato con il presidente Zelensky per ringraziarlo del suo discorso ai Comuni e per aggiornarlo sulle nostre nuove dure sanzioni contro il regime di Putin. Le inaspriremo per imporre il massimo costo economico alla Russia e stiamo intensificando il nostro sostegno militare all’Ucraina». Lo ha dichiarato su Twitter il primo ministro britannico, Boris Johnson.
Ore 00 - Unicef, più di 1 milione di bambini in fuga
Oltre 1 milione di bambini sono fuggiti dall’Ucraina verso Paesi vicini in meno di due settimane dall’inizio dell’invasione russa. È l’allarme lanciato dalla direttrice dell’Unicef, Catherine Russell che ha aggiunto che almeno 37 bambini sono rimasti uccisi e 50 feriti nel conflitto. Russell si è anche detta «inorridita» per l’attacco di Mosca contro un ospedale pediatrico nella città di Mariupol. «Se confermato è la prova dell’orribile tributo che questa guerra sta imponendo ai bambini e alle famiglie dell’Ucraina», ha detto la direttrice dell’Unicef.
Ore 00 - Aiea, i sistemi della centrale Zaporizhzhia non trasmettono dati
I sistemi dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) che monitorano la centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia hanno smesso di trasmettere dati. Lo rende noto l’Aiea, citata dal Guardian. Ieri c’era stata un’interruzione simile dal sito di Chernobyl. Il direttore dell’Aiea Rafael Grossi «ha detto di essere preoccupato dall’interruzione del flusso dati verso il quartier generale dell’agenzia a Vienna dai due siti, dove c’è una gran quantità di materiale nucleare», afferma il comunicato dell’Aiea.
Ore 0.01 - Fmi approva aiuti per 1,4 miliardi di dollari all’Ucraina
Il Fondo monetario internazionale ha approvato un pacchetto di aiuti urgenti all’Ucraina per 1,4 miliardi di dollari. Lo si legge in un comunicato.
Ore 00.15 - Eni sospende l’acquisto di petrolio russo
L’Eni ha sospeso l’acquisto di petrolio dalla Russia a seguito della guerra in Ucraina. “Eni – ha spiegato la multinazionale dell’energia - ha sospeso la stipula di nuovi contratti relativi all’approvvigionamento di greggio o prodotti petroliferi dalla Russia. In ogni caso Eni opererà nel pieno rispetto di quanto stabilito dalle istituzioni europee e nazionali”.
Ore 1.10 - Casa Bianca avverte: «Russia potrebbe usare armi chimiche»
La Casa Bianca ha avvertito del rischio che la Russia «usi armi chimiche» in Ucraina. In un post su Twitter nel quale respingeva come «falsità» le affermazioni del ministero degli Esteri russo secondo cui gli Usa stanno sviluppando armi chimiche e biologiche in Ucraina al confine con la Russia, la portavoce della Casa Bianca Jen Psaky ha sottolineato che «tutti dovremmo stare allerta rispetto all’uso di armi chimiche da parte della Russia o aspettarci che Mosca le usi per creare un pretesto, è uno schema chiaro».
Ore 1.23 - Militari ucraini: «La Russia non abbandona piani di accerchiare Kiev»
La Russia «non sta abbandonando i suoi piani di accerchiare» la capitale ucraina Kiev. Lo sottolineano i militari ucraini nel più recente aggiornamento degli sviluppi sulla battaglia. Nella nota, citata dalla Bbc, il capo di Stato maggiore dell’esercito ucraino afferma che le sue «forze di difesa stanno respingendo e frenando» l’offensiva russa «in tutte le direzioni».
Ore 1.46 - Attesa per la telefonata Biden-Erdogan
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden avrà un colloquio telefonico con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan per discutere gli ultimi sviluppi della guerra in Ucraina. Lo riferisce la Casa Bianca in una nota. La telefonata dallo Studio Ovale è programmata per la mattina di giovedì 10 marzo, il primo pomeriggio in Italia, si legge nella nota.
Ore 1.55 - Usa: «Gravi conseguenze se Cina non rispetterà sanzioni a Russia»
«Qualsiasi Paese che non rispetti le restrizioni statunitensi sull’esportazione in Russia pagherà un prezzo pesante, inclusa la Cina». Lo ha detto la segretaria al Commercio degli Stati Uniti Gina Raimondo alla Cnn, affermando che l’amministrazione Biden è pronta, ad esempio, a tagliare la Cina fuori dai rifornimenti e dai software americani o europei necessari per produrre semiconduttori. «Perseguiremo qualsiasi azienda, ovunque si trovi, in Cina o altrove, che violi le regole», ha affermato, «quindi la nostra aspettativa è che la Cina non violi le regole e, se lo farà, ci saranno delle conseguenze».
Ore 1.56 - La vice presidente Usa Kamala Harris è arrivata in Polonia
La vice presidente americana Kamala Harris è arrivata a Varsavia dove nelle prossime ore avrà colloqui con il presidente polacco Andrzej Duda e il premier Mateusz Morawiecki. Al centro degli incontri la questione del trasferimento di jet polacchi all’Ucraina che il Pentagono, qualche ora fa, ha detto essere fuori discussione per il momento. In Polonia Harris incontrerà anche il premier canadese Justin Trudeau che si trova nel Paese.
Ore 2.00 - Fonti Usa: tra 5 e 6mila i soldati russi morti, circa 15.000 i feriti
Sono tra i 5.000 e i 6.000 i soldati russi morti in combattimento nelle prime due settimane di conflitto in Ucraina. Lo riferisce una fonte Usa citata da Cbs. Secondo il funzionario americano, i feriti nell’esercito di Mosca sono tra i 15.000 e i 18.000. La fonte ha definito le perdite «molto, molto significative».
Ore 2.10 - Twitter lancia servizio nel dark web per superare blocco Russia
Twitter ha lanciato una versione che protegge la privacy del social per aggirare la sorveglianza e la censura dopo che la Russia ha bloccato l’accesso a Facebook e limitato Twitter nel tentativo di fermare il flusso di informazioni sulla sua guerra in Ucraina. Entrambe le società hanno affermato che stanno lavorando per ripristinare l’accesso ai cittadini in Russia. Gli utenti possono accedere a questa versione di Twitter se scaricano il browser Tor.
Ore 2.16 - Zelensky: «Solo ieri 35mila evacuati da Ucraina»
«Sono circa 35mila i civili evacuati da città ucraine nella sola giornata di ieri». Lo ha detto il presidente ucrino Volodymyr Zelensky.
Ore 2.36 - Sony sospende invio di PlayStation in Russia
Il gigante giapponese dell’elettronica Sony ha annunciato di aver sospeso tutte le spedizioni di consolles PlayStation e di videogiochi verso la Russia, unendosi così alla lista sempre più lunga di aziende che interrompono i loro legami con la Russia dopo l’operazione militare lanciata da Mosca in Ucraina. Sony ha inoltre donato 2 milioni di dollari all’Unhcr e a Save the Children a sostegno delle vittime della guerra.
Ore 3.26 - Ucraina, governo apre sito per documentare violazioni Russia
Il governo ucraino ha registrato un dominio e dato vita a una piattaforma (humanrights.gov.ua) con lo scopo di raccogliere ed elaborare informazioni e documentazione sulle violazioni dei diritti umani da parte della Federazione Russa nella guerra in Ucraina. Lo ha annunciato il capo dell’Ufficio del presidente Andriy Yermak, stando a quanto riferito dal Kiev Independent. «I fatti raccolti saranno utilizzati come prova per la difesa e la rappresentanza dell’Ucraina presso la Corte europea dei diritti dell’uomo e la Corte internazionale di giustizia. Con il suo decreto, il presidente Volodymyr Zelenskyy ha già autorizzato i responsabili a rappresentare e difendere gli interessi dell’Ucraina nel La Corte internazionale di giustizia delle Nazioni Unite nel caso contro la Russia con l’accusa di genocidio. E ci saranno altri casi del genere», ha sottolineato.
Ore 4.29 - Usa, primo ok del Congresso ad aiuti per 14 miliardi di dollari all’Ucraina
Primo via libera del congresso Usa al pacchetto di aiuti per un totale di quasi 14 miliardi di dollari all’Ucraina. La Camera dei Rappresentanti ha approvato il bilancio per un totale di circa 1,5 trilioni di dollari di spesa fino a settembre, a meno di 48 ore prima dalla scadenza. La spesa dovrà ora essere approvata dal Senato.
Ore 5.26 - Bombe su Sumy: «Morto un 13enne e due donne»
Raid russi lanciati nella notte sulla città di Okhtyrka, nella regione di Sumy nel nord-est dell’Ucraina, avrebbe provocato la morte di un ragazzo 13enne e di due donne, stando a responsabili locali citati dalla Bbc e dal Guardian.
Ore 6.44 - Ucraina, sottosegretaria Usa Nuland conferma presenza di «laboratori di ricerca biologica»
La sottosegretaria di Stato Usa per gli affari politici, Victoria Nuland, ha ammesso la presenza di «laboratori di ricerca biologica» sul territorio dell’Ucraina nel corso di una audizione al Senato federale degli Stati Uniti che si è tenuta ieri, 9 marzo. Alla domanda se l’Ucraina disponga di armi chimiche o biologiche, rivoltale dal senatore repubblicano Marco Rubio, Nuland ha replicato che nel Paese si trovano «laboratori di ricerca biologica», e che Washington «è preoccupata che le forze russe possano tentare di assumerne il controllo. Stiamo lavorando con gli ucraini su come impedire che quel materiale di ricerca possa cadere nelle mani delle forze russe», ha affermato la segretaria.
6.53 - Bombardati altri due ospedali a Kiev
I raid aerei russi sono continuati nella notte, e i caccia hanno bombardato due ospedali a Zhytomyr, a ovest di Kiev. Lo rende noto il sindaco di Zhytomyr, spiegando che uno dei due ospedali colpiti è un ospedale pediatrico. Al momento non si hanno notizie di vittime.
Ore 7.10 - Le bombe chimiche in Ucraina
«Dovremmo tutti vigilare sul possibile uso di armi chimiche o biologiche da parte della Russia in Ucraina». Con questo tweet postato ieri sera, mercoledì 9 marzo, Jen Psaki, portavoce della Casa Bianca, ha suscitato un’altra onda di preoccupazione. Nei giorni scorsi i media di Mosca avevano iniziato a diffondere informazioni — prive di riscontri fattuali — accusando Kiev di essere in possesso di questi armamenti. Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha in precedenza accusato la Russia di utilizzare bombe a grappolo e vacuum bombs (bombe termobariche), vietate dal diritto internazionale. Qui l’articolo completo di Giuseppe Sarcina; qui il debunking della notizia relativa alla «rete di laboratori di armi biologiche».
Ore 7.25 - L’intervista a Zelensky
«Quando la Russia preparava l’invasione, Putin non poteva immaginare che gli ucraini avrebbero difeso il loro Paese con tale determinazione. Non solo pochi individui, bensì la nazione intera. Con l’Ucraina al tuo fianco, ti senti al sicuro. È un principio, questo, che servirà da lezione a molti in Occidente». Volodymyr Zelensky, presidente dell’Ucraina, ha accettato di rispondere alle domande di Cathrin Gilbert, inviate via WhatsApp. L’intervista integrale — nella quale, tra l’altro, Zelensky dice di «non temere per la sua vita» e di ritenere «un bluff» la minaccia atomica russa («Un conto è agire da criminale, u’altra scegliere il suicidio»), è qui.
Ore 7.45 - Ma dov’è Putin?
Dove si trova Vladimir Putin? «È possibile» — scrive Fabrizio Dragosei in questo articolo — «che dopo aver vissuto la pandemia in quasi totale isolamento, il prudentissimo presidente russo incontri poi a distanza ravvicinata hostess, ministri e altri visitatori? La domanda, che ha un fondo di ragionevolezza, ha scatenato una serie di voci e di teorie che vedrebbero Vladimir Putin nascosto in un bunker da qualche parte. In realtà, da sempre gli spostamenti del capo del Cremlino sono tenuti gelosamente segreti dagli uomini dell’Fso, il servizio di sicurezza presidenziale».
Ore 8.00- Lo stato dell’economia di Mosca, e le mosse occidentali
L’economia di Mosca continua ad essere enormemente sotto pressione a causa dell sanzioni occidentali. Da giorni la Borsa di Mosca resta chiusa, il rublo è ai minimi storici, l’inflazione vola: e un parlamentare russo propone di nazionalizzare le aziende che boicottano il Paese, che si avvicina la default. L’Occidente — che teme l’utilizzo delle criptovalute per bypassare, almeno in parte, le sanzioni — sta preparando ulteriori contromosse: una, di Biden, è quella di aprire al «dollaro digitale».
Ore 8.05 Bombardamento vicino Kharvik, 4 morti, 2 bimbi
Un bombardamento nella notte da parte della forze armate russe ha colpito un edificio residenziale vicino alla città di Kharkiv causando quattro morti, di cui due bambini. Lo riferisce la Bbc citando i Servizi di emergenza statale dell’Ucraina. L’attacco ha colpito il villaggio di Slobozhanske, nel sud-est del paese.
Ore 8.12 Kuleba e Lavrov arrivati in Turchia
Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, e il suo omologo russo Sergei Lavron sono arrivati in Turchia per i colloqui di più alto livello che si tengono dall’inizio del conflitto in Ucraina. Il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, ha riferito che l’incontro di oggi tra Kuleba e Lavrov punta a spianare la strada a un incontro tra i leader di Ucraina e Russia. Cavusoglu ha detto che parteciperà anche lui all’incontro. «Il nostro obiettivo principale è riunire i tre leader», ha affermato Cavusoglu al quotidiano turco Hurriyet.
Ore 9.01 - Kiev annuncia apertura sette corridoi umanitari
L’Ucraina ha annunciato l’apertura di sette corridoi umanitari, anche per Mariupol, come riferito dalla vicepremier, Iryna Vereshchuk. L’evacuazione, stando a quanto riferito avverrà sulle seguenti rotte: Trostyanets - Poltava, Krasnopillya - Poltava, Sumy - Poltava, Mariupol - Zaporizhia, Volnovakha - Pokrovsk, Izyum - Lozova, nella regione di Kharkiv. E anche dagli insediamenti di Bucha, Borodyanka, Irpin, Gostomel Stoyanka e Belgorodka della regione di Kiev. I corridoi sono aperti dalle 9 ora di Kiev (le 8 italiane). Le evacuazioni, stando a quanto riferito, potranno avvenire sia a bordo di autobus che con mezzi propri.
Ore 9.05 - I colloqui tra Russia e Ucraina sono iniziati
I colloqui tra i ministri degli Esteri russo, Sergei Lavrov, e ucraino, Dmitry Kuleba, sono iniziati ad Antalya, in Turchia. Prima dell’incontro, i due hanno incontrato l’omologo turco Mevlut Cavusoglu.
Ore 9.08 - La Russia lascia il Consiglio d’Europa
La Russia lascia il Consiglio d’Europa (rpt: Consiglio d’Europa). Lo rende noto il ministro degli Esteri, Serghei Lavrov, citato dall’agenzia Tass. «Il corso degli eventi è diventato irreversibile - si legge in una nota - e la Russia non ha alcuna intenzione di sopportare le azioni sovversive intraprese dall’Occidente, che spinge per un ordine basato sulle regole e sulla sostituzione del diritto internazionale calpestato dagli Stati Uniti e dai suoi satelliti».
Ore 9.10 - Mosca, presi diversi quartieri di Mariupol
Le truppe russe hanno preso il controllo di «diversi quartieri» di Mariupol: lo afferma il ministero della Difesa russo.
Ucraina - Russia, le news di oggi dalla guerra. Gli Usa: "La Russia potrebbe usare armi chimiche". Kuleba e Lavrov in Turchia per colloqui. Mosca lascia il Consiglio d'Europa. La Repubblica il 10 Marzo 2022.
Zelensky, '"Europei, non potete dire di non aver visto. Putin finirà per cessare le ostilità". Borrell, "Mai la Nato nel conflitto". Colpito ospedale pediatrico di Mariupol dove le truppe russe hanno preso diversi quartieri. Finora 1300 i morti, per l'Ucraina "è genocidio". Sumy, colonne di sfollati in uscita dopo cessate-il-fuoco.
Bombardamento a Mariupol, colpito un ospedale pediatrico. Mosca ha ammesso l'uso armi termobariche nel conflitto che intanto conta 1300 morti, per l'Ucraina "è genocidio", l'Unicef registra più di un milione di profughi bambini. La Cina accusa la Nato di aver spinto la Russia al conflitto. E mentre L'Eni sospende l'acquisto di petrolio russo, Chernobyl resta senza corrente, per Aiea però non c'è "rischio per la sicurezza". Perso anche il contatto con la centrale di Zaporizhzhia. Il Pentagono boccia il passaggio degli aerei polacchi a Kiev.
18.01 del 9/3 - Mariupol: 17 feriti in raid ospedale, anche partorienti
Sono almeno 17 le persone rimaste ferite nel bombardamento russo dei reparti di maternità e pediatrico di un ospedale a Mariupol, nel sud dell'Ucraina. Lo ha affermato il governatore della regione di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, secondo cui tra queste ci sono donne in travaglio e il raid ha violato il cessate il fuoco per i corridoi umanitari.
20.47 del 9/3 - L'Eni sospende l'acquisto di petrolio russo
"Eni ha sospeso la stipula di nuovi contratti relativi all'approvvigionamento di petrolio e prodotti petroliferi dalla Russia". Lo ha annunciato un comunicato della società, aggiungendo che segue da vicino le vicende per quanto riguarda l'approvvigionamento di gas
00.14 La Casa Bianca: "La Russia potrebbe usare armi chimiche"
La Casa Bianca ha avvertito del rischio che la Russia "usi armi chimiche" in Ucraina. In un post su Twitter nel quale respingeva come "falsità" le affermazioni del ministero degli Esteri russo secondo cui gli Usa stanno sviluppando armi chimiche e biologiche in Ucraina al confine con la Russia, la portavoce della Casa Bianca Jen Psaky ha sottolineato che "tutti dovremmo stare allerta rispetto all'uso di armi chimiche da parte della Russia o aspettarci che Mosca le usi per creare un pretesto, è uno schema chiaro".
00.32 - Zelensky, '"Europei, non potete dire di non aver visto"
"Europei! Non potrete dire di non aver visto cosa è accaduto agli ucraini, cosa è accaduto ai residenti di Mariupol!". E' l'appello che ha scandito il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un videomessaggio tornando a chiedere all'Occidente di esercitare maggiore pressione sulla Russia per negoziare e per porre fine alla guerra. Zelensky ha inoltre affermato che continua l'evacuazione dall'Ucraina, con 35mila persone già portate in salvo.
00.48 Intelligence Gb, "Probabile presenza di mercenari Wagner"
"E' probabile che mercenari esperti provenienti da Pmc" o gruppo Wagner "siano utilizzati per combattere in Ucraina per sostenere l'invasione russa". E' quanto riporta l'ultimo aggiornamento dell'intelligence della Difesa britannica.
00.58 Borrell, "Mai la Nato in guerra. Importante ruolo Cina"
L'Alto Rappresentante per la Politica estera dell'Unione europea, Josep Borrell, ha affermato che la Cina potrebbe svolgere, volendo, "un ruolo importante" nella risoluzione della guerra, poiché "nessuno ha più influenza sulla Russia" e per l'Ucraina "potrebbe non essere una cattiva soluzione". In un'intervista al programma 'L'obiettivò su 'La Sexta', Borrell ha sostenuto che il conflitto proseguirà fino al raggiungimento di una soluzione diplomatica, "che al momento non è vicina", e che domani l'incontro in Turchia dei ministri degli Esteri di Kiev e Mosca, Dmytro Kuleba e Sergey Lavrov, rappresenta "un primo passo". "Devi trovare Paesi che non sono coinvolti nel conflitto. Se la Cina volesse, potrebbe svolgere un ruolo importante nella risoluzione", ha affermato. Il rappresentante dell'Ue ha assicurato che la Nato non entrerà in guerra in nessun momento perché quello che si cerca di evitare è che il conflitto si allarghi, quindi se la Nato dovesse partecipare al conflitto "sarebbe la terza guerra mondiale, una guerra nucleare".
01.29 Biden sentirà Erdogan giovedì
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden avrà un colloquio telefonico con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan per discutere gli ultimi sviluppi della guerra in Ucraina. Lo riferisce la Casa Bianca in una nota. La telefonata dallo Studio Ovale è programmata per la mattina di giovedì 10 marzo, il primo pomeriggio in Italia, si legge nella nota.
01.41 Zelensky, "Putin finirà per cessare le ostilità"
Il presidente ucraino Zelensky è convinto che Vladimir Putin finirà per cessare le ostilità e cominciare a negoziare dopo aver constatato la strenua resistenza che gli ucraini contrappongono alle forze russe. Lo ha detto lo stesso Zelensky in un'intervista alla pubblicazione Vice News realizzata a Kiev nelle scorse ore. "Credo che lo farà. Credo che veda che siamo forti. Lo farà. C'è bisogno di un po' di tempo", ha detto il leader ucraino. "Come fermare questa guerra Solo col dialogo", ha aggiunto. E alla domanda se si fidi di Putin, Zelensky ha risposto: "Fidarmi? Oh no, mi fido solo della mia famiglia".
01.56 Kamala Harris è arrivata in Polonia
La vice presidente americana Kamala Harris è arrivata a Varsavia dove nelle prossime ore avrà colloqui con il presidente polacco Andrzej Duda e il premier Mateusz Morawiecki. Al centro degli incontri la questione del trasferimento di jet polacchi all'Ucraina che il Pentagono, qualche ora fa, ha detto essere fuori discussione per il momento. In Polonia Harris incontrerà anche il premier canadese Justin Trudeau che si trova nel Paese.
02.05 fonti Usa, tra 5.000-6.000 soldati russi morti
Sono tra i 5.000 e i 6.000 i soldati russi morti in combattimento nelle prime due settimane di conflitto in Ucraina. Lo riferisce una fonte Usa citata da Cbs. Secondo il funzionario americano, i feriti nell'esercito di Mosca sono tra i 15.000 e i 18.000. La fonte ha definito le perdite "molto, molto significative".
02.06 ministro Gb, verso invio missili portatili anti-aerei
La Gran Bretagna potrebbe intensificare i suoi aiuti militari all'Ucraina inviando sistemi missilistici anti-aerei all'avanguardia. Il ministro britannico della Difesa Ben Wallace ha affermato che "in risposta a una richiesta ucraina", il governo sta valutando la donazione di missili anti-aerei portatili ad alta velocità Starstreak, stando a quanto riferito dall'agenzia Pa. Starstreak, il missile portatile che funziona con un laser puntato su un bersaglio per abbattere elicotteri e jet da combattimento, aiuterebbe l'Ucraina a "difendere meglio i propri cieli", ha detto Wallace. Le armi sono una risposta a un cambiamento nelle tattiche russe, "quindi anche gli ucraini devono farlo", ha detto il ministro, che ha confermato la fornitura di 3.615 armi anticarro Nlaw, rispetto alla cifra precedentemente annunciata di 2.000.
02.12 Blinken-Kuleba, inconcepibili attacchi Russia su civili
Il segretario di stato americano Antony Blinken e il ministro degli esteri ucraino Dmytro Kuleba, hanno avuto un nuovo colloquio telefonico su come fornire assistenza sulla sicurezza e umanitaria all'Ucraina.
Blinken e Kuleba hanno anche discusso degli "attacchi inconcepibili della Russia contro i centri abitati", si legge in una nota. Inoltre una nota del Pentagono riferisce di un colloquio del Segretario alla Difesa Usa Lloyd Austin con il ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov sulla continua fornitura di "assistenza difensiva alle forze armate ucraine".
03.29 Il governo ucraino apre sito per documentare violazioni Russia
Il governo ucraino ha registrato un dominio e dato vita a una piattaforma (humanrights.gov.ua) con lo scopo di raccogliere ed elaborare informazioni e documentazione sulle violazioni dei diritti umani da parte della Federazione Russa nella guerra in Ucraina. Lo ha annunciato il capo dell'Ufficio del presidente Andriy Yermak, stando a quanto riferito dal 'Kiev independent'. "I fatti raccolti saranno utilizzati come prova per la difesa e la rappresentanza dell'Ucraina presso la Corte europea dei diritti dell'uomo e la Corte internazionale di giustizia. Con il suo decreto, il presidente Volodymyr Zelenskyy ha già autorizzato i responsabili a rappresentare e difendere gli interessi dell'Ucraina nel La Corte internazionale di giustizia delle Nazioni Unite nel caso contro la Russia con l'accusa di genocidio. E ci saranno altri casi del genere", ha sottolineato. Il vice capo dell'Ufficio del presidente Yuliya Sokolovska ha osservato che l'ufficio del presidente, il ministero della Giustizia e quello deglieri e l'Ufficio di Rappresentanza del Presidente dell'Ucraina nella Repubblica Autonoma di Crimea sono riusciti a coordinare gli sforzi, ottenere il sostegno dei partner e creare tempestivamente una piattaforma intergovernativa, che aiuterà a raccogliere prove delle violazioni dei diritti umani nel nostro paese. "Le informazioni ricevute consentiranno di perseguire la Federazione Russa e difendere gli interessi dell'Ucraina nei tribunali internazionali", ha affermato. Per registrare le violazioni dei diritti umani e/o i crimini commessi, è necessario compilare un modulo, descrivere l'episodio, allegare prove disponibili: foto, video, documenti, informazioni su testimoni, vittime. Tutte le informazioni e i testimoni che le forniranno saranno sotto protezione. Le informazioni saranno trattate da un qualificato team di avvocati.
04.53 Maduro, "C'è pericolo reale di guerra nucleare"
Il presidente del Venezuela, Nicolßs Maduro, ha avvertito che per l'intervento armato in Ucraina esiste il "pericolo reale" dello scoppio di una guerra nucleare mondiale. Durante un intervento alla tv di Stato venezuelana Vtv, Maduro ha insistito che "c'è un pericolo reale che si scateni una guerra nucleare nel mondo. C'è questo pericolo, e il Venezuela suona il campanello d'allarme. Il Venezuela denuncia questa situazione per risvegliare la coscienza mondiale".
Sviluppando il suo discorso, il capo dello Stato venezuelano ha sostenuto che in realtà "la guerra mondiale è già iniziata", e nella "sua prima fase è economica, con sanzioni, embarghi, incertezza nell'approvvigionamento di petrolio, carburante, ferro, acciaio, grano, fertilizzanti, mais, riso, e materie prime in genere". C'è, ha proseguito, "incertezza nei prezzi, nella fornitura di generi alimentari, di prodotti energetici, per l'uso delle valute, del sistema finanziario, per piegare la resistenza di Paesi, regioni". Oggi, ha poi detto, "c'è guerra al confine meridionale della Russia a causa di coloro, Europa, Occidente e Nato che non hanno rispettato gli accordi (di Minsk), di coloro che hanno tentato di circondare la Russia e prenderla di mira con armi nucleari, di coloro che hanno annunciato che l'Ucraina avrebbe avuto armi nucleari puntate contro la Russia". Questi "sono i responsabili del conflitto armato", ha assicurato, aggiungendo che "la nostra avvertenza è che la guerra economica non si intensifichi ulteriormente e diventi a una guerra militare, o ciò che è peggio per l'umanità e per la sopravvivenza della nostra specie su questo pianeta, una guerra nucleare".
05.23 Usa, approvati il blocco al petrolio russo, nuove sanzioni e budget da 14 miliardi per la crisi ucraina
La Camera dei Rappresentanti Usa ha votato a favore del divieto di importazione di petrolio, gas naturale e carbone russi. Il disegno di legge - approva da una larga maggioranza bipartisan - introduce anche misure per rivedere il ruolo della Russia nell'Organizzazione mondiale del commercio e ricorre al Magnitsky act per rafforzare le sanzioni contro la Russia per le violazioni dei diritti umani. Il voto finale è stato 414 a favore e 17 contrari, con due democratici - i deputati Cori Bush del Missouri e Ilhan Omar del Minnesota - e 15 membri repubblicani che hanno votato contro il disegno di legge. Approvato anche il budget per la crisi ucraina, 13.6 miliardi di dollari.
06.55 Media, raid aerei: colpiti ospedali a ovest di Kiev
I raid aerei russi sono continuati nella notte, alcuni hanno colpito due ospedali ed una centrale elettrica nella città di Zhytomyr, a ovest di Kiev. Non si hanno indicazioni di vittime. Lo riferisce Sky News.
07.01 I ministri Kuleba e Lavrov sono arrivati ad Antalya
Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba e quello russo Sergei Lavrov sono arrivati ad Antalya, nel sud della Turchia, dove si incontreranno per discutere della crisi in corso. È la prima volta dall'inizio della guerra che esponenti dei due governi, e non i loro negoziatori, si trovano faccia a faccia. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha auspicato ieri che i colloqui possano "aprire la strada a un cessate il fuoco duraturo".
Oggi nuovi negoziati tra Russia e Ucraina, in Turchia l'incontro Lavrov-Kuleba. Di cosa discuteranno Mosca e Kiev
07.38 Riapre il corridoio umanitario a Sumy
Dovrebbe ripartire alle 9 locali, le 8 italiane, l'evacuazione dei civili da Sumy, nel nord est dell'Ucraina, verso Poltava, città dell'Ucraina centrale. Lo rende noto il presidente dell'amministrazione regionale Dmytro Zhyvytsky attraverso Telegram. Nella notte raid russi hanno colpito la città di Okhtyrka e avrebbero provocato la morte di un ragazzo 13enne e di due donne.
07.46 Quattro morti in bombardamento vicino Kharkiv, tra cui 2 bambini
Un bombardamento nella notte da parte delle forze armate russe ha colpito un edificio residenziale vicino alla città di Kharkiv causando quattro morti, di cui due bambini. Lo riferisce la Bbc citando i Servizi di emergenza statale dell'Ucraina. L'attacco ha colpito il villaggio di Slobozhanske, nel sud-est del paese. I Servizi di emergenza statale fanno sapere anche che nell'attacco è stata ferita una bambina di 5 anni, portata d'urgenza all'ospedale. I soccorritori continuano le operazioni di ricerca per estrarre i corpi dalle macerie.
8.07 Eni: "Sospesa stipula nuovi contratti per petrolio russo"
Eni conferma di aver sospeso la stipula di nuovi contratti relativi all'approvvigionamento di greggio o prodotti petroliferi dalla russia. Lo dichiara un portavoce in merito alle decisioni della società: "In ogni caso Eni opererà nel pieno rispetto di quanto stabilito dalle istituzioni europee e nazionali".
8.16 Cavusoglu: "Vogliamo far incontrare Zelensky e Putin"
L'incontro di oggi ad Antalya, in Turchia, tra il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov e l'omologo ucraino Dmytro Kuleba dovrebbe aprire la strada a un incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e quello ucraino Volodymr Zelensky. Lo ha detto il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, spiegando che "il nostro obiettivo principale è quello di riunire i tre leader", riferendosi anche al presidente turco Recep Tayyip Erdogan.
8.25 Il governatore di Sumy: "Colonne di sfollati in uscita"
Il governatore di Sumy ha detto che dopo l'accordo per il cessate-il-fuoco per questa mattina, tre colonne di sfollati stanno abbandonando la città.
8.29 Lavrov: Russia non parteciperà al Consiglio europeo
La Russia non prenderà parte al Consiglio Europeo informale che si terrà oggi e domani a Parigi. Lo rende noto il ministro degli Esteri, Serghei Lavrov, citato dall'agenzia Tass.
8.31 Gazprom: "Forniture regolari attraverso l'Ucraina"
"Gazprom" fornisce regolarmente gas per il transito attraverso l'Ucraina, in conformità con le richieste dei consumatori - 109,5 milioni di metri cubi il 10 marzo, ha affermato la società, secondo quanto riporta la Ria Novosti.
8.39 Ifax: truppe russe entrano in quartieri Mariupol
Truppe dell'esercito russo hanno preso il controllo di alcune zone di Mariupol. Lo afferma Ifax citando il ministero della Difesa russo.
8.44 Mariupol, "Bambino di 6 anni morto in attacco ospedale"
C'è anche un bambino di sei anni tra le tre persone uccise in un bombardamento russo sull'ospedale pediatrico di Mariupol. Lo ha detto alla Bbc il vicesindaco Sergei Orlov, confermando che altre 17 persone sono rimaste ferite nell'attacco.
8.44 Turchia, previsti 90 minuti di incontro tra Lavrov e Kuleba
L'incontro tra i ministri degli Esteri russo e ucraino, Sergey Lavrov e Dmytro Kuleba, nella città turca di Antalya dovrebbe durare circa 90 minuti. Lo hanno detto fonti del ministero degli Esteri turco all'emittente britannica Skynews, precisando che Mevlut Cavusoglu dovrebbe accogliere i due ministri per l'avvio dei colloqui alle 10:45 locali.
8.51 Aperti 7 corridoi umanitari, compresa Mariupol
L'Ucraina ha aperto sette corridoi umanitari, tra cui uno da Mariupol, per l'evacuazione dei civili. Lo ha detto la vice premier Iryna Vereshchuk, spiegando che i corridoi saranno aperti dalle 9 di questa mattina ora ucraina fino alle 21 di questa sera. Vereshchuk ha chiesto alle forze russe di non sparare sui corridoi umanitari.
Ucraina, la Russia fa fallire i corridoi umanitari: “Un bluff”
8.54 Russia, distrutte 2.900 infrastrutture militari nemiche
Dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina, le forze armate russe "hanno distrutto più di 2.900 infrastrutture militari in Ucraina", ha detto ai giornalisti questa mattina il maggiore generale Igor Konashenkov, portavoce del ministero della Difesa russo.
9.05 Turchia, iniziato incontro Kuleba-Lavrov
L'incontro tra il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba con il capo della diplomazia russa Sergei Lavrov, previsto per le 10. 45 locali (le 8.45 italiane) è iniziato con qualche minuto di ritardo. Durerà circa 90 minuti. E' a porte chiuse, ma almeno un centinaio di giornalisti affollano la hall.
9.07 La Russia lascia il Consiglio d'Europa
La Russia lascia il Consiglio d'Europa. Lo rende noto il ministro degli Esteri, Serghei Lavrov, citato dall'agenzia Tass. "Il corso degli eventi è diventato irreversibile - si legge in una nota - e la Russia non ha alcuna intenzione di sopportare le azioni sovversive intraprese dall'Occidente, che spinge per un ordine basato sulle regole e sulla sostituzione del diritto internazionale calpestato dagli Stati Uniti e dai suoi satelliti".
9.10 Russia, presi diversi quartieri di Mariupol
Le truppe russe hanno preso il controllo di "diversi quartieri" di Mariupol: lo afferma il ministero della Difesa russo.
Ucraina, la diretta della guerra. Mariupol, le terrificanti foto delle fosse comuni. Lavrov-Kuleba, via al colloquio: la speranza turca. Libero Quotidiano il 10 marzo 2022.
Quindicesimo giorno dell'invasione russa in Ucraina. L'avanzate delle forze di Vladimir Putin, pur più lenta del previsto, procede in tre direzioni. Spiragli per un negoziato di pace, ma pesa l'orrore alla scuola di Mariupol della vigilia. Oggi l'incontro tra Lavrov e Kuleba, ministri degli Esteri di Russia e Ucraina.
Ore 00.10 Anche Zaporizhzhia non trasmette dati
Non solo Chernobyl. I sistemi dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) che monitorano la centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia hanno smesso di trasmettere dati. Lo rende noto l’Aiea, citata dal Guardian. Alla vigilia un caso del tutto simile dal sito di Chernobyl. Il direttore dell’Aiea Rafael Grossi ha detto di essere "preoccupato dall’interruzione del flusso dati verso il quartier generale dell’agenzia a Vienna dai due siti, dove c’è una gran quantità di materiale nucleare", conclude il comunicato dell’Aiea.
Ore 1.53 Usa, minaccia alla Cina
Gli Stati Uniti mostrano i muscoli alla Cine. "Qualsiasi Paese che non rispetti le restrizioni statunitensi sull’esportazione in Russia pagherà un prezzo pesante, inclusa la Cina". Lo ha detto il segretario al Commercio degli Stati Uniti Gina Raimondo alla Cnn, rimarcando come l’amministrazione Biden è pronta, ad esempio, a tagliare la Cina fuori dai rifornimenti e dai software americani o europei necessari per produrre semiconduttori. "Perseguiremo qualsiasi azienda, ovunque si trovi, in Cina o altrove, che violi le regole", ha affermato, "quindi la nostra aspettativa è che la Cina non violi le regole e, se lo farà, ci saranno delle conseguenze".
Ore 2.36 Twitter nel dark web per superare blocco Russia
Twitter ha lproposyto una versione che protegge la privacy del social per aggirare la sorveglianza e la censura dopo che la Russia ha bloccato l’accesso a Facebook e limitato Twitter nel tentativo di fermare il flusso di informazioni sulla sua guerra in Ucraina. Entrambe le società hanno affermato che stanno lavorando per ripristinare l’accesso ai cittadini in Russia. Gli utenti possono accedere a questa versione di Twitter se scaricano il browser Tor. La guerra arriva insomma fino a dark web
Ore 3.38 Ucraina, sito per documentare violazioni Russia
Il governo ucraino ha registrato un dominio e dato vita a una piattaforma (humanrights.gov.ua) con lo scopo di raccogliere ed elaborare informazioni e documentazione sulle violazioni dei diritti umani da parte della Federazione Russa nella guerra in Ucraina. Lo ha annunciato il capo dell’Ufficio del presidente Andriy Yermak, stando a quanto riferito dal Kiev Independent. "I fatti raccolti saranno utilizzati come prova per la difesa e la rappresentanza dell’Ucraina presso la Corte europea dei diritti dell’uomo e la Corte internazionale di giustizia. Con il suo decreto, il presidente Volodymyr Zelenskyy ha già autorizzato i responsabili a rappresentare e difendere gli interessi dell’Ucraina nel La Corte internazionale di giustizia delle Nazioni Unite nel caso contro la Russia con l’accusa di genocidio. E ci saranno altri casi del genere", ha sottolineato.
Ore 5.45 - Bombe su Sumy
Attacchi russi lanciati nel corso della notte sulla città di Okhtyrka, nella regione di Sumy nel nord-est dell’Ucraina, avrebbe provocato la morte di un ragazzo 13enne e di due donne, stando a responsabili locali citati dalla Bbc e dal Guardian.
Ore 6.55 - Kuleba e Lavrov in Turchia, Edogan spera nel cessate il fuoco
Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba e quello russo Sergei Lavrov sono arrivati ad Antalya, nel sud della Turchia, dove si incontreranno per discutere della crisi in corso. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha auspicato ieri che i colloqui possano ''aprire la strada a un cessate il fuoco duraturo''.
Ore 7.43 - Mosca nega di aver bombardato l'ospedale pediatrico di Mariupol
La Russia ha rispedito al mittente questa mattina le accuse ucraine del bombardamento dell'ospedale pediatrico a Mariupol. Secondo Dmitry Polyanskiy, rappresentante della Russia alle Nazioni Unite, si tratterebbe di "fase notizie", dato che - a suo dire -l'edificio in questione "era un ex ospedale per la maternità ora occupato dalle truppe". "È così che nascono le fake news", ha affermato Polyanskiy.
Ore 7.45 Putin è scomparso?
Mistero-Putin, dove si trova? Secondo il Corsera, infatti, potrebbe essere "in quasi totale isolamento". Voci impazzite sul fatto che lo zar si trovi in un bunker, nascosto chissà da qualche parte. Ma sempre il Corsera fa notare che "in realtà, da sempre gli spostamenti del capo del Cremlino sono tenuti gelosamente segreti dagli uomini dell’Fso, il servizio di sicurezza presidenziale"
Ore 8.26 - Tass, Russia non parteciperà al Consiglio Europeo
La Russia non prenderà parte al Consiglio Europeo informale che si terra' oggi e domani a Parigi. Lo rende noto il ministro degli Esteri, Serghei Lavrov, citato dall'agenzia Tass.
Ore 9.38 Lavrov-Kuleba, via al colloquio
È iniziato il colloquio, ad Antalya, in Turchia, tra i ministri degli Esteri di Russia e Ucraina, Serghei Lavrov e Dmitry Kuleba. Prima del summit i due ministri hanno avuto degli incontri bilaterali con l'omologo turco Mevlut Cavusoglu.
8.30 "Vogliamo far incontrare Zelensky e Putin"
L'incontro ad Antalya, in Turchia, tra il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov e l'omologo ucraino Dmytro Kuleba dovrebbe aprire la strada a un incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e quello ucraino Volodymr Zelensky. Lo afferma il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, spiegando che "il nostro obiettivo principale è quello di riunire i tre leader", riferendosi anche al presidente turco Recep Tayyip Erdogan
Ore 9.30 Mariupol, il bilancio dell'attacco all'ospedale
Tre vittime nel bombardamento russo dell’ospedale pediatrico di Mariupol: lo ha scritto su Telegram il Comune della città portuale. Il precedente bilancio era di 17 persone ferite. Tra i morti almeno un bambino.
Ore 9.33 Mariupol, le foto delle fosse comuni
Associated Press, rilanciate da LaPresse, ha pubblicato le terribili foto delle fosse comuni a Mariupol. Nelle immagini si vedono uomini, chi in tuta da lavoro e chi con tuta protettiva, costretti a gettare i corpi avvolti in sacchi di plastica nella fossa. Secondo Evgeniy Maloletka, il fotoreportre di AP che ha scattato le immagini, "40 corpi sono arrivati martedì e almeno altri 30 mercoledì". Qui in calce pubblichiamo una delle foto, una testimonianza terrificante ma necessaria per comprendere l'orrore di questa guerra.
Bombardamento ospedale, 17 feriti e 3 morti. Mosca lascia Consiglio d'Europa. Guerra Ucraina-Russia, iniziato faccia a faccia in Turchia. Usa minaccia Cina e avverte: “Putin potrebbe usare armi chimiche”. Redazione su Il Riformista il 10 Marzo 2022.
Nel 15esimo giorno di guerra (10 marzo), le flebili speranze relative alla fine del conflitto in Ucraina sono tutte, o quasi, nel faccia a faccia organizzato dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan che si terrà ad Antalya, tra il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, e l’omologo ucraino, Dmytro Kuleba. All’incontro prenderà parte anche il capo della diplomazia turca, Mevlut Cavusoglu. Dopo i tre negoziati-farsa, che hanno portato a dei corridoi umanitari segnati da bombardamenti e sangue (e la strage di Mariupol tra fosse comuni, ospedale colpito e le fake di Putin), arriva il primo vero vertice diplomatico.
La Russia resta ferma sulle sue posizioni: la sovranità di Mosca sulla Crimea, l’indipendenza delle Repubbliche di Donetsk e Lugansk, nel Donbass, e la neutralità, militare e politica (niente adesione alla Nato), dell’Ucraina. Zelensky si dice pronto “a fare alcuni passi” perché “il mio obiettivo è porre fine alla guerra con la Russia. I compromessi si possono fare, ma non devono essere il tradimento del mio paese”. Anche se poi sottolinea che le mire del Cremlino vanno ben oltre. “Sono sicuro – ha detto – che anche la Polonia è a rischio”, insieme a Moldavia, Georgia e ai Paesi baltici, perché Putin “vuole disintegrare l’Europa, esattamente come l’Ucraina”.
A sostegno dei negoziati anche la Cina, che pero attacca gli Usa: “Sono state le azioni della Nato guidata dagli Stati Uniti che hanno gradualmente spinto fino al conflitto”. La replica: “Se Pechino non rispetta sanzioni alla Russia ci saranno gravi conseguenze”.
00:15 – “EUROPEI NON POTETE DIRE DI NON AVER VISTO” – “Sganciare bombe su un ospedale per bambini e per la maternità è la prova definitiva che ciò che sta accadendo è un genocidio degli ucraini. Europei, non potete dire di non aver visto cosa sta succedendo. Dovete inasprire le sanzioni affinché la Russia non potrà continuare la sua guerra selvaggia”. E’ quanto dichiara il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un video pubblicato su Telegram. Parlando in lingua russa, il leader del paese invaso da Vladimir Putin attacca proprio l’esercito rivale: “Che razza di paese è la Russia se ha paura degli ospedali e delle case di maternità e li distrugge? C’erano dei piccoli nazionalisti lì? Le donne incinte avrebbero sparato missili a Rostov? Qualcuno in quell’ospedale di maternità ha offeso le persone di lingua russa? O stavano de-nazificando l’ospedale?“.
Tornando poi alla lingua ucraina, ha detto: “Europei, ucraini, residenti di Mariupol, dobbiamo unirci nella condanna della Russia per questo crimine che riflette tutto il male che gli invasori ci hanno portato, su tutte le città distrutte… che non avevano mai minacciato la Russia”.
01:20 – USA AVVERTE: “RUSSIA POTREBBE USARE ARMI CHIMICHE” – L’amministrazione Biden ha pubblicamente avvertito che la Russia potrebbe cercare di utilizzare armi chimiche o biologiche in Ucraina. La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha accusato l’Ucraina di gestire laboratori di armi chimiche e biologiche nel suo territorio, sostenuta dagli Usa. La portavoce della Casa Bianca Jen Psaki ha definito l’affermazione della Russia “assurda” e ha detto che potrebbe far parte di un tentativo della Russia di gettare le basi per usare essa stessa tali armi di distruzione di massa contro l’Ucraina. “Questo è tutto un ovvio stratagemma della Russia per cercare di giustificare il suo ulteriore attacco premeditato, non provocato e ingiustificato all’Ucraina”, ha twittato Psaki, “ora che la Russia ha fatto queste false affermazioni, e la Cina ha apparentemente approvato questa propaganda, dovremmo tutti aspettarci che la Russia possa utilizzare armi chimiche o biologiche in Ucraina, o creare un’operazione sotto falsa bandiera”.
2:35 – TELEFONATA BIDEN-ERDOGAN – Il presidente americano Joe Biden avrà un colloquio telefonico con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan per discutere degli ultimi sviluppi della guerra in Ucraina e dell’incontro che avverrà nelle prossime ore ad Antalya tra il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, e l’omologo ucraino, Dmytro Kuleba.
2:50 – USA AVVERTE CINA: GRAVI CONSEGUENZE SE NON RISPETTA SANZIONI RUSSIA – Qualsiasi paese che non rispetti le restrizioni statunitensi sull’esportazione in Russia pagherà un prezzo pesante, inclusa la Cina. Lo ha detto la segretaria al Commercio degli Stati Uniti Gina Raimondo alla Cnn, affermando che l’amministrazione Biden è pronta, ad esempio, a tagliare la Cina fuori dai rifornimenti e dai software americani o europei necessari per produrre semiconduttori. “Perseguiremo qualsiasi azienda, ovunque si trovi, in Cina o altrove, che violi le regole”, ha affermato, “quindi la nostra aspettativa è che la Cina non violi le regole e, se lo farà, ci saranno delle conseguenze”.
03:45 – Eni “ha sospeso la stipula di nuovi contratti relativi all’approvvigionamento di greggio o prodotti petroliferi dalla Russia“. Lo afferma la società. “In ogni caso – spiega – Eni opererà nel pieno rispetto di quanto stabilito dalle istituzioni europee e nazionali”.
07:03 – BOMBE SU DUE OSPEDALI, UNO PEDIATRICO – I caccia russi hanno bombardato due ospedali a Zhytomyr, a ovest di Kiev. Lo rende noto il sindaco di Zhytomyr, spiegando che uno dei due ospedali colpiti è un ospedale pediatrico. Al momento non si hanno notizie di vittime.
07:45 – BOMBE CONTRO EDIFICIO KHARKIV: 4 MORTI, 2 BIMBI – Quattro persone sono morte, tra cui due bambini, dopo che un edificio residenziale vicino alla città di Kharkiv, in Ucraina, è stato bombardato durante la notte dalle forze russe. Lo riporta Bbc citando i servizi di emergenza statali ucraini (Ses) secondo i quali l’attacco è avvenuto nel villaggio di Slobozhanske, nel sud-est del Paese. Secondo quanto riportato, una bambina di cinque anni è rimasta ferita ed è stata portata d’urgenza in ospedale. I soccorritori dovrebbero continuare le operazioni di ricerca oggi per estrarre i corpi dalle macerie. Nel cuore di Kharkiv, poi, un centro commerciale ha preso fuoco a causa dei bombardamenti ma non sono state segnalate vittime.
08:20 – LAVROV-KULEBA: INCONTRO 8:45 ITALIANE – L’incontro tra Serghei Lavrov e Dmytro Kuleba in Turchia è in programma per le 10:45 ora locale (le 8:45 in Italia). Lo ha fatto sapere il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu in un messaggio su Twitter. Anche Cavusoglu parteciperà al vertice. Quest’ultimo ha incontrato l’omologo ucraino Dmytro Kuleba. Lo riportano i media turchi.
08:28 – 14 MILIARDI DA USA A UCRAINA: MANCA OK SENATO – Il CONGRESSO americano ha approvato lo stanziamento di 14 miliardi di dollari in aiuto all’Ucraina. La misura, che ora dovrà passare al Senato, è stata approvata con 414 voti a favore e 17 contrari.
08:45 – ATTACCO OSPEDALE MARIUPOL: 17 FERITI E 3 MORTI – Il bilancio ufficiale dell’attacco di ieri all’ospedale pediatrico e di maternità a Mariupol, da parte dell’esercito russo, è di 17 persone ferite, tra cui donne, bambini e medici, e tre persone morte, tra cui una bambina.
08:55 – UCRAINA APRE 7 CORRIDOI: NON BOMBARDATE – L’Ucraina ha aperto sette corridoi umanitari, tra cui uno da Mariupol, per l’evacuazione dei civili. Lo ha reso noto la vice premier Iryna Vereshchuk, spiegando che i corridoi saranno aperti dalle 9 di questa mattina ora ucraina fino alle 21 di questa sera. Vereshchuk ha chiesto alle forze russe di non sparare.
09:02 – RUSSIA LASCIA CONSIGLIO D’EUROPA – “Gli Stati membri dell’UE e della Nato, che sono ostili nei confronti della Russia, stanno abusando della loro maggioranza assoluta nel Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa”, ha affermato il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov che ha poi annunciato: “La Russia non prenderà parte ai tentativi della Nato e dell’UE, che segue obbedientemente i suoi passi, di trasformare la più antica organizzazione europea in un altro luogo in cui vengono ripetuti mantra della supremazia occidentale e del narcisismo. Lasciate che si godano la reciproca compagnia senza la Russia”.
09:20 – MARIUPOL, RUSSIA “CONTROLLA DIVERSI QUARTIERI” – Diversi quartieri di Mariupol, nel sud-est dell’Ucraina, sono passati sotto il controllo russo. Lo ha detto oggi il ministero della Difesa di Mosca. “L’operazione per liberare la città di Mariupol dai nazionalisti è andata avanti. Le unità della milizia popolare della Repubblica di Donetsk hanno preso il controllo dei quartieri di Azovsky, Naidenivka, Lyapyne e Vynohradar e si sono avvicinati all’impianto Azovstal”, ha detto il portavoce del ministero, Igor Konashenkov, citato dall’agenzia di stampa Interfax.
09:30 – INCONTRO LAVROV-KULEBA – E’ iniziato il faccia a faccia tra i due ministri degli Esteri. L’incontro si svolge nell’hotel Regnum Carya di Antalya e vi partecipa anche il capo della diplomazia di Ankara Mevlut Cavusoglu, riferisce l’agenzia Anadolu. Dopo il vertice, secondo fonti del ministero degli esteri turco, sono previste conferenze stampa separate da parte di Kuleba e Lavrov.
Estratto dell’articolo di Salvatore Cannavò per il “Fatto quotidiano” il 9 marzo 2022.
[…] Lucio Caracciolo, direttore di Limes, il decano degli analisti internazionali, pensa che Mosca sia a un passaggio chiave. E pensa anche che tra le ragioni della guerra ci siano i calcoli sbagliati di Vladimir Putin, un errore iniziale che ha influenzato il corso successivo della campagna.
[…] Dalle immagini delle colonne di carri a nord di Kiev si vede un esercito russo in attesa. Perché questa lentezza?
I russi hanno sbagliato due cose di fondo: la prima è che pensavano ci fosse un uomo a Kiev che potesse "invitarli" in Ucraina, idea abbastanza improbabile, ma coltivata. La seconda è che gli ucraini li avrebbero accolti in modo più positivo. Tutto questo complica l'equazione di Putin.
[…] E cosa pensa dell'invio delle armi?
Occorre ricordare che prima della guerra, Usa, Gb, Turchia avevano già armato e addestrato l'esercito ucraino. Abbiamo visto le immagini degli addestratori partiti poco prima dello scoppio della guerra. È sempre esistita una connessione effettiva tra i Paesi Nato e l'Ucraina. E del resto è stato questo uno degli elementi che ha indotto Putin a una guerra destinata a finire in modo tragico per la Russia.
Era evitabile questa guerra?
Nessuno aveva messo in conto che Putin la scatenasse la guerra e non c'è una ragione sufficientemente potente per la Russia per attaccare come ha fatto il 24 febbraio. La neutralizzazione ucraina era stata già raggiunta, gli Usa erano disposti ad ascoltare, la Nato aveva evidenziato le sue divisioni.
Perché allora muovere guerra?
Credo per errore, a volte nelle guerre succede. Si attende un risultato che non verrà.
(ANSA il 9 marzo 2022) - Le difese aeree ucraine hanno "ottenuto un notevole successo contro i moderni aerei da combattimento russi": lo ha twittato oggi il ministero della Difesa britannico. Nel suo ultimo aggiornamento dell'intelligence sull'invasione dell'Ucraina, il ministero sostiene che Kiev ha "probabilmente" impedito alle forze russe di "raggiungere qualsiasi grado di controllo dei cieli".
"I combattimenti a nordovest di Kiev continuano, con le forze russe che non riescono a fare passi avanti significativi", ha aggiunto il ministero. In un aggiornamento separato pubblicato sempre oggi, il ministero ha avvertito che le città di Kharkiv, Chernihiv, Sumy e Mariupol rimangono "circondate dalle forze russe e continuano a subire pesanti bombardamenti russi".
Da “il Giornale” il 9 marzo 2022.
Un'altra perdita importante per l'Esercito di Vladimir Putin. Il servizio di intelligence del ministero della Difesa di Kiev ha annunciato l'uccisione nei combattimenti vicino Kharkiv, la seconda città più grande dell'Ucraina, del generale russo Vitaly Gerasimov, capo di stato maggiore della 41ma armata. Il veterano, 45 anni, aveva partecipato alla seconda guerra in Cecenia, alle operazioni militari in Siria e all'annessione della Crimea nel 2014, dove era stato decorato per la «conquista».
La notizia è stata rilanciata da numerosi social ucraini, compreso il Kyiv Independent su un tweet, e anche dal Guardian, ma non è stata confermata da fonti indipendenti. Ma se fosse vera si tratterebbe del secondo generale ucciso in una settimana dopo Andrei Sukhovetsky, vicecomandante delle operazioni. Episodio confermato dagli stessi media russi, che invece al momento tacciono sulla sorte di Gerasimov. Assieme a lui sarebbero stati uccisi altri alti ufficiali. L'agenzia di giornalismo investigativo Bellingcat ha reso noto di aver avuto conferma della morte del generale da una fonte russa.
Secondo la direzione principale dell'intelligence del ministero della Difesa, che ha dato la notizia, sarebbero stati anche intercettati spezzoni di conversazione in cui la morte di Gerasimov viene confermata dal servizio di sicurezza russo, Fsb. L'uccisione del generale avrebbe infatti evidenziato il fallimento di Mosca nel garantirsi comunicazioni «sicure».
L'ultima conferma dell'impreparazione delle truppe russe secondo quanto riportato da fonti di intelligence di Kiev - sarebbe proprio nella conversazione «aperta» fra due membri dell'Fsb, «ascoltati» mentre parlano della morte del generale Gerasimov, ucciso nei pressi di Kharkiv.
Estratto dell'articolo di Gianluca Di Feo per “la Repubblica” il 9 marzo 2022.
I generali russi non si fermano e mandano le loro truppe all'attacco in tutte le direzioni, da Kiev al Mar Nero. Sul campo si vedono altri soldati e altri mezzi gettati nella mischia per sfondare le difese ucraine: sembrano unità nuove, che forse hanno rimpiazzato quelle provate dai combattimenti.
Ovunque l'avanzata segna piccoli passi avanti, sostenuti dai massicci bombardamenti aerei sulle città assediate. Ma questi successi rischiano di essere effimeri, perché la resistenza colpisce alle spalle delle avanguardie e infligge danni spaventosi all'esercito di Mosca.
(…) I missili terra-aria Stinger e quelli anti-tank Javelin stanno diventando i protagonisti del conflitto: impediscono agli elicotteri russi gli interventi ravvicinati e fanno strage dei cingolati. Una stima neutrale sostiene che siano già stati distrutti 900 mezzi, tra camion e veicoli corazzati, e il Pentagono ritiene che sia andato in fiamme il 5 per cento dell'arsenale schierato da Mosca in Ucraina.
Un bilancio destinato ad aggravarsi perché stanno venendo distribuiti i 17 mila razzi controcarro forniti finora dai Paesi occidentali: il loro arrivo al fronte rende sempre più forte la resistenza e può aumentare esponenzialmente i caduti. Ogni volontario e ogni recluta con quelle armi diventano capaci di sbaragliare un semovente.
(...) Sulla carta, la Russia è superiore ma soldati e ufficiali cominciano a chiedersi perché invece dell'operazione di pace annunciata da Putin sono finiti in un massacro. Mentre la determinazione degli ucraini continua a crescere. E il peso della strage inizia a farsi insostenibile per il Cremlino, che rischia di esaurire le risorse della sua armata. Le aperture verso tregue e negoziati di queste ore nascono anche dalla realtà sul terreno, dove le soluzioni militari paiono sempre più remote.
(...) La strategia è quella sovietica: circondare i contingenti nemici, tagliando i rifornimenti, poi andare all'attacco diretto sotto la copertura di aerei e cannoni. Ci stanno provando in tutto il territorio a est del fiume Dnepr, senza prenderne il controllo. Sul fronte del Mare Nero l'offensiva sta assumendo una direttrice che sembra confermare l'obiettivo di unire la Crimea alla Transnistria, l'enclave filorussa in Moldavia: Odessa si ritroverebbe chiusa in una sacca, sotto il tiro della flotta di Mosca.
Un'altra avanzata procede lungo le rive del Dnepr verso nord: marcia su un'altra grande centrale elettrica e in prospettiva verso Dnipro, la terza città del Paese. A Mariupol, sul Mare di Azov, i combattimenti non si fermano: i legionari neri della brigata Azov si confrontano casa per casa con i marines russi. Per la prima volta, nelle zone occupate sono stati fotografati i rastrellamenti di "esponenti nazionalisti", prelevati di notte dai miliziani agli ordini del Cremlino: l'inizio della pulizia etnica.
La battaglia più sanguinosa è quella per la capitale. I russi sono terrorizzati dalle imboscate e sparano su tutto quello che incontrano. Ieri il paesone di Makariv è stato devastato dai tiri reciproci di razzi, poi i tank sono penetrati tra i condomini e hanno sbarrato l'autostrada per la Polonia: un tentativo di fermare il flusso di nuove armi. La pressione ormai avviene su tre lati, con un accumulo di parà e mezzi corazzati: si calcola che 18 gruppi tattici mobili stiano combattendo alle porte di Kiev. La difesa reagisce con ogni strumento e usa con abilità i droni: sia quelli TB2 forniti dalla Turchia, che sfuggono ai radar e lanciano missili con precisione; sia quelli commerciali, sfruttati per dirigere il fuoco dei cannoni. In mezzo a questi scontri ci sono decine di migliaia di donne, bambini e anziani senza un rifugio sicuro.
Cittadini senza acqua, luce e gas: "Fanno sciogliere la neve per bere". Fosse comuni e bombe contro bimbi e donne incinte, la strage di Mariupol che Putin nega: “In ospedale solo esercito ucraino”. Ciro Cuozzo su Il Riformista il 10 Marzo 2022.
Bombardare un ospedale pediatrico e che ospita anche donne prossime al parto per poi giustificarsi dicendo che all’interno c’erano solo militari ucraini. E’ l’ultima fake lanciata dalla Russia di Vladimir Putin che continua a seminare sangue e vittime innocenti dal 24 febbraio scorso, giorno dell’invasione dell’Ucraina.
La città portuale di Mariupol è in ginocchio. Sono centinaia le vittime civili, secondo il sindaco aggiunto Serhyi Orlov almeno “1.207 pacifici residenti di Mariupol” sono stati uccisi in nove giorni, ovvero da quando la Russia ha iniziato ad attaccare la città che affaccia sul mar d’Azov. Solo nelle ultime 24 ore ben 47 vittime sono state sepolte in una fossa comune ha spiegato il sindaco perché “gli obitori sono pieni e non sappiamo dove seppellire tute queste vittime”. Da giorni, inoltre, i cittadini sono senza acqua, senza riscaldamento, senza elettricità, senza gas e con scorte di cibo in esaurimento. “Fanno sciogliere la neve per bere” ha sottolineato il primo cittadino.
Due giorni fa “per la prima volta dai tempi della seconda guerra mondiale, un bambino è morto disidratato” aveva denunciato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Nelle scorse ore invece i russi hanno bombardato l’ospedale per bambini e per la maternità provocando tre morti (tra cui una bambina) e 17 persone ferite tra donne, sanitari e minori.
Un azione ingiustificabile. “Sganciare bombe su un ospedale per bambini e per la maternità è la prova definitiva che ciò che sta accadendo è un genocidio degli ucraini. Europei, non potete dire di non aver visto cosa sta succedendo. Dovete inasprire le sanzioni affinché la Russia non potrà continuare la sua guerra selvaggia”. Parole pronunciate da Zelensky in un video pubblicato su Telegram. Parlando in lingua russa, il leader del paese invaso da Vladimir Putin attacca proprio l’esercito rivale: “Che razza di paese è la Russia se ha paura degli ospedali e delle case di maternità e li distrugge? C’erano dei piccoli nazionalisti lì? Le donne incinte avrebbero sparato missili a Rostov? Qualcuno in quell’ospedale di maternità ha offeso le persone di lingua russa? O stavano de-nazificando l’ospedale?“.
Tornando poi alla lingua ucraina, ha detto: “Europei, ucraini, residenti di Mariupol, dobbiamo unirci nella condanna della Russia per questo crimine che riflette tutto il male che gli invasori ci hanno portato, su tutte le città distrutte… che non avevano mai minacciato la Russia”.
Nonostante i video girati che mostravano la presenza di pazienti e personale sanitario, Mosca fornisce la sua versione sul bombardamento contro l’ospedale pediatrico e di maternità di Mariupol. Secondo la portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova l’Ucraina avrebbe insediato posizioni di combattimento all’interno dello stesso ospedale. Secondo quanto riiferisce la Cnn online, Zakharova ha fatto sapere che “a Mariupol, i battaglioni nazionali ucraini, dopo aver espulso il personale e i pazienti dall’ospedale vi hanno stabilito posizioni di combattimento“. Zakharova ha inoltre affermato che ci sono “numerosi video che confutano i falsi ucraini, confermando che i crimini di Kiev contro i suoi cittadini sono abbondantemente di dominio pubblico”.
Ciro Cuozzo. Giornalista professionista, nato a Napoli il 28 luglio 1987, ho iniziato a scrivere di sport prima di passare, dal 2015, a occuparmi principalmente di cronaca. Laureato in Scienze della Comunicazione al Suor Orsola Benincasa, ho frequentato la scuola di giornalismo e, nel frattempo, collaborato con diverse testate. Dopo le esperienze a Sky Sport e Mediaset, sono passato a Retenews24 e poi a VocediNapoli.it. Dall'ottobre del 2019 collaboro con la redazione del Riformista.
Dove si trova Putin? Il mistero sugli spostamenti: al Cremlino o in un bunker? Fabrizio Dragosei su Il Corriere della Sera il 10 Marzo 2022.
Il presidente russo ha trascorso la pandemia in isolamento: ora le foto ufficiali alimentano le voci di incontri fasulli. La rete delle residenze e il rifugio di Stalin.
È possibile che dopo aver vissuto la pandemia in quasi totale isolamento, il prudentissimo presidente russo incontri poi a distanza ravvicinata hostess, ministri e altri visitatori?
La domanda, che ha un fondo di ragionevolezza, ha scatenato una serie di voci e di teorie che vedrebbero Vladimir Putin nascosto in un bunker da qualche parte. Con sue immagini olografiche utilizzate in incontri fasulli o, meglio, fake usando la parola ora tanto di moda in Russia.
Quindi niente lavoro al Cremlino o nella residenza presidenziale di Novo-Ogaryovo alle porte di Mosca, ma vita isolata, magari nel vecchio bunker di Stalin a Samara o in uno nuovissimo a Yamantau, sugli Urali. E questo pure per sfuggire a eventuali attentati che, certamente, non dispiacerebbero agli ucraini o alla Casa Bianca. In realtà, da sempre gli spostamenti del capo del Cremlino sono tenuti gelosamente segreti dagli uomini dell’Fso, il servizio di sicurezza presidenziale.
Quando il suo convoglio di auto attraversa Mosca, le strade vengono svuotate con largo anticipo e la sua auto blindata, l’Aurus Senat lunga sei metri e sessanta e con un motore Porsche V8, sfreccia a 140 all’ora per evitare eventuali missili terra-terra. Nel palazzo senatoriale del Cremlino c’è la residenza ufficiale del presidente della Federazione Russa (per primo ci abitò Lenin) ma Putin la usa poco. Vive abitualmente a Novo-Ogaryovo, a 15 chilometri dalla capitale. E poi si sposta molto. A Sochi sul Mar Nero, quasi sempre nella residenza Bocharov Ruchej protetta sempre da una motovedetta ferma al largo e da sommozzatori. A volte Putin opta per la residenza Rus di Zavidovo, nella regione di Tver, sempre vicino Mosca, che era la villa preferita dal suo predecessore Boris Eltsin e prima ancora dal segretario generale del Pcus Brezhnev. A Zavidovo è stato anche Berlusconi immortalato assieme al suo ospite; entrambi indossavano il colbacco con i copriorecchie abbassati.
Vicino al Volga c’è la tenuta di Valdaj dove regolarmente Putin riceveva ospiti internazionali. A San Pietroburgo a volte viene usato il palazzo Konstantinovskij che si affaccia sul golfo di Finlandia. Pure nella Crimea annessa nel 2014 c’è una storica dacia di Stato a Oreanda, dove andava Brezhnev negli anni Settanta. Ci sono poi residenze non ufficiali che più volte sono state attribuite a Putin. Il palazzo di Gelendzhik, sempre sul Mar Nero, che ha richiesto anni di lavori. Quello di Shujskaya Chupa in Karelia, dove Putin sarebbe stato una sola volta.
Infine i bunker: quello di Stalin costruito durante la Seconda guerra mondiale e quello sugli Urali. Un’altra costruzione a prova di bomba atomica sarebbe stata realizzata nell’Altaj, al confine con la Mongolia. Ovunque si sposti, il presidente russo è sempre accompagnato da due militari con la cosiddetta valigetta nucleare. Si tratta di un computer con i codici di lancio dei missili basati nei silos a terra, sui sottomarini e sui bombardieri strategici. I due uomini sono sempre ufficiali di Marina perché la loro divisa nera non si confonde con quella di tutti gli alti gradi delle Forze Armate che normalmente sono vicini al presidente.
La situazione militare in Ucraina: perché Mosca non è riuscita a imporre la superiorità aerea? Andrea Marinelli e Guido Olimpio su Il Corriere della Sera il 9 Marzo 2022.
Guerra in Ucraina, perché Mosca non è riuscita a imporre la superiorità aerea? L’attività modesta nei cieli da parte dei russi ha permesso ai caccia e ai droni di fabbricazione turca in mano agli ucraini di colpire i concentramenti di truppe. Molti i velivoli abbattuti. Ma lo Stato Maggiore sta aggiustando il tiro.
Il direttore della Cia, William Burns, ha dichiarato davanti al Congresso: «Putin pensava di finire tutto in due giorni». Può essere l’analisi corretta, ma anche un modo per enfatizzare i problemi — iniziali — incontrati nell’operazione speciale. Così l’ha definita il leader, quasi che i soldati fossero dei poliziotti mandati ad arrestare Zelensky. Ora, però, che il Cremlino spinge il suo rullo, a Washington sono stati molto chiari sul non sottovalutare lo strapotere di Mosca.
Meno chiaro il perché la Russia, dopo due settimane, non sia riuscita ad acquisire la superiorità aerea. Gli inglesi lo hanno ribadito spesso nei comunicati quotidiani, quasi a irridere lo zar. Gli americani, più prudenti, hanno avvisato che tutto può cambiare in modo rapido, che lo Stato Maggiore russo sta aggiustando il tiro. È stata infatti segnalata la presenza di un maggior numero di velivoli in Bielorussia, così come una possibile mobilitazione di risorse per recuperare terreno.
L’attività modesta nei cieli da parte dei russi ha permesso ai caccia e soprattutto ai droni Tb2 di fabbricazione turca in mano agli ucraini di colpire i concentramenti di truppe. La presenza ridotta di elicotteri d’attacco ha reso poi meno rischiose le missioni dei nuclei di resistenti. I commandos e i riservisti hanno potuto ingaggiare i carri armati e veicoli della logistica per poi riguadagnare posizioni di sicurezza.
Per queste condizioni di «favore», gli ucraini hanno abbattuto numerosi velivoli nemici: il ministero della Difesa di Kiev sostiene di aver distrutto 48 aerei e 80 elicotteri. Sono numeri molto alti e non verificabili, gonfiati dalla propaganda, ma analisti britannici hanno trovato conferma di almeno 20 fra jet ed elicotteri colpiti. Aerei a parte, il Pentagono segnala che i russi potrebbero aver perso fra il 4 e il 10 per cento dei mezzi dispiegati. La presenza di batterie missilistiche — S300, Buk, Osa, Tor — ha costretto i piloti russi a quote più basse e questo li ha esposti al lancio dei missili portatili tipo Stinger (insieme agli Strela), che si sparano a spalla e che si rivelarono insidiosi nelle mani dei mujaheedin già durante la campagna sovietica in Afghanistan: all’epoca riuscirono ad abbattere oltre 300 elicotteri e 100 jet di Mosca.
Gli esperti hanno fornito molte interpretazioni, ognuno ha offerto un tassello, però ne manca sempre uno a completare il mosaico. Questi alcuni aspetti citati, non definitivi.
1) Scarsa preparazione a condurre attività massicce, con un alto numero di mezzi. In Siria, per esempio, hanno sempre agito con team ridotti.
2) Poca integrazione terra-aria, ossia un coordinamento non elevato.
3) Dotazione ridotta di bombe di precisione (fino ad un certo punto).
4) Addestramento minore degli equipaggi rispetto ai loro colleghi della Nato.
5) Timori di fuoco amico, ossia di sparare sui propri aerei. È avvenuto durante il conflitto in Georgia nel 2008, c’è stato un episodio clamoroso nel teatro siriano con la distruzione di un ricognitore «elettronico» nel mezzo di un raid israeliano. Tuttavia può accadere.
6) Lo Stato Maggiore, nella prima fase di guerra, ha sferrato incursioni limitate contro radar, piste, batterie e dunque non ha decapitato il dispositivo avversario. Pensava che non fosse necessario? Una falla clamorosa nella pianificazione? Secondo alcune fonti di intelligence, l’esercito ucraino ha saputo disperdere i propri equipaggiamenti, rendendoli difficili da identificare: per questo la difesa antiaerea di Kiev è rimasta attiva.
È bene ricordare che siamo ancora nella fase uno del conflitto. I generali hanno riorganizzato le fila per uscire dal pantano — in senso reale — e adesso si preparano ad incalzare ulteriormente gli avversari via terra con tutto il potenziale a disposizione. Gli analisti sono convinti che la stessa dinamica l’avremo nello spazio aereo. Vi sono stati infatti bombardamenti nella parte ovest dell’Ucraina — la retrovia più importante per la resistenza, da dove arrivano le armi occidentali — e sono apparsi aerei radar in uno scalo bielorusso: una componente fondamentale per coordinare un alto numero di velivoli. Movimenti spiati dagli esperti che hanno accesso a immagini satellitari e soprattutto dal grande apparato di sorveglianza che la Nato ha creato da settimane lungo tutta la linea di confine, dalla punta estrema dell’Europa fino al Mar Nero.
Ucraina, il rischio calcolato (male) di Putin. Emanuel Pietrobon su Inside Over il 9 marzo 2022.
Vladimir Putin avrebbe vinto la battaglia per l’Ucraina soltanto in un modo: non invadendo. Il suo interlocutore in Europa, Emmanuel Macron, era riuscito a far ripartire il formato Normandia e, soprattutto, stava popolarizzando l’idea della finlandizzazione dell’Ucraina. Fatti tutt’altro che irrilevanti. Era necessario, in sintesi, soltanto dell’altro tempo. Ed era necessario, soprattutto, che l’Unione Europea togliesse il fascicolo Ucraina dalle mani degli Stati Uniti.
In Ucraina, il 24 febbraio, ha vinto l’amministrazione Biden. E ha vinto perché, come avevamo pronosticato all’apertura delle ostilità, aveva già predisposto un piano d’azione nel caso in cui Putin fosse caduto in quel tranello costituito dalla strategia dell’intransigenza: nessuna negoziazione, nessun compromesso. Caduta nella tagliola, e (al momento) priva di una via di uscita, la Russia sta peggiorando la propria posizione portando avanti una narrativa debole, quella della ricerca dell’Ucraina di armi di distruzioni di massa, che convince poco e ricorda molto la famigerata linea comunicativa dell’amministrazione Bush ai tempi della guerra in Iraq.
Vittoria tattica, sconfitta strategica
È la strategia dell’intransigenza di Biden che ha reso possibile che l’opzione più remota, cioè lo strumento militare, assumesse poco a poco maggiore plausibilità, di pari passo con lo stallo controllato delle trattative, sino a diventare inevitabile. Putin non aveva capito che il continuo ammassamento di truppe e armamenti lungo i confini ucraini si sarebbe rivelato un’arma a doppio taglio e così è stato. A un certo punto, superata una data soglia e non avendo ottenuto nulla da Biden, ritirarsi era diventato semplicemente impossibile. Le implicazioni per la credibilità e il potere negoziale del Cremlino sarebbero state enormi. Ed eliminati i diplomatici, è stata data carta bianca ai falchi.
Oggi, mentre la tesi del tranello di Biden prende forma e trova crescente riscontro nei fatti – spegnimento del Nord Stream 2, ricompattamento della Comunità euroatlantica attorno a Washington, fine del partito della distensione, abbandono dell’autonomia strategica, disaccoppiamento delle due Europe, dialogo con Iran e Venezuela –, un altro nostro pronostico va avverandosi: quella di Putin rischia di rivelarsi una vittoria tattica seguita da una sconfitta strategica. E non per la questione sanzioni, che, anzi, danneggeranno più l’Unione Europea della Russia, determinando una maggiore dipendenza dagli Stati Uniti della prima e catalizzando l’agenda autarchica della seconda.
Le ragioni della possibile sconfitta strategica che va profilandosi all’orizzonte sono varie e hanno a che fare con il consenso interno, con i sentimenti dello spazio postsovietico e con la credibilità del Cremlino nel dopoguerra.
Per quanto riguarda il primo, il malcontento domestico verso il Cremlino, non si fermano le proteste pacifiste esplose a macchia d’olio in tutta la Federazione – più di quattromila arresti dal 24 febbraio al 7 marzo – e si avvertono segni di rottura nella cerchia del potere a causa delle dissonanze tra diplomatici e falchi, delle sanzioni e delle cacce ai conti correnti degli oligarchi. La profondità delle implicazioni del fattore consenso si dispiegherà con il tempo, gradatamente, con una possibile esplosione in concomitanza delle elezioni del 2024.
I sentimenti dello spazio postsovietico, dove la russofobia è sempre stata tangibile sia nel basso sia nell’alto, stanno conducendo a vaste mobilitazioni contro il Cremlino da Tbilisi ad Almaty, mentre i governi di Georgia e Moldavia hanno inoltrato ufficialmente e intelligentemente la candidatura all’Unione Europea – intelligentemente perché la richiesta di adesione all’Alleanza Atlantica significherebbe guerra.
La questione della credibilità
Il Cremlino, a metà febbraio, era ad un bivio: le trattative su sfere di influenza, status dell’Ucraina e architettura securitaria europea non avevano prodotto risultati e la ritirata di quell’impressionante forza schierata a scopo negoziale avrebbe avuto conseguenze negative in casa e all’estero, con la Russia associata alla debolezza e all’inabilità di mercanteggiare con gli Stati Uniti.
Invadere, similmente, avrebbe comportato un’altra marea di rischi – come si è visto – e il Cremlino, per giustificare tale decisione, abbisognava di motivi credibili. Il punto è che quei motivi sono stati trovati soltanto in parte ed è stata peraltro adottata una strategia comunicativa in stile Bush – che difficilmente funzionerà, perlomeno a Occidente.
Il Cremlino ha criticato tanto a lungo la Casa Bianca da averne assorbito la forma mentis. Emulatore inconsapevole. Le masse non hanno memoria storica, perciò sono manipolabili, ma ciò vale più che altro nel medio e lungo periodo. E la memoria dell’avventura americana nell’Iraq di Saddam Hussein è ancora fresca: in Europa come nel resto del mondo.
Le accuse di Putin a Volodymyr Zelenskij ricordano tristemente quelle di George Bush Jr a Saddam: questa è la ragione principale alla base della diffidenza generale e della carenza di consenso, specialmente tra i russi, verso quella che il Cremlino ha definito un’operazione speciale per denazificare e demilitarizzare l’Ucraina.
Regge il movente dell’allargamento ad est dell’Alleanza Atlantica – in quanto obiettivo e incontestabile. Regge l’addebito di genocidio, perché la guerra nel Donbas ha fatto circa tredicimila morti, ma solo parzialmente: il conflitto tra Donetsk e Lugansk ha ucciso sia ucraini sia russi e manca ogni elemento o indizio utile ad indicare l’esistenza di un piano di eliminazione sistematica dei russi d’Ucraina. Ma non reggono le accuse di nazismo – l’influenza dell’estrema destra a livello governativo è pressoché inesistente, come mostrato dal fatto che Settore Destro non ha neanche un deputato alla Rada, e la classe dirigente persegue una politica laica e pluralistica, come palesato dall’attenzione ai tatari – e di presunto possesso di armi di distruzione di massa.
Ucraina 2022 come Iraq 2003
L’Ucraina ha effettivamente agitato la carta della corsa al nucleare – il primo a parlarne fu Pavlo Rizanenko nel 2014 –, e recentemente sia Zelenskij sia l’ambasciatore ucraino in Germania, Andriy Melnyk, avevano spiegato che il persistere dell’incertezza e della conflittualità con la Russia avrebbe potuto spianare la strada a un dibattito sulla revisione del Memorandum di Budapest, ma esiste una differenza di sostanza tra una dichiarazione e un fatto.
L’Ucraina non aveva e non ha né le infrastrutture né i mezzi per dotarsi di armi nucleari, delle quali si è disfatta nell’immediato post-indipendenza, non possedendo né centri di arricchimento dell’uranio né luoghi di lavorazione del combustibile nucleare. E un eventuale armamento sarebbe comunque durato anni, se non decenni – Iran e Corea del Nord insegnano –, incontrando l’ostilità primariamente dell’Unione Europea.
I bombardamenti di inizio marzo su alcune strutture militari, ritenute dal Cremlino dei “bio-laboratori” americani sul territorio ucraino adibiti allo sviluppo di armi biologiche e batteriologiche, non provano che al loro interno si stessero manifatturando armi di distruzione di massa. I bombardamenti servono a sostenere la narrazione. Una narrazione debole, comunque, dato che tali bio-laboratori esperiscono comprovate ricerche civili, più nello specifico di natura antiepidemica e antipandemica, e la loro esistenza, siccome si trovano anche in “nazioni amiche” come Azerbaigian e Kazakistan, non ha mai rappresentato un problema per la Russia.
Le conseguenze nel lungo termine
Il ritorno di fiamma della strategia comunicativa alla Bush rischia di cagionare un’ustione di terzo grado al volto del Cremlino, che, perlomeno in Occidente – ma anche altrove –, sperimenterà una tremenda perdita di affidabilità e credibilità. Prima perché ha a lungo negato i preparativi di invasione – per poi invadere. E dopo per i pretesti utilizzati per giustificare la guerra – quasi una presa in giro, un riciclo della fialetta di antrace di Colin Powell che per diciannove anni è stata tra le migliori armi del repertorio narrativo russo – e per lo stesso modo in cui è stata condotta, tra minacce nucleari e di mondializzazione delle ostilità.
Putin potrà anche ottenere la ri-satellizzazione parziale dell’Ucraina, la sua finlandizzazione o la sua balcanizzazione, girando le sanzioni a vantaggio dell’economia di resistenza russa nel medio e lungo termine – e accelerando la costruzione di una “globalizzazione a più corsie” –, ma ha sbagliato i calcoli nella maniera in cui non ha preso in considerazione le ripercussioni della guerra nell’Unione Europea – che da ora in avanti sarà significativamente più dipendente dagli Stati Uniti –, ha sottovalutato l’impatto del conflitto in casa e nello spazio postsovietico – le masse protestano nelle piazze, ma arriverà anche il turno dei politici – e non ha intuito le ricadute negative per la transizione multipolare.
Se fino a ieri tirannide, oppressione e ingiustizia venivano associate all’unipolarismo, la guerra in Ucraina ha cambiato tutto. Dal 24.2.22 non è più possibile continuare a promuovere l’immagine di un ordine a più polarità come maggiormente giusto, sicuro e rispettoso dell’autodeterminazione dei popoli. La transizione multipolare avrà luogo, perché semplicemente inevitabile – la mutevolezza è codificata nel dna della storia –, ma sarà accolta più con disincanto che con euforia. E la Russia dovrà faticare per togliersi di dosso l’odore dell’imperialismo. Mentre per quanto riguarda l’eurasismo, il sogno di un’Europa autonoma dagli Stati Uniti ed estesa da Lisbona a Vladivostok, questo è certo: è morto in Ucraina la notte del 24.2.22. E morto resterà per almeno una o due generazioni.
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Ucraina - Russia, news di oggi sulla guerra: bombardamento a Dnipro, asilo colpito. di Lorenzo Cremonesi, Marco Imarisio, Andrea Nicastro, Marta Serafini, Paolo Foschi su Il Corriere della Sera l'11 marzo 2022.
Le ultime notizie in tempo reale. Sale il numero delle vittime civili. Il sindaco di Mariupol: raccolti dalle strade 1200 cadaveri. Il rischio di uso delle armi chimiche. La colonna dei carri armati lunga 80 km si sparpaglia intorno a Kiev.
• La guerra tra Russia e Ucraina è al sedicesimo giorno. Continuano i combattimenti e cresce il numero delle vittime civili: l’Onu ne conta 549. Kiev svuotata per metà: chi rimane organizza la guerriglia.
• Il vertice di Antalya in Turchia tra il ministro degli esteri russo Lavrov e l’omologo Kulev non ha dato risultati. Macron, che con Scholz ha riparlato con Putin, è pessimista: «Non vedo soluzioni a breve».
• Il vicesindaco di Mariupol ha detto che nelle strade della città sono stati recuperati oltre 1200 cadaveri.
• Usa e Gb avvertono che la Russia potrebbe usare armi chimiche in Ucraina.
• L’economia russa continua ad essere colpita duramente dalle sanzioni occidentali: Mosca potrebbe andare in default.
• Venerdì mattina si apriranno altri corridoi umanitari: ma i convogli che lasceranno la città dovranno fornire prima i dati di mezzi e conducenti.
Ore 0.00- Disney sospende attività in Russia
Anche la Disney si è unita al gran numero di società che hanno deciso di sospendere le attività in Russia dopo l’invasione dell’Ucraina due settimane fa. Nessuna iniziativa verrà invece presa nei confronti dei dipendenti, ha aggiunto il gruppo di intrattenimento fondato da Walt Disney, che nei giorni scorsi aveva già decretato lo stop alla diffusione di film per il cinema nella Federazione.
Ore 0.03 -Intelligence Gb, resistenza Kiev rallenta l’avanzata russa
«A causa della forte resistenza ucraina, le forze russe stanno impegnando un numero maggiore di forze schierate per accerchiare le città chiave. Ciò ridurrà il numero di forze disponibili per continuare la loro avanzata e la rallenterà ulteriormente». Così l’ultimo aggiornamento di intelligence del ministero della Difesa britannico.
Ore 0.05- Kiev, colpito istituto di ricerca nucleare a Kharkiv
Le forze russe hanno bombardato un istituto di ricerca nucleare a Kharkiv, la seconda città più grande dell’Ucraina. Lo ha affermato Anton Gerashchenko, consigliere del ministero dell’Interno ucraino. È stato colpito un edificio in cui sono presenti apparecchiature che potrebbero rilasciare radiazioni se venissero danneggiate, ha detto Gerashchenko. Secondo l’ufficio del presidente, non c’è stato alcun cambiamento nelle radiazioni. Il bombardamento ha provocato un incendio, ma i vigili del fuoco sono riusciti a spegnerlo.
Ore 0.18 - Zelensky: stiamo affrontando uno stato terrorista
«Il mondo deve sapere. Noi tutti stiamo affrontando uno stato terrorista»: è l’atto di accusa contro Mosca del presidente ucraino Volodymyr Zelensky nell’ultimo video divulgato sui social in cui parla della disperata situazione di Mariupol. «Qualunque cosa succeda cercheremo di assicurare tutti gli aiuti umanitari di cui la gente di Mariupol ha bisogno», afferma Zelensky, che lancia ancora una volta un appello all’Europa: «I popoli europei sono per l’adesione, i politici si adeguino». Il presidente ucraino ha anche annunciato di aver incaricato il governo di creare uno speciale programma statale dedicato alla ricostruzione di ogni città colpita dall’invasione russa. «Dopo la guerra, dopo la nostra vittoria, noi ricostruiremo tutto ciò che è stato distrutto. Molto velocemente e con una qualità molto elevata», ha detto Zelensky, come riporta la Cnn.
Ore 0.38 - La Russia ha chiesto una riunione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu
La richiesta per discutere le «attività biologiche militari americane in Ucraina». Lo afferma Dmitry Polyanskiy, della missione permanente russa all’Onu.
Ore 0.40 - Facebook allenta le regole per permettere espressioni violente contro «invasori russi»
Facebook allenta le sue regole e consente agli amici in alcuni Paesi di parlare e di incitare la violenza contro gli «invasori russi». Lo annunciano i responsabili del social media. «In seguito all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia consentiremo in via temporanea alcune forme di espressione politica che altrimenti violerebbero le nostre politiche», afferma Facebook, precisando che fra le espressioni consentite c’è la «morte degli invasori russi», ma anche quella del presidente Vladimir Putin e del presidente bielorusso Alexander Lukashenko.
Ore 0.55 - Zelensky: i russi attaccano i corridoi umanitari di Mariupol e Volnovakha
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha accusato l’esercito russo di impedire l’evacuazione dei civili dalle città assediate di Mariupol e Volnovakha e di aver compiuto un attacco sulla rotta di un corridoio umanitario. «Le truppe russe non hanno smesso di sparare. Nonostante tutto, ho deciso di inviare un convoglio di veicoli a Mariupol, con cibo, acqua, medicine», ha detto Zelensky in un messaggio video, «ma gli occupanti hanno lanciato un attacco con carri armati esattamente dove sarebbe dovuto passare questo corridoio».
Ore 1.02 - Centrali nucleari, Mosca e Kiev collaboreranno con l’Agenzia internazionale per l’energia atomica
Mosca e Kiev sono «pronte a lavorare» con l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) per assicurare la sicurezza delle centrali nucleari in Ucraina, dopo che le forze russe hanno preso il controllo dell’impianto di Zaporizhzhia e di Chernobyl. Lo ha riferito il segretario generale Rafel Grossi, che ad Antalya ha incontrato separatamente i ministri degli Esteri dei due Paesi, Serghei Lavrov e Dmytro Kuleba. «Abbiamo avuto dei buoni incontri, non facili, ma seri», ha affermato di ritorno a Vienna, sottolineando che «entrambe le parti hanno concordato che qualcosa debba essere fatto». La speranza, ha aggiunto, è di «avere qualcosa di più concreto» nei prossimi giorni: «È una situazione preoccupante e dobbiamo muoverci velocemente». L’intesa dovrebbe portare gli ispettori internazionali a visitare le centrali nucleari per verificare il rispetto di tutti gli standard di sicurezza.
Ore 1.03 - Oltre 2,3 milioni di persone hanno già lasciato l’Ucraina, nel Paese 1,9 milione di sfollati
Oltre ai 2,3 milioni di persone fuggite dalla guerra in Ucraina, secondo i funzionari delle Nazioni Unite circa 1,9 milioni di persone sono sfollate all’interno del Paese. Il portavoce delle Nazioni Unite Stephane Dujarric ha detto che la maggior parte degli sfollati interni si sta allontanando dalla prima linea e dirigendo a ovest verso Leopoli. La situazione umanitaria «continua a deteriorarsi a un ritmo allarmante», ha affermato, «finora, noi - insieme ai nostri partner - abbiamo raggiunto più di 500.000 persone con una qualche forma di assistenza umanitaria in Ucraina, inclusi cibo salvavita, riparo, coperte e forniture mediche».
Ore 1.08 - Kiev: preoccupa l’ossessione dei russi sulle armi chimiche o biologiche
«L’ossessione maniacale con cui vari funzionari russi fantasticano su armi o rischi biologici o chimici inesistenti in Ucraina è profondamente preoccupante e potrebbe effettivamente indicare che la Russia sta preparando un’altra orribile operazione sotto falsa bandiera». Lo scrive il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba su Twitter.
Ore 1.17 - Consiglio di sicurezza Onu si riunirà nelle prossime ore
La richiesta della Russia è stata accolta. Lo affermano fonti diplomatiche.
Ore 1.27 - La Borsa di Tokyo apre in ribasso
La Borsa di Tokyo apre in calo sulla scia dei preoccupanti dati sull'inflazione negli Stati Uniti e per via dei timori di un prolungarsi del conflitto in Ucraina. L'indice Nikkei cede lo 0,86% a 25.468,81 punti. Il Topix sull'intero listino perde l'1% a 1.811,80 punti.
Ore 1.34 - Le forze russe si sono avvicinate di 5 chilometri a Kiev nelle ultime 24 ore
Lo afferma un funzionario del Pentagono, sottolineando che le forze russe continuano ad avanzare anche se gli ucraini si stanno battendo con forza.
Ore 1.42 - Macron: le condizioni di Putin sono inaccettabili
«Sono ottimista ma cerco di essere anche realista. Siamo sempre impegnati nel dialogo con il presidente Putin. Lo ero fino all'ultimo minuto prima che lanciasse questa guerra e anche dopo che l'ha lanciato. Abbiamo cercato di aprire i negoziati per il cessate il fuoco. Devo però ammettere, con tutta onestà, che le condizioni che mette sul tavolo non sono accettabili per nessuno». Lo ha dichiarato il presidente francese, Emmanuel Macron, dopo la sua ennesima telefonata con il presidente russo, Vladimir Putin.
Ore 1.50 - Il maxi-convoglio russo alle porte di Kiev è stato dislocato su altre posizioni
Il convoglio militare russo diretto verso Kiev risulta in larga parte disperso e riposizionato, secondo quanto emerge dalle immagini satellitari diffuse dalla compagnia privata Maxar Technologies. Le immagini, spiega Reuters, mostrano unità corazzate manovrare nelle città circostanti, nei pressi dell'aeroporto. A Berestyanka, a Ovest di Kiev, sono stati segnalati camion con i rifornimenti e quelle che sembrano batterie lanciarazzi multiple. Obici in posizione di fuoco appaiono dispiegati nei pressi di Lubyanka.
Ore 1.56 - Corridoi umanitari, i russi vietano al personale impegnato qualsiasi apparecchio di tlc
Le truppe russe stanno chiedendo gli elenchi di tutti i veicoli e di tutto il personale impegnato per l'evacuazione attraverso i corridoi umanitari e vieta qualsiasi apparecchiatura di comunicazione, ad eccezione dei rappresentanti della Croce Rossa. Lo riferisce il sito Kyiv Independent.
Ore 2.00 - Kiev: coppia di anziani in auto uccisi dai soldati russi
Secondo la polizia di Kiev, un veicolo corazzato russo per il trasporto di personale (APC) ha sparato nei pressi di Makarov su un'auto civile contenente un uomo e una donna anziani. Entrambi sono stati uccisi.
Ore 2.04 - Kiev: dall'inizio della guerra bombardate 280 scuole
Il ministro dell'Istruzione e della Scienza ucraino Serhiy Shkarlet ha dichiarato che le forze russe hanno distrutto o danneggiato 280 istituzioni educative attraverso bombardamenti e bombardamenti.
Ore 2.31 - Kiev accusa i russi: colpito a Kharkiv sito con reattore nucleare sperimentale
Un tweet pubblicato sul profilo del Parlamento ucraino accusa l'esercito russo di aver attaccato l'Istituto di Fisica e Tecnologia di Kharkiv, all'interno del quale si trova un reattore nucleare sperimentale. «Il bombardamento ha causato un incendio in un albergo nelle vicinanze», si legge nel tweet, «la battaglia continua». L'Ispettorato di Stato per la Regolamentazione Nucleare, scrive il Kyiv Independent, ha riferito che l'istituto è stato colpito. «Sono stati danneggiati l'esterno e forse numerosi laboratori all'interno dell'edificio», scrive la testata ucraina.
Ore 2.57 - Borse asiatiche in forte ribasso
Le principali borse asiatiche estendono le perdite a causa dei timori innescati dal balzo dell'inflazione Usa e dei mancati progressi per un cessate il fuoco in Ucraina. L'indice Hang Seng di Hong Kong cede il 3,27%. Il Nikkei di Tokyo perde il 2,25%.
Ore 3.14 - Michel: l'Ucraina appartiene alla famiglia europea
«È chiaro che l'Ucraina appartiene alla famiglia europea. Vogliamo sostenere tutti gli sforzi per consolidare i legami con l'Ucraina». Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, al termine della prima giornata del vertice Ue di Versailles. «Lavoriamo per legami più stretti sul piano politico, ad esempio inviteremo regolarmente il presidente Volodymyr Zelensky a partecipare ai Consigli europei; sul piano pratico collegheremo ulteriormente le reti e le infrastrutture ucraine all'Ue», ha spiegato Michel.
Ore 3.49 - Vertice Ue: la Russia garantisca la sicurezza dei corridoi umanitari
«Chiediamo alla Russia di rispettare pienamente i suoi obblighi ai sensi del diritto umanitario internazionale. Deve garantire un accesso umanitario sicuro e senza ostacoli alle vittime e agli sfollati interni in Ucraina e consentire un passaggio sicuro ai civili che vogliono andarsene». Lo si legge nella dichiarazione dei leader Ue dopo il vertice di Versailles.
Ore 3.54 - Cina: avanti con i negoziati per il cessate il fuoco immediato
È necessario continuare a sostenere la Federazione Russa e l’Ucraina nei negoziati per un cessate il fuoco immediato. Lo ha affermato il premier cinese, Li Keqiang, in una dichiarazione ripresa dall’agenzia Tass. «La Cina esprime grande preoccupazione per il problema dell’Ucraina e si batte per la sua soluzione pacifica», ha aggiunto.
Ore 3.59 - Vertice Ue: Mosca garantisca la sicurezza delle centrali nucleari
«Chiediamo che la sicurezza e la protezione degli impianti nucleari ucraini siano immediatamente garantite con l’assistenza dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica. Chiediamo che la Russia cessi la sua azione militare e ritiri tutte le forze e l’equipaggiamento militare dall’intero territorio dell’Ucraina immediatamente e incondizionatamente, e rispetti pienamente l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina all’interno dei suoi confini internazionalmente riconosciuti». Lo si legge nella dichiarazione dei leader Ue al vertice di Versailles.
Ore 4.15 - Usa, in arrivo aumento dei dazi per l’import dalla Russia
Joe Biden si appresta a chiedere la fine delle normali relazioni commerciali con la Russia, aprendo la strada a un aumento dei dazi sulle importazioni russe. Lo riporta l’agenzia Bloomberg citando alcune fonti, secondo le quali l’annuncio della revoca dei privilegi commerciali arriverà insieme al G7 e ai leader dell’Ue. La sospensione dei normali rapporti commerciali, conosciuta anche come la clausola della nazione più favorita, metterà la Russia alla pari di paesi come Cuba e Corea del Nord. E consentirà agli Stati Uniti di imporre dazi significativamente più alti rispetto agli altri membri della Wto.
Ore 4.29 - Usa, 13,6 miliardi di dollari di aiuti all’Ucraina
Il Congresso degli Stati Uniti ha approvato un nuovo piano di spesa da 1.500 miliardi di dollari che include uno stanziamento di 13,6 miliardi di dollari per fornire aiuti umanitari e militari all’Ucraina. Il testo, che ha avuto un consenso bipartisan, era stato approvato dalla Camera il giorno prima e ora dovrà essere firmato dal presidente Joe Biden.
Ore 4.40 - Mosca chiede agli Usa di porre fine alle «attività estremiste» dei social network
Mosca ha chiesto agli Stati Uniti di porre fine alle di Meta, che ha imposto una temporanea deroga ai messaggi di odio sulle controllate Facebook e Instagram per consentire quelli diretti alle forze armate russe impegnate in Ucraina. «Chiediamo alle autorità di fermare le attività estremiste di Meta e prendere misure per portare i responsabili di fronte alla giustizia», si legge in un tweet apparso sul profilo dell’ambasciata russa a Washington, «gli utenti di Facebook e Instagram non hanno dato ai proprietari di queste piattaforme il diritto di determinare i criteri della verità e di mettere le nazioni l’una contro l’altra».
Ore 4.57 - Cina: evitare un’ulteriore escalation
La Cina «è profondamente preoccupata per la situazione in Ucraina e spera che la pace possa tornare il prima possibile». Parlando nella conferenza stampa finale della sessione annuale del parlamento, il premier Li Keqiang ha detto che «la Cina segue una politica diplomatica pacifica indipendente. È importante sostenere Ucraina e Russia perché superino le differenze: lavoreremo con la comunità internazionale per evitare l’ulteriore escalation e che la situazione vada del tutto fuori controllo». Infine, «sosteniamo una normale cooperazione con tutte le parti sulla base del rispetto reciproco e di relazioni vantaggiose per tutti».
Ore 5.06 - Oms a Kiev: distruggete i patogeni pericolosi
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha consigliato all’Ucraina di distruggere i patogeni pericolosi presenti nei laboratori di salute pubblica del Paese per prevenire «eventuali fuoriuscite» che potrebbero diffondere malattie tra la popolazione. È quanto si legge in una nota inviata dall’organizzazione a Reuters. Gli esperti di sicurezza biologica affermano che il movimento di truppe russe in Ucraina e il bombardamento delle sue città hanno aumentato il rischio di fuga di agenti patogeni, nel caso un attacco colpisca queste strutture.
Ore 5.38 - Zelensky: in Ucraina non si fabbricano armi chimiche
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha respinto le accuse russe di sviluppare armi chimiche: «Sono il presidente di un paese degno, di una nazione degna. E padre di due bambini. E nella mia terra non sono state sviluppate armi chimiche o altre armi di distruzione di massa», ha affermato in un suo video intervento. La Russia ha riferito di avere trovato documenti che mostrerebbero componenti di armi biologiche realizzati in laboratori ucraini con il finanziamento del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. Su questo Zelensky ha risposto: «Mi preoccupa molto: perché se vuoi conoscere i piani della Russia, guarda a cosa la Russia accusa gli altri di pianificare».
Ore 5.43 - Kiev: da Mariupol non è stato ancora possibile evacuare nessuno
Nessun civile è stato ancora evacuato da Mariupol a causa dei pesanti bombardamenti russi, che non consentono nemmeno la consegna degli aiuti umanitari inviati dal governo di Kiev. Lo ha dichiarato in televisione la vicepremier ucraina, Iryna Vereshchuk. «La situazione peggiore è quella del corridoio Mariupol-Zaporizhzhia», ha detto Vereshchuk, «nessuno è stato evacuato. Non una singola goccia d’acqua ha raggiunto persone che sono stremate dalla sete». «Oggi 300 mila persone stanno soffrendo per la mancanza d’acqua, il freddo e la fame», ha detto ancora Vereshchuk, «la vendetta dell’aggressore è non consentirci di salvarle».
Ore 6.02 - Cina: le sanzioni alla Russia danneggiano la ripresa dell’economia globale
Il premier cinese Li Keqiang ha messo in guardia dai rischi legati alle sanzioni economiche imposte dai Paesi occidentali alla Russia per l’invasione dell’Ucraina che «danneggeranno la ripresa dell’economia globale dalla pandemia del Covid-19». Parlando nella conferenza stampa finale dei lavori annuali del parlamento, Li ha notato che «l’attuale situazione è grave e la Cina è profondamente preoccupata e addolorata». Tuttavia, «le sanzioni pertinenti danneggeranno l’economia mondiale e questo non è nell’interesse di nessuno», oltre a non risolvere il problema. Il premier ha invece ribadito che gli strumenti di riferimento sono il dialogo e il confronto per arrivare alla fine degli scontri e a una soluzione di pace duratura.
Ore 6.20- Attacchi aerei a Dnipro
Le forze armate russe hanno condotto tre attacchi aerei nelle prime ore di venerdì contro la città di Dnipro, nell’Ucraina centrale. Almeno una persona è rimasta uccisa.
Ore 6.25 - Per la prima volta bombardata anche Lutsk
La tv e i media ucraini hanno riferito di esplosioni a Lutsk, nel nord-ovest dell’Ucraina. L’attacco a Lutsk, il primo in questa città, ha preso di mira un aeroporto. Secondo fonti locali, sarebbe stata colpita anche una fabbrica utilizzata per la riparazione dei motori degli aerei da combattimento.
Ore 6.42 - Putin: la Russia non vuole isolarsi da nessuno
La Russia non ha intenzione di «isolarsi da nessuno» ed è «aperta a lavorare con tutti i nostri partner stranieri che lo vogliano». Lo ha dichiarato ieri sera il presidente russo, Vladimir Putin, durante un incontro con i membri del governo russo.
Ore 6.51 - Il Giappone congelerà i beni di 3 banche bielorusse
Gli istituti interessati dalle misure punitive sono Belagroprombank, Bank Dabrabyt e la Banca di sviluppo della Repubblica di Bielorussia, ha affermato il ministero degli Esteri di Tokyo, aggiungendo che il governo giapponese donerà 100 milioni di dollari all’Ucraina e alle nazioni vicine per aiutare i profughi che scappano dalla guerra.
Ore 7.40 - Oggi riunione del Consiglio di Sicurezza su armi biologiche
Alle 11 ora di New York (le 17 in Italia) riunione del Consiglio di Sicurezza, richiesta dalla Russia che accusa gli Stati Uniti (senza prove) di sviluppare programmi per armi biologiche sul territorio ucraino. Accuse definite «risibili» da Washington, che in questi giorni anzi la lanciato l’allarme sulle armi chimiche e biologiche che potrebbero essere usate dai russi.
Ore 7.50 - Mosca: due aeroporti militari distrutti
Il portavoce del ministero della Difesa russo Igor Konashenkov ha detto che gli aeroporti militari ucraini di Lutsk e Ivano-Frankivsk nell’ovest del Paese sono stati messi fuori uso da missili di precisione. Mosca vanta la distruzione di 3.213 istallazioni militari (qui la mappa dell’avanzata). Secondo fonti locali sono state colpite anche abitazioni.
8.00 - Ucraina: Dnipro sotto attacco, colpiti asilo nido
La città di Dnipro è stata colpita da attacco missilistico. Lo riporta l’agenzia ucraina, Ukrinform, che cita i servizi di emergenza statali ucraini (Ses), secondo i quali, in almeno tre attacchi, sarebbero stati colpiti stamani un asilo nido, un condominio e una fabbrica di scarpe (crimini di guerra e crimini contro l’umanità: c’è un processo davanti a una corte internazionale nel futuro di Vladimir Putin?).
8.05 - Avanzata dei carri su Kiev, artiglieria pronta: pessimo segnale
Le truppe russe stanno iniziando a riposizionarsi ed è «probabile» un attacco a Kiev nei prossimi giorni. Lo sostiene l’intelligence britannica, in un nuovo aggiornamento pubblicato dall’account Twitter del ministero della Difesa. Immagini satellitari mostrano che la colonna dei tank lunga 80 km è arrivata da nord a circa 15 dal centro della capitale, avanzando di 5 km nelle ultime 24 ore, dividendosi sul terreno e nei boschi, «disperdendo» le postazioni di artiglieria in posizione d’attacco.
8.10 - Lukashenko da Putin
Il dittatore bielorusso Aleksandr Lukashenko è partito da Minsk alla volta di Mosca per incontrare il presidente russo Vladimir Putin.
8.20 - Facebook allenta regole su messaggi anti-russi
La compagnia americana Meta ha allentato temporaneamente alcune regole di Facebook e Instagram alla luce dell’invasione russa in Ucraina. «Abbiamo temporaneamente consentito forme di espressione politica che normalmente violerebbero le nostre regole, inclusa la retorica violenta come “morte agli invasori russi”. Non permetteremo inviti alla violenza contro i civili russi», ha scritto il portavoce Meta Andy Stone su Twitter.
8.25 - La Cia: Putin non ha vie di uscita da questa guerra
Il direttore della Cia William Burns durante un’audizione alla Commissione intelligence del Senato: «Putin è prigioniero dei suoi errori e ha sottostimato l’impatto delle sanzioni: la bolla di propaganda non può reggere all’infinito».
8.30 - Dnipro: bombe sull’asilo vuoto nella città dei profughi
(Andrea Nicastro, inviato a Dnipro) — L’offensiva russa si estende anche alle regioni occidentali dell’Ucraina. Bombardamenti aerei questa notte e fino all’alba su regioni lontane dalle tre principali direttrici dell’avanzata russa: il Mar Nero a sud, la città di Kharkiv a est e la capitale Kiev a nord. Colpiti aeroporti, complessi industriali, ma anche aree civili. Nei sobborghi di Dnipro, a Dnipro Petrovka, il guardiano di un’infrastruttura bersagliata sarebbe rimasto schiacciato dal crolla della palazzina di due piani che ospitava una fabbrica di scarpe. Secondo il ministero dell’Interno ucraino, l’edificio colpito ha anche preso fuoco. Bombe anche su un asilo nido, per fortuna vuoto di bimbi, non solo per l’ora, ma perché tutte le scuole ucraine sono chiuse dall’inizio della guerra; bombe anche molto vicine a un condominio. L’ora era quella delle 6 e 10, in Italia le 5 e 10 proprio al sorgere del sole. Dnipro in queste due settimane di guerra è diventato un hub per i profughi provenienti dal Mar Nero e dalla città orientale di Kharkiv (qui l’appello del ristoratore italiano). Ha organizzato anche parte dello sforzo bellico riconvertendo industrie civili, organizzando difese, facendo in sostanza da retrovia alle truppe in prima linea. I carri armati russi sono ancora a 130 km dalla città. Questi bombardamenti segnano forse un’ulteriore svolta nella tattica russa, volta coinvolgere l’intero Paese nei bombardamenti e premere quindi ancora di più sul governo centrale per ammorbidirne le posizioni al tavolo dei negoziati.
8.40 - Tesla paga lo stipendio ai dipendenti ucraini che si arruolano
I dipendenti ucraini di Tesla che vogliono tornare nel loro Paese per combattere riceveranno lo stipendio per almeno tre mesi, secondo un’e-mail che la società ha inviato lunedì al personale in Europa, Medio Oriente e Africa. Lo riferisce la Cnbc. Al termine dei tre mesi Tesla deciderà se prolungare o meno la paga.
8.50 - Pechino: sanzioni danneggiano la ripresa dell’economia globale´
Nuova critica dalla Cina alle sanzioni internazionali contro la Russia dopo l’invasione dell’Ucraina. «Danneggeranno la ripresa dell’economia globale», ha detto il premier cinese Li Keqiang durante una conferenza stampa a Pechino. E questo, ha aggiunto Li, «non è nell’interesse di nessuno».
9.15 - Putin fa il punto con i generali
Il presidente russo ha riunito i fedelissimi: in corso un incontro del Consiglio di sicurezza russo. Lo scrive l’agenzia Reuters.
Ucraina - Russia, le news di oggi dalla guerra. Mosca estende gli attacchi: dopo Dnipro e Lutsk, colpite le città dell'Ovest. La Russia chiede riunione del Consiglio di Sicurezza. Tiziano Toniutti su La Repubblica l'11 marzo 2022.
Zelensky: "Stiamo affrontando uno Stato terrorista". Usa: "Forze russe si sono avvicinate a Kiev". Facebook cambia norme, sì a incitamento alla violenza contro gli invasori. Aiea annuncia "ispezioni fisiche nelle centrali nucleari". I leader Ue: "Putin fermi gli attacchi".
Ancora bombe sull'Ucraina e allerta sulle centrali nucleari: l'azienda di Stato ucraina ha annunciato che un istituto di ricerca nucleare è stato colpito a Kharkiv. L'Aiea preannuncia "ispezioni fisiche nelle centrali nucleari". Mosca chiede la convocazione del Consiglio di sicurezza Onu, mentre estende gli attacchi aerei. Nella notte forti esplosioni a Dnipro. A Lutsk il raid sull'aeroporto ha fatto due morti, mentre in mattinata sono state colpite per la prima volta alcune città dell'Ovest finora lontane dalla guerra.
Nella giornata di giovedi si era concluso senza alcun progresso il colloquio in Turchia tra delegazioni russa e ucraina. Dopo il bombardamento che ha colpito un ospedale pediatrico a Mariupol diversi quartieri sono in mano ai russi, che ammettono l'uso di armi termobariche. Putin assicura: "Manterremo gli impegni sull'export di petrolio e gas".
00.20 Zelensky, stiamo affrontando uno stato terrorista
"Il mondo deve sapere. Noi tutti stiamo affrontando uno stato terrorista": è l'atto di accusa contro Mosca del presidente ucraino Volodymyr Zelensky nell'ultimo video divulgato sui social in cui parla della disperata situazione di Mariupol. "Qualunque cosa succeda cercheremo di assicurare tutti gli aiuti umanitari di cui la gente di Mariupol ha bisogno", afferma Zelensky.
00.23 Facebook cambia norme, sì a incitamento violenza contro invasori
Facebook allenta le sue regole e consente agli amici in alcuni Paesi di parlare e di incitare la violenza contro gli "invasori russi". Lo annunciano i responsabili del social media. "In seguito all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia consentiremo in via temporanea alcune forme di espressione politica che altrimenti violerebbero le nostre politiche", afferma Facebook, precisando che fra le espressioni consentite c'è la "morte degli invasori russi", ma anche quella del presidente Vladimir Putin e del presidente bielorusso Alexander Lukashenko.
La deroga sarà valida sia su Facebook che su Instagram e consentirà messaggi ostili nei confronti dell'esercito e dei leader russi.
"A causa dell'invasione russa dell'Ucraina, siamo tolleranti verso forme di espressione politica che normalmente violerebbero le nostre regole sui discorsi violenti come 'morte agli invasori russi'", ha confermato Andy Stone, capo delle comunicazioni di Meta, casa madre delle due reti sociali, "continuiamo a non consentire appelli credibili alla violenza contro i civili russi".
La rimozione temporanea dei limiti ai messaggi di odio contro i militari russi sarà valida in Armenia, Azerbaigian, Estonia, Georgia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Polonia, Romania, Russia, Slovacchia e Ucraina. Sarà inoltre possibile, si apprende da una serie di comunicazioni interne a cui ha avuto accesso Reuters, invocare la morte dei presidenti di Russia e Bielorussia, Vladimir Putin e Alexander Lukashenko, purché le minacce non contengano riferimenti ad altri soggetti o non risultino credibili sulla base di indicatori come la sede o la metodologia.
L'email destinata ai moderatori di Meta afferma che la deroga riguarda messaggi di odio "diretti verso i soldati russi, a eccezione dei prigionieri di guerra, o russi quando è chiaro che il contesto è l'invasione russa dell'Ucraina (ad esempio se il contenuto menziona l'invasione, l'autodifesa et cetera)". "Stiamo facendo questo perché abbiamo osservato che in questo contesto specifico 'soldato russò sta venendo utilizzato come riferimento all'esercito russo", si legge ancora nel messaggio, "la politica sui messaggi di odio continua a vietare gli attacchi ai russi".
Vengono inoltre rimosse "per il momento" le limitazioni che impedivano di lodare il Battaglione Azov, ha spiegato Joe Osborne, portavoce di Meta. Sarà possibile esprimersi a favore della formazione di estrema destra "nello stretto contesto della difesa dell'Ucraina o del suo ruolo come parte della Guardia Nazionale Ucraina".
00.38 La Russia chiede riunione Consiglio Sicurezza Onu
La Russia ha chiesto una riunione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu per discutere le "attività biologiche militari americane in Ucraina". Lo afferma Dmitry Polyanskiy, della missione permanente russa all'Onu.
01.11 Macron, condizioni di Putin non accettabili per nessuno
"Sono ottimista ma cerco di essere anche realista. Siamo sempre impegnati nel dialogo con il presidente Putin. Lo ero fino all'ultimo minuto prima che lanciasse questa guerra e anche dopo che l'ha lanciato. Abbiamo cercato di aprire i negoziati per il cessate il fuoco. Devo però ammettere, con tutta onesta', che le condizioni che mette sul tavolo non sono accettabili per nessuno". Lo ha dichiarato il presidente francese, Emmanuel Macron, dopo la sua ennesima telefonata con il presidente russo, Vladimir Putin.
01.24 Usa, le forze russe si sono avvicinate a Kiev
Le forze russe si sono avvicinate di cinque chilometri a Kiev nelle ultime 24 ore. Lo afferma un funzionario del Pentagono, sottolineando che le forze russe continuano ad avanzare anche se gli ucraini si stanno battendo con forza.
01.46 Convoglio russo verso Kiev disperso e riposizionato
Il convoglio militare russo diretto verso Kiev risulta in larga parte disperso e riposizionato, secondo quanto emerge dalle immagini satellitari diffuse dalla compagnia privata Maxar Technologies. Le immagini, spiega Reuters, mostrano unità corazzate manovrare nelle città circostanti, nei pressi dell'aeroporto. A Berestyanka, a Ovest di Kiev, sono stati segnalati camion con i rifornimenti e quelle che sembrano batterie lanciarazzi multiple. Obici in posizione di fuoco appaiono dispiegati nei pressi di Lubyanka.
01.57 Kuleba, "Armi biologiche? Mosca verso false flag"
L'Ucraina non possiede armi biologiche e le accuse giunte da Mosca in questo senso potrebbero preludere a un attacco russo con questi strumenti, che verrebbe poi attribuito a Kiev. Lo afferma su Twitter il ministro degli Esteri, Dmytro Kuleba.
"L'ossessione maniacale con la quale vari ufficiali russi fantasticano di inesistenti armi o pericoli biologici o chimici in Ucraina è profondamente inquietante e potrebbe davvero indicare che la Russia stia preparando un altro orribile operazione 'false flag'", scrive Kuleba, "questo tweet è a verbale".
02.20 Reuters: l'OMS afferma di aver consigliato all'Ucraina di distruggere i "patogeni ad alto rischio" nei laboratori di ricerca del paese
L'organizzazione mondiale della Sanità afferma di aver consigliato all'Ucraina di distruggere gli "agenti patogeni ad alto rischio" nei laboratori di salute pubblica del paese. E' un lancio esclusivo dell'agenzia Reuters.
02.25 Aiea, ci saranno ispezioni nei siti nucleari
Il direttore generale dell'agenzia internazionale per l'energia atomica Rafael Grossi ha reso noto che l'organismo ha "programmato ispezioni fisiche" nei siti nucleari ucraini. Lo riferisce la Bbc, aggiungendo che l'Ucraina ha comunicato all'Aiea di aver perso le comunicazioni con la centrale di Chernobyl. Grossi ha aggiunto che l'Aiea non è ancora stata in grado di confermare i rapporti secondo cui le linee elettriche della centrale di Chernobyl sarebbero state riparate, il giorno dopo la perdita degli alimentatori esterni.
02.53 Kiev, colpito l'istituto di ricerca nucleare a Kharkiv
L'istituto di fisica e tecnologia di Kharkiv, sede di un reattore nucleare sperimentale, è stato colpito in un raid russo. L'Ispettorato statale per la regolamentazione nucleare dell'Ucraina - riporta il Kyiv Independent - ha annunciato che la struttura è stata colpita, danneggiando l'esterno e forse numerosi laboratori in tutto l'edificio.
03.14 Leader Ue, esame richiesta adesione sulla base dei Trattati
"Il 28 febbraio 2022, esercitando il diritto dell'Ucraina di scegliere il proprio destino, il presidente dell'Ucraina ha presentato la domanda dell'Ucraina per diventare membro dell'Unione europea. Il Consiglio ha agito rapidamente e ha invitato la Commissione a presentare il suo parere su tale domanda conformemente alle pertinenti disposizioni dei Trattati". E' quanto si legge nella dichiarazione finale del vertice Ue di Versailles. "In attesa di ciò e senza indugio, rafforzeremo ulteriormente i nostri legami e approfondiremo la nostra partnership per sostenere l'Ucraina nel perseguire il suo percorso europeo. L'Ucraina appartiene alla nostra famiglia europea", si legge ancora. "Il Consiglio ha invitato
la Commissione a presentare i suoi pareri sulle domande di adesione della Repubblica di Moldavia e della Georgia".
03.29 Usa: se Putin sequestra asset stranieri la pagher
"Come il presidente Biden ha detto all'inizio della settimana, noi salutiamo le decisioni delle compagnie che lasciano la Russia perché non vogliono far parte della guerra scelta dalla Russia contro l'Ucraina". E' il commento della Casa Bianca su Twitter alla minaccia del presidente russo, Vladimir Putin, di sequestrare i beni delle aziende americani e internazionali che hanno deciso di chiudere in Russia in segno di protesta.
Putin ha minacciato di requisire i locali e far tornare al lavoro chi lo vuole. "Ogni decisione illegale da parte della Russia - ha aggiunto la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki - porterà ulteriori danni economici. Lancerà il messaggio al mondo globale degli affari che la Russia non è più un posto sicuro per investire e fare affari". "Anche un uomo d'affari russo di primo piano - ha aggiunto Psaki - ha riconosciuto questo fatto, dicendo che 'ci riporta indietro al 1917' e che le 'conseguenze di questa decisione, cioè la sfiducia del mondo verso la Russia, le sperimenteremo per molti decennì".
L'amministrazione americana ha ribadito che starà al fianco delle compagnie americane, che stanno "adottando misure dure riguardo il loro futuro in Russia".
03.37 Leader Ue: "Ucraina appartiene a famiglia europea"
Mentre la richiesta presentata il 28 febbraio scorso dall'Ucraina di diventare membro dell'Ue viene esaminata seguendo l'iter previsto, "rafforzeremo i nostri legami e approfondiremo la nostra partnership per sostenere l'Ucraina nel perseguimento del suo percorso europeo. L'Ucraina appartiene alla nostra famiglia europea". Lo riporta la dichiarazione dei capi di Stato e di governo dell'Ue sull'aggressione militare russa all'Ucraina, diffusa poco fa a Versailles.
03.47 Leader Ue, pronti a nuove sanzioni contro la Russia
"Lodiamo il popolo ucraino per il coraggio dimostrato nel difendere il proprio paese ei nostri valori condivisi di libertà e democrazia. Non li lasceremo soli. Continueremo a fornire sostegno politico, finanziario, materiale e umanitario coordinato". Lo si legge nella dichiarazione dei leader Ue dopo il vertice di Versailles. "Ci impegniamo a fornire sostegno per la ricostruzione di un'Ucraina democratica una volta cessato l'assalto russo. Siamo determinati ad aumentare ulteriormente la nostra pressione su Russia e Bielorussia. Abbiamo adottato sanzioni significative e restiamo pronti a procedere rapidamente con ulteriori sanzioni".
03.50 Leader Ue, la Russia garantisca i corridoi umanitari
"Chiediamo alla Russia di rispettare pienamente i suoi obblighi ai sensi del diritto umanitario internazionale. Deve garantire un accesso umanitario sicuro e senza ostacoli alle vittime e agli sfollati interni in Ucraina e consentire un passaggio sicuro ai civili che vogliono andarsene", si legge nella dichiarazione dei leader Ue dopo il vertice di Versailles.
04.06 Leader Ue, Mosca garantisca sicurezza impianti nucleari e cessi le operazioni militari in Ucraina
"Chiediamo che la sicurezza e la protezione degli impianti nucleari ucraini siano immediatamente garantite con l'assistenza dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica. Chiediamo che la Russia cessi la sua azione militare e ritiri tutte le forze e l'equipaggiamento militare dall'intero territorio dell'Ucraina immediatamente e incondizionatamente, e rispetti pienamente l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza dell'Ucraina all'interno dei suoi confini internazionalmente riconosciuti", si legge nella dichiarazione dei leader Ue al vertice di Versailles.
04.26 Usa, Ok dal Senato a 13,6 miliardi in aiuti per Ucraina
Il Senato americano, con 68 voti a favore e 31 contrari, dà il via libera al provvedimento di 1.500 miliardi di dollari che evita lo shutdown del governo e stanzia 13,6 miliardi di dollari per l'Ucraina. La misura approda ora sul tavolo del presidente Joe Biden per la firma.
04.39 Mosca, Usa fermino attività estremiste di Facebook
Mosca ha chiesto agli Stati Uniti di porre fine alle "attività estremiste" di Meta, che ha imposto una temporanea deroga ai messaggi di odio sulle controllate Facebook e Instagram per consentire quelli diretti alle forze armate russe impegnate in Ucraina. "Chiediamo alle autorità di fermare le attività estremiste di Meta e prendere misure per portare i responsabili di fronte alla giustizia", si legge in un tweet apparso sul profilo dell'ambasciata russa a Washington, "gli utenti di Facebook e Instagram non hanno dato ai proprietari di queste piattaforme il diritto di determinare i criteri della verità e di mettere le nazioni l'una contro l'altra".
04.43 Cina: molto preoccupati, evitare escalation
La Cina "è profondamente preoccupata per la situazione in Ucraina e spera che la pace possa tornare il prima possibile". Parlando nella conferenza stampa finale della sessione annuale del parlamento, il premier Li Keqiang ha detto che "la Cina segue una politica diplomatica pacifica indipendente. E' importante sostenere Ucraina e Russia perché superino le differenze: lavoreremo con la comunità internazionale per evitare l'ulteriore escalation e che la situazione vada del tutto fuori controllo". Infine, "sosteniamo una normale cooperazione con tutte le parti sulla base del rispetto reciproco e di relazioni vantaggiose per tutti".
05.07 Michel, inviteremo regolarmente Zelensky ai Consigli europei: 'Ucraina appartiene a famiglia Ue'
"Lavoreremo per rafforzare i legami sul piano politico, ad esempio inviteremo regolarmente il presidente Volodymyr Zelensky a partecipare ai Consigli europei. Sul piano pratico collegheremo ulteriormente le reti e le infrastrutture ucraine all'Unione". Lo ha detto il presidente del Consiglio Ue Charles Michel al termine della cena di lavoro dei leader Ue a Versailles soffermandosi sull'accordo in merito alla richiesta di adesione dell'Ucraina. Il Paese, ha sottolineato Michel "appartiene alla famiglia europea".
05.33 Zelensky, "In Ucraina non si fabbricano armi chimiche. Temo invece che la Russia pensi di usarle"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha respinto le accuse russe di sviluppare armi chimiche: "Sono il presidente di un paese degno, di una nazione degna. E padre di due bambini. E nella mia terra non sono state sviluppate armi chimiche o altre armi di distruzione di massa", ha affermato in un suo video intervento. La Russia ha riferito di avere trovato documenti che mostrerebbero componenti di armi biologiche realizzati in laboratori ucraini con il finanziamento del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. Su questo Zelensky ha risposto: "Mi preoccupa molto: perché se vuoi conoscere i piani della Russia, guarda a cosa la Russia accusa gli altri di pianificare".
05.39 Biden annuncerà revoca "status" Russia in Wto
Nelle prossime ore il presidente Joe Biden annuncerà la revoca Russia dello status di "most favored nation" della Russia nell'ambito della World Trade Organization. Lo riferisce la Cnn. La decisione, che verrà adottata anche dagli altri Paesi del G7 e dall'Unione europea, di fatto prevede l'isolamento di Mosca all'interno dell'Organizzazione mondiale per il commercio.
05.40 Kiev, da Mariupol non è stato ancora evacuato nessuno
Nessun civile è stato ancora evacuato da Mariupol a causa dei pesanti bombardamenti russi, che non consentono nemmeno la consegna degli aiuti umanitari inviati dal governo di Kiev. Lo ha dichiarato in televisione la vicepremier ucraina, Iryna Vereshchuk. "La situazione peggiore è quella del corridoio Mariupol-Zaporizhzhia", ha detto Vereshchuk, "nessuno è stato evacuato. Non una singola goccia d'acqua ha raggiunto persone che sono stremate dalla sete". "Oggi 300 mila persone stanno soffrendo per la mancanza d'acqua, il freddo e la fame", ha detto ancora Vereshchuk, "la vendetta dell'aggressore è non consentirci di salvarle".
06.09 Forti esplosioni a Dnipro
Forti esplosioni sono state udite questa mattina a Dnipro, terza città ucraina e importante porto fluviale. Lo riferiscono i servizi di emergenza di Kiev. Alcuni media locali affermano che è in corso un attacco missilistico e hanno parlato di tre esplosioni, di cui una avrebbe colpito una fabbrica di scarpe di due piani. Le altre due esplosioni sono avvenute vicino a un asilo nido e a un condominio, secondo i rapporti diffusi dalla Bbc.
06.42 Putin: "Non vogliamo isolarci da nessuno"
La Russia non ha intenzione di "isolarsi da nessuno" ed è "aperta a lavorare con tutti i nostri partner stranieri che lo vogliano". Lo ha dichiarato ieri sera il presidente russo, Vladimir Putin, durante un incontro con i membri del governo russo.
06.52 Zelensky, attacco russo su corridoio umanitario
"Mariupol e Volnovakha restano completamente bloccate. Anche se abbiamo fatto tutto il possibile per far funzionare i corridoi umanitari, da parte russa non c'è stato il cessate il fuoco". Così sui social il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Vicino a Mariupol, "carriarmati russi hanno aperto deliberatamente il fuoco sul corridoio umanitario, che è un corridoio di vita", aggiunge.
07.07 Servizi di emergenza, a Dnipro colpito anche un asilo
I servizi di emergenza statali ucraini (Ses) a Dnipro hanno riferito che tre attacchi aerei stamane hanno colpito un asilo nido e un condominio, e una persona è rimasta uccisa. Lo riporta la Bbc. "Intorno alle 6.10 ci sono stati tre attacchi aerei in città, che hanno colpito un asilo nido e un condominio", hanno riferito i servizi di emergenza. Colpita anche una fabbrica di scarpe, che è in fiamme.
07.08 Bombardamenti su Lutsk, colpito aeroporto
Forti esplosioni sono state udite a Lutsk, nel Nord Ovest dell'Ucraina. Il sindaco dell'antica città vicino al confine polacco, Igor Polishchuk, ha spiegato che l'obiettivo dell'attacco russo è un aeroporto. La Difesa russa ha confermato i raid sugli aeroporti militari di Lutsk e Ivano-Frankivsk e afferma di averli resi inutilizzabili.
07.27 Borsa Tokyo: chiude in calo, Nikkei -2,05%
Chiusura in calo per la Borsa di Tokyo, sui timori del prolungarsi del conflitto in Ucraina e dopo i dati sull'inflazione Usa che hanno rinnovato la preoccupazione per i potenziali aumenti dei tassi. L'indice di riferimento Nikkei 225 scende del 2,05% a 25.162,78, mentre il Topix cede l'1,64% a quota 1.799,54.
07.38 Kiev, 'prigionieri di guerra obbligati combattere per Mosca'
Il ministero della Difesa dell'Ucraina afferma di avere notizia che i russi starebbero obbligando alcuni prigionieri di guerra ucraini a combattere per loro, nella regione russa di confine a Rostov, dove Mosca avrebbe scarsità di forze. Lo scrive la Bbc, aggiungendo di non avere modo di verificare l'affermazione. Lo stesso ministero afferma che ci sono segnalazioni di civili ucraini rapinati e perfino assassinati dalle forze armate russe, in violazione di qualsiasi legge internazionale. Si afferma anche che nei territori ucraini militarmente occupati dai russi si chiede alla popolazione di collaborare e che in alcune di queste zone, in particolare a Kherson, i russi starebbero cercando di installare una sorta di sistema di polizia per mantenere l'ordine. Tutte informazioni, ribadisce la Bbc, non verificabili.
07.43 Intelligence Gb: "Probabile attacco a Kiev nei prossimi giorni"
Le truppe russe stanno iniziando a riposizionarsi in vista di una nuova offensiva ed è "probabile" un attacco a Kiev nei prossimi giorni. Lo sostiene l'intelligence britannica, in un nuovo aggiornamento pubblicato dall'account Twitter del ministero della Difesa.
07.48 L'ucraina Energoatom non acquisterà più combustibile nucleare russo
La società nucleare statale ucraina Energoatom non acquisterà più combustibile nucleare russo, ha annunciato la società.
07:55 Kiev, raid a Ivano-Frankivsk nell'ovest, Mosca conferma
Esplosioni di missili e di cannonate sono segnalate nella città di Ivano-Frankivsk, nel sud-ovest dell'Ucraina. Si tratta della terza località dell'ovest dell'Ucraina, quindi lontano dalle aree di guerra fino a questo momento, dopo Lutsk e Dnipro. Ivano-Frankovsk si trova a un centinaio di chilometri a sud di Leopoli. Mosca intanto ha confermato dal canto suo i bombardamenti a Lutsk e a Ivano-Frankivsk, affermando che si tratta di "attacchi (missilistici) di lungo raggio ed alta precisione contro altrettanti piccoli aeroporti.
8.10 Russi: presa la cittadina di Volovakha
Unità militari delle "repubblica popolare" di Donetsk, alleata di Mosca, hanno preso il controllo della cittadina di Volnovakha, nell'est dell'Ucraina: lo ha riferito oggi l'agenzia di stampa Ria Novosti, citando responsabili del ministero della difesa russo. Secondo il generale Igor Koneshenkov, le forze di Donetsk stanno proseguendo l'operazione di accerchiamento del vicino porto di Mariupol, più a sud, in riva al mar d'Azov.
8.15 Tass: 193mila civili del Donbass evacuati in Russia
Oltre 220 mila persone sono state evacuate verso la Russia dal Donbass e dal resto dell'Ucraina, secondo quanto scrive l'agenzia Tass, citando diverse agenzie di sicurezza regionali. "Ad oggi - ha precisato - circa 222 mila persone hanno attraversato il confine russo. Tra loro, 50 mila bambini". "Più di 193 mila persone sono arrivate in Russia da Donetsk e Lugansk dal 18 febbraio". Inoltre, circa 30 mila hanno lasciato il territorio ucraino attraverso i posti di blocco nelle regioni di Belgorod, Bryansk, Kursk e Crimea.
8.30 Chernihiv senz'acqua: colpita la rete idrica
Chernihiv, nel nord dell'Ucraina, è rimasta senza acqua dopo che nei raid russi sono state colpite le reti di approvvigionamento idrico della città. Lo riporta il Kyiv Independent, citando la società locale di gestione dell'acqua Chernihivvodokanal. La società ha precisato che ci vorranno ore per riparare il danno.
8.40 Bombe a Lutsk, presso confine polacco: due morti
Le autorità militari ucraine hanno appena reso noto che almeno due soldati sono stati uccisi in seguito all'attacco aereo sull'aeroporto di Lutsk, nella parte nord-occidentale del paese, non distante dalla frontiera polacca.
8.45 Kiev: "Oggi forse evacuazione civili Mariupol, città allo stremo"
Il vice primo ministro ucraino Iryna Vereshchuk ha affermato poco fa di "sperare" che oggi un corridoio umanitario venga finalmente aperto con successo da Mariupol dopo numerosi tentativi falliti in questa settimana. Vereshchuk ha auspicato che i civili intrappolati, ormai allo stremo, riescano a lasciare la città portuale assediata.
9.04 Grande convoglio diretto a Kiev non più compatto, "si prepara attacco"
Non è più compatto il grande convoglio, lungo circa 60 chilometri, che nei giorni scorsi si stava lentamente dirigendo verso Kiev, la capitale dell'Ucraina. Lo evidenziano nuove immagini satellitari diffuse dalla società privata Maxar Technologies. Secondo quanto riporta la Bbc, le immagini mostrano che il convoglio si è "in gran parte disperso e ridistribuito" nei dintorni della capitale, facendo ipotizzare che a breve possa scattare una nuova offensiva contro Kiev.
9.29 Mosca vuole rifornire armi forze separatiste Donbass
Mosca sta pensando di fornire armi alle repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk: lo ha reso noto il ministro Della Difesa, Serghei Shoigu. Mosca potrebbe trasferire nel Donbass sistemi di difesa missilistica e armi anti-tank.
9.33 Russia: pronti 16mila volontari da Medio Oriente
Ci sono oltre 16mila volontari nei Paesi mediorientali pronti ad arrivare in aiuto delle regioni separatiste filorusse nel Donbass. Ha detto ancora il ministro della Difesa russo, Serghei Shoigu.
9.35 Stoltenberg arrivato in Turchia
Il Segretario generale della Nato Jens Stoltenberg è arrivato in Turchia dove ha in programma un incontro con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan nel pomeriggio durante il forum diplomatico di Antalya dove è atteso un collegamento in videoconferenza con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
9.36 Kiev: 63 ospedali danneggiati e 5 medici uccisi da inizio invasione
Sono 63 gli ospedali che sono stati danneggiati dall'inizio dell' "invasione russa in Ucraina". Lo ha annunciato il ministro della Sanità ucraina, Viktor Lyashko, citato dai media locali. Secondo Lyashko, inoltre, "cinque medici sono stati uccisi e più di 10 sono rimasti gravemente feriti".
9.37 Kiev, "numero civili uccisi supera numero militari"
Le forze russe in Ucraina hanno finora ucciso più civili che militari, secondo quanto afferma il ministro della difesa ucraino, Oleksij Reznikov. Secondo i numeri dell'Alto Commissariato dell'Onu per i Diritti umani, il 9 marzo erano stati uccisi 549 civili ucraini e 957 di loro feriti.
Ucraina, la diretta dalla guerra. Kiev, "il convoglio russo si ridistribuisce": verso l'attacco. Putin riunisce i generali. Libero Quotidiano l'11 marzo 2022.
Sedicesimo giorno di guerra, Kiev è quasi in stato d'assedio: metà della popolazione della capitale è fuggita. Fumata nera nel vertice ad Antalya, in Turchia: nessun passo in avanti dagli incontri tra Lavrov e Kulev. Continua il massacro a Mariupol. L'allarme sulle armi chimiche. La gurra delle sanzioni tra Europa e Russia, sullo sfondo la Cina.
Ore 1.34 - Kiev, i russi avanzano di 5 km in 24 ore
La colonna dell'esercito russo è avanzata di 5 km nelle ultime 24 ore sulla strada che porta a Kiev. Lo afferma un funzionario del Pentagono, sottolineando che le forze russe continuano ad avanzare anche se gli ucraini si stanno battendo con forza.
Ore 2.31 - Kiev accusa i russi: Kharkiv, colpito sito con reattore nucleare sperimentale
Un tweet pubblicato sul profilo del Parlamento ucraino accusa l'esercito russo di aver attaccato l'Istituto di Fisica e Tecnologia di Kharkiv, all'interno del quale si trova un reattore nucleare sperimentale. "Il bombardamento ha causato un incendio in un albergo nelle vicinanze", si legge nel tweet, £la battaglia continua". L'Ispettorato di Stato per la Regolamentazione Nucleare, scrive il Kyiv Independent, ha riferito che l'istituto è stato colpito. "Sono stati danneggiati l'esterno e forse numerosi laboratori all'interno dell'edificio", scrive la testata ucraina.
Ore 5.35 Zelensky: in Ucraina non si fabbricano armi chimiche
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha respinto le accuse russe di sviluppare armi chimiche: "Sono il presidente di un paese degno, di una nazione degna. E padre di due bambini. E nella mia terra non sono state sviluppate armi chimiche o altre armi di distruzione di massa", ha affermato in un suo video intervento. La Russia ha riferito di avere trovato documenti che mostrerebbero componenti di armi biologiche realizzati in laboratori ucraini con il finanziamento del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. Su questo Zelensky ha risposto: "Mi preoccupa molto: perché se vuoi conoscere i piani della Russia, guarda a cosa la Russia accusa gli altri di pianificare", ha concluso
Ore 6.00 Cina, le sanzioni alla Russia danneggiano la ripresa dell’economia globale
Il premier cinese Li Keqiang ha messo in guardia dai rischi legati alle sanzioni economiche imposte dai Paesi occidentali alla Russia per l’invasione dell’Ucraina che "danneggeranno la ripresa dell’economia globale dalla pandemia del Covid-19". Nella conferenza stampa finale dei lavori annuali del parlamento, Li ha notato che "l’attuale situazione è grave e la Cina è profondamente preoccupata e addolorata". Ma "le sanzioni pertinenti danneggeranno l’economia mondiale e questo non è nell’interesse di nessuno", oltre a non risolvere il problema. Il premier ha invece ribadito che gli strumenti di riferimento sono il dialogo e il confronto per arrivare alla fine degli scontri e a una soluzione di pace duratura.
Ore 6.25 Attacchi a Dnipro
Le forze armate russe hanno condotto tre attacchi aerei nelle prime ore di venerdì contro la città di Dnipro, nell’Ucraina centrale. Almeno una persona è rimasta uccisa.
Ore 6.45 Bombardata Lutsk
La televisione e i media ucraini hanno riferito di esplosioni a Lutsk, nel nord-ovest dell’Ucraina. L’attacco a Lutsk, il primo in questa città, ha preso di mira un aeroporto. Secondo fonti locali, sarebbe stata colpita anche una fabbrica utilizzata per la riparazione dei motori degli aerei da combattimento.
Ore 7.36 - Mosca: due aeroporti militari distrutti
Il portavoce del ministero della Difesa russo Igor Konashenkov ha affermato che gli aeroporti militari ucraini di Lutsk e Ivano-Frankivsk nell’ovest del Paese sono stati messi fuori uso da missili di precisione. Mosca vanta la distruzione di 3.213 istallazioni militari. Secondo fonti locali sono state colpite anche abitazioni.
8.12 Dnipro, colpiti asilo nido
La città di Dnipro è colpita da attacco missilistico. Lo conferma l’agenzia ucraina, Ukrinform, che cita i servizi di emergenza statali ucraini (Ses), secondo i quali, in almeno tre attacchi, sarebbero stati colpiti stamani un asilo nido, un condominio e una fabbrica di scarpe
8.31 Cia: Putin senza vie d'uscita
Il direttore della Cia William Burns nel corso di un’audizione alla Commissione intelligence del Senato ha affermato che "Putin è prigioniero dei suoi errori e ha sottostimato l’impatto delle sanzioni: la bolla di propaganda non può reggere all’infinito".
8.43 Cina ancora contro le sanzioni
Ancora una critica da parte di Pechino alle sanzioni internazionali contro la Russia dopo l’invasione dell’Ucraina. "Danneggeranno la ripresa dell’economia globale", ha affermato il premier cinese Li Keqiang nel corso di una conferenza stampa a Pechino. E questo, ha concluso Li, "non è nell’interesse di nessuno".
Ore 9.12 - Putin, riunione con i generali
Vladimir Putin ha riunito i fedelissimi: in corso un incontro del Consiglio di sicurezza russo. Lo conferma l’agenzia Reuters. Il presidente ha dato il benvenuto "ai volontari che vogliono combattere contro le forze ucraine. Li aiuteremo ad arrivare in prima linea", ha concluso.
Ore 9.18 Kiev, il convoglio russo "non è più compatto": pronto l'attacco
Movimento per il grande convoglio, lungo circa 60 chilometri, che nei giorni scorsi si stava lentamente dirigendo verso Kiev, la capitale dell'Ucraina: "Non è più compatto" Lo evidenziano nuove immagini satellitari diffuse dalla società privata Maxar Technologies. Secondo quanto rilancia la Bbc, le immagini mostrano che il convoglio si è "in gran parte disperso e ridistribuito" nei dintorni della capitale. E questo fa pensare che un nuovo attacco alla capitale sia imminente.
Ore 9.31 Mosca, armi al Donbass?
Mosca sta pensando di fornire armi alle repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk: lo ha rivelato il ministro Della Difesa, Sergej Shoigu. La Russia potrebbe trasferire nel Donbass sistemi di difesa missilistica e armi anti-tank.
Guerra Ucraina-Russia, conquistata Volnovakha e bombardato asilo nido, Zelensky: “Mosca terrorista, preoccupano falsità su armi chimiche”. Antonio Lamorte su Il Riformista l'11 Marzo 2022.
È arrivata al sedicesimo giorno la guerra scatenata in Ucraina dall’invasione russa. Per le Nazioni Unite sono almeno 549 le vittime civili, 1.200 nella città assediata Mariupol secondo il vicesindaco del porto affacciato sul Mar d’Azov e ormai luogo martire del conflitto. Oltre due milioni i rifugiati in fuga dal Paese, oltre 14mila quelli arrivati in Italia. Nessun passo avanti dal vertice in Turchia, ad Antalya, tra il ministro degli Esteri russo Lavrov e quello ucraino Kuleba. Putin chiede la neutralità dell’Ucraina nella costituzione, il riconoscimento della Crimea russa e dell’indipendenza delle sedicenti autoproclamate Repubbliche Popolari del Donbass. “Non vedo soluzioni a breve”, il commento pessimista del presidente francese Emmanuel Macron dopo l’ennesimo dialogo in questi giorni con Putin.
Mosca accusa Stati Uniti e Ucraina di avere nella loro disponibilità armi chimiche. Le insinuazioni preoccupano Kiev e Washington che respingono le accuse. L’economia russa piagata dalle sanzioni. Mosca potrebbe andare verso il default. Previsti nuovi corridoi umanitari – più volte falliti nei giorni scorsi per le violazioni della tregua -, con i convogli che lasceranno la città che prima dovranno fornire i dati di mezzi e conducenti. Impazza intanto la propaganda. La Russia ha messo in discussione, anche tramite gli account social delle sue ambasciate in Occidente, l’attacco che ha distrutto un ospedale pediatrico a Mariupol in cui sono morte almeno tre persone e decine sono rimaste ferite.
ORE 00:10 – RESISTENZA UCRAINA RALLENTA I RUSSI – L’intelligence britannica fa sapere in un aggiornamento che “a causa della forte resistenza ucraina, le forze russe stanno impegnando un numero maggiore di forze schierate per accerchiare le città chiave. Ciò ridurrà il numero di forze disponibili per continuare la loro avanzata e la rallenterà ulteriormente”.
ORE 00:15 – “COLPITO ISTITUTO RICERCA NUCLEARE A KHARKIV – Il consigliere del ministero dell’Interno ucraino Anton Gerashenko ha accusato la Russia di aver bombardato un istituto di ricerca nucleare a Kharkiv, la seconda città più grande dell’Ucraina. Dall’edificio potrebbero fuoriuscire radiazioni se venissero danneggiare. Secondo l’ufficio del presidente, non c’è stato alcun cambiamento nelle radiazioni.
ORE 00:30 – ZELENSY: “AFFRONTIAMO STATO TERRORISTA” – Nuova accusa da parte del presidente ucraino Zelesnky: “Il mondo deve sapere. Noi tutti stiamo affrontando uno stato terrorista. Qualunque cosa succeda cercheremo di assicurare tutti gli aiuti umanitari di cui la gente di Mariupol ha bisogno. I popoli europei sono per l’adesione, i politici si adeguino». Il presidente ucraino ha anche annunciato di aver incaricato il governo di creare uno speciale programma statale dedicato alla ricostruzione di ogni città colpita dall’invasione russa. «Dopo la guerra, dopo la nostra vittoria, noi ricostruiremo tutto ciò che è stato distrutto. Molto velocemente e con una qualità molto elevata”. Il Presidente ha accusato i russi di aver attaccato i corridoi umanitari di Mariupol e Volnovakha: “Le truppe russe non hanno smesso di sparare. Nonostante tutto, ho deciso di inviare un convoglio di veicoli a Mariupol, con cibo, acqua, medicine”.
ORE 00:45 – RUSSIA CHIEDE CONSIGLIO SICUREZZA ONU SU ARMI CHIMICHE – Il diplomatico della missione russa presso l’Onu ha richiesto una riunione del Consiglio di Sicurezza per discutere delle “attività biologiche militari americane in Ucraina”. Il Consiglio si riunirà nelle prossime ore.
ORE OO:50 – FACEBOOK ALLENTA REGOLE PER PERMETTERE ESPRESSIONI VIOLENTE CONTO “INVASORI RUSSI” – Facebook ha allentato le regole: “In seguito all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia consentiremo in via temporanea alcune forme di espressione politica che altrimenti violerebbero le nostre politiche”. Tra le espressioni consentite: la morte di Putin o di Lukashenko e quella degli invasori russi.
ORE 1:05 – OLTRE 2,3 MILIONI DI RIFUGIATI – Sono oltre due milioni e 300mila gli ucraini in fuga dal Paese, 1,9 milioni gli sfollati interni. La maggior parte si sta dirigendo a ovest del Paese verso Leopoli.
ORE 1:10 – KULEBA: “PREOCCUPA L’OSSESSIONE DEI RUSSI SU ARMI CHIMICHE E BIOLOGICHE – L’allarme sui social del ministro degli Esteri Ucraino Dmytro Kuleva: “L’ossessione maniacale con cui vari funzionari russi fantasticano su armi o rischi biologici o chimici inesistenti in Ucraina è profondamente preoccupante e potrebbe effettivamente indicare che la Russia sta preparando un’altra orribile operazione sotto falsa bandiera”.
ORE 1:45 – RUSSI A 5 KM DA KIEV – Secondo il Pentagono le forze russe si sono avvicinate di cinque chilometri a Kiev. Il convoglio militare lungo decine di chilometri visto nei giorni scorsi sarebbe stato ini larga parte disperso e riposizionato. Le unità corazzate starebbero manovrando nelle città circostanti.
ORE 2:00 – MACRON: “CONDIZIONI MOSCA INACCETTABILI” – “Sono ottimista ma cerco di essere anche realista. Siamo sempre impegnati nel dialogo con il presidente Putin. Lo ero fino all’ultimo minuto prima che lanciasse questa guerra e anche dopo che l’ha lanciato. Abbiamo cercato di aprire i negoziati per il cessate il fuoco. Devo però ammettere, con tutta onestà, che le condizioni che mette sul tavolo non sono accettabili per nessuno”, il commento del presidente francese Macron dopo l’ennesima telefonata con Putin.
ORE 2:15 – KIEV: “UCCISI ANZIANI E BOMBARDATE SCUOLE” – Kiev accusa Mosca di diverse azioni militari: un veicolo corazzato avrebbe aperto il fuoco contro un’auto civile uccidendo un uomo e una donna anziani. Dall’inizio della guerra sono state bombardate 280 scuole. Il Parlamento in un tweet ha accusato l’attacco a un Istituto di Fiscia e Tecnologia di Kharkiv dove si trova un reattore nucleare sperimentale.
ORE 3:30 – CINA: AVANTI CON CESSATE IL FUOCO – Il premier cinese Li Keqiang ha espresso “grande preoccupazionee per il problema dell’Ucraina e si batte per la sua soluzione pacifica”. Pechino ha espresso profonda preoccuazione per la situazione e per una futura escalation. “La Cina segue una politica diplomatica pacifica indipendente. È importante sostenere Ucraina e Russia perché superino le differenze: lavoreremo con la comunità internazionale per evitare l’ulteriore escalation e che la situazione vada del tutto fuori controllo”. Il premier si è detto preoccupato dalle sanzioni occidentali a Mosca che impediscono la ripresa economica dopo la pandemia da covid.
ORE 4:45 – PUTIN: “LA RUSSIA NON VUOLE ISOLARSI” – Il presidente russo Putin ha detto che non è intenzione di Mosca isolarsi da nessuno, anzi Mosca è “aperta a lavorare con tutti i nostri partner stranieri che lo vogliano”. Putin ha dato il benvenuto ai volontari e annunciato che saranno aiutati ad arrivare a combattere in prima linea.
ORE 6:00 – ZELENSKY: “NON FABBRICHIAMO ARMI CHIMICHE” – Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha respinto le accuse russe di sviluppare con la collaborazione degli Stati Uniti armi chimiche. “Sono il presidente di un paese degno, di una nazione degna. E padre di due bambini. E nella mia terra non sono state sviluppate armi chimiche o altre armi di distruzione di massa”. La Russia ha fatto sapere che documenti dimostrerebbero componenti di armi biologiche realizzati in laboratori ucraini con il finanziamento del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. Zelesnky, come il ministro degli Esteri Kuleba si è detto molto preoccupato perché “se vuoi conoscere i piani della Russia, guarda a cosa la Russia accusa gli altri di pianificare”.
ORE 6:30 – CONTINUANO I BOMBARDAMENTI – Attacchi aerei nelle prime ore di oggi contro la città di Dnipro. Bombardata per la prima volta Lutsk, nord-ovest del Paese.
ORE 7:45 – RIUNIONE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA ONU – Si terrà oggi pomeriggio, alle 17:00 italiane, e alle 11:00 di New York, la riunione del Consiglio di Sicurezza, richiesta dalla Russia che accusa gli Stati Uniti (senza prove) di sviluppare programmi per armi biologiche sul territorio ucraino. Le accuse hanno messo in allerta Washington e Kiev circa il possibile uso in futuro di armi chimiche da parte di Mosca.
ORE 8:00 – MOSCA: DUE AEROPORTI MILITARI DISTRUTTI – Due aeroporti militari ucraini sono stati distrutti dai missili di precisione russi. Lo fa sapere il portavoce del ministero della Difesa russo Igor Konashenkov. Gli aeroporti sono quelli di Lutsk e Ivano-Frankivsk. La Russia vanta la distruzione di 3.213 istallazioni militari.
ORE 8:30 – CIA: “PUTIN NON HA VIE D’USCITA” – Secondo il direttore della Cia William Burns “Putin è prigioniero dei suoi errori e ha sottostimato l’impatto delle sanzioni: la bolla di propaganda non può reggere all’infinito”.
ORE 8:15 – SHARAPOVA: “AFFRANTA DALLE STORIE DI FAMIGLIE E BAMBINI” – La star del tennis russa Maria Sharapova ha condannato l’invasione della Russia senza mai scrivere la parola “guerra” come imposto da Mosca. “Ogni giorno che passa, sono sempre più affranta e profondamente rattristata dalle immagini e dalle storie delle famiglie e dei bambini colpiti da questa crescente crisi in Ucraina”, ha postato la sportiva su Instagram invitando a unirsi alla campagna di solidarietà di Save the children.
ORE 8:15 – DNIPRO ASSEDIATA, COLPITO ASILO NIDO – Almeno tre attacchi hanno colpito stamattina a Dnipro un asilo nido, un condominio e una fabbrica di scarpe. La città è assediata. L’asilo era vuoto perché chiuso come tutte le scuole dall’inizio dell’invasione. Presenti nella città numerosi profughi dalla città di Kharkiv e dal Mar Nero. L’avanzata procede su Kharkiv, Kiev e sul Mar Nero.
ORE 8:20 – INCONTRO PUTIN-LUKASHENKO – Il Presidente della Bielorussia Alexandr Lukashenko è volato a Mosca per incontrare il Presidente russo Putin.
ORE 9:00 – “CONQUISTATA VOLNOVAKHA” – Il ministero della Difesa russo, citato dalla BBC, fa sapere che le milizie filorusse del Donbass hanno rivendicato la conquista di Volnovakha, cittadina strategica a nord della città assediata di Mariupol. I separatisti, secondo il portavoce, avrebbero conquistato oltre 80 centri abitati. La conquista di Volonavkha è stata definita “ un’importante vittoria sulla via della liberazione di Mariupol”.
Antonio Lamorte. Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.
Andrea Marinelli,Guido Olimpio per il “Corriere della Sera” il 10 marzo 2022.
Il direttore della Cia, William Burns, ha dichiarato davanti al Congresso: «Putin pensava di finire tutto in due giorni». Può essere l'analisi corretta, ma anche un modo per enfatizzare i problemi - iniziali - incontrati nell'operazione speciale. Così l'ha definita il leader, quasi che i soldati fossero dei poliziotti mandati ad arrestare Zelensky. Ora, però, che il Cremlino spinge il suo rullo, a Washington sono stati molto chiari sul non sottovalutare lo strapotere di Mosca.
Meno chiaro il perché la Russia, dopo due settimane, non sia riuscita ad acquisire la superiorità aerea. Gli inglesi lo hanno ribadito spesso quasi a irridere lo zar. Gli americani, più prudenti, hanno avvisato che tutto può cambiare in modo rapido. È stata infatti segnalata la presenza di un maggior numero di velivoli in Bielorussia, così come una possibile mobilitazione di risorse per recuperare terreno. L'attività modesta nei cieli da parte dei russi ha permesso ai caccia e ai droni Tb2 di fabbricazione turca in mano agli ucraini di colpire i concentramenti di truppe. La presenza ridotta di elicotteri d'attacco ha reso poi meno rischiose le missioni dei nuclei di resistenti.
I commandos e i riservisti hanno potuto ingaggiare i carri armati e veicoli della logistica per poi riguadagnare posizioni di sicurezza. Ma non tutto va secondo i desideri degli ucraini. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ieri si è dichiarato nettamente contrario all'invio dei Mig-29 polacchi a Kiev. Il Pentagono lo ha del tutto escluso. Il presidente Joe Biden non vuole correre il rischio di innescare un conflitto armato e potenzialmente devastante con la Russia.
Ciononostante, gli ucraini hanno abbattuto numerosi velivoli nemici: il ministero della Difesa di Kiev sostiene di aver distrutto 48 aerei e 80 elicotteri. Sono numeri molto alti e non verificabili, gonfiati dalla propaganda, ma analisti britannici hanno trovato conferma di almeno 20 fra jet ed elicotteri colpiti. Aerei a parte, il Pentagono segnala che i russi potrebbero aver perso fra il 4 e il 10 per cento dei mezzi dispiegati e quindi avrebbero «il 90% della potenza di combattimento ancora disponibile».
La presenza di batterie missilistiche - S300, Buk, Osa, Tor - ha costretto i piloti russi a quote più basse e questo li ha esposti al lancio dei missili portatili tipo Stinger (insieme agli Strela). Gli esperti hanno fornito molte interpretazioni, però manca sempre un tassello a completare il mosaico.
Questi alcuni aspetti citati, non definitivi. 1) Scarsa preparazione a condurre attività massicce, con un alto numero di mezzi. In Siria, per esempio, hanno sempre agito con team ridotti. 2) Poca integrazione terra-aria, ossia un coordinamento non elevato. 3) Dotazione ridotta di bombe di precisione (fino ad un certo punto). 4) Addestramento minore degli equipaggi rispetto ai colleghi Nato. 5) Timori di fuoco amico, di sparare sui propri aerei. È avvenuto durante il conflitto in Georgia nel 2008, c'è stato un episodio clamoroso nel teatro siriano con la distruzione di un ricognitore «elettronico» nel mezzo di un raid israeliano. 6) Lo Stato Maggiore, nella prima fase di guerra, ha sferrato incursioni limitate contro radar, piste, batterie e dunque non ha decapitato il dispositivo avversario.
Pensava che non fosse necessario? Secondo fonti di intelligence, l'esercito ucraino ha saputo disperdere i propri equipaggiamenti, rendendoli difficili da identificare: per questo la difesa antiaerea di Kiev è rimasta attiva. È bene ricordare che siamo ancora nella fase uno del conflitto. I generali hanno riorganizzato le fila per uscire dal pantano - in senso reale - e adesso si preparano a incalzare gli avversari con tutto il potenziale a disposizione.
Gli analisti sono convinti che la stessa dinamica l'avremo nello spazio aereo. Vi sono stati bombardamenti nella parte ovest dell'Ucraina - la retrovia più importante, da dove arrivano le armi occidentali - e sono apparsi aerei radar in Bielorussia: una componente fondamentale per coordinare un alto numero di velivoli. Movimenti spiati dagli esperti che hanno accesso ai satelliti e dal grande apparato di sorveglianza che la Nato ha creato lungo tutta la linea di confine.
Ucraina Russia, news sulla guerra di oggi: bombe ai confini dell’Unione europea, pesanti raid su Kiev. di Lorenzo Cremonesi, Marco Imarisio, Andrea Nicastro, Marta Serafini su Il Corriere della Sera il 12 marzo 2022.
Le ultime notizie in tempo reale. La guerra tra Russia e Ucraina è al 17esimo giorno. Dopo Mariupol, sono state attaccate anche Dnipro e Lutsk. Zelensky: Unione europea? Deve fare di più. Putin: ci sono progressi nei colloqui.
• Nuova notte di bombardamenti e allarmi in Ucraina: raid aerei russi su Kiev — ormai stretta nella morsa dell’esercito russo — e nelle città dell’Ovest del Paese, vicino al confine con la Polonia.
• Il convoglio russo che per giorni è rimasto fermo lungo la strada per Kiev si è riposizionato nelle foreste: sarebbe dunque un posizionamento che prelude all’attacco della capitale.
• Scontro al Consiglio di Sicurezza: Mosca denuncia un complotto americano-ucraino per diffondere armi biologiche.
• Il Cremlino non ha escluso un incontro Putin-Zelensky. Se da una parte il leader russo ha parlato di «cambiamenti positivi nei negoziati», il ministro della Difesa ucraino Kuleba ha parlato di «progressi zero»
• Si è chiuso venerdì sera il vertice di due giorni a Versailles che ha visto riuniti i leader Ue. «Mai vista Ue così compatta», ha riferito Draghi.
00.00 Il punto
La Russia ha ampliato la sua offensiva militare in Ucraina, colpendo per la prima volta vicino agli aeroporti nell’ovest del Paese, nel giorno in cui — venerdì 11 marzo — il presidente russo, Vladimir Putin ha annunciato «positivi cambiamenti nei negoziati», subito smentito però dal leader ucraino Volodymyr Zelensky. L’assedio alla capitale continua, ma in 16 giorni di guerra, Mosca non è ancora entrata nella capitale mentre ha annunciato di aver preso il controllo di alcuni quartieri di Mariupol, ancora assediata e dove la situazione umanitaria rimane drammatica.
01.00 La sicurezza nucleare
Gli Stati Uniti restano «preoccupati dalle sconsiderate azioni della Russia e dalle violazioni dei principi di sicurezza nucleare». Lo afferma il ministro dell’Energia americano, Jennifer Granholm, sottolineando che il fatto che Mosca stia violando i principi di sicurezza «è inaccettabile e gli attacchi che mettono a rischio la sicurezza in Ucraina e al di là devono fermarsi».
01.25 Telefonata Biden Zelensky
Il presidente statunitense, Joe Biden, ha intrattenuto una telefonata di 49 minuti con il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky, spiegandogli le nuove sanzioni decise da Washington contro la Russia. Lo riferisce la Cnn, spiegando che l’inquilino della Casa Bianca ha voluto sottolineare come gli Stati Uniti si stiano muovendo per sospendere le normali relazioni commerciali con Mosca. Zelensky ha twittato di aver fornito a Biden una «valutazione della situazione sul campo di battaglia» e di averlo «informato dei crimini della Russia contro la popolazione civile». I due leader, ha riferito ancora Zelensky, si sono detti d’accordo su «ulteriori passi a sostegno della difesa dell’Ucraina e su aumentare le sanzioni contro la Russia».
01.50 Migliaia di prigionieri russi
«Il numero degli occupanti catturati ha già raggiunto un livello tale che questo problema non può essere lasciato alle strutture che avevamo prima della guerra. Pertanto, il Gabinetto dei ministri dell’Ucraina ha istituito un quartier generale di coordinamento per il trattamento dei prigionieri di guerra. Migliaia di soldati nemici catturati o arresisi ricevono dal nostro Stato il trattamento richiesto dalle convenzioni internazionali. Ma ce ne sono così tanti che è necessaria una struttura speciale per affrontare tutte le questioni correlate». Lo ha detto il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky in un videomessaggio.
02.25 Raid nei sobborghi di Kiev
Bombardamenti potenti nei sobborghi di Kiev, da dove si sentono chiaramente i raid. Lo riporta la corrispondente di Cnn Clarissa Ward. Alcune immagini satellitari hanno mostrato le forze russe in avvicinamento alla capitale grazie anche all’uso di artiglieria pesante.
03.20 Altri oligarchi sanzionati
Si allunga la lista degli oligarchi russi sui quali gli Stati Uniti impongono sanzioni. Il Dipartimento di Stato annuncia ulteriori misure contro i membri del consiglio di amministrazione di Novikombank e ABR Management. Nel mirino degli Stati Uniti finiscono Yuri Kovalchuk, Kirill Kovaluch, Dmitri Lebedev e Vladimir Knyagin di ABR Management. I quattro componenti del cda di Novikombank colpito sono la presidente Elena Georgieva, German Belous, Andrey Sapelin e Dmitri Vavulin.
04.06 Danneggiato un ospedale
Le autorità ucraine hanno accusato la Russia di aver danneggiato un ospedale oncologico e diversi edifici residenziali nella città meridionale di Mykolaiv con bombardamenti di artiglieria pesante. Il responsabile dell’ospedale, Maksim Beznosenko, ha detto che diverse centinaia di pazienti erano nel nosocomio durante l’attacco, ma che nessuno è stato ucciso. L’assalto ha danneggiato l’edificio e fatto saltare le finestre.
05.51 Sirene in tutte le città
Le forze russe si sono posizionate intorno a Kiev e stanno «bloccando» Mariupol, dove migliaia di persone stanno soffrendo un assedio devastante. I media locali riferiscono di sirene di avvertimento antiaereo in tutta l’Ucraina, comprese Kiev, Odessa, Dnipro e Kharkiv. Dopo dodici giorni di assedio, Mariupol, un porto strategico, è senza acqua, gas, elettricità o comunicazioni. La situazione è «quasi disperata», ha avvertito Medici senza frontiere.
06.45 La morsa intorno a Kiev
(Lorenzo Cremonesi) Il cerchio dell’armata russa si stringe sulla capitale ucraina. Una massiccia tenaglia di ferro e fuoco: artiglierie, mortai, missili Grad di vario tipo, pattuglie di truppe scelte stanno posizionandosi a pochi chilometri dal centro città, e da lontano, oltre confine in territorio russo e della Bielorussia, i missili balistici sono pronti per fiaccare la volontà della resistenza partigiana ucraina, nel caso l’esercito convenzionale russo non dovesse riuscire.
Ore 6.54 - Le sirene a Leopoli, ai confini dell’Ue
(Marta Serafini, inviata a Leopoli) Alle 5.45 le sirene hanno ripreso a suonare a Leopoli, a ovest, per la seconda notte consecutiva. L’allerta è durata due ore, la più lunga dall’inizio della guerra. Allarmi sono stati segnalati anche a Zytomyr, Odessa, Kharkiv, Cherkasy.
Ore 7.20 - Aiea, parzialmente ripristinata elettricità centrale Chernobyl
È stata parzialmente ripristinata l’energia elettrica nella centrale nucleare di Chernobyl. Lo ha reso noto l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), citando l’operatore ucraino Ukrenerho. L’impianto era stato disconnesso dalla corrente elettrica dalle forze russe e nei giorni scorsi era stato lanciato l’allarme sul rischio di rilascio di materiale radioattivo se l’impianto non fosse stato in grado di raffreddare parte del combustibile nucleare esaurito.
Ore 7.24 - Kuleba: «1.582 civili uccisi in 12 giorni, ci servono aerei per fermare i crimini Putin»
Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, è tornato a chiedere aerei militari per fermare i «crimini di guerra» commessi dagli invasori russi. «1.582 civili sono stati uccisi in 12 giorni e sono stati persino sepolti in fosse comuni come questa», scrive Kuleba su Twitter pubblicando la foto di una fila di sacchi con cadaveri interrati.
Ore 7.30 - Il PUNTO - Un quarto fronte si apre a ovest: una nuova fase della guerra?
Nell’escalation dell’offensiva russa potrebbe essersi aperto un quarto fronte e il Cremlino può ora colpire la metà del Paese finora fuori dai combattimenti. Dopo Kiev a nord, Kharkiv ad est, l’intera costa del Mar Nero a sud, è partita campagna aerea sul centro e sull’ovest del Paese. Nella prima ondata di ieri centrato l’aeroporto di Lutsk, un’area lasciata segreta dalle autorità ucraine a Ivano-Frankivsk e un distretto industriale a Dnipro (qui l'approfondimento del nostro inviato Andrea Nicastro).
Sembra impossibile che l’esercito russo allarghi l’offensiva terrestre prima di aver eliminato la resistenza delle grandi città già circondate perché non ha abbastanza divisioni corrazzate. Però può comunque colpire anche della metà di Ucraina finora rimasta lontano dai combattimenti per esempio colpendo le fabbriche e le infrastrutture e direttamente i civili.
Ore 7.47 - Governatore, 70% regione Luhansk occupata dai russi
Il 70% circa della regione di Luhansk, nell’est dell’Ucraina, è stato occupato dalle truppe russe. Lo ha reso noto il governatore della regione, Serhiy Haidai, secondo cui la parte restante ancora sotto il controllo di Kiev è sottoposta a bombardamenti costanti. Haidai ha scritto in un post su Facebook che al momento non ci sono corridoi umanitari per permettere alla popolazione di lasciare la regione in sicurezza.
Ore 7.57 - Kiev, l'accerchiamento continua: l'artiglieria colpisce zone del centro
A Kiev l’accerchiamento continua. Le artiglierie del grande convoglio russo si stanno distribuendo e posizionando a Est e a Ovest della città, in un’area compresa tra i 10 e i 25 chilometri di distanza dal centro. Nella notte i bombardamenti sono stati forti, le sirene hanno suonato almeno tre volte. Intorno alle 5 del mattino abbiamo sentito spari di armi leggere e almeno un’esplosione forte di granata nelle zone del centro. (dall’inviato Lorenzo Cremonesi)
Ucraina - Russia, le news di oggi dalla guerra. Bombardamenti a Kiev. Respinto attacco a Dnipro. Telefonata Biden-Zelensky su nuove sanzioni. Tiziano Toniutti su La Repubblica il 12 marzo 2022.
Zelensky: "Abbiamo migliaia di prigionieri russi". Gli Usa valutano l'invio di armi di difesa aerea più avanzate. Ulteriori misure contro gli oligarchi.
L'attacco delle forze russe si estende per la prima volta Ovest in zone fino ad ora rimaste al riparo dalla guerra: Mosca colpisce Dnipro e aeroporti a Ovest. A Melitipol il sindaco è stato rapito dalle forze russe, Mariupol è circondata dalle truppe russe mentre il governo di Kiev lancia l'allarme su un possibile attacco da parte della Bielorussia. La Ue verso nuove sanzioni: "Stop a export di beni di lusso verso Mosca". Sequestrato a Trieste yacht da 530 milioni riconducibile al miliardario russo Andrey Igorevich Melnichenko.
00.38 Zelensky: "Abbiamo migliaia di prigionieri russi"
"Oggi siamo riusciti a salvare 7144 persone da Energodar, Bucha , Hostomel, Kosorovychi" e questo "ci spinge a provarci anche domani: noi faremo di tutto per questo" obiettivo. Lo afferma in un messaggio il presidente ucraino Volodymyr Zelensky osservando che a Kiev "ripetiamo agli occupanti, che hanno avuto oltre 12 mila morti, di andarsene finché possono". "Abbiamo migliaia di prigionieri, il loro numero è talmente alto che abbiamo dovuto creare un nuovo centro di accoglienza" sottolinea.
00.59 Il ceo di Instagram: "Il blocco in Russia interesseà 80 milioni di utenti"
"Lunedì Instagram sarà bloccata in Russia. Questa decisione taglierà" i rapporti di 80 milioni di persone in Russia e con il resto del mondo, considerato che circa l'"80% delle persone in Russia seguono un account Instagram fuori dal paese. Questo è sbagliato". Lo twitta Adam Mosseri, il numero uno di Instagram.
01.03 Usa, Russia viola principi base della sicurezza nucleare
Gli Stati Uniti restano "preoccupati dalle sconsiderate azioni della Russia e dalle violazioni dei principi di sicurezza nucleare". Lo afferma il ministro dell'Energia americano, Jennifer Granholm, sottolineando che il fatto che Mosca stia violando i principi di sicurezza "è inaccettabile e gli attacchi che mettono a rischio la sicurezza in Ucraina e al di là devono fermarsi".
01.13 I Pink Floyd ritirano musica da piattaforme russe
I Pink Floyd ritirano la loro musica dalle piattaforme digitali di Russia e Bielorussia. Una decisione per "condannare l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia", afferma la band su Twitter.
01.22 Forze russe si avvicinano a Kiev, artiglieria pesante
Le forze russe si stanno avvicinando a Kiev e stanno usando artiglieria pesante. E' quanto emerge da alcune immagini satellitari mostrate da Cnn
01.24 telefonata Biden-Zelensky su nuove sanzioni
Il presidente statunitense, Joe Biden, ha intrattenuto una telefonata di 49 minuti con il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky, spiegandogli le nuove sanzioni decise da Washington contro la Russia. Lo riferisce la Cnn, spiegando che l'inquilino della Casa Bianca ha voluto sottolineare come gli Stati Uniti si stiano muovendo per sospendere le normali relazioni commerciali con Mosca.
Zelensky ha twittato di aver fornito a Biden una "valutazione della situazione sul campo di battaglia" e di averlo "informato dei crimini della Russia contro la popolazione civile". I due leader, ha riferito ancora Zelensky, si sono detti d'accordo su "ulteriori passi a sostegno della difesa dell'Ucraina e su aumentare le sanzioni contro la Russia".
01.38 Jerusalem Post: "Zelensky ha rifiutato consiglio Bennett di arrendersi"
Il premier israeliano Naftali Bennett avrebbe raccomandato al presidente ucraino Volodymyr Zelesnky di accettare l'offerta di Vladimir Putin di arrendersi per metter fine alla guerra. Zelensky avrebbe però rifiutato in quanto la proposta includeva molti sacrifici per gli ucraini. Lo riporta il Jerusalem Post citando fonti del governo di Kiev. "Bennett ci ha detto di arrenderci. E noi non abbiamo alcuna intenzione di farlo. Sappiamo che l'offerta di Putin è solo l'inizio", spiegano le fonti al Jerusalem Post.
02.18 Usa al lavoro per invio armi avanzate a Kiev
L'amministrazione Biden è al lavoro per cercare di velocizzare l'invio di sistemi di difesa aerea e altre armi avanzate all'Ucraina. Lo riporta il Washington Post citando alcune fonti, secondo le quali le trattative sono in corso e precedono la visita del capo del pentagono, Lloyd Austin, a Bruxelles e in Slovacchia, Paese che ha sistemi missilistici terra-aria S-300.
02.19 Blinken, oligarchi non devono godere loro ricchezza
"Stiamo sanzionando gli oligarchi che sostengono l'ingiustificata guerra di Putin in Ucraina e mettendo nel mirino asset e beni di lusso che sono stati fatti uscire dalla Federazione russa per assicurarci che quanti stanno propagando questa guerra non possano godere facilmente della loro ricchezza mentre gli ucraini soffrono". Lo scrive su Twitter il segretario di Stato statunitense, Antony Blinken.
02.21 Bombardamenti nei sobborghi di Kiev
Bombardamenti potenti nei sobborghi di Kiev, da dove si sentono chiaramente i raid. Lo riporta la corrispondente di Cnn Clarissa Ward. Alcune immagini satellitari hanno mostrato le forze russe in avvicinamento alla capitale grazie anche all'uso di artiglieria pesante.
02.30 Usa valutano invio armi difesa aerea più avanzate
Gli Stati Uniti stanno valutando, insieme agli alleati europei, l'invio di sistemi di difesa aerea e altri armamenti più sofisticati in Ucraina. Lo riferisce il Washington Post citando alcune fonti. La discussione precede la prevista visita del segretario alla Difesa, Lloyd Austin, presso la Nato a Bruxelles e in Slovacchia la prossima settimana.
02.35 Zelensky, "La Russia sarà considerata come i terroristi Isis"
"Sono 7.144 le persone evacuate venerdì da quattro città ucraine". Lo afferma il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky in un post su Facebook, riportato dai media americani. Zelensky mette in evidenza come "le azioni degli invasori russi saranno equiparate a quelle dei terroristi dello Stato Islamico". Zelensky lancia quindi un appello alle mamme russe: "Non mandate i vostri figli in guerra in paese straniero"
03.15 Nuove sanzioni Usa contro gli oligarchi russi
Si allunga la lista degli oligarchi russi sui quali gli Stati Uniti impongono sanzioni. Il Dipartimento di Stato annuncia ulteriori misure contro i membri del consiglio di amministrazione di Novikombank e ABR
Management. Nel mirino degli Stati Uniti finiscono Yuri Kovalchuk, Kirill Kovaluch, Dmitri Lebedev e Vladimir Knyagin di ABR Management. I quattro componenti del cda di Novikombank colpito sono la presidente Elena Georgieva, German Belous, Andrey Sapelin e Dmitri Vavulin.
03.36 "Raid a Mykolaiv, danni a ospedale oncologico"
Le autorità ucraine accusano la Russia di aver danneggiato un ospedale per la cura di malati di cancro e alcuni edifici residenziali a Mykolaiv con raid condotti con artiglieria pesante. Lo riporta l'Associated Press sul suo sito. Il responsabile della struttura riferisce che alcune centinaia di pazienti erano nell'ospedale al momento dell'attacco, ma nessuno è rimasto ucciso.
03.45 Biden, democrazie unite, non vacilleremo
"Le democrazie si stanno facendo sentire per affrontare questo momento e guidare il mondo dalla parte della pace e della sicurezza. Stiamo mostrando la nostra forza e non vacilleremo". Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, in un video pubblicato su Twitter.
04.38 Congelati investimenti Abramovich in hedge fund Usa
Gli investimenti in hedge fund americani di Roman Abramovich sono stati congelati. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti, secondo le quali i fondi speculativi hanno ricevuto l'indicazione di congelare dopo che sanzioni sono state imposte a Abramovich. Il congelamento mette probabilmente fine ai recenti tentativi dell'oligarca russo di vendere i suoi interessi negli hedge fund.
04.39 Zelensky, arresto sindaco Melitopol è un crimine
La detenzione del sindaco di Melitopol è "un crimine contro la democrazia". Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un video postato su Facebook. L'arresto, ha aggiunto, è "un segnale debolezza degli invasori".
05.48 Suonano sirene in varie città, da Kiev a Leopoli
Le sirene suonano in diverse città dell'Ucraina, da Leopoli a Kiev, da Cherasky a Charkiv. Lo riporta il Guardian. Poche ore fa Cnn ha riportato di esplosioni non lontano dalla capitale ucraina, dove le forze russe si starebbero avvicinando
06.06 Kiev, iniziata riparazione linee elettriche a Chernobyl
L'Ucraina ha iniziato a riparare i danni alle linee elettriche che servono la centrale nucleare di Chernobyl. Lo hanno detto le autorità ucraina all'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica.
06.24 Kiev circondata, situazione "critica" a Mariupol per Msf
Le forze russe si sono posizionate intorno a Kiev e stanno "bloccando" Mariupol, dove migliaia di persone stanno soffrendo un assedio devastante. I media locali riferiscono di sirene di avvertimento antiaereo in tutta l'Ucraina, comprese Kiev, Odessa, Dnipro e Kharkiv. Dopo dodici giorni di assedio, Mariupol, un porto strategico, è senza acqua, gas, elettricità o comunicazioni. La situazione è "quasi disperata", ha avvertito Medici senza frontiere.
07.14 Ucraina: a Leopoli allarme durato 2 ore,mai così lungo
È cessato dopo due ore l'allarme aereo di stamattina a Leopoli, la città nell'ovest dell'Ucraina, finora considerata relativamente sicura. La città è stata svegliata dalle sirene d'allarme prima dell'alba, attorno alle 5.30. L'allarme è cessato alle 7.35 circa. È la prima volta dall'inizio della guerra in Ucraina che l'allarme a Leopoli dura così a lungo.
07.32 Scontri a Nord Ovest di Kiev, colonna russa si disperde
Continuano a registrarsi combattimenti a Nord Ovest di Kiev, mentre il grosso delle forze di terra russe si trova a circa 25 chilometri dal centro della capitale ucraina. E' quanto si legge nell'ultimo aggiornamento dell'intelligence britannica sul conflitto in Ucraina. "Elementi della grande colonna russa a Nord di Kiev si sono dispersi", si legge nell'aggiornamento, "questo è un probabile tentativo russo di circondare la città. Potrebbe anche essere un tentativo russo di ridurre la sua vulnerabilità ai contrattacchi ucraini, che hanno fatto pagare uno scotto significativo alle forze ucraine".
07.40 Esplosioni in diverse città, almeno due a Dnipro
Delle esplosioni sono state sentite nella prima mattinata di oggi nelle città di Nikolaev (nel sud), Dnipro e Kropyvnytskyi (nel centro del Paese). Lo riporta Bbc Ucraina citando le autorità locali. Secondo un canale Telegram gestito dalle autorità locali, il sistema di difesa aereo di Dnipro è stato attivato con successo. A Dnipro, nell'Ucraina centrale, sono state sentite almeno due esplosioni, riferisce la Cnn citando i propri giornalisti sul posto, che dicono di aver visto anche del fuoco salire dalla parte orientale del fiume.
07.45 Governatore regione di Luhansk: 70% occupato da truppe russe
Il 70% circa della regione di Luhansk, nell'est dell'Ucraina, è stato occupato dalle truppe russe. Lo ha reso noto il governatore della regione, Serhiy Haidai, secondo cui la parte restante ancora sotto il controllo di Kiev è sottoposta a bombardamenti costanti. Haidai ha scritto in un post su Facebook che al momento non ci sono corridoi umanitari per permettere alla popolazione di lasciare la regione in sicurezza.
07.55 Ucraina: bombardamenti a est di Kiev, colpito un deposito
Un deposito di alimenti congelati nella regione di Kiev ha preso fuoco stamane a causa dei bombardamenti. Lo riferiscono i servizi di emergenza ucraini citati dalla Bbc. Le immagini pubblicate in rete mostrano i soccorritori dirigersi verso la zona per estinguere un enorme incendio in quello che sembra essere un magazzino a un piano, mentre fiamme altissime e dense si alzano dalla struttura. Al momento i vigili del fuoco sono ancora sul posto per spegnere il rogo. Finora non sono state segnalate vittime.
08.12 La Russia mobilita le truppe in Donbass e Crimea
La Russia ha iniziato a mobilitare le truppe in Donbass e Crimea e sta trasferendo a Ovest unita' militari dal centro e dall'Est del Paese per poter disporre di maggiori riserve. Lo riferisce il capo dell'intelligence militare ucraina, Kyrylo Budanov, secondo quanto riporta il Kyiv Independent.
08.16 Zelensky alle madri russe: “Non mandate i vostri figli in guerra”
"Voglio dirlo un'altra volta alle madri russe, specialmente alle madri dei soldati arruolati. Non mandate i vostri figli in guerra in un Paese straniero". E' l'appello rivolto dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo ultimo video messaggio, secondo quanto riportano i media internazionali. Zelensky chiede alle madri di non "credere alle promesse che" i loro figli "verranno mandati da qualche parte per delle esercitazioni... o condizioni di non combattimento" e le sollecita ad "agire immediatamente" se avessero qualche sospetto che i loro figli vengono mandati a combattere in Ucraina.
08.27 Governo Gb: "Forze russe a 25 km da Kiev"
"Il grosso delle forze terrestri russe si trova adesso a circa 25 chilometri dal centro di Kiev". Lo riferisce il ministero della Difesa britannico, citando l'intelligence, secondo cui continuano gli scontri a nordest della capitale ucraina. Il ministero riferisce poi che, oltre a Kiev, restano accerchiate le città di Kharkiv, Sumy, Mariupol e Chernihiv, che continuano a subire "pesanti bombardamenti
Ucraina, la guerra in diretta: bombe sull'ospedale oncologico di Mykolaiv. Entra in gioco la Cina. Libero Quotidiano il 12 marzo 2022.
Il sedicesimo giorno di guerra in Ucraina segna l'ingresso nella nuova fase: l'esercito russo ha lanciato l'attacco sull'Ovest del Paese, bombardando ai confini dell'Unione europea. A Leopoli, fin qui risparmiata dalle ostilità, l'allarme aereo è durato due ore, prima dell'alba attorno alle 5.30. Il più lungo dall'inizio della invasione russa. Le sirene sono suonate nella notte anche a Kiev e in varie altre città. Bombardata Kharkiv, mentre a Sud non si arrende Mariupol, pur stremata e assediata da giorni. Secondo la Cnn i russi si stanno avvicinando alla capitale Kiev, in attesa di sferrare l'attacco che dovrebbe essere decisivo. Interlocutori finora i negoziati. Proseguono invece le accuse incrociate riguardo all'uso di armi biologiche.
Ore 1.24: Telefonata Zelensky-Biden
Il presidente statunitense, Joe Biden, ha intrattenuto una telefonata di 49 minuti con il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky, spiegandogli le nuove sanzioni decise da Washington contro la Russia. Lo riferisce la Cnn, spiegando che l'inquilino della Casa Bianca ha voluto sottolineare come gli Stati Uniti si stiano muovendo per sospendere le normali relazioni commerciali con Mosca. Zelensky ha twittato di aver fornito a Biden una "valutazione della situazione sul campo di battaglia" e di averlo "informato dei crimini della Russia contro la popolazione civile". I due leader, ha riferito ancora Zelensky, si sono detti d'accordo su "ulteriori passi a sostegno della difesa dell'Ucraina e su aumentare le sanzioni contro la Russsia".
Ore 1.51: Zelensky, "migliaia di prigionieri russi"
"Il numero degli occupanti catturati ha già raggiunto un livello tale che questo problema non può essere lasciato alle strutture che avevamo prima della guerra. Pertanto, il Gabinetto dei ministri dell'Ucraina ha istituito un quartier generale di coordinamento per il trattamento dei prigionieri di guerra. Migliaia di soldati nemici catturati o arresisi ricevono dal nostro Stato il trattamento richiesto dalle convenzioni internazionali. Ma ce ne sono così tanti che è necessaria una struttura speciale per affrontare tutte le questioni correlate". Lo ha detto il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky in un videomessaggio.
Ore 4.06: Bombe su Mykolaiv, colpito ospedale
Le autorità ucraine hanno accusato la Russia di aver danneggiato un ospedale oncologico e diversi edifici residenziali nella città meridionale di Mykolaiv con bombardamenti di artiglieria pesante. Il responsabile dell'ospedale, Maksim Beznosenko, ha detto che diverse centinaia di pazienti erano nel nosocomio durante l'attacco, ma che nessuno è stato ucciso. L'assalto ha danneggiato l'edificio e fatto saltare le finestre.
Ore 4.49: Abramovich, asset in Hedge Fund Usa congelati
Alcuni Hedge Fund statunitensi, in cui sono presenti investimenti di Roman Abramovich, hanno ricevuto istruzione di congelare le attività dell'oligarca russo, dopo le sanzioni imposte al multimiliardario dalla Gran Bretagna. Lo riferisce il Wall Street Journal, citando persone vicine al dossier.
Ore 7.14: Arrivato il primo lotto di aiuti per gli ucraini dalla Cina
Il Global Times afferma che il primo lotto di aiuti umanitari cinesi destinati all'Ucraina è arrivato nella città di Chernivtsi, nell'Ovest del Paese. Un secondo lotto dovrebbe partire da Pechino sabato e arrivare in Ucraina lunedì, riporta il quotidiano statale cinese in lingua inglese.
Ore 7.24: Kuleba, "aerei per fermare i crimini di Putin"
Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, è tornato a chiedere aerei militari per fermare i "crimini di guerra" commessi dagli invasori russi. "1.582 civili sono stati uccisi in 12 giorni e sono stati persino sepolti in fosse comuni come questa", scrive Kuleba su Twitter pubblicando la foto di una fila di sacchi con cadaveri interrati, "incapace di sconfiggere l'esercito ucraino, Putin sta bombardando i disarmati, sta bloccando gli aiuti umanitari. Abbiamo bisogno di aerei per fermare i crimini di guerra russi".
La diretta del conflitto. Guerra Ucraina-Russia, Kiev sotto attacco: quarto fronte di bombardamenti ad Ovest. Redazione su Il Riformista il 12 Marzo 2022
Si apre oggi un nuovo giorno di guerra in Ucraina, arrivata al ‘day 17’ dopo la mossa delle russe di Vladimir Putin di attaccare il Paese. Un conflitto che dalla giornata di venerdì ha un quarto fronte di attacco aperto, quello a Ovest: nella morsa dei bombardamenti è finita anche la parte Ovest dell’Ucraina, con le città vicino Leopoli, al confine con la Polonia e centro di smistamento cruciale dei profughi in fuga dal conflitto.
Ma quella di ieri è stata anche la giornata più cruciale nella battaglia di disinformazione tra le due parti. La Russia, nella riunione del Consiglio di sicurezza dell’Onu che ha chiesto e ottenuto, ha accusato Washington e Kiev di essere pronte a usare armi chimiche o biologiche. Al suo fianco si è schierata la Cina, mentre la mossa del Cremlino preoccupava l’Occidente e il presidente ucraino Zelensky: il timore è quello di una campagna di disinformazione per giustificare un attacco con gas o agenti batterici in Ucraina.
Quanto alla diplomazia, ieri il Cremlino non ha escluso un incontro Putin-Zelensky e lo stesso Zar ha evidenziato “cambiamenti positivi nei negoziati”. Da parte ucraina invece il ministro della Difesa ucraino Kuleba ha parlato di “progressi zero” nelle trattative.
ORE 1:30 – TELEFONATA BIDEN-ZELENSKY – Nella notte italiana il presidente Usa Joe Biden ha avuto un colloquio telefonico di 49 minuti con il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky, spiegandogli le nuove sanzioni decise da Washington contro la Russia.
A riferirlo è la Cnn, con lo stesso Zelensky che su Twitter ha spiegato di aver fornito a Biden una “valutazione della situazione sul campo di battaglia” e di averlo “informato dei crimini della Russia contro la popolazione civile”. Entrambi poi si sono detti d’accordo su “ulteriori passi a sostegno della difesa dell’Ucraina e su aumentare le sanzioni contro la Russsia”.
ORE 2:20 – BOMBE SU KIEV – I sobborghi della capitale Kiev sono stati colpiti da pesanti bombardamenti, ha denunciato la corrispondente di Cnn Clarissa Ward. Alcune immagini satellitari hanno mostrato le forze russe in avvicinamento alla capitale grazie anche all’uso di artiglieria pesante.
ORE 4:00 – DANNEGGIATO OSPEDALE A MYKOLAIV – I raid russi colpiscono ancora una volta un ospedale ucraino. E’ successo a Mykolaiv, città meridionale del Paese, dove le autorità denunciano la Russia di aver danneggiato un ospedale oncologico e diversi edifici residenziali.
Il responsabile dell’ospedale, Maksim Beznosenko, ha detto che diverse centinaia di pazienti erano nel nosocomio durante l’attacco, ma che nessuno è stato ucciso.
ORE 5:45 – SIRENE A LEOPOLI – Le sirene d’allarme suonano a Leolpoli per la seconda notte consecutiva. L’allerta è durata due, la più lunga dall’inizio del conflitto, ma una situazione simile è stata segnalata anche in altre città come Odessa, Kharkiv, Cherkasy, segno di una importante offensiva russa.
ORE 7:20 – RIPRISTINA PARZIALMENTE ELETTRICITA’ A CHERNOBYL – L’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), citando l’operatore ucraino Ukrenerho, ha riferito che è stata parzialmente ripristinata l’energia elettrica nella centrale nucleare di Chernobyl.
Le forze armate russe avevano disconnesso dalla corrente elettrica l’impianto nucleare, facendo temere per un possibile rischio di rilascio di materiale radioattivo se l’impianto non fosse stato in grado di raffreddare parte del combustibile nucleare esaurito.
ORE 7:40 – 70% REGIONE LUHANSK OCCUPATO DA TRUPPE RUSSE – Il governatore della regione di Luhansk, nell’est dell’Ucraina, ha reso noto oggi che il 70% del territorio è ormai occupato da truppe russe. La restante parte, ha aggiunto Serhiy Haidai, è ancora sotto il controllo di Kiev ma è sottoposta a bombardamenti costanti.
ORE 7:50 – KULEBA: “1.582 CIVILI UCCISI, SEPOLTI IN FOSSE COMUNI” – Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha riferito su Twitter che in 12 giorni sono stati uccisi 1.582 civili, “sepolti anche in fosse comuni” pubblicando su Twitter la foto di una fila di sacchi con cadaveri interrati.
Il ministro ha quindi rinnovato l’appello all’Occidente a fornire il paese di aerei “per fermare i crimini di guerra russi”.
Ucraina, si stringe la morsa: Kiev attende l’attacco. Lorenzo Cremonesi su Il Corriere della Sera l'11 marzo 2022.
L’armata di Putin si muove per circondare la capitale. Il lunghissimo convoglio di mezzi corazzati e trasporto truppe, rimasto incolonnato e fermo per giorni, ha iniziato a sparpagliarsi nelle foreste intorno alla metropoli.
Il cerchio dell’armata russa si stringe sulla capitale ucraina. Una massiccia tenaglia di ferro e fuoco: artiglierie, mortai, missili Grad di vario tipo, pattuglie di truppe scelte stanno posizionandosi a pochi chilometri dal centro città, e da lontano, oltre confine in territorio russo e della Bielorussia, i missili balistici sono pronti per fiaccare la volontà della resistenza partigiana ucraina, nel caso l’esercito convenzionale russo non dovesse riuscire. Se poi la situazione non dovesse sbloccarsi a favore degli aggressori, allora Putin sta addirittura valutando l’opzione delle armi chimiche. Il presidente Zelensky rimane deciso a dichiarare pubblicamente la sua volontà di combattere senza paura, ma certamente qui tra i suoi soldati e la popolazione civile rimasta, nessuno minimizza la minaccia. «Sarebbe un massacro dalle dimensioni gigantesche se Putin dovesse utilizzare le armi chimiche. I gas pesanti potrebbero penetrare nei bunker, nelle cantine, scendere letali nei tunnel della metropolitana dove bivaccano decine di migliaia di persone. Mancano maschere e tute per proteggerci dalle armi non convenzionali, siamo totalmente esposti. Anche gli ospedali non sono affatto attrezzati per questa eventualità. Saremo lacerati dal dilemma se scendere nei sotterranei per sfuggire alle bombe, o andare ai piani alti più esposti alle esplosioni, ma meno soggetti agli effetti del gas», ci diceva nel pomeriggio un paramedico incaricato delle ambulanze che stazionano nei pressi del passaggio di sfollati dalla cittadina di Irpin.
Ieri mattina la capitale si è svegliata con la cattiva notizia che qualche cosa di pericoloso stava avvenendo nel settore a nord dei quartieri settentrionali. «I satelliti mostrano le immagini dei carri armati e mezzi del grande convoglio russo che si disperdono per i villaggi e le foreste. L’artiglieria si posiziona per entrare in azione», spiegavano i media e social ucraini. È la mossa che precede l’attacco. Se ne parlava come una minaccia incombente sin dagli ultimi giorni di febbraio, quando dalla Bielorussia, transitando per Chernobyl, una massiccia armata con quasi centomila soldati e migliaia di veicoli di ogni tipo si era diretta sulla capitale.
Il fallimento
Era stata la conseguenza del fallimento del piano originale di Putin , il quale aveva sperato di prendere Kiev in poche ore già la mattina del 24 febbraio, lanciando un blitz agile e letale del fior fiore delle sue truppe aviotrasportate, che avrebbero dovuto prendere l’aeroporto di Hostomel e quindi irrompere nel cuore della capitale. I russi da almeno due settimane adottano così le strategie tradizionali delle avanzate lente e progressive grazie alla loro netta superiorità di uomini e mezzi.
Ma da allora la reazione ucraina è stata efficiente e coraggiosa. Il convoglio è stato colpito dai droni, dai missili anticarro, dai blitz a colpi di molotov delle teste di cuoio ucraine. Le immagini dei tank russi in fiamme nelle strade intasate di mezzi stanno facendo il giro del mondo, una sorta di tiro al piccione che alza il morale degli ucraini.
Da qui la rilevanza dei nuovi movimenti russi. Le immagini satellitari mostrano i carri armati che lasciano le strade principali per disperdersi nei villaggi da Hostomel verso Bucha, Irpin, Makariv e più in giù verso Vishneve alla periferia occidentale della capitale. Da est le colonne russe stanno sopraggiungendo anche da Kharkiv e Sumy, le loro avanguardie hanno raggiunto le foreste del villaggio di Brovary (dove due giorni fa gli ucraini hanno distrutto una ventina di tank). Con questo ritmo, il Pentagono stima che l’accerchiamento possa chiudersi a sud entro due settimane con il sopraggiungere delle colonne in arrivo da Dnipro (a quel punto anche la via di fuga della ferrovia dovrebbe chiudersi) e che i tank russi possano forse conquistare la centrale piazza Maidan (il simbolo stesso dell’indipendenza ucraina) entro i primi di maggio.
Tuttavia, la guerra è sempre fatta di svolte e sviluppi inaspettati. Dopo le informazioni gravi della mattina, ieri sera ancora dal Pentagono informavano che i movimenti russi nel pomeriggio avevano rallentato. «Le loro avanguardie da nord non si sono avvicinate in modo cospicuo a Kiev, piuttosto la dispersione tra foreste e villaggi appare motivata dal desiderio di nascondersi dagli attacchi dei droni ucraini», osservavano.
Fortificazioni in città
La capitale intanto continua a fortificarsi. Un lungo giro in auto ieri a metà giornata ci ha permesso di visitare i quartieri orientali, oltre i ponti sul Dnepr, dove la vita è molto più normale che non nelle parti occidentali, dove si trovano il centro storico e i palazzi del governo. Pare che la grande maggioranza degli sfollati (circa la metà dei suoi quattro milioni di abitanti) sia partita proprio dal centro. I militari e i volontari della difesa territoriale controllano attentamente i documenti ai posti di blocco. Ovunque si scavano trincee e vengono costruiti nidi di resistenza. Le vie maggiori, compresi gli accessi ai ponti, possono rapidamente venire bloccate con automezzi in disuso e barre di ferro.
Avanzata nel Sud
A corroborare la volontà di resistenza degli ucraini sono le armi che adesso stanno arrivando numerose in aiuto: la più massiccia catena di invii militari dall’Europa Occidentale sin dalla fine della Guerra Fredda tre decadi fa. Da Londra confermano l’invio di 3.615 missili anti-tank NLAW, cui si aggiungeranno presto i missili Javelin, che gli ucraini sanno già maneggiare. A sua volta la Danimarca ha fatto arrivare 2.700 armi anticarro e altre 7.000 sono giunte da Norvegia e Svezia. I comandi ucraini fanno notare che c’è il rischio che i missili russi possano cercare di paralizzare le vie di passaggio delle armi dalla Polonia.
L’avanzata russa nel sud ha già bloccato i grandi porti sul Mar Nero e specialmente quello di Mariupol. Il transito per Odessa sta diventando quasi impossibile. Non è invece ancora chiaro quanto possano pesare i volontari stranieri nelle dinamiche del conflitto. Dai Paesi Nato sono già stati reclutati alcune migliaia di britannici, americani e francesi. Putin dichiara l’intenzione di inviare combattenti dal Medio Oriente, soprattutto siriani.
Ucraina Russia, le news sulla guerra di oggi: colpita base militare a Leopoli. Mosca apre all’idea di negoziati a Gerusalemme. Lorenzo Cremonesi, Marco Imarisio, Andrea Nicastro, Marta Serafini, Elisa Messina, Silvia Morosi su Il Corriere della Sera il 13 marzo 2022.
Le ultime notizie di domenica 13 marzo. La guerra in Ucraina è al 18esimo giorno: russi a 25 chilometri da Kiev. Anche l'Ovest: colpita Leopoli nella notte.
Profughi alla stazione di Suceava, Romania ((AP Photo/Andreea Alexandru)
• La guerra scatenata dalla Russia in Ucraina è al 18esimo giorno: Kiev è cinta d’assedio, le bombe russe cadono su molte città, l’offensiva avanza anche sul terreno: le forze di Mosca hanno occupato le zone periferiche di Mariupol. Sotto attacco anche Leopoli, a pochi chilometri dalla Polonia.
• Proseguono i colloqui in videoconferenza tra Mosca e Kiev. Il presidente ucraino Zelensky ha rilevato «un approccio fondamentalmente diverso» da parte del Cremlino. Uno spiraglio non considerato tale, però, da Olaf Scholz e Emmanuel Macron.
• Circa 20mila persone hanno partecipato sabato in piazza Santa Croce a Firenze alla manifestazione «Cities stand with Ukraine». Nell’intervento video il presidente ucraino ha chiesto di «ricordare i 79 bambini uccisi dalla guerra».
• Continua intanto l’afflusso dei profughi nel nostro Paese che ormai sfiorano i 35mila secondo i dati diffusi sabato dal Viminale.
Ore 00 - Melitopol ha sostituito il sindaco «rapito e torturato»
Melitopol, occupata dalle forze russe, ha un nuovo sindaco: si chiama Galina Danilshenko ed è già stata consigliere comunale di questa città ucraina. È stata scelta per sostituire Ivan Fedorov, sindaco che, secondo le autorità ucraine, è stato catturato da uomini armati e accusato di terrorismo dalla procura dell’autoproclamata repubblica popolare di Luhansk, riconosciuta e appoggiata dalla Russia. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha denunciato il sequestro di Fedorov aggiungendo che viene torturato perché dichiari il suo sostegno alla Russia. Nel suo colloquio con il premier israeliano, Naftali Bennett, Zelensky ha chiesto un aiuto per liberarlo.
Ore 00.02- Paulo Coelho denuncia un clima di «russofobia»
Lo scrittore brasiliano Paulo Coelho ha condannato oggi quello che ha definito il clima di russofobia scatenato nel mondo dall’invasione dell’Ucraina. «La crisi ucraina è una comoda scusa per la russofobia», ha scritto su Twitter l’autore dell’ Alchimista. «Sono stato a Leopoli, Kiev, Odessa, Yalta, Chernobyl (Ucraina), ho viaggiato per 10.000 chilometri in treno, da Mosca a Vladivostok (Russia). Sì - aggiunge Coelho - c’è una guerra, ma non incolpate la gente comune».
Ore 00.04 - I russi hanno ucciso 7 civili in fuga, c’era un bimbo
«Le truppe russe hanno sparato a un gruppo di donne e bambini sfollati che lasciavano un villaggio vicino a Kiev, uccidendo sette persone, una delle quali era un bambino», ha annunciato il servizio di intelligence militare ucraino, affermando che ciò è accaduto ieri. «Durante un tentativo di evacuazione dal villaggio di Peremoga, lungo un corridoio “verde” concordato con i russi, gli occupanti hanno aperto il fuoco su una colonna di civili, composta esclusivamente da donne e bambini. Il risultato di questo atto brutale è stato di sette morti. Uno di loro è un bambino», ha riferito su Facebook la Difesa ucraina.
Ore 00.06 - Media israeliani: ok Russia a negoziati a Gerusalemme
La Russia è pronta a svolgere nuovi negoziati con l’Ucraina a Gerusalemme: lo riporta il Jerusalem Post citando una fonte diplomatica di alto livello.
Ore 1.16 - Kiev: «I 7 civili uccisi non erano su corridoi umanitari »
I sette civili uccisi dai russi vicino a Kiev «non stavano usando i corridoi umanitari» stabiliti. Lo afferma il ministero della Difesa ucraino, secondo quanto riporta Sky News.
Ore 1.20 - Regno Unito, 420 euro al mese a famiglie che ospitano rifugiati
Il governo del Regno Unito ha annunciato che concederà 350 sterline al mese, circa 420 euro, alle famiglie britanniche che ospiteranno per almeno sei mesi rifugiati ucraini. Lo riportano i media locali.
Ore 1.39 - Washington Post: «I russi hanno colpito 9 strutture ospedaliere»
Gli attacchi russi hanno colpito almeno nove strutture sanitarie in Ucraina, incluso l’ospedale di Mariupol. È quanto emerge da un’analisi del Washington Post. «Gli ospedali e le strutture sanitarie sono protette dalle leggi umanitarie internazionali», ricorda Jason Straziuso, portavoce del Comitato internazionale della Croce Rossa.
Ore 1.58 - Usa, eBay sospende tutte le transazioni a indirizzi russi
Tutte le transazioni con indirizzi russi sono state sospese da eBay. «Siamo con l’Ucraina e stiamo prendendo misure per aiutare la popolazione», afferma il sito web di vendita e aste online alla Bbc, annunciando la sospensione delle transazioni russe e mettendo in guardia della possibilità che quelle con indirizzi ucraini potrebbero incontrare ritardi.
Ore 2.16 - Aiea, centrale di Chernobyl funziona con generatori
La centrale nucleare di Chernobyl funziona grazie a generatori diesel esterni. Lo afferma l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), sottolineando che i 211 membri del personale non sono in grado di ruotare e di fatto vivono all’interno della struttura da quando la Russia ne ha preso il controllo. «Il direttore generale Rafael Mariano Grossi ribadisce la grave preoccupazione sulla sicurezza delle centrali nucleari in Ucraina», mette in evidenza l’Aiea.
Ore 2.34 - Zelensky: «Oltre 12.000 persone evacuate sabato»
«Gli invasori russi non possono conquistarci. Non hanno la forza e lo spirito. Si appoggiano solo alla violenza, al terrore e alle armi». Lo afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, sottolineando che io corridoi umanitari stanno funzionando, con 12.729 persone evacuate sabato.
Ore 3.11 - Ministro del Qatar a Mosca da Lavrov e (forse) da Putin
Il ministro degli Esteri del Qatar vola a Mosca, dove nella giornata di oggi dovrebbe incontrare Sergei Lavrov e, forse, il presidente russo Vladimir Putin. Lo riporta l’agenzia Bloomberg citando alcune fonti, secondo le quali al centro del colloquio ci sarebbe l’accordo sul nucleare dell’Iran e l’invasione dell’Ucraina. Mohammed bin Abdulrahman Al Thani ha avuto nelle ultime ore colloqui con il segretario di Stato americano Antony Blinken e con il ministro degli Eteri dell’Iran, Hossein Amirabdollahian.
Ore 3.31 - Media di Kiev: «Sirene suonano in quasi tutte province»
Le siriene suonano in quasi tutte le province dell’Ucraina, segnalando ai residenti di cercare immediatamente riparo. Secondo quanto riporta il Kyiv Independent, l’allerta raid aerei è scattata, fra le altre aree, anche a Kiev, Kharkiv e Dnipro.
Ore 3.49 - Kershon respinge referendum russo per l’indipendenza
Kherson resta una città ucraina e respinge il possibile referendum russo per l’indipendenza. È il contenuto della risoluzione approvata dal consiglio regionale della città, a fronte del voto che i russi vorrebbero tenere per creare una Repubblica popolare simile a quelle create nel 2014 e nel 2015 nelle province del Donetsk e del Luhansk. Lo riporta Bbc. Zelensky ha osservato come la Russia punti a creare delle «pseudo-repubbliche» per dividere il Paese.
Ore 4.46 - Biden: «Putin contava su Occidente diviso, non è così»
«Putin contava su una Nato divisa, un Occidente diviso e, francamente, un’America divisa. Ma non ha avuto niente di tutto questo». Lo scrive il presidente Usa, Joe Biden, su Twitter.
Ore 4.52 - Stoltenberg avverte: «Russia potrebbe usare armi chimiche»
«Dobbiamo restare vigili perché è possibile che la Russia possa pianificare operazioni con armi chimiche» e questo sarebbe un «crimine di guerra». Lo afferma il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in un’intervista al quotidiano tedesco Welt am Sonntag riportata da Cncb.
Ore 5.25 - Moldavia: «Vicini a limite per accoglienza rifugiati»
La Moldavia si sta avvicinando al «limite» della sua capacità di accoglienza dei rifugiati ucraini: a breve potrebbe non avere più edifici per ospitarli, o per mantenerli al caldo e al sicuro. Lo afferma il ministro degli Esteri moldavo Nicu Popescu, in un’intervista a Bbc. In Moldavia sono arrivati circa 100.000 profughi, facendo aumentare la popolazione del 4%. Un assalto della Russia all’ucraina Odessa, che si trova solo a 48 chilometri dalla Moldavia, innescherebbe un enorme flusso di rifugiati e sarebbe una «completa catastrofe per la situazione umanitaria», aggiunge Popescu.
Ore 5.31 - DALLA NOSTRA INVIATA MARTA SERAFINI: «Esplosioni a Leopoli e Kherson»
LEOPOLI - La città di Leopoli è da ore sotto attacco dei russi. Diverse esplosioni sono state sentite anche a Kherson. I media ucraini confermano i raid nell’area ma non specificano dove. Secondo fonti confermate da fonti dell’esercito ucraino tra gli obiettivi c’era un poligono militare a Yaroviv a pochissimi chilometri dal confine con la Polonia. Altri testimoni indicano più esplosioni verso l’aeroporto e il sindaco di Ivano Frantisk su Twitter parla di attacco anche sulla città sede di un altro aeroporto. Questo dopo un’allerta aerea iniziata alle 3. 30 di notte e durata più di tre ore, la più lunga a Lviv (Leopoli) dall’inizio della guerra. Fonti militari hanno precisato che sono stati otto i missili lanciati su Lviv, tra gli obiettivi colpiti anche l’International Center for Peacekeeping and Security, meglio noto come poligono di centro di Yavoriv , 30 chilometri nordovest di Lviv. Il bilancio delle vittime non è ancora chiaro, come hanno specificato i militari.
Ore 7 - DALLA NOSTRA INVIATA MARTA SERAFINI: Colpita base di addestramento militare Leopoli usata anche dalla NATO
- l’International Center for Peacekeeping and Security, di Yavoriv , 30 km nord ovest di Lviv (Leopoli) e a 25 chilometri dal confine con la Polonia colpito questa mattina da un missile è una base militare e centro di addestramento, dove hanno operato anche le forze NATO. Il sindaco di Ivano Frantzisk a un centinaio di chilometri a sud est da Lviv parla invece di esplosioni vicino all’aeroporto della città.
Ore 7.39 - Colpita base aerea a Ivano-Frankivsk
Le forze russe hanno colpito una base aerea a Ivano-Frankivsk, nell’Ucraina occidentale. Lo ha riferito il sindaco della città, Ruslan Martsinkiv, citato dal «Kyiv Independent». Secondo il sindaco, lo scalo è stato obiettivo dei russi per il secondo giorno consecutivo. Martsinkiv ha quindi esortato le persone che vivono nella zona ad andarsene.
Ucraina - Russia, le news dalla guerra: Attacco aereo lanciato sulla base militare ucraina vicino al confine polacco. Esplosioni a Leopoli. Mosca aperta a negoziati a Gerusalemme. Tiziano Toniutti su La Repubblica il 13 marzo 2022.
Esplosioni a Leopoli. Stoltenberg avverte, Russia potrebbe usare armi chimiche. Aiea, la centrale di Chernobyl funziona con generatori. Le truppe di Mosca si avvicinano sempre di più a Kiev. Telefonata tra Macron, Scholz e Putin. Parigi avverte: "La Russia non vuole fermare la guerra".
"La leadership di Mosca sta trasformando la Russia in un Paese isolato come la Corea del Nord, dove regna la povertà". Lo afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ringraziando per l'appoggio internazionale ma chiedendo più aiuti: "Non è solo per l'Ucraina, è per tutta l'Europa", dice. Il governo britannico: "Forze russe a 25 chilometri dalla capitale". Zelensky: "Il sindaco di Melitopol rapito viene torturato". Gli Usa valutano l'invio di armi di difesa aerea più avanzate, ma Mosca minaccia di colpire chi trasporta materiale bellico: "È un obiettivo legittimo".
00:01 Media: "Sì di Mosca a negoziati in Israele"
La Russia potrebbe essere disponibile a tenere negoziati con l'Ucraina a Gerusalemme, come proposto dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Lo afferma il Jerusalem Post, spiegando di averlo appreso da una "fonte diplomatica" dopo un colloquio telefonico avvenuto oggi tra lo stesso Zelensky e il primo ministro israeliano Naftali Bennett. Tuttavia, aggiunge la fonte, Israele "non è sicuro di voler ospitare i colloqui". "Sappiamo dalla nostra esperienza che i negoziati che non hanno possibilità portano a una situazione peggiore sul campo", ha aggiunto la fonte diplomatica citata dal Jerusalem Post. "Dobbiamo vedere se possiamo davvero essere utili, se ci può essere una svolta, faremo qualsiasi cosa". La fonte citata dal quotidiano precisa che Israele non vuole esercitare nessuna pressione su Zelensky: "è la cosa sbagliata da fare, il presidente dell'Ucraina e gli ucraini devono prendere la loro decisione e avranno il nostro sostegno". "Questa non è un'iniziativa di Bennett", ha aggiunto la fonte, dicendo che Zelensky ha chiesto di parlare con Bennett sabato e ha cercato a lungo Israele come mediatore con la Russia.
01.18 Kiev, 7 civili uccisi non erano su corridoi umanitari
I sette civili uccisi dai russi vicino a Kiev "non stavano usando i corridoi umanitari" stabiliti. Lo afferma il ministero della Difesa ucraino, secondo quanto riporta Sky News
01.37 Trump, Biden va da Maduro a supplicare petrolio
"Sono andati dal presidente del Venezuela Maduro a chiedergli, per favore, per favore, dacci un po' di petrolio. Ma noi siamo il Paese che ha il miglior petrolio al mondo". Lo ha detto Donald Trump, nel corso del comizio a Florence, South Carolina, terza tappa del suo tour nel 2022, dopo Texas e Arizona.
Trump si riferisce alla missione dei consiglieri di Joe Biden che sono andati, di recente, in Venezuela per "supplicare" forniture di petrolio, in modo da rimpiazzare quello russo, bloccato da Washington come segno di protesta per l'invasione russa dell'Ucraina.
01.40 Washington Post, i russi hanno colpito 9 strutture ospedaliere
Gli attacchi russi hanno colpito almeno nove strutture sanitarie in Ucraina, incluso l'ospedale di Mariupol. E' quanto emerge da un'analisi del Washington Post.
"Gli ospedali e le strutture sanitarie sono protette dalle leggi umanitarie internazionali", ricorda Jason Straziuso, portavoce del Comitato internazionale della Croce Rossa
01.55 Mansion Abramovich a Londra potrebbe ospitare rifugiati
La mansion di Roman Abramovich vicino a Kensington Palace a Londra potrebbe essere usata per ospitare i rifugiati ucraini. L'idea sarebbe stata ventilata all'interno del governo britannico, riporta il Sun.
L'imprenditore russo a Londra ha anche un'abitazione al Chelsea Waterfront e un'altra a Eaton Square. Tutte e due le proprietà sono state sequestrate.
02.18 Aiea, centrale di Chernobyl funziona con generatori
La centrale nucleare di Chernobyl funziona grazie a generatori diesel esterni. Lo afferma l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), sottolineando che i 211 membri del personale non sono in grado di ruotare e di fatto vivono all'interno della struttura da quando la Russia ne ha preso il controllo. "Il diretto generale Rafael Mariano Grossi ribadisce la grave preoccupazione sulla sicurezza delle centrali nucleari in Ucraina", mette in evidenza l'Aiea.
02.19 Kiev, Russia vuole controllo totale centrale Zaporizhzhya
L'Ucraina ha comunicato all'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) che la Russia intende assumere il controllo totale e permanente della centrale di Zaporizhzhya, sotto la guida di Rosatom. Lo afferma l'Aiea, sottolineando però che il numero uno dell'azienda russa ha negato l'intenzione.
02.34 Zelensky, oltre 12.000 persone evacuate sabato
"Gli invasori russi non possono conquistarci. Non hanno la forza e lo spirito. Si appoggiano solo alla violenza, al terrore e alle armi". Lo afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, sottolineando che io corridoi umanitari stanno funzionando, con 12.729 persone evacuate sabato.
02.40 Zelensky, 'servono aiuti, Russia sarà come Corea Nord'
La leadership di Mosca sta trasformando la Russia in un Paese isolato come la Corea del Nord, "dove regna la povertà". Lo afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ringraziando per l'appoggio internazionale ma chiedendo più aiuti: "Non è solo per l'Ucraina, è per tutta l'Europa", dice
02.42 Cresce pressione Mosca su Kiev, città è sotto assedio
Cresce la pressione delle forze russe su Kiev. Il ministero della Difesa di Mosca parla di "incessante spinta sul campo", riferendo che le forze russe sono avanzate di 12 chilometri (sette miglia) su "un ampio fronte" durante la giornata di ieri, ma senza specificare esattamente dove. Il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko ha affermato che la capitale, descritta venerdì da un alto funzionario ucraino come una "città sotto assedio", sta rafforzando le difese e accumulando cibo e medicine. "Non ci arrenderemo", ha aggiunto il sindaco della capitale ucraina in un videomessaggio.
Sia i funzionari ucraini che quelli russi sabato hanno descritto il rapido peggioramento della situazione umanitaria definendola "catastrofica". Gli attacchi russi hanno distrutto l'aeroporto nella città di Vasylkiv, a sud di Kiev, ha affermato il sindaco della città. I sobborghi nord-occidentali della capitale, tra cui Irpin e Bucha, nei giorni scorsi erano state oggetto di pesanti bombardamenti mentre i veicoli corazzati russi avanzano sul confine nord-orientale della capitale ucraina.
03.32 Media Kiev, sirene suonano in quasi tutte province
Le siriene suonano in quasi tutte le province dell'Ucraina, segnalando ai residenti di cercare immediatamente riparo. Secondo quanto riporta il Kyiv Independent, l'allerta raid aerei è scattata, fra le altre aree, anche a Kiev, Kharkiv e Dnipro.
04.46 Biden, Putin contava su Occidente diviso, non è così
"Putin contava su una NATO divisa, un Occidente diviso e, francamente, un'America divisa. Ma non ha avuto niente di tutto questo". Lo scrive il presidente Usa, Joe Biden, su twitter.
04.51 Ritorsione Russia a sanzioni, colpito cartone Peppa Pig
In ritorsione per le sanzioni, Mosca se la prende con Peppa Pig. Un tribunale russo stabilisce infatti che l'immagine del popolare personaggio dei cartoni animati può essere usata liberamente in Russia senza alcuna punizione, nonostante una battaglia legale in corso. Lo riporta il Daily Mail. Entertainment One, la società a cui fa capo Peppa Pig e che ne controlla i diritti, ha infatti una causa contro un imprenditorie russo che ha disegnato la sua versione del personaggio dei cartoni in violazione, secondo l'azienda, del copyright. Nel motivare la sua decisione, il giudice ha fatto riferimento alle "azioni ostili degli Stati Uniti e di altri paesi stranieri". La decisione della giustizia russa preoccupa perché potrebbe aprire la strada ad abusi massicci del copyright.
04.52 Stoltenberg avverte, Russia potrebbe usare armi chimiche
"Dobbiamo restare vigili perché è possibile che la Russia possa pianificare operazioni con armi chimiche" e questo sarebbe un "crimine di guerra". Lo afferma il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in un'intervista al quotidiano tedesco Welt am Sonntag riportata da Cncb
05.27 Forze Kiev abbattono drone con esplosivo su città
Un drone con tre chilogrammi di esplosivo è stato abbattuto dalle forze di sicurezza ucraine a Kiev. Lo riporta Bbc, citando funzionari e testimoni. Il drone è caduto nel quartiere di Podil e ha causato un principio di incendio.
05.47: Media, Leopoli sotto attacco, esplosioni a Kherson
Molteplici esplosioni sono state udite nelle città di Leopoli e Kherson, Leopoli è sotto attacco missilistico delle forze russe. Lo riferisce il quotidiano ucraino Kyiv Indipendent. Le notizie di esplosioni a Leopoli vengono confermate da giornalisti e testimoni sul posto, riferisce il Guardian. Diverse esplosioni sono state udite poco prima delle 6 ora locale alla periferia della città che si trova nella zona nord-occidentale del Paese, vicino al confine dell'Ucraina con la Polonia. E' la prima volta dall'inizio dell'invasione che alle sirene sono seguite esplosioni.
06.50 Attacco aereo lanciato sulla base militare ucraina vicino al confine polacco
Un attacco aereo è stato lanciato contro la base militare ucraina Yavoriv nella parte occidentale del Paese vicino al confine polacco. L'ha comunicato l'amministrazione militare regionale di Lviv. "E' stato lanciato un attacco aereo contro il Centro internazionale per il mantenimento della pace e la sicurezza. Secondo i dati preliminari, hanno lanciato otto missili", ha affermato l'amministrazione.
Il centro, a meno di 25 km (15 miglia) dal confine polacco. Si attendono ulteriori informazioni.
Ucraina, la guerra in diretta: morti a Kiev, esplosioni a Leopoli. "Bombe russe su 9 ospedali". Libero Quotidiano su Libero Quotidiano il 13 marzo 2022.
Giorno numero 17 di guerra in Ucraina. L'esercito russo ha iniziato l'attacco alle città dell'Ovest, a partire da Leopoli. Ma suonano gli allarmi anti-aerei ormai in tutte le province del Paese. Situazione tesissima anche nella capitale Kiev. Sette civili tra cui un bambino sono rimasti uccisi dai colpi dell'esercito russo: il Ministero della Difesa ucraino ha chiarito che le vittime non stavano usando i corridoi umanitari previsti. Secondo fonti di intelligence, il Cremlino avrebbe dato l'ordine di sparare sugli abitanti, segno della escalation definitiva del conflitto. Si lavora intanto sul piano dei negoziati. Il Jerusalem Post afferma che la Russia avrebbe dato il suo assenso a trasferire le trattative a Gerusalemme.
00.46: "Sì russo ai negoziati a Gerusalemme"
La Russia sarebbe disponibile a intavolare negoziati a Gerusalemme. La presunta apertura della Russia, rivelano fonti israeliane, sarebbe arrivata dopo una telefonata tra il primo ministro israeliano Naftali Bennett e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. La Russia non ha rifiutato l'idea di negoziati a Gerusalemme, ha affermato la fonte diplomatica, ma Israele "non è sicura di voler ospitare i colloqui". "Sappiamo dalla nostra esperienza che i negoziati che non hanno possibilità, portano a una situazione peggiore sul campo", ha aggiunto la fonte diplomatica citata dal Jerusalem Post. "Dobbiamo vedere se possiamo davvero essere utili, se ci può essere una svolta, faremo qualsiasi cosa". La fonte citata dal quotidiano precisa che Israele non vuole esercitare nessuna pressione su Zelensky: "E' la cosa sbagliata da fare, il presidente dell'Ucraina e gli ucraini devono prendere la loro decisione e avranno il nostro sostegno". "Questa non è un'iniziativa di Bennett", ha aggiunto la fonte, dicendo che Zelensky ha chiesto di parlare con Bennett sabato e ha cercato a lungo Israele come mediatore con la Russia.
Ore 1.16: "7 civili uccisi a Kiev, non erano nei corridoi umanitari"
Non erano nei corridoi umanitari i 7 civili ucraini uccisi vicino a Kiev dai soldati russi. Tra le vittime anche un bambino. "Durante un tentativo di evacuazione dalla località' di Peremoga, lungo un corridoio 'verde' concordato, gli occupanti hanno aperto il fuoco su una colonna di civili, che erano soltanto donne e bambini. Il risultato di questo atto brutale è che ci sono 7 morti, fra cui un bimbo", scriveva nella serata di sabato l'ingelligence ucraina su Facebook. Poche ore dopo, la smentita dal Ministero della Difesa ucraino: i sette civili uccisi dai russi "non stavano usando i corridoi umanitari" stabiliti.
Ore 1.55: "Attacchi russi a 9 ospedali"
Gli attacchi russi alle città ucraine hanno colpito almeno 9 strutture mediche. E' quanto scrive il Washington Post. Il quotidiano Usa ha esaminato più di 500 video e foto, post sui social media degli ospedali, ha parlato con testimoni e dipendenti dell'ospedale e ha confrontato i dettagli chiave di questi incidenti con i rapporti di funzionari ucraini, le Nazioni Unite , l'Organizzazione Mondiale della Sanità, Human Rights Watch e il Center for Information Resilience e ACLED, un gruppo che monitora i conflitti armati in tutto il mondo. Secondo il Post, ci sono almeno nove strutture ospedaliere, incluso l'ospedale di Mariupol, che hanno subito danni diretti a seguito di un attacco russo segnalato. Ci sono state vittime in almeno tre degli incidenti verificati. Tre delle strutture servivano specificamente donne o bambini.
Ore 4.58: "Putin potrebbe usare armi chimiche"
Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha affermato che la Russia potrebbe utilizzare armi chimiche dopo l'invasione dell'Ucraina e che una tale mossa sarebbe un crimine di guerra. Reuters riferisce che Stoltenberg ha detto al quotidiano tedesco Welt am Sonntag che il Cremlino sta inventando falsi pretesti per giustificare il possibile uso di armi chimiche: "Negli ultimi giorni abbiamo sentito affermazioni assurde sui laboratori di armi chimiche e biologiche. Ora che queste false affermazioni sono state fatte, dobbiamo rimanere vigili perché è possibile che la stessa Russia possa pianificare operazioni con armi chimiche in base a questa fabbricazione di bugie. Sarebbe un crimine di guerra". Stoltenberg ha aggiunto che, benche' il popolo ucraino stia resistendo con coraggio all'invasione russa, è probabile che i prossimi giorni porteranno difficoltà ancora maggiori.
Ore 4.34: Sirene anti-aeree attivate in tutte le province
Gli allarmi di raid aerei sono stati attivati in quasi tutte le province dell'Ucraina. Lo scrive il giornale on line ucraino Kvjv Indipendent. Le sirene sono state attivate nelle citta' di Uman, Kharkiv, Kramatorsk, Sloviansk, Vinnytsia, Kyiv, Poltava, Zhytomyr, Khmelnytskyi, Lviv, Odesa, Volyn, Zaporizhzha, Berezivka, Izmail, Kiliya, Yuzhne, Chernomorsk, Bilyaivka e Avdiivka, come così come Oblast, Kiev, Rivne, Chernihiv, Ternopil, Dnipro, Cherkasy e Sumy, aggiunge il giornale ucraino.
Ore 5.43: Leopoli sotto attacco
Molteplici esplosioni sono state udite nelle città di Leopoli e Kherson, Leopoli è sotto attacco missilistico delle forze russe. Lo riferisce il quotidiano ucraino Kyiv Indipendent.
Guerra Ucraina-Russia, Kiev e Leopoli sotto attacco: possibili negoziati in Israele. Redazione su Il Riformista il 13 Marzo 2022.
Nel diciottesimo giorno di guerra scatenata dalla Russia in Ucraina, il conflitto si fa sempre più esteso e gli allarmi anti-bomba risuonano ormai in gran parte del Paese, con le bombe che colpiscono la capitale Kiev ma anche Leopoli, la città dell’ovest a pochi chilometri dal confine europeo con la Polonia e crocevia per la fuga dei profughi.
Nella giornata di sabato si è mossa in particolare la diplomazia, con un colloquio a tre tra Macron, Scholz e Putin, con l’inquilino dell’Eliseo che si è detto però pessimista su una risoluzione tramite negoziati del conflitto.
Non è dello stesso parere Zelensky: mentre proseguono i colloqui in videoconferenza tra Mosca e Kiev, il presidente ucraino ha rilevato “un approccio fondamentalmente diverso” da parte del Cremlino, ma Kiev non può considerare “richieste per noi inaccettabili”, ha ricordato il ministro degli Esteri Kuleba.
ORE 00.10 – OK RUSSO A NEGOZIATI IN ISRAELE – Secondo quanto riporta il Jerusalem Post vi sarebbe il via libera parte russa a nuovi negoziati con l’Ucraina a Gerusalemme. Il quotidiano cita una fonte diplomatica di alto livello.
Sabato il presidente ucraino Zelensky aveva confermato di aver parlato col premier israeliano Naftali Bennett della possibilità di portare avanti negoziati di pace con Mosca in Israele.
ORE 1:40 – COLPITI 9 OSPEDALI – Secondo un’analisi del Washington Post sono almeno nove le strutture sanitarie colpite da artiglieria e bombardamenti russi in Ucraina, compreso ovviamente l’ospedale di Mariupol.
“Gli ospedali e le strutture sanitarie sono protette dalle leggi umanitarie internazionali”, ricorda Jason Straziuso, portavoce del Comitato internazionale della Croce Rossa.
ORE 2:15 – CHERNOBYL IN DIFFICOLTA’ – Si fa sempre più complicata e tesa la situazione all’interno della centrale nucleare di Chernobyl, che ormai funziona grazie a generatori diesel esterni. I 211 membri del personale, denuncia l’Aiea, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, non sono in grado di ruotare e di fatto vivono all’interno della struttura da quando la Russia ne ha preso il controllo
ORE 3:30 – SIRENE IN QUASI TUTTE LE PROVINCE UCRAINE – I bombardamenti russi sono ormai a tappeto. Il Kyiv Independent segnala come le sirene, utilizzate per indicare ai cittadini di trovare immediatamente un riparo, siano suonate in quasi tutte le province dell’Ucraina.
ORE 3:50 – KHERSON RESPINGE REFERENDUM AUTONOMISTA – La città di Kherson non vuole unirsi alle province autonomiste del Donetsk e del Luhansk. È stato infatti respinto, con una risoluzione approvata dal consiglio regionale della città, il possibile referendum russo per l’indipendenza e la proclamazione di una Repubblica popolare.
ORE 4:50 – NATO: “RUSSIA POTREBBE USARE CHIMICHE” – Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in un’intervista al quotidiano tedesco Welt am Sonntag riportata da Cncb, denuncia che l’Alleanza atlantica deve “restare vigile perché è possibile che la Russia possa pianificare operazioni con armi chimiche” e questo sarebbe “un crimine di guerra”.
ORE 7:00 – COLPITA BASE NATO A LEOPOLI – Una base militare di Yavoriv, a pochi chilometri da Leopoli, l’International Center for Peacekeeping and Security, è stata colpita da un missile russo.
Nella base hanno operato anche le forze della Nato. “E’ stato lanciato un attacco aereo contro il Centro internazionale per il mantenimento della pace e la sicurezza. Secondo i dati preliminari, hanno lanciato otto missili”, ha affermato l’amministrazione di Lviv. La base è a meno di 25 km dal confine polacco.
Guerra Russia Ucraina, da Mariupol accerchiata al rapimento del sindaco di Melitopol cosa sta succedendo. Umberto De Giovannangeli su Il Riformista il 12 Marzo 2022.
Mariupol. Kharkiv. Nomi di città che fino a qualche settimana fa erano sconosciuti ai più e che oggi, sedicesimo giorno della guerra d’aggressione russa, sono diventati patrimonio dell’umanità, come città-martiri. Lasciamo perdere i balletti diplomatici. Come negli anni bui della Seconda guerra mondiale, mettiamo in fila le notizie di guerra come una Radio Londra del XXI secolo. «Per la prima volta dalla Seconda Guerra mondiale le persone uccise in Ucraina vengono seppellite in fosse comuni». Lo ha detto l’inviato ucraino all’Onu, Sergiy Kyslytsya durante una riunione del Consiglio di Sicurezza. Finora nella regione di Kharkiv sono stati uccisi 201 civili, tra cui almeno 11 bambini. Lo riporta il Kyiv Independent, citando fonti della polizia locale, secondo cui solo nelle ultime 24 ore si sono registrate 10 vittime (3 i bambini) tra i civili.
L’ Ufficio dell’Alto Commissario Onu per i diritti umani ha ricevuto rapporti credibili sull’uso di bombe a grappolo da parte delle forze russe anche nelle aree popolate dell’Ucraina. Lo afferma Rosemary Di Carlo, sottosegretario generale delle Nazioni Unite per gli Affari politici, citata dal Guardian. Gli attacchi indiscriminati, compresi quelli che utilizzano bombe a grappolo, sono vietati dal diritto umanitario internazionale. Anche gli attacchi diretti contro civili, così come i bombardamenti aerei nelle città e nei villaggi, sono proibiti dal diritto internazionale e possono costituire crimini di guerra. I civili uccisi a Mariupol da quando i russi hanno iniziato ad attaccarla sono 1.582. A dirlo è il Comune. La situazione umanitaria a Mariupol rimane estremamente grave. «La penuria dei servizi di base in città sta avendo un enorme impatto sulla salute fisica e mentale delle persone». Lo dice in un’intervista esclusiva all’AdnKronos la responsabile delle emergenze di Medici senza Frontiere, Kate White. «Molte famiglie non hanno abbastanza acqua, cibo e medicine», denuncia.
«Per i bambini piccoli questo può essere particolarmente pericoloso. A differenza degli adulti, i loro corpi non possono sopportare grossi squilibri nell’assunzione di cibo e acqua, e quindi sono ad alto rischio di disidratazione. L’acqua contaminata può anche causare diarrea, che a sua volta può mettere in moto un circolo vizioso, con diarrea che porta ad ulteriore disidratazione. In situazioni estreme, questo può anche portare alla morte». Il sindaco di Melitopol, Ivan Fedorov, è stato sequestrato nel centro della città mentre stava distribuendo aiuti umanitari alla popolazione. Lo ha annunciato sul suo canale Telegram il consigliere del ministro degli Interni Anton Gerashchenko, spiegando che il primo cittadino è stato rapito da un gruppo di dieci russi. «Durante il rapimento gli hanno messo un sacchetto di plastica sulla testa. I nemici lo hanno trattenuto nel centro di crisi della città, dove si stava occupando di sostenere i cittadini. C’era una bandiera ucraina nell’ufficio di Ivan Fedorov», ha scritto Gerashchenko.
La città di Mariupol è completamente bloccata e circondata dalle forze russe. Lo afferma il ministero della Difesa di Mosca, citato dalla Tass, secondo cui «tutti i ponti sono stati distrutti e le strade minate dai nazionalisti» ucraini. Dal 24 febbraio «sono 78 i bambini che hanno perso la vita a causa dell’aggressione russa. Un vicino che ha portato dolore e guerra sulla nostra terra». Ad affermarlo è il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un video pubblicato sul proprio canale Telegram. I servizi di emergenza statali ucraini (Ses) a Dnipro hanno riferito che tre attacchi aerei ieri mattina hanno colpito un asilo nido e un condominio, e una persona è rimasta uccisa. Lo riporta la Bbc. «Intorno alle 6.10 ci sono stati tre attacchi aerei in città, che hanno colpito un asilo nido e un condominio», hanno riferito i servizi di emergenza. “Secondo i dati preliminari, le truppe bielorusse potrebbero essere coinvolte nell’invasione l’11 marzo alle 21”, le 20 in Italia.
Ha annunciato il Centro per le comunicazioni strategiche e la sicurezza dell’informazione ucraino, citato da Ukrainska Pravda. Le autorità ucraine ritengono che Putin abbia ordinato ai militari di inscenare una provocazione con un raid aereo ai confini tra Bielorussia e Ucraina, e il leader bielorusso Alexander Lukashenko abbia ordinato di iniziare i preparativi per l’offensiva delle forze armate bielorusse. Ci sono due diversi fronti dell’avanzata russa che si stanno avvicinando a Kiev. E quello che si muove da est ora si sta riposizionando intorno a Sumy, a circa 15 chilometri dal centro della capitale, la stessa distanza in cui si trovavano ieri. Si è invece avvicinato di più a Kiev nelle ultime 24 ore, spiegano fonti del Pentagono citate dalla Cnn, il fronte dell’avanzata che si muove da nord ed ora si trova “tra i 20 ed i 30 chilometri” dal centro della città. Kiev si prepara all’assalto finale. Uno scontro diretto tra Nato e Russia provocherebbe la “terza guerra mondiale”. Così il presidente Usa, Joe Biden. Ciò che l’inquilino della Casa Bianca non dice è che per evitarla il “mondo libero” è disposto a sacrificare l’Ucraina e il suo popolo.
Umberto De Giovannangeli. Esperto di Medio Oriente e Islam segue da un quarto di secolo la politica estera italiana e in particolare tutte le vicende riguardanti il Medio Oriente.
Caracciolo: «L’Ucraina vince solo sui media Putin vuole riconquistare Kiev». Il politologo di Limes: «Zelensky resiste con costi altissimi per il suo popolo». Michele De Feudis su La Gazzetta del Mezzogiorno il 13 Marzo 2022.
Lucio Caracciolo, direttore di «Limes» e docente di Studi strategici alla Luiss (domani a Bari per il festival «Mare d’inchiosto»), dal 24 febbraio assistiamo alla prima guerra in diretta social. Il profilo comunicativo immediato quanto influisce sulle opinioni pubbliche occidentali, compresa sulla italiana?
«Una delle componenti decisive in questo frangente è quella della guerra di propaganda. Sotto questo profilo gli ucraini stanno vincendo contro i russi dieci a zero. I russi non sono portati per la propaganda, ma si dedicano a compattare la propria opinione pubblica interna. Quando vanno all’estero fanno autogol. Gli ucraini sono più abili e hanno l’appoggio - sotto ogni profilo - dal mondo web anglosassone e europeo, che è quello tuttora dominante su scala mondiale».
Il profilo militare. Lo strapotere russo finora si è declinato in una manovra di accerchiamento, lenta e soff. Cosa però non torna nei piani dei generali di Mosca?
«Non possono aver previsto una operazione che li lascia così impantanati. Credo che la loro idea iniziale fosse di arrivare in tre giorni a Kiev, con un tributo di ovazioni popolari, mettendo a capo dell'Ucraina un loro uomo, garantendo la sicurezza e occupando i punti nevralgici, senza accordarsi i costi di gestione dell’intero paese».
Il quadro però si complicato con il passare dei giorni…
«Il numero dei militari russi schierati è troppo piccolo rispetto al territorio da occupare. Per presidiare l’Ucraina conquistata ci vorrebbero un milione di soldati. Per questo si può pensare a uno sbaglio di fondo, a una sottovalutazione del nemico e a una considerazione errata della sua capacità di resistere per un periodo non breve. Non voglio dire però che i russi non vincano la campagna sul terreno, ovvero quella che si gioca sulla capacità di interdire agli ucraini il controllo del territorio: hanno i numeri per vincere senza però che possano installare un loro sistema di presidio».
Una ulteriore escalation è possibile?
«Bisognerebbe fermare l’avanzata prima che il conflitto diventi urbano: si risparmierebbero tante vite umane. Se si va nelle città, c’è spazio per la guerriglia, e si diventa un bersaglio facile per eventuali franchi tiratori».
La resistenza di Zelensky: sta vincendo la guerra mediatica. Di Maio lo definisce un eroe Ma con quali costi umani dei suoi connazionali?
«Con un prezzo altissimo per i suoi connazionali. Non possiamo dalla comoda Italia dare consigli agli ucraini su cosa fare. Zelensky persegue la strategia di resistere abbastanza per costringere i russi a un compromesso al ribasso».
Gli ucraini possono vincere la guerra?
«No, ma lottano al fine di limitare i danni. Ogni giorno che passa del resto ci sono meno ucraini in Ucraina, e più soldati russi. E una progressiva distruzione del paese sarà di difficile gestione per chi verrà»
Via d’uscita?
«Inevitabilmente, per ragioni geopolitiche ed economiche, è auspicabile un compromesso, un cessate il fuoco che dia margine a una trattativa definitiva. Ci vorrà ancora qualche giorno, ma con il passare delle ore la guerra si potrebbe estendere a Kiev, con la Russia che marcia contro la sua capitale storica difesa dagli ucraini».
Un passo indietro. Tra gennaio e febbraio c’è stata una forte azione diplomatica. Poi tutto si è inceppato per l’invasione decretata da Putin. Quale lo snodo decisivo nel dare il via a quella che definisce “operazione speciale"?
«Nemmeno gli storici sapranno ricostruire quelle giornate con precisione. Il potere russo è incentrato sulla figura del presidente: negli ultimi anni, in tempi di pandemia, Putin si auto-isolato, ha ascoltato meno persone e ha deciso con uomini dell’intelligence e generali, con un’ottica limitata. Al fondo c’è il desiderio di Putin di passare alla storia come lo zar che ha riconquistato Kiev dopo averla persa nel 2014, spiazzato dalla rivoluzione di quegli anni. Voleva partecipare alla costruzione di una nuova architettura di sicurezza con l’Europa ma l’orizzonte era superiore alle sue possibilità e alle intenzioni americane. Da qui ha preso una decisione avventurosa, che costerà alla Russia moltissimo».
Che margini operativi hanno ora Ue, Cina e Nato?
«L’Ue non è un soggetto geopolitico, ci sono francesi e tedeschi che stanno cercando di dialogare per avere un negoziato con Putin, ma il leader di San Pietroburgo vuole parlare con gli ucraini e con gli americani».
L’Alleanza atlantica?
«Sul fronte Nato, l’America non vuole entrare in guerra perché ha una forte crisi interna di identità e del suo sistema politico istituzionale. Tutto può fare Washington tranne lanciarsi nella terza guerra mondiale».
Resta Pechino.
«La Cina è stata colta di sorpresa dall’iniziativa militare russa ma non può lasciare a se stessa la Russia: darà un appoggio, ma diffidente, anche perché chi ora guida Mosca cerca una sponda nella Repubblica popolare e non nell’America».
I tavoli diplomatici?
«La mediazione decisiva sarà fatta direttamente quando gli Usa spiegheranno a Zelensky di cedere in parte e Putin capirà di non potersi spingere oltre, accollandosi un paese distrutto e avverso».
Quale il perimetro di un eventuale accordo?
«Se si arriverà a un compromesso, potrebbe portare alla annessione russa della Crimea, all’indipendenza del Donbass e alla neutralità dell’Ucraina, con le attuali conquiste territoriali di Putin revocabili».
La guerra in Ucraina fa saltare la globalizzazione economica e politica come l’avevano conosciuto finora o quell’orizzonte resta irreversibile?
«Usare il verbo “saltare” è forse troppo, ma sono minati alcuni aspetti fondamentali. Molti paesi guardano a forme di autarchia, accentuando produzioni interne e riducendo gli scambi commerciali, con prezzi impazziti per grano e cereali. Ciascuno cerca di accorciare le filiere e riportare a casa lA produzione, ma c’è un fattore rilevante da ponderare».
Quale?
«Senza energia non si produce. E quello del gas è un altro grande problema».
Domenico Quirico per la Stampa il 12 marzo 2022.
È come se ogni giorno, facendo scorrere fotografie e immagini, camminassimo attraverso campi coperti di orme e di cicatrici: ospedali, università, ricoveri per malati di mente, laboratori, palazzi popolari. Ieri si mostrava la carcassa appena fulminata e sminuzzata, ancora fumante, di quella che indicavano come una fabbrica di scarpe a Dnipro nel cuore dell'Ucraina.
Una fabbrica di scarpe? Ma che bersaglio è mai questo? Che vantaggio se ne ricava dal punto di vista militare a distruggerla, visto che era un vecchio falansterio di cemento già lebbroso dell'età ucraino-sovietica? Un missile sprecato, nulla più. E ospedali e maternità? Come contribuisce alla vittoria colpirli se non cattiva propaganda e minacce di dover render conto, alla fine della guerra, di gratuiti delitti?
Così stiamo con un senso di assurdità da sbigottire. Il mondo anche nel caos del conflitto sembra uscito dai cardini. Per questo ogni volta sobbalziamo, come se fosse la prima volta, come se ci risvegliassimo da un incubo orrendo. E non avessimo mai visto scene del genere in mille altri luoghi, anche di recente.
Mi chiedo: perché i russi non hanno immediatamente sabotato e annientato le reti di comunicazione ucraine, rallentato o reso problematico telefonare, usare internet, mandare immagini e foto? Si fa presto a nascondere i delitti. In Siria funzionavano solo i satellitari che non sono merce diffusa e per di più si prestano al rischio di essere localizzati e annientati. In Ucraina si telefona e si mandano immagini con più efficacia che da Alghero o Marsala.
E se fosse il contrario? Ovvero che l'accesso a quelle immagini di distruzione non fosse dovuta alla inefficienza dei russi? Forse è esattamente quello che i russi vogliono che vediamo. In fondo, in questa loro invasione non conta tanto quanto territorio occupano materialmente: sanno che costerebbe troppo controllare e normalizzare un Paese così grande e ostile.
La chiave di questa guerra è proprio la paura. Ed è una corsa contro il tempo: la rapidità e la efficacia della paura che sapranno rovesciare su di noi europei ancor più che sugli stessi ucraini. Perché è la leva con cui vogliono indurci a trattare una ridiscussione degli equilibri al centro del continente. Devono completarla perfezionarla, la paura, prima dell'avvicinarsi del termine oltre cui la guerra diventerà per loro troppo onerosa e insostenibile.
Guardate che cosa possiamo fare con la nostra forza, guardate bene e stupitevi: ci mostrano i russi. E ogni giorno spettacolarmente alzano il livello della violenza via via che la resistenza ucraina si allunga e l'Occidente resta più o meno unito attorno alle contromosse delle sanzioni, a un rivoletto di aiuti militari e al rifiuto di discutere con l'invasore.
In questo scenario anche il bombardamento di una inutile fabbrica di scarpe ha un senso tattico: attenti, niente si salverà dalla nostra furia metodica, anche le cose più innocue e quotidiane; anzi soprattutto quelle rientrano nei nostri piani di distruzione.
Le immagini in guerra sono estremamente efficaci: i dubbi che nutriamo, le scene che vediamo e non si conformano alle nostre certezze di uomini in pace sono confusi, difficili da esprimere, inquietanti. Quello che osserviamo inceneriti dalla brutalità degli eventi ogni giorno al telegiornale è il realizzarsi nei fatti del principio bellico della ascensione all'estremo, il meccanismo che avvicina ogni giorno di un altro passo la guerra al suo concetto che si può definire assoluto.
La guerra che fa più paura, sembra un orribile paradosso, non è quella che serve a uno scopo ma esattamente il suo contrario: quella che supera lo stadio della manifestazione del selvaggio, dello smisurato, dell'incomprensibile. Una invasione che avesse come scopo inglobare un fazzoletto di province carbonifere all'est del Paese, un residuo staliniano popolato di stabilimenti industriali mezzi marci, proprio perché ha una sua logica, non ci spaventerebbe.
Quante guerre soprattutto in Europa si sono combattute per una montagna, qualche chilometro di boschi o un bacino minerario? Quello che spaventa è semmai la guerra che non ha più alcuna misura estrinseca, che si distacca dal fine, acquista visivamente una sua vita propria e uno sviluppo enigmaticamente indeterminato.
Ma dove si fermeranno se fanno cose così assurde e feroci? Se la guerra non diventa iperbolica con il passare delle settimane ci abituiamo, si banalizza, fissiamo quello spettacolo con la noia di tutti i giorni. Soprattutto non abbiamo più paura. La guerra produce spesso queste cristallizzazioni.
Anche il conflitto siriano lo abbiamo seguito quasi in diretta ogni sera al telegiornale per anni, allungando la lista degli spettacoli più brutali che coinvolgevano i civili. Un ospedale di Aleppo in cui all'inizio avevo dormito come se fosse un rifugio sicuro, ad esempio, l'ho visto progressivamente smantellato da bombardamenti come si dice "mirati", piano dopo piano, secondo un disegno metodico.
Ma che qualcuno lo mostrasse non aveva alcuna utilità, Bashar Assad e il suo alleato russo. Era la distruzione, la fuga degli abitanti e la desertificazione di interi quartieri ribelli della città a cui si puntava. I russi sanno che in Ucraina l'impatto delle immagini deve essere molto ben visibile per essere efficace nei loro disegni indiretti, il livello di choc e la loro evidenza si alza.
Perché quelle rovine, quegli ospedali, quei morti sono un'Europa per noi riconoscibile, vicinissima, di cui quasi condividiamo il respiro, lo sguardo, le voci. Ci specchiamo dentro e per questo abbiamo ancor più paura. Non ci sono palme o deserti come nel vicino oriente in Somalia o in Iraq.
La trasposizione è immediata: i russi ci aiutano a vedere in anticipo uno spot terribilmente reale di quello che potremmo subire noi. Niente ci appare più terribile di quanto appartiene alla nostra natura e alla nostra possibilità di dolore, strappa le maschere della nostra sicurezza della nostra normalità. Ci vuole l'esperienza della paura e del caos di un campo di battaglia di cui quasi sentiamo fisicamente per la vicinanza geografica il rumore assordante e spaventoso per farci capire che non siamo così sicuri come credevamo di essere.
Ucraina Russia, news sulla guerra di oggi: Mosca chiede armi alla Cina. Di Maio: «34 italiani bloccati». Lorenzo Cremonesi, Marco Imarisio, Andrea Nicastro, Marta Serafini su Il Corriere della Sera il 14 Marzo 2022.
Le notizie minuto per minuto sulla guerra di lunedì 14 marzo. Centinaia di italiani sono ancora in Ucraina, e 34 di loro sono «bloccati». Ucciso un giornalista americano a Kiev. La Russia ha chiesto droni e soldi alla Cina.
• Missili russi hanno distrutto domenica una base militare a Yavoriv, a metà strada tra Leopoli e il confine polacco, a circa 25 chilometri. Morte 35 persone. Mosca ha rivendicato di aver ucciso diversi «mercenari stranieri».
• Il reporter Usa, Brent Renaud, è stato ucciso a Irpin, nei sobborghi di Kiev, da un colpo al collo al checkpoint dove filmava alcuni profughi in fuga.
• Secondo il Financial Times la Russia avrebbe chiesto alla Cina assistenza militare e soldi per sostenere l’invasione dell’Ucraina, fin dall’inizio dell’invasione.
• La giustizia russa è pronta ad arrestare i dirigenti delle aziende occidentali che criticheranno la Russia e a sequestrare gli asset delle compagnie che hanno deciso di lasciare il Paese. Lo riporta il Wall Street Journal.
• La telefonata di Zelensky a Biden per chiedere nuove sanzioni per Mosca e l’impegno a tenere aperta la porta per trattare con Putin.
Ore 2.38 - I media locali: sirene suonano in diciannove regioni
Le sirene d’allarme suonano in almeno 19 delle 24 regioni dell’Ucraina. Lo riporta il Kyiv Independent. Possibile ipotizzare un nuovo attacco su larga scala.
Ore 3.06 - Telefonata Blinken-Kuleba: «Serve fare di più»
Telefonata tra il segretario di Stato Antony Blinken e il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba. Lo ha annunciato il dipartimento di Stato americano. «Blinken — riporta la nota — ha ribadito la ferma difesa dell’Ucraina contro la brutale aggressione Del Cremlino». Su Twitter Kuleba ha commentato: «Con Blinken siamo d’accordo che va fatto di più per fermare l’aggressione russa e costringere la Russia a rispondere dei suoi crimini».
Ore 3.27 - Il leader ceceno Kadyrov: sono nei pressi di Kiev
Ramzan Kadyrov, l’uomo forte leader della Cecenia, ha dichiarato di essere in Ucraina insieme alle forze russe che stanno conducendo un’offensiva nel Paese. Kadyrov, che è accusato dalle ONG internazionali di gravi violazioni dei diritti umani nella repubblica del Caucaso, ha pubblicato su Telegram un video di se stesso in uniforme militare che studiava progetti attorno a un tavolo con i soldati in una stanza. Ha detto in un messaggio che il video era stato girato a Hostomel, un aeroporto vicino a Kiev catturato dalle forze russe nei primi giorni della loro offensiva. Queste informazioni non possono essere verificate in modo indipendente. «L’altro giorno eravamo a circa 20 km da voi nazisti di Kiev e ora siamo ancora più vicini», ha scritto Kadyrov. Ha invitato le forze ucraine ad arrendersi «o sarete finiti». Kadyrov, che governa la Repubblica di Cecenia russa con il pugno di ferro, è un ex ribelle diventato alleato del Cremlino con una forza paramilitare al suo comando. All’inizio dell’offensiva russa sui social network sono circolate immagini che mostrano una piazza della capitale cecena Grozny piena di soldati che affermano di essere diretti in Ucraina. Le forze di Kadyrov sono accusate di numerosi abusi in Cecenia.
Ore 3.46 - «Caccia» agli oligarchi, l’Australia nel colpisce 33 e c’è anche Roman Abramovic
Il governo dell’Australia ha imposto nuove sanzioni agli oligarchi russi, incluso Roman Abramovich. Nel mirino di Canberra sono finiti 33 miliardari, fra i quali l’amministratore delegato di Gazprom, Alexey Miller, e il presidente di Bank Rossiya, Dmitri Lebedev.
Ore 4.12 - Vicepremier Crimea, aperto corridoio fino al Donbass
«La Crimea e il Donbass sono ora collegati da un corridoio terrestre attraverso il territorio dell’Ucraina. L’autostrada dalla Crimea a Mariupol è stata presa sotto controllo». Lo afferma il vicepremier di Crimea, Georgy Muradov, a Ria Novosti. «Questa strada può diventare un’importante autostrada per la Crimea, collegando la penisola con Mariupol — il centro metallurgico del Mar d’Azov — e la regione industriale del Donbas. Questa è la chiave per lo sviluppo futuro dell’intera regione», ha sottolineato Muradov.
Ore 4.28 - Magistratura di Kiev indaga il sindaco di Melitopol per tradimento
Il procuratore generale dell’Ucraina ha aperto un’indagine per tradimento su Galina Danilchenko, la neo sindaca di Melitopol, insediatasi dopo l’occupazione russa della città. Lo rende noto la Cnn. L’ufficio del procuratore generale ha annunciato di aver aperto un’indagine, accusando Danilchenko di «aver adempiuto al compito affidatole dai suoi rappresentanti della Federazione Russa» quando si è dichiarata sindaca ad interim di Melitopol. «Nell’annunciare la creazione di un organismo non definito dalla legge ucraina, questo Comitato dei deputati del popolo, l’indagata ha chiesto ai cittadini ucraini il loro sostegno e ai cittadini di Melitopol di smettere di resistere alle forze di occupazione», si legge nella dichiarazione dell’ufficio del procuratore. Venerdì scorso il sindaco eletto di Melitopol, Ivan Fedorov, è stato arrestato venerdì da uomini armati. Poco dopo la sua detenzione, l’ufficio del pubblico ministero per la regione separatista di Luhansk, sostenuta dalla Russia, ha accusato Fedorov di reati di terrorismo. Ieri Danilchenko ha detto in un video televisivo che i» canali televisivi russi» avrebbero iniziato a trasmettere nella regione.
Ore 4.54 - Russia pianifica attacco a Odessa via mare
L’Ucraina si sta preparando a un’invasione navale di Odessa. Secondo quanto riporta il New York Post citando il segretario del Consiglio nazionale per la Sicurezza e la difesa di Kiev, Oleksiy Danilov, le forze russe hanno pianificato l’attacco nei giorni scorsi ma sono state costrette a rimandarlo a causa delle cattive condizioni climatiche che hanno costretto al loro flotta a tornare a Sebastopoli, in Crimea.
Ore 5.03 - Cnn, Russia ha chiesto soldi e droni e alla Cina
La Russia oltre all’assistenza militare ha chiesto alla Cina anche assistenza economica. Lo riporta Cnn citando due fonti dell’amministrazione Usa, secondo le quali Mosca avrebbe fra l’altro chiesto a Pechino dei droni.
Ore 5.46 - Video di Zelensky: impegno a continuare a trattare con Putin
Il presidente Volodymyr Zelensky si impegna a continuare le trattative con la Russia e, in un nuovo video, afferma che la delegazione dell’Ucraina per i negoziati ha il «chiaro compito» di fare il possibile per assicurare un incontro con Vladimir Putin. Zelensky da tempo chiede un incontro col suo omologo russo, ma finora la sua richiesta non è stata ascoltata dal Cremlino.
Ore 6.00 - IL PUNTO
È atteso per oggi, lunedì 14 marzo, l’incontro a Roma del consigliere per la Sicurezza nazionale di Biden con Yang Jiechi per cercare «una forte risposta internazionale e per delineare una strategia di sicurezza globale». L’ambasciatore italiano in Ucraina Pier Francesco Zazo ha ricordato come «solo noi e la Francia siamo tra i Paesi del G7 che hanno ancora una rappresentanza nel Paese» invaso. Intanto, sono almeno 35 i morti nel raid contro una base militare al confine polacco. Il ministro della Difesa russo ha annunciato: «Sono 180 i mercenari stranieri uccisi negli attacchi a Staritchi e alla base di Yavoriv». Un video-reporter americano, il 51enne Brent Renaud, è stato ucciso dalle forze russe e due suoi colleghi sono rimasti feriti a Irpin, nei sobborghi di Kiev.
Ore 7.00 - Tutti gli uomini di Putin
Ore 6.09 - «Minacce russe contro le aziende occidentali»
I pubblici ministeri russi hanno lanciato avvertimenti alle società occidentali in Russia, minacciando di arrestare i leader delle aziende che criticano il governo o di sequestrare i beni delle società che si ritirano dal Paese. Lo riporta il Wall Street Journal. Tra le aziende minacciate Coca-Cola, McDonald’s, Procter & Gamble, IBM e KFC. Le chiamate, le lettere e le visite includevano minacce di citare in giudizio le società e sequestrare beni inclusi marchi. L’ambasciata russa a Washington non ha voluto commentare. La scorsa settimana il presidente russo Vladimir Putin ha espresso sostegno a una legge per nazionalizzare i beni delle società straniere che lasciano il Paese a causa dell’invasione dell’Ucraina. Gli avvertimenti dei pubblici ministeri erano diretti alle aziende di tutti i settori, tra cui tecnologia, cibo, abbigliamento e banche.
Chi sono gli uomini di Vladimir Putin, i fedelissimi con cui si consulta e che eseguono i suoi ordini? Milena Gabanelli, Domenico Affinito e Francesco Tortora raccontano — in questa inchiesta — nomi, volti e beni della decina di ex agenti del Kgb, giornalisti, politici e imprenditori che cementano il potere del presidente russo (sulla salute del quale si rincorrono molteplici voci).
Ucraina-Russia, le news di oggi dalla guerra. Cnn, Mosca ha chiesto a Cina droni e assistenza economica. La Repubblica il 14 Marzo 2022.
Zelensky: "No-fly zone o i missili russi cadranno su Paesi Nato". Ambasciata cinese in Usa, nessun aiuto alla Russia.
"A soli 20 km dalla base di addestramento di Yavoriv dai confini della Nato sono cadute 30 bombe. Se non chiudete i nostri cieli, è solo questione di tempo quando i missili russi cadranno sul vostro territorio, sul territorio della Nato, sulle case dei cittadini della Nato". Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
01.36 Biden sente Macron, sostegno a governo e popolazione
Il presidente americano Joe Biden ha parlato con il suo omologo francese Emmanuel Macron della guerra in Ucraina. I due leader hanno messo in evidenza l'impegno a ritenere la Russia responsabile per le sue azioni e il loro sostegno al governo e alla popolazione ucraina, riferisce la Casa Bianca.
02.19 Allarme Croce Rosssa
Allarme del Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr): se un accordo non verrà raggiunto a Mariupol, si rischia lo scenario peggiore per centinaia di migliaia di civili. Nella città c'è una situazione "di estrema se non totale mancanza di beni di base come il cibo, l'acqua e le medicine.
Corpi senza vita di civili e combattenti restano intrappolati sotto le macerie e all'aria aperta. La sofferenza umana è semplicemente immensa", afferma il Cicr. "Tutti i partecipanti ai combattimenti devono accordarsi sulle modalità e i tempi di un cessate il fuoco, e sui luoghi precisi" per i corridoi: "il tempo sta per scadere per centinaia di migliaia" di persone, aggiunge la Croce Rossa. "La storia guarderà con orrore a quanto sta accadendo a Mariupol se non sarà raggiunto un accordo il prima possibile", osserva il Cicr.
02.27 Sirene in 19 regioni Ucraine
Le sirene d'allarme suonano in almeno 19 delle 24 regioni dell'Ucraina. Lo riporta il Kyiv Independent.
02.44 Zelensky: impegno per trattare
Il presidente Volodymyr Zelensky si impegna a continuare le trattative con la Russia e, in un nuovo video, afferma che la delegazione dell'Ucraina per i negoziati ha il "chiaro compito" di fare il possibile per assicurare un incontro con Vladimir Putin. Zelensky da tempo chiede un incontro col suo omologo russo, ma finora la sua richiesta non è stata ascoltata dal Cremlino.
02.49 Ucraina isolata da scambi marittimi
Le forze navali russe hanno "effettivamente isolato l'Ucraina dal commercio marittimo internazionale". Lo afferma il ministero della Difesa britannico, secondo quanto riportato dal Guardian.
03.32 Macron sente Biden e Zelensky: rafforzare sanzioni
Il presidente francese Emmanuel Macron ha parlato con i suoi omologhi americano Joe Biden e ucraino Volodymyr Zelensky. Secondo quanto riferito dall'Eliseo, Macron e Biden si sono detti d'accordo sul rafforzamento delle sanzioni contro la Russia, oltre ad aver ribadito l'appoggio all'Ucraina e l'impegno a sforzi congiunti per mettere fine alla guerra. Macron a Zelensky ha invece illustrato nel dettaglio gli ulteriori aiuti dell'Unione Europea all'Ucraina.
03.34 Cina: "Armi alla Russia? Siamo preoccupati"
La Cina "è profondamente preoccupata e addolorata per la situazione in Ucraina": è la risposta del portavoce dell'ambasciata cinese a Washington, Liu Pengyu, in merito alla richiesta della Russia a Pechino di forniture militari, secondo quanto anticipato dal Financial Times. "Speriamo con sincerità che la situazione si allenti e la pace torni presto", ha aggiunto Liu, precisando comunque "di non averne mai sentito parlare". La priorità della Cina è di "impedire che la situazione di tensione in Ucraina possa sfuggire dal controllo. E' una situazione davvero sconcertante".
03.54 Ambasciata cinese in Usa, nessun aiuto a Russia
Liu Pengyu, il portavoce dell'ambasciata cinese a Washington, ha affermato di non essere a conoscenza di alcuna notizia che la Cina possa essere disposta ad aiutare la Russia per le attrezzature militari. "La Cina è profondamente preoccupata e addolorata per la situazione in Ucraina", ha detto Liu. "Speriamo sinceramente che la situazione si allenti e la pace torni presto". Lo scrive il 'Financial Times' in un articolo da Washington.
04.15 vicepremier Crimea, aperto corridoio fino al Donbas
"La Crimea e il Donbas sono ora collegati da un corridoio terrestre attraverso il territorio dell'Ucraina. L'autostrada dalla Crimea a Mariupol è stata presa sotto controllo". Lo afferma il vicepremier di Crimea, Georgy Muradov, a RIA Novosti. "Questa strada può diventare un'importante autostrada per la Crimea, collegando la penisola con Mariupol - il centro metallurgico del Mar d'Azov - e la regione industriale del Donbas. Questa è la chiave per lo sviluppo futuro dell'intera regione", ha sottolineato Muradov.
04.29 Staff esausto, sospesa manutenzione a Chernobyl
Lo staff della centrale nucleare di Chernobyl ha sospeso le riparazioni e la manutenzione delle apparecchiature relative alla sicurezza, "in parte a causa della stanchezza fisica e psicologica". Lo hanno riferito le autorità dell'Ucraina all'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea).
04.33 Magistratura Kiev indaga Danilchenko per tradimento
Il procuratore generale dell'Ucraina ha aperto un'indagine per tradimento su Galina Danilchenko, la neo sindaca di Melitopol, insediatasi dopo l'occupazione russa della città. Lo rende noto la Cnn. L'ufficio del procuratore generale ha annunciato di aver aperto un'indagine, accusando Danilchenko di "aver adempiuto al compito affidatole dai suoi rappresentanti della Federazione Russa" quando si è dichiarata sindaca ad interim di Melitopol. "Nell'annunciare la creazione di un organismo non definito dalla legge ucraina, questo Comitato dei deputati del popolo, l'indagata ha chiesto ai cittadini ucraini il loro sostegno e ai cittadini di Melitopol di smettere di resistere alle forze di occupazione", si legge nella dichiarazione dell'ufficio del procuratore.
Venerdì scorso il sindaco eletto di Melitopol, Ivan Fedorov , è stato arrestato da uomini armati. Poco dopo la sua detenzione, l'ufficio del pubblico ministero per la regione separatista di Luhansk, sostenuta dalla Russia, ha accusato Fedorov di reati di terrorismo.
05.07 Cnn, Russia ha chiesto a Cina droni e assistenza economica
La Russia oltre all'assistenza militare ha chiesto alla Cina anche assistenza economica. Lo riporta Cnn citando due fonti dell'amministrazione Usa, secondo le quali Mosca avrebbe fra l'altro chiesto a Pechino dei droni.
6.27 Dall'Australia sanzioni a 33 oligarchi
L'Australia ha imposto sanzioni a coloro che hanno "importanza economica o strategica per la Russia". Si trtta di 33 oligarchi russi. Tra questi il proprietario del Chelsea FC Roman Abramovich, il Ceo di Gazprom Alexey Miller e il presidente della Rossiya Bank, Dmitri Lebedev.
La diretta del conflitto. Guerra Ucraina-Russia, bombardata base militare al confine polacco: ancora 400 italiani nel Paese, “alcuni intrappolati”. Redazione su Il Riformista il 13 Marzo 2022.
Nel diciottesimo giorno di guerra scatenata dalla Russia in Ucraina, il conflitto si fa sempre più esteso e gli allarmi anti-bomba risuonano ormai in gran parte del Paese, con le bombe che colpiscono la capitale Kiev ma anche Leopoli, la città dell’ovest a pochi chilometri dal confine europeo con la Polonia e crocevia per la fuga dei profughi.
Nella giornata di sabato si è mossa in particolare la diplomazia, con un colloquio a tre tra Macron, Scholz e Putin, con l’inquilino dell’Eliseo che si è detto però pessimista su una risoluzione tramite negoziati del conflitto.
Non è dello stesso parere Zelensky: mentre proseguono i colloqui in videoconferenza tra Mosca e Kiev, il presidente ucraino ha rilevato “un approccio fondamentalmente diverso” da parte del Cremlino, ma Kiev non può considerare “richieste per noi inaccettabili”, ha ricordato il ministro degli Esteri Kuleba.
ORE 00.10 – OK RUSSO A NEGOZIATI IN ISRAELE – Secondo quanto riporta il Jerusalem Post vi sarebbe il via libera parte russa a nuovi negoziati con l’Ucraina a Gerusalemme. Il quotidiano cita una fonte diplomatica di alto livello.
Sabato il presidente ucraino Zelensky aveva confermato di aver parlato col premier israeliano Naftali Bennett della possibilità di portare avanti negoziati di pace con Mosca in Israele.
ORE 1:40 – COLPITI 9 OSPEDALI – Secondo un’analisi del Washington Post sono almeno nove le strutture sanitarie colpite da artiglieria e bombardamenti russi in Ucraina, compreso ovviamente l’ospedale di Mariupol.
“Gli ospedali e le strutture sanitarie sono protette dalle leggi umanitarie internazionali”, ricorda Jason Straziuso, portavoce del Comitato internazionale della Croce Rossa.
ORE 2:15 – CHERNOBYL IN DIFFICOLTA’ – Si fa sempre più complicata e tesa la situazione all’interno della centrale nucleare di Chernobyl, che ormai funziona grazie a generatori diesel esterni. I 211 membri del personale, denuncia l’Aiea, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, non sono in grado di ruotare e di fatto vivono all’interno della struttura da quando la Russia ne ha preso il controllo
ORE 3:30 – SIRENE IN QUASI TUTTE LE PROVINCE UCRAINE – I bombardamenti russi sono ormai a tappeto. Il Kyiv Independent segnala come le sirene, utilizzate per indicare ai cittadini di trovare immediatamente un riparo, siano suonate in quasi tutte le province dell’Ucraina.
ORE 3:50 – KHERSON RESPINGE REFERENDUM AUTONOMISTA – La città di Kherson non vuole unirsi alle province autonomiste del Donetsk e del Luhansk. È stato infatti respinto, con una risoluzione approvata dal consiglio regionale della città, il possibile referendum russo per l’indipendenza e la proclamazione di una Repubblica popolare.
ORE 4:50 – NATO: “RUSSIA POTREBBE USARE CHIMICHE” – Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in un’intervista al quotidiano tedesco Welt am Sonntag riportata da Cncb, denuncia che l’Alleanza atlantica deve “restare vigile perché è possibile che la Russia possa pianificare operazioni con armi chimiche” e questo sarebbe “un crimine di guerra”.
ORE 7:00 – COLPITA BASE VICINO LEOPOLI – Una base militare di Yavoriv, a pochi chilometri da Leopoli, l’International Center for Peacekeeping and Security, è stata colpita da più missili russi.
Come riporta la Bbc, si tratta di una base creata nel 2007 per addestrare le forze armate ucraine, soprattutto per le missioni di peacekeeping. Ospita regolarmente anche truppe internazionali. Un documento della Nato sul centro dichiara che nell’Ipsc si addestrano allo sminamento i militari ucraini e di altre nazioni.
Nella base hanno operato anche le forze della Nato. “E’ stato lanciato un attacco aereo contro il Centro internazionale per il mantenimento della pace e la sicurezza. Secondo i dati preliminari, hanno lanciato otto missili”, ha affermato l’amministrazione di Lviv.
ORE 8:20 – SOTTO ATTACO BASE AEREA A IVANO-FRANKIVSK – Si moltiplicano gli attacchi sul fronte ucraino occidentale. Le forze russe hanno colpito una base aerea a Ivano-Frankivsk, come riferito dal sindaco della città Ruslan Martsinkiv, citato dal Kyiv Independent.
Secondo il sindaco, lo scalo è stato obiettivo dei russi per il secondo giorno consecutivo e per questo ha esortato le persone che vivono nella zona ad andarsene.
ORE 9:10 – Autobus di rifugiati ucraini si ribalta sull’A14: almeno un morto tra le 50 persone a bordo
ORE 9:20 – ATTACCO RUSSO A BASE MILITARE “TERRORISMO” – Il ministro della Difesa ucraino, Oleksii Reznikov, ha definito un “attacco terroristico” il bombardamento della base militare nei pressi di Leopoli, ricordando che nel centro lavora anche personale estero. Al momento non ci sono dettagli sugli effetti dell’attacco, sul luogo ci sono diverse squadre di soccorso.
Ma perché la base di addestramento militare ai confini con la Polonia è finita nel mirino russo? Proprio ieri Mosca aveva fatto sapere che avrebbe considerato “obiettivi militari legittimi” i convogli per la consegna di armi dall’Occidente all’Ucraina.
ORE 9:30 – IL BILANCIO PROVVISORIO DELL’ATTACCO A YAVORIV – È di 9 morti e 57 feriti il bilancio dell’attacco lanciato dai russi contro la base miliare ucraina di Yavoriv, nella regione di Leopoli, non lontano dal confine con la Polonia. Lo ha riferito il governatore della regione di Leopoli, sottolineando che contro la base sono stati lanciati 30 razzi.
ORE 10:00 – Il bombardamento alla base militare al confine polacco di Yavoriv è un chiaro segnale russo alla
ORE 10:20 – COLPITO TRENO PASSEGGERI PER EVACUAZIONE CIVILI – Un treno passeggeri usato per far evacuare i civili sarebbe stato colpito da schegge poco fuori dalla città ucraina di Lyman, nell’est del paese. A riportarlo è il Kyiv Independent, che precisa come nell’attacco avvenuto nella notte è rimasto ucciso il conducente del treno e un’altra persona è stata ferita.
ORE 10:25 – RAPITO DA MILITARI RUSSI SINDACO DI DNIPRORUDNE – Il sindaco di Dniprorudne, città di 20mila abitanti a sud di Zaporizhia, è stato rapito dai militari russi. A denunciarlo sulla propria pagina Facebook è il capo dell’amministrazione statale regionale di Zaporizhia, Oleksandr Starukh, che scrive come “i crimini di guerra stanno diventando sistemici”.
Si tratta del secondo sindaco ucraino rapito dalle forze armate russe dall’inizio del conflitto: il primo è Ivan Fedorov, il primo cittadino di Melitopol accusato di “terrorismo” dal Cremlino e ancora in mano ai militari russi.
ORE 10:50 – IRPIN CONTROLLATA AL 70% DAI RUSSI – “Il 70% della città è sotto il controllo degli ucraini, nel restante 30% ci sono i combattimenti”. Lo comunica in un video il sindaco di Irpin, Oleksandr Mrkuscyn
ORE 11:20 – Rapito un secondo sindaco in Ucraina, blitz russo a Dniprorudne: a Melitopol governo fantoccio filo-Putin
ORE 11:30 – STOLTENBERG (NATO): “CON NO-FLY ZONE ESCALATION INCONTROLLABILE” – “Non cerchiamo alcuna guerra con la Russia”. A dirlo è il direttore generale della Nato, il norvegese Jens Stoltenberg, che, in un’intervista alla Welt am Sonntag afferma di essere contrario alla no fly zone sull’Ucraina. “Questo significa che le forze russe dovrebbero essere attaccate, il che comporterebbe uno scontro diretto e si rischierebbe un’escalation incontrollabile”. “La guerra va chiusa non ampliata”, conclude.
ORE 12:00 – SALE A 35 BILANCIO VITTIME ATTACCO A YAVORIV – Sono almeno 35 le persone rimaste uccise a seguito dell’attacco missilistico al sito di test di Yavoriv e al Centro internazionale per il mantenimento della pace e la sicurezza nella regione di Lviv. Lo ha reso noto il capo dell’amministrazione militare regionale di Lviv, Maxim Kozitsky, tramite Telegram.
ORE 12:20 – RUSSI HANNO PERSO 12MILA SOLDATI – Le forze russe hanno perso oltre 12mila soldati, 74 aerei, 86 elicotteri e 374 tank. Lo si legge nel bollettino delle Forze armate ucraine sul totale delle perdite russe aggiornato a questa mattina rilanciato dal Kvyiv Independent.
Il bollettino riporta fra le perdite anche 140 pezzi di artiglieria, 1.226 mezzi blindati, 62 Mlrs (sistemi di lancio multiplo di razzi), 2 imbarcazioni, 600 veicoli, 60 autocisterne di carburante, 7 droni, 34 mezzi antiaerei.
ORE 12:55 – UCRAINA ACCUSA: “A POPASNA RUSSI HANNO USATO BOMBE AL FOSFORO” – I militari russi che hanno assediato Popasna, città del Donbass nella regione di Lugansk, avrebbero utilizzato munizioni al fosforo, vietate dalla Convenzione di Ginevra.
L’accusa arriva dal governatore della regione di Lugansk, Serhiy Haidai, e lo riferisce Ukrinform, ma l’informazione non è verificabile da fonti indipendenti.
È da giorni infatti che entrambe le parti dl conflitto si accusano a vicenda di possedere armi al fosforo ed essere pronti a farne uso.
ORE 13:10 – CREMLINO APRE A COLLOQUI PUTIN-ZELENSKY – Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov non esclude colloqui diretti tra il presidente russo, Vladimir Putin, e quello ucraino, Volodymyr Zelensky, anche se sottolinea la necessita’ di capire per quale risultato organizzarli e con quale tema.
“Abbiamo ribadito in molte occasioni che nessuno esclude la possibilità di un incontro di Vladimir Putin con il presidente Zelensky. Ma dobbiamo capire quale dovrebbe essere l’esito di questo incontro e cosa sarà discusso in questo incontro”, ha detto Peskov.
ORE 14:10 – GIORNALISTA AMERICANO UCCISO A IRPIN – Il capo della Polizia della King Region, Andrei Nebitov, ha reso noto che il giornalista del New York Times Brent Renaud è stato ucciso a Irpin dalle forze russe.
Nello stesso post Nebitov ha parlato di un altro giornalista ferito, che si sta tentando di portare via dalla zona dei combattimenti. I due stavano filmando i profughi in fuga quando sono stati sorpresi da colpi di arma da fuoco a un checkpoint. Renaud è stato colpito al collo ed è morto all’istante mentre il collega è stato trasferito in ospedale e operato.
La notizia è stata conferma dallo stesso quotidiano americano, che ha chiarito come Renaud avesse collaborato in passato col giornale e che si trovava in Ucraina come freelance ma non per il quotidiano. “Le prime informazioni riferiscono che lavorava per noi perché è stato trovato con il tesserino del giornale che gli era stato dato per una missione anni fa”, spiegano dal Times.
ORE 14:45 – NEGOZIATI IL 14 E 15 MARZO – Il quarto round di negoziati tra Russia e Ucraina potrebbe tenersi il 14-15 marzo. Lo ha annunciato il consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Mykhailo Podoliak.
Negoziati che hanno visto tra le parti “progressi sostanziali”, ha specificato Leonid Slutsky, membro della delegazione di Mosca al tavolo negoziale. Se pensiamo alle posizioni all’inizio del negoziato possiamo dire che oggi sono stati fatti progressi sostanziali – ha detto all’agenzia Ria Novosti – mi aspetto che possano continuare e che le parti possano trovare una posizione comune.
ORE 16:10 – IL BILANCIO DELLE VITTIME A MARIUPOL – Secondo le autorità locali di Mariupol, la “città martire” del conflitto in Ucraina, sono 2.187 i civili morti dall’inizio dei bombardamenti, un numero salito di 600 ‘unità’ rispetto alle stime fornite un paio di giorni fa.
ORE 16:30 – RAID RUSSO SU SCUOLA DI MYKOLAIV – Un raid russo ha colpito una scuola di Mykolaiv, nel sud dell’Ucraina, a circa 100 km a est di Odessa. A renderlo noto è stato il governatore regionale Vitaly Kim, spiegando che al momento i soccorritori stanno scavando tra le macerie.
ORE 16:40 – LE FOTO DEL BOMBARDAMENTO SU YAVORIV – Il giornalista del Time Simon Shuster ha pubblicato su Twitter nuove foto dei danni provocati dai bombardamenti russi alla base militare di Yavoriv, al confine con la Polonia.
Attualmente il bilancio ufficiale è di 35 morti e 134 feriti.
ORE 17:10 – USA COINVOLGONO CINA NEI NEGOZIATI (A ROMA) – Importante novità sul fronte diplomatico, col Consigliere americano per la sicurezza nazionale Jake Sullivan che domani incontrerà a Roma l’inviato diplomatico cinese Yang Jiechi, con il quale discuterà “dell’impatto della guerra della Russia contro l’Ucraina sulla sicurezza regionale e globale”, precisa Emily Horne, portavoce del Consiglio nazionale di sicurezza.
Sullivan incontrerà anche Luigi Mattiolo, consigliere diplomatico del premier italiano Mario Draghi, “per continuare a coordinare una risposta internazionale forte e unita alla scelta di guerra del presidente Putin”.
ORE 17:25 – RUSSIA ‘RIVENDICA’ ATTACCO A YAVORIV: “UCCISI 180 MERCENARI STRANIERI” – Il bombardamento sulla base militare ucraina di Yavoriv, a pochi chilometri dalla Polonia, è stato ‘rivendica’ da Mosca. Il portavoce del ministero della Difesa di Mosca, il maggiore generale Igor Konashenkov citato dalla Tass.
Il portavoce ha spiegato che il raid “ha ucciso mercenari stranieri e distrutto armi straniere” e che la Russia “continuerà a eliminare i mercenari stranieri che arrivano in Ucraina”. Secondo Mosca il bombardamento ha ucciso fino a 180 mercenari stranieri.
ORE 18:10 – Manifestanti fermati in 23 città russe, tra cui San Pietroburgo e Mosca: 14mila gli arresti dall’inizio del conflitto, col regime di Putin sempre più repressivo contro il dissenso interno
ORE 18:20 – A CHERNOBYL RIPRENDE FORNITURA ELETTRICA REGOLARE – Buone notizie dall’impianto nucleare di Chernobyl, dove è ripresa regolarmente la fornita di elettricità.
A comunicarlo è l’azienda statale ucraina che gestisce le centrali atomiche, Energoatom, citata dal canale bielorusso Nexta. Anche i sistemi di raffreddamento sono tornati a operare normalmente.
ORE 18:45 – I PROFUGHI ARRIVATI IN ITALIA DALL’UCRAINA – Sono 37.447 i profughi entrati in Italia dall’inizio del conflitto fino ad oggi: 19.002 donne, 3.298 uomini e 15.147 minori. Lo rende noto il Viminale. Fino a ieri erano arrivati 34.851 profughi, 17.685 donne, 3.040 uomini e 14.126 minori; fino a venerdì erano 31.287. In un giorno sono quindi arrivate 2.596 persone.
ORE 19:20 – DOMANI COLLOQUI IN VIDEOCONFERENZA – Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dall’agenzia russa Tass, ha annunciato che i colloqui tra la delegazione russa e quella ucraina riprenderanno domani, ma ancora in videoconferenza
ORE 20:10 – MIGLIAIA IN PIAZZA A BERLINO PER LA PACE – Sono state decine di migliaia le persone che oggi hanno manifestato per la pace a Berlino, la capitale europea che più di tutte si sta mobilitando per l’Ucraina. La marcia ha attraversato il centro della città e un enorme folla si è concentrata davanti alla porta di Brandeburgo.
ORE 20:30 – GUERINI: “NO-FLY ZONE VUOL DIRE GUERRA, SANZIONI IMPORTANTI” – La Nato non può introdurre una no-fly zone in Ucraina, come chiesto più volte dal presidente Zelensky, perchè ciò “significherebbe fare la guerra con la Russia”, una soluzione “non concepibile”. Lo ha detto il ministro della Difesa Lorenzo Guerini intervenendo a ‘Che tempo che fa’ su Rai3.
ORE 20:50 – “RUSSIA HA CHIESTO A CINA ASSISTENZA MILITARE” – La Russia ha chiesto alla Cina assistenza militare per sostenere l’invasione dell’Ucraina. Lo riporta il Financial Times citando fonti americane, secondo le quali Mosca avrebbe chiesto attrezzature militari e altra assistenza militare a Pechino fin dall’inizio dell’invasione.
ORE 21:25 – AMBASCIATORE ZAZO: “IN UCRAINA 400 ITALIANI, ALCUNI INTRAPPOLATI” – Attualmente gli italiani ancora in Ucraina “sono 400”. A dirlo è l’ambasciatore d’Italia in Ucraina, Pier Francesco Zazo, intervistato a ‘Che tempo che fa’ in videocollegamento da Leopoli, dove da giorni è trasferita l’ambasciata.
Zazo ha spiegato che “molti di loro vogliono rimanere perché hanno la loro vita in Ucraina, con mogli e figli. Ma alcuni sono purtroppo intrappolati, non riescono a lasciare il Paese”.
Italia che assieme alla Francia è “tra i Paesi del G7 che hanno ancora una rappresentanza in Ucraina, gli altri sono in Polonia”.
ORE 22:35 – CINA NEGA FORNITURE MILITARI ALLA RUSSIA – La priorità della Cina è impedire che la “situazione tesa” in Ucraina subisca un’ulteriore escalation o “diventi fuori controllo”. Così l’ambasciata cinese negli Stati Uniti replica alle notizie di stampa riguardo alla richiesta russa di assistenza militare a Pechino. “L’attuale situazione in Ucraina è veramente sconcertante” ha affermato il portavoce dell’ambasciata, Liu Pengyu.
Il ministro ha aggiunto che l’Alleanza atlantica non permetterà che alcun “centimetro dell’Europa” venga attaccato dalla Russia, giudicando “importanti” le sanzioni decise contro Mosca.
Quanto alle armi inviate al governo di Kiev dall’Italia, Guerini ha sottolineato che “c’è stata una risoluzione unanime del parlamento” e che modalità di trasporto sono decise a livello europeo.
Ucraina-Russia, news sulla guerra di oggi: i missili di Putin su Kiev, tensioni Usa-Cina sulle armi a Mosca. Lorenzo Cremonesi, Andrea Nicastro, Marta Serafini, Redazione Online su Il Corriere della Sera il 15 Marzo 2022.
Le notizie minuto per minuto sulla guerra di martedì 15 marzo: pioggia di missili su zone residenziali di Kiev nella notte. Oggi nuovo round di negoziati, Zelensky: colloqui difficili. Usa e Cina, è tensione: fonti del Pentagono rivelano che Pechino avrebbe aperto all’ipotesi di sostegno militare alla Mosca.
• Notte di missili su Kiev: il nostro inviato Lorenzo Cremonesi racconta in diretta le esplosioni sulle zone residenziali della città
• Oggi nuova tornata di colloqui tra Russia e Ucraina: Zelensky ha parlato di «punto L’ipotesi è che Kiev sia pronta a fare importanti concessioni sui punti cruciali delle trattative.
• Secondo il Financial Times la Russia avrebbe chiesto alla Cina assistenza militare e soldi per sostenere l’invasione. «Pechino avrebbe aperto alla possibilità di fornire armi a Mosa», riferisce ancora la testata.
• Il presidente francese Emmanuel Macron chiamerà nuovamente il leader russo Vladimir Putin nelle prossime ore: lo ha annunciato Macron stesso in tv.
•La Russia ha decretato il blocco delle esportazioni di zucchero bianco e grezzo fino al 31 agosto e del grano, segale, orzo e mais fino al 30 giugno.
Ore 00.34 - Zelensky: «I negoziati con la Russia continueranno martedì»
Il presidente ucraino Zelensky ha affermato che «i negoziati con la Russia proseguiranno nella giornata di martedì. Zelensky ha anche detto di aver parlato con il primo ministro israeliano Naftali Bennett come parte di uno sforzo negoziale per porre fine alla guerra con la Russia «con una pace equa». «La nostra delegazione ha lavorato anche su questo nei negoziati con il gli emissari diplomatici russi», ha aggiunto il presidente ucraino nel suo discorso video notturno. «Abbastanza bene, come mi è stato detto. Ma vediamo».
Ore 00.40 - Usa-Cina: Yang a Sullivan, gestire divergenze e no a conflitti La Cina invita gli Stati Uniti a «gestire le divergenze» ed «evitare conflitti e scontri» alla luce dell’attuale situazione internazionale, dopo l’incontro a Roma tra il direttore della Commissione Affari Esteri del Partito Comunista Cinese, Yang Jiechi, e il consigliere per la Sicurezza Nazionale Usa, Jake Sullivan. Cina e Stati Uniti hanno raggiunto un consenso per «migliorare la comprensione reciproca, gestire le divergenze, espandere il consenso e rafforzare la cooperazione», si legge in una nota emessa dall’emittente televisiva statale China Central Television . «Nell’attuale situazione internazionale», prosegue il comunicato della Cctv senza citare direttamente la guerra in Ucraina, trattata nelle discussioni dei due alti funzionari di Pechino e Washington, «Cina e Stati Uniti dovrebbero rafforzare la cooperazione, gestire adeguatamente le divergenze ed evitare conflitti e scontri», nell’interesse dei due popoli, e secondo le aspettative della comunità internazionale.
Ore 00.58 - Biden: «Ci assicureremo che l’Ucraina disponga di armi per difendersi dalla Russia»
«Ci assicureremo che l’Ucraina disponga delle armi per difendersi dall’invasione russa. Invieremo denaro, cibo e aiuti per salvare vite ucraine. Daremo il benvenuto a braccia aperte ai rifugiati ucraini». Così su Twitter il presidente Usa Joe Biden.
Ore 1.04 - Cina a Usa: «Non diffondere false informazioni»
La Cina ha avvertito gli Stati Uniti che non bisogna diffondere «false informazioni che distorcono o screditano la posizione della Cina» rispetto alla crisi in Ucraina. L’avvertimento, riferisce l’agenzia Xinhua, è stato pronunciato dal direttore della Commissione Affari Esteri del Partito Comunista Cinese, Yang Jiechi, durante l’incontro a Roma con il consigliere per la Sicurezza Nazionale Usa, Jake Sullivan, e pur senza indicare un riferimento preciso, giunge all’indomani delle rivelazioni dei media secondo cui la Russia avrebbe chiesto assistenza militare alla Cina nell’invasione dell’Ucraina . Lo stesso Sullivan, alla vigilia dell’incontro, e anche al termine dei colloqui, ha ammonito Pechino a non sostenere Mosca, minacciando «implicazioni» per Pechino da una tale mossa. La Cina inoltre invita ancora alla «massima moderazione» nella gestione della crisi in Ucraina, sottolineando l’importanza di proteggere i civili e di prevenire una crisi umanitaria su larga scala.
Ore 1.54 - Zelensky: «Grato a donna che ha fatto blitz al tg russo»
Il presidente Zelensky, ha detto di essere «grato» alla manifestante pacifista che ha interrotto il principale programma di informazione di Pervy Kanal, canale televisivo russo, esponendo uno striscione contro il conflitto in Ucraina. «Sono grato a quei russi che non rinunciano a cercare di dire la verità, non rinunciano a dire come stanno le cose ai loro amici e parenti, e sono particolarmente grato a questa donna che è entrata nello studio televisivo del primo canale con uno striscione contro la guerra», ha affermato Zelensky. La donna, che si chiama Marina Ovsyannikova, è una impiegata della principale rete televisiva russa e si è messa dietro alla conduttrice del notiziario esponendo uno striscione sul quale era scritto: «No alla guerra. Fermate la guerra. Non credete alla propaganda, qui vi dicono bugie» . E poi, ha proseguito il presidente ucraino: «In 19 giorni l’esercito russo ha avuto più soldati morti che nelle due sanguinose guerre in Cecenia».
Ore 2.30 - Il NYT: la Russia usa missili che producono segnali radio che confondono i radar ucraini
La Russia sta usando una misteriosa «munizione» in Ucraina: i suoi missili balistici a corto raggio Iskander-M rilasciano dei dispositivi ingannevoli, una sorta di esche, in grado di confondere i sistemi aerei di difesa e i radar. Lo riporta il New York Times citando fonti dell’intelligence, secondo le quali i missili rilasciano le esche quando avvertono di essere nel mirino dei sistemi di difesa aerea. Le esche sono in grado di produrre segnali elettrici e radio che confondo i radar nemici, oltre a contenere fonti di calore che attraggono i missili in arrivo. L’uso dei diversivi potrebbe aiutare a spiegare il perché i sistemi ucraini incontrerebbero difficoltà nell’intercettare i missili Iskander russi.
Ore 2.32 - Unhcr: raccolti 200 milioni di dollari in aiuto ai rifugiati ucraini
Ammonta a 200 milioni di dollari Usa (182 milioni di euro) la cifra raccolta in due settimane per le operazioni durante la crisi ucraina dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr). Le donazioni sono state effettuate da aziende, fondazioni e filantropi. Secondo l’Unhcr si tratta di un «importo record», come riportato da media internazionali. «Vorrei ringraziare le società, le fondazioni e i filantropi di tutto il mondo per la gentilezza e la generosità che hanno dimostrato nell’aiutare le persone in fuga dalla guerra in Ucraina. Milioni di loro hanno un disperato bisogno di assistenza. Con l’aggravarsi della crisi, chiedo al settore privato di continuare a sostenere», ha affermato l’Alto Commissario Filippo Grandi. Secondo le stime dell’Unhcr, dalla fine di febbraio il numero di persone fuggite dall’Ucraina sotto l’offensiva russa ha superato i 2,8 milioni a cui si aggiungono altri due milioni di sfollati all’interno del paese.
Ore 3.11 - Sirene antiaeree a Kiev
Tornano a suonare le sirene a Kiev per annunciare l’allerta aerea. È quanto riferiscono le Forze armate ucraine, che invitano tutti i cittadini a raggiungere urgentemente i rifugi della protezione civile.
Ore 4.47 - Pioggia di missili su Kiev
Alcune esplosioni sono avvenute poco dopo le 5 (ora locale) nel centro di Kiev, la capitale dell’Ucraina. La notizia è stata diffusa sui social. Le deflagrazioni, almeno tre, sono avvenute in una zona residenziale. Si tratterebbe — secondo fonti non confermate — di missili balistici. Le esplosioni - secondo quanto si vede in alcuni video pubblicati sui social dalle Forze armate ucraine - hanno interessato un palazzo residenziale di 10 piani a Kiev. Numerosi gli appartamenti in fiamme. L’edificio è stato gravemente danneggiato. Molti detriti - in particolare vetri e serramenti divelti - si sono accumulati nel cortile davanti al palazzo.
Ore 6.35 - La Cina smentisce gli Usa: nessuna richiesta di armi dalla Russia
La Cina ha negato le affermazioni dei funzionari statunitensi, che hanno affermato che Russia aveva cercato assistenza militare (droni e missili) contro l’Ucraina. Gli stessi emissari di Pechino hanno accusato Washington di diffondere «dannose disinformazioni» che rischiano di inasprire il conflitto. «È disinformazione», ribatte l’ambasciata cinese a Londra. Pechino ribadisce di svolgere «un ruolo costruttivo nella promozione colloqui di pace», aggiunge l’ambasciata. E poi: «La priorità assoluta ora è lavorare per un accordo diplomatico piuttosto che aggravare ulteriormente la situazione».
Ore 6.40 - Borsa di Shangai in forte calo per Covid e Ucraina
La Borsa di Shangai apre in forte calo. È la conseguenza del forte aumento dei casi di Coronavirus, che ha minato le prospettive per la seconda economia più grande del mondo, oltre al fatto che la Banca Centrale cinese si trova già in difficoltà. Anche la crisi in Ucraina ha continuato a pesare sul sentiment dei mercati, ravvivando le preoccupazioni. L’indice CSI300 è sceso dell’1,8% alla fine della sessione mattutina, mentre lo Shanghai Composite Index ha perso 2,2%. L’indice Hang Seng ha invece perso il 3%.
Ore 6.45 - Consigliere Zelensky: «Guerra potrebbe finire entro maggio» Oleksiy Arestovich, consigliere del capo di Stato maggiore del presidente ucraino afferma che la guerra in Ucraina probabilmente finirà all’inizio di maggio quando la Russia esaurirà le risorse per attaccare il suo vicino. Lo si legge sul sito di Al Jazeera, che a sua volta cita alcuni media locali. «Penso che entro maggio, inizio maggio, dovremmo avere un accordo di pace, forse molto prima, vedremo, sto parlando delle ultime date possibili», ha detto Oleksiy Arestovich in un video pubblicato da diversi media ucraini. «Siamo a un bivio ora - ha aggiunto il consigliere di Zelensky - o ci sarà un accordo di pace raggiunto molto rapidamente, entro una o due settimane, con il ritiro delle truppe e tutto il resto, o ci sarà un tentativo di mettere insieme alcuni, diciamo, siriani per un secondo round e un accordo entro metà aprile o fine aprile».
Ore 7.00 - I corridoi umanitari a Sumy
Continuano i tentativi — estremamente complicati - di evacuazione della popolazione delle città sotto i bombardamenti russi. Per la giornata di oggi sono previsti corridoi di evacuazione da quattro città nella regione nord orientale di Sumy, e in particolare proprio da Sumy, Konotop, Trostianets e Lebedyn. Sumy, vicina al confine russo, è stata in questi giorni sotto pesanti bombardamenti e i cittadini sono rimasti senza acqua.
Ore 7.10 - La notte d’inferno a Kiev
(Lorenzo Cremonesi, inviato a Kiev) — Notte difficile quella appena trascorsa nella capitale. Ieri sera le sirene erano suonate ripetutamente sino alla mezzanotte. Quindi alle cinque di mattina siamo stati svegliati da almeno due forti esplosioni (io personalmente credo di averne udite quattro). I vetri dei palazzi in centro città hanno vibrato per più secondi. Non è stato possibile verificare nell’immediato i luoghi degli scoppi e quali fossero gli obbiettivi delle bombe: sembra però che sia stato attaccato il quartiere di Podil. La città è stata sotto coprifuoco per tutta la notte. Poco dopo le sette di mattina le sirene sono suonate ancora e si sono uditi distintamente nuovi scoppi. Nonostante i tentativi di dialogo diplomatico continuino, sul terreno in Ucraina prevale la logica della guerra. L’attacco russo si stringe sulla capitale.
Ucraina-Russia, le news di oggi dalla guerra. Yang a Sullivan: basta screditare Cina con falsità. Esplosioni in centro Kiev. La Repubblica il 15 Marzo 2022.
Zelensky ai soldati russi: "Arrendetevi e sarete trattati con dignità". I leader della Nato stanno valutando una riunione straordinaria a Bruxelles alla fine della prossima settimana, alla quale il presidente Joe Biden dovrebbe partecipare. Lo riporta Cnbc citando fonti americane.
Ancora paura a Kiev e segnali di una guerra che non conosce pause. Tornano a suonare le sirene a Kiev per annunciare l'allerta aerea. E' quanto riferiscono le Forze armate ucraine, che invitano tutti i cittadini a raggiungere urgentemente i rifugi della protezione civile. Alcune esplosioni sono avvenute poco dopo le 5 (ora locale) nel centro della città. Le deflagrazioni, almeno tre, sono avvenute in una zona residenziale.
00.12 Media, 'verso riunione Nato con Biden la prossima settimana'
I leader della Nato stanno valutando una riunione straordinaria a Bruxelles alla fine della prossima settimana, alla quale il presidente Joe Biden dovrebbe partecipare. Lo riporta Cnbc citando fonti americane.
00.38 Gb, su armi chimiche possibile operazione false flag
La Russia potrebbe pianificare l'uso di armi chimiche e biologiche facendo in modo che la colpa venga attribuita agli ucraini, in altre parole realizzando quella che viene definita in gergo militare un'operazione 'false flag': a dirlo è l'intelligence britannica aggiungendo che "questa operazione sarebbe quasi certamente accompagnata da una vasta disinformazione per complicare l'attribuzione" della responsabilità. Secondo "informazioni di intelligence - si legge ancora nella nota di aggiornamento - la Russia probabilmente intendeva usare operazioni di questo tipo per giustificare l'invasione iniziale il 24 febbraio".
01.02 Yang a Sullivan, 'Massima moderazione'
La Cina invita ancora alla "massima moderazione" nella gestione della crisi in Ucraina, sottolineando l'importanza di proteggere i civili e di prevenire una crisi umanitaria su larga scala. E' quanto ha detto il direttore della Commissione affari esteri del Partito comunista cinese Yang Jiechi nell'incontro avuto a Roma con il consigliere per la Sicurezza nazionale Usa, Jake Sullivan. Per affrontare la crisi, ha aggiunto Yang citato dalla Xinhua, "bisogna andare all'origine del problema e rispondere alle legittime preoccupazioni di tutte le parti".
01.20 Yang a Sullivan, basta screditare Cina con falsità
La Cina avverte gli Usa perché non diffondano "false informazioni per distorcere o screditare la posizione della Cina" rispetto alla crisi in Ucraina. E' l'avvertimento lanciato dal capo della diplomazia del Partito comunista cinese, Yang Jiechi, nell' incontro di Roma con il consigliere per la Sicurezza nazionale americano Jake Sullivan, che giunge all'indomani delle anticipazioni dei media secondo cui la Russia avrebbe chiesto assistenza militare alla Cina nell'invasione militare dell'Ucraina.
01.57 Zelensky: grato a donna che ha fatto blitz a tg russo
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha detto di essere "grato" alla manifestante pacifista che ha interrotto il principale programma di informazione di Pervy Kanal, il principale canale televisivo russa, esponendo uno striscione contro il conflitto in Ucraina. "Sono grato a quei russi che non rinunciano a cercare di dire la verità, non rinunciano a dire come stanno le cose ai loro amici e parenti, e sono particolarmente grato a questa donna che è entrata nello studio televisivo del primo canale con uno striscione contro la guerra", ha affermato Zelensky.
02.30 Unhcr, raccolti 200 mln dollari per aiuto rifugiati
Ammonta a 200 milioni di dollari Usa (182 milioni di euro) la cifra raccolta in due settimane per le operazioni durante la crisi ucraina dall'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr). Le donazioni sono state effettuate da aziende, fondazioni e filantropi. Secondo l'Unhcr si tratta di un "importo record", come riportato da media internazionali.
"Vorrei ringraziare le società, le fondazioni e i filantropi di tutto il mondo per la gentilezza e la generosità che hanno dimostrato nell'aiutare le persone in fuga dalla guerra in Ucraina. Milioni di loro hanno un disperato bisogno di assistenza. Con l'aggravarsi della crisi, chiedo al settore privato di continuare a sostenere", ha affermato l'Alto Commissario Filippo Grandi.
04.14 Zelensky ai soldati russi: "Arrendetevi e sarete trattati con dignità"
"Vi offro una scelta: a nome del popolo ucraino, vi dico che vi diamo la possibilità di vivere. Se vi arrendete alle nostre forze militari, vi tratteremo come devono essere trattati gli esseri umani: con dignità. Il modo in cui non siete stati trattati dal vostro esercito. E il modo in cui il vostro esercito non tratta la nostra gente. Scegliete". Così il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, si rivolge in un video alle truppe di Mosca, parlando in russo. "In 19 giorni - aggiunge Zelensky in ucraino - l'esercito russo ha avuto più perdite che nelle due sanguinose guerre in Cecenia".
04.29 Consigliere Zelensky: guerra finirà a maggio
La guerra in Ucraina finirà entro maggio "perché la Russia esaurirà le risorse per continuare l'invasione". Lo sostiene - in un video diffuso dai media ucraini - Oleksiy Arestovich, consigliere della presidenza ucraina, sottolineando che "i tempi esatti dipenderanno da quante risorse il Cremlino è disposto a impegnare per la campagna". "Penso che entro l'inizio di maggio - ha detto - dovremmo avere un accordo di pace, forse molto prima, vedremo. Siamo a un bivio, ora: o ci sarà un accordo di pace molto rapidamente, entro una o due settimane, con il ritiro delle truppe e tutto il resto, o ci sarà un tentativo di mettere insieme alcuni siriani per un secondo 'tentativo' e, quando respingiamo anche loro, un accordo entro metà aprile o fine aprile". Infine, "uno scenario completamente folle potrebbe spingere la Russia ad inviare nuovi coscritti dopo un mese di addestramento".
06.35 Esplosioni in zona residenziale di Kiev
Le esplosioni - secondo quanto si vede in alcuni video pubblicati sui social dalle Forze armate ucraine - hanno interessato un palazzo residenziale di 10 piani a Kiev. Numerosi gli appartamenti in fiamme. L'edificio è stato gravemente danneggiato. Molti detriti - in particolare vetri e serramenti divelti - si sono accumulati nel cortile davanti al palazzo.
07.03 Nasa, collaborazione con Russia per spazio prosegue
Nonostante la guerra in Ucraina, prosegue la collaborazione fra la Nasa e l'agenzia spaziale russa, Roscosmos, e cosmonauti americani si recheranno a breve in Russia per un addestramento a bordo di un lanciatore Soyuz, ha reso noto Joel Montalbano, manager per la programmazione della statione spaziale internazionale della Nasa. "In questo momento abbiamo ancora in programma di lavorare per lo scambio dell'equipaggio. E quindi abbiamo ancora programmato l'addestramento per i cosmonauti che verranno a Houston Hawthorne e la trasferta del nostro team a Star City, per una esercitazione per il Soyuz", ha detto Montalbano durante una conferenza stampa sulla prossima passeggiata spaziale degli astronauti statunitensi.
07.21 Nuovo video messaggio di Zelensky: "Mosca ha capito che con la guerra non va da nessuna parte"
La Russia sta cominciando a realizzare che con la guerra non andrà da nessuna parte. A dichiararlo, in un video messaggio, è il presidente ucraino, Volodymyr Zelenski. "Non si aspettavano una simile resistenza. Credevano nella loro stessa propaganda, che ha detto menzogne sul nostro conto per decenni", aggiunge Zelensky, confermando che i negoziati tra le parti dovrebbero riprendere oggi dopo la pausa di ieri. Ma il presidente ucraino promette che anche che chiunque si sia reso responsabile di gravi atti di guerra sarà chiamato a renderne conto: "Stiamo lavorando con i nostri partner a nuove misure punitive contro lo Stato russo. Contro chiunque sia responsabile della guerra. Chiunque sia responsabile di aver distrutto la democrazia. Chiunque sia responsabile della repressione" e di aver "deliberatamente provocato una catastrofe umanitaria".
07.23 Oggi corridoi per lasciare quattro città nella regione di Sumy
Per la giornata di oggi sono previsti corridoi di evacuazione da quattro città nella regione nord orientale di Sumy. Lo fanno sapere le autorità cittadine, secondo quanto riporta la Bbc. In un messaggio su Telegram il capo dell'amministrazione regionale Dmytro Zhyvytsky ha detto che i percorsi di evacuazione dalle città di Sumy, Konotop, Trostianets e Lebedyn verranno attivati tra le 9 e le 21 ora locale (tra le 8 e le 20 in Italia). Sumy, vicina al confine russo, è stata in questi giorni sotto pesanti bombardamenti e i cittadini sono rimasti senza acqua.
07.26 Bombe su Kiev, colpito palazzo: almeno due i morti secondo i soccorritori
Ucraina, le notizie sulla guerra in diretta. Kiev, una notte infernale. Russia, i razzi che "truffano" i radar. Libero Quotidiano il 15 marzo 2022.
Cresce l'intensità dell'attacco contro Kiev. Molteplici città allo stremo, a Mariupol dopo poco fallisce l'ultimo corridoio umanitario. I negoziati appaiono ancora in stallo, oggi altra tornata di incontri diplomatici. Cina nel mirino: gli Usa, secondo il FT, la avrebbero accusata di aver aperto alla possibilità di offrire supporto militare a Mosca.
Ore 00.34 Zelensky: "I negoziati con la Russia continueranno martedì"
Il presidente ucraino Zelensky ha affermato che "i negoziati con la Russia proseguiranno nella giornata di martedì. Zelensky ha anche detto di aver parlato con il primo ministro israeliano Naftali Bennett come parte di uno sforzo negoziale per porre fine alla guerra con la Russia «con una pace equa». «La nostra delegazione ha lavorato anche su questo nei negoziati con il gli emissari diplomatici russi", ha aggiunto il presidente ucraino nel suo discorso video notturno. "Abbastanza bene, come mi è stato detto. Ma vediamo"
Ore 1.54 Zelensky: Grato a donna che ha fatto blitz al tg russo
Il presidente Volodymyr Zelensky, ha detto di essere "grato alla manifestante pacifista che ha interrotto il principale programma di informazione di Pervy Kanal", canale televisivo russo, esponendo uno striscione contro il conflitto in Ucraina. E ancora: "Sono grato a quei russi che non rinunciano a cercare di dire la verità, non rinunciano a dire come stanno le cose ai loro amici e parenti, e sono particolarmente grato a questa donna che è entrata nello studio televisivo del primo canale con uno striscione contro la guerra", ha affermato Zelensky.
Ore 2.30 NYT: Russia usa missili che producono segnali radio che confondono i radar ucraini
La Russia sta usando una misteriosa arma in Ucraina: i suoi missili balistici a corto raggio Iskander-M rilasciano dei dispositivi ingannevoli, una sorta di esche, in grado di confondere i sistemi aerei di difesa e i radar. La notizia viene rilanciata dal New York Times, che cita fonti dell’intelligence, secondo le quali i missili rilasciano le esche quando avvertono di essere nel mirino dei sistemi di difesa aerea. Le esche sono in grado di produrre segnali elettrici e radio che confondo i radar nemici, oltre a contenere fonti di calore che attraggono i missili in arrivo. L’uso dei diversivi potrebbe aiutare a spiegare il perché i sistemi ucraini incontrerebbero difficoltà nell’intercettare i missili Iskander russi.
Ore 3.11 Sirene antiaeree a Kiev
Tornano a suonare le sirene a Kiev per annunciare l’allerta aerea e un imminente attacco. È quanto riferiscono le Forze armate ucraine, che invitano tutti i cittadini a raggiungere urgentemente i rifugi della protezione civile.
Ore 4.59 - Pioggia di missili su Kiev
Alcune esplosioni sono avvenute poco dopo le 5 (ora locale) nel centro di della capitale dell'Ucraina. La notizia è stata diffusa sui social. Le deflagrazioni, almeno tre, sono avvenute in una zona residenziale. Si tratterebbe — secondo fonti non confermate — di missili balistici.
Ore 06.35 Esplosioni in zona residenziale di Kiev
Le esplosioni - stando a quanto si vede in alcuni video pubblicati sui social dalle Forze armate ucraine - hanno interessato un palazzo residenziale di 10 piani a Kiev. Numerosi gli appartamenti in fiamme. Un edificio è stato gravemente danneggiato. Molti detriti - in particolare vetri e serramenti divelti - si sono accumulati nel cortile davanti ai palazzi e nelle strade
La diretta del ventesimo giorno di sangue e distruzione. Guerra Ucraina-Russia: bombe, terrore e morte sulle città. La Cina gioca a scacchi con Biden e Putin. Redazione su Il Riformista il 15 Marzo 2022.
Ventesimo giorno di guerra. Ventesimo giorno di bombe che uccidono vittime civili, donne, anziani e bambini che da tre settimane hanno perso pace e normalità. Vivono nel terrore quotidiano di morire da un momento all’altro: camminando per strada, nascondendosi nelle cantine dei palazzi, soccorrendo persone ferite. Un inferno umano accompagnato da trattative quotidiane tra Russia e Ucraina che per il momento non hanno fermato la scia di sangue e distruzione.
Intere città assediate, rase quasi al suolo, con viveri arrivati dopo lunghi giorni di attesa. Da Mariupol (da dove sono ad andare via una parte minima di civili) a Kharkiv, ad alcune zone nel Donbass dove i separatisti filorussi e l’esercito della Federazione si contrappongono a quello ucraino. Sempre più accerchiata anche la capitale Kiev dove le truppe di Mosca stanno intensificando sempre più gli attacchi che potrebbero vedere presto anche il coinvolgimento dei mercenari siriani, i “volontari” (così come li definisce la propaganda del Cremlino) mandati in Ucraina a morire per quella che è stata ribattezzata da Putin come “un’operazione speciale”.
LA GARA A SCACCHI – La diplomazia mondiale arranca con i rappresentati di Cina e Stati Uniti che si sono ritrovati in un albergo di Roma per discutere “anche” della guerra. Da una parte Pechino nega “ufficialmente” aiuti militari ai russi ma continua a condannare le sanzioni imposte dal mondo occidentale a Vladimir Putin e, secondo il Financial Times, avrebbe allo stesso tempo assicurato rifornimenti bellici al Cremlino, entrando ulteriormente nell’economia del Paese invasore. Dall’altra l’amministrazione Biden, che la prossima settimana potrebbe partecipare al vertice Nato in Polonia, minaccia “conseguenze” in caso di appoggio.
IL BOLLETTINO DI SANGUE – Una partita a scacchi che per il momento vede cadere migliaia di pedine civili abbattute soprattutto da bombe e missili. Dal 24 febbraio a oggi secondo le cifre, assai approssimative dell’Onu, sono 636 le vittime innocenti del conflitto in corso in Ucraina. Di queste 46 sono bambini e minori. I feriti almeno 1.125. Numeri al ribasso perché le Nazioni Unite non riescono ad entrare nelle principali città bersagliate dall’offensiva russa. Solo a Mariupol le autorità locali hanno denunciato la morte di ben almeno 2.357 civili, molti dei quali gettati in fosse comuni. Al massacro “collaterale” va aggiunto quello dei due contingenti (e relativi “mercenari” o “volontari”) che segnano migliaia di vittime a testa. A questi, tremendi, dati, si aggiungono quasi tre milioni di profughi.
ORE 02.30 – SITUAZIONE DRAMMATICA A MARIUPOL – Il Comitato internazionale della Croce Rossa lancia l’allarme: se un accordo non verrà raggiunto a Mariupol, si rischia lo scenario peggiore per centinaia di migliaia di civili. Nella città c’è una situazione “di estrema se non totale mancanza di beni di base come il cibo, l’acqua e le medicine”.
“Corpi senza vita di civili e combattenti restano intrappolati sotto le macerie e all’aria aperta. La sofferenza umana è semplicemente immensa”, afferma il Cicr. “Tutti i partecipanti ai combattimenti devono accordarsi sulle modalità e i tempi di un cessate il fuoco, e sui luoghi precisi” per i corridoi: “il tempo sta per scadere per centinaia di migliaia” di persone, aggiunge la Croce Rossa. “La storia guarderà con orrore a quanto sta accadendo a Mariupol se non sarà raggiunto un accordo il prima possibile”, osserva il Cicr.
ORE 03.00 – SIRENE SUONANO IN 19 REGIONI UCRAINE – Le sirene d’allarme suonano in almeno 19 delle 24 regioni dell’Ucraina. Lo riporta il Kyiv Independent.
ORE 03.30 – ZELENSKY: “IMPEGNO PER TRATTARE” – Il presidente Volodymyr Zelensky si impegna a continuare le trattative con la Russia e, in un nuovo video, afferma che la delegazione dell’Ucraina per i negoziati ha il “chiaro compito” di fare il possibile per assicurare un incontro con Vladimir Putin. Zelensky da tempo chiede un incontro col suo omologo russo, ma finora la sua richiesta non è stata ascoltata dal Cremlino.
ORE 04.00 – CINA: “PREOCCUPATI PER ARMI ALLA RUSSIA” – La Cina “è profondamente preoccupata e addolorata per la situazione in Ucraina”: è la risposta del portavoce dell’ambasciata cinese a Washington, Liu Pengyu, in merito alla richiesta della Russia a Pechino di forniture militari, secondo quanto anticipato dal Financial Times. “Speriamo con sincerità che la situazione si allenti e la pace torni presto”, ha aggiunto Liu, precisando comunque “di non averne mai sentito parlare”. La priorità della Cina è di “impedire che la situazione di tensione in Ucraina possa sfuggire dal controllo. E’ una situazione davvero sconcertante”.
ORE 05.00 – CNN: “RUSSIA HA CHIESTO A CINA DRONI E ASSISTENZA ECONOMICA” – La Russia oltre all’assistenza militare ha chiesto alla Cina anche assistenza economica. Lo riporta Cnn citando due fonti dell’amministrazione Usa, secondo le quali Mosca avrebbe fra l’altro chiesto a Pechino dei droni.
ORE 07.30 – MORTA LA DONNA INCINTA DELLA FOTO A MARIUPOL – È morta insieme al bambino che aspettava la donna incinta fotografa all’ospedale di Mariupol bombardato, una delle foto simbolo di quella tragedia. La donna fu fotografa, distesa su una barella, mentre si teneva con le mani il grembo insanguinato. Lo riportano i siti ucraini. Un’altra donna, Marianna Pidhurska, la beauty blogger fotografata con il pigiama a pois mentre scendeva le scale tra le macerie, la sera del 10 marzo ha dato alla luce una bambina.
ORE 07.45 – ALLE 09.30 RIPRENDONO I COLLOQUI RUSSIA-UCRAINA – Cominceranno alle 9:30 ora italiana i colloqui online tra le delegazioni di Kiev e Mosca per cercare di disinnescare la crisi in corso. Lo ha reso noto Anton Gerashchenko, consigliere del ministro degli interni ucraino. Ieri il capo negoziatore ucraino, Mikaylo Podolyak, ha detto che “la Russia sta cominciando a parlare in modo costruttivo”. Il presidente Zelensky: “La nostra delegazione ha il chiaro compito di farmi incontrare con Putin”.
ORE 08.00 – BOMBARDATO CONDOMINIO DI 9 PIANI – Almeno due persone sarebbero morte nel quartiere di Obolon, a Kiev, dove stamani sarebbe stato colpito un edificio residenziale di nove piani. Lo riporta The Kyiv Independent, precisando che altre tre persone sono state trasportate in ospedale.
ORE 08.10 – BOMBARDATO L’AEROPORTO DI KIEV – L’aeroporto Antonov, nel nord di Kiev, è stato colpito dai bombardamenti russi. Lo riferisce la Bbc citando le autorità cittadine. Antonov, noto anche come Hostomel, è il più importante aeroporto internazionale cargo dell’Ucraina, usato anche come base militare. Sui social media circolano dei video non verificati che mostrano una grossa nube di fumo che si alza dall’aeroporto.
ORE 08.30 – CONCORDATI 10 CORRIDOI UMANITARI – Il vice primo ministro dell’Ucraina Iryna Vereschuk ha detto che sono stati concordati 10 corridoi umanitari per la giornata di oggi, anche dalle città vicino alla capitale Kiev e nella regione orientale di Luhansk. “Cercheremo, ancora una volta, di sbloccare il movimento del convoglio umanitario che trasporta cibo e medicine a Mariupol da Berdiansk”, ha aggiunto. Nella città portuale sarebbero state uccise già 2.500 civili, dicono fonti governative.
ORE 09.00 – CINA: “DISINFORMAZIONE DAGLI USA” – Le ricostruzioni diffuse dagli Usa sulla richiesta russa di armi e di altre forniture alla Cina “sono solo disinformazione” americana. È il commento del portavoce del ministero degli Esteri, Zhao Lijian.
ORE 10.00 – KIEV: “COLPITA FABBRICA AEROMOBILI ANTONOV, NON AEROPORTO” – Fonti dell’amministrazione comunale di Kiev affermano che nel bombardamento russo di stamane non sarebbe stato colpito l’aeroporto Antonov, così come era stato precedentemente riportato, bensì un centro di produzione di aeromobili Antonov che si trova nei pressi dell’aeroporto Sviatoshyn, a circa 10 km dal centro della capitale ucraina. Lo riferisce la Bbc. Cosa sono i droni Kalashnikov, gli aerei esplosivi usati da Mosca per colpire i palazzi di Kiev
ORE 10:40 – 90 BAMBINI MORTI – Almeno 90 bambini sono morti dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina. Lo rende noto il procuratore generale di Kiev. “Il più grande numero di vittime si registra a Kiev, Kharkiv, Donetsk, Chernihiv, Sumy, Kherson, Mykolayiv e nella regione di Zhytomyr”.
ORE 11:00 – KADYROV È IN UCRAINA: “ARRENDETEVI O VI FINIREMO” – Il capo della Repubblica cecena è in Ucraina. Il dittatore fedelissimo di Putin minaccia gli ucraini di arrendersi in un video diffuso su Telegram.
ORE 11:15 – RUSSIA OSCURA ANCHE INSTAGRAM – La Russia ha vietato anche Instagram secondo quanto fatto sapere dall’agenzia Interfax che cita fonti di Roskomnadzor. Il blocco aveva già interessato Facebook e Twitter.
ORE 11:30 – NEGOZIATI IN VIDEO CONFERENZA – Nuovo round di negoziati tra Russia e Ucraina, questa volta in video conferenza. Il capo delegazione di Kiev, Mikhaylo Podolyak, ha dichiarato che la posizione dell’Ucraina resta invariata: “Pace, cessate il fuoco immediato, ritiro di tutte le truppe russe. Solo dopo potremo parlare di eventuali relazioni di vicinato e accordi politici”.
ORE 11:40 – COLPITO LO STABILIMENTO ANTONOV – Bombardamenti su Kiev: in coincidenza con il nuovo round di colloqui è stato colpito lo stabilimento aeronautico Antonov. Sarebbero morte almeno due persone.
ORE 11:50 – LAVROV: “UCRAINA NON SIA MINACCIA PER NOI” – “L’Ucraina non dovrà più rappresentare una minaccia per la Russia. Da noi attenzione ai corridoi umanitari”, ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov in un punto stampa.
ORE 12:00 – VIA A COLLOQUI USA-CINA – È iniziato a Roma il vertice tra il segretario alla sicurezza di Stato Usa Jack Sullivan e il presidente della commissione esteri di Pechino Yang Jiechi.
ORE 12:15 – APERTA INCHIESTA RINCARI ENERGIA – La Procura di Roma ha aperto un fascicolo sull’aumento dei carburanti, al momento senza indagati, per “verificare le ragioni di tale aumento ed individuare eventuali responsabili”.
ORE 12:45 – MOSCA: “NON ABBIAMO CHIESTO ASSISTENZA ALLA CINA” – Il Cremlino nega la notizia data ieri dal Financial Times e approfondita dalla Cnn secondo cui la Russia aveva chiesto assistenza militare ed economica alla Cina. “La Russia ha un potenziale indipendente per continuare l’operazione e, come abbiamo detto, si sta sviluppando secondo i piani e sarà completata in tempo e per intero”, ha dichiarato il portavoce Dimitri Peskov.
ORE 12:50 – MOSCA: “PRENDEREMO CONTROLLO TOTALE CITTA’” – L’esercito russo non esclude di prendere il “controllo totale” delle grandi città ucraine” secondo quanto riportato dal portavoce del Cremlino Dimitri Peskov.
ORE 13:00 – PUTIN AUTORIZZA LA VENDITA DI LINGOTTI D’ORO – Il Presidente della Russia Vladimir Putin ha firmato una legge che autorizza le banche russe a vendere le loro riserve auree a privati in cambio di valuta pregiata (dollari ed euro). Mosca punta in questo modo ad aggirare almeno in parte le sanzioni, visto che dispone di lingotti per un valore di 123 miliardi di dollari.
ORE 13:15 – KIEV: “POSIZIONE RUSSA PIU’ COSTRUTTIVA” – Il vice capo dell’ufficio del presidente Zelensky, Ihor Zhovkva, ha detto di ritenere che la posizione di Mosca sia più costruttiva di quanto non fosse in precedenza. «Invece di darci un ultimatum o linee rosse o chiedere all’Ucraina di capitolare, ora sembrano avviare negoziati costruttivi», ha detto a Radio 4’s Today.
ORE 13:30 – IMPRESE STRANIERE IN RUSSIA VERRANNO FATTE FALLIRE – Il ministro delle finanze russo Anton Siluanov ha dichiarato che le imprese di società straniere che si sono ritirate dalla Russia dopo l’invasione dell’Ucraina potranno essere dichiarate fallite entro 3-6 mesi, con una procedura accelerata.
ORE 13:45 – ZELENSKY: “RICOSTRUIREMO TUTTO” – “La Russia continua a distruggere le nostre infrastrutture, continua a colpire le nostre città. Ma ricostruiremo ogni strada in ogni città. Ora che l’occupante è ancora sulla nostra terra, dobbiamo colpirlo meglio che possiamo per proteggere le città, per proteggere i villaggi, per proteggere ogni metro della nostra terra”, il messaggio del presidente ucraino Zelensky in un nuovo video. “Noi dobbiamo resistere e combattere per vincere. E dobbiamo arrivare alla pace, alla pace meritata dagli ucraini, con le garanzie di sicurezza per il nostro Paese e per i nostri cittadini, e fissare tutto questo sulla carta”. Il Presidente interverrà al Congresso degli Stati Uniti.
ORE 14:00 – EVACUAZIONE A MARIUPOL – Sbloccato il corridoio umanitario per far evacuare i civili da Mariupol, la città nel mar d’Azov assediata dai russi. Lo ha fatto sapere il consigliere del sindaco di Mariupol Petro Andryuschchenko.
ORE 14:30 – BLOCCATO CONVOGLIO CON AIUTI RUSSI – Bloccato in Polonia un convoglio di mezzi russi e bielorussi. A stopparlo un gruppo di attivisti che vogliono impedire l’arrivo di medicinali, cibo e pezzi di ricambio all’esercito di Mosca.
ORE 14:45 – OCCUPATE RESIDENZE DEI MAGNATI – Gruppi di attivisti hanno occupato alcune residenze di magnati russi in Europa. È successo a Londra con la villa dell’oligarca Oleg Deripaska e a Biarritz alla villa dell’ex genero del presidente russo Putin, Kirill Shamalov.
ORE 15:15 – NEGOZIATI: LE POSIZIONI DOPO IL QUARTO ROUND – Pausa per le delegazioni di Russia e Ucraina che hanno preso parte oggi al quarto round di negoziati sulla guerra. I colloqui riprenderanno domani. “Una pausa tecnica è stata presa nei negoziati fino a domani. Per lavoro aggiuntivo nei sottogruppi di lavoro e chiarimento di alcune definizioni. Le trattative proseguono”, hanno riferito fonti di Kiev. Fonti ucraine hanno riferito che la posizione di Mosca si sia ammorbidita. L’Ucraina vuole che Mosca firmi delle garanzie sul mantenimento della pace.
ORE 15:40 – MISSILE RUSSO IN CENTRO CITTA’ A KIEV: LE IMMAGINI, ALMENO UNA VITTIMA – Sempre più vicino l’assediamento di Kiev. Parti di un missile russo abbattuto dalla contraerea ucraina ha colpito un edificio residenziale e un filobus nel quartiere Kurenivka. Secondo le prime ricostruzioni, almeno una persona è stata uccisa e altre sei sono rimaste ferite. Nelle immagini si vede un uomo, claudicante, camminare in strada e poco dopo, ad appena una cinquantina di metri, avviene l’esplosione.
ORE 15:55 – BOMBE SU KIEV, SIRENE IN AZIONE – Sirene su Kiev, dichiarata l’allerta aerea e invitati i cittadini a recarsi nei rifugi.
ORE 16:15 – 160 AUTO ESCONO DA MARIUPOL – La giornalista Olga Tokariuk cita report cautamente ottimistici su circa 160 automobili privati cui sarebbe stato possibile lasciare la città assediata di Mariupol. Le persone starebbero lasciando la città tramite un corridoio umanitario che arriva a Zaporizhzhia.
ORE 16:30 – RUSSIA: “UCRAINA HA ARRUOLATO COBATTENTI JIHADISTI” – La Russia accusa l’Ucraina di aver reclutato combattenti jihadisti del sedicente Stato Islamico e di altre organizzazioni terroristiche in Medio Oriente. “Il regime di Kiev, appoggiato dai suoi sponsor occidentali, sta reclutando mercenari tra i terroristi che hanno combattuto in Medio Oriente, prima di tutto in Siria”, l’accusa del vice ministro degli Esteri Oleg Syromolotov. Ai miliziani sarebbero state promesse paghe dieci volte più alte rispetto a quelle di un miliziano in Siria o in Libia. I jihadisti sarebbero motivati dalle sconfitte in Siria dalla Russia che con il suo intervento nella guerra civile a sostegno del Presidente Bashar Assad ha salvato il regime di Damasco. Nei giorni scorsi era stata Kiev ad accusare Mosca di aver arruolato combattenti islamici.
ORE 16:45 – KIEV ASSEDIATA, SINDACO: “ORCHI VOGLIONO DISTRUGGERCI” – “Gli orchi stanno cercando di distruggere la nostra città e uccidere la gente pacifica di Kiev. Una persona è stata uccisa e sei sono rimaste ferite”. Queste le parole del sindaco Vitali Klitschko, postando sul suo canale Telegram un video delle conseguenze dei bombardamenti.
ORE 16:55 -VICESINDACO MARIUPOL: “OLTRE 2.500 MORTI, NECESSITIAMO DI AIUTI DI OGNI TIPO” – “Con 2.560 civili morti e dopo 100 attacchi aerei, la nostra città è diventata il simbolo del martirio di questa guerra. Da qui non si può uscire. Abbiamo bisogno di ogni tipo di aiuto”. Sono le parole del vicesindaco di Mariupol, Sergiy Orlov, in un confronto via zoom con il sindaco di Firenze, Dario Nardella. E’ stato “un confronto drammatico”, ha commentato Nardella.
ORE 16:59 -AIUTI UMANITARI MARIUPOL, UCRAINA: “CONSEGNA IMPEDITA DA BOMBARDAMENTI”, MOSCA SMENTISCE – Secondo il governo ucraino, i bombardamenti russi stanno impedendo la consegna di aiuti umanitari a Mariupol, una delle città più colpite in questi 19 giorni di guerra. A denunciare l’accaduto, smentito da Mosca, è il vice primo ministro ucraino Iryna Vereshchuk. A circa 160 auto è stato consentito di lasciare la città attraverso il corridoio umanitario sbloccato dai russi. Il ministro della Difesa di Vladimir Putin ha invece fatto sapere che il primo carico di aiuti umanitari a Mariupol è stato consegnato.
Secondo Mikhail Mizintsev, capo del Centro di controllo della difesa nazionale russa, “quasi tutte le postazioni di tiro dei militanti ultranazionalisti ucraini nei sobborghi di Mariupol e le loro forze nelle aree residenziali lungo il perimetro della città sono state distrutte”. Operazioni che avrebbero consentito lo “sblocco della città” e l’apertura, dalle 15 ora locale, di corridoi umanitari per l’uscita dei civili e di iniziare l’evacuazione di massa della popolazione, per lungo tempo “tenuta in ostaggio dai neonazisti”, ha detto Mizintsev.
ORE 17:22 – Bombe su Kiev, il racconto del giornalista italiano: “Missile caduto a pochi metri, russi arrivati in città”
ORE 17:45 – Putin autorizza le banche a vendere i lingotti d’oro: il sistema per aggirare le sanzioni occidentali
ORE 17:50 – “ESPLOSIONI IN CENTRALE NUCLEARE” – Secondo quanto riferisce Energoatom, società statale ucraina che si occupa della gestione delle quattro centrali nucleari attive nel Paese (due delle quali finite sotto il controllo di Mosca), le forze russe hanno fatto detonare degli esplosivi nella centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa. Una nota di Energoatom ha indicato che non è ancora chiaro se i livelli di radiazione siano stati influenzati dalla deflagrazione. La Russia ha assunto il controllo della più grande centrale nucleare d’Europa il 4 marzo. L’impianto, situato circa 550 chilometri a sudest della capitale Kiev, sulle rive del fiume Dnepr, genera circa il 20 per cento di tutta l’elettricità in Ucraina.
ORE 17:57 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlerà al Congresso degli Stati Uniti il 16 marzo prossimo. Il leader ucraino si rivolgerà ai membri del Congresso degli Stati Uniti tramite una videochiamata.
ORE 18:05 – MOSCA: “SAPPIANO DOVE SONO MERCENARI STRANIERI, RAID CHIRURGICI PER UCCIDERLI” – “L’esercito russo conosce la localizzazione dei mercenari stranieri in Ucraina e condurrà raid chirurgici contro di loro”. E’ quanto fa sapere il ministero della Difesa di Mosca, citato dall’agenzia russa Tass, dopo il bombardamento di ieri sulla base di Yavoriv, vicino al confine polacco, dove secondo i russi sono stati “eliminati mercenari stranieri”.
“Un attacco ad alta precisione delle forze armate russe ha ucciso fino a 180 mercenari stranieri e distrutto grandi quantità di armi nell’Ucraina occidentale” ha spiegato il portavoce del ministero della Difesa russo, il maggiore generale Igor Konashenkov.
Intanto i primi 400 mercenari siriani arruolati dalla Russia sono arrivati ai confini dell’Ucraina, secondo quanto riporta l’agenzia ucraina Unian. Centri di alloggio e addestramento sono stati allestiti vicino alla frontiera nelle regioni di Rostov, in Russia, e Gomel, in Bielorussa. Secondo l’osservatorio per i diritti umani in Siria, i miliziani arruolati nel Paese da Mosca sono più di 40mila.
ORE 18:10 – “USA: DA CINA OK A SOSTEGNO MILITARE A PUTIN” – Secondo il Financial Times, che cita fonti interne al governo Biden, gli Stati Uniti avrebbero comunicato agli alleati che la Cina ha segnalato la sua disponibilità a fornire assistenza militare a Vladimir Putin per sostenere la guerra in Ucraina.
ORE 18:40 – ATTACCO A TORRE TV: MORTI, FERITI E PERSONE SOTTO MACERIE – E’ di almeno nove persone uccise e altrettante ferite il bilancio di un bombardamento russo contro la torre di una televisione a Rivne, cittadina che si trova nel nord ovest del Pase, a circa 200 km dal confine con la Polonia. A comunicarlo è il governatore locale Vitaly Koval, precisando che “ci sono ancora persone sotto le macerie”.
ORE 18:45 – UCCISIONE GIORNALISTA, MOSCA SI DIFENDE: “ERA ZONA UCRAINA” – La Russia respinge le accuse per la morte del giornalista statunitense, Brent Renaud, a Irpin, in Ucraina. “La regione di Irpin era sotto il controllo delle forze armate ucraine”, ha riferito l’ambasciatore russo alle Nazioni Unite, Vasily Nebenzya. Lo riporta Tass. Ovviamente abbiamo perso il conto della quantità di fake news lanciate in queste tre settimane di guerra dalla propaganda del Cremlino.
ORE 18:55 – “INCONTRO PUTIN-BIDEN NON IN DISCUSSIONE” – Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, spiega che al momento non è in discussione un incontro tra Vladimir Putin e Joe Biden. Così come riportano le agenzie russe, il presidente russo Vladimir Putin ha discusso della crisi ucraina in una telefonata con il premier israeliano Naftali Bennett. Insieme alla Turchia, Israele è stato indicato come un dei possibili mediatori nel conflitto.
ORE 19:20 – GIORNALISTA BRITANNICO FERITO GRAVEMENTE – Dopo l’uccisione del giornalista freelance americano Brent Renaud, 51 anni, un altro reporter è rimasto gravemente ferito in Ucraina in seguito a un attacco russo ed è attualmente ricoverato in terapia intensiva dopo che i medici gli hanno diagnosticato una frattura ad entrambe le gambe. Si tratta di un giornalista britannico secondo quanto ha fatto sapere Iryna Venediktova, consulente legale del premier ucraino Volodymyr Zelensky.
Poi l’appello di Venediktova ai Paese europei: ” Capisco che la questione è delicata, ma conto che i leader del mondo civile si decidano il prima possibile per la No Fly Zone. Ancora una volta, vorrei rivolgermi ai nostri partner: un cittadino del vostro paese si trovava sul territorio dell’Ucraina, svolgendo un compito editoriale. Quest’uomo non era presso la struttura militare, che, secondo i funzionari russi, prendono costantemente di mira. È stato gravemente ferito mentre non si trovava nella struttura militare”.
ORE 19:45 – Il giornalista Benjamin Hall di Fox News ferito gravemente in Ucraina
ORE 19:50 – Italiani bloccati in Ucraina, il racconto di Giovanni: “Russi sparano a vista, barricati in casa”
ORE 20:10 – INCONTRO USA-CINA A ROMA: “MANTENERE DIALOGO SU GUERRA” – Il consigliere di sicurezza nazionale Usa Jake Sullivan e il direttore dell’Ufficio della Commissione centrale degli affari esteri cinese Wang Jiechi, che si sono incontrati oggi a Roma, hanno avuto una “discussione sostanziale sulla guerra della Russia contro l’Ucraina”. Lo ha comunicato la Casa Bianca. I due hanno sottolineato “l’importanza di mantenere aperte le linee di comunicazione tra Stati uniti e Cina”, si legge ancora in una breve note.
L’incontro ha avuto luogo nel mezzo delle tensioni tra Usa e Cina, dopo che da Washington è partita la notizia secondo la quale la Russia avrebbe chiesto a Pechino assistenza militare per l’invasione dell’Ucraina. Secondo il Financial Times, il Dipartimento di Stato Usa avrebbe anche comunicato ad alleati europei e asiatici che la Cina si sarebbe mostrata aperta all’ipotesi. La Cina però ha smentito categoricamente che vi sia stata la richiesta, accusando gli Stati Uniti di “disinformazione”
In precedenza il portavoce del dipartimento di Stato Usa Ned Price aveva ricordato alla Cina “che qualsiasi tipo di supporto a Mosca – militare o economico – comporterà delle implicazioni”.
ORE 21 – COLONNA MEZZI MILITARI DA BIELORUSSIA VERSO CONFINE – Secondo l’agenzia di stampa ucraina Unian, che cita fonti locali, un grande convoglio di mezzi militari si starebbe dirigendo dalla Bielorussia al confine con l’Ucraina. I blindati potrebbero appartenere alla Federazione Russia, precisa l’agenzia.
ORE 22:30 – GUERRA UCRAINA, STUDENTI E DOCENTI UNIVERSITA’ MOSCA CONDANNANO PUTIN – La guerra in Ucraina condannata da docenti, accademici e studenti dell’Università statale “Lomonsov” di Mosca, la più antica della Russia. In una lettera con ben 4mila firme viene condannata “categoricamente la guerra che il nostro Paese ha scatenato in Ucraina”, si legge nel documento fatto girare sul web, nonostante le minacce delle autorità. “La guerra è violenza, crudeltà, morte, perdita di persone care, impotenza e paura che non possono essere giustificate da nessun obiettivo…La guerra e’ l’atto più crudele di disumanizzazione”, si legge nella lettera.
ORE 22:40 – USA: DA PUTIN FALSE ACCUSE SU ARMI CHIMICHE PER COPRIRE AZIONI RUSSIA – “Il fatto che il presidente Putin abbia accusato gli Stati Uniti e l’Ucraina di avere un programma di armi chimiche è un chiaro modello, che abbiamo visto usare in passato, con cui cercano di creare una copertura alle loro azioni”. Così Jen Paski ha ribadito la preoccupazione della Casa Bianca sulla possibilità che la Russia usi le armi chimiche e ribadito quanto detto da Joe Biden che “ci saranno severe conseguenze se la Russia usa le armi chimiche”.
ORE 22:47 – IPOTESI BIDEN A VERTICE NATO IN POLONIA – Possibile viaggio del presidente Usa Joe Biden in Europa per discutere con gli alleati della guerra in Ucraina. E’ una delle possibilità, riferite all’agenzia Reuters da due fonti ben informate, che la Casa Bianca sta vagliando in queste ore. Una delle possibilità allo studio, spiegano le fonti, è che Biden partecipi al vertice Nato del 23 marzo per poi recarsi in Polonia.
ORE 23:15 – BOMBARDAMENTI DONBASS, 20 MORTI MOSCA E KIEV SI ACCUSANO A VICENDA – Donetsk un missile ha colpito il capoluogo dell’oblast, controllato dai separatisti, e ha ucciso 20 persone, tra cui alcuni bambini. Mosca e Kiev si accusano a vicenda della strage.
“Il 14 marzo – si legge in una nota del ministero degli Esteri russo – la parte ucraina ha lanciato un missile tattico Tochka-U contro un quartiere residenziale di Donetsk. Il missile è stato abbattuto dai sistemi della difesa antiaerea evitando così conseguenze catastrofiche. Nello stesso tempo, la caduta di schegge sulla città ha causato gravissime perdite tra la popolazione civile – 20 morti e 28 feriti gravi inclusi bambini, donne e anziani-. A nome del governo e del popolo della Federazione russa il ministero degli Esteri esprime le più sentite condoglianze ai parenti delle vittime, al governo della Repubblica Popolare di Donetsk e augura una pronta guarigione ai feriti. Siamo convinti che questo crimine contro l’umanità non rimarrà impunito”.
2:22 – Chi è Marina Ovsyannikova, il suo blitz anti-guerra nella televisione di Putin: “No alla propaganda”
3:15 – ZELENSKY RINGRAZIA MANIFESTANTE RUSSA IN TV CREMLINO – Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelenskiy ha ringraziato la dipendente della tv russa che ha interrotto la trasmissione del tg per gridare ‘No alla guerra’. “Sono grato a quei russi che non smettono di cercare di divulgare la verità, che stanno combattendo contro la disinformazione e raccontano fatti reali ai loro amici e familiari, e personalmente a quella donna che è andata nello studio di Channel One con un manifesto contro la guerra”, ha dichiarato.
3:40 – SIRENE A KIEV, BOMBARDAMENTI IN ARRIVO – Suonano nuovamente le sirene a Kiev per annunciare l’allerta aerea. E’ quanto riferiscono le Forze armate ucraine, che invitano tutti i cittadini a raggiungere urgentemente i rifugi della protezione civile.
Italiani bloccati in Ucraina, il racconto di Giovanni: “Russi sparano a vista, barricati in casa”. Roberta Davi su Il Riformista il 14 Marzo 2022. Giovanni Bruno intervistato da Digi 24.
“I militari russi, che hanno conquistato subito la città di Kherson, dove siamo, sparano a vista”. È la drammatica testimonianza di Giovanni Bruno, 35 anni, originario di Pozzallo, in provincia di Ragusa, che ora si trova in Ucraina. Da dove non riesce ad andare via. Lui è uno dei nostri connazionali ‘intrappolati’ nel Paese, come ha sottolineato anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, intervistato a Non è l’Arena domenica 13 marzo. “Erano in 2000 gli italiani in Ucraina. Oggi sono 400, ne abbiamo salvati già 200. Dei 400, in 34 sono bloccati nelle città assediate, tra cui Mariupol. Ci stiamo lavorando ogni giorno. Grazie a unità dì crisi per lavoro” ha dichiarato il ministro.
“Tutta la città è circondata dai militari”
Giovanni Bruno, intervistato dal Corriere della Sera, ha raccontato quello che lui e la sua famiglia stanno vivendo da quando è scoppiata la guerra. Lui si era recato a Kherson, nell’Ucraina meridionale, per accompagnare la moglie e la figlia di 22 mesi dai suoceri: ma dal 24 febbraio, primo giorno di conflitto, non si sono più potuti muovere. Nessuno può entrare e uscire. Hanno provato a scappare subito, racconta, ma i soldati hanno proibito loro di uscire di casa. E quando ci sono gli allarmi aerei “ci incastriamo tra due muri, tra i pilastri, con la speranza che reggano. Non ci possiamo muovere, ci hanno sconsigliato di andare nel bunker che ha una sola entrata, presidiata dai militari. E comunque siamo al settimo piano, anche fuggire non sarebbe immediato” ha spiegato. Ciò nonostante Giovanni dice di sentirsi ‘fortunato’ perché la città è stata conquistata subito dai russi, e quindi non viene colpita da grossi bombardamenti o combattimenti, rispetto invece a quanto sta accadendo in altre zone dell’Ucraina.
Ogni giorno pensa a come portare in salvo la sua famiglia: “Siamo in contatto costante con la Farnesina, che sta provando a trovare un modo per farci uscire. Ma non passa davvero nessuno” ha spiegato al Corriere. “Tutta la città è circondata dai militari, sulla strada verso Odessa ci sono combattimenti, non è prudente muoverci né mandare qualcuno per prenderci, almeno per ora.”
Giovanni ammette poi di essere preoccupato: la casa è in buone condizioni, non soffrono il freddo e hanno ancora l’elettricità. Su internet-dato che la tv non funziona- si tengono informati. Lui e la moglie escono velocemente per comprare qualcosa di fresco dai contadini, ma i supermercati sono stati presi d’assalto e gli scaffali sono vuoti. “Ma le medicine per la tiroide che prende mia moglie stanno finendo e la farmacia non ha più niente, le scorte di cibo potranno durarci al massimo altre due o tre settimane” racconta. “E se un attacco distruggesse tutto? Non devo pensarci. Devo concentrarmi sul fatto che per ora siamo al sicuro e che stanno facendo di tutto per metterci al sicuro.”
Anche Inna– che vive a Ferrara ma ora si trova a Kherson- intervistata invece dall’Huffington Post, ha confermato come i russi abbiano il controllo su tutta la città. “Sono tanti gli italiani qui. Viviamo solo con la speranza di trovare il momento per fuggire.” Roberta Davi
Bombe su Kiev, il racconto del giornalista italiano: “Missile caduto a pochi metri, russi arrivati in città”. Mariangela Celiberti su Il Riformista il 14 Marzo 2022.
Un missile russo viene abbattuto a Kiev. E alcune sue parti colpiscono un edificio residenziale e un filobus in via Kyrylivska. Un momento drammatico, testimoniato anche dall’inviato di Repubblica Fabio Tonacci che in quel momento si trovava a poca distanza dal luogo dell’impatto.
“Stanno bombardando la città. Siamo a Kiev, in pieno centro. Non siamo in periferia. Non siamo vicini all’aeroporto. Non ci sono basi militari vicine. È appena caduto un missile. Dicono ci sia un morto” racconta.
Le immagini da Kiev
Le immagini del giornalista di Repubblica mostrano persone ferite, un palazzo gravemente danneggiato, un negozio che rimane aperto, nonostante i danni subiti. Infine il filobus distrutto e una persona a terra, accanto a un’auto, probabilmente un passante. Devastazione, paura, sgomento. “La guerra è arrivata dentro Kiev” sottolinea. I rottami del missile russo che si sono abbattuti sulla strada residenziale di Kiev hanno provocato un morto e sei feriti: sarebbe questo il bilancio momentaneo secondo quanto riferito dalle autorità cittadine. “Gli orchi stanno cercando di distruggere la nostra città e uccidere la gente pacifica di Kiev. Una persona è stata uccisa e sei sono rimaste ferite“ ha infatti dichiarato il sindaco Vitalij Klyčko, postando sul suo canale Telegram un video delle conseguenze dei bombardamenti.
I giornalisti sono in prima linea a documentare tutto l’orrore della guerra in Ucraina. E purtroppo il conflitto ha provocato una vittima anche tra i professionisti partiti per raccontare il conflitto. Il giornalista e videomaker statunitense Brent Renaud è infatti morto ieri 13 marzo a Irpin, vittima di un agguato di truppe russe mentre era in compagnia del collega Juan Arredondo, che è stato ferito ed è ricoverato in ospedale. “Avevamo passato un ponte a Irpin, volevamo filmare la fuga dei rifugiati, abbiamo trovato un’auto che si è offerta di portarci al secondo ponte, abbiamo passato un check point e poi hanno iniziato a sparare all’auto. Lui è stato colpito al collo, ci siamo divisi, lui è stato lasciato indietro” ha raccontato.
Gli attacchi alla capitale dell’Ucraina
Oggi 14 marzo Kiev è stata attaccata fin dalle prime ore dell’alba dal ‘nemico russo’. Un razzo ha infatti colpito un edificio residenziale di 9 piani su Obolon, distruggendone parzialmente alcuni, con gli appartamenti che hanno preso fuoco. Stando ai dati aggiornati, una persona è morta e 10 sono rimaste ferite; circa 70 residenti sono stati evacuati dalla casa. Altri bombardamenti hanno colpito lo stabilimento aeronautico Antonov in cui sarebbero rimaste uccise due persone.
Le truppe russe sarebbero sempre più vicine alla capitale. In un video diffuso su Telegram Ramzan Kadyrov, il leader ceceno fedelissimo di Vladimir Putin, si è mostrato- in tuta mimetica insieme ad altri soldati- intorno a un tavolo per definire piani di guerra. Il leader della Cecenia ha detto di essere a poca distanza da Kiev, a Gostomel. “L’altro giorno eravamo a circa 20 chilometri da voi nazisti, ora siamo ancora più vicino”, afferma esortando le forze ucraine ad arrendersi o “vi finiremo”. Il Cremlino ha però fatto sapere di “non avere informazioni” sull’eventuale presenza del leader ceceno in Ucraina, secondo quanto riferito dal suo portavoce Dmitry Peskov citato dalla Tass. Una dichiarazione arrivata dopo che le autorità ucraine hanno rivelato che si nasconderebbe in un seminterrato a Ivankov, nel distretto di Kiev.
L’ex parlamentare ucraino Yevhen Rybchynsky ha promesso una casa vicino a Kiev a chi riesca a uccidere Kadyrov. Lo ha postato su Facebook, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa ucraina Unian. “Se Kadyrov è davvero vicino a Kiev, allora ogni combattente delle forze armate e della difesa terroristica deve porsi l’obiettivo di distruggere questa vergogna del popolo ceceno e dell’alleato di Huila. Prometto che la testa di Kadyrov è una casa di 40 acri vicino a Kiev!” ha scritto Rybchynsky.
Intanto, poco prima delle 16 di oggi, le sirene risuonavano in città.
Zelensky: “Ricostruiremo tutto”
“I russi continuano a distruggere la nostra infrastruttura ma sappiate che ricostruiremo tutto, ogni strada, ogni città, ogni appartamento… Sono sicuro che dopo la guerra lo faremo in maniera rapida perché ci concentreremo tutte le nostre forze, tutti gli aiuti del mondo.” Sono queste le parole del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, affidate a un video pubblicato sul suo canale Telegram, sottolineando che “stiamo già formando dei fondi per il dopo.”
Intanto sono terminati i colloqui di oggi tra le delegazioni ucraine e russe in video-conferenza. I negoziati riprenderanno quindi domani 15 marzo, dopo una “pausa tecnica”, decisa per svolgere “lavoro aggiuntivo nei sottogruppi di lavoro” e avere “chiarimenti delle singole definizioni. I negoziati continuano” ha scritto su Twitter Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente Zelensky e negoziatore con Mosca. Mariangela Celiberti
Città martire. L’inferno di Mariupol assediata dall’esercito russo. Marco Fattorini su L'Inkiesta il 14 Marzo 2022.
Il porto ucraino sul mar d’Azov è uno dei principali bersagli di Mosca, che qui ha ucciso 2.200 residenti distrutto ospedali e case, tagliato corrente elettrica, acqua e gas.
«A Mariupol c’è l’Apocalisse, le persone che si salvano dai bombardamenti muoiono di fame e sono senz’acqua». Padre Pavlo Tomaszewski ha 35 anni, è il rettore della Parrocchia di Nostra Signora di Czestochowa. Appartiene all’ordine di San Paolo e da undici anni vive nella cittadina industriale nel sud-est dell’Ucraina. Porto strategico sul mar d’Azov.
Al telefono con Linkiesta è sconvolto: «Nella zona del nostro monastero i russi hanno bombardato senza sosta per quattro giorni. È una situazione difficile da immaginare. Abbiamo visto gli aerei sganciare le bombe su di noi».
Mariupol è «una città martire», come l’ha definita Papa Francesco. Il simbolo dell’assedio feroce da parte delle forze russe. Qui è stato sventrato l’ospedale, con le donne incinte costrette a scappare tra le macerie. Non è stata risparmiata nemmeno l’università, mentre i carri armati sparano sui palazzi popolari.
Un bersaglio dopo l’altro, per un bollettino atroce: 2.200 residenti uccisi, stando ai calcoli del municipio. Le persone muoiono in strada, senza nomi né funerali. Al posto dei corridoi umanitari si scavano le fosse comuni. Come non succedeva dai tempi della Seconda guerra mondiale. «È spaventoso – si sfoga padre Pavlo – sembra che i russi vogliano uccidere tutti i civili. E questo è diabolico».
Dove non arrivano i missili, c’è la disperazione. La città è circondata dai tank nemici che non hanno consentito l’arrivo di aiuti umanitari. Li fermano con le bombe. Se non bastasse, i soldati russi hanno tolto corrente elettrica, acqua e gas. Così i 300mila abitanti di Mariupol sono rimasti in trappola come topi.
Nei rifugi l’attesa è diventata snervante: non si riesce a comunicare col resto del Paese. Il cibo scarseggia, non c’è nemmeno il latte per i bambini. Mancano anche le medicine. Tra negozi saccheggiati e fuochi accesi sul marciapiede per cucinare qualcosa, le persone devono cercare l’acqua a terra. Alcuni addirittura la raccolgono dai tetti quando si scioglie la neve. Alla lista delle disgrazie bisogna aggiungere il freddo: in questi giorni la temperatura scende fino a sette gradi sotto zero e ovviamente il riscaldamento è fuori uso.
In parrocchia si celebra la messa sotto le bombe: «Non abbiamo mai smesso di pregare». Sempre con un orecchio alla radio per capire il momento in cui provare a fuggire. «Sono tutti terrorizzati», racconta padre Tomaszewski. «È difficile lasciare la città perché ti sparano addosso. Nessuno sa cosa potrebbero fare questi nazisti quando ti incontrano».
Pochi giorni fa padre Pavlo è riuscito a scappare insieme a un gruppo di parrocchiani. Radunate le automobili, hanno imboccato la strada in direzione Zaporizhzhya, nota al mondo per la centrale nucleare attaccata dai russi. Il viaggio dei cattolici è stato un incubo. «Abbiamo incontrato combattimenti e soldati morti sull’asfalto, ma anche automobili di civili letteralmente sgusciate. È stato terribile». Dopo ore di marcia a singhiozzo, soste obbligate e nascondigli improvvisati nei villaggi, il convoglio è arrivato in un territorio controllato dalle forze ucraine.
Intanto a Mariupol la catastrofe si fa sempre più pesante. Il governo di Kiev ha organizzato diverse spedizioni con aiuti umanitari, puntualmente fermati dai russi. Gli autobus non possono caricare i profughi, troppo pericoloso. Ma ci stanno riprovando anche in queste ore. Dall’altro capo del ricevitore il sacerdote è stremato: «Ho bisogno di riposare». Una domanda continua a tormentarlo: «Cosa abbiamo fatto ai russi per meritare di essere odiati e uccisi in questo modo?». La risposta resta sospesa. Qui si prega per sopravvivere. «Chiediamo al mondo di non restare indifferente, vorremmo che l’Europa chiudesse il cielo sopra l’Ucraina per salvare la nostra gente».
Ucraina Russia, news sulla guerra di oggi. Putin gela l’apertura di Zelensky, bombe su Odessa e Kiev nella notte. Biden: 800 milioni di aiuti. Lorenzo Cremonesi, Andrea Nicastro, Marta Serafini, Redazione Online su Il Corriere della Sera il 16 Marzo 2022.
Le notizie minuto per minuto sulla guerra di mercoledì 16 marzo. Zelensky rinuncia all’adesione alla Nato, ma Putin non raccoglie l’apertura: «Kiev non è seria nel cercare una soluzione accettabile». Bombe su Odessa e Kiev. Oggi gli Usa stanziano 800 milioni per l’Ucraina
• Al ventunesimo giorno di guerra, l’Ucraina resta sospesa tra la speranza di una svolta diplomatica (oggi i nuovi colloqui) e la realtà del martellamento russo.
• Ieri il presidente ucraino Zelensky ha ammesso che il suo Paese non entrerà nella Nato. La replica di Putin: «L’Uraina non è seria e non vuole una soluzione accettabile». Oggi Zelensky parlerà al Congresso Usa.
• Mateusz Morawiecki, Petr Fiala e Janez Jansa, i premier di Polonia, Repubblica Ceca e Slovenia, sono andati ieri a Kiev, con un gesto clamoroso, simbolico ma anche estremamente politico.
• A Kiev, assediata dalle forze russe, continua il coprifuoco totale di 36 ore imposto dalle autorità ucraine. Mariupol resta sotto assedio, bombe su Odessa
• Oggi la Corte internazionale di giustizia dell’Aia si pronuncia sul ricorso presentato dall’Ucraina contro la Russia dall’inizio dell’invasione. Il Paese aggredito denuncia un genocidio, scrive Marta Serafini.
•Dopo il filmaker americano Brent Renaud, altre due vittime dell’informazione: sono il cameraman di Fox News Pierre Zakrzewski e la giornalista ucraina Alexandra Kuvshinova, morti nello stesso incidente, nei pressi di Kiev, in cui è rimasto gravemente ferito il corrispondente della tv americana Benjamin Hall, cui è stata amputata parte di una gamba.
Ore 00.04 - Wall Street Journal: «Biden annuncerà 1 miliardo di dollari di aiuti militari a Kiev»
Il presidente Usa Joe Biden dovrebbe annunciare oltre 1 miliardo di dollari in nuova assistenza militare al governo ucraino. Lo scrive il «Wall Street Journal». Gli aiuti includerebbero nuove forniture degli stessi tipi di equipaggiamento militare di cui gli Stati Uniti affermano che gli ucraini hanno più bisogno: sistemi anti-corazza e antiaerei, comprese le difese aeree portatili come Javelins e Stinger.
Ore 1.20 - Zelensky, posizioni nei negoziati più realistiche ma serve tempo
«Gli incontri continuano. Mi è stato detto che le posizioni nei negoziati sembrano più realistiche. Tuttavia, è necessario ancora più tempo affinché le decisioni siano nell’interesse dell’Ucraina». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy, in un discorso poco prima delle 2 del mattino ora locale, facendo il punto sui negoziati tra Kiev e Mosca.
Ore 1.39 - Esplosioni udite in periferia Kiev
Esplosioni sono state udite nella periferia di Kiev, con le sirene dei raid aerei tornate a suonare. Lo riferisce una squadra della CNN sul campo. Le esplosioni sono iniziate dopo il tramonto.
Ore 1.50 - Navi russe bombardano Odessa, due feriti
Sarebbe di almeno due feriti il bilancio di un bombardamento delle navi da guerra russe sulla costa dell’oblast di Odessa, il porto nel sud-ovest dell’Ucraina. A riferirlo è «The Kyiv Independent» che cita le autorità locali. La notizia dell’attacco arriva dopo che i satelliti hanno rilevato 14 navi della flotta settentrionale di Mosca in avvicinamento a Odessa, tra cui il Pyotr Morgunov, nave anfibia lunga 120 metri.
Ore 2.09 - Senato Usa chiede indagini su crimini di guerra di Putin
Il Senato degli Stati Uniti ha approvato all’unanimità una risoluzione che condanna il presidente russo Vladimir Putin come un «criminale di guerra». La risoluzione, presentata dal repubblicano Lindsey Graham e sostenuta da senatori di entrambe le parti, incoraggia la Corte penale internazionale (Cpi) dell’Aia e altre nazioni a perseguire l’esercito di Mosca per crimini di guerra commessi in Ucraina.
Ore 5.27 - Onu, Ucraina rischia di bruciare 18 anni di progressi economici
L’Ucraina rischia di perdere 18 anni di progressi economici se il conflitto si estenderà, con un 90% della popolazione già in povertà o con il rischio di cadervi nei prossimi 12 mesi: è l’avvertimento lanciato dal Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (Unpd). Queste proiezioni, le prime elaborate dall’agenzia dell’Onu, segnalano che nel prossimo anno un terzo degli ucraini potrebbe finire sotto la soglia di povertà, 14 volte di più rispetto a quanto era previsto prima dell’invasione russa. Un altro 62% resterebbe ad alto rischio di povertà. «Anche se la necessità dell’assistenza umanitaria immediata per gli ucraina è della massima importanza — ha spiegato l’amministratore dell’Unpd, Achim Steiner —, i gravi impatti sullo sviluppo di un conflitto prolungato stanno diventando evidenti». A pesare è anche la distruzione di infrastrutture, strade, ponti, ospedali e scuole.
Ore 6.15 - Segnalate esplosioni a Kiev
Alcuni utenti di Twitter hanno ripreso colonne di fumo in più location colpite da missili russi.
Ore 6.50 - Esplosioni alla stazione dei treni di Zaporizhzhia
Alcune esplosioni sono state registrate a Zaporizhzhia, nel sudest dell’Ucraina dove si trova la più grande centrale nucleare dell’Europa. Lo ha reso noto il Segretario del consiglio comunale di Zaporizhzhia Anatoliy Kurtev, spiegando che un’esplosione si è verificata nella stazione ferroviaria.
Ore 6.56 - Nella notte risuonate sirene a Kiev, Odessa e altrove
Le sirene d’allarme peri bombardamenti sono risuonate nella notte a Kiev e in diverse città dell’Ucraina. In particolare, riferisce il «Kyiv Independent», sono state udite a Cherkasy, Dnipro, Leopoli, Odessa, Ivano-Frankivsk, Vinnytsia, Kirovohrad e Khmelnytskyi.
Ore 6.57 - Russi attaccano Mariupol dal mare, razzi contro città assediata
I russi hanno iniziato ad attaccare dal mare Mariupol, la città nell’Ucraina meridionale assediata da giorni. Il lancio di razzi, come hanno spiegato funzionari locali, è avvenuto da navi russe approdate vicino al villaggio Bilosaraiska Kosa.
Ore 7.15 - L’allerta per i militari italiani
L’Italia ha alzato il livello di addestramento dei soldati a «warfighting». Una circolare trasmessa il 9 marzo scorso a tutti i reparti aggiorna le disposizioni per i militari «al fine di rispondere alle esigenze dettate dai mutamenti del contesto internazionale», come precisa lo stato maggior dell’Esercito. E prevede un maggior impegno nel conflitto tra Russia e Ucraina, dove alcuni nuclei speciali sono già stati schierati ai confini nell’ambito della missione della Nato. Ma anche «il massimo livello di efficienza degli armamenti». Ecco perché limita le possibilità di concedere i congedi anticipati e soprattutto chiarisce che l’utilizzo dei soldati in Italia dovrà essere «avallato a livello centrale». Qui l’articolo completo sulla circolare dell’esercito italiano, di Fiorenza Sarzanini
Ore 7.31 - L’ex ministro degli Esteri russo Ivanov firma un appello per lo stop al «conflitto»
Il tono è naturalmente molto cauto, come si conviene a un ex ministro degli Esteri e ad altri personaggi che per anni sono stati impegnati nella diplomazia internazionale. Ma nella sostanza il documento firmato da Igor Ivanov e altre quattro personalità di Stati Uniti, Germania e Gran Bretagna è decisamente fermo: «Il dialogo, la diplomazia e le trattative sono l’unica strada accettabile per risolvere il conflitto in una maniera che possa reggere alla prova del tempo». L’ex responsabile del Ministerstvo inostrannykh del venne nominato da Boris Eltsin e si dimise dopo aver lavorato per quattro anni con Vladimir Putin: insieme ai suoi colleghi si guarda bene dal criticare la Russia, scrive Fabrizio Dragosei, ma il fatto che usino la parola «conflitto» fa capire quanto debba essere stato difficile per Ivanov firmare il testo.
Ore 7.34 — L’intervista al premio Nobel Lech Walesa: «Putin sta compiendo un genocidio»
Bisogna riconoscergli che lo diceva già otto anni fa, Lech Walesa: «Putin va convertito. Non doveva scendere in campo con i carri armati e prendersi la Crimea. Occorre fermarlo, e per riuscirci ci vuole una grande solidarietà tra Paesi». Usò proprio il termine «convertito» Walesa, ex elettricista dei cantieri navali di Danzica, fondatore e leader di Solidarnosc, vincitore del Premio Nobel del 1983 e presidente della Repubblica tra il 1990 e il 1995. «Putin — dice oggi nell’intervista a Elisabetta Rosaspina — è imprevedibile e il peggio può ancora accadere se lo lasciamo continuare a conquistare territori e a uccidere persone. Quello che sta facendo è un nuovo genocidio. Putin vuole ripulire la terra ucraina dagli ucraini».
Ore 7.41 - La Cina: «Se avessimo saputo, avremmo cercato di fermare guerra»
La Cina non sapeva nulla dei piani della Russia sull’Ucraina; se ne fosse stata a conoscenza, «avrebbe fatto il possibile per fermarli». Lo ha scritto, in un intervento sul Washington Post, l’ambasciatore cinese negli Stati Uniti Qin Gang. «Ci sono state affermazioni secondo cui la Cina era a conoscenza dell’azione militare russa e avrebbe chiesto a Mosca di ritardarla fino alla conclusione delle Olimpiadi invernali», si legge nell’articolo a firma del diplomatico e intitolato «A che punto siamo sull’Ucraina». «Altre voci, inoltre, hanno affermato che la Russia stesse cercando assistenza militare dalla Cina», prosegue. «Lasciatemelo dire in modo responsabile: le affermazioni secondo cui la Cina era a conoscenza, ha acconsentito o tacitamente sostenuto questa guerra sono puramente disinformazione. Tutte queste affermazioni servono solo a scaricare colpe e gettare fango sulla Cina. C’erano più di 6 mila cittadini cinesi in Ucraina. La Cina è il più grande partner commerciale di Russia e Ucraina e il più grande importatore di petrolio greggio e gas naturale al mondo. Il conflitto tra Russia e Ucraina non giova alla Cina. Se la Cina avesse saputo della crisi imminente, avremmo fatto del nostro meglio per prevenirla», ha assicurato l’ambasciatore.
Ore 7.55 - Il ministro della Difesa ucraina al vertice Nato: «Velocizzare e potenziare aiuti militari»
Il ministro della Difesa ucraina Oleksiy Reznikov parteciperà alla riunione straordinaria dei ministri della Nato e chiederà una maggiore assistenza militare per Kiev. Lo ha annunciato su Twitter lo stesso Reznikov, spiegando che durante l’incontro «parlerò con i ministri della Difesa della sicurezza globale» alla luce della guerra della Russia contro l’Ucraina. «Spero di poter convincere la Nato a semplificare la burocrazia e ad accelerare la fornitura di aiuti militari all’Ucraina», dichiara il ministro, citando in particolare «la difesa aerea e missilistica». Reznikov sottolinea che «la questione della no-fly zone è ancora aperta» e anche che «riguarda la vostra sicurezza».
Ore 8.05 - L’intelligence britannica: «Avanzata in stallo»
Il ministero della Difesa britannico ha pubblicato l’ultimo rapporto della sua intelligence sulla situazione in Ucraina, in cui si afferma che le Forze russe «stanno lottando per superare le sfide poste dal territorio ucraino» e «sono bloccate» nella loro avanzata. «Le Forze russe sono rimaste in gran parte legate alla rete stradale ucraina e hanno dimostrato riluttanza a condurre manovre fuoristrada. Anche la distruzione dei ponti da parte delle Forze ucraine ha svolto un ruolo chiave nello stallo dell’avanzata russa», si legge nel rapporto dell’intelligence di Londra. «Il perdurare dell’incapacità della Russia di ottenere il controllo dei cieli ha drasticamente limitato la loro capacità di utilizzare efficacemente le manovre aeree, limitando ulteriormente le loro opzioni», continua il rapporto. «Le Forze armate ucraine hanno abilmente sfruttato la mancanza di manovra della Russia, frustrando la sua avanzata e infliggendo pesanti perdite alle Forze d’invasione».
Ore 8.08 - Notte di bombe su Kharkiv, due morti e due palazzi distrutti
Due persone hanno perso la vita e due palazzi sono stati distrutti nei bombardamenti della notte su Kharkiv, seconda città dell’Ucraina. Lo hanno reso noto i servizi di emergenza ucraini spiegando che «a causa di un attacco di artiglieria contro palazzi a più piani nel distretto di Nemyshlyansky a Kharkiv, sono stati distrutti diversi appartamenti in due edifici residenziali». I soccorritori sono riusciti a salvare la vita a quattro persone estratte vive dalle macerie, mentre per altre due non c’è stato nulla da fare. Verso le 3 di questa mattina è stata anche attaccata una scuola a Kharkiv.
Ore 8.14 - Mosca, «Le azioni ostili dell’Europa sono dettate dall’esterno»
«Le azioni ostili» dell’Ue contro la Russia, «chiaramente motivate dall’esterno, portano inevitabilmente a un’ulteriore intensificarsi dello scontro, sono cariche di conseguenze devastanti per le nostre relazioni bilaterali e avvelenano l’atmosfera geopolitica già malsana in Europa, ma questa non è sicuramente una nostra scelta». Lo ha dichiarato a Ria Novosti Yuri Pilipson, direttore del Quarto dipartimento europeo del ministero degli Esteri russo.
Ore 8.16 - «A Kharkiv 500 morti da inizio conflitto»
Sono almeno 500 le persone che dall’inizio del conflitto hanno perso la vita a Kharkiv, la seconda città dell’Ucraina, nel nordest del Paese. Lo ha detto il Servizio di emergenza dell’Ucraina, anche se i numeri non sono confermabili: molti gli edifici distrutti dai bombardamenti russi in città, che aveva una popolazione di 1,4 milioni di persone.
Ore 8.25 - Oggi la Corte internazionale di giustizia si pronuncia sull’accusa genocidio per la Russia
La Corte internazionale di giustizia si pronuncerà oggi sull’invasione russa dell’Ucraina, come chiesto da Kiev, e in particolare sulle accuse di genocidio. L’inizio dell’udienza è previsto per le 16. L’Ucraina ha chiesto alla Corte di adottare misure di emergenza per far sì che la Russia «sospenda immediatamente le operazioni militari». Il rappresentante dell’Ucraina Anton Korynevych ha detto che «la Russia deve essere fermata e la corte ha un ruolo da svolgere per fermarla”.
Ucraina-Russia, le news di oggi dalla guerra. Putin sente Charles Michel: mancanza di "serietà" di Kiev nei negoziati di pace. Intelligence Gb, Russia chiama rinforzi da tutto il Paese. La Repubblica il 16 Marzo 2022.
Biden annuncerà 1 mld di aiuti militari a Kiev. Gli armamenti saranno del tipo già fornito a Kiev dagli Stati Uniti, ovvero sistemi antti-missili e anti-carro, Stinger e Javelins. Blinken: il no all'ingresso dell'Ucraina nella Nato non è concessione alla Russia.
Il presidente della Federazione russa, Vladimir Putin, ha avuto una conversazione telefonica con il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. Lo ha riferito il servizio stampa del Cremlino, riferendo che nel colloquio la parte russa ha sottolineato la mancanza di "serietà" di Kiev nei negoziati di pace. La Russia, per compensare "le continue pesanti perdite", sta richiamando rinforzi da tutto il Paese da inviare in Ucraina, secondo un rapporto dell'intelligence pervenuto oggi al ministero della Difesa britannico, citato dalla Cnn. La Cina non era a conoscenza dei piani della Russia di invasione dell'Ucraina: in caso contrario, "avrebbe fatto il possibile per fermarli". E' quanto scrive sul Washington Post l'ambasciatore cinese negli Usa Qin Gang.
Il presidente americano Joe Biden dovrebbe annunciare più di 1 miliardo di dollari in nuovi aiuti militari al governo ucraino. Lo riferiscono fonti ufficiali americane del Wall Street Journal. Gli armamenti saranno del tipo già fornito a Kiev dagli Stati Uniti, ovvero sistemi anti-missili e anti-carro, Stinger e Javelins. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky interviene al Congresso.
00.03 Biden annuncerà 1 mld di aiuti militari a Kiev
Il presidente Usa Joe Biden dovrebbe annunciare oltre 1 miliardo di dollari in nuova assistenza militare al governo ucraino domani, quando il presidente ucraino Volodymr Zelensky dovrebbe fare un appello al Congresso per ulteriori aiuti per difendere il suo paese. Lo scrive il Wall Street Journal. Il denaro proverrebbe dai circa 13,6 miliardi di dollari stanziati per l'Ucraina nel disegno di legge di bilancio omnibus firmato da Biden. Gli aiuti includerebbero nuove forniture degli stessi tipi di equipaggiamento militare di cui gli Stati Uniti affermano che gli ucraini hanno più bisogno: sistemi anti-corazza e antiaerei, comprese le difese aeree portatili come Javelins e Stinger.
00.07 Morawiecki, Ue conceda prima possibile a Kiev status candidato
L'Ue deve concedere lo status di candidato all'Ucraina il prima possibile. Lo ha detto il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki, a Kiev per incontrare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky insieme al premier Petr Fiala e al premier sloveno Janez Jansa. "Deve invitare l'Ucraina nella Ue", ha spiegato. Sottolineato la necessità di dotare l'Ucraina di "armi difensive", Morawiecki ha assicurato Zelensky: "Non ti lasceremo mai solo. Sappiamo che state combattendo non solo per le vostre case, per la vostra patria, libertà e sicurezza, ma anche per la nostre".
00.32 Polonia chiede missione di pace armata della Nato
Una "missione di pace" della Nato "protetta dalle forze armate" per garantire l'arrivo degli aiuti umanitari all'Ucraina: a chiederla è stato il vicepremier polacco Jaroslaw Kaczynski nella missione a Kiev con i premier di Polonia, Repubblica Ceca e Slovenia. "Questa missione non può essere una missione disarmata ma si deve poter difendere per operare in territorio ucraino", ha sottolineato Kaczynski citato dall'agenzia Pap, "deve avere possibilmente una struttura internazionale più ampia e cercare di fornire aiuti umanitari e pacifici in Ucraina".
La delegazione dei tre leader, polacco, ceco e sloveno, in serata ha visto a Kiev il presidente ucraino, Volodymyr Zelesnsky, e il primo ministro Denys Chmygal.
00.50 Blinken: no a ingresso Nato dell'Ucraina non è concessione alla Russia
Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha sottolineato che il fatto che Kiev non sia destinata a entrare nella Nato, come ha ammesso il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, non è una concessione alla Russia. "Non credo che sia una concessione", ha risposto il capo della diplomazia Usa a una domanda a questo riguardo rivoltagli dalla Cnn.
01.04 Zelensky nomina nuovo comandante forse congiunte
Il generale Eduard Moskalov è il nuovo comandante delle forze armate congiunte ucraine (Joint forces operation-Jfo). E' stato nominato dal presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, con un decreto. Sostituisce il generale Oleksandr Pavlyuk, incaricato di guidare l'amministrazione regionale di Kiev "per rafforzare la difesa della capitale" durante l'invasione russa.
01.19 Zelensky: posizioni nei negoziati più realistiche ma serve tempo
"Gli incontri continuano. Mi è stato detto che le posizioni nei negoziati sembrano più realistiche. Tuttavia, è necessario ancora più tempo affinché le decisioni siano nell'interesse dell'Ucraina". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy, in un discorso poco prima delle 2 del mattino ora locale, facendo il punto sui negoziati tra Kiev e Mosca.
01.50 Navi russe bombardano coste a sud di Odessa
Nonostante gli sforzi diplomatici, in Ucraina la guerra sale di intensità. Le navi russe presenti nel mar Nero hanno iniziato a bombardare le coste vicino alla città di Odessa, la terza più grande dell'Ucraina e principale porto del paese. Sono stati lanciati razzi e sono stati sparati colpi di artiglieria. Per il momento non sono stati segnalati tentativi di sbarco di truppe. La notizia è riportata sui social da Anton Gerashchenko, Consigliere del Ministro degli Affari Interni dell'Ucraina. Oggetto dei colpi sono postazioni delle forze armate ucraine e infrastrutture militari a sud della città, nella zona di Belgorod-Dnestrovsky.
01.54 Cnn, esplosioni a Kiev: suonano sirene anti bomba
Esplosioni sono state sentite nella notte alla periferia di Kiev mentre le sirene anti-raid continuano a suonare nella capitale Ucraina
02.09 Senato Usa chiede indagini su crimini di guerra di Putin
Il Senato degli Stati Uniti ha approvato all'unanimità una risoluzione che condanna il presidente russo Vladimir Putin come un "criminale di guerra". La risoluzione, presentata dal repubblicano Lindsey Graham e sostenuta da senatori di entrambe le parti, incoraggia la Corte penale internazionale (Cpi) dell'Aia e altre nazioni a perseguire l'esercito di Mosca per crimini di guerra commessi in Ucraina.
02.27 Odessa, scatta l'allarme attacco aereo
Alle 2.57 (ora locale) è scattato l'allarme "attacco aereo" a Odessa. Le sirene hanno iniziato a suonare in città. I civili sono invitati a raggiungere i rifugi. Analoghi allarmi sono stati attivati negli ultimi minuti anche a Poltava (ore 3), Dnipro (2.56) e Ivano-Frankivsk (2.54) e Leopoli (2.53).
05.39 Shmigal, per ricostruire Ucraina servono 500 miliardi
Attualmente ci vogliono oltre 500 miliardi di dollari per la ricostruzione in Ucraina dopo l'invasione russa. La stima preliminare è stata riportata - come scrive l'agenzia di stampa Unian - dal primo ministro ucraino Denis Shmygal al termine dell'incontro con i primi ministri di Polonia, Slovenia e Repubblica Ceca. "L'Ue sta già dando un forte aiuto - ha aggiunto - e ciascuno dei paesi qui rappresentati sta dando un forte contributo. Ci aspettiamo sostegno in termini di finanziamento della ricostruzione dell'Ucraina. Chiediamo al mondo intero di aiutare l'Ucraina a porre fine a questa guerra e a ricostituire i nostri fondi per la ricostruzione. Siamo grati per l'aiuto e il contributo che decine di Stati e milioni di persone in tutto il mondo stanno già fornendo".
06.03 Attacco a Odessa per testare la difesa della costa ucraina
Le navi da guerra russe intorno a mezzanotte hanno sparato missili e artiglieria sulla costa marittima ucraina vicino a Tuzla, a sud di Odessa. Lo ha riferito il consigliere del ministero dell'Interno, Anton Gerashchenko. "Hanno sparato un'enorme quantità di munizioni da una grande distanza", ha fatto sapere su Facebook. Secondo Gerashchenko, la Russia vuole testare il sistema di difesa costiera dell'Ucraina. Stando a quanto riferito, non ci sono stati tentativi di fare sbarcare le truppe
06.17 Mariupol attaccata anche dal mare
Mariupol, da giorni sotto assedio da parte delle forze russe, è stata attaccata anche dal mare di Azov. Lo riferisce Petro Andryushchenko, consigliere del sindaco della cittadina ucraina, precisando che gli attacchi delle navi da guerra vanno ad aggiungersi ai raid aerei. "I primi missili - spiega - sono stati lanciati da una nave vicino a Bilosaraiska Kosa, verso la città". L'ospedale regionale di Mariupol, inoltre, è sempre occupato dalle forze russe "che costringono i medici a curare i loro feriti" e "usano anche i pazienti come scudo contro i tentativi di riprendere il controllo del nosocomio da parte dei nostri soldati".
06.49 Esplosione alla stazione di Zaporizhzhia
Alcune esplosioni sono state registrate a Zaporizhzhia, nel sudest dell'Ucraina dove si trova la più grande centrale nucleare dell'Europa. Lo ha reso noto il Segretario del consiglio comunale di Zaporizhzhia Anatoliy Kurtev, spiegando che un'esplosione si è verificata nella stazione ferroviaria.
07.30 Si intensificano i combattimenti nei dintorni di Kiev
Le forze russe hanno intensificato l'offensiva nei sobborghi di Kiev, in particolare intorno alla città di Bucha nel nord-ovest e all'autostrada che porta a ovest verso Zhytomyr, ha riferito il governatore della regione di Kiev Oleksiy Kuleba. Le truppe russe, ha spiegato, stanno cercando di isolare la capitale dalle arterie di trasporto e di distruggere le capacità logistiche anche se stanno pianificando un attacco ad ampio raggio per impadronirsi di Kiev.
07.39 Un edificio 12 piani colpito a Kiev, due feriti
Due persone sono rimaste ferite e 35 persone sono state evacuate a seguito dei bombardamenti che questa mattina a Kiev hanno colpito un edificio di 12 piani, nel distretto di Shevchenkivskyi. L'edificio, stando a quanto riporta il servizio per l'emergenze, è crollato. L'episodio è avvenuto intorno alle 6 del mattino. Lo riporta Ukrainska Pravda.
07.57 L'Ucraina: "Ucciso un quarto generale russo"
Il ministro dell'interno ucraino ha fatto sapere che un quarto generale russo, Oleg Mityaev, è morto nei combattimenti. Non c'è conferma da parte russa dell'uccisione.
08.07 Notte di bombardamenti su Kharkiv, due morti
Due persone hanno perso la vita e due palazzi sono stati distrutti nei bombardamenti della notte su Kharkiv, seconda città dell'Ucraina. Lo hanno reso noto i servizi di emergenza ucraini spiegando che "a causa di un attacco di artiglieria contro palazzi a più piani nel distretto di Nemyshlyansky a Kharkiv, sono stati distrutti diversi appartamenti in due edifici residenziali". I soccorritori sono riusciti a salvare la vita a quattro persone estratte vive dalle macerie, mentre per altre due non c'è stato nulla da fare. Verso le 3 di questa mattina è stata anche attaccata una scuola a Kharkiv.
08.10 Dodici città intorno a Kiev senza acqua
Dodici città intorno a Kiev sono senza acqua e sei senza riscaldamento.
08.12 Occupata dai russi la città di Ivankiv
La Russia ha occupato la città di Ivankiv, 80 chilometri a nord di Kiev, e controlla la regione circostante al confine con la Bielorussia, ha riferito il ministro degli Esteri, Dmytro Kuleba. In tutta la regione di Kiev, ha detto, "asili nido, musei, chiese, blocchi residenziali e infrastrutture ingegneristiche stanno soffrendo per gli attacchi senza sosta".
08.20 A Kharkiv almeno 500 morti dall'inizio del conflitto
Sono almeno 500 le persone che hanno perso la vita a Kharkiv - seconda città dell'Ucraina con una popolazione di 1,4 milioni di persone - dall'inizio dell'offensiva militare lanciata dalla Russia. Lo ha detto il Servizio di emergenza dell'Ucraina. Molti gli edifici distrutti dai bombardamenti russi.
8.37 Separatisti, 312 civili evacuati da Mariupol in 24 ore
Un totale di 312 civili, di cui quasi 100 bambini, sono state evacuate da Mariupol nelle ultime 24 ore. Lo ha reso noto il quartier generale della difesa territoriale della Repubblica popolare di Donetsk (Dpr), l'entità separatista nell'Ucraina orientale. "Nell'ultimo giorno, tra le 8 del 15 marzo e le 8 del 16 marzo, 312 civili, inclusi 88 bambini, sono stati evacuati da Mariupol e dalla sua periferia verso il distretto di Novoazovsk", hanno fatto sapere i separatisti secondo cui sono 1.317 i civili evacuati, tra il 5 e il 16 marzo, dalla città portuale assediata dai russi.
8.38 Pechino: crisi va risolta con mezzi diplomatici
La Cina "ritiene che la crisi ucraina debba essere risolta con mezzi diplomatici" ed è "pronta alla cooperazione internazionale per raggiungere questo obiettivo", ha affermato il ministro degli Esteri cinese Wang Yi. "La Cina è un Paese pacifico e ha sempre insistito per una risoluzione pacifica delle controversie con mezzi politici. La Cina è pronta a cooperare con i Paesi dell'UE, compresi i Paesi Bassi, per svolgere un ruolo costruttivo nella risoluzione della crisi ucraina", ha affermato il ministro in una conversazione telefonica con la controparte olandese Wopke Gukstroy.
La Cina non era a conoscenza dei piani della Russia di invasione dell'Ucraina: in caso contrario, "avrebbe fatto il possibile per fermarli". E' quanto scrive sul Washington Post l'ambasciatore cinese negli Usa Qin Gang, per il quale ci sono state "affermazioni secondo cui la Cina fosse a conoscenza dell'azione militare russa e avrebbe chiesto a Mosca di ritardarla fino alla conclusione delle Olimpiadi invernali" di Pechino 2022. "Lasciatemelo dire in modo responsabile: le affermazioni secondo cui la Cina era a conoscenza, ha acconsentito o tacitamente sostenuto questa guerra sono pura disinformazione", aggiunge Qin.
8.40 Papa: in Ucraina bambini vittime della superbia degli adulti
In Ucraina i bambini soffrono per colpa della superbia degli adulti. Lo ha detto Papa Francesco ricevendo, prima dell'udienza del mercoledì, gli studenti della scuola "La Zolla" di Milano. "Pensiamo a tanti bambini e ragazzi che sono in guerra, che oggi in Ucraina stanno soffrendo", ha detto, "Sono come noi, come voi: 6, 7, 10, 14 anni. Voi avete davanti un futuro, una sicurezza di crescere in una società di pace. Invece loro devono fuggire dalle bombe, e stanno soffrendo, con il freddo che fa lì. Ognuno di noi pensi a quei bamini che oggi, a 30000 knm da qui, stanno soffrendo. Preghiamo il Signore".
8.42 Cina, se informati avremmo tentato di fermare la guerra
8.45 Bombardata Kharkiv, due morti, edifici distrutti
Anche la seconda città più grande dell'Ucraina, Kharkiv, è stata attaccata durante la notte, con due morti confermati e due edifici residenziali distrutti. Lo riferisce The Guardian. Anche una scuola è stata attaccata intorno alle 3 del mattino, una parte dell'edificio è stata distrutta. "Come risultato di un attacco di artiglieria sugli edifici nel quartiere Nemyshlyansky di Kharkiv, diversi appartamenti in due edifici residenziali sono stati distrutti", hanno detto i servizi di emergenza ucraini in un aggiornamento. I soccorritori hanno lavorato per spegnere le fiamme, salvando quattro persone dal crollo di un edificio.
8.47 Mosca, abbattuti 111 jet, 68 elicotteri e 160 droni ucraini
Le Forze russe hanno distrutto 111 jet da combattimento, 68 elicotteri e 160 droni del nemico dall'inizio dell'"operazione speciale militare" in Ucraina. Lo ha reso noto il ministero della Difesa di Mosca nel suo ultimo bollettino. Il bilancio include anche la distruzione di "159 sistemi missilistici di difesa aerea, 1.353 carri armati e altri tipi di veicoli corazzati, 129 lanciarazzi, 493 sistemi di artiglieria e mortai e 1.096 veicoli militari speciali". Solo nelle ultime 24 ore, ha riferito il portavoce Igor Konashenkov, "l'esercito russo ha abbattuto due aerei Su-25 ucraini, un MiG-29 e quattro droni". "Nell'ultima giornata, i sistemi di aviazione e di difesa aerea delle Forze aerospaziali russe hanno abbattuto due aerei Su-25 ucraini nella regione di Chernihiv, un MiG-29 nella regione di Novaya Bykovka, nonchè quattro droni", ha detto Konashenkov in un briefing.
8.48 Kiev, Russia ha perso oltre 13.800 soldati, 84 aerei e 430 carri armati
Secondo le forze armate dell'Ucraina, la Russia ha perso, dall'inizio dell'invasione, oltre 13.800 soldati, 84 aerei, 108 elicotteri, 430 carri armati, 109 sistemi di artiglieria e 2 navi.
8.54 Borsa: Asia corre con rimbalzo Cina, Europa verso rialzo
Borse di Asia e Pacifico di buon passo con le Piazze cinesi che rimbalzano (Shanghai +3,48%, Shenzhen +3,62%) con il Comitato per la stabilità e lo sviluppo finanziario che si è impegnato a mantenere stabili i mercati e a gestire i rischi del settore immobiliare. Bene anche Tokyo (+1,64%) con l'anticipazione della revoca dello stato di emergenza anti Covid in Giappone, e in attesa delle indicazioni dalla Fed che dovrebbe alzare i tassi di 25 punti base, oltre a pubblicare le nuove previsioni economiche. L'attenzione principale resta al conflitto in Ucraina nell'attesa di spiragli di tregua mentre il presidente, Volodymyr Zelensky ha parlato di colloqui con la Russia più realistici. Positivi tanto i future sull'Europa, quanto quelli su Wall Street. Tra i dati macro attesi dall'Istat i dati su prezzi al consumo di febbraio. Dagli Stati Uniti i prezzi all'import, le vendite al dettaglio di febbraio e le scorte di petrolio.
8.55 Putin sente Michel, Kiev "non seria" in negoziati
Il presidente della Federazione russa, Vladimir Putin, ha avuto una conversazione telefonica con il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. Lo ha riferito il servizio stampa del Cremlino, riferendo che nel colloquio la parte russa ha sottolineato la mancanza di "serietà" di Kiev nei negoziati di pace. "Sono proseguite le discussioni sulla situazione relativa allo svolgimento dell'operazione militare speciale russa per proteggere le repubbliche del Donbass, nonchè sugli aspetti umanitari, comprese le misure per evacuare i civili", si legge nel comunicato. "Il presidente della Russia ha prestato particolare attenzione al fatto che la dirigenza dell'Unione europea ha ignorato l'azione criminale e disumana di ieri dell'esercito ucraino: un attacco missilistico contro una zona residenziale nel centro di Donetsk utilizzando munizioni a grappolo, che hanno provocato numerose vittime tra la popolazione civile", osserva il comunicato stampa. Come riporta il Cremlino, "Putin ha delineato le sue valutazioni fondamentali sui negoziati in corso tra i rappresentanti russi e ucraini per elaborare accordi che tengano conto delle ben note richieste russe". "Allo stesso tempo, è stato notato che Kiev non dimostra un atteggiamento serio verso la ricerca di soluzioni reciprocamente accettabili", denuncia il comunicato.
9.01 Mosca, è Kiev a dover dimostrare "realismo" in negoziati
Mosca ha commentato le dichiarazioni del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, secondo cui i colloqui con la Russia sembrano ora "più realistici". "Chiedete alla parte ucraina se è diventata più realistica, meno distaccata dalla realtà", ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, rispondendo a Sputnik che le chiedeva di commentare le parole del leader di Kiev.
9.03 Intelligence Gb, Russia chiama rinforzi da tutto il Paese
La Russia, per compensare "le continue pesanti perdite", sta richiamando rinforzi da tutto il Paese da inviare in Ucraina, secondo un rapporto dell'intelligence pervenuto oggi al ministero della Difesa britannico, citato dalla Cnn. "La Russia sta cercando in modo crescente di radunare truppe aggiuntive per rafforzare e rimpiazzare le perdite di personale", dice il report. "E' probabile che la Russia fatichi nelle sue operazioni militari di fronte alla resistenza ucraina" ed è "probabile che Mosca utilizzi queste forze per tenere i territori conquistati e liberare il suo potenziale offensivo per far ripartire operazioni in stallo".
9.07 Zelensky parlerà oggi al Congresso degli Usa
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky terrà oggi un discorso virtuale al Congresso degli Stati Uniti dove dovrebbe rinnovare i suoi appelli per un maggiore aiuto e una linea più dura contro la Russia, riferiscono i media internazionali. Zelensky dovrebbe premere ancora una volta per la no-fly zone e sollecitare gli Stati Uniti a facilitare il trasferimento di jet da combattimento.
Ucraina, la guerra in diretta. Lavrov: "Verso un nuovo ordine mondiale". Kiev verso la resa a Mosca: "Neutrali". Libero Quotidiano il 16 marzo 2022.
Mentre la diplomazia internazionale è al lavoro per raggiungere una tregua, l'esercito russo continua ad attaccare militarmente le città dell'Ucraina. Il ventesimo giorno di invasione comincia con gli attacchi notturni via mare a Odessa, il più importante porto ucraino sul Mar Nero, mentre altri missili sono piovuti sulla capitale Kiev. Nelle ultime ore importante la visita del vicepremier polacco Jaroslaw Kaczynski e dei premier della Polonia Mateusz Morawiecki, della Repubblica Ceca Petr Fiala, e della Slovenia Janez Jansa, la prima di leader stranieri dall'inizio dell'invasione russa: arrivati a Kiev, i leader hanno chiesto una "missione di pace" della Nato "protetta dalle forze armate" per garantire l'arrivo degli aiuti umanitari all'Ucraina. "L'Europa deve capire che se perde l'Ucraina, non sarà più la stessa". Dal canto suo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha messo in chiaro che il suo Paese non verrà mai accettato dalla Nato. In chiave di negoziato, parole che sembrano un assist per il Cremlino.
Ore 7.10: Esplosione alla stazione di Zaporizhzhia
Esplosioni sono state udite questa mattina nella città sud-orientale di Zaporizhzhia. Secondo quanto riferito dal Kiev Independent, sarebbe stata colpita anche la stazione dei treni. A confermare la notizia delle deflagrazioni è stato il segretario del consiglio comunale locale, Anatoliy Kurtev.
Ore 7.37: Bombardamenti a Kiev, colpito edificio di 12 piani Kiev
Un pennacchio di fumo si è levato sulla parte occidentale di Kiev questa mattina dopo che le schegge di un proiettile di artiglieria si sono schiantate contro un condominio di 12 piani nel centro della capitale, distruggendo l'ultimo piano e innescando un incendio, stando a quanto riferito dal servizio per le emergenze di Kiev. Sono stati registrati danni anche a un edificio vicino e due persone sono rimaste coinvolte, sulle quali però non sono stati forniti dettagli.
Ore 7.40: Kiev, "i russi hanno perso il 40% delle unità"
La Russia ha perso il 40% delle sue unità coinvolte nella guerra in Ucraina. Lo sostiene lo Stato Maggiore delle Forze armate ucraine spiegando che il dato si riferisce alle unità russe completamente distrutte o che hanno perso la loro capacità di combattere.
Ore 7.42: Cina, "se avessimo saputo avremmo cercato di fermare la guerra"
La Cina non sapeva nulla dei piani della Russia sull'Ucraina; se ne fosse stata a conoscenza, "avrebbe fatto il possibile per fermarli". Lo ha scritto, in un intervento sul Washington Post, l'ambasciatore cinese negli Stati Uniti, Qin Gang, mentre crescono le pressioni internazionali su Pechino perché prenda le distanze da Mosca. "Ci sono state affermazioni secondo cui la Cina era a conoscenza dell'azione militare russa e avrebbe chiesto a Mosca di ritardarla fino alla conclusione delle Olimpiadi invernali", si legge nel pezzo a firma del diplomatico e intitolato 'A che punto siamo sull'Ucraina'. "Altre voci, inoltre, hanno affermato che la Russia stesse cercando assistenza militare dalla Cina", prosegue il pezzo, "lasciatemelo dire in modo responsabile: le affermazioni secondo cui la Cina era a conoscenza, ha acconsentito o tacitamente sostenuto questa guerra sono puramente disinformazione. Tutte queste affermazioni servono solo a scaricare colpe e gettare fango sulla Cina". "C'erano più di 6mila cittadini cinesi in Ucraina. La Cina è il più grande partner commerciale di Russia e Ucraina e il più grande importatore di petrolio greggio e gas naturale al mondo. Il conflitto tra Russia e Ucraina non giova alla Cina. Se la Cina avesse saputo della crisi imminente, avremmo fatto del nostro meglio per prevenirla", ha assicurato l'ambasciatore.
Ore 7.47: Missili su Odessa via mare
Navi da guerra russe hanno sparato missili e fuoco d'artiglieria sulla costa marittima Ucraina vicino a Tuzla, a sud di Odessa, intorno a mezzanotte. Lo ha confermato il consigliere del ministero dell'Interno, Anton Gerashchenko. "Hanno sparato un'enorme quantità di munizioni da una grande distanza", ha fatto sapere Gerashchenko su Facebook.
Ore 8.35: "Avanzata russa in stallo"
Nella sua valutazione quotidiana dello stato dell'invasione russa in Ucraina, il ministero della Difesa del Regno Unito ha affermato stamane che le forze di Mosca stanno lottando per mantenere il ritmo della loro avanzata nel Paese. Riportando le valutazioni dell'intelligence, i funzionari britannici hanno notato che la distruzione dei ponti da parte delle forze ucraine ha "svolto un ruolo chiave nello stallo dell'avanzata russa". "Le tattiche delle forze armate ucraine hanno sfruttato abilmente la mancanza di manovra della Russia, frustrando l'avanzata russa e infliggendo pesanti perdite alle forze d'invasione", si afferma nella valutazione della Difesa britannica.
Ore 8.28: "13mila soldati russi uccisi"
Sono 13.800 i soldati russi che hanno perso la vita in Ucraina dall'inizio del conflitto. Lo ha reso noto il ministero della Difesa di Kiev aggiungendo che dal 24 febbraio sono stati distrutti 430 carri armati, 1.375 veicoli corazzati da combattimento, 190 sistemi di artiglieria e 108 elicotteri.
Ore 8.48: Gran Bretagna "scettica sui negoziati"
Il ministro degli Esteri britannico, Liz Truss, ha ribadito la necessità di "fermare Vladimir Putin a ogni costo" e si è detta "scettica" sui colloqui di pace per l'Ucraina.
Ore 9.00: Mosca, "è Kiev che deve dimostrare realismo"
Mosca ha commentato le dichiarazioni del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, secondo cui i colloqui con la Russia sembrano ora "più realistici". "Chiedete alla parte ucraina se è diventata più realistica, meno distaccata dalla realtà", ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, rispondendo a Sputnik che le chiedeva di commentare le parole del leader di Kiev.
Ore 9.04: Congelati gli immobili sardi dell'oligarca Aven
Nuove sanzioni contro gli oligarchi russi in Italia. La Guardia di finanza ha congelato immobili per un valore totale di 4 milioni di euro a Petr Aven, miliardario alla guida del colosso bancario AlphaGroup con 600mila dipendenti in tutta la Russia. Intervistato da David Parenzo a In Onda pochi giorni fa, Aven da Londra aveva detto di aspettarsi la misura. Il complesso immobiliare è nella provincia di Sassari in località Punta Sardegna: le quote sono per un terzo in mano all'oligarca.
Ore 9.46: Lavrov, "un nuovo ordinemondiale"
La situazione attuale è "epocale", c'è una "battaglia" per come apparirà l'ordine mondiale. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov. "Questo è un momento fatidico, un momento epocale nella storia moderna, perché riflette la 'battaglia', nel senso più ampio di questa parola, su come apparirà l'ordine mondiale", ha detto il capo della diplomazia di Mosca in un'intervista all'emittente russa Rbc.
Ore 9.54: "Ferreo impegno Usa per articolo 5 della Nato"
"Penso che la nostra presenza qui invii un segnale al mondo che rimaniamo uniti nel nostro sostegno all'Ucraina e condanniamo l'invasione non provocata e ingiustificata della Russia in Ucraina". Lo ha dichiarato al suo arrivo alla riunione dei ministri della Difesa della Nato il segretario della Difesa Usa, Lloyd Austin. Ha inoltre sottolineato "il ferreo impegno per l'articolo 5" del Trattato della Nato. "Potete aspettarvi che ci atterremo a quell'impegno", ha aggiunto.
Ore 10.02: "L'esercito ucraino al contrattacco"
Mykhailo Podoliak, un consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, afferma che l'esercito ucraino sta andando al contrattacco e la controffensiva dell'Ucraina contro l'invasione russa "cambia radicalmente le disposizioni delle parti" sul campo. L'aviazione Ucraina afferma di aver distrutto aerei da guerra russi e abbattuto missili, mentre il suo esercito ha inflitto "colpi devastanti" a gruppi di truppe russe. Queste affermazioni non sono state verificate in modo indipendente. Podoliak ha detto su Twitter che le cose più importanti che stanno accadendo durante la guerra in questo momento, a parte il contrattacco, sono che i giornalisti russi stanno abbandonando i canali TV per protestare contro la guerra e la Russia sta cercando di trovare persone nei suoi paesi alleati che potrebbero venire a lottare per Putin in Ucraina. Podolyak è uno dei negoziatori nei colloqui di pace in corso con la Russia. Dice che ci sono "contraddizioni fondamentali" durante i colloqui ma "sicuramente margini di compromesso".
Ore 10.16: Lavrov, "l'Occidente non voleva una soluzione pacifica"
L'Occidente "non voleva una soluzione pacifica sulla questione delle garanzie di sicurezza", chieste dalla Russia. Lo ha affermato il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov in un'intervista al canale televisivo RBC.
Ore 10.18: Mosca, "anche noi vogliamo la pace"
I negoziati con l'Ucraina sono "difficili e lenti", ma la Russia vuole "sinceramente" la pace il prima possibile. Lo ha dichiarato il capo negoziatore russo, il consigliere presidenziale Vladimir Medinsky. "Certo, vorremmo che i negoziati procedessero più velocemente", ha detto, "questo è il sincero desiderio della parte russa. Vogliamo la pace il prima possibile". Medinsky ha poi spiegato che "c'è bisogno di una Ucraina in pacifica, libera, indipendente e neutrale, membro di nessun blocco militare, fuori dalla Nato".
Ore 10.28: Kiev, "neutrali come Austria e Svezia"
Ai colloqui di pace, Kiev propone "una versione austriaca e svedese" di neutralità per l'Ucraina. Lo ha rivelato il capo negoziatore di Mosca, Vladimir Medinsky, come riporta Ria Novosti. "Si discutono una serie di questioni relative alle dimensioni dell'esercito ucraino, lo sviluppo dello status neutrale del Paese e la sua smilitarizzazione", ha dichiarato Medinsky. "L'Ucraina offre una versione austriaca e svedese di Stato neutrale demilitarizzato, ma al allo stesso tempo uno Stato che ha un proprio esercito e forze navali", ha reso noto, "tutte queste questioni vengono discusse a livello dei vertici dei ministeri della Difesa di Russia e Ucraina". Il capo della delegazione russa ha ricordato che "l'Ucraina ha uno status neutrale anche adesso". "Fu a condizione della sua neutralità che l'Ucraina si ritirò dall'Unione Sovietica nel 1991, e questa neutralità è scritta nella Dichiarazione di sovranità dell'Ucraina", ha sottolineato Medinsky. "Naturalmente, la questione chiave per noi è lo status della Crimea e del Donbass, oltre a una serie di questioni umanitarie, tra cui la denazificazione, i diritti della popolazione di lingua russa e lo status della lingua russa", ha aggiunto il capo negoziatore russo.
L'ospedale di Mariupol è occupato dalle forze russe "che usano anche i pazienti come scudo". Guerra Ucraina – Russia: Bombe su Odessa e Mariupol, da Biden 1mld di aiuti militari per Kiev. Redazione su Il Riformista il 16 Marzo 2022.
L’invasione russa è iniziata 21 giorni fa e continuano a cadere bombe sull’Ucraina. Il nuovo fronte ad ovest si fa sempre più caldo: le navi russe che nei giorni scorsi sono arrivate nel Mar Nero hanno iniziato a bombardare le cose vicino Odessa. Sono stati lanciati razzi e sono stati sparati colpi di artiglieria verso postazioni delle forze armate ucraine e infrastrutture militari.
Le sirene hanno suonato anche a Kiev, Leopoli, Dnipro e in altre città. Mariupol attaccata anche dal mare di Azov, con i pazienti degli ospedali usati come scudi umani. A Kiev continua il coprifuoco totale di 36 ore. Continua a salire il numero delle vittime e tra loro anche i giornalisti.
Intanto il presidente americano Joe Biden ha annunciato lo stanziamento di 1 miliardo di dollari in aiuti militari per il governo ucraino. Lo riferiscono fonti ufficiali americane del Wall Street Journal. L’Ucraina resta sospesa tra la speranza di una svolta diplomatica dai colloqui che riprenderanno oggi e la realtà dei bombardamenti incessanti. Oggi Zelensky parlerà al Congresso Usa.
In giornata la Corte internazionale di giustizia dell’Aia si pronuncia sul ricorso presentato dall’Ucraina contro la Russia dall’inizio dell’invasione. Il Paese aggredito denuncia un genocidio. eri il presidente ucraino Zelensky ha ammesso che il suo Paese non entrerà nella Nato. La replica di Putin: “L’Uraina non è seria e non vuole una soluzione accettabile”.
ORE 00.10 – “BIDEN ANNUNCERA’ 1MLD DI DOLLARI DI AIUTI MILITARI A KIEV” – Il presidente Usa Joe Biden dovrebbe annunciare oltre 1 miliardo di dollari in nuova assistenza militare al governo ucraino, quando il presidente ucraino Volodymr Zelensky dovrebbe fare un appello al Congresso per ulteriori aiuti per difendere il suo paese. Lo scrive il Wall Street Journal. Il denaro proverrebbe dai circa 13,6 miliardi di dollari stanziati per l’Ucraina nel disegno di legge di bilancio omnibus firmato da Biden. Gli aiuti includerebbero nuove forniture degli stessi tipi di equipaggiamento militare di cui gli Stati Uniti affermano che gli ucraini hanno più bisogno: sistemi anti-corazza e antiaerei, comprese le difese aeree portatili come Javelins e Stinger.
Bombardamento di Kiev, le immagini di un palazzo completamente distrutto
Ore 00.30 – POLONIA CHIEDE MISSIONE DI PACE ARMATA DELLA NATO – Una “missione di pace” della Nato “protetta dalle forze armate” per garantire l’arrivo degli aiuti umanitari all’Ucraina: a chiederla è stato il vicepremier polacco Jaroslaw Kaczynski nella missione a Kiev con i premier di Polonia, Repubblica Ceca e Slovenia. “Questa missione non può essere una missione disarmata ma si deve poter difendere per operare in territorio ucraino”, ha sottolineato Kaczynski citato dall’agenzia Pap, “deve avere possibilmente una struttura internazionale più ampia e cercare di fornire aiuti umanitari e pacifici in Ucraina”. La delegazione dei tre leader, polacco, ceco e sloveno, in serata ha visto a Kiev il presidente ucraino, Volodymyr Zelesnsky, e il primo ministro Denys Chmygal.
ORE 2.00 – ZELENSKY: “POSIZIONI NEI NEGOZIATI PIU’ REALISTICHE MA SERVE TEMPO” – “Gli incontri continuano. Mi è stato detto che le posizioni nei negoziati sembrano più realistiche. Tuttavia, è necessario ancora più tempo affinché le decisioni siano nell’interesse dell’Ucraina”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy, in un discorso poco prima delle 2 del mattino ora locale, facendo il punto sui negoziati tra Kiev e Mosca.
ORE 2.30 – NAVI RUSSE BOMBARDANO ODESSA – Le navi russe presenti nel mar Nero hanno iniziato a bombardare le coste vicino alla città di Odessa, la terza più grande dell’Ucraina e principale porto del paese. Sono stati lanciati razzi e sono stati sparati colpi di artiglieria. Per il momento non sono stati segnalati tentativi di sbarco di truppe. La notizia è riportata sui social da Anton Gerashchenko, Consigliere del Ministro degli Affari Interni dell’Ucraina. Oggetto dei colpi sono postazioni delle forze armate ucraine e infrastrutture militari a sud della città, nella zona di Belgorod-Dnestrovsky.
ORE 2.35 – ESPLOSIONI CONTINUANO A KIEV – Esplosioni sono state sentite nella notte alla periferia di Kiev mentre le sirene anti-raid continuano a suonare nella capitale Ucraina
ORE 3.00 – ALLARME ATTACCO AEREO A ODESSA – Alle 2.57 (ora locale) è scattato l’allarme “attacco aereo” a Odessa. Le sirene hanno iniziato a suonare in città. I civili sono invitati a raggiungere i rifugi. Analoghi allarmi sono stati attivati negli ultimi minuti anche a Poltava (ore 3), Dnipro (2.56) e Ivano-Frankivsk (2.54) e Leopoli (2.53).
ORE 3.15 – “ATTACCO A ODESSA PER TESTARE LE DIFESE DELLA COSTA” – Le navi da guerra russe intorno a mezzanotte hanno sparato missili e artiglieria sulla costa marittima ucraina vicino a Tuzla, a sud di Odessa. Lo ha riferito il consigliere del ministero dell’Interno, Anton Gerashchenko. “Hanno sparato un’enorme quantità di munizioni da una grande distanza”, ha fatto sapere su Facebook. Secondo Gerashchenko, la Russia vuole testare il sistema di difesa costiera dell’Ucraina. Stando a quanto riferito, non ci sono stati tentativi di fare sbarcare le truppe
ORE 6.00 – ATTACCHI DAL MARE A MARIUPOL – La città di Mariupol nella notte è stata attaccata anche dal mare di Azov. Lo riferisce Petro Andryushchenko, consigliere del sindaco della cittadina ucraina, precisando che gli attacchi delle navi da guerra vanno ad aggiungersi ai raid aerei. “I primi missili – spiega – sono stati lanciati da una nave vicino a Bilosaraiska Kosa, verso la città”. L’ospedale regionale di Mariupol, inoltre, è sempre occupato dalle forze russe “che costringono i medici a curare i loro feriti” e “usano anche i pazienti come scudo contro i tentativi di riprendere il controllo del nosocomio da parte dei nostri soldati”.
Battaglia di Mariupol, la Guardia nazionale apre il fuoco contro un blindato russo
ORE 6.30 – ESPLOSIONE NELLA STAZIONE DI ZAPORIZHZHIA – Alcune esplosioni sono state registrate a Zaporizhzhia, nel sudest dell’Ucraina dove si trova la più grande centrale nucleare dell’Europa. Lo ha reso noto il Segretario del consiglio comunale di Zaporizhzhia Anatoliy Kurtev, spiegando che un’esplosione si è verificata nella stazione ferroviaria.
ORE 7.00 – COMBATTIMENTI INTORNO A KIEV – Le truppe russe hanno intensificato i combattimenti intorno a Kiev, in particolare a Bucha. ha riferito il governatore della regione di Kiev Oleksiy Kuleba. Le truppe russe, ha spiegato, stanno cercando di isolare la capitale dalle arterie di trasporto e di distruggere le capacità logistiche anche se stanno pianificando un attacco ad ampio raggio per impadronirsi di Kiev.
ORE 7.40 – COLPITO EDIFICIO RESIDENZIALE A KIEV, DUE FERITI – Due persone sono rimaste ferite e 35 persone sono state evacuate a seguito dei bombardamenti che questa mattina a Kiev hanno colpito un edificio di 12 piani, nel distretto di Shevchenkivskyi. L’edificio, stando a quanto riporta il servizio per l’emergenze, è crollato. L’episodio è avvenuto intorno alle 6 del mattino. Lo riporta Ukrainska Pravda.
ORE 8.00 – NOTTE DI BOMBARDAMENTI A KHARKIV, DUE MORTI – Due persone hanno perso la vita e due palazzi sono stati distrutti nei bombardamenti della notte su Kharkiv, seconda città dell’Ucraina. Lo hanno reso noto i servizi di emergenza ucraini spiegando che “a causa di un attacco di artiglieria contro palazzi a più piani nel distretto di Nemyshlyansky a Kharkiv, sono stati distrutti diversi appartamenti in due edifici residenziali”. I soccorritori sono riusciti a salvare la vita a quattro persone estratte vive dalle macerie, mentre per altre due non c’è stato nulla da fare. Verso le 3 di questa mattina è stata anche attaccata una scuola a Kharkiv.
ORE 8.12 – IVANKIV OCCUPARA DAI RUSSI – La Russia ha occupato la città di Ivankiv, 80 chilometri a nord di Kiev, e controlla la regione circostante al confine con la Bielorussia, ha riferito il ministro degli Esteri, Dmytro Kuleba. In tutta la regione di Kiev, ha detto, “asili nido, musei, chiese, blocchi residenziali e infrastrutture ingegneristiche stanno soffrendo per gli attacchi senza sosta”. Intanto 12 città intorno a Kiev sono senza acqua e riscaldamento.
ORE 8.30 – ALMENO 500 MORTI A KHARKIV DA INIZIO CONFLITTO – Almeno 500 persone sono state uccise a Kharkiv dall’inizio dell’invasione russa. Lo ha riferito il servizio di emergenza statale dell’Ucraina, citato da Sky News. La città è la seconda per grandezza del Paese e ha una popolazione di 1,4 milioni di abitanti. Dall’inizio dell’attacco ha subito pesanti bombardamenti e molti edifici sono stati distrutti.
ORE 8.50 – CINA: “AVREMMO CERCATO DI FERMARE LA GUERRA SE AVESSIMO SAPUTO” – L’ambasciatore cinese negli Stati Uniti Qin Gang ha affermato che la Cina avrebbe cercato di fermare la guerra in Ucraina se avesse saputo dei piani della Russia. “C’erano più di 6.000 cittadini cinesi in Ucraina. La Cina è il più grande partner commerciale di Russia e Ucraina e il più grande importatore di petrolio greggio e gas naturale al mondo. Il conflitto tra Russia e Ucraina non giova alla Cina. Se la Cina avesse saputo dell’imminente crisi, avremmo fatto del nostro meglio per prevenirla”, ha scritto l’ambasciatore in un editoriale pubblicato Washington Post, in cui ha respinto le accuse secondo cui il presidente cinese Xi Jinping sarebbe stato informato dei piani del presidente russo Vladimir Putin di invadere l’Ucraina.
ORE 9.00 – KIEV: “RUSSIA HA PERSO OLTRE 13.800 SOLDATI, 84 AEREI E 430 CARRI ARMATI – Secondo le forze armate dell’Ucraina, la Russia ha perso, dall’inizio dell’invasione, oltre 13.800 soldati, 84 aerei, 108 elicotteri, 430 carri armati, 109 sistemi di artiglieria e 2 navi.
ORE 9.05 – PAPA FRANCESCO: “SIGNORE PROTEGGI I BAMBINI, SONO VITTIME SUPERBIA ADULTI” – “Signore ti chiedo ai bambini e ai ragazzi che stanno vivendo sotto le bombe, che vedono questa guerra terribile, che devono fuggire, lasciando casa, Signore, guarda questi bambini e questi ragazzi e proteggili. Sono le vittime della superbia degli adulti. Signore, benedicili e proteggili”. Così papa Francesco ricevendo gli studenti della Scuola ‘La Zolla’ di Milano, prima dell’udienza generale. “Vi chiedo di pensare a tanti bambini, bambine, ragazzi e ragazze che sono in guerra, che oggi in Ucraina stanno soffrendo. Sono come noi, come voi, 6, 7, 10, 14 anni. Voi avete davanti un futuro, una sicurezza sociale, una solidità, pace, invece questi piccoli devono fuggire dalle bombe. Stanno soffrendo, con quel freddo che fa lì. Pensiamo a loro, oggi stanno soffrendo”, ha aggiunto.
ORE 9:30 – KIEV DENUNCIA SPARI RUSSI SU CONVOGLI AUTOBUS – La vice premier ucraina Iryna Vereshchuk, riporta il Kyiv Indepent, ha denunciato che le forze militari russe hanno sparato contro i convogli di autobus, insediamenti e punti di evacuazione.
ORE 9:50 – LAVROV: “OCCIDENTE NON VOLEVA SOLUZIONE PACIFICA IN UCRAINA” – “L’Occidente non voleva risolvere in modo pacifico la situazione in Ucraina”. Lo ha denunciato il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, rispondendo a una domanda della testata russa Rbc, sul perché la crisi ucraina non poteva essere risolta senza un intervento militare.
ORE 10:15 – LAVROV: “INTESA VICINA CON NEUTRALITA’ DI KIEV” – Sergej Lavrov ha ribadito oggi le posizioni della Russia nel negoziato con l’Ucraina, con i punti chiave della trattativa che continuerà anche oggi in videoconferenza che restano la smilitarizzazione di Kiev e la sicurezza delle popolazioni russofone nell’est del Paese.
Per il capo della diplomazia di Mosca alcune formulazioni di un accordo con l’Ucraina sono “vicine” a un’intesa, mentre lo status neutrale per Kiev sul modello di Austria e Svezia viene “seriamente considerato”.
Ucraina Russia, news sulla guerra di oggi. Biden: «Putin criminale di guerra». L’intelligence britannica: «L’avanzata russa si è bloccata». Lorenzo Cremonesi, Andrea Nicastro, Marta Serafini, Paolo Foschi, Redazione Online su Il Corriere della Sera il 17 marzo 2022.
Le notizie minuto per minuto sulla guerra di giovedì 17 marzo. Bombe su Kiev e Mariupol. Zelensky: «Negoziati difficili». Biden definisce Putin «criminale di guerra»: rabbia del Cremlino. Chiesta una riunione d’emergenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite
• Nuovi bombardamenti nella notte su Kiev. I russi hanno inoltre lanciato un attacco aereo a Mariupol sul teatro e sul centro sportivo Neptun, utilizzati come rifugio per donne incinte e madri con bimbi piccoli. L’intelligence Uk: «L’avanzata russa si è bloccata»
• Biden ha attaccato Putin definendolo per la prima volta un «criminale di guerra». Rabbia del Cremlino. Il presidente Usa ha lanciato un pacchetto di altri 800 milioni di dollari in aiuti militari all’Ucraina.
• Il Financial Times ha anticipato una bozza del piano di pace, in 15 punti, che include la rinuncia dell’Ucraina alla Nato e la promessa di non ospitare basi militari straniere o armi.
• «Il nostro Paese vive l’11 settembre da tre settimane», ha detto ieri il presidente ucraino Zelensky accolto da una standing ovation al Congresso Usa, ribadendo la richiesta di una «no-fly zone».
• I membri occidentali del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite hanno chiesto una riunione di emergenza per oggi pomeriggio. Al centro della discussione, il peggioramento della situazione umanitaria in Ucraina.
Ore 0.00 - Ucraina rivendica l’abbattimento di altri 10 velivoli russi
Le difese aeree ucraine hanno rivendicato di aver distrutto il 16 marzo tre caccia Su-30SM, un cacciabombardiere SU-34, due elicotteri, un aereo sconosciuto e un UAV. Le forze di terra hanno invece dichiarato di aver abbattuto un caccia, un bombardiere e un elicottero. Lo riporta il sito The Kyiv Independent
Ore 0.15 - Il sindaco di Melitopol Ivan Fedorov è stato liberato in cambio del rilascio di nove militari russi catturati. Lo riferisce Darya Zarivna, portavoce del capo dell’ufficio presidenziale, come riporta Ukrinform. Fedorov era stato arrestato dalle forze di Mosca l’11 marzo, quando dieci persone avevano fatto irruzione nel suo ufficio. I militari russi rilasciati avrebbero tra i 19 e i 20 anni.
Ore 0.25 - Usa mettono in vendita 30 milioni di barili di petrolio
Il dipartimento dell’Energia Usa ha annunciato che tutti i 30 milioni di barili di petrolio proveniente dalle riserve americane sono stati messi in vendita per far fronte alle difficoltà dovute alla guerra della Russia in Ucraina. Lo riferisce la Casa Bianca in una nota. Si tratta di un’operazione in coordinamento con l’Agenzia internazionale per l’energia per un totale di 60 milioni di barili dalle riserve petrolifere strategiche americane messe a disposizione a prezzi competitivi dei 30 Paesi membri.
Ore 1.03 - Forze ucraine bombardano l’aeroporto di Kherson
Le forze militari ucraine hanno dichiarato di aver bombardato l’aeroporto di Kherson, che le truppe russe avevano conquistato all’inizio della guerra. L’attacco, secondo quanto riferito, sarebbe stato portato a segno martedì. Le foto satellitari scattate in seguito da Planet Labs PBC e analizzate dall’agenzia Associated Press (che ha rilanciato la notizia) mostrano elicotteri e veicoli in fiamme alla base aerea.
Ore 1.08 - Il sito web del ministero russo per le situazioni di emergenza è stato `hackerato´
Sulla homepage sono apparsi vari messaggi sul conflitto in Ucraina, tra cui «Più di 13.000 soldati russi sono morti in guerra» oppure «Non credere ai media russi: mentono». L’attacco si è verificato la sera del 16 marzo. Prontamente sono intervenuti i tecnici e ora il sito risulta in manutenzione e «temporaneamente non raggiungibile».
Ore 1.10 - L’accusa di Parigi: la Russia sta solo fingendo di negoziare
La Russia sta solo «fingendo di negoziare» con l’Ucraina e si sta impegnando in un «drammatico processo di brutalità duratura». Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri francese Jean-Yves Le Drian. «C’è una sola emergenza: il cessate il fuoco. È solo su questa base che puoi negoziare, perché non negozi con una pistola in testa», ha detto a `Le Parisien´. Le Drian ha spiegato che la Francia considererebbe la Russia «unica responsabile» per qualsiasi uso di armi chimiche o batteriologiche nella guerra. Tale uso di armi non convenzionali, ha aggiunto, «costituirebbe un’escalation intollerabile e porterebbe in risposta a sanzioni economiche assolutamente massicce e radicali».
Ore 1.21 - Zelensky: la fine della guerra è una delle priorità dei negoziati
«Le mie priorità nei negoziati sono assolutamente chiare: fine della guerra, garanzie di sicurezza, sovranità, ripristino dell’integrità territoriale, garanzie reali per il nostro Paese, protezione reale per il nostro Paese». Lo ha detto il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, in un video pubblicato sui social per fare il punto sul ventunesimo giorno di guerra.
Ore 1.25 - Il Parlamento ucraino: 400 milioni di persone dipendono dal grano del nostro paese
«In totale, più di 400 milioni di persone nel mondo dipendono dalle forniture di grano da #Ukraine . La mancanza di grano ucraino sui mercati mondiali minaccia la fame di centinaia di milioni di persone in tutto il mondo». E’ quanto scritto sul profilo twitter del Parlamento ucraino.
Ore 1.32 - Zelensky: il mondo deve riconoscere che la Russia è uno stato terrorista
«Il mondo deve riconoscere ufficialmente che la Russia è diventata uno stato terrorista». Lo ha detto nel suo discorso video notturno il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ribadendo la sua richiesta di maggiori sanzioni contro Mosca, più armi per l'Ucraina e l'istituzione della no-fly zone.
Ore 1.34 - Usa, "permesso umanitario temporaneo " agli ucraini che entrano dal Messico
Come riportato da Reuters il 16 marzo, i funzionari di frontiera americani stanno permettendo agli ucraini in fuga dalla guerra di entrare negli Stati Uniti con un permesso di soggiorno valido fino al 2023, anche se dopo una valutazione caso per caso.
Ore 1.43 - Zelensky: per i russi è peggio dell'Afghanistan e della Cecenia «Se la guerra contro il popolo ucraino continua, le madri russe perderanno più figli che nelle guerre afgana e cecena messe insieme». Lo ha detto il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, in un video pubblicato sui social. Poi è tornato a rivolgersi ai soldati nemici: «Ogni soldato russo che depone le armi avrà una possibilità, una possibilità di sopravvivere. Mi rivolgo in modo specifico ai coscritti che sono stati gettati nel calderone di questa guerra. La guerra di un altro. E agli altri soldati russi che hanno ancora un istinto di autoconservazione. Mettete giù le armi. È meglio che morire sul campo di battaglia, sulla nostra terra».
Ore 2.05 - Russi istituiscono a Kherson un organo di governo della città occupata
Si chiama «Comitato di salvezza per la pace e l'ordine» l'organo costituito a Kherson (centro dell'Ucraina meridionale di quasi 300.000 abitanti) per governare la città in questa fase di guerra. Ne fanno parte politici e personaggi locali filo-russi. La notizia è stata riportata da media locali. A creare il comitato sono stati i rappresentanti dell'esercito russo, che occupa la città dall'inizio di marzo.
Ore 2.20 - Borsa di Tokyo in netto rialzo nelle battute iniziali
Apertura positiva per la piazza finanziaria giapponese , dopo il guadagno registrato da Wall Street in seguito all'annuncio della Fed sul rialzo dei tassi in linea con le aspettative, al calo del petrolio e ai progressi nei colloqui di pace sull'Ucraina. L'indice Nikkei 225 è salito del 3,37% a 26.629,08 punti e il più ampio indice Topix ha guadagnato il 2,61% a 1.901,61 punti. Apertura positiva anche per la borsa di Seul, con l'indice Kospi che sale dell'1,85%.
Ore 2.35 - Apertura in forte rialzo anche per la Borsa di Hong Kong
Dopo il +9%di mercoledì, l'indice Hang Seng segna in avvio un guadagno del 5,50% a 1.193 punti. Tra le altre borse asiatiche, Shanghai sale dell'1,3%, Shenzen del 4%, Seul dell'1,7%.
Ore 2.55 - Kiev, sirene antiaereo nella notte
Tornano a suonare le sirene per «attacco aereo» nella regione di Kiev. L'allarme è scattato alle 2.25 nella capitale ucraina e nelle zone limitrofe. Gli abitanti sono invitati a recarsi nei rifugi della protezione civile.
Ore 3.28 - Zelensky: assedio di Mariupol come quello di Leningrado
«I nostri cuori sono spezzati da ciò che la Russia sta facendo al nostro popolo. Cittadini della Russia, in che modo il vostro assedio di Mariupol è diverso dall'assedio di Leningrado durante la seconda guerra mondiale?». Lo ha detto il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, parlando in russo in un video diffuso sui social per fare il punto sul ventunesimo giorno di guerra. L'assedio di Leningrado durò dall'8 settembre 1941 al 27 gennaio 1944; è stato il più lungo della storia moderna dopo quello di Sarajevo (dal 5 aprile 1992 al 29 febbraio 1996).
Ore 3.40 - La Moldova chiede alla Russia di ritirarsi dalla Transnistria
Il presidente moldavo Maia Sandu ha chiesto la rimozione delle munizioni e il «ritiro completo e incondizionato» delle forze russe dalla regione separatista non riconosciuta. La richiesta è stata avanzata durante la riunione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 16 marzo. Lo riferisce il profilo twitter del sito The Kyiv Independent.
«Devo essere chiaro, entrambe le delegazioni, quella russa e quella ucraina, sono lontane dal raggiungere un accordo sulla situazione attuale ». È quanto ha dichiarato il ministro degli esteri ucraino, Dmytro Kuleba, in un’intervista alla Cnn. «Ci sono una serie di fattori - ha spiegato - che fanno la differenza nella posizione russa nei colloqui. Il primo è la feroce resistenza dell’esercito e del popolo ucraini sul campo, la seconda sono le sanzioni imposte alla Russia, che fanno crollare e soffrire l’economia russa. Fattori che hanno costretto la Russia a cambiare leggermente posizione». «Non posso definirlo un cambiamento drammatico o serio - ha proseguito Kuleba - ma, date le circostanze, ogni cambiamento nella posizione russa è costruttivo. Perché loro iniziano con degli ultimatum che, se messi insieme, costituiscono una resa unilaterale dell’Ucraina e questo non è accettabile».
Ore 3.46 - Il sindaco di Mariupol: non perdoneremo mai il bombardamento del teatro
«Oggi c'è stata una terribile tragedia per la nostra Mariupol, di cui non è rimasto praticamente nulla. Il Teatro Drammatico, dove si nascondevano le persone, è stato distrutto da un bombardamento. Un luogo dove hanno trovato rifugio più di mille persone. Questa è una terribile tragedia, non lo perdoneremo mai. Ma non ci arrenderemo». Lo ha detto il sindaco di Mariupol, Vadym Boychenko, in un video pubblicato sul canale Telegram del consiglio comunale.
Ore 4.30 - Fonti Usa, dall’inizio della guerra morti almeno 7 mila soldati russi
Sono almeno 7.000 i soldati russi morti in 21 giorni di guerra in Ucraina. La stima - riportata dal New York Times - è stata elaborata da fonti Usa. I soldati russi rimasti feriti nei combattimenti sono invece oltre 14.000, molti dei quali sono già stati rimpatriati passando dalle basi in Bielorussia.
Ore 4.40 - Ministero degli Esteri ucraino: accordo per la pace ancora lontano
Ore 4.50 - Governatore di Sumy denuncia: i soldati russi saccheggiano le case e rubano il cibo
Il governatore di Sumy, Dmytro Zhyvytsky, ha denunciato saccheggiamenti e furti di cibo da parte delle truppe russe nei confronti degli abitanti, che in alcuni casi sarebbero stati battuti fuori dalle loro case. Il governatore ha utilizzato Telegram per diffondere testimonianze, video e foto.
Ore 5.01 - Kiev: sabotatori russi potrebbero entrare in Ucraina fingendosi giornalisti
Il Centro per la lotta alla disinformazione presso il Consiglio di sicurezza e difesa nazionale dell’Ucraina ha affermato che i sabotatori potrebbero entrare nel Paese fingendosi giornalisti dei media russi.
Ore 5.28 - Human Rights Watch: nel teatro bombardato c’erano almeno 500 civili
«Finché non ne sapremo di più, non possiamo escludere la possibilità di un obiettivo militare ucraino nell’area del teatro, ma sappiamo che il teatro ospitava almeno 500 civili». Lo ha dichiarato Belkis Wille, referente di Human Rights Watch, in merito al bombardamento del Teatro drammatico di Mariupol. «Ci sono serie preoccupazioni - ha aggiunto - su quale fosse l’obiettivo in una città sotto assedio da giorni e in cui telecomunicazioni, elettricità, acqua e riscaldamento sono stati quasi completamente interrotti». Nelle immagini satellitari si vedono due scritte «bambini» in caratteri cirillici davanti e dietro la struttura.
Ore 6.05 - Missile su un palazzo residenziale a Kiev, un morto e tre feriti
L’attacco delle forze armate russe intorno alle cinque del mattino. Il palazzo, nel distretto di Darnytskyi, è stato colpito dai resti di un missile da crociera abbattuto dalla contraerea ucraina ed è stato evacuato per permettere ai vigili del fuoco di domare l’incendio causato dall’esplosione. Lo riferisce l’agenzia Reuters.
Ore 6.45 - Nave mercantile panamense affondata dai russi nel Mar Nero
Una nave mercantile battente bandiera panamense è stata affondata dal lancio di missili russi nel Mar Nero e altre due sono state danneggiate. L’ho ha reso noto l’amministratore dell’Autorità marittima di Panama, Noriel Arauz. Gli equipaggi sono sani e salvi, ha detto. «Sappiamo che tre barche con bandiera panamense sono state vittime di attacchi missilistici russi», ha detto Arauz ai giornalisti. Una di queste navi «è affondata e due restano a galla ma hanno subito danni materiali», ha aggiunto. «La Marina russa» ha aggiunto, «impedisce da diversi giorno al almeno 200-300 navi di diverse nazionalità di lasciare il Mar Nero».
Ore 7.10 - A che punto siamo con i colloqui?
I colloqui di pace tra Ucraina e Russia continuano — nonostante, sul campo, le truppe di Mosca continuino a bombardare le città ucraine. «I negoziati sono abbastanza difficili», ha ribadito poco fa alla Nbc il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Ieri il Financial Times ha dato notizia di una bozza di piano di pace in 15 punti su cui le due delegazioni stanno discutendo: si tratterebbe di un passo in avanti concreto, anche se i potenziali ostacoli restano molti. Qui Stefano Montefiori fa il punto su che cosa ci sia, nella bozza, e a che punto siamo nelle trattative.
Ore 7.15 - Le parole di Stoltenberg al Corriere: «Nessuna no-fly zone, diamo più armi a Kiev e ci rafforziamo a Est»
«O si crede nella democrazia e nella libertà oppure no. Io credo nei valori democratici e la Nato li protegge. La Russia no, li viola. È la differenza tra democrazia e autocrazia». Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, risponde alle domande del Corriere al termine della riunione dei ministri della Difesa della Nato; ribadisce il no alla no-fly zone ma anche il sostegno concreto alla resistenza ucraina. Qui l’intervista completa, di Francesca Basso.
Ore 7.30 - Le misure del governo italiano sui carburanti
Il governo italiano prepara per domani, venerdì 18 marzo, un novo decreto per frenare la corsa dei prezzi dei beni energetici, cresciuti dopo l’invasione russa in Ucraina. Il provvedimento conterrà un taglio alle accise che gravano su benzina e gasolio di 15 centesimi. Qui tutte le misure, nell’articolo firmato da Andrea Ducci ed Enrico Marro.
Ore 7.45 - Le madri che partoriscono nei bunker, in Ucraina
Nascere di sette mesi, dopo una fuga dalla guerra e dalle bombe. A più di 500 chilometri da casa. Marta Serafini, inviata a Leopoli, racconta la storia di Victoria e Valeria, 800 grammi l’una e 1.200 grammi l’altra — e delle loro madri. «Sono arrivata a Lviv (Leopoli, ndr) il primo marzo, dopo un viaggio in treno di 75 ore senza cibo e senza acqua», racconta Irina. «Per fortuna con me c’era mio padre, settantenne. Il mio compagno invece è rimasto a Kiev, a combattere. Poi appena sono arrivata qui ho messo al mondo le mie bambine». Qui l’articolo completo, qui sotto un’immagine dal servizio.
Ore 8.00 - Le nuove accuse della Russia all’Occidente
Dopo il violentissimo discorso di Putin di ieri (che ha accusato l’Occidente di voler «usare i nostri traditori» per «cancellare la Russia: ma li sputeremo dalla bocca come moscerini»), oggi a parlare è Dmitry Medvedev, numero due del Consiglio di sicurezza russo. Le sue parole sono altrettanto dure: «L’Occidente», ha detto, «ha agito in modo disgustoso, criminale e immorale» nei confronti della Russia. I toni dello scontro tra Mosca e l’Occidente — mentre la Russia, a causa delle sanzioni, è ormai sull’orlo del default —continuano a inasprirsi.
Ore 8.15 - «L'invasione si è bloccata», secondo i britannici
L’invasione russa dell’Ucraina «si è ampiamente bloccata su tutti i fronti», e «le forze russe hanno fatto progressi minimi sul terreno, nel mare e nello spazio aereo negli ultimi giorni, continuando a registrare pesanti perdite». A segnalarlo è l’intelligence britannica, nel suo ultimo aggiornamento sulla guerra in Ucraina.
«La resistenza ucraina è ancora solida e ben coordinata», proseguono le fonti britanniche, evidenziando che «la maggior parte del territorio ucraino, comprese tutte le grandi città, resta sotto il controllo ucraino».
Ore 8.40 - Cosa sappiamo sul teatro di Mariupol, bombardato ieri
Nella serata di ieri, le forze russe hanno bombardato il teatro di Mariupol, città da giorni colpita in modo devastante dalle truppe di Mosca. Secondo le autorità locali, nei giorni scorsi vi si erano rifugiate centinaia di persone — forse più di mille. Al momento non è chiaro il bilancio di quella che potrebbe essere stata una strage. Qui il reportage di Andre Nicastro; qui il suo video, di questa mattina.
Ucraina-Russia, le news di oggi dalla guerra. Il vicesindaco di Mariupol: "Non c'è più un edificio integro". La Repubblica il 17 marzo 2022.
Ovazione al Bundestag per Zelensky: "Il mondo riconosca la Russia come stato terrorista". Francia: Mosca sta solo fingendo di negoziare. Liberato il sindaco di Melitopol.
Un morto e tre feriti causati da un missile a Kiev. Gli Usa: pronti a fornire droni all'Ucraina. Il ministro degli esteri ucraino Kuleba che definisce "lontano" un accordo di tregua se non di pace con la Russia, e soprattutto le valutazioni drammatiche di Human Watch Right che parla di una possibile tragedia da 500 civili uccisi nel bombardamento del teatro di Mariupol. Secondo il sindaco di Mariupol nel teatro si erano rifugiate mille persone. Corridoi diplomatici aperti, ma l'Ucraina resta al centro di un violento attacco da parte russa. Il sindaco di Melitopo, Ivan Fedorov, intanto è stato liberato in cambio di 9 soldati russi. I soldati avevano 18-19 anni, secondo Dasha Zarivna, portavoce del capo di stato maggiore presidenziale, citata dalla stampa ucraina. Fedorov era stato rapito e tenuto prigioniero dalle forze russe per cinque giorni. Le Forze armate ucraine annunciano: nelle ultime 24 ore abbattuti dieci bersagli aerei russi.
00.43 Usa forniranno droni Switchblade a Ucraina
Gli Stati Uniti forniranno all'Ucraina nel nuovo pacchetto di aiuti militari i droni Switchblade, piccoli e leggeri. Lo riferiscono fonti citate dalla Cnn. Il più piccolo, Switchblade 300, può colpire un bersaglio fino a 6 miglia di distanza, mentre il più grande, Switchblade 600, può colpire più di 20 miglia di distanza. Entrambi i sistemi possono essere configurati e avviati in pochi minuti.
01.03 Hackerato sito web ministero emergenza russo
Il sito web del ministero russo per le situazioni di emergenza è stato 'hackerato'. Sulla homepage sono apparsi vari messaggi sul conflitto in Ucraina, tra cui "Più di 13.000 soldati russi sono morti in guerra" oppure "Non credere ai media russi: mentono". L'attacco si è verificato la sera del 16 marzo. Prontamente sono intervenuti i tecnici e ora il sito risulta essere in manutenzione e "temporaneamente non raggiungibile".
01.07 Ministro esteri Francia: la Russia finge di negoziare
La Russia sta solo "fingendo di negoziare" con l'Ucraina e si sta impegnando in un "drammatico processo di brutalità duratura". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri francese Jean-Yves Le Drian. "C'è una sola emergenza: il cessate il fuoco. È solo su questa base che puoi negoziare, perché non negozi con una pistola in testa", ha detto a 'Le Parisien'. Le Drian ha spiegato che la Francia considererebbe la Russia "unica responsabile" per qualsiasi uso di armi chimiche o batteriologiche nella guerra. Tale uso di armi non convenzionali, ha aggiunto, "costituirebbe un'escalation intollerabile e porterebbe in risposta a sanzioni economiche assolutamente massicce e radicali, senza tabù".
01.16 Zelensky: Fine della guerra è la priorità dei negoziati
"Le mie priorità nei negoziati sono assolutamente chiare: fine della guerra, garanzie di sicurezza, sovranità, ripristino dell'integrità territoriale, garanzie reali per il nostro Paese, protezione reale per il nostro Paese". Lo ha detto il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, in un video pubblicato sui social per fare il punto sul ventunesimo giorno di guerra.
"Stiamo già lavorando - ha aggiunto Zelensky - a programmi per ricostruire il nostro Paese dopo la guerra. Prometto a tutti, a ogni ucraino che ha perso la casa, che ha perso il suo appartamento a causa di ostilità o bombardamenti, che lo Stato ripristinerà tutto. Sono fiducioso che saremo in grado di ricostruire rapidamente il nostro stato, qualunque sia il danno. Sarà una ricostruzione storica, un progetto che ispirerà il mondo così come la nostra lotta per la nostra libertà".
01.26 Zelensky: mondo deve riconoscere Russia come stato terrorista
"Il mondo deve riconoscere ufficialmente che la Russia è diventata uno stato terrorista". Lo ha detto nel suo discorso video notturno il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ribadendo la sua richiesta di maggiori sanzioni contro Mosca, più armi per l'Ucraina e l'istituzione della no-fly zone.
01.41 Per russi è peggio di Cecenia e Afghanistan
"Se la guerra contro il popolo ucraino continua, le madri russe perderanno più figli che nelle guerre afgana e cecena messe insieme". Lo ha detto il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, in un video pubblicato sui social. Poi è tornato a rivolgersi ai soldati nemici: "Ogni soldato russo che depone le armi avrà una possibilità, una possibilità di sopravvivere. Mi rivolgo in modo specifico ai coscritti che sono stati gettati nel calderone di questa guerra. La guerra di un altro. E agli altri soldati russi che hanno ancora un istinto di autoconservazione. Mettete giù le armi. E' meglio che morire sul campo di battaglia, sulla nostra terra".
01.53 Biden: "In Ucraina vediamo ogni giorno ferocia contro i civili"
"Ogni giorno vediamo in Ucraina la ferocia contro i civili. Una vera ferocia, il bombardamento degli ospedali". Lo ha detto Joe Biden parlando ad un evento per il 30esimo anniversario dell'Ireland Fund in occasione di Saint Patrick's day.
01.55 Russi costituiscono Comitato salvezza a Kherson
Si chiama "Comitato di salvezza per la pace e l'ordine" l'organo costituito a Kherson (centro dell'Ucraina meridionale di quasi 300.000 abitanti) per governare la città in questa fase di guerra. Ne fanno parte politici e personaggi locali filo-russi. La notizia è stata riportata da media locali. A creare il comitato sono stati i rappresentanti dell'esercito russo, che occupa la città dall'inizio di marzo.
02.50 Sirene per raid aereo nella regione di Kiev
Tornano a suonare le sirene per "attacco aereo" nella regione di Kiev. L'allarme è scattato alle 2.25 nella capitale ucraina e nelle zone limitrofe. Gli abitanti sono invitati a recarsi nei rifugi della protezione civile.
03.22 Zelensky: assedio di Mariupol come Leningrado
"I nostri cuori sono spezzati da ciò che la Russia sta facendo al nostro popolo. Cittadini della Russia, in che modo il vostro assedio di Mariupol è diverso dall'assedio di Leningrado durante la seconda guerra mondiale?". Lo ha detto il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, parlando in russo in un video diffuso sui social per fare il punto sul ventunesimo giorno di guerra. L'assedio di Leningrado durò dall'8 settembre 1941 al 27 gennaio 1944; è stato il più lungo della storia moderna dopo quello di Sarajevo (dal 5 aprile 1992 al 29 febbraio 1996). "Stiamo portando via i residenti di Mariupol che sono riusciti a fuggire a Berdyansk - ha aggiunto Zelensky - e li stiamo portando a Zaporizhia. In totale, più di 6.000 residenti di Mariupol sono stati trasportati in un giorno, più di 2.000 dei quali sono bambini".
03.33 Due aerei russi abbattuti
Due aerei russi, un Su 25 e un Su 35, sono stati abbattuti nella regione di Kiev, secondo i media ucraini. Sempre secondo la stampa locale le forze russe hanno lanciato un attacco missilistico su Sarny, centro nella provincia di Rivne, nell'Ovest dell'Ucraina a circa 50 km dal confine con la Bielorussia. Infine il numero dei civili morti a Chernihiv mentre erano in coda per il pane è salito a 13.
03.43 Sindaco Mariupol: teatro rifugio per mille persone
"Oggi c'è stata una terribile tragedia per la nostra Mariupol, di cui non è rimasto praticamente nulla. Il Teatro Drammatico, dove si nascondevano le persone, è stato distrutto da un bombardamento. Un luogo dove hanno trovato rifugio più di mille persone. Questa è una terribile tragedia, non lo perdoneremo mai. Ma non ci arrenderemo". Lo ha detto il sindaco di Mariupol, Vadym Boychenko, in un video pubblicato sul canale Telegram del consiglio comunale.
04.06 Kuleba: delegazioni lontane da accordo
"Devo essere chiaro, entrambe le delegazioni, quella russa e quella ucraina, sono lontane dal raggiungere un accordo sulla situazione attuale". E' quanto ha dichiarato il ministro degli esteri ucraino, Dmytro Kuleba, in un'intervista alla Cnn. "Ci sono una serie di fattori - ha spiegato - che fanno la differenza nella posizione russa nei colloqui. Il primo è la feroce resistenza dell'esercito e del popolo ucraini sul campo, la seconda sono le sanzioni imposte alla Russia, che fanno crollare e soffrire l'economia russa. Fattori che hanno costretto la Russia a cambiare leggermente posizione".
05.25 Human Rights Watch: 500 civili nel teatro di Mariupol
"Finché non ne sapremo di più, non possiamo escludere la possibilità di un obiettivo militare ucraino nell'area del teatro, ma sappiamo che il teatro ospitava almeno 500 civili". Lo ha dichiarato Belkis Wille, referente di Human Rights Watch, in merito al bombardamento del Teatro drammatico di Mariupol. "Ci sono serie preoccupazioni - ha aggiunto - su quale fosse l'obiettivo in una città sotto assedio da giorni e in cui telecomunicazioni, elettricità, acqua e riscaldamento sono stati quasi completamente interrotti". Nelle immagini satellitari si vedono due scritte "bambini" in caratteri cirillici davanti e dietro la struttura.
Human Rights Watch precisa di "non essere stato in grado di contattare telefonicamente nessuno a Mariupol il 16 marzo per determinare se i civili avessero lasciato il teatro immediatamente prima dell'attacco". In alcune fotografie scattate la mattina del 15 marzo da una dottoressa che stava lasciando la città si vedono "gruppi di persone in abiti civili che cucinano cibo su un fuoco aperto e trasportano secchi di acqua appena fuori dal teatro". Nelle fotografie non sono visibili veicoli o personale militare. Inoltre dalle testimonianze di alcuni civili fuggiti a Zaporizhzhia emerge che nel teatro si erano rifugiate molte persone: secondo un medico "vi risiedevano tra i 500 e gli 800 civili" mentre un volontario impegnato a rifornire i rifugi ha riferito che "la struttura ospitava tra i 500 e i 700 civili".
06.18 Missile su un palazzo a Kiev: un morto e tre feriti
I resti di un missile da crociera abbattuto dalla contraerea hanno colpito un edificio residenziale a Kiev, nel distretto di Darnytskyi. E' avvenuto intorno alle ore 5:00 locali. Il bilancio - secondo quanto riferito dal Servizio di emergenza statale ucraino - è di un morto e tre feriti. Trenta persone inoltre sono state evacuate.
06.43 Mercantile panamense affondato dai russi
Una nave mercantile battente bandiera panamense è stata affondata dal lancio di missili russi nel Mar Nero e altre due sono state danneggiate, ha annunciato mercoledì l'amministratore dell'Autorità marittima di Panama, Noriel Arauz. Gli equipaggi sono sani e salvi, ha detto. "Sappiamo che tre barche con bandiera panamense sono state vittime di attacchi missilistici russi", ha detto Arauz ai giornalisti. Una di queste navi "è affondata e due restano a galla ma hanno subito danni materiali", ha aggiunto. "La Marina russa" vieta a 200-300 navi di diverse nazioni di "lasciare il Mar Nero", ha denunciato l'amministratore dell'Autorità marittima panamense. Una dozzina di barche battenti bandiera panamense, dedicate in particolare al trasporto di cereali, e circa 150 membri dell'equipaggio di queste navi, sono bloccate.
Il 25 febbraio, dopo un primo attacco contro una nave battente bandiera panamense, le autorità del Paese centroamericano hanno chiesto "urgentemente" di evitare di navigare nelle acque ucraine e russe nel Mar Nero e nel Mar d'Azov. "Le navi panamensi nei porti ucraini o in transito nell'area devono osservare un'estrema vigilanza e aumentare le condizioni di sicurezza a bordo per proteggere imbarcazione ed equipaggio", ha avvertito l'Autorità marittima panamense.
07.16 Sindaco di Mariupol: nel teatro attaccato c'erano mille persone
Nel teatro della città ucraina di Mariupol, obiettivo dell'attacco russo denunciato dalle autorità ucraine, si erano rifugiate più di 1.000 persone. Lo denuncia su Telegram il sindaco della città, Vadim Boichenko.
07.18 Zelensky: negoziati con Mosca abbastanza difficili
"I negoziati tra l'Ucraina e la Russia sono abbastanza difficili". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un'intervista con il canale televisivo americano Nbc. Il presidente ucraino ha sottolineato che "qualsiasi guerra potrebbe essere finita al tavolo dei negoziati".
07.55 Gran Bretagna: l'invasione russa in stallo su tutti i fronti
L'invasione russa è "in gran parte in stallo su tutti i fronti". Lo afferma su Twitter il ministero della difesa britannico che ha rilasciato il suo ultimo rapporto di intelligence. "Le forze russe hanno fatto progressi minimi su terra, mare o aria negli ultimi giorni e continuano a subire pesanti perdite - si legge nel tweet - La resistenza ucraina rimane forte e ben coordinata. La stragrande maggioranza del territorio ucraino, comprese tutte le principali città, rimane in mani ucraine".
08.04 Ministero Salute ucraino: 117 ospedali danneggiati, 7 distrutti
Il ministero della Salute ucraino fa iL bilancio degli ospedali colpiti nelle prime tre settimane di guerra: "L'aggressore russo ha danneggiato 117 ospedali ucraini, sette dei quali non possono essere ricostruiti". Secondo il dicastero, dall'inizio della guerra i russi "hanno sparato contro 43 ambulanze".
08.22 Sergio Mattarella: "Battere le ragioni della guerra aperta dalla Russia"
"Impegno per lo stop ai combattimenti e ripristino del diritto internazionale" e "battere le ragioni della guerra aperta dalla Russia". Così il capo dello Stato Sergio Mattarella nel giorno in cui l'Italia commemora il 161° anniversario del raggiungimento dell'unità del Paese. "La indivisibilità della condizione umana ci deve spingere oggi, con fermezza, insieme agli altri paesi che condividono i valori democratici, ad arginare e a battere le ragioni della guerra aperta dalla Federazione Russa al centro dell'Europa".
08.38 Ministero Interni ucraino: sabotatori russi in azione ovunque
"I sabotatori russi sono ovunque in Ucraina, in tutti gli angoli, anche nelle regioni occidentali.
Sono presenti pure nelle regioni di Lviv, Ivano-Frankivsk e Rivne. Noi non nomineremo più le aree in cui non ci sono stati bombardamenti". Lo ha affermato il ministro dell'Interno ucraino Denis Monastyrsky, citato dal servizio stampa del Consiglio dei Ministri. Secondo il capo del ministero dell'Interno, i sabotatori nemici catturati sono detenuti in diverse regioni del Paese.
08.50 Forze armate ucraine: in 24 ore abbattuti 10 bersagli aerei
Nelle ultime 24 ore, la difesa aerea delle forze armate ucraine ha distrutto 10 bersagli aerei nemici. Lo riferisce il centro stampa dello Stato maggiore delle Forze armate, come riferisce l'agenzia di stampa ucraina Unian. "Ieri 10 bersagli aerei nemici sono stati distrutti: due cacciabombardieri Su-34, tre caccia Su-34SM, tre elicotteri e un UAV (drone, ndr) di livello operativo-tattico", si legge nella nota. Si segnala che sono in corso di chiarimento le informazioni sul tipo di un altro aereo abbattuto e sulle condizioni dei piloti.
08.57 Mosca: colpito deposito di munizioni a Sarny, nel nordovest
Le forze russe hanno colpito un deposito di armi e munizioni ucraino nella regione di Rivne. Lo ha reso noto il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov. "La sera del 16 marzo, armi di precisione hanno colpito un deposito di munizioni a Sarny, nella regione di Rivne", ha detto Konashenkov in una conferenza stampa. "Il deposito, che conteneva missili e munizioni, compresi i missili tattici Tochka-U, è stato distrutto", ha aggiunto.
09.03 Il vicesindaco di Mariupol: "Non c'è un solo edificio integro"
"Non è rimasto un solo edificio integro a Mariupol, nella regione di Donetsk: o è distrutto o è danneggiato. Credo che l'80-90% sia stato bombardato". Lo ha affermato il vicesindaco della città Sergei Orlov in un'intervista a Forbes Ucraina. "Le infrastrutture sono quasi inesistenti e i residenti soffrono per la mancanza d'acqua - ha raccontato - hanno sciolto la neve, raccolto acqua nelle pozzanghere e scaricata dalle batterie". Orlov ha ribadito che la città ha un disperato bisogno di un corridoio umanitario e di un'evacuazione.
09.12 Ovazione al Bundestag per Zelensky in videoconferenza
Il Bundestag tedesco saluta con un'ovazione il presidente ucraino Volodymir Zelensky, comparso in video per il suo intervento.
09.18 Ministro della Difesa ucraino: prezzo altissimo per aver scelto la Ue
"Da otto anni gli ucraini hanno dovuto operare una scelta di civiltà e, in merito alla loro politica estera, andando verso l'Unione europea. Oggi con le armi in mano continuiamo sulla strada di questa scelta. E' una scelta che ha un prezzo senza precedenti, un prezzo elevatissimo, che noi paghiamo ogni giorno". Lo ha dichiarato il ministro della Difesa ucraino, Oleksij Reznikov, intervenendo all'audizione della sottocommissione Sicurezza e difesa del Parlamento europeo. "Noi non vediamo nessuna alternativa, nessun'altra opzione. Solo una scelta di civiltà e democrazia e rispetto dei diritti umani. La tirannia è assolutamente inaccettabile per noi", ha aggiunto.
Ucraina, la diretta della giornata. Dopo Putin, Peskov: "Occidente? Criminali disgustosi". Per Zelensky "è iniziata la terza guerra mondiale". Libero Quotidiano il 17 marzo 2022.
Orrore a Mariupol, bombardato un teatro rifugio di civili. A Neptun attaccato n centro sportivo, doVe si trovavano donne incinte e madri con bambini piccoli. Per Biden, Putin è "un criminale di guerra": parole pesantissime che hanno scatenato la reazione del Cremlino. Filtra una prima bozza di pace in 15 punti. Crescono di intensità i bombardamenti a Kiev. Nazioni Unite, chiesta una riunione d'emergenza.
Ore 0.23 - Melitopol, il sindaco liberato per 9 militari
Scambio dietro alla librazione di Ivan Fedorov. Lo riferisce Darya Zarivna, portavoce del capo dell’ufficio presidenziale, come riporta Ukrinform. Fedorov era stato arrestato dalle forze di Mosca l’11 marzo, quando dieci persone avevano fatto irruzione nel suo ufficio. I nove militari russi rilasciati per ottenerne la liberazione avrebbero tra i 19 e i 20 anni.
Ore 1.50 - Zelensky: il mondo riconosca la Russia stato terrorista
"Il mondo deve riconoscere ufficialmente che la Russia è diventata uno stato terrorista". Così nel suo discorso video notturno il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, video in cui ha ribadito la sua richiesta di maggiori sanzioni contro Mosca, più armi per l'Ucraina e l'istituzione della no-fly zone.
Ore 3.59 La Moldova alla Russia, via dalla Transnistria
Il presidente moldavo Maia Sandu ha chiesto la rimozione delle munizioni e il "ritiro completo e incondizionato" delle forze russe dalla regione separatista non riconosciuta della Transnistria. La richiesta è stata avanzata nel corso della riunione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 16 marzo. Lo riferisce il profilo twitter del sito The Kyiv Independent.
Ore 4.45 Governatore di Sumy: i soldati russi saccheggiano le case e rubano il cibo
Sciacallaggio russo? Il governatore di Sumy, Dmytro Zhyvytsky, ha denunciato saccheggiamenti e furti di cibo da parte delle truppe russe nei confronti degli abitanti, che in alcuni casi sarebbero stati battuti fuori dalle loro case. Il governatore ha utilizzato Telegram per diffondere testimonianze, video e foto a supporto di quanto sostenuto
Ore 5.15 - Kiev: sabotatori russi in Ucraina fingendosi giornalisti
Il Centro per la lotta alla disinformazione presso il Consiglio di sicurezza e difesa nazionale dell’Ucraina ha "suonato" l'allarme: alcuni sabotatori potrebbero entrare nel Paese fingendosi giornalisti dei media russi.
Ore 5.50 Human Rights Watch: teatro bombardato, almeno 500 civili
"Finché non ne sapremo di più, non possiamo escludere la possibilità di un obiettivo militare ucraino nell’area del teatro, ma sappiamo che il teatro ospitava almeno 500 civili". Così Belkis Wille, referente di Human Rights Watch, in merito al bombardamento del Teatro drammatico di Mariupol. "Ci sono serie preoccupazioni su quale fosse l’obiettivo in una città sotto assedio da giorni e in cui telecomunicazioni, elettricità, acqua e riscaldamento sono stati quasi completamente interrotti", ha aggiunto. Nelle immagini satellitari si vedono due scritte «bambini» in caratteri cirillici davanti e dietro la struttura.
Ore 6.40 Kiev, missile su un palazzo residenziale
L’attacco delle forze armate russe all'alba. Il palazzo, nel distretto di Darnytskyi, è stato colpito dai resti di un missile da crociera abbattuto dalla contraerea ucraina ed è stato evacuato per permettere ai vigili del fuoco di domare l’incendio causato dall’esplosione. Lo riferisce l’agenzia Reuters.
Ore 7.18 L'intelligence britannica: "Invasione russa bloccata su tutti i fronti
Secondo l'intelligence britannica le forze russe hanno compiuto "progressi limitati" nella loro offensiva in Ucraina negli ultimi giorni. I militari russi "continuano a subire gravi perdite" mentre l'invasione si è "in gran parte bloccata su tutti i fronti". Il rapporto descrive le forze di difesa ucraine come "leali e ben coordinate", oltre a ribadire che la stragrande maggioranza del territorio rimane in mano Ucraina.
Ore 7.43 Attaccata la città di Merefa, vittime tra i soldati ucraini
La Russia ha attaccato nella notte la città di Merefa nell'Oblast di Kharkiv, nella parte orientale dell'Ucraina. Gli amministratori locali hanno riferito che ci sono vittime tra i militari ucraini. Merefa, che ha 21.500 residenti, è stata colpita da un attacco aereo, una scuola locale è stata danneggiata e il centro comunitario locale distrutto.
Ore 8.00 Zelensky: "La terza guerra mondiale potrebbe essere già iniziata"
Alla domanda sul rischio di una potenziale terza guerra mondiale Volodymyr Zelensky, intervistato da Nbc risponde: "Beh, nessuno lo sa, potrebbe essere già iniziata. L'abbiamo visto ottant'anni fa, quando è iniziata la seconda guerra mondiale", ha detto Zelensky, "nessuno sarebbe in grado di prevedere quando inizierà la guerra su vasta scala... In questo caso, abbiamo in gioco l'intera civiltà".
Ore 8.38 Russia, parole di fuoco contro l’Occidente
Dopo il durissimo discorso di Vladimir Putin della vigilia (in cui lo zar ha accusato l’Occidente di voler "usare i nostri traditori per cancellare la Russia: ma li sputeremo dalla bocca come moscerini"), oggi a parlare è Dmitry Medvedev, numero due del Consiglio di sicurezza russo. Le sue parole sono altrettanto dure: "L’Occidente ha agito in modo disgustoso, criminale e immorale nei confronti della Russia". Toni sempre più duri che non annunciano nulla di buono
09.12 Mariupol, il vicesindaco: non c'è un solo edificio integro
"Non è rimasto un solo edificio integro a Mariupol, nella regione di Donetsk: o è distrutto o è danneggiato. Credo che l'80-90% sia stato bombardato". Queste le drammatiche parole del vicesindaco della città Sergei Orlov in un'intervista a Forbes Ucraina. "Le infrastrutture sono quasi inesistenti e i residenti soffrono per la mancanza d'acqua. Hanno sciolto la neve, raccolto acqua nelle pozzanghere e scaricata dalle batterie", ha concluso Orlov, invocando ancora una volta aiuto umanitario
09.20 Ovazione al Bundestag per Zelensky
Il Bundestag tedesco ha salutato con un'ovazione il presidente ucraino Volodymir Zelensky, comparso in video per il suo intervento.
Tutti gli aggiornamenti in diretta sul conflitto. Guerra Ucraina-Russia, bombe su Kiev e sul teatro-rifugio, negoziati a rilento e Biden accusa: “Putin criminale”. Antonio Lamorte su Il Riformista il 17 Marzo 2022.
22esimo giorno di guerra in Ucraina. La diplomazia fa timidi progressi ma sul campo si continua a combattere, e a morire. Drammatico attacco al teatro drammatico di Mariupol, secondo le autorità locali era diventato un rifugio che ospitava donne e bambini. Il vice sindaco ha accusato i russi: “Sapevano”. Altro attacco, nella città martire assediata dai russi, sul centro sportivo Nettuno. Bombardamenti nella notte su Kiev.
Il Financial Times ieri pomeriggio ha rivelato una prima bozza degli accordi di pace che Kiev e Mosca avrebbero cominciato a mettere insieme: i 15 punti includono la rinuncia dell’Ucraina alla Nato e la promessa di non ospitare basi militari o armi in cambio di protezione da Stati Uniti, Regno Unito e Turchia. L’Ucraina lamenta che quelle pubblicate sono “solo le richieste russe”. Dopo aver riconosciuto l’impossibilità di entrare nella NATO il Presidente ucraino Zelensky ha parlato al Congresso degli Stati Uniti. “Il nostro Paese vive l’11 settembre da tre settimane”, ha detto in video-collegamento sollecitando ancora una volta una No-Fly Zone sul Paese. Standig Ovation del Congresso. A distanza la replica di Putin, il presidente della Russia ha denunciato il “vero genocidio” nel Donbass.
Il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha definito Putin un “criminale di guerra” e ha lanciato un pacchetto di altri 800 milioni di aiuti militari all’Ucraina. I membri occidentali del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite hanno chiesto una riunione di emergenza per oggi pomeriggio sulla situazione umanitaria drammatica in Ucraina. Dal 24 febbraio, giorno dell’annuncio di Putin della sua “operazione speciale” di “smilitarizzazione” e “denazificazione” sono oltre tre milioni gli ucraini fuggiti dal Paese, più di 47mila sono arrivati in Italia
ORE 1:00 – FRANCIA: RUSSIA STA FINGENDO DI NEGOZIARE – La Russia sta solo “fingendo di negoziare” con l’Ucraina e si sta impegnando in un “drammatico processo di brutalità duratura”, ha dichiarato il ministro degli Esteri francese Jean-Yves Le Drian. “C’è una sola emergenza: il cessate il fuoco. È solo su questa base che puoi negoziare, perché non negozi con una pistola in testa”, ha detto a `Le Parisien´. Le Drian ha spiegato che la Francia considererebbe la Russia “unica responsabile” per qualsiasi uso di armi chimiche o batteriologiche nella guerra. Tale uso di armi non convenzionali, ha aggiunto, “costituirebbe un’escalation intollerabile e porterebbe in risposta a sanzioni economiche assolutamente massicce e radicali”.
Antonio Lamorte. Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.
ORE 1:30 – ZELENSKY: MONDO RICONOSCA RUSSIA STATO TERRORISTA – “Le mie priorità nei negoziati sono assolutamente chiare: fine della guerra, garanzie di sicurezza, sovranità, ripristino dell’integrità territoriale, garanzie reali per il nostro Paese, protezione reale per il nostro Paese”, ha detto in un video il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Il mondo deve riconoscere ufficialmente che la Russia è diventata uno stato terrorista”. Zelensky ha paragonato il conflitto a quelli in Afghanistan e in Cecenia: “Se la guerra contro il popolo ucraino continua, le madri russe perderanno più figli che nelle guerre afgana e cecena messe insieme. Ogni soldato russo che depone le armi avrà una possibilità, una possibilità di sopravvivere. Mi rivolgo in modo specifico ai coscritti che sono stati gettati nel calderone di questa guerra. La guerra di un altro. E agli altri soldati russi che hanno ancora un istinto di autoconservazione. Mettete giù le armi. È meglio che morire sul campo di battaglia, sulla nostra terra”.
ORE 1:45 – KIEV: 400 MILIONI DI PERSONE DIPENDONO DA NOSTRO GRANO – “In totale, più di 400 milioni di persone nel mondo dipendono dalle forniture di grano da #Ukraine . La mancanza di grano ucraino sui mercati mondiali minaccia la fame di centinaia di milioni di persone in tutto il mondo”, si legge in un post del Parlamento ucraino.
ORE 2:00 – GOVERNO RUSSO NELLA CITTA’ DI KHERSON – I russi hanno istituito a Kherson, città occupata, un “Comitato di salvezza per la pace e l’ordine” con politici e personaggi locali filo-russi. Mosca ha sempre sostenuto di non voler formare a Kiev governi fantoccio.
ORE 3:30 – ZELENSKY: MARIUPOL COME LENINGRADO – “I nostri cuori sono spezzati da ciò che la Russia sta facendo al nostro popolo. Cittadini della Russia, in che modo il vostro assedio di Mariupol è diverso dall’assedio di Leningrado durante la seconda guerra mondiale?”, ha dichiarato il presidente ucraino in un video. “Oggi c’è stata una terribile tragedia per la nostra Mariupol, di cui non è rimasto praticamente nulla. Il Teatro Drammatico, dove si nascondevano le persone, è stato distrutto da un bombardamento. Un luogo dove hanno trovato rifugio più di mille persone. Questa è una terribile tragedia, non lo perdoneremo mai. Ma non ci arrenderemo”, il commento del sindaco di Mariupol Vadym Boychenko in un video pubblicato su Telegram. Per Human Rights Watch c’erano almeno 500 civili nel teatro
ORE 3:45 – LA MOLDOVA CHIEDE ALLA RUSSIA DI RITIRARSI DALLA TRANSNISTRIA – Il presidente moldavo Maia Sandu ha chiesto la rimozione delle munizioni e il “ritiro completo e incondizionato” delle forze russe dall’enclave separatista non riconosciuta dalla Transnistria.
ORE 4:30 – “ALMENO 7MILA SOLDATI RUSSI UCCISI” – Per l’intelligence americana almeno 7.000 soldati russi sono morti in 21 giorni di guerra in Ucraina. Lo riporta il New York Times.
ORE 5:00 KIEV: ACCORDO PACE ANCORA LONTANO – Ancora lontano un accordo per la pace in Ucraina. Lo ha detto il ministro degli esteri Dmytro Kuleba in un’intervista alla CNN. “Ci sono una serie di fattori che fanno la differenza nella posizione russa nei colloqui. Il primo è la feroce resistenza dell’esercito e del popolo ucraini sul campo, la seconda sono le sanzioni imposte alla Russia, che fanno crollare e soffrire l’economia russa. Fattori che hanno costretto la Russia a cambiare leggermente posizione”. Il ministro ha spiegato la sua idea dei cambiamenti di Mosca: “Non posso definirlo un cambiamento drammatico o serio – ha proseguito Kuleba – ma, date le circostanze, ogni cambiamento nella posizione russa è costruttivo. Perché loro iniziano con degli ultimatum che, se messi insieme, costituiscono una resa unilaterale dell’Ucraina e questo non è accettabile”.
ORE 5:10 – “RUSSI SACCHEGGIANO CASE E RUBANO CIBO” – Il governatore di Sumy, Dmytro Zhyvytsky, ha denunciato saccheggiamenti e furti di cibo da parte delle truppe russe nei confronti degli abitanti, che in alcuni casi sarebbero stati battuti fuori dalle loro case.
ORE 5:30 – “RUSSI TRAVESTITI DA GIORNALISTI IN UCRAINA” – Il Centro per la lotta alla disinformazione presso il Consiglio di sicurezza e difesa nazionale dell’Ucraina ha affermato che i sabotatori potrebbero entrare nel Paese fingendosi giornalisti dei media russi.
ORE 6:00 – MISSILE SU CONDOMINIO A KIEV, UN MORTO E TRE FERITI – Continuano gli attacchi dei russi a Kiev. Intorno alle cinque del mattino nel distretto di Darnytskyi un condominio è stato colpito dai resti di un missile da crociera abbattuto dalla contraerea ucraina. Un morto e tre feriti.
ORE 7:30 – CARBURANTI, LE MISURE DEL GOVERNO ITALIANO – Il governo prepara per domani un nuovo decreto per frenare la corsa dei prezzi dei beni energetici cresciuti dopo l’invasione russa in Ucraina. Il provvedimento contemplerà tagli alle accise per 15 centesimi.
ORE 8:00 – RUSSIA: “OCCIDENTE DISGUSTOSO E CRIMINALE” – Dmitry Medvedev, numero due del Consiglio di sicurezza russo, ha attaccato l’Occidente che “ha agito in modo disgustoso, criminale e immorale” nei confronti della Russia. L’attacco il giorno dopo il discorso di Putin che ha accusato l’Occidente di voler “usare i nostri traditori” per “cancellare la Russia: ma li sputeremo dalla bocca come moscerini”. I toni dello scontro si alzano.
ORE 8:30 – UK: “L’INVASIONE RUSSIA SI È BLOCCATA SU TUTTI I FRONTI” – Secondo l’intelligence britannica l’invasione russa dell’Ucraina “si è ampiamente bloccata su tutti i fronti” e “le forze russe hanno fatto progressi minimi sul terreno, nel mare e nello spazio aereo negli ultimi giorni, continuando a registrare pesanti perdite”. Per i britannici “la resistenza ucraina è ancora solida e ben coordinata” e “la maggior parte del territorio ucraino, comprese tutte le grandi città, resta sotto il controllo ucraino”.
Ucraina Russia, news di oggi sulla guerra: attesa per la telefonata Biden-Xi Jinping | Pentagono: se guerra si trascina rischio minaccia nucleare. Lorenzo Cremonesi, Andrea Nicastro, Marta Serafini, Irene Soave, Paolo Foschi e Redazione Online su Il Corriere della Sera il 18 Marzo 2022.
Le notizie minuto per minuto sulla guerra di venerdì 18 marzo: raid notturni a Lugansk, Kharkiv e su altre città dell'Ucraina. Oggi previsto il colloquio telefonico fra i leader di Stati Uniti e Cina dopo le tensioni dei giorni scorsi sulle voci di un possibile aiuto militare di Peschino alla Russi
• Il ventitreesimo giorno di guerra si è aperto con le sirene antiaereo in azione in numerose città dell’Ucraina, continuano senza sosta gli attacchi russi sui vari fronti aperti dall’esercito di Mosca. A Kiev la situazione è sempre più drammatica, ma gli ucraini non si arrendono. A Mariupol è ancora incerto il bilancio del bombardamento russo sul Teatro filodrammatico usato dai civili come rifugio. Il ministro italiano Dario Franceschini ha annunciato che il nostro governo ricostruirà il Teatro.
• L’offensiva di terra dei russi sembra comunque ancora in stallo e dietro le aperture di Mosca al dialogo ci sarebbero proprio le difficoltà impreviste incontrate sul campo e le perdite subite. La diplomazia è al lavoro. Scettico il segretario di Stato Usa Blinken: non vediamo la volontà di Mosca di fermarsi.
• Molta attesa oggi per la telefonata fra il presidente americano Joe Biden e il capo di stato cinese Xi Jinping. Il colloquio è importante dopo le tensioni dei giorni scorsi, seguite all’annuncio degli Stati Uniti circa il possibile appoggio della Cina alla Russia. Gli analisti sono comunque divisi su cosa aspettarsi.
• Il presidente del Consiglio Draghi, confermando il piano dell’Italia di aiuti all’Ucraina (compreso l’invio di armi), in conferenza stampa ha affermato che parte di Putin c’è «la volontà di continuare la guerra» e l’Italia non si tirerà indietro per difendere i valori della democrazia e della pace.
Ore 0.00 - Raid russi nella regione di Lugansk
Continuano i bombardamenti delle forze russe sulla parte della provincia ucraina di Lugansk controllata dall’esercito ucraino. Lo ha detto il governatore della provincia, Serhiy Haidai, come riferito dai media locali.
Ore 0.07 - Attivi 8 corridoi umanitari su 9 concordati
Otto dei nove corridoi umanitari concordati per oggi in Ucraina hanno funzionato permettendo l’evacuazione di civili, anche dalla città di Mariupol, da cui sono partite oltre 2.000 persone. Lo ha detto la ministra ucraina responsabile per le operazioni, Iryna Vershchuk, citata dalla Cnn. La ministra ha detto che circa 800 veicoli privati hanno lasciato Mariupol e hanno attraversato il territorio controllato dai russi raggiungendo la città di Zaporizhzhia in serata. Uno solo dei corridoi, quello da Kharkiv a Vovchansk, vicino al confine russo, non ha potuto essere aperto a causa di bombardamenti russi, secondo quanto affermato dalla Vershchuk.
Ore 0.25 - Arrestato dai russi un altro sindaco ucraino
Un altro sindaco è stato arrestato in Ucraina dalle truppe russe. Si tratta di Viktor Tereshchenko, primo cittadino del villaggio di Velykoburlutska, nella regione nord-orientale di Kharkiv, secondo quanto riferisce la Cnn. La notizia è stata resa nota in un video da Oleh Syniehubov, capo dell’amministrazione regionale di Kharkiv. Tereshchenko, precisa Syniehubov, «è stato prelevato dal suo posto di lavoro e portato alla locale stazione di polizia». Il nuovo arresto è avvenuto un giorno dopo il rilascio del sindaco di Melitopol, Ivan Fedorov, scambiato con nove prigionieri russi alcuni giorni dopo essere stato sequestrato. Raggiunto dalla Bbc, Fedorov ha detto che durante la sua detenzione è stato tenuto segretato in una stanza sotto la guardia dei soldati russi, ma ha sottolineato di non avere subito violenze.
Ore 0.34 - Kiev: 320mila ucraini rientrati dall’estero per difendere il paese
Più di 320.000 persone sono tornate in patria per aiutare l’Ucraina a combattere da quando la Russia ha iniziato l’invasione del Paese. La stima, riferisce la Cnn, è del Servizio di guardia di frontiera dell’Ucraina. «I nostri ragazzi non si arrendono, quindi dobbiamo aiutare, dobbiamo combattere per il nostro Paese. L’Ucraina deve essere libera, come tutte le persone», ha sottolineato in un tweet il Servizio della guardia di frontiera ucraina.
Ore 0.39 - Intelligence Usa: da Putin minacce nucleari se la guerra si prolungherà
Ci si può aspettare che Vladimir Putin arrivi alla minacce nucleari contro l’Occidente se l’Ucraina continuerà a resistere all’invasione russa. E’ quanto emerge da un nuovo rapporto della Defense Intelligence Agency, citato da Bloomberg. «Un’estesa occupazione di parti del territorio ucraino minaccia di ridurre il numero delle forze armate russe disponibili, così come il suo arsenale di armi modernizzato, mentre le conseguenti sanzioni economiche potrebbero causare una prolungata depressione economica e uno stato di isolamento diplomatico», ha affermato il tenente generale Scott Berrier, direttore della Dia. La combinazione della resistenza ucraina e delle sanzioni economiche minaccerà la capacità della Russia di «produrre munizioni a guida di precisione», ha dichiarato in un’audizione alla Commissione per i servizi armati della Camera degli Stati Uniti. «Poiché questa guerra e le sue conseguenze diminuiscono lentamente la forza convenzionale della Russia», ha aggiunto Barrier, il paese «probabilmente farà affidamento sul suo deterrente nucleare per proiettare forza sul suo pubblico in patria e all’estero».
Ore 1.08 - Mariupol viene colpita ogni giorno da 50 a 100 proiettili di artiglieria
A comunicarlo è il consiglio comunale della città. «La città è sotto blocco da sedici giorni, più di 350.000 residenti di Mariupol continuano a nascondersi nei rifugi e negli scantinati dai continui bombardamenti delle forze di occupazione russe», è scritto nel comunicato citato dalla Cnn. «Circa l’80% del patrimonio immobiliare della città è stato colpito, di cui quasi il 30% non può essere ripristinato». Le informazioni sulle vittime dell’attacco al teatro utilizzato come rifugio, ha aggiunto il consiglio, sono ancora in fase di chiarimento.
Ore 1.16 - Canada offre permesso di soggiorno di tre anni ai profughi ucraini
Ottawa ha annunciato che sta istituendo un nuovo programma di immigrazione che offrirà agli ucraini in fuga dall’invasione russa un permesso di soggiorno canadese temporaneo per un massimo di tre anni. Il Canada, che ha una grande diaspora ucraina, specialmente nel centro e nell’ovest del paese, ha dichiarato che «gli ucraini e i loro familiari stretti di qualsiasi nazionalità possono rimanere in Canada come residenti temporanei per un massimo di tre anni».
Ore 1.29 - Onu, la Russia rilancia le accuse sulla presenza di laboratori di armi biologiche in Ucraina
La Russia, dopo aver riferito che non chiederà al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di votare venerdì sulla sua bozza di risoluzione sugli aiuti umanitari per l’Ucraina, utilizzerà la sessione programmata del consiglio per sollevare nuovamente le accuse secondo cui gli Stati Uniti gestirebbero dei laboratori biologici in Ucraina. Lo ha annunciato l’ambasciatore russo all’Onu, Vassily Nebenzia.
Ore 1.52 - Centinaia di giubbotti antiproiettile destinati all’Ucraina sono stati rubati a New York
Erano stati donati da diversi ufficiali delle forze dell’ordine. Lo rendono noto la polizia e la Ong responsabile della raccolta. Il furto è avvenuto presso la sede dell’Ukrainian Congress Committee of America (Ucca), dove «circa 400 giubbotti antiproiettile sono stati portati via», ha detto la portavoce del dipartimento di polizia di New York, la tenente Jessica McRorie. «Non ci sono stati arresti e le indagini sono in corso», ha aggiunto. «Non sappiamo perché o come» il fatto sia avvenuto, o chi l’abbia commesso, ha detto il portavoce. I giubbotti di seconda mano sono stati donati dalla polizia di Long Island, New York, e dovevano essere inviati agli operatori umanitari che li avrebbero consegnati in tutta l’Ucraina con i camion.
Ore 2.05 - Zelensky ai mercenari arruolati dai russi: la peggior decisione della vostra vita
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha avvertito coloro che cercano di unirsi alle forze russe in Ucraina che questa sarebbe stata «la peggiore decisione della vostra vita», in un nuovo videomessaggio pubblicato ieri sera su Facebook. «Una vita lunga è meglio dei soldi che vi vengono offerti per una breve», ha detto Zelensky affermando che l’Ucraina ha informazioni che l’esercito russo sta reclutando mercenari da altri Paesi. Le forze ucraine detengono ancora tutte le aree chiave del Paese, ha aggiunto il presidente.
Ore 2.43 - Kharkiv, vasto incendio dopo raid russo su un mercato
Un incendio di vaste proporzioni è divampato in un grande mercato a Kharkiv dopo che i missili russi hanno colpito nuovi obiettivi nella città ucraina. Lo riferisce il Guardian online. Al momento non si segnalano vittime. Il mercato era stato chiuso dall'inizio dell'invasione russa. La città dell'Ucraina orientale continua a essere colpita con pesanti bombardamenti e fuoco di artiglieria.
Ore 2.51 - Le Borse cinesi aprono in calo dopo gli ultimi rialzi
L'indice Composite di Shanghai cede nelle prime battute lo 0,31%, a 3.205,20 punti, mentre quello di Shenzhen perde lo 0,59% e si attesta a quota 2.120,44.
Ore 3.16 - Controlli di polizia sugli ucraini residenti in Russia
Secondo le testimonianze raccolte dal notiziario russo OVDinfo, la polizia e i servizi di sicurezza di Mosca avrebbero avviato controlli e perquisizioni sui cittadini ucraini residenti in Russia. Lo riferisce il profilo Twitter del sito The Kyiv Independent.
Ore 3.30 - Alle 14 ora italiana la telefonata Biden-Xi Jinping
È prevista per le 9 locali (le 14 in Italia) la telefonata tra Joe Biden e il presidente cinese Xi Jinping per discutere, in particolare, dell’invasione russa dell’Ucraina. Lo rende noto la Casa Bianca.
Ore 3.33 - Intelligence Gb, truppe russe frenate da problemi logistici
Secondo gli analisti dell'intelligence britannica, la Russia è stata costretta a dirottare «un gran numero» di truppe per difendere le linee di rifornimento rallentando gli attacchi di terra in Ucraina. Il ministero della Difesa del Regno Unito, scrive il Guardian, ha recentemente pubblicato un rapporto dell'Intelligence, affermando che i problemi logistici continuano ad affliggere la «vacillante» invasione russa dell'Ucraina. «La riluttanza a manovrare attraverso il Paese, la mancanza di controllo dell'aria e le limitate capacità di collegamento stanno impedendo alla Russia di rifornire efficacemente le proprie truppe anche con elementi essenziali di base come cibo e carburante», sostiene il ministero della Difesa britannico nel rapporto. «I continui contrattacchi ucraini - prosegue - stanno costringendo la Russia a dirottare un gran numero di truppe per difendere le proprie linee di rifornimento. Questo sta limitando gravemente il suo potenziale offensivo».
Ore 3.37 - Australia: nuove sanzioni contro banche e oligarchi russi
Il governo australiano ha annunciato oggi una nuova serie di sanzioni contro 11 banche ed enti governativi e due oligarchi russi con interessi commerciali nel Paese oceanico, per l'invasione russa dell'Ucraina. Con queste misure, che includono il Fondo nazionale per gli investimenti russi e il Ministero delle finanze, l'esecutivo australiano assicura che «la maggior parte delle attività bancarie (russe) sono ora coperte dalle nostre sanzioni insieme a tutte le entità che gestiscono il debito sovrano della Russia».
Ore 3.55 - Nota attrice teatrale ucraina morta sotto i missili russi a Kiev
Un'attrice ucraina, Oksana Shvets, 67 anni, nota per il suo lavoro sul grande schermo e nel teatro, è rimasta uccisa in un attacco missilistico russo a Kiev. Lo rende noto il teatro locale, riferiscono i media internazionali. «Durante il bombardamento di un edificio residenziale a Kiev, una premiata artista ucraina, Oksana Shvets è stata uccisa», si legge su Facebook in una dichiarazione dello Young Theatre. «Brillante ricordo per l'attrice di talento! Non c'è perdono per il nemico che è arrivato nella nostra terra!», prosegue il comunicato del teatro. Veterana del palcoscenico e dello schermo da decenni, all'attrice era stato conferito uno dei più alti riconoscimenti artistici nel suo Paese per il suo costante impegno a teatro.
Ore 4.35 - La giornalista russa che ha contestato la guerra rifiuta offerta di asilo della Francia
Marina Ovsyannikova, la giornalista russa che ha protestato in diretta sulla tv di Stato contro la guerra in Ucraina, ha annunciato che lascia il lavoro, ma non la Russia, rifiutando così l’offerta di asilo dalla Francia. Lo riferisce il Guardian. La donna, che si è definita una patriota, ha fatto irruzione nei giorni scorsi in diretta tv con un cartello contro la guerra. Subito arrestata, è stata rilasciata dopo un fermo di 14 ore e condannata a pagare una multa di 30 mila rubli (circa 255 euro).
Ore 4.53 - Erdogan ribadisce la disponibilità della Turchia a ospitare incontro Putin-Zelensky
Il presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan, ha ribadito la disponibilità ad ospitare un colloquio tra i capi di Stato di Russia e Ucraina, Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky, per tentare di porre fine al conflitto militare in atto tra i due Paesi. Lo riferisce una nota pubblicata dalla presidenza turca dopo il colloqui telefonico di ieri tra Erdogan e Putin. Il presidente turco ha precisato che il colloquio tra gli omologhi russo e ucraino potrebbero svolgersi ad Ankara o a Istanbul.
Ore 4.56 - Kiev: il 17 marzo distrutti 14 velivoli russi
Le forze aeronautiche ucraine hanno rivendicato la distruzione di 14 mezzi aerei russi nella giornata del 17 marzo: 7 aerei, un elicottero, tre UAV e tre missili da crociera. Lo riferisce il sito The Kyiv Indepedent attraverso il profilo twitter.
Ore 5.00 - Ucraina chiede alla Croce Rossa di sollecitare Mosca a raccogliere i cadaveri dei soldati russi
Le autorità di Kiev hanno chiesto nuovamente all’organizzazione internazionale di intervenire su Mosca per sollecitare la raccolta dei cadaveri dei soldati russi caduti in combattimento. La richiesta era già stata inoltrata nei giorni scorsi.
Ore 5.15 - La Corea del Sud chiude l’ambasciata provvisoria aperta a Leopoli
La Corea del Sud chiuderà la sua ambasciata `provvisoria´ a Leopoli a causa delle «minacce militari crescenti» vicino alla città dell’Ucraina occidentale. Lo rende noto il ministero degli Esteri di Seul, scrive la Cnn online. La Corea del Sud aveva trasferito il 3 marzo scorso la sua ambasciata in Ucraina dalla capitale Kiev nella città di Leopoli. Inoltre, gestisce uffici temporanei a Chernivtsi, nel sud-ovest dell’Ucraina, e in Romania, che invece rimarranno aperti.
Ore 5.18 - Oms: la Russia dall’inizio della guerra ha attaccato 43 volte presidi medici in Ucraina
La Russia ha attaccato i presidi medici 43 volte da quando ha invaso l’Ucraina. Lo ha denunciato il direttore generale dell’Oms, Tedros Adan Gebreesus, nel suo intervento alla riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sulla guerra della Russia in Ucraina. Lo riferisce il sito Kyiv Indipendent. Il direttore dell’Oms ha sottolineato che gli attacchi alle strutture mediche violano le leggi umanitarie internazionali.
Ore 5.44 - L’Australia sta preparando un secondo invio di armi all’Ucraina
La nuova fornitura che comprenderà missili anti-carro Javelin made in Usa, oltre a fucili, munizioni e bombe a mano. Lo riferisce oggi il quotidiano The Australian, precisando che dirigenti australiani della Difesa e degli Esteri si sono incontrati con funzionari dell’ambasciata ucraina a Canberra per discutere l’imminente spedizione di armi. La prima spedizione è stata effettuata all’inizio del mese: partita dall’Australia su un C-17 della Difesa con destinazione Polonia, è stata poi trasportata attraverso il confine in Ucraina. Secondo il quotidiano, la seconda spedizione dovrebbe raggiungere l’Ucraina entro due settimane.
Ore 5.49 - Esplosioni all’alba nella città di Leopoli
Esplosioni sono state udite poco prima dell’alba a Leopoli. Lo riferiscono fonti locali sui social.
Ore 6.03 - Sirene antiaereo suonano in varie città dell’Ucraina
Le sirene anti-raid stanno suonando in più aree dell’Ucraina. Lo riferisce la Bbc online che cita l’agenzia ucraina Ukrinform. L’allarme è scattato nelle regioni occidentali di Rivne, Volyn, Leopoli, Ternopil e Ivano-Frankivsk.
Ore 6.05 - Casa Bianca prevede un avvicinamento della Cina alle posizioni della Russia
Il presidente della Cina, Xi Jinping, sarebbe intenzionato ad assumere una posizione più esplicitamente vicina alla Russia nel contesto del conflitto militare in Ucraina. E’ l’opinione circolante all’interno dell’amministrazione del presidente Usa Joe Biden, secondo quanto riportato da «Bloomberg», che cita «diverse fonti a conoscenza della questione». Oggi, alle 9 ora di Washington (le 14 in Italia), l’atteso colloquio telefonico fra Biden e Xi Jinping.
Ore 6.07 - Missile colpisce l’aeroporto di Leopoli
(dall’inviata Marta Serafini) Questa mattina all’alba alle 6 ora locale a Leopoli le sirene hanno ripreso a suonare. Secondo quando si apprende un missile ha colpito l’aeroporto della città.
Ore 6.15 - Colonne di fumo nella zona dell'aeroporto di Leopoli
Alte colonne di fumo sono visibili nella zona dell'aeroporto di Leopoli, dopo l'attacco missilistico russo. Almeno tre le esplosioni udite dai testimoni sul posto e confermate dall'inviata del Corriere della Sera, Marta Serafini.
Ore 6.45 - Russia: manderemo da soli una missione su Marte
L'agenzia spaziale russa Roscosmos sarà in grado di condurre da sola la missione su Marte dopo la decisione del Council dell'Esa (Agenzia Spaziale Europea) di interrompere la collaborazione sulla missione ExoMars (Europa e Russia). Lo ha annunciato, scrive Interfax, il direttore del programma spaziale russo Dmitry Rogozin. «Perderemo diversi anni, ma copieremo il nostro modulo di atterraggio, lo forniremo di un veicolo di lancio Angara e condurremo questa spedizione di ricerca dal nuovo sito Vostochny Cosmodrome in modo indipendente», ha detto Rogozin su Telegram. Ha quindi pubblicato la copia della lettera del direttore generale dell'Esa, Josef Aschbacher in cui informa della decisione di sospendere il progetto ExoMars. «In effetti, questo è un evento molto triste per tutti gli appassionati di spazio. Ciò significa che la missione congiunta russo-europea su Marte prevista per settembre 2022 è stata cancellata», ha affermato Rogozin.
Ore 6.46 - Leopoli: colpita una fabbrica vicino all'aeroporto
(dall'inviata Marta Serafini) A essere colpita questa mattina in un attacco missilistico a Lviv, a 70 km dal confine con la Polonia, sarebbe una fabbrica vicino all’aeroporto della città, secondo notizie ancora non confermate. Una lunga colonna di fumo ora sovrasta la città.
Ore 7.40 - Leopoli: colpita una fabbrica, gli aggiornamenti
(dalla nostra inviata Marta Serafini) Secondo le prime informazioni raccolte sul campo, è stata colpita una fabbrica riparazioni aeromobili, vicino alla ferrovia e nei pressi dell’aeroporto. Danneggiato anche deposito di bus civili.
Ore 8 - Pentagono: «Rischio minaccia nucleare se guerra si trascina»
Vladimir Putin potrebbe ricorrere alla minaccia nucleare se la guerra in Ucraina si trascina. È l’ultima valutazione della Defense Intelligence Agency (Dia), l’agenzia d’intelligence del Pentagono. «Poiché questa guerra e le sue conseguenze diminuiscono lentamente la forza convenzionale della Russia» Mosca «probabilmente farà progressivamente affidamento sul suo deterrente nucleare per proiettare forza sul suo pubblico domestico e all’estero», ha spiegato il tenente generale Scott Berrier, capo della Dia, ina una audizione parlamentare, come riferisce la Bloomberg. «Una protratta occupazione di parti del territorio ucraino minaccia di indebolire l’esercito russo e di ridurre il suo arsenale di armi modernizzato mentre le conseguenti sanzioni economiche potrebbero causare una prolungata depressione economica e uno stato di isolamento diplomatico», ha spiegato l’alto ufficiale. La combinazione della resistenza ucraina e delle sanzioni economiche minaccerà «la capacità della Russia di produrre munizioni a guida di precisione», ha proseguito.
Ore 8.10 — No-fly zone sul Donbass
Da questa mattina alle 6 la Russia ha dichiarato una «no-fly zone» sulla regione separatista dell’Ucraina. Lo hanno comunicato le autorità della repubblica autoproclamata di Donetsk. Il divieto di sorvolare la zona sarà esteso sino al 26 marzo ed è confermato, così l’agenzia Tass, dall’aeroporto di Krasnodar.
Ore 8.12 — Altri mille evacuati da Kiev nella notte
Lo ha comunicato ora il Servizio Statale di emergenza, alla Bbc.
Kiev, tra i russi nella capitale: rottami di missili sulle case, «Non saremo mai più neutrali»
Ore 8.30 — Scontri con separatisti nel centro di Mariupol
Il ministero della Difesa russo ha comunicato che ci sono combattimenti in corso nel centro di Mariupol: «le unità della Repubblica popolare di Donetsk, con il sostegno delle forze armate russe, stanno rafforzando l’accerchiamento e stanno combattendo contro i nazionalisti».
Ore 8.40 — Di Maio: in Ucraina sono rimasti 326 italiani
«Ma diminuiranno ancora». Così il ministro degli Esteri al Tg1. «Erano 2mila all’inizio dell’invasione, 400 una settimana fa, oggi sono 326 ma credo che anche in queste ore continueranno a diminuire, il trend continua a scendere». Di Maio ha assicurato che l’Unità di crisi «lavora ogni momento per portarli via», ma ha riconosciuto che non è facile. «In alcune città servono condizioni di sicurezza, altrimenti è meglio rimangano».
Ucraina - Russia, le news di oggi dalla guerra. Intelligence Usa, rischio nucleare da Russia se la guerra si prolunga. La Repubblica il 18 Marzo 2022.
Mosca: "Si combatte in centro a Mariupol". Dal Mar Nero 6 missili verso l'aeroporto di Leopoli: colpito un hangar. Bombardamenti nella provincia di Lugansk. Vasto incendio al mercato di Kharkiv.
Oggi la telefonata tra il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il suo omologo cinese Xi Jinping al quale dirà che Pechino dovrà affrontare "costi" se salverà Putin dalle sanzioni occidentali per punire l'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca. Sarà "un'opportunità per il presidente Biden di valutare la posizione del presidente Xi". Più di 320.000 persone sono tornate in patria per aiutare l'Ucraina a combattere da quando la Russia ha iniziato l'invasione del Paese. La stima, riferisce la Cnn, è del Servizio di guardia di frontiera dell'Ucraina.
00.07 Più di 320.000 persone tornate in Ucraina per combattere
Più di 320.000 persone sono tornate in patria per aiutare l'Ucraina a combattere da quando la Russia ha iniziato l'invasione del Paese. La stima, riferisce la Cnn, è del Servizio di guardia di frontiera dell'Ucraina. "I nostri ragazzi non si arrendono, quindi dobbiamo aiutare, dobbiamo combattere per il nostro Paese. L'Ucraina deve essere libera, come tutte le persone", ha sottolineato in un tweet il Servizio della guardia di frontiera ucraina.
00.20 Bombardamenti russi nella provincia di Lugansk
Le forze russe continuano i bombardamenti sulla parte della provincia ucraina di Lugansk controllata dalle truppe ucraine, nel tenativo di avanzare verso la località di Rubizhne. Lo ha detto il governatore della provincia, Serhiy Haidai, citato dal Kyiv Independent.
Combattimenti, ha aggiunto Haidai, sono in corso praticamente in tutta la regione.
00.36 Intelligence Usa, rischio nucleare da Russia se la guerra si prolunga
Ci si può aspettare che Vladimir Putin arrivi alla minacce nucleare contro l'Occidente se l'Ucraina continuerà a resistere all'invasione russa. E' quanto emerge da un nuovo rapporto della Defense Intelligence Agency, citato da Bloomberg. "Un'estesa occupazione di parti del territorio ucraino minaccia di ridurre il numero delle forze armate russe disponibili, così come il suo arsenale di armi modernizzato, mentre le conseguenti sanzioni economiche potrebbero causare una prolungata depressione economica e uno stato di isolamento diplomatico", ha affermato il tenente generale Scott Berrier, direttore della Dia. La combinazione della resistenza ucraina e delle sanzioni economiche minaccerà la capacità della Russia di "produrre munizioni a guida di precisione", ha dichiarato in un'audizione alla Commissione per i servizi armati della Camera degli Stati Uniti. "Poiché questa guerra e le sue conseguenze diminuiscono lentamente la forza convenzionale della Russia", ha aggiunto Barrier, il paese "probabilmente farà affidamento sul suo deterrente nucleare per proiettare forza sul suo pubblico in patria e all'estero".
01.04 Mariupol subisce ogni giorno da 50 a 100 attacchi
Mariupol viene colpita ogni giorno da 50 a 100 proiettili di artiglieria. A comunicarlo è il consiglio comunale della città. "La città è sotto blocco da sedici giorni, più di 350.000 residenti di Mariupol continuano a nascondersi nei rifugi e negli scantinati dai continui bombardamenti delle forze di occupazione russe", recita il comunicato citato dalla Cnn. "Circa l'80% del patrimonio immobiliare della città è stato colpito, di cui quasi il 30% non può essere ripristinato". Le informazioni sulle vittime dell'attacco al teatro utilizzato come rifugio, ha aggiunto il consiglio, sono ancora in fase di chiarimento.
01.09 Canada offre a profughi tre ann di soggiorno temporaneo
Ottawa ha annunciato che sta istituendo un nuovo programma di immigrazione che offrirà agli ucraini in fuga dall'invasione russa un permesso di soggiorno canadese temporaneo per un massimo di tre anni. Il Canada, che ha una grande diaspora ucraina, specialmente nel centro e nell'ovest del paese, ha dichiarato che "gli ucraini e i loro familiari stretti di qualsiasi nazionalità possono rimanere in Canada come residenti temporanei per un massimo di tre anni".
01.23 Russia, riunione all'Onu per discutere di biolaboratori Usa
La Russia, dopo aver riferito che non chiederà al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di votare venerdì sulla sua bozza di risoluzione sugli aiuti umanitari per l'Ucraina, utilizzerà la sessione programmata del consiglio per sollevare nuovamente le accuse secondo cui gli Stati Uniti gestirebbero dei laboratori biologici in Ucraina. Lo ha annunciato l'ambasciatore russo all'Onu, Vassily Nebenzia.
01.42 Zelensky ai mercenari: è la peggior decisione della vostra vita
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avvertito i mercenari che si uniscono alle forze russe in Ucraina. Sarebbe "la peggiore decisione della vostra vita", ha detto in un videomessaggio pubblicato su Facebook. "Una lunga vita è meglio dei soldi che vengono offerti per una breve vita", ha dichiarato Zelensky, aggiungendo che l'Ucraina ha informazioni sul fatto che l'esercito russo sta reclutando mercenari da altri paesi. "Ma questo non li aiuterà", ha aggiunto.
02.38 Incendio di vaste proporzioni al mercato di Kharkiv
Un incendio di vaste proporzioni è divampato in un grande mercato a Kharkiv dopo che i missili russi hanno colpito nuovi obiettivi nella città ucraina. Lo riferisce il Guardian online. Al momento non si segnalano vittime. Il mercato era stato chiuso dall'inizio dell'invasione russa. La città dell'Ucraina orientale continua a essere colpita con pesanti bombardamenti e fuoco di artiglieria.
03.23 Intelligence Gb: Russia afflitta da problemi logistici
Secondo gli analisti dell'intelligence britannica, la Russia è stata costretta a dirottare "un gran numero" di truppe per difendere le sue linee di rifornimento piuttosto che continuare i suoi attacchi in Ucraina. Il ministero della Difesa del Regno Unito, scrive il Guardian, ha recentemente pubblicato un rapporto dell'Intelligence, affermando che i problemi logistici continuano ad affliggere la "vacillante" invasione russa dell'Ucraina. "La riluttanza a manovrare attraverso il Paese, la mancanza di controllo dell'aria e le limitate capacità di collegamento stanno impedendo alla Russia di rifornire efficacemente le proprie truppe anche con elementi essenziali di base come cibo e carburante", sostiene il ministero della Difesa britannico nel rapporto. "I continui contrattacchi ucraini - prosegue - stanno costringendo la Russia a dirottare un gran numero di truppe per difendere le proprie linee di rifornimento. Questo sta limitando gravemente il suo potenziale offensivo".
03.48 Raid russo uccide attrice ucraina
Un'attrice ucraina, Oksana Shvets, 67 anni, nota per il suo lavoro sul grande schermo e nel teatro, è rimasta uccisa in un attacco missilistico russo a Kiev. Lo rende noto il teatro locale, riferiscono i media internazionali. "Durante il bombardamento di un edificio residenziale a Kiev, una premiata artista ucraina, Oksana Shvets è stata uccisa", si legge su Facebook in una dichiarazione dello Young Theatre. "Brillante ricordo per l'attrice di talento! Non c'è perdono per il nemico che è arrivato nella nostra terra!", prosegue il comunicato del teatro. Veterana del palcoscenico e dello schermo da decenni, all'attrice era stato conferito uno dei più alti riconoscimenti artistici nel suo Paese per il suo costante impegno a teatro.
05.15 Oms, Russia ha attaccato presidi medici 43 volte
La Russia ha attaccato i presidi medici 43 volte da quando è iniziata la guerra totale della Russia. Lo ha denunciato il direttore generale dell'Oms, Tedros Adan Gebreesus, nel suo intervento alla riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sulla guerra della Russia in Ucraina. Lo riferisce il sito Kyiv Indipendent. Il direttore dell'Oms ha sottolineato che gli attacchi alle strutture mediche violano le leggi umanitarie internazionali.
05.26 Dall'Australia secondo invio di missili e altre armi per l'Ucraina
L'Australia sta preparando un secondo invio di 'aiuti letali' per l'Ucraina, che comprenderanno missili anti blindatura Javelin made in Usa, oltre a fucili, munizioni e bombe a mano. Lo riferisce oggi il quotidiano The Australian, precisando che dirigenti australiani della Difesa e degli Esteri si sono incontrati con funzionari dell'ambasciata ucraina a Canberra per discutere l'imminente spedizione di armi.
La prima spedizione è stata effettuata all'inizio del mese: partita dall'Australia su un C-17 della Difesa con destinazione Polonia, è stata poi trasportata attraverso il confine in Ucraina. Secondo il quotidiano, funzionari ucraini sperano che la seconda spedizione, che dovrebbe raggiungere l'Ucraina entro due settimane, sia più generosa della precedente, che aveva un valora di circa 70 milioni di dollari (47 milioni di euro).
06.00 Dall'Australia nuove sanzioni a banche e oligarchi russi
Con una dichiarazione del ministro degli Esteri Marise Payne, l'Australia ha annunciato nuove sanzioni contro 11 banche ed enti governativi russi. Payne ha affermato che l'Australia continuerà a lavorare per coordinare le sanzioni e per "vincolare i fondi per la guerra illegale del presidente Putin". Vengono incluse nelle sanzioni "il Russian National Wealth Fund e il Ministero delle finanze russo", spiega. "Con la nostra recente inclusione della Banca centrale russa - prosegue Payne - l'Australia ha ora preso di mira tutte le realtà del governo russo responsabili dell'emissione e della gestione del debito sovrano russo", ha affermato.
Payne ha anche annunciato nuove sanzioni contro gli oligarchi russi Viktor Vekselberg e Oleg Deripaska, capo della società di alluminio Rusal, che possiede il 20% della società australiana di Queensland Alumina. L'Australia è "profondamente impegnata a imporre costi elevati alla Russia", ha affermato Payne, che ha voluto ribadire il "sostegno incrollabile di Canberra alla sovranità e all'integrità territoriale dell'Ucraina e al popolo ucraino".
06.10 Tre forti esplosioni in zona aeroporto Leopoli
Udite tre forti esplosioni nella zona dell'aeroporto civile di Leopoli. Su Telegram e su Twitter già circolano i primi video dell'attacco. Le esplosioni sono state anticipate dalle sirene anti-aeree, scattate attorno alle 6 ora locale.
07:15 Steven Spielberg dona 1 mln dollari a organizzazioni umanitarie
Steven Spielberg e sua moglie Kate Capshaw hanno donato 1 milione di dollari per sostenere gli aiuti umanitari in Ucraina dopo l'invasione russa. Lo hanno fatto attraverso la loro 'Hearthland Foundation', stanziando soldi a diverse organizzazioni, tra cui la Croce Rossa polacca, Polish Humanitarian Action, World Central Kitchen, Hebrew Immigrant Aid Society e Urgent Action Fund.
07:20 Sindaco Leopoli conferma attacco in zona aeroporto, ma lo scalo non è stato colpito
Il sindaco di Leopoli, Andriy Sadovyi, ha confermato l'attacco missilistico avvenuto attorno alle 6 (ora locale) nella zona dell'aeroporto internazionale di Leopoli. "Ma l'obiettivo dell'attacco non era l'aeroporto", ha spiegato il sindaco secondo quanto riferisce il canale Telegram Ukraina 24. Il sindaco ha siegato che non è stato colpito l'aeroporto, ma un edificio vicino. "Non si tratta dell'aeroporto", ha scritto. Un briefing del governo dell'Oblast di Leopoli è atteso per questa mattina.
07:25 Mega incendio a Kharkiv, muore un soccorritore
Un soccorritore è morto e un altro è rimasto ferito stanotte dopo i bombardamenti russi che hanno colpito uno dei più grandi centri commerciali di Kharkiv. Lo riferisce il Guardian online. I servizi di emergenza sono intervenuti dopo l'allarme scattato in seguito all'incendio divampato dopo i raid russi sulla città ucraina a due padiglioni del centro mentre altri due edifici residenziali sono rimasti parzialmente danneggiati. A seguito del bombardamento, due soccorritori sono rimasti feriti: uno di loro è morto poco dopo mentre l'altro è ricoverato.
08:18 In regione Kiev oltre 1.000 evacuati nella notte
Prosegue l'evacuazione dei civili dalla regione di Kiev. Lo riferisce il Servizio statale di emergenza, secondo quanto riporta la Bbc, che pubblica le foto diffuse dai soccorritori sulle operazioni di stanotte. Oltre mille ucraini sono stati trasportati fuori dalla regione nella notte con autobus e macchine, riferiscono i funzionari del Servizio di emergenza, precisando che queste persone sono ora in un "posto sicuro".
08:30 Russia, gestore Burger King rifiuta di chiudere
Il gestore di 800 negozi Burger King in Russia ha "rifiutato" di chiuderli dopo l'invasione dell'Ucraina. Lo ha raccontato il proprietario della catena di fast food citato dalla Bbc. Restaurant Brands International, la holding proprietaria della catena di fast food Burger King, ha spiegato di aver chiesto al suo partner locale Alexander Kolobov di chiudere i battenti ma lui "ha rifiutato di farlo", ha scritto il presidente David Shear in una lettera al personale. Shear ha aggiunto che la società era nel bel mezzo della liquidazione della sua partecipazione del 15% nel business.
08:33 Colloquio Biden-Xi oggi alle 14
Il colloquio tra il presidente Usa Joe Biden e il presidente cinese Xi Jinping si terrà oggi alle ore 13 GMT (le 14 italiane). Lo ha riferito la Casa Bianca.
08:40 Combattimenti nel centro di Mariupol
Ci sono combattimenti in corso nel centro di Mariupol: è quanto sostiene il portavoce del ministero della Difesa russo. Secondo Igor Konashenkov, "le unità della Repubblica popolare di Donetsk, con il sostegno delle forze armate russe, stanno rafforzando l'accerchiamento e stanno combattendo contro i nazionalisti nel centro di Mariupol".
09.03 Trecento navi cariche di grano verso la Ue fermate dalla Russia
Circa 300 navi di trasporto del grano destinato all'esportazione dalla Russia e dall'Ucraina verso l'Europa sono state bloccate nel Mar Nero dalle autorità russe: lo riferisce la stampa tedesca citando uno dei principali importatori del settore agricolo in Germania, BayWa. Attualmente dai porti dell'Ucraina non viene esportato più grano, mentre dalla Russia ne arriva pochissimo, suscitando allarme sul mercato internazionale delle materie prime per uso alimentare.
09.14 Aeroporto di Lopoli, 6 i missili russi lanciati dal Mar Nero
Sei missili russi, presumibilmente X555, sono stati lanciati dal Mar Nero sull'aeroporto di Leopoli. Due sono stati intercettati dalla contraerea ucraina, quattro avrebbero colpito, distruggendolo, l'hangar delle riparazioni aeree. Non c'era nessuno all'interno. Le autorità locali dicono che non ci sono morti né feriti.
(dal nostro inviato a Leopoli, Corrado Zunino)
09.25 Di Maio: in Ucraina ci sono ancora 326 italiani
In Ucraina su circa 2.000 italiani presenti all'inizio della guerra ne sono rimasti 326 "e credo che anche in queste ore continueranno a diminuire", e l'unità di crisi della Farnesina "sta lavorando ogni giorno per portarli via". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, allo Speciale Tg1: "Ci sono alcune città, come Kherson e Mariupol, dalle quali per riuscire a portare via gli italiani servono le condizioni di sicurezza, altrimenti è meglio che restino lì nelle condizioni di sicurezza migliori".
Biden accusa lo zar: “È un dittatore omicida”, oggi telefonata con Xi. Alle 13 discorso di Putin. Guerra Ucraina – Russia : Combattimenti a Mariupol, bombe su Leopoli, Lugansk e Kharkiv. Usa: “Rischio minaccia nucleare”. Redazione su Il Riformista il 18 Marzo 2022.
Continuano senza sosta gli attacchi russi in Ucraina nel ventitreesimo giorno di conflitto. A Leopoli nella zona dell’aeroporto si sono verificate tre forti esplosioni. Bombe sono cadute nella provincia di Lugansk e un vasto incendio ha devastato il mercato di Kharkiv. Secondo il Servizio di guardia di frontiera dell’Ucraina più di 320mila persone sono tornate in patria per contribuire alla difesa dell’Ucraina.
In questo scenario continuano i lavori della diplomazia. Secondo il negoziatore ucraino Podolyak “potrebbero essere necessari da pochi giorni a una settimana e mezzo per risolvere le questioni controverse”. Scettico il segretario di Stato Usa Blinken: “non vediamo la volontà di Mosca di fermarsi”.
In giornata è prevista la telefonata tra il presidente americano Joe Biden e il capo di stato cinese Xi Jinping. “Un’opportunità per il presidente Biden di valutare la posizione del presidente Xi”, ha affermato la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki. Biden dovrà scongiurare l’ipotesi di un possibile aiuto alla Russia da parte della Cina. Saranno discusse le questioni commerciali ma si prevede che il grande obiettivo sarà il tentativo occidentale di costringere la Russia a lasciare l’Ucraina.
In questo scenario si fa sempre più incalzante lo spettro della minaccia nucleare: Vladimir Putin potrebbe ricorrere alla minaccia nucleare se la guerra in Ucraina si trascina. È l’ultima valutazione della Defense Intelligence Agency (Dia), l’agenzia d’intelligence del Pentagono.
ORE OO.30 – BOMBARDAMENTI RUSSI NELLA PROVINCIA DI LUGANSK – Continuano i bombardamenti nella provincia di Lugansk nel tentativo di avanzare verso la località di Rubizhne. Lo ha detto il governatore della provincia, Serhiy Haidai, citato dal Kyiv Independent. Combattimenti, ha aggiunto Haidai, sono in corso praticamente in tutta la regione.
ORE 01.00 – INTELLIGENCE USA: “RISCHIO MINACCIA NUCLEARE DA RUSSIASE LA GUERRA SI PROLUNGA – Ci si può aspettare che Vladimir Putin arrivi alla minacce nucleare contro l’Occidente se l’Ucraina continuerà a resistere all’invasione russa. È quanto emerge da un nuovo rapporto della Defense Intelligence Agency, citato da Bloomberg. “Un’estesa occupazione di parti del territorio ucraino minaccia di ridurre il numero delle forze armate russe disponibili, così come il suo arsenale di armi modernizzato, mentre le conseguenti sanzioni economiche potrebbero causare una prolungata depressione economica e uno stato di isolamento diplomatico”, ha affermato il tenente generale Scott Berrier, direttore della Dia.
La combinazione della resistenza ucraina e delle sanzioni economiche minaccerà la capacità della Russia di “produrre munizioni a guida di precisione”, ha dichiarato in un’audizione alla Commissione per i servizi armati della Camera degli Stati Uniti. “Poiché questa guerra e le sue conseguenze diminuiscono lentamente la forza convenzionale della Russia”, ha aggiunto Barrier, il paese “probabilmente farà affidamento sul suo deterrente nucleare per proiettare forza sul suo pubblico in patria e all’estero”.
01.10 – A MARIUPOL TRA I 50 E I 100 ATTACCHI AL GIORNO – Mariupol viene colpita ogni giorno da 50 a 100 proiettili di artiglieria. A comunicarlo è il consiglio comunale della città. “La città è sotto blocco da sedici giorni, più di 350.000 residenti di Mariupol continuano a nascondersi nei rifugi e negli scantinati dai continui bombardamenti delle forze di occupazione russe”, recita il comunicato citato dalla Cnn. “Circa l’80% del patrimonio immobiliare della città è stato colpito, di cui quasi il 30% non può essere ripristinato”. Le informazioni sulle vittime dell’attacco al teatro utilizzato come rifugio, ha aggiunto il consiglio, sono ancora in fase di chiarimento.
02.30 – VASTO INCENDIO DISTRUGGE MERCATO DI KHARKIV – Un incendio di vaste proporzioni è divampato in un grande mercato a Kharkiv dopo che i missili russi hanno colpito nuovi obiettivi nella città ucraina. Lo riferisce il Guardian online. Al momento non si segnalano vittime. Il mercato era stato chiuso dall’inizio dell’invasione russa. La città dell’Ucraina orientale continua a essere colpita con pesanti bombardamenti e fuoco di artiglieria.
03. 50 – ATTRICE UCRAINA MUORE DURANTE BOMBARDAMENTI KIEV – Un’attrice ucraina, Oksana Shvets, 67 anni, nota per il suo lavoro sul grande schermo e nel teatro, è rimasta uccisa in un attacco missilistico russo a Kiev. Lo rende noto il teatro locale, riferiscono i media internazionali. “Durante il bombardamento di un edificio residenziale a Kiev, una premiata artista ucraina, Oksana Shvets è stata uccisa”, si legge su Facebook in una dichiarazione dello Young Theatre. “Brillante ricordo per l’attrice di talento! Non c’è perdono per il nemico che è arrivato nella nostra terra!”, prosegue il comunicato del teatro. Veterana del palcoscenico e dello schermo da decenni, all’attrice era stato conferito uno dei più alti riconoscimenti artistici nel suo Paese per il suo costante impegno a teatro
04. 30 – OMS: “RUSSIA HA ATTACCATO PRESIDI MEDICI 43 VOLTE” – La Russia ha attaccato i presidi medici 43 volte da quando è iniziata la guerra totale della Russia. Lo ha denunciato il direttore generale dell’Oms, Tedros Adan Gebreesus, nel suo intervento alla riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sulla guerra della Russia in Ucraina. Lo riferisce il sito Kyiv Indipendent. Il direttore dell’Oms ha sottolineato che gli attacchi alle strutture mediche violano le leggi umanitarie internazionali.
05.00 – SECONDO INVIO DI ARMI ALL’UCRAINA DALL’AUSTRALIA – L’Australia sta preparando un secondo invio di armi per l’Ucraina. La nuova fornitura che comprenderà missili anti-carro Javelin made in Usa, oltre a fucili, munizioni e bombe a mano. Lo riferisce oggi il quotidiano The Australian, precisando che dirigenti australiani della Difesa e degli Esteri si sono incontrati con funzionari dell’ambasciata ucraina a Canberra per discutere l’imminente spedizione di armi. La prima spedizione è stata effettuata all’inizio del mese: partita dall’Australia su un C-17 della Difesa con destinazione Polonia, è stata poi trasportata attraverso il confine in Ucraina. Secondo il quotidiano, la seconda spedizione dovrebbe raggiungere l’Ucraina entro due settimane.
06.10 – TRE FORTI ESPLOSIONI NELLA ZONA DELL’AEROPORTO DI LEOPOLI – Udite tre forti esplosioni nella zona dell’aeroporto civile di Leopoli. Su Telegram e su Twitter già circolano i primi video dell’attacco. Le esplosioni sono state anticipate dalle sirene anti-aeree, scattate attorno alle 6 ora locale.
07. 00 – STEVEN SPILBERG DONA 1 MLN DI DOLLARI A ORGANIZZAZIONI UMANITARIE – Steven Spielberg e sua moglie Kate Capshaw hanno donato 1 milione di dollari per sostenere gli aiuti umanitari in Ucraina dopo l’invasione russa. Lo hanno fatto attraverso la loro ‘Hearthland Foundation’, stanziando soldi a diverse organizzazioni, tra cui la Croce Rossa polacca, Polish Humanitarian Action, World Central Kitchen, Hebrew Immigrant Aid Society e Urgent Action Fund.
07. 20 – SINDACO LEOPOLI: “SCALO AEROPORTO NON È STATO COLPITO” – Il sindaco di Leopoli, Andriy Sadovyi, ha confermato l’attacco missilistico avvenuto attorno alle 6 (ora locale) nella zona dell’aeroporto internazionale di Leopoli. “Ma l’obiettivo dell’attacco non era l’aeroporto”, ha spiegato il sindaco secondo quanto riferisce il canale Telegram Ukraina 24. Il sindaco ha siegato che non è stato colpito l’aeroporto, ma un edificio vicino. “Non si tratta dell’aeroporto”, ha scritto. Un briefing del governo dell’Oblast di Leopoli è atteso per questa mattina.
07. 30 – MUORE SOCCORRITORE A KHARKIV NELL’INCENDIO AL MERCATO – Un soccorritore è morto e un altro è rimasto ferito stanotte dopo i bombardamenti russi che hanno colpito uno dei più grandi centri commerciali di Kharkiv. Lo riferisce il Guardian online. I servizi di emergenza sono intervenuti dopo l’allarme scattato in seguito all’incendio divampato dopo i raid russi sulla città ucraina a due padiglioni del centro mentre altri due edifici residenziali sono rimasti parzialmente danneggiati. A seguito del bombardamento, due soccorritori sono rimasti feriti: uno di loro è morto poco dopo mentre l’altro è ricoverato.
08.30 – MILLE EVACUATI NELLA NOTTE A KIEV – il Servizio Statale di emergenza ha comunicato alla Bbc che nella notte sono state evacuate altre mille persone da Kiev.
ORE 08.45 – SCONTRI NEL CENTRO DI MARIUPOL – Il ministero della Difesa russo ha comunicato che ci sono combattimenti in corso nel centro di Mariupol: “le unità della Repubblica popolare di Donetsk, con il sostegno delle forze armate russe, stanno rafforzando l’accerchiamento e stanno combattendo contro i nazionalisti”.
ORE 09.00 – DI MAIO: “ANCORA 326 ITALIANI IN UCRAINA” – Secondo quanto riportato da Di Maio in Ucraina sono rimasti 326 italiani, “ma diminuiranno ancora”. Così il ministro degli Esteri al Tg1. “Erano 2mila all’inizio dell’invasione, 400 una settimana fa, oggi sono 326 ma credo che anche in queste ore continueranno a diminuire, il trend continua a scendere”. Di Maio ha assicurato che l’Unità di crisi “lavora ogni momento per portarli via”, ma ha riconosciuto che non è facile. “In alcune città servono condizioni di sicurezza, altrimenti è meglio rimangano”.
09. 30 – MISSILI SU KRAMATORSK, COLPITE CASE E UFFICI – Un bombardamento russo ha colpito oggi il capoluogo del Donbass ucraino, Kramatorsk: colpiti uffici amministrativi e abitazioni civili, ci sono almeno due morti e sei feriti secondo un primo bilancio.
ORE 09.50 – PUTIN PARLERA’ ALLA NAZIONE ALLE 13 – Il presidente russo Vladimir Putin terrà oggi un 08.00 – NO FLY ZONE SUL DONBASS – Da questa mattina alle 6 la Russia ha dichiarato una “no-fly zone” sulla regione separatista dell’Ucraina. Lo hanno comunicato le autorità della repubblica autoproclamata di Donetsk. Il divieto di sorvolare la zona sarà esteso sino al 26 marzo ed è confermato, così l’agenzia Tass, dall’aeroporto di Krasnodar.
discorso alla nazione. Non sono filtrate informazioni sui temi che il presidente intende affrontare. Ma secondo l’intelligence del Pentagono, Putin potrebbe ricorrere alla minaccia nucleare se la guerra in Ucraina si trascinerà. La Defense Intelligence Agency (Dia) dice che “poiché questa guerra e le sue conseguenze diminuiscono lentamente la forza convenzionale della Russia” Mosca “probabilmente farà progressivamente affidamento sul suo deterrente nucleare per proiettare forza sul suo pubblico domestico e all’estero”.
Ucraina Russia, news di oggi sulla guerra | Mosca: «Incontro Putin-Zelensky? Non ora». Londra: «La Russia è passata a una guerra di logoramento». di Lorenzo Cremonesi, Andrea Nicastro, Marta Serafini e Redazione Online su Il Corriere della Sera il 19 marzo 2022.
Le notizie minuto per minuto sulla guerra di sabato 19 marzo: si combatte nel centro di Mariupol. Il ministero della Difesa britannico: «Mosca è stata sorpresa dalla resistenza ucraina, ora è passata a una guerra di logoramento». Il presidente ucraino chiede «colloqui di pace sinceri», gelo del Cremlino
• La guerra è al 24esimo giorno. Si combatte nel centro di Mariupol, porto strategico sul Mar d’Azov: le truppe russe hanno fatto il loro ingresso in città. Kiev, nonostante le bombe, resiste all’assalto, come racconta al Corriere il sindaco Vitali Klitschko. Lo scenario inquietante (e sanguinoso) del ministero della Difesa britannico: «Mosca ha cambiato tattica ed è passata a una guerra di logoramento».
• Le trattative tra le delegazioni sono in stallo: Kiev ha smentito la dichiarazione russa in cui si parlava di parti vicine sulla neutralità; Zelensky ha lanciato un appello a Putin, ma la risposta è stata gelida.
• Ieri Putin si è autocelebrato tenendo un discorso allo stadio Luzniki di Mosca , nell’ottavo anniversario dell’annessione della Crimea.
• Durante la telefonata con il presidente americano Joe Biden il capo di stato cinese Xi Jinping ha detto chiaramente che «Un conflitto tra Stati non è nell’interesse di nessuno». Ma Pechino non farà da mediatore.
Ore 22.50 - Biden a Xi, timore Mosca usi falso pretesto armi chimiche
Il presidente americano Joe Biden ha espresso a Xi Jinping «le preoccupazioni degli Stati Uniti che le false informazioni diffuse da Mosca sulla presenza di armi chimiche in Ucraina possano essere sfruttate come pretesto per un’operazione. E ha anche espresso la preoccupazione per la eco che queste fake news possano avere». Lo ha rivelato un alto funzionario della Casa Bianca a proposito del colloquio tra i due leader. La Cina in queste settimane è stata accusata dagli Usa di contribuire alla diffusione della propaganda della Russia.
Ore 23.17 - Lavrov elogia Fox news: «unica tv indipendente in Usa»
Il ministro degli Esteri russi Serghei Lavrov ha elogiato Fox news per la sua copertura dell’invasione dell’Ucraina. «Conosciamo i modi e i trucchetti che vengono utilizzati dai paesi occidentali per manipolare i media, abbiamo capito molto tempo fa che non esistono media occidentali indipendenti», ha detto Lavrov, parlando in inglese in un’intervista al canale statale Russia Today. «Negli Stati Uniti ad esempio, solo Fox news sta cercando di offrire un punto di vista alternativo», ha sottolineato Lavrov. All’inizio dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, dopo la prima ondata di sanzioni da parte dell’amministrazione Biden, uno degli anchor di punta del canale di destra americano, il filorusso Tucker Carlson, aveva sminuito l’aggressione di Mosca invitando gli americani a chiedersi: «Perché odiano Putin?».
Ore 01.51 - Mosca, niente incontro Putin-Zelensky senza testo trattato
In una gelida risposta al videomessaggio di Zelensky della notte, Mosca ha detto che il testo di un possibile trattato tra Russia e Ucraina deve essere approvato prima ancora di menzionare la possibilità di un incontro tra i presidenti di Russia e Ucraina, Vladimir Putin e Vladimir Zelensky.
Lo ha affermato il capo negoziatore russo, Vladimir Medinsky, citato dalla Tass. «Non sono assolutamente pronto a commentare in merito. Posso solo dire che prima ancora di menzionare una riunione dei due leader, le delegazioni di negoziatori devono preparare e concordare il testo di un trattato. Successivamente, il testo dovrebbe essere siglato dai ministri degli Esteri e approvato dai governi».
Ore 7.00 - Il messaggio di Zelensky
Mentre la situazione dei negoziati sembra ancora bloccata, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha postato un nuovo video messaggio su Facebook. Nel messaggio, Zelensky ha chiesto «colloqui significativi di pace e sicurezza», «senza indugio», con Mosca.
«Questa è l’unica possibilità per la Russia di ridurre i danni causati dai propri errori», sulla scia della sua invasione, ha detto Zelensky. «È tempo di incontrarsi, è tempo di parlare, è tempo di ripristinare l’integrità territoriale e la giustizia per l’Ucraina. Altrimenti, le perdite della Russia saranno tali che il Paese impiegherà diverse generazioni per riprendersi».
«Abbiamo sempre insistito sui negoziati», ha detto il presidente ucraino, «abbiamo sempre proposto dialogo e soluzioni per la pace. Non solo durante i 23 giorni di invasione».
Il presidente ha aggiunto che fino ad oggi 180.000 ucraini sono stati salvati attraverso i corridoi umanitari e che sette sono proseguiti anche ieri. Ma ha anche accusato Mosca di continuare a bloccare la fornitura di aiuti umanitari alle città assediate «nella maggior parte delle aree». «Questa è una tattica totalmente deliberata. Hanno un chiaro ordine di fare assolutamente di tutto per favorire la catastrofe umanitaria nelle nostre città, un “argomento” per consentire agli ucraini di collaborare con gli occupanti. Questo è un crimine di guerra».
Ore 7.10 - Le «purghe» di Putin
Prima è toccato ai servizi segreti, «colpevoli» di non aver dato le notizie giuste su quello che l’esercito russo si sarebbe trovato di fronte in Ucraina. Ora alla Guardia nazionale, Rosgvardia, che avrebbe subìto perdite eccessive e non avrebbe svolto i suoi compiti di sorveglianza sulle località occupate durante quella che in Russia si chiama «Operazione militare speciale».
Fabrizio Dragosei racconta qui delle epurazioni volute da Putin: dopo quella su due agenti dell’Fsb, principale successore del Kgb, giovedì è arrivata la notizia del siluramento di Roman Gavrilov, vice comandante della Rosgvardia ed ex addetto della sicurezza dei capi di Stato russi.
Ore 7.20 - Le parole del sindaco di Kiev, il pugile Vitali Klitschko, al Corriere
(Lorenzo Cremonesi, inviato a Kiev) «Noi ucraini siamo pronti per fermare l’avanzata russa. Li abbiamo già bloccati alle porte di Kiev. Ma sappiamo che Putin intende catturare la nostra città, era il suo piano originario dal primo giorno di guerra e certamente proverà ancora. Non abbassiamo la guardia e abbiamo bisogno del vostro aiuto, la nostra battaglia è anche la vostra».
Il sindaco Vitali Klitschko non smentisce il suo passato di pugile professionista abituato a vincere: un lottatore di razza. Tre giorni fa lo avevamo incontrato di fronte ai palazzi della sua città danneggiati dai proiettili russi mentre infondeva coraggio agli abitanti. A 51 anni mantiene il fisico asciutto dello sportivo che continua ad allenarsi. Ieri ci ha parlato a lungo ben contento di rivolgersi ad un giornale europeo.
Ore 7.25 - La Cina non medierà, tra Ucraina e Russia
(Gianluca Mercuri) Il presidente americano Joe Biden e quello cinese Xi Jinping si sono parlati per quasi due ore, ieri. Una durata che può significare un dialogo costruttivo, ma anche «che non si riesce a trovare una grammatica comune» e «si continua a girare in tondo attorno ai problemi», come ha detto un ex consigliere di Trump a Giuseppe Sarcina.
Xi ha detto che «Stati Uniti e Cina hanno responsabilità internazionali per compiere gli sforzi per la pace e la tranquillità nel mondo» e la sua tv di Stato ha commentato che «un conflitto e uno scontro tra Stati non è nell’interesse di nessuno».
Ma rivelandogli un proverbio mandarino — «Spetta a chi ha messo il sonaglio al collo della tigre il compito di toglierlo» — il leader cinese ha fatto capire a Biden che non sarà Pechino a mediare, e quindi, spiega Guido Santevecchi, che «devono essere Stati Uniti e Nato a discutere con la Russia per risolvere la crisi».
Servirà tempo per capire se gli americani otterranno quello che cercano: l’impegno cinese a non aiutare i russi militarmente, e a non soccorrerli troppo economicamente.
Federico Rampini non ci crede molto: se da una parte Xi «non ha interesse ad appiattirsi sulle dissennate azioni di Putin», e non gli conviene il caos economico globale, dall’altra «non vuole tradire Putin», con cui ha troppe cose in comune, a cominciare dalla ricerca di «un ordine mondiale alternativo». In cui l’egemonia passi da Washington a Pechino. Rampini: «Xi Jinping ha creduto che un attacco nel cuore dell’Europa avrebbe messo a nudo tutte le debolezze dell’Occidente, i suoi dubbi, la sua indecisione. Finora l’Occidente gli ha dato torto, ma i bilanci si fanno nel lungo periodo. Questa leadership cinese è convinta di avere il tempo dalla sua».
Ma sbaglia, dice Fareed Zakaria, l’analista americano intervistato da Paolo Valentino: «Pensiamo sempre che i cinesi si muovano in modo intelligente, saggio, giochino sui tempi lunghi, ma in politica estera hanno fatto molti errori e la loro attuale situazione con la Russia sembra un altro errore di calcolo: sono legati a un partner che porta più costi che benefici».
Ore 7.40 - Quanti sono i morti in questa guerra?
I civili morti dall’inizio della guerra sono «almeno 816», e 1.133 i feriti. Ma queste sono solo le vittime che le agenzie Onu hanno potuto verificare direttamente: e come scrive Marta Serafini qui, si pensa che la cifra reale sia di gran lunga superiore.
Gli attacchi a ospedali e strutture sanitarie sono stati 43.
Gli sfollati all’interno del Paese sono 6 milioni e mezzo, i profughi all’estero 3,2 milioni: e sono cifre spaventose.
Ore 7.45 - La Russia «è stata costretta a cambiare tattica», dice l’intelligence britannica
L’intelligence militare del governo britannico ha pubblicato il suo punto sulla guerra in Ucraina: e come sempre rappresenta un punto di vista estremamente interessante per capire che cosa stia succedendo sul terreno.
Ebbene: perché il ministero della Difesa di Londra ritiene che Mosca non sia finora riuscita a ottenere i suoi obiettivi originali, che sia stata «sorpresa dalla forza e dalla caparbietà della resistenza ucraina», ma soprattutto che — ed è un passaggio inquietante — è stata costretta a cambiare il suo approccio, spostandosi verso una «guerra di logoramento». Questo, con ogni probabilità, comporterà «l’uso indiscriminato di bombardamenti, il che aumenterà il numero di vittime civili, la devastazione delle infrastrutture civili ucraina, e la crisi umanitaria».
Sempre secondo il ministero della Difesa britannico, «Putin ha stretto il suo controllo sui media», cercando di «oscurare l’alto numero di vittime» tra le file russe.
Ore 8.00 -La situazione a Mariupol è «catastrofica»
La situazione a Mariupol è «catastrofica», spiega il consigliere del ministro degli Affari interni Vadym Denisenko. Non solo per i combattimenti in corso, ma anche perché è stata distrutta l’acciaieria di Azovstal: «Sulla base dei dati disponibili, possiamo dire che ha abbiamo perso questo colosso economico, uno dei più grandi impianti in Europa è andato distrutto».
Ucraina-Russia, le news di oggi dalla guerra. Bloccato accerchiamento di Kiev. Mosca: usato in operazione missile ipersonico. La Repubblica il 19 marzo 2022.
Il presidente ucraino Zelemzky in un video su Telegram si rivolge a Putin: "E' tempo di incontrarsi. Tempo per parlare. È tempo di ripristinare l'integrità territoriale e la giustizia per l'Ucraina". L'Ucraina rivendica l'uccisione di un quinto generale russo.
Zelensky tende la mano per arrivare a un incontro con Putin che metta fine al conflitto. Mosca per il momento respinge questa ipotesi: "Nessun incontro se prima non c'è un testo trattato". Parole che lasciano i due paesi diplomaticamente distanti e di fatto l'Ucraina ancora sotto le bombe. Tanto che il ministero della Difesa russo annuncia la distruzione dei centri ucraini di radio e di intelligence della regione di Odessa e le forze armate ucraine ammettono di aver perso l'accesso al mare di Azov. Lo rende noto lo Stato Maggiore dell'esercito ucraino, spiegando che si tratta di una conseguenza dell'assedio russo alla città di Mariupol, dov'è stata distrutta l'acciaieria. Kiev sostiene di aver bloccato un tentativo russo di accerchiare la capitale, ma Mosca usa un missile Kinzhal "per distruggere un magazzino di missili e munizioni aeronautiche delle truppe ucraine nella regione di Ivano-Frankivsk". Il ministero della difesa di Kiev intanto rivendica l'uccisione del generale Andrei Mordvichev. Si tratterebbe del quinto generale russo morto in Ucraina dall'inizio dell'invasione.
00.02 Zelensky: "Colloqui unica possibilità per la Russi di ridurre i danni"
"Colloqui significativi di pace e sicurezza per l'Ucraina sono l'unica possibilità per la Russia di ridurre i danni causati dai propri errori. E' tempo di incontrarsi. Tempo per parlare. È tempo di ripristinare l'integrità territoriale e la giustizia per l'Ucraina. Altrimenti, le perdite della Russia saranno tali che non basteranno diverse generazioni per riparare". Ad affermarlo in un video pubblicato su Telegram è il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky
00.18 Rilasciato sindaco comunità Velykoburlutska
Viktor Tereshchenko, sindaco della comunità di Velykoburlutska, nella regione nord-orientale di Kharkiv, in Ucraina, è stato rilasciato. Lo ha riferito il capo dell'amministrazione statale regionale di Kharkiv, Oleh Syniehubov. Ieri Syniehubov aveva detto che Tereshchenko era stato "catturato" dalle forze russe. "Il nemico ha rilasciato Viktor Tereshchenko. Gli ho appena parlato. È in ospedale per ricevere cure", ha spiegato. "È un brav'uomo che è fermo e difende la sua comunità, i suoi residenti, il suo elettorato. Ancora una volta solo questo dimostra che il nemico non prevarrà e nessuno cederà un centimetro della nostra terra al nemico", ha detto Syniehubov.
00.39 Zelensky: "Combattimenti difficili nella regione di Kharkiv"
"Ci sono dei combattimenti difficili nella regione di Kharkiv, particolarmente vicino a Isyum". Ad affermarlo in un video pubblicato su Telegram è il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. "Nella regione di Kiev, di Sumy, di Cernihiv, e nel sud del paese il nostro esercito ha fermato le forze russe". La loro tattica di colpire con tutta l'artiglieria pesante l'infrastruttura civile peggiora soltanto la situazione per la federazione russa e porta a nuove sanzioni. Fa in modo che sempre più paesi sostengano le sanzioni".
00.46 Zelensky: 14mila morti russi, bisogna finire presto la guerra
"Oggi a mosca c'è stato l'anniversario dell'annessione della Crimea" strappata all'Ucraina nel 2014. "E so che lì hanno portato circa 200 mila persone come il numero di soldati dell'esercito russo che ha attaccato l'Ucraina. Immaginatevi che in quello stadio ci sono 14 mila cadaveri e decine di migliaia di feriti. Questo è il numero delle perdite russe a causa dell'invasione. Questo è il prezzo per la guerra in poco più di tre settimane. Bisogna finire questo. Le proposte dell'ucraina stanno sul tavolo". Ad affermarlo in un video pubblicato su Telegram è il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky ricordando che "in questi 23 giorni noi abbiamo sempre proposto il dialogo. E vorrei che a Mosca mi sentissero: è arrivato il momento di incontrarsi, di parlare, di ripristinare l'integrità territoriale e la giustizia per l'Ucraina".
00.51 Zelensky: "In Parlamento al lavoro per fornire casa agli sfollati e sostegni"
"Il parlamento sta preparando delle decisioni per fornire delle case a coloro che si sono spostati all'interno del paese; per fornire un sostegno alle famiglie che hanno accolto gli sfollati: come minimo riceveranno il rimborso delle spese per le utenze". Ad affermarlo in un video pubblicato su Telegram è il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky annunciando degli aiuti per gli ucraini "che sono rimasti senza casa a causa della guerra: stiamo già sviluppando un programma apposito". Inoltre, spiega Zelensky, "è stato creato un quartier generale per coordinare tutti gli aiuti umanitari che arrivano in Ucraina".
00.54 Aiuti umanitari Onu a Sumy
Le Nazioni Unite hanno consegnato il primo carico di aiuti umanitari nella città ucraina di Sumy. Lo riferisce la Bbc online. Migliaia di civili sono fuggiti negli ultimi giorni dalla città assediata del nord-est, ma molti altri sono rimasti. "Siamo qui per aiutare i civili più vulnerabili coinvolti nei combattimenti, ovunque si trovino in Ucraina", ha affermato il coordinatore Onu dell'unità di crisi per l'Ucraina, Amin Awad.
Il convoglio a Sumy contiene 130 tonnellate di aiuti essenziali, tra cui bottiglie d'acqua, cibo in scatola e forniture mediche. Le Nazioni Unite affermano che sarà la prima di molte spedizioni nel paese dilaniato dalla guerra, invitando "tutte le parti" a consentire "l'accesso umanitario senza ostacoli e sostenuto" ai suoi volontari e partner.
00.56 Zelensky: "Russi continuano a bloccare aiuti in alcune città, è un crimine di guerra"
"Grazie ai corridoi umanitari abbiamo portato in salvo 180 mila persone" e "sono state consegnate tonnellate di aiuti umanitari". Purtroppo "le forze russe continuano a bloccare la consegna degli aiuti in determinate città: loro hanno un ordine preciso affinché la catastrofe umanitaria in ucraina costringa le persone a collaborare con gli occupanti. Questo è un crimine di guerra e ne risponderanno". Ad affermarlo in un video pubblicato su Telegram è il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Nel corso del suo intervento, il presidente Zelensky torna sulla bomba al Teatro di Mariupol: "sono oltre 130 le persone salvate. Ci sono persone ferite gravemente ma per ora non ci sono morti. I soccorsi continuano".
01.11 Ripristinata linea elettrica centrale Zaporizhzhia
Una delle 3 linee elettriche della centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d'Europa, situata nei pressi della città ucraina di Enerhodar, rimasta danneggiata dopo l'attacco delle forze russe, è tornata operativa. Secondo quanto scrive la Bbc online, che cita l'Interfax, i tecnici ucraini sono riusciti a riparare una delle linee elettriche che si era bloccata durante il pesante bombardamento delle forze russe. La centrale nucleare è sotto il pieno controllo delle forze militari di Mosca.
01.40 Clinton e Bush depositano fiori in chiesa a Chicago
Due ex presidenti americani, il democratico Bill Clinton e il repubblicano George W. Bush, hanno manifestato il loro sostegno all'Ucraina visitando una chiesa ucraina a Chicago. Con indosso nastri blu e gialli, colori della bandiera ucraina, i due ex presidente hanno deposto mazzi di girasoli, fiori simbolo del Paese, davanti alla Chiesa cattolica dei Santi Volodymyr e Olhae, poi si sono raccolti in preghiera.
L'iniziativa aveva lo scopo di manifestare la "solidarietà verso il popolo ucraino", spiega un video della visita pubblicato sull'account Twitter di Bill Clinton e su quello Instagram di George W. Bush. "L'America è con il popolo ucraino nella sua lotta per la libertà e contro l'oppressione", si legge nel messaggio che accompagnava il video.
01.51 Nessun incontro Putin-Zelensky senza testo trattato
Il testo di un possibile trattato tra Russia e Ucraina deve essere approvato prima ancora di menzionare la possibilità di un incontro tra i presidenti di Russia e Ucraina, Vladimir Putin e Vladimir Zelensky. Lo ha affermato il capo negoziatore russo, Vladimir Medinsky, citato dalla Tass. "Non sono assolutamente pronto a commentare in merito. Posso solo dire che prima ancora di menzionare una riunione dei due leader, le delegazioni di negoziatori devono preparare e concordare il testo di un trattato. Successivamente, il testo dovrebbe essere siglato dai ministri degli Esteri e approvato dai governi".
01.52 Russi privano Ucraina di accesso al Mar d'Azov
L'esercito Ucraino, riferisce la Bbc, afferma di essere "temporaneamente" tagliato fuori dal Mar d'Azov. Lo stato maggiore delle forze armate Ucraine afferma che i russi sono riusciti a privare "temporaneamente l'Ucraina dell'accesso al Mar d'Azov". Per lo stato maggiore Ucraino tuttavia le forze di Mosca sono ancora ostacolate in tutti i principali obiettivi di guerra. "Il nemico - riferiscono fonti militari ucraine - sta cercando di compensare i fallimenti nell'avanzata di terra lanciando missili e con bombardamenti di precisione e indiscriminati".
02.11 Zelensky a Mosca: "E' tempo di incontrarsi e parlare"
In un video messaggio postato su Facebook, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto colloqui significativi di pace e sicurezza "senza indugio" con Mosca. "Questa è l'unica possibilità per la Russia di ridurre i danni causati dai propri errori", sulla scia della sua invasione, ha detto Zelensky. "È tempo di incontrarsi, è tempo di parlare, è tempo di ripristinare l'integrità territoriale e la giustizia per l'Ucraina. Altrimenti, le perdite della Russia saranno tali che il Paese impiegherà diverse generazioni per riprendersi", ha aggiunto.
Zelensky ha affermato che le azioni dell'esercito russo stanno peggiorando la situazione per il proprio Paese e che negoziati onesti "senza stallo" sono stati l'unico modo per mitigare il danno. "Abbiamo sempre insistito sui negoziati", ha detto il presidente ucraino, "abbiamo sempre proposto dialogo e soluzioni per la pace. Non solo durante i 23 giorni di invasione". Il presidente ha aggiunto che fino ad oggi 180.000 ucraini sono stati salvati attraverso i corridoi umanitari e che sette sono proseguiti anche ieri: sei nella regione di Sumy e uno nella regione di Donetsk.
03.20 Dopo accuse Kiev, Bosh sospende produzione in Russia
Bosch, il principale produttore europeo di componenti per auto, interrompe la produzione negli stabilimenti russi. La multinazionale tedesca ritiene che a causa di problemi della catena di approvvigionamento e per le consegne interrotte potrebbe dover fermare definitivamente le sue operazioni nel Paese. La notizia, riferisce la Bbc, giunge dopo le affermazioni di parte ucraina sull'individuazione della fornitura da parte di Bosch di componenti fondamentali per i veicoli della fanteria russa. In Germania si sarebbe aperta un'indagine per verificare possibili violazioni delle sanzioni imposte a Mosca dall'Unione Europea.
05.11 Usa: guerra spingerà 40milioni di persone verso la povertà
Da quando la Russia ha invaso l'Ucraina il 24 febbraio, si sono verificati enormi picchi nei prezzi globali di cibo ed energia. Un think tank statunitense - il Center for Global Development - avverte che l'entità di questi picchi potrebbe spingere più di 40 milioni di persone in tutto il mondo in una "povertà estrema". L'organizzazione, scrive la Bbc online, sottolinea in particolare l'importanza dell'ex regione sovietica per il commercio agricolo: la Russia e l'Ucraina rappresentano il 29% del grano mondiale mentre Mosca e la Bielorussia rappresentano un sesto dei fertilizzanti mondiali. L'impatto dei picchi nei prezzi si farà sentire ampiamente, afferma il think tank, ma colpirà in modo sproporzionato i Paesi più poveri. Gli esperti quindi raccomandano che i produttori di grano - anche nel G20 - mantengano i loro mercati aperti e privi di sanzioni, mentre i governi e le agenzie internazionali devono "agire rapidamente e generosamente" per sostenere i bisogni umanitari.
07.03 Fermato tentativo di accerchiare Kiev
E' stato fermato il tentativo delle forze armate russe di accerchiare Kiev mantenendo il controllo delle due principali strade che portano alla capitale sulla riva destra e sinistra del fiume Dnipro. Lo riferisce Oleksandr Hruzevych, vice capo di stato maggiore dell'esercito ucraino, citato dalla Cnn. "Ad oggi, il nemico è stato fermato a una distanza di quasi 70 chilometri dalla riva destra" del fiume Dnipro, che divide in due Kiev, ha detto Hruzevych. Inoltre anche "sulla riva sinistra l'avanzata è stata fermata. Il nemico sta cinicamente sparando alle nostre strutture infrastrutturali", ma "le principali vie di attacco sono bloccate".
07.18 A Mykolaiv uccisi 40 soldati ucraini in raid aereo
Sono almeno 40 i soldati ucraini uccisi in un raid aereo russo sulla zona meridionale di Mykolaiv, nel sud dell'Ucraina. Lo ha scritto il sindaco di Mykolaiv Oleksandr Senkevich su Facebook, denunciando diversi bombardamenti sulla città.
07.21 A breve apertura corridoio umanitario per Luhansk
Un corridoio umanitario per l'evacuazione di civili verrà aperto a breve nella regione di Luhansk, in Ucraina sud-orientale. Lo ha annunciato il governatore Serhiy Gaiday, citato dalla Reuters. "Cercheremo di evacuare persone e portare cibo
08.10 Kiev: "Ucciso in Ucraina un altro generale russo"
Un altro generale russo è caduto in battaglia in Ucraina: si tratta del generale Andrei Mordvichev, morto nella città di Chernobayevka in seguito a colpi di artiglieria, afferma l'esercito ucraino in un posto su Facebook citato dalla Bbc.
08.12 Mosca, usato missile ipersonico Kinzhal in operazione
Il ministero della Difesa russo ha annunciato che in un'operazione speciale in Ucraina è stato usato un missile balistico ipersonico Kinzhal "per distruggere un magazzino di missili e munizioni aeronautiche delle truppe ucraine nella regione di Ivano-Frankivsk". Lo riporta l'agenzia di stampa russa Ria Novosti.
8.32 Russia, distrutti centro radio e intelligence a Odessa
Il ministero della Difesa russo ha annunciato la distruzione dei centri ucraini di radio e di intelligence della regione di Odessa. Lo riferisce l'agenzia di stampa russa Ria Novosti. I centri, secondo la difesa russa, sarebbero stati distrutti attraverso l'utilizzo del sistema missilistico costiero Bastion.
08.16 Kiev: "Distrutta acciaieria a Mariupol, impianto tra i più grandi in Europa"
"La situazione a Mariupol è catastrofica. Ci sono combattimenti in corso per Azovstal. Sulla base dei dati disponibili, possiamo dire che ha abbiamo perso questo colosso economico, uno dei più grandi impianti in Europa è andato distrutto". A riferirlo è il consigliere del ministro degli Affari interni Vadym Denisenko, parlando a Rada Tv.
8.31 Kiev: "Perso l'accesso al mare di Azov"
Le forze armate ucraine hanno perso l'accesso al mare di Azov. Lo rende noto lo Stato Maggiore dell'esercito ucraino, spiegando che si tratta di una conseguenza dell'assedio russo alla città di Mariupol. Intanto continuano gli scontri nella città portuale, collegata al Mar Nero dallo stretto di Azov. Le forze armate russe stanno continuando a cercare di irrompere a Mariupol, dove gli scontri continuano, hanno riferito i militari di Kiev.
Ucraina, la guerra in diretta. L'esercito di Putin entra a Mariupol, Zelensky: "Colloqui di pace senza indugio". Ucciso il quinto generale russo. Libero Quotidiano il 19 marzo 2022
Siamo al 24esimo giorno di guerra in Ucraina. E il presidente Volodymyr Zelensky nella notte posta un video messaggio su Facebook e, rivolgendosi a Vladimir Putin, annuncia: "È tempo di colloqui di pace, senza indugio". Zelensky ha accusato Mosca di bloccare la fornitura di aiuti alle città assediate "nella maggior parte delle aree". Poco prima, il capo negoziatore russo, Vladimir Medinsky, affermava che un incontro tra il presidente ucraino e il leader del Cremlino non sarebbe stato possibile senza prima il testo di un trattato. Intanto continuano i bombardamenti in tutto il Paese, soprattutto a Mariupol.
Ore 1.27 Zelensky: è tempo di colloqui di pace con Mosca, senza indugio
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto colloqui significativi di pace e sicurezza "senza indugio" con Mosca. "Questa è l'unica possibilità per la Russia di ridurre i danni causati dai propri errori", ha detto nel suo discorso video notturno. "È tempo di incontrarsi, è tempo di parlare, è tempo di ripristinare l'integrità territoriale e la giustizia per l'Ucraina", ha spiegato. "Altrimenti, le perdite della Russia saranno tali che avranno bisogno di diverse generazioni per riprendersi", ha aggiunto.
Ore 6.54 Kiev: "Ucciso un quinto generale russo"
Il ministero della Difesa di Kiev ha rivendicato l'uccisione del generale Andrei Mordvichev. Si tratta del quinto generale russo morto in Ucraina dall'inizio dell'invasione ordinata dal presidente russo Vladimir Putin, secondo la difesa ucraina. Una sua fotografia è stata postata su Twitter dallo Stato Maggiore della Difesa ucraina.
Ore 8.25 - "Missili ipersonici" contro l’Ucraina: l'annuncio della Russia
Missili ipersonici Kinzhal contro un deposito di armi sotterraneo nella regione sud-occidentale di Ivano-Frankivsk. Mosca ha confessato di essere ricorsa a queste armi contro l'Ucraina. Se la notizia venisse confermata, sarebbe la prima volta che missili ipersonici vengono utilizzati in un conflitto. Secondo l’agenzia russa Interfax, inoltre, le forze russe hanno annunciato di aver distrutto anche i sistemi radio e di riconoscimento vicino alla città di Odessa.
Ucraina Russia, news di oggi sulla guerra | Zelensky: a Mariupol «crimini di guerra». La Cina: noi dal lato giusto della Storia. Lorenzo Cremonesi, Andrea Nicastro, Marta Serafini su Il Corriere della Sera il 20 Marzo 2022.
Le notizie sulla guerra, minuto per minuto, di domenica 20 marzo: tensioni tra Italia e Russia dopo gli attacchi di Mosca sulle sanzioni. Ancora sirene e missili nella notte; code e risse per lo zucchero in Russia.
• La guerra è entrata nel 25esimo giorno: la resistenza ucraina ha imposto alla Russia uno stallo di fatto; Mosca sta reagendo rendendo il conflitto ancora più sanguinoso. E ieri ha utilizzato per la prima volta un missile ipersonico.
• Continua la battaglia a Mariupol, città-chiave nell’est del Paese: impossibile per i soccorritori arrivare al teatro bombardato dai russi, dove centinaia di persone potrebbero ancora trovarsi intrappolate nei sotterranei.
• Ieri il governo di Mosca ha attaccato quello italiano a causa delle sanzioni: il premier italiano Mario Draghi ha definito l’attacco al ministro della Difesa Guerini «inaccettabile»
• Continuano i misteri intorno alla figura di Putin: dopo i «guasti» durante il discorso allo stadio, ora c’è la «sparizione» di due dei «falchi» che lo circondano
Ore 23.00 - La denuncia: «Migliaia di civili deportati in Russia»
Migliaia di residenti di Mariupol sono stati portati in remote città della Russia, «deportati come fecero i nazisti durante la seconda guerra mondiale». La denuncia è del Sindaco della città martoriata dalla guerra Vadym Boichenko, che ha postato su Telegram un comunicato, riferisce Ukrinform. «Nell’ultima settimana, diverse migliaia di residenti di Mariupol sono stati portati in Russia. Gli occupanti hanno portato via illegalmente persone.
Ore 23.10 - Treni interrotti tra Bielorussia e Ucraina
Dal pomeriggio di sabato sono interrotti i collegamenti ferroviari tra Bielorussia e Ucraina. È quanto confermato dalla direzione delle ferrovie ucraine. che ha ringraziato i lavoratori bielorussi: alla base dello stop ci sarebbero forme di ribellione da parte di questi ultimi. Di fatto l’interruzone del collegamento rende difficoltopso il rifornimento delle truppe russe presenti sul territorio ucraino attraverso il «corridoio» bielorusso.
Ore 00.37 - Regno Unito: «Kiev controlla cieli, Russia fallisce obiettivo»
Le forze aree ucraine e la difesa aerea stanno continuando a difendere efficacemente lo spazio aereo. La Russia non riesce a ottenere il controllo dei cieli e fa affidamento su armi lanciate da basi russe per colpire obiettivi all’interno dell’Ucraina. È l’analisi dell’intelligence britannica sulla attuale situazione del conflitto fra Russia e Ucraina. Il controllo dello spazio aereo era uno dei principali obiettivi dell’avanzata russa dai primi giorni del conflitto e il fallimento mette in crisi i processi operativi.
Ore 2.29 - Sindaco Sumy: «Evacuati all’estero 71 bimbi orfani»
Settantuno bambini sono stati fatti evacuare verso destinazioni estere dall’orfanotrofio della città ucraina di Sumy. Lo riporta il Kyiv Independent, citando il sindaco Dmytro Zhyvytskyi. I bimbi si erano rifugiati negli scantinati per due settimane prima che potessero essere fatti partire per un luogo sicuro e molti di loro soffrono di problemi di salute, ha specificato il primo cittadino del capoluogo nordorientale.
Ore 3.38 - Ucraina: Australia, stop export materie alluminio a Russia
Il governo australiano ha imposto un divieto all’esportazione di allumina, minerali di alluminio e bauxite verso la Russia. Lo ha annunciato il ministro degli Affari esteri australiano e senatrice per il Commercio, Marise Payne. Inoltre le autorità australiane invieranno almeno 70mila tonnellate di carbone termico in Ucraina per garantire la sicurezza energetica del Paese.
Ore 3.59 - Zelensky: «Sospese le attività partiti politici filo-russi»
Il presidente ucraino Volodymir Zelensky ha annunciato che diversi partiti politici saranno sospesi durante la legge marziale a causa della guerra condotta dalla Federazione Russa e dei legami di alcuni di loro con questo paese. In un video pubblicato oggi sul sito web della presidenza ucraina, Zelensky ha riferito che il Consiglio nazionale di sicurezza e difesa dell’Ucraina ha deciso di sospendere l’attività della «Piattaforma di opposizione - Per la vita», «Partito della Sharia», «Nostro», «Blocco di opposizione», «Opposizione di sinistra», «Unione delle forze di sinistra», «Stato», «Partito socialista progressista di Ucraina». «Partito socialista», «Socialisti» e «Blocco Vladimir Saldo».
Ore 4.38 - Ucraina: suonano sirene antiaeree a Leopoli
Allarme antiaereo a Leopoli. Le sirene sono scattate alle 4.20 ora locale e gli altoparlanti hanno ordinato ai residenti di correre nei rifugi. È il quarto allarme antiaereo in 24 ore nella città dell’ovest dell’Ucraina.
Sabato, ore 00.19 - Sirene antiaeree a Kiev
Sirene antiaeree stanno suonando a Kiev. Lo riporta Ukrinform sul suo canale Telegram, invitando la gente a raggiungere i rifugi. L’allarme è stato poi interrotto dopo circa venti minuti.
Ore 5.14 - Russi bloccano bus evacuazione cittadini Mariupol
Le truppe russe avrebbero fermato un convoglio di autobus diretto a Mariupol per evacuare i residenti, riporta il Kyiv Independent. Secondo il consiglio comunale di Berdyansk, il convoglio si stava dirigendo in città da Zaporizhzhia per raccogliere i residenti di Mariupol in fuga ma è stato fermato dalle forze di occupazione russe vicino al villaggio di Azovske, a tre chilometri da Berdyansk. Al convoglio non è stato permesso di entrare nei confini della città e agli autisti non è stato permesso di pernottare.
Ore 5.21 - Ucraina: sirene d’allarme in quasi tutte le regioni
Le sirene d’allarme antiaeree si sono attivate in quasi tutte le regioni dell’Ucraina, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. Oltre che a Kiev e a Leopoli, il rischio di raid aerei è scattato negli oblast di Odessa, Kharkiv, Zaporizhzhia, Sumy, Mykolaiv, Ternopil, Poltava, Kirovograd, Ivano-Frankivsk, Dnipropetrovsk, Rivne, Volinia, Cherkasy, Zhytomyr e Vinnytsia.
Ore 5.36 - Zelensky: «Crimini guerra Mariupol passeranno alla storia»
In un nuovo video postato su Facebook, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky afferma che l’assedio di Mariupol passerà alla storia per quelli che definisce «crimini di guerra» da parte dell’esercito russo. «Fare questo a una città pacifica, quello che hanno fatto gli occupanti, è una cosa terribile che sarà ricordata per i secoli a venire», afferma Zelensky nel suo video-discorso notturno alla nazione riportato dai media internazionali.
Ore 6.20 - La Cina: «Siamo da lato giusto della Storia»
Il ministro degli Esteri della Cina ha detto che il tempo dimostrerà che Pechino si trova dal lato giusto della Storia, a riguardo della crisi in Ucraina. Wang Yi — secondo quanto riportato dall’agenzia Reuters — ha detto che la Cina «è sempre stata a favore del mantenimento della pace, e contro la guerra» e che la sua posizione è sempre stata «oggettiva e giusta, in linea con i desideri dei diversi Paesi».
La posizione di Pechino è stata enigmatica, secondo diversi osservatori. Nemmeno una lunga telefonata tra Biden e Xi Jinping è riuscita a far posizionare chiaramente la Cina nel campo di chi chiede alla Russia di fermare l’aggressione contro Kiev; ieri una esplicita richiesta in questo senso da parte del governo ucraino è risultata vana.
Pechino si è rifiutata di condannare le azioni della Russia, o di chiamarle «una invasione», e gli Stati Uniti temono che possa rifornire la Russia con materiale bellico e con una «linea di garanzia» economico finanziaria in grado di consentirle di sopportare le sanzioni imposte dall’occidente.
«La Cina», ha detto Wang Yi, «non accetterà mai pressioni esterne, e si oppone a ogni sospetto senza fondamento».
Ore 6.34 - L’incendio a Kamianka-Buzka, nell’Ovest dell’Ucraina
(Marta Serafini, inviata a Leopoli) Nella notte a Lviv-Leopoli le sirene suono di nuovo suonate alle 5:28 fino alle 6:35. Dalle immagini circolate in rete si evince come a Kamianka-Buzka a 42 km verso nord est abbia preso fuoco il tetto del municipio.
Ore 7.04 - Il calvario e la «pulizia nazionalistica» a Mariupol
Le forze russe sono avanzate nella notte in profondità nella città portuale di Mariupol, assediata e martoriata, in Ucraina. I pesanti combattimenti hanno distrutto ieri un importante stabilimento siderurgico; le autorità spiegano che le forze russe stanno conducendo una «pulizia nazionalistica» (i civili vengono invitati a lasciare la città e andare in Russia; se non lo fanno, vengono considerati "con loro", cioè con i resistenti; chi lascia la città è costretto a spogliarsi e a mostrare i cellulari alle forze occupanti — spiega tutto Andrea Nicastro, qui). La caduta di Mariupol, teatro di alcune delle peggiori sofferenze della guerra, segnerebbe un’importante avanzata sul campo di battaglia per i russi, che sono in gran parte impantanati fuori dalle grandi città a più di tre settimane dall’invasione.
Ore 7.15 - Gli stupri di guerra in Ucraina: «Violentate per una foto»
«Lui era il segretario del consiglio comunale: è stato assassinato. Lei è stata violentata, in casa, dai russi. L'hanno ritrovata accanto al figlio». La denuncia arriva da Ihor Sapozhko, 45 anni, sindaco di Brovary, la città di circa 140 mila abitanti a una ventina di chilometri da Kiev. E riguarda Oleksiy Zdorovets e la moglie, Maryna. Ed è solo una di quelle che iniziano ad arrivare dalle persone in fuga dai villaggi occupati. Il racconto, raggelante, di Lorenzo Cremonesi è qui.
Ore 7.30 — India e Giappone chiedono «la cessazione della violenza»
Il primo ministro giapponese Fumio Kishida e il suo omologo indiano Narendra Modi hanno chiesto «l'immediata cessazione della violenza» in Ucraina, al termine di un incontro a Delhi.
La posizione dell'India è stata, e continua ad essere, molto vicina alla Russia: Modi ha evitato di menzionare l'Ucraina, la dichiarazione congiunta non condanna l'aggressione russa, e l'India resta uno dei più grandi acquirenti del petrolio russo.
Ore 7.50 - L'intervista a Gentiloni e le minacce di Mosca all'Italia
Il commissario agi Affari economici dell'Unione Europea, Paolo Gentiloni, è stato intervistato da Paolo Valentino (qui l'integrale del loro lungo colloquio) a proposito della guerra in Ucraina. «L'Ue diventi autonoma nella difesa e nell'energia», ha detto: «l'autonomia dovrà essere la parola chiave per l'Europa», che nel corso della gestione della crisi in Ucraina si sta comunque «muovendo bene».
Gentiloni è apparso anche molto deciso nel contestualizzare le minacce ricevute ieri dall'Italia: «Mosca parla di conseguenze irreversibili? Non va presa sul serio. Vale il 5 per cento del commercio Ue».
Ucraina - Russia, le news di oggi dalla guerra. Autorità Mariupol: "Colpita scuola con 400 persone". La Repubblica il 20 Marzo 2022.
Media Kiev: residenti di Mariupol deportati in Russia. Sirene antiaeree in quasi tutte le regioni. Civili in fuga da Mariupol: stanno morendo di fame. Zelensky: "Crimini di guerra a Mariupol passeranno alla storia".
Non accenna a ridursi la spinta russa contro l'Ucraina. Nella notte sirene d'allarme antiaereo hanno suonato in quasi tutte le regioni. Oltre che a Kiev e a Leopoli, il rischio di raid aerei è scattato negli oblast di Odessa, Kharkiv, Zaporizhzhia, Sumy, Mykolaiv, Ternopil, Poltava, Kirovograd, Ivano-Frankivsk, Dnipropetrovsk, Rivne, Volinia, Cherkasy, Zhytomyr e Vinnytsia.
00.18 SIrene antiaeree a Kiev
Sirene antiaeree atanno suonando a Kiev. Lo riporta Ukrinform sul suo canale Telegram, invitando la gente a raggiungere i rifugi.
00.38 GB, Kiev controlla cieli: Russia fallisce obiettivo
Le forze aree ucraine e la difesa aerea stanno continuando a difendere efficacemente lo spazio aereo. La Russia non riesce a ottenere il controllo dei cieli e fa affidamento su armi lanciate da basi russe per colpire obiettivi all'interno dell'Ucraina. E' l'analisi dell'intelligence britannica sulla attuale situazione del conflitto fra Russia e Ucraina. Il controllo dello spazio aereo era uno dei principali obiettivi dell'avanzata russa dai primi giorni del conflitto e il fallimento mette in crisi i processi operativi.
01.53 Civili in fuga da Mariupol: stanno morendo di fame
Migliaia di persone fuggite dalle bombe di Mariupol nelle zone periferiche occupate dai russi stanno morendo di fame. Lo riferisce, secondo quanto riporta Kyiv Independent, Pavlo Kyrylenko, capo dell'amministrazione militare-civile di Donetsk. "Questo è un crimine contro l'umanità - ha detto - chiediamo che vengano seguite le regole di guerra e di fornire acqua e cibo ai civili, nonchè di consentire loro di lasciare la zona dove si combatte".
02.29 Sindaco Sumy, evacuati all'estero 71 bimbi orfani
Settantuno bambini sono stati fatti evacuare verso destinazioni estere dall'orfanotrofio della città ucraina di Sumy. Lo riporta il Kyiv Independent, citando il sindaco Dmytro Zhyvytskyi. I bimbi si erano rifugiati negli scantinati per due settimane prima che potessero essere fatti partire per un luogo sicuro e molti di loro soffrono di problemi di salute, ha specificato il primo cittadino del capoluogo nordorientale.
03.33 Australia, stop export materie alluminio a Russia
Il governo australiano ha imposto un divieto all'esportazione di allumina, minerali di alluminio e bauxite verso la Russia. Lo ha annunciato oggi il ministro degli Affari esteri australiano e senatrice per il Commercio, Marise Payne. "Il governo ha imposto durante la notte un divieto immediato alle esportazioni australiane di allumina, minerali di alluminio e bauxite verso la Russia, il che limiterà la sua capacità di produrre alluminio, un'esportazione fondamentale per la Russia", ha affermato la Payne citata anche dall'agenzia russa Itar-Tass. La ministra ha sottolineato che il divieto di esportazione di materie prime australiane per la produzione di alluminio "avrà un grande sulle industrie degli armamenti della Russia, che fa affidamento sull'Australia per quasi il 20% del suo fabbisogno di allumina".
03.38 Australia dona 70mila tonnellate di carbone a Kiev
Le autorità australiane invieranno almeno 70.000 tonnellate di carbone termico in Ucraina per garantire la sicurezza energetica del Paese, ha annunciato oggi il ministro degli Affari esteri australiano e senatrice per il Commercio, Marise Payne. "L'Australia sosterrà la sicurezza energetica dell'Ucraina donando almeno 70.000 tonnellate di carbone termico. Ciò fa seguito a una richiesta di assistenza da parte del governo ucraino, sostenuta dal governo polacco, e alle discussioni con altri partner europei", ha affermato la Payne citata dalla agenzia russa Itar-Tass. Il carbone australiano, fornito dalla più grande compagnia mineraria del paese Whitehaven Coal, "aiuterà a mantenere in funzione i generatori di energia a carbone dell'Ucraina e a fornire elettricità alla rete elettrica del Paese, sostenendo il popolo ucraino mantenendo le luci accese, le case riscaldate e le fabbriche in funzione in questo momento molto difficile", ha detto la ministra.
03.40 Zelensky: "Stiamo dimostrando di combattere con coraggio"
"Dopo otto anni di aggressione, gli ucraini stanno dimostrando di saper combattere meglio di un esercito che lo fa da decenni in diverse regioni e in diverse condizioni".Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un video citato da organi di stampa locali al termine del 24esimo giorno di guerra. "Stiamo rispondendo con saggezza - ha aggiunto - e con coraggio all'enorme numero di equipaggiamenti e soldati che hanno inviato. L'Ucraina Chornobaivka passerà alla storia. Questo è un luogo in cui l'esercito russo e i suoi comandanti si sono mostrati completamente incompetenti e spingono il loro popolo al massacro".
03.59 Zelenski: sospese attività partiti filo russi
Il presidente ucraino Volodymir Zelensky ha annunciato che diversi partiti politici saranno sospesi durante la legge marziale a causa della guerra condotta dalla Federazione Russa e dei legami di alcuni di loro con questo paese. In un video pubblicato oggi sul sito web della presidenza ucraina, Zelensky ha riferito che il Consiglio nazionale di sicurezza e difesa dell'Ucraina ha deciso di sospendere l'attività della "Piattaforma di opposizione - Per la vita", "Partito della Sharia", "Nostro", "Blocco di opposizione", "Opposizione di sinistra", "Unione delle forze di sinistra", "Stato", "Partito socialista progressista di Ucraina". "Partito socialista", "Socialisti" e "Blocco Vladimir Saldo". "Data la guerra su larga scala condotta dalla Federazione Russa e i legami di alcune strutture politiche con questo stato, qualsiasi attività di vari partiti politici è sospesa durante la legge marziale", ha detto Zelensky. Il ministero della Giustizia è incaricato di "prendere immediatamente le misure per vietare le attività di questi partiti politici nel modo prescritto", ha aggiunto.
04.09 Mosca, consegnati aiuti umanitari a Kherson
I militari russi hanno consegnato più di 75 tonnellate di aiuti umanitari a Kherson, ha detto il ;;ministero della Difesa russo citato dall'agenzia Itar-Tass. "Un altro carico di aiuti umanitari dalla Russia è stato consegnato alla città ucraina di Kherson per i residenti locali. I camion, accompagnati da personale militare russo, hanno portato più di 75 tonnellate di aiuti nella capitale regionale per gli abitanti della città e degli insediamenti vicini", ha detto il dicastero specificando che l'esercito russo ha fornito kit alimentari a tutti i bisognosi, compresi i prodotti essenziali: cereali, pasta, zucchero, conserve, patate, frutta e altri generi alimentari.
04.37 Suonano le sirene antiaeree a Leopoli
Allarme antiaereo a Leopoli. Le sirene sono scattate alle 4:20 ora locale e gli altoparlanti hanno ordinato ai residenti di correre nei rifugi. E' il quarto allarme antiaereo in 24 ore nella città dell'ovest dell'Ucraina.
04.59 Nuovo allarme aereo a Kiev
Nuovo allarme aereo annunciato da Ukrinform a Kiev dove hanno ripreso a suonare le sirene ed è stato lanciato attraverso Telegram, l'invito alle persone a recarsi nei rifugi. Un altro allarme è stato lanciato a Leopoli. A Kiev le sirene aveva suonato anche poche ore fa.
05.14 Russi bloccano bus evacuazione da Mariupol
Le truppe russe avrebbero fermato un convoglio di autobus diretto a Mariupol per evacuare i residenti, riporta il Kyiv Independent.
Secondo il consiglio comunale di Berdyansk, il convoglio si stava dirigendo in città da Zaporizhzhia per raccogliere i residenti di Mariupol in fuga ma è stato fermato dalle forze di occupazione russe vicino al villaggio di Azovske, a tre chilometri da Berdyansk. Al convoglio non è stato permesso di entrare nei confini della città e agli autisti non è stato permesso di pernottare.
05.21 Sirene d'allarme in quasi tutte le regioni
Le sirene d'allarme antiaeree si sono attivate in quasi tutte le regioni dell'Ucraina, secondo quanto riporta il Kyiv Independent.
Oltre che a Kiev e a Leopoli, il rischio di raid aerei è scattato negli oblast di Odessa, Kharkiv, Zaporizhzhia, Sumy, Mykolaiv, Ternopil, Poltava, Kirovograd, Ivano-Frankivsk, Dnipropetrovsk, Rivne, Volinia, Cherkasy, Zhytomyr e Vinnytsia.
05.36 Zelensky: "Crimini di guerra a Mariupol passeranno alla storia"
In un nuovo video postato su Facebook, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky afferma che l'assedio di Mariupol passerà alla storia per quelli che definisce "crimini di guerra" da parte dell'esercito russo. "Fare questo a una città pacifica, quello che hanno fatto gli occupanti, è una cosa terribile che sarà ricordata per i secoli a venire", afferma Zelensky nel suo video-discorso notturno alla nazione riportato dai media internazionali.
06,45 Cina, tempo dimostrerà che siamo dalla parte giusta della storia
Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha affermato oggi che "il tempo dimostrerà che la posizione della Cina è dalla parte giusta della storia" sulla guerra in Ucraina. "La Cina continuerà a formulare giudizi indipendenti basati sul merito della questione e in un atteggiamento obiettivo ed equo. Non accetteremo mai alcuna coercizione e pressione esterna e ci opponiamo anche a qualsiasi accusa e sospetto infondati contro" il nostro Paese, ha detto Wang Yi ai giornalisti, secondo una dichiarazione del ministero degli Affari esteri cinese riportata dai media internazionali. Wang ha affermato che "la soluzione a lungo termine è abbandonare la mentalità della Guerra fredda, astenersi dall'impegnarsi in scontri di gruppo e formare veramente un'architettura di sicurezza regionale equilibrata, efficace e sostenibile. Solo in questo modo si può raggiungere una stabilità a lungo termine nel continente europeo".
07.29 Intelligence GB, Russia punta le città: civili a rischio
La Russia continua a puntare sugli attacchi alle aree urbane dell'Ucraina, con l'obiettivo di limitare le perdite "già consistenti", ma facendo questo mette in conto un aumento delle vittime civili. E' la considerazione dell'intelligence britannica nell'ultimo aggiornamento della situazione della crisi in Ucraina. "Le forze russe continuano ad accerchiare diverse città dell'Ucraina orientale - si legge nella sintesi del ministero della Difesa del Regno Unito. "Nelle ultime settimane le forze russe hanno fatto progressi limitati nella conquista di queste città; la Russia ha però aumentato i suoi bombardamenti indiscriminati delle aree urbane con l'effetto di estese distruzioni e un elevato numero di vittime civili". "E' probabile - conclude l'aggiornamento - che la Russia continuerà a usare la sua pesante potenza di fuoco per sostenere gli attacchi alle aree urbane poichè questo sembra limitare le sue già considerevoli perdite, al costo di ulteriori vittime civili".
07.37 Media Kiev: residenti di Mariupol deportati in Russia
I residenti della città ucraina assediata di Mariupol vengono obbligati a migliaia a trasferirsi in Russia: è quanto afferma il Kyiv Independent, che cita come fonte il municipio di Mariupol. "I civili verrebbero portati in campi dove i russi controllano i loro cellulari e i loro documenti per poi deportarli verso città remote della Russia", scrive ancora il giornale ucraino in un tweet.
07.40 India e Giappone chiedono immediata cessazione della violenza
Il primo ministro giapponese Fumio Kishida e il suo omologo indiano Narendra Modi hanno chiesto "l'immediata cessazione della violenza" in Ucraina, al termine di un incontro a Nuova Delhi. Kishida e Modi hanno sottolineato l'importanza della sicurezza degli impianti nucleari in Ucraina e si sono impegnati ad agire per affrontare la crisi umanitaria che l'Ucraina sta affrontando, secondo una dichiarazione congiunta rilasciata dopo il loro incontro.
08.05 Autorità Miriupol: colpita una scuola dove si erano rifugiate 400 persone
Il Consiglio municipale di Mariupol ha denunciato il bombardamento da parte delle forze russe di una scuola dove ieri erano rifugiate 400 persone. Su Telegram, il consiglio ha riferito che l'edificio è stato distrutto e ci sono persone intrappolate tra le macerie. Nella scuola c'erano donne, bambini ed anziani, hanno ancora riportato le autorità. A riferirne è la Bbc.
Ucraina, notizie in diretta sulla guerra. Enigma cinese, da che parte stanno? Putin, mistero fitto. Una notte di terrore. Libero Quotidiano il 20 marzo 2022.
Siamo al 25esimo giorno di guerra. La Russia è in stallo e reagisce alzando il livello della violenza e l'intensità dei bombardamenti. A Mariupol la battaglia è strada per strada. Vladimir Putin sempre più avvolto nel mistero. Il ruolo sempre più enigmatico della Cina: da che parte stanno?
Ore 00.33 Uk: Kiev controlla cieli
Le forze aree ucraine e la difesa aerea stanno continuando a difendere efficacemente lo spazio aereo. La Russia non riesce a ottenere il controllo dei cieli e fa affidamento su armi lanciate da basi russe per colpire obiettivi all’interno dell’Ucraina. È l’analisi dell’intelligence britannica sulla attuale situazione del conflitto fra Russia e Ucraina. Il controllo dello spazio aereo era uno dei principali obiettivi dell’avanzata russa dai primi giorni del conflitto e il fallimento mette in crisi i processi operativi.
Ore 4.00 - Zelensky: Sospese attività partiti politici filo-russi
Il presidente ucraino Volodymir Zelensky ha affermato che molteplici partiti politici saranno sospesi durante la legge marziale a causa della guerra condotta dalla Federazione Russa e dei legami di alcuni di loro con la Russia stessa. In un video pubblicato sul sito web della presidenza ucraina, Zelensky ha riferito che il Consiglio nazionale di sicurezza e difesa dell’Ucraina ha deciso di sospendere l’attività della Piattaforma di opposizione - Per la vita, Partito della Sharia, Nostro, Blocco di opposizione, Opposizione di sinistra, Unione delle forze di sinistra, Stato, Partito socialista progressista di Ucraina. Partito socialista, Socialisti e Blocco Vladimir Saldo.
Ore 5.25 Ucraina, una notte di terrore
Offensiva russa senza sosta. Le sirene d’allarme antiaeree si sono attivate in quasi tutte le regioni dell’Ucraina, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. Oltre che a Kiev e a Leopoli, il rischio di raid aerei è scattato negli oblast di Odessa, Kharkiv, Zaporizhzhia, Sumy, Mykolaiv, Ternopil, Poltava, Kirovograd, Ivano-Frankivsk, Dnipropetrovsk, Rivne, Volinia, Cherkasy, Zhytomyr e Vinnytsia
Ore 5.36 Zelensky: Mariupol, crimini di guerra che passeranno alla storia
In un nuovo video postato su Facebook, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky afferma che l’assedio di Mariupol passerà alla storia per essere un "crimine di guerra" dell’esercito russo. "Fare questo a una città pacifica, quello che hanno fatto gli occupanti, è una cosa terribile che sarà ricordata per i secoli a venire", ha affermato Zelensky nel suo video-discorso notturno alla nazione riportato dai media internazionali.
Ore 6.25 La Cina: Noi dal lato giusto della Storia
Il ministro degli Esteri della Cina ha affermato che il tempo dimostrerà che Pechino si trova dal lato giusto della Storia, a riguardo della crisi in Ucraina. Wang Yi — stando a quanto riportato dall’agenzia Reuters — ha detto che la Cina "è sempre stata a favore del mantenimento della pace, e contro la guerra" e che la sua posizione è sempre stata "oggettiva e giusta, in linea con i desideri dei diversi Paesi".
Resta il mistero sulla posizione di Pechino, posizione enigmatica e indecifrabile. Nemmeno una lunga telefonata tra Biden e Xi Jinping, quella di venerdì, è riuscita a far posizionare chiaramente la Cina nel campo di chi chiede alla Russia di fermare l’aggressione contro Kiev; ieri una esplicita richiesta in questo senso da parte del governo ucraino è risultata vana.
Ore 06.52 Incendio a Kamianka-Buzka, nell’Ovest dell’Ucraina
Nella notte a Lviv-Leopoli le sirene hanno suonato di nuovo suonate alle 5:28 fino alle 6:35, come riferisce il Corsera. Dalle immagini circolate in rete si evince come a Kamianka-Buzka a 42 km verso nord est abbia preso fuoco il tetto del municipio.
Ore 7.12 Stupri di guerra: Violentate per una foto
"Lui era il segretario del consiglio comunale: è stato assassinato. Lei è stata violentata, in casa, dai russi. L'hanno ritrovata accanto al figlio". La storia dell'orrore viene denunciata da Ihor Sapozhko, 45 anni, sindaco di Brovary, la città di circa 140 mila abitanti a una ventina di chilometri da Kiev. E riguarda Oleksiy Zdorovets e la moglie, Maryna. Una delle molteplici, e terrificanti, testimonianze sugli stupri e i crimini di guerra che arrivano dalle città dell'Ucraina sotto attacco.
Ore 07.28 Uk, Russia punta le città: nel mirino i civili
La Russia continua a puntare sugli attacchi alle aree urbane dell'Ucraina, con l'obiettivo di limitare le perdite "già consistenti", ma facendo questo mette in conto un aumento delle vittime civili. È quanto sostiene l'intelligence britannica nell'ultimo aggiornamento della situazione della crisi in Ucraina. "Le forze russe continuano ad accerchiare diverse città dell'Ucraina orientale", spiega la sintesi del ministero della Difesa del Regno Unito.
Ore 07.51 India e Giappone, immediata cessazione della violenza
Il primo ministro giapponese Fumio Kishida e il suo omologo indiano Narendra Modi hanno chiesto "l'immediata cessazione della violenza" in Ucraina, al termine di un incontro a Nuova Delhi. Kishida e Modi hanno rimarcato l'importanza della sicurezza degli impianti nucleari in Ucraina e si sono impegnati ad agire per affrontare la crisi umanitaria che l'Ucraina sta affrontando, secondo una dichiarazione congiunta rilasciata dopo il loro incontro.
Guerra Ucraina – Russia, Mosca attacca Guerini: “È un falco”, la replica: “inaccettabile”. Oltre 6mln di sfollati, in Russia risse per lo zucchero. Redazione su Il Riformista il 19 Marzo 2022.
Ventiquattresimo giorno di combattimenti e bombe sull’Ucraina. Si continua a combattere al centro di Mariupol, porto strategico sul Mar d’Azov, dove le truppe russe hanno fatto ingresso in città. Kiev resiste all’attacco ma intanto lo scenario si fa sempre più drammatico: “Mosca ha cambiato tattica ed è passata a una guerra di logoramento”, ha detto il ministero della difesa britannico. Mosca ha affermato di aver utilizzato per la prima volta missili ipersonici contro l’Ucraina.
Il ministero della Difesa russo annuncia la distruzione dei centri ucraini di radio e di intelligence della regione di Odessa e le forze armate ucraine ammettono di aver perso l’accesso al mare di Azov. Lo rende noto lo Stato Maggiore dell’esercito ucraino: è conseguenza dell’assedio russo alla città di Mariupol, dov’è stata distrutta l’acciaieria. Kiev sostiene di aver bloccato un tentativo russo di accerchiare la capitale, ma Mosca usa un missile Kinzhal “per distruggere un magazzino di missili delle truppe ucraine nella regione di Ivano-Frankivsk”.
La speranza di giungere a un compromesso sembra sempre più lontano. Zelensky ha più volte provato ad ottenere un incontro con Putin per mettere fine al conflitto. “È tempo di colloqui di pace, senza indugio – ha detto in un videomessaggio su Facebook – Questa è l’unica possibilità per la Russia di ridurre i danni causati dai propri errori. È tempo di incontrarsi, è tempo di parlare, è tempo di ripristinare l’integrità territoriale e la giustizia per l’Ucraina. Altrimenti, le perdite della Russia saranno tali che il Paese impiegherà diverse generazioni per riprendersi”. Mosca per il momento respinge l’ipotesi di un confronto: “Nessun incontro se prima non c’è un testo trattato”. Parole che lasciano i due paesi diplomaticamente distanti e di fatto l’Ucraina ancora sotto le bombe.
Durante la telefonata con il presidente americano Joe Biden il capo di stato cinese Xi Jinping ha detto chiaramente che “Un conflitto tra Stati non è nell’interesse di nessuno”. Ma Pechino non farà da mediatore. È stallo sulle trattative.
00.00 – ZELENSKY: “COLLOQUI DI PACE UNICA POSSIBILITA’ PER LA RUSSIA DI RIDURRE I DANNI” – “Colloqui significativi di pace e sicurezza per l’Ucraina sono l’unica possibilità per la Russia di ridurre i danni causati dai propri errori. E’ tempo di incontrarsi. Tempo per parlare. È tempo di ripristinare l’integrità territoriale e la giustizia per l’Ucraina. Altrimenti, le perdite della Russia saranno tali che non basteranno diverse generazioni per riparare”. Ad affermarlo in un video pubblicato su Telegram è il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.
00.20 – RILASCIATO SINDACO DI VELYKOBURTSKA – Viktor Tereshchenko, sindaco della comunità di Velykoburlutska, nella regione nord-orientale di Kharkiv, in Ucraina, è stato rilasciato. Lo ha riferito il capo dell’amministrazione statale regionale di Kharkiv, Oleh Syniehubov. Ieri Syniehubov aveva detto che Tereshchenko era stato “catturato” dalle forze russe. “Il nemico ha rilasciato Viktor Tereshchenko. Gli ho appena parlato. È in ospedale per ricevere cure”, ha spiegato. “È un brav’uomo che è fermo e difende la sua comunità, i suoi residenti, il suo elettorato. Ancora una volta solo questo dimostra che il nemico non prevarrà e nessuno cederà un centimetro della nostra terra al nemico”, ha detto Syniehubov.
00.30 – ZELENSKY: “COMBATTIMENTI DURI VICINO KHARKIV” – “Ci sono dei combattimenti difficili nella regione di Kharkiv, particolarmente vicino a Isyum”. Ad affermarlo in un video pubblicato su Telegram è il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. “Nella regione di Kiev, di Sumy, di Cernihiv, e nel sud del paese il nostro esercito ha fermato le forze russe”. “La loro tattica di colpire con tutta l’artiglieria pesante l’infrastruttura civile peggiora soltanto la situazione per la federazione russa e porta a nuove sanzioni. Fa in modo che sempre più paesi sostengano le sanzioni”.
00.45 – ZELENSKY: “BISOGNA FINIRE PRESTO LA GUERRA – “Oggi a mosca c’è stato l’anniversario dell’annessione della Crimea” strappata all’Ucraina nel 2014. “E so che lì hanno portato circa 200 mila persone come il numero di soldati dell’esercito russo che ha attaccato l’Ucraina. Immaginatevi che in quello stadio ci sono 14 mila cadaveri e decine di migliaia di feriti. Questo è il numero delle perdite russe a causa dell’invasione. Questo è il prezzo per la guerra in poco più di tre settimane. Bisogna finire questo. Le proposte dell’ucraina stanno sul tavolo”. Ad affermarlo in un video pubblicato su Telegram è il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky ricordando che “in questi 23 giorni noi abbiamo sempre proposto il dialogo. E vorrei che a Mosca mi sentissero: è arrivato il momento di incontrarsi, di parlare, di ripristinare l’integrità territoriale e la giustizia per l’Ucraina”.
01.00 – ZELENSKY: “RUSSI BLOCCANO AIUTI IN ALCUNE CITTA’, È CRIMINE DI GUERRA” – “Grazie ai corridoi umanitari abbiamo portato in salvo 180 mila persone” e “sono state consegnate tonnellate di aiuti umanitari”. Purtroppo “le forze russe continuano a bloccare la consegna degli aiuti in determinate città: loro hanno un ordine preciso affinché la catastrofe umanitaria in ucraina costringa le persone a collaborare con gli occupanti. Questo è un crimine di guerra e ne risponderanno”. Ad affermarlo in un video pubblicato su Telegram è il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Nel corso del suo intervento, il presidente Zelensky torna sulla bomba al Teatro di Mariupol: “sono oltre 130 le persone salvate. Ci sono persone ferite gravemente ma per ora non ci sono morti. I soccorsi continuano”.
02.00 – NESSUN INCONTRO PUTIN- ZELENSKY SENZA TESTO TRATTATO – Il testo di un possibile trattato tra Russia e Ucraina deve essere approvato prima ancora di menzionare la possibilità di un incontro tra i presidenti di Russia e Ucraina, Vladimir Putin e Vladimir Zelensky. Lo ha affermato il capo negoziatore russo, Vladimir Medinsky, citato dalla Tass. “Non sono assolutamente pronto a commentare in merito. Posso solo dire che prima ancora di menzionare una riunione dei due leader, le delegazioni di negoziatori devono preparare e concordare il testo di un trattato. Successivamente, il testo dovrebbe essere siglato dai ministri degli Esteri e approvato dai governi”.
02.15 – RUSSI BLOCCANO ACCESSO A MAR D’AZOV A UCRAINA – L’esercito Ucraino, riferisce la Bbc, afferma di essere “temporaneamente” tagliato fuori dal Mar d’Azov. Lo stato maggiore delle forze armate Ucraine afferma che i russi sono riusciti a privare “temporaneamente l’Ucraina dell’accesso al Mar d’Azov”. Per lo stato maggiore Ucraino tuttavia le forze di Mosca sono ancora ostacolate in tutti i principali obiettivi di guerra. “Il nemico – riferiscono fonti militari ucraine – sta cercando di compensare i fallimenti nell’avanzata di terra lanciando missili e con bombardamenti di precisione e indiscriminati”.
07.00 – FERMATO TENTAIVO DI ACCERCHIARE KIEV – È stato fermato il tentativo delle forze armate russe di accerchiare Kiev mantenendo il controllo delle due principali strade che portano alla capitale sulla riva destra e sinistra del fiume Dnipro. Lo riferisce Oleksandr Hruzevych, vice capo di stato maggiore dell’esercito ucraino, citato dalla Cnn. “Ad oggi, il nemico è stato fermato a una distanza di quasi 70 chilometri dalla riva destra” del fiume Dnipro, che divide in due Kiev, ha detto Hruzevych. Inoltre anche “sulla riva sinistra l’avanzata è stata fermata. Il nemico sta cinicamente sparando alle nostre strutture infrastrutturali”, ma “le principali vie di attacco sono bloccate”.
07.15 – UCCISI 40 SOLDATI UCRAINI A MYKOLAIV – Sono almeno 40 i soldati ucraini uccisi in un raid aereo russo sulla zona meridionale di Mykolaiv, nel sud dell’Ucraina. Lo ha scritto il sindaco di Mykolaiv Oleksandr Senkevich su Facebook, denunciando diversi bombardamenti sulla città.
08.00 – UCCISO GENERALE RUSSO – Un altro generale russo è caduto in battaglia in Ucraina: si tratta del generale Andrei Mordvichev, morto nella città di Chernobayevka in seguito a colpi di artiglieria, afferma l’esercito ucraino in un posto su Facebook citato dalla Bbc.
08.10 – MISSILE IPERSONICO LANCIATO DA MOSCA – Il ministero della Difesa russo ha annunciato che in un’operazione speciale in Ucraina è stato usato un missile balistico ipersonico Kinzhal “per distruggere un magazzino di missili e munizioni aeronautiche delle truppe ucraine nel villaggio di Delyatyn, nella regione di Ivano-Frankivsk”.Lo riporta l’agenzia di stampa russa Ria Novosti, secondo la quale è la prima volta che simili missili balistici ipersonici vengono usati nel conflitto in Ucraina.
08.15 – DISTRUTTA ACCIAIERIA A MARIUPOL – “La situazione a Mariupol è catastrofica. Ci sono combattimenti in corso per Azovstal. Sulla base dei dati disponibili, possiamo dire che ha abbiamo perso questo colosso economico, uno dei più grandi impianti in Europa è andato distrutto”. A riferirlo è il consigliere del ministro degli Affari interni Vadym Denisenko, parlando a Rada Tv.
08.30 – DISTRUTTI CENTRO RADIO E INTELLIGENCE A ODESSA – Il ministero della Difesa russo ha annunciato la distruzione dei centri ucraini di radio e di intelligence della regione di Odessa. Lo riferisce l’agenzia di stampa russa Ria Novosti. I centri, secondo la difesa russa, sarebbero stati distrutti attraverso l’utilizzo del sistema missilistico costiero Bastion.
08.45 – SONO 112 I BAMBINI UCCISI DALL’INIZIO DELLA GUERRA – Sono almeno 112 i bambini che hanno perso la vita nel conflitto in Ucraina. Lo hanno reso noto le autorità di Kiev aggiungendo che 140 bambini sono rimasti feriti in seguito all’aggressione militare russa. Ieri pomeriggio a Leopoli si è svolta una manifestazione pacifica durante la quale sono stati portati in piazza decine passeggini vuoti a simboleggiare i bambini morti in guerra.
09.00 – INTELLIGENCE BRITANNICA: “RUSSIA HA CAMBIATO TATTICA” – il ministero della Difesa di Londra ha pubblicato un punto sulla situazione della guerra in Ucraina. Ritiene che Mosca non sia finora riuscita a ottenere i suoi obiettivi originali, che sia stata “sorpresa dalla forza e dalla caparbietà della resistenza ucraina”, ma soprattutto che è stata costretta a cambiare il suo approccio, spostandosi verso una “guerra di logoramento”. Questo, con ogni probabilità, comporterà “l’uso indiscriminato di bombardamenti, il che aumenterà il numero di vittime civili, la devastazione delle infrastrutture civili ucraina, e la crisi umanitaria”. Sempre secondo il ministero della Difesa britannico, “Putin ha stretto il suo controllo sui media”, cercando di “oscurare l’alto numero di vittime” tra le file russe.
09.10 – AEREO NATO PRECIPITA IN NORVEGIA – Un aereo militare americano è precipitato nel nord della Norvegia durante una esercitazione della Nato. Lo conferma il Joint Rescue Coordination Centers, spiegando che l’aereo V-22 Osprey stava prendendo parte all’esercitazione militare ‘Cold Response’. Tutti i quattro militari americani a bordo sono morti, ha detto il capo di stato maggiore della polizia del Nordland, Bent Arne Eilertsen all’emittente Nrk.I marines hanno riferito che l’aereo è stato coinvolto in “un incidente”. Lo riporta anche la Cnn. La Nato rinforza il fianco orientale dell’Alleanza: aveva pubblicato un tweet con il dispiegamento delle forze sul campo. Il primo ministro norvegese ha confermato che l’incidente è avvenuto durante un’esercitazione della Nato non correlata alla guerra in Ucraina.
09.30 – APERTO CORRIDIO UMANITARIO A LUHANSK – Le autorità regionali di Luhansk hanno confermato l’apertura di un corridoio umanitario alle 7 Gmt, le 8 italiane.
10.00 – COPRIFUOCO DI 38 ORE A ZPORIZHZHIA – Nella città ucraina di Zaporizhzhia è stato introdotto un coprifuoco di 38 ore a partire dalle 14 Gmt (le 15 italiane) di oggi. Lo ha affermato il sindaco Anatoliy Kurtiev a seguito del divieto di circolazione nella città ordinato dalle autorità militari ucraine. Zaporizhzhia è diventata un importante luogo di transito per circa 35 mila persone in fuga dalla città di Mariupol. La locale centrale nucleare resta in mano alla Russia.
10.15 – LUKASHENKO: “OCCIDENTE HA SPINTO KIEV ALLA GUERRA” – Il leader autoritario della Bielorussia Alexander Lukashenko, ha accusato l’Occidente di aver spinto l’Ucraina alla guerra. “Alla vigilia del conflitto tra Ucraina e Russia, ho fatto di tutto per assicurarmi che non ci fosse la guerra. Ero persino pronto a chiudere il confine tra Donbass e Russia con le mie guardie di frontiera e fornire altra assistenza a Kiev. E la Russia era d’accordo. Ma l’Ucraina ha rifiutato. Perché? Perché l’Occidente li ha spinti a questa guerra”, ha detto Lukashenko in un’intervista all’emittente TBS, riportata dalla Tass.
10.20 – QUATTROCENTO PERSONE EVACUATE DA MARIUPOL NELLE ULTIME 24 ORE – Circa 400 persone, compresi 89 bambini, sono state evacuate da Mariupol nelle ultime 24 ore. Lo ha reso noto oggi il quartier generale della difesa territoriale della Repubblica popolare di Donetsk (DPR). “Un totale di 389 persone, inclusi 89 bambini, sono state evacuate da Mariupol a Bezymenne nel distretto di Novoazovsk nel periodo compreso tra le 8 dell’11 marzo e le 8:00 del 18 marzo”, si legge in una nota diffusa da Interfax. Dal 5 marzo sono 2.500 le persone evacuate da Mariupol, città sulla sponda settentrionale del Mar d’Azov, che prima dell’accerchiamento russo contava una popolazione di circa 400.000 persone.
10.40 – MATTARELLA SCRIVE A PAPA FRANCESCO: “IL MONDO È RIPIOMBATO NELL’ANGOSCIA – “Santità, Nella fausta ricorrenza del IX anniversario della solenne inaugurazione del Pontificato, desidero farLe pervenire a nome del popolo italiano e mio personale calorosi auguri uniti a sincera gratitudine per la speranza che il Suo alto Magistero continua a rappresentare anche nelle dolorose circostanze che stiamo vivendo. Nel momento in cui le nostre società cercavano faticosamente di emergere dall’emergenza sanitaria il mondo è ripiombato in una condizione di incertezza e angoscia a seguito dell’aggressione russa all’Ucraina”. E’ quanto si legge in un messaggio del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a Papa Francesco.
10.50 – MOSCA MINACCIA L’ITALIA CON ALTRE SANZIONI CONSEGUENZE IRREVERSIBILI” – Mosca mette in guardia l’Italia, se assumera’ un atteggiamento ancora piu’ duro sul piano delle sanzioni ci saranno “conseguenze irreversibili”. Lo ha affermato all’agenzia Ria Novosti Alexei Paramonov, direttore del dipartimento europeo del ministero degli Esteri russo che ha detto che la Russia sta lavorando a una risposta alle sanzioni “illegittime” degli Stati Uniti e dell’Unione europea. Paramov ha auspicato che la “campagna russofobica in Europa lasci il posto a un lavoro equilibrato per garantire la sicurezza comune nel continente”. Paramov ha anche sottolineato come l’Italia, “sullo sfondo dell’isteria anti-russa, abbia improvvisamente dimenticato tutto: i trattati e gli accordi bilaterali esistenti, la natura speciale dei nostri legami, la ricca storia secolare di relazioni e tradizioni forti, l’esperienza di successo della cooperazione, il significativo capitale accumulato di fiducia reciproca”. “Ci aspettiamo che a Roma, come in altre capitali europee – ha detto – tornino in se’, ricordino gli interessi profondi dei loro popoli, le costanti pacifiche e rispettose delle loro aspirazioni di politica estera”. Per quanto rigurda le forniture energetiche Paramov ha ricordato che “Mosca non ha mai utilizzato le esportazioni di energia come strumento di pressione politica. Le compagnie energetiche russe hanno sempre adempiuto pienamente ai loro obblighi. Continuano a farlo anche adesso”.
11.00 – NUOVO ALLARME ANTI AEREO A LEOPOLI – Nuovo allarme anti-aereo a Leopoli. Le sirene hanno cominciato a suonare alcuni minuti, alle 11:30 (ora locale), nel pieno delle attivita’ cittadina e mentre le strade del centro storico erano abbastanza piene di residenti. Dagli altoparlanti installati in tutta la citta’ le autorita’ militari ucraine hanno invitato i cittadini a recarsi nei rifugi. Ieri il sindaco di Leopoli Andriy Sadovyi ha chiesto alla popolazione di rispettare le regole nel momento in cui scattano le sirene e di non restare nelle proprie case.
11.10 – BERLINO: “NATO NON INTERVERRA’ NEL CONFLITTO” – La Nato non interverrà nel conflitto in Ucraina e non creerà una no-fly zone. Lo ha affermato il ministro della Difesa tedesco Christine Lambrecht in un’intervista pubblicata sul quotidiano Süddeutsche Zeitung. “Stiamo già fornendo sostegno multilaterale all’Ucraina, anche attraverso forniture di armi su larga scala”, ha detto, ricordando le sanzioni imposte contro la Russia. Il ministro si è quindi opposto all’idea di creare una no-fly zone in Ucraina. “Le conseguenze sarebbero imprevedibili”, ha spiegato.
11.20 – KIEV RISPONDE A BERLINO – “INCORAGGIANO RUSSIA AL MASSACRO – Il consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Mykhailo Podolyak, ha criticato duramente le dichiarazioni rilasciate dalla ministra della Difesa tedesca Christine Lambrecht che ha detto che la Nato non interverrà nel conflitto con la Russia. “La ministra ha dichiarato apertamente che la Nato non interverrà nel conflitto e non creerà una no-fly zone in Ucraina”. Ciascuna di queste affermazioni di politici europei incoraggia la Russia al massacro in Ucraina . Se non riconoscete la guerra e avete paura di Putin, almeno non fate dichiarazioni provocatorie”, ha scritto Podolyak su Twitter.
11.30 – CONSIGLIERE ZELENSKY: “NON POSSIAMO CEDERE ALCUN TERRITORIO” – Il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podoliak: “Ci sono alcune concessioni che non siamo decisamente disposti a fare. Non possiamo cedere alcun territorio. Se un accordo di pace completo potrebbe richiedere tempo, ha spiegato Podoliak, membro della delegazione di Kiev ai colloqui con Mosca, “quello che potrebbe aver luogo in pochi giorni è un cessate il fuoco” che consentirebbe l’apertura di più corridoi umanitari.
11.40 – A ZAPORIZHZHIA 9 MORTI NEI BOMBARDAMENTI RUSSI – Il vicesindaco di Zaporizhzhia, Anatoliy Kurtiev, ha riferito che nove persone sono state uccise e 17 sono rimaste ferite nei bombardamenti russi alla periferia della città. Lo riportano i media ucraini. A Zaporizhzhia è stato introdotto un coprifuoco di 38 ore che inizierà dalle 15, orario italiano.
11.50 – MOSCA MINACCIA L’ITALIA: “ROMA DIMENTICA I NOSTRI AIUTI IN PANDEMIA” – l’Italia, “sullo sfondo dell’isteria anti-russa, abbia improvvisamente dimenticato tutto: i trattati e gli accordi bilaterali esistenti, la natura speciale dei nostri legami, la ricca storia secolare di relazioni e tradizioni forti, l’esperienza di successo della cooperazione, il significativo capitale accumulato di fiducia reciproca”, ha detto Alexei Paramonov, direttore del dipartimento europeo del ministero degli Esteri russo. “Ci aspettiamo che a Roma, come in altre capitali europee – ha detto – tornino in sé, ricordino gli interessi profondi dei loro popoli, le costanti pacifiche e rispettose delle loro aspirazioni di politica estera”.
E ha continuato: “Mosca non ha mai utilizzato le esportazioni di energia come strumento di pressione politica. Le compagnie energetiche russe hanno sempre adempiuto pienamente ai loro obblighi. Continuano a farlo anche adesso”. Alexei Paramonov, nel minacciare l’Italia di “conseguenze irreversibili in caso di altre sanzioni” ha ricordato il sostegno della Russia a Roma all’inizio della pandemia Covid: “In accordo con l’accordo raggiunto a livello di Presidente della Russia e Presidente del Consiglio dei Ministri d’Italia nel marzo-aprile 2020, all’Italia è stata fornita un’assistenza significativa attraverso il Ministero della Difesa, il Ministero dell’Industria e Commercio e Ministero della Salute della Russia. E punta il dito contro il ministro della Difesa Italiano, Lorenzo Guerini: “È uno dei principali ‘falchi’ e ispiratori della campagna antirussa nel governo italiano”.
12.20 – I COMBATTIMENTI FERMANO I SOCCORSI AL TEATRO DI MARIUPOL – I combattimenti in strada nel centro di Mariupol stanno impedendo il salvataggio delle centinaia di civili intrappolati nei sotterranei del Teatro bombardato mercoledì. Lo afferma il sindaco Vadym Boychenko che ha detto alla Bbc che le squadre di soccorso possono aiutare le persone ad uscire dai rottami solo durante le pause dei combattimenti si susseguono. “Ci sono carri armati… e bombardamenti di artiglieria, e tutti i tipi di armi sparate nella zona”, ha detto all’emittente. “Le nostre forze stanno facendo tutto il possibile per mantenere la loro posizione in città, ma le forze del nemico sono più grandi delle nostre, purtroppo”.
12.25 – POLONIA PROPONE BLOCCO DEL COMMERCIO CON MOSCA – Il premier della Polonia Mateusz Morawiecki ha proposto di aggiungere al nuovo pacchetto di sanzioni dell’Ue contro Mosca il blocco totale del commercio con la Russia. “Spero che ci sarà una nuova riflessione dei leader europei che parteciperanno al prossimo Consiglio europeo”, ha detto il leader in conferenza stampa rispondendo alle domande dei giornalisti. Morawiecki ha proposto un blocco del commercio sia via mare che via terra.
12.30 – COMBATTIMENTI A MARIUPOL PER CONTROLLO ACCIAIERIA AZOV – Sono in corso combattimenti a Mariupol per il controllo dell’acciaieria Azov, uno dei maggiori stabilimenti industriali del Paese. Lo riferisce la Cnn. Ieri un funzionario del governo ucraino aveva affermato che la fabbrica era caduta in mano ai russi. Oggi Vladislav Sobolievskyi, membro del battaglione Azov, milizia nazionalista molto presente a Mariupol, ha dichiarato alla televisione ucraina che l’acciaieria, a Est del centro della città, è sotto il loro controllo. “Bombardamenti aerei hanno colpito l’intera città, incluso l’impianto, ma il nemico non ha messo le mani sul nostro impianto”, ha affermato Sobolievskyi.
12.40 – LAVROV: “RAFFORZEREMO COOPERANZIONE CON CINA” – “Alla luce dell’attuale situazione, la cooperazione bilaterale fra la Russia e la Cina “si rafforzerà”: lo ha affermato il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov. “Certo, credo che l’interazione si rafforzerà, considerato che l’Occidente sta calpestando ogni pilastro del sistemo internazionale e noi, le due grandi potenze, dobbiamo ovviamente pensare a come proseguire”, ha spiegato Lavrov citato da Interfax.
12.45 – LAVROV: “USA VIETA A KIEV DI ACCETTARE RICHIESTE MINIME MOSCA” – Gli Stati Uniti “tengono per mano” la delegazione ucraina nei negoziati di pace con la Russia, “impedendo a Kiev di accettare le richieste minime di Mosca”: lo dichiara il ministro degli Esteri russo, Seghei Lavrov, citato dall’agenzia Interfax. Il capo della diplomazia russa, “un dialogo è stato stabilito nel tempo, anche se noi abbiamo costantemente l’impressione che la delegazione ucraina venga tenuta per mano da qualcuno, probabilmente dagli americani, e le venga impedito di essere d’accordo con le (nostre) richieste, che giudico assolutamente minime”. Il processo, ha concluso Lavrov “va avanti, ciò nonostante”.
13.00 – KIEV, GIA’ APERTI CAMPI PER PRIGIONIERI RUSSI – “In Ucraina sono stati aperti campi speciali per prigionieri di guerra russi”. Lo rende noto il procuratore generale ucraino Irina Venediktov in un’intervista alla Bbc, citata dal Kiev Independent. “I campi di prigionia sono già presenti, ci abbiamo lavorato su, perché è un passaggio richiesto dalla Convenzione di Ginevra”, ha spiegato. “Ai prigionieri sono fornite anche le cure mediche quasi allo stesso livello dei nostri ragazzi. Pertanto, credo che ci stiamo comportando come un Paese civile che respinge l’aggressore, ma non diventa a sua volta aggressore”.
13.15 – TELEFONATA PUTIN- PREMIER LUSSEMBURGO – Il presidente russo, Vladimir Putin, ha evidenziato in un colloquio telefonico con il premier lussemburghese come sia “inaccettabile” la natura “dell’attività militare biologica degli Usa in Ucraina”: lo rende noto il Cremlino.
13.20 – PUTIN: “INCESSANTI ATTACCHI DA KIEV SU DONETSK” – “Vladimir Putin ha richiamato l’attenzione sugli incessanti attacchi missilistici delle forze di sicurezza ucraine su Donetsk e in altre città della Dpr e della Lpr, provocando numerose vittime civili”. Lo ha fatto sapere il Cremlino, secondo quanto ha riferito Ria Novosti, a proposito della conversazione telefonica del presidente russo con il primo ministro lussemburghese Xavier Bettel.
13.40 – POLIZIA KIEV: “RUSSI ATTACCANO DONETSK E SOBBORGHI CAPITALE” – Nelle ultime 24 ore le forze russe hanno sparato contro otto città e villaggi nella regione orientale di Donetsk, utilizzando aviazione, razzi e artiglieria pesante. Lo ha riferito la polizia nazionale ucraina su Telegram, precisando che almeno 37 edifici residenziali e infrastrutture sono stati danneggiati, mentre decine di civili sono stati uccisi e feriti. L’esercito russo ha attaccato Mariupol, Avdiivka, Kramatorsk, Pokrovsk, Novoselydivka, Verkhnotoretske, Krymka e Stepne, ha affermato la polizia.
13.45 – JHONSON: “È IL MOMENTO DI SCEGLIERE TRA LIBERTA’ E OPPRESSIONE – “È un momento di scelta per il mondo”, “di scelta tra libertà e oppressione”. Lo ha detto il premier britannico Boris Johnson parlando alla conferenza di primavera del Partito conservatore a Blackpool. “Se Putin avesse successo si darebbe il semaforo verde a tutti gli autocrati del mondo”, ha aggiunto Johnson.
Putin ha invaso l’Ucraina perché questa ha “una stampa libera, elezioni libere”, ed era “terrorizzato che il modello ucraino potesse prendere piede in Russia”, dove gli oppositori politici vengono “uccisi”. Lo ha detto il premier britannico Boris Johnson parlando alla conferenza di primavera del Partito conservatore a Blackpool.
14.00 – KIEV: “RUSSI ATTACCANO ANCHE SCUOLA E ASILO A DONETSK” – “Tra gli oggetti civili che la Russia ha distrutto ci sono case private a più piani, una scuola, un asilo nido, un museo, un centro commerciale ed edifici amministrativi”. Anche i sobborghi nordoccidentali di Kiev di Bucha, Hostomel, Irpin e Moshchun sono stati colpiti oggi. L’amministrazione regionale di Kiev ha riferito che la città di Slavutich, a nord della capitale, è “completamente isolata” e che le forze armate russe sono state avvistate nella regione, a nordest e ad est di Kiev.
A medical worker walks through the hall of a maternity hospital damaged in a shelling attack in Mariupol, Ukraine, Wednesday, March 9, 2022. Associated Press journalists, who have been reporting from inside blockaded Mariupol since early in the war, documented this attack on the hospital and saw the victims and damage firsthand. They shot video and photos of several bloodstained, pregnant mothers fleeing the blown-out maternity ward, medics shouting, children crying. (AP Photo/Evgeniy Maloletka)
14.15 – LAVROV: “SPERO ACCORDO SU SICUREZA E NEUTRALITA’” – “Abbiamo annunciato gli obiettivi che stiamo perseguendo al momento”, ha detto il ministro degli Esteri russo Lavrov, “per quanto riguarda il dialogo interno all’Ucraina, dopo tutto, saranno affari degli ucraini quando l’operazione sarà finita. Spero che terminerà con la firma di un documento complessivo sulle questioni che ho menzionato, come la sicurezza, lo status neutrale dell’Ucraina con garanzie per la sua sicurezza”. Lavrov ha poi chiesto che Kiev approvi leggi a tutela del linguaggio russo, dell’educazione in russo e dei media russofoni, nonché norme contro la ‘nazificazione’ del Paese. “Leggi simili esistono in vari Paesi aeuropei, compresa la Germania”, ha spiegato Lavrov, “è tutto qua”.
14.20 – FUNZIONARI USA: “MOSCA HA ARSENALE ARMI CHIMICHE” – La Russia possiede da anni un arsenale di armi chimiche che continua a produrre e conservare a dispetto dei trattati internazionali e nonostante anni di promesse e dichiarazioni che lo avrebbe smantellato. Lo rivelano alti funzionari Usa e della Nato al Washington Post. In particolare le fonti parlano di laboratori militari che hanno continuato a funzionare e a produrre agenti nervini come il Novichok o il Sarin, nonostante l’adesione della Russia alla Convenzione sulle armi chimiche del 1993. Secondo i funzionari americani, come dimostrato dal caso Skripal, l’ex spia russa avvelenata in Gran Bretagna con il Novichok, il Cremlino considera le armi chimiche uno strumento “legittimo ed efficace” per raggiungere diversi obiettivi “dall’eliminazione degli oppositori politici alla sottomissioni di nemici armati”.
15.50 – LA FARNESINA RESPINGE LE MINACCE: “MOSCA FERMI AGGRESSIONE” – “Il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale respinge con fermezza le dichiarazioni minacciose del Direttore del Dipartimento europeo del ministero degli Esteri russo Alexei Paramonov, secondo cui eventuali nuove sanzioni nei confronti della Federazione Russa comporterebbero conseguenze irreversibili per l’Italia, e invita il ministero degli Esteri della Federazione Russa ad agire per la cessazione immediata dell’illegale e brutale aggressione russa nei confronti dell’Ucraina, che la Farnesina condanna fortemente”. Come fa sapere la Farnesina, “l’Italia insieme ai partner europei ed internazionali continuerà a esercitare ogni pressione affinchè la Russia torni nel quadro della legalità internazionale”.
16.00 – ASTRONAUTI RUSSI SULLA ISS CON TUTE GIALLE E BLU – I tre astronauti russi, arrivati sulla Stazione spaziale internazionale (Iss), hanno fatto il loro ingresso vestiti di giallo e blu, i colori della bandiera Ucraina: potrebbe essere stata una scelta intenzionale per lanciare un messaggio contro l’invasione lanciata dal presidente russo Vladirmir Putin. Solitamente l’uniforme russa è blu e almeno uno di loro la indossava prima del decollo. Interpellato in proposito, l’astronauta Artemyev ha spiegato che ogni equipaggio sceglie il proprio colore: “Avevamo accumulato molto materiale giallo quindi avevamo bisogno di usarlo. Ecco perchè ci siamo dovuti vestire così”. Ad accoglierli sull’Iss, altri due astronauti russi, 4 colleghi americani e un tedesco.
16.15 – DUE BAMBINI E UNA DONNA UCCISI A LUGANSK – Due bambini e una donna sono stati ritrovati morti sotto le macerie a seguito dei bombardamenti nella città di Rubizhne nella regione di Lugansk. Lo riferisce l’esercito ucraino su Telegram, come riporta l’agenzia di stampa ucraina Ukrinform. “Due bambini senza segni di vita sono stati portati fuori dalle macerie. Le cure mediche hanno dichiarato la morte di bambini. I soccorritori hanno continuato a smantellare i detriti e hanno trovato un’altra donna e un bambino. Attualmente, gli operatori sanitari hanno dichiarato la morte della donna. La bambina è stata salvata, le sue condizioni sono stabili e soddisfacenti”.
16.20 – ZELENSKY: “SE LA RUSSIA NON VIENE FERMATA, INIZIERANNO ALTRE GUERRE” – “Se la Russia non viene fermata ora, se la Russia non viene punita ora, altri aggressori nel mondo inizieranno altre guerre”. Lo scrive in un post il premier dell’Ucraina Volodymyr Zelensky. “In diverse regioni del mondo. In diversi continenti. Ovunque uno Stato sogni di conquistare i suoi vicini”, aggiunge, pubblicando una serie di foto della distruzione di case e palazzi dopo gli attacchi dei miliziani.
16.30 – KIEV: “CINA PRENDA LA DECISIONE GIUSTA” – “La Cina può essere l’elemento importante del sistema di sicurezza globale se prende la decisione giusta sostenendo la coalizione dei paesi civili e se condanna le barbarie russe. E’ una chance per sedere al tavolo come pari: l’Occidente deve spiegare a Pechino come 1,6 trilioni di dollari differiscano da 150 miliardi di dollari”. Lo afferma, in un post sul suo canale Telegram Mykhailo Podolyak, capo negoziatore dell’Ucraina e consigliere del presidente Zelensky.
16.45 – CAMION DI AIUTI BLOCCATI FUORI KHERSON – Quattordici camion con aiuti umanitari e cibo, partiti da Apostolovo, nella regione di Dnipropetrovsk, per raggiungere Kherson, sono stati bloccati dai militari russi e costretti a cambiare direzione e muovere verso la regione di Dnipropetrovsk. Lo rendono noto le forze armate ucraine in una chat Telegram, spiegando come all’interno dei mezzi ci fossero prodotti per l’igiene di bambini e adulti, conserve, carne, semilavorati, pappe e soprattutto molti medicinali, in particolare insulina, necessari a tanti residenti di Kherson.
16.50 – JHONSON: “PUTIN COME SPACCIATORE, DIPENDENTI DAL SUO GAS” – “Vladimir Putin negli ultimi anni è stato come uno spacciatore di strada, alimentando una dipendenza nei paesi occidentali dai suoi idrocarburi”. Lo ha detto il primo ministro britannico, Boris Johnson, intervenendo alla conferenza di primavera del Partito conservatore a Blackpool, secondo quanto riportano i media britannici. “Dobbiamo liberarci da quella dipendenza, dagli idrocarburi russi: è fondamentale se vogliamo resistere al bullismo di Putin, eviteremo di essere ricattati da lui”, ha aggiunto.
17.00 – GUERINI RISPONDE A MOSCA: “NON DIAMO PESO A PROPAGANDA, SIAMO CON L’UCRAINA” – “Non diamo peso alla propaganda. Incoraggiamo invece ogni passo politico e diplomatico che metta fine alle sofferenze del popolo ucraino. L’Italia è a fianco dell’Ucraina e continuerà ad esserlo”. Così il Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, in risposta all’intervista rilasciata da Alexei Paromonov, funzionario del Ministero degli Esteri russo, a Ria Novisti, nella quale ha accusato l’omologo italiano di essere un “falco” anti-russo. Paromonov ha rinfacciato gli aiuti Covid ai tempi della pandemia e minacciato conseguenze in caso di nuove sanzioni.
17.10 – MOSCA MANDA TRUPPE DA ESTREMO ORIENTE – La Russia sta spostando truppe dall’Estremo Oriente del suo territorio per impiegarle nell’invasione dell’Ucraina e compensare le perdite accusate in oltre tre settimane di guerra. Lo riferisce lo stato maggiore di Kiev, citato dai media ucraini. Secondo lo stato maggiore ucraino, le truppe stanno venendo spostate in Bielorussia da Vladivostok, in Siberia, e da Petropavlovsk-Kamchatsky, nella penisola di Kamcatka.
17.30 – MOSCA: “TUTA COSMONAUTI NON È BANDIERA UCRAINA” – L’agenzia spaziale russa ha negato che i cosmonauti russi arrivati alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) indossassero abiti gialli con inserti blu a sostegno dell’Ucraina. “A volte il giallo è solo giallo”, ha detto il servizio stampa di Roscosmos sul suo canale Telegram, riporta il Guardian. “Le tute di volo del nuovo equipaggio sono realizzate con i colori dell’emblema dell’Università tecnica statale di Mosca Bauman, in cui si sono laureati tutti e tre i cosmonauti. Vedere la bandiera ucraina ovunque e in ogni cosa è pazzesco”.
17.45 – UNICEF: “Più DI 1,5 MLN DI BAMBINI HANNO LASCIATO L’UCRAINA” – Più di 1,5 milioni di bambini hanno lasciato l’Ucraina come rifugiati dal 24 febbraio. Lo ha detto il direttore esecutivo dell’Unicef, Catherine Russell. Moltissimi altri, sottolinea la Russell, “sono stati evacuati dall’inizio dell’invasione russa nel Paese”.
17.50 – DI MAIO: “PROVOCAZIONI RUSSE NON MERAVIGLIANO PIU’” – Le continue e ripetute provocazioni delle autorità russe al governo italiano” non “ci meravigliano più”. E’ quanto si legge in un post del ministro degli Esteri Luigi Di Maio sul suo profilo Twitter, dopo che un alto diplomatico di Mosca ha definito il ministro della Difesa “falco antirusso”. “Il governo russo, invece di trascorrere le giornate minacciando, fermi la guerra in #Ucraina che sta causando la morte di civili innocenti”, ha aggiunto il capo della Farnesina.
18.00 – ONU, IN UCRAINA 3,3 MLN DI PROFUGHI E 6,5 MILIONI DI SFOLLATI – Sono 3,3 milioni i profughi che hanno lasciato l’Ucraina dall’inizio dell’invasione russa, il 24 febbraio scorso. Secondo l’ultimo aggiornamento dell’agenzia Onu per i rifugiati, che cita il Global Protection Cluster, si stima inoltre che 6,48 milioni di persone siano sfollate all’interno del Paese e che oltre 12 milioni di persone siano bloccate nelle aree colpite. Per quanto riguarda l’Italia, dove prima della crisi vivevano circa 23 mila ucraini, finora sono arrivati 53.669 rifugiati, soprattutto in bus, furgoni e auto private.
18.10 – ZELENSKY ALLA SVIZZERA: “CONGELATE I CONTI AGLI OLIGARCHI” – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto al governo svizzero di congelare i conti bancari di tutti gli oligarchi russi. L’emittente pubblica svizzera SRF ha riferito che Zelensky, che ha parlato in live streaming a migliaia di manifestanti riuniti a Berna, ha detto: “Nelle vostre banche ci sono i fondi delle persone che hanno scatenato questa guerra. Aiutaci a combattere questa situazione. In modo che i loro fondi siano congelati. Sarebbe bene togliere loro quei privilegi”.
18.20 – SOLIDARIETA’ DI DRAGHI A GUERINI: “ODIOSO PARAGONE” – Esprimo piena solidarietà al Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, vittima di attacchi da parte del Governo russo. Il paragone tra l’invasione dell’Ucraina e la crisi pandemica in Italia è particolarmente odioso e inaccettabile». Lo dice il presidente del Consiglio, Mario Draghi. “Il Ministro Guerini e le forze armate sono in prima linea per difendere la sicurezza e la libertà degli italiani. A loro va il più sentito ringraziamento del Governo e mio personale”, aggiunge il premier.
19.00 – IL PUNTO: Cosa vuole la Russia dall’Ucraina, le richieste di Putin per fermare la guerra
19.15 – DAGLI USA NUOVE ARMI NEL GIRO DI POCHI GIORNI – Nuovi rifornimenti di armamenti sono in arrivo in Ucraina, dagli Stati Uniti, nel giro di giorni. Sono attesi missili Javelin e Stinger, ha detto Oleksiy Danilov, segretario del Consiglio di Sicrezza e Difesa di Kiev, in una intervista televisiva. “Le armi saranno sul nostro territorio nel prossimo futuro, parliamo di giorni”, ha detto.
19.30 – VON DER LEYEN: “RUSSIA DEVASTATA DA SANZIONI” – Dopo 3 settimane di guerra in Ucraina “la situazione è drammatica” ma “il costo è molto alto anche per Putin”: oltre alle perdite di soldati, il presidente russo deve fare i conti con le sanzioni occidentali che hanno “devastato” l’economia russa. Lo ha detto in un’intervista televisiva al canale francese France 24 la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen. “Il nostro pacchetto di sanzioni – ha detto – ha devastato l’economia russa. L’inflazione sale vertiginosamente, il rublo è in caduta libera, le banche russe sono escluse dai mercati finanziari internazionali. Certo – ha ammesso – queste sanzioni hanno un costo anche per la nostra economia ma sono certa che i cittadini europei capiscono perfettamente che dobbiamo opporci in ogni modo a questa guerra che mette in pericolo i nostri valori e le nostre stesse libertà”.
19.45 – CINA: “SANZIONI CONTRO LA RUSSIA SEMPRE PIU’ SCANDALOSE” – Le sanzioni contro la Russia “stanno diventando sempre più scandalose”. È tornato a dirlo la Cina, attraverso il vice ministro degli Esteri Le Yucheng, dopo che già ieri il presidente cinese Xi Jinping le aveva condannate nella videoconferenza con il presidente americano Joe Biden. Secondo Le, i cittadini russi vengono privati dei loro beni all’estero “senza alcuna ragione”. “La storia ha dimostrato più volte che le sanzioni non possono risolvere i problemi”, ha continuato il vice ministro, ricordando che “colpiscono solo la gente comune, hanno un impatto sul sistema economico e finanziario e danneggiano l’economia globale”.
20.00 – A KIEV UCCISI 228 CIVILI DALL’INIZIO DEL CONFLITTO – Dall’inizio della invasione russa, lo scorso 24 febbraio, nella capitale Kiev sono stati uccisi 228 civili, fra i quali anche 4 bambini. Secondo il consiglio cittadino, oltre 900 cittadini sono stati feriti, fra i quali 16 bambini. Quanto agli edifici danneggiati dai bombardamenti, sono circa 40 di abitazioni, sei scuole e 4 asili.
20.15 – “MIGLIAIA DI CITTADINI DI MARIUPOL PORTATI IN RUSSIA” – Migliaia di residenti di Mariupol sono stati portati in remote città della Russia, “deportati come fecero i nazisti durante la seconda guerra mondiale”. La denuncia è del Sindaco della città martoriata dalla guerra Vadym Boichenko, che ha postato su Telegram un comunicato, riferisce Ukrinform. “Nell’ultima settimana, diverse migliaia di residenti di Mariupol sono stati portati in Russia. Gli occupanti hanno portato via illegalmente persone dal distretto di Livoberezhny e da un rifugio antiaereo nell’edificio di un club sportivo, dove più di mille persone, soprattutto donne e bambini, si nascondevano dai bombardamenti”, ha detto.
20.30 – A MOSCA SCAFFALI VUOTI E RISSE PER LO ZUCCHERO – “Continua l’impennata della domanda di zucchero nelle città russe” e spuntano sui social alcuni filmati che mostrano file nei supermercati e vere e proprie zuffe per accaparrarsi le confezioni. Le immagini rimbalzano anche su alcuni media internazionali mentre l’agenzia Ria Novosti scrive su Twitter che “le merci vengono spazzate via prima ancora di raggiungere gli scaffali”, allegando un video in cui si vedono gli addetti di un supermercato distribuire gli alimenti e svuotare le scorte.
20. 40 – RUSSIA: “I NAZIONALISTI UCRAINI PIANIFICANO ATTACCHI CHIMICI” – “I nazionalisti hanno piazzato mine negli impianti di stoccaggio di ammoniaca e cloro presso l’impianto chimico di Sumykhimprom a Sumy per avvelenare i residenti della regione di Sumy nel caso in cui le truppe russe entrino in città”, Mikhail Mizintsev, capo del Centro di gestione della difesa nazionale russo come scrive l’agenzia Tass. “Nell’insediamento di Kotlyarovo, nella regione di Nikolayev, militanti delle unità nazionaliste stanno tramando una provocazione con l’uso di sostanze chimiche tossiche”, ha detto ancora, aggiungendo che “a tal fine, hanno collocato contenitori con sostanze chimiche tossiche nell’edificio di una scuola secondaria, che verrà fatta esplodere quando le forze armate russe si avvicineranno all’insediamento”
21.00 – “MORTI E FERITI NEI BOMBARDAMENTI A KHARKIV” – I media ucraini riferiscono di bombardamenti su Kharkiv, con morti e feriti. Secondo l’Ukrainska Prava, che cita testimoni oculari, l’attacco avrebbe colpito alcuni edifici residenziali causando anche degli incendi. Secondo le informazioni del Centro medico di emergenza, ci sarebbe anche un bambino tra le vittime.
21.10 – L’APPELLO DEL POLIZIOTTO DI MARIUPOL A BIDEN E MACRON: “AIUTATECI” – Un agente di polizia ucraino a Mariupol, Michail Vershnin, ha lanciato un appello ai presidenti di Stati Uniti e Francia perché forniscano al suo Paese un moderno sistema di difesa aerea. In un video-post da una strada disseminata di macerie, Vershnin dice che Joe Biden ed Emmanuel Macron avevano promesso assistenza, “ma quello che abbiamo ricevuto non è proprio questo”. Quindi li esorta a salvare la popolazione civile. Nel video girato venerdì, verificato da Associated Press, si vedono fiamme provenire da vari edifici mentre altri sono distrutti. “Biden, Macron, siete dei grandi leader. Siatelo fino alla fine”, ha detto.
La diretta della guerra. Mosca attacca coi missili ipersonici. Farnesina respinge minacce russe. Federico Giuliani, Mauro Indelicato su Inside Over il 19 marzo 2022.
Il sindaco di Mariupol, Vadym Boichenko, ha lanciato l’allarme: l’esercito russo starebbe deportando illegalmente migliaia di civili ucraini catturati verso la Russia. A detta del primo cittadino, costoro sarebbero stati portati in remote città della Russia, “deportati come fecero i nazisti durante la seconda guerra mondiale”.
Nel pomeriggio la Farnesina ha risposto a Mosca, respingendo “con fermezza” le “dichiarazioni minacciose” secondo cui eventuali nuove sanzioni alla Russia comporterebbero conseguenze irreversibili per l’Italia. L’Italia ha inoltre invitato il Ministero degli Esteri russo ad “agire per la cessazione immediata dell’illegale e brutale aggressione” nei confronti dell’Ucraina. Nel frattempo, dal Regno Unito è arrivato un duro attacco di Boris Johnson all’indirizzo di Vladimir Putin, paragonato dal premier britannico ad uno “spacciatore da strada” che “crea dipendenza” dal petrolio e dal gas.
In un nuovo video pubblicato sul suo canale Telegram, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è rivolto direttamente al presidente russo Vladimir Putin, invocando un incontro con il capo del Cremlino: “Adesso è tempo di tornare a parlare, è tempo di vederci – ha dichiarato – è tempo di ridare l’integrità territoriale e la giustizia all’Ucraina”. Al momento, però, da Mosca non arrivano segnali in questa direzione. “Se non c’è un testo trattato – è stata la risposta del portavoce del Cremlino – non ci può essere un incontro”.
Ore 4:00 | Zelensky invoca incontro con Putin, il Cremlino la pensa diversamente
In un videomessaggio pubblicato su Telegram, il presidente ucraino è tornato a chiedere un incontro con Vladimir Putin. “Torniamo a incontrarci, è tempo di parlare” ha dichiarato mentre sullo sfondo appare un palazzo governativo del centro di Kiev. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, nel corso della notte ha fatto sapere che tra Zelensky e Putin un incontro può esserci soltanto se ci sarà un testo trattato da firmare.
Ore 7:29 | Kiev: “Perso temporaneamente l’accesso al Mar d’Azov”
Il governo ucraino ha dichiarato che in questa fase di assedio di Mariupol le forze di Kiev hanno “temporaneamente perso ogni accesso sul Mar d’Azov”. Una notizia che dimostrerebbe le difficoltà ucraine in queste ore nel mantenere Mariupol di fronte all’avanza russa nel centro della città.
Ore 8:12 | Morti 40 soldati ucraini a Mykolaiv
L’esercito di Kiev ha annunciato la morte di 40 soldati ucraini durante un raid avvenuto nella notte a Mykolaiv, città meridionale dell’Ucraina a metà strada tra Kherson e Odessa. Questo è uno dei fronti più caldi in quanto è proprio qui che i russi spingono per accelerare i piani di accerchiamento di Odessa e di conquista delle coste ucraine del Mar Nero.
Ore 8:30 | Bombardamenti su Odessa
Diverse testimonianze sui social parlano di diversi raid compiuti nella notte nelle regioni attorno Odessa. I bombardamenti hanno preso di mira diversi obiettivi militari sensibili attorno la città che costituisce il principale porto ucraino sul Mar Nero. In particolare, Ria Novosti ha riferito della distruzione dei centri radio e intelligence attivi nella regione. I raid sarebbero avvenuti, secondo la Difesa russa, con l’impiego del sistema missilistico costiero Bastion.
Ore 9:05 | Mosca: “Usati missili ipersonici”
Il ministero della Difesa della federazione russa ha riferito alla stampa di aver usato, nella notte appena trascorsa, missili ipersonici capaci di eludere i radar dei sistemi di difesa antiaerea. I missili di questo tipo lanciati dalla Russia hanno distrutto nelle scorse ore un deposito di armi e munizioni a Ivano-Frankivsk, nell’ovest dell’Ucraina.
Ore 9:07 | Kiev denuncia la distruzione di una grande acciaieria a Mariupol
“La situazione a Mariupol è catastrofica. Ci sono combattimenti in corso per l’acciaieria Azovstal. Sulla base dei dati disponibili, possiamo dire che ha abbiamo perso questo colosso economico, uno dei più grandi impianti in Europa è andato distrutto”. A riferirlo è una fonte del ministero della Difesa ucraino.
Ore 9:22 | Ucciso un altro generale russo, l’Ucraina parla di 14mila soldati russi morti nelle operazioni
Si chiamava Andrei Mordvichev ed è morto nella città di Chernobayevka il quinto generale russo ucciso nelle operazioni di guerra in Ucraina. A riferirlo sono fonti della Difesa ucraina. Intanto il bilancio stilato di Kiev sulle perdite russe sale a 14mila soldati di Mosca morti dall’inizio del conflitto. A livello di perdite materiali, i russi avrebbero perso 95 aerei, 115 elicotteri, 466 carri armati, 3 barche, 17 droni e 72 lanciarazzi.
Ore 9:48 | Fonti ufficiose ucraine: “Mariupol può considerarsi caduta”
Sui social e su Telegram diverse fonti ucraine danno oramai Mariupol per persa: “Si combatte ancora – riferisce una delle fonti – ma soltanto in alcune piccole sacche di resistenza”. Nessun commento per il momento dal ministero della Difesa di Kiev.
Ore 10:13 | Coprifuoco di 38 ore a Zaporizhzhia
Nella città ucraina di Zaporizhzhia scatterà a partire dalle ore 15 un coprifuoco di 38 ore. Lo ha affermato il sindaco Anatoliy Kurtiev a seguito del divieto di circolazione nella città ordinato dalle autorità militari ucraine. La città, situata lungo le sponde orientali del Dnepr nella zona meridionale del Paese, è in mano ucraina mentre la locale centrale nucleare, la più grande d’Europa, è in mano russa.
Ore 10:15 | Donetsk: “Evacuati 400 civili da Mariupol nelle ultime 24 ore”
Circa 400 persone, compresi 89 bambini, sono state evacuate da Mariupol nelle ultime 24 ore. Lo hanno reso noto i vertici della difesa dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk: “Un totale di 389 persone, inclusi 89 bambini, sono state evacuate da Mariupol a Bezymenne nel distretto di Novoazovsk – si legge – nel periodo compreso tra le 8:00 dell’11 marzo e le 8:00 del 18 marzo”.
Ore 10:24 | Sanzioni, Mosca minaccia l’Italia
“L’Italia se dovesse assumere un atteggiamento ancora più duro sul piano delle sanzioni subirebbe conseguenze irreversibili”. A pronunciare questa frase su Ria Novosti è stato Alexei Paramonov, direttore del dipartimento europeo del ministero degli Esteri russo. Nelle sue dichiarazioni, Paramonov ha fatto riferimento alla guerra “economica e finanziaria totale” alla Russia di cui ha parlato il ministro dell’Economia francese Bruno Le Maire nei giorni scorsi.
Non vorremmo che la logica delle dichiarazioni del ministro trovasse seguaci in Italia e provocasse una serie di corrispondenti conseguenze irreversibili. Alexei Paramonov
Ore 10:45 | Sirene di allarme aereo a Leopoli
Sono scattate di nuovo, dopo gli allarmi notturni, le sirene anti aeree nella città di Leopoli. Da quando è iniziato il conflitto è la prima volta che da queste parti l’allarme è scattato in orari non notturni. Testimoni riferiscono che molti cittadini sono stati colti di sorpresa mentre erano all’aperto normalmente in giro per il centro cittadino ed è scattata la corsa per raggiungere i rifugi.
Ore 11:25 | Lukashenko: “Guerra finirebbe con telefonata Usa a Zelensky”
“La guerra potrebbe finire molto rapidamente se il presidente degli Stati Uniti Joe Biden chiamerà il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky; Probabilmente non chiamerà. Perché la situazione che si sta sviluppando in Ucraina è molto vantaggiosa per gli americani”. Sono queste le parole pronunciate dal presidente bielorusso Alexander Lukashenko in un’intervista rilasciata alla tv giapponese ‘Tbs’.
Zelensky riceve istruzioni dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden e dal primo ministro britannico Boris Johnson. Alexandar Lukashenko
Ore 12:32 | Operativi nove corridoi umanitari
In tutta l’Ucraina sono nove i corridoi umanitari attivi questa mattina per permettere l’uscita dei civili dai fronti più caldi e portare aiuti e cibo nelle città maggiormente provata dalla guerra. Lo ha fatto sapere, durante una conferenza stampa a Kiev, il vicepremier ucraino Iryna Vereshchuk. Corridoio aperto anche a Mariupol, lì dove si sta combattendo anche in centro città tra russi e ucraini e dove oramai le forze di Mosca avrebbero il controllo di gran parte del territorio.
Ore 12:49 | Kiev: “Aperti campi di prigionia per soldati russi”
“In Ucraina sono stati aperti campi speciali per prigionieri di guerra russi”. Lo ha reso noto il procuratore generale ucraino Irina Venediktov in un’intervista alla Bbc. “I campi di prigionia sono già presenti, ci abbiamo lavorato su, perché è un passaggio richiesto dalla Convenzione di Ginevra – si legge nelle sue dichiarazioni – Ai prigionieri sono fornite anche le cure mediche quasi allo stesso livello dei nostri ragazzi”.
Ci stiamo comportando come un Paese civile che respinge l’aggressore, ma non diventa a sua volta aggressore. Irina Venediktov
Ore 13:09 | Lavrov: “Americani impediscono agli ucraini di accettare anche le nostre condizioni minime”
“Gli Stati Uniti tengono per mano la delegazione ucraina nei negoziati di pace con la Russia e stanno impedendo a Kiev di accettare le richieste minime di Mosca”: a dichiararlo su Interfax è stato il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov.
“Abbiamo sempre favorito una soluzione diplomatica di ogni problema quando Zelensky propose colloqui nel pieno delle ostilità – ha proseguito Lavrov – alle quali il nostro presidente ha acconsentito. E sono così iniziati i colloqui. Questo è accaduto malgrado la delegazione ucraina abbia iniziato a prendervi parte per lo più in modo, per così dire, solo formale”.
Ore 14:05 | Attacchi russi attorno Donetsk
Diversi attacchi dell’esercito russo sarebbero stati compiuti nell’oblast di Donetsk, nelle zone controllate dall’esercito ucraino. A riferirlo sono fonti militari ucraine sui canali Telegram. Le città coinvolte sarebbero Avdiivka, Kramatorsk, Pokrovsk, Novoselydivka, Verkhnotoretske, Krymka e Stepne, oltre ovviamente a Mariupol.
Di Donetsk, ma da un punto di vista diverso, ha parlato il presidente russo Vladimir Putin in mattinata con il premier lussemburghese Bettel. Lo ha sottolineato il Cremlino, secondo cui Donetsk e la sua regione appaiono ancora oggi pesantemente e costantemente sotto attacco ucraino.
Ore 14:20 | Sette morti dopo un raid nella regione di Kiev
Il servizio di sicurezza e gestione delle emergenze ucraine ha fatto sapere che almeno sette civili sarebbero rimasti uccisi a seguito di un raid avvenuto a Makariv, nella regione attorno Kiev. Nel bombardamento almeno cinque civili invece sarebbero rimasti feriti e portati in ospedale a Kiev.
Ore 14:23 | Ministero Esteri Mosca: “Guerini falco anti russo”
Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini è stato definito da un funzionario del ministero degli Esteri russo, Alexei Paromonov, “uno dei principali falchi e ispiratori della campagna antirussa del governo italiano”.
Ore 14:29 | Sirene di allarme aereo nuovamente attivate a Leopoli
Per la seconda volta nel giro di poche ore nella città di Leopoli sono state nuovamente attivate le sirene di allarme aereo. Questa mattina, poco dopo le ore 11:30 locali, l’allarme era stato attivato e poi revocato dopo circa un’ora. Per fortuna non sono state udite esplosioni in quell’occasione. Si teme adesso un possibile nuovo attacco in uno degli obiettivi militari attorno la città.
Ore 14:46 | Johnson: “Putin uno spacciatore da strada di petrolio e gas”
Il primo ministro britannico, Boris Johnson, nel suo intervento alla conferenza del partito conservatore a Blackpool, ha paragonato il presidente russo, Vladimir Putin, a uno “spacciatore da strada” che “crea dipendenza” dal petrolio e dal gas di Mosca. “La guerra di Putin ha lo scopo di causare danni economici all’Occidente e di procurare a lui benefici”, ha proseguito Johnson, “sa che con ogni dollaro di aumento del prezzo di un barile di petrolio, incassa miliardi di entrate in più dalle vendite di petrolio e gas e questo è l’aspetto tragico della situazione”. “Ora vuole indebolire la volontà collettiva di resistere spingendo in altro il costo della vita, colpendoci alla pompa di benzina e alla nostra bolletta del carburante, quindi dobbiamo rispondere”, ha detto ancora Johnson.
Ore 14:53 | Lukashenko: “Putin più in forma che mai”
Vladimir Putin è “più in forma che mai”: parola del leader bielorusso Alexander Lukashenko. “Io e lui non ci siamo incontrati solo in quanto capi di Stato, i nostri sono rapporti di amicizia. Sono assolutamente al corrente di tutto ciò che lo riguardi, per quanto possibile, sia sulle questioni politiche che su quelle personali”, ha affermato Lukashenko in un’intervista ad una tv giapponese, secondo quanto riporta l’agenzia di Minsk Belta. “Putin è assolutamente in forma, è più in forma che mai. Stiamo parlando di una persona completamente sana, è un atleta”, ha concluso.
Ore 15:26 | Farnesina respinge le minacce russe sulle sanzioni
La Farnesina “respinge con fermezza le dichiarazioni minacciose del Direttore del Dipartimento europeo del Ministero degli Esteri russo Alexei Paramonov, secondo cui eventuali nuove sanzioni” alla Russia “comporterebbero conseguenze irreversibili per l’Italia e invita il Ministero degli Esteri” russo ad “agire per la cessazione immediata dell’illegale e brutale aggressione” nei confronti dell’Ucraina, “che la Farnesina condanna fortemente”. L’Italia coi partner europei ed internazionali – sottolinea una nota – continuerà a esercitare ogni pressione affinché la Russia torni nel quadro della legalità internazionale.
Ore 16:46| Ankara: “Le condizioni di Putin per incontro con Zelensky”
Nel colloquio telefonico avuto nei giorni scorsi con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, Vladimir Putin ha elencato diverse condizioni per poter dare il via libera ad un suo incontro con Volodymyr Zelensky. Lo ha affermato il portavoce della presidenza turca, Ibrahim Kalin, che ne ha parlato in un’intervista al quotidiano Hurriyet. “La prima – ha spiegato – è la neutralità dell’Ucraina, che equivale alla sua rinuncia all’ingresso nella Nato. La seconda è il disarmo e le garanzie di sicurezza reciproca sulla base del modello austriaco. Terzo, il processo che la parte russa indica come ‘denazificazione. Quarto, la rimozione degli ostacoli a un uso generalizzato della lingua russa in Ucraina“.
Secondo il portavoce di Ankara, “qualche progresso è stato fatto sui primi quattro articoli dei negoziati in corso”, ma “è troppo presto per dire che c’è un accordo pieno o che un accordo sta per essere firmato”. Putin ha però poi avanzato altre due richieste, che sono “le più difficili”, ha ammesso Kalin: vale a dire il riconoscimento dell’annessione della Crimea e il riconoscimento delle repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk, richieste che “non sono accettabili per l’Ucraina e la comunità internazionale”. Secondo il portavoce di Erdogan, “se ci sarà un accordo sui primi quattro punti, allora ci potrà essere una discussione a livello di leader riguardo il quinto ed il sesto”.
Ore 17:11 | Guerini: “Non diamo peso a propaganda. Italia a fianco dell’Ucraina”
“Non diamo peso alla propaganda. Incoraggiamo invece ogni passo politico e diplomatico che metta fine alle sofferenze del popolo ucraino. L’Italia è a fianco dell’Ucraina e continuerà ad esserlo”. Lo ha dichiarato il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini.
Ore 17:53 | Kiev: evacuati 190mila civili con corridoi umanitari
L’Ucraina ha fatto evacuare 190mila civili dalle zone del conflitto attraverso i corridoi umanitari dall’inizio dell’invasione russa. Lo ha comunicato la vice premier Iryna Vereshchuk in un’intervista, come riportano i media internazionali.
Ore 18:17| Draghi: “Da Mosca parole inaccettabili”
“Esprimo piena solidarietà al Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, vittima di attacchi da parte del Governo russo. Il paragone tra l’invasione dell’Ucraina e la crisi pandemica in Italia è particolarmente odioso e inaccettabile. Il Ministro Guerini e le forze armate sono in prima linea per difendere la sicurezza e la libertà degli italiani. A loro va il più sentito ringraziamento del Governo e mio personale.” Lo afferma il premier Mario Draghi.
Ore 19:25| Onu: 847 vittime tra civili da inizio guerra
Sono 847 le vittime civili da quando è cominciata l’invasione russa in Ucraina, secondo i dati dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani.
Ore 19:55| Russia verso blocco export zucchero, grano e mais
La Russia è pronta a vietare l’esportazione di grano e zucchero per mantenere la stabilità del mercato interno. Lo ha annunciato – secondo quanto riporta l’Interfax – la vice premier Victoria Abramchenko su Telegram sottolineando di aver approvato “gli atti introdotti dal Ministero dell’Industria e del Commercio per vietare l’esportazione di zucchero bianco e grezzo dalla Federazione Russa fino al 31 agosto, così come quella di grano, segale, orzo e mais fino al prossimo 30 giugno”. Il ministero dell’Agricoltura ha detto a Interfax che il divieto potrebbe scattare da domani.
Ore 20:35| Sindaco Mariupol: “Migliaia di ucraini deportati illegalmente in Russia”
Migliaia di residenti di Mariupol sono stati portati in remote città della Russia, “deportati come fecero i nazisti durante la seconda guerra mondiale”. La denuncia è del Sindaco della città martoriata dalla guerra Vadym Boichenko, che ha postato su Telegram un comunicato, riferisce Ukrinform. “Nell’ultima settimana, diverse migliaia di residenti di Mariupol sono stati portati in Russia. Gli occupanti hanno portato via illegalmente persone dal distretto di Livoberezhny e da un rifugio antiaereo nell’edificio di un club sportivo, dove più di mille persone, soprattutto donne e bambini, si nascondevano dai bombardamenti”, ha detto.
Ore 21:32| Bombardamenti a Kharkiv: morti e feriti
Vi sono stati nuovi bombardamenti russi su Kharkiv, che hanno causato incendi. Sono stati colpiti anche edifici residenziali. Secondo informazioni preliminari del Centro emergenze mediche, vi sono diversi morti e alcuni feriti, fra cui un bambino. Lo scrive l’Ukrainska Pravda.
Quale può essere la “fase due” dell’avanzata russa in Ucraina. Roberto Vivaldelli su Inside Over il 19 marzo 2022.
Invasione dell’Ucraina, siamo alla fase due dell’operazione avviata dalla Federazione Russa oltre tre settimane fa. Come ha dichiarato al Financial Times Justin Bronk del Royal United Services Institute, infatti, “siamo decisamente in una seconda fase della guerra”. Se, almeno finora, l’avanzata russa è stata piuttosto lenta – secondo alcuni analisti per una sottovalutazione dell’avversario, per altri, invece, per una scelta strategica ben precisa – ora i russi cambiano strategia. Dopo una breve pausa, gli attacchi russi in tutta l’Ucraina sono ripresi nella giornata di venerdì 18 marzo, giorno 23 dell’invasione russa. I missili da crociera russi, lanciati dal Mar Nero, sono arrivati fino a Leopoli, a 80 chilometri dal confine con la Polonia. In generale, la nuova strategia russa prevede un massiccio impiego dell’artiglieria.
Come nota La Repubblica, il simbolo di questa strategia è il “Martello di Stalin”, le batterie semoventi da 203 millimetri che adesso sparano su Kharkiv e Sumy: ogni proiettile pesa 130 chili e provoca danni micidiali. E così, come nelle offensive sovietiche, solo dopo la pioggia di razzi e cannonate i blindati si inoltrano nelle strade affrontando i nidi di resistenza. Dietro a loro, osserva il quotidiano, ci sono le fanterie che combattono casa per casa in cerca dei nemici: i miliziani ceceni mitragliano ogni finestra che può nascondere un cecchino, poi esplorano condomini e cantine. Il ritmo del conflitto è cambiato, rischia di misurarsi non in giorni ma in settimane. In attesa che i negoziati portino a dei risultati concreti, dove i russi cercheranno di ottenere il massimo. Da qui la necessità di passare alla seconda fase, più brutale, del conflitto.
L’Atlantic Council: “È una guerra di logoramento”
Non più un’operazione speciale rapida, dunque, ma una guerra di logoramento. Che rischia di trasformarsi in un pantano. Secondo l’Atlantic Council, infatti, la guerra “è passata da un’offensiva fulminea pensata per prendere la capitale (se non l’intero paese)” in poco tempo a “una brutale guerra di logoramento” capace di soffocare l’Ucraina. Secondo il think-tank di Washington, la Russia “ha adottato la cosiddetta tattica di Grozny” che prevede “attacchi indiscriminati” e la quasi completa distruzione delle città. Come accade nel sud, dove la Russia starebbe impiegando questa strategia per avanzare su Mariupol. L’esercito russo, secondo l’Atlantic Council, si rivolgerà poi a Odessa e “cercherà di stabilire una cerniera dalla Crimea alla regione della Transnistria in Moldova”. Una volta raggiunti questi obiettivi, la “Russia probabilmente finirà in una guerra di logoramento, affamando l’Ucraina di rifornimenti, bloccando l’accesso al Mar Nero e alla fine provocando la carestia poiché gli agricoltori ucraini non sono in grado di prendersi cura del loro raccolto”. E mentre il conflitto entra in questa nuova fase, la Russia cercherà sempre di più di “colpire gli aiuti militari” che provengono dall’esterno. Inoltre, sottolinea il think-tank atlantista, Mosca probabilmente aumenterà i suoi sistemi logistici per sostenere le sue forze durante questa guerra che rischia di prolungarsi in un “pantano”.
E mentre la Russia non è ancora riuscita a stabilire la superiorità aerea nel Paese, per quanto concerne le forze navali, il Cremlino può contare sulla sua superiorità nel Mar Nero. “La Russia continuerà ad attaccare a ovest lungo la costa per completare il ponte di terra dal Donbas” osserva l’Atlantic Council. “Prevediamo che Odessa sia il prossimo obiettivo delle forze russe. Essendo il porto più grande dell’Ucraina, rappresenta l’80% del commercio marittimo del Paese e la sua perdita priverebbe l’Ucraina del suo sbocco sul mare”.
Il funzionario Usa: “La Russia non era preparata a questo”
L’andamento della guerra in Ucraina ha spiazzato anche gli Stati Uniti. Secondo quanto dichiarato in forma anonima da un alto funzionario del Pentagono Usa, la Casa Bianca si attendeva un’avanzata più rapida dell’esercito russo. Che invece non c’è stata. “Chiaramente non erano preparati a questa posizione in cui si trovano ora dopo tre settimane, praticamente congelati in tutto il Paese, mentre lottano per rifornirsi di carburante e rifornire le truppe di armi e munizioni mentre incontrano una resistenza ucraina molto determinata”, osserva il funzionario. L’avanzata iniziale delle forze russe in Ucraina è stata rapidamente bloccata quando, per la prima volta, dopo una settimana, hanno dovuto affrontare la carenza di rifornimenti, spiega sempre il funzionario. Ma illudersi è inutile: Putin vincerà questa guerra, almeno dal punto di vista militare.
Bombe a Kiev su un centro commerciale, Mariupol respinge l’ultimatum: battaglia finale. Lorenzo Cremonesi, Andrea Nicastro, Marta Serafini su Il Corriere della Sera il 21 marzo 2022.
Le notizie sulla guerra, minuto per minuto, di lunedì 21 marzo: oggi colloquio telefonico tra Biden, Draghi, Macron, Scholz, Johnson. Perdite di ammoniaca nell’impianto di Sumy
• La guerra è al 26esimo giorno e stiamo vivendo ore decisive per Mariupol. Respinto l’ultimatum dei russi per un cessate il fuoco: «La resa non è un’opzione». Nella città le autorità locali hanno riferito di «centinaia di persone deportate», si moltiplicano le notizie sugli stupri di guerra.
• A Kiev, racconta il nostro inviato Lorenzo Cremonesi, un centro commerciale è stato bombardato nella notte: almeno 7 morti. Fuga di ammoniaca da un impianto a Sumy, altra città sotto attacco.
• Proseguono gli sforzi della diplomazia. Oggi colloquio telefonico tra Biden, Draghi, Macron, Scholz, Johnson. La Svizzera si propone per ospitare i negoziati
• Ieri Mosca è tornata a usare missili ipersonici. Gli sfollati, in Ucraina, sono 10 milioni.
• Zelensky ha parlato ieri a Israele, paragonando la situazione dell’Ucraina alla storia di Israele, e i russi ai nazisti: un confronto che ha creato scandalo, in Israele.
• Perché la Russia ha minacciato l’Italia, sabato? La risposta potrebbe essere in un «ricatto» risalente alla prima fase della pandemia di Covid.
Ore 00.00 - Bombardata un’area abitata da civili a Kiev, un morto
Nuovo bombardamento a Kiev: una persona è morta durante un attacco al quartiere residenziale di Podilskyi. «Secondo le informazioni che abbiamo al momento — ha reso noto il sindaco della capitale ucraina, Vitali Klitschko — diverse case e uno dei centri commerciali sono stati colpiti. Forti esplosioni a Kiev, dove le sirene antiaeree hanno iniziato a suonare alcune ore fa. Secondo la polizia locale, il villaggio di Zabuianna, nel distretto di Bucha della regione di Kiev, è stato colpito da un raid aereo e non è ancora chiaro il bilancio delle vittime.
00. 24 - L’Ucraina rifiuta di consegnare Mariupol: «La resa non è un’opzione»
Kiev respinge la richiesta di consegnare Mariupol. La vicepremier Iryna Vereshchuk ha risposto all’ultimatum della Russia affermando che «la resa non è un’opzione», spiegando che l’Ucraina chiede invece l’apertura di un passaggio sicuro con un corridoio umanitario. È la replica alla proposta russa di un «cessate il fuoco» a Mariupol, interpretato però come una richiesta di resa: il ministero della Difesa russo aveva chiesto alle formazioni militari ucraine della città portuale di «esporre domani bandiere bianche per mostrare di essere pronti a un cessate il fuoco temporaneo», durante il quale gli assediati avrebbero dovuto deporre le armi e abbandonare Mariupol. Vereshchuk ha spiegato all’Ukrainska Pravda che il ministero della Difesa russa ha inviato una lettera di 8 pagine «con riferimenti alla storia e altre sciocchezze. Hanno inviato la stessa lettera all’Onu, al Comitato internazionale della Croce Rossa e speravano che le organizzazioni internazionali reagissero e iniziassero a fare pressione sull’Ucraina, ma non è successo. Il Cicr e le Nazioni Unite capiscono che è una manipolazione russa e che i russi stanno tenendo le persone in ostaggio. Non si può parlare di resa. Ne abbiamo già informato la parte russa. Gli ho scritto: “invece di perdere tempo con 8 pagine di lettere, aprite un corridoio umanitario”», ha concluso
00.39 - Nuovo allarme antiaereo a Kiev
Ancora sirene antiaeree a Kiev, dopo l’attacco di alcune ore fa che ha distrutto abitazioni e un centro commerciale provocando almeno un morto.
00.45 - Sirene antiaeree in diverse regioni dell’Ucraina
Gli allarmi antiaerei stanno suonando in diverse regioni dell’Ucraina: Ukrinform cita le regioni di Khmelnytsky, Rivne, Volin, Ternopil e Lubni. Sirene anche a Leopoli: nella notte l’allarme è tornato a suonare nella principale città dell’Ovest ucraino dopo una giornata trascorsa in una relativa calma.
01.33 - Bombe a Kiev, in fiamme un centro commerciale
I servizi di soccorso ucraini stanno spegnendo un incendio scoppiato in diversi piani e nel parcheggio del centro commerciale Retroville a Kiev, spiega il servizio di emergenza statale, a causa dei bombardamenti russi nel quartiere di Podil. Sono intervenuti 63 vigili del fuoco e 11 unità per estinguere le fiamme che avevano raggiunto il terzo e il quarto piano del centro commerciale Retroville, nonché un parcheggio adiacente. I testimoni parlano di diverse auto a fuoco. I servizi di emergenza hanno pubblicato su Facebook le immagini di una telecamera di sorveglianza che mostrano un’enorme esplosione e una nuvola a forma di fungo, seguita da una serie di esplosioni più piccole. I residenti di un edificio vicino, le cui finestre sono state spazzate via dall’esplosione, hanno detto di aver visto un lanciarazzi mobile vicino al centro commerciale diversi giorni prima.
03.23 Biden in Polonia venerdì
Joe Biden andrà in Polonia il 25 marzo, dopo aver partecipato a Bruxelles, il giorno precedente, al vertice della Nato e al Consiglio europeo sull’Ucraina, il giorno precedente. Il presidente degli Stati Uniti a Varsavia avrà un incontro bilaterale con il presidente polacco Andrej Duda. «Questa settimana - si legge nella nota della portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki - il presidente Biden si recherà in Polonia dopo i suoi incontri a Bruxelles, in Belgio, con i nostri alleati della Nato, i leader del G7 e i leader dell’Unione europea per discutere gli sforzi internazionali a sostegno dell’Ucraina e imporre costi alti e senza precedenti alla Russia per la sua invasione». Biden discuterà «di come gli Stati Uniti, insieme ai nostri alleati e partner, stanno rispondendo alla crisi umanitaria e dei diritti umani creata dalla guerra ingiustificata e non provocata della Russia contro l’Ucraina», conclude il comunicato.
3.31 - Oggi telefonata tra i leader Biden-Draghi-Macron-Scholz-Johnson
Joe Biden, presidente degli Usa, avrà oggi (alle 11 ora italiana, le 16 in Italia) un colloquio telefonico con il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il primo ministro italiano Mario Draghi e il primo ministro britannico Boris Johnson per discutere «di una risposta coordinata all’attacco immotivato e ingiustificato della Russia all’Ucraina», riferisce la Casa Bianca.
4.30 - Perdite di ammoniaca nell’impianto di Sumy
Perdite di ammoniaca in un impianto chimico a Sumy, città dell’est Ucraina assediata dalle truppe russe, hanno contaminato l’area nel raggio di 5 chilometri: a segnalarlo è il governatore Dmytro Zhyvytskyy, la perdita è stata segnalata alle 4.30 ora locale nell’impianto Sumykhimprom. A causarla, ha detto il governatore, un attacco aereo russo. L’impianto è nella periferia est della città, 263 mila abitanti, bombardata nelle scorse settimane dai russi. Le autorità hanno suggerito ai cittadini di Sumy di respirare con bende di garza imbevute di acido citrico.
5.19 - La Svizzera vuole ospitare i colloqui Kiev-Mosca
Il presidente Ignazio Cassis ha detto che spera che «le pistole tacciano presto» e che la Svizzera è pronta a mediare o a ospitare negoziati tra Ucraina e Russia. Cassis visiterà oggi il confine tra Polonia e Ucraina.
Ore 7.00 - Ma perché Mariupol?
Perché la Russia sta colpendo — con tutta la ferocia possibile: bombardati ospedali, teatri, scuole, la città «è rasa al suolo» — Mariupol? E se la conquistasse, Putin potrebbe fermare l’offensiva, e sedersi davvero al tavolo negoziale? Fabrizio Dragosei prova a rispondere, in questo articolo.
Ore 7.20 - I missili sul centro commerciale di Kiev, raccontati da Lorenzo Cremonesi
(Dal nostro inviato a Kiev Lorenzo Cremonesi) Sette morti, e il bilancio di sangue è destinato a crescere. Le conseguenze dei bombardamenti russi sulla capitale dell’Ucraina, nelle ultime ore, si rivelano particolarmente gravi.
I razzi ieri sera hanno colpito alcune abitazioni e un grande centro commerciale a Podil, il quartiere di nord ovest già bombardato più volte negli ultimi giorni. Podil si trova ad un pugno di chilometri dalla linea del fronte dove sono attestate le avanguardie russe.
Ieri sera abbiamo sentito una forte serie di esplosioni, più intense del solito, il terreno e le finestre hanno tramato anche nel centro. Le sirene hanno suonato più volte. Durante la notte l’intera capitale è paralizzata dal coprifuoco. «Sento le sirene dei pompieri. Mi sa che questa volta ci sono danni importanti», ci diceva un nostro collaboratore che vive non lontano da Podil, ma non poteva verificare di persona. Solo questa mattina sono arrivate le prime immagini. Gli incendi sono ancora attivi.
Sappiamo da giorni che la frustrazione di Putin, alimentata dallo stallo in cui si trovano le sue truppe di terra grazie alla resistenza ucraina, sta scatenando le artiglierie e i tiri di missili contro i centri urbani.
Il rifiuto di Mariupol di capitolare all’ultimatum russo butterà benzina sul fuoco. Intanto Kiev resiste e rafforza le difese. La rappresaglia russa è destinata a intensificarsi.
Ucraina - Russia, le news di oggi dalla guerra: bombardamenti su Kiev. L'Ucraina respinge l'ultimatum per Mariupol. Fabio Tonacci su La Repubblica il 21 marzo 2022.
Nella capitale centro commerciale in fiamme. La vicepremier Iryna Vereshchuk: "La resa di Mariupol non è un'opzione". Perdita di ammoniaca da un impianto a Sumy. Biden andrà in Polonia il 25 marzo.
L'ennesima notte di guerra in Ucraina è trascorsa all'insegna dei bombardamenti su Kiev, del suono delle sirene in diverse altre città del Paese, e dell'ultimatum dei russi a Mariupol: "I militari lascino la città entro le 5 del mattino (le tre ora italiana)", è stata la richiesta di Mosca. Ultimatum già respinto dagli ucraini. A Kiev è stato bombardato un centro commerciale, segno che i russi vogliono colpire i rifornimenti della popolazione: almeno 6 i morti. Preoccupazione per una perdita da un impianto chimico a Sumy. Intanto la Casa Bianca fa sapere che Biden sarà a Varsavia il 25 marzo. E nel pomeriggio sentirà al telefono Draghi e altri leader Ue.
00:00 Kiev: diversi edifici colpiti, almeno un morto
Diverse potenti esplosioni si sono sentite questa notte a Kiev. Il boato si è avvertito distintamente anche dalla zona di Maidan, cuore della capitale sotto assedio. Le sirene antiaereo sono state attivate più volte. Sta andando a fuoco un grosso centro commerciale nel quartiere Podilskyi, già teatro nei giorni scorsi di devastazioni causate da resti dei missili russi intercettati dalla contraerea ucraina.
Secondo le prime informazioni diffuse dalle autorità locali, anche in questo caso si tratterebbe di un razzo intercettato. Risultano diversi edifici residenziali colpiti dall'esplosione. "Al momento sappiamo che c'è una vittima, i pompieri e le ambulanze sono sul posto", dice il sindaco Vitaliy Klitschko sul suo canale Telegram. Le telecamere di sorveglianza di alcuni negozi di Podilskyi hanno ripreso più di un'esplosione.
Nelle ore precedenti, le truppe russe avevano lanciato un attacco aereo sul villaggio di Zabuyannia, distretto di Bucha, sul confine nord-ovest di Kiev dove si trova la linea del fronte. Decine di razzi antiaereo erano partiti dalle postazioni in città, probabilmente per il passaggio di un aereo russo a bassa quota. Per il ministero della Difesa ucraino, gli occupanti stanno attendendo rinforzi per lanciare un'offensiva in larga scala su Kiev. "Allo stesso tempo, c'è la minaccia dell'uso di missili ad alta precisione e a lungo raggio da parte del nemico, incluso il sistema ipersonico Dagger".
00:20 Kiev respinge la richiesta di consegnare Mariupol
L'Ucraina respinge la richiesta della Russia di consegnare Mariupol. La vicepremier Iryna Vereshchuk ha risposto alla Russia affermando che "la resa non è un'opzione". Lo riporta il Kyiv Independent, aggiungendo che l'Ucraina "chiede che le forze russe consentano immediatamente un passaggio sicuro". In una lettera il ministero della Difesa russo sosteneva che avrebbe stabilito un corridoio umanitario solo se la città si fosse arresa.
00:37 Kiev, nuovo allarme antiaereo
Suonano di nuovo le sirene antiaeree a Kiev, dopo l'attacco di alcune ore fa che ha distrutto alcune abitazioni e un centro commerciale e che ha provocato almeno un morto, secondo quanto riferito dal sindaco della città.
00:40 Sirene d'allarme in diverse regioni
Le sirene d'allarme antiaereo stanno suonando in diverse regioni ucraine. Lo riporta l'agenzia di stampa nazionale ucraina, citando tra l'altro le regione di Leopoli, Khmelnytsky, Rivne, Volin.
01.30 Vigili del fuoco al lavoro nel centro commerciale in fiamme
I servizi di soccorso - riferisce il Kyiv independent - stanno spegnendo un incendio che è scoppiato in diversi piani e nel parcheggio del centro commerciale Retroville a Kiev, a causa dei bombardamenti russi nel quartiere di Podil. Testimoni riferiscono di diverse auto in fiamme.
02:00 Bombe russe su Sumy, nel centro dell'Ucraina
Diversi aerei russi volano su Sumy, verso "il cuore dell'Ucraina". A dirlo è il governatore Dmytro Zhyvytsky, in un video pubblicato su Facebook e riportato dal Kyiv Independent.
02:37 Zelensky: "Gerusalemme, posto giusto per la pace"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parla ancora dei negoziati con la Russia e dice che Gerusalemme sarebbe "il posto giusto per trovare la pace". "Il primo ministro israeliano, Naftali Bennett, sta cercando di trovare un modo per negoziare con la Russia e noi gli siamo grati", ha spiegato Zelensky. "Gerusalemme è il posto giusto per trovare la pace. Se è possibile".
"Ho attraversato la Russia per dare sepoltura alla mia Tetiana e ai ragazzi. Ora mi arruolo per vendicarli"
di Fabio Tonacci20 Marzo 2022
02:58 I diplomatici sloveni torneranno a Kiev
La diplomazia slovena in campo per far uscire l'Ucraina dall'isolamento. "La Slovenia rimanderà presto i suoi diplomatici a Kiev. Sono volontari. Stiamo lavorando per fare in modo che l'Ue faccia lo stesso. L'Ucraina ha bisogno di un supporto diplomatico diretto", ha detto il primo ministro sloveno, Janez Jansa.
03:05 Biden andrà in Polonia
Il presidente americano Joe Biden andrà in visita in Polonia il 25 marzo, dopo il vertice Nato a Bruxelle e il Consiglio europeo sull'Ucraina. A riferirlo è un comunicato della Casa Bianca. A Varsavia Biden avrà un incontro bilaterale con il presidente polacco Andrej Duda.
03:20 Telefonata Biden-Draghi-Macron-Scholz
La Casa Bianca fa sapere che alle 16 (ora italiana) ci sarà una telefonata del presidente Biden con il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il primo ministro italiano Mario Draghi e il primo ministro britannico Boris Johnson
04:14 Un morto e 4 feriti nel centro commerciale di Kiev
È di almeno un morto e quattro feriti il bilancio delle vittime del bombardamento russo che nella notte ha colpito il centro commerciale a Kiev, nel quartiere di Podil, secondo i soccorritori. In tutto 63 vigili del fuoco hanno lavorato per spegnere le fiamme che avevano raggiunto il terzo e il quarto piano del centro commerciale Retroville e il parcheggio vicino.
04:30 La Polonia vuole confiscare i beni russi
Il governo polacco intende confiscare proprietà e beni russi che si trovano in Polonia. Lo ha detto il primo ministro polacco, Mateusz Morawiecki, secondo quanto riferisce l'agenzia russa Tass.
Secondo il premier, le autorità polacche hanno in programma un incontro con l'opposizione oggi per capire "come congelare e confiscare le proprietà russe nel Paese".
05:00 Perdita di ammoniaca da un impianto a Sumy
C'è una perdita di ammoniaca in un impianto chimico nella città ucraina nord-orientale di Sumy assediata dalle truppe russe. Lo ha detto il governatore regionale di Sumy, Dmytro Zhyvytskyy, che non ha specificato cosa abbia causato la perdita segnalata alle 4.30 ora locale nell'impianto Sumykhimprom. Il governatore ha spiegato che l'area, entro un raggio di cinque chilometri intorno all'impianto, è pericolosa. Ai residenti è stato detto di cercare rifugio nei seminterrati o nei livelli più bassi degli edifici per evitare l'esposizione.
05:15 La Svizzera vuole ospitare colloqui tra Kiev e Mosca
La Svizzera è pronta a ospitare i colloqui tra Ucraina e Russia, secondo il Kyiv Independent. Il presidente Ignazio Cassis ha detto di sperare che "le pistole tacciano presto" e che la Svizzera è pronta a mediare o a ospitare negoziati. Cassis visiterà oggi il confine tra Polonia e Ucraina.
05:34 Hackerato social russo, messaggi sulla guerra
Il social media russo VKontacte (Vk), il Facebook russo, è stato hackerato e usato per inviare agli utenti informazioni sulla guerra, incluse le difficoltà dell'esercito di Mosca e il bombardamento di infrastrutture civili. Lo riportano i media ucraini. Dall'account ufficiale del social network sarebbero partiti messaggi come: "L'esercito russo ha distrutto molte città pacifiche e infrastrutture civili. Decine di migliaia di civili sono rimasti feriti e più di 5.000, di cui 100 bambini, sono morti".
06:00 Attacco al centro commerciale, si aggrava il bilancio
Si aggrava il bilancio del bombardamento russo che ha colpito nella notte alcune case e un centro commerciale a Kiev, nel quartiere di Podil. I morti sono almeno quattro. Lo riportano i media locali e internazionali, citando i servizi di soccorso.
06:30 Oltre 7mila evacuati nella giornata di ieri
Un totale di 7.295 persone sono state evacuate nella giornata di ieri, quattro dei sette corridoi umanitari hanno funzionato. Lo ha detto la vicepremier dell'Ucraina, Iryna Vereshchuk.
Un totale di 3.985 persone sono state evacuate da Mariupol a Zaporizhzhya in autobus da Berdiansk e con auto privati, ha aggiunto.
Ucraina, la guerra in diretta: strage a Kiev, fuga di ammoniaca da un impianto a Sumy. Libero Quotidiano il 21 marzo 2022.
Ventiseisimo giorno di guerra in Ucraina. Tra poche ore, il colloquio telefonico tra Biden, Draghi, Macron, Scholz e Johnson potrebbe segnare una svolta dal punto di vista diplomatico, mentre la Svizzera si è proposta per ospitare i negoziati tra Mosca e Kiev. Sul campo però la situazione rimane tragica: un bombardamento a Kiev ha ucciso almeno sei persone durante la notte. Secondo le testimonianze raccolte, sei corpi giacevano questa mattina davanti al centro commerciale "Retroville" nel nord-ovest della capitale. Il luogo è stato colpito da un potentissimo bombardamento che ha polverizzato i veicoli nel parcheggio del centro commerciale e lasciato un cratere del diametro di diversi metri. Intanto a Mariupol scatta la battaglia finale, dopo che il governo Zelensky ha dichiarato che l'Ucraina non "deporrà le armi e non lascerà al nemico la città assediata". "Non si tratta di parlare di resa o di deporre le armi. Ne abbiamo già informato la parte russa", ha detto la vicepremier Iryna Vereshchuk. Precedentemente il ministero della Difesa russo aveva invitato l'Ucraina a "deporre le armi", in nome della salvaguardia degli abitanti e delle infrastrutture della città di Mariupol.
Ore 7.17: Colpi di artiglieria su Odessa
Le forze armate ucraine hanno riportato questa mattina colpi di artiglieria sparati dal mare verso la città di Odessa, nel sud del Paese. Su Twitter è stato anche pubblicato un breve video dove si vedono delle esplosioni lungo la costa sul Mar Nero.
Ore 7.22: Fuoriuscita di ammoniaca all'impianto di Sumy
Il governatore della regione di Sumy, Dmytro Zhyvytsky, ha denunciato una perdita di ammoniaca dall'impianto chimico della Sumykhimpro, colpito da un raid aereo della Russia alle 3.55 di questa mattina. Secondo quanto riferito su Telegram dai servizi di emergenza statali ucraini, "a causa del bombardamento è stato danneggiato un serbatoio con ammoniaca" e c'è stata una fuoriuscita. I soccorritori stanno riparando una conduttura danneggiata e un dipendente dell'impianto sarebbe rimasto ferito. L'area interessata si è estende per circa 2,5 km, comprendendo i villaggi di Novoselytsya e Verkhnya Syrovatka. Non c'è nessuna minaccia per gli abitanti di Sumy.
Ore 7.30: "Truppe russe ferme a 25km da Kiev"
Le forze russe che avanzano su Kiev da Nord-est sarebbero ferme. Gran parte dei militari di Mosca rimangono a più di 25 chilometri dal centro della città, secondo il ministero della Difesa britannico, che ha riportato l'aggiornamento giornaliero della sua intelligence militare. "I pesanti combattimenti continuano a nord di Kiev", ha affermato il ministero. "Le forze che avanzavano dalla direzione di Hostomel, a nord-ovest, sono state respinte dalla feroce resistenza Ucraina".
Ore 7.32: Bombe russe contro un campo di addestramento
La Russia ha lanciato due missili contro un campo di addestramento militare a Rivne, nell'Ucraina occidentale. Lo ha affermato Vitaliy Koval, governatore dell'omonima regione Ucraina. Gli attacchi, secondo quanto riferito da Koval, sono avvenuti questa mattina ma al momento non è possibile verificare tali informazioni, così come la potenziale presenza di vittime e feriti.
Ore 7.34: Sabotaggio bielorusso contro i russi
I 'guerriglieri' bielorussi tentano di impedire alla Bielorussia di invadere l'Ucraina. Franak Vyachorka, consigliere senior del leader dell'opposizione bielorussa Sviatlana Tsihanouskaya e uno dei leader di un'ala giovanile del Fronte popolare bielorusso, ha scritto su Twitter che guerriglieri hanno danneggiato le attrezzature russe, distrutto le ferrovie e distribuito volantini alle truppe bielorusse mentre cercavano di prevenire la partecipazione dell'esercito bielorusso all'invasione dell'Ucraina.
Guerra Ucraina – Russia, Mosca a Kiev: se Mariupol si arrende 2 ore per evacuarla. Zelensky contestato in Israele per il paragone con Olocausto. Redazione su Il Riformista il 20 Marzo 2022.
La furia della guerra non accenna a placarsi nel 25esimo giorno da quando è iniziata l’invasione della Russia in Ucraina. L’avanzata russa è allo stallo così come le azioni diplomatiche avviate nei giorni scorsi. E così gli attacchi si fanno sempre più violenti con la Russia che per la prima volta ha utilizzato missili ipersonici.
Nella notte le sirene antiaereo hanno suonato in tutte la città. Oltre che a Kiev e a Leopoli, il rischio di raid aerei è scattato negli oblast di Odessa, Kharkiv, Zaporizhzhia, Sumy, Mykolaiv, Ternopil, Poltava, Kirovograd, Ivano-Frankivsk, Dnipropetrovsk, Rivne, Volinia, Cherkasy, Zhytomyr e Vinnytsia.
La situazione è particolarmente drammatica a Mariupol dove i soccorritori non sono riusciti ad arrivare al teatro bombardato dove nei sotterranei potrebbero esserci ancora molte persone. Le autorità locali parlano di “centinaia di persone deportate” e di “bombe su una scuola d’arte all’interno della quale si erano rifugiati in 400 tra donne, anziani e bambini”. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky afferma che l’assedio di Mariupol passerà alla storia per quelli che definisce “crimini di guerra” da parte dell’esercito russo. Ieri il governo di Mosca ha attaccato quello italiano per le sanzioni.
00.30 – SIRENE ANTIAEREI SUONANO A KIEV – Sirene antiaeree stanno suonando a Kiev. Lo riporta Ukrinform sul suo canale Telegram, invitando la gente a raggiungere i rifugi.
01.30 – CIVILI IN FUGA DA MARIUPOL: STANNO MORENDO DI FAME – Migliaia di persone fuggite dalle bombe di Mariupol nelle zone periferiche occupate dai russi stanno morendo di fame. Lo riferisce, secondo quanto riporta Kyiv Independent, Pavlo Kyrylenko, capo dell’amministrazione militare-civile di Donetsk. “Questo è un crimine contro l’umanità – ha detto – chiediamo che vengano seguite le regole di guerra e di fornire acqua e cibo ai civili, nonchè di consentire loro di lasciare la zona dove si combatte”.
03.30 – ZELENSKY: “STIAMO COMBATTENDO CON CORAGGIO” – “Dopo otto anni di aggressione, gli ucraini stanno dimostrando di saper combattere meglio di un esercito che lo fa da decenni in diverse regioni e in diverse condizioni”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un video citato da organi di stampa locali al termine del 24esimo giorno di guerra. “Stiamo rispondendo con saggezza – ha aggiunto – e con coraggio all’enorme numero di equipaggiamenti e soldati che hanno inviato. L’Ucraina Chornobaivka passerà alla storia. Questo è un luogo in cui l’esercito russo e i suoi comandanti si sono mostrati completamente incompetenti e spingono il loro popolo al massacro”.
04.30 – SUONANO LE SIRENE ANTIAEREE A LEOPOLI – Allarme antiaereo a Leopoli. Le sirene sono scattate alle 4:20 ora locale e gli altoparlanti hanno ordinato ai residenti di correre nei rifugi. E’ il quarto allarme antiaereo in 24 ore nella città dell’ovest dell’Ucraina.
05.00 – ANCORA ALLARME AEREO A KIEV – Nuovo allarme aereo annunciato da Ukrinform a Kiev dove hanno ripreso a suonare le sirene ed è stato lanciato attraverso Telegram, l’invito alle persone a recarsi nei rifugi. Un altro allarme è stato lanciato a Leopoli. A Kiev le sirene aveva suonato anche poche ore fa.
05.15 – RUSSI BLOCCANO EVACUAZIONE DI CIVILI DA MARIUPOL – Le truppe russe avrebbero fermato un convoglio di autobus diretto a Mariupol per evacuare i residenti, riporta il Kyiv Independent. Secondo il consiglio comunale di Berdyansk, il convoglio si stava dirigendo in città da Zaporizhzhia per raccogliere i residenti di Mariupol in fuga ma è stato fermato dalle forze di occupazione russe vicino al villaggio di Azovske, a tre chilometri da Berdyansk. Al convoglio non è stato permesso di entrare nei confini della città e agli autisti non è stato permesso di pernottare.
05.30 – SIRENE D’ALLARME SUONANO IN QUASI TUTTTE LE REGIONI – Le sirene d’allarme antiaeree si sono attivate in quasi tutte le regioni dell’Ucraina, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. Oltre che a Kiev e a Leopoli, il rischio di raid aerei è scattato negli oblast di Odessa, Kharkiv, Zaporizhzhia, Sumy, Mykolaiv, Ternopil, Poltava, Kirovograd, Ivano-Frankivsk, Dnipropetrovsk, Rivne, Volinia, Cherkasy, Zhytomyr e Vinnytsia.
05.45 – ZELENSKY: “CRIMINI DI GUERRA A MARIUPOL PASSERANNO ALLA STORIA – In un nuovo video postato su Facebook, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky afferma che l’assedio di Mariupol passerà alla storia per quelli che definisce “crimini di guerra” da parte dell’esercito russo. “Fare questo a una città pacifica, quello che hanno fatto gli occupanti, è una cosa terribile che sarà ricordata per i secoli a venire”, afferma Zelensky nel suo video-discorso notturno alla nazione riportato dai media internazionali.
07.00 – CINA: “SIAMO DALLA PARTE GIUSTA DLLA STORIA” – Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha affermato oggi che “il tempo dimostrerà che la posizione della Cina è dalla parte giusta della storia” sulla guerra in Ucraina. “La Cina continuerà a formulare giudizi indipendenti basati sul merito della questione e in un atteggiamento obiettivo ed equo. Non accetteremo mai alcuna coercizione e pressione esterna e ci opponiamo anche a qualsiasi accusa e sospetto infondati contro” il nostro Paese, ha detto Wang Yi ai giornalisti, secondo una dichiarazione del ministero degli Affari esteri cinese riportata dai media internazionali. Wang ha affermato che “la soluzione a lungo termine è abbandonare la mentalità della Guerra fredda, astenersi dall’impegnarsi in scontri di gruppo e formare veramente un’architettura di sicurezza regionale equilibrata, efficace e sostenibile. Solo in questo modo si può raggiungere una stabilità a lungo termine nel continente europeo”.
07.30 – INTELLIGENCE GB: “RUSSIA PUNTA SULLE CITTA’, CIVILI IN PERICOLO” – La Russia continua a puntare sugli attacchi alle aree urbane dell’Ucraina, con l’obiettivo di limitare le perdite “già consistenti”, ma facendo questo mette in conto un aumento delle vittime civili. E’ la considerazione dell’intelligence britannica nell’ultimo aggiornamento della situazione della crisi in Ucraina. “Le forze russe continuano ad accerchiare diverse città dell’Ucraina orientale – si legge nella sintesi del ministero della Difesa del Regno Unito. “Nelle ultime settimane le forze russe hanno fatto progressi limitati nella conquista di queste città; la Russia ha però aumentato i suoi bombardamenti indiscriminati delle aree urbane con l’effetto di estese distruzioni e un elevato numero di vittime civili”. “E’ probabile – conclude l’aggiornamento – che la Russia continuerà a usare la sua pesante potenza di fuoco per sostenere gli attacchi alle aree urbane poichè questo sembra limitare le sue già considerevoli perdite, al costo di ulteriori vittime civili”.
07.40 – MEDIA KIEV: “CITTADINI DI MARIUPOL DEPORTATI IN RUSSIA” – Migliaia di residenti di Mariupol sono stati portati in remote città della Russia, “deportati come fecero i nazisti durante la seconda guerra mondiale”. La denuncia è del Sindaco della città martoriata dalla guerra Vadym Boichenko, che ha postato su Telegram un comunicato, riferisce Ukrinform. “Nell’ultima settimana, diverse migliaia di residenti di Mariupol sono stati portati in Russia. Gli occupanti hanno portato via illegalmente persone dal distretto di Livoberezhny e da un rifugio antiaereo nell’edificio di un club sportivo, dove più di mille persone, soprattutto donne e bambini, si nascondevano dai bombardamenti”, ha detto. “I civili verrebbero portati in campi dove i russi controllano i loro cellulari e i loro documenti per poi deportarli verso città remote della Russia”, scrive ancora il Kyiv Independent in un tweet.
08.00 – A MARIUPOL COLPITA SCUOLA DOVE SI ERANO RIFUGIATE 400 PERSONE – Il Consiglio municipale di Mariupol ha denunciato il bombardamento da parte delle forze russe di una scuola dove ieri erano rifugiate 400 persone. Su Telegram, il consiglio ha riferito che l’edificio è stato distrutto e ci sono persone intrappolate tra le macerie. Nella scuola c’erano donne, bambini ed anziani, hanno ancora riportato le autorità. A riferirne è la Bbc.
08.30 – MISSILI RUSSI SU DIFESA MAR NERO – Le forze armate russe hanno attaccato con i missili Kalibr l’infrastruttura di difesa ucraina del Mar Nero. Lo fa sapere la Difesa di Mosca. I missili hanno distrutto gli impianti di produzione di Nezhin, che si trova a nord-est di Kiev a oltre 600 chilometri di distanza dal Mar Nero.
08.40 – MOSCA USA MISSILI IPERSONICI KINZHAL – Le forze armate russe hanno annunciato di avere utilizzato “ancora una Volta” i sistemi missilistici ipersonici Kinzhal “per colpire obiettivi militari in Ucraina”. I missili ipersonici Kinzhal hanno distrutto una grande base di carburante e lubrificanti a Mykolaiv.
09.00 – IL DRAMMA DELLE DONNE UCRAINE: “STUPRATE DAI SOLDATI RUSSI PER UNA FOTO”
09.10 – ZELENSKY CENSURA 11 PARTITI FILORUSSI – Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha annunciato che sarà limitata e posta sotto controllo l’attività di 11 partiti politici ucraini, alcuni dei quali avrebbero legami diretti con Mosca. Zelensky lo dice nel video postato durante la notte, nel quale li elenca per nome.
09.30 – MOSCA, UCCISI 100 SOLDATI KKIEV E MERCENARI – Il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, ha riferito che oltre 100 militari ucraini e mercenari stranieri sono stati uccisi a seguito di un attacco al centro di addestramento delle forze speciali ucraine nella regione di Zhytomyr. Lo riporta l’agenzia russa Tass. “Missili ad alta precisione hanno colpito il centro di addestramento dove si trovavano i mercenari stranieri arrivati in Ucraina, vicino al villaggio di Ovruch, nella regione di Zhytomyr. Più di 100 militari delle forze speciali e mercenari stranieri sono stati uccisi”, ha detto Konashenkov.
10.00 – MOSCA, NELLA NOTTE COLPITI 62 OBIETTIVI MILITARI – Le forze armate russe hanno colpito 62 obiettivi militari nemici in Ucraina durante la scorsa notte, secondo il bollettino fornito dal portavoce del ministero ella Difesa di Mosca, Igor Konashenkov, citato dall’agenzia Interfax. “I bersagli messi fuori uso – dichiara il portavoce – comprendono tre posti di comando, un sistema di lancio razzi multiplo, due depositi di razzi e sistemi d’artiglieria, un deposito di carburante e 52 punti di raccolta di equipaggiamento militare”. Mosca rivendica inoltre che la sua artiglieria ha colpito sei sistemi di guerra elettronica Bukovel, e di aver abbattuto un elicottero militare ucraino Mil Mi-8, sei droni e un missile balistico tattico di tipo Tochka-U, scrive ancora Interfax.
10.30 – INTELLIGENCE KIEV – ELITE RUSSA VUOLE LIBERARSI DI PUTIN – Secondo l’intelligence Ucraina nell’élite imprenditoriale e politica russa si starebbe formando un gruppo di figure influenti che vorrebbe liberarsi del presidente russo Vladimir Putin. Il gruppo starebbe valutando l’idea di eliminarlo tramite avvelenamento, malattia improvvisa o un incidente, riferiscono i media ucraini. L’obiettivo sarebbe quello di rimuovere il presidente il prima possibile per ripristinare i legami economici con l’Occidente. Una parte dell’élite avrebbe già scelto come successore di Putin il direttore del Servizio federale per la sicurezza russa (Fbs) Oleksandr Bortnikov, scrive Ukrinform.
11.00 – A KIEV OBITORI PIENI: “CORPI CONSERVATI NEI CAMION DEI GELATI”
11.30 – MEDIA UCRAINA: “ALTA MINACCIA DI ATTACCO DA BIELORUSSIA” – C’e’ una “alta minaccia” di un’offensiva della Bielorussia in direzione Volyn che potrebbe iniziare nei prossimi 1 o 2 giorni. Lo riporta l’agenzia ucraina Unian citando fonti di intelligence e dello Stato maggiore ucraini. “La minaccia di un’offensiva della Repubblica di Bielorussia in direzione Volyn e’ valutata alta”, ha affermato lo Stato maggiore
11.45 – NAVI RUSSE COLPISOCNO MARIUPOL – Mariupol è stata colpita da armi pesanti sparate da quattro navi della Marina russa. Lo ha riferito il reggimento Azov sul suo canale Telegram, secondo quanto riporta l’agenzia ucraina Unian. “Il nemico continua a distruggere cinicamente la città ucraina, usando tutto l’arsenale disponibile. Dopo aerei, artiglieria, vari sistemi e carri armati, gli occupanti russi stanno distruggendo la citta’ con armi pesanti di navi da guerra”, sottolinea il reggimento Azov.
12.00 – LA VICEPREMIER UCRAINA: “DONNE STUPRATE E UCCISE DAI SOLDATI RUSSI” – La vicepremier ucraina Olha Stefanishyna ha riferito a Sky News di “storie orribili” che riguardano le donne, “che sono state stuprate e assassinate” da militari di Mosca. “Ogni singolo soldato che abbia commesso questo crimine di guerra verrà chiamato a risponderne. Donne ucraine, noi rimarremo unite e prevarremo”
12.15 – INTELLIGENCE UCRAINA: “PUTIN HA INVIATO ALTRI KILLER PER UCCIDERE ZELENSKY” – Secondo l’intelligence dell’Ucraina nel Paese stanno iniziando ad arrivare altri mercenari legati al gruppo russo Wagner per uccidere il presidente Volodymyr Zelensky. Lo riferisce la Verchovna Rada, il parlamento monocamerale dell’Ucraina, su Telegram.
12.30 – PAPA FRANCESCO: “DOLORE PER CHI NON RIESCE A SCAPPARE DALLE BOMBE” – “Provo dolore per chi non riesce a scappare: nonni, malati, poveri, tutti separati dai loro familiari, bimbi e persone fragili restano a morire sotto le bombe. Penso a chi deve fuggire lasciando indietro tutto”. Lo ha detto Papa Francesco al termine dell’Angelus, in piazza San Pietro. In Ucraina “anche questa settimana missili e bombe si sono abbattuti su civili, anziani, bambini e madri incinte”, ha ricordato papa Francesco all’Angelus. “Tutto questo è disumano, anzi è anche sacrilego – ha quindi affermato – perchè va contro la sacralità della vita umana. Soprattutto contro la vita umana indifesa, che va rispettata e protetta, non eliminata, e che viene prima di qualsiasi strategia”. “Non dimentichiamo – ha ribadito il Pontefice -, è una crudeltà, disumana e sacrilega. Preghiamo in silenzio per quanti soffrono”.
13.00 – ANTIMAFIA: “DA GUERRA IN UCRAINA PROFITTI MAFIE SU MERCI E ARMI” – “Le mafie sfrutteranno le difficolta’ del mercato e lo stesso andamento della guerra, per acquisire vantaggi, da un lato sui prodotti, dall’altro sulle armi”. Cosi’ il Procuratore nazionale antimafia, Federico Cafiero de Raho. “Pensiamo ai prezzi e ai prodotti che possono essere piu’ facilmente trovati o sottratti al mercato per sviluppare la massima speculazione oppure alla possibilita’ di acquisire armi attraverso percorsi paralleli illegali – ha aggiunto de Raho -. La guerra in Ucraina determinera’ profili di operativita’ della criminalita’ organizzata, che di certo non dovra’ rispettare i canali bancari per le proprie liquidita'”.
13.30 – IL PUNTO: PERCHÈ LA RUSSIA MINACCIA L’ITALIA
13.40 – SINDACO DI ENERGODAR: “IL MIO VICE RAPITO DAI RUSSI” – Rapito il vice sindaco della città di Energodar Ivan Samoidiuk. A dare la notizia attraverso il suo canale Telegram è Dmytro Orlov, il sindaco di Energodar. “Il vicesindaco Ivan Samoiduk è stato rapito. Non sappiamo in che condizioni sia. Non ci sentiamo da ieri. E oggi abbiamo ricevuto informazioni confermate che è stato cinicamente rapito”, scrive il sindaco che lancia un appello alla massima attenzione, chiedendo a politici e attivisti di “non rispondere a chiamate da numeri di telefono sconosciuti, non comunicare a nessuno la posizione effettiva”.
14.00 – COLPITO OSPIZIO A KREMINNA, 56 MORTI – L’11 marzo le truppe russe hanno aperto il fuoco su una casa per anziani a Kreminna, nella regione ucraina di Luhansk, uccidendo 56 persone: e’ quanto sostiene il governo ucraino denunciando che i russi hanno sparato all’edificio “da un carro armato in maniera cinica e deliberata”. Secondo le autorita’ ucraine, ci sono stati 15 sopravvissuti, che sono stati “rapiti e portati nel territorio occupato a Svatove (sempre nella regione di Luhansk) nella struttura geriatrica locale”. La denuncia e il numero delle vittime non possono essere verificate in modo indipendente.
14.10 – PER L’ONU SONO 10 MILIONI GLI UCRAINI SFOLLATI E 902 CIVILI UCCISI – Sono dieci milioni le persone fuggite dalle loro case in Ucraina a causa della guerra. Lo ha detto l’Alto commissario dell’Onu per i rifugiati, Filippo Grandi, “La guerra in Ucraina è così devastante che 10 milioni di persone sono fuggite all’estero o sono sfollate all’interno del Paese”, ha affermato Grandi in un tweet. Sono almeno 902 i civili uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa il 24 febbraio scorso, secondo il bilancio aggiornato dall’Alto commissariato dell’Onu per i diritti umani. I feriti sono 1.459.
15.00 – LA TURCHIA ASSICURA: “ACCORDO VICINO” – La Turchia assicura che Russia e Ucraina hanno fatto progressi nei negoziati per fermare la guerra e che vicine a un accordo. “Vediamo che le parti sono vicine a un accordo”, ha affermato il ministro degli Esteri, Mevlut Cavusoglu, che questa settimana è stato a Mosca e a Kiev. Ankara ha ospitato la scorsa settimana ad Antalya i ministri degli Esteri di Russia e Ucraina. Cavusoglu ha affermato che la Turchia è in contatto con i due team di negoziatori, ma si è rifiutato di dare dettagli dei colloqui. In un’intervista al quotidiano Hurriyet, il portavoce della presidenza turca, Ibrahim Kalin, ha affermato che le parti stanno negoziando sei punti: neutralità, disarmo e garanzie di sicurezza dell’Ucraina, la cosiddetta “de-nazificazione”, rimozione degli ostacoli all’uso della lingua russa in Ucraina, lo status della regione separatista del Donbass e lo status della Crimea, annessa alla Russia nel 2014.
15.15 – ZELENSKY: “SE NEGOZIATI FALLISCONO RISCHIO TERZA GUERRA MONDIALE” – Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha detto di essere pronto a trattare con il collega russo, Vladimir Putin, ma ha avvertito che se i tentativi di negoziato fallissero, ciò potrebbe significare che il conflitto tra Mosca e Kiev porterebbe a “una terza guerra mondiale”. “Sono pronto a trattare con lui. Ero pronto negli ultimi due anni. E penso che senza negoziati non possiamo porre fine a questa guerra”, ha detto Zelensky in una intervista alla Cnn. “Se c’è solo l’1% di possibilità per noi di fermare questa guerra, penso che dobbiamo coglierla. Dobbiamo farlo”.
15.20 – “NATO INTENSIFICA ASSISTENZA MILITARE” – La Nato sta intensificando l’assistenza militare, umanitaria e finanziaria all’Ucraina. Lo ha affermato il segretario generale, Jens Stoltenberg. “Gli alleati della Nato stanno intensificando il loro sostegno all’Ucraina, anche attraverso forniture di armi, aiuti umanitari, nonchè attraverso un’assistenza multimiliardaria alla sua economia”, ha affermato Stoltenberg in un’intervista alla Nbc.
15.30 – DOMANI RIPRENDONO ONLINE I COLLOQUI RUSSIA-UCRAINA – Russi e ucraini riprendono i colloqui domani con un incontro online. Lo scrive la Tass citando Ukrainiskaya Pravda che fa riferimento a fonti di alto livello. “Un incontro online fra le delegazioni russa e ucraina è previsto per il 21 marzo”, si legge.
15.40 – ZELENSKY: “RUSSI VENUTI PER STERMINARCI” – “Le forze russe sono venute per sterminarci, per ucciderci”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in una intervista alla Cnn, sottolineando che “con la dignità del nostro popolo e del nostro esercito abbiamo potuto dimostrare di essere stati in grado di assestare un colpo potente, siamo stati in grado di contrattaccare”. Allo stesso tempo, però, Zelensky ha detto che “sfortunatamente la nostra dignità non sta salvando vite”. Di qui la necessità di negoziare con il presidente russo Vladimir Putin. “Se c’è anche solo un uno per cento di possibilità per noi di fermare questa guerra, penso che dobbiamo sfruttarla. Dobbiamo farlo” perché “ogni giorno stiamo perdendo persone, persone innocenti sul terreno”.
16.00 – ZELENSKY: “NO COMPROMESSI SU SOVRANITA’ E INTEGRITA’” – Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha avvertito che ci sono “compromessi” che non possono essere fatti nei negoziati con la Russia. Alla domanda del conduttore della Cnn riguardo le richieste di Mosca per fermare la guerra – il riconoscimento della Crimea come parte della Russia, l’indipendenza delle repubbliche nel Donbass e la garanzia che l’Ucraina non farà mai parte della Nato – Zelensky ha risposto: “Ci sono compromessi per i quali non siamo pronti come stato indipendente”. “Ogni compromesso – ha aggiunto – relativo alla nostra integrità territoriale e sovranità è stato reso chiaro dal popolo ucraino. I soldati russi non sono stati salutati con mazzi di fiori, sono stati accolti con il coraggio, con gente che imbracciava le armi”. Zelensky ha detto che la Russia “non può ottenere con la forza il favore dei cittadini di un altro Paese “. “Non puoi – ha concluso – costringere il presidente di un altro Paese a concedere tutto con la forza”.
16.10 – UCRAINA, PROROGATA DI UN MESE LEGGE MARZIALE – Il presidente Zelensky ha proprogato la legge marziale in Ucraina di altri 30 giorni, a partire dal 26 marzo. Lo ha annunciato il servizio stampa della Verkhovna Rada, il Parlamento, che ha adottato il disegno di legge sull’estensione della legge marziale il 15 marzo, secondo quanto riporta la Tass. La legge marziale è entrata in vigore in Ucraina il 24 febbraio, giorno dell’invasione russa.
16.45 – USA ESCLUDONO MISSIONE DI PACE – L’ambasciatrice degli Stati Uniti alle Nazioni Unite, Linda Thomas-Greenfiel, ha escluso qualsiasi partecipazione militare statunitense a un’ipotetica missione di mantenimento della pace della Nato in Ucraina e ha anche aggiunto che al momento una missione del presidente Usa, Joe Biden, a Kiev, a margine del suo viaggio giovedì a Bruxelles, non è “sul tavolo”. “Il presidente è stato molto chiaro sul fatto che non schiereremo truppe americane in Ucraina”, ha detto la diplomatica. “Non vogliamo che si degeneri in una guerra con gli Stati Uniti”. Thomas-Greenfield ha aggiunto che altri Paesi della Nato “potrebbero decidere di voler mettere truppe all’interno dell’Ucraina”. “Sarà una decisione che dovranno prendere”.
17.00 – BOMBE CADONO SU KIEV, MAMMA SALVA LA FIGLIA NEONATA: “L’HO COPERTA CON IL MIO CORPO”
17.20 – ZELENSKY PARLA A ISRAELE: “IL CREMLINO PARLA DI SOLUZIONE FINALE COME HITLER” – Parlando alla Knesset, il Parlamento israeliano, il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha detto che i russi stanno usando contro l’Ucraina termini come “la soluzione finale”, gli stessi usati 80 anni fa dai nazisti. Secondo il presidente la Russia “vuole distruggere tutto ciò che rende ucraini gli ucraini: ecco perchè uso il confronto con la vostra storia”. “A Mosca la chiamano la ‘soluzione finale’ nei siti web e nei media ufficiali”. “Sono parole che non dovrebbero essere più pronunciate e che invece sono state dette in un incontro a Mosca e in diversi eventi ufficiali. Sono le stesse parole usate 80 anni fa da Hitler per il popolo ebraico”.
17.30 – ZELENSKY A ISRAELE: “GUERRA TRA BENE E MALE” – Qui parliamo di una guerra tra il bene e il male. E Israele sa da che parte stare”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky intervenendo alla Knesset, il Parlamento israeliano. Uno schermo gigante è stato allestito in piazza Habima a Tel Aviv per seguire in diretta l’intervento di Zelensky. “So che quello che sto dicendo mette paura. Ma perché noi che stiamo chiedendo aiuto a voi, alla comunità internazionale, perché non dovremmo riceverlo?”, ha chiesto Zelensky. “Che cos’è questo da parte vostra? E’ indifferenza? O qualcos’altro? Lascio a voi la risposta. Sapete cosa succede quando c’è indifferenza”, ha aggiunto.
17.45 – ZELENSKY CHIEDE A ISRAELE ARMI E SANZIONI – “Perché non possiamo ricevere armi da voi? Perché Israele non ha imposto sanzioni aspre alla Russia o alle aziende russe? Siete voi che dovrete vivere con la risposta a questa domanda nella vostra coscienza”. Lo ha chiesto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky rivolgendosi ai deputati della Knesset, il Parlamento israeliano. “Gli ucraini 80 anni fa ha salvato gli ebrei e oggi potete fare la stessa scelta”, ha aggiunto. “Israele è quel Paese che ha messo a punto il sistema di difesa missilistico più potente e sofisticato del mondo, sapete cosa significa ricevere una minaccia dal cielo e difendere i propri cittadini. Difendete anche le vite degli ucraini, degli ebrei ucraini”, ha chiesto Zelensky.
18.00 – IN UCRAINA I CITTADINI PROTESTANO – Proteste di cittadini ucraini si stanno svolgendo oggi a Kherson, Kakhovka e Berdyansk, città sotto il controllo delle truppe russe. Un video, condiviso da Ukrayinska Pravda, mostra la folla che sventola le bandiere ucraine a Kherson, cantando “Kherson è l’Ucraina!”. L’agenzia di stampa Unian riporta che a Berdyansk centinaia di persone hanno manifestato pacificamente contro l’occupazione russa. Ma i russi “hanno cominciato a molestarli”. I cittadini hanno iniziato a essere circondati, alcuni dei manifestanti si sono ritirati sul lungomare. “E più tardi i manifestanti sono stati spogliati e perquisiti”, riporta ancora Unian riportando fonti della municipalità. Secondo la Cnn, centinaia di persone si sono riversate in piazza a Enerhodar per protestare contro la detenzione del vice sindaco Ivan Ignatevich Samoydyuk.
18.30 – ATTACCO AEREO NELLA ZONA DI KIEV – I russi hanno effettuato un attacco aereo in direzione del villaggio di Zabuyannia, distretto di Bucha nella regione di Kiev. Lo afferma il servizio stampa della Polizia nazionale ucraina, come riferisce Ukrinform. L’esistenza di vittime sarebbe in corso di chiarimento. “Il 25° giorno di confronto nella regione di Kiev rimane teso, ma controllato. Durante questo periodo, le ostilità hanno avuto luogo nelle comunità di Bucha, Makariv, Irpin e Borodyan. Gli occupanti hanno lanciato un attacco aereo in direzione del villaggio di Zabuyannia. Le informazioni sulle vittime vengono chiarite”, afferma Ukrinform.
19.00 – ISRAELE, MINISTRO DELLE COMUNICAZIONI: “SCANDALOSO PARAGONE CON OLOCAUSTO” – Israele “apprezza il Presidente dell’Ucraina e sostiene il popolo ucraino nel cuore e nei fatti, ma è impossibile riscrivere la terribile storia dell’Olocausto. Genocidio commesso anche sul suolo ucraino. La guerra è terribile, ma il confronto con gli orrori dell’Olocausto e la soluzione finale è scandaloso”. Così in un tweet il ministro israeliano delle comunicazioni, Yoaz Hendel, dopo le parole del presidente ucraino Zelensky alla Knesset.
19.15 – AVIAZIONE RUSSA: “COLPITE 89 STRUTTURE MILITARI” – L’aviazione delle forze armate della Russia oggi avrebbe colpito 89 strutture militari dell’Ucraina, tra cui quattro posti di comando e 65 luoghi di accumulo di attrezzature militari. A sostenerlo, secondo quanto riferisce l’agenzia russa Ria Novosti, è stato il rappresentante ufficiale del ministero della Difesa della Federazione Russa, il maggiore generale Igor Konashenkov nel corso di un briefing. “I sistemi di difesa aerea russi hanno abbattuto sette veicoli aerei senza equipaggio ucraini in aria”, ha aggiunto.
19.30 – VICEPREMIER UCRAINA: “MISSILI OPERSONICI CRIMINE CONTRO L’UMANITA’” – L’uso da parte della Russia di missili ipersonici “è un crimine contro l’umanità”. A sostenerlo, intervistata dal canale all news francese Lci, è il vicepremier ucraino e ministro per la reintegrazione dei territori occupati, Iryna Vereshchuk. Questo tipo di missile, spiega, “uccide civili, donne e bambini. Che utilizzino missili ipersonici nelle grandi città significa che i russi non hanno più argomenti”, aggiunge il vicepremier.
19.40 – PERSI I CONTATTI CN CONVOGLIO UMANITARIO DIRETTO A VOVCHANSK – Persi i contatti con un convoglio di aiuti umanitari che sarebbe dovuto arrivare oggi a Vovchansk, città temporaneamente sotto il controllo dell’esercito russo. Lo ha annunciato il capo dell’Amministrazione militare regionale Oleh Synegubov in un video messaggio. Il percorso verso la città dell’Oblast’ di Charkiv, Ucraina orientale, è considerato ad alto rischio.
19.50 – KULEBA: “MANIFESTANTI CORAGGIOSI A KHERSON E ENERGODAR” – ll ministro degli Esteri di Kiev Dmytro Kuleba ha lodato “i coraggiosi ucraini a Kherson e a Energodar” che “continuano a protestare contro gli invasori russi” i primi e che hanno “organizzano una protesta pacifica chiedendo il rilascio del vicesindaco Ivan Samoidjuk che è stato rapito dagli invasori russi”. Su Twitter, Kuleba ha scritto che a Kherson manifestando “serenamente e senza paura” i manifestanti “hanno letteralmente costretto due enormi camion russi a ritirarsi. “Queste persone sono l’Ucraina. Il loro spirito di libertà è davvero indistruttibile”.
20.00 – JHONSON SENTE ZELENSKY: “IMPEGNO A SOSTENERE KIEV” – Il primo ministro britannico Boris Johnson ha avuto un colloquio telefonico con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Lo rende noto Downing Street. Johnson ha detto di essere pronto a “promuovere gli interessi dell’Ucraina durante gli incontri della Nato e del G7 di questa settimana e in incontri bilaterali con alleati chiave”. Inoltre il primo ministro ha delineato il “continuo impegno del Regno Unito a collaborare con i partner internazionali per coordinare il supporto per rafforzare la difesa dell’Ucraina” confermando il “fermo sostegno alla posizione dell’Ucraina”.
20.30 – ATTACCO AEREO ALLA REGIONE DI KIEV – Le truppe russe hanno lanciato un attacco aereo sul villaggio di Zabuyannia, distretto di Bucha, nella regione di Kiev. Lo ha reso noto la polizia, secondo quanto riporta l’Ukrainska Pravda.
21.00 – MINISTRO DELLA DIFESA RUSSO: “A MARIUPOL CATASTROFE UMANITARIA” – Il ministro russo Sergej Kužugetovi Sojgu parla di 330 mila persone “evacuate” in Russia dall’Ucraina dall’inizio dell'”operazione militare 22.15 – SCOMPARSI 5 AUTISTI E UN MEDICO DA CONVOGLI AIUTI UMANITARI – Sono scomparsi cinque autisti e un medico da un convoglio di aiuti umanitari. Stavano portando degli aiuti, medicine e cibo, alla città di Vovchansk nella regione di Kharkiv. Ad affermarlo è il vicepremier ucraino Iryna Vereschuk nel corso del briefing sottolineando che le forze russe “continuano comportarsi da terroristi”.
21.15 – A ODESSA SPARI CONTRO HOTEL GIORNALISTI – Verso le 19 ora ucraina, le 18 in Italia, “una raffica di pallottole ha colpito l’ingresso dell’hotel Gagarin” a Odessa, dove alloggiano alcuni giornalisti internazionali, tra cui italiani. Lo conferma ad Adnkronos Ugo Poletti, direttore di Odessa Journal, spiegando che nell’attacco è rimasta “ferita una persona”. Secondo fonti giornalistiche si tratterebbe di un vigilante. Al momento “non si conosce la provenienza” degli spari. I colpi contro l’hotel sarebbero stati esplosi “verso la fine di un intenso fuoco di contraerea contro dei droni. Pare che ne abbiano centrato uno, a giudicare dall’esplosione”, aggiunge Poletti.
21.30 – UCRAINA AVVERTE I SOLDATI BIELORUSSI: “CHI ATTRACERSA IL CONFINE VERRA’ DISTRUTTO” – “Se un soldato bielorusso attraverserà il confine con l’Ucraina, sarà distrutto”. Questo l’avvertimento del segretario del Consiglio di sicurezza ucraino Oleksiy Danilov, secondo Ukrainska Pravda. Danilov ha sottolineato che il popolo bielorusso “sicuramente non ne ha bisogno, ma Putin sì”. “Il presidente della Federazione Russa costringe Lukashenko a prendere una decisione sull’invasione dell’esercito bielorusso, ma sa che questo sarà un collasso per la Bielorussia”. Danilov ha aggiunto che la Russia sta già usando il territorio della Bielorussia per sostenere la sua aggressione contro l’Ucraina, ma vuole attirare ancora di più i bielorussi nella guerra.
22.00 – RUSSIA PROPONE CESSATE IL FUOCO TEMPORANEO A MARIUPOL – Da Mosca arriva una proposta di “cessate il fuoco temporaneo” che suona come una richiesta di resa ai difensori di Mariupol. Il ministero della Difesa russo ha chiesto alle formazioni militari ucraine della città portuale di “esporre domani bandiere bianche per mostrare di essere pronti a un cessate il fuoco temporaneo” che partirebbe alle 09:30 di Mosca, ovvero le 7:30 italiane. Da quel momento gli assediati avranno due ore per deporre le armi e abbandonare Mariupol.
Ucraina Russia, le news di oggi sulla guerra. Zelensky: «Mariupol come Genova». Biden: «Putin valuta l’uso di armi chimiche». Lorenzo Cremonesi, Andrea Nicastro, Marta Serafini su Il Corriere della Sera il 22 marzo 2022.
Le notizie di martedì 22 marzo sulla guerra, minuto per minuto: un giornale russo pubblica il numero di morti tra i soldati, poi cancella la notizia e parla di attacco hacker. Navalny condannato per frode, rischia 13 anni di carcere
• La guerra è al 27esimo giorno: oggi il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha parlato dal suo bunker di Kiev con il Parlamento italiano: è stato accolto da una standing ovation. Vari parlamentari hanno disertato l’Aula.
• Il presidente del Consiglio Mario Draghi, intervenuto dopo Zelensky, ha parlato di una «resistenza eroica» da parte degli ucraini.
• Il Papa ha telefonato a Zelensky che lo ha invitato in Ucraina.
• La città di Mariupol — per usare le parole raccolte da alcuni testimoni — è ormai ridotta all’«inferno in Terra». I russi hanno proclamato di aver riconquistato la città di Makariv.
• Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, che ieri ha incontrato i capi di Stato e governo di Italia, Francia, Gran Bretagna e Germania, ha detto che Putin, «con le spalle al muro», «sta valutando di usare armi chimiche e batteriologiche» .
• Komsomolskaya Pravda, un giornale russo vicino a Putin, ha pubblicato la notizia che i soldati russi morti finora sono stati 9.861; 16.153 i feriti. La notizia è stata rapidamente cancellata; il quotidiano ha parlato di un attacco hacker.
Ore 20.45 - «I russi morti sono 9.800». Poi la notizia viene cancellata
I soldati russi morti nelle prime tre settimane di conflitto sarebbero 9.891. E' quanto sostiene a sorpresa la Komsomolskaya Pravda, quotidiano russo vicino al presidente Putin. Il giornale cita fonti del ministero della difesa di Mosca. I feriti, secondo la stessa fonte sarebbero oltre 15.000. Fino a pochi giorni fa Mosca non aveva nemmeno mai fatto cenno a caduti russi in Ucraina, nè tantomeno aveva fornito cifre. Il sito della Komsomolskaya Pravda, poche ore dopo minuti dopo la diffusione, ha rimosso cifra e modificato l’articoloe sul suo canale Telegram ha detto che il sito è stato hackerato.
Ore 21.30 - Dagli Usa a Kiev armi per difesa aerea «a lungo raggio»
Stati Uniti sono impegnati in «consultazioni» con altre nazioni per fornire all’Ucraina «le capacità di difesa aerea a lungo raggio». Lo ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby. Gli Stati Uniti stanno discutendo con la Slovacchia, dove il capo del Pentagono Lioyd Austin è andato in visita la scorsa settimana, la possibilità che questa fornisca a Kiev i suoi sistemi di difesa anti missilistica S-300 in cambio di altre forniture militari in grado di sostituirli da parte di Washington.
Ore 22.30 - Zelensky rilancia il vertice con Putin
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky insiste la necessità di un incontro nel più breve tempo possibile con Vladimir Putin. Il vertice si rende indispensabile - ha detto Zelensky in una intervista tv - «per fermare la guerra»
Ore 22.50 - Esercito Kiev, fuoco russo su ospedale pediatrico Severodonetsk
Ore 22.45 - «Mariupol ridotta in cenere»
Nella medesima intervista Zelensky ha dichiarato che «Mariupol è ridotta in cenere». Si è detto comunque sicuro che «la città sopravviverà».
Le truppe russe hanno aperto il fuoco su un ospedale pediatrico a Severodonetsk, nel nord est dell’Ucraina. Lo ha detto il capo dell’amministrazione militare regionale di Lugansk, Sergey Gaidai, su Telegram, secondo quanto riferisce Ukrinform. «I russi hanno aperto il fuoco su un ospedale pediatrico a Severodonetsk - ha scritto -. Il tetto ha preso fuoco. Fortunatamente, i piccoli pazienti, le loro madri e il personale sono stati tempestivamente evacuati. Il governatore ha aggiunto che nella regione di Lugansk, sono state bombardate oggi le città di Severodonetsk, Rubizhne, Lysychansk, Popasna, Novodruzhesk e Toshkivka. L’agenzia riferisce anche i russi hanno sparato quattro missili nella regione di Rivne, ma non si sa ancora se ci sono state vittime.
Ore 23.04 - Usa, apprezziamo significativi contributi Italia
Gli Usa apprezzano «i significativi contributi che l’Italia ha dato all’Ucraina e a sostegno dell’Alleanza». Lo ha affermato in una nota l’ambasciata americana a Roma. «Contrariamente ai recenti commenti falsi e non attribuiti, l’Italia continua a dimostrarsi un forte esportatore di sicurezza e un robusto contributore alla Nato lungo il fianco meridionale e orientale dell’Alleanza». «Gli Stati Uniti continueranno a lavorare con tutti gli alleati e i partner per impegni futuri verso l’Ucraina in questo momento critico per la sicurezza europea», si legge.
Ore 00.06 - I tecnici hanno potuto lasciare centrale di Chernobyl
Tutti i tecnici della centrale nucleare di Chernobyl, in Ucraina, che erano rimasti bloccati nell’impianto e avevano dovuto continuare a lavorare senza interruzione dal giorno dell’arrivo delle truppe russe, il 24 febbraio, hanno ottenuto il permesso di lasciare la centrale. Ne dà notizia in un comunicato l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), che dice di essere stata informata dalle autorità di Kiev. Metà dei tecnici erano potuti uscire ieri, l’altra metà oggi, eccetto 13 di loro che non hanno voluto andarsene. Quelli che sono smontati sono stati sostituiti da colleghi ucraini e nell’impianto sono rimaste in servizio guardie ucraine. Il danneggiamento di strade e ponti aveva finora ostacolato l’arrivo dello staff che doveva sostituire i colleghi.
Ore 00.18 - Biden conferma uso missili ipersonici russi
Il presidente americano Joe Biden ha confermato che la Russia ha impiegato anche missili ipersonici nei bombardamenti in Ucraina. «Con le stesse testate impiegate sugli altri missili, non fanno molta differenza, tranne che per il fatto che è quasi impossibile intercettarli», ha detto Biden, citato dalla Cnn.
Ore 1.02 - Esercito Gb, missili ipersonici non decisivi
«È altamente improbabile che lo schieramento di missili ipersonici Kinzhal influisca materialmente sull’esito della campagna russa in Ucraina». Lo afferma il vicemaresciallo della Royal Air Force (Raf) Mick Smeath, addetto militare alla Difesa britannica. Citato dal Guardian, Smeath sostiene poi come sia «molto probabile che le affermazioni russe di aver utilizzato lo sperimentale Kinzhal abbiano lo scopo di sminuire la mancanza di progressi nella campagna di terra» di Mosca. Il Kinzhal (Pugnale, in cirillico), è un missile balistico aviolanciato ipersonico di fabbricazione russa sviluppato negli anni 2010 ed entrato in servizio sperimentale nel 2018 presso le forze aerospaziali di Mosca.
Ore 1.31 - Biden, Putin sta valutando uso armi chimiche e biologiche
Le accuse russe che Kiev ha armi biologiche e chimiche «sono false» e sono un «chiaro segnale» che Vladimir Putin «sta valutando di usarle entrambe» nella guerra in Ucraina. Lo ha ribadito il presidente americano Joe Biden. Putin, ha sottolineato Biden, «è con le spalle al muro e ora sta parlando delle nuove operazioni sotto falsa bandiera che sta preparando».
Ore 1.39 - Pentagono,nessuna indicazione di attacco da Bielorussia
«Non abbiamo visto nessuna indicazione che i bielorussi si stiano preparando a entrare in Ucraina o che abbiano fatto accordi per questo»: lo ha detto un alto ufficiale del Pentagono durante un briefing.
Ore 1.58 - Zelensky, piloti caccia russi inumani senza cuore
In un video caricato su Telegram nelle prime ore di oggi, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha definito inumani i piloti militari russi. «Hanno sicuramente il vuoto al posto del cuore, al posto dell’anima, al posto di tutto ciò che rende umano», ha detto. Citato dalla Cnn, Zelensky ha anche affermato che le truppe di Mosca hanno colpito ieri con razzi la regione di Zhytomyr e che un aereo russo è stato abbattuto nella regione di Kharkiv vicino a Chuhuiv. Il presidente ucraino ha aggiunto che anche i civili sono stati presi di mira nella regione di Zaporizhzhia. «Quattro bambini sono stati ricoverati in ospedale. Due sono in gravi condizioni», ha detto.
Ore 2.21 - Biden: «Russia prepara un attacco hacker agli Usa»
La minaccia di un attacco hacker da parte della Russia è «crescente» ma gli Stati Uniti useranno «ogni mezzo» per prevenirlo. Lo ha detto il presidente Joe Biden, lanciando l’avvertimento di un possibile cyberattacco, come escalation alla tensione internazionale dopo l’invasione russa dell’Ucraina. «La Russia - ha ammesso Biden - sta esplorando alcune opzioni». Il capo della Casa Bianca ha anche chiesto alle compagnie americane, nel corso di una tavola rotonda con alti dirigenti, di «accelerare gli sforzi per bloccare le loro porte digitali». «Avete il potere - ha aggiunto - la capacità e la responsabilità di rinforzare la cyber sicurezza e la resistenza di servizi chiave per il Paese e avete le tecnologie su cui gli americani possono fare affidamento. Noi abbiamo bisogno che ognuno faccia la sua parte». Il presidente ha ricordato che è un «dovere patriottico investire quanto più possibile» sulla sicurezza.
Ore 3.19 - Ucraina: esercito Kiev, russi bloccano accesso a Mar d’Azov Secondo l’ultimo rapporto operativo dell’esercito ucraino appena pubblicato, le forze russe mantengono il corridoio terrestre con la Crimea e stanno bloccando l’accesso al Mar d’Azov. Anche la città di Sumy è parzialmente bloccata, mentre continuano i bombardamenti di artiglieria sulla città di Kharkiv. Il rapporto, citato dal Guardian, afferma inoltre che la Russia sta conducendo «campagne di propaganda aggressiva» rivolte ai militari delle forze armate della Bielorussia affinché si uniscano all’invasione militare dell’Ucraina. Le forze russe continuano a utilizzare la rete di aeroporti della Repubblica di Bielorussia e stanno cercando di ricostruire la sezione ferroviaria da Valuyki a Kupyansk al fine di migliorare la logistica del gruppo, ha aggiunto il ministero della Difesa ucraino. Le forze ucraine affermano di aver sventato ieri 13 attacchi nemici e distrutto 14 carri armati, otto veicoli da combattimento di fanteria, due veicoli corazzati leggeri multiuso, tre sistemi di artiglieria e quattro veicoli generici, mentre le unità di difesa aerea hanno colpito due bersagli nemici. I russi avrebbero perso circa 300 membri del personale.
Ore 3.38 - Onu, bilancio civili uccisi sale ad almeno 925
Sale ad almeno 925 il bilancio dei civili uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione da parte della Russia, secondo i dati in possesso dell’Ufficio dell’Alto commissario delle Nazioni unite per i diritti umani (Unhchr).
Ore 5.08 - «Wsj», gli Usa invieranno a Kiev sistemi antiaerei di fabbricazione sovietica
Gli Stati Uniti consegneranno all’Ucraina una serie di sistemi antiaerei di fabbricazione sovietica di cui gli Usa si erano impadroniti decenni fa, nell’ambito di un programma segreto teso ad addestrare il personale militare statunitense. Lo riferisce il quotidiano Wall Street Journal, che cita fonti anonime della Difesa Usa. Secondo le indiscrezioni, i sistemi che verranno consegnati all’Ucraina includono anche un numero imprecisato di SA-8 Gecko: si tratta di un sistema antiaereo semovente su gomma, il primo sviluppato dall’Unione sovietica ad impiegare missili supersonici filoguidati per la difesa aerea delle forze sul campo di battaglia. Gli Stati Uniti sono impegnati in «discussioni in corso» con alleati e partner per fornire all’Ucraina «capacità di difesa aerea a lungo raggio» con strumenti «che sappiamo saranno in grado di usare». Lo ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby, che ha parlato di «consultazioni attive» in tal senso durante la regolare conferenza stampa tenuta nella giornata di ieri, 21 marzo. Il segretario alla Difesa Usa, Lloyd Austin, ha visitato la Slovacchia e la Bulgaria la scorsa settimana, dopo aver partecipato alla ministeriale Difesa della Nato a Bruxelles. Secondo quanto appreso dall’emittente «Cnn», gli Usa hanno discusso con le autorità slovacche la possibilità’ che Bratislava fornisca i suoi sistemi antiaerei S-300 all’Ucraina. Al momento, però, nessun accordo in tal senso è stato annunciato.
Ore 5.10 - Kiev: ripreso il controllo di Makariv
Lo Stato maggiore delle forze armate dell’Ucraina ha riferito che «la bandiera ucraina è stata issata sulla città di Makariv» e le forze russe sono state respinte. Lo riporta il Kyiv Independent. Makariv è un insediamento urbano nell’oblast di Kiev, a 60 chilometri a ovest dalla capitale ucraina. Il villaggio aveva contato nei giorni scorsi diverse vittime civili.
Ore 6.47 - Le sirene antiaeree stanno risuonando in quasi tutte le regioni dell’Ucraina
Sono state attivate negli oblast (equivalenti alle regioni italiane, ndr) di Sumy, Mykolaiv, Ternopil, Poltava, Kirovohrad, Kharkiv, Zaporizhzhia, Lviv, Ivano-Frankivsk, Zakarpattya, Chernivtsi, Dnipropetrovsk, Rivne, Volyn, Cherkasy, Khmelnytsky, Odesa e nelle città di Kiev, Sloviansk e Kramatorsk. Lo riferisce il Kiyv Indipendent.
Ore 6.49 - Kiev: forniture russe non dureranno più di 3 giorni Milano
Le forniture russe dureranno «non più di 3 giorni». È quanto riferisce l’esercito ucraino, nel rapporto operativo sulla guerra, affermando che le scorte dei russi non dureranno oltre i 3 giorni. I funzionari dell’esercito hanno affermato che la situazione è simile per quanto riguarda la fornitura di carburante e hanno parlato di «incapacità» della Russia di organizzare i rifornimenti delle truppe, segnale di «fallimento logistico» dei russi.
Ore 7.06 - Zelensky torna a proporre un incontro con Putin
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è tornato a proporre un incontro con il suo omologo russo Vladimir Putin, «con qualsiasi formato», dicendosi disposto a discutere dello statuto delle repubbliche russofone ucraine e della Crimea e sottolineando che «senza questa riunione risulta impossibile capire veramente cos’è che (i russi) sono disposti a fare per fermare la guerra». In dichiarazioni ad un’emittente regionale ucraina, Zelensky ha detto che «senza trattativa non fermeremo la guerra», ma ha aggiunto che il suo Paese «non può accettare nessun ultimatum da parte della Russia». Sono necessarie, ha spiegato «garanzie di sicurezza» e la fine delle ostilità e, «una volta che quell’ostacolo sarà rimosso, parliamo».
Ore 7.30 - Così gli Usa «guidano» gli attacchi ucraini
Quando il 16 marzo la Casa Bianca ha autorizzato nuove forniture belliche in favore dell’Ucraina, all’ultima riga della «lista della spesa» c’erano quattro parole: immagini satellitari e lavoro d’analisi.
La condivisione dell’intelligence con gli ucraini ha assunto caratteristiche «rivoluzionarie» e senza precedenti, ha detto il generale Scott Berrier, direttore della Dia, lo spionaggio militare, durante un’audizione al Congresso.
Ore 7.40 - Zelensky pronto a parlare anche di Crimea e Donbass con Putin
In quello che potrebbe essere un significativo passo diplomatico, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è detto pronto a discutere di tutto con Vladimir Putin, se accetta di negoziare direttamente con lui: ha citato esplicitamente Crimea e Donbass, e si è dichiarato aperto a «cercare di affrontare tutto ciò che turba e dispiace alla Russia».
«La questione della Crimea e del Donbass è una storia molto difficile per tutti», ha detto: servono «garanzie di sicurezza» e la fine delle ostilità, e «una volta tolto questo blocco, parliamone». «Dobbiamo fare di tutto perché Donbass e Crimea tornino da noi. Questione di tempo? Sì. Ma fermare la guerra ora, questo è il problema».
La Crimea è stata occupata dalla Russia nel 2014; il Donbass è la regione dell’Ucraina orientale dove i separatisti filorussi hanno proclamato due «repubbliche» indipendentiste, riconosciute solo da Mosca.
Zelensky ha ribadito che dovrebbe essere il suo popolo a decidere, tramite referendum, su «alcune forme di compromesso» con la Russia.
Il presidente ucraino ha anche affermato di non volere che «la storia ci renda eroi e una nazione che non esiste».
Ore 8 - I russi e l’incontro segreto sul Covid in Italia
«Entrare negli edifici pubblici e sanificare il territorio»: era questa l’intenzione della delegazione russa arrivata in Italia il 22 marzo 2020 per affrontare l’emergenza da Coronavirus.
Lo chiesero in una riunione finora riservata alla quale parteciparono i vertici militari provenienti da Mosca e quelli italiani del Comando Interforze, ma anche del Comitato tecnico-scientifico che collaborava con il governo nella gestione della pandemia.
Ci fu un duro scontro tra le due delegazioni e alla fine gli italiani negarono il via libera. I russi eseguirono comunque una serie di interventi in ospedali e Rsa: molti di loro erano militari.
Ore 8.30 - La condanna di Navalny
Alexey Navalny è stato condannato per frode, in Russia. La condanna a uno dei principali oppositori di Putin, e a uno dei più attivi oppositori della guerra della Russia contro l’Ucraina, non è ancora stata annunciata: rischia fino a 13 anni di carcere.
Navalny si trova già in carcere: la sentenza di oggi arriva nell’ennesimo processo a suo carico.
Nella giornata di ieri, il team che lavora con Navalny aveva annunciato la conclusione di una inchiesta giornalistica — l’ennesima — sulle proprietà di Putin: l’inchiesta ha stabilito, tra l’altro, che uno yacht attualmente a Marina di Carrara dal valore di 700 milioni di euro appartiene al presidente russo.
Navalny era stato anche oggetto di un tentativo di avvelenamento da parte dei servizi segreti russi.
Ore 8.52 - Mosca: «L’espulsione dei diplomatici da Sofia è un atto ostile»
La Russia ha condannato come «atto ostile» a cui sarà data «risposta adeguata» l’espulsione decisa dalla Bulgaria di 10 suoi diplomatici sospettati di spionaggio. «L’iniziativa, di dimensioni senza precedenti, è l’ottava di una serie di espulsioni volute dalla Bulgaria di personale diplomatico russo dal 2019», ha commentato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. «Qualifichiamo questa mossa come l’ennesima provocazione, un tentativo di vincere la competizione sulla velocità con cui le relazioni con la Russia possono essere distrutte senza pensare alle conseguenze, agli interessi nazionali o alle aspirazioni del popolo bulgaro», ha concluso la portavoce, avvertendo che «questo atto ostile riceverà una risposta adeguata».
Ore 9.10 - La Russia risponde a Biden: «Non abbiamo armi chimiche»
Le accuse del presidente americano Joe Biden secondo cui la Russia potrebbe usare armi chimiche e biologiche in Ucraina sono «insinuazioni sbagliate». È la risposta arrivata dal vice ministro degli Esteri russo, Sergei Ryabkov. «Non abbiamo simili armi», ha aggiunto.
Ore 9.15 - Punti tampone e vaccino in ogni regione per gli ucraini
«Le regioni stanno rispondendo in maniera importante, diamo loro assistenza sanitaria, mettiamo a disposizione non solo vaccinazioni per il Covid ma anche per polio e morbillo». È una situazione «che dobbiamo monitorare ogni giorno, ma in tutte le regioni sono stati predisposti punti vaccinali e di accoglienza, in cui viene fatto il tampone e data la possibilità di somministrare il vaccino. E diamo massima assistenza anche dal punto psicologico perché arrivano molte persone che hanno bisogno anche di questo». Così il sottosegretario alla Salute Andrea Costa a Skytg24 in merito alla gestione sanitaria dei profughi dall’Ucraina
Ore 9.30 - Tre corridoi per evacuare i civili da Mariupol
Oggi verranno aperti tre percorsi per permettere l’evacuazione dei civili da Mariupol. Lo annuncia la vice prima ministra ucraina Iryna Vereshchuk su Telegram. «Oggi stiamo lavorando duramente per l’evacuazione dei residenti di Mariupol», afferma Vereshchuk, spiegando che a questo fine funzioneranno tre «percorsi», tutti diretti alla città di Zaporizhzhia. La vicepremier fa sapere anche che 21 autobus e camion con aiuti umanitari hanno lasciato Zaporizhzhia diretti a Mariupol.
Ore 9.35 - Finora 60mila profughi ucraini in Italia
«I profughi ucraini entrati nel nostro Paese ammontano a oggi a circa 60mila. Consideriamo che il 10% di questi “utilizza” l’Italia come Paese di transito per andare in altri stati europei». Si tratta di «un 50% circa di donne, 40% bambini e il rimanente 10% da uomini anziani. Queste persone, voglio ricordarlo, transitano nel nostro Paese per lo più dalla frontiera con la Slovenia». Lo ha detto il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, intervenendo su Radio Uno Rai-
Ore 9.40 - Un carro armato russo colpisce l’auto di una famiglia, 3 morti
Nella regione di Kharkiv, un carro armato russo ha colpito un’auto che trasportava una famiglia con bambini. Tre persone sono morte, tra cui una bambina di 9 anni. Lo annuncia su Facebook l’Ufficio del procuratore generale, come riferisce Ukrinform. «Nella regione di Kharkiv, un carro armato russo ha abbattuto un’auto con una famiglia con due bambini. La famiglia ha gridato che si trattava di civili, sventolando bandiera bianca, ma invano. I genitori e una bambina di nove anni sono morti e un ragazzo di 17 anni è rimasto ferito», afferma il Procuratore.
Ore 9.49 - La Francia aumenterà le sanzioni alla Russia se necessario
«Non esiteremo ad aumentare ulteriormente il livello delle sanzioni ogni qualvolta ciò sia necessario». Lo ha detto segretario di Stato francese agli affari europei, Cle’ment Beaune arrivando al consiglio Affari generali a Bruxelles. «Sono in corso discussioni. Abbiamo già adottato un pacchetto di sanzioni e possiamo rafforzarlo ulteriormente con un messaggio sempre chiaro e sempre semplice, purtroppo necessario nei confronti della Russia. Se la guerra scelta dalla Russia continua, aumenteremo il prezzo da pagare e la pressione».
Ore 10.04 - Ucraina, più di 80 bombardamenti a Kharkiv nella notte
Più di 80 bombardamenti con artiglieria sono stati registrati a Kharkiv durante la notte. Lo riferisce il capo dell’amministrazione militare regionale Oleg Sinegubov citato da Unian. «Ne abbiamo registrati 84, sono stati colpiti distretti di Saltivka, Danylivka, Kholodna Hora, il distretto Htz», ha detto Sinegubov. In totale, secondo il capo dell’Ova, più di 600 case a Kharkiv sono state distrutte nei bombardamenti. Un drone da ricognizione russo è stato abbattuto questa mattina nella direzione di Chuguiv.
Ore 10.09 - Unhcr, oltre 3,5 milioni di ucraini fuggiti dal Paese
Sono 3.528.346 gli ucraini che hanno lasciato il Paese finora di fronte all’invasione russa. Lo ha riferito l’Alto Commissariato Onu per i rifugiati, precisando che oltre due milioni hanno varcato la frontiera con la Polonia.
Ore 10.19 - Amm Cavo Dragone: 15mila perdite tra i russi
«Si calcolano intorno a 15mila uomini le perdite russe in Ucraina. Sono numeri abbastanza alti. Putin ha usato truppe che arrivavano da lontano, giovani e poco motivate, mentre gli ucraini combattono per casa propria». Lo ha detto il capo di Stato Maggiore della Difesa, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, in audizione alle commissioni Difesa di Camera e Senato.
Ore 10.26 - Kiev, i russi sparano sul porto di Mykolaiv
A Mykolaiv le truppe russe hanno sparato contro il porto: l’infrastruttura è danneggiata. Lo ha annunciato l’amministrazione dei porti marittimi dell’Ucraina su Facebook, come riferisce Ukrinform. «L’infrastruttura portuale è stata gravemente danneggiata. Secondo le prime informazioni, non ci sono vittime», si legge nel comunicato. Ieri Mykolaiv ha subito gravi attacchi aerei da parte degli invasori russi. L’hotel, l’ospedale, diverse case e una stazione di servizio sono stati danneggiati, tre persone sono morte e una è rimasta ferita.
Ore 10.33 - Ambasciatore cinese: «Cogliere le opportunità in Russia»
L’ambasciatore cinese in Russia, Zhang Hanhui, ha esortato gli uomini d’affari del Dragone a cogliere le opportunità economiche in Russia «nell’attuale crisi». Zhang, in un incontro tenuto domenica a Mosca con una dozzina di imprenditori, ha chiesto di non perdere tempo e di «riempire il vuoto» nel mercato locale, secondo un resoconto dell’Associazione russa per la promozione della cultura di Confucio che non menziona le sanzioni internazionali o il loro rispetto. Zhang ha descritto la situazione come un’opportunità. Gli Usa hanno minacciato «conseguenze significative» con l’assistenza militare ed economica cinese a Mosca
Ore 10.49 - Parlamentari italiane in aula con nastro fucsia
La maggior parte delle parlamentari giunte a Montecitorio per ascoltare l’intervento del presidente dell’Ucraina Zelensky indossano al braccio un fiocco fucsia, contro gli stupri di guerra. Deputati e senatori hanno cominciato ad entrare nell’emiciclo dalle 10,30.
Ore 11 - Il Papa telefona a Zelensky che lo invita in Ucraina
Papa Francesco ha chiamato al telefono stamane il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che nel corso della conversazione lo ha invitato in Ucraina. Lo riferisce in un tweet l’ambasciatore ucraino presso la Santa Sede, Andryi Yurash.
Ore 11.03 - Spari sui civili in fila al supermercato: ci sono vittime
A Severodonetsk, nella regione di Lugansk, i russi hanno fatto fuoco su persone in coda in un supermercato, provocando morti e feriti. Lo ha denunciato su Facebook il capo dell’amministrazione militare regionale Serhiy Haidai, come riporta Ukrinform. «Ripetizione del caso al supermercato di Kharkiv. Gli occupanti mirano a un negozio a Severodonetsk. Abbiamo morti e feriti, il numero è in via di chiarimento. Gli orchi prendono cinicamente la vita degli ucraini! La gente è venuta solo per i prodotti», ha scritto Haidai.
Ore 11.07 - Standing ovation in Parlamento per Zelensky
Una standing ovation dei parlamentari italiani accoglie l’immagine in diretta proiettata sui video dell’Aula della Camera del presidente ucraino Zelensky: è iniziato l’incontro in videoconferenza con il presidente dell’Ucraina (qui la diretta dall’Aula). «L’invasione russa sta distruggendo le famiglie, la guerra continua a devastare citta ucraine, alcune sono completamente distrutte come Mariupol, che aveva mezzo milione di abitanti, è come Genova, immaginate Genova completamente bruciata»: così ha detto il presidente ucraino in collegamento con la Camera dei deputati.
Ore 11.33 - Draghi, l’Italia vuole l’Ucraina nell’Unione Europea
«A nome del governo e mio personale voglio ringraziare il presidente Zelensky per la sua straordinaria testimonianza». Lo dice il premier Draghi dopo l’intervento in Parlamento del presidente ucraino Zelensky. «La resistenza di tutti i luoghi dove si abbatte la ferocia del presidente Putin è eroica», ha detto il Premier. «L’Ucraina non difende solo se stessa, ma la nostra pace, la nostra sicurezza. L’Italia vi è profondamente grata». Draghi ha aggiunto che «L’Italia vuole l’Ucraina nell’Unione europea»
Ucraina - Russia, le news di oggi dalla guerra. Zelensky in collegamento con Montecitorio: "Abbiamo bisogno di altre sanzioni e pressioni". Il Papa ha chiamato il presidente ucraino. La Repubblica il 22 marzo 2022.
L'Onu: "Almeno 925 civili uccisi dall'inizio del conflitto". Colpiti un ospedale pediatrico e un supermercato a Severodonetsk, tutti evacuati. Allarmi antiaerei in quasi tutte le regioni. Kiev: "Liberata Makariv". Fuoco sul porto di Mykolaiv.
È stata un'altra notte di agonia per Mariupol: "È ridotta in cenere, ma la città sopravviverà", dice il presidente Zelensky. Mentre Kiev accusa i russi di aver aperto il fuoco su un ospedale pediatrico a Severodonetsk ("pazienti e personale sono stati tempestivamente evacuati"). L'Ucraina rivendica la liberazione di Makariv, 60 chilometri a ovest di Kiev. E sostiene che i russi hanno rifornimenti solo per tre giorni. I rapporti tra Washington e Mosca sono ormai vicinissimi alla rottura. Per Biden, Putin sta valutando l'uso di armi chimiche. Intanto è giallo sulla notizia dei quasi 10 mila soldati russi che sarebbero morti dall'inizio dell'invasione: Komsomolskaya Pravda, il giornale russo che aveva pubblicato i dati, li ha cancellati poco dopo, denunciando un attacco hacker. In Italia attesa per il discorso di Zelensky questa mattina alle 11 in collegamento con Montecitorio.
00:00 Colpito ospedale pediatrico
"Invasori russi hanno aperto il fuoco su un ospedale pediatrico a Severodonetsk: pazienti e personale sono stati tempestivamente evacuati". Lo ha reso noto il capo dell'amministrazione militare regionale di Luhansk su Telegram, riferisce Ukrinform.
00:04 Tutti i tecnici ucraini hanno potuto lasciare Chernobyl
Tutti i tecnici della centrale nucleare di Chernobyl, che erano rimasti bloccati nell'impianto e avevano dovuto continuare a lavorare senza interruzione dal giorno dell'arrivo delle truppe russe, il 24 febbraio, hanno ottenuto il permesso di lasciare la centrale. Ne dà notizia in un comunicato l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), che dice di essere stata informata dalle autorità di Kiev. Metà dei tecnici erano potuti uscire ieri, l'altra metà oggi, eccetto 13 di loro che non hanno voluto andarsene. Quelli che hanno lasciato la centrale sono stati sostituiti da colleghi ucraini e nell'impianto sono rimaste in servizio guardie ucraine.
00:16 Biden conferma l'uso di missili ipersonici russi
Il presidente americano Joe Biden ha confermato che la Russia ha impiegato anche missili ipersonici nei bombardamenti in Ucraina. "Con le stesse testate impiegate sugli altri missili, non fanno molta differenza, tranne che per il fatto che è quasi impossibile intercettarli", ha detto Biden alla Cnn.
01:00 Gb: missili ipersonici non decisivi
"È altamente improbabile che lo schieramento di missili ipersonici Kinzhal influisca materialmente sull'esito della campagna russa in Ucraina". A dirlo è il vicemaresciallo della Royal Air Force (Raf) Mick Smeath, addetto militare alla Difesa britannica. Citato dal Guardian, Smeath sostiene poi come sia "molto probabile che le affermazioni russe di aver utilizzato lo sperimentale Kinzhal abbiano lo scopo di sminuire la mancanza di progressi nella campagna di terra" di Mosca.
01:30 Biden: "Putin con le spalle al muro, valuta l'uso di armi chimiche"
Le accuse russe che Kiev ha armi biologiche e chimiche "sono false" e sono un "chiaro segnale" che Vladimir Putin "sta valutando di usarle entrambe" nella guerra in Ucraina. Lo ha ribadito il presidente americano Joe Biden. Putin, ha sottolineato Biden, "è con le spalle al muro e ora sta parlando delle nuove operazioni sotto falsa bandiera che sta preparando".
01:55 Zelensky: "A vertici G7, Nato e Ue ci faremo sentire"
Il presidente ucraino si prepara alla giornata cruciale per la diplomazia, quella di giovedì. "Ho parlato con il primo ministro dei Paesi Bassi Rutte e con il presidente della Francia Emmanuel Macron", ha detto Volodymyr Zelensky. "Stiamo coordinando le nostre posizioni alla vigilia di importanti vertici in Europa. Gli incontri del G7, dei leader della Nato e dell'Unione Europea avranno luogo il 24 marzo. La nostra posizione si farà sentire sicuramente. Si farà sentire, credetemi, con fermezza".
02:20 Biden: "Mosca prepara un attacco hacker contro di noi"
Biden lancia l'allarme per un possibile cyberattacco contro gli Stati Uniti. La minaccia di un attacco hacker da parte della Russia è "crescente" ma gli Stati Uniti useranno "ogni mezzo" per prevenirlo, ha detto il presidente americano. Il capo della Casa Bianca ha anche chiesto alle società americane, nel corso di una tavola rotonda con alti dirigenti, di "accelerare gli sforzi per bloccare le loro porte digitali". "Avete il potere - ha aggiunto - la capacità e la responsabilità di rinforzare la cyber sicurezza e la resistenza di servizi chiave per il Paese e avete le tecnologie su cui gli americani possono fare affidamento. Noi abbiamo bisogno che ognuno faccia la sua parte".
03:20 Onu, il bilancio ufficiale dei civili uccisi
Sale ad almeno 925 il bilancio dei civili uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione da parte della Russia, secondo i dati in possesso dell'Ufficio dell'Alto commissario delle Nazioni unite per i diritti umani (Unhcr). Si tratta purtroppo solo dei decessi verificati ufficialmente.
04:00 Tokyo protesta per lo stop di Mosca al negoziato di pace
"La decisione da parte di Mosca di sospendere i negoziati sul trattato di pace tra Giappone e Russia a causa delle sanzioni imposte da Tokyo per l'invasione in Ucraina è inaccettabile". Lo ha detto il premier giapponese Fumio Kishida durante un'audizione al Parlamento, ribadendo una protesta formale del governo di Tokyo. La disputa riguarda quattro isolotti nell'Hokkaido, la prefettura più a nord del Giappone, e risale al termine delle Seconda guerra mondiale. Per questo motivo i due Paesi vicini non hanno mai firmato ufficialmente un trattato di pace. Adesso questi territori ospitano basi militari aeree e navali russe, malgrado le proteste di Tokyo.
04:50 Kiev: "Le truppe ucraine hanno liberato Makariv"
Secondo il comando militare delle forze ucraine - citato dal Kyiv Independent - le truppe di Kiev hanno liberato la città di Makariv che si trova 60 chilometri ad ovest della capitale. Le forze russe sarebbero state respinte e in città ora sventolerebbe di nuovo la bandiera ucraina.
05:28 Mosca: 20 tonnellate di aiuti a Melitopol
Il ministero della Difesa di Mosca dice che i militari russi hanno consegnato 20 tonnellate di aiuti umanitari alla città di Melitopol. Secondo il ministero, il carico consegnato includeva prodotti essenziali: alimenti per l'infanzia, cereali, carne e pesce in scatola e verdure.
06:20 Allarmi antiaerei in tutto il Paese
Gli allarmi antiaerei stanno risuonando in quasi tutte le regioni dell'Ucraina, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. Le sirene sono state attivate negli oblast di Sumy, Mykolaiv, Ternopil, Poltava, Kirovohrad, Kharkiv, Zaporizhzhia, Leopoli, Ivano-Frankivsk, Zakarpattya, Chernivtsi, Dnipropetrovsk, Rivne, Volinia, Cherkasy, Khmelnytsky e Odessa. A Kiev in corso fino a domani il coprifuoco.
06:40 Kiev: Mosca ha scorte solo per 3 giorni
Nel suo ultimo rapporto operativo pubblicato stamattina, l'esercito di Kiev afferma che "secondo le informazioni disponibili, le forze di occupazione russe che operano in Ucraina hanno scorte di munizioni e cibo per non più di tre giorni".
07:02 Zelensky torna a proporre un incontro con Putin
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è tornato a proporre un incontro con il suo omologo russo Vladimir Putin, "con qualsiasi formato", dicendosi disposto a discutere dello statuto delle repubbliche russofone ucraine e della Crimea e sottolineando che "senza questa riunione risulta impossibile capire veramente cos'è che (i russi) sono disposti a fare per fermare la guerra". In dichiarazioni a un'emittente regionale ucraina, Zelensky ha detto che "senza trattativa non fermeremo la guerra", ma ha aggiunto che il suo Paese "non può accettare nessun ultimatum da parte della Russia". Sono necessarie, ha spiegato "garanzie di sicurezza" e la fine delle ostilità e, "una volta che quell'ostacolo sarà rimosso, parliamo".
07:29 Zelensky: "Qualsiasi modifica in Costituzione alle garanzie di sicurezza dell'Ucraina sarà sottoposta a referendum"
Qualsiasi modifica alla Costituzione sulle garanzie di sicurezza per l'Ucraina sarà sottoposta a referendum. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un'intervista all'emittente di Kiev Suspline News. "Si tratta di un processo lungo che sarà deciso dal Parlamento e dal popolo ucraino - ha sottolineato - Ho spiegato ai nostri negoziatori ai colloqui che quando si parla di cambiamenti, e questi potrebbero essere di importanza storica, non c'è altro modo che tenere un referendum".
07:36 Mosca: Usa non in grado d'influire su Kiev positivamente, Washington smetta di minacciare la Russia
La Russia dubita che gli Stati Uniti siano in grado d'influenzare Kiev, in modo da convincerla a prendere una posizione più costruttiva. Lo ha dichiarato il vice ministro degli Esteri, Serghei Ryabkov, invitando Washington a "smettere di minacciare la Russia".
8.15 Sale a 925 il numero dei civili uccisi
Sale a 925 il numero dei civili uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione russa, secondo l'ultimo calcolo dell'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani. I feriti sono 2.421.
8.22 Più di 600 "evacuati" da Mariupol
Seconndo quartier generale della difesa territoriale dell'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk più di 600 persone, di cui oltre 130 bambini, sono state evacuate da Mariupol durante le ultime 24 ore
8.25 Oltre 82 mila km di territorio minato
Almeno 82.525 chilometri quadrati di territorio ucraino potrebbero contenere ordigni esplosivi: lo ha reso noto sul suo account Facebook l'Associazione del genio militare del Paese, secondo quanto riporta la Bbc.
8.33 A Chernihiv la metà della popolazione è fuggita
Il sindaco di Chernihiv stima che più della metà della popolazione sia fuggita dalla città dall'inizio della guerra. Vladyslav Atroshenko ha detto in un'intervista al sito di notizie LB.ua, citato da The Kyiv Independent, che le persone rimaste in città sono circa 130.000.
8,54 Presto evacuazione cittadini turchi da Mariupol
I cittadini turchi rimasti nella città ucraina di Mariupol verranno evacuati nelle prossime ore. Lo ha fatto sapere il ministro della Difesa di Ankara, Hulusi Akar, secondo quanto riportano vari media turchi. La scorsa settimana il ministro degli Esteri Mevlut Cavusoglu aveva annunciato che oltre 100 cittadini turchi si trovavano nella città portuale ucraina e aveva fatto sapere che era in contatto sia con le autorità russe sia con quelle di Kiev per l'evacuazione. La resistenza ucraina nella città di Mariupol è in mano alla Brigata Azov.
8,45 Unicef Italia: 3,3 milioni i bambini sfollati
"In queste ore sempre più drammatiche i nostri uffici ci informano che sono 3,3 milioni i bambini e le bambine sfollati all'interno del Paese, che hanno bisogno di tutto, sono profondamente traumatizzati, portano cicatrici indelebili di questo conflitto e dell'assedio di molte città". Lo rivela Andrea Iacomini, portavoce di Unicef Italia.
9.09 Mosca a Biden: "Non abbiamo armi chimiche e biologiche"
Le accuse del presidente americano Joe Biden secondo cui la Russia potrebbe usare armi chimiche e biologiche in Ucraina sono "insinuazioni sbagliate".
E' la risposta arrivata dal vice ministro degli Esteri russo, Sergei Ryabkov. "Non abbiamo simili armi", ha aggiunto.
9.19 Mosca, distrutti 137 obiettivi militari in raid aerei
Nelle ultime 24 ore, caccia russi hanno distrutto 137 obiettivi militari ucraini e 14 droni, incluso un Bayraktar TB2. Lo ha riferito il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov. Dall'inizio dell'invasione, ha concluso, le forze ucraine hanno perso 1.528 veicoli corazzati e 230 droni.
9.25 Il sindaco di Boryspil consiglia ai civili di lasciare la città
L'aeroporto internazionale di Boryspil è 29 km a sud di Kiev, dove intanto si continua a combattere. L'esercito ucraino, nel suo rapporto operativo sulla guerra, ha dichiarato: "Le scorte russe oltre tre giorni".
9.49 Zelensky, un minuto di silenzio al giorno per i morti
Un minuto di silenzio ogni giorno alle 9 del mattino per onorare la memoria delle vittime della guerra. Lo stabilisce un decreto del presidente ucraino Volodymyr Zelensky riportato da Ukrinform. "Al fine di onorare la memoria, il coraggio civico e la devozione, la forza dello spirito, la resilienza e le gesta eroiche dei soldati uccisi in missioni di combattimento per proteggere la sovranità statale e l'integrità territoriale dell'Ucraina, i civili uccisi nell'aggressione armata della Federazione Russa contro l'Ucraina", si legge nel decreto.
9.52 Francia, aumenteremo le sanzioni alla Russia se necessario
"Non esiteremo ad aumentare ulteriormente il livello delle sanzioni ogni qualvolta ciò sia necessario". Lo ha detto segretario di Stato francese agli affari europei, Clément Beaune arrivando al consiglio Affari generali a Bruxelles. "Aumenteremo regolarmente la pressione sulla Russia - ha spiegato -. Se sarà necessario adottare pacchetti di sanzioni supplementari, lo faremo. Sono in corso discussioni. Abbiamo già adottato un pacchetto di sanzioni e possiamo rafforzarlo ulteriormente con un messaggio sempre chiaro e sempre semplice, purtroppo necessario nei confronti della Russia. Se la guerra scelta dalla Russia continua, aumenteremo il prezzo da pagare e la pressione".
10.05 Più di 80 bombardamenti a Kharkiv nella notte
Più di 80 bombardamenti con artiglieria sono stati registrati a Kharkiv durante la notte. Lo riferisce il capo dell'amministrazione militare regionale Oleg Sinegubov citato da Unian.
"Ne abbiamo registrati 84, sono stati colpiti distretti di Saltivka, Danylivka, Kholodna Hora, il distretto Htz", ha detto Sinegubov. In totale, secondo il capo dell'Ova, più di 600 case a Kharkiv sono state distrutte nei bombardamenti. Un drone da ricognizione russo è stato abbattuto questa mattina nella direzione di Chuguiv.
10.21 Quindicimila perdite tra i russi
"Si calcolano intorno a 15mila uomini le perdite russe in Ucraina. Sono numeri abbastanza alti. Putin ha usato truppe che arrivavano da lontano, giovani e poco motivate, mentre gli ucraini combattono per casa propria". Lo ha detto il capo di Stato Maggiore della Difesa, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, in audizione alle commissioni Difesa di Camera e Senato. Il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso sui social, parla di 15.300 perdite tra le fila russe dal 24 febbraio.
10.28 I russi sparano sul porto di Mykolaiv
A Mykolaiv le truppe russe hanno sparato contro il porto: l'infrastruttura è danneggiata. Lo ha annunciato l'amministrazione dei porti marittimi dell'Ucraina su Facebook, come riferisce Ukrinform. "L'infrastruttura portuale è stata gravemente danneggiata. Secondo le prime informazioni, non ci sono vittime", si legge nel comunicato. "Non cederemo ai russi" nonostante i
"bombardamenti" siano "incessanti". Lo ha detto a Bfmtv il sindaco della città di Mykolaiv, nel sud dell'Ucraina, Olexander Syenkevtch. "Dobbiamo resistere. Non un solo chilometro quadrato del nostro Stato deve essere ceduto ai russi", ha affermato. Ieri Mykolaiv ha subito gravi attacchi aerei da parte degli invasori russi. L'hotel, l'ospedale, diverse case e una stazione di servizio sono stati danneggiati, tre persone sono morte e una è rimasta ferita.
10.32 Gran Bretagna pianifica nazionalizzazione temporanea Gazprom
Il governo di Boris Johnson sta pianificando una procedura di amministrazione controllata forzosa da imporre alla filiale commerciale britannica del gigante russo del gas Gazprom - paralizzata dalle sanzioni dopo l'invasione dell'Ucraina - e di fatto la nazionalizzazione temporanea delle sue attività almeno per qualche mese. Lo riporta la Bbc, riprendendo anticipazioni accreditati pure da Bloomberg.
10.35 Partiti da Mariupol 15 autobus con oltre 1000 civili
Un convoglio di 15 autobus con a bordo 1.114 persone sfollate da Mariupol è in viaggio tra Berdyansk e Zaporizhzhia, dove avranno cibo, medicine, aiuto psicologico. Lo comunica il canale Telegram del Consiglio comunale di Mariupol.
10.48 Attaccato supermercato a Severodonetsk
A Severodonetsk, nel Luhansk, l'esercito russo ha aperto fuoco su un supermercato. Lo comunica su Facebook Serhii Haidaii, governatore della regione, precisando che l'attacco russo ha causato morti e feriti.i russi hanno fatto fuoco su persone in coda in un supermercato, provocando morti e feriti. "Ripetizione del caso al supermercato di Kharkiv".
10.59 Sono 117 i bambini uccisi dall'inizio dell'invasione russa
Sono 117 i bambini morti finora in Ucraina a seguito dell'invasione russa e più di 155 sono rimasti feriti. E' il conteggio, ad oggi, fatto dall'ufficio del procuratore generale ucraino e riportato da Ukrinform.
11.03 Il Papa ha chiamato Zelensky
L'ambasciatore della Santa Sede: "Il Papa ha chiamato Zelensky, tutto per fine guerra". Papa Francesco ha chiamato al telefono stamane il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che nel corso della conversazione lo ha invitato in Ucraina. Lo riferisce in un tweet l'ambasciatore ucraino presso la Santa Sede, Andryi Yurash. Nuovo visibile gesto di sostegno da parte di papa Francesco - scrive - Solo pochi minuti fa il Santo Padre chiamato il presidente Zelensky e ha avuto un colloquio molto promettente. Il Papa ha detto che sta pregando e facendo tutto il possibile per la fine della guerra. Zelensky ha ripetuto che Sua Santità è l'ospite più atteso in Ucraina".
11.14 Ammutinamento nei servizi russi
Nell'Fsb, i servizi di sicurezza della Federazione Russa, "è in atto un ammutinamento su larga scala". Lo rivela su Twitter Igor Sushko, osservatore ucraino che nelle ultime settimane è stato in contatto con presunte 'talpe' nei servizi russi, che avrebbero inviato resoconti dettagliati sugli errori commessi da Mosca prima e dopo l'attacco a Kiev e sulle crescenti tensioni agli alti levelli del Cremlino. Sushko riferisce che i 'ribelli' sarebbero "un numero rilevante" anche se il loro non sarebbe "un colpo di Stato" bensì un tentativo di convincere l'Occidente a intervenire direttamente per fermare Vladimir Putin. Il quale - secondo una lettera arrivata dall'interno dell'Fsb e riportata sui social - sarebbe tentato di minacciare la Polonia, considerata come un "nuovo possibile obiettivo" per il suo ruolo attivo di sostegno all'Ucraina. Anche se, si precisa, si tratterebbe solo di 'vuote' minacce, dal momento che una simile mossa comporterebbe l'intervento della Nato.
11.19 Standing ovation aula Camera per Zelensky
Molti deputati e senatori (in particolare Pd e Iv), a Montecitorio per assistere al videocollegamento con il presidente Zelensky, hanno scelto di indossare spillette con i colori della bandiera ucraina. Alcune deputate (soprattutto del Movimento 5 stelle) hanno invece optato per il fiocco rosso-fucsia che simboleggia i crimini di stupri di guerra. Zelensky ha detto: "L'invasione
dura da 27 giorni, praticamente un mese, abbiamo bisogno di altre sanzioni e di altre pressioni" "affinchè la Russia cerchi la pace". Così il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, parlando in videoconferenza al parlamento italiano.
11.35 Draghi: "Davanti a inciviltà l'Italia non si gira dall'altra parte"
"Continuremo a spalancare porte e scuole", ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi rivolgendosi a Zelensky, intervenuto in videocollegamento con il Parlamento italiano in seduta comune.
11.20 Zelensky: "Kiev come per voi Roma"
"Vi parlo da Kiev, che è come per voi Roma, un centro di cultura che ora ha bisogno di vivere in pace". Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, intervenendo in videocollegamento con il Parlamento italiano in seduta comune. Fra i presenti in aula a Montecitorio anche il presidente del Consiglio Mario Draghi.
11.27 Draghi a Zelensky: "Italia vi è grata"
"Difendete anche la nostra pace e libertà". E' quanto ha detto il premier italiano a Zelensky. Il premier Mario Draghi ricorda la "resistenza eroica" del popolo ucraino che "non difende solo se stessa, ma la nostra pace, la nostra sicurezza, l'ordine multilaterale basato sul diritto". "L'italia vi è profondamente grata", dice il premier e aggiunge: "Gli italiani hanno spalancato le porte delle loro case". Zelensky: "Ruolo mediazione Santa Sede sarebbe apprezzato".
Ucraina, le notizie di oggi sulla guerra. Londra, la bomba: "Nazionalizzare temporaneamente Gazprom". Luhansk, "uccisi civili in fila al super". Libero Quotidiano il 22 marzo 2022.
Ventisettesimo giorno di guerra. Mariupol completamente devastata, si combatte casa per casa, dalla città arrivano testimonianze agghiaccianti. Crescono i sospetti su Vladimir Putin: userà le armi chimiche? Intanto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky tiene il suo discorso al Parlamento italiano. I nodo delle sanzioni. Il ruolo della Cina, sempre più defilata ed enigmatica.
Ore 1.02 - Esercito Gb, missili ipersonici non decisivi
"È altamente improbabile che lo schieramento di missili ipersonici Kinzhal influisca materialmente sull’esito della campagna russa in Ucraina". Così il vicemaresciallo della Royal Air Force (Raf) Mick Smeath, addetto militare alla Difesa britannica.
Ore 1.31 - Biden, Putin valuta uso armi chimiche e biologiche
Le accuse russe all'Ucraina sul possesso di armi biologiche e chimiche "sono false e sono un chiaro segnale che Vladimir Putin sta valutando di usarle entrambe nella guerra in Ucraina". Lo ha ribadito il presidente americano Joe Biden. Putin, ha aggiunto Biden, "è con le spalle al muro e ora sta parlando delle nuove operazioni sotto falsa bandiera che sta preparando".
Ore 2.35 - Biden: Russia prepara un attacco hacker agli Usa"
La minaccia di un attacco hacker da parte della Russia è "crescente ma gli Stati Uniti useranno ogni mezzo per prevenirlo". Queste le parole del presidente Joe Biden, che avverte circa un possibile cyberattacco "La Russia - ha aggiunto - sta esplorando alcune opzioni".
Ore 3.40 Ucraina: esercito Kiev, russi bloccano accesso a Mar d’Azov
Stando all’ultimo rapporto operativo dell’esercito ucraino appena pubblicato, le forze russe mantengono il corridoio terrestre con la Crimea e stanno bloccando l’accesso al Mar d’Azov.
Ore 5.06 Wsj, gli Usa invieranno a Kiev sistemi antiaerei di fabbricazione sovietica
Gli Usa consegneranno all’Ucraina una serie di sistemi antiaerei di fabbricazione sovietica di cui gli Usa si erano impadroniti decenni fa, nell’ambito di un programma segreto teso ad addestrare il personale militare statunitense. Lo riferisce il quotidiano Wall Street Journal, che cita fonti anonime della Difesa Usa. Una 'beffa sovietica' per i russi
Ore 5.50 Impresa-Kiev, ripreso il controllo di Makariv
Lo Stato maggiore delle forze armate dell’Ucraina ha riferito che "la bandiera ucraina è stata issata sulla città di Makariv e le forze russe sono state respinte". Lo riporta il Kyiv Independent. Makariv è un insediamento urbano nell’oblast di Kiev, a 60 chilometri a ovest dalla capitale ucraina. Il villaggio aveva contato nei giorni scorsi diverse vittime civili. Per gli ucraini, una clamorosa impresa
Ore 06:40 Allarmi antiaerei in tutto il Paese
Gli allarmi antiaerei stanno risuonando in quasi tutte le regioni dell'Ucraina, stando a quanto riporta il Kyiv Independent. Le sirene sono state attivate negli oblast di Sumy, Mykolaiv, Ternopil, Poltava, Kirovohrad, Kharkiv, Zaporizhzhia, Leopoli, Ivano-Frankivsk, Zakarpattya, Chernivtsi, Dnipropetrovsk, Rivne, Volinia, Cherkasy, Khmelnytsky e Odessa. A Kiev in corso fino a domani il coprifuoco.
Ore 7.25 Zelensky torna a proporre un incontro con Putin
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky chiede ancora un incontro con il suo omologo russo Vladimir Putin, "con qualsiasi formato", dicendo di essere "disposto a discutere dello statuto delle repubbliche russofone ucraine e della Crimea e sottolineando che senza questa riunione risulta impossibile capire veramente cos’è che (i russi) sono disposti a fare per fermare la guerra". In dichiarazioni a un'emittente locale ucraina, Zelensky ha detto che "senza trattativa non fermeremo la guerra», ma ha aggiunto che il suo Paese «non può accettare nessun ultimatum da parte della Russia". Sono necessarie, ha concluso "garanzie di sicurezza e la fine delle ostilità e, una volta che quell’ostacolo sarà rimosso, parliamo.
Ore 07.45 Zelensky pronto a trattare anche su Crimea e Donbass
In quello che potrebbe essere un significativo passo diplomatico, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si dice pronto a discutere di tutto con Vladimir Putin, se accetta di negoziare direttamente con lui: ha citato esplicitamente Crimea e Donbass, e si è detto aperto a "cercare di affrontare tutto ciò che turba e dispiace alla Russia". Il premier ucraino ha affermato: "La questione della Crimea e del Donbass è una storia molto difficile per tutti". Servono "garanzie di sicurezza e la fine delle ostilità, e «una volta tolto questo blocco, parliamone. Dobbiamo fare di tutto perché Donbass e Crimea tornino da noi. Questione di tempo? Sì. Ma fermare la guerra ora, questo è il problema", ha concluso
Ore 8.22 Civili uccisi, il bilancio sale a 925 vittime
Sale a 925 il numero dei civili uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione russa, secondo l'ultimo calcolo dell'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani. I feriti sono 2.421.
Ore 8.58 Mosca: Espulsione dei diplomatici da Sofia è un atto ostile
La Russia condanna come "atto ostile a cui sarà data risposta adeguata" l’espulsione decisa dalla Bulgaria di 10 suoi diplomatici sospettati di spionaggio. "L’iniziativa, di dimensioni senza precedenti, è l’ottava di una serie di espulsioni volute dalla Bulgaria di personale diplomatico russo dal 2019", ha commentato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. E ancora: "Qualifichiamo questa mossa come l’ennesima provocazione, un tentativo di vincere la competizione sulla velocità con cui le relazioni con la Russia possono essere distrutte senza pensare alle conseguenze, agli interessi nazionali o alle aspirazioni del popolo bulgaro", ha concluso la portavoce, sottolineando minacciosa che "questo atto ostile riceverà una risposta adeguata".
Ore 9.13 Il Cremlino replica a Biden: Non abbiamo armi chimiche
Le accuse del presidente americano Joe Biden secondo cui la Russia potrebbe usare armi chimiche e biologiche in Ucraina "sono insinuazioni sbagliate". Questa la secca risposta arrivata dal vice ministro degli Esteri russo, Sergei Ryabkov. "Non abbiamo simili armi", ha ribadito e concluso
Ore 9.33 Tank russo colpisce l’auto di una famiglia, 3 morti
Nella regione di Kharkiv, un carro armato russo ha colpito un’auto che trasportava una famiglia con bambini. Tre persone sono morte, tra cui una bambina di 9 anni. Lo annuncia su Facebook l’Ufficio del procuratore generale, come riferisce Ukrinform. "Nella regione di Kharkiv, un carro armato russo ha abbattuto un’auto con una famiglia con due bambini. La famiglia ha gridato che si trattava di civili, sventolando bandiera bianca, ma invano. I genitori e una bambina di nove anni sono morti e un ragazzo di 17 anni è rimasto ferito", ha dichiarato il Procuratore.
Ore 09.55 Francia, aumenteremo le sanzioni se necessario
"Non esiteremo ad aumentare ulteriormente il livello delle sanzioni ogni qualvolta ciò sia necessario". Così segretario di Stato francese agli affari europei, Clément Beaune arrivando al consiglio Affari generali a Bruxelles. "Aumenteremo regolarmente la pressione sulla Russia. Se sarà necessario adottare pacchetti di sanzioni supplementari, lo faremo. Sono in corso discussioni", ha concluso. Se l'Italia si unisse al nuovo pacchetto di sanzioni, potrebbero scatenarsi le "conseguenze irreversibili" minacciate da Mosca.
Ore 10.05 Kharkiv, oltre 80 bombardamenti in una sola notte
Più di 80 bombardamenti con artiglieria sono stati registrati a Kharkiv durante la scorsa notte. Lo riferisce il capo dell'amministrazione militare regionale Oleg Sinegubov, citato da Unian. "Ne abbiamo registrati 84, sono stati colpiti distretti di Saltivka, Danylivka, Kholodna Hora, il distretto Htz", ha confermato Sinegubov.
Ore 10.12 I russi sparano sul porto di Mykolaiv
A Mykolaiv le truppe russe hanno sparato contro il porto: l'infrastruttura è danneggiata. Lo ha annunciato l'amministrazione dei porti marittimi dell'Ucraina su Facebook, come riferisce Ukrinform. "L'infrastruttura portuale è stata gravemente danneggiata. Secondo le prime informazioni, non ci sono vittime", si legge nel comunicato.
Ore 10.30 Uk, il piano: nazionalizzare temporaneamente Gazprom
Il governo di Boris Johnson sta pianificando una procedura di amministrazione controllata forzosa da imporre alla filiale commerciale britannica del gigante russo del gas Gazprom - paralizzata dalle sanzioni dopo l'invasione dell'Ucraina - e di fatto la nazionalizzazione temporanea delle sue attività almeno per qualche mese. Lo riporta la Bbc, riprendendo anticipazioni accreditati pure da Bloomberg. Si tratterebbe di una mossa clamorosa
Ore 10.53 Attaccato supermercato a Severodonetsk: spari su civili
A Severodonetsk, nel Luhansk, l'esercito russo ha aperto fuoco su un supermercato, colpendo i civili in fila. Lo comunica su Facebook Serhii Haidaii, governatore della regione, precisando che l'attacco russo ha causato morti e feriti.
Ore 11.08 117 i bimbi uccisi dall'inizio dell'invasione russa
Sono 117 i bambini morti finora in Ucraina a seguito dell'invasione russa e più di 155 sono rimasti feriti. Questo il conteggio fatto dall'ufficio del procuratore generale ucraino e riportato da Ukrinform.
Guerra Ucraina-Russia, spari su civili in fila al supermercato. Zelenski in Parlamento: “Russi come i nazisti, Putin punta l’Europa”. Redazione su Il Riformista il 22 Marzo 2022.
Mariupol “È ridotta in cenere, ma la città sopravviverà”. È questo l’annuncio nella notte del presidente ucraino Zelensky mentre per l’ennesima notte le sirene suonano in tutto il paese nel 27esimo giorno di combattimenti. Kiev accusa i russi di aver aperto il fuoco su un ospedale pediatrico a Severodonetsk (“pazienti e personale sono stati tempestivamente evacuati”). L’Ucraina rivendica la liberazione di Makariv, 60 chilometri a ovest di Kiev. E sostiene che i russi hanno rifornimenti solo per tre giorni.
Il clima diventa sempre più teso tra Washington e Mosca: Biden accusa Putin di star valutando l’uso di armi chimiche. Il presidente americano che ha incontrato capi di Stato e governo di Italia, Francia, Gran Bretagna e Germania, ha detto che Putin, “con le spalle al muro”, “sta valutando di usare armi chimiche e batteriologiche”.
Komsomolskaya Pravda, un giornale russo vicino a Putin, ha pubblicato la notizia che i soldati russi morti finora sono stati 9.861; 16.153 i feriti. La notizia è stata rapidamente cancellata; il quotidiano ha parlato di un attacco hacker. Atteso alle 11 il discorso di Zelensky a Montecitorio in videoconferenza. Alcuni parlamentari italiani hanno già annunciato l’intenzione di disertare l’aula.
ORE 01:10 – COLPITO OSPEDALE PEDIATRICO – “Invasori russi hanno aperto il fuoco su un ospedale pediatrico a Severodonetsk: pazienti e personale sono stati tempestivamente evacuati”. Lo ha reso noto il capo dell’amministrazione militare regionale di Luhansk su Telegram, riferisce Ukrinform.
ORE 01:30 – BIDEN: “PUTIN CON LESPALLE AL MURO, VALUTA L’USO DI ARMI CHIMICHE – “Le accuse russe che Kiev ha armi biologiche e chimiche “sono false” e sono un “chiaro segnale” che Vladimir Putin “sta valutando di usarle entrambe” nella guerra in Ucraina. Lo ha ribadito il presidente americano Joe Biden. Putin, ha sottolineato Biden, “è con le spalle al muro e ora sta parlando delle nuove operazioni sotto falsa bandiera che sta preparando”.
ORE 02:15 – BIDEN: “MOSCA PREPARA ATTACCO HACKER CONTRO DI NOI” – Biden lancia l’allarme per un possibile cyberattacco contro gli Stati Uniti. La minaccia di un attacco hacker da parte della Russia è “crescente” ma gli Stati Uniti useranno “ogni mezzo” per prevenirlo, ha detto il presidente americano. Il capo della Casa Bianca ha anche chiesto alle società americane, nel corso di una tavola rotonda con alti dirigenti, di “accelerare gli sforzi per bloccare le loro porte digitali”. “Avete il potere – ha aggiunto – la capacità e la responsabilità di rinforzare la cyber sicurezza e la resistenza di servizi chiave per il Paese e avete le tecnologie su cui gli americani possono fare affidamento. Noi abbiamo bisogno che ognuno faccia la sua parte”.
ORE 03:00 – ONU: “925 CIVILI UCCISI DA INIZIO INVASIONE” – Sale ad almeno 925 il bilancio dei civili uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione da parte della Russia, secondo i dati in possesso dell’Ufficio dell’Alto commissario delle Nazioni unite per i diritti umani (Unhcr). Si tratta purtroppo solo dei decessi verificati ufficialmente, il numero potrebbe essere molto più alto.
ORE 04:30 – KIEV: “LE TRUPPE UCRAINE HANNO LIBERATO MAKARIV” – Secondo il comando militare delle forze ucraine – citato dal Kyiv Independent – le truppe di Kiev hanno liberato la città di Makariv che si trova 60 chilometri ad ovest della capitale. Le forze russe sarebbero state respinte e in città ora sventolerebbe di nuovo la bandiera ucraina.
ORE 05:00 – MOSCA: 20 TONNELLATE DI AIUTI A MELITOPOL – Il ministero della Difesa di Mosca dice che i militari russi hanno consegnato 20 tonnellate di aiuti umanitari alla città di Melitopol. Secondo il ministero, il carico consegnato includeva prodotti essenziali: alimenti per l’infanzia, cereali, carne e pesce in scatola e verdure.
ORE 06:15 – ALLARMI ANTIAEREI IN TUTTO IL PAESE – Gli allarmi antiaerei stanno risuonando in quasi tutte le regioni dell’Ucraina, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. Le sirene sono state attivate negli oblast di Sumy, Mykolaiv, Ternopil, Poltava, Kirovohrad, Kharkiv, Zaporizhzhia, Leopoli, Ivano-Frankivsk, Zakarpattya, Chernivtsi, Dnipropetrovsk, Rivne, Volinia, Cherkasy, Khmelnytsky e Odessa. A Kiev in corso fino a domani il coprifuoco.
ORE 06:30 – MOSCA HA SCORTE SOLO PER TRE GIORNI – Nel suo ultimo rapporto operativo pubblicato stamattina, l’esercito di Kiev afferma che “secondo le informazioni disponibili, le forze di occupazione russe che operano in Ucraina hanno scorte di munizioni e cibo per non più di tre giorni”.
07.00 – ZELENSKY CONTINUA A PROPORRE INCONTRO CON PUTIN: DISPONIBILE A PARLARE DI DONBASS E CRIMEA – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è tornato a proporre un incontro con il suo omologo russo Vladimir Putin, “con qualsiasi formato”, dicendosi disposto a discutere dello statuto delle repubbliche russofone ucraine e della Crimea e sottolineando che “senza questa riunione risulta impossibile capire veramente cos’è che (i russi) sono disposti a fare per fermare la guerra”. In dichiarazioni a un’emittente regionale ucraina, Zelensky ha detto che “senza trattativa non fermeremo la guerra”, ma ha aggiunto che il suo Paese “non può accettare nessun ultimatum da parte della Russia”. Sono necessarie, ha spiegato “garanzie di sicurezza” e la fine delle ostilità e, “una volta che quell’ostacolo sarà rimosso, parliamo”.
ORE 07.30 – ZELENSKY: “QUALSIASI MODIFICA DELLA COSTITUZIONE SARA’ SOTTOPOSTA A REERENDUM” – Qualsiasi modifica alla Costituzione sulle garanzie di sicurezza per l’Ucraina sarà sottoposta a referendum. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un’intervista all’emittente di Kiev Suspline News. “Si tratta di un processo lungo che sarà deciso dal Parlamento e dal popolo ucraino – ha sottolineato – Ho spiegato ai nostri negoziatori ai colloqui che quando si parla di cambiamenti, e questi potrebbero essere di importanza storica, non c’è altro modo che tenere un referendum”.
ORE 08:05 – PIU’ DI 600 EVACUATI DA MARIUPOL – Seconndo quartier generale della difesa territoriale dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk più di 600 persone, di cui oltre 130 bambini, sono state evacuate da Mariupol durante le ultime 24 ore
ORE 08:45 UNICEF “3,3 MLN DI BAMBINI SFOLLATI” – “In queste ore sempre più drammatiche i nostri uffici ci informano che sono 3,3 milioni i bambini e le bambine sfollati all’interno del Paese, che hanno bisogno di tutto, sono profondamente traumatizzati, portano cicatrici indelebili di questo conflitto e dell’assedio di molte città”. Lo rivela Andrea Iacomini, portavoce di Unicef Italia.
ORE 09:10 – MSCA: “NON ABBIAMO ARMI CHIMICHE E BIOLOGICHE” – Le accuse del presidente americano Joe Biden secondo cui la Russia potrebbe usare armi chimiche e biologiche in Ucraina sono “insinuazioni sbagliate”. È la risposta arrivata dal vice ministro degli Esteri russo, Sergei Ryabkov. “Non abbiamo simili armi”, ha aggiunto.
ORE 9:30 – NAVALNY CONDANNATO IN RUSSIA PER FRODE
ORE 10:40 – UCRAINA DENUNCIA: “RUSSI SPARANO SU CIVILI IN CODA DAVANTI SUPERMERCATO” – Il governatore della regione di Luhansk, Serhii Haidaii, ha denunciato che l’esercito russo ha aperto il fuoco su civili in fila davanti a un supermercato di Severodonetsk, provocando morti e feriti. La notizia al momento non è verificabile da fonti indipendenti.
ORE 09:40 – CARRO ARMATO RUSSO COLPISCE AUTO DI UNA FAMIGLIA – Nella regione di Kharkiv, un carro armato russo ha colpito un’auto che trasportava una famiglia con bambini. Tre persone sono morte, tra cui una bambina di 9 anni. Lo annuncia su Facebook l’Ufficio del procuratore generale, come riferisce Ukrinform. “Nella regione di Kharkiv, un carro armato russo ha abbattuto un’auto con una famiglia con due bambini. La famiglia ha gridato che si trattava di civili, sventolando bandiera bianca, ma invano. I genitori e una bambina di nove anni sono morti e un ragazzo di 17 anni è rimasto ferito”, afferma il Procuratore.
ORE 10:25 – Sul tabloid russo Komsomolskaya Pravda trapelano i veri numeri del disastro della guerra di Putin in Ucraina, con quasi 10mila morti tra le forze armate: ad oggi l’unico bilancio ufficiale del Cremlino parla di 498 vittime
ORE 10:50 – PAPA FRANCESCO TELEFONA A ZELENSKY – L’ambasciatore ucraino presso la Santa Sede, Andryi Yurash, ha riferito che Papa Francesco ha chiamato questa mattina al telefono il presidente Volodymyr Zelensky, che nel corso della conversazione lo ha invitato in Ucraina.
“Nuovo visibile gesto di sostegno da parte di papa Francesco – scrive Yurash – Solo pochi minuti fa il Santo Padre chiamato il presidente Zelensky e ha avuto un colloquio molto promettente. Il Papa ha detto che sta pregando e facendo tutto il possibile per la fine della guerra. Zelensky ha ripetuto che Sua Santità è l’ospite più atteso in Ucraina”.
ORE 11:30 – L’atteso discorso di Zelensky in Parlamento: il paragone tra Mariupol e Genova, i militari russi come i nazisti e le mire di Putin sull’Europa (e senza riferimenti alla Resistenza italiana al nazifascismo)
Biden accusa: “I russi valutano l’uso di armi chimiche e biologiche”. Mosca nega e smentisce. Redazione CdG 1947 su Il Corriere del Giorno il 22 Marzo 2022.
Preoccupazioni per le tattiche brutali della Russia sono state espresse dal presidente americano, Joe Biden, che attacca il Cremlino dopo la telefonata con i principali leader europei. Al colloquio hanno partecipato Draghi, Johnson, Scholz e Macron e una nuova condanna è stata espressa contro gli attacchi ai civili.
Ventisettesimo giorno del conflitto tra la Russia e l’Ucraina. In tutte le città sono risuonate le sirene antiaeree. Ieri la flotta navale russa ha puntato per la prima volta il porto di Odessa ed ha colpito edifici residenziali nella periferia di uno degli obiettivi chiave dell’invasione nel sud dell’Ucraina. Nel frattempo seppur allo stremo e con tremila vittime civili, la città di Mariupol, continua a resistere. Ma nessuno conosce il numero esatto dei morti, poiché le persone vengono sepolte in fosse comuni, senza nome. Mentre il presidente Zelensky, questa mattina alle 11, parlerà al Parlamento italiano in videocollegamento, cresce la tensione tra Russia e Stati Uniti. con un reciproco scambio di accuse.
“Gravi preoccupazioni per le tattiche brutali della Russia”. Il presidente americano, Joe Biden, attacca ancora il Cremlino dopo la telefonata con i principali leader europei. Al colloquio hanno partecipato Draghi, Johnson, Scholz e Macron e una nuova condanna è stata espressa contro gli attacchi ai civili. È stata trovata trovano unità di intenti e di azione e l’impegno a “coordinare gli sforzi per aiutare la popolazione in fuga dal conflitto o bloccata in patria“.
Mosca ha reagito alle parole di Biden degli ultimi giorni ritenendo inaccettabili alcuni epiteti come “dittatore omicida“, “criminale di guerra“, “un puro delinquente“, usati dalla Casa Bianca. Il ministero degli Esteri russo ha così convocato l’ambasciatore americano a Mosca John Sullivan e gli ha consegnato una nota di protesta per le dichiarazioni “non degne di uno statista di così alto rango” e che hanno “messo le relazioni Usa-Russia sull’orlo della rottura”.
h. 07.45 | Zelensky: “Mariupol ridotta in cenere, ma sopravviverà”
Mariupol “è stata ridotta in cenere” dall’aggressione militare russa, “ma sopravviverà“. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un nuovo video diffuso nella notte, esortando il suo popolo “a combattere, a continuare a combattere”. Dall’inizio dell’invasione russa, il 24 febbraio, “vediamo sempre più eroi ucraini, prima erano normali ucraini, ora sono veri combattenti“. Redazione CdG 1947
h. 07.55 | Intelligence GB: Mariupol non cede all’offensiva russa
“Nonostante i pesanti combattimenti, le forze ucraine continuano a respingere i tentativi russi di occupare la città meridionale di Mariupol“. Lo riporta l’ultimo rapporto dell’intelligence militare britannica, diffuso sui social dal ministero della Difesa di Londra “Le forze russe altrove in Ucraina hanno riportato l’ennesimo giorno di limitati progressi, con la maggior parte delle forze in gran parte bloccate sul posto“, continua il rapporto. Secondo l’intelligence britannica, “diverse città ucraine continuano a subire pesanti bombardamenti aerei e di artiglieria russi”.
h. 08:15 | Unicef Italia: 3,3 milioni bambini sfollati nel Paese
“Il numero dei bambini e delle bambine in fuga dall’Ucraina aumenta di ora in ora e si avvicina inesorabilmente alla soglia dei 2 milioni”. Lo dichiara Andrea Iacomin, portavoce dell’Unicef Italia, spiegando che “in queste ore sempre più drammatiche i nostri uffici ci informano che sono 3,3 milioni i bambini e le bambine sfollati all’interno del Paese: hanno bisogno di tutto, sono profondamente traumatizzati, portano cicatrici indelebili di questo conflitto e dell’assedio di molte città. Con il passare dei giorni sono sempre più esposti a rischi di traffico e sfruttamento, a fame estrema e malattie. Bisogna intensificare gli sforzi di aiuto e protezione o la loro condizione peggiorerà e pagheranno il prezzo altissimo di una guerra che non hanno voluto”, conclude Iacomini.
h. 08:20 | Mosca: per mantenere relazioni con noi, gli Usa smettano di armare Kiev
Per preservare le relazioni con la Russia, gli Stati Uniti dovrebbero smettere di minacciare Mosca e di fornire armi all’Ucraina. Lo ha spiegato il viceministro degli Esteri russo, Serghei Ryabkov. “La domanda su quali passi devono essere intrapresi per preservare le relazioni è certamente giusta. Devono semplicemente fermare la loro escalation, sia verbale che in termini di forniture di armi a Kiev“, ha detto alla stampa Ryabkov, sottolineando che Washington deve “smettere di minacciare” Mosca.
h. 08:50 | Il Parlamento di Kiev: 117 bambini uccisi dall’inizio della guerra
Sono 117 i bambini uccisi dall’inizio della guerra con la Russia, secondo le stime del Parlamento di Kiev, che parla di altri 155 bimbi feriti. Per la Verkhovna Rada, il numero maggiore di vittime si concentra nella capitale, Kiev, nella città nord-orientale di Kharkiv e in quella settentrionale di Chernihiv. Per le Nazioni Unite, finora, sono almeno 925 i civili uccisi, tra cui 75 bambini, ma il numero reale è probabilmente maggiore
h. 09:05 | Mosca avverte, espulsione diplomatici da Sofia “atto ostile“
La Russia ha condannato come “atto ostile“ a cui sarà data “risposta adeguata” l’espulsione decisa dalla Bulgaria di 10 suoi diplomatici sospettati di spionaggio. “L’iniziativa, di dimensioni senza precedenti, è l’ottava di una serie di espulsioni volute dalla Bulgaria di personale diplomatico russo dal 2019″, ha commentato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. “Come le azioni precedenti, anche questa è stata intrapresa con una scusa inverosimile. Allo stesso tempo, si colloca naturalmente nell’atmosfera d’isteria alimentata dai Paesi della Nato e dell’Ue per la nostra operazione militare speciale per proteggere i civili del Donbass e per smilitarizzare e denazificare l’Ucraina“, ha accusato Zakharova. “Qualifichiamo questa mossa come l’ennesima provocazione, un tentativo di vincere la competizione sulla velocità con cui le relazioni con la Russia possono essere distrutte senza pensare alle conseguenze, agli interessi nazionali o alle aspirazioni del popolo bulgaro”, ha concluso la portavoce, annunciando che “questo atto ostile riceverà una risposta adeguata“.
h. 09.20 | Un decreto legge italiano per i medici e ai sanitari ucraini in Italia
Un decreto legge per permettere temporaneamente ai medici e ai sanitari ucraini in arrivo in Italia di esercitare la loro professione e di essere reclutati in strutture del Paese. Dall’entrata in vigore del provvedimento, pubblicato in Gazzetta ufficiale ieri 21 marzo, sarà “consentito l’esercizio temporaneo delle qualifiche professionali sanitarie e della qualifica di operatore socio-sanitario”, si legge nel decreto, “ai professionisti cittadini ucraini residenti in Ucraina prima del 24 febbraio 2022 che intendono esercitare nel territorio nazionale, presso strutture sanitarie o sociosanitarie pubbliche o private, una professione sanitaria o la professione di operatore socio-sanitario in base a una qualifica professionale conseguita all’estero regolata da specifiche direttive dell’Unione europea”.
h. 09.25 | La Russia non ha né armi chimiche né biologiche
“Le accuse di Washington sono solo “insinuazione maligne“. Lo ha dichiarato il vice ministro degli Esteri russo, Sergei Ryabkov, replicando al presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, secondo cui Vladimir Putin è con “le spalle al muro” in Ucraina e per questo potrebbe ricorrere all’uso di armi chimiche e biologiche.
h 09.30 | Fotografie d’autore in vendita per sostenere l’Ucraina.
Il noto magazine Vogue ha pubblicato sui siti delle proprie edizioni online nei diversi paesi del mondo molti progetti d’arte tesi alla raccolta fondi per il Paese impegnato a difendersi dall’aggressione russa. I fotografi ucraini e internazionali hanno offerto le loro immagini a sostegno delle associazioni umanitarie che operano in Ucraina.
h. 09.35 | Il Giappone replica con indignazione alla Russia
Dopo l’annuncio della Russia sullo stop ai negoziati sull’annosa questione delle isole Curili, arcipelago di cui Tokyo rivendica la parte meridionale, il Giappone replica con indignazione: “L’atteggiamento della Russia è assolutamente ingiustificato e completamente inaccettabile”, ha detto senza mezzi termini il premier giapponese, Fumio Kishida, dopo che ieri il ministero degli Esteri di Mosca ha motivato la sua decisione collegandola a “passi ostili” da parte di Tokyo. Il Giappone si è unito alle sanzioni occidentali contro la Russia per l’invasione dell’Ucraina.
h. 09.45 | Testimone: “A Mariupol ho visto morire tre bambini per disidratazione”
“Tre bambini che conosco sono morti per disidratazione. Siamo nel 21/mo secolo e i bambini stanno morendo per disidratazione nella mia città. Stanno morendo di fame“». È la testimonianza che Victoria, 27 anni, riuscita a fuggire da Mariupol, fa al programma 5 Live Breakfast della Bbc Radio. “La mia città è assolutamente distrutta“, dice con la voce tremante. “La gente sta nei seminterrati, ma non sono sicuri. Stanno bombardando così tanto che gli scantinati vengono distrutti. Resterò in Ucraina e cercherò di salvare la mia famiglia a Mariupol. Mariupol è la mia vita, non capisco perché dovrei lasciare la mia città, il mio Paese a causa della Russia”.
h. 9.50 | Un carro armato russo ha colpito un’auto uccidendo tre civili
Sull”auto viaggiava una famiglia nella regione ucraina di Kharkiv, uccidendo tre persone tra cui una bambina di 9 anni. Lo ha riferito l’ufficio del procuratore generale ucraino su Facebook, secondo quanto riporta il sito ‘Ukrinform‘. “Nella regione di Kharkiv, un tank russo ha colpito un’auto con a bordo una famiglia. La famiglia ha gridato che erano civili, sventolando bandiera bianca, ma i loro sforzi sono stati vani. I genitori e una bambina di 9 anni sono stati uccisi e un ragazzo di 17 anni è rimasto ferito”, si legge nella nota.
h. 10.05 | NewYorkTimes: “Putin potrebbe usare armi nucleari minori”
Nella sua analisi odierna, il New York Times scrive che c’è il rischio che la guerra in Ucraina diventi nucleare. Sia la Russia che gli Usa dispongono di armi nucleari molto meno distruttive rispetto a quelle che distrussero Hiroshima e Nagasaki, e perciò «il loro uso è forse meno spaventoso e più pensabile». La prestigiosa testata americana sostiene che «la preoccupazione per queste armi più piccole è aumentata vertiginosamente», «il timore è che se Putin si sentisse messo alle strette nel conflitto, potrebbe scegliere di far esplodere uno dei suoi ordigni nucleari minori».
h. 10.25 | Il Capo di stato maggiore Dragone: “Tra i russi 15mila morti in Ucraina”
“Si calcolano intorno a 15mila uomini le perdite russe in Ucraina. Sono numeri abbastanza alti. Putin ha usato truppe che arrivavano da lontano, giovani e poco motivate, mentre gli ucraini combattono per casa propria”. Lo ha detto il capo di Stato Maggiore della Difesa, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, in audizione alle commissioni Difesa di Camera e Senato. Aggiungendo: “Un nuovo dominio di scontro si è delineato in questa guerra, mi riferisco a quello cognitivo, le cui armi in gioco sono il controllo dei media, le fake news, la strumentalizzazione dei social, e tutto quanto possa supportare la cattiva informazione, ovvero intervenire sui sentimenti e opinioni del pubblico“.
h. 10:33 | Va a comizio Putin, campione nuoto perde sponsor Speedo
Il campione di nuoto russo Evgeny Rylov ha perso la sponsorizzazione di Speedo dopo aver partecipato a un comizio del presidente russo Vladimir Putin a Mosca la settimana scorsa. Vincitore di due ori alle Olimpiadi di Tokyo, il giovane è stato visto all’incontro mentre indossava la lettera ‘Z‘, usata come simbolo dell’invasione russa dell’Ucraina. Speedo ha annunciato di aver “messo fine alla sponsorizzazione con effetto immediato”, mentre la Fina – Federazione internazionale di nuoto si è detta “profondamente rattristata” dalla sua apparizione al comizio di Putin, annunciando un’indagine in merito.
h. 11:00 | Zelensky al Papa, la mediazione Vaticano sarebbe accolta con favore
Nella loro telefonata, il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha riferito al Papa “la difficile crisi umanitaria e il blocco dei corridori di soccorso da parte delle forze russe”. “Il ruolo di mediazione della Santa Sede nel porre fine alla sofferenza umana sarebbe accolto con favore“, ha scritto Zelensky su Twitter riportando i contenuti del colloquio. “Ho ringraziato Sua Santità per le preghiere per la pace e per l’Ucraina”, ha concluso.
h. 11:12 | Zelensky, il nostro popolo è diventato esercito
Un lungo applauso e una standing ovation dell’intero emiciclo di Montecitorio ha accolto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in videocollegamento con il Parlamento italiano. “A Mariupol non c’è più niente, solo rovine. Immaginate la vostra Genova completamente bruciata, dove gli spari non smettono neppure un minuto; immaginate da Genova la fuga di persone che scappano in pullman per stare al sicuro“. ha aggiunto il presidente ucraino. “Il loro obiettivo è l’Europa, influenzare le vostre vite, avere il controllo sulla vostra politica e la distruzione dei vostri valori. L’Ucraina è il cancello per l’esercito russo, loro vogliono entrare in Europa ma la barbarie non deve entrare” ha proseguito Zelensky “”Dovete fermare la crisi alimentare, le uccisioni perché la guerra deve finire al più presto, dobbiamo proteggere le famiglie ucraine, bonificare il territorio dalle mine e ricostruire l’Ucraina dopo la guerra, con voi, insieme nell’Ue” ha concluso il presidente dell’ Ucraina.
h. 11:20 | Zelensky, Italia congeli beni e chiuda porti a russi
Funzionari e oligarchi russi “utilizzano l’Italia come luogo per le loro vacanze, non dovete accogliere queste persone. Dovete congelare immobili e conti, sequestrare gli yacht e congelare gli asset di chi in Russia ha potere di decisione“. E’ l’invito del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, intervenuto in video collegamento al Parlamento italiano. “Dovete sostenere le sanzioni e l’embargo contro le navi russe nei vostri porti”, ha continuato, “non dovete permettere assolutamente eccezioni alle sanzioni per nessuna banca russa“.
h. 11:22 | Applauso e standing ovation Aula dopo parole Zelensky
Un nuovo lungo applauso e una standing ovation dell’Aula hanno sottolineato la conclusione dell’intervento in videocollegamento del presidente Ucraino Zelensky al Parlamento italiano in seduta informale.
h. 11:23 | Draghi: da Zelensky una straordinaria testimonianza
“A nome del governo e mio personale voglio ringraziare il presidente Zelensky per la sua straordinaria testimonianza”. ha detto il premier Draghi dopo l’intervento in Parlamento del presidente ucraino Zelensky. “La resistenza di tutti i luoghi” in Ucraina “dove si abbatte la ferocia del presidente Putin è eroica”. Così il premier Mario Draghi nell’Aula della Camera. “L’Ucraina non difende solo se stessa, ma la nostra pace, la nostra sicurezza. L’Italia vi è profondamente grata”, afferma il premier. “La solidarietà dell’Italia nei confronti dell’Ucraina è enorme. Gli italiani hanno spalancato le proprie porte“, l’Italia continuerà ad aiutare il popolo ucraino, ha continuato Draghi nell’intervento alla Camera, “Davanti all’inciviltà l’Italia non intende girarsi dall’altra parte”.
h. 11:25 | I colori giallo-blu in Aula, i banchi del governo al completo
Bandiere giallo-blu dell’Ucraina sono state esposte su alcuni banchi dell’emiciclo di Montecitorio, diverse le spillette appuntate sulle giacche di deputati e senatori con i colori della bandiera del Paese, mentre le parlamentari dem hanno scelto il fiocco rosso-fucsia contro gli stupri di guerra. Non manca chi ha deciso di indossare abiti con i colori giallo e blu (almeno quattro parlamentari in giacca gialla e sciarpa blu) o una coccarda gialla (in particolare i parlamentari di Iv). Un emiciclo non stracolmo ma comunque pieno – nonostante le alcune assenze annunciate tra i banchi M5s e della componente Alternativa del gruppo Misto – ha ascoltato le parole del presidente Ucraino Zelensky in videocollegamento. Banchi del governo al completo: il premier Mario Draghi seduto tra il ministro degli Esteri Luigi Di Maio alla sua sinistra, e la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese alla sua destra. Presenti, in Aula, i leader di partito che sono anche parlamentari: Enrico Letta, Matteo Renzi, Giorgia Meloni e Matteo Salvini.
Due lunghi applausi e standing ovation dell’emiciclo hanno accolto il presidente ucraino e sottolineato la fine del suo intervento, ascoltato con traduzione in simultanea da due grandi monitor. Anche il discorso di Draghi è stato sottolineato da diversi applausi (una decina in tutto, tra i passaggi più applauditi “l’Italia vuole l’Ucraina nella Ue”) e una standing ovation finale.
h. 11:30 | Draghi, Parlamento in prima linea. Pronti a fare più
“Siamo pronti a fare anche di più”. Così il premier Mario Draghi, ricordando nell’Aula della Camera che nell’aiutare l’Ucraina il Parlamento italiano “è in prima linea“. “L’Italia è al fianco dell’Ucraina. L’Italia vuole l’Ucraina nell’Unione europea” dice il premier Draghi intervenendo nell’Aula della Camera dopo il presidente ucraino Zelensky. “Vogliamo disegnare un percorso di maggiore vicinanza dell’Ucraina all’Europa. Nelle scorse settimane è stato sottolineato come il processo di ingresso nell’Unione Europea sia lungo, fatto di riforme necessarie a garantire un’integrazione funzionante. Voglio dire al Presidente Zelensky che l’Italia è al fianco dell’Ucraina in questo processo. L’Italia vuole l’Ucraina nell’Unione Europea”, ha aggiunto il premier Draghi, che ha così concluso il suo intervento nell’Aula della Camera “L’Italia e il Parlamento sono con voi presidente Zelensky”.
h. 11:35 | Il Cremlino, colloqui con Kiev non abbastanza sostanziali
Il Cremlino lamenta mancanza di sostanza nei colloqui con Kiev. “C’è una sorta di processo in corso. Vorremmo (dibattiti) più attivi e sostanziali”, ha detto ai giornalisti il portavoce russo , Dmitri Peskov.
h. 11:53 | Il Cremlino nega accuse attacchi informatici: “Non siamo banditi”
“La Federazione russa, a differenza di molti Paesi occidentali, compresi gli Stati Uniti, non pratica il banditismo a livello statale“. Lo ha detto ai giornalisti il portavoce presidenziale russo Dmitri Peskov, commentando le parole del presidente degli Stati Uniti Joe Biden sulla possibilità di attacchi informatici da parte di Mosca in risposta alle sanzioni occidentali.
h. 11:56 | Gentiloni: l’Ue non si farà ricattare con energia
“Il 90% del gas che consumiamo in Europa viene importato e la Russia fornisce quasi la metà di queste importazioni, a livelli variabili tra gli Stati membri. La Russia rappresenta anche il 27% delle importazioni di petrolio e il 46% delle importazioni di carbone. Quando una parte di questa relazione commerciale inizia improvvisamente a usare l’energia come arma, quella relazione diventa insostenibile e deve cambiare completamente. L’Ue non sarà ricattata”. Lo ha dichiarato il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, in un intervento all’Università di Oxford. “All’inizio di questo mese, la Commissione ha annunciato un piano audace per ridurre la nostra eccessiva dipendenza dalle importazioni di energia russe, ciò che abbiamo chiamato REPowerEU. L’obiettivo è ridurre di due terzi la domanda dell’Ue di gas russo entro la fine dell’anno e rendere l’Europa indipendente dai combustibili fossili russi entro il 2027. Come ha affermato la presidente von der Leyen, ciò deve essere sostenuto dalle necessarie risorse”, ha aggiunto. “I nostri obiettivi sono tre: accessibilità economica, sicurezza dell’approvvigionamento ed energia pulita”, ha evidenziato Gentiloni.
h. 11:59 | Bbc, forte esplosione a Kiev
Una forte esplosione è stata udita a Kiev dalla corrispondente della Bbc Orla Guerin. “Un’esplosione molto forte qui negli ultimi minuti. É la prima volta che ho sentito sbattere le finestre nel mio hotel. Non è chiaro se sia stato colpito un obbiettivo o se fosse la contraerea ucraina che abbatteva un missile russo”, ha twittato la giornalista.
12:27 | Il Cremlino: Putin non fa discorsi ai Parlamenti dell’Occidente
Mosca non lavora per organizzare interventi del presidente russo Vladimir Putin ai Parlamenti esteri, mentre il capo dello Stato resta aperto a contatti a qualsiasi livello per chiarire la posizione della Russia sulla situazione in Ucraina. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, nel giorno del video collegamento del leader ucraino Volodymyr Zelensky al Parlamento italiano. Lo riporta Ria Novosti. “Non abbiamo trattative in corso a riguardo”, ha detto Peskov, “il presidente russo è sempre stato e resta aperto a contatti a qualsiasi livello per chiarire la posizione della Russia in questo caso, al fine di chiarire gli obiettivi e le ragioni dell’operazione speciale militare”, ha detto Peskov.
h, 13:52 | Fuggiti in Turchia 58 mila ucraini e 15 mila russi
Dall’inizio della guerra in Ucraina circa 15 mila cittadini russi e 58 mila ucraini hanno deciso o sono stati costretti a lasciare i rispettivi Paesi e trasferirsi in Turchia. A renderlo noto è il ministro degli Interni turco Suleyman Soylu, che ha garantito accoglienza umanitaria agli ucraini e ribadito che per i russi valgono le regole del permesso di soggiorno in vigore per i cittadini Ue, vale a dire ingresso senza visto e la possibilità di rimanere nel Paese per 90 giorni. Per gli ucraini si tratta di una fuga dalla guerra, mentre per i russi si tratta perlopiù di dissidenti, oppositori politici del presidente Vladimir Putin, piccoli imprenditori, accademici, giornalisti. Per i russi la Turchia è la meta di vacanze preferita, ma al momento anche una destinazione quasi obbligata, considerando che Ankara non ha applicato le sanzioni contro la Russia e ha lasciato aperto lo spazio aereo. La compagnia di bandiera Turkish attualmente opera 5 voli al giorno tra Istanbul e la capitale russa Mosca. Sono numerosi i russi che hanno deciso di lasciare il proprio Paese a causa di restrizioni a diritti civili e libertà personali e a un aumento della pressione da parte del governo già nelle settimane precedenti l’attacco russo all’Ucraina.
h. 14:28 | Bianchi, 3mila bimbi nelle scuole, sforzo straordinario
“Le nostre scuole stanno facendo uno sforzo straordinario per accogliere i bambini e le bambine ucraine. Crescono di 200 al giorno, siamo arrivati a circa 3.000. Siamo in collegamento continuo, insieme agli altri ministri europei, con il mio omologo ucraino. Il governo ucraino ha messo a disposizione la dad che i ragazzi piu’ grandi stanno seguendo”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, nel corso dell’audizione sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) davanti alle commissioni Bilancio, Istruzione e Politiche Ue del Senato. “I ragazzi presenti nelle nostre scuole sono per due terzi Infanzia e Primaria, ma li stiamo assistendo tutti soprattutto per quanto riguarda la parte linguistica. Va riconosciuto alle scuole lo sforzo che viene fatto” ha concluso Bianchi.
h. 14:47 | L’ambasciatore ucraino al Vaticano: la visita del Papa a Kiev sarebbe fondamentale
“Io spero di sì. Sarebbe estremamente importante, per dare un supporto al nostro Paese in questa tragedia”. Cosi’ l’ambasciatore ucraino presso la Santa Sede, Andryi Yurash, ha risposto a SkyTg24 a una domanda su una possibile visita di Papa Francesco a Kiev. “Se il Papa potesse davvero andare a Kiev, sarebbe fondamentale”, ha sottolineato l’ambasciatore. “In queste circostanze, qualunque messaggio della Santa Sede avrebbe un valore grandissimo, ben accetto sia ai credenti che ai non credenti”. “Non sarebbe solo un gesto per la comunità cattolica, ma per tutto il Paese”, ha aggiunto ricordando che in Ucraina “la comunità cattolica rappresenta circa il 10% della popolazione, ma il sostegno al Santo Padre e’ al 44%, e questo prima della guerra“.
h. 15:17 | Kiev, 2.389 bambini portati in Russia con la forza
“Secondo il ministero degli Esteri ucraino, le forze russe hanno portato illegalmente in Russia 2.389 bambini delle regioni di Donetsk e Luhansk“, ovvero delle due repubbliche separatiste riconosciute da Mosca. Lo rende noto l’ambasciata Usa a Kiev in un tweet. “Questa non e’ assistenza. E’ un sequestro“, si legge ancora nel tweet. Anche il procuratore generale dell’Ucraina, Iryna Venediktova, ha scritto su Twitter che “le forze russe non solo prendono di mira e uccidono i nostri bambini, ma li portano anche in Russia con la forza”. “E’ in corso una indagine su questo trasferimento forzato di 2.389 bambini dai territori occupati dell’Ucraina alla Russia”, aggiunge la Venediktova nel tweet .
15:26 | Media di Kiev, un fotogiornalista è scomparso dal 13 marzo
Un fotogiornalista, Max Levin, risulta scomparso dal 13 marzo: secondo media ucraini, di lui non si hanno più notizie da quando si è recato a nord di Kiev a seguire le ostilita’. La notizia e’ stata rilanciata anche dal Parlamento ucraino.
h. 15:54 | Guterres, guerra assurda e impossibile da vincere
Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha dichiarato che è tempo per la Russia di porre fine alla sua “assurda guerra” in Ucraina, un conflitto che è “impossibile da vincere”. Parlando con i cronisti, Guterres ha dichiarato che la guerra “sta andando velocemente da nessuna parte“. “Per oltre due settimane, Mariupol è stata circondata dall’esercito russo e bombardata senza sosta. Perchè?“, ha affermato, “anche se Mariupol cade, l’Ucraina non può essere conquistata città per città, strada per strada, casa per casa”. “L’unico risultato” di una prosecuzione dei combattimenti sarebbe “più sofferenza, più distruzione e più orrore all’orizzonte”, ha detto ancora il segretario generale delle Nazioni Unite, secondo il quale “c’è abbastanza sul tavolo negoziale per interrompere le ostilità e negoziare in modo serio“. “Questa guerra è impossibile da vincere“, ha concluso, “prima o poi dovrà spostarsi dal campo di battaglia al tavolo della pace. E’ inevitabile“.
h. 16:13 | La Polonia agli Usa, “La Russia sia esclusa dal G20“
La Polonia ha chiesto agli Usa di escludere la Russia dal G20 e avrebbe avuto “una risposta positiva”. Lo ha reso noto il ministro dello Sviluppo polacco Piotr Nowak in un comunicato in cui ha spiegato che la questione sarà discussa nei meeting in programma a Washington la prossima settimana. “Il caso – ha detto il ministro – sarà trattato personalmente dal presidente americano Joe Biden“. Nessuna risposta ufficialmente dal Dipartimento al Commercio Usa ma una fonte americana citata da Reuters ha fatto sapere che la Russia ha violato le norme internazionali e questo porterà a delle conseguenze sulla sua presenza nei forum multilaterali.
h. 16:18 | Nato alla Cnn, sempre più probabile che la Bielorussia entri in guerra
E’ sempre piu’ “probabile” che anche la Bielorussia entri in guerra contro l’Ucraina: lo ha detto una fonte della Nato alla Cnn. “Putin ha bisogno di sostegno. Qualsiasi cosa aiuterebbe”, ha affermato al canale all news americano un funzionario militare dell’Alleanza Atlantica aggiungendo che sara’ il presidente russo, Vladmir Putin, a decidere e non Minsk. La Bielorussia, prosegue la stessa fonte, sta ad ogni modo “preparando il terreno per giustificare un’offensiva contro l’Ucraina“.
h. 16:41 | Kiev, a Kherson 300 mila persone a corto di cibo e farmaci
A Kherson, nel Sud dell’Ucraina, 300.000 persone sono a corto di cibo e medicinali. Lo denuncia il portavoce del ministero degli Esteri ucraino, Oleg Nikolenko, citato dal Guardian. Kherson e’ stata la prima grande citta’ ucraina a cadere nelle mani delle truppe russe.
h. 17:07 | Borrell, secretata L’analisi delle minacce curata dall’intelligence
La Bussola strategica dell’Ue, approvata ieri dai ministri della Difesa, contiene “un’analisi delle minacce resa possibile grazie alla collaborazione dei servizi di intelligence dei ventisette Stati membri e questa parte” del documento “non è stata pubblicata, ma si dovrà rifare periodicamente su base regolare perché certamente le minacce cambieranno”. Lo ha dichiarato l’Alto rappresentante Ue per la Politica estera, Josep Borrell, alla commissione Affari esteri del Parlamento europeo
h. 17:23 | Scholz, chiediamo ancora a Putin di fermare la guerra
“L’Europa e il mondo sono cambiati da quando è iniziato l’attacco all’Ucraina, l’Europa rimane la il nostro progetto di pace più importante”. Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz a Berlino alla conferenza stampa con la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola. “L’intesa con i partner internazionali è centrale, per questo ho convocato un vertice G7 prima del prossimo consiglio Ue“, ha aggiunto il cancelliere, secondo il quale “raggiungeremo qualcosa di concreto solo lavoriamo tutti insieme”. Naturalmente, così ancora Scholz, “chiediamo di nuovo a Putin di ritirare le truppe e di fermare la guerra. Una tregua è necessaria per permettere i colloqui”.
h. 17:39 | Metsola, varate sanzioni ma l’Ue deve fare di più
Il presidente russo Vladimir Putin “ha distrutto la pace in Europa. Come Unione europea abbiamo agito con grande rapidità, abbiamo messo in atto sanzioni dure e mai viste prima. Eppure doppiamo fare di più. Dobbiamo mostrare a Putin e agli oligarchi he questa guerra avrà per la Russia un costo enorme che ora non possono neanche immaginare“. È quanto ha detto la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, alla conferenza stampa a Berlino insieme al cancelliere tedesco Olaf Scholz.
h. 17:50 | Scholz, l’Ue diventi più autonoma in campo energetico
“Nell’Ue tutti concordano sul fatto che l’Europa dovrebbe diventare più autonoma sotto il profilo dell’approvvigionamento energetico”. È quanto ha affermato a Berlino Olaf Scholz alla conferenza stampa con la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola. “Ci sono Paesi più dipendenti dal gas russo e altri meno”, ha aggiunto il cancelliere tedesco, “ma nessuno sarà lasciato indietro”. Per i cittadini l’aumento dei prezzi energetici, così ancora Scholz, “rappresentano un peso concreto”. Il cancelliere ha anche ricordato che “come Ue e Parlamento europeo dobbiamo collaborare ancora più strettamente per quel che riguarda i temi dello stato di diritto“.
h. 17:54 | I russi liberano la giornalista ucraina Victoria Roshchyna
I militari russi hanno liberato la giornalista ucraina Victoria Roshchyna, catturata lo scorso 16 marzo. Lo riferisce Hromadske, la testata online ucraina per cui lavora la cronista, che ora si starebbe recando a Zaporizhzhia dai suoi parenti. Hromadske afferma che i media filorussi hanno diffuso un video nel quale Roshchyna afferma che i militari di Mosca le hanno salvato la vita. “Questa registrazione è stata una condizione per la sua liberazione, è stata girata sotto la pressione degli occupanti russi”, sostiene la testata su Twitter, “Victoria racconterà molto presto tutta la verità sulla sua detenzione e prigionia”.
h. 18:13 | Scholz, necessari negoziati diretti tra Mosca e Kiev
“Sono necessari negoziati diretti tra Ucraina e Russia per arrivare alla pace, è necessario che ci sia subito un cessate il fuoco ed è necessario il ritiro degli invasori”. È quanto ha detto Olaf Scholz alla conferenza stampa a Berlino insieme alla presidente dell’Europarlamento Roberta Metsola, rispondendo ad una domanda dei giornalisti, ricordando che lo stesso Volodymyr Zelensky ha ribadito la richiesta di un incontro diretto con il capo del Cremlino Vladimir Putin. A proposito dell’imminente Consiglio Ue, il cancelliere ha ribadito che “ci coordineremo meglio sul tema dei profughi e avremo uno scambio su come rendere l’Ue più sovrana e più resiliente, in modo da proteggere meglio i suoi cittadini”. A detta di Scholz, l’Europa ha varato “le più grande sanzioni mai messe in atto, e questo grazie al fatto che le abbiamo preparato da molto tempo e con estrema attenzione“
h. 19:03 | von der Leyen, 3 miliardi a sostegno degli Stati che ospitano rifugiati
“In risposta a questa emergenza, migliaia di famiglie europee hanno aperto le loro case. Innumerevoli associazioni e Ong forniscono vestiti, riparo, medicine o inviano autobus per portare in salvo gli ucraini. Tutti gli Stati membri europei stanno facendo la loro parte. Per aiutarli, ci siamo assicurati che i fondi europei possano essere utilizzati con la massima flessibilità a sostegno dei rifugiati. E proponiamo di stanziare altri 3 miliardi di euro per sostenere i nostri Stati membri che stanno accogliendo i nostri amici bisognosi”. Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo intervento al Forum umanitario europeo.
h. 19:20 | Casa Bianca, giovedì nuove sanzioni alla Russia
Giovedì saranno annunciate nuove sanzioni del mondo occidentale contro la Russia per il suo attacco all’Ucraina. Lo ha anticipato la Casa Bianca. Per giovedì sono previste a Bruxelles le riunioni dei leader Nato e G7 oltre a quella del Consiglio europeo.
h. 19:39 | Von der Leyen, rischio carestia nel mondo; Ue aumenta produzione alimentare
“Mai nella storia del mondo ci sono stati così tanti rifugiati. Milioni di loro sono ospitati da Paesi a basso reddito. E tutto questo, mentre il cambiamento climatico minaccia milioni di vite in tutto il mondo. Rischiamo di entrare in una nuova era di carestia, in troppe parti del mondo“. Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo intervento al Forum umanitario europeo. “L’Unione europea ha stanziato oltre 2,5 miliardi di euro fino al 2024 per aiutare le regioni più colpite dall’insicurezza alimentare. Prepareremo una serie di misure speciali per potenziare la produzione alimentare europea, anche a sostegno dei paesi piu’ bisognosi”, ha annunciato la leader Ue. “L’Europa è il più grande donatore umanitario del mondo. Chiediamo anche ad altri di aumentare i loro contributi. Perché il mondo ha bisogno dell’azione umanitaria più che mai. Questo è un momento per tutti coloro che condividono uno spirito umanitario di unire le forze”, ha esortato von der Leyen.
h. 19:45 | Sullivan, nessun segnale che Cina abbia inviato armi alla Russia
Negli ultimi giorni gli Stati Uniti non hanno riscontrato nessun segnale di invio di armi cinesi alla Russia. Lo ha dichiarato ai cronisti il consigliere per la Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan. “Quel che posso dire è che non abbiamo visto forniture di equipaggiamento militare alla Russia da parte della Cina“, ha detto Sullivan, “però, come ovvio, è qualcosa che stiamo monitorando da vicino“.
h. 20:17 | Zelensky parteciperà da remoto a vertice Nato
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelenskiy, partecipera’ da remoto al vertice della Nato che si svolgerà a Bruxelles il 24 febbraio. Lo riferisce la Reuters. I dettagli sono ancora in corso di discussione, fa sapere l’ufficio stampa di Zelensky.
h. 20:29 | Gabrielli, per Italia pericolo non immediato
“L’Italia è nella lista dei Paesi ostili stilata dalla Russia. Siamo al centro dell’attenzione di chi ha invaso un altro Paese. Dal punto di vista del pericolo immediato non credo si possa ritenere tale“. Lo afferma sulla guerra in Ucraina il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Franco Gabrielli, intervistato a ‘Di martedi” (La7).
il sottosegretario ai servizi, Franco Gabrielli
h. 20:58 | Psaki positiva al Covid, non accompagnerà Biden in Europa
La portavoce della Casa Bianca Jen Psaki ha annunciato di essere positiva al Covid e dunque non potrà viaggiare in Europa con il presidente Usa, Joe Biden. È stata lei stessa a renderlo noto. Psaki ha spiegato che, proprio in preparazione del suo viaggio in Europa, stamane si è sottoposta a un tampone che è risultato positivo; ha aggiunto che lunedì ha avuto due incontro con Biden, mantenendo la distanza sociale e assicurato che lo stesso presidente ha fatto un test molecolare che è risultato negativo. Psaki è vaccinata e ha detto di avere solo sintomi lievi; lavorerà da casa e tornerà al lavoro solo dopo cinque giorni, quando avrà un risultato negativo al test. Biden arriverà mercoledì sera a Bruxelles e giovedì parteciperà a tre vertici: quello dei Paesi Nato, quello dell’Unione Europea e un altro del G7, prima di tenere una conferenza stampa. Venerdì partirà per la Polonia, dove il suo programma è ancora poco chiaro, oltre all’incontro previsto sabato con il presidente polacco Andrzej Duda prima di tornare a Washington.
h. 21:58 | Colloquio Draghi-Macron
Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha avuto oggi una telefonata con il Presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron. Al centro dei colloqui – informa Palazzo Chigi – la guerra in Ucraina e la preparazione dei vertici Nato, G7 e del Consiglio europeo di questa settimana
h. 22:18 | La Total ha annunciato che dalla fine dell’ anno non comprerà nulla dalla Russia
TotalEnergies, la compagnia petrolifera e del gas francese, ha dichiarato oggi che smetterà di acquistare petrolio russo entro la fine dell’anno e interromperà ulteriori investimenti in progetti nel paese. Allo stesso tempo, la società ha avvertito dei rischi e delle potenziali conseguenze negative – per sé e per l’Europa – di un volo a capofitto dalla Russia sulla scia dell’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca.
Ucraina Russia, news sulla guerra di oggi | Putin e la minaccia nucleare. Zelensky: sequestrato convoglio umanitario, sono prigionieri. Lorenzo Cremonesi, Andrea Nicastro, Marta Serafini, Redazione Online su Il Corriere della Sera il 23 Marzo 2022.
Le notizie di mercoledì 23 marzo sulla guerra, minuto per minuto: il Cremlino non esclude l’uso dell’arma atomica, «ma solo se saremo minacciati». Missile lanciato dalla Crimea. Zelensky: trattative difficili, ma continuano
• La guerra è al 28esimo giorno: ancora bombe su Mariupol, contraerea in azione a Odessa.
• Il portavoce del Cremlino, Peskov in un’intervista alla Cnn: «Useremo le armi nucleari solo se verrà minacciata l’esistenza della Russia».
• Giovedì a Bruxelles i vertici Ue e dell’Alleanza. Nella bozza del comunicato finale i 27 capi di Stato e di Governo confermano di essere pronti ad «adottare ulteriori misure». Anche la Casa Bianca annuncia per giovedì una nuova stretta.
• Il presidente ucraino ha parlato ieri in videoconferenza davanti alle Camere riunite. L’invasione russa «sta distruggendo le famiglie mentre la guerra continua a devastare citta ucraine. Alcune sono completamente distrutte come Mariupol», ha denunciato. Oggi il discorso davanti al Parlamento giapponese.
• La resistenza degli ucraini «è eroica», ha detto il premier Draghi dopo il discorso di Zelensky. Polemiche sui parlamentari assenti.
• Papa Francesco ha telefonato al presidente ucraino che lo ha invitato a Kiev, proponendolo come mediatore.
Ore 00.08 - Pentagono: «I russi hanno usato missili ipersonici almeno una volta»
Le forze russe hanno usato missili ipersonici «almeno in un’occasione», ha detto il portavoce del Pentagono John Kirby nel corso di una conferenza stampa. Questo tipo di missile è stato usato «contro un edificio a una distanza relativamente ravvicinata», sono le parole di Kirby riportate dalla Cnn. «È difficile sapere quale fosse esattamente la giustificazione per questo, ma potrebbe benissimo essere legato a problemi di prestazioni che stanno riscontrando rispetto alle munizioni guidate di precisione». Il segretario alla Difesa statunitense Lloyd Austin ha dichiarato domenica scorsa di non considerare «l’uso di questo tipo di arma come una sorta di punto di svolta», ha aggiunto.
Ore 00.45 - Zelensky, negoziati difficili ma continuiamo
«Continuiamo a lavorare su diversi livelli per assicurarci che la Russia si convinca che questa guerra atroce debba essere fermata. Continuiamo i nostri difficili negoziati. E’ impegnativo. A volte scandaloso». Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky fornendo un aggiornamento sui colloqui tra Kiev e Mosca sulla pagina Fb del governo. Ha aggiunto: «Sono grato a tutti gli intermediari internazionali che lavorano con noi e mostrano il vero quadro alla Russia e la convincono a vedere la realtà delle azioni di guerra e a capire che il mondo non fermerà la verità, la nostra verità. Lotteremo fino alla fine in modo coraggioso e aperto».
Ore 1.31 - Fonti difesa Usa, russi a Mariupol ma città resiste
Forze russe sono entrate a Mariupol, tra queste ci sono anche separatisti del Donbass. Lo riferisce una fonte della difesa americana sottolineando che «gli ucraini stanno lottando molto duramente per non far cadere la città» nelle mani di Mosca. Il funzionario ha riferito inoltre che gli Stati Uniti hanno «constatato attività navale russa nel Mar Nero ma questo non significa che un attacco con mezzi anfibi contro Odessa sia imminente».
Ore 1.36 - Nyt,domani sanzioni Biden a 300 membri Duma
Il presidente americano Joe Biden imporrà nuove sanzioni a centinaia di membri della Duma, la Camera bassa del parlamento russo. Lo riferiscono al New York Times fonti informate sull’annuncio delle nuove misure contro Mosca previsto per giovedì, quando il presidente americano si troverà a Bruxelles per partecipare al vertice della Nato, all’incontro con i leader del G7 e al Consiglio europeo sull’Ucraina.
Ore 3.02 - Cnn mostra video lancio missili dalla Crimea
Un video che mostra il lancio di missili verso l’Ucraina da una nave situata al largo della costa della Crimea, a ovest della città di Sebastopoli è stato geolocalizzato dalla Cnn. «È chiaro che c’e’ una nave in piedi là fuori in lontananza», dice una voce maschile parlando in russo, riporta l’emittente. Il portavoce del Pentagono John Kirby lunedì in un briefing aveva dichiarato che gli Stati Uniti hanno registrato un aumento dell’attività navale nel Mar Nero settentrionale.
03:20 Intelligence Gb: proteste nelle città occupate, rischio repressione
La popolazione civile ucraina delle città occupate dalla Russia continua a protestare contro il controllo russo. «Gli sforzi russi per sottomettere la popolazione manipolando i media, diffondendo propaganda e mettendo come leader marionette filo-Cremlino sono finora falliti», dice una fonte della Gran Bretagna. «La Russia probabilmente reagirà a questi fallimenti utilizzando misure sempre più violente e coercitive nel tentativo di reprimere la popolazione ucraina».
Ore 04.00 Peskov: prove di laboratori biologici Usa
Il portavoce del Cremlino Peskov dice che Mosca ha «solide prove» per dimostrare che gli Stati Uniti «stanno sviluppando progetti biologici militari in laboratori situati in Paesi confinanti con la Russia».
Ore - 5.08 Zelensky: 100 mila persone bloccate a Mariupol
Quasi 100.000 persone sono intrappolate tra le rovine della città’ ucraina di Mariupol sotto l’inesorabile bombardamento russo. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Decine di migliaia di residenti sono già’ fuggiti dalla citta’ portuale meridionale assediata, portando testimonianze strazianti di un «paesaggio infernale gelido crivellato di cadaveri ed edifici distrutti», secondo quanto riporta Human Rights Watch. In un discorso video, Zelensky ha detto che più’ di 7.000 persone sono fuggite solo nelle ultime 24 ore, ma un gruppo che viaggiava lungo una rotta umanitaria concordata a ovest della città è stato catturato dagli occupanti.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto che i piloti russi saranno ritenuti responsabili dell’uccisione di civili. Lo riporta la Cnn riferendosi a un discorso pubblicato sulla pagina Facebook del governo ucraino. «Vorrei ripeterlo ancora una volta a tutti i piloti russi, non stanno pensando agli ordini che stanno eseguendo. Perche’ uccidere civili è un crimine».
Ore 5.51 -Ue, guerra ha conseguenze ben oltre l’Europa
L’«aggressione contro l’Ucraina» del presidente russo Vladimir Putin ha conseguenze ben oltre l’Europa: lo ha detto ieri la presidente dell’Unione europea, Ursula von der Leyen, parlando al Forum umanitario europeo. Lo riporta la Cnn. Von der Leyen ha ricordato che «i bisogni umanitari sono già ai massimi storici», sottolineando che la guerra in Ucraina «minaccia la sicurezza alimentare in tutto il mondo». L’Ue, ha proseguito, contribuirà con 2,5 miliardi di euro fino al 2024 «per aiutare le regioni più colpite dall’insicurezza alimentare e adottare misure speciali per aumentare la produzione alimentare europea».
Ore 6.31 - Peskov alla Cnn: «Useremo il nucleare solo se sarà minacciata l’esistenza della Russia»
La paura della bomba atomica. La minaccia del disastro nucleare. Lo spettro della terza guerra mondiale. «L’operazione militare speciale in Ucraina sta procedendo chiaramente secondo piani e compiti prestabiliti». Così il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato da Tass. Fin dall’inizio, ha aggiunto, «nessuno pensava che un’operazione militare speciale in Ucraina avrebbe richiesto un paio di giorni». In Russia, «abbiamo un concetto molto chiaro di sicurezza nazionale» che prevede l’uso di armi nucleari «solo in caso di minaccia alla sua stessa esistenza», ha aggiunto, rispondendo alla Cnn, in una lunga intervista alla giornalista Christiane Amanpour.
Ore 5.14 - Zelensky accusa i piloti russi, crimini contro civili
Ore 7.00 - Sequestrato un convoglio umanitario: «Sono prigionieri»
Le forze russe hanno sequestrato un convoglio umanitario di 11 autobus vuoti diretto a Mariupol per trarre in salvo gli ucraini in fuga dalla città, facendo «prigionieri» gli autisti dei mezzi e diversi operatori dei servizi di emergenza. La denuncia arriva dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un messaggio nella notte. Secondo il presidente ucraino, Kiev sta «facendo di tutto per liberare la nostra gente».
Ore 7.15 - Tutti gli uomini della resistenza in Ucraina
Non solo militari, diplomatici e politici di lungo corso. Tra gli uomini e le donne che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha scelto per guidare la resistenza contro l’aggressore russo ci sono tanti outsider come lui: amici di infanzia, sceneggiatori televisivi, esperti del mondo digitale, giornalisti dissidenti e persino un’ex ammiratrice di Putin. Milena Gabanelli e Francesco Tortora li raccontano, uno per uno, in questa puntata speciale di DataRoom.
Ore 7.30 - I misteri della missione russa in Italia, ai tempi del Covid
Le minacce del governo russo contro l'Italia («conseguenze irreversibili» nel caso di adesione alla linea di «guerra finanziaria ed economica» contro Mosca, con le sanzioni) hanno riacceso i fari su una pagina opaca della storia recente del nostro Paese: quella della missione russa in Italia durante la prima, drammatica fase della pandemia di Covid. Fiorenza Sarzanini ha ricostruito qui il costo che l'Italia ha dovuto sostenere per quella missione, dopo averne svelato tutte le anomalie (qui); Andrea Galli prosegue l'analisi delle mosse dei militari e degli agenti dei servizi segreti di Putin a Milano, tra hotel a 4 stelle e «visite» nelle Rsa.
Ore 7.50 - Perché il rublo è tornato a risalire?
Niente rivela forza e limiti delle sanzioni europee contro la Russia come il viaggio del rublo nell’ultimo mese. Ha perso il 42% sull’euro da quando Bruxelles annunciò il blocco delle riserve valutarie della banca centrale, nelle prime due settimane di guerra.
Ha recuperato il 32% nelle seconde due settimane ed è esattamente questa inversione di tendenza a porre domande che i leader europei, nel loro vertice di domani, potrebbero fingere di non capire perché non hanno risposte. O almeno non ne hanno ancora, a causa delle esitazioni della Germania e di una generale assenza di coordinamento fra i governi che ricorda le prime settimane della pandemia.
Ucraina - Russia, le news di oggi dalla guerra. Kiev accusa Mosca di aver sequestrato un convoglio umanitario a Mariupol. Zelensky: "Negoziato difficile ma prosegue". La Repubblica il 23 Marzo 2022.
In arrivo nuove sanzioni contro Mosca. Telefonata tra Draghi e Macron. Il portavoce del Cremlino: "Useremo le armi nucleari solo se sarà minacciata la nostra esistenza".
Minacce, sanzioni, scontri sul campo. L'Ucraina ha vissuto una nuova notte di guerra in attesa di possibili novità sul piano internazionale. Il presidente Zelensky dice: "Negoziati difficili, ma continuiamo". Mentre fonti della Difesa Usa avvertono che i russi sono entrati a Mariupol, dove i russi - denuncia il leader ucraino - hanno catturato i soccorritori di un convoglio umanitario, 11 autobus destinati ai civili in fuga: a bordo gli autisti e personale dei servizi di emergenza. "100mila persone - dice Zelensky - sono in trappola, in condizioni disumane, senza acqua né cibo". In vista dei summit di domani (G7, Nato e Consiglio Ue), c'è stata una telefonata tra il premier Draghi e il presidente francese Macron. Su tutto, il peso della minaccia neppure tanto velata lanciata dal portavoce del Cremlino Peskov: "Useremo le armi nucleari solo se sarà minacciata la nostra esistenza".
00:17 Fioccano offerte per l'opera di Bansky per l'Ucraina
Banksy, il quotatissimo street artist di Bristol, è sceso in campo in favore dell'Ucraina mettendo all'asta una delle sue opere con l'intento di finanziare l'ospedale pediatrico più grande di Kiev. Partita da una base di offerta di 20.000 sterline, nello spazio di una giornata la casa d'aste online, myartbroker.co, ha comunicato che ora accetta solo cifre superiori a 40.000 sterline. Un raddoppio dovuto alle moltissime persone interessate a comprare l'opera pacifista di Banksy che si intitola "CND Soldiers" ed è stata realizzata nel 2005. Sono ritratti due soldati che dipingono su un muro il simbolo della pace e del disarmo nucleare.
00:22 Campagna di Blinken contro la propaganda russa
Il segretario di Stato americano Blinken ha lanciato una campagna contro la disinformazione di Mosca: #StopTheLies, è il messaggio. #StopTheLies". #StopTheLies". Sotto al post pubblicato da Blinken su Twitter c'è un video di due minuti e mezzo, intitolato 'La verità sulla guerra di Putin, in cui quattro giovani ucraini - Darya, Kyrylo, Bozhena e Victor - raccontano in inglese il dramma della guerra e invitano tutti a condividere messaggi per "fermare le bugie". e aiutare l'Ucraina.
00:27 Sullivan: azione Ue per l'autonomia dalla Russia
Il consigliere per la sicurezza nazionale, Jake Sullivan, ha detto che il presidente Biden un'azione congiunta con l'Europa sulla sicurezza energetica per ridurre la dipendenza dal petrolio e dal gas russo. Biden è atteso in Europa dove parteciperà a una serie d'incontri con gli alleati Nato e con i leader del G7 e dell'Unione europea.
00:44 Zelensky: "Negoziati difficili, ma continuiamo"
Continuiamo a lavorare su diversi livelli per assicurarci che la Russia si convinca che questa guerra atroce debba essere fermata. Continuiamo i nostri difficili negoziati. È impegnativo. A volte scandaloso", ha detto il presidente Volodymyr Zelensky fornendo un aggiornamento sui colloqui tra Kiev e Mosca sulla pagina Fb del governo. Ha aggiunto: "Sono grato a tutti gli intermediari internazionali che lavorano con noi e mostrano il vero quadro alla Russia e la convincono a vedere la realtà delle azioni di guerra e a capire che il mondo non fermerà la verità, la nostra verità. Lotteremo fino alla fine in modo coraggioso e aperto".
01:29 Fonti Usa: "Russi a Mariupol, ma la città resiste"
Forze russe sono entrate a Mariupol, tra queste ci sono anche separatisti del Donbass. Lo riferisce una fonte della difesa americana sottolineando che "gli ucraini stanno lottando molto duramente per non far cadere la città" nelle mani di Mosca. Le stesse fonti riferiscono di aver "constastato attività navale russa nel Mar Nero ma questo non significa che un attacco con mezzi anfibi contro Odessa sia imminente".
01:35 Nyt, domani sanzioni di Biden a centinaia di membri della Duma
Il presidente americano Joe Biden imporrà nuove sanzioni a centinaia di membri della Duma, la Camera bassa del parlamento russo. Lo rivela il New York Times. Le nuove misure contro Mosca sono previste per domani, quando il presidente americano si troverà a Bruxelles per partecipare al vertice della Nato, all'incontro con i leader del G7 e al Consiglio europeo sull'Ucraina.
01:45 Zelensky: i russi hanno catturato soccorritori a Mariupol
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un discorso notturno, ha detto che le forze russe non solo hanno bloccato un convoglio umanitario che cercava di raggiungere l'assediata città di Mariupol con rifornimenti, ma hanno catturato alcuni dei soccorritori e degli autisti di autobus. "Stiamo cercando di organizzare corridoi umanitari stabili per i residenti di Mariupol, ma quasi tutti i nostri tentativi, sfortunatamente, sono sventati dagli occupanti russi, dai bombardamenti o dal terrore deliberato", ha detto Zelensky in un discorso video notturno alla nazione. La vice premier Iryna Vereshchuk ha detto che i russi hanno sequestrato 11 autisti di autobus e quattro soccorritori insieme ai loro veicoli.
02:00 Pentagono: potenza della Russia sotto il 90%
Per la prima volta dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina, la potenza di combattimento della Russia è scesa sotto al 90%. Lo ha detto un funzionario della Difesa Usa spiegando che Mosca ha subito forti perdite "di munizioni e uomini". "Hanno investito molto in questa guerra e hanno ancora molte risorse - ha sottolineato il funzionario - ma ogni giorno vediamo che perdono aerei, carri armati, artiglieria, elicotteri, jet. Stanno anche perdendo molti uomini".
02:30 Cnn mostra missili lanciati dalla Crimea
Un video, pubblicato su Telegram e geolocalizzato dalla Cnn, mostra il lancio di missili cruise da una nave al largo della costa della Crimea, appena a ovest della città di Sebastopoli, verso l'Ucraina. "È chiaro che c'è una nave là fuori in lontananza", si sente dire da una voce maschile in russo. "Sta sparando qualcosa, ma non si riesce a vedere dove", dice ancora.
03:00 Zelensky: "Il nostro personale prigioniero di Mosca"
In un intervento su Telegram, Zelensky ha fornito altri dettagli sul sequestro del personale di soccorso a Mariupol: "Dipendenti del servizio di emergenza statale e autisti di autobus sono stati fatti prigionieri" dalle forze russe: "Stiamo facendo di tutto per liberare la nostra gente e sbloccare il movimento di carichi umanitari". Il riferimento è al sequestro da parte di Mosca del convoglio umanitario di 11 autobus che si dirigeva verso Mariupol per trarre in salvo gli ucraini in fuga dalla città. "Nonostante tutte le difficoltà, abbiamo salvato 7.026 persone da Mariupol. Domani continueremo questo importante lavoro", ha aggiunto Zelensky.
03:20 Intelligence Gb: proteste nelle città occupate, rischio repressione
La popolazione civile ucraina delle città occupate dalla Russia continua a protestare contro il controllo russo, secondo l'ultimo aggiornamento dell'intelligence del ministero della Difesa britannico. "Gli sforzi russi per sottomettere la popolazione manipolando i media, diffondendo propaganda e mettendo come leader marionette filo-Cremlino sono finora falliti", dice la fonte. E poi l'avvertiment:. "La Russia probabilmente reagirà a questi fallimenti utilizzando misure sempre più violente e coercitive nel tentativo di reprimere la popolazione ucraina".
Kherson, la popolazione torna a protestare in strada e i russi li disperdono con lacrimogeni
04:00 Peskov: prove di laboratori biologici Usa
Nella battaglia di accuse sul possibile uso di armi chimiche e biologiche, sferra un colpo il portavoce del Cremlino Peskov. Mosca ha "solide prove" per dimostrare che gli Stati Uniti stanno sviluppando progetti biologici militari in laboratori situati in Paesi confinanti con la Russia".
05:00 Zelensky: 100mila persone intrappolate a Mariupol
Quasi 100.000 persone sono intrappolate tra le rovine della città ucraina di Mariupol sotto l'inesorabile bombardamento russo. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Decine di migliaia di residenti sono già fuggiti dalla città portuale meridionale assediata, portando testimonianze strazianti di un "paesaggio infernale gelido crivellato di cadaveri ed edifici distrutti", secondo Human Rights Watch. Zelensky ha rinnovato i suoi appelli affinché la Russia consenta corridoi umanitari sicuri, e ha detto che i civili stanno affrontando "condizioni disumane" in un assedio totale: senza cibo, né acqua, né medicine". Più di 7.000 persone sono fuggite dalla città nelle ultime 24 ore, ha detto.
05:50 Zelensky accusa i piloti russi di crimini contro i civili
Il presidente ucraino Zelensky, nel suo discorso su Facebook, ha detto che i piloti russi saranno ritenuti responsabili dell'uccisione di civili. "Vorrei ripeterlo ancora una volta a tutti i piloti russi, non stanno pensando agli ordini che stanno eseguendo. Perchè uccidere civili è un crimine".
07:16 Mosca, Kiev disponibile a scambio prigionieri
L'Ucraina ha mostrato una disponibilità "che non si vedeva da tempo" a uno scambio di prigionieri con la Russia. Lo ha dichiarato il commissario russo per i diritti umani, Tayana Moskalkova, in un'audizione alla Duma.
07:20 Usa, Russia non è potenza nucleare responsabile
"Non è il modo in cui dovrebbe agire una potenza nucleare responsabile": è stata questa, riporta la Bbc, la reazione del Pentagono alle affermazioni del portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, secondo cui la Russia utilizzerà le armi nucleari se vedrà "la sua stessa esistenza minacciata"
07:22 Media ucraini, uccisi due bambini in attacco russo
Due bambini sono morti in seguito a un attacco delle forze russe a Rubizhne, nell'Ucraina orientale. Lo ha riferito il Kyiv Independent, citando il governatore dell'oblast di Luhansk, Serhiy Gaidai. Secondo il governatore, un proiettile ha colpito un appartamento al quinto piano di un palazzo uccidendo tre persone, tra cui due bambini.
Ucraina, la guerra in diretta: Zelensky, "100mila persone intrappolate a Mariupol. I russi sequestrano chi fugge". Libero Quotidiano il 23 marzo 2022.
Guerra in Ucraina, giorno 28. Proseguono le operazioni militari russe a Mariupol, città "morta". Le truppe di Putin sono nel centro, mentre il presidente ucraino Zelensky denuncia il "sequestro" di civili che stavano uscendo attraverso una rotta umanitaria concordata verso Ovest: "Centomila persone sono intrappolate lì". Dal punto di vista diplomatico, fa discutere l'intervista del portavoce del Cremlino Dmitry Peskov alla Cnn e le sue parole sul ricorso alle armi nucleari "se avvertiremo di essere sotto minaccia esistenziale". Dal Pentagono affermazioni definite "non da potenza nucleare responsabile".
Ore 4.42: "Capacità di combattimento russa calata sotto il 90%"
La capacità di combattimento delle Forze armate russe in Ucraina è calata per la prima volta sotto il 90 per cento rispetto ai livelli pre-invasione. Lo ha dichiarato un funzionario della Difesa Usa ieri, 22 marzo, suggerendo che dall'inizio dell'operazione militare, lo scorso 24 marzo, le Forze armate russe abbiano subito perdite significative di uomini e mezzi. Secondo il funzionario anonimo, menzionato da diverse testate giornalistiche Usa, "per la prima volta (dall'inizio del conflitto), la capacità di combattimento della Russia potrebbe essere un po' inferiore al 90 per cento". La stampa Usa evidenzia che la fonte anonima non ha fornito evidenze a sostegno della stima, e ricorda che il dipartimento della Difesa Usa ritiene che la Russia abbia impiegato in Ucraina una forza di circa 140mila militari. A quasi un mese dall'inizio della guerra in Ucraina, le forze russe non hanno ancora conquistato nessuno dei principali insediamenti dell'Ucraina Orientale, e la loro avanzata sembra essere stata arrestata dalla resistenza Ucraina su quasi tutte le direttrici. Il governo ucraino afferma che dall'inizio del conflitto la Russia abbia perso sul campo 14mila militari; il bilancio ufficiale dei caduti russi in combattimento, che non viene aggiornato dal 2 marzo, è fermo a 498 militari morti e 1.597 feriti.
Ore 5.08: "100mila intrappolati a Mariupol"
Quasi 100.000 persone sono intrappolate tra le rovine della città ucraina di Mariupol sotto l'inesorabile bombardamento russo. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Decine di migliaia di residenti sono già fuggiti dalla città portuale meridionale assediata, portando testimonianze strazianti di un "paesaggio infernale gelido crivellato di cadaveri ed edifici distrutti", secondo quanto riporta Human Rights Watch. In un discorso video, Zelensky ha detto che più di 7.000 persone sono fuggite solo nelle ultime 24 ore, ma un gruppo che viaggiava lungo una rotta umanitaria concordata a ovest della città è stato catturato dagli occupanti. "Oggi la città ha ancora quasi 100.000 persone in condizioni disumane. In un assedio totale. Senza cibo, acqua, medicine, sotto costante bombardamento e sotto costante bombardamento", ha detto Zelensky, rinnovando l'appello alla Russia per consentire corridoi umanitari sicuri per i civili fuga. Le immagini satellitari di Mariupol rilasciate dalla società privata Maxar hanno mostrato un paesaggio carbonizzato, con diversi edifici in fiamme e fumo che si alzava dalla città.
Ore 7.08: Russi distruggono un laboratorio a Chernobyl
Le forze russe che occupano la centrale nucleare di Chernobyl, nel nord dell'Ucraina, hanno "saccheggiato e distrutto" un laboratorio nel sito. Lo riferisce in un post su Facebook l'Agenzia statale dell'Ucraina per la gestione delle zone di esclusione, secondo cui i militari russi hanno danneggiato il laboratorio analitico centrale adibito per la gestione dei rifiuti radioattivi. Nel laboratorio, si spiega, erano presenti "campioni altamente attivi e campioni di radionuclidi, che oggi sono nelle mani del nemico". Il laboratorio, la cui installazione è costata circa 6 milioni di euro, conteneva anche "preziose apparecchiature analitiche" che non erano disponibili altrove in Europa, ha riferito l'agenzia. Chernobyl - impianto noto per quello che viene ricordato come il più grave incidente nucleare della storia avvenuto nel 1986 - non e' una centrale elettrica funzionante, ma richiede comunque una gestione costante. I militari russi ne hanno assunto il controllo nei primi giorni dell'invasione dell'Ucraina. L'ex sito nucleare rimane una grande preoccupazione e all'inizio di questa settimana la Verkhovna Rada, il Parlamento ucraino, ha riferito di alcuni incendi boschivi divampati nelle vicinanze dell'impianto rilevati anche da alcune immagini satellitari.
Ore 7.22: Usa, "Russia non è potenza nucleare responsabile"
"Non è il modo in cui dovrebbe agire una potenza nucleare responsabile". Secondo la Bbc è stata questa la reazione del Pentagono alle parole di Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, secondo cui la Russia utilizzerà le armi nucleari se vedrà "la sua stessa esistenza minacciata".
Ore 7.34: Kiev, "Bielorussia sta preparando l'invasione"
Prosegue l'ammassamento di equipaggiamento militare al confine fra Bielorussia e Ucraina. Lo ha affermato questa mattina lo Stato maggiore generale delle Forze armate ucraine, secondo cui alcuni rappresentanti delle forze di opposizione e cittadini, che condannano "l'assistenza illegittima" dell'attuale governo alla Russia nella guerra contro Kiev, hanno parzialmente interrotto il collegamento ferroviario tra Bielorussia e Ucraina. Secondo le informazioni operative, a partire dalle 6 di questa mattina (le 5 in Italia) il gruppo delle forze di reazione ucraino continua a condurre un'operazione di difesa nei fronti orientale, sudorientale e nordorientale. In direzione est, gruppi operativi operano a Donetsk, Slobozhansky e nella sezione orientale di Tavriya. Le truppe non stanno consentendo al nemico di riprendere l'offensiva in direzione di Slovyansk e, in parte, dell'insediamento di Lozova. In direzione nord est, gli sforzi principali si concentrano sulla protezione del confine statale, scoraggiando l'offensiva dell'esercito russo nell'area di Malyn. Nella regione di Siverskyi, un gruppo di truppe sta difendendo Chernihiv e ostacolando l'avanzata dei reparti russi in direzione di Kiev. L'avanzata dell'esercito russo è stata fermata anche in direzione di Zaporizhzhia.
Ore 7.36: Usa, sanzioni anche contro membri della Duma
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, atteso in Europa per i vertici europeo e Nato, dovrebbe annunciare sanzioni contro oltre 300 membri della Duma, la Camera bassa del Parlamento russo. Lo riferisce il Wall Street Journal, mentre un portavoce della Casa Bianca ha chiarito che "nessuna decisione finale è stata presa su chi e quanti sanzioneremo".
Guerra Ucraina-Russia, stallo nei negoziati e minaccia nucleare: “Mosca ha sequestrato un convoglio umanitario”. Antonio Lamorte su Il Riformista il 23 Marzo 2022
Guerra in Ucraina al 28esimo giorno. Quasi mille le vittime civili, oltre tre milioni e mezzo i rifugiati secondo le stime delle Nazioni Unite. E si continua a combattere. Mariupol, centro portuale affacciato sul mare d’Azov, resta la città martire del conflitto. Scontri duri anche a Kharkiv, contraerea in azione a Odessa. Gli ucraini ieri hanno riconquistato Makariv, cittadina a una sessantina di chilometri dalla capitale Kiev.
Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky ieri ha parlato in conferenza alle due aule del Parlamento italiano riunite alla Camera dei deputati. L’invasione russa, ha detto, “sta distruggendo le famiglie mentre la guerra continua a devastare città ucraine. Alcune sono completamente distrutte come Mariupol”. Ha paragonato Genova a Mariupol, Kiev a Roma. Ha ringraziato l’Italia e gli italiani per il loro sostegno alla resistenza ucraina. Non ha chiesto la No-Fly Zone e non ha citato la Resistenza partigiana come molti osservatori si aspettavano. Il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha parlato di di resistenza “eroica” degli ucraini e ha detto che l’Italia vuole l’Ucraina nell’Unione Europea. Polemica per i parlamentari assenti e per le posizioni di Vito Petrocelli, Presidente della Commissione Esteri a Palazzo Madama, che ha detto che non voterà per l’invio di armi all’Ucraina e neanche più la fiducia all’esecutivo. Ha dichiarato che il M5s dovrebbe ritirare i propri ministri dal governo. Lui non ha intenzione di dimettersi.
Prima di collegarsi con Montecitorio Zelensky aveva sentito a telefono Papa Francesco. Il Presidente ucraino ha invitato il Pontefice a Kiev. Domani a Bruxelles si riuniranno i vertici dell’Ue e della NATO. Nella bozza del comunicato finale i 27 capi di Stato e di Governo confermano di essere pronti ad “adottare ulteriori misure”. Il presidente USA Joe Biden dovrebbe approvare sanzioni per circa 300 membri della Duma, la Camera Bassa del parlamento russo. Anche la Casa Bianca annuncia per giovedì una nuova stretta. Il portavoce del Cremlino, Peskov in un’intervista alla Cnn: “Useremo le armi nucleari solo se verrà minacciata l’esistenza della Russia”. Sul campo la situazione resta complessa. Mosca colpisce con le forze aeree e l’artiglieria. Il giornale Komsomolskaya Pravda aveva scritto di 9.861 militari russi uccisi nel conflitto. Dopo che la notizia è stata rilanciata sui social, l’articolo è stato rimosso. “Falsa informazione, siamo stati vittime di un attacco hacker”. Il dato è enorme.
Ore 04:30 – PESKOV: “PROVE DI LABORATORI BIOLOGICI USA” – Il portavoce del Cremlino Peskov ha riferito che Mosca ha “solide prove” per dimostrare che gli Stati Uniti “stanno sviluppando progetti biologici militari in laboratori situati in Paesi confinanti con la Russia”.
Antonio Lamorte. Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.
Ore 5:15 – ZELENSKY: “100 MILA PERSONE BLOCCATE A MARIUPOL” – Quasi 100.000 persone sono intrappolate tra le rovine della città ucraina di Mariupol sotto i bombardamenti russi secondo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Zelensky ha detto in un video che oltre 7.000 persone sono fuggite solo nelle ultime 24 ore, ma un gruppo che viaggiava lungo una rotta umanitaria concordata a ovest della città è stato catturato dagli occupanti.
Ore 5:30 – ZELENSKY: “CRIMINI CONTRO I CIVILI DEI PILOTI RUSSI” – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto che i piloti russi saranno ritenuti responsabili dell’uccisione di civili. Lo riporta la Cnn riferendosi a un discorso pubblicato sulla pagina Facebook del governo ucraino. “Vorrei ripeterlo ancora una volta a tutti i piloti russi, non stanno pensando agli ordini che stanno eseguendo. Perché uccidere civili è un crimine”.
Ore 6:00 – “CONSEGUENZE GUERRA BEN OLTRE L’EUROPA” – L’”aggressione contro l’Ucraina” del presidente russo Vladimir Putin ha conseguenze ben oltre l’Europa, ha detto ieri la presidente dell’Unione europea, Ursula von der Leyen, parlando al Forum umanitario europeo. “I bisogni umanitari sono già ai massimi storici”, la guerra in Ucraina “minaccia la sicurezza alimentare in tutto il mondo”. L’Ue, ha proseguito, contribuirà con 2,5 miliardi di euro fino al 2024 “per aiutare le regioni più colpite dall’insicurezza alimentare e adottare misure speciali per aumentare la produzione alimentare europea”.
ORE 7:00- PESKOV: “NUCLEARE SOLO SE SARA’ MINACCIATA L’ESISTENZA DELLA RUSSIA” – “L’operazione militare speciale in Ucraina sta procedendo chiaramente secondo piani e compiti prestabiliti”, ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato da Tass. “Nessuno pensava che un’operazione militare speciale in Ucraina avrebbe richiesto un paio di giorni. Abbiamo un concetto molto chiaro di sicurezza nazionale” che prevede l’uso di armi nucleari “solo in caso di minaccia alla sua stessa esistenza”, ha aggiunto in un’intervista alla Cnn.
ORE 7:30 – “SEQUESTRATO CONVOGLIO UMANITARIO” – Il Presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha denunciato in un messaggio nella notte il sequestro di un convoglio umanitario di undici autobus vuoti diretto a Mariupol per trarre in salvo gli ucraini in fuga dalla città. Sarebbero prigionieri gli autisti dei mezzi e diversi operatori dei servizi di emergenza. Sarebbero circa 100mila le persone intrappolate nella città-martire del conflitto in Ucraina, secondo il Presidente. Human Rights Watch ha citato le testimonianze di diversi residenti fuggiti dalla città. Hanno parlato di “un gelido paesaggio infernale ricoperto di cadaveri e di edifici distrutti”. Secondo alcuni testimoni il 90% della città è ormai distrutto. Il comandante del distaccamento di Azov, Denys Prokopenko, alla Cnn ha quantificato in oltre tremila vittime tra i civili il bilancio dell’assedio. Il dato non è verificabile al momento. La città è sotto attacco e le fonti e i giornalisti indipendenti rimasti sono pochissimi. Le Nazioni Unite ieri ha parlato di quasi mille morti tra i civili dall’inizio dell’invasione russa.
Guerra Russia-Ucraina. Sirene anti-aeree a Odessa. Distrutto un ponte di collegamento con Kiev. Mattarella: “Colpiti i valori della Liberazione”. Redazione CdG 1947 su Il Corriere del Giorno il 24 Marzo 2022.
Ventinovesimo giorno di guerra ed aumenta la ferocia degli scontri in Ucraina. Si combatte alle porte della capitale Kiev che denuncia l’uso di bombe al fosforo da parte dei russi a Irpin e Hostomel. A Mariupol i russi hanno sequestrato un convoglio umanitario e sono isolate circa centomila persone. Il presidente Usa Joe Biden ha detto che l’uso di armi chimiche da parte della Russia è una minaccia reale e la Nato ha aggiunto che la violazione dei trattati cambierebbe la natura del conflitto e avrebbe “enormi conseguenze“. Il Wall Street Journal scrive che il numero di soldati russi morti, feriti, presi prigionieri, potrebbe arrivare a 40 mila.
L’Ucraina ha intanto chiesto all’Occidente di inviare “armi offensive” come “mezzo di deterrenza” e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha fatto un appello a tutto il mondo affinché oggi scenda in piazza a un mese dallo scoppio del conflitto. Biden chiede ai paesi dell’ Unione Europea a di andare avanti con le sanzioni sull’energia, ma il cancelliere tedesco Olaf Scholz frena sostenendo che “chiudere la dipendenza dalla Russia nel lungo periodo va bene, ma farlo da un giorno all’altro significa per tutta l’Europa cadere in recessione“. Ursula Von der Leyen ha invitato a “cominciare ad acquistare gas insieme, come europei”. Il presidente russo Vladimir Putin ha nel frattempo ha annunciato che il gas russo dovrà essere pagato in rubli. Gli Usa valuteranno i modi per aumentare le forniture di gas naturale liquefatto all’Europa nelle prossime settimane.
h. 07.20 | Mattarella all’Anpi: “L’attacco ucraino alla Russia colpisce i valori della Liberazione”
“Il bersaglio della guerra non è soltanto la pretesa di sottomettere un Paese indipendente quale è l’Ucraina. L’attacco colpisce le fondamenta della democrazia, rigenerata dalla lotta al nazifascismo, dall’affermazione dei valori della Liberazione combattuta dai movimenti europei di Resistenza, rinsaldata dalle Costituzioni che hanno posto la libertà e i diritti inviolabili dell’uomo alle fondamenta della nostra convivenza“. Lo scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al Presidente dell’Associazione nazionale partigiani italiani, Gianfranco Pagliarulo, in occasione del 17° Congresso Nazionale. Redazione CdG 1947
h. 07.25 | Kuleba a Minsk: “Se ci invaderete, distruggeremo le vostre truppe senza pietà”
Duro monito del ministro degli Esteri ucraino Dimitro Kuleba alla Bielorussia sulla eventualità di una partecipazione all’invasione russa: “Abbiamo comunicato in modo molto semplice e chiaro a Minsk che se le sue forze armate dovessero entrare nel territorio dell’Ucraina e avviare le ostilità saranno distrutte senza pietà, proprio come viene distrutto l’esercito russo“, ha affermato il ministro citato dall’agenzia Ukrinform. “L’ultima cosa alla quale i bielorussi dovrebbero interessarsi è che i loro figli, fratelli e mariti vengano a morire qui a causa delle idee assurde di Putin e Lukashenko“ ha aggiunto, sottolineando che le truppe bielorusse non sarebbero preparate a combattere.
h. 07.30 | Respinti da Mosca ripetuti tentativi ucraini, di parlare con le controparti russe.
Respinti da Mosca nell’ultimo mese, ripetuti tentativi da parte dei vertici militari e della Difesa Usa di parlare con le controparti russe. Secondo dichiarazioni del portavoce del Pentagono, John Kirby, riportate dal Washington Post, dall’invasione russa dell’Ucraina il segretario alla Difesa, Lloyd Austin, e il generale Mark Milley, hanno cercato di avere contatti telefonici con il ministro russo della Difesa, Sergei Shoigu, e con il generale Valery Gerasimov, ma i russi si sono “sinora rifiutati di impegnarsi”.
h. 07.40 | Esercito ucraino: “Lugansk colpita da bombe al fosforo”
Nella regione di Lugansk, nel sud est dell’Ucraina, l’esercito russo continua a bombardare le città anche con bombe al fosforo. Lo scrive su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale di Lugansk, Sergey Gaidai, citato dall’agenzia Unian, sottolineando che ci sono morti e feriti. “Nella notte gli invasori hanno bombardato la regione di Lugansk con missili e bombardamenti al fosforo – scrive –. Si sa già che quattro persone sono morte e i russi hanno danneggiato o completamente distrutto molte case“. Colpite le città di Severodonetsk, Lysychansk, Rubizhne, Kreminna, Novodruzhesk e Voevodivka.
h. 07.45 | Una delegazione dei partiti di opposizione della Bielorussia in visita nell’ Ucraina.
Lo comunica la leader dell’opposizione Svetlana Tikhanovskaya, spiegando che la delegazione comprende due suoi rappresentanti, più uno di ByPol, il movimento che raggruppa ex rappresentanti delle forze dell’ordine contrari al presidente Lukashenko, e un rappresentante del movimento Nau.
Ucraina Russia, news sulla guerra di oggi. «Bombe al fosforo su Lugansk, morti». All’Onu la Cina vota con Mosca. Lorenzo Cremonesi, Andrea Nicastro, Marta Serafini, Redazione Online su Il Corriere della Sera il 24 Marzo 2022.
Le notizie di giovedì 24 marzo sulla guerra, minuto per minuto: «Bombe al fosforo usaet su Lugansk, ci sono morti». Oggi i vertici Nato e dell’Ue: Biden è in Europa. Creato un «Tiger Team» contro gli attacchi russi con armi chimiche o nucleari
• La guerra è al 29esimo giorno: un mese dall’invasione dell’Ucraina. Il presidente Volodymyr Zelensky ha invitato a protestare contro la guerra in tutto il mondo: «Chiediamo che la Nato ci aiuti pienamente a vincere il conflitto».
• Sul fronte bellico, a dispetto delle stime sempre più alte sulle perdite nel suo esercito, la Russia continua nell’opera di distruzione sistematica. Kiev denuncia l’utilizzo di bombe al fosforo sulla regione di Lugansk: «Ci sono morti».
• I 30 Paesi della Nato accetteranno di consegnare alla resistenza ucraina anche mezzi militari offensivi? Oggi si terranno a Bruxelles i vertici straordinari dell’Alleanza Atlantica, dell’Unione Europea e del G7, ai quali parteciperà anche il presidente americano Joe Biden. Tra i temi sul tavolo il rafforzamento dei meccanismi di difesa.
• Ieri Putin ha annunciato che chi compra gas dalla Russia dovrà pagarlo in rubli. Un modo per far rivalutare la moneta russa, da settimane in caduta, e per aggirare le sanzioni.
Ore 23.30 - Kiev informa Aiea, in fiamme foresta vicino Chernobyl
Le autorità di Kiev hanno informato l'Agenzia internazionale per l'energia atomica che una foresta vicino alla centrale nucleare di Chernobyl è in fiamme.
Ore 23.36 - Johnson: la GB invierà 6mila missili e 25 milioni di sterline
La Gran Bretagna invierà 6.000 missili, composti da armi anticarro e ad alto potenziale esplosivo, e 25 milioni di sterline (33 milioni di dollari, 30 milioni di euro) in aiuti finanziari all'esercito dell'Ucraina. Lo ha detto il primo ministro Boris Johnson. «Il Regno Unito lavorerà con i nostri alleati per aumentare il sostegno militare ed economico all'Ucraina, rafforzando le loro difese mentre invertono la tendenza in questa lotta», ha detto, annunciando la notizia alla vigilia dei vertici della Nato e del G7.
Ore 1.48 - Casa Bianca crea «Tiger Team» su attacchi russi con armi chimiche o nucleari
La Casa Bianca ha creato una squadra di funzionari per la sicurezza nazionale incaricata di delineare scenari sulle risposte di Stati Uniti e alleati se il presidente russo Vladimir Putin usasse armi chimiche, biologiche o nucleari. Lo rende noto il New York Times. Il gruppo, noto come «Tiger Team», sta anche esaminando le risposte se Putin raggiungesse il territorio della Nato per attaccare i convogli che portano armi e aiuti all’Ucraina.
Giovedì, ore 1.41 - La denuncia del segretario di stato Usa, Blinken: «Esercito russo ha commesso crimini di guerra»
Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha dichiarato che l’amministrazione Biden ha stabilito formalmente che l’esercito russo ha commesso crimini di guerra in Ucraina. La valutazione, ha fatto sapere in una nota, è basata su «attenta analisi» delle fonti pubbliche e d’intelligence sull’invasione russa. «Gli Usa condivideranno le informazioni con gli alleati, i partner e le istituzioni internazionali incaricati di indagare sulle accuse di crimini di guerra e contro l’umanità», ha dichiarato.
Ore 1.53 - Zelensky: «Nato ci dia sostegno efficace e illimitato»
Parlando alla vigilia del vertice della Nato, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha invitato l’Alleanza a fornire «sostegno efficace e illimitato» all’Ucraina, comprese tutte le armi di cui il paese ha bisogno per respingere l’invasione russa. «Chiediamo che l’Alleanza dichiari che aiuterà pienamente l’Ucraina a vincere questa guerra, a ripulire il nostro territorio dagli invasori e a riportare la pace in Ucraina», ha detto in un discorso video notturno alla nazione.
Ore 2.03 - Leader militari russi hanno respinto le chiamate Usa
Gli innumerevoli tentativi americani di contattare i leader militari russi sono caduti nel vuoto. Mosca li ha respinti tutti. Il capo del Pentagono, Lloyd Austin, e il capo dello Stato maggiore congiunto Usa, Mark Milley, hanno tentato più volte di mettersi in contatto con il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, e il generale Valery Gerasimov da quando è iniziata l’invasione dell’Ucraina. Così il Washington Post citando alcune fonti secondo le quali la mancanza di comunicazione aumenta i rischi di un errore di calcolo o di un incidente sul campo di battaglia.
Ore 3.23 - Fbi punta a spot sui social per arruolare aspiranti spie
L’Fbi ricorre a una nuova tattica social per «arruolare» aspiranti spie che parlano russo e sono deluse dall’invasione dell’Ucraina. Per far breccia nella platea di potenziali spie, gli agenti federali si affidano alla pubblicità sui social mirata a coloro che passano vicino all’ambasciata russa a Washington. Gli spot su social putano a capitalizzare, riporta il Washington Post, sull’insoddisfazione o sulla rabbia fra i diplomatici pubblici e i servizi di spionaggio - o su quella degli immigrati russi negli Stati Uniti - in merito all’invasione dell’Ucraina, un evento che secondo gli esperti è una opportunità per l’intelligence americana per reclutare nuove risorse.
Ore 5.44 - Boeing sospende supporto a compagnie aeree russe
Il colosso aerospaziale statunitense Boeing ha annunciato la sospensione del supporto alla compagnie aeree della Russia. Lo ha confermato un portavoce dell’azienda all’emittente televisiva «Cnn». «Abbiamo sospeso tutte le operazioni a Mosca e chiuso temporaneamente il nostro ufficio a Kiev. Sospenderemo anche i servizi di sostituzione delle componenti, manutenzione e supporto tecnico alle compagnie aeree russe», ha dichiarato il portavoce, secondo cui Boeing «intende concentrarsi sulla garanzia della sicurezza dei nostri partner nella regione».
Ore 5.53 - Tornano a suonare le sirene anti-aereo a Odessa
Dopo una nottata abbastanza tranquilla è scattato un lungo allarme anti-aereo a Odessa questa mattina. Le sirene hanno cominciato a suonare attorno alle 6.30 ora locale (le 5:30 in Italia). Il coprifuoco notturno è terminato alle 6 ma le strade di Odessa sono comunque ancora deserte.
Ore 6.50 — L’Ucraina: «Siamo al contrattacco»
Lorenzo Cremonesi, nel municipio di Kiev, ha parlato con il comandante ucraino Ruslan Diachenko, che dice: «Sino ad una settimana fa le nostre strategie erano difensive, ci limitavamo a cercare di fermare le colonne russe in avanzata. Ma adesso cambiano le regole del gioco, l’iniziativa diventa nostra, passiamo al contrattacco».
Ore 7 - «In 30 secondi non resterà più niente di Varsavia»
Marco Imarisio ha passato una serata a guardare il popolare show alla tv russa del putiniano di ferro Vladimir Solovyov, dove si parla apertamente di ritorsioni nucleari se l’Europa o la Nato intralciassero i piani dello «zar»: «I polacchi devono sapere che in trenta secondi appena non resterebbe più niente di Varsavia». Il racconto completo è qui.
Ore 7.20 - Il messaggio di Mattarella: «L’Europa ripiomba nell’epoca delle stragi»
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato nella mattinata di oggi un messaggio di saluto all’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, che oggi celebra il suo 17esimo congresso «in un momento drammatico». Ed è un messaggio molto chiaro sulla posizione dell’Italia nel nuovo scenario internazionale.
« L’ingiustificabile aggressione al popolo ucraino di cui si è resa responsabile la Federazione russa ha fatto ripiombare il Continente europeo in un tempo di stragi, di distruzioni, di esodi forzati che fermamente intendevamo non avessero più a riprodursi dopo le tragiche vicende della Seconda guerra mondiale», scrive il capo dello Stato.
«Il bersaglio della guerra non è soltanto la pretesa di sottomettere un Paese indipendente quale è l’Ucraina. L’attacco colpisce le fondamenta della democrazia, rigenerata dalla lotta al nazifascismo, dall’affermazione dei valori della Liberazione combattuta dai movimenti europei di Resistenza, rinsaldata dalle Costituzioni che hanno posto la libertà e i diritti inviolabili dell’uomo alle fondamenta della nostra convivenza.
La democrazia europea è stata garante di pace, motore di dialogo, di sviluppo e affermazione di valori di giustizia e coesione sociale. Ha saputo dare all’unità del Continente - pur con i suoi limiti - ordinamenti plurali e condivisi e oggi questa unità si esprime al fianco del popolo aggredito, chiedendo che tacciano subito le armi, che si ritirino le forze di invasione, che venga affermato il diritto del popolo ucraino a vivere in pace e in libertà. Sono i valori della Resistenza che, ancora una volta, ci interrogano. In Ucraina e in tutta Europa. Pace e libertà, diritti delle persone e delle comunità, sono caposaldi inscindibili e costituiscono traguardi che i cittadini del Continente oggi intendono riguadagnare per comporre un nuovo quadro di sicurezza, di cooperazione, di convivenza».
Ore 7.45 - «Bombe al fosforo sulla regione di Lugansk, ci sono morti»
Nella regione di Lugansk, nel sud est dell’Ucraina, l’esercito russo continua a bombardare le città anche con bombe al fosforo: a scriverlo, su Telegram, è il capo dell’amministrazione militare regionale di Lugansk, Sergey Gaidai, citato dall’agenzia Unian, sottolineando che ci sono morti e feriti.
«Nella notte gli invasori hanno bombardato la regione di Lugansk con missili e bombardamenti al fosforo — scrive —. Si sa già che quattro persone sono morte e i russi hanno danneggiato o completamente distrutto molte case».
Le città colpite sarebbero quelle di Severodonetsk, Lysychansk, Rubizhne, Kreminna, Novodruzhesk e Voevodivka.
Al momento non ci sono verifiche di questa notizia che, se confermata, sostanzierebbe ulteriormente l’accusa rilanciata ieri dall’amministrazione statunitense di crimini di guerra compiuti dalla Russia.
L’uso di bombe al fosforo è infatti vietato dalle convenzioni internazionali.
Ore 7.55 - «Distrutta una nave russa, a Berdyansk»
Una grande nave russa è stata distrutta nel porto occupato dai russi di Berdyansk, nel sud-est dell’Ucraina, come fa sapere la Marina militare ucraina. In un video che circola sui media di Kiev si vede la nave che esplode e una spessa nube di fumo e fiamme. Berdyansk, sul mare di Azov a circa 70 chilometri a sudovest di Mariupol, è stata occupata dalle truppe russe il 27 febbraio.
Ore 8 - Riapre parzialmente la Borsa di Mosca: l’avvio tiene
La Borsa di Mosca, chiusa dal 25 febbraio, ha riaperto parzialmente come previsto con l’indice Moex in crescita nei primi scambi dell’1%. Le contrattazioni avvengono con il divieto di vendite allo scoperto e solo su alcuni titoli, con interventi di sostegno da parte dei fondi di investimento «governativi». Il mercato russo è stato riavviato lunedì solamente per la negoziazione dei titoli di Stato federali, dopo tre settimane di fermo a seguito dell’invasione dell’Ucraina. Il 24 febbraio, ultimo giorno di negoziazioni delle azioni prima della chiusura, l’indice principale di Mosca aveva perso il 33% bruciando oltre 190 miliardi di dollari.
Ore 8.10 - Stoltenberg: «La Cina non dia supporto militare alla Russia»
«Chiediamo alla Cina di condannare l’invasione» dell’Ucraina da parte della Russia e di « non dare supporto politico e militare» a Mosca. Così il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg al suo arrivo al quartier generale dell’Alleanza, a Bruxelles, dove oggi si terrà il vertice straordinario dei leader dei 30 Paesi membri. «L’uso di armi chimiche cambierebbe la natura del conflitto», ha ribadito. E in merito alla possibilità di istituire una no-fly zone nei cieli dell’Ucraina ha chiarito come «la Nato non manderà né truppe né aerei per evitare una escalation».
Ore 8.24 - Kiev: uccisi finora 128 bambini
Le truppe russe hanno ucciso 128 bambini in Ucraina dall’inizio del conflitto. Secondo Ukrinform, la maggior parte di loro (64) sono morti nella regione di Kiev. Gli attacchi aerei e i bombardamenti hanno danneggiato 566 istituti educativi, 73 dei quali sono stati completamente distrutte.
Ucraina - Russia, le news di oggi dalla guerra: rogo vicino a Chernobyl. Distrutto ponte per Kiev e nave russa. Zelensky: protestate. Mattarella: "Aggressione ingiustificabile". La Repubblica il 24 Marzo 2022.
Il presidente ucraino lancia un appello a tutto il mondo: "Scendete in piazza contro la guerra". Il Consiglio di sicurezza boccia una risoluzione russa, ma Pechino vota con Mosca. Biden crea un Tiger team contro attacchi chimici.
La notte di guerra dell'Ucraina - a un mese dall'invasione e a poche ore da importanti vertici internazionali - è stata segnata dall'appello del presidente Zelensky che ha invitato tutto il mondo a protestare. Allarme per un incendio nei boschi vicino a Chernobyl, con i vigili del fuoco al lavoro. Tre roghi sono ancora accesi. Mentre i russi hanno distrutto un ponte nevralgico per i collegamenti con Kiev. E suonano gli allarmi antiaerei a Odessa. All'Onu il Consiglio di sicurezza ha bocciato la risoluzione russa sulla situazione umanitaria in Ucraina. Ma Pechino ha votato con Mosca. Negli Stati Uniti, rivela il Nyt, Biden ha creato un Tiger team per affrontare il rischio di un attacco chimico da parte di Mosca. Attesa per i tre summit di oggi: Consiglio Ue, G7 e vertice Nato.
23:30 Zelensky: "Il mondo scenda in piazza"
Il presidente ucraino Zelensky ha invitato le persone di tutto il mondo a protestare oggi, 24 marzo, a un mese dall'inizio dell'invasione russa. "La guerra della Russia non è solo la guerra contro l'Ucraina. Il suo significato è molto più ampio", dice Zelensky, pronunciando per la prima volta il suo discorso in inglese nel tradizionale videomessaggio serale in strada a Kiev. "Venite nelle vostre piazze, nelle vostre strade. Rendetevi visibili e fate in modo che siate ascoltati. La libertà è importante, le persone contano, la pace è importante. L'Ucraina è importante".
23:50 Solo la Cina con la Russia nella risoluzione Onu
La Cina si schiera con la Russia all'Onu. La risoluzione elaborata da Mosca sulla situazione umanitaria in Ucraina e bocciata in Consiglio di Sicurezza ha infatti ottenuto un unico voto a favore, quello di Pechino, a fronte di 13 astensioni. Pur parlando della situazione umanitaria in Ucraina, il testo non faceva alcun riferimento all'invasione dell'Ucraina da parte Russia e al ruolo di Mosca nella crisi. La Russia "sta cercando di usare il Consiglio per coprire le sue azioni", ha detto l'ambasciatrice americana all'Onu, Linda Thomas-Greenfield. "Alla Russia non interessa il deterioramento delle condizioni umanitaria", ha aggiunto.
00:00 Aiea, incendi vicino a Chernobyl: vigili del fuoco in azione
L'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) ha affermato che sono scoppiati alcuni incendi in una zona boschiva vicina alla centrale nucleare di Chernobyl. I vigili del fuoco sono al lavoro per domare le fiamme. "Leggeri aumenti delle concentrazioni di cesio nell'aria sono stati rilevati a Kiev e in due centrali nucleari, ma non hanno causato problemi radiologici significativi", ha aggiunto su twitter l'Aiea.
00:02 Johnson: da Gb altri 6mila missili a Kiev
La Gran Bretagna consegnerà 6.000 missili anticarro in più all'Ucraina, raddoppiando le consegne di armi a Kiev dopo l'invasione russa. "Non possiamo rimanere e non rimarremo senza reagire e lasciare che i russi riducano in polvere le città ucraine", ha detto il premier Boris Johnson alla vigilia del vertice Nato in programma tra poche ore a Bruxelles.
00:52 Biden chiede 813 miliardi per la sicurezza nazionale
La Casa Bianca si appresta a chiedere 813,3 miliardi di dollari in spesa per la sicurezza nazionale per il bilancio federale dell'esercizio fiscale 2023 da presentare lunedì in Congresso. Lo riporta l'agenzia Bloomberg citando alcune fonti, secondo le quali la cifra include 773 miliardi per il Pentagono.
01:00 La Russia vuole ospitare partite Uefa del 2028 e 2032
La Russia presenterà la domanda per poter ospitare i campionati europei della Uefa del 2028 e del 2032. E il capo del calcio russo Alexander Dyukov ha detto: "Abbiamo tempo per la presentazione della richiesta fino al 12 aprile del 2023, stiamo osservando uno sviluppo negativo degli avvenimenti, ma crediamo che la situazione cambierà".
01:10 Gli obiettivi militari colpiti, secondo Kiev
Secondo il comando militare ucraino, - citato da Kyiv Independent - nella giornata di ieri , 23 marzo, sono stati distrutti 7 aerei, due missili cruises e un elicottero delle forze aeree russe.
01:38 Gb: avanzata russa su Kiev in forte difficoltà
La Difesa britannica nel suo ultimo report di intelligence sostiene che le unità militari ucraine hanno condotto con successo la controffensiva nelle città alla periferia di Kiev, e hanno probabilmente ripreso il controllo di Makariv e Moschun. A nord-est di Kiev i russi stanno affrontando significative difficoltà, e la controffensiva ucraina ha probabilmente messo a rischio la ripresa dell'avanzata verso la capitale. Vi è, infine, la realistica possibilità che gli ucraini siano in grado di circondare le unità russe a Bucha e Irpin.
01:40 Un "Tiger team" contro gli attacchi chimici o nucleari
La Casa Bianca ha creato un "Tiger team" per studiare un piano in casi di attacchi nucleari, chimici o biologici in Ucraina. Il Tiger Team, così è stato definito secondo il New York Times, si occupa più in generale di situazioni estreme, come quella di un eventuale attacco a convogli di aiuti o armi Nato da parte di Mosca. La squadra di funzionari, inoltre, studia una possibile estensione del conflitto alla Moldavia o alla Georgia, e ha elaborato proposte che saranno discusse dal presidente americano, Joe Biden, nel corso del vertice dell'Alleanza.
02:00 Distrutto un ponte chiave per il collegamento con Kiev
Le forze russe hanno distrutto un ponte chiave sul fiume Desna, interrompendo una rotta vitale tra la città settentrionale di Chernihiv e Kiev: lo riporta la Bbc, che cita funzionari ucraini. Il ponte, ha spiegato il difensore civico ucraino per i diritti umani Lyudmyla Denisov, veniva utilizzato per portare aiuti umanitari alla capitale ed evacuare i civili. Il capo dell'amministrazione regionale, Viacheslav Chaus, ha detto che gli aiuti saranno comunque in qualche modo consegnati".
02:30 Nato: tra 7mila e 15mila soldati russi uccisi
Secondo fonti, sono tra 7 mila e 15mila i soldati russi uccisi in questo primo mese di guerra. La stima emerge da dati di intelligence e dalle segnalazioni delle forze armate ucraine.
02:50 Google conferma lo stop alle News
Google ha confermato in una nota che "diverse persone in Russia hanno difficoltà ad accedere a Google News". "Ciò - precisa la nota - non è dovuto a ragioni tecniche. Abbiamo lavorato duramente affinché Google News in Russia rimanesse accessibile il più a lungo posibile". Era stata la procura generale russa a chidere e ottenere dal "regolatore" dei media (Roskomnadzor) la limitazione dell'accesso al servizio di Google, accusato di aver dato accesso a informazioni "false" sull'offensiva russa in Ucraina.
03:20 Fbi punta sui social per reclutare spie
L'Fbi ricorre a una nuova tattica per 'arruolare' aspiranti spie che parlano russo. Gli agenti federali, riporta il Washington Post, si affidano alla pubblicità sui social mirata a coloro che passano vicino all'ambasciata russa a Washington. Gli spot su social puntano a capitalizzare la rabbia fra i diplomatici pubblici e e gli immigrati russi negli Statti Uniti per l'invasione in Ucraina.
04:00 Pentagono: i russi respingono ogni contatto
Ripetuti tentativi dei vertici militari americani di stabilire un contatto con gli omologhi russi sono falliti per la volontà dei generali del Cremlino di non rispondere. Lo riporta il Washington Post, che cita il portavoce del Pentagono, John Kirby.
04:20 Generale russo: "Situazione tragica"
La situazione in Ucraina è "tragica e sono molto depresso al riguardo". Lo avrebbe detto il generale russo Yevgen Ilyin a due funzionari della difesa Usa nel corso di un incontro avvenuto la scorsa settimana al ministero delle Difesa russo di Mosca. Lo riporta la Cnn, secondo cui Ilyin ha rotto la consuetudine e invece di far riferimento al suo discorso scritto ha parlato a braccio.
05:00 Russia, aumentano le probabilità di un golpe
Cresce, per Vladimir Putin, il rischio di un colpo di Stato a Mosca. Lo ha scritto un agente dell'intelligence russa a Vladimir Osechkin, attivista russo fondatore del gruppo di difesa dei diritti umani Gulag.ru. Il malcontento aumenta, scrive l'anonimo ufficiale del Fsb, citato dal Times, tra gli 007 che "non potranno più andare in vacanza nelle vile in Italia o portare i figli piccoli a Disneyland Paris. Non vogliono tornare indietro all'Unione sovietica e ogni mese di guerra in più aumenta la probabilità di una ribellione".
05:50 Tornano a suonare le sirene a Odessa
Dopo una nottata abbastanza tranquilla è scattato un lungo allarme anti-aereo a Odessa questa mattina. Le sirene hanno cominciato a suonare attorno alle 6.30 ora locale (le 5:30 in Italia). Il coprifuoco notturno è terminato alle 6.
07.00 Mattarella: "Aggressione ingiustificabile, colpisce le fondamenta della democrazia"
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio all'Anpi in occasione del 17° Congresso nazionale sottolinea come l'attacco all'ucraina colpisca "le fondamenta della democrazia, rigenerata dalla lotta al nazifascismo, dall'affermazione dei valori della Liberazione combattuta dai movimenti europei di Resistenza". E stigmatizza "l'ingiustificabile aggressione al popolo ucraino di cui si è resa responsabile la Federazione russa", che "ha fatto ripiombare il Continente europeo in un tempo di stragi, di distruzioni, di esodi forzati che fermamente intendevamo non avessero più a riprodursi dopo le tragiche vicende della Seconda guerra mondiale".
07.41 Kiev: bombe al fosforo su Lugansk, ci sono morti
Nella regione di Lugansk, nel sud est dell'Ucraina, l'esercito russo continua a bombardare le città anche con bombe al fosforo. Lo scrive su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale di Lugansk, Sergey Gaidai, citato dall'agenzia Unian, sottolineando che ci sono morti e feriti. "Nella notte gli invasori hanno bombardato la regione di Lugansk con missili e bombardamenti al fosforo - scrive -. Si sa già che quattro persone sono morte e i russi hanno danneggiato o completamente distrutto molte case". Colpite le città di Severodonetsk, Lysychansk, Rubizhne, Kreminna, Novodruzhesk e Voevodivka.
07.49 Sotto controllo l'incendio vicino Chernobyl
E' sotto controllo la maggior parte dell'incendio sviluppatosi nell'area vicina alla centrale nucleare di Chernobyl. Lo afferma il ministro dell'Ecologia e delle risorse naturali Ruslan Strelets, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. Strelets, in una intervista televisiva, ha spiegato che nell'area nelle ultime due settimane si sono registrati più di 30 incendi. "Ci sono stati altri 5 incendi nell'ultima settimana. Oggi la maggior parte di questi incendi è circoscritta. Ci sono ancora piccole aree in cui l'incendio continua", ha detto.
08.10 Altre truppe Nato nei Paesi dell'Est
La Nato deciderà oggi di dislocare altri quattro battlegroup sul fronte Est, in particolare in Bulgaria, Romania, Slovacchia e Ungheria, per fare fronte alla minaccia russa. Lo ha detto il segretario generale dell'Alleanza Jens Stoltenberg.
08.18 Stoltenberg: "Nato non manderà truppe né aerei in Ucraina"
"La Nato non manderà né truppe né aerei in Ucraina perché vuole evitare l'escalation del conflitto". Lo ha ribadito il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in merito alla possibilità di istituire una no fly zone nei cieli dell'Ucraina.
08.29 Kiev, "distrutta nave russa nel porto di Berdyansk"
Lo Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine sostiene di aver colpito e distrutto la nave da sbarco russa Orsk ancorata nel porto di Berdyansk. Da stamane ci sono fiamme nel porto della città occupata dai russi nella provincia di Zaporizhzhia, a ovest di Mariupol. Sui social si vedono foto con densi pennacchi di fumo che si levano dalle banchine. "Ce ne saranno altre", assicurano da Kiev.
08.37 Stoltenberg, tutti comprendono necessità più spesa
"Mi aspetto che i leader concordino di accelerare sull'attuazione dell'impegno preso di investire di più in difesa". Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, all'arrivo al Summit straordinario dell'Alleanza. "Vedo un nuovo senso di urgenza tra alleati. Tutti capiscono il fatto che dal momento che dobbiamo fare di più, abbiamo bisogno di investire di più in sicurezza. Gli alleati capiscono che per farlo dobbiamo allocare più risorse dai budget nazionali nella Difesa", ha detto Stoltenberg. "Accolgo la decisione della Germania di spendere il 2 per cento del Pil. Questo fa la differenza, la Germania è una grande economia e quindi questo fa la differenza", ha aggiunto.
08.40 Stoltenberg, Cina non dia supporto militare a Russia
"Chiediamo alla Cina di condannare l'invasione" dell'Ucraina da parte della Russia e di " non dare supporto politico e militare" a Mosca. Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg al suo arrivo al quartier generale dell'Alleanza dove oggi si terrà il vertice straordinario dei leader dei 30 Paesi membri.
Ucraina, la diretta dalla guerra. "Supporto militare alla Russia", ombre sulla Cina. La Nato: "Può cambiare la natura del conflitto". Libero Quotidiano il 24 marzo 2022.
Ventinovesimo giorno di guerra in Ucraina. Nella notte sono risuonate le sirene a Odessa, colpito il porto di Berdyansk nel sud est del Paese. Intanto la Casa Bianca ha creato una squadra speciale per la sicurezza nazionale se Vladimir Putin dovesse usare armi non convenzionali chimiche, biologiche o nucleari. Incendi vicino a Chernobyl. E Stoltenberg arrivando al quartiere generale della Nato a Bruxelles ha chiesto alla Cina di "non fornire nessun supporto politico e materiale" a Mosca.
Ore 8.10 Stoltenberg: la Cina non dia supporto politico e materiale a Mosca
"Chiediamo alla Cina di unirsi al resto del mondo nel condannare l'invasione" dell'Ucraina da parte della Russia e di "non fornire nessun supporto politico e materiale" a Mosca. Così il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, arrivando al quartier generale della Nato a Bruxelles per il summit straordinario di oggi dei capi di Stato e di governo. L'eventuale "uso di armi chimiche implicherebbe un cambiamento della natura del conflitto, sarebbe una lampante violazione del diritto internazionale, avrebbe conseguenze diffuse e gravi e porterebbe il rischio di una contaminazione in un'area più grande", non solo in Ucraina, e la Nato è pronta a "difendere e proteggere" i Paesi dell'Alleanza.
00.09. Kiev informa Aiea di incendi vicino Chernobyl, aumento cesio nell'aria
L'Ucraina ha detto all'Aiea che i vigili del fuoco stavano cercando di estinguere incendi vicino alla centrale nucleare di Chernobyl. Ha riferito che lievi aumenti delle concentrazioni di cesio nell'aria sono state rilevate a Kiev e in due centrali nucleari, ma non hanno posto problemi radiologici significativi". Lo rende noto l'Aiea su Twitter.
Ore 01.50 Casa Bianca crea il Tiger Team su attacchi russi con armi chimiche o nucleari
La Casa Bianca ha creato una squadra di funzionari per la sicurezza nazionale incaricata di delineare scenari sulle risposte di Stati Uniti e alleati se il presidente russo Vladimir Putin usasse armi chimiche, biologiche o nucleari. Lo rende noto il New York Times. Il gruppo, noto come Tiger Team, sta anche esaminando le risposte se Putin raggiungesse il territorio della Nato per attaccare i convogli che portano armi e aiuti all'Ucraina, riportano diversi funzionari coinvolti. Riunioni tre volte a settimana, in sessioni riservate, il Team sta anche esaminando le risposte se la Russia cercasse di estendere la guerra alle nazioni vicine, comprese Moldova e Georgia, e come preparare i paesi europei alla massa di rifugiati che affluirebbero su una scala mai vista in decenni.
Ore 06.51 In fiamme porto Berdyansk nell'oblast di Zaporizhzhia
Il porto di Berdyansk, una città nell'oblast di Zaporizhzhia, nel sud-est dell'Ucraina, è in fiamme. Lo riporta il Guardian citando media ucraini. La città si trova a circa 75 km a nord-ovest di Mariupol. Anton Gerashchenko, consigliere del ministro dell'Interno ucraino, ha pubblicato su Telegram una foto nella quale si vedono enormi pennacchi di fumo alzarsi dal porto della città. "Un magazzino di armi missilistiche e di artiglieria a Berdyansk occupata dai russi", ha scritto accanto all'immagine.
Guerra Ucraina-Russia, all’Onu la Cina vota con Mosca: esercito di Kiev al contrattacco. Redazione su Il Riformista il 24 Marzo 2022.
Nel 29esimo giorno di guerra in Ucraina, l’avanzata delle forze armate russe nel Paese si fa sempre più complicata. Nella giornata di ieri le autorità di Kiev hanno annunciato di aver riconquistato gran parte della città di Irpin, alla periferia nord-ovest della Capitale, ma l’aviazione di Mosca sta continuando la sua opera di distruzione sistematica.
Le difficoltà per Putin si riversano anche sul fronte interno. Va infatti registrata la prima defezione trai funzionari di alto grado del regime. L’inviata speciale per il clima Anatoly Chubais ha infatti voltato le spalle allo Zar. Chubais, fidato consigliere di Putin e architetto delle riforme e delle privatizzazione dell’era Eltsin, si troverebbe ora in Turchia e non avrebbe “alcuna intenzione di tornare in Russia”, hanno spiegato fonti vicine all’ormai ex inviato speciale per il clima al sito Rbc.
Sempre nella giornata di mercoledì Putin ha annunciato che chi compra gas dalla Russia dovrà pagarlo in rubli: un modo per far rivalutare la moneta russa, da settimane in caduta, e per aggirare le sanzioni.
Putin in difficoltà, l’ultima mossa per continuare la guerra: prolungare la leva dei militari e reclutare immigrati dell’Asia
Oggi invece si terranno a Bruxelles i vertici straordinari della Nato, dell’Unione Europea e del G7, ai quali parteciperà anche il presidente Usa Joe Biden: tra i temi sul tavolo il rafforzamento dei meccanismi di difesa e nuovi aiuti all’Ucraina.
ORE 23:50 – CINA VOTA CON LA RUSSIA ALL’ONU – La Cina si schiera con la Russia all’Onu nel voto sulla risoluzione elaborata proprio da Mosca sulla situazione umanitaria in Ucraina e bocciata in Consiglio di Sicurezza. Il documento, a fronte di 13 astensione, ha ottenuto il voto a favore di Pechino. Il testo non faceva alcun riferimento all’invasione dell’Ucraina da parte Russia e al ruolo di Mosca nella crisi.
ORE 00:30 – INCENDIO IN FORESTA VICINO CHERNOBYL – L’Aiea, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, ha comunicato che alcuni incendi sono scoppiati in una zona boschiva non lontana dalla centrale nucleare di Chernobyl, occupata dalle forze armate russe. Su Twitter l’Agenzia ha sottolineato che “leggeri aumenti delle concentrazioni di cesio nell’aria sono stati rilevati a Kiev e in due centrali nucleari, ma non hanno causato problemi radiologici significativi”.
ORE 1:35 – “RUSSIA HA COMMESSO CRIMINI DI GUERRA” – Nuovo affondo da parte dell’amministrazione americane di Joe Biden contro la Russia. Il segretario di Stato statunitense Antony Blinken ha dichiarato che l’amministrazione Usa ha stabilito formalmente che l’esercito russo ha commesso crimini di guerra in Ucraina.
“Gli Usa condivideranno le informazioni con gli alleati, i partner e le istituzioni internazionali incaricati di indagare sulle accuse di crimini di guerra e contro l’umanità”, ha chiarito il ‘ministro degli Esteri’ Usa.
ORE 2:00 – INTELLIGENCE UK: “AVANZATA RUSSA A KIEV IN DIFFICOLTA'” – Nel suo consueto report di intelligence, la Difesa britannica sostiene che le forze armate hanno compiuto con successo una controffensiva a Makariv e Moschun, alla periferia di Kiev, prendendone probabilmente il controllo.
Russi che invece starebbe affrontando significative difficoltà a nord-est della capitale, dove l’esercito ucraino ha probabilmente messo a rischio la ripresa dell’avanzata verso Kiev.
ORE 4:20 – GENERALE RUSSO: “SITUAZIONE IN UCRAINA TRAGICA”– La situazione in Ucraina? “Tragica, sono molto depresso al riguardo”. E’ la ‘confessione’ arrivata dal generale russo Yevgen Ilyin a due funzionari della difesa Usa nel corso di un incontro avvenuto la scorsa settimana al ministero delle Difesa russo di Mosca. A riportare lo sconforto russo è la Cnn.
ORE 5:30 – SUONANO LE SIRENE A ODESSA – Un lungo allarme anti-aereo ha suonato questa mattina nella città portuale di Odessa dopo una notte relativamente tranquilla. Le sirene hanno iniziato a suonare attorno alle 6.30 ora locale (le 5:30 in Italia). Il coprifuoco notturno è terminato alle 6.
ORE 5:45 – SOTTO CONTROLLO INCENDIO A CHERNOBYL – Secondo quanto riferisce il Kyiv Independent, l’incendio che si è sviluppato nell’area boschiva nei pressi della centrale nucleare di Chernobyl è per la maggior parte sotto controllo.
Ad affermarlo è infatti il ministro dell’Ecologia e delle risorse naturali Ruslan Strelets. “Ci sono stati altri 5 incendi nell’ultima settimana. Oggi la maggior parte di questi incendi è circoscritta. Ci sono ancora piccole aree in cui l’incendio continua”, ha detto Strelets.
ORE 7:20 – IL MESSAGGIO DI MATTARELLA SULL’UCRAINA – In occasione del 17° Congresso nazionale dell’Anpi, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha sottolineato come l’attacco all’Ucraina colpisca “le fondamenta della democrazia, rigenerata dalla lotta al nazifascismo, dall’affermazione dei valori della Liberazione combattuta dai movimenti europei di Resistenza”. E stigmatizza “l’ingiustificabile aggressione al popolo ucraino di cui si è resa responsabile la Federazione russa”, che “ha fatto ripiombare il Continente europeo in un tempo di stragi, di distruzioni, di esodi forzati che fermamente intendevamo non avessero più a riprodursi dopo le tragiche vicende della Seconda guerra mondiale”.
ORE 8:05 – UCRAINA DENUNCIA USO DI BOMBE AL FOSFORO – Le autorità ucraine denunciano ancora una volta l’uso da parte russa di bombe al fosforo, una circostanza al momento non verificabile.
A scriverlo su Telegram è il capo dell’amministrazione militare regionale di Lugansk, Sergey Gaidai: “Nella notte gli invasori hanno bombardato la regione di Lugansk con missili e bombardamenti al fosforo – scrive Gaidai -. Si sa già che quattro persone sono morte e i russi hanno danneggiato o completamente distrutto molte case”.
ORE 8:30 – COLPITA E DISTRUTTA NAVE RUSSA A BERDYANSK – Lo Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine sostiene di aver colpito e distrutto la nave da sbarco russa Orsk, ancorata nel porto di Berdyansk. Sui social sono presenti numerose foti di pennacchi di fumo che si levano dalle banchine.
ORE 8:45 – Golpe contro Putin, uno 007 rivela il malcontento nell’Fsb: “Aumenta la possibilità di ribellione”
ORE 8:50 – RIAPRE BORSA DI MOSCA – La Borsa di Mosca, chiusa dal 25 febbraio, ha riaperto parzialmente come previsto con l’indice Moex in crescita nei primi scambi dell’1%. Le contrattazioni avvengono con il divieto di vendite allo scoperto e solo su alcuni titoli, con interventi di sostegno da parte dei fondi di investimento ‘governativi’.
Ore 9:00 – SETTE CORRIDOI UMANITARI IN UCRAINA – Sono sette i corridoi umanitari concordati oggi tra le autorità di Kiev e di Mosca. Ad annunciarlo è stata la vicepremier ucraina, Iryna Vereshchuk, chiarendo però che non è stato concordato per il momento alcun passaggio sicuro da Mariupol, la “città martire” rasa al suolo dalle forze armate russe.
ORE 9:10 – ONU: “SFOLLATO UN BAMBINO SU 2 DA INIZIO CONFLITTO” – Dal 24 febbraio, giorno in cui la Russia ha avviato la sua “operazione militare speciale”, un bambino ucraino su due è stato sfollato dal Paese. A fornire i dato è il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia.
“È una situazione che non abbiamo mai visto prima, non a memoria d’uomo, ed è quasi impossibile da affrontare”, ha spiegato alla Cnn il portavoce dell’Unicef James Elder
(ANSA il 23 marzo 2022) - "Domani i leader prenderanno la decisione di rafforzare ulteriormente la presenza della Nato nel suo lato orientale". Lo ha detto il segretario generale dell'Alleanza Atlantica, Jens Stoltenberg.
"Ci sono ora centinaia di migliaia di truppe alleate in allerta in tutta l'Alleanza. Circa 100mila truppe statunitensi in Europa. E 40mila forze sotto il comando diretto della Nato, soprattutto nella parte orientale dell'alleanza. Il tutto sostenuto da una grande potenza aerea e navale, compresi cinque gruppi d'attacco di portaerei nel Nord e nel Mediterraneo", ha detto Stoltenberg.
"Mi aspetto che i leader siano d'accordo nel rafforzare la posizione della Nato in tutti i campi, con importanti aumenti delle nostre forze nella parte orientale dell'Alleanza. A terra, in aria e in mare. Il primo passo è il dispiegamento di quattro nuovi gruppi tattici Nato. In Bulgaria, Ungheria, Romania e Slovacchia. Insieme alle nostre forze esistenti nei paesi baltici e in Polonia, questo significa che avremo otto battaglioni multinazionali della Nato lungo tutto il fianco orientale. Dal Baltico al Mar Nero", ha precisato.
(ANSA il 23 marzo 2022) - "La Nato darà ulteriore sostegno a Ucraina per quanto riguarda la difesa da attacchi cyber ed equipaggiamento contro armi chimiche, biologiche e nucleari". Lo ha detto il segretario generale dell'Alleanza Atlantica, Jens Stoltenberg. "L'uso di armi chimiche da parte della Russia cambierebbe la natura del conflitto e avrebbe enormi conseguenze", ha aggiunto.
Da ansa.it il 23 marzo 2022.
Mentre si combatte ormai all'interno di Mariupol, nel ventottesimo giorno di guerra, torna nello scambio di accuse lo spettro delle armi chimiche e la minaccia del nucleare. E l'Ucraina chiede alla Nato di inviare "missili a medio raggio", perché "non possiamo vincere una guerra senza armi offensive".
Quasi tutta la città di Irpin, alla periferia nordoccidentale di Kiev, - fa sapere, però, il sindaco di Kiev citato dalla Bbc - è tornata in mani ucraine. Vitalij Klitshcko afferma che la controffensiva ha respinto l'attacco russo anche a Makariv, altra località a una settantina di chilometri a ovest della capitale.
L'esercito ucraino ha "distrutto il piano per circondare Kiev", ha aggiunto Klitshcko. E secondo iil Wall street Journal che cita un alto dirigente della Nato potrebbe arrivare a 40mila il numero di soldati russi morti, feriti, presi prigionieri o dispersi nella guerra in Ucraina.
Gli analisti dell'Alleanza sono arrivati a questa cifra usando le medie statistiche degli ultimi conflitti, secondo cui per ogni morto ci sono circa tre feriti. La Nato stima che siano morti finora tra i 7.000 e i 15.000 militari russi.
Continua intanto la guerra economica tra Russia e Occidente con un riferimento particolare all'energia. Putin ha detto che la Russia non accetterà più pagamenti in dollari ed euro per il suo gas consegnato in Europa, ma accetterà solo rubli.
La questione delle possibilità di nuove sanzioni alla Russia, che comprendano anche petrolio e gas, sarà al centro della girandola di incontri diplomatici domani a Bruxelles dove sono previsti i vertici della Nato, del G7 e dell'Unione europea.
LA MOSSA DI PUTIN - Intanto la Russia fa sapere che non accetterà più pagamenti in dollari ed euro per il suo gas consegnato in Europa, ma accetterà solo rubli. Lo ha affermato il presidente russo Vladimir Putin. Un annuncio che provoca il calo delle Borse europee: Francoforte -1,3%, Madrid -1,4%, Parigi e Milano -1%, Londra -0,1%.
Dopo le parole di Putin il rublo ha registrato subito un miglioramento ed ora è sceso sotto quota 100 sul dollaro (98,8). La valuta russa resta comunque debole rispetto a periodo antecedente alla guerra in Ucrania quando scambiava a 75 sul biglietto verde. Il prezzo del gas in Europa registra un balzo del 34% per poi ritracciare a 125 euro (+27%) al Mwh, dopo la decisione di Putin.
A Londra il prezzo sale a 298 penny al Mmbtu.Contro "prezzi elevati e volatili del gas", noi "proponiamo degli appalti comuni e delle regole più rigide per lo stoccaggio, perché invece di fare concorrenza l'uno con l'altro portando i prezzi verso l'alto, dobbiamo usare il nostro peso e cominciare ad acquistare gas insieme.
Come europei, non come 27 paesi membri diversi. Inoltre dovremmo utilizzare le nostre possibilità di stoccaggio in alcuni paesi membri per garantire le forniture ovunque nell'Unione".
Lo ha detto la presidente della Commissione Ursula von der Leyen al Pe. La pretesa di Putin di ricevere pagamenti del gas russo in rubli rappresenta una "violazione del contratto". Lo afferma il ministro dell'Economia tedesco Robert Habeck. "Ora discuteremo con i nostri partner europei su come reagire", ha aggiunto. La Germania importa il 55% del suo fabbisogno di gas naturale dalla Russia.
LA GUERRA CONTINUA - E' stato bombardato un ponte a Chernihiv, a 130 chilometri da Kiev, ritenuto cruciale per portare aiuti umanitari ed evacuare i civili. Lo riferisce The Kyiv Independent. Un raid aereo russo ha distrutto a Mariupol il museo intitolato al pittore Arkhip Kuindzhi, dove erano conservati i dipinti di numerosi artisti ucraini.
Secondo la denuncia del consiglio comunale su Telegram, nell'edificio bombardato erano conservate circa duemila opere tra dipinti, sculture e altre creazioni artistiche. Konstantin Chernyavsky, presidente dell'Unione nazionale degli artisti dell'Ucraina, ha riferito ai media locali che tre noti quadri di Kuindzhi facevano parte della collezione del museo, ma non si trovavano nella struttura.
Le forze russe hanno sequestrato un convoglio umanitario di 11 autobus vuoti diretto a Mariupol per trarre in salvo gli ucraini in fuga dalla città ormai spettrale, facendo "prigionieri" gli autisti dei mezzi e diversi operatori dei servizi di emergenza: il presidente ucraino Volodymyr Zelensky denuncia la manovra di Mosca poche ore dopo il suo discorso al Parlamento italiano e assicura che Kiev sta "facendo di tutto per liberare la nostra gente". Il presidente Zelensky esige il rilascio del convoglio.
Nove corridoi umanitari sono stati concordati per oggi in Ucraina, ma non per uscire da Mariupol. La vice primo ministro dell'Ucraina, Iryna Vereshchuk fa sapere che non c'è accordo con la Russia per stabilire un corridoio sicuro dal cuore di Mariupol.
"Centomila persone - denuncia il presidente ucraino - sono rimaste intrappolate nella città in rovina di Mariupol, affrontando la fame sotto "costanti" bombardamenti russi". Zelensky ha rinnovato i suoi appelli affinché la Russia consenta corridoi umanitari sicuri, e ha detto che i civili stanno affrontando "condizioni disumane" in un assedio totale: senza cibo, né acqua, né medicine". Più di 7.000 persone sono fuggite dalla città nelle ultime 24 ore, ha detto.
Sale intanto ad almeno 977 il bilancio dei civili uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione da parte della Russia, tra cui 81 bambini. Lo indica l'Ufficio dell'Alto commissario delle Nazioni unite per i diritti umani (Ohchr). I feriti sono invece 1.594, tra cui 108 bambini.
SCAMBIO DI ACCUSE E LA MINACCIA DEL NUCLEARE - "La Russia ha usato bombe al fosforo bianco a Hostomel e Irpin", ha detto il sindaco di Irpin Oleksandr Markushin, citato da The Kyiv Independent. "Le forze russe hanno preso di mira le città satellite di Kiev con bombe al fosforo la notte del 22 marzo - ha affermato Markushin - L'uso di tali armi contro i civili è vietato dalle Convenzioni di Ginevra".
Il vice capo della polizia di Kiev ha diffuso un video accusando la Russia di avere usato munizioni al fosforo contro la città di Kramatorsk, nell'est del Paese, riferisce The Independent. Dal canto suo il portavoce del Cremlino, Peskov, parla di "forti prove" che gli Usa hanno "sviluppato programmi di bio-laboratori" in Ucraina - una accusa già respinta da Washington - e precisa che Mosca utilizzerà le sue armi nucleari se vedrà "la sua stessa esistenza minacciata".
"Non è il modo in cui dovrebbe agire una potenza nucleare responsabile", commenta il Pentagono. L'ambasciatore ucraino in Italia dice che "usare le armi nucleari sarebbe tragico non solo per l'Ucraina ma per tutto il mondo", aggiungendo però che "non possiamo escludere niente in questa situazione".
L'uso di armi chimiche da parte della Russia è una minaccia reale, ha detto il presidente americano Joe Biden prima di partire per il suo viaggio in Europa.
LE RELAZIONI DIPLOMATICHE, SALE LA TENSIONE - La Polonia sta espellendo "45 spie russe che si fingono diplomatici", ha annunciato il ministro dell'Interno polacco Mariusz Kaminski. "In modo assolutamente coerente e determinato, stiamo smantellando la rete dei servizi speciali russi nel nostro paese", ha detto su Twitter.
L'ambasciatore della Russia in Polonia, Sergei Andreev, ha detto che le accuse di spionaggio sono "infondate", e ha annunciato che la Russia si riserva il diritto di prendere misure di ritorsione. Le relazioni diplomatiche tra Varsavia e Mosca non sono state interrotte, ha aggiunto il diplomatico: "Le ambasciate rimangono, gli ambasciatori rimangono".
La Germania vuole fornire altri 2.000 lanciarazzi dell'esercito tedesco all'Ucraina. È quello che emerge da una richiesta avanzata dal ministero della Difesa al Consiglio di Sicurezza federale, secondo quanto scrive la Dpa. Gli Stati Uniti intanto non hanno imposto sanzioni su Roman Abramovich su richiesta di Volodymyr Zelensky: il presidente ucraino ha chiesto infatti a Joe Biden di attendere per le sanzioni in quanto l'oligarca potrebbe giocare un ruolo nel facilitare i negoziati di pace con la Russia. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti.
L'APPELLO DEL PAPA, L'UCRAINA SPERA IN UNA SUA VISITA - Papa Francesco è tornato a parlare della guerra in Ucraina. L'ambasciatore ucraino presso la Santa Sede assicura che "faremo il possibile per organizzare la visita di Papa Francesco a Kiev".
Guerra Russia-Ucraina. Sirene anti-aeree a Odessa. Distrutto un ponte di collegamento con Kiev. Mattarella: “Colpiti i valori della Liberazione”. Redazione CdG 1947 su Il Corriere del Giorno il 24 Marzo 2022.
Oggi Consiglio Ue e summit Nato. Washington invierà entro due giorni le prime armi. L’Onu boccia la bozza russa sugli aiuti umanitari. Uk invierà 6 mila missili e 25 milioni di sterline. Putin chiude l’accesso a Google. Il Pentagono: "Il Cremlino ha respinto ogni contatto"
Ventinovesimo giorno di guerra ed aumenta la ferocia degli scontri in Ucraina. Si combatte alle porte della capitale Kiev che denuncia l’uso di bombe al fosforo da parte dei russi a Irpin e Hostomel. A Mariupol i russi hanno sequestrato un convoglio umanitario e sono isolate circa centomila persone. Il presidente Usa Joe Biden ha detto che l’uso di armi chimiche da parte della Russia è una minaccia reale e la Nato ha aggiunto che la violazione dei trattati cambierebbe la natura del conflitto e avrebbe “enormi conseguenze“. Il Wall Street Journal scrive che il numero di soldati russi morti, feriti, presi prigionieri, potrebbe arrivare a 40 mila.
L’Ucraina ha intanto chiesto all’Occidente di inviare “armi offensive” come “mezzo di deterrenza” e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha fatto un appello a tutto il mondo affinché oggi scenda in piazza a un mese dallo scoppio del conflitto. Biden chiede ai paesi dell’ Unione Europea a di andare avanti con le sanzioni sull’energia, ma il cancelliere tedesco Olaf Scholz frena sostenendo che “chiudere la dipendenza dalla Russia nel lungo periodo va bene, ma farlo da un giorno all’altro significa per tutta l’Europa cadere in recessione“. Ursula Von der Leyen ha invitato a “cominciare ad acquistare gas insieme, come europei”. Il presidente russo Vladimir Putin ha nel frattempo ha annunciato che il gas russo dovrà essere pagato in rubli. Gli Usa valuteranno i modi per aumentare le forniture di gas naturale liquefatto all’Europa nelle prossime settimane.
h. 07.20 | Mattarella all’Anpi: “L’attacco ucraino alla Russia colpisce i valori della Liberazione”
“Il bersaglio della guerra non è soltanto la pretesa di sottomettere un Paese indipendente quale è l’Ucraina. L’attacco colpisce le fondamenta della democrazia, rigenerata dalla lotta al nazifascismo, dall’affermazione dei valori della Liberazione combattuta dai movimenti europei di Resistenza, rinsaldata dalle Costituzioni che hanno posto la libertà e i diritti inviolabili dell’uomo alle fondamenta della nostra convivenza“. Lo scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al Presidente dell’Associazione nazionale partigiani italiani, Gianfranco Pagliarulo, in occasione del 17° Congresso Nazionale.
h. 07.25 | Kuleba a Minsk: “Se ci invaderete, distruggeremo le vostre truppe senza pietà”
Duro monito del ministro degli Esteri ucraino Dimitro Kuleba alla Bielorussia sulla eventualità di una partecipazione all’invasione russa: “Abbiamo comunicato in modo molto semplice e chiaro a Minsk che se le sue forze armate dovessero entrare nel territorio dell’Ucraina e avviare le ostilità saranno distrutte senza pietà, proprio come viene distrutto l’esercito russo“, ha affermato il ministro citato dall’agenzia Ukrinform. “L’ultima cosa alla quale i bielorussi dovrebbero interessarsi è che i loro figli, fratelli e mariti vengano a morire qui a causa delle idee assurde di Putin e Lukashenko“ ha aggiunto, sottolineando che le truppe bielorusse non sarebbero preparate a combattere.
h. 07.30 | Respinti da Mosca ripetuti tentativi ucraini, di parlare con le controparti russe.
Respinti da Mosca nell’ultimo mese, ripetuti tentativi da parte dei vertici militari e della Difesa Usa di parlare con le controparti russe. Secondo dichiarazioni del portavoce del Pentagono, John Kirby, riportate dal Washington Post, dall’invasione russa dell’Ucraina il segretario alla Difesa, Lloyd Austin, e il generale Mark Milley, hanno cercato di avere contatti telefonici con il ministro russo della Difesa, Sergei Shoigu, e con il generale Valery Gerasimov, ma i russi si sono “sinora rifiutati di impegnarsi”.
h. 07.40 | Esercito ucraino: “Lugansk colpita da bombe al fosforo”
Nella regione di Lugansk, nel sud est dell’Ucraina, l’esercito russo continua a bombardare le città anche con bombe al fosforo. Lo scrive su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale di Lugansk, Sergey Gaidai, citato dall’agenzia Unian, sottolineando che ci sono morti e feriti. “Nella notte gli invasori hanno bombardato la regione di Lugansk con missili e bombardamenti al fosforo – scrive –. Si sa già che quattro persone sono morte e i russi hanno danneggiato o completamente distrutto molte case“. Colpite le città di Severodonetsk, Lysychansk, Rubizhne, Kreminna, Novodruzhesk e Voevodivka.
h. 07.45 | Una delegazione dei partiti di opposizione della Bielorussia in visita nell’ Ucraina.
Lo comunica la leader dell’opposizione Svetlana Tikhanovskaya, spiegando che la delegazione comprende due suoi rappresentanti, più uno di ByPol, il movimento che raggruppa ex rappresentanti delle forze dell’ordine contrari al presidente Lukashenko, e un rappresentante del movimento Nau.
h. 08.55 | Unicef: “In Ucraina sfollato un bambino su due”
Un bambino ucraino su 2 è stato sfollato da quando la Russia ha invaso l’Ucraina il 24 febbraio, secondo il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia. Lo dice alla Cnn il portavoce dell’Unicef James Elder. “Dall’inizio della guerra un mese fa, su ogni bambino e bambina del paese, uno su due ha dovuto abbandonare le proprie case. È una situazione che non abbiamo mai visto prima, non a memoria d’uomo, ed è quasi impossibile da affrontare“.
h. 09.05 | L’ambasciatore ucraino a Roma: “L’Italia sostenga il nostro ingresso nella Ue”
“Siamo grati all’Italia per le decisioni prese. Grazie anche per la ferma posizione sull’adesione dell’Ucraina all’Ue. Con il coraggio che abbiamo dimostrato crediamo di meritarcelo e l’Italia si esprima favorevolmente su questo“. Lo ha detto l’ambasciatore ucraino in Italia, Yaroslav Melnyk, in audizione alla Camera. Per quanto riguarda i migranti giunti nel nostro Paese sono “circa 60mila”
h. 10.27 | Il summit dei capi di Stato e di governo della Nato è iniziato
Il summit ha avuto inizio poco fa nel quartier generale Nato ad Evere, alla periferia nordorientale di Bruxelles. Chiudendo la brevissima parte pubblica, il segretario generale Jens Stoltenberg ha ribadito che l’Alleanza continuerà a “sostenere l’Ucraina” invasa dalla Russia e che è pronta a “fare di più sul terreno, sul mare e nell’ariah. 14:21 | UNHCR, i rifugiati ucraina oltrefrontiera salgono a 3,675 milioni
Sono 3.674.952 i rifugiati fuggiti dall’Ucraina nei paesi vicini in cerca di sicurezza dal 24 febbraio al 23 marzo, secondo l’ultimo aggiornamento diffuso dall’Unhcr. La stima sugli sfollati interni resta a 6,48 milioni e quella delle persone bloccate nelle aree coinvolte nel confitto a 12 milioni. I rifugiati giunti finora in Italia per raggiungere familiari o conoscenti sono 61.493.
h. 14:22 | Lavrov andrà in Cina il 31 marzo
Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov volerà in Cina il 31 marzo. I Paesi occidentali fanno pressioni su Pechino perché non fornisca aiuti alla Russia, impegnata nell’invasione dell’Ucraina. L’appello è stato ribadito anche oggi durante il vertice della Nato a Bruxelles.
h. 14:25 | Nato, attacco russo minaccia la sicurezza globale
“L’attacco della Russia all’Ucraina minaccia la sicurezza globale. Il suo assalto alle norme internazionali rende il mondo meno sicuro. La retorica escalativa del presidente Putin è irresponsabile e destabilizzante”. E’ quanto si legge nella dichiarazione conclusiva del summit straordinario della Nato dedicato alla situazione ucraina. “La guerra della Russia contro l’Ucraina ha distrutto la pace in Europa e sta causando enormi sofferenze umane e distruzione”, hanno scritto i leader alleati. “Condanniamo l’invasione russa dell’Ucraina nei termini piu’ forti possibili. Chiediamo al presidente Putin di fermare immediatamente questa guerra e di ritirare le forze militari dall’Ucraina, e chiediamo alla Bielorussia di porre fine alla sua complicità, in linea con la risoluzione sull’aggressione contro l’Ucraina adottata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 2 marzo 2022″, hanno aggiunto. “La Russia dovrebbe rispettare la sentenza del 16 marzo della Corte Internazionale di Giustizia dell’Onu e sospendere immediatamente le operazioni militari”, hanno specificato.
h. 14:28 | Croce Rossa, più di 1.000 morti civili e 1.500 feriti
Nella guerra Ucraina-Russia, “in questo momento, secondo le cifre che abbiamo noi, normalmente sottostimate, si contano più di 1.000 morti e oltre 1.500 feriti tra la popolazione civile. Ma il dato ancora più clamoroso è quello del numero di persone sfollate, che aumenta ogni secondo che passa. Nel corso di questa audizione ci saranno decine, se non centinaia di persone, che stanno cercando di attraversare i confini”. Lo ha detto il Vicepresidente nazionale della Croce Rossa Italiana, Rosario Maria Gianluca Valastro, parlando davanti alla Commissione Diritti umani del Senato, sulla crisi umanitaria legata al conflitto in Ucraina. “Si tratta del più grande fenomeno di sfollamento dalla Seconda guerra mondiale – ha sottolineato Valastro – e ciò comporta esigenze di carattere logistico, umanitario, sanitario, soprattutto verso le persone che sono fuggite. È un fenomeno che va gestito. La cosa più clamorosa è il numero di attacchi alle strutture sanitarie. Ne contiamo 64, in barba alle convenzioni di Ginevra. Sono state attaccate perfino le strutture Croce Rossa“.
h. 14:36 | Nato, raddoppiamo battaglioni nell’Est; ora sono otto
“I leader della Nato hanno approvato quattro nuovi battaglioni Bulgaria, Ungheria, Romania e Slovacchia. In aggiunta ai quattro già presenti nei Baltici e in Polonia. In tutto battaglioni dal Mar Baltico al Mar Nero“, lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, al termine del Summit straordinario della Nato. “Condanniamo l’invasione russa dell’Ucraina con la massima fermezza. Chiediamo al presidente Putin di fermare immediatamente questa guerra e di ritirare le forze militari dall’Ucraina e invitiamo la Bielorussia a porre fine alla sua complicità, in linea con la risoluzione sull’aggressione contro l’Ucraina adottata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 2 marzo 2022. La Russia dovrebbe rispettare la 16 marzo sentenza della Corte internazionale di giustizia delle Nazioni Unite e sospensione immediata delle operazioni militari. L’attacco della Russia all’Ucraina minaccia la sicurezza globale. Il suo assalto alle norme internazionali rende il mondo meno sicuro. La retorica escalation del presidente Putin è irresponsabile e destabilizzante“. È quanto si legge nella dichiarazione finale del summit della Nato. “La scelta del presidente Putin di attaccare l’Ucraina è un errore strategico, con gravi conseguenze anche per la Russia e il popolo russo. Rimaniamo uniti e risoluti nella nostra determinazione di opporci all’aggressione russa, aiutare il governo e il popolo ucraino e difendere la sicurezza di tutti gli alleati”. È quanto si legge nella dichiarazione finale del summit della Nato.
h. 14:37 | Usa, impedire a Mosca di usare le riserve d’oro
Usa e gli alleati continuano a lavorare affinché la Russia non possa usare le sue riserve auree per finanziare l’invasione in Ucraina. Lo ha sottolineato la Casa Bianca in una nota. “I leader del G7 e l’Unione europea continueranno a lavorare insieme per smussare la capacità della Russia di impiegare le sue riserve internazionali per sostenere l’economia russa e finanziare la guerra di Putin, anche chiarendo che qualsiasi transazione che coinvolga l’oro della Banca centrale della Federazione Russa rientra nelle sanzioni vigenti”.
h. 14:49 | G7, rivedere il ruolo di Mosca in organismi internazionali
I leader del G7 chiedono alle organizzazioni internazionali di rivedere i loro legami con la Russia. “Il G7 è unito nel sostenere che le organizzazioni internazionali e i forum multilaterali non dovrebbero più condurre le loro attività con la Russia, come al solito”, ha detto un alto funzionario statunitense ai giornalisti a Bruxelles.
h. 14:44 | Nato, la responsabilità è non inasprire conflitto
“Abbiamo la responsabilità che il conflitto non si inasprisca oltre perche’ sarebbe piu’ pericologo e devastante”. Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in conferenza stampa dopo il Summit Nato. “La deterrenza della Nato è stata rafforzata con maggiori aerei da combattimenti, navi e sottomarini”. ha aggiunto Stoltenberg, al termine del summit straordinario concludendo
h. 14:53 | Biden, valutiamo il sistema di difesa aerea da fornire
“Accolgo con favore i passi di molti altri alleati per fornire supporto difensivo all’Ucraina e insieme, siamo impegnati a identificare ulteriori attrezzature, compresi i sistemi di difesa aerea, per aiutare l’Ucraina”. Lo ha dichiarato il presidente americano, Joe Biden, al termine del summit straordinario della Nato.
h. 14:55 | Stoltenberg, rafforziamo la deterrenza a lungo termine
“Oggi i leader della Nato hanno deciso di riposizionare la nostra deterrenza e difesa a lungo termine per affrontare una nuova realtà’ della sicurezza“. Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in conferenza stampa dopo il Summit Nato. “A terra, avremo sostanzialmente più forze nella parte orientale dell’Alleanza, a maggiore prontezza, con attrezzature e forniture più preposizionate. In aria, schiereremo più jet e rafforzeremo la nostra difesa aerea e missilistica integrata. In mare avremo gruppi d’attacco di portaerei, sottomarini e un numero significativo di navi da combattimento su base persistente“, ha specificato. “Rafforzeremo anche le nostre difese informatiche e miglioreremo le nostre esercitazioni, concentrandoci sulla difesa collettiva e sull’interoperabilità. Mi aspetto che decideremo i dettagli al nostro prossimo vertice a Madrid a giugno“, ha aggiunto
h. 15:00 | Stoltenberg, allargamento della Nato è stato un successo storico
“Nella riunione di oggi, i leader hanno riaffermato il nostro forte impegno per la politica della porta aperta della Nato, ai sensi dell’articolo 10 del Trattato di Washington. L’allargamento della Nato è stato un successo storico, diffondendo democrazia, libertà e prosperità in tutta Europa”. Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in conferenza stampa dopo il Summit Nato.
h. 15:05 | Biden, la Nato è unita come non mai
“Abbiamo anche discusso del nostro impegno per rafforzare la difesa collettiva della Nato, in particolare sul fianco orientale. La nostra dichiarazione congiunta di oggi chiarisce che la Nato è forte e unita quanto lo è mai stata”. Lo ha dichiarato il presidente americano, Joe Biden, in una nota al termine del vertice straordinario della Nato.
h. 15:07 | Dopo la lunga assenza, ‘riappare’ il ministro della Difesa russo
Il potente ministro della Difesa russo, Serghei Shoigu, è riapparso – in un breve filmato trasmesso dai media di Stato – dopo un’assenza di oltre 10 giorni dalla scena pubblica che aveva dato adito a voci di una sua malattia o di piani di golpe. Shoigu, stretto alleato del presidente Vladimir Putin, si è collegato nella riunione di Putin con i membri del Consiglio di sicurezza russa: il filmato è stato diffuso dall’agenzia di stampa russa Ria Novosti. Il ministro 66enne non appariva in pubblico da 12 giorni, come ieri hanno notato alcuni giornalisti indipendenti, facendo scattare speculazioni sulle sue condizioni. Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha minimizzato, spiegando che Shoigu è molto occupato e non ha tempo per le apparizioni sui media. “Il ministro della Difesa ha molte cose da fare in questo momento. E’ in corso l’operazione militare speciale, non è proprio il momento per l’attivita’ mediatica“, ha detto Peskov.
h. 15:09 | Draghi ha incontrato Erdogan, focus anche sulla Libia
Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha incontrato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, a margine del vertice Nato. Nel corso del colloquio sono stati affrontati gli sviluppi della crisi in Ucraina e la situazione nel Mediterraneo, con particolare attenzione alla Libia.
h. 15:28 | Stoltenberg, fornitura aerei? Nato fa ciò che può
“Abbiamo tutti ascoltato molto attentamente il presidente Zelensky e abbiamo preso nota del suo messaggio appassionato agli alleati. Gli alleati danno sostegno significativo all’Ucraina, armi, sistemi avanzati, sistemi che possano aiutare ad abbattere aerei. Non entrerò nei dettagli dei sistemi, quello che posso dire è che gli alleati fanno quel che possono per sostenere l’Ucraina con le armi cosi’ che gli ucraini possano difendersi. L’autodifesa è un diritto sancito dalla Carta delle Nazioni Unite”. Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in conferenza stampa dopo il summit Nato rispondendo a una domanda sulla richiesta del presidente ucraino di fornire a Kiev l’1% degli aerei dell’Alleanza. “Allo stesso tempo abbiamo la responsabilità’ di prevenire che questo conflitto si allarghi e coinvolga non solo Ucarina e Russia gli alleati e la Russia. Questo sarebbe più devastante e pericoloso. E penso che dobbiamo essere onesti su questo”, ha ribadito.
h. 16:01 | Borrell, è stato un fallimento militare russo, sosterremo Kiev
“L’esercito russo ha iniziato la guerra cercando di conquistare rapidamente” il territorio ucraino, “ma ora stanno massacrando le persone. Da un punto di vista militare questo e’ un grande fallimento della Russia. Dopo un mese di guerra e non sono riusciti a muoversi di duecento chilometri dalle loro basi logistiche”. Lo ha dichiarato l’Alto rappresentante Ue per la Politica, Josep Borrell, al suo arrivo al Consiglio europeo. “Non possono conquistare le città’ e dunque le bombardano uccidendo le persone”, ha aggiunto Borrell. “Il Cremlino – ha aggiunto – potrebbe subire una grossa sconfitta e noi continueremo a sostenere l’Ucraina“.
h. 16:32 | Kiev, effettuato un primo grande scambio di prigionieri
La Russia e l’Ucraina hanno effettuato il primo grande scambio di prigionieri di guerra dall’inizio dell’offensiva russa un mese fa, con 10 soldati rilasciati da ciascuna parte. “Oggi, per ordine del presidente Zelensky, ha avuto luogo il primo vero scambio di prigionieri di guerra. In cambio di 10 invasori catturati, abbiamo riavuto 10 dei nostri militari”, ha scritto su Telegram il vice primo ministro ucraino Irina Vereshchuk. Secondo quanto riferito sempre da Vereshchuk, sempre nella giornata di oggi, Kiev ha consegnato 11 marinai russi, civili, in cambio di 19 marinai ucraini catturati dalle forze russe nella difesa dell’isola dei Serpenti.
h. 16:54 | Zelensky, l’uso di armi chimiche è un rischio “molto reale“
Il presidente Volodymyr Zelenslky ha definito “reale” la minaccia che la Russia utilizzi armi chimiche sul territorio ucraino. “Il rischio di un uso su larga scala di armi chimiche da parte della Russia sul territorio dell’Ucraina è molto reale”, ha avvertito Zelensky in un discorso video ai capi di Stato e governo del G7. Le sue parole arrivano dopo quelle del presidente Usa, Joe Biden, che ha definito una “minaccia credibile” l’uso di armi chimiche da parte di Mosca.
h. 17:02 | Sanchez, altre armi dalla Spagna nei prossimi giorni
“Nei prossimi giorni torneremo a mandare mezzi difensivi e offensivi all’Ucraina, come da loro richiesto, ma non posso precisare quando per questioni di sicurezza”. Lo ha annunciato il primo ministro spagnolo, Pedro Sanchez, al suo arrivo al Consiglio europeo.
h. 17:30 | Rutte, no-fly zone ci porterebbe in guerra con Russia
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, “vuole una no-fly zone, ma questa porterebbe l’Occidente in un confronto diretto con la Russia e mentre dobbiamo fare qualunque cosa per sostenere Zelensky e i suoi coraggiosi soldati dobbiamo anche proteggere il mondo dall’escalation che nessuno vuole”. Lo ha dichiarato il primo ministro olandese, Mark Rutte, al suo arrivo al Consiglio europeo.
h. 17:39 | Draghi, impossibile la no-fly zone imposta da Ue o Nato
Al summit straordinario della Nato “e’ stato ribadito che non e’ possibile coinvolgere ne’ la Nato ne’ l’Unione europea in una no-fly zone o nella garanzia di una no-fly zone per l’Ucraina”. Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio, Mario Draghi, al suo arrivo al Consiglio europeo che ha aggiunge “La Cina è il Paese più importante e può essere cruciale nel processo di pace” per l’Ucraina dal momento che i cinesi “hanno una forte leva e stiamo tutti aspettando che la usino“.
h. 17.56 | I leader del G7 lanciano un duro monito alla Russia riguardo “ad ogni minaccia di uso di armi chimiche, biologiche, nucleari”.
“Siamo sconvolti dai devastanti attacchi contro la popolazione e le infrastrutture civili ucraine, compresi ospedali e scuole“. E’ quanto affermano i leader del G7 ribadendo la condanna per questi attacchi e “l’aggressione militare russa e la sofferenza e la perdita di vite umani che sta provocando“. I leader esprimono apprezzamento “per le inchieste dei meccanismi internazionali, compresa la procura della Corte Penale Internazionale. Lavoreremo insieme – concludono – per sostenere la raccolta delle prove dei crimini di guerra“.
h. 18.16 | Rispetto alla giornata di ieri l’incremento è di 2.535 ingressi nel territorio italiano
A oggi sono arrivati in Italia, dalla frontiera, 65.439 profughi dall’Ucraina: 33.591 donne, 5.910 uomini e 25.938 minori. Sono confermate come principali città di destinazione Roma, Milano, Napoli e Bologna. Al dato registrato oggi vanno sommati i 2.446 profughi giunti in treno alla frontiera dal 10 al 23 marzo, per un totale complessivo di 67.885 persone. Lo comunica il Viminale.
h. 18.21 | La Cina non approva la guerra in Ucraina
Il presidente cinese “Xi Jinping condivide le nostre preoccupazioni e non approva la guerra in Ucraina“ lanciata dal presidente russo Vladimir Putin. Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron nel corso di una conferenza stampa a Bruxelles al termine del vertice dei G7. “La Cina difende la sovranità dei popoli e il loro diritto all’autodeterminazione“, ha proseguito Macron.
h. 18.26 | Il G7 esprime sostegno ai russi e i bielorussi che si oppongono all’invasione
I leader del G7 si dicono “preoccupati dell’escalation e il rafforzamento della repressione contro il popolo russo e la retorica sempre più ostile della leadership russa, anche contro i propri cittadini”. Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha avuto oggi un incontro bilaterale con il primo ministro olandese, Mark Rutte, in preparazione del Consiglio Europeo. I due leader hanno discusso delle ripercussioni della guerra in Ucraina sul mercato dell’energia.
h. 18.41 | L’uso di armi chimiche da parte di Putin? “Noi risponderemo se lui le utilizzerà”
“La natura della risposta dipenderà dalla natura dell’uso”. Lo dice il presidente Joe Biden, in conferenza stampa prima di lasciare il Consiglio europeo. “Gli Stati Uniti sono impegnati nella fornitura di 2 miliardi di dollari in armi, in assistenza aerea, munizioni” ecc, “e mentre sto parlando quelle armi sono in volo” verso Kiev, “un miliardo di aiuti umanitari“.
h. 19.02 | “La guerra di Putin pone crescente pressione sulla sicurezza alimentare globale”.
Lo sottolineano i leader del G7, promettendo di fare uso di “tutti gli strumenti e i meccanismi finanziari per occuparci della sicurezza alimentare e la resilienza del settore agricolo”. E chiedono una sessione straordinaria della Fao “per affrontare le conseguenze sulla sicurezza alimentare mondiale e l’agricoltura derivanti dall’aggressione russa contro l’Ucraina“.
h. 19.12 | Vietata la trasmissione di Russia Today in Austria
La camera bassa del parlamento austriaco ha adottato un emendamento alla legge sui servizi audiovisivi e ha vietato la trasmissione di Russia Today in Austria. Lo riferisce il Parlamento austriaco secondo quanto riporta l’agenzia russa ‘Tass‘.
h. 19.17 | Il Regno Unito manda altri 6mila missili e 25 milioni di sterline in aiuti alle forze armate ucraine
Il primo ministro britannico Boris Johnson ha promesso l’invio all’Ucraina di altri 6mila missili e 25 milioni di sterline in aiuti alle forze armate di Kiev. Inoltre, ha detto nella conferenza stampa a Bruxelles dopo i vertici della Nato e il G7, ci sarà un nuovo dispiegamento di forze britanniche in Bulgaria e il raddoppio dei contingenti presenti in Polonia ed Estonia.
h. 19.21 | La carenza di cibo provocata della guerra russa in Ucraina sarà un’emergenza “reale”.
Lo ha ammesso il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, definendo Russia e Ucraina “i granai” dell’Europa. “Il prezzo delle sanzioni non è solo imposto alla Russia, ma anche a molti altri Paesi, anche europei ed al nostro”, ha riconosciuto Biden.
h. 19.22 | Il presidente americano Joe Biden è arrivato nella sede del Consiglio europeo.
Biden è stato accolto dal presidente Charles Michel. “Mi sono congratulato per la sua rielezione senza opposizione, anche io lo sogno un giorno“, la battuta con cui Biden si è presentato brevemente ai giornalisti insieme al presidente del Consiglio europeo.
h. 19.42 | Joe Biden e Mario Draghi si sono incontrati a margine del G7 a Bruxelles.
Lo ha riferito una fonte della Casa Bianca, secondo cui il presidente americano ed il premier “hanno discusso dell’impegno condivido di Stati Uniti e Italia per continuare a ritenere la Russia responsabile per le sue azioni in Ucraina e per sostenere il governo ed il popolo ucraini”.
h. 19.48 | La Russia conferma lo scambio di prigionieri con l’Ucraina.
Il ministero della Difesa russo, spiega il commissario per i diritti umani nella Federazione russa Tatyana Moskalkova all’agenzia russa ‘Tass‘, “ha lavorato sodo per riportare a casa i militari russi detenuti. Confermo le informazioni sullo scambio di 10 militari russi detenuti sul territorio dell’Ucraina per 10 militari ucraini. E anche uno scambio di marinai civili russi dalla nave Millenial Spirit per marinai civili ucraini dalla nave di salvataggio Sapphire è stato effettuato”.
h. 20.13 | Il treno di evacuazione Kiev-Ivano Frankivsk attaccato dai russi
L’ attacco è avvenuto nei pressi di Vasylkiv nella regione di Kiev . Lo comunica Oleksandr Kamyshyn, direttore Ukrzalizhnytysya. Distrutti i finestrini di tre vagoni. Non ci sono vittime.
h. 20.45 | Nel Consiglio Europeo “discuteremo delle nostre differenze“
I diversi Paesi hanno livelli di dipendenza diversi dagli idrocarburi russi. “E dobbiamo comprendere che ogni governo dipende dalla propria opinione pubblica”. Lo ha sottolineato la premier estone Kaja Kallas, a margine del summit a Bruxelles. “E purtroppo – ha aggiunto – la pazienza degli europei per quanto riguarda le proprie convenienze non è molta. Questo crea problemi per imporre altre sanzioni: la pubblica opinione le deve sostenere. Ci aspettano tempi difficili” ha concluso.
Redazione CdG 1947
UN MESE DOPO.
La guerra, un mese dopo. Barbara Stefanelli su Il Corriere della Sera il 24 Marzo 2022.
Non possiamo smettere di interrogarci, scrive Barbara Stefanelli nel suo editoriale: il mondo intero, da quando la Russia ha invaso l’Ucraina, il 24 febbraio scorso, è cambiato
Entriamo oggi nel secondo mese di guerra. La guerra di Putin.
Guerra dichiarata all’alba del 24 febbraio a un Paese che da allora si è dimostrato europeo ogni giorno e ogni notte. L’Ucraina.
Il leader russo voleva spegnerla se non cancellarla dalle mappe e noi adesso dell’Ucraina indossiamo i colori che sono diventati un pantone globale; riconosciamo il perimetro delle frontiere minacciate da est a ovest; studiamo la forza di un presidente che in una vita precedente era un attore comico e che in diretta streaming col mondo si è rivelato un eroe popolare. Ne ammiriamo lo spirito che ci ha ricordato che cosa significhi Resistenza.
Come promesso in occasione del primo supplemento Dentro la guerra , uscito il 9 marzo, abbiamo raccolto le vostre domande per continuare a cercare risposte. E continuare, così, a ragionare insieme. Perché non smettere di interrogarci significa contrastare lo spaesamento che, dopo lo choc, rischia di chiudere ciascuna e ciascuno di noi nell’angolo dell’impotenza.
Bombardamenti, sfollati, rifugi, razionamenti, prigionieri di guerra, assedio, colpi di artiglieria, atomiche... Un flusso di parole che pensavamo prosciugato dal Novecento dilaga sui nostri smartphone, accompagnato da immagini che mostrano i corpi spezzati di bambini e anziani, di donne e uomini, di civili e militari. Caduti sulla terra dei padri o in fuga da case che erano il focolare dell’esistenza. Vaterland e Heimat , secondo la doppia traduzione tedesca raccolta nell’unicità della nostra Madrepatria.
Non smettere di interrogarci significa anche respingere letture superficiali di quanto sta accadendo e analisi sommarie a proposito delle cause di un conflitto che un aspirante zar offuscato da 22 anni di comando solitario ha pianificato contro quei «bastardi», nemici esterni e interni, che - «moscerini» - si sarebbero dovuti disperdere al primo sparo.
Come ha scritto Paul Berman in un superbo saggio su Foreign Policy , rilanciato da Linkiesta , questa è una guerra alle idee liberali. Quelle idee che hanno modernizzato l’Ucraina temprata dai 93 giorni della rivolta di Maidan (inverno 2013-2014) e messo a nudo una Russia rimasta impigliata tra i rovi di ideologie nostalgiche. Non l’allargamento della Nato, bensì la catastrofe intellettuale ed economica di Putin è all’origine dello sconfinamento a Ovest, tentativo brutale (e disperato) di coprire il divario.
Non smettere di interrogarci significa, infine, non cedere all’assuefazione, assumersi un impegno etico universale contro le inerzie dei moralismi. Non possiamo abituarci alla guerra, lasciarla scorrere nei quadranti degli altri, abbassare il volume delle richieste di aiuto. Sarebbe il nostro crimine. E sarebbe comunque una missione impossibile.
Un mese dopo, i profughi sono tra noi, nelle nostre città e scuole. Le Borse oscillano e bruciano ricchezza. Senza contromisure di governo ed europee, le bollette rischiano di finire fuori controllo e il carrello della spesa di raddoppiare il conto. Le imprese italiane, pronte alla ripartenza post Covid, si ritrovano ostaggio dei costi dell’energia e delle materie prime. Siamo la seconda linea della guerra, come Putin aveva previsto.
E allora: fino a dove vuole arrivare Mosca? La Cina proverà a fermare l’escalation o punterà a incassare, a tempo scaduto, i vantaggi dello scontro frontale tra il suo vassallo a Oriente e i suoi rivali a Occidente? Nascerà un esercito europeo? Che succederà agli oppositori di Putin? E anche: come difendere i risparmi stretti in una contrazione globalizzata?
Il mondo intero è cambiato . Tenere accese le nostre intelligenze è uno scudo alzato, più potente delle armi che stiamo inviando a Kiev. Riflettere su quello che siamo e vogliamo essere, anche tra i dubbi e la fatica degli schieramenti, è la nostra controffensiva.
Che cosa è successo e perché l'Ucraina, centro geografico dell'Europa, è diventata il nuovo centro del mondo. Rai News Interactive Storytelling il 24 Marzo 2022.
L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia sta cambiando la storia dell'Europa e del mondo. In pochi giorni il conflitto è diventato uno spartiacque con conseguenze a lungo termine che non riguardano solo le parti in causa. Dalla messa in discussione della transizione energetica alla rivitalizzazione della Nato, dalla fuga di oltre tre milioni e mezzo di persone al nuovo equilibrio tra le potenze, a prescindere dall'esito del conflitto, il mondo di domani potrebbe non essere più lo stesso.
Dopo anni di tensioni ignorate, in pochi giorni abbiamo scoperto la geografia dell'Ucraina e abbiamo imparato i nomi dei villaggi più remoti.
21 febbraio 2022
Il presidente russo Vladimir Putin firma un decreto con il quale riconosce le autoproclamate repubbliche popolari di Donetsk e di Luhansk.
Una mossa che ha segnato una cesura con gli otto anni precedenti: anche se formalmente Russia e Ucraina non erano in guerra, è dal 2014 che le aree russofone della regione mineraria ucraina del Donbass, supportate e militarizzate da Mosca, sono fronte di uno scontro armato.
22 febbraio 2022
Arriva la dura risposta alla mossa di Putin. Olaf Scholz, il nuovo cancelliere tedesco, sospende l'approvazione del Nord Stream 2, un gasdotto che parte dalla Russia e arriva in Germania, fondamentale per l'approvvigionamento energetico europeo.
23 febbraio 2022
Il Parlamento di Kiev approva lo stato di emergenza. È l'ultimo giorno in cui dall'Ucraina arrivano foto di momenti di normalità.
24 febbraio 2022
Vladimir Putin annuncia in televisione operazioni militari speciali. Pochi minuti dopo il suo discorso, i mezzi militari sono ripresi mentre attraversano la prima frontiera in Crimea. Suonano le sirene in tutta l'Ucraina. Molte città sono attaccate da missili, elicotteri, artiglieria e carri armati.
Tra gennaio e febbraio la Russia aveva posizionato 130mila truppe e ospedali da campo lungo tutti i confini ucraini, anche nell'alleata Bielorussia. Operazioni monitorate con grande attenzione dai membri della Nato, l'organizzazione internazionale nata nel 1949 per contrastare come blocco occidentale e compatto un eventuale attacco dell'Unione Sovietica durante la Guerra Fredda.
L'Ucraina fin dalla sua indipendenza nel 1991 ha chiesto di poter far parte dell'Alleanza Atlantica, che oggi conta 30 membri. Ma ufficialmente la Nato ha continuato a chiedere a Kiev riforme militari, politiche e legislative che le permettessero di allinearsi con le aspettative del quadro euro-atlantico. Il Cremlino oppone con decisione l'ingresso di Kiev nell'Alleanza militare atlantica: tra le garanzie, oltre a chiedere la certezza che l'Ucraina non vi aderirà mai, Mosca chiede lo stop all'allargamento della Nato ad est, accusando l'Occidente di voler "circondare" militarmente la Russia. Questo è uno dei punti chiave del conflitto in corso.
Mappa dei paesi membri della Nato (in blu). Oggi sono 30. Gli ultimi ingressi sono stati quelli del Montenegro nel 2017 e quello della Macedonia del Nord nel 2020
24-25 febbraio 2022
I primi due giorni le truppe di terra avanzano velocemente dai confini. L'invasione militare in Ucraina è in contemporanea via terra, via mare e via aerea.
Repubbliche riconosciute dalla Russia
A sud, l'offensiva delle prime 48 ore sembra inarrestabile. Le vie di accesso dalla Crimea e dal Donbass facilitano il dispiegamento. Nel 2014 Putin aveva annesso militarmente la Crimea, una penisola prevalentemente russofona dell'Ucraina e base navale essenziale della flotta russa. Qui, solo negli ultimi mesi, secondo delle immagini satellitari analizzate dal New York Times, si è parlato di uno spiegamento di 10mila unità.
Anche Vladimir Putin lo pensava.
I russi sembravano certi che il Paese invaso sarebbe collassato, il governo ucraino sarebbe fuggito e che in 48 ore il problema sarebbe stato risolto. La guerra lampo invece non ha funzionato. Vincenzo Camporini, ex capo di Stato Maggiore della Difesa Italiana, nelle prime ore dell'invasione ha commentato a Rainews.it: «Sicuramente Putin, e il suo gruppo dirigente, non avevano previsto una resistenza ucraina così forte. È stata una sorpresa.»
L'analisi sembra confermata anche dall'arresto il 12 marzo del capo del servizio di spionaggio estero dell'Fsb e il suo vice, Sergej Beseda e Anatolij Bolyukh. I due vertici avrebbero fornito notizie errate e avrebbero rubato i soldi destinati ad arruolare agenti, mettere assieme pezzi di intelligence e organizzare operazioni sovversive. Un colpo durissimo per Putin.
L'altra grande sorpresa è stata Volodymyr Zelensky: in pochi giorni il presidente ucraino, eletto nel 2019 con il 73% dei voti, si è imposto come leader riconosciuto a livello internazionale e come eroe in patria. Barba incolta, selfie e comunicazione social quotidiana, Zelensky ha fatto dimenticare a tutti il suo passato da comico, le polemiche uscite con i Pandora Papers riguardo le sue partecipazioni in società offshore e il suo coinvolgimento nell'impeachment americano (quando Trump lo avrebbe minacciato con la sospensione di aiuti militari se non avesse ordinato un’inchiesta per incastrare Joe Biden e il figlio Hunter).
Video girato il 25 febbraio al centro di Kiev in cui il presidente ucraino e i suoi collaboratori mostrano al mondo che non sono scappati dall'Ucraina. «Siamo a Kiev e difendiamo l'indipendenza dell'Ucraina»
Nelle prime due settimane le truppe russe continuano la pressione su 3 fronti: a nord verso la capitale; a est su Kharkiv (la seconda città più grande dell'Ucraina); a sud, a ventaglio, sia verso la città portuale di Odessa, sia verso Dnipro (passando dalla centrale nucleare di Zaporizhzia), sia verso il Donbass.
Centrale nucleare attaccata
I primi giorni sembrano procedere con velocità, ma poi si assiste a uno stallo. Non avanzando in modo eclatante la conquista del territorio, la Russia ha man mano cambiato strategia: mentre si ricompattava e si riorganizzava, sono iniziati i bombardamenti anche sui civili e sulle zone residenziali. Le città vengono circondate, isolate dai rifornimenti, assediate e colpite ininterrottamente, giorno dopo giorno. Secondo una denuncia dell'Onu fin dai primi attacchi vengono usate anche le bombe a grappolo, ordigni che prevedono una doppia deflagrazione, anche a scoppio ritardato. Proprio per la loro portata devastante, sono vietate dal diritto umanitario internazionale. La Difesa russa ha anche confermato l'utilizzo di armi termobariche, chiamate “rompi polmoni” perché il risucchio velocissimo dell'aria dai polmoni può provocare la morte. L'onda d'urto può durare molto più a lungo di quella prodotta da un esplosivo convenzionale e può essere in grado di vaporizzare i corpi umani per le altissime temperature sprigionate nelle vicinanze. Ufficialmente queste armi non sono considerate illegali.
L'escalation violenta trova comunque una risposta nella resistenza ucraina: cittadini volontari imbracciano armi mai usate prima e imparano a scavare trincee; affiancano i militari in quella che sempre di più si trasforma in una guerriglia urbana. Si combatte città per città, strada per strada. Come a Chernihiv, nel Nord. Anche nei rari casi in cui i russi riescono a ottenere la ritirata dell'esercito ucraino o a prendere dominio dei palazzi governativi, come sul Mar Nero a Kherson o a Berdyansk per esempio, comunque non ottengono collaborazione dalla cittadinanza. Ma i tristi simboli di questa resistenza resteranno soprattutto Mariupol, a sud sul Mar d'Azov; Kharkiv, nell'Ucraina orientale al confine con la Russia; Irpin e i sobborghi di Kiev a nord.
La catastrofe umanitaria di Mariupol
La situazione umanitaria nella città portuale di Mariupol, 400mila abitanti prima della guerra, è "catastrofica". «Le persone hanno enormi problemi ad accedere all'acqua potabile, non c'è più elettricità, non c'è riscaldamento» racconta Laurent Ligozat, coordinatore delle emergenze di Medici senza Frontiere in Ucraina. Il cibo sta finendo, i negozi e le farmacie sono vuote. Circondata da settimane, non si entra e non si esce. Isolata sia da aiuti umanitari sia da rinforzi militari. Senza internet né rete telefonica. I corridoi umanitari sono stati più volte colpiti e le persone, compresi alcuni italiani, fino a pochi giorni fa non riuscivano a scappare. Le autorità cittadine hanno predisposto le fosse comuni perché ormai è ingestibile la situazione degli obitori e i continui bombardamenti non permettono la sepoltura dei propri cari.
È da Mariupol che arrivano le immagini delle donne incinte insanguinate, delle incubatrici vuote in mezzo ai calcinacci. Sempre da questa città portuale le notizie del bombardamento di una scuola e di un teatro, dove si erano rifugiate centinaia di persone e di cui ancora non si capisce quante ne siano sopravvissute.
Una donna incinta in gravi condizioni mentre viene evacuato un ospedale di Mariupol dopo il bombardamento, 9 marzo 2022. È la foto che ha fatto il giro del mondo in pochi minuti. È diventata il simbolo della guerra e dei bombardamenti contro i civili. Per la ragazza in barella e il suo bambino non c'è stato nulla da fare: moriranno entrambi
La distruzione di Kharkiv
Kharkiv, la “capitale” dell’Est ucraino, è stata assediata già dal primo giorno dell’invasione russa. È la seconda città per popolazione dopo Kiev, con 1,5 milioni di abitanti. Aveva 24 università, con una stima del New York Times di circa 200mila persone tra studenti e professori. Dopo la secessionista Donetsk, è l’area dell’Ucraina più abitata dalla minoranza russofona.
Il 27 febbraio le truppe russe sono entrate in città dopo pesanti bombardamenti che hanno distrutto un gasdotto, provocando una gigantesca esplosione e un incendio. Un missile ha colpito anche un palazzo di 9 piani, uccidendo una donna. I civili non vengono risparmiati. Dal 1 marzo poi la città è stata bombardata ininterrottamente. Distrutti man mano i monumenti, i palazzi storici, quelli governativi, scuole, centri commerciali. Case, palazzi. La città però, nonostante la devastazione, è ancora in mano ucraina.
L'assedio di Kiev
La conquista russa verso la capitale è stata più lenta: iniziata dalla Bielorussia, ha travolto Chernobyl e, costeggiando il lato sinistro del fiume Dnepr, è arrivata alle periferie di Kiev. L'accerchiamento della capitale si è esteso sui dintorni e, oltre alla resistenza ucraina, con i casi eclatanti di Chernihiv e dell'aeroporto di Hostomel, che nonostante la violenza degli attacchi non sono caduti sotto Mosca, i russi sono stati rallentati da problemi di logistica, come quella dei mezzi senza rifornimento di benzina. Tramite foto satellitari, per molti giorni sono stati registrati i movimenti di un convoglio militare in fila per 64 km: da Prybirsk all’Aeroporto Antonov di Hostomel. La guerra è rimasta alle periferie di Kiev per le prime tre settimane. Poi da metà marzo, le bombe si sono avvicinate sempre di più alla Piazza Indipendenza (la famosa Majidan Nezaleznosti).
La fuga da Irpin
«Irpin non si arrende, Irpin non si compra, Irpin combatte!» ha scritto sui social il sindaco del sobborgo di Kiev, preso di mira dai russi come uno dei varchi verso la capitale Kiev. Gli inviati e i fotoreporter presenti sul luogo raccontano di cadaveri sparsi per le strade.
L’immagine della città sotto assedio è la fila delle persone che lasciano la cittadina. Ammassati, alla ricerca di una via di fuga, sotto il ponte crollato. E le persone non rinunciano a portare in salvo i propri animali. Il tutto inizia ai primi di marzo. Sempre nelle vicinanze del ponte perderà la vita il giornalista freelance americano Brent Renaud ucciso a un check point con un colpo al collo. Il primo a perdere la vita in questo conflitto. Poi toccherà, nel villaggio di Horenka vicino a Kiev, al cameraman di Fox News Pierre Zakrzewski e alla giornalista ucraina Oleksandra Kuvshynova.
L'emergenza umanitaria dei profughi
«Questa è la crisi migratoria più rapida che abbiamo visto in Europa dalla fine della Seconda Guerra mondiale» spiega Filippo Grandi, il capo dell’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati.
In soli 30 giorni sono scappati oltre tre milioni e mezzo di ucraini e l'Unione Europea ha stimato un esodo di circa 5 milioni di rifugiati. Fuggono soprattutto donne, anziani e bambini. Secondo l’Unicef la metà dei profughi sono minori, molti dei quali non accompagnati: l'emergenza nell'emergenza.
È la Polonia la prima con il record di accoglienza. Il paese guidato dal Presidente Andrzej Duda e dal premier Mateusz Moraviecki, entrambi del partito Diritto e Giustizia (Pis), in Europa nella coalizione di Fratelli d'Italia e Vox, ha varato un provvedimento di sostegno: regolarizzazione con decorrenza immediata all’ingresso in Polonia, permesso di soggiorno valido 36 mesi, accesso parziale al welfare, alloggi messi a disposizione gratuitamente o per una quota simbolica da parte dei cittadini polacchi sono solo alcune delle misure previste esclusivamente per i profughi di nazionalità ucraina (o per rifugiati sposati con ucraini). Tutte le altre persone di altre nazionalità devono invece continuare con l'iter di richiesta asilo.
Charles Michel, presidente del Consiglio Europeo, ha commentato: «In passato la questione migratoria è stata al centro di aspri dibattiti all'interno dell'Unione Europea, ma vediamo che la stragrande maggioranza dei cittadini europei si è impegnata ad accogliere donne e bambini ucraini in maniera dignitosa, dobbiamo dimostrare solidarietà, lavoriamo in maniera intensa con la Commissione e dobbiamo sostenere i Paesi limitrofi all'Ucraina. Dobbiamo risolvere in maniera strutturale il problema della migrazione dove l'Italia si trova in prima linea. Speriamo che riusciremo a fare passi avanti».
Sostegni per l'accoglienza dei profughi ucraini sono stati stanziati anche dall'Italia: 428 milioni di euro per il 2022. Nel complesso è previsto un piano per l'assistenza di 83mila persone, con una rete integrata che punta soprattutto sull’ospitalità privata e sulle associazioni del Terzo settore. «Un quarto dei fondi sarà destinato ai servizi sanitari per chi entrerà in Italia e poi, a lato, stanziamenti per il sistema dell'istruzione per proseguire l'anno scolastico ma anche per accogliere nuovi eventuali alunni» ha evidenziato il ministro dell'Economia Daniele Franco.
I dati di questo grafico sono presi dal portale di Unhcr. Quando non disponibili, abbiamo inserito n.d. In particolare, dal 12 marzo l'Unhcr non sta più aggiornando i dati di "Altri paesi Ue". Benché la diaspora sia partita prima, i dati del grafico sono aggiornati dal 28 febbraio
La terza settimana i russi aprono un quarto fronte: varcano il confine naturale del fiume Dnipro e iniziano i bombardamenti anche nell'Ucraina occidentale. Le sirene iniziano a suonare quotidianamente anche a Leopoli, scalo per centinaia di migliaia di profughi e, in queste settimane di guerra, sede delle ambasciate straniere che ancora non hanno lasciato l'Ucraina. Arrivano in sequenza attacchi all'aeroporto di Lutsk, di Ivano-Frankivsk e di Leopoli. Si allargano anche su altri obiettivi militari delle regioni di confine.
L'attacco alla base di International Peacekeeping and Security Centre di Yavoriv è l'evento che alza il livello di attenzione internazionale. Non solo l'esplosione avviene in una base che spesso ospita militari di altri paesi, ma è un bombardamento a 25 chilometri dal confine polacco. Cioè dal confine con l'Unione Europea e con la Nato. Gli occhi sono puntati anche sulla Transnistria, lingua di terra tra l'Ucraina e la Moldavia, di cui formalmente fa parte. Abitata da mezzo milione di persone prevalentemente russofone, dal 1990 ha dichiarato unilateralmente la propria indipendenza. Non è riconosciuta dalla comunità internazionale né dalla Russia, ma si teme che Mosca, che l'ha sempre supportata finanziariamente e che ha in quell'area una base militare con 1500 soldati e un deposito con 22 mila tonnellate di munizioni dell'era sovietica, possa usare quell'area come un fronte per attaccare la Moldavia.
Transnistria
A sud, da Mykolaiv arrivano resoconti drammatici. La vittoria in questa città, che sta resistendo strenuamente ai colpi inflitti quotidianamente, sarebbe un traguardo fondamentale per Mosca: il corridoio verso l'importante porto di Odessa non avrebbe più ostacoli. La Russia conquisterebbe così tutta la costa del Mar Nero e del Mar d'Azov e toglierebbe all'Ucraina l'accesso al mare.
La crisi energetica e nucleare
Esiste un'interdipendenza energetica tra la Russia e l’Europa: da Mosca arriva il 26% delle importazioni di petrolio e il 40% delle importazioni di gas. Ma d’altra parte la Russia dipende economicamente dal mercato energetico dell’Unione europea: quasi due terzi delle esportazioni di petrolio e due terzi delle sue esportazioni di gas e circa la metà delle sue esportazioni di carbone vanno verso l'Ue, cioè quasi la metà delle entrate di bilancio per il governo russo.
Nel documento della Commissione europea sul Green Deal europeo si legge: «La Russia vedrà le sue esportazioni di prodotti energetici verso l'Ue ridursi entro i prossimi 10-20 anni, il che avrà inevitabilmente un impatto interno».
Per quanto riguarda il nucleare l'invasione dell'Ucraina ha innescato un effetto che potrebbe culminare con lo sdoganamento definitivo del "nuovo" nucleare. La strategia europea per le energie a fusione “prevede l’entrata in funzione del primo prototipo di reattore nel 2025-2028”.
Ma la grande paura, dopo la conquista russa della centrale di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa e con 6 reattori, è lo spettro di un disastro nucleare. Si paventa una “nuova Chernobyl”. L’Ucraina con 15 reattori operativi è il settimo produttore mondiale di energia nucleare.
I colloqui
I negoziati con l'Ucraina sono "difficili", ma il fatto stesso che vadano avanti è "positivo", ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.
Anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aveva definito "difficili" i negoziati.
Le posizioni restano distanti. Almeno in via ufficiale.
La Russia ha richiesto la neutralità dell’Ucraina in Costituzione, la cessione della Crimea e il riconoscimento delle repubbliche autonome separatiste di Luhansk e Donetsk nel Donbass. Negli ultimi incontri Mosca non ha fatto riferimento alla smilitarizzazione del Paese, ma non si sa se l’argomento sia decaduto.
L’Ucraina accetta la prima condizione ma non sembra cedere sull’integrità territoriale e in primis chiede un cessate il fuoco immediato e il ritiro di tutte le truppe russe. Intanto lunedì 21 marzo sono ripresi in video collegamento i colloqui tra le delegazioni Russia e Ucraina. In questa fase sono i sottogruppi a lavorare per mettere le basi di un possibile accordo.
Sui negoziati incombe la richiesta di resa alla città di Mariupol, che per ora è stata respinta.
Prosegue senza sosta il lavoro della diplomazia internazionale, con il coinvolgimento di Israle, Cina e Turchia.
Colloqui: primo round di colloqui tra Mosca e Kiev nel vertice di Gomel, in Bielorussia il 28 febbraio. Denis Kireev, uno dei rappresentanti di Kiev al primo round di negoziati con la Russia, è stato ucciso. L’uomo sarebbe stato assassinato dai servizi segreti ucraini (Sbu) durante un tentativo di arresto.
Il secondo round di colloqui il 3 marzo a Brest sempre in Bielorussia.
Incontro ad Antalya tra i ministri degli Esteri: Sergej Lavrov per la Russia e Dmytro Kuleba per l'Ucraina, 10 marzo 2022. Il primo incontro tra alti rappresentanti governativi dall'inizio della guerra.
Il ruolo della Cina
L’incontro tra il presidente americano Joe Biden e il suo omologo cinese Xi Jinping, dopo i colloqui di Roma tra Jake Sullivan, consigliere di Biden per la sicurezza nazionale, e Yang Jiechi, direttore del Comitato Centrale per gli Affari Esteri del Partito Comunista Cinese, evidenzia l’importante ruolo del paese asiatico nel conflitto che sta sconvolgendo l’Europa dell’Est.
L’invasione russa dell’Ucraina pone la Cina di fronte al principio cardine che regolamenta la sua politica estera: Pechino promuove la "non ingerenza" negli affari interni degli altri Paesi. Per la Cina è fondamentale la stabilità internazionale per portare avanti i suoi progetti economici. Non solo l’iniziativa della Belt and Road Initiative, la nuova via della seta che garantirebbe gli sbocchi commerciali per le produzioni cinesi. Il Partito comunista, che ha individuato come obiettivo di crescita nel 2022 solo il 5% del Pil, non può permettersi di avviarsi verso un pantano economico e finanziario, ancora più grave di quello dovuto alla pandemia di Covid-19.
Al momento non ci sono prove che la Cina abbia lanciato un salvagente all'economia e alla finanza russa, né che abbia inviato armi a supporto dell'invasione. Tra l'altro l’ambasciatore cinese negli Stati Uniti, Qin Gang, ha respinto categoricamente la notizia del New York Times secondo cui la Cina fosse già a conoscenza del progetto belligerante della Russia. «Le affermazioni secondo cui la Cina era a conoscenza, ha acconsentito o tacitamente sostenuto questa guerra sono pura disinformazione».
Il governo cinese deve fare i conti: l’interscambio commerciale con la Russia vale 147 miliardi di dollari; quello con gli Stati Uniti è intorno ai 750 miliardi; con l’Unione europea è arrivato oltre gli 820. La Cina non può permettersi di farsi isolare, neanche in nome dell’alleanza “senza limiti” promessa da Xi Jinping a Vladimir Putin. Posizione che sembra aver condizionato l’astensione cinese all'Onu nei voti di condanna dell'invasione russa (in Consiglio di Sicurezza dove Pechino ha il diritto di veto e poi in Assemblea Generale).
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden (a sinistra) e il presidente della Repubblica Popolare Cinese Xi Jinping (nello schermo a destra). I due leader il 18 marzo hanno avuto un colloquio telefonico per parlare delle relazioni bilaterali e la crisi in Ucraina
Le sanzioni economiche
Questa è una guerra che si combatte non solo sul campo militare ma anche su quello economico. Le sanzioni varate da Europa e Stati Uniti, a cui ha aderito anche la Svizzera rompendo la sua storica neutralità, ne sono la prova.
Il 23 febbraio è arrivato il primo pacchetto di sanzioni che ha riguardato il blocco del commercio e degli investimenti per infrastrutture, trasporti, telecomunicazioni, energia e turismo e congelamento dei beni, blocco dei contratti e divieto di ingresso nell'Unione Europea per oligarchi, banche e società.
Il 28 febbraio la scure si è abbattuta sulle riserve e sugli asset della Banca Centrale Russa. Si è deciso il divieto di atterraggio, decollo e sorvolo sul territorio di tutta l’Unione Europea per gli aerei, anche privati, di operatori russi o di proprietà di persone fisiche o giuridiche russe.
Dal primo marzo si colpiscono anche, per la prima volta, i media come Russia Today e Sputnik e le loro sedi nella Ue, considerandoli strumenti di propaganda e disinformazione del governo russo. Sono state escluse dal sistema finanziario Swift sette banche russe (a eccezione di Gazprombank e Veb, essenziali per la compravendita di idrocarburi). Il 9 marzo le sanzioni colpiscono l’alleato della Russia, cioè la Bielorussia, con il blocco delle transazioni relative alle riserve e agli asset della Banca Centrale e con il divieto di esportare in Bielorussia banconote denominate in euro.
Anche i colossi industriali e le società private hanno aderito al boicottaggio: da un giorno all’altro sono state chiuse sedi, interrotte vendite e produzioni, bloccati i finanziamenti e gli investimenti. Solo per citare qualche esempio di marchi famosi: hanno aderito all’esclusione della Russia dal mercato globale McDonald’s, Starbucks, Netflix, Ikea, Stellantis, Toyota, Nike, TikTok e Spotify.
Un mese di guerra in Ucraina: sanzioni, profughi, bombardamenti. Le tappe del conflitto. Sky Tg 24 il 24 marzo 2022.
Il 21 febbraio il presidente russo Putin riconosce l'indipendenza delle regioni separatiste del Donbass. Tre giorni dopo, il 24 febbraio, le truppe di Mosca invadono l'Ucraina. Milioni di profughi, città rase al suolo, negoziati che procedono a stento e sanzioni alla Russia: cosa è successo in questo primo mese di conflitto. A cura di Giacomo Cadeddu
È ormai un mese che Russia e Ucraina sono in guerra. A oggi, 24 marzo, secondo l'ONU oltre tre milioni di ucraini hanno abbandonato il Paese. Soprattutto donne, anziani e bambini: gli uomini sono chiamati alle armi. Gli altri danni, a guerra in corso, non sono ancora quantificabili. Dai primi missili su Kiev ai discorsi del presidente ucraino Volodymyr Zelensky ai parlamentari occidentali: le tappe principali della “operazione militare speciale” lanciata dal presidente russo Vladimir Putin per "demilitarizzare" e "denazificare" l'Ucraina
ANTEFATTI - Era iniziato da poco il 2022 quando la comunità internazionale inizia ad agitarsi. Sempre più soldati russi vengono inviati al confine con l’Ucraina, i servizi d’intelligence di vari Paesi - Stati Uniti per primi - lanciano l’allarme: Mosca è pronta ad attaccare Kiev. La guerra sembra lontana e invece, in poco tempo, diventa realtà: missili e bombe cadono sulle città, i civili iniziano a scappare dal Paese
IL RICONOSCIMENTO DELLE REPUBBLICHE DEL DONBASS – Il 21 febbraio Putin riconosce l’indipendenza dall’Ucraina delle due repubbliche separatiste di Donetsk e Lugansk, nella regione meridionale del Donbass. I due territori vicini alla Russia, culturalmente e politicamente, dal 2014 sono apertamente in scontro con il governo di Kiev. Putin, oltre a dire che l’Ucraina in quanto Paese “non esiste”, accusa la Nato di aver organizzato una pervasiva presenza militare in Ucraina: “Per noi è una minaccia”
L’INIZIO DELL’INVASIONE – Il 22 febbraio la Duma – il parlamento russo – autorizza il presidente a usare la forza per “proteggere” Donetsk e Lugansk. All’alba di giovedì 24 febbraio le forze armate russe iniziano a sferrare i primi passi dell’offensiva militare. Sulla capitale Kiev cadono missili, convogli armati entrano a Sud nelle regioni del Donbass, a Kharkiv e a Chernihiv, vengono colpiti i porti delle città costiere di Mariupol e Odessa. Il presidente ucraino Zelensky impone la legge marziale: il Paese non intende cedere. Inizia ufficialmente la guerra
LA PRESA DI CHERNOBYL – Appare subito chiaro che l’invasione dell’Ucraina non punta solo ai territori del Donbass. Nel primo giorno di guerra, dal confine con la Bielorussia le truppe russe scendono verso la capitale Kiev. L’aeroporto di Hostomel, a poche decine di chilometri dalla capitale, cade sotto il controllo russo. La stessa sorte tocca alla centrale nucleare di Chernobyl, simbolo indelebile di tragedia nel Vecchio Continente. “È una dichiarazione di guerra contro tutta l’Europa”, dice Zelensky
LE PRIME SANZIONI ALLA RUSSIA – Già il 22 febbraio Ue, Usa e Regno Unito prendono le prime misure contro Mosca per il riconoscimento delle repubbliche del Donbass: limitato l’accesso russo ai mercati finanziari europei. Subito dopo l’invasione, arriva il secondo pacchetto di sanzioni. Il fronte dei Paesi occidentali il 25 febbraio annuncia il congelamento dei beni all’estero di Putin e di personalità a lui vicine. Scatta il divieto di export di beni legati alla difesa verso Mosca, colpite le principali banche russe, limitati gli investimenti all’estero
STATO DI ALLERTA FORZA NUCLEARE RUSSA – Lo spettro del nucleare si fa sempre più minaccioso. Il 27 febbraio Putin mette in stato di massima allerta le forze di deterrenza nucleare russe. Tra i motivi alla base dell’invasione dell’Ucraina, Putin continua a sottolineare il rischio che Kiev utilizzi il suo arsenale contro la Russia
INIZIANO I NEGOZIATI – Il 28 febbraio le delegazioni dei due Paesi in guerra si siedono allo stesso tavolo per il primo round dei negoziati che dovrebbero portare alla risoluzione del conflitto. L’incontro si svolge nei pressi di Gomel, in Bielorussia. A oggi si sono tenuti cinque incontri tra i rappresentanti di Russia e Ucraina. Nessuno di questi ha portato ad alcun risultato. Non ci è riuscito nemmeno il faccia a faccia tra i ministri degli Esteri di Russia e Ucraina che si è tenuto ad Antalya, Turchia, il 10 marzo
L’UCRAINA VUOLE ENTRARE NELL’UE – Sempre il 28 febbraio Zelensky firma la richiesta di adesione di Kiev all’Unione europea. Si chiede a Bruxelles di attivare una “nuova procedura speciale” che permetta all'Ucraina di diventare il 28esimo Stato membro, senza dover seguire la lunga e complicata procedura prevista dai Trattati comunitari. L’intento viene applaudito dall’Europa, che però frena sui modi e sui tempi
L’ESCLUSIONE DALLO SWIFT E ALTRE SANZIONI- Si alza la cortina di ferro dei Paesi occidentali contro l’economia russa, esclusa dal sistema di pagamenti internazionali SWIFT da Unione Europea, Stati Uniti, Regno Unito, Giappone e Corea del Sud. Il valore della moneta russa, il rublo, è in caduta libera. Schizzano i prezzi dell’energia: gas e petrolio toccano i massimi da decenni. Arriveranno altre sanzioni, dal congelamento dei beni degli oligarchi russi allo stop dei voli tra molti Paesi occidentali - tra cui l'Italia - e Mosca
LE GRANDI AZIENDE LASCIANO LA RUSSIA – Tra fine febbraio e inizio marzo grandi aziende iniziano a lasciare Mosca. C’è chi lo fa sulla scia dell’opinione pubblica, che chiama il commercio a mostrare segni di protesta per la guerra, e c'è chi lo fa per tutelare i propri dipendenti e stabilimenti in Russia. Apple, McDonald’s, Mastercard, PayPal, Eni, Shell, Adidas, Nike, Netflix, Spotify, Ikea, Bmw, Volkswagen, Volvo, Ford, Coca-Cola, Starbucks, Levi’s, Dior, H&M, Ferrari, Samsung, Pepsi sono solo alcune delle società che hanno interrotto i rapporti con la Russia
NO-FLY ZONE - Il 2 marzo il ministro degli Esteri di Kiev Dmytro Kuleba (in foto) dichiara che la Nato starebbe pensando a una no-fly zone sui cieli dell’Ucraina. Si tratta di un’opzione militare offensiva, utilizzabile da singoli Stati e organizzazioni internazionali per chiudere lo spazio aereo sopra a determinati territori a Paesi nemici. Significherebbe dover prendere di mira gli aerei russi e comporterebbe l’ufficiale entrata in guerra dei Paesi Nato. Per questo le parole di Kuleba, nonostante Zelensky continui a chiederlo, sono state smentite più volte
LA PRESA DEI REATTORI NUCLEARI DI ZAPORIZHZHIA - L’Assemblea generale delle Nazioni Unite – con 141 voti su un totale di 193 - condanna l’invasione russa dell’Ucraina. I contrari: Russia, Bielorussia, Corea del Nord, Siria ed Eritrea. Tra gli astenuti anche Cina, Cuba e Iran. Il 3 marzo forze militari russe prendono il controllo di un’altra centrale nucleare ucraina, quella nella regione di Zaporizhzhia (in foto). Uno dei reattori – sei in tutto – prende fuoco. Si teme una nuova Chernobyl ma la situazione rimane sotto controllo
LA LEGGE RUSSA CONTRO LE FAKE NEWS – Il 4 marzo il parlamento russo approva una legge che inasprisce le pene per chi diffonde “fake news” sulla guerra e chi oltraggia il decoro delle forze armate nazionali. Intanto sempre più siti di informazione vengono oscurati da Mosca, dalle testate russe indipendentiste a quelle estere, fino ai social media come Twitter e Instagram. I manifestanti contro la guerra vengono arrestati. Alcuni scendono in strada semplicemente con cartelli bianchi, per sfuggire alla censura, ma finiscono lo stesso in stato di detenzione
SI APRONO I CORRIDOI UMANITARI – È il 5 marzo quando la Russia annuncia l’apertura di corridoi umanitari per favorire l’evacuazione dei civili dalle città ucraine. Nel piano di Mosca dovrebbero portare in salvo la popolazione dall’Ucraina verso località in Russia e Bielorussia. Si alza subito il no di Kiev, accusata dal Cremlino di sabotare le operazioni umanitarie. I bombardamenti russi, nonostante la propaganda ufficiale lo neghi, non hanno mai smesso di colpire non solo obiettivi militari, ma anche edifici e abitazioni in tutto il Paese
IL PRIMO DISCORSO DI ZELENSKY AI PARLAMENTI OCCIDENTALI – L’8 marzo Zelensky tiene un discorso in videoconferenza alla Camera dei Comuni britannica. Cita Winston Churchill, Amleto e Shakespeare. È la prima occasione in cui parla direttamente ai parlamentari di grandi potenze occidentali. Lo farà anche con Stati Uniti, Canada, Israele e con l’Italia, oltre che con il Parlamento europeo. In ogni accorato appello fa riferimenti a episodi storici e culturali di ciascuno Stato
BOMBE SULL’OSPEDALE PEDIATRICO DI MARIUPOL – Zelensky inizia a parlare della possibilità di trovare compromessi con la Russia. Intanto, il 9 marzo, Kiev annuncia al mondo che Mosca ha colpito deliberatamente un ospedale pediatrico in servizio a Mariupol (in foto). La Russia nega: la struttura ospitava il battaglione Azov. Si tratta del reparto militare ucraino neonazista che Putin accusa di genocidio verso la popolazione russa di tutta l'Ucraina, in particolare delle regioni sudorientali vicine a Mosca
PAURA PER KIEV – Mentre ovunque continuano gli attacchi, si teme sempre di più per Kiev. Un convoglio di carri armati lungo oltre 60 km, per decine di giorni rimasto fermo, viene avvistato mentre si riposiziona in direzione della capitale. È l’11 marzo
RAPITI SINDACI UCRAINI– Lo stesso giorno il governo ucraino riferisce del rapimento del sindaco della città di Melitopol Ivan Fedorov da parte di militari russi. Nei giorni seguenti sarà il turno del primo cittadino di Dniprorudne, Yevhen Matveyev, e di quello di Skadovsk, Oleksandr Yakovlev. Fedorov (in foto, con Zelensky) è stato poi liberato in cambio del rilascio di nove prigionieri russi
MEDIA E DIRITTI - Il 14 marzo sembra rompersi l’egemonia statale sui media russi. Marina Ovsyannikova, dipendente della tv pubblica Channel One, spunta davanti alle telecamere con in mano cartelli che recitano: “Fermiamo la guerra”. Al momento è stata sanzionata con una multa. Rischia però il carcere. Il direttore dell’emittente, Kirill Kleymonov, nei giorni seguenti la accusa di essere una spia britannica e di volere “il male del suo Paese”. Il 16 marzo Mosca lascia il Consiglio d’Europa, principale organizzazione di difesa dei diritti umani del continente
IL DISCORSO DI PUTIN - Il 18 marzo Putin tiene un discorso alla Nazione dallo Stadio Luzhniki di Mosca. È l’ottavo anniversario dell’annessione della Crimea alla Russia. Lo status della regione, filorussa come il Donbass, era stato uno dei motivi alla base del conflitto russo-ucraino del 2014. Il discorso di Putin salta in tre momenti. Fermi immagine individuano lo stesso pubblico di un evento del 2021. Spunta un video in cui il pubblico fischia Putin. Le accuse: la macchina della propaganda russa ha pre-registrato e poi montato le riprese
LE APERTURE DI ZELENSKY - Mosca continua a chiedere la "demilitarizzazione" e la "neutralità" di Kiev, oltre al riconoscimento di Crimea e Donbass. Zelensky ha intanto fatto sapere innanzitutto di aver rinunciato all'ingresso dell'Ucraina della Nato, uno dei motivi per cui Putin ha dato il via alla guerra, peraltro da sempre giudicato poco probabile dalla stessa Alleanza. Il 22 marzo Zelensky chiede a Putin di incontrarsi per un faccia a faccia e parla di un referendum per far decidere al popolo ucraino sulle richieste di Mosca
I MORTI - Il primo mese di guerra, dicono gli analisti, non è andato come si aspettava la Russia. Il Guardian, il 23 marzo, riporta come fonti ucraine parlino di oltre 15mila soldati russi morti. Il numero si avvicina a quello delle vittime del conflitto decennale in Afghanistan. Una settimana prima il New York Times scriveva di 7mila decessi. Alti ranghi dell’esercito di Mosca sono stati uccisi dai rivali. Sui numeri non c’è però ancora certezza, così come su quelli dei morti ucraini. A metà marzo Zelensky parlava di 1300 soldati, l’ONU di circa 2mila civili
Un mese di guerra, massacro nel cuore d'Europa. Dall'annuncio di Putin il 24 febbraio alle stragi di civili. Eloisa Gallinaro su Ansa il 24 marzo 2022.
Doveva essere una guerra lampo. La 'piccola e subalterna' Ucraina, nelle previsioni di Vladimir Putin, avrebbe ceduto in pochi giorni, atterrita dall'orso russo.
E invece lo zar è precipitato in un incubo: Davide contro Golia.
Un mese di guerra, un Paese intero sotto le bombe, attacchi indiscriminati contro i civili, milioni di persone in fuga, più di 120 bambini uccisi, quasi mille i morti totali.Eppure l'Ucraina resiste, e in alcuni casi contrattacca. Secondo Kiev sono stati uccisi finora 15.600 militari russi, distrutti centinaia di aerei, elicotteri, tank. Un massacro che nessuno, né in Occidente né a Mosca, aveva previsto. La partita è ancora aperta. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha deciso di vendere cara la pelle. E lo dimostra ogni giorno.
24 febbraio - Alle 4 del mattino le truppe russe invadono l'Ucraina. In contemporanea Putin annuncia che smilitarizzerà il Paese con una "operazione militare speciale".
25 febbraio - "Forze nemiche di sabotaggio sono entrate a Kiev, ma io resto qui", annuncia Zelensky.
26 febbraio - Pioggia di missili su Kiev mentre inizia l'esodo degli ucraini verso i Paesi vicini. Zelensky: "Oltre 100.000 invasori sulla nostra terra". I Paesi europei annunciano l'invio di aiuti militari e l'Occidente potenzia le sanzioni.
27 febbraio - Putin evoca per la prima volta lo spettro nucleare. La battaglia infuria a Kharkiv. La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen annuncia che per la prima volta l'Unione finanzierà la consegna di armi e apre all'Ucraina nell'Unione europea.
28 febbraio - A Gomel, in Bielorussia, partono i negoziati tra le delegazioni di Mosca e Kiev.
1 marzo - Le truppe russe assediano Kherson e bombardano la torre della tv a Kiev. Missili su Kharkiv. Zelensky in video all'Europarlamento: "Siate con noi, Putin uccide i bambini".
2 marzo - I civili uccisi sono centinaia. Gli sfollati centinaia di migliaia. Kherson è la prima grande città ucraina a cadere sotto il controllo russo.
4 marzo - Le forze russe prendono il controllo della centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d'Europa. E' la notte della grande paura quando l'area della centrale viene colpita da missili e si sviluppa un incendio.
5 marzo - Mariupol sotto assedio. Falliscono i corridoi umanitari. I media internazionali abbandonano la Russia.
6 marzo - I rifugiati in Polonia sfiorano il milione. Impossibili le evacuazioni da Mariupol.
7 marzo - Mykolaiv sotto le bombe. La Russia approva una lista di 'Paesi ostili', tra i quali l'Italia.
8 marzo - McDonald's chiude 850 punti vendita in Russia. Coca-Cola ferma le attività. Gli Usa, stop all'import di petrolio e gas russi.
9 marzo - Orrore nel mondo per il bombardamento dell'ospedale pediatrico di Mariupol.
10 marzo - Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov e l'omologo ucraino Dmytro Kuleba si incontrano in Turchia, senza alcun esito.
12 marzo - Bombardamenti a Kiev e Mykolaiv. Rapito il sindaco di Melitopol. Mariupol circondata.
13 marzo - Un milione di persone senza gas e riscaldamento in Ucraina. Esplosioni a Leopoli.
14 marzo - Il consigliere per la Sicurezza Nazionale della Casa Bianca Jake Sullivan incontra a Roma il capo della diplomazia del Partito comunista cinese Yang Jiechi.
16 marzo - Bombardato un teatro di Mariupol convertito in rifugio. Oltre mille persone all'interno.
17 marzo - Il Pentagono: "La Russia ha lanciato più di 1.000 missili sull'Ucraina".
19 marzo - 190 mila civili evacuati attraverso i corridoi umanitari dall'inizio dell'invasione.
20 marzo - Bombe su Mariupol anche dal mare. Colpita una scuola con almeno 400 sfollati. Kiev accusa: "Donne stuprate e uccise".
21 marzo - Bombe su un centro commerciale a Kiev, missili su Odessa. Tremila morti a Mariupol, cadaveri insepolti nelle strade.
22 marzo - Zelensky in video al Parlamento italiano chiede nuovi aiuti. Kiev tenta la controffensiva e riprende il controllo di Makariv, a 60 km da Kiev.
23 marzo - Bombardato un ponte a Chernihiv, cruciale per portare aiuti umanitari ed evacuare i civili. I rifugiati sono oltre 3.500.000. I bimbi morti sono 121, secondo Zelensky. Le vittime civili quasi mille, secondo l'Onu.